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BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2013 Avenue du Conseil des Commis, 32 – 11100 AOSTA – telefono 0165 34 127 – fax 0165 36 27 49 www.valfidi.it – info@valfidi.it – PEC: valfi[email protected] P. IVA 01047230071 – C.F. e N. Iscr. R.I. Aosta 91002410073 Registro Regionale degli Enti Cooperativi – sezione mutualità prevalente n. A118519 Elenco speciale ex art. 107 del D.lgs. 385/93 al n. 19513.1

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BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2013

Avenue du Conseil des Commis, 32 – 11100 AOSTA – telefono 0165 34 127 – fax 0165 36 27 49 www.valfidi.it – [email protected] – pec: [email protected]

P. IVA 01047230071 – C.F. e N. Iscr. R.I. Aosta 91002410073Registro Regionale degli Enti Cooperativi – sezione mutualità prevalente n. A118519

Elenco speciale ex art. 107 del D.lgs. 385/93 al n. 19513.1

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Andrea Leonardi

Vice Presidenti Roberto Montrosset

Fabrizio Sedda

Consiglieri Bruno Amadini

Fabrizio Berti

Massimo Pesando Gamacchio

Luca Ronco

Roberto Sapia

Stefano Toscano

Marino Vicentini

Laurent Vicquery

Rappresentante Regione Valle d’Aosta –

Rappresentante Finaosta S.p.A. Erika Falconieri

COLLEGIO DEI SINDACI Presidente Stefano Fracasso RagionieRe commeRcialista

Sindaci Federica Paesani DottoRe commeRcialista

Marco Sorbara DottoRe commeRcialista

Sindaci supplenti Jean Paul Zanini DottoRe commeRcialista

Stefano Mazzocchi RagionieRe

Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A.

Direttore Generale Roberto Ploner

Vice-Direttore Generale Michel Tacus

Risk Manager Stefano Aggravi

Ufficio Fidi Erika Sacchet, Chiara Ponzo Tatiana Costabile, Tiziana Ignazzi, Chantal Glassier

Ufficio Credito Agevolato – Monitoraggio del Credito Ilaria Tiotto

Amministrazione e contabilità Marco Pica

Segreteria Generale Lidia Mondello

Consulenti fiscali Ivo Bonazzi DottoRe commeRcialista

Pierpaolo Impérial DottoRe commeRcialista

Consulente legale Paola Raffaelli avvocato

Società cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi tra impreSe della valle d’aoSta

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE

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Relazione del Consiglio di Amministrazionesull’andamento della gestione e sulla situazione dell’impresa

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

Società cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi tra impreSe della valle d’aoSta

Signori Soci,

Il Consiglio di Amministrazione Vi porge il benvenuto annuale ed il più sentito grazie per la partecipazione alla assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2013. Vi proponiamo con la presente Relazione, redatta ai sensi delle vigenti disposizioni, sia la descri-zione della situazione della nostra Cooperativa, sia l’esposizione dell’andamento della gestione svolta nell’appena concluso esercizio sociale, con particolare riferimento all’ambito in cui ha operato il nostro Confidi.

CONSIDERAZIONI DI PROLOGO

1. Cenni sull’evoluzione dell’intermediazione nel sistema creditizioNel corso del 2013 nell’ambito bancario italiano ha trovato conferma la progressiva ripresa della raccolta al dettaglio, da un canto, mentre è proseguita la flessione dei prestiti indotta da debolezza della domanda e politiche di offerta, da parte degli Istituti di credito, ancora restrit-tive, dall’altro canto.I prestiti hanno continuato a contrarsi (- 4,4% annuo al novembre); i finanziamenti alle imprese si sono ridotti del 6,3% annuo, (quelli alle famiglie consumatrici dell’1,1%). La flessione, considerata sui dodici mesi, dei prestiti alle imprese è stata registrata in modo più marcato per gli intermediari finanziari di dimensioni maggiori; e il calo dei finanziamenti erogati è stato, in generale, più pronunciato nei confronti delle aziende che impiegano meno di venti addetti.A quanto consta, nel terzo trimestre del 2013 le politiche di offerta del ceto bancario applicate ai prestiti alle imprese sono rimaste pressoché invariate e piuttosto contratte, in costanza di un mondo economico atto a far percepire un elevato rischio di credito. È pesata sull’offerta di credito, a quanto è stato dato di comprendere, l’incertezza relativa all’im-patto delle nuove regole di Basilea 3 e le verifiche in corso riguardanti l’asset quality review avviata dalla Banca Centrale Europea sui maggiori gruppi bancari.Le condizioni di accesso al credito risultano, dai risultati dei sondaggi, molto differenziate per classe dimensionale di impresa: la percentuale netta di aziende con meno di cinquanta addetti, che ha segnalato un deterioramento delle condizioni di offerta, è stata pari al doppio di quella relativa alle imprese con oltre duecento e quarantanove addetti (rispettivamente del 30% e del 14% a dicembre 2013). Proporzionalmente, la quota di piccole imprese intervistate che ha dichiarato di non aver ottenuto il finanziamento richiesto è stata pari al 18,1%, contro il 9,3% per quelle grandi.Il costo del credito nazionale è restato e resta al di sopra di quello medio dell’area dell’euro.Con riguardo alla qualità del credito erogato, nel terzo trimestre del 2013 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti, al netto dei fattori variabili per le stagionalità e in ragione d’anno, pur restando elevato, sembra abbia smesso di crescere (per la prima volta dal secondo trimestre del 2011).

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6 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

2. Cenni al sistema economico ed alla attività dell’intermediazione creditizia in Valle d’Aosta

Nel corso del 2013, la qualità del credito garantito dal nostro Confidi ha subito, con rilevata maggiore incisività, gli effetti della perdurante crisi economica. I crediti in sofferenza delle ban-che convenzionate sono cresciuti a ritmi elevati, superiori a quelli degli impieghi. Nel nostro territorio regionale, purtroppo e nonostante i cenni auspicanti la ripresa della cre-scita economica, è pervasa l’incertezza degli imprenditori. Un andamento altalenante, in linea con la congiuntura economica del nostro Paese, hanno fatto confermare la contrazione degli incrementi delle iniziative produttive e la pressoché assenza di programmi di investimento. L’economia valdostana, dunque, come nello scorso esercizio 2012, ha risentito, suo malgrado, del generale andamento di crisi del Paese. Sono aumentati i ricorsi ai finanziamenti bancari per esigenze di credito a breve termine (liqui-dità e cassa), spesso rimasti insoddisfatti, e di consolidamento dei crediti.Il mondo del lavoro ha fatto registrare un incremento della disoccupazione, constatata anche la diminuzione dell’offerta di lavoro. Nell’ambito regionale è ancora peggiorata la qualità dei finanziamenti concessi alle piccole e medie imprese, con un inasprimento sia delle partite a sofferenza che delle partite incagliate.È soprattutto la liquidità che è mancata. L’investimento “imprenditoriale” ha risentito, sul territorio valdostano, delle già accennate pro-spettive incerte sul futuro dell’economia regionale, della domanda del mercato (è stato penaliz-zato soprattutto il settore delle costruzioni e immobiliare in genere) e della ancor più contratta possibilità di accesso al credito.Gli esercizi 2011 e 2012 sono stati caratterizzati da fasi alterne nell’andamento congiunturale del sistema economico della nostra Regione (e, perché no, italiano). Se nel primo trimestre dell’anno 2011 si sono registrati tassi di crescita positivi, in linea con le aspettative di sostenibilità di ripresa economica globale, nella successiva parte dell’anno, e più intensamente nel secondo semestre, si sono cominciati ad evidenziare segnali di forte crisi economica. È intorno alla metà dell’anno che si è cominciato a verificare il sostanziale cambiamento di trend, soprattutto in funzione del debito italiano apprezzato nell’area dell’euro. Il successivo esercizio 2012 è stato condizionato dall’acuirsi della crisi economica; e ad oggi, sebbene si tenda a pensare a tenui segnali di ripresa, non si è in grado di fare previsioni sull’an-damento prossimo del sistema produttivo. Tale trend, di fatto, pur cercando di porvisi rimedio mediante il suggerimento rivolto alle im-prese di attuare politiche di risanamento interno e di contenimento dei costi, anche nella nostra Regione ha condizionato le speranze di sviluppo e l’interesse ad azioni di investimento. Un anno 2013 difficile, soprattutto sotto l’aspetto della mortificazione delle speranze di imme-diata ripresa e della costante incertezza del futuro. Vero che il valore del prodotto interno lordo della Valle d’Aosta è diminuito, anche per effetto della contratta elargizione di contributi e provvidenze regionali; ma l’insieme dei meccanismi politici attuati è risultato efficace, in quanto ha consentito di rallentare il processo di recessione ed ha permesso una relativa rinnovata con-trattualità con il sistema creditizio nel suo complesso. Per essere più precisi, gli interventi di Valfidi, corroborati da provvidi interventi regionali in ordine alla distribuzione di contributi in conto interessi, hanno in generale prodotto effetti sia negli ambiti gestionali delle imprese che nei rapporti di queste ultime con il sistema creditizio, ovviando così, almeno in parte, alle sempre più stringenti regole di accesso al credito.

3. Collegamento con l’economia locale e impegno per il suo sviluppo. Collegamento con la base sociale e con i membri delle comunità localiValfidi è rimasto un organismo dotato di una sufficiente struttura, atta a ben affrontare le di-namiche della attuale economia e, anche alla luce delle programmate azioni di intervento e variazione di cui infra, ad essere ben pronta a tutti gli adeguamenti alle norme ed alle richieste di intervento che potranno verificarsi nel prossimo futuro. Il Confidi ha perseguito la finalizzazione dell’attività di garanzia con lo espletamento dei servizi consortili a beneficio e a favore dei soci in particolare, ma anche di tutte le componenti dell’e-conomia locale (professionisti e medie/piccole imprese), attraverso un’assistenza particolare, anche personalizzata, e con l’applicazione delle più vantaggiose condizioni di costo delle ga-ranzie prestate.Sono state istaurate iniziative e attività tendenti ad allargare la base sociale e qualificare il rap-porto con i soci sotto il profilo dell’informazione sulla vita della società e sotto il profilo culturale per l’elevamento delle condizioni morali, culturali ed economiche, anche mediante l’educazio-ne al risparmio e alla previdenza.Particolare attenzione è stata riservata al Confidi da parte delle Autonomie regionali.

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LA COOPERATIVA DI GARANZIA FIDI

4. È giunto il tempo per una nuova mutualitàAbbiamo percorso insieme il primo vero completo triennio (2011/2013) di Confidi vigilato, dopo la iscrizione all’Elenco degli Intermediari Vigilati occorsa nell’aprile del 2010. Ora dovremo dare avvio ad un altro triennio, il prossimo (2014/2016), che si preannuncia come un periodo di straordinaria trasformazione del quadro strutturale e del modello di sviluppo eco-nomico - sociale dei Confidi, che dovranno muoversi in un nuovo scenario competitivo e con la normativa di riferimento (per gli Intermediari Finanziari) in costante evoluzione.Il sistema dei Consorzi di garanzia fidi è chiamato a rinnovarsi profondamente, aumentando la propria capacità di servizio, in un contesto di probabile stagnazione economica e di crescita del rischio di credito.Rimane pressoché certa, nei prossimi anni, la permanenza di una forte pressione al ribasso della redditività delle imprese. Ed allora, per garantire la loro sostenibilità, la loro capacità di accesso al credito si dovranno rivedere e qualificare i modelli, ed in particolare il nostro, per una migliore attività di intermediazione.Ecco che si dovranno stabilire rapporti e rinnovati colloqui con le imprese, raccogliere informa-zioni, dotarsi di strumenti per accompagnare le imprese nel cammino gestionale, carpire le loro nuove esigenze, perché possano essere soppesasti i veri bisogni finanziari, anche condizionati dalle evoluzioni e dai cambiamenti dei mercati e dagli stili sociali. Sarà la gestione dei crediti problematici ad assumere, in un contesto di crisi economica, una importante rilevanza.I fini statutari che Valfidi si è prefissa sin dalla sua costituzione, (e citati nell’articolo 3 dello Sta-tuto Sociale) “di agevolare l’accesso al credito delle imprese individuali e/o collettive e dei professionisti anche in forma associata tra loro al fine di incentivare la creazione, lo sviluppo, l’ammodernamento, la trasformazione ed il consolidamento finanziario delle imprese nel quadro del potenziamento del sistema economico” si muovono nell’ambito del principio di mutualità. Valfidi impronta lo svolgimento della propria attività al conseguimento dello scopo mutualistico e nell’interesse dei propri soci ai sensi dell’articolo 2545 del codice civile. Infatti, la quota di garanzia concessa ai propri soci rappresenta il 99% del totale delle garanzie rilasciate, essendo rispettato, così e pienamente, il principio dello svolgimento dell’attività prevalente nei confronti dei soci. In un contesto di continuo cambiamento anche l’attività del nostro Confidi deve mutare, deve adeguarsi per stare al passo con i tempi. Le esigenze delle piccole e medie imprese, aumentano: queste ultime, oltre ad essere sostenute nell’accesso al credito attraverso la concessione delle garanzie consortile, soprattutto quelle più piccole e meno strutturate, necessitano di un accom-pagnamento nelle scelte che assumono in ambito finanziario. All’interno dell’Area Crediti della nostra struttura è stato pertanto istituito un servizio di con-sulenza che le imprese possono utilizzare, senza alcun onere, sia per valutare la sostenibilità di nuove attività imprenditoriali da costituire e valutare nuovi investimenti, sia per analizzare le proprie situazioni finanziarie e intraprendere iniziative volte a migliorarla. Il servizio anzidetto, valutata la situazione finanziaria dell’impresa, è in grado di proporre ai soci le necessarie azioni ed indirizzare l’azienda verso l’utilizzo di prodotti finanziari che possono supportare l’impren-ditore. In un momento di particolare difficoltà per le piccole imprese nell’ottenere nuovo credito o an-che solo mantenere quello in essere, l’iniziativa ha suscitato un buon riscontro ed ha permesso di risolvere diverse situazioni di insorgente disagio .

5. Ancora in merito ai principi mutualistici. Ragioni delle determinazioni assunte con riguardo al sostegno dei sociL’attività del Confidi è stata costantemente gestita secondo il principio della mutualità preva-lente. In particolare l’impegno dell’Organo amministrativo è stato sempre rivolto a sostenere le imprese associate, soprattutto quelle più deboli, nell’accesso al credito bancario.In tal senso, la mutualità è stato il principio seguito nell’offrire ai soci le più opportune condizio-ni di accesso ai servizi di credito, qualitativamente sempre migliori ed a costi più bassi. Nonostante nel corso del 2013 il quadro congiunturale sia stato particolarmente negativo, Valfi-di ha continuato a sostenere i soci, soprattutto le micro, piccole e medie imprese, cui sempre ha avuto riferimento, nonostante l’acuirsi della fase economica avversa.Le garanzie rilasciate hanno fatto registrare nel corso dell’esercizio appena concluso un sostan-ziale mantenimento dei volumi (a fronte di una sensibile contrazione del credito erogato dal sistema bancario alle micro e piccole imprese), ammontando ad € 209.222.401 i finanziamenti garantiti alle Banche, assumendosi Valfidi un complessivo rischio di € 86.912.974.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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6. Il capitale sociale di ValfidiCome noto, la nostra società cooperativa è a capitale mobile. La quota minima di partecipazione al capitale sociale richiesta a ciascun socio è di € 350,00, giusta delibera assembleare del 22 ottobre 2009. (Da tale data alcun incremento è stata richiesto ai soci). La base sociale di Valfidi è costituita, come da previsione statutaria, dalle imprese siano esse individuali che collettive e dai liberi professionisti. Valfidi non ha seguito una specifica politica di ammissione dei nuovi soci; si ispira ai criteri pre-visti statutariamente e opera con il fine di garantire, a tutte le imprese ed i liberi professionisti operanti sul territorio valdostano, la possibilità di accedere ai servizi resi dalla cooperativa. Alla data del 31 dicembre 2013, la compagine sociale di Valfidi era composta da 3.192 soci, di cui 3.185 soci ordinari (e cioè beneficiari o potenziali beneficiari di garanzie ) e 7 soci sovventori, per un capitale sociale sottoscritto e versato di € 1.403.100.

INCREMENTO DELLA COMPAGINE SOCIALE DELL’ANNO 2013Nuovi soci iscritti 143Soci receduti 74Soci decaduti 22Soci esclusi 10Incremento compagine sociale 37

La classificazione della compagine sociale, riferita alle categorie omogenee è riassunta nel se-guente quadro:

CATEGORIA ECONOMICA NUMERO % QUOTA CAPITALE %

Soci Ordinari 3.185 99,78% 1.115.550 79,51%

Artigiani e PMI 2.025 63,44% 709.600 50,57%

Commercianti ed albergatori 645 20,21% 225.700 16,09%

Professionisti e lavoratori autonomi 342 10,71% 119.700 8,53%

Società di servizi 118 3,70% 41.300 2,94%

Cooperative 22 0,69% 7.700 0,55%

Altri 33 1,03% 11.550 0,82%

Soci sovventori 7 0,22% 287.550 20,49%

3.192 100% 1.403.100 100,00%

I soci ordinari rappresentano il 99,78% del numero totale dei soci e detengono il 79,51% del Capitale Sociale; tra i soci ordinari gli artigiani e le PMI rappresentano il 63,48% (in termini di numerosità e detengono il 50,57% del capitale), seguiti dal settore del commercio ed alberghi che rappresentano il 20,22% (in termini di numerosità e detengono il 16,09% de capitale), se-guiti dai professionisti e lavoratori autonomi e le altre categorie con percentuali inferiori. Vada il plauso di Valfidi ai Soci sostenitori, che hanno inteso sottoscrivere significative quote di capitale sociale, che annoverano la società finanziaria regionale Finaosta S.p.A., la Banca di Credito Cooperativo Valdostana S.c., la Banca Intesa San Paolo, la società Aosta Factor S.p.A., la Féderation Régionale des Cooperatives Valdôtaines S.c.r.l..

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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LO SCENARIO ECONOMICO DI RIFERIMENTO DEL CONSORZIOCENNI AI RAPPORTI DI VALFIDI CON IL CETO BANCARIO REGIONALE

7. Un futuro da scrivereLa capacità di uscire da questa difficile fase economica non può che fondarsi sulla fiducia. E la fiducia ha elementi strutturali, non congiunturali.Il futuro è il patrimonio della nostra Cooperativa.L’anno in corso propone una sfida importante. Occorre investire in impegno consulenziale, promuovendo la partecipazione di chi fa impresa.Continuerà il processo di innovazione normativa, e sarà importante che esso sia ispirato a con-creti criteri di proporzionalità.Alla fine dell’anno 2013, nella nostra Regione i Confidi cosiddetti “maggiori”, appartenenti all’Elenco Speciale degli Intermediari Vigilati ex articolo 107 T.U.B., erano due.Allo stato attuale la disciplina di riforma è ancora in una fase di stallo dovuta al ripetuto succe-dersi del Governo italiano e alla conseguente impossibilità del Ministero dell’Economia e delle Finanze di emanare il decreto di attuazione dei provvedimenti correttivi al decreto legislativo 141/2010, modificativo del Testo Unico Bancario. Soltanto a seguito dell’emissione del suddetto atteso decreto la Banca d’Italia emanerà le di-sposizioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, che dovranno contenere, tra l’altro, le indicazioni e le modalità di iscrizione degli Intermediari stessi nel nuovo Albo ex articolo 106 T.U.B..

8. Il quadro di riferimento di ValfidiRiteniamo ancora di precisare che la vostra società è una Cooperativa a vocazione mutualistica, la quale trae origine dal mondo delle piccole e medie imprese e la propria struttura statutaria e regolamentare è ispirata ai principi della del non profit.Il nostro Confidi è emanazione della realtà locale valdostana e poggia le proprie fondamenta sulle iniziative che ebbero a svolgere le Associazioni artigiane locali (C.n.a., Confartigianato e A.a.v.a.), dapprima, e i Collegi e gli Ordini professionali, in un secondo tempo.Il vostro Confidi gestisce convenzioni per l’erogazione di garanzie con tutte le Banche presenti sul territorio, ponendosi come leader nel campo della garanzia collettiva.Le sfide che il sistema dei Confidi (il nostro unitamente agli altri) dovrà affrontare nei prossimi mesi richiedono un rinnovato impegno ed un forte senso di responsabilità, per rendere coerente l’assetto strutturale con i nuovi vincoli di sostenibilità e le prospettive di crescita.In tal senso, Valfidi rivolge una speciale e convinta attenzione ai giovani, questi ultimi non sem-plicemente intesi come meri destinatari di servizi, ma anche come interlocutori privilegiati del territorio nel quale operano, con l’intento della diffusione della cultura dell’imprenditorialità e della cooperazione. Valfidi, in tal senso ha esperito azioni di coinvolgimento, curando le aziende in start up , apprezzando i giovani imprenditori quali produttori di nuove idee.

9. Ambito territoriale di ValfidiLe prerogative di mutualità e assistenza alle imprese che sono proprie di Valfidi, volte a favorire l’accesso al credito delle aziende socie, di concerto con le attività di consulenza ed assistenza alle stesse, pongono la nostra Cooperativa in una posizione di rilievo nell’ambito del sostegno all’economia locale. Tutto ciò in vista di creare migliori condizioni di lavoro ed investimento per le imprese della Regione, mission sulla quale Valfidi pone particolare attenzione.Grazie anche all’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Amministrazione Regionale della Valle d’Aosta nel 2009 (ex legge regionale 1/2009), Valfidi ha potuto concedere garanzie alle imprese ed ai professionisti soci, così sostenendo le loro attività. Con l’utilizzo del Fondo di Garanzia per le PMI (ex legge 662/96), ancora, Valfidi ha potuto ulteriormente sostenere quelle imprese, in possesso dei requisiti per l’ammissione al Fondo stes-so, in virtù delle ponderazioni di favore che la legge ha voluto fornire ai Confidi ed alle banche erogatrici i finanziamenti. I benefici sono arrivati sia sotto la forma di maggior credito concesso che sotto la forma di migliori condizioni di accesso al credito. Valfidi, nel corso dell’esercizio concluso, si è anche adoperato per supportare le linee di credito che le aziende avevano già ottenuto, evitando che gli Istituti di credito, per poter mantenere dette linee, potessero richiedere maggiori garanzie personali del cliente. Sebbene con particolari ed imprescindibili attenzione e valutazione delle pratiche, è stato prestato a queste operazioni degno rilievo, affinché il beneficio del Confidi potesse effettivamente ricadere sulle imprese in termini di mantenimento delle linee di credito e di costo del credito stesso.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Nel corso del 2013 Valfidi ha calcolato, e la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha approvato, contributi in conto interessi per € 1.166.375 (ancora riferiti al precedente esercizio 2012) andati a beneficio di 1.065 imprese, che si sono viste abbattere il peso degli interessi passivi sopportati sui finanziamenti e sui contratti di leasing,. I contributi sono stati erogati ai soci nel mese di gennaio 2014. Alla data del 31 dicembre 2013 erano attivi 292 finanziamenti, con quota parte di garanzia a valere sui fondi ex L.R. 1/2009; l’importo residuo di detti finanziamenti ammontava ad Euro 10.591.583.Valfidi dispone altresì di un Fondo perequativo assegnato dalla locale Camera di Commercio a sostegno delle imprese in fase di start up e/o ristrutturazione che hanno effettuato il percorso formativo con l’Agenzia del Lavoro. Alla data del 31 dicembre 2013 erano in essere 4 opera-zioni di iniziali € 91.000, con residuo debito per € 67.106 e quota residua a carico del Fondo per € 16.754. Valfidi ha aderito all’accordo per il credito 2013 sottoscritto da ABI e Associazioni di rappresen-tanza delle imprese che ha proposto misure di sospensione ed allungamento dei finanziamenti (analoghe a quelle già messe in campo nel pregresso esercizio 2012 ed ancor prima nel 2010). Le difficoltà che stanno incontrando le imprese nell’odierno contesto economico hanno spinto e spingono tutt’ora molte di esse ad aderire a questa iniziativa.

10. Convenzioni con Istituti di credito e altri Intermediari finanziari.Le convenzioni con gli Istituti di credito non hanno visto Valfidi lontana da tutti gli operatori creditizi del territorio regionale. Così sono state stipulati accordi collaborativi con i seguenti Enti:

ArtigiancassaBanca CarigeBanca di Credito Cooperativo ValdostanaBanca Nazionale del LavoroBanca PassadoreBanca Popolare di SondrioBanca Regionale EuropeaBanca SellaBanco PopolareBiverbancaIntesa San PaoloMonte dei Paschi di SienaUnicredit BancaUnipol Banca

e con le seguenti società di leasing e factor:

Aosta FactorBiella LeasingIccrea BancaImpresaLeasintUnicredit Leasing

Valfidi ha rilasciato inoltre fidejussioni a favore dell’Amministrazione finanziaria dello Stato per l’esecuzione dei rimborsi delle imposte.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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GARANZIE E QUALITÀ DEL CREDITO

11. Aspetti generaliNell’esercizio 2013, in coerenza ai principi ispiratori dello Statuto Sociale e nel rispetto della storia secondo cui la società è sorta e sviluppata, sono stati perseguite “politiche di rischio” ba-sate su criteri di prudenza e sulla radicata conoscenza del territorio e dell’economia tradizionale delle imprese ivi operanti, imprese che appartengono a tutti i settori economici, di produzione e di servizi.È proseguita l’attività di interazione con le Banche convenzionate, tenendo conto della rilevan-za nazionale di alcuni Istituti e della rete capillare di altri, con conseguente adozione di strategie diversificate necessarie a mantenere il ruolo di Intermediario vigilato interlocutore, soprattutto in un momento caratterizzato non solo dalla difficoltà di accesso al credito e dalla precarietà del mantenimento delle facilitazioni accordate senza la garanzia del Confidi, ma anche condi-zionato dalle pretese economiche praticate (spese e costi), pretese che senza dubbio il sistema di garanzia consortile di Vafidi attenua, grazie alla caratteristica di eligibilità.

12. Le garanzieLa voce principale dell’attività di un confidi, ancorché non presente tra le voci di stato patrimo-niale, è senza dubbio costituita dalle garanzie rilasciate, siano esse di natura finanziaria destinate a supportare le linee di credito concesse dalle Banche, che di natura commerciale concesse all’Amministrazione Finanziaria dello Stato per l’esecuzione di rimborsi di imposte alle impre-se. Di seguito alcune tabella di analisi delle garanzie concesse.

Stock di garanzie per tipologia

STOCK AL

31/12/2013INCIDENZA %

STOCK AL 31/12/2012

VARIAZIONE IMPORTI

VARIAZIONE %

Aperture di credito 24.334.422 28,00% 24.721.549 -387.127 -1,57%

Smobilizzo crediti 12.422.911 14,29% 12.566.469 -143.558 -1,14%

Finanziamenti ipotecari 23.235.413 26,73% 22.120.080 1.115.333 5,04%

Finanziamenti chirografari 16.868.728 19,41% 20.005.478 -3.136.750 -15,68%

Leasing 2.933.989 3,38% 2.837.590 96.400 3,40%

Factoring 475.000 0,55% 220.000 255.000 115,91%

Garanzie commerciali 301.661 0,35% 74.907 226.753 302,71%

Garanzie deteriorate 6.340.850 7,30% 4.728.319 1.612.531 34,10%

TOTALE 86.912.974 100,00% 87.274.392 -361.418 -0,41%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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12

Garanzie deliberate nell’anno 2013 per tipologia

DELIBERATO AL

31/12/2013INCIDENZA %

DELIBERATO AL 31/12/2012

VARIAZIONE IMPORTI

VARIAZIONE %

Aperture di credito 10.596.274 37,06% 8.666.526 1.929.748 22,27%

Smobilizzo crediti 7.043.000 24,63% 6.220.750 822.250 13,22%

Finanziamenti ipotecari 3.514.519 12,29% 2.748.972 765.547 27,85%

Finanziamenti chirografari 5.456.050 19,08% 5.898.518 -442.468 -7,50%

Leasing 872.003 3,05% 335.352 536.651 160,03%

Factoring 255.000 0,89% 220.000 35.000 15,91%

Garanzie commerciali 226.753 0,79% 74.907 151.846 202,71%

Garanzie deteriorate 627.403 2,19% 0 627.403 n.s.

TOTALE 28.591.000 100,00% 24.165.025 4.425.976 5,07%

Stock di garanzie per categoria economica

STOCK AL

31/12/2013INCIDENZA %

STOCK AL 31/12/2012

VARIAZIONE IMPORTI

VARIAZIONE %

Artigiani e PMI 51.133.960 58,83% 52.307.639 -1.173.680 -2,24%

Commercianti e albergatori 25.735.524 29,61% 24.773.587 961.937 3,88%

Professionisti e Lavoratori autonomi

2.921.123 3,36% 3.240.031 -318.908 -9,84%

Società di servizi 4.940.777 5,68% 4.726.976 213.801 4,52%

Cooperative 1.842.800 2,12% 1.821.669 21.131 1,16%

Altri 338.791 0,39% 404.490 -65.699 -16,24%

TOTALE 86.912.974 100,00% 87.274.392 -361.418 -0,41%

Garanzie deliberate nell’anno 2013 per categoria economica

DELIBERATO AL 31/12/2013

INCIDENZA %DELIBERATO AL

31/12/2012VARIAZIONE

IMPORTIVARIAZIONE %

Artigiani e PMI 17.867.268 62,49% 14.349.520 3.517.748 24,51%

Commercianti e albergatori 7.746.973 27,10% 6.616.653 1.130.320 17,08%

Professionisti e Lavoratori autonomi

651.663 2,28% 712.679 -61.016 -8,56%

Società di servizi 891.454 3,12% 986.724 -95.271 -9,66%

Cooperative 1.208.143 4,23% 1.127.000 81.143 7,20%

Altri 225.500 0,79% 372.449 -146.949 -39,45%

TOTALE 28.591.000 100,00% 24.165.025 -361.418 -0,41%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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13

Stock di garanzie per banche

STOCK AL

31/12/2013INCIDENZA %

STOCK AL 31/12/2012

VARIAZIONE IMPORTI

VARIAZIONE %

BCCV 23.471.316 27,10% 22.642.929 828.387 3,66%

INTESA SAN PAOLO 19.064.489 22,01% 20.514.112 -1.449.623 -7,07%

UNICREDIT 17.644.500 20,37% 18.268.151 -623.652 -3,41%

BANCO POPOLARE 9.415.086 10,87% 10.291.892 -876.806 -8,52%

BANCA SELLA 5.603.920 6,47% 5.370.263 233.657 4,35%

MONTEPASCHI 4.230.187 4,88% 4.376.199 -146.012 -3,34%

ICCREA BANCAIMPRESA 1.643.661 1,90% 1.519.356 124.305 8,18%

BRE 936.295 1,08% 1.066.362 -130.067 -12,20%

FINAOSTA 730.000 0,84% 82.500 647.500 784,85%

LEASINT 651.479 0,75% 806.263 -154.784 -19,20%

BIVER 649.855 0,75% 564.795 85.060 15,06%

POPOLARE SONDRIO 603.951 0,70% 499.283 104.668 20,96%

UCB LEASING 533.247 0,62% 399.466 133.781 33,49%

AOSTA FACTOR 475.000 0,55% 220.000 255.000 115,91%

CARIGE 382.076 0,44% 278.793 103.283 37,05%

BIELLA LEASING 179.276 0,21% 140.838 38.439 27,29%

UNIPOL BANCA 165.334 0,19% 0 165.334 n.s.

ARTIGIANCASSA - BNL 126.532 0,15% 141.578 -15.046 -10,63%

PASSADORE 90.000 0,10% 0 90.000 n.s.

ITALEASE 15.109 0,02% 16.702 -1.593 -9,54%

TOTALE GARANZIE FINANZIARIE

86.611.314 100,00% 87.199.485 -588.171 -0,67%

AdE 151.661 50,28% 74.907 76.753 102,46%

EQUITALIA 150.000 49,72% 0 150.000 n.s.

TOTALE GARANZIE COMMERCIALI

301.661 100,00% 74.907 226.753 302,71%

TOTALE COMPLESSIVO 86.912.974 87.274.392 -361.418 -0,41%

Lo stock di garanzie in essere al 31 dicembre 2013 si attesta a € 86.912.974 , facendo registrare un sostanziale equilibrio rispetto al 31 dicembre 2012 ( la flessione è dello 0,41%), a dimostra-zione che l’attività di supporto ai soci in termini di garanzie è continuata, nonostante il mag-gior rischio intrinseco delle imprese e nonostante la riduzione del credito erogato dal sistema bancario. Infatti, le difficoltà di accesso al credito nel 2013 si sono accresciute. Secondo il documento di aggiornamento congiunturale emanato dalla Banca d’Italia a novembre 2013 e relativo alla Regione Valle d’Aosta, il credito erogato al settore produttivo nel primo semestre 2013 era sceso del 3,8%; tale dinamica è poi proseguita per tutto il 2013.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Come evidenziato nelle tabelle precedenti, il 58,83% delle garanzia sono rilasciate a favore di artigiani e Pmi, il 30% a favore del settore del commercio ed alberghi, sono in calo le garanzie a favore dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi mentre sono stabili quelle a favore degli altri settori economici. Nell’analisi dello stock per tipologia di fido garantito si rileva che le garanzie su linee a breve termine rappresentano il 42,3% e sono stabili rispetto al 2012,quelle sui finanziamenti ipotecari in incremento dal 25,3% al 27% mentre sono in calo dal 23% al 19,4% le garanzie sui finan-ziamenti chirografari.Si rileva inoltre che le 3 banche che hanno una diffusione capillare sul territorio regionale, Banca di Credito Cooperativo Valdostana, Intesa San Paolo e Unicredit beneficiano, insieme, di poco meno del 70% dello stock complessivo delle garanzie finanziarie in essere con un trend di variazione rispetto al 2012 diverso l’una dall’altra.Le pratiche respinte da Valfidi nel 2013 sono state in numero di 26, pari al 1,95% delle pratiche presentate (esse rappresentano il 3,24% in termini di importo); mentre le pratiche non erogate dal sistema bancario, sebbene deliberate da Valfidi, vuoi per rinuncia del cliente vuoi per dinie-go della banca sono state in numero di 47 (esse rappresentano il 3,52% di quelle presentate, pari al 3,50% del monte importo pratiche). I tassi convenzionati ed applicati dalle banche alle linee di credito garantite dal nostro Confidi restano tra i migliori applicati alle micro e piccole imprese nella nostra Regione. Dopo una (ge-neralizzata) sensibile crescita dei tassi avvenuta nell’anno 2012, nell’esercizio appena concluso il trend di aumento si è arrestato, anche se il costo del credito per le imprese, soprattutto apparte-nenti al settore delle micro e piccole imprese, rimane molto elevato. Si registrano, però, alcuni primi benefici a vantaggio dei soci in forza della concessione della garanzia a prima richiesta che un Intermediario vigilato quale Valfidi può concedere; ed au-spichiamo che le prerogative di tale garanzia a prima richiesta possano, in un futuro molto prossimo, determinare un beneficio ancora maggiore per i nostri consorziati.

13. Qualità del credito. Il rapporto sofferenze/impieghiValfidi, tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013, in adeguamento alla circolare di Banca d’Italia del 8 maggio 2013, ha rivisto la propria classificazione interna delle garanzie deteriorate rendendole uniformi alle classificazioni dell’Organo di vigilanza e riclassificando tutto il proprio portafoglio. In conseguenza di ciò, unitamente al decadimento della qualità del credito derivante dagli effet-ti della perdurante crisi economica, il rapporto sofferenze di firma/esposizioni creditizie verso la clientela è cresciuto, superando a fine 2013, il 3,8 % (era il 2,44% quello dell’anno precedente).Viceversa, per effetto della analoga riclassificazione del portafoglio dei crediti deteriorati, nel corso del 2013 non si è verificata una crescita degli incagli; la percentuale raggiunta nel rap-porto incagli / esposizioni creditizie verso la clientela ha raggiunto a fine 2013 il 2,74% (era il 2,98% quello dell’anno precedente). A fronte del credito deteriorato sono state disposte svalutazioni prudenziali che portano per le sofferenze di cassa ad un indice di copertura del 95,64%, per le sofferenze di firma ad un indice di copertura del 65,44% e per gli incagli ad un indice di copertura del 15,42%. Le garanzie in bonis, dal canto loro, sono state oggetto di svalutazione forfettaria sulla base dell’algoritmo definito, in occasione della stesura dello scorso bilancio di esercizio, in accordo con la Società di revisione e con il Collegio sindacale. Con l’applicazione di detto algoritmo si è integrato il relativo fondo con un maggiore accantonamento di € 54.789, portando il fondo rischi impairment garanzie a € 345.305. Il rapporto delle garanzie deteriorate lorde (garanzie a sofferenze di firma più garanzie ad incaglio più garanzie scadute) sul totale delle garanzie in essere al 31 dicembre 2013 è del 6,95% (era il 5,42% nel 2012); di conseguenza le garanzie in bonis rappresentano il 93,05% del portafoglio. Se poi si considerano le garanzie deteriorate al netto delle svalutazioni, l’indice scende al 3,99%. Infine, l’indice di solvibilità del portafoglio garanzie di Valfidi, ovvero il rapporto tra il patri-monio netto ed i crediti sommati alle garanzie al netto delle rispettive svalutazioni, si attesta al 16,99% (rispetto al 16,61% dello scorso esercizio).

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Il portafoglio garanzie

31/12/2013 31/12/2012VARIAZIONE ASSOLUTA

VARIAZIONE %

Crediti in bonis 80.872.048 82.546.074 - 1.674.026 -2,03%

Deteriorati scaduti 294.804 - 294.804

Incagli 2.381.542 2.598.308 - 216.766 -8,34%

Sofferenze di firma 3.364.580 2.130.011 1.234.569 57,96%

TOTALE 86.912.974 87.274.393 - 361.419 -0,41%

Indici di svalutazione

Importo lordo Relative svalutazioniPercentuale di copertura

Sofferenze di cassa 1.149.235 1.099.111 95,64%

Sofferenze di firma 3.364.580 2.201.676 65,44%

Incagli 2.381.542 367.131 15,42%

Bonis + scaduti 81.166.852 345.305 0,43%

TOTALI 88.062.209 4.013.223 4,56%

Indici di solvibilità

2013 2012

Patrimonio /crediti netti + garanzie nette 16,99% 16,61%

Soff. Cassa+ soff di firma+incagli/Patrimonio 22,60% 18,57%

Soff. di firma+ soff di cassa nette/Patrimonio 8,49% 7,22%

Indici di rischiosità del portafoglio garanzie

2013 2012

Crediti netti a soff+gar.nette a soff. di firma/garanzie in essere

1,40% 1,17%

Garanzie lorde a soff di firma/garanzie in essere 3,87% 2,44%

Garanzie lorde in incaglio/garanzie in essere 2,74% 2,98%

Scaduti/garanzie in essere 0,34% 0

Deteriorato lordo/garanzie in essere 6,95% 5,42%

Bonis/garanzie in essere 93,05% 94,58%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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14. Il sistema dei controlli interni. Valfidi ha posto in essere un idoneo sistema di controllo e gestione dei rischi, (sia direttamente che per il tramite di servizi esternalizzati), con il quale viene assicurata la separazione delle fun-zioni di controllo da quelle produttive, articolato sulla base dei seguenti livelli, definiti dall’Or-gano di Vigilanza.Di tale sistema si è detto più estesamente in Nota integrativa, Parte D, sezione 3 cui si rinvia.

I PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO

15. Le attività finanziarieValfidi investe il suo attivo finanziario in strumenti con elevato grado di sicurezza e con una duration di medio termine, cercando di diversificare le attività investite per singolo emittente, per durata e per tipologia di strumento finanziario, come dettagliato nelle tabelle sottostanti. Non ha in portafoglio operazioni dirette collegate ai cosiddetti “derivati”. Gli strumenti finanziari utilizzati sono costituiti da depositi in conto corrente, certificati di de-posito, obbligazioni e fondi comuni di investimento. Riguardo agli emittenti, e riferendosi all’attivo finanziario di Valfidi, il 19,5% è investito in titoli dello Stato Italiano, il 18,75% in titoli e depositi della Banca di Credito Coopeerativo Valdosta-na, mentre in strumenti finanziari emessi da Intesa San Paolo e Unicredit è investito il 14%. Il restante è frazionato in percentuali inferiori al 6%.

Investimenti per tipologia

IMPORTI PERCENTUALI

TITOLI DI STATO € 3.009.477 19,51%

OBBLIGAZIONI BANCARIE € 8.960.266 58,07%

OBBLIGAZIONI FINANZIARIE € 356.703 2,31%

FONDI COMUNI DI INVEST. € 63.102 0,41%

PARTECIPAZIONI € 1.363 0,01%

CERTIFICATI DI DEPOSITO € 1.293.919 8,39%

C/C LIBERI € 1.294.282 8,39%

C/C VINCOLATI € 450.000 2,92%

TOTALE € 15.429.112 100,00%

Valfidi s.c. – Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013

I PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO.

15. Le attività finanziarie

Valfidi investe il suo attivo finanziario in strumenti con elevato grado di sicurezza e con una

duration di medio termine, cercando di diversificare le attività investite per singolo emittente, per durata e

per tipologia di strumento finanziario, come dett

Non ha in portafoglio operazioni dirette collegate ai cosiddetti “derivati”.

Gli strumenti finanziari utilizzati sono costituiti da depositi in conto corrente, certificati di deposito,

obbligazioni e fondi comuni di investimento.

Riguardo agli emittenti, e riferendosi all’attivo finanziario di Valfidi, il 19,5% è investito in titoli

dello Stato Italiano, il 18,75% in titoli e depos

strumenti finanziari emessi da Intesa San Paolo e Unicredit è investito il 14%. Il restante è frazionato in

percentuali inferiori al 6%.

Investimenti per tipologia

TITOLI DI STATO

OBBLIGAZIONI BANCARIE OBBLIGAZIONI FINANZIARIEFONDI COMUNI DI INVEST. PARTECIPAZIONI CERTIFICATI DI DEPOSITO C/C LIBERI C/C VINCOLATI

TOTALE

Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013

I PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO.

Valfidi investe il suo attivo finanziario in strumenti con elevato grado di sicurezza e con una

di medio termine, cercando di diversificare le attività investite per singolo emittente, per durata e

per tipologia di strumento finanziario, come dettagliato nelle tabelle sottostanti.

Non ha in portafoglio operazioni dirette collegate ai cosiddetti “derivati”.

Gli strumenti finanziari utilizzati sono costituiti da depositi in conto corrente, certificati di deposito,

estimento.

Riguardo agli emittenti, e riferendosi all’attivo finanziario di Valfidi, il 19,5% è investito in titoli

dello Stato Italiano, il 18,75% in titoli e depositi della Banca di Credito Coopeerativo Valdostana, mentre in

da Intesa San Paolo e Unicredit è investito il 14%. Il restante è frazionato in

IMPORTI PERCENTUALI

€ 3.009.477 19,51%€ 8.960.266 58,07%€ 356.703 2,31%€ 63.102 0,41%€ 1.363 0,01%€ 1.293.919 8,39%€ 1.294.282 8,39%€ 450.000 2,92%€ 15.429.112 100,00%

TITOLI DI STATO

OBBLIGAZIONI BANCARIE

OBBLIGAZIONI FINANZIARIE

FONDI COMUNI DI INVEST.

PARTECIPAZIONI

CERTIFICATI DI DEPOSITO

C/C LIBERI

C/C VINCOLATI

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I PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO.

Valfidi investe il suo attivo finanziario in strumenti con elevato grado di sicurezza e con una

di medio termine, cercando di diversificare le attività investite per singolo emittente, per durata e

Gli strumenti finanziari utilizzati sono costituiti da depositi in conto corrente, certificati di deposito,

Riguardo agli emittenti, e riferendosi all’attivo finanziario di Valfidi, il 19,5% è investito in titoli

erativo Valdostana, mentre in

da Intesa San Paolo e Unicredit è investito il 14%. Il restante è frazionato in

PERCENTUALI

19,51%58,07%2,31%0,41%0,01%8,39%8,39%2,92%

100,00%

OBBLIGAZIONI BANCARIE

OBBLIGAZIONI FINANZIARIE

FONDI COMUNI DI INVEST.

CERTIFICATI DI DEPOSITO

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Investimenti per emittente

IMPORTI PERCENTUALI

TITOLI DELLO STATO ITALIANO € 3.009.477 19,51%

BCCV € 2.893.327 18,75%

UNICREDIT € 2.243.266 14,54%

INTESA SANPAOLO € 2.196.615 14,24%

ICCREA BANCA € 923.345 5,98%

MEDIOBANCA € 904.576 5,86%

B. POP. SONDRIO € 772.348 5,01%

BANCO POPOLARE € 690.140 4,47%

MONTE DEI PASCHI € 344.529 2,23%

HSBC € 257.739 1,67%

BEI € 206.092 1,34%

CBA € 204.415 1,32%

GOLDMAN SACHS GROUP € 150.610 0,98%

MERRILL LYNCH € 146.126 0,95%

CREDIT SUISSE € 137.899 0,89%

RABOBANK € 104.752 0,68%

ABN AMRO € 104.728 0,68%

SELLA € 102.434 0,66%

BIVER € 18.196 0,12%

BNL € 13.351 0,09%

BRE € 4.714 0,03%

ALTRE € 434 0,00%

TOTALE € 15.429.112 100,00%

La policy “Limiti operativi dell’area finanza” definisce sia le tipologie di strumenti ammessi che le tipologie di emittente che possono riguardare gli investimenti di Valfidi, che, di fatto, pongo-no dei limiti al panorama degli investimenti a cui Valfidi può accedere limitando le scelte ad obbligazioni bancarie e finanziarie con un rating rientrante nella categoria investment grade o ad investimenti a breve termine. Nel corso del 2013 si sono progressivamente ridotti gli investimenti in conti correnti vincolati ed in certificati di deposito, la cui remunerazione è divenuta via via meno appetibile. L’attuale situazione dei mercati finanziari, che ha visto lo spread tra BTP italiani e BUND te-deschi a 10 anni scendere sotto la soglia dei 200 punti base (alla data di redazione del presente bilancio lo spread è addirittura a 180 punti base) rappresenta una maggiore sicurezza sia del sistema Paese Italia che del sistema bancario italiano. Lo Stato italiano grazie alle manovre eco-nomiche effettuate tra il 2012 ed il 2013 e all’avvio dell’iter delle riforme sembra aver acquistato maggiore credibilità e maggiore stabilità sui mercati finanziari internazionali con la conseguente minore remunerazione del proprio debito pubblico; analogo il discorso per il sistema bancario. In un’ottica di ricerca di una migliore remunerazione Valfidi dal 2013 ha ipotizzato di aumen-tare la duration media del proprio portafoglio. Nel 2013 l’attivo finanziario di Valfidi nel suo complesso (intendendosi per tale sia gli investi-menti in obbligazioni che in titoli di Stato che in depositi in conto corrente sia liberi che vinco-lati) ha avuto un rendimento medio del 2,60%.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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16. Crediti per commissionaleIl sistema di gestione del commissionale attuato da Valfidi si basa su due criteri diversi:a) l’applicazione una tantum, all’atto dell’erogazione della linea di fido garantita da parte dell’I-

stituto di Credito, delle commissioni di istruttoria e della quota parte riferita all’anno in corso delle commissioni annuali di garanzia;

b) l’applicazione con cadenza annuale delle commissioni di garanzia sulle linee di credito in essere; per le linee di fido a breve termine competenza e cassa coincidono in quanto il recu-pero avviene materialmente nello stesso anno di riferimento, mentre per i finanziamenti il recupero avviene l’anno successivo alla loro maturazione, essendo esse calcolate sul residuo debito dopo il pagamento delle rate dei finanziamenti.

Tale impostazione determina che nel bilancio di esercizio di fine anno siano presenti crediti relativi alle commissioni di cui alla lettera sub a) relative a garanzie deliberate da Valfidi ma non ancora erogate dagli istituti di Credito; e crediti per le commissioni di cui al sub b) relativi alle commissioni maturate nel 2013 sulle linee di medio e lungo termine che verranno poste all’incasso nel corso del 2014. Il recupero ex post del commissionale potrebbe creare delle difficoltà, potendosi verificare casi di rapporti chiusi per estinzione del finanziamento o relativi ad imprese che abbiano cessato l’atti-vità: per tale motivo si è provveduto a sottoporre detti crediti a valutazione impairment (e cioè la verifica che le commissioni non siano state iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile con conseguente svalutazione prudenziale). Valfidi ha, da alcuni anni, adottato la modalità di incasso tramite RID, procedura che oggi sta migrando verso il nuovo sistema SEPA.

LORDO 2013 SVALUTAZIONE NETTO 2013 2012

Commissioni mlt da recuperare 610.958 0 610.958 633.662

Commissioni di istruttoria da incassare

66.898 -5.233 61.665 131.220

Commissioni insolute da incassare 32.079 -6.886 25.193 26.272

TOTALI 709.935 -12.119 697.816 793.167

17. Patrimonio e riserveL’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica ha sempre rappresentato un elemento fonda-mentale nell’ambito della pianificazione strategica aziendale. Ciò a maggior ragione nel con-testo attuale, in virtù dell’importanza crescente che la dotazione di mezzi propri assume per la crescita dimensionale ed il rispetto dei requisiti prudenziali.La dotazione patrimoniale complessiva di Valfidi al 31 dicembre 2013, comprensiva di capitale sociale, riserve, riserve di rivalutazione ed utile di esercizio, ammonta a € 14.280.411, con un incremento di € 183.000 ovvero dell’1,30% rispetto all’anno precedente.

VOCE ESERCIZIO 2013 ESERCIZIO 2012 VARIAZIONE VARIAZIONE %

Capitale Sociale 1.403.100 1.389.900 13.200 0,95%

Riserva Ordinaria Indivisibile 996.099 925.973 70.126 7,57%

Riserva Indivisibile 127.248 44.788 82.460 184,11%

Riserve soci esclusi, decaduti, esclusi 71.794 68.324 3.470 5,08%

Riserve fondi rischi 8.330.252 8.330.252 - 0,00%

Fondo rischi ex L.R. 1/2009 3.191.510 3.111.848 79.662 2,56%

Riserve da valutazione 125.112 - 7.430 132.542 -1783,88%

Utile di esercizio 35.296 233.756 - 198.460 -84,90%

PATRIMONIO NETTO 14.280.411 14.097.411 183.000 1,30%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Un risultato senza dubbio apprezzabile, quello mostrato dal su esteso prospetto, soprattutto se raffrontato alle situazioni della maggior parte dei Confidi nazionali, che fanno ricorso a massicci utilizzi delle poste di patrimonio per la copertura delle perdite di esercizio conseguite.Portiamo alla attenzione dei Signori Soci che l’assemblea dei soci di Valfidi, tenutasi il 10 mag-gio 2013, recependo quanto aveva disposto dall’articolo 36, comma 1, del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in data 17 dicembre 2012, con il n. 221, aveva deliberato l’imputazione dei fondi ex L.R. Valle d’Aosta 1/2009 al proprio patrimonio, anche ai fini di del patrimonio di Vi-gilanza e senza vincoli di destinazione, in quanto già deputati, all’atto dell’erogazione da parte dell’Amministrazione Regionale, a sostegno del patrimonio del Confidi.Il total capital ratio ed il tier 1 ratio del nostro Confidi, ovvero gli indici che mettono in correlazione il patrimonio di vigilanza con le attività di rischio ponderate , rispetto allo stesso periodo del 2012 sono passate rispettivamente dal 16,03% al 16,51% e dal 16,02% al 16,44% registrando un lieve miglioramento. Si consideri che le disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia indicano quale requisito minimo per i confidi il 6%: da questo dato si rileva dunque la solidità patrimo-niale della nostra cooperativa e gli ampi margini di crescita della propria attività. Valfidi ha una totale indipendenza finanziaria non essendo presenti mezzi di terzi soggetti a restituzione.

18. Rischi di adeguatezza patrimonialeGli obiettivi e le politiche della Società in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi e di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale sono esposti nella Nota Integrativa, parte D, cui si rimanda.Per quanto attiene alla mappatura ed alla misurazione dei rischi il Consiglio di amministrazione ha adottato appositi regolamenti aziendali che disciplinano le complessive attività da porre in essere al riguardo.Valfidi ha inoltre provveduto agli adempimenti di informativa al pubblico previsti dalla norma-tiva di vigilanza sul cosiddetto terzo pilastro.

19. Il margine di intermediazioneIl conto economico per il 2013 registra una contrazione dei ricavi sia derivanti dalla remunera-zione degli investimenti che derivanti dalle commissioni sulle garanzie rilasciate. Mentre i primi sono in calo del 9,88%, in conseguenza, come spiegato meglio nella sezione precedente, della riduzione sul mercato dei rendimenti degli investimenti tipici del portafoglio di Valfidi, la riduzione del commissionale è da attribuire ad un calo dello stock delle garanzie in bonis. Valfidi, al fine di sostenere le imprese e non gravare loro di maggiori costi di garanzia, in aggiunta a quelli che già subiscono relativamente al costo bancario del credito, ha deciso di mantenere invariate le percentuali di commissionale, ben consapevole della possibilità di ridu-zione di ricavi. Come venir meno, però, ai principi mutualistici?Complessivamente il margine di intermediazione risulta in calo di € 86.864 (-5,13%). Ciò nono-stante, in costanza della riduzione dei ricavi e della politica di contenimento dell’incidenza del commissionale per i soci, il bilancio dell’esercizio appena chiuso rileva una sostenibilità dei costi dell’intera struttura aziendale, rappresentandosi nel conto economico dell’esercizio un risultato positivo.

31/12/2013 31/12/2012VARIAZIONE ASSOLUTA

VARIAZIONE %

Margine di interesse 399.985 443.855 - 43.870 - 9,88%

Interessi attivi e proventi assimilati 399.985 445.951 - 45.966 - 10,31%

Interessi passivi e oneri assimilati - 2.096 2.096

Commissioni nette 1.204.720 1.249.762 - 45.042 - 3,60%

Commissioni attive 1.211.357 1.258.037 - 46.680 - 3,71%

Commissioni passive - 6.637 - 8.275 1.638 - 19,79%

Dividendi e proventi simili 8 14 - 6 - 42,86%

Utile/perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie

1.527 - 527 2.054 - 389,75%

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.606.240 1.693.104 - 86.864 - 5,13%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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20. Costi operativiI costi operativi, nel loro complesso, fanno registrare un incremento rispetto all’anno precedente di € 73.053, ovvero del 6,83%. Le spese amministrative sono rimaste stabili, anche se, al loro interno si è registrata una crescita del costo del personale del 6,35%, dovuto sia alla nuova risorsa assunta nel corso dell’anno che al venir meno di agevolazioni sulle assunzioni di personale dipendente degli anni precedenti. Si è riusciti a contenere le altre spese amministrative, che segnano un risparmio di € 31.732, pari al 9%; mentre, per effetto dell’entrata in funzione dell’immobile di proprietà (evento già infra spiegato), hanno inciso pesantemente in conto economico le quote di ammortamento e dei costi di ristrutturazione e dei mobili, arredi e attrezzature d’ufficio.

31/12/2013 31/12/2012VARIAZIONE ASSOLUTA

VARIAZIONE %

Spese amministrative 1.019.638 1.014.119 5.519 0,54%

Spese per il personale 698.602 661.351 37.251 5,63%

Spese per il personale dipendente 522.488 491.287 31.201 6,35%

Spese per gli organi sociali 176.114 170.064 6.050 3,56%

Altre spese amministrative 321.036 352.768 - 31.732 - 9,00%

Rettifiche di valore su attività materiali 80.098 15.808 64.290 406,69%

Rettifiche di valore su attività immateriali 566 608 - 42 - 6,91%

Altri proventi/oneri di gestione 41.736 38.450 3.286 8,55%

COSTI OPERATIVI 1.142.038 1.068.985 73.053 6,83%

21. Le rettifiche di valoreAnche per l’esercizio 2013, o meglio ancor di più nell’esercizio 2013, è proseguita una attenta politica di accantonamenti a presidio dei rischi ed in particolare del rischio di credito delle ga-ranzie in essere deteriorate ed in bonis. Nel corso del 2013 sono stati effettuati nuovi accantonamenti e svalutazione di crediti escussi e di garanzie deteriorate per € 620.080, con un incremento rispetto all’anno precedente di € 200.796, pari al 48% in più. Proprio nel 2013 è stato effettuato altresì un impairment sul commis-sionale da incassare per € 12.119. Considerate le riprese di valore derivanti da precedenti ac-cantonamenti effettuati, le rettifiche complessive nette ammontano a € 415.326, in incremento del 10,20% rispetto al 2012.

31/12/2013 31/12/2012VARIAZIONE ASSOLUTA

VARIAZIONE %

Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie

Rettifiche di valore su garanzie - 583.523 - 405.644 - 177.879 43,85%

Rettifiche di valore su crediti -escussioni

- 36.557 - 13.640 - 22.917 168,01%

Svalutazioni commissionale - 12.119 - 12.119

Riprese di valore su garanzie 65.112 16.640 48.472 291,30%

Riprese di valore su crediti 134.427 25.754 108.673 421,97%

Riprese di valore su titoli in default

17.306 17.306

Altro 28 28

RETTIFICHE DI VALORE - 415.326 - 376.890 - 38.436 10,20%

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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Di seguito proponiamo alcuni indici dell’attività di Valfidi.

Indici patrimoniali 2013 2012

Patrimonio netto/garanzie complessive lorde 16,43% 16,15%

Indici di redditività 2013 2012

Margine di interesse / Margine di intermediazione 24,90% 26,22%

Commissioni nette/ Margine di intermediazione 75,00% 73,81%

Costi operativi/Margine di intermediazione 71,10% 63,14%

Spese amministrative/Margine di intermediazione 63,48% 59,90%

Rettifiche di valore su crediti e garanzie/Margine di intermediazione 25,86% 22,26%

utile/margine di intermediazione 2,20% 13,81%

commissioni da garanzie/garanzie in essere bonis 1,48% 1,51%

Indici di efficienza 2013 2012

Importo garanzie lorde/Numero di dipendenti 8.479.315 9.435.069

Spese personale + amministrative/gar. in essere 1,17% 1,16%

Spese per il personale dip./margine interemediaz. 32,53% 29,02%

N° richieste di garanzie 2013/n° dipendenti 130 136

N° richieste di garanzie 2013/n° dipendenti uff . fidi 223 233

Importo richieste di garanzie 2013/n° dipendenti 3.094.276 3.024.654

22. L’immobile sede dell’attività Valfidi ha la propria sede nel comune di Aosta, in avenue du Conseil des Commis, 32. La società è proprietaria dell’immobile in cui svolge la propria attività che è stato acquistato nel 2011 e successivamente ristrutturato.L’immobile è divenuto operativo a dicembre 2012; e per migliorare la propria struttura interna la società ha assunto in locazione ulteriore unità immobiliare adiacente a quella in proprietà. Il 2013 è divenuto di fatto il primo anno di completo utilizzo della sede e, di conseguenza di accantonamento di quote di ammortamento del cespite, dei mobili, degli arredi e delle attrez-zature in esso allogati.

23. Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro dipendenteSe ne è data informazione precisa in Nota Integrativa.In questa sede, desideriamo assicurare in ordine alla seria ed attenta conduzione del personale dipendente e delle loro spettanze, soprattutto in ordine all’avvenuto accantonamento del fondo TFR.Non sussistono controversie con il personale dipendente o procedimenti in corso originati da accertamenti degli Enti previdenziali e assicurativi.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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CONSIDERAZIONI ALTRE E CONCLUSIVE

24. Gli organi sociali Il consiglio di amministrazione, il comitato tecnico e il collegio sindacaleIl Consiglio di amministrazione è attualmente composto dai consiglieri:Andrea Leonardi, Presidente del Consiglio di Amministrazione;Roberto Montrosset e Fabrizio Sedda, Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione; Bruno Amadini, Fabrizio Berti, Luca Ronco, Roberto Sapia, Massimo Pesando, Stefano Tosca-no, Marino Vicentini e Laurent Vicquery, consiglieriErika Falconieri, consigliere rappresentante della Finaosta SpA.Nel corso dell’esercizio si sono dimessi dalla carica di consigliere la Sig. Antonella Berra, rappre-sentante della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, che alla data odierna non è ancora stata sostituita; e nello scorso mese di ottobre si è dimesso il Sig. Maurizio Goi, sostituito per coop-tazione dal Sig. Massimo Pesando. Il Comitato tecnico è attualmente composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Andrea Leonardi e dai consiglieri Fabrizio Berti, Roberto Montrosset, Fabrizio Sedda e Marino Vicentini.Il Collegio sindacale è composto da tre membri nelle persone del Rag. Stefano Fracasso Presi-dente del collegio, e dei sindaci effettivi Dott. Federica Paesani e Dott. Marco Sorbara. (Sono stati nominati due sindaci supplenti nelle persone del Rag. Stefano Mazzocchi e del Dott. Jean Claude Zanini). Nel corso del 2013 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 23 volte, mentre il Comitato Tecnico si è riunito 22 volte. Nella propria attività, il consiglio di amministrazione ha deliberato 242 nuove pratiche di garan-zia per un importo complessivo di € 10.895.911, relative a € 27.367.929 di nuovi finanziamenti; il comitato tecnico, da parte sua, ha deliberato 709 concessioni di garanzie per € 15.155.042. Il Direttore generale, in forza della delega concessa, ha deliberato 290 nuove garanzie per un importo di rischio di € 2.540.047.

25. L’organico della societàLa struttura operativa ha trovato un suo assetto stabile consolidato come rappresentato nell’or-ganigramma di seguito.

Valfidi s.c. – Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013

L'intera struttura é diretta dal Rag. Roberto Ploner, Direttore generale.

Alla data del 31 dicembre 2013 l'organico di Valfidi si compone di undici unità, tutte assunte a

tempo indeterminato.

L'ufficio fidi / crediti conta di sei unità. Durante l’esercizio concluso, è stata inserita una nuova unità

con la qualità di istruttore fidi, la dott.ssa Chantal Glassier, che già vantava esperienze di lavoro nel settore

dei Confidi. L'ufficio stesso ha attivato il servizio di consulenza finanziaria alle imprese con l'obiettivo di

supportare le aziende nella valutazione delle proprie esigenze finanziarie e nella scelta delle migliori forme

di finanziamento.

A fine dell’anno 2013 è stato attivato il nuovo

agevolato, nominando quale responsabile la Dott.ssa Ilaria Tiotto, in precedenza addetta all'istruttoria fidi.

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito la figura del Vice Direttore ed ha chiamato il Rag.

Michel Tacus a ricoprire tale incarico.

La funzione di risk management, compliance

dott. Stefano Aggravi; la funzione amministrazione e contabilità dal dott. Marco Pica.

Attraverso la revisione del

ridefinito lo schema di organizzazione aziendale con la definizione dei ruoli e delle incombenze di ciascun

ufficio o servizio.

La struttura nello svolgimento delle sue funzioni si avv

funzionari e dipendenti della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle

d'Aosta, per quanto riguarda la compliance,

dell'Avvocato Paola Raffaelli di Aosta per il supporto legale, dei Dottori commercialisti Ivo Bonazzi e Pier

Paolo Imperial per la consulenza fiscale e di redazione del bilancio di esercizio.

Valfidi fa altresì ricorso ad attività in

dalla Federazione della Banche di Credito Cooperativo del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

Ufficio Amministrazione e Contabilità -

Segnalazioni di VigilanzaUfficio Fidi/Crediti

Vice-Direttore Generale

Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013

L'intera struttura é diretta dal Rag. Roberto Ploner, Direttore generale.

Alla data del 31 dicembre 2013 l'organico di Valfidi si compone di undici unità, tutte assunte a

L'ufficio fidi / crediti conta di sei unità. Durante l’esercizio concluso, è stata inserita una nuova unità

con la qualità di istruttore fidi, la dott.ssa Chantal Glassier, che già vantava esperienze di lavoro nel settore

attivato il servizio di consulenza finanziaria alle imprese con l'obiettivo di

supportare le aziende nella valutazione delle proprie esigenze finanziarie e nella scelta delle migliori forme

A fine dell’anno 2013 è stato attivato il nuovo ufficio monitoraggio del credito e del credito

agevolato, nominando quale responsabile la Dott.ssa Ilaria Tiotto, in precedenza addetta all'istruttoria fidi.

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito la figura del Vice Direttore ed ha chiamato il Rag.

Michel Tacus a ricoprire tale incarico.

risk management, compliance ed antiriciclaggio continua ad essere presieduta dal

dott. Stefano Aggravi; la funzione amministrazione e contabilità dal dott. Marco Pica.

Attraverso la revisione del Regolamento organizzativo e del Sistema dei controlli interni è stato

ridefinito lo schema di organizzazione aziendale con la definizione dei ruoli e delle incombenze di ciascun

La struttura nello svolgimento delle sue funzioni si avvale di consulenti esterni nelle figure dei

funzionari e dipendenti della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle

compliance, il servizio legale ed il servizio di

vocato Paola Raffaelli di Aosta per il supporto legale, dei Dottori commercialisti Ivo Bonazzi e Pier

Paolo Imperial per la consulenza fiscale e di redazione del bilancio di esercizio.

Valfidi fa altresì ricorso ad attività in outsourcing; in particolare il servizio di Internal Audit é svolto

dalla Federazione della Banche di Credito Cooperativo del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

Direttore Generale

Ufficio Monitoraggio del Credito e Credito

Agevolato

Ufficio Segreteria Generale

Ufficio Risk Management -Compliance

Antiriciclaggio

Direttore Generale

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Alla data del 31 dicembre 2013 l'organico di Valfidi si compone di undici unità, tutte assunte a

L'ufficio fidi / crediti conta di sei unità. Durante l’esercizio concluso, è stata inserita una nuova unità

con la qualità di istruttore fidi, la dott.ssa Chantal Glassier, che già vantava esperienze di lavoro nel settore

attivato il servizio di consulenza finanziaria alle imprese con l'obiettivo di

supportare le aziende nella valutazione delle proprie esigenze finanziarie e nella scelta delle migliori forme

ufficio monitoraggio del credito e del credito

agevolato, nominando quale responsabile la Dott.ssa Ilaria Tiotto, in precedenza addetta all'istruttoria fidi.

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito la figura del Vice Direttore ed ha chiamato il Rag.

ed antiriciclaggio continua ad essere presieduta dal

dott. Stefano Aggravi; la funzione amministrazione e contabilità dal dott. Marco Pica.

Regolamento organizzativo e del Sistema dei controlli interni è stato

ridefinito lo schema di organizzazione aziendale con la definizione dei ruoli e delle incombenze di ciascun

ale di consulenti esterni nelle figure dei

funzionari e dipendenti della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle

il servizio legale ed il servizio di risk management;

vocato Paola Raffaelli di Aosta per il supporto legale, dei Dottori commercialisti Ivo Bonazzi e Pier

l servizio di Internal Audit é svolto

dalla Federazione della Banche di Credito Cooperativo del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

Ufficio Risk Management Contenzioso -Compliance -

Antiriciclaggio

L’intera struttura é diretta dal Rag. Roberto Ploner, Direttore generale.Alla data del 31 dicembre 2013 l’organico di Valfidi si compone di undici unità, tutte assunte a tempo indeterminato. L’ufficio fidi / crediti conta di sei unità. Durante l’esercizio concluso, è stata inserita una nuova unità con la qualità di istruttore fidi, la dott.ssa Chantal Glassier, che già vantava esperienze di lavoro nel settore dei Confidi. L’ufficio stesso ha attivato il servizio di consulenza finanziaria alle imprese con l’obiettivo di supportare le aziende nella valutazione delle proprie esigenze finan-ziarie e nella scelta delle migliori forme di finanziamento.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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A fine dell’anno 2013 è stato attivato il nuovo ufficio monitoraggio del credito e del credito agevolato, nominando quale responsabile la Dott.ssa Ilaria Tiotto, in precedenza addetta all’i-struttoria fidi. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito la figura del Vice Direttore ed ha chiamato il Rag. Michel Tacus a ricoprire tale incarico. La funzione di risk management, compliance ed antiriciclaggio continua ad essere presieduta dal dott. Stefano Aggravi; la funzione amministrazione e contabilità dal dott. Marco Pica. Attraverso la revisione del Regolamento organizzativo e del Sistema dei controlli interni è stato ridefinito lo schema di organizzazione aziendale con la definizione dei ruoli e delle incombenze di ciascun ufficio o servizio. La struttura nello svolgimento delle sue funzioni si avvale di consulenti esterni nelle figure dei funzionari e dipendenti della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, per quanto riguarda la compliance, il servizio legale ed il servizio di risk management; dell’Avvocato Paola Raffaelli di Aosta per il supporto legale, dei Dottori commer-cialisti Ivo Bonazzi e Pier Paolo Imperial per la consulenza fiscale e di redazione del bilancio di esercizio.Valfidi fa altresì ricorso ad attività in outsourcing; in particolare il servizio di Internal Audit é svolto dalla Federazione della Banche di Credito Cooperativo del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il sistema informativo gestionale “Parsifal”, alla data del 31 dicembre 2013 era gestito in outsourcing da Iside S.p.A.. Nel corso del mese di gennaio 2014 la stessa Iside S.p.A. ha ceduto il proprio ramo d’azienda, comprendente il sistema informativo, alla società Galileo Network S.r.l., società quest’ultima che già si occupava di sistemi informativi per Confidi; e, pertanto, alla data odierna è quest’ultima società cessionaria che gestisce in outsourcing tale attività informa-tica per Valfidi.

26. L’organismo di vigilanza ex Legge 231/01L’Organismo di vigilanza, alla data del 31/12/2013 è coordinato dal Vicepresidente Fabrizio Sedda, e vi fanno parte il consigliere Stefano Toscano, il dipendente Dott. Stefano Aggravi e l’intero Collegio sindacale. Nel corso del 2013 ha proseguito l’attività volta alla predisposizione del modello organizzativo, avvalendosi della consulenza e della collaborazione della Federazio-ne delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. Nello svolgimen-to di tale attività ha preso in esame gli elaborati riguardanti la normativa interna di Valfidi, in particolare i regolamenti ed ha svolto una attività di monitoraggio sulle attività di controllo di 2° livello.

27. La formazioneIl “capitale umano” ha da sempre rappresentato per Valfidi l’altra vera componente patrimo-niale dell’azienda, quella più importante perché da costruire, mantenere e far crescere.La centralità delle risorse umane è il fulcro su cui fa leva la convinzione che il principale fattore di successo di ogni impresa sia costituito dal contributo professionale delle persone che vi ope-rano, in un quadro di fiducia reciproca.Per questo motivo l’attività di formazione destinata al rafforzamento delle conoscenze tecniche non è mai stata considerata un costo, bensì un investimento in grado di assicurare il presidio di quelle che consideriamo aree strategiche (garanzie e fidi, gestione del credito, controllo dei rischi, legale, compliance antiriciclaggio ecc.).L’attività di formazione ha riguardato tutta la struttura operativa attraverso una formazione interna da parte dei preposti ai vari servizi, attraverso la partecipazione a corsi di formazione specifici per le materie di interesse e attraverso la partecipazione a seminari formativi organiz-zati sia dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta che da Fedartfidi. L’attività di formazione ha riguardato anche i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, per i quali sono stati organizzati specifici momenti formativi in materia di compliance. Inoltre l’apporto di collaboratori esterni che ormai da tempo seguono le vicende del nostro Confidi condividendo impegni e aspettative, ci è stato di altrettanto stimolo nel migliorare l’or-ganizzazione interna ed il presidio del “sistema di controlli” nel rispetto delle disposizioni detta-te dall’Autorità di Vigilanza e per far fronte anche agli adempimenti imposti dalla legislazione “speciale” di settore: Antiriciclaggio, Privacy e Trasparenza.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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28. Fatti di rilievo intervenuti o che interverranno dopo la chiusura dell’esercizioLa struttura organizzativa ha ben sopportato il passaggio da parte della Iside S.p.A. del ramo aziendale informatico alla Galileo Network S.r.l.. Si è ottenuta la ampia assicurazione della regolare continuità ed implementazione del servizio.La attivazione del servizio SEPA, in sostituzione del precedente servizio RID, ha comportato il riallineamento di tutti i dati di archivio, operazione tutt’ora in corso. In seno alla assemblea programmata per la approvazione del bilancio di esercizio sarà portato alla attenzione dei soci l’importante argomento, ancora una volta conseguente alle disposizioni dell’articolo 36 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012 n. 221 – Misure in materia di confidi, strumenti di finanziamento e reti di impresa - che già avevano agevolato il Confidi nella patrimonializzazione e nella costituzione del patrimonio di vigilanza: si tratta di deliberare considerando a capitale sociale l’importo di € 2.400.000 oggi allocato sempre a patrimonio sotto la voce riserve – Fondo rischi ex L.R. 1/2009. Di quanto sopra si è data ragione all’Ente Regionale della Valle d’Aosta (che nulla ha opposto, confer-mando adesione con propria lettera prot. 1975/fin del 7 febbraio 2014). La società pertanto avrà un capitale sociale di riferimento – sentita la espressione della volontà assembleare – di elevata consistenza con evidente vantaggio per la compagine sociale e per la società, resa ancor più solida patrimonialmente. Rimane fermo il diritto di restituzione ai soci della sola quota di capitale sottoscritto e versato. Sono stati posti all’esame del Consiglio di amministrazione alcuni progetti, attraverso i quali, più che raggiungere scopi pubblicitari, si intenderà portare alla attenzione delle imprese e dei professionisti l’utilità del ricorso agli interventi di garanzia e di consulenza del Confidi. Continuerà la pubblicazione del nostro periodico “Valfidi Informa”.

29. Evoluzione prevedibile della gestioneCome anticipato in altri punti della presente Relazione, la grave crisi in atto e la riforma del settore ancora non completata inducono, ormai quasi in modo sistematico, gli organi societari a continue riflessioni dettate da un necessitato obbligo di prudenza.In particolare il Consiglio di amministrazione è ben consapevole che Valfidi rappresenta sul territorio un presidio di riferimento per molti piccoli e medi imprenditori, tra i quali però si deve saper discernere e selezionare chi ha capacità, serietà e affidabilità senza venir meno ai peculiari caratteri di società cooperativa a mutualità prevalente.Per questi motivi vengono riviste con periodicità ravvicinata le strategie di sviluppo e i settori di intervento.In buona sostanza la strategia del Consiglio di Amministrazione ha continuato sempre a pog-giarsi sul prioritario rispetto dei ratios patrimoniali a copertura della attività di rischio, da un lato, e la programmazione di una crescita armonica dell’attività, dall’altro, crescita non sempli-cemente fine a se stessa, ma bensì rivolta al sostegno delle imprese associate ed alla soddisfazione delle loro esigenze.

30. Informazioni su parti correlate. Informazioni sulle operazioni con soggetti collegati di maggiore rilevanza sulle quali gli Amministratori indipendenti e/o il Collegio Sindacale abbiano reso parere negativo o formulato rilievi

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, come definite dallo IAS 24, sono riportate nella Parte D, sezione 6, della Nota Integrativa, cui si fa rinvio.Ai sensi della disciplina prudenziale in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, si evidenzia che al 31 dicembre 2013 non sono presenti posizioni di rischio verso soggetti collegati che eccedono i limiti prudenziali di riferimento

31. Quote proprie. Rapporti verso le imprese controllate, imprese controllanti Rapporti verso le imprese sottoposte a influenza notevole.Valfidi non detiene in portafoglio quote proprie. Nel corso del 2013 ha sottoscritto una quota di capitale di 100 Euro (oltre a sovrapprezzo e spese) della società Sinergia – sistema dei servizi s.c.a.r.l. che si occupa dei servizi di back office per Iside Spa. assistendo Valfidi nella elaborazio-ne delle segnalazioni di vigilanza.Valfidi detiene altresì quote non significative della Banca di Credito Cooperativo della Valle d’Aosta e della Banca Popolare di Sondrio.

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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32. Imposte sull’utile di periodo. Eventuali attività di controllo erarialeLe imposte sono state calcolate sulla base delle disposizioni speciali contenute all’articolo 13 del D.L. 269/2003 – Legge confidi. Pertanto l’imposta sul reddito della società – IRES – ammonta ad € 468,00 e l’imposta regionale sulle attività produttive – IRAP – ammonta ad € 13.112,00. La società ha sostenuto l’onere dell’imposta IMU per € 4.572,00 calcolata sul valore degli im-mobili in proprietà sociale.La società non ha subito alcun accertamento da parte della competente Agenzia delle Entrate, né sussiste precedente contenzioso.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

33. Prime conclusioniLa crescita del mondo dei Confidi è stata costante negli ultimi anni. Quindi è giunta l’innova-zione normativa del Testo Unico Bancario, che ha posto fine alle improvvisazioni, strutturando il sistema consortile e rendendolo vigilato dalla Banca d’Italia, assicurando agli intermediari la necessità di una efficiente organizzazione.Ripetutamente negli ultimi anni i Confidi hanno ricevuto apprezzamenti per la loro azione di garanzia e di rimedio anticrisi, sia da parte degli imprenditori che delle istituzioni, oltre che dalle stesse Autorità di vigilanza.Oggi la garanzia del Consorzio di garanzia fidi nel nostro Paese è una componente significativa dell’accesso al credito. Viene riconosciuto ai Confidi il servizio all’economia reale e, soprattutto, locale, a seconda degli ambiti operativi più o meno grandi. Le qualità e gli apprezzamenti dovrebbero però condensarsi in un riconoscimento più concreto del valore della presenza dei Confidi nel mercato del credito, traducendosi in vantaggi per la imprenditorialità garantita, in forza del contributo portato per la crescita delle economie locali. Insomma coltiviamo la speranza di acquisire maggiore fiducia.Compete ai Confidi, spetta a Valfidi trovare il tempo ed i ritmi attuativi. Abbiamo cominciato a pensare ad un ambito allargato della nostra economia territoriale; è oggi che si deve provvedere a sostenere l’economia dei nostri imprenditori valdostani. Al futuro, nel caso di una ripresa del nostro Paese – che tutti ci attendiamo – occorrerà pensarci, certo, ma con la consapevolezza di una energia preziosa che poggerà su basi concrete che le imprese si saranno date.

34. Continuità aziendaleIl Consiglio di Amministrazione conferma di avere la ragionevole aspettativa che Valfidi possa continuare la propria operatività in un futuro prevedibile e attesta pertanto che il bilancio dell’e-sercizio è stato predisposto in tale prospettiva di continuità. Nella struttura patrimoniale e finanziaria della società e nell’andamento operativo non sussi-stono elementi o segnali che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale.

35. Proposta per la destinazione del risultato di esercizioSottoponiamo al vostro esame, Signori Soci, e alla vostra approvazione il bilancio dell’esercizio 2013, riferito al 31 dicembre del medesimo anno, nei suoi elementi patrimoniali ed economici, corredati di nota integrativa ed allegati. Il bilancio, che chiude con un utile di € 35.295,53, è stato sottoposto a revisione dalla società Baker Tilly Revisa SpA, la cui attestazione è allegata agli atti.Si propone all’Assemblea di procedere alla seguente destinazione del risultato positivo dell’eser-cizio, secondo la seguente ripartizione: – alla riserva legale € 10.588,65– alla riserva indivisibile € 24.706,88 e così € 35.295,53

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’anno 2013

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BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2013

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STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI

Bilancio al 31 dicembre 2013

ATTIVO

VOCI DELL’ATTIVO TOTALE 31-12-2013

TOTALE 31-12-2012

10. Cassa e disponibilità liquide 946 86

20. Attività fnanziarie detenute per la negoziazione – –

30. Attività finanziarie valutate al fair value – –

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 12.132.681 9.849.814

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 715.927 1.073.807

60. Crediti 2.714.402 4.098.609

70. Derivati di coperura – –

80. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/–) – –

90. Partecipazioni – –

100. Attività materiali 1.701.147 1.738.378

110. Attività immateriali 1.068 1.115

120. Attività fiscali 27.078 30.719

a) correnti 27.078 30.719

b) anticipate – –

b1) di cui alla Legge 214/2011 – –

130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – –

140. Altre attività 621.849 687.634

TOTALE DELL’ATTIVO 17.915.098 17.480.162

Società cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi tra impreSe della valle d’aoSta

Bilancio al 31 dicembre 2013

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29

STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI

PASSIVO

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTOTOTALE

31-12-2013TOTALE

31-12-2012

10. Debiti 33.916 89.494

20. Titoli in circolazione – –

30. Passività finanziarie di negoziazione – –

40. Passività finanziarie valutate al fair value – –

50. Derivati di copertura – –

60. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/–) – –

70. Passività fiscali 13.580 13.471

a) correnti 13.580 13.471

b) differite – –

80. Passività associate ad attività in via di dismissione – –

90. Altre passività 3.464.105 3.168.946

100. Trattamento di fine rapporto del personale 123.087 109.918

110. Fondi per rischi e oneri – –

a) quiescenza e obblighi simili – –

b) altri fondi – –

120. Capitale 1.403.100 1.389.900

130. Azioni proprie (–) – –

140. Strumenti di capitale – –

150. Sovrapprezzi di emissione – –

160. Riserve 12.716.903 12.481.185

170. Riserve da valutazione 125.112 –6.508

180. Utile (Perdita) d’esercizio (+/–) 35.296 233.756

TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 17.915.098 17.480.162

Bilancio al 31 dicembre 2013

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30

RICAVI/COSTI

VOCITOTALE

31-12-2013TOTALE

31-12-2012

10. Interessi attivi e proventi assimilati 399.985 445.951

20. Interessi passivi e oneri assimilati – –2.096

Margine di interesse 399.985 443.855

30. Commissioni attive 1.211.357 1.258.037

40. Commissioni passive –6.637 –8.275

Commissioni nette 1.204.720 1.249.762

50. Dividendi e proventi simili 8 14

60. Risultato netto dell’attività di negoziazione – –

70. Risultato netto dell’attività di copertura – –

80. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – –

90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 1.527 –527

a) attività finanziarie 1.527 –527

b) passività finanziarie – –

Margine di intermediazione 1.606.240 1.693.104

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: –415.326 –376.890

a) attività finanziarie

b) altre operazioni finanziarie –415.326 –376.890

110. Spese amministrative: –1.019.638 –1.014.120

a) spese per il personale –698.602 –661.352

b) altre spese amministrative –321.036 –352.768

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –80.098 –15.808

130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali –566 –608

140. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – –

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – –

160. Altri oneri/proventi di gestione –41.736 –38.450

Risultato della gestione operativa 48.876 247.227

170. Utili (Perdite) delle partecipazioni – –

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti – –

Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 48.876 247.227

190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente –13.580 –13.471

Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 35.296 233.756

200. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte – –

220. Utile (Perdita) d’esercizio 35.296 233.756

CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI

Bilancio al 31 dicembre 2013

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2 49

.825

(2

4.75

0)3.

288

233.

756

14.0

98.3

33

Bilancio al 31 dicembre 2013

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32

VOCI 2013 2012

10. Utile (Perdita) d’esercizio 35.296 233.756

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali

30. Attività immateriali

40. Piani a benefici definiti 9.451 922

50. Attività non correnti in via di dismissione

60.Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

70. Coperture di investimenti esteri

80. Differenze di cambio

90. Copertura dei flussi finanziari

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 122.169 545.410

110. Attività non correnti in via di dismissione

120.Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

130.Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 132.542 546.332

140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 166.916 780.088

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Bilancio al 31 dicembre 2013

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RENDICONTO FINANZIARIO IMPORTO

2013 2012

A. ATTIVITÀ OPERATIVA

1. Gestione 528.931 916.365

risultato d’esercizio (+/-) 35.296 233.756

plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 0 0

plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 0 0

rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 415.326 376.890

rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 80.664 16.417

accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 0 0

imposte e tasse non liquidate (+) (2.602) 2.219

rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismis-sione al netto dell’effetto fiscale (+/-) 0 0

altri aggiustamenti (+/-) 248 287.084

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (747.743) (167.203)

attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0

attività finanziarie valutate al fair value 0 0

attività finanziarie disponibili per la vendita (2.218.143) 1.382.138

crediti verso banche 1.544.218 (1.888.462)

crediti verso enti finanziari 0 0

crediti verso clientela (182.717) 388.784

altre attività 108.899 (49.663)

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 248.462 (873.641)

debiti verso banche 0 0

debiti verso enti finanziari 0 0

debiti verso clientela 0 0

titoli in circolazione 0 0

passività finanziarie di negoziazione 0 0

passività finanziarie valutate al fair value 0 0

altre passività 248.462 (873.641)

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 29.650 (124.479)

Bilancio al 31 dicembre 2013

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RICONCILIAZIONE IMPORTO

VOCI DI BILANCIO 2013 2012

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 86 404

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 860 –318

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 946 86

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 3.067 0

vendite di partecipazioni 0 0

dividendi incassati su partecipazioni 0 0

vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

vendite di attività materiali 3.067 0

vendite di attività immateriali 0 0

vendite di rami d’azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da (47.019) (449.613)

acquisti di partecipazioni 0 0

acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

acquisti di attività materiali (46.500) (449.613)

acquisti di attività immateriali (519) 0

acquisti di rami d’azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (43.952) (449.613)

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA

emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0

emissioni/acquisti di strumenti di capitale 15.162 573.774

distribuzione dividendi e altre finalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 15.162 573.774

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO 860 (318)

LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita

Bilancio al 31 dicembre 2013

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NOTA INTEGRATIVA

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37Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

PARTE APOLITICHE CONTABILI

A.1. PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliIl presente bilancio è redatto, ai sensi dell’art. 1 del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 (di seguito “decreto IAS/IFRS”), in applicazione dei principi contabili internazionali (Interna-tional Accounting Standars) emanati dallo IASB (International Accounting Standars Board) ed omologati dalla Commissione Europea.

Sezione 2 – Principi generali di redazione2.1. Contenuto del bilancioIl Bilancio è predisposto secondo le disposizioni contenute nel provvedimento della Banca d’Ita-lia del 21 gennaio 2014 - “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Interme-diari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” - (di seguito “Provvedimento”).Secondo quanto indicato nelle premesse del Provvedimento le stesse si applicano “a partire dal bilancio relativo all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2013, ad eccezione delle modifiche contenute nell’Allegato A “Schemi di bilancio e di nota integrativa degli intermediari finanziari” - Nota integrativa - Parte D “Altre informazioni” – Sezione D “Garanzie rilasciate e impegni”, che si applicano a partire dal bilancio relativo all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2014. È consentita, tuttavia, un’applicazione anticipata di queste ultime modifiche ai bilanci relativi all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2013”.Valfidi ha anticipato al bilancio 2013 tali modifiche ad eccezione delle tabelle D.7, D.8 e D.9 in relazione all’indisponibilità dei dati necessari (opzione prevista dal provvedimento di emanazio-ne delle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti per gli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB).Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e secondo il criterio della competenza economica e facendo riferimento ai seguenti principi generali di redazione: comprensibilità, significatività, attendibilità, comparabilità, rilevanza, rappresentazione fedele, prevalenza della sostanza sulla forma, neutralità, prudenza, completezza.Il bilancio dell’impresa è costituito:– dallo stato patrimoniale;– dal conto economico;– dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto;– dal prospetto della redditività complessiva;– dal rendiconto finanziario;– dalla nota integrativa.Il bilancio dell’impresa è corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’intermediario.Il bilancio dell’impresa é redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.Le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nel Provvedimento sono state giudicate sufficienti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta per cui non si sono rese necessarie informazioni complementari nella nota integrativa.Non si sono rese necessarie deroghe ai sensi dell’art. 5, comma 1, del “decreto IAS/IFRS”.Il bilancio è redatto in unità di euro. Nel procedere agli arrotondamenti delle voci, delle sottovo-ci e dei “di cui” sono stati trascurati i decimali pari o inferiori a 50 centesimi ed elevati all’unità

Società cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi tra impreSe della valle d’aoSta

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38 Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

superiore i decimali maggiori di 50 centesimi. L’importo arrotondato delle voci va ottenuto per somma degli importi arrotondati delle sottovoci. La somma algebrica delle differenze derivanti dagli arrotondamenti operati sulle voci è ricondotta tra le “altre attività/passività” per lo stato patrimoniale, tra gli “altri proventi/oneri di gestione” per il conto economico, nella voce “red-ditività complessiva” del prospetto della redditività complessiva, nella voce “patrimonio netto” per il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nella voce “liquidità totale netta genera-ta/assorbita nell’esercizio” del rendiconto finanziario.

2.2. Schemi di bilancioGli schemi di stato patrimoniale, di conto economico sono strutturati secondo quanto previsto dalla normativa di Banca d’Italia.Gli schemi di stato patrimoniale, di conto economico e della redditività complessiva sono co-stituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio.Non sono state aggiunte nuove voci e dettagli informativi né si sono raggruppate voci irrilevanti o al fine di una migliore chiarezza del bilancio.Per ogni conto dello stato patrimoniale, del conto economico e della redditività complessiva è stato indicato anche l’importo dell’esercizio precedente. Salvo che non sia richiesto dai principi contabili internazionali o dalla normativa sopra richia-mata non sono state compensate attività e passività, costi e ricavi.

2.3. Nota integrativaLa nota integrativa è redatta all’unità di euro ed è suddivisa nelle seguenti parti:• PARTE A – POLITICHE CONTABILI A1 – Parte generale Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali; Sezione 2 – Principi generali di redazione del bilancio; Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio.

Nella presente sezione sono indicati, qualora presenti, gli eventi successivi alla data di riferi-mento del bilancio che i principi contabili internazionali impongono di menzionare nella nota integrativa, illustrandone la natura e gli effetti stimati sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Devono essere indicate le eventuali circostanze particolari riguardanti la prospettiva della continuazione dell’attività aziendale.

Sezione 4 – Altri aspetti

A2 – Parte relativa ai principali aggregati di bilancio Attività finanziarie disponibili per la vendita; Attività finanziarie detenute fino a scadenza; Crediti; Attività materiali; Attività immateriali; Fiscalità corrente; Altre attività; Trattamento di fine rapporto; Altre passività; Altre informazioni: Contributi pubblici Garanzie. Nella parte A2 per alcuni dei principali aggregati dello stato patrimoniale sono fornite le seguenti

informazioni: criteri di iscrizione; criteri di classificazione; criteri di valutazione; criteri di cancellazione; criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

A3 – Informativa sul fair value Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale Riprendendo gli aggregati dell’attivo e del passivo di stato patrimoniale si dà descrizione analitica

(qualitativa e quantitativa) dei saldi esposti in ciascuna voce, secondo quanto previsto dal Prov-vedimento del Governatore della Banca d’Italia.

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Parte C – Informazioni sul conto economico Analogamente allo stato patrimoniale, è data illustrazione qualitativa e quantitativa delle voci del

conto economico Parte D – Altre informazioni In questa parte sono fornite informazioni sulle specifiche attività della società, sui conseguenti

rischi cui la società è esposta e sulle relative politiche di gestione e di copertura poste in essere. In particolare, l’operatività tipica della società richiede che siano compilate le parti relative alla: Sezione 1.D - Garanzie rilasciate e impegni Sezione 1.H - Operatività con fondi di terzi Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva

2.4. Prospetto delle variazioni del patrimonio nettoTale prospetto mette in evidenza le variazioni subite dal patrimonio netto dell’esercizio in corso e precedente.

2.5. Prospetto della redditività complessivaIl prospetto fornisce la riconciliazione tra il risultato dell’esercizio e la redditività complessiva, evidenziando, nelle voci relative alle “altre componenti reddituali al netto delle imposte”, le variazioni di valore delle attività registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valu-tazione.

2.6. Rendiconto finanziarioCon tale prospetto si da notizia sui flussi finanziari della società.Il prospetto è stato redatto utilizzando il metodo “indiretto”.I flussi finanziari relativi all’attività operativa sono esposti al “lordo”, vale a dire senza compen-sazioni, fatte salve le eccezioni facoltative previste dai principi contabili internazionali.Nelle sezioni appropriate è indicata la liquidità assorbita e generata nel corso dell’esercizio dalla riduzione/incremento delle attività e passività finanziarie per effetto di nuove operazioni e rimborso di operazioni esistenti.Sono esclusi gli incrementi e i decrementi dovuti alle valutazioni (rettifiche e riprese di valore, variazioni di fair value, ecc…), alle riclassificazioni tra portafogli di attività e all’ammortamento.

2.7. Relazione sulla gestioneIl bilancio è correlato dalla relazione sulla gestione degli amministratori sulla situazione della Società, sull’andamento economico della gestione nel suo complesso e nei vari comparti che ne caratterizzano l’attività, nonché sui principali rischi che la Società si trova ad affrontare nel proseguo della propria attività.Sono illustrate le dinamiche fatte registrare, rispetto all’esercizio precedente, dai principali ag-gregati dello stato patrimoniale, del conto economico, del prospetto delle variazioni del patri-monio netto e del rendiconto finanziario.Nella relazione degli amministratori sono illustrati: l’evoluzione prevedibile della gestione, gli indicatori più significativi dell’operatività della Società, il progetto di destinazione del risultato dell’esercizio.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioNon si segnalano eventi di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio.

Sezione 4 – Altri aspettiModifiche al Principio contabile IAS 19Nell’esercizio in esame trovano applicazione le modifiche intervenute nel principio IAS 19 “Be-nefici per i dipendenti” (omologate con regolamento UE n. 475 del 5 giugno 2012 e applicabile obbligatoriamente a decorrere dal 1° gennaio 2013).Il principale elemento di novità è rappresentato dalla previsione, per i piani a benefici definiti, di un unico criterio di contabilizzazione degli utili/perdite attuariali da includere immedia-tamente nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto.Le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19 devono essere applicate retroattivamente come ri-chiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio. Le modifiche riguardano il Fondo TFR per il quale si è adeguata la situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 per riflettere retroattivamente le modifiche del principio. Nella seguente tabella si ripor-

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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tano le voci interessate dalla suddetta riclassificazione al 31 dicembre 2012 ed i relativi impatti quantitativi:

VOCI DEL PASSIVOBILANCIO

AL 31/12/2012RICLASSIFICAZIONE

IAS 19RIESPOSIZIONE

31/12/2012

100 fondo trattamento fine rapporto € 110.840 -€ 922 € 109.918

170 riserve da valutazione -€ 7.430 € 922 -€ 6.508

VOCI DEL PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

40 Piani a benefici definiti € 0 € 922 € 922

130Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte

€ 545.410 € 922 € 546.332

140 Redditività complessiva € 779.166 € 922 € 780.088

VOCI DEL PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Riserve da valutazione -€ 7.430 € 922 -€ 6.508

Patrimonio netto € 14.097.411 € 922 € 14.098.333

Nuovo IFRS 13 “Fair Value Measurement”Omologato con Regolamento UE n. 1255/2012 della Commissione del 11 dicembre 2012 sta-bilisce un unico quadro di riferimento per la determinazione del fair value, sostituendo le regole sparse nei vari principi contabili e fornendo una guida completa su come misurare il fair value delle attività e passività finanziarie e non. Il nuovo standard non estende l’utilizzo del principio contabile del fair value, la cui applicazione è invece richiesta o consentita da altri standard, ma fornisce istruzioni pratiche sulla modalità di determinazione del fair value.

MutualitàIn conformità con il carattere cooperativistico e nel pieno rispetto del principio della mutua-lità prevalente che le è proprio, Valfidi si è proposta in prevalenza nei confronti dei propri Soci, favorendo la creazione di nuove imprese e l’espansione di quelle esistenti, supportando le esigenze di finanziamento per il circolante, per nuovi investimenti e per il consolidamento finanziario delle attività imprenditoriali, mediante la prestazione della garanzia collettiva dando impulso alla concessione di finanziamenti ed altre forme di intervento da parte degli Istituti di credito e delle Società di leasing. Quale intermediario finanziario iscritto nell’elenco speciale di cui all’ex art. 107 del T.U.B. Valfidi può svolgere attività anche nei confronti di non soci; al 31/12/2013 la quota di garanzia concessa a “non soci” rappresenta meno dell’1% del totale delle garanzie rilasciate, rispettando quindi a pieno il principio dell’attività prevalente nei con-fronti dei soci. . La Cooperativa è iscritta nel Registro Regionale degli Enti Cooperativi di cui alla L.R. 27/1998 come modificata dalla L.R. 4/2006 nella sezione a Mutualità Prevalente con il numero A118519 e in data 12 novembre 2012 ha ottenuto l’attestazione di revisione biennale rilasciato dalla Fédération des Cooperatives Valdotaines.

Contributi in conto interessiNel corso dell’esercizio 2013, in applicazione alla Legge Regionale 1 agosto 2011 n. 21 – di-sposizioni in materia di contributi a sostegno delle imprese e dei liberi professionisti aderentiagli enti di garanzia collettiva dei fidi – Confidi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta –Valfidi ha calcolato in euro 1.390.140,94 l’importo dei contributi in conto interessi da riconosce-re alle imprese consorziate relativamente agli interessi pagati nel 2012 sui finanziamenti oggetto di tale agevolazione. I criteri di calcolo adottati, determinati dall’Amministrazione Regionale sulla base dei dettamidella Legge 21/2011 e delle successive delibere di Giunta, sono stati i seguenti:– il 65% dell’importo degli interessi effettivamente pagati nel 2012 per tutti i finanziamenti e

leasing e altre operazioni erogati ante il 30 agosto 2011, data di entrata in vigore della L.R. 21/2011;

– lo 0,86% applicato ai numeri debitori maturati nell’anno 2012 per i finanziamenti ipotecari contratti dal del 30/8/2011 al 31/12/2011;

– lo 0,99% applicato ai numeri debitori maturati nell’anno 2012 per i finanziamenti chirogra-

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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fari, i leasing, il factor e le altre operazioni non considerate nel punto precedente contratti dal del 30/8/2011 al 31/12/2011;

– il 1,97% applicato ai numeri debitori maturati nell’anno 2012 per i finanziamenti ipotecari contratti nell’anno 2012;

– il 2,16% applicato ai numeri debitori maturati nell’anno 2012 per i finanziamenti chirogra-fari, i leasing, il factor e le altre operazioni non considerate nel punto precedente contratti nell’anno 2012.

Con delibera di Giunta n. 2187/2013 del 31 dicembre 2013 l’amministrazione regionale ha successivamente rideterminato l’incidenza di detti contributi sulla base dei fondi effettivamente disponibili a bilancio deliberando l’assegnazione a Valfidi dell’importo complessivo di Euro 1.166.375,09 da distribuire ai propri soci. La materiale erogazione è poi avvenuta del mese di gennaio 2014 e di seguito Valfidi ha prov-veduto a retrocedere detti contributi alle imprese socie nello stesso mese.

Informazioni sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime

Continuità aziendaleGli Amministratori di Valfidi precisano di avere la ragionevole aspettativa che la società conti-nuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e che, di conseguenza, il bilancio dell’esercizio 2013 è stato predisposto in questa prospettiva di continuità. Precisano altresì di non avere rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell’andamento operativo, sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale.

Rischi finanziari, verifiche per riduzione di valore delle attivitàLe presenti informazioni richieste dai documenti sopracitati, qualora applicabili, sono fornite nell’ambito della nota integrativa - parte D - sezione 3 – informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - nel contesto della trattazione degli specifici argomenti.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio di esercizioLa redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che pos-sono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato Patrimoniale e nel Conto Eco-nomico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valu-tazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, per-tanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono le seguenti:– la determinazione del fair value degli strumenti finanziari;– la quantificazione delle rettifiche per riduzione di valore dei crediti e delle altre attività finan-

ziarie, in genere;– la quantificazione degli accantonamenti a fronte del rischio sopportato sulle garanzie rilascia-

te.La descrizione delle politiche contabili applicate alle principali voci di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni con componen-te soggettiva utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti alla composizione e ai relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni della Nota integrativa.

Ulteriori adempimenti di legge

Trasparenza bancariaIn applicazione alle disposizioni della Banca d’Italia di recepimento della Direttiva sui Servizi di Pagamento in relazione all’entrata in vigore del Decreto Legislativo di recepimento della direttiva 2007/64/CE, relativamente alla trasparenza, Valfidi ha attivato le necessarie misure:a) Sono stati predisposti i fogli informativi e il documento contenente i “principali diritti del

cliente” e sono stati messi a disposizione dei clienti presso la sede della Cooperativa;b) È stata predisposta una specifica sezione del sito web (www.valfidi.it) denominata “traspa-

renza” nella quale sono riportati i suddetti documenti;

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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c) È stato predisposto e messo a disposizione dei clienti la “Guida per la risoluzione stragiudi-ziale controversie – Arbitro Bancario Finanziario.

d) È stata adeguata la documentazione contrattuale integrando la richiesta con un documento di sintesi-frontespizio, riportante le condizioni economiche.

e) Sono state inviate a tutte le imprese le comunicazioni annuali, ai sensi dell’art. 119 del D.Lgs. 385/1993 relative ai rapporti di garanzia in essere con Valfidi S.c. alla data del 31/12/2012 e sono in corso di invio le comunicazioni relative alla data del 31/12/2013.

AntiriciclaggioIn ottemperanza alle disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione, procedure e con-trolli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, emanate dalla Banca d’Italia VALFIDI ha, sin dal 2011 costituito la Funzione di Antiriciclaggio, incardinandola nell’ambito dell’esistente funzione di Risk Management e nominando quale Responsabile quel-lo di quest’ultima ed adottato la propria “Policy antiriciclaggio”. Il documento definisce e norma le politiche di gestione del rischio di riciclaggio e di finanzia-mento al terrorismo regolando l’attività della Funzione di Antiriciclaggio e indicando le linee guida alle quali l’attività del personale dipendente e degli esponenti dell’Intermediario deve uniformarsi. La materia è oggetto di continuo aggiornamento e di continua formazione a tutta la struttura al fine di permettere al personale dipendente di prendere coscienza dei doveri in materia di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo.

I.c.a.a.p.La struttura di Valfidi, in ottemperanza alle disposizioni di Banca d’Italia fin dall’esercizio 2011 ha predisposto tutta la documentazione utile alla definizione del “processo di auto-valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (I.C.A.A.P.)” per la misurazione, in termini di capitale interno, dell’esposizione a ciascuna tipologia di rischio quantificabile e per l’esecuzione delle prove di stress. In particolare il Consiglio di Amministrazione, con propria delibera del 18 febbraio 2011, ha adottato il Regolamento I.C.A.A.P. ed ha definito la Mappa dei rischi a cui Valfidi è soggetta, revisionandola successivamente anno per anno. Relativamente al Resoconto I.C.A.A.P. riferito ai dati al 31/12/2013, stante la comunicazione di Banca d’Italia del 2/3/2012, che prevede anche per gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale quale termine ultimo per la presentazione del documento il 30 aprile, Valfidi ha avviato l’attività di aggiornamento della documentazione utile alla redazione del Resoconto. L’Informativa al pubblico, redatta ai sensi della Circolare di Banca d’Italia n. 216/96 del 5 agosto 1996 e successivi aggiornamenti – Ca-pitolo V, Sezione XII - Informativa al pubblico – è stata espletata mediante pubblicazione sul sito internet di Valfidi S.c.

A.2. PARTE RELATIVA AI PRINCIPALI AGGREGATI DI BILANCIO

Attività finanziarie disponibili per la venditaCriteri di iscrizioneCome previsto dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS 39) l’iscrizione iniziale avviene per gli strumenti finanziari detenuti (titoli di debito) alla data di regolamento ed al fair value, rappresentato dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo degli oneri e proventi direttamente attribuibili allo stesso strumento.

Criteri di classificazioneSono incluse in questa categoria le attività finanziarie che non si è potuto classificare in altre categorie di bilancio.Ne fanno parte i titoli detenuti dalla società non “detenuti fino alla scadenza”, utili eventual-mente nel caso di necessità improvvisa di consistenti disponibilità liquide per fronteggiare le insolvenze dei propri garantiti.

Criteri di valutazioneSi dichiara che la prima valutazione di tali titoli è avvenuta al fair value, come previsto dall’I-FRS 1. Successivamente alla loro iscrizione i titoli inclusi nella presente categoria continuano ad essere valutati al fair value.

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L’attività di valutazione viene affidata ad un fornitore esterno alla società. La Società infatti è dotata di uno specifico applicativo, integrato nella procedura Parsifal, denominato “Finanza” che permette la gestione automatizzata delle scritture contabili relative al portafoglio dei titoli di proprietà. Tale piattaforma valorizza automaticamente e con cadenza giornaliera, secondo i criteri sopra richiamati, i singoli titoli in portafoglio. La movimentazione viene effettuata con-frontando il valore contabile di ogni singolo titolo con le quotazioni dello stesso nei principali mercati europei.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando vengono cedute o co-munque, alla loro scadenza.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli utili o le perdite derivanti da una variazione al fair value sono imputati direttamente a patrimonio netto (IAS/IFRS 39) utilizzando una riserva di valutazione fino al momento che un’attività finanziaria disponibile per la vendita non viene cancellata.Al momento della dismissione l’utile o la perdita cumulati sono stornati da patrimonio netto a Conto Economico.I dividendi su uno strumento rappresentativo di capitale disponibile per la vendita sono rilevati a conto economico quando sorge il diritto dell’entità a ricevere il pagamento (IAS/IFRS 18).

Attività finanziarie detenute fino a scadenzaCriteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale avviene per gli strumenti finanziari detenuti (titoli di debito, titoli rappresen-tativi del capitale, ecc) alla data di regolamento ed al fair value, rappresentato dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo degli oneri o proventi direttamente at-tribuibili allo stesso strumento.

Criteri di classificazioneIn tale categoria sono classificate le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili e a scadenza fissa e per i quali esiste l’intenzione e la capacità della società di possederli sino alla loro scadenza.

Criteri di valutazioneSuccessivamente alla loro iscrizione i titoli inclusi nella presente categoria vengono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso dell’interesse effettivo.Anche tale attività di valutazione viene affidata allo stesso fornitore esterno alla società e nell’ambito della stessa procedura informatica sopra dettagliata nell’ambito del fair value dei titoli disponibili per la vendita.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli utili e le perdite su tali attività sono imputati a Conto Economico nel momento in cui le stesse sono cancellate o registrano una riduzione di valore, nonché tramite il processo di am-mortamento.La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite durevoli di valore viene effettuata alla fine di ogni esercizio annuale o di una situazione infrannuale.L’importo della perdita - rilevata a conto economico - è calcolato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati calcolato al tasso di interesse effettivo originario.Qualora i motivi della perdita durevole di valore vengano meno, per effetto di un evento suc-cessivo al momento della rilevazione della riduzione di valore, si registra una ripresa di valore imputata a Conto economico.

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CreditiCriteri di iscrizioneLa prima iscrizione del credito avviene nel momento in cui il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. I crediti sono rilevati inizialmente al loro fair value che, normalmente, corrisponde all’importo inizialmente concordato comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili (IAS/IFRS 39).

Criteri di classificazioneLa voce 60 “crediti” comprende impieghi con enti creditizi, finanziari e con la clientela re-lativamente all’attività istituzionale della società, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in mercati attivi.

Criteri di valutazioneAd ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a determinare quelli che, a seguito di eventi verificatesi dopo la loro iscrizione, mostrano oggettive evidenze di una perdita di valore. In tal caso, il valore di iscrizione è rettificato da svalutazioni e da eventuali riprese di valore.

Criteri di cancellazioneRelativamente ai crediti presenti in bilancio della società, i medesimi sono cancellati quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari da essi derivati.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiI componenti positivi di reddito, rappresentati dagli interessi attivi, sono iscritti per competenza alla voce 10 del Conto economico.Le riprese di valore e le eventuali rettifiche sono imputate alla voce 100 del Conto economico tra i crediti.

Attività materialiCriteri di iscrizioneLe immobilizzazioni sono inizialmente iscritte al costo, che comprende anche, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto o alla messa in funzione del cespite, ivi comprese le tasse di acquisto non recuperabili.Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un incremento dei benefici futuri generali del bene sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. Le spese di riparazione, manutenzione o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei beni sono, invece, imputate al conte economico dell’esercizio in cui sono sostenute.

Criteri di classificazioneLe immobilizzazioni materiali comprendono fabbricati, mobili e arredi, macchine elettroniche e attrezzature varie, nonché lavori e migliorie sostenute sull’immobile funzionale assunto in locazione.Questi ultimi sono stati ricompresi tra le immobilizzazioni materiali in conformità allo IAS 16.La voce include l’immobile ad uso funzionale acquistato per essere impiegato nella fornitura di servizi e per scopi amministrativi.

Criteri di valutazioneLe immobilizzazioni materiali sono valutate al netto degli ammortamenti e delle eventuali per-dite di valore.Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate secondo la loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, come segue:Fabbricati 33,33 anniMigliorie su immobili di terzi 12 anniImpianti 13,33 anniArredi 6,66 anniMobili e macchine d’ufficio 8,33 anniMacchine elettroniche 5 anni

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le

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attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Criteri di cancellazioneLe immobilizzazioni sono cancellate al momento della loro dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli ammortamenti delle attività materiali sono contabilizzati alla voce 130 del conto economico.Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utiliz-zo del bene. Per i beni ceduti e/o dimessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato su base giornaliera sino alla data di cessione o dismissione.

Attività immaterialiCriteri di iscrizioneLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualsiasi altro onere direttamente sostenuto per predisporre l’utilizzo dell’attività.

Criteri di classificazioneLe immobilizzazioni immateriali indicate nella presente voce sono costituite esclusivamente da software acquisito dalla società per lo svolgimento della propria attività.

Criteri di valutazioneLe immobilizzazioni immateriali sono valutate al netto degli ammortamenti effettuati a quote costanti in base alla loro vita utile residua (5 anni).

Criteri di cancellazioneLe immobilizzazioni immateriali sono cancellate al momento della loro dismissione o al termine del processo di ammortamento.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli ammortamenti delle attività immateriali sono contabilizzati alla voce 140 del conto econo-mico.

Fiscalità corrente e differitaIn coerenza con la normativa emessa da Banca d’Italia i crediti verso l’erario per acconti versati e ritenute subite sono iscritti alla voce 120 lettera a) dello Stato patrimoniale attivo, mentre il debito lordo per imposte correnti viene iscritto alla voce 70 lettera a) dello Stato patrimoniale passivo e del patrimonio netto.La determinazione del debito per imposte sul reddito e per l’imposta regionale sulle attività produttive è determinato in conformità alle disposizione contenute nell’articolo 13 del D.L. n. 269/2003. In relazione alle metodologie di determinazione dei redditi imponibili applicabili ai Confidi di cui alla disposizione appena citata, non sussiste fiscalità latente ai fini IRES, mentre è stata ritenuta non significativa quella ai fini IRAP.

Altre attivitàNella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello stato patrimoniale. Sono inclusi, tra l’altro, i crediti derivanti da forniture di beni e servizi non finan-ziari, i risconti, nonché le partite fiscali diverse da quelle rilevate nella voce “Attività fiscali”.

Fondo Trattamento fine rapporto di lavoroCriteri di classificazioneLo IAS/IFRS 19 tratta dei benefici ai dipendenti, intendendo per tali tutte le forme di remune-razione riconosciute da un impresa in contropartita ad una prestazione lavorativa.Il principio cardine prevede che il costo dei benefici ai dipendenti sia rilevato nel periodo in cui il beneficio diventa diritto dei dipendenti (principio di competenza) in alternativa al periodo in cui il beneficio viene liquidato (principio di cassa). Il predetto principio si applica ai benefici a breve termine, cioè a quelli pagabili entro 12 mesi dal momento della resa della prestazione (stipendi, ferie e permessi non goduti, premi aziendali, ecc).Oltre a benefici a breve termine esistono benefici a lungo termine e quelli successivi alla fine del rapporto di lavoro.

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Il trattamento di fine rapporto del personale di cui all’articolo 2120 del codice civile è assimila-bile ad una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”.

Criteri di iscrizione e valutazioneIl fondo TFR viene rilevato in bilancio alla voce 100 delle passività è stato determinato median-te tipologie di tipo attuariale.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiI costi relativi al personale dipendente sono contabilizzati alla voce 120 lettera a) del conto economico

Altre passivitàNella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale Nella presente voce sono inclusi principalmente ratei, risconti passivi dei contributi sulle immobilizzazioni, per la quota parte di competenza di esercizi futuri, e il fondo rischi su garanzie prestate deteriorate ed in bonis.

Altre informazioni – Contributi pubbliciLa Società contabilizza i contributi pubblici in sostanziale conformità di quanto previsto dallo IAS/IFRS 20 e comunque nel rispetto delle leggi e/o altre norme o regolamenti che ne disci-plinano l’erogazione e il trattamento contabile.La Società nel corso dell’esercizio non ha beneficiato di interventi regionali.Negli esercizi 2009 e 2010 i contributi ricevuti per € 2.990.000,00, ex Legge Regionale n. 1/2009, sono stati imputati direttamente ad apposita riserva indivisibile.I restanti contributi pubblici percepiti negli esercizi precedenti, costituiti integralmente da con-tributi erogati a norma dell’articolo 46 della L.R. 27/1998, sono imputati come provento nell’e-sercizio in cui sono contrapposti ai costi che il contributo va a compensare.

Altre informazioni – Garanzie I criteri di contabilizzazione che verranno in seguito illustrati sono coerenti con quanto previsto dalle convenzioni vigenti con le banche, con particolare riferimento alle comunicazioni che queste sono tenute a fornire alla Società.Poiché la società ha convenzioni operanti con 19 istituti di credito e società di leasing, le quali adottano diverse procedure operative, al fine di rendere omogenei i criteri di valutazione della mutata rischiosità si è proceduto adottando i seguenti criteri.

Criteri di iscrizioneContabilizzazione della garanzia a seguito della delibera assunta dal competente organo deli-berativo - in questa fase le garanzie sono in classificate in stato “deliberato”; a seguito del ricevi-mento della comunicazione della banca/società di leasing dell’avvenuta erogazione/attivazione del finanziamento/affidamento la garanzia viene classificata in stato “erogato”; Per le linee di credito che lo prevedono si provvede a caricare il piano di ammortamento del finanziamento garantito. La garanzia rimane iscritta sino al termine della durata contrattuale salvo estinzione anticipata a seguito dell’estinzione della relativa linea di credito garantita.

Criteri di valutazioneLe garanzie relative alle linee di breve termine, per le quali non è previsto un rimborso rateale, sono valorizzate al valore di erogazione mentre le garanzie relative ai finanziamenti ed ai lea-sing, per le quali è previsto un rimborso rateale, sono valorizzate al residuo debito. Le garanzie classificate in stato scaduto sono rilevate automaticamente a seguito della presenza di rate scadute dal oltre 90 giorni;Le garanzie classificate in “incaglio” sono rilevate sulla base delle esposizioni comunicate dagli Istituti di Credito a seguito della loro omologa classificazione in “incaglio” o a seguito di au-tonoma valutazione di Valfidi stante le criticità rilevate sul rapporto, aggiornando l’apposita sezione della procedura “Parsifal” ed effettuando gli opportuni accantonamenti prudenziali analitici sulla base delle potenziali perdite che Valfidi potrebbe subire. Le garanzie classificate in “sofferenza di firma” sono rilevate sulla base delle esposizioni co-municate gli Istituti di Credito a seguito della loro omologa classificazione in “sofferenza” o a seguito di autonoma valutazione di Valfidi stante le criticità rilevate sul rapporto, aggiornando l’apposita sezione della procedura “Parsifal” ed effettuando gli opportuni accantonamenti pru-denziali analitici sulla base delle potenziali perdite che Valfidi potrebbe subire.

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Puntualmente, si procede pertanto:– alla rilevazione extra contabile dell’esposizione desunta dal sistema gestionale “Parsifal”.– alla rilevazione extra contabile delle garanzie ad incaglio, ed a sofferenza di firma per le quali

non vi è stata ancora l’escussione della garanzia. In occasione della predisposizione del bilancio d’esercizio, le garanzie rilasciate in bonis sono sottoposte alla valutazione di impairment, procedendo con una svalutazione collettiva tenuto conto del trend storico delle insolvenze e dando luogo a rettifiche da imputare a conto econo-mico. Relativamente alle garanzie in incaglio e in sofferenza di firma, per le quali si è già prov-veduto ad effettuare delle svalutazioni, si provvederà a verificare che siano congrue al rischio di possibile futura perdita.

Criteri di cancellazioneLa cancellazione della garanzia rilasciata avviene a seguito dell’effettivo ricevimento della co-municazione dell’Istituto convenzionato dell’avvenuta estinzione del finanziamento/affidamen-to garantito o, trascorsi 90 giorni dalla scadenza della garanzia senza che l’Istituto di credito comunichi la presenza di anomalie o la mancata estinzione della linea di credito garantita.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.I componenti reddituali, rappresentati dalle commissioni attive, sono contabilizzati alla voce 30 del Conto economico.

Altre informazioni – Determinazioni del Fair ValueIl 12 maggio 2011 lo IASB ha pubblicato l’IFRS 13 “Valutazione del fair value”, che fornisce una guida completa su come valutare il fair value di attività e passività finanziarie e non finan-ziarie. Tale nuovo principio è stato omologato dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012 con Regolamento n. 1255/2012, ed è da applicare obbligatoriamente a partire dagli eser-cizi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2013. Il nuovo principio ha raccolto in un unico testo la definizione del fair value, ed ha inoltre fornito delle linee guida per l’utilizzo delle tecniche di misurazione e per la classificazione dei parametri utilizzati, richiedendone infine una maggiore disclosure nei bilanci.Il principio nasce allo scopo di armonizzare ed unificare in un solo documento le regole di mi-surazione del fair value e la relativa informativa, ed ha tre obiettivi principali: a) comunicare in modo chiaro gli obiettivi della misurazione del fair value, definendo il concetto di “fair value” e declinando le relative previsioni applicative; b) ridurre le complessità applicative, stabilendo un insieme di previsioni per tutte le valutazioni al “fair value” imposte o richieste nell’ambito dei principi IAS/IFRS; c) migliorare l’informativa sul fair value, al fine di consentire agli utilizzatori del bilancio di com-prenderne meglio le modalità di applicazione e gli input utilizzati per la sua determinazione.L’IFRS 13 definisce il fair value come “il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione”.Secondo il principio, ai fini della determinazione del fair value, occorre: – considerare il livello al quale un’attività o una passività finanziaria è aggregata o disaggregata

per essere rilevata ai fini IFRS; – stabilire il mercato principale o maggiormente vantaggioso nel quale potrebbero essere effet-

tuate le transazioni per l’attività o passività oggetto di valutazione; – determinare le tecniche di valutazione più appropriate: tali tecniche dovrebbero prevedere

principalmente l’utilizzo di dati di input osservabili e ridurre l’utilizzo di dati non osservabili; – per le passività finanziarie e gli strumenti di capitale, ipotizzare che lo strumento venga tra-

sferito alla data di valutazione, ma non estinto. Nella determinazione del fair value viene inoltre esplicitamente richiesto di considerare il non-performance risk, che comprende il rischio di credito proprio dell’emittente dello strumento. Il principio impone che, qualora esistano transazioni direttamente osservabili sul mercato, la determinazione del fair value sia immediata. In assenza di tali condizioni occorre far ricorso a tecniche di valutazione; al riguardo l’IFRS 13 propone le seguenti: – Market approach: con tale tecnica viene fatto ricorso a prezzi ed altre informazioni relative a

transazioni che hanno coinvolto attività o passività finanziarie identiche o similari. Rientrano in tale ambito le valutazioni basate sulla determinazione dei multipli di mercato.

– Income approach: il fair value è pari al valore attuale dei flussi futuri. Tali tecniche possono essere basate sul valore attuale, oppure essere modelli di option pricing basati, ad esempio, sulla formula di Black-Scholes-Merton.

– Cost approach: il fair value è rappresentato dal costo di sostituzione di un’attività finanziaria.

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La miglior prova del fair value è l’esistenza di quotazioni ufficiali in un mercato attivo, ovvero in un mercato nel quale siano prontamente e regolarmente disponibili prezzi in un listino, presso un intermediario o un information provider, e tali prezzi siano rappresentativi di operazioni di mercato effettive derivanti da normali contrattazioni. Qualora non sia possibile individuare un mercato attivo per un determinato strumento finan-ziario il confidi determina il fair value utilizzando una tecnica di valutazione, al fine di stabilire il prezzo al quale lo strumento oggetto di valutazione sarebbe stato scambiato alla data di valu-tazione in un libero scambio tra parti consapevoli, indipendenti ed informate.Le tecniche di valutazione includono pertanto l’utilizzo di recenti e ordinarie operazioni di mercato tra parti consapevoli e disponibili, il riferimento al fair value corrente di un altro stru-mento avente caratteristiche economico-finanziarie assimilabili, nonché il ricorso a tecniche di pricing basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa e sui modelli di prezzo delle opzioni. Qualora sussista una tecnica di valutazione attendibile comunemente utilizzata dagli operatori di mercato per la determinazione del prezzo di uno specifico strumento finanziario il confidi utilizza tale tecnica.Il confidi, pertanto, nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari, opera di nor-ma come di seguito riportato:– strumenti finanziari quotati o scambiati in un mercato attivo: il fair value è determinato uti-

lizzando la quotazione ufficiale di mercato (prezzo ufficiale) dell’ultimo giorno dell’esercizio, oppure il prezzo rilevato sulle principali piattaforme internazionali con continuità e con livelli di spread ritenuti congrui;

– strumenti finanziari non quotati o scambiati in un mercato attivo: la determinazione del fair value avviene facendo riferimento ai dati forniti dal provider Analysis, integrato all’interno della procedura finanza del software gestionale Parsifal, che utilizzando un algoritmo basato sulla curva dei tassi desunta dal mercato e sulla valutazione della componente di rischio del prodotto derivante dal rating, attualizza i flussi di cassa propri dello strumento finanziario oggetto di valutazione e ne permette il pricing, utilizzando tutte le informazioni disponibili sul mercato.

Valfidi classifica gli strumenti finanziari valutati al fair value sulla base di una gerarchia di fair value che si articola nei livelli riportati di seguito.– Livello 1: fair value determinati avendo riguardo ai prezzi quotati (non rettificati) su mercati

attivi per attività o passività identiche. Sono di norma considerati quotati sui mercati attivi gli strumenti quotati sui mercati regola-

mentati dei titoli e dei derivati, sui sistemi di scambi organizzati, nonché sulle principali piat-taforme internazionali di contribuzione di prezzi, nel caso siano presenti almeno tre prezzi con una differenza tra prezzo di domanda-offerta inferiore ad un intervallo ritenuto congruo nella fattispecie.

– Livello 2: fair value determinati mediante tecniche di valutazione che utilizzano dati di input, diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1, che sono osservabili per l’attività o la passività sia direttamente sia indirettamente dal mercato, anche tramite l’utilizzo di informazioni ottenute da operatori specializzati ampiamente riconosciuti dal mercato.

In assenza di prezzi degli strumenti finanziari oggetto di valutazione rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato attraverso l’utilizzo di dati forniti dal provider Analysis, ba-sandosi su modelli valutativi che fanno uso di parametri di mercato, desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio. Il ricorso a tale approccio si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi, relative a strumenti che, in termini di fattori di rischio, siano comparabili con lo strumento oggetto di valutazione, e nell’applicazione di modelli ritenuti congrui per la tipologia di strumento valutato.

– Livello 3: fair value determinati mediante tecniche di valutazione che utilizzano dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.

In assenza di prezzi di transazioni osservabili per lo strumento di valutazione o per strumenti simili, viene adottato un modello di valutazione, scelto fra quelli che trovano ampio riscontro fra gli operatori di mercato.

La scelta tra le suddette metodologie segue un ordine gerarchico, nel dettaglio: è attribuita pri-orità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1 – effective market quotes) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di va-lutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2 – comparable approach) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a rife-rimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, meno oggettive (livello 3 – Mark to Model Approach ).

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A.3. INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FI-NANZIARIE

Nel bilancio in commento non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4. INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Il fair value (valore equo) è il “il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.»Secondo quanto previsto dalle Istruzioni emanate con Provvedimento del Governatore della Banca d’Italia in data 21 gennaio 2014, le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni stesse. Si distinguono i seguenti livelli:a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data

dall’IFRS 13 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente

(prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);c) input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Informativa di natura qualitativa

A.4.1. Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzatia) Le attività finanziarie detenute da Valfidi oggetto di valutazione al fair value di livello 2 sono

costituite da titoli di debito non quotati su mercati regolamentati ed emessi da enti bancari o finanziari. Il prezzo di tali titoli viene fornito da un provider esterno, Analysis SpA, inte-grato nella procedura finanza di Parsifal.

b) Le attività finanziarie detenute da Valfidi, oggetto di valutazione al fair value di livello 3, sono costituite da quote di partecipazione non significative in Bcc Valdostana e in Sinergia Scarl iscritte tra le Attività disponibili per la vendita.

A.4.2. Processi e sensibilità delle valutazioniI processi di valutazione, sulla base dei criteri sopra indicati, ed in riferimento alle categorie di attività sopra evidenziate, sono riassumibili come segue: – in relazione al punto a) il fair value dei titoli viene calcolato tramite un algoritmo interno

basato sulla curva dei tassi di mercato ed una valutazione della componente di rischio del prodotto desunta dal rating di Standard & Poors (qualora presente) che determina il prezzo teorico di ciascun titolo.

– in relazione al punto b) il fair value è considerato coincidente con il costo di acquisto maggio-rato degli oneri accessori, stante la natura giuridica delle società partecipate.

In corrispondenza della chiusura di ciascun esercizio, la Società verifica se siano disponibili input informativi ulteriori o diversi, tali da consentire una più precisa valutazione delle attività.

A.4.3. Gerarchia del fair valueCon riferimento alle attività finanziarie e non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente:– trasferimenti da un livello gerarchico inferiore ad uno superiore hanno luogo allorché sussista

l’evidenza della disponibilità di quotazioni rilevate su un mercato attivo, ovvero di input di-versi dai suddetti prezzi quotati, osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;

– trasferimenti da un livello gerarchico superiore ad uno inferiore hanno luogo allorché non risultino più disponibili quotazioni rilevate su un mercato attivo, ovvero input diversi dai suddetti prezzi quotati, osservabili direttamente o indirettamente sul mercato.

A.4.4. Altre informazioniNon constano informazioni rilevanti in quanto:- la Società non si avvale dell’eccezione di cui all’IFRS 13, §48;- non sussistono casi di utilizzo corrente di una attività non finanziaria diverso dal suo massimoe migliore utilizzo (IFRS 13, § 93 lett. i).

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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50

Informativa di natura quantitativaTabella A.4.5.1 - Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE MISURATE AL FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.321.476 3.810.261 944 12.132.681

4. Derivati di copertura

5. Attività materiali

6. Attività immateriali

Totale 8.321.476 3.810.261 944 12.132.681

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Passività finanziarie valutate al fair value

3. Derivati di copertura

Totale 0 0 0 0

Tabella A.4.5.2 – Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

ATTIVITA’ FINANZIARIE

DETENUTE PER LA

NEGOZIAZIONE

VALUTATE AL FAIR VALUE

DISPONIBILI PER LA VENDITA

DI COPERTURA

1. Esistenze iniziali 511

2. Aumenti 433

2.1 Acquisti 433

2.2 Profitti imputati a:

2.2.1 Conto Economico

- di cui: Plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto

2.3 Trasferimenti da altri livelli

2.4 Altre variazioni in aumento

3. Diminuzioni

3.1 Vendite

3.2 Rimborsi

3.3 Perdite imputate a:

3.3.1 Conto Economico

- di cui Minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto

3.4 Trasferimenti ad altri livelli

3.5 Altre variazioni in diminuzione

4. Rimanenze finali 944

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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51

Tabella A.4.5.3 – Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)Valfidi non detiene passività classificate a Fair Value di livello 3.

Tabella A.4.5.4 – Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

ATTIVITÀ/PASSIVITÀ NON MISURATE AL FAIR VALUE O MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE NON RICORRENTE

2013 2012

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

715.927 715.927 1.073.807 1.073.807

2. Crediti 3.363.329 4.816.962

3. Attività materiali detenute a scopo di investimento

4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Totale 4.079.256 715.927 0 0 5.890.769 1.073.807 0 0

1. Debiti 3.634.688 3.382.751

2. Titoli in circolazione

3. Passività associate ad attività in via di dismissione

Totale 3.634.688 0 0 0 3.382.751 0 0 0

Legenda:VB=Valore di bilancio; L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3

Crediti e debiti sono iscritti in bilancio al valore nominale e sono estinguibili a tale valore.

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52

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 101.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

TOTALE 2013 TOTALE 2012

a) Cassa 946 86

b) Depositi liberi presso Banche Centrali – –

Totale 946 86

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 404.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”

VOCI / VALORI TOTALE 2013 TOTALE 2012

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 8.257.955 3.810.261 0 7.114.296 2.671.946 0

– Titoli strutturati

– Altri titoli di debito 8.257.955 3.810.261 7.114.296 2.671.946

2. Titoli di capitale e quote di OICR 63.521 944 63.061 – 511

3. Finanziamenti

Totale 8.321.476 3.810.261 944 7.177.357 2.671.946 511

I titoli di debito sono costituiti da titoli di stato e obbligazioni del settore bancario e finanziario denominati in Euro, come meglio dettagliato nella tabella sottostante. Nei titoli di capitale e quote di OICR trovano allocazione gli investimenti in fondi comuni e le partecipazioni non significative che Valfidi detiene in Banca di Credito Cooperativo Valdostana e Sinergia Scarl.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

VOCI/VALORI TOTALE 2013 TOTALE 2012

Attività finanziarie 12.132.681 9.849.814

a) Governi e Banche Centrali 3.009.477 2.958.675

b) Altri enti pubblici – –

c) Banche 8.853.577 6.615.300

d) Enti Finanziari 63.102 63.506

e) Altri emittenti: 206.525 212.332

Totale 12.132.681 9.849.814

PARTE BINFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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53

4.3 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: variazioni annue

TITOLI

DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE E QUOTE DI O.I.C.R.

FINANZIAMENTI TOTALE

A. Esistenze iniziali 9.786.242 63.572 9.849.814

B. Aumenti 6.127.568 1.252 6.128.820

B1. Acquisti 5.363.693 433 5.364.126

B2. Variazioni positive di fair value 428.823 819 429.642

B3. Riprese di valore

- imputate al conto economico 17.306

- imputate al patrimonio netto

B4. Trasferimenti da altri portafogli

B5. Altre variazioni 317.745 317.745

C. Diminuzioni (3.845.594) (359) (3.845.953)

C1. Vendite - 694.991 - 694.991

C2. Rimborsi - 2.550.000 - 2.550.000

C3. Variazioni negative di fair value - 305.956 - 359 - 306.315

C4. Rettifiche di valore

- imputate al conto economico

- imputate al patrimonio netto

C5. Trasferimenti ad altri portafogli

C6. Altre variazioni - 294.647

D. Rimanenze finali 12.068.216 64.465 0 12.132.681

Il portafoglio AFS è il portafoglio utilizzato correntemente da Valfidi per l’attività di investimen-to. Gli acquisti vengono posti in essere utilizzando le somme rinvenienti dal rimborso di titoli e la liquidità presente sui conti correnti. Durante l’anno 2013 sono stati venduti quattro titoli in portafoglio. Due di essi, emessi da Banco Popolare, sono stati alienati a seguito di downgrade del merito creditizio dell’emittente.

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54

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 505.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti

VOCI/VALORI VALORE DI BILANCIO

2013

FAIR VALUE 2013 VALORE DI BILANCIO

2012

FAIR VALUE 2012

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Titoli di debito

1.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Enti finanziari

e) Altri emittenti

1.2 Altri titoli 715.927 715.927 0 0 1.073.807 1.073.807 0 0

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche 565.318 565.318 931.271 931.271

d) Enti finanziari

e) Altri emittenti 150.610 150.610 142.536 142.536

2. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0

a) Banche

b) Enti finanziari

c) Clientela

Totale 715.927 715.927 0 0 1.073.807 1.073.807 0 0

L1= livello 1; L2= livello 2; L3= livello 3

Il portafoglio HTM è costituito da titoli emessi da enti bancari e finanziari che Valfidi ha scelto di mantenere in portafoglio fino alla loro naturale scadenza. Il valore di tale portafoglio è dimi-nuito nel corso dell’anno 2013 a causa del rimborso di alcuni titoli in esso contenuti.

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

VARIAZIONI/TIPOLOGIE TITOLI

DI DEBITO FINANZIAMENTI TOTALE

A. Esistenze iniziali 1.073.807 1.073.807

B. Aumenti 42.962 42.962

B1. Acquisti 0

B2. Riprese di valore 0

B3. Trasferimenti da altri portafogli 0

B4. Altre variazioni 42.962 42.962

C. Diminuzioni –400.842 –400.842

C1. Vendite

C2. Rimborsi –370.000 –370.000

C3. Rettifiche di valore 0

C4. Trasferimenti da altri portafogli 0

C5. Altre variazioni –30.842 –30.842

D. Rimanenze finali 715.927 715.927

Il portafoglio HTM non ha beneficiato dell’acquisto o della sottoscrizione di nuovi titoli. Al contempo, non vi sono state vendite di titoli classificati nel suddetto portafoglio in ottemperanza a quanto richiesto dai Principi Contabili Internazionali per la categoria «Attività finanziare detenute sino a scadenza». Le diminuzioni, infatti, dipendono dal rimborso di titoli giunti alla loro naturale scadenza. Da una verifica effettuata, inoltre, non si rileva l’esistenza di obiettive evidenze di perdite durevoli di valore.

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55

Sezione 6 – Crediti – Voce 606.1 Crediti verso banche

COMPOSIZIONE

TOTALE 2013 TOTALE 2012

VALORE DI BILANCIO

FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO

FAIR VALUE

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Depositi e conti correnti 1.745.390 3.825.521

2. Finanziamenti - -

2.1 Pronti contro termine

2.2 Leasing finanziario

2.3 Factoring - -

- pro-solvendo

- pro-soluto

2.4 Altri finanziamenti

3. Titoli di debito 836.222 -

- titoli strutturati

- altri titoli di debito 836.222

4. Altre attività

Totale valore di bilancio 2.581.612 3.825.521

Totale fair value 2.581.612 3.825.521

Oltre ai saldi dei conti correnti e dei conti vincolati al 31/12/2013, la voce 60 è composta da certificati di deposito acquistati nel corso dell’anno 2013 e classificati nella categoria Loans & Receivable, in coerenza con quanto richiesto dai principi contabili internazionali. Queste tipo-logie di crediti non possono essere scomposte in base ai livelli di Fair Value e sono dunque state riportate esclusivamente al valore di bilancio.

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56

6.5 Crediti verso la clientela

COMPOSIZIONE

TOTALE 2013 TOTALE 2012

VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE

BONISDETERIORATE

L1 L2 L3 BONISDETERIORATE

L1 L2 L3ACQUISTATE ALTRI ACQUISTATE ALTRI

1. Leasing finanziario 0 0 0 0 0 0

di cui: senza opzione finale d’acquisto

2. Factoring 0 0 0 0 0 0

- pro-solvendo

- pro-soluto

3. Credito al consumo (incluse carte revolving)

4. Carte di credito

5. Altri finanziamenti 47.398 141.867

di cui: da escussione di garanzie e impegni 47.398 141.867

6. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

- titoli strutturati

- altri titoli di debito

7. Altre attività 85.392 131.220

Totale valore di bilancio 85.392 0 47.398 131.220 0 141.867

Totale fair value 85.392 47.398 131.220 - 141.867

La voce «Altri finanziamenti» è costituita dai crediti per sofferenze al netto delle relative svalu-tazioni. Nelle «Altre attività», invece, trovano allocazione i crediti verso soci per commissioni di erogazione ancora da incassare ed i crediti verso il Fondo di Garanzia per le PMI gestito dal Mediocredito centrale. Anche in questo caso non è stato possibile effettuare una ripartizione in base ai livelli di fair value, riportando dunque tutte le voci al valore di bilancio.

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57

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 10010.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

ATTIVITÀ/VALORI TOTALE 2013

TOTALE 2012

1 di proprietà 1.701.147 1.738.378

a) terreni

b) fabbricati 1.481.187 1.485.773

c) mobili 129.545 152.233

d) impianti elettronici 20.189 23.556

e) altri 70.227 76.815

2 acquisite in leasing finanziario 0 0

a) terreni

b) fabbricati

c) mobili

d) strumentali

e) altri

Totale 1.701.147 1.738.378

Nella tabella sopraesposta trovano allocazione l’immobile adibito a sede della cooperativa (com-prensivo delle spese di ristrutturazione capitalizzate), i mobili, gli arredi e gli altri beni utilizzati a scopo strumentale da Valfidi.

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58

10.5 Attività materiali : variazioni annue

ERRENI FABBRICATI MOBILIIMPIANTI

ELETTRONICIALTRI TOTALE

A. Esistenze iniziali lorde 1.485.773 152.233 23.556 76.815 1.738.378

A.1 Riduzioni di valore totali nette

A.2 Esistenze iniziali nette 1.485.773 152.233 23.556 76.815 1.738.378

B. Aumenti 0 41.292 569 4.639 0 46.500

B.1 Acquisti 41.292 569 4.639 46.500

B.2 Spese per migliorie capitalizzate

B.3 Riprese di valore

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:

0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto

b) conto economico

B.5 Differenze positive di cambio -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento

B.7 Altre variazioni -

C. Diminuzioni 0 (45.879) (23.257) (8.007) (6.588) (83.731)

C.1 Vendite - 3.633 - 3.633

C.2 Ammortamenti - 45.879 - 19.623 - 8.007 - 6.588 - 80.097

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:

0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto

b) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a

0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto

b) conto economico

C.5 Differenze negative di cambio

C.6 Trasferimenti a:

a) attività materiali detenute a scopo di investimento

b) attività in via di dismissione

C.7 Altre variazioni -

D. Rimanenze finali nette 0 1.481.187 129.545 20.189 70.227 1.701.147

D.1 Riduzioni di valore nette

D.2 Rimanenze finali lorde 0 1.481.187 129.545 20.189 70.227 1.701.147

E. Valutazioni al costo 0 1.481.187 129.545 20.189 70.227 1.701.147

Nella tabella trovano allocazione le variazioni delle attività materiali intercorse durante l’anno 2013.

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Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 11011.1 Attività immateriali: composizione della voce 110

VOCI/VALUTAZIONE

TOTALE 2013 TOTALE 2012

ATTIVITÀ VALUTATE AL COSTO

ATTIVITÀ VALUTATE

AL FAIR VALUE

ATTIVITÀ VALUTATE AL COSTO

ATTIVITÀ VALUTATE

AL FAIR VALUE

1. Avviamento

2. Altre Attività immateriali: 1.068 0 1.115 0

2.1 di proprietà 1.068 0 1.115 0

- generate internamente

- altre 1.068 1.115

2.2 acquisite in leasing finanziario

Totale 2 1.068 0 1.115 0

3. Attività riferibili al leasing finanziario: 0 0 0 0

3.1 beni inoptati

3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione

3.3 altri beni

Totale 3 0 0 0 0

4. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1+2+3+4) 1.068 0 1.115 0

Totale (Attività al costo + Attività al fair value) 1.068 1.115

Nella presente tabella trovano allocazione i software attualmente in uso.

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60

11.2 Attività immateriali: variazioni annue

TOTALE

A. Esistenze iniziali 1.115

B. Aumenti 519

B.1 Acquisti 519

B.2 Riprese di valore

B.3 Variazioni positive di fair value

– a patrimonio netto

– a conto economico

B.4 Altre variazioni

C. Diminuzioni –566

C.1 Vendite

C.2 Ammortamenti –566

C.3 rettifiche di valore

– a patrimonio netto

– a conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value

– a patrimonio netto

– a conto economico

C.5 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 1.068

Sezione 12 – Attività fiscali e Passività fiscali12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”

TOTALE 2013 TOTALE 2012

Erario c/acconto IRAP 16.182 11.252

Erario c/ritenute CTB RAVA – 112

Ritenute su interessi attivi 10.895 19.355

TOTALE 27.078 30.719

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”

DESCRIZIONE TOTALE 2013 TOTALE 2012

IRAP c/erario 13.112 12.448

IRES c/erario 468 1.023

TOTALE 13.580 13.471

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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61

Sezione 14 – Altre attività – Voce 14014.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”

DESCRIZIONETOTALE

31/12/2013TOTALE

31/12/2012

Crediti v/soci per commissioni gestione annuali 610.958 633.662

Crediti diversi v/RAVA per contributi – 576

Crediti v/erario ritenute versate in eccesso – 1.034

Depositi cauzionali – 96

Crediti v/clienti 2.520 1.815

Crediti diversi v/banche 6.471 431

Crediti diversi 1.215 –

Cred. per interessi att. su c/deposito – 49.920

Riscontri attivi 685 101

TOTALE 621.849 687.634

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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62

PASSIVO

Sezione 1 - Debiti - Voce 101.1 Debiti

VOCI

TOTALE 2013 TOTALE 2012

VERSO BANCHE

VERSO ENTI FINANZIARI

VERSO CLIENTELA

VERSO BANCHE

VERSO ENTI FINANZIARI

VERSO CLIENTELA

1. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

1.1 Pronti contro termine

1.2 altri finanziamenti

2. Altri debiti 15.051 18.865 89.494 -

Totale 15.051 18.865 89.494 0 0

Fair value - livello 1

Fair value - livello 2

Fair value - livello 3

Totale Fair value

All’interno della voce Altri debiti verso banche trovano allocazione le escussioni già deliberate nel corso dell’esercizio ma non ancora pagate alla data del 31/12/2013. La voce Altri debiti verso la clientela, invece, si riferisce al Fondo svalutazione del credito in essere verso il Fondi di Garanzia per le PMI gestito da Mediocredito centrale.

Sezione 7 – Passività fiscali - Voce 70Il dettaglio della presente Sezione è stato fornito nella Sezione 12 dell’attivo

Sezione 9 – Altre passività – Voce 909.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

DESCRIZIONE TOTALE 2013 TOTALE 2012

Movimenti su sofferenze 3.173 3.173

Fondo svalutazione crediti per commissioni annuali 6.886 -

Transitorio carta di credito 363 -

Imposta sostitutiva TFR a debito - 55 51

Debiti per quote sindacali 211 199

Debiti per versamento Fondo est 120 108

Erario c/ritenute lavoro autonomo 3.000 3.100

Dipendenti c/retribuzioni 18.531 15.481

Erario c/ritenute lavoro dipendente 16.457 14.241

Fornitori 58.175 137.192

Fornitori c/note di credito da ricevere 0 -904

Fornitori c/fatture da ricevere 137.294 224.195

Debiti diversi verso banche 246 271

Retrocessione contributi c/interessi ai soci - 4.250

Debiti diversi 84.780 15.518

Debitori commissioni insolute -32.079 -26.272

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Creditori quote da rimborsare sede 24.518 17.433

Creditori per soci decaduti 7.757 3.182

INPS c/competenze 20.801 17.176

Debiti verso INAIL 199 79

Debito verso fondo previdenza complementare 2.314 2.047

Fondo rischi ex fondo perequativo 90.000 90.000

Fondo rischi impairment garanzie 345.305 290.515

Fondo rischi dubbi esiti incagli 2.568.807 2.251.764

Ratei passivi 49.698 40.047

Risconti passivi 57.604 66.100

Totale 3.464.105 3.168.946

Le voci di maggiore rilievo tra le Altre passività riguardano i fondi per accantonamenti – Fondo rischi impairment garanzie e Fondo rischi dubbi esiti incagli – i debiti verso fornitori e le voci fornitori c/fatture da ricevere e debiti diversi, sulle quali pesano principalmente i compensi da corrispondere al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale.

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 10010.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

TOTALE 2013 TOTALE 2012

A. Esistenze iniziali 109.918 89.620

B. Aumenti 22.619 22.521

B.1 Accantonamento dell'esercizio 22.619 22.521

B.2 Altre variazioni in aumento

C. Diminuzioni –9.451 –2.223

C.1 Liquidazioni effettuate 0 –1.301

C.2 Altre variazioni in diminuzione –9.451 –922

D. Rimanenze finali 123.087 109.918

10.2 Trattamento di fine rapporto del personale: altre informazioniCome meglio specificato nella parte A.2 della Nota Integrativa, il fondo TFR è stato stimato sulla base di un calcolo attuariale come previsto dallo IAS 19. Da tale calcolo derivano le altre variazioni in diminuzione.Il modello di riferimento per la valutazione del TFR poggia sulle seguenti ipotesi economiche:Tasso annuo di attualizzazione 3,29%Tasso annuo di inflazione 2,00%Tasso annuo incremento TFR 3,00%

In particolare:• il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale

dell’obbligazione è stato determinato prendendo come riferimento l’indice IBOXX Eurozo-ne Corporates AA con duration di anni 15+ alla data del 31/12/2013;

• il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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La seguente tabella riporta la riconciliazione tra la valutazione IAS 19 ed il Fondo TFR Civili-stico al 31 dicembre 2012.RICONCILIAZIONE TFR IAS E TFR CIVILISTICO AL 31/12/2013

Defined Benefit Obligation 31/12/2013 123.087

TFR civilistico 31/12/2013 133.459

Surplus/(Deficit) 10.372

Il nuovo IAS 19, come descritto nella Parte A - Politiche contabili – Altre informazioni, prevede anche le seguenti informazioni aggiuntive:- analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, mostrando

gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevol-mente possibili a tale data, in termini assoluti;

- indicazione della durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a benefici definiti.

ANALISI DI SENSITIVITÀ DEI PRINCIPALI PARAMETRI VALUTATIVI

Valore Fondo TFR con tasso di attualizzazione +0,25% 116.152

Valore Fondo TFR con tasso di attualizzazione -0,25% 130.478

Duration del piano 31,8 anni

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 17012.1 Composizione della voce 120 “Capitale”

TIPOLOGIE TOTALE 2013 TOTALE 2012

1. Capitale 1.403.100 1.389.900

1.1 Quote ordinarie 1.118.000 1.104.800

1.2 Quote soci sovventori 285.100 285.100

Totale 1.403.100 1.389.900

12.5 Altre informazioniRiserve da valutazione composizione e variazioni

RISERVE DA VALUTAZIONI AFS

RISERVE FTARISERVE

VARIAZIONI ATTUARIALI SU TFR

TOTALE

Esistenze iniziali –16.674 9.244 0 –7.430

Aumenti 122.169 0 10.372 132.542

Diminuzioni 0

Rimanenze finali 105.495 9.244 10.372 125.112

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Altre riserve composizione e variazioni

F.DO RIS. ORDINARIA

RISERVA INDIVISIBILE

RIS. QUOTE SOCI RECEDUTI NON INCASSATE

RIS. QUOTE SOCI

DECADUTI

RIS. ESCLUSIONE

SOCIO

RISERVE FDO RISCHI

FDO RISCHI EX LR

1/2009 TOTALE

Esistenze iniziali 925.972 44.788 4.576 24.394 39.354 8.330.252 3.111.848 12.481.185

Aumenti

a) attribuzione utili 70.127 82.460 – – – – 81.169 233.756

b) altre variazioni – – – – 3.500 – 1.312 4.812

Diminuzioni:

a) Copertura perdite – – – – – – – –

b) altri utilizzi – – – – –31 – –2.819 –2.850

Rimanenze finali 996.099 127.248 4.576 24.394 42.823 8.330.252 3.191.511 12.716.903

Parte dell’utile è stato destinato ad incremento del Fondo Rischi ex L.R. 1/2009 sulla base degli interessi maturati nel 2012 su questi fondi regionali.A Riserva Ordinaria, invece, è stato destinato il 30% dell’utile di esercizio 2012, mentre l’utile residuo ha incrementato la Riserva Indivisibile.

Distribuibilità delle voci di patrimonio netto, ai sensi dell’art. 2427, n. 7-bis, Cod. Civ.NATURA IMPORTO DISTRIBUIBILITÀ

Capitale sociale 1.403.100

Riserve di capitale 0

Riserva soci receduti 4.576 A, B

Riserva soci decaduti 24.394 A, B

Riserva soci esclusi 42.823 A, B

Fondo rischi L. R. 1/2009 3.191.511 A, B

Riserve di utili 0

Riserva ordinaria 996.099 B

Riserva indivisibile 127.248 B

Riserve fondo rischi 8.330.252 B

Riserva valutazione AFS 105.495 -

Riserve FTA 9.244 -

Riserva di valutazione 10.372 -

Utile d’esercizio 35.296 -

TOTALE 14.280.410

LegendaA: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

Ai sensi dell’art.39 dello Statuto, nonché dell’art. 13, D.L. n. 269/2003, è fatto divieto alla Società di distribuire utili o avanzi di gestione alle imprese socie, anche in caso di scioglimento della Società stessa. Nel corso degli ultimi 3 esercizi non si sono avuti utilizzi di riserve ad eccezione della riserva “Fondo rischi L. R. 1/2009”, utilizzata come descritto nella tabella sottostante:

2011 2012 2013

Saldo iniziale 3.146.811 3.088.719 3.111.848

Diminuzioni per copertura di insolvenze -100.000 -26.728 -1.507

Incrementi per destinazione utili 41.908 49.857 81.169

Saldo Finale 3.088.719 3.111.848 3.191.511

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Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 201.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”

VOCI/FORME TECNICHETITOLI

DI DEBITOFINANZIAMENTI

ALTRE OPERAZIONI

TOTALE 2013

TOTALE 2012

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 311.658 – – 311.658 287.086

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 42.962 – – 42.962 68.729

5. Crediti – – –

5.1 Crediti verso banche – – 37.252 37.252 89.933

5.2 Crediti verso enti finanziari – – – – –

5.3 Crediti verso clientela – – – – –

6. Altre attività – – 8.112 8.112 203

7. Derivati di copertura – – – – –

Totale 354.620 – 45.364 399.985 445.951

Nella presente tabella sono riportati gli interessi derivanti dalle remunerazioni degli investimenti in titoli, dai depositi in conto corrente, e dai certificati di deposito classificati tra le attività L&R.

1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”

VOCI/FORME TECNICHE FINANZIAMENTI TITOLI ALTROTOTALE2013

TOTALE 2012

1. Debiti verso banche – – – – –

2. Debiti verso enti finanziari – – – – –

3. Debiti verso clientela – – – – –

4. Titoli in circolazione – – – –

5. Passività finanziarie di negoziazione – – – – –

6. Passività finanziarie valutate al fair value – – – – –

7. Altre passività – – 0,1 0,1 2.096

8. Derivati di copertura – – – – –

Totale – – 0,1 0,1 2.096

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

PARTE CINFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

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Sezione 2 – Commissioni attive e passive – Voci 30 e 402.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”

DETTAGLIO TOTALE 2013 TOTALE 2012

1. operazioni leasing finanziario – –

2. operazioni di factoring – –

3. credito al consumo – –

4. attività di merchant banking – –

5. garanzia rilasciate 1.211.357 1.258.037

6. servizi di: – –

– gestione fondi per conto terzi – –

– intermediazione in cambi – –

– distribuzione prodotti – –

– altri – –

7. servizi di incasso e pagamento – –

8. servicing in operazioni di cartolarizzazione – –

9. altre commissioni (da specificare) – –

Totale 1.211.357 1.258.037

2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive”SERVIZI/VALORI TOTALE 2013 TOTALE 2012

1. garanzie ricevute 4.380 6.343

2. distribuzione di servizi da terzi 0 0

3. servizi di incasso e pagamento 1.489 1.481

4. altre commissioni 767 450

a) commissioni insoluti 307 254

b) commissioni su titoli 460 196

Totale 6.637 8.275

La voce Commissioni Passive raggruppa le commissioni pagate da Valfidi per le controgaranzie ricevute dal Fondo Centrale di Garanzia, per il Bond dei Territori di Unicredit, per le operazio-ni effettuate su titoli finanziari e per i servizi di incasso del commissionale.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 3 – Dividendi e Proventi assimilati - Voce 503.1 Composizione della voce 50 “Dividendi e proventi simili”

VOCI/PROVENTI

TOTALE 2013 TOTALE 2012

DIVIDENDIPROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R.

DIVIDENDIPROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R.

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 8 – 14 –

3. Attività finanziarie al fair value – – – –

4. Partecipazioni – – – –

4.1 per attività di merchant banking

4.2 per altre attività

Totale 8 – 14 –

Sezione 7 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 907.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”

VOCI/COMPONENTI REDDITUALI

TOTALE 2013 TOTALE 2012

UTILE PERDITARISULTATO

NETTOUTILE PERDITA

RISULTATO NETTO

1. Attività finanziarie

1.1 Crediti – – – – – –

1.2 Attività disponibili per la vendita 17.253 –11.400 5.853 7.444 –7.971 –527

1.3 Attività detenute sino a scadenza – –4.326 –4.326 – –1 –1

Totale (1) 17.253 –15.727 –1.527 7.444 –7971 –527

2. Passività finanziarie – – – – – –

2.1 Debiti

2.2 Titoli in circolazione

Totale (2) – – – – – –

Totale (1+2) 17.253 –15.727 –1.527 7.444 –7.971 –527

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 8 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto - Voce 1008.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”

VOCI/RETTIFICHE

RETTIFICHE DI VALORE RIPRESE DI VALORE

TOTALE 2013

TOTALE 2012DI

PORTAFOGLIOSPECIFICHE

DI PORTAFOGLIO

SPECIFICHE

1. Crediti verso banche

- per leasing - - - - -

- per factoring - - - - -

- altri crediti - - - - -

2. Crediti verso enti finanziari

Crediti deteriorati acquistati

- per leasing - - - - -

- per factoring - - - - -

- altri crediti - - - - -

Altri crediti

- per leasing - - - - -

- per factoring - - - - -

- altri crediti - - - - -

3. Crediti verso clientela

Crediti deteriorati acquistati

- per leasing - - - - -

- per factoring - - - - -

- per credito al consumo - - - - -

- altri crediti

Altri crediti

- per leasing - - - - -

- per factoring - - - - -

- per credito al consumo - - - - -

- altri crediti - - 12.119 - 12.119 -

Totale - - 12.119 - - - 12.119 -

Nella sopraesposta tabella trova allocazione la svalutazione prudenziale sui crediti per commis-sioni non ancora recuperate o insolute.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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8.2 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”

VOCI/RETTIFICHERETTIFICHE DI VALORE

RIPRESE DI VALORE

TOTALE 2013

TOTALE 2012

1. Titoli di debito – 17.306 17.306 -

2. Titoli di capitale e quote di OICR – - - -

3. Finanziamenti – - - -

Totale – 17.306 17.306 -

Nel corso dell’anno 2013 sono state contabilizzate riprese di valore sul titolo Lehman Brothers in portafoglio.

8.4 Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie”

VOCI/RETTIFICHE

RETTIFICHE DI VALORE RIPRESE DI VALORE

TOTALE 2013

TOTALE 2012DI

PORTAFOGLIOSPECIFICHE

DI PORTAFOGLIO

SPECIFICHE

1. Garanzie rilasciate - 565.291 - 54.790 199.567 - - 420.513 - 376.890

2. Derivati su crediti - - - - -

3. Impegni ad erogare fondi - - - - -

4. Altre operazioni - - - - -

Totale - 565.291 - 54.790 199.567 - - 420.513 - 376.890

Nella tabella trovano allocazione le rettifiche e le riprese di valore derivanti dalla classificazio-ne a sofferenza e ad incaglio delle garanzie, nonché gli accantonamenti per impairment delle garanzie in bonis.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 1109.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”

VOCI/SETTORITOTALE2013

TOTALE2012

1) Personale dipendente 522.488 491.288

a) salari e stipendi 384.997 366.148

b) oneri sociali 106.173 94.080

c) indennità di fine rapporto - 241

d) spese previdenziali 6.975 6.995

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 22.853 22.842

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita -

- a benefici definiti -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:

- a contribuzione definita -

- a benefici definiti -

h) altre spese 1.490 980

2. Altro personale in attività -

3. Amministratori e Sindaci 176.114 170.064

4. Personale collocato a riposo -

5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende -

6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società -

Totale 698.602 661.352

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

2013 2012

Impiegati direttivi 1 1

Impiegati a tempo indeterminato 9,25 8,25

Impiegati a tempo determinato – –

Totale 10,25 9,25

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”

2013 2012

Rimborsi spese dipendenti 10.249 10.065

Spese e diritti camerali - 331

Energia elettrica 8.415 5.775

Spese telefoniche 3.535 4.029

Prestazioni di servizi 10.774 18.311

Premi assicurativi 573 233

Viaggi e trasferte 2.312 3.037

Cancelleria 2.404 1.871

Imu 4.572 4.438

Materiale di consumo 4.317 3.105

Postali e bolli 4.360 7.713

Tipografiche 13.944 13.948

Tares 1.647 -

Convegni - 847

Spese postali c/posta target 6.975 3.096

Prestazioni professionali 8.355 10.681

Spese di rappresentanza 1.864 3.555

Spese pasti e pernottamenti 161 493

Pubblicità 1.700 1.126

Corsi di aggiornamento 3.329 3.642

Libri, giornali, riviste 468 742

Installazione e ass. software 6.248 236

Diritti di segreteria 61 74

Pulizia locali uffici 9.808 11.594

Spese manifestazioni 101 1.536

Manitenzione locali ufficio 1.756 1.650

Manutenzione macchine ufficio 996 -

Tassa registro imprese 328 -

Spese condominiali 7.847 11.090

Spese di certificazione e revisione 14.120 8.327

Canoni di locazione 12.318 50.952

Spese di consulenza 27.929 22.961

Iside - prestazioni servizi 57.186 56.070

Federazione Bcc - prestazione servizi 56.203 61.674

Crif - prestazione servizi 36.181 29.566

Totale 321.036 342.703

I rimborsi spese dipendenti sono stati riclassificati nella voce 110.b «Altre spese amministra-tive» in coerenza con quanto affermato da Banca d’Italia tramite lettera con n. protocollo 0122162/12 del 10/02/2012, nota tecnica - allegato 1.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 12010.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”

VOCI/RETTIFICHE E RIPRESE DI VALOREAMMORTAMENTO

(a)

RETTIFICHE DI VALORE PER

DETERIORAMENTO(b)

RIPRESE DI VALORE

(c)

RISULTATO NETTO(a+b+c)

1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà

a) terreni – – – –

b) fabbricati 45.879 – – 45.879

c) mobili 19.624 – – 19.624

d) strumentali 8.007 – – 8.007

e) altri 6.588 6.588

1.2 Acquisite in leasing finanziaria

a) terreni – – – –

b) fabbricati – – – –

c) mobili – – – –

d) strumentali – – – –

e) altri – – – –

2. Attività riferibili al leasing finanziario – – – –

3. Attività detenute a scopo di investimento – – – –

Totale 80.098 – – 80.098

Tra gli ammortamenti relativi a «Attività ad uso funzionale di proprietà - altri» trovano allo-cazione gli ammortamenti degli impianti - ascensore - e dei lavori su beni di terzi. L’immobile acquistato è divenuto operativo dal dicembre 2012; il 2013 è il primo esercizio con ammorta-mento completo.

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 13011.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”

VOCI/RETTIFICHE E RIPRESE DI VALOREAMMORTAMENTO

(a)

RETTIFICHE DI VALORE PER

DETERIORAMENTO (b)

RIPRESE DI VALORE

(c)

RISULTATO NETTO (a+b+c)

1. Avviamento – – – –

2. Altre attività immateriali – –

2.1 di proprietà 566 566

2.2 Acquisite in leasing finanziario

3. Attività riferibili al leasing finanziario – – – –

4. Attività concesse in leasing operativo – – – –

Totale 566 – – 566

Nella tabella sono riportati gli ammortamenti sui software in uso da Valfidi.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 16014.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione”

DESCRIZIONI 2013 2012

Altri proventi di gestione

Arrotondamenti attivi 80 70

Sopravvenienze attive 5.135 7.112

Proventi da CTB ex art. 46 bis L.R.27/1998 812 923

Proventi da CTB ex art. 47 bis L.R.27/1998 0 2.800

Abbuoni e sconti attivi 139 0

Rimborso spese calendario 1.000

Totale 7.166 10.906

Altri oneri di gestione

Commissioni e spese c/c -3.824 -3.610

Beneficienza e contributi -400 0

Imposta bollo c/c ordinari -1.349 -480

imposta di registro -135 -220

Realizzazione calendario -5.845 -4.138

Omaggi aziendali -915 -1.296

Borse di studio -8.000 -9.000

Costi non deducibili -1

Quota Federation des Cooperatives Vald. -399 -399

Quota associativa Fedart -4.500 -4.500

Arrotondamenti passivi -74 -68

Accantonamento contributo 0,5 x mille -14.296 -12.083

Sopravvenienze passive -8.620 -13.562

Minusvalenze alienazione cespiti -545 0

Totale -48.902 -49.356

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 19017.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”

COMPONENTE/VALORITOTALE 2013

TOTALE 2012

1. Imposte correnti 13.580 13.471

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi – –

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio – –

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)

4. Variazione delle imposte anticipate – –

5. Variazione delle imposte differite – –

Imposte di competenza dell'esercizio 13.580 13.471

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES IRAP

Risultato prima delle imposte 48.876

Costo del personale 597.072

Aliquota 27,50% 2,98%

Onere fiscale teorico 13.441 17.793

Diferenze temporanee dell’esercizio 0 0

Differenze temporanee precedenti 0 0

Altre differenze

in diminuzione -68.569 -157.068

in aumento 25.215 0

Perdite esercizi precedenti 0 0

Imponibile 5.522 440.004

Imposte correnti sul reddito calcolate 1.519 13.112

Detrazioni 1.051 0

Imposte correnti sul reddito 468 13.112

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’attività svoltaIl core business dell’attività di Valfidi è incentrato sul rilascio di garanzie consortili a supporto delle richieste di finanziamenti bancari delle imprese, garanzie rilasciate a valere sul patrimonio della società. Valfidi agevola l’accesso al credito prestando garanzie in percentuale all’importo del finanziamento.

D.1 Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

OPERAZIONIIMPORTO

2013IMPORTO

2012

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta 36.727.245 0

a) Banche 36.727.245 0

a.1) di cui erogate 31.964.702

a.2) di cui deliberate 3.608.651

a.3) di cui deteriorate 1.153.892

b) Enti finanziari

c) Clientela

2) Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria 49.884.068 87.199.485

a) Banche 49.884.068 87.199.485

a.1) di cui erogate 44.223.232 77.973.374

a.2) di cui deliberate 473.878 4.497.793

a.3) di cui deteriorate 5.186.958 4.728.319

b) Enti finanziari

c) Clientela

3) Garanzie rilasciate di natura commerciale 301.661 74.907

a) Banche

b) Enti finanziari

c) Clientela 301.661 74.907

4) Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0

a) Banche 0 0

i) a utilizzo certo

ii) a utilizzo incerto

b) Enti finanziari 0 0

i) a utilizzo certo

ii) a utilizzo incerto

c) Clientela 0 0

i) a utilizzo certo

ii) a utilizzo incerto

5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione

6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi

7) Altri impegni irrevocabili

a) A rilasciare garanzie

b) Altri

Totale 86.912.974 87.274.392

PARTE DALTRE INFORMAZIONI

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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L’impegno della Cooperativa nasce all’atto della delibera della garanzia consortile da parte dell’organo deliberante preposto. In questa fase le garanzie sono classificate in “deliberate”. Al momento in cui Valfidi riceve comunicazione da parte dell’istituto finanziatore dell’erogazione/attivazione della linea di credito garantita, l’operatore provvede ad aggiornare nella procedura gestionale “Parsifal” lo stato della garanzia in “erogata” e, laddove previsto, provvederà a cari-care il piano di ammortamento. Sia le garanzie deliberate che quelle erogate sono classificate in bonis. Lo status di classificazione delle posizioni, evidenziante la qualità del credito delle stesse, può mutare allorquando emergano anomalie o problematiche riferite alla salute finanziaria della controparte. Nello specifico, Valfidi monitora costantemente l’andamento degli affidamenti ga-rantiti al fine di poter così classificare correttamente le relative controparti. Questa attività viene svolta in collaborazione con gli stessi istituti di credito dai quali provengono i flussi informativi utili ad aggiornare le posizioni di rischio e procedere così, in caso di mancato pagamento alla classificazione delle garanzie interessate tra le esposizioni scadute1. Egualmente, nel caso in cui l’ente finanziatore dovesse confermare che la situazione di difficoltà di tipo economico, finanziario o gestionale della controparte garantita non sia stata risolta ovvero quando l’istituto di credito ha provveduto a classificarla in incaglio (proprio in virtù di questa situazione) o per la quale è intercorsa la revoca degli affidamenti concessi senza dar corso alla segnalazione di sofferenza, Valfidi provvede a classificarla tra le partite in incaglio “tout court”2. Allo stesso modo nel caso in cui la situazione della controparte incagliata subisca ulteriori peggioramenti ovvero quando gli istituti di credito abbiano provveduto a dar corso alla segnalazione a sistema di sofferenza, Valfidi provvede a classificare la posizione in sofferenza “di firma”3. L’insieme di queste tre voci rappresenta le garanzie deteriorate (così come indicate in Tabella D.1 alla voce a.3) che, nel caso degli incagli “tout court” e delle sofferenze di firma, vengono opportunamente presidiate attraverso la definizione di opportuni accantonamenti prudenziali proporzionali al grado di rischio di ulteriore deterioramento dello status ovvero della probabilità di perdita. Alla data del 31 dicembre 2013 l’apposito fondo di svalutazione ammonta ad euro 2.568.807 ed è inserito nella voce 90 del passivo dello stato patrimoniale – Altre passività.

D.2 Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione

VOCE

TOTALE 2013 TOTALE 2012

VALORE LORDO

RETTIFICHE DI VALORE

VALORE NETTO

VALORE LORDO

RETTIFICHE DI VALORE

VALORE NETTO

1. Attività in bonis 0 0 0 0 0 0

– da garanzie

− di natura commerciale

− di natura finanziaria

2. Attività deteriorate 1.149.235 1.101.837 47.398 1.244.925 1.103.058 141.867

– da garanzie

− di natura commerciale

− di natura finanziaria 1.149.235 1.101.837 47.398 1.244.925 1.103.058 141.867

Totale 1.149.235 1.101.837 47.398 1.244.925 1.103.058 141.867

A seguito dell’effettiva escussione della garanzia prestata da Valfidi la posizione viene iscritta a credito (voce 60 dell’attivo dello Stato Patrimoniale). Le appostazioni sono effettuate al netto delle specifiche svalutazioni prudenziali analitiche effettuate a presidio del rischio di perdita. Nel prospetto sopra sono riportate le evidenze degli ultimi due esercizi.

1 Per un maggior dettaglio della denominazione si rimanda a quanto esposto alla sezione inerente il Ri-schio di Credito.

2 Si veda la precedente nota.3 Si veda la nota n. 1.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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78

D.3

Valor

e dell

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anzi

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2.34

1.28

4

33.2

32.0

69

25

6.52

115

4.18

834

.510

86

2.86

110

8.29

6

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ltre

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nzie

fin

anzi

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2.71

4.79

1

41.9

82.3

20

56.4

29

3.05

1.63

02.

047.

487

68.4

81

2.01

0.41

725

8.83

5

- g

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301.

661

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D.1

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Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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D.5 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di stockTIPO GARANZIA VALORE NOMINALE VALORE DI BILANCIO

- garanzie finanziarie a prima richiesta 0 0

- altre garanzie finanziarie 371.761 154.656

- garanzie di natura commerciale 0 0

Totale 371.761 154.656

D.6 Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di flussoTIPO GARANZIA VALORE NOMINALE VALORE DI BILANCIO

- garanzie finanziarie a prima richiesta 0 0

- altre garanzie finanziarie 71.305 12.036

- garanzie di natura commerciale 0 0

Totale 71.305 12.036

Nel corso dell’esercizio 2013 sono pervenute nuove richieste di escussione delle garanzie per euro 71.305, che complessivamente portano lo stock di garanzie rilasciate in corso di escussione a complessivi euro 371.761, a fronte delle quali sono già stati previsti accantonamenti per euro 217.104. La liquidazione delle medesime avverrà allorquando l’Intermediario avrà ricevuto, da parte degli istituti di credito richiedenti, tutta la documentazione utile alla verifica della corretta quantificazione degli importi richiesti.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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H. Operatività con fondi di terziH.1 – Natura dei fondi e forme di impiego

VOCE

TOTALE 2013 TOTALE 2012

FONDI PUBBLICI ALTRI FONDI FONDI PUBBLICI ALTRI FONDI

DI CUI: A RISCHIO PROPRIO

DI CUI: A RISCHIO PROPRIO

DI CUI: A RISCHIO PROPRIO

DI CUI: A RISCHIO PROPRIO

1. Attività in bonis

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- partecipazioni

di cui: per merchant banking

- garanzie e impegni 16.754 16.754 - - 15.119 15.119 - -

2. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.2 Incagli

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.3 Esposizioni ristrutturate

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.4 Esposizioni scadute

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

Totale 16.754 16.754 15.119 15.119 Valfidi nel corso del 2010 ha sottoscritto una convenzione con la locale Camera Valdostana del-le Imprese e delle Professioni per la realizzazione del progetto “Accesso al Credito delle micro e piccole imprese: accompagnamento e facilitazione nella fase di start-up e/o ristrutturazione”, in collaborazione con l’Agenzia del lavoro, per sostenere l’accesso al credito da parte delle micro e piccole imprese operanti in Valle d’Aosta. È stato costituito un fondo (denominato “fondo rischi ex fondo perequativo”), di proprietà del sistema camerale che consente a Valfidi di rilasciate ga-ranzie secondo i dettami previsti dalla convenzione. Alla data di chiusura dell’esercizio sono in essere n. 4 garanzie a valere su tali fondi per un totale di affidamenti garantiti di euro 67.016,32. La garanzia che complessivamente viene concessa all’Istituto di credito è pari al 50% dell’affi-damento, per un 25% a valere sul fondo rischi ex perequativo per l’altro 25% a valere su fondi propri di Valfidi. Pertanto il rischio che complessivamente Valfidi ha assunto concedendo queste garanzie a chiusura dell’esercizio 2013 è pari ad euro 16.754,08.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio

VOCEFONDI PUBBLICI

VALORE LORDORETTIFICHE DI

VALOREVALORE NETTO

1. Attività in bonis 16.754 0 16.754

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni 16.754 – 16.754

- partecipazioni

di cui: per merchant banking

2. Attività deteriorate 0 0 0

2.1 Sofferenze 0 0 0

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.2 Incagli 0 0 0

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

2.4 Esposizioni scadute 0 0 0

- leasing finanziario

- factoring

- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni

- garanzie e impegni

Totale 16.754 0 16.754

H.3 – Altre informazioniH.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi

DESCRIZIONEESISTENZE

AL 01/01/2013GARANZIE A VALERE

SU TALE FONDOUTILIZZI IN CORSO

DI ESERCIZIOESISTENZE

AL 31/12/2013

Fondo Rischi “ex Fondo perequativo” 90.000 16.754 0 90.000

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di coperturaPremessa Valfidi (nel seguito “la Cooperativa” o “l’Intermediario”) ha ottenuto l’iscrizione nell’Elenco Speciale di cui all’ex. art. 107 del TUB in data 27 Aprile 2010, pertanto è sottoposta al regime di vigilanza prudenziale disciplinato e previsto dalla Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 5 agosto 1996, 9° aggiornamento del 28 febbraio 2008. Nel corso della propria storia, la Cooperativa ha da sempre posto una particolare attenzione alla valutazione dei propri impegni in essere, con l’intenzione di controllare adeguatamente il ri-schio da questi derivante. La natura stessa di Intermediario vigilato pone Valfidi nella condizio-ne di doversi dotare di una struttura adeguatamente organizzata secondo quanto previsto dalla vigente normativa di Banca d’Italia. Al vertice della stessa l’Intermediario pone il Consiglio di Amministrazione al quale sono demandate le responsabilità in materia di politiche strategiche e di gestione della Cooperativa, nonché la definizione delle politiche di gestione dei rischi con la collaborazione delle relative funzioni di gestione del rischio. Il Consiglio è a sua volta presieduto dal Presidente che riveste il ruolo di garante del buon funzionamento dello Stesso ed in partico-lare ne favorisce lo sviluppo della dialettica interna funzionale alla valutazione ed alla delibera delle scelte aziendali assicurandone al contempo il bilanciamento interno dei poteri. Al con-tempo, partecipa alla funzione gestoria del Consiglio di Amministrazione il Direttore Generale, che rappresenta il vertice della struttura organizzativa degli uffici della Cooperativa ed esercita le proprie attribuzioni entro il perimetro definito dallo Statuto e secondo gli indirizzi strategici e gestionali dettati dal Consiglio di Amministrazione. Riveste, invece, il ruolo di organo di con-trollo il Collegio Sindacale al quale è attribuito il compito di vigilare in materia di osservanza delle norme di legge, dei regolamenti e dello Statuto sociale, sulla corretta amministrazione e sull’adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della Cooperativa.Il Sistema dei Controlli Interni di Valfidi è ad oggi organizzato in un primo livello ovvero i cosiddetti controlli di linea, integrati nel software Parsifal, un secondo livello di controllo, la cui responsabilità è demandata all’Ufficio Risk Management, ed un terzo livello riguardante i controlli attinenti all’Internal Audit, il cui servizio è affidato alla Federazione delle Banche di credito co-operativo di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Il Consiglio di Amministrazione in virtù della propria responsabilità in materia di supervisione strategica ha provveduto a definire opportune politiche di gestione dei rischi aziendali in coerenza con l’attività svolta ed il modello di business ad oggi adottato, attraverso l’adozione di contenuti di normativa interna, tra i quali quelli riferiti al monitoraggio della propensione al rischio ed alla conduzione del processo di auto-valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (il c.d. “I.C.A.A.P.”), funzionali alla definizione dei ruoli e delle responsabilità affidate alle competenti unità organizzative. I dati che si illustreranno nella pre-sente sezione 3 ed in quella successiva sono stati determinati nella stesura e nelle elaborazioni di misurazione dei rischi funzionali alla presentazione del resoconto I.C.A.A.P.. In linea con quan-to disposto dall’Autorità di Vigilanza il resoconto verrà presentato entro la fine di aprile 2014 così come stabilito con la comunicazione di estensione del termine di presentazione inviata a tutti gli Intermediari nel corso del mese di marzo 2012.

3.1 RISChIO DI CREDITOPer rischio di credito si intende il rischio di subire perdite sulle posizioni di credito, in e fuori bilancio, derivante dall’inadempienza o dal peggioramento della qualità creditizia della con-troparte. In altre parole, il rischio di credito si identifica nel rischio che una controparte non adempia alle proprie obbligazioni, per cui il soggetto creditore non è in grado di ricevere in tutto o in parte l’oggetto del contratto. Il rischio di credito è il principale rischio a cui Valfidi è esposta in relazione alla propria attività caratteristica di concessione di garanzie.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generaliL’attività di Valfidi consiste nella concessione di garanzie alle P.M.I., ai liberi professionisti ed alle imprese del settore del commercio, dei servizi e del turismo che svolgano la propria attività sul territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta.Nel corso dell’esercizio 2013, come verrà meglio dettagliato nel proseguo, oltre ad aver defini-tivamente terminato l’attività di miglior classificazione delle posizioni a suo tempo classificate in “preincaglio” sono state revisionate le politiche di gestione delle garanzie deteriorate anche a seguito dell’emanazione, da parte della Banca d’Italia, delle relative indicazioni in materia con la comunicazione di chiarimenti dell’8 maggio 2013. Inoltre, a seguito dell’implementazio-

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ne del software, della definizione con la maggior parte degli istituti di credito di più funzionali modalità di scambio di informazioni ed in conseguenza delle novità in materia segnaletica si è dato avvio, in particolare nella seconda parte dell’esercizio 2013, ad una più puntuale gestione delle esposizioni scadute istituendo tra l’altro una unità organizzativa deputata al monitoraggio di tali posizioni. Occorre, inoltre, specificare che è proseguita, così come disciplinato dalla normativa interna, l’ormai assodata attività di reportistica periodica riguardante il monitoraggio delle posizioni deteriorate, l’andamento dell’attività creditizia della concessione delle garanzie e del rispetto dei limiti prestabiliti dai regolamenti interni vigenti.

2. Politiche di gestione del rischio di creditoa) Principali fattori del rischio di creditoIl rischio di credito per Valfidi è generato principalmente dall’attività madre della prestazione di garanzia collettiva dei fidi a favore delle proprie imprese socie. In particolare questo rappresenta la probabilità che si manifesti l’eventuale insolvenza dei clienti affidati, in seguito alla quale gli Istituti di credito convenzionati possono richiedere l’escussione della garanzia prestata. Ad oggi l’Intermediario rilascia garanzie nei confronti di istituti di credito ed enti finanziari (es. società di leasing) principalmente di “prima istanza” oltre a quelle di natura “sussidiaria”. Per quanto attiene, invece, al rischio di controparte, questo è determinato dalle sole operazioni di pronti contro termine attive, in quanto l’Intermediario non opera, al momento, in strumenti derivati od operazioni particolari a lungo termine. Tuttavia, alla data del 31 dicembre 2013 nessuna operazione di pronti contro termine attiva risultava in essere, per questa motivazione non vi sono esposizioni a tal rischio da segnalare.

b) Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio adottati e le strutture organizzative preposteIn materia di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito il Consiglio di Ammini-strazione ha adottato i seguenti regolamenti in materia, disciplinando al loro interno i ruoli e le responsabilità assegnate alle relative unità organizzative preposte :• Fascicolo limiti operativi e deleghe di potere (adottato con delibera del 18 novembre 2010 e

revisionato in data 4 marzo 2014);• Limiti operativi per l’Area Finanza (adottato con delibera del 18 novembre 2010 e revi-

sionato in data 20 febbraio 2013);• Regolamento del credito (adottato con delibera del 17 dicembre 2010 e revisionato in

data 19 settembre 2013).La misurazione del rischio di credito ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali è stata effettuata, nel corso del 2013, secondo il metodo standardizzato semplificato ponderando le esposizioni per il rischio sulla scorta dei coefficienti stabiliti nella Tabella 9 del Capitolo V, Se-zione III della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 5 agosto 1996. Tuttavia, dalla misurazione riferita al 31 dicembre 2013, Valfidi ha adottato il metodo standardizzato così come pianificato nel corso del 2013.L’elaborazione della misurazione del rischio di credito viene effettuata avvalendosi del servizio prestato dal gestore del sistema informatico in outsourcing Galileo Network s.r.l.4.

b.1) GaranzieValfidi ha strutturato il processo del credito nelle seguenti fasi:– pianificazione e organizzazione– concessione e revisione– monitoraggio– gestione del contenziosoLa fase di “pianificazione ed organizzazione” è svolta in coerenza con le politiche di sviluppo e di rischio/rendimento definite dal Consiglio di Amministrazione. In questa fase una cura par-ticolare è dedicata all’analisi della documentazione raccolta per la formale composizione delle istruttorie ed alla verifica della compatibilità di tali operazioni con tutta la normativa interna alla Cooperativa.La fase di “concessione e revisione” tiene conto dell’iter di affidamento, ovvero dalla richiesta di fido (o dalla revisione delle linee di credito già concesse) alla successiva valutazione della domanda e conseguente formulazione della proposta di fido, sino alla delibera da parte del competente organo. Nella presente fase le principali funzioni aziendali coinvolte sono: l’Ufficio Fidi, il Direttore Generale, il Comitato Tecnico ed il Consiglio di Amministrazione.

4 Iside S.p.A. ha ceduto a far data del 1° febbraio 2014 il ramo d’azienda dedicato ai Confidi alla Galileo Network s.r.l..

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Le due fasi sopra descritte risultano essere le principali nella determinazione del merito credi-tizio del soggetto richiedente. Inoltre, in linea con quanto predisposto dalla vigente normativa, per rendere maggiormente approfondita tale valutazione vengono individuati e censiti nella fase di pianificazione ed organizzazione i “gruppi di clienti connessi” (per connessione “giuridica” ed “economica”) in modo da poter correttamente valutare il rischio di credito nel complesso delle attività collegate e formanti un gruppo. Per quanto concerne, invece, la fase di “monitoraggio delle posizioni anomale”, nel corso del 2013 è stata revisionata la normativa interna disciplinante le categorie di classificazione della qualità creditizia a seguito delle indicazioni in merito che l’Autorità di Vigilanza ha fornito agli intermediari. In particolare è stata introdotta la categoria e dunque le relative procedure gesto-rie delle garanzie su esposizioni scadute. Pertanto, così come già accennato in precedenza, a fine 2013 è stata istituita una nuova unità organizzativa deputata al monitoraggio ed alla gestione del credito anomalo, sino alla classificazione a sofferenza di firma, denominata Ufficio Monito-raggio del Credito. Mentre, per quel che riguarda le posizioni classificate a sofferenza “di firma” e le relative richieste di escussione l’attività di gestione resta a capo dell’Ufficio Risk Management. La presente fase ha come obiettivo principale quello di anticipare l’insorgere e l’aggravarsi di fenomeni di rischiosità delle controparti garantite, con l’intento di meglio gestire le anomalie riscontrate anche in collaborazione con gli Istituti di Credito beneficiari delle garanzie stesse. Inoltre, l’Ufficio Risk Management, con cadenza trimestrale, produce un report con il quale il Con-siglio di Amministrazione viene informato dell’andamento delle posizioni anomale e della ge-stione delle posizioni per cui si è subita l’escussione della garanzia ovvero le sofferenze. b.2) Portafoglio titoli di proprietàAttualmente Valfidi dispone di tre portafogli di strumenti finanziari riconducibili alle categorie delle Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (HTM) e dei Crediti e Finanziamenti (L&R). La gestione del Portafoglio titoli di proprietà è disciplinata secondo quanto previsto dal regolamento Limiti operativi per l’Area Finanza, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 novembre 2010 che individua quale gestore dell’Area Finanza il Direttore Generale o, in caso di sua assenza, il Presidente del Con-siglio di Amministrazione. L’operatività conseguente è svolta nei limiti stabiliti dal regolamento citato, con la finalità di investire la liquidità detenuta e poter, in caso di necessità, liquidare prontamente gli strumenti in esso contenuti. Nell’odierna gestione del Portafoglio titoli di proprietà i nuovi strumenti finanziari acquistati da Valfidi vengono classificati nelle categorie degli AFS, degli HTM e dei L&R sulla base della natura intrinseca dello strumento finanziario acquistato e secondo, per quanto attiene specifi-catamente alle prime due categorie, l’intenzione di mantenere in portafoglio lo strumento sino alla sua naturale scadenza.Per quel che riguarda, invece, il caso del titolo Lehman Brothers (emesso dalla Lehman Brothers Holding Inc), si segnala che nel corso dell’esercizio 2013 Valfidi ha percepito ulteriori due tran-ches di rimborso: la prima in data 5 aprile 2013 di euro 8.195,04 e la seconda in data 11 ottobre 2013 pari ad euro 9.111,21. Ad oggi, pertanto, è stato recuperato un totale di euro 33.341,39 (di cui euro 16.125,14 nel corso del 2012) corrispondenti al 22,28% del valore nominale a suo tempo sottoscritto. Attualmente si è deciso di mantenere ancora iscritto a bilancio un valore simbolico di euro 1, nel caso di possibili ulteriori recuperi parziali nel corso del prossimo eserci-zio, in virtù del fatto che la procedura fallimentare non risulta ad oggi ancora conclusa.A cadenza mensile l’Ufficio Amministrazione e Contabilità monitora il rispetto dei limiti stabi-liti dal regolamento Limiti operativi per l’Area Finanza riferendo al Direttore Generale ed all’Ufficio Risk Management le risultanze del controllo svolto, in particolar modo nel caso in cui dovesse regi-strare il superamento di uno di questi. Inoltre, trimestralmente, il medesimo Ufficio presenta al Consiglio di Amministrazione un apposito report inerente la composizione del Portafoglio titoli ed il rispetto dei limiti stabiliti dal già citato regolamento. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, secondo quanto previsto dalla normativa vigen-te5, utilizzando i fattori di ponderazione previsti per la metodologia semplificata. La misura-zione del rischio di tasso è elaborata da Galileo Network s.r.l., gestore in outsourcing del sistema informativo Parsifal.

c) Tecniche di mitigazione del rischioAl fine di mitigare il rischio di credito Valfidi beneficia, su talune tipologie di affidamento, della controgaranzia del Fondo Centrale di Garanzia presso il Medio Credito Centrale. In fase di

5 Allegato M della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 5 agosto 1996, 9° aggiornamento.

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valutazione della controparte la competente funzione, identificata nell’Ufficio Fidi/Crediti, esa-mina la possibilità di richiedere tale controgaranzia secondo quanto stabilito dal Regolamento del Fondo. Inoltre, dalla scadenza segnaletica del 31 dicembre 2013 la citata controgaranzia è stata utilizzata quale tecnica di attenuazione del rischio di credito ai fini prudenziali. Inoltre, nel corso del 2013 è stata acquisita una fideiussione a favore di Valfidi a copertura diret-ta di obbligazioni di terzi ed una lettera di patronage.

OPERAZIONI IMPORTO 2013 IMPORTO 2012

1) Garanzie ricevute di natura finanziaria 4.837.053 4.989.834

a) Fondo per il Medio Credito Centrale 4.837.053 4.989.834

b) Fondo Europeo per gli Investimenti 0 0

c) Altre

2) Garanzie ricevute di natura commerciale 355.000 115.000

a) Garanzie ricevute da terzi 230.000 115.000

b) Altre 125.000 0

Totale 5.192.053 5.104.834

d) Procedure seguite e le metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività finanziarie deteriorateModalità di classificazione dei crediti per qualità di debitoreNel corso dell’esercizio 2013 Valfidi ha adeguato la propria regolamentazione interna in mate-ria di politiche di classificazione delle garanzie, recependo le indicazioni fornite dall’Autorità di Vigilanza con l’emanazione della nota dell’8 maggio 2013 specificatamente destinata ai “Confi-di 107”. In realtà, l’operatività dell’Intermediario in materia di classificazione delle garanzie era già fortemente conformata in tal senso, grazie alle revisioni apportate alla normativa interna di riferimento nel dicembre 2012 e nel febbraio 2013, con le quali era stata abbandonata la classi-ficazione a “preincaglio” ed erano al contempo state adottate le categorie di qualità del credito denominate incagli “tout court” e sofferenze “di firma”, adattando di fatto al contesto dei crediti di firma quanto indicato dalla Circolare n. 217 del 5 agosto 1996 di Banca d’Italia in materia di qualità creditizia.Inoltre, sempre in virtù dei già citati chiarimenti in materia di classificazione delle garanzie deteriorate forniti dall’Autorità di Vigilanza, dalla seconda metà dell’esercizio 2013 Valfidi, anche grazie alle implementazioni apportate sul software gestionale Parsifal ed in forza dei flussi informativi ricevuti dagli istituti di credito, ha avviato l’attività di monitoraggio e gestione delle cosiddette garanzie su esposizioni scadute. L’approccio prudenziale adottato su queste posi-zioni, anche in virtù delle implementazioni apportate sul gestionale a seguito delle precisazioni normative in materia segnaletica, è quello per “singola transazione” che si è ritenuto essere più consono e funzionale alla particolarità tipica dell’attività svolta da Valfidi. Pertanto, alla luce di quanto sin qui esposto, ad oggi il vigente Regolamento del Credito prevede che le posizioni anomale vengano classificate nelle seguenti classi di qualità creditizia:– crediti ristrutturati6;– esposizioni scadute;– incagli tout court;– sofferenze di firma;– posizioni in “sofferenza/escusse”. Nello specifico, dal punto di vista operativo, il citato regolamento, prevede che la gestione delle esposizioni scadute e degli incagli tout court sia affidata all’Ufficio Monitoraggio del Credito, mentre per quanto attiene alla gestione dei crediti ristrutturati7, delle sofferenze di firma e delle posizioni classificate a sofferenza di cassa a seguito dell’avvenuta escussione, questa è annoverata tra i compiti dell’Ufficio Risk Management.

6 Definiti ai sensi della Circolare di Banca d’Italia n. 217/96.7 Alla data del 31 dicembre 2013 Valfidi non rilasciava garanzie su crediti ristrutturati.

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Politiche di ammortamento definitivo delle partite anomale (cd. “stralcio”) Rispetto alle politiche di ammortamento definitivo delle partite anomale (c.d. “stralcio”) Val-fidi, nella sua normativa interna, non ha previsto delle indicazioni puntuali o linee guida a tal proposito. Per questo motivo il Consiglio di Amministrazione valuta caso per caso la necessità di portare ad ammortamento definitivo una partita anomala. Nella seguente tabella si riporta la situazione delle posizioni “stralciate” degli ultimi due esercizi. Nel corso dell’esercizio 2013 sono state stralciate n. 2 posizioni stante l’impossibilità di addivenire ad un recupero anche parziale del credito a sofferenza.

NUMERO DI POSIZIONI “STRALCIATE”

AMMONTARE TOTALE A “STRALCIO”

AMMONTARE MEDIO A “STRALCIO”

Esercizio 2013 2 12.164 6.082

Esercizio 2012 1 15.034 N.S.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

PORTAFOGLI/QUALITÀ SOFFERENZE INCAGLIESPOSIZIONI

RISTRUTTURATEESPOSIZIONI SCADUTE

ALTRE ATTIVITÀ

TOTALE

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – – – – 12.132.681 12.132.681

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – – – – 715.927 715.927

5. Crediti verso banche – – – – 2.581.612 2.581.612

6. Crediti verso enti finanziari – – – –

7. Crediti verso clientela 47.398 – – – 85.392 132.790

8. Altre Attività – – – –

9. Derivati di copertura – – – –

Totale 2013 47.398 0 0 0 15.515.612 15.515.612

Totale 2012 141.867 0 0 0 14.880.363 15.022.230

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2.Esposizioni creditizie2.1 Esposizioni creditizie verso la clientela: valori lordi e netti

TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI ESPOSIZIONE

LORDA

RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE

RETTIFICHE DI VALORE

DI PORTAFOGLIO

ESPOSIZIONE NETTA

A. ATTIVITÀ DETERIORATE

ESPOSIZIONI PER CASSA: 1.149.235 1.101.837 – 47.398

– Sofferenze 1.149.235 1.101.837 – 47.398

– Incagli

– Esposizioni Ristrutturate

– Esposizioni scadute deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: 6.040.926 2.568.807 – 3.472.120

– Sofferenze 3.364.580 2.201.676 – 1.162.905

– Incagli 2.381.542 367.131 – 2.014.411

– Esposizioni ristrutturate – – – –

– Esposizioni scadute deteriorate 294.804 – – 294.804

TOTALE A 7.190.162 3.670.644 0 3.519.518

B. ESPOSIZIONI IN BONIS

– Esposizioni scadute non deteriorate – – – –

– Altre esposizioni 80.872.048 – 345.305 80.526.743

TOTALE B 80.872.048 0 345.305 80.526.743

Totale (A+B) 88.062.210 3.670.644 345.305 84.046.261

3. Concentrazione del credito3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per settore di attività

SAE DESCRIZIONE N. DI GARANZIE EURO

473 ALTRE UNITA’ PUBBLICHE 2 4.513

283 PROMOTORI FINAZIARI 1 10.000

284 ALTRI AUSILIARI FINANZIARI 3 15.448

280 MEDIATORI, AGENTI E CONSULENTI DI ASSICURAZIONE 4 39.235

600 FAMIGLIE CONSUMATRICI 7 82.158

480 UNITA’ O SOCIETA’ARTIGIANE CON 20 O PIU’ ADDETTI 11 258.177

491UNITA’ O SOCIETA’ALTRE CON PIU’ DI 5 E MENO DI 20 ADDETTI

31 825.303

490 UNITA’ O SOCIETA’ALTRE CON 20 O PIU’ ADDETTI 32 1.177.243

481UNITA’ O SOCIETA’ARTIGIANE CON PIU’ DI 5 E MENO DI 20 ADDETT

104 2.688.933

615 ALTRE FAMIGLIE PRODUTTRICI 702 9.547.808

492 SOCIETA’ ALTRE CON MENO DI 20 ADDETTI 570 12.648.728

482 SOCIETA’ ARTIGIANE CON MENO DI 20 ADDETTI 858 14.346.661

614 ARTIGIANI 1.726 17.036.588

430 IMPRESE PRODUTTIVE 794 28.232.178

Totale 4.845 86.912.974

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3.2 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica della controparteL’area geografica di riferimento delle controparti con cui Valfidi opera è circoscritta al territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Possono infatti ottenere la qualifica di soci ordinari di Valfidi e quindi usufruire dei servizi da questa offerti “le imprese, sia in forma individuale sia collettiva, artigiane, del terziario e dei servizi, del lavoro autonomo ed indipendente, le piccole e medie imprese come defi-nite dalla disciplina comunitaria (decreto del Ministero delle Attività produttive del 18/04/05 attuativo della Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6/5/2003) - in proseguo definite anche piccole e medie imprese - aventi sede nella Regione Valle d’Aosta od operanti sul territorio della Valle d’Aosta” (art. 6 dello Statuto approvato dall’Assemblea dei soci in data 18 maggio 2011), ovvero tutte le attività aventi sede od una unità operativa in Valle d’Aosta. Per questo motivo l’area geografica di riferimento delle controparti assistite da Valfidi è la stessa.

3.3 Grandi rischiValore non ponderato 7.333.209

Valore ponderato 6.719.270

Numero 3

Per “grande rischio” si intende quell’esposizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza. Valfidi è tenuto ai sensi di quanto previsto dal Capitolo V, Se-zione X della Circolare di Banca d’Italia n. 216/96, alla stregua degli altri intermediari vigilati, a determinare con cadenza trimestrale l’esposizione totale ovvero l’ammontare delle attività di rischio verso un singolo cliente o gruppo di clienti connessi. Ad oggi l’Intermediario determina tale ammontare sulla base della disciplina in materia di rischio di credito8 ed alla data del 31 dicembre 2013 annovera tra le proprie posizioni di rischio detenute in portafoglio n. 3 “grandi rischi”.

4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di creditoValfidi non adotta modelli interni o altre metodologie per la misurazione dell’esposizione al rischio di credito oltre a quelli descritti precedentemente.

3.2 RISChI DI MERCATO

Informazioni di natura qualitativa e quantitativa

Valfidi non è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali per il rischio di mercato in quanto non detiene un portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. L’Intermediario investe la liquidità detenuta in strumenti finanziari con il solo fine di ottenere dall’investimento un rendimento sot-to forma di interessi e non sotto forma di utili di negoziazione o frutto di speculazioni generate dalla volatilità degli strumenti finanziari.

3.2.1 Rischio di Tasso di Interesse

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generaliIn linea generale il rischio di tasso consiste nella possibilità che una variazione dei tassi di in-teresse si rifletta negativamente sulla situazione finanziaria dell’Intermediario, determinando una variazione del valore economico dello stesso9. L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio bancario.

8 Rif. Capitolo V, Sezione III della Circolare di Banca d’Italia n. 216/96.9 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Sezione XI, Allegato M.

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Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per durata (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie10

A VISTA FINO A 3

MESI

DA OLTRE 3 MESI FINO A

6 MESI

DA OLTRE 6 MESI FINO A

1 ANNO

DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI

DA OLTRE 5 ANNI FINO A

10 ANNI

OLTRE 10 ANNI

DURATA INDETERMINATA

1. Attività 1.533.656 4.118.907 2.807.826 1.283.521 5.390.916 363.715 - 64.465

1.1 Titoli di debito 149.704 3.668.907 2.807.826 1.274.566 5.355.646 363.715 -

1.2 Crediti 1.295.390 450.000

1.3 Altre attività 88.566 8.955 35.270 64.465

2. Passività (33.911) (20.813) (216.835) (216.835) (1.691.46) (422.865) - -

2.1 Debiti (33.911)

2.2 Titoli in circolazione

2.3 Altre passività (20.813) (216.835) (216.835) (1.691.46) (422.865)

3. Derivati - - - - - - - -

Opzioni

3.1 Posizioni lunghe

3.2 Posizioni corte

Altri derivati

3.3 Posizioni lunghe

3.4 Posizioni corte

La posizione netta ponderata determinata sui dati al 31 dicembre 2013 genera, in rapporto al Patrimonio di Vigilanza un indice di rischiosità pari al 1,41%. Questo valore è ampiamente in linea con la soglia di attenzione del 20% stabilita nella Circolare 216/96 di Banca d’Italia nell’Allegato M.

DESCRIZIONE VALORE INDICE DI RISCHIOSITÀ

Posizione netta ponderata 200.7101,41%

Patrimonio di Vigilanza 14.211.963

10 L’elaborazione del Rischio di Tasso sarà meglio delineata al termine del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (I.C.A.A.P.) ovvero all’atto dell’approvazione del Resoconto al processo prevista per fine aprile 2014.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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90

3.2.2 Rischio di Prezzo

Informazioni di natura qualitativa e quantitativa

La natura di Valfidi e l’attività di concessione delle garanzie da questa svolta non determinano la soggezione della Cooperativa a questo rischio.

3.2.3 Rischio di Cambio

Informazioni di natura qualitativa e quantitativa

Valfidi non è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali per il rischio di cambio in quanto, data la propria peculiare operatività e le politiche in materia di investimento in strumenti finanziari, la società non presenta una “posizione netta aperta in cambi”.

3.3 RISChI OPERATIvI

Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla di-sfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rien-trano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’o-peratività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Per quanto riguarda il rischio legale, Valfidi riconduce a detta fattispecie il rischio di perdite derivanti da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

A presidio del rischio operativo Valfidi si è dotata dei seguenti presidi di normativa interna:• il Regolamento Organizzativo, del Sistema dei Controlli Interni e della produzione normativa interna, ap-

provato dal Consiglio di Amministrazione del 18 novembre 2010 e revisionato il 3 dicembre 2013, che disciplina le varie unità organizzative, i loro compiti e le loro responsabilità;

• il Regolamento del Credito, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2010, che disciplina l’attività di valutazione del merito creditizio, la concessione delle garanzie ed il monitoraggio delle posizioni anomale;

• la policy denominata Fascicolo limiti operativi e deleghe di potere, approvata dal Consiglio di Ammi-nistrazione del 18 novembre 2010, che disciplina i poteri di delibera nel processo di conces-sione delle garanzie;

• il regolamento denominato dei Limiti operativi per l’Area Finanza, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 18 novembre 2010, che disciplina la gestione ed il monitoraggio della stessa e degli investimenti in strumenti finanziari della Cooperativa.

A livello informatico il gestionale Parsifal di cui è dotata Valfidi è progettato secondo precisi limiti autenticativi ed operativi, funzionali a prevenire e limitare la probabilità del verificarsi di errori operativi nell’attività di ciascuna unità organizzativa. Anche dal punto di vista della formazione del personale, in ottica di adeguare ed aggiornare le conoscenze ed il know how di questo, sono stati effettuati e sono previsti corsi e momenti for-mativi in collaborazione con Galileo Network s.r.l., con la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, con la Fedart servizi s.r.l. ed inoltre sono stati organizzati momenti formativi interni oltre ad una autoformazione diretta.Per la determinazione del capitale interno a fronte del rischio operativo Valfidi adotta il metodo base (B.I.A. – Basic Indicator Approach). Tale metrica prevede l’applicazione di un coefficiente regolamentare (pari al 15%) ad un indicatore del volume di operatività aziendale, individuato nel margine di intermediazione. La base di calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio in esame è costituita dalla media delle ultime tre osservazioni - su base annua - del margine di intermediazione riferito alla situazione di fine esercizio (31 dicembre) e determinato in base ai principi contabili internazio-nali IAS/IFRS.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Informazioni di natura quantitativa

DESCRIZIONE AMMONTARE (EURO)

Margine di intermediazione 2013 1.606.240

Margine di intermediazione 2012 1.693.104

Margine di intermediazione 2011 1.658.421

Media margine di intermediazione triennio 2011-2013 1.652.588

Requisito patrimoniale regolamentare 247.888

3.4 RISChIO DI LIquIDITà

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Si tratta del rischio che Valfidi non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa. In genere il rischio di liquidità si mani-festa sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nello specifico, per quel che riguarda Valfidi, data l’attività specifica di concessione delle garanzie, questo rischio si manifesta principalmente all’atto della richiesta di escussione delle garanzie da parte degli Istituti di credito. Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività.La particolare importanza che questo rischio riveste per gli intermediari finanziari, anche alla luce dell’attuale congiuntura economica, ha portato Valfidi a dotarsi, nel corso del Consiglio di Amministrazione del 18 aprile 2012, di una apposita Policy di gestione del Rischio di Liquidità. Tale documento stabilisce limiti, metodologie di monitoraggio, presidi e misure di intervento straordinarie finalizzate a presidiare ovvero fronteggiare l’eventuale manifestazione del rischio di liquidità. Al suo interno vengono disciplinati i seguenti aspetti:– il ruolo degli Organi e delle funzioni aziendali interessati;– le riserve di liquidità detenuta;– le metodologie di determinazione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità e dei livelli

di attenzione della stessa;– le metodologie e le tempistiche di monitoraggio dell’insorgenza del rischio;– il Contingency Funding Plan.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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014.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

4.1.1 Informazioni di natura qualitativa

Valfidi ha da sempre tenuto un comportamento di attenta e prudenziale gestione del proprio Pa-trimonio, non soltanto perché questo è richiesto ad ogni impresa, ma soprattutto perché la tutela del Patrimonio risulta fondamentale per la conduzione della propria attività core di concessione delle garanzie. La sostenibilità dell’attività di concessione delle garanzie deve essere validamente sostenuta da una dotazione Patrimoniale corposa, ma soprattutto ben gestita. La stessa natura cooperativistica di Valfidi impone a questa di tutelare la propria integrità patri-moniale, in primis per ordine e conto dei soci che compongono la sua base sociale, ed in secun-dis anche nei confronti dell’Ente pubblico Regione Autonoma Valle d’Aosta, che ha conferito fondi a specifica patrimonializzazione del Confidi con l’intento di sostenere l’accesso al credito delle Piccole medie imprese valdostane. Il Patrimonio netto di Valfidi è costituito dalle seguenti poste:– Capitale sociale – Riserva legale (in cui confluiscono gli utili di esercizio)– Altre riserve– Riserve da valutazione

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

VOCI/VALORIIMPORTO

2013IMPORTO

2012

1. Capitale 1.403.100 1.389.900

2. Sovrapprezzi di emissione

3. Riserve 12.716.903 12.481.185

- di utili 996.099 925.972

a) legale 996.099 925.972

b) statutaria

c) azioni proprie

d) altre

- altre 11.720.804 11.555.213

4. (Azioni proprie)

5. Riserve da valutazione 125.112 (7.430)

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 126.368 4.199

- Attività materiali

- Attività immateriali

- Copertura di investimenti esteri

- Copertura dei flussi finanziari

- Differenze di cambio

- Attività non correnti in via di dismissione

- Leggi speciali di rivalutazione (11.629) (11.629)

- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 10.372 –

- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto

6. Strumenti di capitale

7. Utile (perdita) d’esercizio 35.296 233.756

Totale 14.280.410 14.097.411

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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94

4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

ATTIVITÀ/VALORI

TOTALE 2013 TOTALE 2012

RISERVA POSITIVARISERVA

NEGATIVA RISERVA POSITIVA

RISERVA NEGATIVA

1. Titoli di debito 96.903 –872 39.634 –65.313

2. Titoli di capitale –.137 – –117

3. Quote di O.I.C.R. 9.602 – 9.122 –

4. Finanziamenti – – – –

Totale 106.505 –1.010 48.756 –65.430

4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

TITOLI DI DEBITO

TITOLI DI CAPITALE

QUOTE DI O.I.C.R.

FINANZIAMENTI

1. Esistenze iniziali –25.679 –117 9.122 0

2. Variazioni positive 438.831 211 608 0

2.1 Incrementi di fair value 428.823 211 608

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 0 0 0 0

da deterioramento

da realizzo 10.008

2.3 Altre variazioni

3. Variazioni negative –317.122 –231 –128 0

3.1 Riduzioni di fair value –305.956 –231 –128

3.2 Rettifiche da deterioramento

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo –11.166

3.4 Altre variazioni

4. Rimanenze finali 96.030 –137 9.603 0

4.2 IL PATRIMONIO E I COEffICIENTI DI vIGILANzA4.2.1 Patrimonio di vigilanza

4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativaGli elementi positivi che formano il Patrimonio di Vigilanza di Valfidi al 31 dicembre 2013 sono:– il capitale sociale interamente versato, per euro 1.403.100– le riserve, per euro 12.716.903– l’utile di periodo, per euro 35.296

Sono invece elementi negativi di questo:– le immobilizzazioni immateriali, per euro 1.068

Per quanto attiene al calcolo del Patrimonio di base di VALFIDI riferito al 31 dicembre 2013 si può notare l’assenza della componente negativa riferita alle riserve su titoli disponibili per la vendita in quanto le stesse risultano positive alla data di misurazione. Per questo motivo, infatti, si evidenzia come la componente positiva del patrimonio supplementare risulti incrementata di euro 57.219 ovvero il 50% della riserva positiva al netto dell’effetto dovuto dall’applicazione dei filtri prudenziali. A tal proposito è bene rammentare che Valfidi nel corso del Consiglio di Amministrazione del 18 giugno 2010 ha deciso di adottare la possibilità di neutralizzare com-pletamente le plusvalenze e minusvalenze, che concorrono alla determinazione delle riserva da rivalutazione riferita alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS)” (approccio “asimmetrico” per la parte di riserva AFS esistente al 31 dicembre 2009 ed approccio “simmetrico” per la parte di riserva AFS successiva al 31 dicembre 2009) e quindi di conseguenza, ai fini del calcolo del Patrimonio di Vigilanza, contenere l’ammontare, in questo caso, delle riserve negative su titoli disponibili per la vendita.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

DESCRIZIONE VOCITOTALE 2013

TOTALE 2012

A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 14.155.299 14.104.841

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: 0 0

B1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

B2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 14.155.299 14.104.841

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 1.068 1.115

E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C-D) 14.154.231 14.103.726

F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 114.438 10.310

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: –57.219 –5.155

G1- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

G2- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 57.219 5.155

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 57.219 5.155

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 0 0

L. Totale patrimonio supplementare (TIER2) (H-I) 57.219 5.155

M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare 0 0

N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 14.211.450 14.108.881

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 0

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N + O) 14.211.450 14.108.881

4.2.2 Adeguatezza patrimoniale4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa

Nel corso del processo di “mappatura” dei rischi Valfidi ha individuato, secondo quanto previsto dalla vigente normativa, quali sono i rischi soggetti a misurazione e quali al contrario risultano difficilmente quantificabili. Per i primi il calcolo del capitale interno è funzionale all’approccio denominato ”building block” semplificato, in linea con quanto suggerito dalla normativa12, at-traverso il quale, per poter determinare il capitale interno complessivo, si sommano tra loro i capitali interni riferiti ad ogni rischio “mappato” in precedenza. Il capitale interno complessivo è stato determinato sia in chiave consuntiva che prospettica. Valfidi ha individuato quali rischi misurabili riferiti al I Pilastro i rischi di credito, controparte ed operativo, mentre in riferimento al II Pilastro il rischio di concentrazione e quello di tasso sul portafoglio immobilizzato. Le metodologie di calcolo adottate per la misurazione del capitale interno a fronte dei rischi misurabili sono:- il metodo semplificato13 per il rischio di credito14;- il metodo del valore corrente ed il metodo semplificato per il rischio di controparte15;- il metodo base per il rischio operativo16;- l’algoritmo del Granularity Adjustment per il rischio di concentrazione single-name17;- l’algoritmo semplificato regolamentare per il rischio di tasso di interesse18.

12 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia.13 Adottato dalla data segnaletica del 31 dicembre 2013.14 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Sezione III.15 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Sezione III. Le metodologie indicate sono volte

a quantificare il valore delle esposizioni, mentre per la determinazione del capitale interno si rinvia al modello standardizzato del rischio di credito.

16 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Sezione IX.17 L’Allegato L, Capitolo V, Sezione XI della Circolare 216/96 non definisce un algoritmo specifico per

il calcolo dell’assorbimento a fronte del rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi. Al riguardo si rimanda alla Circolare 263/06 di Banca d’Italia, Titolo III, Capitolo 1, Allegato B, che definisce un algoritmo di calcolo denominato Granularity Adjustment.

18 Cfr. Circolare 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Sezione XI, Allegato M.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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96

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

CATEGORIE/VALORI IMPORTI NON PONDERATI

IMPORTI PONDERATI / REQUISITI

2013 2012 2013 2012

A. ATTIVITA’ DI RISCHIO

A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 102.321.198 102.502.479 81.957.460 83.911.258

1. Metodologia standardizzata 102.321.198 102.502.479 81.957.460 83.911.258

2. Metodologia basata su rating interni 0 0 0 0

2.1 Base

2.2 Avanzata

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE – – 4.917.448 5.034.676

B.2 RISCHI DI MERCATO 0 0 0 0

1. Metodologia standard

2. Modelli interni

3. Rischio di concentrazione

B.3 RISCHIO OPERATIVO 0 0 247.888 247.019

1. Metodo base - - 247.888 247.019

2. Metodo standardizzato

3. Metodo avanzato

B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI - - - -

B.5 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO - - - -

B.6 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI 0 0 5.165.336 5.281.694

C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate - - 86.088.933 88.034.653

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)

- - 16,44% 16,02%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)

- - 16,51% 16,03%

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

VOCIIMPORTO LORDO

IMPOSTASUL

REDDITO

IMPORTONETTO

10. Utile (Perdita) d’esercizio 48.876 (13.580) 35.296

ALTRE COMPONENTI REDDITUALI SENZA RIGIRO A CONTO ECONOMICO

20. Attività materiali

30. Attività immateriali

40. Piani a benefici definiti 9.451 0 9.451

50. Attività non correnti in via di dismissione

60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

ALTRE COMPONENTI REDDITUALI CON RIGIRO A CONTO ECONOMICO

70. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

80. Differenze di cambio:

a) variazioni di valore

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

90. Copertura dei flussi finanziari:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 122.169 0 122.169

a) variazioni di fair value 122.169 0 122.169

b) rigiro a conto economico

- rettifiche da deterioramento

- utili/perdite da realizzo

c) altre variazioni

110. Attività non correnti in via di dismissione:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

- rettifiche da deterioramento

- utili/perdite da realizzo

c) altre variazioni

130. Totale altre componenti reddituali 131.620 0 131.620

140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 180.496 (13.580) 166.916

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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Sezione 6 – operazioni con parti correlate

6.1 INfORMAzIONI SuI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSAbILITà STRATEGICA

L’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori, al netto dei rimborsi spese sono stati di euro 133.400. Ai componenti del Collegio Sindacale sono stati attribuiti euro 42.714 quale compenso per la loro attività professionale. Non vi sono nell’esercizio prestazioni di consulenza svolte dai revisori legali, né prestazioni di diverso genere rispetto alla revisione dei conti e dei servizi di verifica sopra indicati. Si precisa che la società non è inclusa in alcun bilancio consolidato.

6.1bIS INfORMATIvA SuI COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETà DI REvISIONE AI SEN-SI DELL’ART. 2427 COMMA 16-bIS DEL CODICE CIvILE COME INTEGRATO DAL D.LGS. 39/2010

I compensi ai revisori legali dei conti, nominati con delibera dell’Assemblea del 11 maggio 2012 ammontano, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, ad euro 14.120 complessivi.

6.2 CREDITI E GARANzIE RILASCIATE A fAvORE DI AMMINISTRATORI E SINDACI

Alla data di chiusura del presente bilancio sono in corso operazioni con Amministratori e Sin-daci (considerati quali parti correlate)19 per euro 1.038.577.

6.3 INfORMAzIONI SuLLE TRANSAzIONI CON PARTI CORRELATE

Informazioni ex art. 2427 comma 22 bis & ter c.c.: nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 la Società non ha realizzato operazioni rilevanti e non concluse a normali condizioni di mercato con parti correlate. Non si rilevano accordi e/o altri atti, anche collegati tra loro, fuori bilancio i cui effetti potrebbero influenzare il risultato economico, patrimoniale e finanziario della Co-operativa.

19 La nozione di “parte correlata” è stata determinata alla luce di quanto disposto dallo IAS 24.

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

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100 Relazione del Collegio sindacale sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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101Relazione del Collegio sindacale sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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102 Relazione del Collegio sindacale sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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104 Certificazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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105 Certificazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

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