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GIORNALINO MENSILE N° 251–OTTOBRE 2013
REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE
“CARD. GUSMINI” di VERTOVA , VIA SAN CARLO, 30
SERVIZIO ANIMAZIONE
TEL 035/737613
FAX 035/737660
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L’Associazione Volontari e Sostenitori
dell’Hospice di Vertova – ONLUS
organizza presso la sala riunioni dell’Hospice
degli incontri di meditazione con la volontaria Silvana.
Ogni incontro è ripartito in 2 sessioni di 45 minuti ciascuna:
il lunedì 1° sessione dalle 20,00 alle 20,45
2° sessione dalle 20,45 alle 21,30
il mercoledì 1° sessione dalle 13,00 alle 13,45
2° sessione dalle 13,45 alle 14,30
1° sessione:15 minuti lettura, 15 minuti consapevolezza e respiro,
15 minuti meditazione seduta silenziosa
2° sessione: 15 minuti meditazione camminata silenziosa e 30
minuti rilassamento.
Si potrà partecipare anche ad una sola sessione rispettandone però
l’orario d’inizio.
La puntualità ed il silenzio saranno requisiti indispensabili.
Gli incontri sono aperti a chiunque frequenti la Fondazione.
CALENDARIO INCONTRI MEDITAZIONE 2013
LUGLIO: 10, 15 e 29
AGOSTO: 7
SETTEMBRE: 4, 9, 18 e 23
OTTOBRE: 9, 14, 23 e 28
NOVEMBRE: 6, 11, 20 e 25
DICEMBRE: 4, 9 e 18
Le rubriche redatte nei reparti e comunita’
dalla CPA/CPM….SETTEMBRE, I NOSTRI PERMESSI A CASA
In viaggio da Vertova a Trescore: il sabato mattina alle 9,20 prendo il pullman e poi il trenino da Albino a Bergamo e ne approfitto per guardare le gambe delle donne! A Bergamo in stazione mi bevo un caffè al bar. Prendo poi la coincidenza con il pullman per Darfo Boario-Costa Volpino. Arrivo a Trescore alle ore 11 e alle 12 sono a casa per pranzo. In quei 2 giorni ascolto Riccardo Cocciante con lo stereo e la domenica mattina vado a spasso per Trescore con gli amici miei e ci ricordiamo dei bei momenti passati alla discoteca “Triangolo”. Domenica pomeriggio faccio lo stesso viaggio per il ritorno.
Nicola I primi anni di permanenza qui tutti i permessi con i miei fratelli andavano male, mentre con il mio compagno andavano sempre bene. Adesso invece vanno bene anche con i miei fratelli perché sto meglio: andiamo anche al ristorante il sabato sera e al bar quando vado a casa (solo la domenica). Tutte le domeniche vado dal mio compagno e gli faccio da mangiare e i mestieri: lui infatti è malato e non cammina più bene. Lo spingo con la carrozzina quando usciamo a bere il caffè vicino a casa sua. Con lui stò sempre bene. Alle 17 circa mi vengono a prendere i miei parenti e mi riportano in comunità.
Gigliola Quando vado a casa viene la Marica a prendermi e mi porta al mio paese: Azzone. Vado in permesso quasi sempre dalla Lucia, dove c’è anche mia mamma. Quando sono in permesso ogni tanto esco con la badante Vera per andare al bar Costone, un bar che vedo anche dalla finestra della cucina . Con la Vera faccio anche tanti gradini tenendomi al corrimano, vado in piazza dove vedo passare le signore del paese…al pomeriggio viene il Giacomino a salutarci.
Sandra
……….Dagli ospiti di CASA SERENA
LA GITA A BOLGARE PRESSO LA CASCINA DI AGRITURISMO
ANGELA M.:
siamo stati ben accolti! Il proprietario, signor Arturo, ci aspettava e quando siamo arrivati ci siamo trovati anche con gli ospiti della casa di riposo di Nembro: una bella sorpresa! Sono stati tutti gentili e prima del pranzo abbiamo fatto un bel giretto nelle stalle dell’agriturismo ed abbiamo visto anche animali che non avevo mai visto dal vivo: il Lama e la Renna…C’erano tante specie di galli con tante creste di vari colori, c’era un uccello di colore bianco che non ho mai visto ne sentito che esistesse, c’erano la cicogna e tanti uccelli di ogni specie. Nella stalla: mucche, maiali, conigli…Dopo il giretto ci siamo accomodati sotto il porticato ed abbiamo gustato un ottimo pranzetto cucinato dalle nostre animatrici e dai volontari di Nembro: casoncelli, carne con contorni, formaggi e dolce. Ci siamo gustati tutto in piacevole compagnia ed stato bello stare insieme ad altre persone.
LINO B., GIOVANNI M., ROSARIA M.:
all’agriturismo abbiamo visto anche un museo con vari oggetti vecchi che si usavano una volta: attrezzi per lavorare la terra, utensili da cucina…ma anche una vecchia slitta che si attaccava ai cavalli e c’era anche la carrozza. Ci è piaciuto tanto stare in compagnia. Il pranzo è stato molto buono ed abbondante, grazie anche alle volontarie del gruppo “tèèdèle” che ci avevano confezionato i casoncelli! Era tutto molto buono. Il tempo è stato bellissimo così come la compagnia! Ci ha fatto piacere e ci ha fatto ricordare i vecchi tempi quando eravamo dei ragazzi. Siamo rientrati tutti contenti per aver passato una giornata così piacevole….insieme. Un GRAZIE SPECIALE al GRUPPO della volontaria NELLA che ha
preparato e donato i casoncelli per tutti!!!
LA VISITA DI PADRE MARIA VENUTO DALL’ INDIA
Padre Maria è venuto a trovarci il mese scorso approfittando del
fatto che si trovava in Italia. Ci ha mostrato i filmati della Missione,
così abbiamo visto come vive la sua gente: nella povertà e
accontentandosi di poco! Laggiù una famiglia è ricca se possiede una
gallina, o una capra, o una bufala e riescono ad andare avanti! I vecchi
che non hanno più nessuno vengono ospitati in una casetta di mattoni:
una specie di casa di riposo dove sono accuditi, curati e sfamati! Le
donne possono andare in un altro stabile dove hanno a disposizione le
macchine da cucire SINGER che sono state donate alla Missione dai
volontari. In quella casa imparano a cucire ed hanno la possibilità di
confezionare vestiti per i bambini o altri indumenti. Questa Missione
ha anche il nostro sostegno perchè quando Manuela era tornata
dall’India ci aveva chiesto di lavorare a maglia tante pezzotte che
unite fanno delle belle e soprattutto calde copertine per i bambini. Per
noi questo laboratorio che facciamo al lunedì, è molto importante
perché ci sentiamo utili, pur facendo un semplice lavoro che a noi piace
tanto.
Gli ospiti che hanno partecipato all’incontro
LO SPETTACOLO DELLE FONTANE DANZANTI
Sabato 14 settembre alcuni nostri ospiti hanno assistito allo
spettacolo delle fontane danzanti che si è svolto durante la “notte
bianca” di Vertova. Ecco le loro impressioni a riguardo:
ANGELA: lo spettacolo delle fontane mi è piaciuto moltissimo. Non ho mai visto uno spettacolo del genere prima d’ora. Non avrei mai immaginato di poter vedere una cosa così bella. Grazie alle mie accompagnatrici per avermi fatto passare un’emozionante serata. LINO: avevamo la fortuna di essere seduti quasi in prima fila e ci siamo goduti uno spettacolo mai visto. Che emozione le fontane che “ballavano” a ritmo di musica…..
IL GRILLO PARLANTE ….dalla CRM
LA SOLITUDINE DEGLI ANZIANI IN ESTATE
Carmen:
quando giunge l’estate, molte persone si godono le meritate vacanze e lasciano a
casa il proprio famigliare anziano e forse anche malato…come se fosse un pacco
postale.
Io mi domando se nella loro mente si ricordano quanti sacrifici quel papà o
quella mamma han fatto per loro quando erano piccoli, mi chiedo anche se
sanno che i loro genitori hanno un cuore e un’anima e soffrono di questa
situazione.
Nonostante queste situazioni, non ho mai sentito un genitore parlare male dei
propri figli.
Valentina: secondo me dovrebbero vergognarsi di lasciare da soli degli anziani che
potrebbero morire da un momento all’altro invece di aiutarli e coccolarli.
Potrebbero portarli in una casa di riposo invece di lasciarli a casa soli.
Come loro ci hanno aiutato fin da piccoli, così li dobbiamo amare.
Maurizio:
sono d’accordo anche io con quanto detto finora.
Gli anziani non vanno abbandonati e questo è sempre sbagliato.
Magari hanno lavorato per i figli tutta una vita.
Se non si possono seguire bisogna vedere se accettano un’assistenza o se
preferiscono stare da soli.
Claudia:
io vivo questa realtà solo conoscendo gli anziani della casa di riposo.
Nella mia realtà conosco solo i miei nonni che erano seguiti dai miei zii, mentre i
miei genitori sono autonomi e non vivono questo disagio.
È un po’ difficile per me pensare di abbandonare una persona senza motivo e
senza uno scopo.
Barbara:
mia madre è anziana e mi piacerebbe esserle più d’aiuto nonostante i miei
disturbi e i miei malanni.
Purtroppo non ho questa gran capacità di esserle d’aiuto e di starle vicino.
Comunque nel mio piccolo io e mia madre ci siamo sempre aiutate.
Purtroppo a volte è difficile pensare che mia madre è anziana, mi piacerebbe che
fosse più giovane perché mi fa pensare al momento in cui verrà a mancare.
Maurizio:
condivido le idee di tutti. Io non abbandonerei mai gli anziani, ma piuttosto
offrirei una assistenza specifica.
La vita è una ruota e prima o poi toccherà anche a noi.
A prescindere da ciò, penso che gli si debba fornire un’assistenza adeguata se
non li si può seguire in prima persona.
Il nonno e la nonna materna sono sempre stati in casa nostra, li ha sempre
seguiti mia madre e sono morti serenamente in casa.
Giuseppe:
mia madre è autonoma e oggi vive in una casa con mio fratello e tutti le danno
una mano, la nuora, i nipoti,… se fosse meno autonoma difficilmente
accetterebbe di essere aiutata…magari con una badante perché non vuole
abbandonare la sua casa.
Se la situazione dovesse notevolmente peggiorare dovrà rassegnarsi. Per adesso
siamo fortunati.
LA MUSICA COME TERAPIA
Carmen:
mi piace ascoltare la musica italiana di quando ero adolescente perché mi
riporta in mente emozioni e fatti successi in quell’epoca (i primi amori, le prime
amicizie e il desiderio di diventare grande).
In realtà ho scoperto che il bambino che è dentro di me non muore mai e quando
non mi sento bene ecco che esso riemerge con tutti i suoi perché.
Quindi l’ascolto della musica mi rasserena pur portandomi grande nostalgia.
Maurizio:
mi piace ascoltare la musica perché è bella.
Mi piaceva ballare a ritmo di musica.
Valentina:
la musica per me è vita, mi rallegra, mi fa da ninna nanna, voglia di ballare,
cantare e riempie il vuoto che ho dentro.
Egle:
io ascolto quasi sempre durante il giorno musica.
Quando sono agitata preferisco ascoltare musica tranquilla; quando sono
apparentemente calma, musica più energica per scaricare la tensione, se
possibile ad alto volume.
Io vorrei fare musicoterapia individuale e suonare gli strumenti perché scarica
la tensione che ho dentro.
Barbara:
io durante la giornata quando sono un po’ triste ascolto varie stazioni radio che
mi riempiono il cuore e delle volte la musica mi sostiene per superare momenti
negativi.
Mi piacciono le canzoni italiane anche quelle degli anni ’60.
La musica mi fa compagnia.
Claudia:
è bello conoscere altri generi musicali come la musica etnica.
Angela:
io sto facendo un corso di musicoterapia e mi rilassa molto: ballo, si suona, si
ascolta ed è molto terapeutico.
Maurizio:
la musica è bella sia quella leggera che quella classica ma dipende da quando si
ascolta: a volte può aiutare, a volte può disturbare.
Mi piacciono molto Vasco Rossi e i Litfiba anche se la canzone italiana preferita
all’estero è “Caruso” di Lucio Dalla.
I RICORDI DEGLI OSPITI DEL CDI: tempo di scuola
In questi giorni è ripresa la scuola per tutti i ragazzi, piccoli e grandi. Li vediamo andare per le strade con cartelle enormi, vediamo i pullman che li aspettano all’uscita da scuola proprio qui davanti alla nostra struttura e questo ci porta con la mente al passato… Certo sono cambiate tante cose... LUIGI M. era in Francia con la sua famiglia e la scuola era strutturata dalla tredicesima classe alla prima. Spesso succedeva di saltare qualche anno e andare alla classe successiva sia per merito ma anche per snellire un po’ le classi troppo numerose. Luigi ci racconta: “Mi è sempre piaciuto studiare, ho avuto buoni risultati dalla tredicesima fino in prima. Poi ho avuto nell’anno della prima un intervento chirurgico per appendicite e, forse, per l’anestesia mi sono rimasti problemi di memoria e sono stato bocciato. Successivamente questi problemi si sono risolti, ho iniziato le superiori ma ho dovuto abbandonare con l’arrivo della guerra. Peccato perché mi sarebbe piaciuto continuare”.
CATERINA C.: “abitavo ai piedi del Monte Farno in una cascina dove avevamo le mucche. Andare a scuola mi piaceva tantissimo anche se era lontana e bisognava camminare. Addirittura quando c’era la neve e non si poteva scendere piangevo talmente tanto che mio papà si impietosiva e partiva con l’asino per liberarci la strada e permetterci di arrivare a Gandino. A causa di questi disagi mi ammalavo spesso così per la terza elementare mi ospitò una mia zia di Gandino. E’ stato un anno bellissimo… ho tanti bei ricordi. Purtroppo alla fine di quell’anno sono dovuta tornare alla cascina perché “costavo troppo” e a undici anni ero a lavorare!!! SERAFINA adorava andare a scuola: “Ero più brava della maestra… che non sapeva nemmeno fare i conti!! Io invece ero molto veloce!!” All’epoca della quarta elementare ero già a Milano a fare la baby-sitter”! LAURA ricorda il grembiulino nero con il colletto bianco, stufa a legna per scaldare la classe e addirittura per un periodo la legna da ardere portata a casa dai bambini.
LUIGINA e ADELE ricordano le maestre severe, l’inchiostro e il pennino. COSTANZO andava dalle suore a Gazzaniga. “erano classi numerose e la maestra doveva per forza essere severa. Ogni tanto arrivavano bacchettate sulle dita e, se a casa ci si lamentava ci si sentiva dire: si vede che le hai meritate! e magari ti arrivava un altro ceffone. Mi piaceva andare a scuola ma alla fine delle elementari non vi era più la possibilità di continuare e mi è toccato iniziare a lavorare. La cartella era di cartone e avevamo due quaderni. Facevamo attenzione perché il pennino si rompeva facilmente e poi per andarlo a ricomprare bisognava chiedere i soldi ai genitori… Si stava a scuola mattino e pomeriggio e si correva a casa per la pausa pranzo. Abitavamo lontano quindi bisognava proprio correre. Quando nevicava ci fermavamo a scuola portando da casa pane e cotechino o formaggio”. ELVIRA E FERNANDA sono sincere e dicono che non amavano andare a scuola. Hanno sicuramente preferito andare a lavorare. GIOVANNA ha iniziato le scuole in Francia dove i suoi genitori lavoravano poi è rientrata in Italia, a Colzate, dove ha avuto due brave maestre. Alla quarta ha dovuto smettere per una malattia e poi è andata a lavorare. ANTONIO ci fa ridere dicendo che ha iniziato la scuola con il suo asino ma in quinta ci è arrivato prima l’asino. Lui è stato bocciato qualche volta… Pensa di aver finito quasi a 20 anni!!!! Scherzi a parte dice che se potesse tornare indietro studierebbe di più perché è bello sapere tante cose. Adesso cerca di rimediare coltivando la sua passione per la lettura, anche qui al Centro Diurno gli piace sfogliare le enciclopedie. Questo argomento ha suscitato ricordi proprio in tutti gli ospiti! Alcuni ricordi…altri brutti… Sicuramente ha suscitato tante emozioni!!
…alla prossima!.....
Il MANTENIMENTO…racconta
La nostra vacanza al lago
Un gruppetto di noi, come l’anno scorso, è andato al lago di Garda. Siamo ritornati in un campeggio a Toscolano Maderno visto che l’anno scorso ci siamo trovati molto bene. Ecco i nostri ricordi… FEDRA: sono stati tre giorni stupendi! Mi sono divertita davvero molto, sono stata molto bene. Ci hanno accompagnato Giulia e Maurizio. Facevamo tutti i giorni il bagno in piscina. Dopo il bagno ci stendevamo sulle sdraio a prendere il sole. GIOVANNI: durante questa vacanza abbiamo fatto molte passeggiate sul lungo lago. Ci fermavamo sul ponte e da lì vedevamo passare il traghetto, vedevamo le anatre e i cigni. Poi ci fermavamo a fare merenda nei bar in riva al lago. Il paesaggio era molto bello. Il tempo è stato buono; ha piovuto solo domenica notte, ma poi è stato sempre bello. FIORENZA: tutte le mattine dopo colazione andavamo nella casetta a metterci il costume per andare in piscina. Ho fatto il bagno in piscina, ma mi piaceva molto l’idromassaggio. Facevamo anche degli esercizi per le gambe in acqua. Sono stata davvero bene eravamo all’aria aperta, in pace e abbiamo incontrato tanta gente. MARIO: è stato bello al lago… si fumava e si mangiava molto bene! Andavamo in piscina ma io non entravo e stavo sulle sdraio a prendere il sole. Ero in stanza con Giovanni e mi sono trovato bene. È stata una bella esperienza!
FESTA INSIEME….redazione di gruppo
Quanta felicità nei cuori e sui volti dei numerosissimi presenti quel pomeriggio! C’erano tantissime persone insieme a noi, nel vero senso della parola “INSIEME”! Abbiamo giocato con gli amici degli altri gruppi seguendo le indicazioni ed approfittando dell’aiuto di veri sportivi: gli allenatori di atletica nei gruppi G.S. Semonte e GAV Vertova. E’ stato uno spasso ed anche chi non ha partecipato ai giochi si è divertito: lo si capiva dagli incitamenti, dagli applausi incoraggianti! Poi è arrivato il momento del concorso torte e ne abbiamo “fatto una pelle con gli occhi” in quanto le torte preparate dai volontari, dai parenti, dagli operatori e dagli ospiti erano tantissime e si presentavano una più bella dell’altra e sicuramente una più golosa dell’altra! Anche il tema scelto per quest’anno è stato secondo noi molto azzeccato: “VINCE CHI NON MOLLA” ed è stata davvero “la molla” che ci ha coinvolti, uniti e resi felici non solo per il pomeriggio in cui si è svolta la festa! Eravamo in sala polivalente perché pioveva, ed eravamo così contenti che la gioia si poteva tagliare a fette come le torte!!! Alcune persone del pubblico sono state sorteggiate per fare da giuria e così, dopo un confronto doveroso, sono iniziate le premiazioni del concorso che ha veramente resi tutti i “Mastri pasticcieri” soddisfatti. Tanti complimenti a tutti…per la fantasia, per la maestria e per la grande sensibilità espressa nella spiegazione scritta nella presentazione. Al termine, dopo la merenda, come per magia ha smesso di piovere ed ha fatto capolino il sole…così ognuno ha preso il proprio
palloncino (al quale era legato il messaggio scritto personalmente) e siamo usciti. Alla scansione del “meno tre, meno due, via….” abbiamo lasciato lo spago ed il cielo si è puntellato di coriandoli coloratissimi procurandoci una forte emozione ed in qualcuno anche un po’ di commozione! Li abbiamo osservati a lungo: mentre si allontanavano ci sembravano sempre più piccoli, sino a diventare dei minuscoli puntini all’orizzonte. Tanta felicità e soprattutto tanta speranza perché vorremmo davvero che qualcuno trovi almeno un palloncino e ci chiami per dirci che ha raccolto il nostro messaggio augurale! Un abbraccio affettuoso a tutti gli amici dei gruppi che sono stati con noi: GRUPPO FRATELLANZA, GRUPPO CARITATIVO, ASS.ANZIANI E PENSIONATE, GS SEMONTE, GAV VERTOVA. Vi presentiamo ora la classifica del
CONCORSO TORTE 2013
23° FESTA INSIEME: “NELLO SPORT VINCE CHI NON MOLLA”
CLASSIFICA E TITOLI DELLE TORTE AUTORE
1.classificata.: viva il gioco di squadra NADIA
2. classificata: la vita è un match ANGELA
3. classificata: gli slalom della vita ANGELO
4. classificata: lo sport è condivisione GABRIELLA
5. classificata: nello sport come nella vita…l’unione fa la forza ANITA
A PARI MERITO SONO STATE GIUDICATE LE TORTE:
Lo sport fortifica l’uomo VITTORINA
La bontà unisce LORETTA
La fatica viene premiata con la dolcezza ANNA
Sportivamente colorata NINI’
Viva lo sport ANTONELLA
R…estate insieme nello sport CATI
Azzurra Italia SIMONETTA
Il sole illumina lo sport CRISTINA
Forza Italia MICHELE
Nello sport ci metti il cuore ANGELA
Torta olimpionica…segno di amicizia e solidarietà CPA/CPM
A TUTTI UN ABBRACCIO FORTE E…ALLA’ANNO PROSSIMO!!!!
Abbiamo letto sulla “VOCE DI VERTOVA”
GRUPPO CARITATIVO SAN VINCENZO
LA SAN VINCENZO PARLA…. Al lunedì alternativamente si raduna la San Vincenzo composta da una ventina di persone. Si incontra nella casa parrocchiale e dopo una mezzora di confronto con il Vangelo della domenica antecedente si passa a parlare di come essere vicini a tante situazioni di povertà che riguardano la nostra comunità civile, perché non vogliamo aiutare solo quelli che sono cristiani, ma ogni uomo. Le necessità sono tante e sembrano insormontabili: si cerca di fare quello che si riesce e si cercano anche delle regole per meglio servire le persone. La prima cosa che si è pensata è un elenco delle famiglie e delle persone che chiedono aiuto per poter fare una “carità intelligente” e non qualunquista. Dopo questo si pensa di poter fare un’indagine con l’assistente sociale per verificare l’autenticità delle richieste e poi impostare una comune decisione sul come intervenire. Attualmente ci si orienta sul cibo, il vestito e alcune rette della scuola materna, in quanto riteniamo cose indispensabili. Non possiamo fare di più! Oltre alle “schede” per le persone si sta pensando anche a un posto per poter fare una dispensa delle cose che potremmo offrire a chi è in difficoltà. Si pensa anche al modo di offrire in orari settimanali il proprio ascolto ed eventualmente il proprio aiuto. Si ipotizza “un centro ascolto” con la presenza, in orari fissati, di almeno due persone che raccolgano le esigenze e le domande. Sono cose nuove… ma necessarie per il nostro tempo. Le richieste pervengono non solo da persone cosiddette “extracomunitarie” ma anche da persone italiane, sapendo anche che il vero povero è restio a chiedere. Un appello a tutti a sentirsi coinvolti in queste cose perché, se è giusto aiutare quelli lontani, non dobbiamo lasciar morire di fame quelli che vivono nella nostra famiglia e ognuno a non “cucinare con il proprio pentolino” ma ad accorgersi che vi è una famiglia più grande che è la parrocchia. Questo vale per le cose materiali ma anche per le spirituali: tanti dei nostri battezzati sono diventati analfabeti del vangelo o vivono una fede del “bricolage”, del fare da sé, secondo quello che va bene a loro o che propongono i mezzi di comunicazione sociale. Per tutti gli interessati comunicare la propria adesione al parroco o, se conoscete degli associati della San Vincenzo, direttamente a loro. Ricordatevi che questa attività non va delegata a un gruppo ma è compito di ogni uomo di buona volontà.
AVVISO/INVITO
AI COLLEGHI EDUCATORI-ANIMATORI
delle C.D.R e C.D.I della nostra provincia
Vi ricordiamo
che è possibile prenotare la
Mostra Fotografica Itinerante
che era allestita nella nostra struttura
durante la Settimana D’Argento 2013.
Le fotografie del Concorso Fotografico
“Oltre le Stagioni…i sogni”
sono già predisposte su cartoncini colorati
e correlate di titolo, autore e didascalia con la spiegazione.
La Mostra è stata prenotata e sarà visitabile:
dal 19 al 30 settembre presso la C.D.R. di ALBINO;
dal 2 al 14 ottobre presso la C.D.R. di CENE;
dal’11 al 24 novembre presso la C.D.R. di BREMBATE
Chi fosse interessato all’esposizione ci può contattare
in animazione al numero 035/737613.
Le animatrici Valeria e Luisa
NEL MESE DI OTTOBRE
FESTEGGEREMO I COMPLEANNI DEI SIGNORI:
ALLA CPA
L’11 compie 52 anni il Sig. Giuseppe V.
ALLA CPM
Il 15 compie 46 anni il Sig. Giordano M.
ALLA CRM
Il 31 compie 46 anni la Sig.ra Barbara G.
A CASA SERENA
L’1 compie 73 anni la Sig.ra Mercede B;
il 7 compie 89 anni la Sig.ra Ortensia P;
l’11 compie 94 anni la Sig.ra Maria M;
il 24 compie 63 anni la Sig.ra Margherita P;
il 24 compie 89 anni la Sig.ra Santa Maria B.
AL NUCLEO ALZHEIMER
Il 15 compie 86 anni la Sig.ra Rosina M;
il 25 compie 81 anni la Sig.ra Maria Rosa R.
AL MANTENIMENTO IDR
Il 6 compie 71 anni la Sig.ra Lucia C;
l’ 11 compie 58 anni la Sig.ra Claudia B;
il 17 compie 70 anni il Sig. Felice Z;
il 20 compie 73 anni la Sig.ra Antonietta C;
il 23 compie 71 anni la Sig.ra Elisabetta M;
il 23 compie 73 anni il Sig. Arrigo C.
I FESTEGGIAMENTI SI SVOLGERANNO
IL 17 OTTOBRE,
IN SALA POLIVALENTE
IN COMPAGNIA DEL MITICO ELIA!
LIETI EVENTI
Il 10 luglio Cristina, infermiera a Casa Serena, ha dato alla luce un bimbo!
Partecipiamo alla gioia dei genitori e ci felicitiamo per la nascita di Andrea!
ANDIRIVIENI IN FONDAZIONE
Sono stati dimessi i signori:
Pietro B.;
Santo G.;
Daniella G.;
Liliana Giuditta M.;
Luigia M.;
Margherita P.;
Egle Luigia C.
Di cuore auguriamo loro buona vita…
Sono entrati in Fondazione…
Umberto B.;
Elide G.;
Elineo Renato M.;
Nathalia A.
Diamo loro un caloroso benvenuto!
Sono saliti alla casa del Signore e preghiamo per loro…
Bortolo G.;
Maria Teresa P.
Ai cari parenti porgiamo le nostre sincere ed affettuose condoglianze!
“L’assenza non è assenza,
abbiate fede, colui che non vedete è con voi.”
S. Agostino
Questo il ricordo per il nostro carissimo amico Giovanni Maffeis scomparso l’11
settembre. Pensare a Giovanni è ricordare i tanti anni di grande fermento animativo
condiviso. Essendo lui Presidente dell’Associazione Anziani e Pensionati, ha collaborato
e contribuito, insieme ai Soci del centro, alla realizzazione di tanti progetti che si sono
consolidati via via nel tempo e che ancora, dopo 20 anni si stanno portando avanti: la
Settimana D’Argento, la Serata degli auguri, la Castagnata, la Festa Insieme…e
tantissime altre importanti iniziative!
Uomo di grande sensibilità e generosità ha sempre avuto a cuore la nostra casa… chi ci
vive e lavora….
Per questo noi conserveremo sempre un ricordo di stima e riconoscenza.
Con grande dispiacere nel cuore porgiamo ai famigliari le nostre sincere ed affettuose
condoglianze!
Ricordando la “signora delle caramelle”
La mattina del 4 Settembre ci ha lasciato Teresa Polattini, da tutti conosciuta
con il soprannome “magnana”, ereditato dalla famiglia sia materna che paterna
in quanto di mestiere facevano lo stagnino. Chi ha conosciuto in passato la
nostra cara Teresa ritorna giovane per un breve e dolce ricordo: quando si
passava da quel negozio, a metà salita di Via Albertoni, ci si sentiva felici
potendo semplicemente scegliere un sacchetto di caramelle dai mille gusti e
colori. Lei era “la signora delle caramelle”! Ora l’abbiamo salutata e siamo
sicuramente certi che anche lassù venderà le caramelle agli Angeli.
Un grazie per la gentile presenza alla signora Luigina che l’ha sempre seguita,
amata ed aiutata.
L’infermiera Terry
I cuori generosi di SETTEMBRE
Ringraziamo i signori:
Giovanna e Cesare per il giornalino € 20
Per la festa di compleanno i parenti del signor Giuseppe del N.A. € 20
Un’amica a ricordo di Teresì € 30
A ricordo della nonna Bèta, la figlia Colomba € 30
Grazie anche a:
Angela Fatighenti per le composizioni con le saponette
Parenti e volontari per i doni utili nei laboratori e per le tombole
Arturo Asperti per averci accolto nel suo agriturismo mettendo a
disposizione tutto quanto ci serviva per trascorrere una giornata speciale
in mezzo agli animali e alla natura; agli amici della Casa di Riposo di
Nembro per la condivisione
Coro Alpini Valcavallina per l’esibizione del 15 settembre, giornata in cui
la C.R.I. VALGANDINO E MEDIA VALLE SERIANA, ha concluso il
progetto “ACQUISTO NUOVA AUTOAMBULANZA” con l’estrazione dei
numerosi premi della sottoscrizione promossa per raggiungere la cifra
necessaria
Il gruppo delle “sciure teedèle” che sono venute ad aiutarci a preparare i
casoncelli per la cena del mese di Settembre
I nostri amici cantanti e musicisti che il mese scorso hanno allietato le
nostre feste: Claudio, Elia, Gianbattista, Giancarlo, Giuliano
I volontari dell’Ass. “LA SPERANZA” per aver organizzato la
supertombolata per tutti gli ospiti della fondazione
Servizio Animazione
COSA OLLE IN PENTOLA nel mese di OTTOBRE
In questo mese riprendiamo i laboratori…
al LUNEDI’ dalle ore 14,30 alle ore 17,30 in animazione: ATELIER con i
gruppi petali, cucito e ricamo, maglia e uncinetto, creatività natalizia;
al MARTEDI’ dalle ore 14,30 alle ore 17,30: LABORATORIO DI
FALEGNAMERIA e PIROGRAFO
inoltre:
il MERCOLEDI’ dalle ore 9,30 alle ore 11,00: “CANTIAMO INSIEME”
il GIOVEDI’ alle ore 13,00: USCITA MIRATA AL CANILE DI
COLZATE
…e poi….
il 2 ricorre la FESTA DEI NONNI e alle ore 15,00 in animazione verrà
distribuito il gelato offerto dalla gelateria “Selz” di Clusone (è un’iniziativa
dell’Associazione Gelatai Bergamaschi)
il 7 alle ore 9,30 su invito del Parroco di Desenzano, ci rechiamo al
Santuario della Madonna della Gamba per un momento di preghiera
il 10 in animazione dalle ore 9,00 alle ore 11,00: LABORATORIO DI
CUCINA. Prepareremo: tagliatelle al ragù, involtini messicani, bocconcini
di venere, salame dolce.
Alle ore 12,00 PRANZIAMO INSIEME ALLEGRAMENTE!
Il 12 per le ore 15,00 ci rechiamo in Parrocchia per la FUNZIONE DEGLI
AMMALATI
Il 17 alle ore 15,30 in sala polivalente: FESTA PER I COMPLEANNI con
Elia
Il 24 in sala polivalente alle ore 20,30: SERATA DIVERTENTE con “THE
SERENADE’S BAND
Il 27 per le ore 15,00 andiamo al Centro Culturale Testori per la
CASTAGNATA organizzata in collaborazione con L’Ass. Anziani e
Pensionati
Alcune anticipazioni di NOVEMBRE
Il 10 alle ore 15,30 in animazione: FESTA PER I COMPLEANNI
Il 13 alle ore 20,00 in sala polivalente: COMMEDIA DIALETTALE
Il 21 alle 14,30 in animazione: LABORATORIO DI CUCINA e alle ore
19,00: CENIAMO INSIEME ALLEGRAMENTE
Il 28 alle ore 9,30 PELLEGRINAGGIO A SOTTO IL MONTE
LA PAGINA DEL BUONUMORE…..
Barzellette allegrette
Una donnetta, conducendo l’asino a pascolare, il rosario era solita a voce alta recitare. Sentendo l’animale ragliare, un passante disse alla donna con tono sprezzante: - Ecco come l’asino risponde alle tue Ave Marie! - No, signorino, il mio animale non prega né bene né male, ma raglia di gioia ogni volta che incontra un suo uguale. Pierino Sghignazza, detto Ridolino, entra al bar: - Avete del caffè freddo? - Sì, signore… - Allora me ne scaldi una tazzina… - Pierino, dovresti sapere che l’ozio è il padre dei vizi! - Certo che lo so, mamma. - E allora perché te ne stai ozioso dal mattino alla sera? - Perché mi hanno detto che ai padri bisogna portare rispetto
…continuiamo a leggere il racconto delle avventure del Gioppino….tratte dal libro di Fabrizio Dettanti
LE TRE VIRTÙ DI GIOPPINO
Passarono alcuni anni senza che a Zanica succedesse niente di importante: solita gente, solita osteria, solito Gioppino che rubava salami e galline… Il governatore De Stivalis, conducendo una vita tranquilla e serena, non faceva altro che ingrassare e aveva raggiunto le dimensioni di un ippopotamo. Un paio di volte al mese, la sua villa, oggi trasformata in Municipio, assumeva l’aspetto di un vero e proprio ristorante, tante erano le persone che egli invitava a banchettare con lui. Naturalmente queste persone erano tutta gente di alto rango, si sentivano in dovere di ricambiare gli inviti, cosicché il governatore passava le sue serate a rimpinzarsi nelle ville, nei castelli e nelle osterie di ogni paese. A dire il vero, però, non è che questi signorotti mangiassero poi tanto; i loro pranzi erano a base di bocconcini ricercati e di salsine piccanti che, più che nutrire, gonfiavano e facevano danno allo stomaco. Una sera, il governatore e il conte Sesterzi con due signorotti forestieri. - Ehi, oste della malora! – gridò il governatore che era un timido, ma faceva la voce grossa quando si trovava in compagnia del conte – Preparaci una cenetta coi fiocchi. – -Subito, signore! – rispose Biagio precipitandosi in cucina ad avvertire la moglie. – Speranza, - disse pieno di agitazione – ci sono clienti di riguardo! – Intanto Genoveffa si stava facendo in quattro per rendere presentabile almeno un tavolo. Con la fronte imperlata di gocciolina di sudore, strofinò il meno sgangherato con uno straccio pulito e cominciò a sistemarvi i bicchieri e le posate. -Sbrigati, ragazza! – disse impaziente il governatore. Genoveffa li fece accomodare e portò subito un fiasco del miglior vino. -Veramente ottimo! Esclamarono i due forestieri, dopo averlo assaggiato. Il governatore, che di vino non se ne intendeva affatto, si dimostrò d’accordo con loro muovendo la testa in segno di approvazione e facendo schioccare la lingua. Il conte, invece, non bevve. Stava guardando un gruppo di giovanotti, fra cui Gioppino, che discutevano animatamente. - Basta! – urlò ad un certo punto. – Finitela di gracchiare e toglietevi dai piedi, razza di bifolchi! - - Zoticoni! – aggiunse il governatore per compiacere il conte. Ad uno ad uno, tutti si avviarono verso l’uscita, ma Gioppino, che non aveva paura di nessuno, rimase tranquillamente seduto al suo posto. -Ehi tu! - Lo chiamò il governatore. - Che cosa vuoi? – chiese Gioppino senza neppure guardarlo. - Come ti permetti di darmi del tu? – s’indignò il governatore. – Rivolgiti a me col dovuto rispetto e chiamami Signor Governatore, Signor Governatore De Stivalis. Hai capito bene? - - Ho capito, Signor Governatore dei miei stivali! – - Ho detto De Stivalis!!! - Davvero? Si vede che ho capito male – si giustificò Gioppino. I due signorotti fecero uno sforzo per trattenere le risa, avendo capito che il governatore si stava lasciando prendere per i fondelli da quel rozzo paesanotto
senza saper reagire nel modo dovuto. Neppure il conte Sesterzi, autoritario com’era, se la sentì di intervenire in sua difesa, perché aveva ben poca considerazione per quell’uomo viscido e senza carattere che era il governatore. Questi, però, cercò di giustificare la propria incapacità dicendo: - Bisogna compatirlo. Gioppino è lo scemo del paese!-Ah – disse il conte, - si chiama Gioppino quella specie di uomo trigozzuto che spesso mi è capitato di incontrare a zonzo per il paese! – Poi si rivolse ai due forestieri e spiegò ridendo: - Vedete? In questo paese le patate crescono anche sotto il mento delle persone, oltre che sotto terra! – Quelli sghignazzarono divertiti e il più anziano dei due disse guardando Gioppino con aria professionale: - Si tratta senza dubbio di una malformazione congenita, probabilmente ereditaria, però devo confessare che è la prima volta che mi trovo di fronte ad un fenomeno di tiroidite così accentuato. – Perbacco, come parla bene! – pensò Gioppino, che aveva capito ben poco di quelle parole. – Dev’essere un dottore di quelli importanti! – Il signorotto, poi, si rivolse proprio a lui e gli chiese: - che ne diresti di far togliere quella roba antiestetica? Sono disposto ad operarti gratuitamente nel mio laboratorio di Urgnano.-Fossi matto! – rispose Gioppino. – Voi non sapete quanto mi siano cari questi gozzi. – Ah ah – rise il dottore, e quindi spiegò agli amici: - Spesso, a questi fenomeni fisici anormali, si associa anche una forma di cretinismo, e infatti solo un demente potrebbe desiderare di tenersi certe malformazioni! – A questo punto intervenne il conte Sesterzi che, per divertirsi, cominciò a rivolgere un sacco di domande a Gioppino. - Che mestiere fai? – -Non svolgo un’attività vera e propria, - rispose Gioppino- ma di tanto in tanto do una mano a mio padre, quando è stanco. – - Niente! – Il conte rise divertito e proseguì:- Perché ti è tanto cara la tua “gozzaia”? - Perché ogni gozzo contiene una virtù. - Ah sì! E quali sarebbero queste virtù? – Il coraggio, la saggezza e l’astuzia –E tu credi di essere coraggioso? Prova ad offendere me come hai offeso il governatore, se ne sei capace! – Il povero De Stivalis cominciò a tossicchiare, imbarazzatissimo. -Non sarei abbastanza saggio, se facessi una cosa simile – disse Gioppino. -Voi sapete maneggiare la spada come nessun altro qui a Zanica e, oltretutto, io sono disarmato. – -Vedo che mi conosci – approvò compiaciuto il conte, che nonostante i suoi cinquant’anni era ancora uno spadaccino eccezionale. – Però ricordati bene: non solo a Zanica, ma in tutta la Bergamasca nessuno è in grado di battermi a duello! – -Eh no! – replicò Gioppino . Vi sbagliate di grosso! – -Come osi, ignorante! – ruggì il conte alzandosi di scatto. –Stai forse cercando di dimostrare che hai il coraggio di offendermi? – -Niente affatto! – Semplicemente ho il coraggio di dire la verità. – -E chi sarebbe colui che mi può battere a duello? – domandò allora il conte che cominciava a innervosirsi. -Gualtiero, il figlio della contessa del Padergnone. – Chi? Quel bastardo? – Ma non farmi ridere! –
Il conte si era fatto scuro in volto e tradiva una notevole tensione. Avrebbe voluto prendere a calci quel rozzo paesano che osava contrariarlo, ma si trattenne e tornò a sedere al suo posto. -Ti perdono la tua insolenza – disse – per dimostrarti che sono un uomo generoso. Però non permetterti più di dire certe falsità, altrimenti moriresti giovane. -Dimmi quanti anni hai? -Ho appena festeggiato il mio sesto compleanno – rispose Gioppino . -Come osi prendermi in giro? – urlò il conte fremente di rabbia, alzandosi nuovamente in piedi. -Vi ho detto la verità – disse calmo Gioppino. Il conte Sesterzi non riuscì più a trattenersi e, al colmo dell’ira, scavalcò il tavolo con un balzo e afferrò Gioppino per un braccio puntandogli il pugnale alla gola. Il governatore divenne bianco di paura: era lui il responsabile del paese di Zanica e se Gioppino fosse stato sgozzato, avrebbe dovuto rispondere di un omicidio alle autorità superiori. -Dimostrami che hai detto la verità – gridava il conte con occhi roventi – altrimenti ti taglio questi gozzi schifosi! – -Avresti salva la pelle, non solo, ma ti inviterei a cenare al mio tavolo. – -Bene! Esclamò soddisfatto il nostro “mangione” e poi chiamò l’oste: -Biagio! Porta un altro piatto in tavola, il conte mi ha invitato a cena. – Povero conte Sesterzi! Stava sudando per l’agitazione. Non sapeva come, ma sentiva che quell’astuto paesano se la sarebbe cavata, in un modo o nell’altro. -Sono nato il 29 febbraio - spiegò Gioppino – e poiché questo giorno, come sapete, cade ogni quattro anni, io, che di anni ne ho ventiquattro, ho potuto festeggiare solamente sei compleanni. – Fra i sospiri di sollievo di coloro che avevano assistito alla scena, Gioppino sedette trionfante al tavolo di quei ricconi e il conte, sconfitto, si dimostrò generoso oltre misura nei riguardi del suo invitato, permettendogli di ordinare ciò che volesse.La cena venne a costare trentaquattro monete d’oro, di cui ben trentadue solo per il pasto di Gioppino. Il conte pagò senza fiatare e lasciò anche la mancia.Il giorno seguente tutti poterono ammirare il conto di quella memorabile cena, che Biagio aveva incorniciato e appeso in bella vista a una parete dell’osteria, dopo aver sottolineato il pasto di Gioppino. Anche voi lo potete vedere, riprodotto integralmente qui di seguito. Cena per 5 persone Antipasto: 4 fettine di salame, quattro fettine di prosciutto, 13 salami, 6 mortadelle. 1° pasto: 3 minestrine in brodo, 1 riso in bianco, 19 piatti di ravioli. 2° pasto:4 uova strapazzate con salsiccia affumicata, 12 polli arrosto con 40 Kg di polenta e osèi. Contorno: 2 finocchi al burro, 2 involtini verdi, 14 Kg di patate fritte. Frutta: 2 mele, 2 albicocche, 31 cotechini (I) Vino: 1 litro di chiaretto, 1 litro di rosatello,4 damigiane di vino nostrano.
Totale: 34 monete d’oro Alla prossima!!!!!
L’ASSOCIAZIONE “La Speranza”
nasce al fine di svolgere attività di utilità
sociale a favore di associati o di terzi,
senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.
Si propone di tutelare, valorizzare e salvaguardare i diritti degli ospiti degenti
presso la Fondazione Card. Gusmini e di operare per promuovere le condizioni
per idonea assistenza e cura degli ammalati e per ridare concreta dignità sociale
agli assistiti ed ai loro famigliari.
VIENI ANCHE TU A FAR PARTE DELL’ASSOCIAZIONE…
SE sei il famigliare di un ospite della Fondazione
SE vuoi collaborare come volontario
SE vuoi promuovere maggiore attenzione all’ambiente, ai problemi e
all’efficacia degli interventi terapeutico-riabilitativi prestati dalla
struttura
SE vuoi diffondere informazione e atteggiamenti più consapevoli del
disagio e liberi da pregiudizi e stigma
SE vuoi incontrare e confrontarti con famigliari e volontari
TE NE SARANNO GRATE LE FAMIGLIE
CHE VIVONO IN PRIMA PERSONA IL PROBLEMA DEL DISAGIO.
il bene che fai potrà essere dimenticato: non importa, fa il bene.
Quello che hai costruito sarà distrutto: non importa, costruisci.
La gente che hai aiutato forse non ti dirà “grazie”:
non importa, aiutala.
Dai al mondo il meglio di te e ti tireranno le pietre:
non importa, dà il meglio di te.
(tratto da “il meglio di te” di MADRE TERESA DI CALCUTTA)
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