50
© 2013 Grant Thornton International Ltd. All rights reserved. BILANCIO 2016 - I NUOVI PRINCIPI CONTABILI (in consultazione) Principali impatti sul bilancio 2016 a seguito del recepimento della direttiva 34/2013/UE Marco Cevolani Michele Dodi Bologna, 22 novembre 2016 1

BILANCIO 2016 - I NUOVI PRINCIPI CONTABILI (in consultazione)airces.it/wp-content/uploads/2015/07/Airces-Bilancio2016-cevdodi.pdf · (1) costo ammortizzato per titoli (6) ammortamento

Embed Size (px)

Citation preview

© 2013 Grant Thornton International Ltd. All rights reserved.

BILANCIO 2016 - I NUOVI PRINCIPI CONTABILI

(in consultazione)

Principali impatti sul bilancio 2016 a seguito

del recepimento della direttiva 34/2013/UE

Marco Cevolani

Michele Dodi

Bologna, 22 novembre 20161

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Principali novità di bilancio derivanti dal recepimento della Direttiva 34/2013

Il D.Lgs. 139/2015, nel recepire nell’ordinamento nazionale la direttiva 2013/34/UE, ha

apportato i seguenti principali cambiamenti nel codice civile:

■ articolazione delle regole in base al profilo dimensionale delle Società;

■ il principio della rilevanza;

■ il principio della sostanza economica rispetto a quello formale;

■ eliminazione della sezione straordinaria dal conto economico;

■ riformulazione delle regole inerenti l’ammortamento dell’avviamento e dei costi di sviluppo;

■ divieto di capitalizzazione dei costi di pubblicità e ricerca;

■ introduzione del criterio del costo ammortizzato per la valutazione di crediti, debiti e titoli;

■ introduzione del criterio del fair value per la valutazione degli strumenti finanziari derivati;

■ divieto di iscrizione all’attivo delle azioni proprie.

■ eliminazione conti d'ordine

Dalle origini della Direttiva 2013/34/UE al D.Lgs. n. 139/2015

2

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

BILANCIO ORDINARIO BILANCIO IN FORMA ABBREVIATA (2435

bis)

BILANCIO DELLE MICROIMPRESE (2435

ter)

DESTINATARI

Società che hanno emesso titoli negoziati in

mercati regolamentati

Società che superano i limiti per redigere il

bilancio in forma abbreviata

Società che non hanno emesso titoli negoziati

in mercati regolamentati

Che per due esercizi consecutivi non superano

2 dei seguenti limiti:

- totale attivo 4.400.000

- ricavi 8.800.000

- dipendenti medi 50

Società che non hanno emesso titoli negoziati

in mercati regolamentati

Che per due esercizi consecutivi non superano

2 dei seguenti limiti:

-totale attivo 175.000

- ricavi 350.000

- dipendenti medi 5

COMPOSIZIONE DEL BILANCIO

Stato patrimoniale

Conto economico

Rendiconto finanziario

Nota integrativa

Stato patrimoniale abbreviato

Conto economico abbreviato

Nota integrativa abbreviata

Stato patrimoniale

Conto economico

La Nota integrativa non deve essere presentata

a condizione che alcune informazioni in essa

presenti siano fornite in calce allo Stato

patrimoniale

Art 2426: Crediti/Debiti/Titoli iscritti al costo

ammortizzato e Derivati a FV

Derivati a FV. Facoltà di iscrizione Crediti al

presumibile valore di realizzo, debiti al valore

nominale e titoli al costo di acquisto

No iscrizione dei derivati a FV. Facoltà di

iscrizione Crediti al presumibile valore di

realizzo, debiti al valore nominale e titoli al

costo di acquisto

ALTRI DOCUMENTI

Relazione sulla gestione - -

La relazione sulla gestione non deve essere

presentata a condizione che alcune

informazioni in essa presenti siano fornite nella

Nota integrativa

La relazione sulla gestione non deve essere

presentata a condizione che alcune

informazioni in essa presenti siano fornite in

calce allo Stato patrimoniale

Articolazione delle regole in base al profilo dimensionale

3

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Prima adozione delle nuove regole contabili

D.Lgs. n.139/2015

Art.12

1. Le disposizioni del presente decreto entrano in

vigore dal 1 gennaio 2016 e si applicano ai bilanci

relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire

da quella data.

2 Le modificazioni previste dal presente decreto

all'articolo 2426, comma 1, solo per i numeri:

(1) costo ammortizzato per titoli

(6) ammortamento dell’avviamento

(8) costo ammortizzato e attualizzazione per

crediti e debiti

possono non essere applicate alle componenti

delle voci riferite a operazioni che non hanno

ancora esaurito i loro effetti in bilancio.

4

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

APPLICAZIONE

RETROATTIVA

APPLICAZIONE

PROSPETTICA

Il nuovo principio contabile è applicato anche ad eventi ed

operazioni avvenuti in esercizi precedenti a quelli in cui

interviene il cambiamento, cioè come se il nuovo principio

fosse sempre stato applicato.

Il nuovo principio contabile è applicato solo ad eventi e

operazioni che si verificano dopo la data in cui interviene il

cambiamento di principio contabile.

Gli eventi e le operazioni rilevate in esercizi precedenti

continuano ad essere riflessi in bilancio in conformità al

precedente esercizio.

Prima adozione delle nuove regole contabili

5

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Data di

contabilizzazione

01/01/2016

Data di

transizione

01/01/2015

Data di

comparazione

31/12/2015

Data di

presentazione

31/12/2016

BILANCIO

DI APERTURA

01/01 – 31/12/2015

COMPARATIVO

01/01 – 31/12/2016

NUOVE REGOLE

Applicazione

RETROATTIVA

Applicazione

PROSPETTICA

IL VOSTRO

NUOVO

BILANCIO

Prima adozione delle nuove regole contabili

6

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

19 aprile 2016 Bozza NUOVO Principio Contabile OIC 29“Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili,

correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”

OIC 29

NUOVO

Eliminata disciplina

eventi straordinari

Nuova disciplina in

tema di cambiamenti

principi contabili

Coordinamento con le

disposizioni degli altri OIC

Prima adozione delle nuove regole contabili

7

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Effetti retroattivi

• Il nuovo principio contabili e i relativi effetti sono contabilizzati sul saldo di apertura del patrimonio netto dell’esercizio in corso

Rideterminazione degli effetti a fini comparativi

• L’applicazione retroattiva comporta la rideterminazione degli effetti che si sarebbero avuti nel bilancio comparativo come se da sempre fosse stato applicato il nuovo principio contabile

Rettifica del saldo di apertura del PN del periodo precedente

• La società deve rettificare il saldo di apertura del patrimonio netto dell’esercizio precedente ed i dati comparativi dell’esercizio precedente come se il nuovo principio contabile fosse sempre stato applicato

01/01/201601/01/2015 31/12/2015 31/12/2016

Prima adozione delle nuove regole contabili

8

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Applicazione

retroattiva

• Azioni proprie;

• Costi di ricerca;

• Costi di pubblicità;

• Copertura del rischio di fair value

• Copertura del rischio dei flussi finanziari

• Derivati incorporati

• Altri strumenti finanziari derivati.

Applicazione

prospettica

• Costo ammortizzato titoli

• Costo ammortizzato crediti

• Costo ammortizzato debiti

• Ammortamento avviamento

Prima adozione delle nuove regole contabili

9

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

NOTA

INTEGRATIVA

Motivazioni alla base del cambiamento del principio

contabile

Le motivazioni alla base dell’utilizzo delle facilitazioni

concesse

Effetti del nuovo principio contabile sulle voci dello

stato patrimoniale e del conto economico

dell’esercizio in corso

Prima adozione delle nuove regole contabili

10

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

FACILITAZIONI

CONCESSE

Quando non è fattibile determinare l’effetto di

competenza dell’esercizio precedente la società

non deve rettificare i dati comparativi

Quando non è fattibile determinare l’effetto

cumulato pregresso del cambiamento di

principio contabile la società deve applicare il

nuovo principio contabile a partire dalla prima

data in cui ciò risulti fattibile

Prima adozione delle nuove regole contabili

11

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

PRINCIPIO DI RILEVANZA - Art. 2423, c.4 – Redazione del bilancio

NOVITA’

Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione,

valutazione, presentazione e informativa quando la loro

osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una

rappresentazione veritiera e corretta.

Rimangono fermi gli obblighi in tema di regolare tenuta delle

scritture contabili. Le società illustrano nella nota

integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla

presente disposizione

CONSIDERAZIONI

Prevalente dottrina e giurisprudenza già riconoscevano

l’esistenza di un principio generale di rilevanza nell’attuale

disciplina di bilancio.

Il principio dovrà essere meglio declinato dall’OIC.

Il principio di rilevanza e quello della

prevalenza della sostanza sulla forma

12

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

PRINCIPIO DI PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA

NOVITA’

1. Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi:

La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella

prospettiva della continuazione dell'attività.

1-bis:La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo

conto della sostanza dell'operazione o del contratto.

CONSIDERAZIONILe circostanze di possibile impatto sono numerose. Saranno estremamente

importanti le modalità con cui l'OIC declinerà il principio generale

PRIMA

1. Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi:

1) La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella

prospettiva della continuazione dell'attività, nonché tenendo conto della

funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo

considerato.

Il principio di rilevanza e quello della

prevalenza della sostanza sulla forma

13

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Modifiche allo schema di Stato Patrimoniale

• Sono portate a diminuzione del PN e non più iscritte nell’attivo patrimonialeAZIONI PROPRIE

• Le parole “pubblicità” e “ricerca” sono eliminate dalla voce B.I.3COSTI DI RICERCA,

SVILUPPO, PUBBLICITÀ

• Vengono introdotte specifiche voci per i crediti e i debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti

SOCIETÀ SOTTO

COMUNE CONTROLLO

• Sono aggiunte specifiche voci per i derivati attivi (sia tra le immobilizzazioni, sia nel circolante) e per i derivati passivi (tra i fondi per rischi ed oneri)STRUMENTI DERIVATI

• Viene introdotta una voce specifica nelle poste del PN per accogliere la riserva di copertura del rischio di variazione dei flussi finanziariRISERVA DI COPERTURA

• Queste voci sono eliminate perché introdotto il metodo del costo ammortizzato per la rappresentazione dei prestiti obbligazionari

AGGI E DISAGGI DI

EMISSIONE

• La voce viene eliminata e le informazioni sugli impegni e i rischi dovranno essere commentate analiticamente nella N.I.CONTI D’ORDINE

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

14

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Modifiche allo schema di Conto Economico

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

• Sono introdotte alcune specifiche voci nella classe C per i proventi che derivano dai rapporti con imprese sottoposte al controllo delle controllanti

ONERI E PROVENTI

FINANZIARI

• Sono introdotte nella classe D delle specifiche voci per gli oneri/proventi derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati (che non sono trattati come operazioni di copertura)

ONERI E PROVENTI DA

DERIVATI

• Viene sostituita dalla classe D – “Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie”

CLASSE D, RETTIFICHE DI

VALORE DI ATTIVITÀ

FINANZIARIE

• La classe E – “Partite straordinarie” è eliminata dallo schema e dunque non sono ammesse nel conto economico le voci straordinarie, che devono essere illustrate nella nota integrativa in casi eccezionali

ONERI/PROVENTI

STRAORDINARI

15

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Modifiche alla Nota Integrativa

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

• Sono richieste specifiche informazioni per il fair value dei derivati, modificando l’art. 2427 bis del c.c.FAIR VALUE DERIVATI

• E’ stato introdotto all’art. 2427 c.c. , comma 1 n.9, l’obbligo di specifiche informazioni per gli impegni, i rischi e le passività potenziali

IMPEGNI, RISCHI E PASSIVITÀ

POTENZIALI

• Le informazioni della nota integrativa devono essere presentate secondo l’ordine delle voci indicate nello S.P. e nel C.E.

STRUTTURA DELLA NOTA

INTEGRATIVA

• Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio andranno segnalati in nota integrativa e non più nella relazione sulla gestioneEVENTI SUCCESSIVI

• Dovrà essere indicata la proposta di destinazione dell’utile dell’esercizioPROPOSTA DI DESTINAZIONE

DELL’UTILE

• Dovranno essere fornite informazioni che possono influenzare l’importo, le scadenze e la certezza dei flussi finanziari futuriFLUSSI FINANZIARI FUTURI

• Nella nota integrativa andrà inserita una tabella che indichi movimenti della riserva di fair value avvenuti nell’esercizio

RISERVA PER OPERAZIONI DI

COPERTURA DEI FLUSSI

FINANZIARI ATTESI

16

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Modifiche alla Nota Integrativa

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

Nuova

struttura

• Informazioni secondo ordine schemi

• Nessuna info per rendiconto finanziario

Contenuti

nuovi

• Criteri per individuare fenomeni irrilevanti

• Info strumenti derivati

• Info gruppo e bilancio consolidato

• Proposta destinazione risultato

Informazione

ampliata

• Prestiti ad amministratori o sindaci e loro condizioni

• Spiegazione periodo di ammortamento avviamento

Informazione spostata

• Eventi successivi

• Impegni, garanzie, passività potenziali

• Costi e ricavi eccezionali

17

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Art

. 2424 c

.c.

STATO

PATRIMONIAL

E

Art

. 24

25

c.c

.CONTO

ECONOMICO

Art

. 24

25

-ter

O

IC 1

0

RENDICONTO

FINANZIARIO

Art

. 24

27

c.c

.

NOTA

INTEGRATIVA

New

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

Nuove introduzioni

18

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

Rendiconto finanziario

Art. 2425-ter - RENDICONTO FINANZIARIO

Dal rendiconto finanziario risultano, per l'esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello

precedente, l'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all'inizio e alla fine

dell'esercizio, ed i flussi finanziari dell'esercizio derivanti dall'attività operativa, da quella di

investimento. da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le

operazioni con i soci.

All’interno nel nuovo art. 2425-ter si introduce la disciplina e il contenuto del

rendiconto finanziario:

i flussi oggetto di rappresentazione sono i flussi di disponibilità liquide;

i flussi sono distinti a seconda che si riferiscano all’attività operativa,finanziaria o

di investimento.

19

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Principali modifiche agli schemi e all’informativa di bilancio

Rendiconto finanziario

• Tutte le medie e grandi imprese che redigono il bilancio d’esercizio in base al Codice Civile.

AMBITO DI APPLICAZIONE

• Disponibilità liquideRISORSA FINANZIARIA DI

RIFERIMENTO

• Flussi di liquiditàFORME DI ESPOSIZIONE

• attività operativa

• attività di investimento

• attività di finanziamento

SCHEMA

20

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

Fattispecie/

Voce

Novità dal 1 gennaio 2016 OIC in consultazione

Costi di

pubblicità

I costi di pubblicità non sono più

capitalizzabili a partire dal 2016.

L’OIC 24 ha stabilito che il saldo

residuo 2015 può essere

riclassificato nella voce "Costi di

impianto e ampliamento" se soddisfa

i requisiti per la capitalizzazione in

tale categoria; al contrario se non li

soddisfa andrà a riduzione del

patrimonio netto iniziale.

21

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

Definizione costi di impianto e ampliamento

Sono i costi che si sostengono in modo non ricorrente sia in fase pre-operativa che di

accrescimento. La rilevazione iniziale dei costi di impianto e di ampliamento nell’attivo

dello stato patrimoniale è consentita solo se si dimostra la congruenza ed il rapporto

causa-effetto tra i costi in questione ed il beneficio (futura utilità) che dagli stessi la società

si attende.

Ad esempio:

i costi per la costituzione di una rete commerciale dovranno trovare correlazione

logica nelle aspettative di vendita dei prodotti che a tale rete verranno affidati;

i costi di start-up se sostenuti in relazione ad una attività di avviamento di una

nuova società o di una nuova attività in una prospettiva di reddito;

i costi di ristrutturazione commerciale da cui risulti la capacità di generare redditi

futuri (cambiamenti della struttura distributiva).

22

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

Fattispecie/

Voce

Novità dal 1 gennaio 2016 OIC in consultazione

Costi di

ricerca e

sviluppo

I costi di ricerca non sono più

capitalizzabili, mentre restano

capitalizzabili i costi di sviluppo,

da ammortizzare secondo la vita utile

o se non è possibile stabilirla, in

massimo 5 anni.

OIC 24: I costi di ricerca, capitalizzati

in esercizi precedenti all’entrata in

vigore del d.lgs. 139/2015,

continuano, in sede di prima

applicazione della nuova disciplina, ad

essere iscritti nella voce BI2

Costi di sviluppo se soddisfano i criteri

di capitalizzabilità previsti al paragrafo

48.

I costi di ricerca, capitalizzati in

esercizi precedenti, che non soddisfano

i requisiti per la capitalizzazione previsti

al paragrafo 48, in sede di prima

applicazione della nuova disciplina,

sono eliminati dalla voce BI2 dell’attivo

dello stato patrimoniale. Gli effetti sono

rilevati in bilancio retroattivamente ai

sensi dell’OIC 29.

23

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

RICERCA DI BASE

• è un’indagine originale e pianificata intrapresa con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, che si considera di utilità generica alla società.

• I costi di ricerca di base sono normalmente precedenti a quelli sostenuti una volta identificato lo specifico prodotto o processo che si intende sviluppare.

SVILUPPO

• è l’applicazione dei risultati della ricerca di base o di altre conoscenze possedute o acquisite in un piano o in un progetto per la produzione di materiali, dispositivi, processi, sistemi o servizi, nuovi o sostanzialmente migliorati, prima dell’inizio della produzione commerciale o dell’utilizzazione.

24

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

• sono costi di periodo e quindi addebitati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti, poiché rientrano nella ricorrente operatività e di supporto all’attività imprenditoriale

COSTI DI

RICERCA DI

BASE

• sono composti: dagli stipendi, i salari e gli altri costi relativi al personale impegnato nell’attività di sviluppo; dai costi dei materiali e dei servizi impiegati nell’attività di sviluppo; dall'ammortamento di immobili, impianti e macchinari, nella misura in cui tali beni sono impiegati nell’attività di sviluppo; dai costi indiretti, diversi dai costi e dalle spese generali ed amministrative, relative all’attività di sviluppo; dagli altri costi, quali ad esempio l'ammortamento di brevetti e licenze, nella misura in cui tali beni sono impiegati nell'attività di sviluppo.

COSTI DI

SVILUPPO

25

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dei costi di pubblicità e di ricerca

La sola attinenza a specifici progetti di sviluppo non è condizione sufficiente affinché i

relativi costi abbiano legittimità di capitalizzazione.

Per tale finalità, essi debbono anche rispondere positivamente alle seguenti specifiche

caratteristiche:

• essere relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito, nonché

identificabili e misurabili;

• essere riferiti ad un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile, per il

quale la società possieda o possa disporre delle necessarie risorse;

• essere recuperabili.

26

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Avviamento

Nella formulazione attuale l’art. 2426 comma I n.6 c.c. stabilisce che l’avviamento “deve

essere ammortizzato entro un periodo di 5 anni. E’ tuttavia consentito ammortizzare

sistematicamente l’avviamento in un periodo limitato di durata superiore, purché esso non

superi la durata per l’utilizzazione di questo attivo esia data adeguata motivazione in N.I.

Il D.Lgs. 139/2015 sostituisce, quindi, l’art.2426 comma I n.6 c.c. stabilendo che

“l’ammortamento dell’avviamento è effettuato secondo la sua vita utile; nei casi eccezionali

in cui non è possibile stimarne attendibilmente la vita utile è ammortizzato entro un

periodo non superiore ai 10 anni”.

Gli ammortamenti risultanti dai bilanci 2015 potranno continuare ad essere ammortizzati

secondo le regole previgenti e il piano di ammortamento non dovrà essere adeguato

alla loro vita utile.

Nuovo trattamento contabile dell’avviamento, delle azioni

proprie e dei dividendi

27

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Azioni proprie

Secondo la disciplina attualmente in vigore le azioni proprie sono iscritte nell’attivo

dello Stato Patrimoniale. Al momento dell’acquisto delle azioni proprie va costituita

una riserva di pari ammontare da indicare nel patrimonio netto alla voce “Riserva per

azioni proprie in portafoglio”.

Il D.Lgs. 139/2015 modifica l’art.2357-ter comma 3 c.c. stabilendo che l’acquisto di

azioni proprie comporta una riduzione del patrimonio netto di eguale importo,

tramite l’iscrizione nel passivo del bilancio di una specifica voce, con segno negativo.

Si prevede quindi che le azioni proprie siano iscritte in bilancio in diretta riduzione

del patrimonio netto.

Nuovo trattamento contabile dell’avviamento, delle azioni

proprie e dei dividendi

28

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Nuovo trattamento contabile dell’avviamento, delle azioni

proprie e dei dividendi

Dividendi

L’OIC ha modificato anche alcune disposizioni non direttamente riconducibili alle novità

introdotte dal D.Lgs. 139/2015 In questo contesto è stata eliminata la previsione che

consentiva la rilevazione anticipata dei dividendi da società controllate già nell’esercizio di

maturazione dei relativi utili, a condizione che il bilancio fosse stato approvato dall’organo

amministrativo della controllata anteriormente alla data di approvazione del bilancio da

parte dell’organo amministrativo della controllante.

Allo stesso modo è stata eliminata la possibilità per le società controllanti con pieno

dominio sull’assemblea della controllata di anticipare la rilevazione del dividendo sulla base

della proposta di distribuzione deliberata dagli amministratori della controllata.

Pertanto la controllante iscriverà il credito per dividendi nello stesso esercizio

in cui sorgerà il relativo debito per la controllata.

29

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

Il recepimento della Direttiva 34/2013/UE

Introduzione del costo

ammortizzato e attualizzazione

Allineamento ai principi

internazionali

Modifica l'articolo 2426 per introdurre il metodo del

costo ammortizzato e dell'attualizzaz

ione per crediti, debiti e

titoli.

Esenzione per Piccole imprese

30

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

Il recepimento della Direttiva 34/2013/UE

ART. 2426

N.8 C.C.

Introduce il criterio del costo ammortizzato per i crediti e i

debiti: n“8) i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio

secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto

del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del

valore di presumibile realizzo”.

ART. 2426

N.7 C.C.

E’ stato riformulato il n. 7) dell’art. 2426 c.c. dedicato ad aggi e

disaggi di emissione, prevedendo che essi devono essere rilevati

in bilancio secondo quanto prevede il criterio del costo

ammortizzato

E’ stato eliminato l’obbligo di esporre gli aggi e disaggi tra i ratei

e risconti attivi e passivi

ART. 2426

C.2 C.C.

L’art. 2426 co. 2 prevede che la definizione di “costo

ammortizzato” deve essere mutuata dagli IAS-IFRS

omologati nell’Unione europea.

31

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

Le fasi del procedimento di rilevazione e valutazione

VALUTAZIONE INIZIALE CON IL CRITERIO DEL COSTO

AMMORTIZZATO

EVENTUALE ATTUALIZZAZIONE IN SEDE DI VALUTAZIONE

INIZIALE

VALUTAZIONE SUCCESSIVA AL COSTO AMMORTIZZATO

SVALUTAZIONE DEI CREDITI

1

2

3

4

32

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

1. La valutazione iniziale con il criterio del costo ammortizzato

VALORE DI

ISCRIZIONE

INIZIALE

E’ rappresentato dal valore nominale del credito/debito, salvo che

sia necessario tener conto del fattore temporale, al netto di tutti i

premi, gli sconti, gli abbuoni ed inclusivo degli eventuali costi

direttamente attribuibili alla transazione che lo ha generato.

TASSO DI

INTERESSE

EFFETTIVO

In sede di iscrizione iniziale occorre calcolare il tasso di interesse

effettivo, che verrà poi utilizzato per la valutazione successiva del

credito/debito.

COSTI

DI TRANSAZIONE

I costi di transazione, le eventuali commissioni attive e passive e

ogni differenza tra valore iniziale e valore nominale a scadenza del

credito/debito sono inclusi nel tasso di interesse effettivo.

Tali oneri o proventi sono ammortizzati lungo la durata attesa del

credito / debito. Il loro ammortamento integra la rettifica

degli interessi attivi calcolati al tasso nominale.

33

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

1. La valutazione iniziale con il criterio del costo ammortizzato

Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato ai crediti se gli effetti sono

irrilevanti, esempi:

– crediti con scadenza inferiore ai 12 mesi;

– i costi di transazione , le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale

e valore a scadenza sono di scarso rilievo

34

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

2. Eventuale attualizzazione in sede di valutazione iniziale

TIR

Tasso di

mercato

Attualizzazione

35

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

2. Eventuale attualizzazione in sede di valutazione iniziale

I crediti/debiti commerciali con scadenza

oltre i 12 mesi dal momento della rilevazione

iniziale

senza corresponsione di interessi, o con interessi significativamente diversi

dai tassi di interesse di mercato,

ed i relativi ricavi/costi si rilevano inizialmente al

valore determinato attualizzando il

credito/debito al tasso di interesse di mercato.

36

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

2. Eventuale attualizzazione in sede di valutazione iniziale

Crediti/debiti finanziari

Nel caso dei crediti/debiti finanziari, la differenza tra il valore del costo ammortizzato

iniziale calcolato senza considerare l’effetto dell’attualizzazione e il valore di rilevazione

iniziale pari al valore attuale del credito/debito è rilevata tra gli oneri/proventi finanziari del

conto economico, salvo che le caratteristiche dell’operazione non inducano ad attribuire a

tale componente una diversa natura.

Valore nominale valore di iscrizione one day profit and loss

37

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

3. Valutazione successiva

Il tasso di interesse effettivo determinato inizialmente non deve essere ricalcolato ad

eccezione di quando il tasso di interesse nominale contrattuale è variabile e parametrato ai

tassi di mercato (i.e. euribor a 3 mesi + spread).

Alla chiusura dell’esercizio, il valore dei crediti/debiti valutati al costo ammortizzato è pari

al valore attuale dei flussi finanziari futuri scontati al tasso di interesse effettivo.

Il procedimento per la valutazione successiva è il seguente:

1. determinare l’ammontare degli interessi calcolati con il criterio del tasso di

interesse effettivo sul valore contabile;

2. aggiungere l’ammontare degli interessi così ottenuto al precedente valore

contabile;

3. sottrarre gli incassi/pagamenti per interessi e capitale intervenuti nel periodo;

4. solo per i crediti sottrarre le svalutazioni al valore di presumibile realizzo e

le perdite su crediti.

38

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Introduzione del criterio del costo ammortizzato

per crediti e debiti

4. Svalutazione dei crediti

L’importo della svalutazione di un credito è pari alla differenza tra il valore contabile e il

valore dei flussi finanziari futuri stimati, ridotti degli importi che si prevede di non incassare,

attualizzato al tasso di interesse effettivo originario del credito (ossia al tasso di interesse

effettivo calcolato in sede di rilevazione iniziale).

Al fine di stimare il fondo svalutazione crediti una società deve valutare se sussistano degli

indicatori che facciano ritenere probabile che un credito abbia perso valore.

Alcuni esempi di indicatori sono:

– significative difficoltà finanziarie del debitore;

– una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli

interessi o del capitale;

– il creditore, per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del debitore,

estende a quest’ultimo una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in

considerazione;

– sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o attivi altre procedure di

ristrutturazione finanziaria.

39

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.40

ESEMPIO 1Il 1° gennaio 20X0 la società vende una partita di merci all’ingrosso per Euro 1.000. Non vi sono costi di transazione. Generalmentele condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti verso clienti grossistia “90 giorni fine mese data fattura”. In questo caso, per venire incontro alle esigenze finanziarie del cliente, la società vende mercicon condizioni di incasso dilazionato a 24 mesi, con incassi semestrali di Euro 250 senza prevedere l’applicazione di un tasso diinteresse esplicito.

Il credito, da valutare con il criterio del costo ammortizzato e l’attualizzazione, avrebbe un valore di iscrizione iniziale al costoammortizzato di Euro 1.000, pari al suo valore nominale, poiché non vi sono costi di transazione né differenze tra valore inizialee valore a scadenza da ammortizzare lungo la durata del credito.

Il tasso di interesse effettivo è in tal caso pari a zero. Esso è tuttavia significativamente inferiore al tasso di mercato che siassume pari al 3% semestrale posticipato, conseguentemente, se gli effetti sono rilevanti ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codicecivile, occorre attualizzare i flussi futuri finanziari derivanti dal credito utilizzando il tasso di mercato del 3% per ottenere il suovalore di iscrizione iniziale.

Il calcolo del valore iniziale di iscrizione del credito è in tal caso il risultato del seguente processo di

attualizzazione: 929,28 = 250/(1,03)1+ 250/(1,03)2 + 250/(1,03)3 +250/(1,03)4

La componente finanziaria implicita è pertanto uguale a Euro 70,72 ((1.000 – 929,28). In sede di rilevazione iniziale i ricavi divendita sono iscritti al valore di Euro 929,28 (1000-70,72)

Data Valore contabile del

credito all’inizio del

periodo

Interessi attivi impliciti

calcolati al tasso di mercato

Flussi finanziari in

entrata

Valore contabile del credito

alla fine dell’esercizio

a b = a x 3% c d = a + b –c

30/06/20X0 929,28 27,88 250 707,16

31/12/20X0 707,16 21,21 250 478,37

30/06/20X1 478,38 14,35 250 242,72

31/12/20X1 242,72 7,28 250 0

Rilevati tra i

proventi

finanziari

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.41

ESEMPIO 2Il 1° gennaio 20X0 la società vende una partita di merci all’ingrosso per Euro 1.000. Non vi sono costi di transazione. Generalmentele condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti verso clienti grossistia “90 giorni fine mese data fattura”. In questo caso, per venire incontro alle esigenze finanziarie del cliente, la società vende mercicon condizioni di incasso dilazionato a 24 mesi, con incassi semestrali di Euro 250 in linea capitale e l’applicazione di un tasso diinteresse esplicito semestrale posticipato dell’1% .

Se il tasso di interesse effettivo fosse allineato al tasso di mercato, il valore di iscrizione iniziale del credito sarebbe di Euro 1.000,pari al suo valore nominale, poiché non vi sono costi di transazione né differenze tra valore iniziale e valore a scadenza daammortizzare lungo la durata del credito. Il tasso di interesse effettivo è in tal caso pari al tasso di interesse nominale, esso è infattiil tasso interno di rendimento che attualizza esattamente gli incassi futuri nel periodo di durata del credito al valore contabile nettorilevato in sede di rilevazione iniziale di Euro 1.000:

1.000 = (250+10) / (1,01)1+ (250 +7,5) / (1,01)2 + (250+5) / (1,01)3 + (250+2,5) / (1,01)4

Data Valore contabile del

credito all’inizio del

periodo

Flussi finanziari per

interessi attivi espliciti

calcolati al tasso

nominale/mercato

Flussi finanziari in

entrata

Valore contabile del

credito alla fine

dell’esercizio

a b = a x 1% c d = a + b –c

30/06/20X0 1.000 10 250 750

31/12/20X0 750 7,5 250 500

30/06/20X1 500 5 250 250

31/12/20X1 250 2,5 250 0

Rilevati tra i proventi

finanziari

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.42

ESEMPIO 3Il 1° gennaio 20X0 la società vende una partita di merci all’ingrosso per Euro 1.000. Non vi sono costi di transazione. Generalmentele condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti verso clienti grossistia “90 giorni fine mese data fattura”. In questo caso, per venire incontro alle esigenze del finanziarie del cliente, la società vendemerci con condizioni di incasso dilazionato a 24 mesi, con incassi semestrali di Euro 250 in linea capitale e l’applicazione di untasso di interesse esplicito semestrale posticipato dell’1% .

Se il tasso di interesse effettivo dell’1% fosse significativamente diverso dal tasso di mercato, che si assume pari al 3% semestraleposticipato, se gli effetti sono rilevanti ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile, sarebbe necessario attualizzare i flussifinanziari futuri derivanti dal credito utilizzando il tasso di mercato del 3% per ottenere il suo valore di iscrizione iniziale.

Il calcolo del valore iniziale di iscrizione del credito è in tal caso il risultato del seguente processo di attualizzazione:

(250+10) / (1,03)1+ (250 +7,5) / (1,03)2 + (250+5) / (1,03)3 + (250+2,5) / (1,03)4 = 952,85

Data Valore contabile

del credito

all’inizio del

periodo

Interessi attivi

calcolati al tasso di

mercato

Flussi finanziari

per interessi

attivi percepiti al

tasso nominane

Flussi finanziari

in entrata linea

capitale

Valore contabile del

credito alla fine

dell’esercizio

a b = a x 3% c d e = a + b – c - d

30/06/20X

0

952,85 28,59 10 250 721,44

31/12/20X

0

721,44 21,64 7,5 250 485,58

30/06/20X

1

485,58 14,57 5 250 245,15

31/12/20X

1

245,15 7,35 2,5 250 0

Rilevati tra i

proventi finanziari

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.43

ESEMPIO 4Il 1° gennaio 20X0 la società eroga un finanziamento del valore nominale in linea di capitale di Euro 1.000 sostenendo costi ditransazione pari ad Euro 15. Il tasso nominale è del 2% annuo e genera interessi attivi da incassare posticipatamente al 31 dicembreper i successivi 5 anni (31 dicembre 20X0 – 31/12/20X4).

È possibile dimostrare che per ripartire gli interessi nominale e i costi di transizione iniziali lungo la durata del credito a un tassocostante da applicarsi al valore contabile del credito all’inizio del periodo, essi devono maturare un tasso di interesse effettivodell’1,6847% annuo.

Nel caso in cui il tasso di interesse effettivo dell’1,6847% non si discosti significativamente dai tassi di mercato, il credito saràiscritto al valore di Euro 1.015 in sede di rilevazione iniziale.

Data Valore contabile del

credito all’inizio del

periodo

Interessi attivi calcolati al

tasso di interesse effettivo

Flussi finanziari in

entrata

Valore contabile del credito

alla fine dell’esercizio

a b = a x 1,6847% c d = a + b + c

20X0 1.015,00 17,10 (20) 1.012,1

20X1 1.012,10 17,05 (20) 1.009,15

20X2 1.009,15 17,00 (20) 1.006,15

20X3 1.006,15 16,95 (20) 1.003,1

20X4 1.003,10 16,90 (1.020) 0

Rilevati tra i

proventi

finanziari

Il tasso di interesse effettivo dell’1,6847% è il tasso interno di rendimento che attualizza esattamente i pagamenti e gli incassifuturi nel periodo 20X0 – 20X4 al valore contabile netto rilevato in sede di rilevazione iniziale di Euro 1.015:

1.015 = 20/(1,016847)1+ 20/(1,016847) 2+ 20/(1,016847) 3+ 20/(1,016847) 4+ 1020/(1,016847) 5

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.44

Calcolo del costo ammortizzato in presenza di attualizzazione

Se il tasso di interesse dell’1,6847% si discosta significativamente dal tasso di interesse di mercato pari al 4%, se gli effetti sonorilevanti ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile, occorre attualizzare i flussi finanziari futuri al tasso di interesse del 4%,iscrivere il credito al valore nominale di Euro 910,97 (rilevazione iniziale) risultante dall’attualizzazione e utilizzare il tasso diinteresse di mercato del 4% come sostituto del tasso di interesse effettivo nelle valutazioni successive.

Il calcolo del valore iniziale di iscrizione è il seguente:

20/(1,04)1+ 20/(1,04) 2+ 20/(1,04) 3+ 20/(1,04) 4+ 1020/(1,04) 5 = 910,97

Data Valore contabile

del credito all’inizio

del periodo

Interessi attivi

calcolati al tasso di

interesse di mercato

Flussi finanziari

in entrata

Valore contabile del

credito alla fine

dell’esercizio

a b = a x 4% c d = a + b + c

20X0 910,97 36,44 (20) 927,41

20X1 927,41 37,10 (20) 944,51

20X2 944,51 37,78 (20) 962,29

20X3 962,29 38,49 (20) 980,78

20X4 980,78 39,22 (1.020) 0

La differenza per Euro 104,03 (1.015-910,97), tra il valore del costo ammortizzatoiniziale calcolato senza considerare l’effetto dell’attualizzazione (1.015) e il valore dirilevazione iniziale pari al valore attuale del credito (910,97), è rilevato tra gli oneri diconto economico al momento della rilevazione iniziale.

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.45

Calcolo delle svalutazioni

Se il credito subisce una riduzione di valore alla fine dell’esercizio 20X3, la svalutazione è calcolata come differenza tra il valorecontabile in assenza della riduzione di valore (980,78) e il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzati al tasso di interesseeffettivo originario, come eventualmente sostituito dal tasso di interesse di mercato se significativamente diverso, nel presenteesempio pari al 4%.

Si supponga che l’incasso degli interessi nominali e del rimborso del capitale a scadenza debba essere decurtato del 40% per tenerconto del rischio di insolvenza del debitore, pertanto, in sede di redazione del bilancio alla chiusura dell’esercizio 20X3, si stima chenell’esercizio 20X4 saranno incassati interessi attivi per Euro 12 (anziché 20) e il rimborso del capitale a scadenza per Euro 600(anziché 1000).

Alla chiusura dell’esercizio 20X3 il valore di iscrizione del credito è calcolato come valore attuale dei flussi futuri come segue:

12/(1,04)1+ 600/(1,04) 1 = 588,46

La svalutazione è pertanto pari a: 980,78 – 588,46 = 393,32

Data Valore

contabile del

credito

all’inizio del

periodo

Interessi attivi

calcolati al

tasso di

interesse di

mercato

Flussi

finanziari in

entrata

Svalutazione

per perdita di

valore

Valore contabile

del credito alla

fine

dell’esercizio

a b = a x 4% c d e = a + b + c + d

20X0 910,97 36,44 (20) 927,41

20X1 927,41 37,10 (20) 944,51

20X2 944,51 37,78 (20) 962,29

20X3 962,29 38,49 (20) (392,32) 588,46

20X4 588,46 23,54 (612) 0

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Il fair value dello strumento

di copertura è la base dell’

hedge accounting

I derivati:

le scelte di base

Nuovo trattamento contabile per derivati

e operazioni di copertura

46

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Strumenti finanziari derivati - Art. 2426 c. 1, n. 11-bis)

NEWGli strumenti finanziari derivati, anche se incorporati in altri strumentifinanziari, sono iscritti al fair value

se lo strumento copre il rischio di variazione dei flussi finanziari attribuibili ad un'altra

attività o passività iscritta in bilancio o di un'operazione programmata le variazioni

di FV vanno rilevate in una riserva positiva o negativa di PN ("cash flow hedge")se lo

strumento copre il rischio relativo ad una attività o passività iscritta in bilancio le

variazioni di FV vanno rilevate a CE e simmetricamente viene valutato l'elemento

coperto ("fair value hedge")

La riserva di PN in caso di cash flow hedge è imputata al CE nella misura e nei tempicorrispondenti al verificarsi o al modificarsi dei flussi di cassa dell'elemento coperto oal verificarsi dell'operazione oggetto di copertura.

NEW

Si considera sussistente la copertura in presenza, fin dall'inizio, di stretta edocumentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o delle operazionicoperte e quelle dello strumento di copertura.

Nuovo trattamento contabile per derivati

e operazioni di copertura

47

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

■.

Esempi di strumenti finanziari derivati

Tipo di contratto

Interest rate swap

Acquisto/vendita di valuta a

termine

Acquisto/vendita di merce a

termine a prezzo fisso

Opzioni su commodity

Acquisto/vendita di opzioni

call/put su capitale

Variabile sottostante principale

Tasso di interesse

Tasso di cambio

Prezzo della merce

Prezzo della merce

Prezzo del titolo di capitale

Nuovo trattamento contabile per derivati

e operazioni di copertura

48

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

■.

.

TIPO DI CONTRATTO

Finanziamento con tasso di

interesse variabile, che non può

essere inferiore ad una certa

soglia

Obbligazione convertibile a

opzione del detentore

Contratto di vendita in valuta

diversa da quella funzionale

DERIVATO INCORPORATO

Opzione «floor»

Opzione di conversione

Cambio a termine

Esempi di contratti derivati di copertura

Nuovo trattamento contabile per derivati

e operazioni di copertura

49

© 2016 Ria Grant Thornton S.p.A. - All rights reserved.

Questions

& feedback

50