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BILANCIO DI CARIFANO SPA al 31/12/2006

BILANCIO DI CARIFANO SPA al 31/12/2006 - … · Codice fiscale e Partita I.V.A. n. 00129820411 REA n. 116810 Capitale Sociale ... logy e le telecomunicazioni; notevoli e continui

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BILANCIO DI CARIFANO SPAal 31/12/2006

Profilo della società 3

Cariche sociali 5

Organizzazione territoriale 7

Lettera del presidente 9

Dati di sintesi e indicatori di bilancio 11

Informazioni sull’andamento della gestione

e sugli eventi più significativi dell’esercizio 2006 17

Relazione sull’andamento della gestione 37

Prospetti contabili 77

Nota integrativa 87

Allegati 249

Relazione del Collegio Sindacale 255

Relazione della Società di Revisione 259

Verbale dell’Assemblea dei Soci 263

INDICE

3

CARIFANO - Cassa di Risparmio di Fano S.p.A.

Società appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, iscritta all’Albo dei Gruppi Bancari

Cod. Banca ABI 06145.7

Banca iscritta all’Albo delle Banche

Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Sede legale

Fano - Piazza XX Settembre, 19

Anno di costituzione

1843

Iscritta al Registro delle Imprese di Pesaro Urbino

Codice fiscale e Partita I.V.A. n. 00129820411

REA n. 116810

Capitale Sociale

Euro 77.289.674,04 interamente versato

suddiviso in n. 14.978.619 azioni ordinarie del valore nominale di euro 5,16.

Azionisti

F.C.M. S.p.A. 56,63%

INTESA CASSE DEL CENTRO S.p.A 30,00%

TERZI INVESTITORI 13,37%

Direzione Generale

Fano - Piazza XX Settembre, 19

Rete territoriale

30 Dipendenze distribuite nella provincia di Pesaro Urbino

5 Dipendenze nella provincia di Rimini

4 Dipendenze nella provincia di Ancona

1 Dipendenza nella provincia di Forlì

1 Dipendenza nella provincia di Perugia

1 Sportello di tesoreria nella provincia di Pesaro Urbino

PROFILO DELLA SOCIETÀ

5

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente * MARIO PESARESI

Vice Presidente * PAOLO BAESSATO

* ALDO DANTE

Consiglieri * FOLCO DI SANTO

FRANCESCO MERLONI

MARIO ROMANO NEGRI

GENNARO PIERALISI

CLAUDIO RADA

ANTONELLA STORONI

COLLEGIO SINDACALE

Presidente STEFANO CARINGI

Sindaci Effettivi ALESSANDRO SANTUCCI

MASSIMO VIRGILI

Sindaci Supplenti CARLO CANTALAMESSA

PIERGIORGIO VALENTE

DIREZIONE

Direttore Generale MAURIZIO PARISINI

Vice Direttore Generale VITTORIO ROSATI

SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young SpA

* Membri Comitato Esecutivo

CARICHE SOCIALI

7

CARIFANO

Cassa di Risparmio di Fano SpA

SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE

Fano, Piazza XX Settembre, 19

SPORTELLI BANCARI

FANO

Sede Centrale Piazza XX Settembre, 16

Agenzia 1 Via Roma, 26

Agenzia 2 Via Cavour, 26

Agenzia 3 Viale Adriatico, 54/A

Agenzia 4 Via San Lazzaro, 18

Agenzia 5 Via S. Eusebio, 18/26

Agenzia 6 Via Canale Albani, 7/B-C

Agenzia 7 Viale I° Maggio, 78

Agenzia 8 Via Einaudi, 16

Cuccurano Via Flaminia, 131/B-C

Codma Via Campanella, 1

PROVINCIA DI PESARO-URBINO

Pesaro Via Ponchielli, 94

Cattabrighe Strada della Romagna, 99

Villa Ceccolini Via Lago Maggiore, 83

Barchi Via Roma, 45

Cà Gallo Via Venezia, 1

Calcinelli Via V. Veneto, 1

Cartoceto Via Peschiera, 12

Fossombrone Viale Oberdan, 28/30

Lucrezia Via della Stazione, 16

Marotta Via Litoranea, 86

Mondolfo Via XX Settembre, 34

Monte Porzio Via Roma, 1

Orciano Piazzale della Ripa, 5

Pergola Via Don Minzoni, 1

Piagge Via Roma, 92

Saltara Corso Matteotti, 31

San Costanzo Via della Libertà, 3

Tavernelle Via degli Ulivi, 22

Villanova Via Ponte Metauro

PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

Cesena Viale G. Marconi, 428

PROVINCIA DI ANCONA

Ancona Via Palestro, 18

Ancona Piazza U. Bassi, 13/A

Senigallia Via dei Gerani, 8

Falconara Via Puglie, 8

PROVINCIA DI PERUGIA

Perugia Via Campo di Marte, 6/F

PROVINCIA DI RIMINI

Rimini V.le della Repubblica, 96

Rimini Agenzia 1 Via Italia, 9/1 1

Cattolica Piazza della Repubblica

Riccione Via dei Mille, 20

Santarcangelo

di Romagna Via Braschi, 40

SPORTELLI DI TESORERIA

Provincia di Pesaro - Urbino

Cerasa di

San Costanzo Via Veneto, 1

ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

9

Signori Azionisti,

il bilancio 2006, che presentiamo alla Vostra approvazione, rappresenta il primo intero esercizio

con la nuova compagine sociale dopo l’acquisizione avvenuta il 27.7.2005.

Dal punto di vista economico, l’esercizio 2006 chiude con un risultato ampiamente positivo, evi-

denziando un utile netto di 12.011.334,15 euro, in forte incremento rispetto all’esercizio prece-

dente (+32,5%).

Durante l’anno passato, abbiamo perseguito gli indirizzi evidenziati nel piano industriale

2006/2007 volta migliorare la qualità delle relazioni con la nostra clientela attraverso l’offerta di

servizi e prodotti qualificati con il supporto della nostra Capogruppo.

La nuova compagine azionaria locale ha favorito lo sviluppo di rapporti con il tessuto economico

e produttivo dell’area, rapporti che potranno sicuramente essere ulteriormente rafforzati nel con-

testo dei piani di sviluppo della nostra banca.

Al raggiungimento dei risultati sopra evidenziati hanno contribuito la nuova struttura organizzativa ed

una rinnovata determinazione e motivazione da parte di tutto il personale.

Il valore dei finanziamenti e della raccolta diretta alla clientela, normalizzati dalle operazioni connesse

al passaggio da BPA al nuovo gruppo, hanno avuto un incremento rispettivamente del 15% e del 7%.

I positivi effetti si sono ottenuti attraverso una attenta politica di contenimento dei costi ed un

miglioramento dei ricavi nelle varie componenti; ciò ha permesso di raggiungere una maggiore

efficienza economica diminuendo notevolmente il rapporto tra costi e ricavi.

Relativamente ai rapporti con la nostra clientela, è stata condotta una indagine di “customer sati-

sfaction” effettuata su un campione significativo di nominativi privati con l’obiettivo di compren-

dere meglio le esigenze dei nostri clienti e migliorare la nostra capacità di soddisfazione delle stes-

se che ha evidenziato risultati positivi.

Il grado di soddisfazione della nostra clientela si colloca su percentuali superiori alle medie di merca-

to; l’indagine ha anche fornito indicazioni su aspetti di debolezza sui quali ci stiamo impegnando.

Sempre con il fine di migliorare la capacità consulenziale della rete, abbiamo messo a regime lo

strumento del C.R.M. (Customer Relationship Management) che permetterà di profilare l’offerta

ottimale per ogni tipologia di cliente.

Rilevante è stato l’impegno profuso nelle attività di formazione, che ha visto nel corso dell’anno

coinvolto tutto il personale, nella piena consapevolezza che la professionalità delle nostre risorse

umane è un elemento fondamentale per affrontare lo scenario competitivo che si presenterà sem-

pre maggiormente impegnativo.

Si ricorda che in questo esercizio si è iniziato ad operare con il nuovo sistema informativo di grup-

po fornito dal Cedacri; non poche sono state le risorse assorbite nella messa a punto della nuova

operatività.

10

Lo sviluppo della rete dei nostri sportelli nelle Marche, alla base del progetto strategico della

attuale compagine sociale, non ha avuto esecuzione per impedimenti organizzativi.

Siamo fiduciosi che tale situazione sarà superata nel corso dell’esercizio 2007, nel contesto della

nuova realtà di gruppo, che ne ha ampliato l’opportunità nonché la valenza strategica ed operativa.

Nel settore del credito si è concretizzata nel mese di giugno la cessione di crediti non graditi (inca-

gliati e sotto controllo) per un ammontare di 16.136.877 euro alla precedente controllante, a

seguito degli accordi transattivi previsti tra i vecchi ed i nuovi soci della banca.

Dal punto di vista operativo, abbiamo decentrato le attività secondo il modello organizzativo di

gruppo da noi adottato. Nel corso dell’anno abbiamo stipulato contratti di service con Intesa

Casse del Centro sull’auditing, l’amministrazione e controllo di gestione, il back office crediti, il

back office sistemi di pagamento, il back office finanza, le risorse umane, l’information techno-

logy e le telecomunicazioni; notevoli e continui sono gli impegni profusi dalla nostra controllan-

te nella ricerca di un continuo miglioramento delle attività di service a lei decentrate.

Riguardo alla nostra Capogruppo, come è noto, con decorrenza 1° gennaio 2007 è nata Intesa

Sanpaolo dall’unione di due fra i principali protagonisti del credito sul territorio nazionale: Banca

Intesa e Sanpaolo IMI.

È con piacere che possiamo riferire che la nuova realtà ha confermato l’obiettivo di perseguire

una strategia federale attraverso lo sviluppo in Italia di banche del territorio.

Il nuovo gruppo, leader in Italia e con una forte presenza all’estero, attraverso filiali di banche

controllate, potrà mettere a disposizione della nostra clientela servizi di supporto alle attività

all’estero delle nostre piccole e medie imprese, ed in generale svolgere un importante ruolo nello

sviluppo del nostro paese.

Il Consiglio d’Amministrazione ringrazia innanzitutto i nostri clienti, gli azionisti tutti ed in parti-

colare i nostri soci di riferimento, FCM e Intesa Casse del Centro, ed il Collegio Sindacale.

Il Consiglio esprime grande soddisfazione per l’attività svolta dal Direttore Generale.

Un particolare ringraziamento va a tutto il personale per l’impegno profuso nel raggiungimento

degli obiettivi aziendali in presenza di un clima fortemente partecipativo.

Il Consiglio, inoltre, ringrazia per la disponibilità il Direttore della Banca d’Italia della Filiale di

Pesaro ed i suoi collaboratori.

11

L’esercizio 2006 è stato profondamente interessato dal processo di integrazione di Carifano nel

Gruppo Intesa (ora Intesa Sanpaolo) e ha visto tutta la struttura coinvolta nel velocizzare al mas-

simo tale processo al fine di cogliere tutte le opportunità di business consentite dall’appartenen-

za al più grande Gruppo Bancario italiano.

L’utile netto, pari a 12 milioni, segna un incremento di 2,9 milioni, pari a +32,5%, rispetto ai 9,1

milioni del 2005; detto risultato, come verrà dettagliatamente illustrato nella successiva relazione

sulla gestione, è stato conseguito grazie al cospicuo miglioramento della gestione caratteristica,

con proventi operativi netti in crescita del 19,2% e costi operativi in riduzione del 10,5%, e dopo

aver effettuato congrui stanziamenti a presidio dei rischi.

L’analisi più dettagliata dei risultati evidenzia, in primo luogo, una crescita degli interessi netti che

totalizzano 39,3 milioni, valore nettamente superiore ai 31,8 milioni del 2005 (+7,5, pari a

+23,6%) grazie ad un deciso aumento dei crediti e della raccolta con clientela rispetto al 2005 e

ad una concomitante significativa crescita dello spread tassi che, seguendo l’andamento dei tassi

del mercato monetario, risulta incrementato di 33 basis points.

Anche le commissioni nette, con 12,8 milioni rispetto agli 11,4 milioni del 2005 (+1,4, pari a

+12,7%), hanno evidenziato un trend positivo a conferma della efficacia delle azioni commercia-

li poste in essere nell’esercizio.

Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 0,5 milioni contro 1 milione del 2005; quest’ul-

timo risultato era stato conseguito però in gran parte a seguito dismissione del portafoglio di pro-

prietà concomitante all’uscita dal precedente Gruppo Bancario di appartenenza.

L’andamento della voce relativa agli altri proventi e oneri di gestione risulta influenzato dall’effet-

to di alcuni proventi straordinari contabilizzati nell’esercizio.

Nel loro complesso i proventi operativi netti raggiungono la cifra di 53,9 milioni evidenziando una

crescita di 8,7 milioni rispetto al 2005, pari a +19,2%.

Gli oneri operativi sono pari a 28,3 milioni contro 31,6 milioni del 2005 (-3,3, pari a -10,5%). La

significativa contrazione rilevata è riconducibile essenzialmente ai costi relativi alla migrazione al

nuovo sistema informativo rilevati lo scorso anno e non ripetibili nel presente esercizio; anche le

spese per il personale, interessate lo scorso anno dalla contabilizzazione del c.d. “premio di fedel-

tà” evidenziano una contrazione apprezzabile. Al netto degli eventi straordinari suddetti, risulta

comunque apprezzabile il risultato conseguito nel 2006 che evidenzia una sostanziale stabilità dei

costi ricorrenti.

Per effetto delle dinamiche sinteticamente commentate, il risultato della gestione operativa evi-

denzia un significativo incremento di 12 milioni pari a +88,2% raggiungendo i 25,6 milioni.

Depurando i risultati 2005 e 2006 delle poste straordinarie, il dato del 2006 sarebbe comunque

eccellente attestandosi a 24,1 milioni ed evidenziando una crescita del 42,6% rispetto al 2005.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri presentano nel 2006 un saldo negativo di

0,8 milioni quale risultato di 1,2 milioni di stanziamenti e 0,4 milioni di riconferimenti di prece-

denti stanziamenti per eccedenza degli stessi rispetto all’onere effettivamente sostenuto o per

DATI DI SINTESI E INDICATORI DI BILANCIO

12

insussistenza della passività; per quanto riguarda gli stanziamenti, una consistente parte, pari a 0,8

milioni, è rappresentata dall’onere connesso all’accordo sindacale del dicembre 2006 in tema di esodi.

Le rettifiche di valore nette su crediti evidenziano un valore negativo di 3,9 milioni rispetto al saldo

positivo di 3,1 milioni dello scorso esercizio nel quale erano state conseguite rilevanti riprese di

valore sui crediti anomali ceduti a Bpa e sui rientri di esposizioni in bonis vantate nei confronti di

società del Gruppo Bpu per le quali erano stati effettuati adeguati accantonamenti in sede di Fta.

Come si vedrà nel contesto della relazione sulla gestione, la qualità complessiva del portafoglio

non evidenzia segnali di decadimento significativi ed il dato del 2006 è correlato soprattutto

all’espansione dei volumi (incidenza di circa i 2/3 del totale rettifiche) ed all’applicazione degli stan-

dard di valutazione della controllante al portafoglio crediti per cassa e di firma in bonis della Cassa.

Il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 20,9 milioni rispetto ai 15,8 milioni del 2005

(+5,1 milioni, pari a +32,4%) e pertanto, dopo imposte sul reddito dell’esercizio pari a 8,9 milio-

ni (6,7 milioni nel 2005), si determina il risultato netto di 12 milioni inizialmente commentato.

Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio, passa dai 126,9 milioni di fine 2005 ai

130,3 milioni, registrando una crescita del 2,7%, soprattutto per effetto dell’incremento dell’uti-

le di periodo.

Nell’esercizio in oggetto si è concretizzato un ulteriore cospicuo sviluppo degli impieghi comples-

sivi netti a clientela che totalizzano 1.135,7 milioni (comprensivi di 87,8 milioni di polizze di capi-

talizzazione), contro i 922,2 milioni di fine 2005, con una crescita di 213,5 milioni (+23,1%) ben

superiore alle stime del dato nazionale.

La lievitazione degli impieghi è stata sorretta in parte dalle risorse ottenute dalla riduzione delle

disponibilità liquide presenti alla fine dello scorso esercizio ed in parte dall’incremento della rac-

colta da clientela.

La massa amministrata da clientela, pari a 1.649,4 milioni, evidenzia una crescita del 3,8% rispet-

to ai valori del 2005 (1.589,7 milioni). La raccolta diretta da clientela si attesta a 1.073,3 milioni

con una crescita del 3,6% rispetto al 2005 (1.036,0 milioni) mentre la raccolta indiretta, pari a

576,1 milioni, segna un incremento del 4,1% rispetto ai 553,7 milioni di fine 2005.

La Cassa, nonostante le difficoltà, anche operative, correlate con il processo di integrazione nel

nuovo Gruppo Bancario e nella controllante Intesa Casse del Centro, ha conseguito risultati eccel-

lenti confrontandosi in maniera idonea con il difficile e altamente concorrenziale mercato in cui

opera, come dimostra la citata crescita dei ricavi tipici del proprio core business; grazie ad una effi-

cace ed efficiente gestione, i due principali indici di redditività offrono un quadro complessivamen-

te positivo: il cost/income (oneri operativi/proventi operativi netti) si riduce dal 69,9% del 2005 al

52,4% del 2006, mentre il ROE si attesta ad un ragguardevole 10,2%, rispetto al 7,7% del 2005.

13

Voci di bilancio 31/12/2006 31/12/2005 Variazioni

assolute %

Dati Economici (migliaia di euro)

Interessi netti 39.324 31.818 7.507 23,6

Commissioni nette 12.854 11.408 1.446 12,7

Risultato dell'attività di negoziazione 484 1.026 -542 -52,8

Altri proventi (oneri) di gestione 1.223 446 777

Proventi operativi netti 53.904 45.204 8.700 19,2

Oneri operativi ( 28.267) ( 31.584) -3.317 -10,5

Risultato della gestione operativa 25.637 13.619 12.018 88,2

Rettifiche di valore nette su crediti ( 3.910) 3.074 -6.983

Risultato netto 12.011 9.067 2.944 32,5

Voci di bilancio 31/12/2006 31/12/2005 Variazioni

assolute %

Dati Patrimoniali (migliaia di euro)

Crediti verso clientela 1.135.712 922.244 213.468 23,1

Attività / passività finanziarie di negoziazione 18.243 142 18.101

Attività finanziarie disponibili per la vendita 180 111 69 62,4

Attività immobilizzate 16.270 16.508 -238 -1,4

Totale attività 1.252.659 1.215.982 36.677 3,0

Raccolta da clientela 1.073.258 1.036.049 37.210 3,6

Raccolta indiretta da clientela 576.116 553.672 22.444 4,1

di cui gestita 171.615 131.375 40.240 30,6

Posizione interbancaria netta 48.783 240.052 -191.269 -79,7

Patrimonio netto 130.333 126.877 3.456 2,7

Struttura operativa

Numero dei dipendenti 317 320 -3

Numero degli sportelli bancari 41 41 0

di cui: Italia 41 41 0

Estero 0 0 0

(°) Dati riferiti agli schemi riclassificati di conto economico e di stato patrimoniale come riportati nelle note esplicative

14

Indici 31/12/2006 31/12/2005

Indici di bilancio (%)

Crediti verso clientela / Totale attività 90,66 75,84

Attività immobilizzate (a) / Totale attività 1,3 1,4

Raccolta diretta da clientela / Totale attività 85,7 85,2

Raccolta gestita / Raccolta indiretta (g) 29,8 23,7

Indici di redditività (%)

Interessi netti / Proventi operativi netti 73,0 70,4

Commissioni nette / Proventi operativi netti 23,8 25,2

Oneri operativi / Proventi operativi netti 52,4 69,9

Utile netto / Totale attività medie (ROA) 0,97 0,75

Utile netto / Patrimonio netto medio (ROE) (b) 10,2 7,7

Risultato corrente al lordo delle imposte/ Attività di rischio

ponderate (c) 2,0 2,0

Indici di rischiosità (%)

Sofferenze nette / Crediti verso clientela 0,01 0,07

Rettifiche di valore accumulate su crediti in sofferenza / Crediti in

sofferenza lordi con clientela 82,2 69,6

Coefficienti patrimoniali (%)

Patrimonio di base di Vigilanza (d) / Attività di rischio ponderate 10,86 14,94

Patrimonio totale di Vigilanza (e) / Attività di rischio ponderate 11,47 15,74

Attività di rischio ponderate (milioni di Euro) 1.036 794

Utile base per azione (EPS basic) (f) – Euro 0,714 0,545

Le note vengono riportate nella pagina successiva.

15

(a) Le attività immobilizzate comprendono le attività finanziarie detenute sino a scadenza, le partecipazioni e le immobi-

lizzazioni materiali e immateriali

(b) Utile netto rapportato alla media ponderata del capitale, del sovrapprezzo, delle riserve da valutazione e delle riserve

derivanti da utili non distribuiti

(c) Totale delle attività di rischio ponderate sulla base del rispettivo rischio di credito o di mercato

(d) Capitale versato, sovrapprezzo di emissione e riserve derivanti da utili non distribuiti dedotto l'ammontare delle azio-

ni proprie, dell'avviamento, delle immobilizzazioni immateriali e con applicazione dei cosiddetti "filtri prudenziali" pre-

visti dalla normativa di vigilanza

(e) Patrimonio di base incrementato delle riserve di rivalutazione, con l'applicazione dei cosiddetti "filtri prudenziali", al

netto degli investimenti in immobili e partecipazioni eccedenti la soglia prevista dalla normativa di vigilanza

(f) Utile netto attribuibile agli azionisti portatori di azioni ordinarie rapportato al numero medio ponderato delle azioni

ordinarie in circolazione

(g) A seguito della operazione di cessione di Nextra Sgr, gli investimenti diretti della clientela in fondi sono stati riclassifi-

cati fra la raccolta amministrata coerentemente con le impostazioni seguite a livello di gruppo.

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE ESUGLI EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

Direzione e coordinamento

La Cassa è soggetta, a decorrere dal 27 luglio 2005, all'attività di direzione e coordinamento svol-

ta dalla Capogruppo Banca Intesa (dal 1/1/2007 Intesa Sanpaolo), in coerenza con la normativa

di Vigilanza bancaria e con il disposto dell’articolo 2359, primo comma punto 3, nonché degli

articoli 2497 e seguenti del Codice Civile.

Inoltre la Capogruppo, anche per il tramite di Intesa Casse del Centro SpA, fornisce alla nostra

Banca una serie di servizi che prevedono lo svolgimento in service della gestione e amministrazione

di strumenti finanziari, della gestione dei servizi amministrativi e di attività di supporto e consulenza.

Per quanto concerne la gestione dei servizi informatici, Intesa Casse del Centro ha definito un

accordo quadro con la società CEDACRI per la fornitura applicativa su piattaforma mainframe,

accordo al quale ha aderito, come tutte le altre Casse collegate a Intesa Casse, anche Carifano al

fine di poter usufruire delle sinergie di scala relative.

Oltre alle attività sopra riportate, sono stati sottoscritti appositi contratti infragruppo che regola-

no alcune attività della nostra Banca con la Capogruppo e con altre Società del Gruppo. Tra que-

sti rientrano i contratti che regolano il servizio di promozione e collocamento di prodotti bancari,

finanziari e assicurativi e più in generale contratti aventi ad oggetto rapporti bancari e/o finanziari.

Tutti i contratti infragruppo, redatti sulla base dei criteri di congruità e trasparenza, sono realiz-

zati nell'interesse oggettivo della Cassa ed in assenza di conflitto di interesse.

A conclusione di quanto sopra esposto si può rilevare che le operazioni poste in essere

dall'Azienda, per effetto dei rapporti infragruppo sopraevidenziati, sono valutate convenienti

dalla medesima in relazione ai seguenti obiettivi di interesse comune per tutto il Gruppo:

a) miglioramento dei livelli di efficienza e produttività;

b) omogeneità dell'offerta di prodotti al mercato e conseguente promozione

dell'immagine unitaria del Gruppo;

c) realizzazione di sinergie ed economie di scala;

d) recupero di risorse umane, a vantaggio dell'utilizzo delle medesime per il core

business della Banca.

Ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile, con riferimento alla Riforma del Diritto Societario, si

riporta, in allegato al presente bilancio, il prospetto riepilogativo dei dati dell’ultimo bilancio

approvato della società Capogruppo.

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

19

20

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

I rapporti infragruppo

La Cassa intrattiene una serie di rapporti con le società del Gruppo Banca Intesa, sia di utenza sia

di fornitura di servizi, e il prezzo che viene corrisposto a tali società è competitivo in relazione alla

qualità dei servizi prestati e determinato in funzione dei costi sostenuti per prestarli.

Inoltre la Cassa si è avvalsa della collaborazione di personale distaccato da Banca Intesa nonché di pre-

stazioni svolte da strutture di Intesa Casse del Centro Spa regolate da appositi contratti di servizio.

Di tali rapporti, viene fornito il dettaglio che segue:

Rapporti con Banca Intesa SpA

(dati in migliaia di euro)

ATTIVITÀ 39.701

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Crediti verso banche 39.701

Altre attività

PASSIVITÀ 939

Debiti verso banche 939

Passività fiscali correnti (per adesione al consolidato fiscale nazionale)

Altre passività

COSTI 832

Interessi passivi 34

Commissioni passive 60

Spese amministrative 738

RICAVI 3.428

Interessi attivi 3.367

Commissioni attive 61

Altri proventi di gestione

Rapporti con altre società del gruppo Intesa(dati in migliaia di euro)

ATTIVITÀ 233

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 7 Banca Caboto 7

Crediti verso clientela 125 Intesa Leasing 124 Intesa Previdenza 1

Valore positivo dei derivati di copertura 17 Banca Caboto 17

Altre attività 84 Intesa Casse del Centro 84

PASSIVITÀ 478

Debiti verso banche 0 Debiti verso clientela 0 Titoli in circolazione 0 Passività finanziarie di negoziazione 0 Valore negativo dei derivati di copertura 0

Banca CabotoAltre passività 478

Intesa Casse del Centro Spa 477 Setefi 1

COSTI 2.425

Interessi passivi 1.246 Banca Caboto 1.245 Intesa Casse del Centro Spa 1

Commissioni passive 8 Setefi 8

Perdite dell'attività di negoziazione 0 Oneri dell'attività di copertura 0

Banca CabotoSpese amministrative 1.171

Spese personale distaccato 0 Recupero spese personale distaccato -312 Intesa Casse del Centro Spa -312 Altre spese amministrative 1.483 Intesa Formazione Sud 1 Intesa Casse del Centro Spa 1.482

RICAVI 1.738

Interessi attivi 1.214Intesa Leasing 2 Banca Caboto 1.212

Commissioni attive 524 Intesa Leasing 72 Banca Caboto 443 Intesa Previdenza 9

21

22

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

Obblighi informativi ai sensi dell’art. 2497 ter C.C.

Nell’ambito della gestione ordinaria e nel rispetto dell’attività di direzione e coordinamento spet-

tante alla Capogruppo, il Consiglio di Amministrazione ed il Direttore Generale hanno assunto le

decisioni gestionali necessarie per un ottimale sviluppo della banca in maniera autonoma, senza

alcuna influenza da parte della Capogruppo stessa.

Strategie e politiche commerciali dei crediti

Per quanto riguarda l’attività creditizia, la Cassa, come già evidenziato nei precedenti esercizi, ha

attuato la strategia tracciata dalle linee guida indicate dal Consiglio di Amministrazione, in coe-

renza alla missione affidata dalla Capogruppo alle banche territoriali, con particolare attenzione

alla diversificazione del rischio creditizio attraverso un opportuno frazionamento dello stesso per

importi, settore e ramo di attività economica.

Il credito a medio - lungo termine, dove la Cassa nel 2006 ha erogato 221 milioni di euro, di fatto

non viene meno ai principi di diversificazione sopra espressi, rivolgendosi prevalentemente al seg-

mento privati/famiglie con crediti assistiti da garanzia reale, normalmente ipotecaria, sia diretta-

mente che attraverso la concessione di finanziamenti ad imprese di costruzione finalizzati alla rea-

lizzazione di iniziative edilizie a carattere residenziale privato e destinati quindi al frazionamento

e successivo accollo, ottenendo il massimo risultato per quanto riguarda il frazionamento del

rischio, raggiungendo soggetti occupati nei più svariati settori e rami di attività economica.

Le concessioni del credito tengono conto della qualità e solidità delle controparti alle quali il cre-

dito è concesso, delle capacità imprenditoriali e professionali di cui sono in possesso e delle loro

prospettive di reddito, nonchè dell’appartenenza a gruppi aziendali e del supporto di eventuali

garanzie; il tutto nel costante rispetto del principio di coerenza tra il rendimento dell’impiego e

l’importo erogato, la forma tecnica del fido concesso e le caratteristiche del progetto finanziato.

Nei comparti produttivi maggiormente esposti ad andamenti congiunturali ciclici, il sostegno cre-

ditizio della Cassa viene assicurato a quelle imprese che, attraverso una chiara visione strategica

dei management ed adeguati parametri di capitalizzazione, si presentano più idonee a sostene-

re le pressioni competitive.

Altri interventi specifici sono effettuati a sostegno dei settori del commercio al dettaglio, dell’ar-

tigianato, dell’imprenditoria che opera nel settore turistico - alberghiero anche attraverso le

Associazioni di categoria e relative cooperative di garanzia.

L’intero processo riguardante l’erogazione del credito (istruttoria, delibera, gestione e revisione della

relazione) è codificato in un apposito regolamento interno, periodicamente aggiornato per mante-

nerne la rispondenza e l’efficacia in relazione all’ evoluzione della normativa e dei contesti operativi.

La fase istruttoria, volta all’acquisizione degli elementi necessari alla valutazione del merito credi-

tizio delle controparti richiedenti, si basa sull’analisi dei dati economici, finanziari, patrimoniali,

prospettici ed andamentali delle controparti e dei soggetti garanti, integrata per le imprese da

23

informazioni qualitative relative ai mercati in cui operano, alle strutture organizzative di cui

dispongono ed ai loro prodotti.

La valutazione del merito mira al dimensionamento delle potenzialità economico/finanziarie e

patrimoniali al fine di prefigurare l’intervento creditizio più adeguato, per tipologia di rapporto e

modalità di utilizzo, alle attese della Clientela.

Tale fase si conclude con una proposta da sottoporre all’approvazione dell’organo delegato com-

petente ed alla eventuale successiva delibera in tempi assolutamente rapidi in modo da rispon-

dere alle sempre più pressanti esigenze di efficienza che il mercato ci impone.

La Cassa ha provveduto nel corso del 2006 all’istruttoria ed alla delibera di n. 14.471 pratiche di

fido per un totale deliberato di 2.820 milioni di euro.

Attività commerciale

Nella prima parte dell’esercizio, l’attività commerciale, che dall’inizio dell’anno è stata affidata a

tre specifici Servizi (Retail, Imprese e Private), si è orientata in particolar modo verso l’avvio della

collaborazione con le società prodotto del Gruppo Intesa, per permettere alla nostra banca il col-

locamento sul mercato degli stessi prodotti e/o servizi offerti dalle altre banche del Gruppo.

In tale ottica sono stati allacciati i rapporti e firmate le relative convenzioni con la società Agos

per il collocamento di prestiti al consumo e prestiti personali non finalizzati, sia in modo diretto

(c.d. “canale corto”) che tramite esercenti convenzionati (”canale lungo”). Attraverso tale accor-

do la nostra banca è in grado di convenzionare esercizi commerciali abilitandoli alla presentazio-

ne diretta di richieste di prestiti al consumo per loro clientela. Inoltre, attraverso un collegamen-

to ad Internet, le filiali Carifano possono richiedere per i propri clienti l’erogazione di piccoli pre-

stiti personali anche revolving.

È stata inoltre avviata la commercializzazione delle carte “Eura”, le carte prepagate di CartaSì,

società con la quale la nostra banca ha un rapporto commerciale ormai consolidato. Tali carte,

ideali per clientela giovane, previo caricamento iniziale di una certa disponibilità in denaro, pos-

sono essere utilizzate come normali carte di credito con il vantaggio di avere un rischio più con-

trollato in caso di frode.

Sempre in ambito carte, la convenzione con la società Setefi ha permesso alla nostra banca la com-

mercializzazione delle carte Moneta; trattasi di carte di credito del Gruppo Intesa operanti, sia mono

che multifunzione (dotate cioè anche del dispositivo bancomat), nei circuiti Visa o Mastercard.

Per quanto riguarda il comparto assicurativo, sono state firmate convenzioni con la società

Risparmio Assicurazioni del gruppo Assicurazioni Generali per il collocamento di polizze assicura-

tive ramo danni a privati: tali prodotti riguardano le RC auto e servizi accessori, le multirischio abi-

tazioni, gli infortuni e le sanitarie. A copertura del mondo imprese è stato invece firmato un

accordo di segnalazione con le Agenzie del Gruppo Generali presenti nelle nostre zone per per-

mettere alla nostra banca di dare adeguato supporto in tale ambito.

24

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

Tali nuove convenzioni sono andate ad aggiungersi a quelle già in essere arricchendo la gamma

dei prodotti assicurativi - ramo danni - da offrire alla clientela.

Sul fronte finanziario notevole attività è stata svolta in collaborazione con CAAM Sgr in base ad

uno specifico accordo definito a livello di gruppo. Nuove convenzioni sono state poi stipulate con

le società Anima Sgr ed Epsilon Sgr permettendo alla nostra banca la commercializzazione degli omo-

nimi fondi comuni di investimento, così da diversificare l’offerta dei prodotti di risparmio gestito.

Sono state siglate convenzioni con Intesa Mediofactoring per dare supporto alle imprese che

vogliano usufruire di tale forma tecnica di servizi e con Intesa Mediocredito per fornire alla clien-

tela un’assistenza finanziaria globale anche agevolata. Inoltre sono state implementate le proce-

dure per la gestione delle operazioni di leasing, in base alla convenzione in essere con Intesa

Leasing, permettendo un decentramento operativo presso le filiali con notevole miglioramento

dell’efficienza e del servizio fornito alla clientela.

Attenzione è stata riservata al comparto degli enti pubblici attraverso l’instaurazione di rapporti

di collaborazione con BIIS (Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo), la Banca del gruppo specializ-

zata nella finanza per il settore pubblico e le infrastrutture, concepita per servire in modo inte-

grato tutti gli attori della spesa pubblica.

Una volta predisposte le opportune convenzioni, nella seconda parte dell’anno, l’attività commer-

ciale si è focalizzata nella ricerca e distribuzione di nuovi prodotti. In tal senso sono stati mutua-

ti prodotti della Capogruppo quali il “Conto insieme”, particolare forma di conto corrente a cano-

ni decrescenti in base ai sottoprodotti posseduti, e “Prestinsieme”, prestito personale a tasso fisso.

Nel comparto multicanale è stata avviata la commercializzazione di “HB-next”, strumento di e-

banking adatto ad una clientela privata ed a piccole aziende, arricchito in corso d’anno della fun-

zionalità per il pagamento degli F24. A tale prodotto, avente caratteristiche standard in ambito

finanziario, è stato associato “Intesa Trade”, prodotto professionale per clientela evoluta.

Per ciò che riguarda il mondo prestiti, oltre alla stipula di varie convenzioni con aziende ed enti,

per mezzo della collaborazione con la società Caboto, è stata introdotta la possibilità di commer-

cializzare un contratto derivato di copertura di tipo “CAP” legato ai mutui in ammortamento.

Attraverso tale contratto, il cliente, che ha in essere mutui a tasso variabile, si assicura contro il

rischio di aumento del tasso oltre una soglia massima concordata.

Durante il corso dell’anno sono state promosse anche iniziative e campagne commerciali, quali

ad esempio “Sei mesi per dirci si”, che si rivolge ai potenziali nuovi clienti offrendo la totale gra-

tuità del conto corrente per un periodo di sei mesi e, in concomitanza delle festività natalizie, la

promozione di un prestito personale a condizioni particolarmente favorevoli.

Altre campagne promosse dalla Capogruppo alle quali la nostra banca ha aderito sono state

“Insieme vincenti”, per la promozione delle carte Moneta circuito Mastercard e “Apri due fondi

pensione” per animare la spinta commerciale verso il citato prodotto.

Per quanto concerne in modo specifico l’attività del servizio Private, la stessa è stata impostata

nella direzione di convogliare le necessità sia di clientela prospect sia di quella retail evoluta pun-

tando fortemente ad una gestione “ family business”.

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Quanto sopra ha comportato un maggiore coinvolgimento della struttura di Direzione nei con-

fronti della rete che a sua volta ha risposto in maniera positiva con percentuali che in prospetti-

va sono destinate a crescere.

La linea perseguita è quella di approfondire, in misura più marcata, la conoscenza del cliente e

dei suoi fabbisogni finanziari al fine di assicurare, da parte della rete, una risposta, da un lato il

più possibile omogenea nelle scelte di portafoglio e di asset allocation e dall’altro sempre più

orientata agli obbiettivi d’istituto che non siano solo di periodo ma di crescita continua.

Attività organizzativa

Dal punto di vista normativo, la banca ha provveduto nel mese di gennaio ad emanare il nuovo

Organigramma Aziendale ed il Regolamento dei Servizi al fine di allinearsi agli standard previsti

da Intesa Casse del Centro ed alla nuova organizzazione conseguente al cambio del sistema infor-

mativo. Particolare rilevanza è da attribuirsi alla costituzione di tre servizi commerciali (Imprese,

Retail e Private) per seguire con la massima efficacia la clientela appartenente ai tre diversi seg-

menti. Nel mese di febbraio si è perfezionata, secondo la tempistica prevista, l’esternalizzazione

delle attività di Auditing che sono state accentrate presso il Servizio Auditing di Intesa Casse del

Centro. Infine nel novembre scorso, in previsione dell’avvio del nuovo modello distributivo, sono

stati introdotti nel Regolamento delle strutture i Centri Private ed i Centri Imprese come struttu-

re commerciali di rete, che riportano ai rispettivi Servizi di Direzione Generale, con la missione di

promuovere lo sviluppo di efficaci iniziative commerciali per gli specifici segmenti.

Per quanto riguarda le principali implementazioni tecnico procedurali sviluppate nel corso dell’an-

no, vanno menzionati i nuovi strumenti per l’analisi ed il controllo dell’andamento dei rapporti in

materia di crediti problematici, l’attivazione della procedura sconfini attraverso le varie fasi (rile-

vazione, gestione dell’iter autorizzativo delibera e storicizzazione), l’adeguamento alle nuove

disposizioni emanate dalla Banca d’Italia inerenti la Centrale dei Rischi, le modifiche apportate alle

procedure informatiche interessate per ottemperare alle disposizioni in tema di accertamenti ban-

cari e finanziari, l’avvio del modello F24 telematico previsto dal decreto legge 223/2006, la rivisi-

tazione, nel nuovo ambiente, delle iniziative del progetto Patti Chiari.

Nell’ultima parte dell’anno, infine, sono state portate a termine tutte le rilevanti attività prope-

deutiche per l’implementazione del modello distributivo allineato (Mo.D.A.), secondo le linee

guida sviluppate dalla Capogruppo.

Tale progetto è finalizzato a rendere la struttura commerciale della banca più efficace nei con-

fronti delle esigenze del mercato con l’introduzione della segmentazione della clientela e della

gestione specializzata per tipologia di cliente, tenendo altresì conto delle peculiarità della realtà

territoriale di riferimento.

In particolare, con la segmentazione e la portafogliazione si potrà avere: la diversificazione degli

obiettivi commerciali per tipologia di cliente; la verifica dell’efficacia commerciale sulle diverse

26

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

tipologie di cliente; la rispondenza del livello di servizio alle esigenze del cliente; la differenziazio-

ne del servizio in termini organizzativi a fronte di una diversa redditività attesa; l’acquisizione, la

gestione e il mantenimento in ottica di redditività, pianificazione e controllo commerciale.

Parimenti i gestori potranno, da tale metodo di assegnazione, ottenere benefici nel presidio siste-

matico di tutto il portafoglio clienti, ampliandone la conoscenza e cogliendone le “potenzialità”

nella personalizzazione del servizio.

Sistema dei controlli interni

Il sistema di controllo interno e la funzione di Auditing

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, nel corso dell’anno, il “Modello del Sistema dei

Controlli Interni” in vigore presso le Casse partecipate da Intesa Casse del Centro, in linea con gli

indirizzi della Capogruppo.

Tale sistema costituito dall’insieme delle regole e delle procedure è uno strumento di governo

aziendale destinato al conseguimento delle seguenti finalità:

- realizzazione degli obiettivi e delle strategie aziendali;

- efficacia ed efficienza dei processi aziendali;

- affidabilità ed integrità delle informazioni contabili e gestionali;

- conformità delle operazioni con la normativa esterna (leggi e normativa di vigilanza) e

con le regole interne (politiche, piani, regolamenti, norme e procedure interne);

- salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite.

Per quanto concerne l’attività di internal audit, svolta sulla rete di sportelli e sulle unità centrali

della Cassa, la stessa è stata esternalizzata a febbraio 2006 unitamente alla Funzione di Controllo

Interno e affidata in outsourcing al Servizio Auditing di Intesa Casse del Centro; le attività di

interfaccia sono in capo all’Ufficio Amministrazione e Servizi Generali.

L’esito delle verifiche ispettive svolte dal Servizio Auditing ICC viene comunicato alla Cassa

mediante la redazione di appositi reports predisposti secondo impostazione e lay-out standardiz-

zati, indirizzati al referente Auditing aziendale che provvede ad informare la Direzione Generale,

il Comitato Esecutivo ed il Collegio Sindacale.

Come più analiticamente riportato nella parte E della Nota integrativa, il Servizio Auditing di

Intesa Casse del Centro esercita, in linea con gli indirizzi formulati dalla Capogruppo, l'azione di

sorveglianza sul regolare andamento dell’operatività e dei processi d’ICC e delle Banche control-

late a livello centrale e di rete, al fine di prevenire e rilevare l’insorgere di comportamenti o situa-

zioni anomale e rischiose, valutando la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni e

la sua idoneità a garantire l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valo-

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re delle attività, la protezione delle perdite, l’affidabilità e l’integrità delle informazioni contabili e

gestionali, la conformità delle operazioni sia alle politiche stabilite dagli organi di governo azien-

dali sia alle normative interne ed esterne.

Del suo operato e dell’esito delle verifiche fornisce agli Organi Societari, alla Direzione e agli Enti

Istituzionali competenti (Banca d’Italia, Consob, ecc.) una tempestiva e sistematica informativa.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n.

231/2001.

Come noto, con l’emanazione del decreto legislativo n. 231 del 2001, il legislatore ha introdot-

to nell’ordinamento un complesso ed innovativo sistema sanzionatorio che prefigura forme di

responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio

da soggetti che rivestono una posizione apicale nella struttura dell’ente medesimo ovvero da sog-

getti sottoposti alla vigilanza di questi ultimi.

Affinché l’ente possa essere dichiarato responsabile occorre che il reato commesso sia ad esso

ricollegabile sul piano oggettivo e che costituisca espressione della politica aziendale ovvero

quanto meno derivi da una “colpa di organizzazione”, intesa come mancata adozione di presidi

necessari ad evitare che il reato sia commesso.

Il legislatore, al fine di valorizzare la funzione preventiva del sistema introdotto, ha previsto l’esclu-

sione della responsabilità dell’ente nel caso in cui questo abbia adottato ed efficacemente attua-

to modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati rilevanti ai sensi della normativa.

In relazione a quanto premesso Carifano, con la consulenza della società COM Metodi SpA di

Milano, ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo in conformità ai requisi-

ti previsti dal decreto legislativo, alle indicazioni suggerite dalle Linee Guida dell’Associazione di

Categoria ed alle indicazioni della Capogruppo.

Rischio di Credito

Per quanto riguarda tale rischio, i controlli nelle fasi operative, vanno distinti nei due sottoprocessi:

“Concessione del credito” e “Misurazione e controllo dei rischi di credito”.

Relativamente al primo sottoprocesso, di pertinenza del Servizio Crediti, tutte le concessioni vengono

istruite utilizzando la procedura “Pratica di fido elettronica” che assicura: il rispetto dei limiti di delega

concessi, la tracciabilità degli interventi e reports periodici specifici.

Il monitoraggio del credito erogato e le attività di misurazione e gestione del rischio di credito rappre-

sentano momenti centrali nel processo del credito. A livello aziendale sono definiti i criteri di rilevazio-

ne, valutazione, gestione e classificazione dei crediti anomali e le modalità di raccordo di tali criteri con

quelli previsti per le segnalazioni di vigilanza. L’Unità aziendale responsabile del controllo andamenta-

le dei crediti e della gestione del rischio di credito è individuata nell’Ufficio Controllo Crediti.

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INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

In merito all’individuazione delle anomalie nei rapporti creditizi, i supporti informatici utilizzati dai

quali vengono individuate specifiche anomalie sono: il Sistema Esperto Andamento Cliente

(SEAC) ed il Credit Rating System (CRS). Con tali supporti, eventuali anomalie evidenziate, ven-

gono analiticamente esaminate dalla Filiale e dall’Ufficio Controllo Crediti per il tramite della pro-

cedura Iter Controllo Crediti (ICC) che storicizza gli interventi.

L’Ufficio Controllo Crediti, periodicamente, provvede a relazionare la Direzione Generale in meri-

to ai risultati della verifica.

Nel contesto della Nota Integrativa - Parte E, verrà data ampia informativa, sia qualitativa che

quantitativa, sui rischi e sulle correlate politiche di copertura.

Rischio Antiriciclaggio

A partire dall’anno 2006, a seguito dell’introduzione del nuovo sistema informativo, delle modi-

fiche apportate al modello organizzativo, della nomina del nuovo Responsabile aziendale

Antiriciclaggio e dell’introduzione della nuova normativa aziendale, i controlli sulle registrazioni

Antiriciclaggio vengono effettuati:

- al primo livello, dalle singole Dipendenze, cui spetta l’effettuazione di controlli di linea periodi-

ci che includono anche l’ambito “Antiriciclaggio”;

- al secondo livello, dal Servizio Auditing ICC, che opera sia attraverso l’effettuazione di ispezio-

ni “in loco” sulle Dipendenze, sia attraverso la metodologia dei “controlli a distanza”. Questi ulti-

mi, effettuati dal Servizio Auditing su base mensile, prevedono la produzione di un report che

include una serie di casistiche con evidenze di anomalie sulle registrazioni Antiriciclaggio, impu-

tabili generalmente a disguidi od errori operativi compiuti dagli operatori di Filiale nell’utilizzo

delle procedure informatiche. Il relativo report mensile viene quindi inviato alla struttura di rife-

rimento della Cassa (Amministrazione e Servizi Generali) che provvede a sua volta a trasmettere

alle Filiali interessate le evidenze di anomalie riscontrate, a raccogliere le relative risposte e ad

apportare, ove necessario, eventuali rettifiche alle registrazioni Antiriciclaggio, raccolte in Archivio

Unico Informatico.

L’Ufficio Amministrazione e Servizi Generali della Cassa si rende altresì parte attiva del processo

di controllo del Rischio Antiriciclaggio effettuando:

- formazione continua sugli operatori, in relazione a richieste di chiarimento di carattere

operativo o normativo;

- monitoraggio delle evidenze di anomalie, sia attraverso i tabulati di evidenza prodotti

dal sistema informativo, sia attraverso l’utilizzo di procedure informatiche all’uopo predi

sposte; si ricorda, tra queste ultime, il diagnostico UIC-Diana predisposto dall’Ufficio italiano

dei Cambi allo scopo di fornire agli Intermediari Abilitati la possibilità di effettuare controlli

automatizzati sulle registrazioni in Archivio Unico Informatico, allo scopo di individuare e

correggere anomalie od eventuali incongruenze tra i vari elementi delle registrazioni medesime.

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Nel corso dell’anno è stata altresì effettuata la formazione Antiriciclaggio prevista dalla normati-

va ed annualmente deliberata dal Consiglio di Amministrazione, al fine di fornire a tutte le figu-

re professionali il necessario aggiornamento.

Rischi Operativi

Come verrà più ampiamente illustrato nel contesto della Nota integrativa - Parte E, nel corso del-

l’anno è continuato il processo di rilevazione dei rischi operativi, intesi come i rischi di perdita deri-

vanti da eventi esterni oppure risultanti da inadeguatezze o carenze nei processi interni, nel per-

sonale, nei sistemi, esclusi i rischi strategici e reputazionali. Tale processo di rilevazione è stato

condotto, seguendo le direttive della Capogruppo, nell’ambito del progetto O.RI.G.IN.

(Operational Risk Gruppo Intesa), ed in conformità a quanto richiesto dall’evoluzione della nor-

mativa. L’intero processo, a livello di Gruppo, dovrà permettere la validazione da parte

dell’Autorità di Vigilanza del modello interno per la determinazione del requisito patrimoniale

prudenziale riferito ai rischi operativi e previsto nell’accordo di “Basilea 2”.

E’ stata quindi recepita ed applicata la classificazione dei rischi operativi nel Gruppo Intesa avva-

lendosi del MIPO (Modello Intesa Perdite Operative) e del relativo “Albero decisionale per la clas-

sificazione degli eventi di perdita”. Tale classificazione prevede sostanzialmente la suddivisione

degli eventi in sette categorie principali:

- atti illeciti di interni

- atti illeciti di esterni

- relazione con il personale e sicurezza nell’ambiente di lavoro

- pratiche commerciali e pubblica sicurezza

- disastri o altri eventi

- sistemi tecnologici e servizi

- esecuzione / gestione / consegna di prodotti o servizi e gestione dei processi

Il processo interno di raccolta e validazione dei dati di perdita, per tutte le Business Unit a livello

di Gruppo, è stato gestito attraverso l’utilizzo di un’apposita procedura informatica rilasciata dalla

medesima Capogruppo, grazie alla quale sono state assicurate completezza e tempestività dei

processi di segnalazione delle perdite operative, come richiesto dalla normativa.

30

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

Rischi sulla Continuità Operativa

Carifano, in linea con le modalità e le tempistiche stabilite a livello di Gruppo, ha proseguito nell’ade-

guamento e realizzazione di quanto previsto per garantire adeguati livelli di continuità operativa.

Ad inizio anno è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il piano per l’implementazione

del “Businnes Continuity Plan” redatto da Intesa Casse del Centro SpA secondo le indicazioni

della Capogruppo.

Così come stabilito dalle Istruzioni di Vigilanza, che prevedono un sistema formalizzato di gestio-

ne del piano di continuità operativa in modo da assicurarne nel continuo la piena efficacia,

Carifano ha recepito ed attivato il “Modello Organizzativo per la Gestione delle Crisi”, predispo-

sto da Intesa Casse del Centro in aderenza alle linee guida della Capogruppo.

Tale documento definisce la struttura da attivare per la gestione delle crisi fissando ruoli, respon-

sabilità e flusso di comunicazione da attivare per governo delle emergenze.

Nel corso del 2006, in ottemperanza agli obblighi in materia previsti dalle istruzioni di vigilanza,

è stato completato il piano di disaster recovery ed è proseguita la realizzazione del piano di con-

tinuità operativa selezionando i processi critici sui quali attivare efficaci misure di continuità, atti-

vità quest’ultima conclusa entro la data del 31.12.2006.

Sono state, inoltre, effettuate, con esito positivo, le prove di funzionalità del piano stesso unita-

mente a quelle di “disaster recovery” coordinate da Intesa Casse del Centro S.p.A. e sotto il

governo della Capogruppo.

Per il prossimo esercizio sono previste ulteriori attività di miglioramento del Piano di Continuità

Operativa e del Piano di Disaster Recovery in base al “principio incrementale” che ne ispira la rea-

lizzazione previsto a livello di Gruppo.

Rischi connessi ai Servizi Accentrati

Come sopra riportato, la banca ha sottoscritto con Intesa Casse del Centro specifici contratti di

service riguardanti le seguenti aree:

auditing;

back office crediti;

back office finanza;

back office sistemi di pagamento;

amministrazione e controllo di gestione;

information tecnology;

servizio di telecomunicazioni.

31

E’ pertanto compito dei singoli responsabili ottimizzare i processi e lo svolgimento dei relativi con-

trolli che tende a garantire la regolarità del servizio, il contenimento dei rischi e, soprattutto,

l’attendibilità e l’affidabilità delle risultanze contabili.

La titolarità relativa alla movimentazione e ai saldi dei conti di pertinenza delle unità contabili

gestite dai back office è attribuita ad Intesa Casse del Centro, responsabile delle situazioni con-

tabili prodotte e delle scritture obbligatorie.

Per l’insieme delle attività affidate in outsourcing, un ulteriore controllo è demandato al Servizio

Auditing di Intesa Cassa del Centro che effettua verifiche mirate nell’ambito della programma-

zione annuale, provvedendo all’informativa dovuta al Referente aziendale.

Rischi informatici e documento programmatico della sicurezza

L’attuale sistema informativo aziendale si basa su una piattaforma gestita, per quanto riguarda le

applicazioni operanti in ambiente mainframe, dalla società Cedacri e per quanto concerne il siste-

ma informativo dipartimentale direttamente da Intesa Casse del Centro; ad entrambi i fornitori è

fatto obbligo di garantire la sicurezza, la qualità e l’affidabilità necessaria per tutti i servizi utiliz-

zati dall’istituto.

Le attività di controllo sono svolte a vari livelli dalle funzioni aziendali delegate, con particolare

attenzione alla verifica che le misure di sicurezza adottate siano costantemente adeguate al muta-

re dei rischi derivanti da accessi non autorizzati, da modifiche o distruzioni, sia accidentali che

intenzionali.

Nel corso dell’anno 2006, in funzione del processo organizzativo di allineamento di responsabili-

tà e normative nell’ambito di tutte le banche facenti parte del perimetro Intesa Casse del Centro,

si è altresì provveduto alla nomina di diversi Responsabili aziendali ai fini della Privacy, in relazio-

ne alle specifiche aree di competenza ed ai diversi trattamenti di dati personali (trattamenti gene-

rali della Banca, concessione e sviluppo del credito, attività commerciali e prodotti, controllo cre-

diti e crediti problematici).

Sono state, inoltre, effettuate specifiche sessioni di formazione in merito alla tutela dei dati per-

sonali di cui alla normativa sopra richiamata che hanno interessato sia gli “incaricati” che i

“Responsabili interni”.

Si è altresì provveduto, in relazione ai mutamenti organizzativi e tecnologici intervenuti, ad

aggiornare la prescritta “Notificazione” al Garante, con riferimento ovviamente a tutte le indica-

zioni connesse al luogo principale di custodia dei dati (ora presso Cedacri).

E’ stato infine adottato, in linea con la normativa in essere presso le altre Casse, il nuovo

“Manuale Privacy” per gli Incaricati, documento ove vengono fornite le istruzioni che tutti i

dipendenti devono seguire, nell’adempimento della propria mansione, al fine di rispettare gli

obblighi imposti dal D. Lgs. 196/03 in termini di trattamento dei dati personali e misure di sicu-

rezza ad essi applicate.

32

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

Per quanto attiene il Codice in materia di protezione dei dati personali D. Lgs 196/2003, nell’al-

legato “B” al punto 19 è prevista la redazione di un documento contenente idonee informazio-

ni descrittive e prescrittive al fine di garantire il corretto trattamento informatico dei dati sensibili.

A tal fine in ossequio agli artt. da 33 a 36 e dell’allegato B (Disciplinare tecnico in materia di misu-

re minime di sicurezza, punti 19 – 26) del suddetto D.Lgs. n. 196 il “Documento Programmatico

sulla Sicurezza” è stato già aggiornato nel marzo dell’anno 2006, entro il termine previsto dalla

legge, sulla base degli standard allora presenti.

Tale documento è in corso di aggiornamento e le relative attività saranno completate entro la sca-

denza, nel rispetto dei termini di legge.

Immobili

E' continuata l'attività di manutenzione degli immobili ai fini di un più adeguato utilizzo in rela-

zione alle esigenze operative e contestualmente è stato redatto e presentato alla Direzione un

progetto aggiornato con riportati gli immobili che possono essere oggetto di alienazione.

Sono stati completati i progetti di ristrutturazione funzionale dell’Agenzia di San Costanzo e dei

locali ove nel luglio 2006 è stata trasferita l’Agenzia di Monteporzio.

Inoltre nel secondo semestre 2006, con contratto di sub-locazione da CARISAP, è stata aperta al

pubblico una nuova filiale in Ancona denominata “Ancona Centro“, mentre lo Sportello di

Cerasa (dipendente dall’Agenzia di San Costanzo) è stato trasferito in un nuovo locale sulla stes-

sa via ma posizionato sul fronte strada.

Nei primi mesi dell’anno è stato completato l’ intervento per la sostituzione delle centrali di allar-

me installate su 25 filiali che erano ancora collegate con la sala operativa della precedente

Capogruppo.

Relativamente all’impianto ignifugo dei locali tecnici di Direzione, si è provveduto a recuperare e

smaltire il gas estinguente idrofluorocarburo nocivo all’ambiente e sostituirlo con altro gas ecolo-

gico nel rispetto di quanto previsto ai sensi del Dlgs. del 20 dicembre 2005.

Infine, per tutto il parco ATM attualmente installato sono stati definiti lo studio e la pianificazio-

ne degli interventi per il loro ammodernamento sia dal punto di vista tecnologico che delle fun-

zionalità e dei servizi alla clientela con particolare riferimento all’utilizzo delle nuove carte a micro-

circuito. L’upgrade delle macchine più recenti e la sostituzione delle apparecchiature più obsole-

te avverrà nel corso del prossimo anno, consentendo all’Istituto di fornire un servizio ancora

migliore alla clientela ed un’immagine di banca attenta alle innovazioni ed alla sicurezza.

33

Organico e gestione del personale

La politica delle risorse umane, nel corso del 2006, è stata prioritariamente volta a supportare, in

modo coerente ed efficace, il raggiungimento degli obiettivi aziendali, iniziando o proseguendo

alcune fondamentali azioni gestionali:

• la valutazione del potenziale, attraverso la metodologia dell’assessment center e del colloquio

individuale, ha interessato 93 dipendenti, tra i quali tutti i respon sabili delle unità organizzative,

alcuni ruoli intermedi particolarmente significativi e un gruppo di neoassunti;

• il monitoraggio del dimensionamento degli organici sia qualitativo che quantitativo con riferi-

mento anche alle quote di mercato delle singole Unità Produttive;

• la crescita professionale dei dipendenti attraverso il ricorso alla mobilità sia geografica (circa 49

persone, pari ad oltre il 15% della popolazione aziendale) che per mansione, puntando l'atte

zione, soprattutto per le posizioni di responsabilità ed a spiccato contenuto commerciale, su pe

sonale con elevato potenziale e ben motivato;

• l’attività formativa dell'anno appena trascorso è stata progettata nell’ottica di favorire l’inte-

grazione con il nuovo Gruppo Bancario. In tale direzione si sono inseriti i corsi comportamentali

rivolti a tutto il personale che hanno toccato i temi dei valori aziendali, della centralità del cliente,

della qualità del servizio;

• un forte investimento è stato destinato alla formazione manageriale che ha riguardato tutti i

responsabili ed alcuni vice delle unità di Rete e di Direzione. Si sono affrontati i temi della leader-

ship, della gestione dello stress, della propensione al cambiamento, del gioco di squadra e della

motivazione dei collaboratori, anche attraverso il ricorso a nuove tecniche e metodologie forma-

tive che hanno privilegiato situazioni di sperimentazione pratica in contesti di outdoor, in alterna-

tiva all’aula tradizionale;

• particolarmente significativo è stato l’impegno della Carifano (dieci dipendenti) nel progetto

“Formatori part-time” destinato a costituire una task force di docenti appartenenti alle Casse di

ICC che siano in grado di erogare corsi di formazione di livello base nelle aree Crediti, Finanza e

Operativa;

• interventi di natura normativa/obbligatoria hanno riguardato la Sicurezza aziendale, l’antirici-

claggio, la Privacy ed il progetto Pattichiari;

• è proseguita anche nel 2006 ed è stata estesa a tutti gli addetti commerciali l’attività formativa

sui nuovi prodotti del Gruppo, con particolare focalizzazione su Intesa Previdenza, Intesa Vita,

fondi CAAM, Intesa Leasing, polizze auto, ecc.;

• l’addestramento sulle procedure informatiche ha interessato prevalentemente il settore estero,

i servizi telematici, gli “sconfini”, le condizioni ed il controllo di gestione.

Nel corso del 2006 sono state erogate 1.170 giornate di formazione (escludendo quelle sui pro-

dotti) che hanno interessato 251 dipendenti.

34

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SUGLIEVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESERCIZIO 2006

L’organico del personale della Cassa, al 31 dicembre 2006, era costituito da 317 dipendenti a

tempo indeterminato (146 uomini, 171 donne), di cui 41 a tempo parziale, in diminuzione di n.

3 unità rispetto al dato del 2005 per effetto di cessazioni dovute a dimissioni (6) ed assunzioni a

tempo indeterminato (3). All’organico così determinato vanno aggiunti il Direttore Generale e il

Responsabile del Servizio private distaccati dalla Capogruppo.

Va inoltre evidenziato che. in relazione all’outsourcing delle attività di internal audit, si è forma-

lizzato nel mese di febbraio il distacco di 4 dipendenti presso il Servizio Auditing di Intesa Casse

del Centro.

La composizione dell'organico a fine anno era la seguente:

Dirigenti 3

Quadri Direttivi 91

Personale appartenente alle Aree Professionali 223

L'età media del personale Carifano si attestava a 43,1 anni, mentre l'anzianità media risultava di

18,4 anni.

Al 31/12/2006 il personale risultava così distribuito:

Direzione Generale 67 (21,14%)

Dipendenze 250 (78,86%)

In ambito sindacale va segnalata la sottoscrizione di due importanti accordi, nel rispetto delle

linee guida tracciate dalla Capogruppo. Il primo riguarda l’erogazione del Premio aziendale di

Produttività in misura pari a quanto corrisposto nell’anno precedente. Il secondo disciplina il piano

di incentivazione all’esodo del personale già in possesso dei requisiti pensionistici o che mature-

rà gli stessi entro il 31/12/2012. Ai primi verrà riconosciuto un incentivo pari alla retribuzione

annua lorda; ai secondi l’accesso al Fondo di Solidarietà per il sostegno del Reddito.

35

Interventi pubblicitari

Nel corso del 2006 è proseguita l’attività di promozione dell’immagine della nostra Banca sia con

la presenza su pubblicazioni a carattere locale rivolte ai segmenti imprese e famiglie che attraverso

la sponsorizzazione di alcune iniziative ed interventi di particolare rilievo.

In collaborazione con il Comune di Fano abbiamo sponsorizzato l’Incontro Internazionale

Polifonico e la Rassegna Concerti d’Organo, mentre insieme ad Intesa Leasing abbiamo contri-

buito alla presentazione del progetto sul “Rischio chimico nella lavorazione della vetroresina”

organizzato dal Consorzio Navale Marchigiano nell’ambito del 2° Fano Yacht Festival.

Una particolare attenzione è stata rivolta alla valorizzazione delle tradizioni locali con il sostegno

di alcune iniziative organizzate nel Comune di Fano e nei Comuni limitrofi. Importanti contributi

sono stati inoltre erogati nel settore della sanità con la fornitura di nuove apparecchiature per

l’Ospedale Santa Croce di Fano, nel settore dell’arte con la sponsorizzazione, d’intesa con l’omo-

nimo Istituti Statale d’Arte, della mostra dello scultore Adolfo Apolloni e , nell’ambito della ricer-

ca scientifica, con il contributo alla Fondazione Villa del Balì per il sostegno dell’attività didattica

del Museo del Balì.

Nei confronti del mondo giovanile, è stata ripetuta, anche per quest’anno, l’iniziativa “I quoti-

diani nelle scuole” che prevede la fornitura di quotidiani locali a diverse scuole del territorio con

cadenza mensile sino al termine dell’anno scolastico, ed è proseguito il sostegno delle attività

sportive giovanili, con particolare riguardo al settore delle scuole di calcio.

Iniziative pubblicitarie mirate sono state inoltre effettuate sia in occasione dell’apertura della nuova

filiale di Ancona Centro che del lancio di nuovi prodotti della banca e del gruppo di appartenenza.

36

37

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE

39

Scenario macroeconomico

L'anno che si è appena concluso ha mostrato un sostenuto tasso di sviluppo dell'economia mon-

diale nel suo complesso: gli Stati Uniti hanno visto un rallentamento che è stato, tuttavia, com-

pensato dal ritmo della crescita dei paesi asiatici (la Cina e l'India in primis, ma anche il Giappone

ha manifestato un buon recupero della sua attività produttiva).

Quanto all'Area Euro evidente è il buono stato della congiuntura: nel 2006 il tasso di crescita

dell'economia si è attestato al +2,6%, contro il +1,5% dell'anno precedente.

Anche l'Italia è tornata a crescere, sull'onda del favorevole ciclo internazionale, mostrando una

significativa accelerazione del prodotto interno lordo. La crescita tendenziale, pari al +1,7%,

mostra una buona ripresa rispetto alla crescita pressoché nulla registrata nel 2005, e rappresen-

ta peraltro il risultato migliore degli ultimi cinque anni, in linea con il +1,7% dell'ormai lontano 2001.

Nell'Area Euro i prezzi al consumo, in base alle indicazioni di Eurostat, hanno segnato in dicem-

bre una accelerazione, evidenziando una variazione del +1,8% (+1,6% nel mese precedente) su

base annua. Quanto ai diversi paesi appartenenti all'Eurozone, l'Italia ha registrato un tasso d'in-

flazione armonizzato pari al +2% (+1,9% nel precedente mese).

Il nuovo anno si è aperto con due buoni dati, per quel che riguarda l'andamento congiunturale

della finanza pubblica: il primo riguarda quello del fabbisogno di cassa ed il secondo quello del-

l'indebitamento netto della Pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, i dati

mensili del Ministero dell'Economia e delle Finanze, indicano che in dicembre si è determinato un

avanzo di cassa del settore statale di 21 miliardi di euro a fronte dei 22,3 registrati nello stesso

mese del 2005. Con il positivo dato di dicembre, il fabbisogno dell'intero 2006 si è attestato sui

35,2 miliardi di euro, con un miglioramento di ben 25 miliardi rispetto al 2005.

Il secondo dato positivo e di interesse è quello che riguarda il conto economico delle

Amministrazioni pubbliche. Secondo i dati rilasciati dall'Istat, nei primi tre trimestri del 2006 l'in-

debitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni è stato pari al 4,1 per cento del pil contro il

4,3 per cento nel corrispondente periodo del 2005.

Per quanto riguarda la politica monetaria e l'andamento dei tassi del mercato monetario, la

Banca Centrale Europea nella riunione del proprio Consiglio Direttivo dell'11 gennaio 2007 ha

lasciato - dopo l'aumento deciso il 7 dicembre u.s. invariata l'impostazione della politica moneta-

ria, il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è così rimasto al 3,50%.

Sul fronte dell'inflazione - prevista dalla BCE intorno al 2% sia nel 2007 che nel 2008 - appare

essenziale continuare a perseguire un'azione ferma e tempestiva per assicurare che la stabilità dei

prezzi sia garantita nel medio termine.

Dall'analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie del settore privato in Italia

emerge come la stima di tale indicatore ammonti a 2.682 miliardi di euro (contro i 2.583 miliardi

di euro di un anno prima), con una crescita su base annua del +3,8%.

Tale andamento è frutto della combinazione di andamenti diversi di seguito riassunti che vedono

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

40

in crescita la dinamica dei depositi bancari che ha segnato un incremento tendenziale del +4,5%,

le operazioni pronti contro termine passive con la clientela, salite ad un ritmo del +14,7% rispetto

allo stesso mese dell'anno prima, i titoli obbligazionari bancari, che hanno segnato una dinami-

ca crescente dell' 8,3% e le attività di natura previdenziale, le riserve assicurative ramo vita

(+16,9%) ed i fondi pensione e Pip (+4,3%).

Rilevano invece andamenti in flessione le attività sull'estero (-2%), i depositi postali detenuti dal

settore privato (-6,8%) e le quote di fondi comuni (-5,9%).

Per quanto riguarda il finanziamento all'economia, con specifico riferimento al mercato prima-

rio, la raccolta mediante il canale di Borsa (aumenti di capitale ed offerte pubbliche di vendita e

sottoscrizione) risulta inferiore al 2005 così come il ricorso al finanziamento di impresa attraver-

so la emissione di corporate bond che infatti segnano una marcata contrazione.

Per quanto riguarda l'andamento dei mercati secondari, si rileva come i corsi azionari internazionali

hanno manifestato dinamiche positive: lo Standard & Poor's 5002 è aumentato del +1,9%; la perfor-

mance del Nikkei 2253 è stata positiva con una variazione del +4,3%; il Dow Jones Euro Stoxx (indi-

ce dei 100 principali titoli dell'area euro per capitalizzazione) ha registrato una variazione del +0,6%.

L'indice S&P/Mib ha registrato una crescita del +1,3%; il Dax30 ha segnato una variazione del

+2%, il Cac40 del +0,6% ed il Ftse100 del +0,1%. Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei

titoli a custodia delle banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla cliente-

la) mostrano come essa sia accresciuta rispetto a dodici mesi prima.

Con particolare riferimento all'aggregato titoli a custodia per tipologia di attività finanziaria si

osserva come si sia manifestata una crescita su base annua dei BOT (+13%), dei fondi comuni

(+5,8%) e delle obbligazioni (+3,1% le obbligazioni bancarie e +8,5% le altre obbligazioni), cui

ha fatto riscontro una contrazione delle quote dei CCT (-5,1%), dei BTP (-1%) e delle azioni (-0,9%).

Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato alla una moderata crescita: le gestioni

patrimoniali risultavano a fine ottobre 2006 pari a circa 158,3 miliardi di euro, segnando una

variazione tendenziale prossima all'1%. Il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto

italiano ed estero è aumentato, collocandosi intorno ai 610 miliardi di euro (+4,2%). Tale patri-

monio è composto per il 60,8% da fondi italiani, per il 33,2% da fondi roundtrip (c.d. estero

vestiti) e dal 6% da fondi esteri.

Con particolare riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di fondi si rileva come,

nell'ultimo anno, la quota dei fondi azionari sia cresciuta dal 24,2% al 25,9%, quella dei fondi

flessibili dal 3,6% all'8,5% e la quota dei fondi hedge dal 3,4% al 4,6%; la quota dei fondi bilan-

ciati è diminuita dal 7,9% al 6,9%, la quota dei fondi obbligazionari dal 45,8% al 40,4% e l'in-

cidenza dei fondi di liquidità dal 15,1% al 13,7%.

L'esercizio 2006 si è chiuso in lieve accelerazione per l'attività di provvista delle banche, quale

risultato di un rafforzamento del trend dei depositi da clientela ed un assestamento del trend

delle obbligazioni bancarie; sempre sostenuta la dinamica della provvista sull'estero, ancorché in

decelerazione.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

41

Le prime stime mostrano alla fine del 2006 una lieve accelerazione della dinamica della raccolta

denominata in euro del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a risparmio, dai

conti correnti, dai certificati di deposito e dalle obbligazioni: il tasso di crescita tendenziale è risul-

tato pari al +7,8%, che si raffronta con il +8,6% di fine 2005.

Più in particolare, alla fine del 2006 la raccolta bancaria è risultata pari a 1.193,5 miliardi di euro.

Nel corso dell'ultimo anno lo stock della raccolta è aumentato di circa 86,2 miliardi di euro.

Laddove si considerino le dinamiche delle diverse componenti della raccolta, a dicembre 2006 si

osserva un'accelerazione del trend dei depositi da clientela (+6,1%) ed un assestamento della

dinamica delle obbligazioni delle banche, le quali continuano a segnare ritmi di crescita sostenuti:

+10,4% a fine 2006.

Con riguardo ai tassi bancari, si rileva come il tasso sui depositi in euro abbia nel periodo più

recente manifestato un lieve aumento in linea con le indicazioni della politica monetaria della

BCE: a fine 2006, in particolare, esso è risultato pari all'1,45%, 50 basis points al di sopra di

quanto segnato a dicembre 2005. Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela si è colloca-

to a dicembre 2006 al 2,23% con un aumento rispetto a dicembre 2005 di 51 b.p..

Sul mercato primario è aumentato il rendimento all'emissione dei CCT, posizionatosi al 3,84%

(2,72% a gennaio 2006). Con riferimento ai BTP, l'ultimo rendimento medio è risultato pari al

3,85% (3,10% a novembre 2005).

Il rendimento lordo annualizzato dei BOT è, infine, passato nel periodo novembre - dicembre

2006 dal 3,60% al 3,73%. Sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato, cioè il dato

relativo al campione dei titoli con vita residua superiore all'anno scambiati alla Borsa valori italia-

na (M.O.T.), si è collocato a dicembre 2006 al 3,97%, 65 basis points al di sopra del valore di

dicembre 2005.

La dinamica dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie ha manifestato a fine 2006 un

assestamento sugli alti livelli raggiunti negli ultimi mesi dell'anno: gli impieghi complessivi hanno

segnato un tasso di crescita tendenziale pari al +11,2%, che si raffronta al +8,6% di fine 2005.

Alla fine del 2006 l'ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a

1.321,5 miliardi di euro, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di quasi 130 miliardi di euro

rispetto alla fine del 2005.

La dinamica degli impieghi continua ad essere sostenuta prevalentemente dalla componente a

protratta scadenza rispetto a quella a breve termine, seppur in forte ripresa. Secondo prime stime

a fine 2006, infatti, le variazioni tendenziali di queste componenti degli impieghi bancari sono

risultati pari a +12% per il segmento a medio e lungo termine (+13% a fine 2005) e di +9,8%

per quello a breve termine (+2% al termine del 2005).

Gli impieghi complessivi alle famiglie ed alle imprese non finanziarie hanno manifestato a un

tasso di crescita tendenziale di oltre il 10%, un valore superiore a quanto palesato nel 2005

(+8,7%) e nettamente superiore all'attuale crescita del Pil nominale in Italia ed all'andamento

degli investimenti. Nella media dell'area dell'euro gli impieghi a famiglie ed imprese non finan-

42

ziarie hanno manifestato un tasso di crescita - sempre a novembre 2006 - di circa il 10,5%.

In evidenza, il tasso di crescita dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie risultato

pari a +10,4% (il valore più elevato dell'ultimo quinquennio: giugno 2001:+10,5%). In partico-

lare, la dinamica degli impieghi alle imprese è tornata dopo circa 5 anni ad essere superiore a

quella delle famiglie (+10,2%).

Il tasso sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è aumentato, coerentemente

con le indicazioni della politica monetaria della BCE, collocandosi al 5,39%, 79 punti base al di

sopra del valore di novembre 2005 (4,60%), quando aveva raggiunto il minimo storico.

Nell'ultimo mese è, altresì, lievemente aumentato anche il tasso sui c/c attivi in euro erogati a

famiglie e società non finanziarie. Con riguardo ai tassi applicati alle nuove operazioni si rileva

come a dicembre 2006 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si sia posizionato al

4,61%, che si raffronta al 4,64% di novembre 2006, mentre il tasso sui prestiti in euro alle fami-

glie per l'acquisto di abitazioni si è collocato al 4,87% (4,82% il mese precedente).

Nel periodo dicembre 2005 - dicembre 2006, in particolare, a fronte di un aumento dei tassi di

policy di 125 punti base il tasso medio sui prestiti è aumentato di solo +74 punti base.

Sale il mark-down del tasso medio sui depositi in euro di famiglie e società non finanziarie, men-

tre il mark-up si mostra in lieve diminuzione.

Infatti, per quanto concerne il margine sull'attività di raccolta, il mark-down si è collocato a 1,89

punti percentuali. Il valore del mark-up del tasso medio sugli impieghi si è, invece, posizionato

a 2,05 p.p.

Laddove si consideri la dinamica di questi indicatori per il periodo dicembre 2005 - dicembre

2006, si osserva come il mark-up abbia segnato una diminuzione, passando da 2,38 punti a 2,05

punti. Nello stesso periodo, il mark-down è, d'altra parte, aumentato, passando da 132 punti

base a 189 basis points. In sintesi, lo spread è aumentato di 24 punti base: da 370 basis points

di dicembre 2005 a 394 b.p. di dicembre 2006.

Rispetto al 2005 diminuiscono le sofferenze nette; in contrazione anche il rapporto

sofferenze/impieghi, quest'ultimo si è collocato all'1,36%.

Una conferma del permanere di una elevata qualità del credito è ravvisabile anche dal valore del

rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza, posizionatosi ad ottobre 2006 al 7,31% (tale

rapporto si ragguagliava al 9,31% ad ottobre 2005).

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

43

Il mercato di riferimento

La Carifano presidia il territorio con 41 sportelli bancari, così posizionati: 30 nella provincia di

Pesaro e Urbino, di cui 11 nel Comune di Fano, 5 nella provincia di Rimini, 4 in quella d'Ancona

ed 1 nelle province di Forlì-Cesena e Perugia.

E' inoltre presente uno sportello di tesoreria in provincia di Pesaro e Urbino, a Cerasa di San Costanzo.

La Carifano opera prevalentemente nella provincia di Pesaro - Urbino, con predilezione per i ter-

ritori della fascia costiera e di quelli compresi nelle vallate del Metauro e del Cesano. La provin-

cia registra una costante crescita del numero d'aziende; il terziario rappresenta il maggior nume-

ro d'imprese operanti in massima parte nei settori: servizi alle persone ed alle imprese, attività

immobiliari ed informatiche, alberghi e ristoranti. Circa un terzo delle aziende del comprensorio

è costituito da imprese artigiane.

Da segnalare che la provincia di Pesaro-Urbino rappresenta il terzo polo italiano del mobile e

copre un'ampia gamma di produzioni, pur presentando una forte specializzazione sulle cucine.

Il quadro congiunturale dell'industria manifatturiera nell'anno 2006 complessivamente è risulta-

to positivo con miglioramenti in tutti i settori dell'economia ad eccezione del tessile-abbigliamen-

to, grazie soprattutto al buon andamento dell'attività commerciale rivolta all'esportazione.

Il settore mobile e legno pur rilevando incrementi produttivi significativi, ha evidenziato segna-

li contrastanti per quanto riguarda le vendite, con un andamento positivo per quanto riguarda

l'export e di segno opposto per il mercato interno.

Il settore meccanico presenta incoraggianti segni d'incremento nella produzione, pur se ancora

da consolidare, con aumenti più significativi nel comparto “casalinghi” e “macchine per la lavo-

razione del legno”. Dal punto di vista delle vendite, si riscontra una tendenza positiva dopo diver-

si periodi negativi; il risultato peraltro è frutto di un andamento difficile sul mercato interno, recu-

perato dalle variazioni positive sul mercato estero.

Debole risulta la produzione del tessile e abbigliamento, in linea con l'andamento nazionale.

Le vendite totali diminuiscono sensibilmente negativamente influenzate dalle vendite interne pur

in presenza di un andamento positivo delle esportazioni.

Bene l'andamento della nautica da diporto con percentuali di crescita a due cifre; è un settore

di nicchia molto dinamico nella nostra realtà, prevalentemente concentrato nella produzione di

yacht di medie e grandi dimensioni e d'imbarcazioni d'assoluta qualità.

44

Il settore dell'edilizia continua nella sua performance positiva, anche se risultano evidenti alcu-

ni segnali di rallentamento nel comparto dell'edilizia pubblica. L'edilizia residenziale, registra

ancora dati positivi, soprattutto nei centri limitrofi alle città dove, al contrario, alle esigenze del

mercato non sempre corrispondono le possibilità edificatorie a causa dell'incompletezza degli

strumenti urbanistici.

Stazionario il turismo con incremento negli arrivi ma riduzione nelle presenze e positivo l'anda-

mento del settore alimentare.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

I risultati economici

Nei prospetti che seguono e nei relativi commenti, vengono analizzati i risultati del conto econo-

mico dell'esercizio 2006 raffrontandoli con quelli del consuntivo 2005.

Il conto economico viene rappresentato secondo criteri espositivi ritenuti più adatti a rappresen-

tare il contenuto delle voci secondo principi di omogeneità gestionale e attraverso opportune

riclassificazioni, che hanno riguardato:

• i dividendi da partecipazioni economicamente connessi con operazioni di finanziamento sono

riclassificati, se presenti, nell'ambito degli interessi netti;

• i dividendi su azioni classificate tra le attività disponibili per la vendita e quelle detenute per la

negoziazione, che sono stati riallocati nell'ambito del risultato della negoziazione;

• il risultato netto dell'attività di copertura, che è stato ricondotto tra gli interessi netti in funzione

della stretta correlazione esistente;

• gli utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita e di pas-

sività finanziarie, che sono stati riallocati nell'ambito del risultato della negoziazione;

• i recuperi di spese e di imposte e tasse, che sono stati portati a diretta diminuzione delle spese

amministrative anziché essere evidenziati tra gli altri proventi di gestione;

• gli utili e perdite da cessione o riacquisto di crediti, che sono stati appostati tra le rettifiche di

valore nette su crediti;

• le rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, relative a garan-

zie, impegni e derivati su crediti, che sono state ricondotte nell'ambito delle rettifiche di valore

nette su crediti;

• il rientro del time value su crediti, che è stato ricondotto tra gli interessi netti anziché essere allo-

cato tra le rettifiche di valore nette su crediti, in quanto il fenomeno deriva direttamente dall'ap-

plicazione del criterio del costo ammortizzato, in assenza di variazioni nella previsione dei flussi

futuri attesi. Una impostazione coerente è stata utilizzata per il time value del Trattamento di fine

rapporto del personale e dei Fondi per rischi ed oneri;

• le svalutazioni durature di attività materiali ed immateriali, che, se presenti, sono state escluse

dalle rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali - che in tal modo esprimono il

solo ammortamento - per essere incluse in una voce residuale nell'ambito della quale confluisco-

no anche le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la

vendita, detenute sino alla scadenza ed altre operazioni finanziarie;

• la componente di utile/perdita da cessione di partecipazioni, che viene ricondotta nell'ambito

degli utili e delle perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti.

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Voci del conto economico 31/12/2006 31/12/2005

Voce 30 - Margine di interesse 43.473.979,28 36.389.563,83

+ Voce 90 - Risultato netto dell'attività di copertura -3.774.871,83 -5.007.262,31

+ Voce 130 a) (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (Rientro time value crediti) 0,00 795.227,79

+ Voce 180 a) (Parziale) - Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto) -346.812,00 -277.793,30

+ Voce 190 (Parziale) - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) -27.921,82 -81.929,06

Voce 70 - Dividendi e proventi simili 18.830,49 642.584,61

– Voce 70 (Parziale) - Dividendi e proventi simili (dividendi AFS/ HFT) -1.000,00 -137.018,00

Voce 240 (Parziale) - Utili (perdite) delle partecipazioni (valutate al patrimonio netto) 0,00 0,00

Voce 60 - Commissioni nette 12.854.283,34 11.407.944,68

Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione 337.191,30 830.039,75

+ Voce 100 b) - Utile perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita 16.797,43 59.121,44

+ Voce 100 d) - Utile perdita da cessione o riacquisto di passività finanziarie 129.475,56 0,00

+ Voce 110 - Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0,00 0,00

+ Voce 70 (Parziale) - Dividendi e proventi simili (dividendi AFS/ HFT) 1.000,00 137.018,00

Voce 220 - Altri oneri/proventi di gestione 4.316.790,09 3.833.911,05

– Voce 220 (Parziale) - Altri oneri/proventi di gestione (recuperi costi diversi) -3.093.791,75 -3.387.786,67

SOMMA (A+B+C+D+E+F) 53.903.950,09 45.203.621,81

Voce 180a) - Spese per il personale -20.026.370,72 -20.686.800,26

- Voce 180 a) (Parziale) - Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto) 346.812,00 277.793,30

Voce 180b) - Altre spese amministrative -10.566.508,72 -13.641.705,61

+ Voce 220 (Parziale) Altri proventi/oneri di gestione (recuperi costi diversi) 3.093.791,75 3.387.786,67

Voce 200 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -1.088.474,72 -920.272,96

+ Voce 210 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -26.084,00 -1.034,60

– Voce 200 (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (svalutazioni durature) 0,00 0,00

– Voce 210 (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (svalutazioni durature) 0,00 0,00

SOMMA (H+I+J) -28.266.834,41 -31.584.233,46

SOMMA (G+L) 25.637.115,68 13.619.388,35

Voce 260 - Rettifiche di valore dell'avviamento 0,00 0,00

Voce 190 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -816.943,46 -1.006.282,70

- Voce 190 (Parziale) - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) 27.921,82 81.929,06

Voce 100 a) - Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di crediti 0,00 0,00

+ Voce 130 a) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti -3.475.530,56 3.868.890,69

- Voce 130 a) (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (Rientro time value crediti) 0,00 -795.227,79

+ Voce 130 d) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie -434.290,63 -66,85

Voce 130 b) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita 0,00 0,00

+ Voce 130 c) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0,00 0,00

+ Voce 200 (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (svalutazioni durature) 0,00 0,00

+ Voce 210 (Parziale) - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (svalutazioni durature) 0,00 0,00

Voce 100 c) - Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0,00 0,00

+ Voce 240 - Utili (perdite) delle partecipazioni 0,00 -0,06

– Voce 240 (Parziale) - Utili (perdite) delle partecipazioni (valutate al patrimonio netto) 0,00 0,00

+ Voce 250 - Risultato netto delle valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0,00 0,00

+ Voce 270 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti -28.317,02 18.851,02

SOMMA (M+N+O+P+Q+R) 20.909.955,83 15.787.481,72

Voce 290 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -8.898.621,68 -6.720.052,79

Voce 310 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0,00 0,00

Voce 330 - Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 0,00 0,00

SOMMA (S+T+U+V) 12.011.334,15 9.067.428,93

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Conto economico riclassificato

A

B

CD

E

F

G

H

I

J

LMN

O

P

Q

R

STUVZ

47

Voci del conto economico riclassificato 31/12/2006 31/12/2005

Interessi netti 39.324.373,63 31.817.806,95

Dividendi 17.830,49 505.566,61

Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 0,00 0,00

Commissioni nette 12.854.283,34 11.407.944,68

Risultato dell'attività di negoziazione 484.464,29 1.026.179,19

Altri proventi (oneri) di gestione 1.222.998,34 446.124,38

Proventi operativi netti 53.903.950,09 45.203.621,81

Spese del personale -19.679.558,72 -20.409.006,96

Spese amministrative -7.472.716,97 -10.253.918,94

Ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali -1.114.558,72 -921.307,56

Oneri operativi -28.266.834,41 -31.584.233,46

Risultato della gestione operativa 25.637.115,68 13.619.388,35

Rettifiche di valore su avviamenti 0,00 0,00

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -789.021,64 -924.353,64

Rettifiche di valore nette su crediti -3.909.821,19 3.073.596,05

Rettifiche di valore nette su altre attività 0,00 0,00

Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti -28.317,02 18.850,96

Risultato corrente al lordo delle imposte 20.909.955,83 15.787.481,72

Imposte sul reddito dell'operatività corrente -8.898.621,68 -6.720.052,79

Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0,00 0,00

Utile di pertinenza di terzi 0,00 0,00

Utile di periodo/esercizio 12.011.334,15 9.067.428,93

A

B

CD

E

F

G

H

I

J

LMN

O

P

Q

R

STUVZ

48

I risultati economici del 2006 denotano un significativo miglioramento rispetto al 2005 in tutti i

comparti. L'utile netto, pari a 12,0 milioni, segna un incremento di circa 3 milioni, pari a +32,5%,

rispetto ai 9 milioni del 2005. Lo stesso risultato corrente al lordo delle imposte si attesta sui 20,9

milioni con una crescita pari a 5,1 milioni (+ 32,4%).

Nella formazione di detti risultati, i vari comparti hanno concorso in misura nel complesso equi-

librata; le dinamiche dei vari aggregati sono commentati nelle pagine che seguono.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 Variazioni %

assolute

Interessi netti 39.324 31.818 7.507 23,6

Dividendi 18 506 -488 -96,5

Commissioni nette 12.854 11.408 1.446 12,7

Risultato dell'attività di negoziazione 484 1.026 -542 -52,8

Altri proventi (oneri) di gestione 1.223 446 777

Proventi operativi netti 53.904 45.204 8.700 19,2

Spese del personale ( 19.680) ( 20.409) -729 -3,6

Spese amministrative ( 7.473) ( 10.254) -2.781 -27,1

Ammortamento immobilizzazioni

immateriali e materiali ( 1.115) ( 921) 193 21,0

Oneri operativi ( 28.267) ( 31.584) -3.317 -10,5

Risultato della gestione operativa 25.637 13.619 12.018 88,2

Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ( 789) ( 924) -135 -14,6

Rettifiche di valore nette su crediti ( 3.910) 3.074 -6.983

Rettifiche di valore nette su altre attività 0 0 0 0,0

Utili (perdite) su attività finanziarie detenute

sino a scadenza e su altri investimenti ( 28) 19 -47

Risultato corrente al lordo delle imposte 20.910 15.787 5.122 32,4

Imposte sul reddito dell'operatività corrente ( 8.899) ( 6.720) 2.179 32,4

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via

di dismissione (al netto delle imposte) 0 0 0 0,0

Risultato netto 12.011 9.067 2.944 32,5

49

Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato

Il risultato economico dell'esercizio 2006 è stato altresì ottenuto con un andamento dei proven-

ti operativi netti sostanzialmente costante e regolare nel corso dello stesso, come dimostra chia-

ramente il successivo prospetto che espone i risultati consuntivati in ognuno dei 4 trimestri del-

l'anno, ad esclusione del 4° trimestre che ha visto la regolarizzazione di alcune poste riferite allo

scorso anno rimodulare la struttura dei ricavi evidenziando un significativo incremento.

Gli oneri operativi, per loro natura più stabili, evidenziano un andamento, fatto salvo il 2° trime-

stre, più regolare.

Dal confronto con lo scorso anno si rileva come l'incremento dei vari periodi, sul fronte dei rica-

vi sia evidente fin dal 1° trimestre 2006 nei confronti del 4° trimestre 2005, mentre per quanto

riguarda gli oneri operativi, condizionati alla fine del 2005 dai costi relativi alla integrazione,

soprattutto informatica, con il nuovo Gruppo, il confronto non risulta eccessivamente significativo.

(migliaia di euro)

Voci 2006 2005 Riesposto (*)

4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim. 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.

Interessi netti 11.233 9.729 8.996 9.367 7.509 8.245 7.981 8.082

Dividendi 1 - 17 - 296 26 54 130

Commissioni nette 3.417 3.125 3.181 3.130 3.003 2.850 2.827 2.727

Risultato dell'attività di negoziazione -34 162 289 66 317 (84) 600 194

Altri proventi (oneri) di gestione 1.172 -29 22 58 594 (382) 240 (5)

Proventi operativi netti 15.790 12.988 12.505 12.621 11.720 10.654 11.702 11.127

Spese del personale ( 4.959) (4.805) (4.831) (5.084) (5.920) (5.008) (4.552) (4.930)

Spese amministrative ( 2.133) (2.033) (1.081) (2.227) (4.476) (1.615) (2.349) (1.814)

Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali ( 286) (296) (261) (272) (188) (253) (239) (241)

Oneri operativi (7.378) (7.133) (6.173) (7.583) (10.584) (6.876) (7.140) (6.984)

Risultato della gestione operativa 8.412 5.854 6.332 5.038 1.136 3.779 4.562 4.143

Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri (1.049) 297 20 (57) (566) (120) (104) (134)

Rettifiche di valore nette su crediti (2.340) (848) (275) (447) 3.865 (392) (518) 118

Rettifiche di valore nette su altre attività 0 0 0 0 50 (50) 0 0

Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0

e su altri investimenti (33) 0 4 0 ( 59) 70 0 8

Risultato corrente al lordo delle imposte 4.991 5.303 6.081 4.535 4.427 3.287 3.939 4.135

Imposte sul reddito dell'operatività corrente (1.686) (2.343) (2.820) (2.050) (1.775) (1.704) (1.591) (1.650)

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0

(al netto delle imposte) 0 0 0 0 (420) 420 0 0

0

Risultato netto 3.305 2.960 3.261 2.485 2.231 2.003 2.348 2.485

(*) Dati riesposti su basi omogenee per tenere conto delle variazioni intervenute con l'applicazione del provvedimento Banca d'Italia 262/2005

50

Proventi operativi netti

Gli interessi netti presentano un deciso incremento di 7,5 milioni, pari ad un +23,6%, passando

dai 31,8 milioni del 2005 ai 39,3 milioni del 2006.

La variazione è frutto della diversa dinamica rilevata nelle varie componenti.

La voce rapporti con clientela evidenzia una crescita importante di 6,2 milioni passando da 40,7

a 47,0 milioni (+15,3%) per effetto della combinazione tra maggiori volumi intermediati e anda-

mento dello spread che, strettamente correlato agli andamenti dei tassi del mercato monetario

risulta incrementato, per la parte relativa alla clientela, di 33 b.p.

Gli investimenti della liquidità effettuate con la Capogruppo attraverso operazioni Pronti contro

termine hanno consentito di mantenere l'apporto della componente “tesoreria” su livelli superiori

allo scorso esercizio nel quale la stessa era investita in titoli; dall'esame comparato della voce

“rapporti con banche “ e “attività finanziarie di negoziazione” si rileva un incremento dell'apporto

reddituale pari a 1 milione (+28,4%).

Per quanto riguarda le voci “titoli in circolazione” e “risultato netto dell'attività di copertura”, si

segnala come il loro andamento sia strettamente correlato alla valutazione dei derivati di coper-

tura effettuata lo scorso esercizio e comunque coerente con i tassi di mercato e con il tasso di

cambio euro/yen che influenza pesantemente il risultato delle coperture.

Le attività deteriorate, a seguito della cessione avvenuta alla fine del 2005 e nel primo semestre

2006, non rilevano effetti paragonabili a quelli del passato esercizio.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Interessi netti

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

Rapporti con clientela 46.979 40.748 6.231 15,3

Rapporti con banche 3.953 699 3.254

Titoli in circolazione -8.048 -8.410 -362 -4,3

Differenziali su derivati di copertura 87 0 87

Attività finanziarie di negoziazione 348 2.650 -2.302 -86,9

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0

Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0

Attività deteriorate 158 1.497 -1.339 -89,4

Fondi rischi ed oneri -28 -82 -54 -65,9

Altri interessi netti -350 -277 73 26,4

Risultato netto da interessi 43.099 36.825 6.274 17,0

Risultato netto dell'attività di copertura -3.775 -5.007 -1.232 -24,6

interessi netti 39.324 31.818 7.506 23,6

51

Dividendi e proventi simili

La voce, sostanzialmente marginale rispetto al totale dei proventi, rileva una significativa contra-

zione di 0,5 milioni per effetto dei dividendi contabilizzati nel 2005 corrisposti da società appar-

tenenti al precedente Gruppo Bancario le cui partecipazioni non sono state trasferite.

Anche le commissioni nette, con 12,9 milioni rispetto agli 11,4 milioni del 2005 (+1,5 milioni pari

a +12,7%), presentano un elevato sviluppo.

Le commissioni legate all'attività bancaria commerciale evidenziano una crescita significativa

(+19,6%) passando da 6,4 milioni a 7,7 milioni. Tutti gli aggregati, dalle commissioni da c/c

(+20,1%) alle commissioni per servizi di incasso e pagamento (+15,4) evidenziano incrementi

significativi.

Le attività di gestione, intermediazione e consulenza evidenziano un aumento di quasi il 10%

quale effetto delle politiche di incremento della raccolta gestita e delle operazioni di sostituzione

di prodotti di società del precedente Gruppo bancario con quelli del Gruppo Banca Intesa.

La ripartizione delle varie componenti del 2005 potrebbero, in qualche caso, essere state condi-

zionate dalla ridefinizione delle modalità di rilevazione a seguito della migrazione al nuovo siste-

ma informativo, senza peraltro modificare la visione d'insieme.

Commissioni nette

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- garanzie rilasciate 352 265 87 32,8

- servizi di incasso e pagamento 2.486 2.154 332 15,4

- conti correnti 4.449 3.703 746 20,1

- servizio Bancomat e carte di credito 450 349 101 28,9

Attività bancaria commerciale 7.737 6.471 1.266 19,6

- intermediazione e collocamento titoli 2.171 1.840 331 18,0

- intermediazione valute 241 186 55 29,6

- gestioni patrimoniali 677 755 -78 -10,3

- distribuzione prodotti assicurativi 586 486 100 20,6

- altre commissioni intermediazione / gestione 150 212 -62 -29,2

Attività di gestione, intermediazione e consulenza 3.825 3.479 346 9,9

Servizi esattoriali 0 0

Altre commissioni nette 1.292 1.458 -166 -11,4

Totale commissioni nette 12.854 11.408 1.446 12,7

52

Il risultato al 31/12/2006 riflette gli effetti valutativi della componente opzionale scorporata dai

prestiti obbligazionari strutturati oltre che la parte relativa alla attività su valute e su derivati di

trading.

La sensibile variazione negativa rilevata (-542 milioni) è riconducibile all'attività posta in essere

sul portafoglio obbligazionario ed azionario di proprietà, interamente dismesso nel luglio 2005.

Altri proventi ed oneri di gestione

L'aggregato in oggetto presenta nel 2006 un valore positivo di 1,2 milioni contro i 0,4 milioni del

2005. Nel corrente esercizio la voce accoglie rettifiche per storno di oneri contabilizzati in eccesso,

a ridosso della migrazione informatica, nel 2005.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Risultato dell'attività di negoziazione

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

Attività su titoli di debito 312 1.333 -1.021 -76,6

Attività su azioni 2 0 2

Attività su valute 16 -138 154

Derivati di trading 137 -365 502

Totale utili (perdite) su attività finanziarie di negoziazione 467 830 -363 -43,7

Utili (perdite) da cessione di attività finanziarie

disponibili per la vendita 17 196 -179 -91

Risultato dell'attività di negoziazione 484 1.026 -542 -52,8

53

Gli oneri operativi ammontano a 28,3 milioni contro 31,6 milioni (- 3,3, pari a -10,5%).

Le spese per il personale evidenziano una contrazione di 0,7 milioni (-3,6%); da segnalare che nel

2005 erano stati contabilizzati gli oneri relativi al c.d. “premio di fedeltà” per circa 0,6 milioni.

I costi del presente esercizio recepiscono le previsioni di adeguamento correlate al rinnovo del CCNL.

La voce “altri oneri del personale” è rappresentata dagli incentivi all'esodo corrisposti nell'esercizio.

Da segnalare che gli stanziamenti correlati con il recente accordo sindacale in tema di riduzione

del personale mediante esodo incentivato e conseguente attivazione del Fondo di solidarietà di

cui al D.M. 158/2000 e D.M. 226/2006 non sono riflessi tra le spese per il personale in quanto la

caratteristica di volontarietà non consente di effettuare appostamenti puntuali a tal fine.

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- spese per il personale dipendente 18.864 19.870 -1.006 -5,1

- spese per altro personale 0 0 0

- altri oneri del personale 120 0 120

- compensi amministratori 272 329 -57 -17,3

- oneri personale distaccato presso la segnalante 736 211 525

- recuperi spese personale distaccato presso altre entità ( 313) 0 -313

Spese del personale 19.679 20.410 -731 -3,6

- spese generali di funzionamento 2.773 3.000 -227 -7,6

- spese per servizi informatici e altri servizi da terzi (1) 3.143 4.477 -1.334 -29,8

- imposte indirette e tasse 2.989 2.819 170 6,0

- spese di gestione immobili 605 719 -114 -15,9

- spese legali e professionali 345 579 -234 -40,3

- spese pubblicitarie e promozionali 163 268 -105 -39,3

- costi indiretti del personale 346 163 184

- altre spese 202 1.616 -1.413 -87,5

- recupero di spese ed oneri ( 3.094) ( 3.388) 294 8,7

Spese amministrative 7.473 10.253 -2.780 -27,1

- immobilizzazioni immateriali 26 1 25

- immobilizzazioni materiali 1.089 920 169 18,4

Ammortamenti 1.115 921 194 21,1

Oneri operativi 28.267 31.584 -3.317 -10,5

(1) per omogeneità di confronto con il 2005 nella voce sono stati fatti confluire i costi per servizi informatici, trasmissione dati, servizi pre-stati da società del gruppo e da terzi

Oneri operativi

54

Seguendo l'impostazione complessiva del Gruppo, non essendo alla data del bilancio pervenute

richieste da parte dei dipendenti per accedere agli istituti previsti dall'accordo, la stima dell'onere

ha trovato collocazione tra gli accantonamenti per rischi e oneri più avanti commentati.

Le spese amministrative del 2005 risultano pesantemente condizionate dagli oneri sostenuti per

la migrazione al nuovo sistema informativo e, più in generale, per il processo di integrazione nel

nuovo Gruppo bancario di appartenenza.

Comunque, anche eliminando dal consuntivo del 2005 tali oneri pari a circa 2,7 milioni, la mode-

sta variazione dell'aggregato dimostra come le politiche di contenimento dei costi abbiano man-

tenuto sotto controllo la voce.

Le rettifiche di valore su immobilizzazioni sono influenzate dalla portata degli investimenti effet-

tuati alla fine del passato esercizio in hardware e software propedeutici alla migrazione al nuovo

sistema informativo.

Risultato della gestione operativa

Sintetizzando quanto sopra riportato, il risultato della gestione operativa si attesta a 25,6 milioni

evidenziando un significativo incremento rispetto ai 13,6 milioni del 2005 (+88,2%).

La voce rappresenta l'onere stimato connesso alle passività potenziali emerse nel corso dell'esercizio.

Come commentato in precedenza la voce comprende anche gli stanziamenti stimati a copertura

dell'onere derivante dall'accordo sindacale del dicembre 2006 in tema di riduzione di personale.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006

Cause 188

Revocatorie 35

Altre 229

Esuberi 850

Totale accantonamento 1.302

Riconferimenti a conto economico -413

effetto attualizzazione -100

Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 789

55

L'importo è relativo agli stanziamenti resi necessari dalla dinamica dei crediti rilevata nel periodo.

Come si evince dalla sintesi proposta, l'esercizio 2005 era stato interessato da eventi che avevano

consentito di iscrivere consistenti riprese di valore sia con riferimento ai crediti anomali, a seguito

delle cessione effettuata nel quadro dell'operazione che ha portato la Carifano sotto il controllo

di Banca Intesa, sia sui crediti in bonis per effetto della contrazione di volumi correlata al rientro

di alcune esposizioni importanti di società del Gruppo Bpu sulle quali in sede di FTA IAS erano

stati effettuati idonei stanziamenti.

Nel presente esercizio il combinato tra incremento dei volumi e perfezionamento delle metodologie

di valutazione hanno determinato la necessità di adeguare gli stanziamenti destinati a coprire la valu-

tazione collettiva sui crediti in bonis e sui crediti di firma per un ammontare totale vicino ai 3 milioni.

Rettifiche di valore nette su crediti

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- sofferenze -274 564 -838

- altri crediti deteriorati -662 969 -1.631

- crediti in bonis -2.540 1.541 -4.081

Rettifiche nette per deterioramento dei crediti -3.476 3.074 -6.550

Rettifiche nette per garanzie e impegni -434 0 434

Rettifiche di valore nette -3.910 3.074 -6.984

56

Risultato corrente al lordo delle imposte

Dopo aver effettuato accantonamenti ai fondi rischi e rettifiche di valore su crediti per comples-

sivi 4,7 milioni, il risultato al lordo delle imposte si attesta a 20,9 milioni, evidenziando un signi-

ficativo incremento sul 2005 (+32,4%).

Imposte sul reddito della attività corrente

Nel 2006, il carico fiscale è pari a 8,9 milioni, costituito:

• per 9,0 milioni di oneri per imposte correnti, rappresentate da Irap ( 2,2 milioni) e l'Ires (6,8 milioni);

• per 0,2 milioni di oneri per la variazione delle imposte differite avvenuta nel 2006;

• per 0,3 milioni di proventi per la variazione delle imposte anticipate avvenuta nel 2006.

Il carico fiscale sopra indicato è stato determinato applicando le rilevanti modifiche apportate alle

imposte sul reddito di competenza (Ires e Irap) dalle norme tributarie contenute nel già citato

D.Lgs. 38/2005 istitutivo degli IAS/IFRS nella legislazione italiana.

Nel calcolo delle imposte 2006 si è tenuto conto delle restrizioni introdotte dal D.L. 29.11.2004,

n. 282, in materia di non rilevanza e quindi della non deducibilità ai fini Irap delle rettifiche e

accantonamenti per rischi su crediti verso clientela, nonché della riduzione del limite annuo di

deducibilità delle svalutazioni dei crediti stabilito dall'art. 106 del Tuir; entrambi tali provvedimen-

ti sono entrati in vigore nel 2005 e sono stati una delle principali cause dell'aumento del carico

fiscale. Inoltre nella quantificazione dell'onere sono state considerate la variazioni apportate al

D.P.R 917/86 “Testo unico delle imposte sui redditi” dalla manovra bis 2006 (D.L. 223/2006) e

dalla Manovra finanziaria 2007 (Legge finanziaria 2006 e D.L. 262/2006).

Risultato netto

Il risultato netto, pari a 12,0 milioni, evidenzia comunque un incremento del 32,5% rispetto al

2005, in linea con il risultato ante imposte.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

57

Gli aggregati patrimoniali

Per lo stato patrimoniale, lo schema sintetico delle attività e passività è stato ottenuto attraverso

alcuni raggruppamenti, finalizzati a fornire una lettura più chiara ed immediata della situazione

patrimoniale e finanziaria che hanno riguardato:

• l'inclusione della Cassa e disponibilità liquide nell'ambito della voce residuale Altre attività;

• l'aggregazione in un'unica voce delle attività materiali e immateriali;

• la rappresentazione su base netta dei crediti/debiti verso banche;

• l'aggregazione in un'unica voce, denominata “Raccolta da clientela” dell'ammontare dei

“Debiti verso clientela”, dei “Titoli in circolazione”, nonché il valore netto dei relativi contratti deri-

vati di copertura di fair value;

• il raggruppamento in unica voce dei fondi aventi destinazione specifica (Trattamento di fine rap-

porto e Fondi per rischi e oneri)

• l'indicazione delle Riserve in modo aggregato.

58

Voci dello stato patrimoniale - Attivo 31/12/2006 31/12/2005

Voce 20 (Attivo) - Attività finanziarie detenute per la negoziazione 18.707.755,32 609.790,14

+ Voce 30 (Attivo) Parziale - Attività finanziarie valutate al fair value

–Voce 50 (Passivo) Parziale - Passività finanziarie valutate al fair value

Voce 40 (Attivo) - Attività finanziarie disponibili per la vendita 180.427,05 111.085,58

+ Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura

– Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura

Voce 50 (Attivo) - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0,00 0,00

Voce 60 (Attivo) - Crediti verso banche 55.929.555,70 245.164.578,19

- Voce 10 (Passivo) - Debiti verso banche -7.146.941,45 -5.112.555,27

+ Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura

– Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura

+ Voce 30 (Attivo) Parziale - Attività finanziarie valutate al fair value

– Voce 50 (Passivo) Parziale - Passività finanziarie valutate al fair value

+ Voce 90 (Attivo) Parziale - Adeguamento di valore

delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 0,00 0,00

– Voce 70 (Passivo) Parziale - Adeguamento di valore

delle passività finanziarie oggetto di copertura generica 0,00 0,00

Voce 70 (Attivo) - Crediti verso clientela 1.135.712.148,64 922.244.338,26

+ Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura

– Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura

+ Voce 30 (Attivo) Parziale - Attività finanziarie valutate al fair value

+ Voce 90 (Attivo) Parziale - Adeguamento di valore delle attività

finanziarie oggetto di copertura generica

Voce 100 (Attivo) - Partecipazioni 52,16 0,00

Voce 120 (Attivo) - Attività materiali 16.220.000,65 16.425.059,86

+ Voce 130 (Attivo) - Attività immateriali 49.994,00 82.806,12

Voce 140 (Attivo) - Attività fiscali 14.799.922,71 13.321.095,02

Voce 150 (Attivo) - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Voce 10 (Attivo) - Cassa e disponibilità liquide 8.209.127,02 7.273.467,76

+ Voce 160 (Attivo) - Altre attività 9.996.816,92 15.862.287,88

+ Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura (cash flow)

– Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura (cash flow)

Totale dell'attivo 1.252.658.858,72 1.215.981.953,54

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Stato patrimoniale riclassificato

59

Voci dello stato patrimoniale riclassificato - Attivo 31/12/2006 31/12/2005

Attività finanziarie di negoziazione 18.707.755,32 609.790,14

Attività disponibili per la vendita 180.427,05 111.085,58

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0,00 0,00

Crediti verso banche netti 48.782.614,25 240.052.022,92

Finanziamenti a clientela 1.135.712.148,64 922.244.338,26

Partecipazioni 52,16 0,00

Attività materiali e immateriali 16.269.994,65 16.507.865,98

Attività fiscali 14.799.922,71 13.321.095,02

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0,00 0,00

Altre voci dell'attivo 18.205.943,94 23.135.755,64

Totale attività nette 1.252.658.858,72 1.215.981.953,54

60

Voci dello stato patrimoniale - Passivo 31/12/2006 31/12/2005

Voce 10 (Passivo) - Debiti verso banche 0,00 0,00

– Voce 60 (Attivo) - Crediti verso banche 0,00 0,00

+ Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura

– Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura

+ Voce 50 (Passivo) Parziale - Passività finanziarie valutate al fair value 0,00 0,00

– Voce 30 (Attivo) Parziale - Attività finanziarie valutate al fair value

+ Voce 70 (Passivo) Parziale - Adeguamento di valore

delle passività finanziarie oggetto di copertura generica

– Voce 90 (Attivo) Parziale - Adeguamento di valore

delle attività finanziarie oggetto di copertura generica

Voce 20 (Passivo) - Debiti verso clientela 525.482.435,72 479.167.794,32

+ Voce 30 (Passivo) - Titoli in circolazione 533.813.928,27 552.672.518,44

+ Voce 50 (Passivo) Parziale - Passività finanziarie valutate al fair value

+ Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura 14.008.120,58 4.446.960,28

– Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura -45.994,65 -238.387,18

+ Voce 70 (Passivo) Parziale - Adeguamento di valore

delle passività finanziarie oggetto di copertura generica 0,00 0,00

Voce 40 (Passivo) - Passività finanziarie di negoziazione 464.393,89 467.781,69

Voce 80 (Passivo) - Passività fiscali 11.166.815,59 7.309.396,77

Voce 90 (Passivo) - Passività associate ad attività in via di dismissione 0,00 0,00

Voce 100 (Passivo) - Altre passività 25.833.644,51 33.677.026,82

+ Voce 60 (Passivo) Parziale - Derivati di copertura (cash flow)

– Voce 80 (Attivo) Parziale - Derivati di copertura (cash flow)

Voce 110 (Passivo) - Trattamento di fine rapporto 8.337.364,91 7.964.692,80

Voce 120 (Passivo) - Fondi per rischi ed oneri 3.264.732,45 3.637.068,09

Voce 190 (Passivo) - Capitale 77.289.674,04 77.289.674,04

Voce 170 (Passivo) - Riserve 14.104.266,32 13.650.860,05

Voce 180 (Passivo) - Sovrapprezzi di emissione 20.569.937,04 20.569.937,04

– Voce 200 (Passivo) - Azioni proprie 0,00 0,00

Voce 140 (Passivo) - Riserve da valutazione 6.358.205,90 6.299.201,45

Voce 210 (Passivo) - Patrimonio di pertinenza di terzi 0,00 0,00

Voce 220 (Passivo) - Utile (Perdita) d'esercizio 12.011.334,15 9.067.428,93

Totale del passivo 1.252.658.858,72 1.215.981.953,54

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

Stato patrimoniale riclassificato

61

Voci dello stato patrimoniale riclassificato - Passivo 31/12/2006 31/12/2005

Raccolta interbancaria netta 0,00 0,00

Raccolta da clientela 1.073.258.489,92 1.036.048.885,86

Passività finanziarie di negoziazione 464.393,89 467.781,69

Passività fiscali 11.166.815,59 7.309.396,77

Passività associate ad attività in via di dismissione 0,00 0,00

Altre voci del passivo 25.833.644,51 33.677.026,82

Fondi a destinazione specifica 11.602.097,36 11.601.760,89

Capitale 77.289.674,04 77.289.674,04

Riserve (al netto delle azioni proprie) 34.674.203,36 34.220.797,09

Riserve da valutazione 6.358.205,90 6.299.201,45

Patrimonio di pertinenza di terzi 0,00 0,00

Utile (Perdita) d'esercizio 12.011.334,15 9.067.428,93

Totale patrimonio e passività nette 1.252.658.858,72 1.215.981.953,54

62

L'analisi dei dati patrimoniali e finanziari del 2006 si riassume sinteticamente in tre aspetti fonda-

mentali: un'ulteriore crescita dei finanziamenti alla clientela (+23,1% sul 2005), un incremento

della raccolta da clientela (+3,6%) e una contrazione degli impieghi interbancari la quale, unita-

mente allo sviluppo della raccolta, ha finanziato l'espansione degli impieghi.

Nelle successive tabelle di dettaglio e nei relativi commenti, sempre con la finalità di una più effi-

cace rappresentazione della composizione degli aggregati si è inoltre provveduto all'indicazione

su base netta delle Attività/Passività finanziarie di negoziazione.

Da segnalare che, per quanto riguarda la raccolta indiretta, a seguito della operazione di cessio-

ne di Nextra Sgr, gli investimenti diretti della clientela in fondi sono stati riclassificati fra la raccol-

ta amministrata coerentemente con le impostazioni seguite a livello di gruppo.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Attività 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

Attività finanziarie di negoziazione 18.708 610 18.098

Attività finanziarie disponibili per la vendita 180 111 69 62,4

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0

Impieghi interbancari netti 48.783 240.052 -191.269 -79,7

Finanziamenti a clientela 1.135.712 922.244 213.468 23,1

Partecipazioni 0 0 0

Attività materiali e immateriali 16.270 16.508 -238 -1,4

Attività fiscali 14.800 13.321 1.479 11,1

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0 0

Altre voci dell'attivo 18.206 23.136 -4.930 -21,3

Totale attività nette 1.252.659 1.215.982 36.677 3,0

Passività 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

Raccolta da clientela 1.073.258 1.036.049 37.210 3,6

Passività finanziarie di negoziazione 464 468 -3 -0,7

Passività fiscali 11.167 7.309 3.857 52,8

Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0 0

Altre voci del passivo 25.834 33.677 -7.843 -23,3

Fondi a destinazione specifica 11.602 11.602 0 0,0

Capitale 77.290 77.290 0 0,0

Riserve 34.674 34.221 453 1,3

Riserve da valutazione 6.358 6.299 59 0,9

Utile (perdita) di periodo 12.011 9.067 2.944 32,5

Totale patrimonio e passività nette 1.252.659 1.215.982 36.677 3,0

63

Crediti verso clientela

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 (*) variazioni assolute %

- Conti correnti 274.928 240.043 34.885 14,5

- Mutui 553.009 491.992 61.017 12,4

- Anticipazioni e finanziamenti 25.273 27.282 -2.009 -7,4

- Altri finanziamenti 189.826 152.722 37.104 24,3

- Crediti deteriorati 4.829 6.013 -1.184 -19,7

Impieghi 1.047.865 918.052 129.813 14,1

Crediti rappresentati da titoli 87.847 4.192 83.655

Valore netto dei connessi contratti derivati di

copertura di fair value 0 0

Finanziamenti a clientela 1.135.712 922.244 213.468 23,1

(*) Dati 31/12/2005 riseposti in funzione delle nuove classificazioni adottate

L'aggregato dei crediti verso clientela - comprensivo delle erogazioni effettuate tramite la sotto-

scrizione di titoli di debito emessi dalla clientela - registra uno sviluppo del 23,1% sul dato di fine

2005, raggiungendo i 1.136 milioni.

Al rafforzamento della consistenza complessiva hanno contribuito pressoché tutte le diverse tipo-

logie di credito, con la consueta sostenuta crescita della componente a medio e lungo termine

sotto forma di mutui, i quali evidenziano una variazione assoluta di 61 milioni (+12,4%) e rap-

presentano quasi il 53% dei finanziamenti complessivi verso clientela. Aumenti si riscontrano

anche nei conti correnti (+14,5%) per effetto della sostenuta crescita degli impieghi finalizzati al

finanziamento delle imprese.

24,2%

48,7%

2,2%

16,7%0,4% 7,7%

Conti correntiMutuiAnticipazioni e finanziamentiAltri finanziamentiCrediti deterioratiCrediti rappresentati da titoli

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

Con

tiC

orre

nti

Mut

ui

Ant

icip

azio

nie

finan

ziam

enti

Altr

ifin

anzi

amen

ti

Cre

diti

dete

riora

ti

Cre

diti

rapp

rese

ntat

ida

tito

li

31/12/2006 31/12/2005

Finanziamenti clientela Composizione 31/12/2006

64

In espansione di 84 milioni figurano i finanziamenti erogati sotto forma di sottoscrizioni di titoli,

riconducibili a contratti di capitalizzazione a premio unico perfezionati con primarie compagnie di

assicurazione all'inizio dell'anno.

Da segnalare che all'inizio del mese di giugno è stata perfezionata la seconda tranche di cessione

dei crediti “non graditi” alla precedente proprietà per un importo netto di 14,439 milioni in ese-

cuzione di quanto contenuto nell'accordo di cessione.

Crediti verso clientela: qualità del credito

A seguito della cessione di crediti di cui al paragrafo precedente, il complesso dei crediti deterio-

rati si assesta, su base lorda, a 5,6 milioni, con una diminuzione del 26,7% rispetto a dicembre

2005 e conseguente flessione della sua incidenza sul portafoglio crediti totale (da 0,82% a 0,49%).

Le sofferenze sono pari a 0,4 milioni con un calo di 1,6 milioni rispetto allo scorso anno. Una sen-

sibile contrazione è rilevata anche nei crediti incagliati (-72,7%) pari a circa 4 milioni.

Da segnalare che in questo bilancio vengono per la prima volta rilevati, in applicazione di speci-

fica disciplina della Banca d'Italia, i crediti scaduti e sconfinanti che si attestano a 3,6 milioni; la

disciplina citata è operativa dal 2005 ma la migrazione al nuovo sistema informativo, avvenuta

alla fine dello scorso esercizio, non aveva consentito di rilevare correttamente tale fattispecie sin

dal bilancio 2005.

Nella presente situazione sono stati effettuati anche stanziamenti a fronte di esposizioni, da con-

siderare del tutto marginali, verso paesi a rischio.

La percentuale di copertura dei fondi rischi sulle sofferenze è pari al 82,20% (al 31/12/2005 era

69,58%) e sui crediti incagliati ed altri crediti deteriorati è pari al 8,50% (al 31/12/2005 era 3,61%).

L'incidenza di tutti i crediti deteriorati netti sul totale dei crediti a clientela netti passa dallo 0,65%

del 2005 allo 0,42% del 2006.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

31/12/2006 31/12/2005Esposizione Rettifiche Esposizione Esposizione Rettifiche Esposizione

di valore di valorelorda complessive netta lorda complessive netta

- Sofferenze 382 (314) 68 2.028 (1.411) 617

- Incagli 1.531 (357) 1.174 5.598 (202) 5.396

- Crediti ristrutturati 0 - 0 0 - 0

- Crediti scaduti / sconfinanti 3.582 (58) 3.524 0 - 0

- Crediti non garantiti verso Paesi a rischio 90 (27) 63 0 - 0

Crediti deteriorati 5.585 -756 4.829 7.626 (1.613) 6.013

Crediti in bonis 1.143.079 (12.196) 1.130.883 925.879 (9.648) 916.231

Totale 1.148.664 (12.952) 1.135.712 933.505 (11.261) 922.244

65

A fronte della rischiosità implicita nei crediti in bonis sono stati effettuati accantonamenti su base

collettiva per un ammontare pari a 12,2 milioni che rappresentano una percentuale media

dell'1,07% (1,04% al 31/12/2005) sulla consistenza delle posizioni performing. La misura di tale

stanziamento è ritenuta congrua per fronteggiare le prevedibili rischiosità fisiologicamente insite

nei crediti ad andamento regolare.

Per completezza di informazione ed al fine di fornire un quadro gestionalmente più completo, nelle

tabelle esposte i crediti e le rettifiche sono comprensivi della parte riconducibile agli interessi di mora.

La dinamica dei crediti deteriorati lordi e delle relative rettifiche di valore viene riportata nella

parte E della Nota integrativa nella Sezione 1 - dedicata alla illustrazione delle politiche di gestio-

ne del rischio di credito e, in questa occasione, la evoluzione del portafoglio crediti e delle relati-

ve rettifiche di valore viene esposta al netto della componente relativa agli interessi di mora in

applicazione dello specifico principio contabile.

Pertanto la comparazione dei dati relativi ai crediti lordi ed alle rettifiche di valore non sarà pos-

sibile mentre le diverse tabelle troveranno comunque corrispondenza a livello di credito netto.

(migliaia di euro)

Qualità dei crediti verso clientela 31-12-06 31-12-05 Differenza

Copertura = 82,20% Copertura = 69,58%

Sofferenze

- valore lordo 382 2.028 -1.646

- rettifiche di valore 314 1.411 -1.097

- valore netto 68 617 -549

Sofferenze nette/Crediti verso clientela 0,4% 0,7%

Copertura = 8,50% Copertura = 3,61%

Incagli e altri crediti deteriorati

- valore lordo 5.203 5.598 -395

- rettifiche di valore 442 202 240

- valore netto 4.761 5.396 -635

Copertura = 1,07% Copertura = 1,04%

Crediti in bonis

- valore lordo 1.143.079 925.879 217.200

- rettifiche di valore 12.196 9.648 2.548

- valore netto 1.130.883 916.231 214.652

66

Raccolta da clientela

La raccolta diretta da clientela, inclusiva dei titoli in circolazione, si è attestata a 1.073 milioni,

segnando un incremento dello 3,6% rispetto all'ammontare di fine 2005.

La dinamica è correlata all'incremento della raccolta non rappresentata da titoli (+9,7%), trainata

dal significativo incremento rilevato nei conti correnti pari a 42 milioni, mentre nei titoli in circo-

lazione si rileva una contrazione del 3,4%, principalmente riconducibile alla estinzione di 32,5

milioni di obbligazioni collocate dalla precedente Capogruppo BPU Banca presso propria clientela,

fuori zona di nostra competenza.

Da segnalare che nel determinare il valore dei titoli in circolazione va considerato anche l'effetto

dell'adeguamento al fair value degli strumenti oggetto di copertura, segnatamente le obbligazioni

strutturate ed i certificati di deposito in valuta.

La composizione per forma tecnica evidenzia come i titoli in circolazione (49,7%) e i c/c (40%)

rappresentino la quasi totalità della raccolta diretta da clientela.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 (*) variazioni assolute %

- Depositi 90.061 91.861 -1.800 -2,0

- Conti correnti e altri conti 429.682 387.307 42.375 10,9

- Altre partite 310 0 310

- Operazioni pronti c/termine 5.429 0 5.429

Debiti verso clientela 525.482 479.168 46.314 9,7

Titoli in circolazione 533.814 552.673 -18.859 -3,4

Valore netto dei connessi contratti

derivati di copertura di fair value 13.962 4.208 9.754

Totale raccolta diretta 1.073.258 1.036.049 37.209 3,6

Raccolta indiretta 576.116 553.673 22.443 4,1

Massa amministrata 1.649.374 1.589.722 59.652 3,8

(*) dato al 31/12/05 riclassificato con inserimento del valore netto dei contratti derivati di cpertura di FV tra la raccolta

8,4%

0,5%

40,0%49,7%

1,3%

DepositiOperazioni pronti c/termineConti correnti e altri contiTitoli in circolazioneAltre partiteDerivati copertura

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

Dep

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Con

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ico

pert

ura

31/12/2006 31/12/2005

Raccolta clientela Composizione 31/12/2006

67

Raccolta indiretta

La raccolta indiretta presenta complessivamente una variazione positiva del 4,1%; in tale ambito

il risparmio gestito cresce del 30,6% grazie sia all'aumento dei prodotti assicurativi che all'incre-

mento dei patrimoni gestiti.

La raccolta amministrata, di contro, rileva una contrazione del 4,2%.

La ricomposizione della raccolta indiretta secondo quanto commentato in precedenza, vede

aumentare il peso del risparmio gestito che passa dal 23,73% di dicembre 2005 al 29,78% di

dicembre 2006.

Secondo le accezioni tradizionali (comprendendo quindi nel gestito anche i fondi comuni di inve-

stimento) le percentuali sopra indicate sarebbero pari rispettivamente a 46,4% e 51,4%.

(migliaia di euro)

Voci (*) 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- Patrimoni gestiti 91.292 72.706 18.586 25,6

- Prodotti assicurativi e fondi pensione 80.323 58.670 21.653 36,9

Totale risparmio gestito 171.615 131.376 40.239 30,6

Raccolta amministrata 404.501 422.297 -17.796 -4,2

- di cui fondi comuni di investimento 124.568 125.523 -955 -0,8

Raccolta indiretta 576.116 553.673 22.443 4,1

(*) Dati riesposti su basi omogenee per tenere conto delle variazioni intervenute nella classificazione del comparto fondi comuni

Patrimoni gestitiProdotti assicurativi e fondi pensioneRaccolta amministrata

13,94%

15,85%70,21%

450.000,0

Patr

imon

ige

stiti

Prod

otti

assi

cura

tivi

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ensi

one

Racc

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amm

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trat

a

400.000,0

350.000,0

300.000,0

250.000,0

200.000,0

150.000,0

100.000,0

50.000,0

0,0

Raccolta indiretta Composizione 31/12/2006

68

Attività/passività finanziarie di negoziazione

Le attività/passività finanziarie di negoziazione registrano un incremento di 18,1 milioni ricondu-

cibile per intero alla componente obbligazioni e altri titoli di debito. L'acquisizione in portafoglio

di tali attività si è resa necessaria per consentire il perfezionamento di operazioni pronti contro

termine con clientela oltre che per allocare le eccedenze di liquidità.

Per quanto riguarda i derivati di trading, il cui valore netto risulta positivo per 0,4 milioni, il por-

tafoglio è rappresentato da contratti su titoli di debito e tassi di interesse e su titoli di capitale e

indici azionari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita, che sono costituite dalle interessenze azionarie destinate

alla vendita nel breve periodo, ammontano complessivamente a 0,2 milioni e risultano in aumento di

0,069 milioni, rispetto al dato di dicembre 2005, per l'effetto valutativo delle partecipazioni in Società

Gestione per il Realizzo Spa e Swift.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- Obbligazioni e altri titoli di debito 17.848 1 17.847

- Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 132 -132

Titoli di negoziazione 17.848 133 17.715

- Valore netto contratti derivati su titoli di debito e tassi di interesse 394 0 394

- Valore netto contratti derivati su valute 0 0

- Valore netto contratti derivati su titoli di capitale e indici azionari 1 9 -8 -88,9

- Valore netto contratti derivati di credito 0 0

Valore netto contratti derivati di negoziazione 395 9 386

Altre passività di negoziazione 0 0

Attività /passivita finanziarie di negoziazione 18.243 142 18.101

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- Obbligazioni e altri titoli di debito 0 0

- Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 0 0

Titoli disponibili per la vendita 0 0 0

- Investimenti partecipativi 180 111 69 62,2

- Investimenti di private equity 0

Investimenti azionari disponibili per la vendita 180 111 69 62,2

Crediti disponibili per la vendita 0 0

Valore netto dei connessi contratti derivati

di copertura di fair value 0 0

Attività finanziarie disponibili per la vendita 180 111 69 62,2

69

Raccolta interbancaria netta

Alla fine dell'esercizio 2006 la posizione interbancaria netta mostra una diminuzione del saldo a

credito, che passa dai 240 milioni di fine 2005 a 49 milioni (-79,7%).

La contrazione è da porre in relazione alla diversa dinamica tra raccolta diretta e impieghi con la

clientela che ha determinato la necessità di ricorrere alle disponibilità liquide per sostenere la cre-

scita dei finanziamenti.

Fondi a destinazione specifica

Tale voce è costituita dal “fondo per rischi ed oneri” e dal “trattamento di fine rapporto”

(rispettivamente voce 120 e 110 del Passivo dello schema ufficiale).

Di seguito si fornisce evidenza della movimentazione di detti fondi.

Fondi trattamento di fine rapporto

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

- impieghi 36.763 50.519 -13.756 -27,2

- raccolta -6.205 -4.044 2.161 53,4

Posizione interbancaria netta a vista 30.558 46.475 -15.917 -34,2

- impieghi 19.166 194.646 -175.480 -90,2

- raccolta -941 -1.069 -128 -12,0

Posizione interbancaria netta a termine 18.225 193.577 -175.352 -90,6

Valore netto dei connessi contratti derivati di copertura di fair value 0 0

Posizione interbancaria netta 48.783 240.052 -191.269 -79,7

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

A. Esistenze iniziali 7.964 7.730 234 3,0

B. Aumenti 744 733 11 1,5

B.1 Accantonamento dell'esercizio 744 733 11 1,5

B.2 Altre variazioni in aumento - 0

C. Diminuzioni 371 499 -128 -25,7

C.1 Liquidazioni effettuate 371 499 -128 -25,7

C.2 Altre variazioni in diminuzione 0

D. Rimanenze finali 8.337 7.964 373 4,7

70

Altri fondi

Variazioni:

Oltre agli accantonamenti accumulati per il Trattamento di fine rapporto del personale per 8,3

milioni, la voce include Fondi per rischi ed oneri per complessivi 3,3 milioni. Questi ultimi, che si

riducono del 10,3% a seguito di utilizzi, sono riferiti agli oneri connessi a cause passive ed azioni

revocatorie (2,4 milioni), ad oneri legati al personale (0,8 milioni) e ad altri oneri residuali

(0,1 milioni).

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Voci 31/12/2006 31/12/2005 variazioni assolute %

1. Fondi di quiescenza aziendali 0 0 0

2. Altri fondi rischi ed oneri 3.265 3.638 -373 -10,3

2.1 controversie legali 2.398 2.981 -583 -19,6

2.2 oneri per il personale 770 0 770

2.3 altri 97 657 -560 -85,2

Totale 3.265 3.638 -373 -10,3

(migliaia di euro)

Voci Fondi di quiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 3.638 3.638

B. Aumenti - 816 816

B.1 Accantonamento dell'esercizio (*) - 816 816

B.2 Altre variazioni in aumento - -

C. Diminuzioni - -1.189 -1.189

C.1 Utilizzo nell'esercizio - -1.189 -1.189

C.2 Altre variazioni in diminuzione -

D. Rimanenze finali - 3.265 3.265

(*) l’importo viene esposto al netto dell’utilizzo per insussistenze pari a 413 migliaia di Euro

71

Le attività e passività fiscali

Viene riportata una sintesi delle tabelle, più compiutamente illustrate nel contesto delle Nota

Integrativa, con riferimento alle principali poste fiscali.

Attività per imposte anticipate: composizione

Passività per imposte differite: composizione

Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(migliaia di euro)

31/12/2006 31/12/2005

Imposta Imposta

Ires Irap totale Ires Irap totale

Svalutazione crediti 1.648 - 1.648 1.680 - 1.680

Altre differenze 2.727 130 2.857 2.358 145 2.503

Totale 4.375 130 4.505 4.038 145 4.183

(migliaia di euro)

31/12/2006 31/12/2005

Imposta Imposta

Ires Irap totale Ires Irap totale

Immobilizzazioni materiali 710 84 794 321 51 372

Plusvalenze 308 47 355 582 87 669

Altre differenze 350 55 405 267 41 308

Totale 1.368 186 1.554 1.170 179 1.349

(migliaia di euro)

31/12/2006 31/12/2005

1. Importo iniziale 4.183 6.438

2. Aumenti 1.562 2.707

3. Diminuzioni 1.240 4.962

4. Importo finale 4.505 4.183

(migliaia di euro)

31/12/2006 31/12/2005

1. Importo iniziale 1.349 2.572

2. Aumenti 437 4

3. Diminuzioni 232 1.227

4. Importo finale 1.554 1.349

72

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

Componenti reddituali/Valori 31/12/2006

1. Imposte correnti (-) 9.016

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) -322

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 205

6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) 8.899

(migliaia di euro)

Imposte sul reddito Altre imposte Totale

Aliquota 33,00% 5,15%

Imponibile Imposta Imponibile Imposta

Utile prima delle imposte 20.910 6.900 20.910 1.077 7.977

Variazione base imponibile 22.636 1.166 1.166

Differenze permanenti negative

Dividendi esenti -18 -6 0 -6

Plusvalenze esenti su imm.finanziarie -15 -5 0 -5

Proventi tassati alla fonte a titolo d'imposta 0 0

Erogazioni liberali con utilizzo fondo -311 -103 0 -103

Smontamento beni in leasing -421 -139 -421 -22 -161

Altri proventi non tassati 0 0

Differenze permanenti positive

Minusvalenze non deducibili su imm.finanziarie

Altri oneri non deducibili 87 29 33 2 31

Riporto perdite di esercizi precedenti

TOTALE 20.231 6.676 43.158 2.223 8.899

73

Il patrimonio netto

Il patrimonio netto al 31/12/2006, comprensivo dell'utile di esercizio, ammonta a 130,3 milioni

contro i 126,9 milioni del 31/12/2005.

Il Patrimonio rileva pertanto un incremento di 3,4 milioni (+2,7%) dovuto per 2,9 milioni all'utile

di periodo e per 0,5 milioni alla variazione positiva della riserva da valutazione di attività disponi-

bili per la vendita e della riserva legale a seguito della assegnazione della quota dell'utile 2005.

Riserve da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita

Il patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità

Il patrimonio di vigilanza della Banca, riportato nella tabella seguente, è quello esposto anche nel-

l'apposita sezione F della nota integrativa ed è stato determinato attraverso una semplificata

applicazione del metodo c.d. dei “Filtri prudenziali” dettato dalla Banca d'Italia nel dicembre

2005. Con questo metodo l'Organo di Vigilanza ha l'obiettivo di salvaguardare la qualità del

patrimonio di vigilanza e di ridurne la potenziale volatilità indotta dall'applicazione dei nuovi prin-

cipi IAS. A tal fine sono stati introdotti dei “Filtri prudenziali” che sterilizzano alcuni effetti tipici

dei principi IAS (ad esempio le c.d. Riserve da valutazione iscritte nel patrimonio netto di bilancio).

Si ricorda che questo metodo è stato adottato dalle banche a decorrere dal 30 giugno 2006 per

le segnalazioni di vigilanza riguardanti i propri bilanci individuali riferiti a tale data e già dal 31

dicembre 2005 per le segnalazioni riferite ai propri bilanci consolidati 2005.

Come si rileva dalla tabella stessa, a fine 2006 il patrimonio di vigilanza ammonta a 118,8 milioni

rispetto ai 124,9 milioni del 2005, valori determinati con metodologie diverse in quanto nel 2005

la Cassa aveva esercitato l'opzione che consentiva di effettuare le segnalazioni dei coefficienti pru-

denziali utilizzando i risultati ottenuti in applicazione dei principi contabili nazionali (D.Lgs 87/92).

Nonostante il ridimensionamento del patrimonio di vigilanza e l'aumento delle attività di rischio

ponderate i coefficienti di solvibilità mantengono caratteristiche di tutta tranquillità.

Infatti il coefficiente Core tier 1 (patrimonio di vigilanza di base / totale attività di rischio ponderate) è

passato dal 14,94% del 2005 al 10,86% del 2006 e anche il coefficiente total tier (patrimonio di vigi-

lanza totale / totale attività di rischio ponderate) è passato dal 15,74% all'11,47% (minimo 7%).

In estrema sintesi la eccedenza patrimoniale rilevata lascerebbe spazio per un incremento delle

attività di rischio ponderate di circa 662 milioni.

(migliaia di euro)

Voci Riserva 31/12/2005 Variazione del periodo Riserva 31/12/2006

Attività finanziarie disponibili per la vendita -15 59 44

Attività materiali - -

Copertura dei flussi finanziari - -

Leggi speciali di rivalutazione 6.314 - 6.314

Altre - -

Riserve da valutazione 6.299 59 6.358

74

Evoluzione prevedibile della gestione

Il budget 2007, formulato su scenari macroeconomici forniti dalla Capogruppo che prevedono

una ripresa dell'economia, presenta importanti obiettivi di crescita patrimoniali ed economici ed

un apprezzabile miglioramento dei principali indici (roe, cost/income), mantenendo sempre un

forte controllo sul credito concesso.

Gli sfidanti ed impegnativi obiettivi di crescita si potranno ottenere valorizzando al massimo la

missione di banca del territorio e mettendo in atto il nuovo modello organizzativo che dal punto

di vista commerciale fornisce ampie garanzie di poter seguire e gestire con professionalità, tem-

pestività e trasparenza la clientela.

RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELL GESTIONE

(migliaia di euro)

31.12.2006 31.12.2005

Patrimonio di base (tier 1) 112.465 118.611

Patrimonio supplementare (tier 2) 6.361 6.314

Elementi da dedurre -

Patrimonio di vigilanza 118.826 124.925

Rischi di credito 71.583 54.583

Rischi di mercato 932 992

Prestiti subordinati di 3° livello -

Altri requisiti prudenziali -

Requisiti prudenziali 72.515 55.575

Eccedenza patrimoniale rispetto al minimo richiesto 46.311 69.350

Attività di rischio ponderate 1.035.929 793.923

Coefficienti di solvibilità %

Patrimonio di base/ Totale attività di rischio ponderate 10,86 14,94

Patrimonio totale/ Totale attività di rischio ponderate 11,47 15,74

75

Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio dell'esercizio 1° gennaio - 31 dicembre 2006,

costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni del patri-

monio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa, nonché i relativi allegati e la rela-

zione sull'andamento della gestione.

Nel rispetto delle disposizioni di Legge e di Statuto si propone la seguente ripartizione dell'utile

netto di esercizio:

Se il bilancio e la proposta di ripartizione dell'utile d'esercizio otterranno la Vostra approvazione,

il patrimonio netto della società - comprensivo delle componenti reddituali imputate nell'eserci-

zio alle Riserve da valutazione in aderenza con le previsioni dei principi contabili internazionali

IAS/IFRS - risulterà come indicato nella tabella sotto riportata.

Si propone di porre in pagamento il dividendo, con l'osservanza delle norme di legge, a partire

dal giorno 10 maggio 2007.

Fano, 26 febbraio 2007

Utile al 31/12/2006 12.011.334,15

- alla riserva legale una quota del 5% 600.566,71

- al fondo a disposizione del Consiglio di Amministrazione per iniziativesul territorio di sviluppo economico, sociale e culturale una quota del 6% 720.680,05

- ai soci quale dividendo nella misura di euro 0,71368 per ciascuna dellen. 14.978.619 azioni in circolazione 10.689.940,81

- altre riserve 146,58

Patrimonio netto Bilancio 2006 Variazione per destinazione Capitale e riserve alla utile dell'esercizio data di approvazione

2006 del bilancio

Capitale

- ordinario 77.289.674 77.289.674

- di risparmio / privilegiato -

Totale capitale 77.289.674 - 77.289.674

Sovrapprezzi di emissione 20.569.937 20.569.937

Riserve 14.104.266 600.713 14.704.980

Riserve da valutazione 6.358.206 - 6.358.206

Totale riserve 41.032.409 600.713 41.633.123

Totale 118.322.083 600.713 118.922.797

PROSPETTI CONTABILI

79

STATO PATRIMONIALE

31/12/2006 31/12/2005 Variazione assoluta %

10 Cassa e disponibilità liquide 8.209.127 7.273.468 935.659 12,86

20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 18.707.755 609.790 18.097.965 2.967,90

30 Attività finanziarie valutate al fair value - - - -

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 180.427 111.086 69.341 62,42

50 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza - - - -

60 Crediti verso banche 55.929.556 245.164.578 (189.235.022) (77,19)

70 Crediti verso clientela 1.135.712.149 922.244.338 213.467.811 23,15

80 Derivati di copertura 45.995 238.387 (192.392) (80,71)

90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - - - -

100 Partecipazioni 52 - 52 -

110 Attività materiali 16.220.001 16.425.060 (205.059) (1,25)

120 Attività immateriali 49.994 82.806 (32.812) ( 39,63)di cui:- avviamento - - - -

130 Attività fiscali 14.799.923 13.321.095 1.478.828 11,10

a) correnti 10.294.502 9.138.189 1.156.313 12,65

b) differite 4.505.421 4.182.906 322.515 7,71

140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - -

150 Altre attività 9.996.817 15.862.288 (5.865.471) (36,98)

TOTALE ATTIVITÀ 1.259.851.796 1.221.332.896 38.518.900 3,15

ATTIVO

80

STATO PATRIMONIALE

31/12/2006 31/12/2005 Variazione assoluta %

10 Debiti verso banche 7.146.941 5.112.555 2.034.386 39,79

20 Debiti verso clientela 525.482.436 479.167.794 46.314.642 9,67

30 Titoli in circolazione 533.813.928 552.672.518 (18.858.590) (3,41)

40 Passività finanziarie di negoziazione 464.394 467.782 (3.388) (0,72)

60 Derivati di copertura 14.008.121 4.446.960 9.561.161 215,00

70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - - - -

80 Passività fiscali: 11.166.816 7.309.397 3.857.419 52,77

a) correnti 9.612.941 5.960.516 3.652.425 61,28

b) differite 1.553.875 1.348.881 204.994 15,20

90 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione - - - -

100 Altre passività 25.833.646 33.677.027 (7.843.381) (23,29)

110 Trattamento di fine rapporto del personale 8.337.365 7.964.693 372.672 4,68

120 Fondo per rischi ed oneri 3.264.732 3.637.068 (372.336) (10,24)

a) quiescenza e obblighi simili - - - -

b) altri fondi 3.264.732 3.637.068 (372.336) (10,24)

TOTALE PASSIVITÀ 1.129.518.379 1.094.455.794 35.062.584 3,20

130 Riserve da valutazione: 6.358.206 6.299.202 59.004 0,94

160 Riserve 14.104.266 13.650.860 453.406 3,32

170 Sovrapprezzi di emissione 20.569.937 20.569.937 - -

180 Capitale 77.289.674 77.289.674 - -

190 Azioni proprie (-) - - - -

200 Utile d'esercizio 12.011.334 9.067.429 2.943.905 32,47

TOTALE PATRIMONIO NETTO 130.333.417 126.877.102 3.456.315 2,72

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO 1.259.851.796 1.221.332.896 38.518.900 3,15

PASSIVO

81

31/12/2006 31/12/2005 Variazione assoluta %

10 Interessi attivi e proventi assimilati 56.165.862 48.733.340 7.432.522 15,25

20 Interessi passivi e oneri assimilati (12.691.883) (12.343.776) (348.107) 2,82

30 Margine di interesse 43.473.979 36.389.564 7.084.415 19,47

40 Commissioni attive 14.474.282 12.846.347 1.627.935 12,67

50 Commissioni passive (1.619.998) (1.438.403) (181.595) 12,62

60 Commissioni nette 12.854.284 11.407.944 1.446.340 12,68

70 Dividendi e proventi simili 18.830 642.585 (623.775) (97,07)

80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 337.191 830.040 (492.849) (59,38)

90 Risultato netto dell'attività di copertura (3.774.872) (5.007.262) 1.232.390 (24,61)

100 Utile/perdita da cessione di: 146.273 59.121 87.152 147,41

a) crediti - -

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 16.797 59.121

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) passività finanziarie 129.476 -

110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - - - -

120 Margine di intermediazione 53.055.685 44.321.992 8.733.693 19,71

130 Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (3.909.822) 3.868.824 (7.778.646) (201,06)

a) crediti (3.475.531) 3.868.891

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) altre attività finanziarie (434.291) (67)

140 Risultato netto della gestione finanziaria 49.145.863 48.190.816 955.047 1,98

150 Spese amministrative: (30.592.880) (34.328.506) 3.735.626 (10,88)

a) spese per il personale (20.026.371) (20.686.800)

b) altre spese amministrative (10.566.509) (13.641.706)

160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (816.943) (1.006.283) 189.340 (18,82)

170 Rettifiche di valore nette su attività materiali (1.088.475) (920.273) (168.202) 18,28

180 Rettifiche di valore nette su attività immateriali (26.084) (1.035) (25.049) 2.420,19

- di cui: avviamento - -

190 Altri oneri/proventi di gestione 4.316.791 3.833.911 482.880 12,59

200 Costi operativi (28.207.591) (32.422.186) 4.214.595 (13,00)

210 Utili (Perdite) delle partecipazioni - - - -

220 Risultato netto della valutazione al fair value

delle attività materiali e immateriali - - - -

230 Rettifiche di valore dell'avviamento - - - -

240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti (28.317) 18.851

250 Utile (Perdita) della operatività corrente

al lordo delle imposte 20.909.955 15.787.481 5.122.474 32,45

260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (8.898.622) (6.720.053) (2.178.569) 32,42

270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 12.011.334 9.067.428 2.943.906 32,47

280 Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

290 Utile d'esercizio 12.011.334 9.067.428 2.943.906 32,47

CONTO ECONOMICO

82

Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto al 31 dicembre 2006

ESISTENZE AL 1.1.2006 77.290 - 20.570 13.651 - -15 - 6.314 - - - 9.067 126.877

ALLOCAZIONE RISULTATOESERCIZIO PRECEDENTE

Riserve 453 -453 -

Dividendi e altre destinazioni -8.614 -8.614

VARIAZIONI DEL PERIODO

Variazioni di riserve 59 59

Operazioni sul patrimonio netto

Emissione nuove azioni -

Acquisto azioni proprie -

Distribuzione straordinaria dividendi -

Variazione strumenti di capitale -

Derivati su proprie azioni -

Stock option -

Utile (Perdita) di periodo 12.011 12.011

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2006 77.290 - 20.570 14.104 - 44 - 6.314 - - - 12.011 130.333

azioniordinarie

azionidi risparmio

Capitale

31/12/2006

Riserve Riserve da valutazione

sovraprezzidi emissio-

ne di utili altredisponibili

per la vendita

coperturadi flussi

finanziari

leggi speciali

di rivaluta-zione

altre

strumenti di capitale

azioni proprie

utile(perdita)

di periodo

patrimonionetto

83

Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto al 31 dicembre 2005

ESISTENZE AL 31.12.2004 77.290 - 20.570 18.732 - - - 6.314 2.650 - - 9.654 135.210

Modifica saldi di apertura FTA IAS 1.1.2005 -5.604 29 -2.650 -8.225

ESISTENZE AL 1.1.2005 77.290 - 20.570 13.128 - 29 - 6.314 - - - 9.654 126.985

ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE

Riserve 523 -523 -

Dividendi e altre destinazioni -9.131 -9.131

VARIAZIONI DEL PERIODO

Variazioni di riserve -44 -44

Operazionisul patrimonio netto

Emissione nuove azioni -

Acquisto azioni proprie -

Distribuzione straordinaria dividendi -

Variazione strumenti di capitale -

Derivati su proprie azioni -

Stock option -

Utile (Perdita) di periodo 9.067 9.067

PATRIMONIO NETTO AL 31/12/05 77.290 - 20.570 13.651 - -15 - 6.314 - - - 9.067 126.877

azioniordinarie

azionidi risparmio

Capitale

31/12/2005

Riserve Riserve da valutazione

sovraprezzidi emissio-

ne di utili altredisponibili

per la vendita

coperturadi flussi

finanziari

leggi speciali

di rivaluta-zione

altre

strumenti di capitale

azioni proprie

utile(perdita)

di periodo

patrimonionetto

84

RENDICONTO FINANZIARIO

31.12.2006 31.12.2005

A. ATTIVITÀ OPERATIVA

1. Gestione 25.860.793 13.558.982

- risultato d'esercizio (+/-) 12.011.334 9.067.429

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) -99.501 29.324

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) -786.462 -50.051

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 3.784.716 -3.868.824

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 1.224.618 1.297.352

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 815.808 1.006.283

- premi netti non incassati (+/-) - -

- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - -

- imposte e tasse non liquidate (+) 8.898.622 6.720.053

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (-/+) - -

- altri aggiustamenti (+/-) 11.658 -642.585

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -41.080.678 35.775.851

- attività finanziarie detenute per la negoziazione -17.998.464 131.246.162

- attività finanziarie valutate al fair value - -

- attività finanziare disponibili per la vendita -10.337 126.133

- crediti verso banche 189.235.022 -205.861.575

- crediti verso clientela -216.818.236 128.742.596

- altre attività 4.511.337 -18.477.465

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 25.679.136 -33.288.508

- debiti verso banche 2.034.386 -57.358.045

- debiti verso clientela 46.314.642 14.281.927

- titoli in circolazione -18.093.318 4.109.093

- passività finanziarie di negoziazione -3.388 446.333

- passività finanziarie valutate al fair value - -

- altre passività -4.573.186 5.232.184

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 10.459.251 16.046.324

85

31.12.2006 31.12.2005

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 70.499 2.921.883

- vendite di partecipazioni - 2.279.298

- dividendi incassati su partecipazioni 16.660 642.585

- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

- vendite di attività materiali 53.839 -

- vendite di attività immateriali - -

- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -

2. Liquidità assorbita da -980.068 -1.365.000

- acquisti di partecipazioni - -

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

- acquisti di attività materiali -932.609 -1.283.000

- acquisti di attività immateriali -47.459 -82.000

- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento -909.569 1.556.883

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie - -

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -

- distribuzione dividendi e altre finalità -8.614.023 -16.877.790

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -8.614.023 -16.877.790

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 935.659 725.417

RICONCILIAZIONE

Voci di bilancio

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 7.273.468 6.548.051

Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio 935.659 725.417

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 8.209.127 7.273.468

RENDICONTO FINANZIARIO

NOTA INTEGRATIVA

88

STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO

PARTE A - POLITICHE CONTABILI

A.1 Parte generaleSezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliSezione 2 - Principi generali di redazioneSezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioSezione 4 - Altri aspettiA.2 Parte relativa ai principali aggregati di bilancio

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVOSezione 1 - Cassa e disponibilità liquideSezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazioneSezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair valueSezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la venditaSezione 5 - Attività finanziarie detenute fino alla scadenzaSezione 6 - Crediti verso bancheSezione 7 - Crediti verso clientelaSezione 8 - Derivati di coperturaSezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura genericaSezione 10 - PartecipazioniSezione 11 - Attività materialiSezione 12 - Attività immaterialiSezione 13 - Attività fiscali e passività fiscaliSezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività

associate a gruppi di attività in via di dismissioneSezione 15 - Altre attività

PASSIVOSezione 1 - Debiti verso bancheSezione 2 - Debiti verso clientelaSezione 3 - Titoli in circolazioneSezione 4 - Passività finanziarie di negoziazioneSezione 6 - Derivati di coperturaSezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura genericaSezione 8 - Passività fiscaliSezione 9 - Passività associate a gruppi di attività in via di dismissioneSezione 10 - Altre passivitàSezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personaleSezione 12 - Fondi per rischi e oneriSezione 14 - Patrimonio dell'impresa

NOTA INTEGRATIVA

89

ALTRE INFORMAZIONI

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - InteressiSezione 2 - CommissioniSezione 3 - Dividendi e proventi similiSezione 4 - Risultato netto dell'attività di negoziazioneSezione 5 - Risultato netto dell'attività di coperturaSezione 6 - Utili (perdite) da cessione/riacquistoSezione 7 - Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair valueSezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramentoSezione 9 - Spese amministrativeSezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneriSezione 11 - Rettifiche di valore nette su attività materialiSezione 12 - Rettifiche di valore nette su attività immaterialiSezione 13 - Altri oneri e proventi di gestioneSezione 14 - Utili (perdite) da partecipazioniSezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immaterialiSezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamentoSezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimentiSezione 18 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività correnteSezione 19 - Utile (perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposteSezione 20 - Altre informazioniSezione 21 - Utile per azione

PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE

PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Sezione 1 - Rischio di creditoSezione 2 - Rischi di mercatoSezione 3 - Rischio di liquiditàSezione 4 - Rischio operativo

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 - Il patrimonio dell'impresaSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

90

Struttura e contenuto del bilancio

Il bilancio dell'impresa è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto

delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.

Il bilancio dell'impresa è corredato di una relazione degli amministratori sull'andamento della

gestione e sulla situazione della società.

Il bilancio dell'impresa è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situa-

zione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell'esercizio.

Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nel

presente fascicolo non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota

integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.

Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazio-

nali è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di

quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata (art. 5, comma 1, del

“decreto IAS”). Nella nota integrativa sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla

rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel

bilancio dell'impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distri-

buibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.

Il bilancio è redatto in unità di euro ad eccezione della nota integrativa che deve essere redatta

in migliaia di euro.

NOTA INTEGRATIVA

91

A.1 - PARTE GENERALE

SEZIONE 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il bilancio di Carifano, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i

principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpre-

tazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla

Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

Il bilancio al 31 dicembre 2006 è stato predisposto sulla base delle “Istruzioni per la redazione del

bilancio dell'imprese e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo

di gruppi bancari” emanate dalla Banca d'Italia, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 9 del

D. Lgs. n. 38/2005, con il Provvedimento del 22 dicembre 2005 con cui è stata emanata la

Circolare n. 262/05. Queste Istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le

relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della Nota integrativa.

Nella predisposizione del bilancio, sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre

2006 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC) così come omologati dalla

Commissione Europea ed elencati in dettaglio nello specifico prospetto incluso tra gli allegati al

presente bilancio. Per quanto riguarda il principio contabile sugli strumenti finanziari (IAS 39), i

testi omologati divergono dal principio predisposto dallo IASB in quanto alcune tematiche ancora

in discussione (macrocoperture di fair value di portafogli di attività e passività e copertura di depo-

siti a vista) non sono state recepite in sede di omologazione.

SEZIONE 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio di esercizio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto

delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa ed è inol-

tre corredato da una Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, sui risultati

economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Cassa di Risparmio di Fano.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio di esercizio è redatto

utilizzando l'Euro quale moneta di conto.

Gli importi dei Prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella Nota

Integrativa e nella Relazione sulla gestione, sono espressi - qualora non diversamente specificato

- in migliaia di Euro.

Il Bilancio di esercizio è redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli

specifici principi contabili omologati dalla Commissione europea, nonché in aderenza con le

assunzioni generali previste dal Quadro Sistematico per la preparazione e presentazione del bilan-

cio elaborato dallo IASB.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

I Prospetti contabili, la Nota Integrativa e la Relazione sulla gestione presentano, oltre agli importi

relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2005.

Parte A - Politiche contabili

92

Nella Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai

principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d'Italia, e dalla Commissione Nazionale

per le Società e la Borsa - Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugual-

mente necessarie per dare una rappresentazione corretta e veritiera della situazione della Cassa

di Risparmio di Fano.

Contenuto dei prospetti contabili

Stato patrimoniale e conto economico

Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da

ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e sottovoci). Per completezza rispetto agli schemi

definiti dalla Banca d'Italia sono riportate anche le voci che non presentano importi né per l'eser-

cizio al quale si riferisce il bilancio, né per quello precedente. Nel conto economico i ricavi sono

indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti dal segno meno.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, per una maggiore intelligibilità, è presentato

invertendo le righe e le colonne rispetto al medesimo prospetto previsto dal Provvedimento n.

262/2005 della Banca d'Italia. Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazio-

ne dei conti di patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio ed in quello

precedente, suddivisi tra il capitale sociale (azioni ordinarie), le riserve di capitale, di utili e da valu-

tazione di attività o passività di bilancio ed il risultato economico. Non sono stati emessi strumen-

ti di capitale diversi dalle azioni ordinarie.

Rendiconto finanziario

Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio ed in quello

precedente è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dal-

l'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle ope-

razioni di natura non monetaria.

I flussi finanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall'attività operativa, quelli generati dall'attivi-

tà di investimento e quelli prodotti dall'attività di provvista.

Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell'esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli

assorbiti sono riportati fra parentesi.

Nota Integrativa

La nota Integrativa comprende le informazioni previste dal Provvedimento n. 262/2005 della

Banca d'Italia nonché ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali.

NOTA INTEGRATIVA

93

SEZIONE 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Nel periodo intercorso tra la chiusura dell'esercizio 2006 e la data di approvazione della presente

Relazione non si sono verificati eventi tali da incidere in misura apprezzabile sull'operatività e sui

risultati economici della Banca.

SEZIONE 4 - ALTRI ASPETTI

Il bilancio d'esercizio della Banca è sottoposto a revisione contabile da parte della Reconta Ernst

& Young S.p.A. in esecuzione della Delibera dell'Assemblea del 7 aprile 2006, che ha attribuito

a questa società l'incarico per la durata di sei esercizi, dal 2006 al 2011.

Opzione per il consolidato fiscale nazionale

A partire dal 2004 Banca Intesa e le società italiane del Gruppo (ad eccezione di Banca CIS, Banca

di Trento e Bolzano BTB, FriulAdria, e delle società esattoriali) hanno adottato il c.d. “consolidato

fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale

dal D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito com-

plessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale

- unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti di imposta - sono trasferiti alla società

controllante, in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o un'unica perdita

fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle società con-

trollate partecipanti e, conseguentemente, un unico debito/credito di imposta).

In virtù di questa opzione le imprese del Gruppo che hanno aderito al “consolidato fiscale” deter-

minano l'onere fiscale di propria pertinenza ed il corrispondente reddito imponibile viene trasfe-

rito alla Capogruppo. Qualora una o più partecipate presentino un reddito imponibile negativo,

in presenza di reddito consolidato nell'esercizio o di elevate probabilità di redditi imponibili futuri,

le perdite fiscali vengono trasferite alla Capogruppo.

Per quanto riguarda la Cassa di Risparmio di Fano, l'opzione non è stata esercitata in quanto la

tipologia di rapporto partecipativo non consente al momento di poter ricomprendere la Cassa

all'interno del perimetro di consolidamento del Gruppo.

94

A. 2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio di

esercizio al 31/12/2006. L'esposizione dei principi contabili adottati dalla Banca è effettuata con

riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste

dell'attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è riportata, ove rilevante, anche la descri-

zione dei relativi effetti economici.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Criteri di classificazione

Sono classificati in questa categoria i titoli di debito e di capitale ed il valore positivo dei contratti

derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli

incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in

quanto:

le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche

del contratto sottostante;

gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato;

gli strumenti ibridi cui appartengono non sono valutati al fair value con le relative variazioni rile-

vate a conto economico.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito

e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rile-

vate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo

strumento stesso.

Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed

aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto

primario ed iscritti al fair value.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono

valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel

conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, ven-

gono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi

di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio

NOTA INTEGRATIVA

95

correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di stru-

menti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli

di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc. I

titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia

possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate,

sono mantenuti al costo.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il

sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora

sia stata mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie

cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle

attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le atti-

vità finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di

controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo com-

porta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato

dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari

delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conser-

vazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di

un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate non diversamente classi-

ficate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza.

In particolare, vengono incluse in questa voce, oltre ai titoli obbligazionari che non sono oggetto

di attività di trading e che non sono classificati tra le Attività detenute sino alla scadenza o tra i

Crediti, anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualifica-

bili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity ed

in fondi di private equity, nonché la quota dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall'origine,

viene destinata alla cessione.

96

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o

di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi

o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Qualora, nei casi consen-

titi dai principi contabili, l'iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle Attività detenute

sino alla scadenza, il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del tra-

sferimento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita sono valutate al fair

value, con la rilevazione a conto economico del valore corrispondente al costo ammortizzato,

mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una speci-

fica Riserva di patrimonio netto sino a che l'attività finanziaria non viene cancellata o non viene

rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di

valore, l'utile o la perdita cumulati vengono riversati, in tutto o in parte, a conto economico.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le attività finanziarie detenute

per la negoziazione.

I titoli di capitale inclusi in questa categoria e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli

di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono man-

tenuti al costo.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte ad una verifica volta ad individuare

l'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore.

Se sussistono tali evidenze, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore

contabile dell'attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di inte-

resse effettivo originario, o attraverso specifiche metodologie valutative per quanto riguarda i

titoli azionari.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successi-

vamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con impu-

tazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso

di titoli di capitale. L'ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortiz-

zato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il

sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora

sia stata mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie

cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle

NOTA INTEGRATIVA

97

attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attivi-

tà finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di con-

trollo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il

mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dal-

l'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari

delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conser-

vazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di

un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Criteri di classificazione

Sono classificati nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e con

scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un

cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento

come “detenuto sino a scadenza”, questo viene riclassificato tra le Attività finanziarie disponibili

per la vendita.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rile-

vate al fair value, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rile-

vazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle Attività disponibili per la vendita, il

fair value dell'attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato

dell'attività stessa.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono

valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economi-

co nel momento in cui le attività sono cancellate o hanno subito una riduzione di valore, nonché

tramite il processo di ammortamento della differenza tra il valore di iscrizione e il valore rimbor-

sabile alla scadenza.

Le attività detenute sino alla scadenza sono sottoposte ad una verifica volta ad individuare l'esi-

stenza di obiettive evidenze di riduzione di valore.

Se sussistono tali evidenze l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore con-

98

tabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse

effettivo originario. L'importo della perdita viene rilevato nel conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successi-

vamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con impu-

tazione a conto economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo

strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il

sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora

sia stata mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie

cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle

attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le atti-

vità finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di

controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo com-

porta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato

dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari

delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conser-

vazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di

un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

Crediti

Criteri di classificazione

I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquista-

ti da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un

mercato attivo e che non sono stati classificati all'origine tra le Attività finanziarie disponibili per

la vendita.

Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine con

obbligo di rivendita a termine, ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con

pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente

coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari

all'ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente

NOTA INTEGRATIVA

99

riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati

in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono

oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi

interni di carattere amministrativo.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima

iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'am-

mortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l'ammon-

tare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati

direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che

eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare ero-

gato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando

una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita

residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere

trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valo-

rizzati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una

scadenza definita o a revoca.

I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verifi-

carsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita

di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio,

ristrutturato o di scaduto secondo le attuali regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS.

Detti crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l'ammontare della

rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al

momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa

futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di rea-

lizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero del-

l'esposizione creditizia.

Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta

una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed

anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico.

Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano

meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente

collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è

iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito

100

avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati tra le riprese di valore.

I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono

sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie

di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stima-

te tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che

consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Nella valuta-

zione si tiene conto anche della rischiosità connessa con il paese di residenza della controparte.

Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico.

Per le posizioni di importo rilevante viene anche effettuata una analisi puntuale del cliente al fine

di verificare la congruità dello stanziamento quantificato attraverso la valutazione collettiva.

Criteri di cancellazione

I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comporta-

to il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qua-

lora sia stata mantenuta una parte prevalente dei rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi

continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del

credito sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i credi-

ti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli

stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il manteni-

mento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione

ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.

Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei

diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbliga-

zione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al fair value

La Banca non ha ritenuto di adottare la cosiddetta “fair value option”, cioè non si è avvalsa della

possibilità di valutare al fair value, con imputazione del risultato della valutazione nel conto eco-

nomico, attività finanziarie diverse da quelle per le quali lo IAS 39 richiede l'applicazione del cri-

terio del fair value in virtù della specifica destinazione funzionale. Dunque, vengono valutati al

fair value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico esclusivamente le

attività finanziarie classificate nel portafoglio di negoziazione, quelle oggetto di copertura di fair

value ed i contratti derivati di copertura.

NOTA INTEGRATIVA

101

Operazioni di copertura

Tipologia di coperture

Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su

un determinato elemento o gruppo di elementi attribuibili ad un determinato rischio, nel caso in

cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.

Le tipologie di coperture utilizzate sono le seguenti:

• copertura di fair value, ha l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di

una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio. Tale tipologia di copertura viene

utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato sulle emissioni obbligazionarie a tasso

fisso;

• copertura di flussi finanziari, ha l'obiettivo di coprire l'esposizione a variazioni dei flussi di

cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio. Tale tipologia di

copertura è utilizzata per stabilizzare il flusso di interessi della raccolta a tasso variabile nella

misura in cui quest'ultima finanzia impieghi a tasso fisso;

• copertura di un investimento in valuta: attiene alla copertura dei rischi di un investimento in

un'impresa estera espresso in valuta.

Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna al gruppo possono essere

designati come strumenti di copertura.

Criteri di valutazione

I derivati di copertura sono valutati al fair value.

Nella determinazione del fair value sono state utilizzate le curve di tasso per scadenza fornite da

Prometeia.

In particolare:

• nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell'elemento

coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione

è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite

sia all'elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio

sottostante), sia allo strumento di copertura. L'eventuale differenza, che rappresenta la

parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l'effetto economico netto;

• nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate

a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico

solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta la variazione dei flussi di cassa

da compensare.

102

Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di

flussi finanziari.

Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della

relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è efficace nel momento in cui

la copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa.

L'efficacia di copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento

coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di

copertura. Pertanto l'efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto

dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.

Si ha efficacia quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario

di copertura neutralizzano quasi integralmente, cioè nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%,

le variazioni dello strumento coperto, per l'elemento di rischio oggetto di copertura.

La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale

utilizzando:

• test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto

dimostrano l'attesa sua efficacia;

• test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo

cui si riferiscono. In altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla

copertura perfetta.

Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione

delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta, il contratto derivato

di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto

riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio.

Partecipazioni

Criteri di classificazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate, collegate e soggette a controllo

congiunto.

Sono considerate controllate le imprese nelle quali la capogruppo, direttamente o indirettamente,

possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore

la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o

di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Nella valutazione dei diritti di voto

si tiene conto anche dei diritti “potenziali” che siano correntemente esercitabili o convertibili in

diritti di voto effettivi in qualsiasi momento dalla capogruppo.

Sono considerate controllate congiuntamente le imprese nelle quali i diritti di voto ed il control-

NOTA INTEGRATIVA

103

lo dell'attività economica della partecipata sono condivisi in modo paritetico dalla Banca, diretta-

mente o indirettamente, e da un altro soggetto. Inoltre viene qualificato come sottoposto a con-

trollo congiunto un investimento partecipativo nel quale, pur in assenza di una quota paritetica

di diritti di voto, il controllo sull'attività economica e sugli indirizzi strategici della partecipata è

condiviso con altri soggetti in virtù di accordi contrattuali.

Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali la capo-

gruppo, direttamente o indirettamente, possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti

di voto “potenziali” come sopra definiti) o nelle quali - pur con una quota di diritti di voto infe-

riore - la capogruppo, in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di

sindacato, ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali

della partecipata.

Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%,

nelle quali la Banca detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli

investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limi-

tati alla tutela degli interessi patrimoniali.

La voce inoltre include, in virtù della sua peculiarità, la partecipazione nel capitale della Banca

d'Italia.

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale le inte-

ressenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente

attribuibili alla transazione.

Criteri di valutazione

Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esisto-

no evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla

stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei

flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale

dell'investimento.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a

conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successi-

vamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con impu-

tazione a conto economico.

104

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari deri-

vati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti

i rischi e benefici ad essa connessi.

Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,

gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di

beni e servizi, per essere affittate a terzi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell'ambito di contratti di leasing finanziario,

ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.

Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di

acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in fun-

zione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici

futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manuten-

zione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutate al costo, dedotti

eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammorta-

mento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile con riferimento alle principali categorie

di immobilizzazioni:

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammorta-

mento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile, indicata di seguito con riferimento alle

principali categorie di immobilizzazioni:

• mobili, macchine ordinarie d'ufficio, arredamento, impianti e attrezzature varie: 8 anni;

• banconi blindati: 6 anni;

• impianti di allarme, ripresa cinematografica e televisiva, autoveicoli: 4 anni;

• apparecchiature informatiche e macchine elettroniche: 5 anni.

Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al

NOTA INTEGRATIVA

105

termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo.

Gli immobili vengono ammortizzati per una quota annua rappresentativa della vita utile residua

del bene, ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo a seguito del

loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che vengono

portate ad incremento del valore dei cespiti.

Non vengono invece ammortizzati:

• i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati,

in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore

del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati

beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato

avviene, sulla base di perizie di esperti indipendenti, per gli immobili detenuti "cielo-terra"

per i quali la società ha la piena disponibilità del terreno;

• il patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un'opera d'arte non può essere stimata ed il

suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa aver subito una perdita di valore,

si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero.

Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad

una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto al netto degli

ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione

o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi

benefici economici futuri.

106

Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali

o contrattuali. Esse includono il software applicativo.

Criteri di iscrizione e valutazione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è pro-

babile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività

stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è

rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in quote costanti sulla base della relativa

vita utile, che per il software applicativo non supera i tre anni.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subito una perdita di valore,

si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto

economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismis-

sione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.

Attività non correnti o gruppi di attività/passività in via di dismissione

Vengono classificate nella voce dell'attivo “Attività non correnti e gruppi di attività in via di

dismissione” e in quella del passivo “Passività associate ad attività in via di dismissione” attività

non correnti o gruppi di attività/passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e

la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il

valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.

I relativi proventi ed oneri (al netto dell'effetto fiscale) sono esposti nel conto economico in voce

separata.

NOTA INTEGRATIVA

107

Fiscalità corrente e differita

Gli effetti relativi alle imposte correnti, anticipate e differite sono rilevati applicando le aliquote di

imposta vigenti.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a poste

addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione

dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anti-

cipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee - senza limiti

temporali - tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i

corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali

futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, vengono iscritte in bilancio nella misura in

cui esiste un'elevata probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Banca

di generare con continuità redditi imponibili nei futuri esercizi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le differenze

temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la

consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non

saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e

senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce

Passività fiscali.

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valu-

tate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di

eventuali diverse situazioni soggettive della società.

Fondi per rischi ed oneri

Altri fondi

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o

connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i

quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse,

sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzan-

do i tassi correnti di mercato. L'accantonamento è rilevato a conto economico ed include gli incre-

menti dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

108

Debiti e titoli in circolazione

Criteri di classificazione

I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme

di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni pronti contro termine con obbligo di riac-

quisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari e

altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dalla banca in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di

leasing finanziario.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che

normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei

titoli di debito.

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'am-

montare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi

direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi

interni di carattere amministrativo.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col

metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile,

che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancel-

lazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra

valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto

economico.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come

una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

NOTA INTEGRATIVA

109

Passività finanziarie di negoziazione

La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei

derivati impliciti presenti in contratti complessi ma non strettamente correlati agli stessi. Inoltre

sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di

titoli.

Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della

valutazione nel conto economico.

Passività finanziarie valutate al fair value

La Banca non ha ritenuto di adottare la cosiddetta “fair value option”, cioè non si è avvalsa della

possibilità di valutare al fair value, con imputazione del risultato della valutazione nel conto eco-

nomico, passività finanziarie diverse da quelle per le quali lo IAS 39 richiede l'applicazione del cri-

terio del fair value in virtù della specifica destinazione funzionale. Dunque, vengono valutati al fair

value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico esclusivamente le atti-

vità finanziarie classificate nel portafoglio di negoziazione, quelle oggetto di copertura di fair

value ed i contratti derivati di copertura.

Operazioni in valuta

Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di

conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Rilevazioni successive

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera ven-

gono valorizzate come segue:

• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;

• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere

alla data dell'operazione;

• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in

essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione

di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio

110

precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio

netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio. Per contro,

quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico

anche la relativa differenza cambio.

Altre informazioni

Azioni proprie

Le eventuali azioni proprie detenute sono portate in riduzione del patrimonio netto.

Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva

vendita sono rilevati come movimenti del patrimonio netto.

Spese per migliorie su beni di terzi

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del

fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può

trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previ-

sto dalle Istruzioni della Banca d'Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla

durata del contratto di affitto.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore attuariale.

Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che prevede

la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica

e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato.

I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate

singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attua-

lizzazione è determinato come media dei tassi di mercato relativi alle date di valutazione, ponde-

rata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al

totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto

di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati,

interessi maturati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano, e profitti/perdite attua-

riali. Questi ultimi sono computati in base al “metodo del corridoio”, ossia come l'eccesso dei

profitti/perdite attuariali cumulati, risultanti alla chiusura dell'esercizio precedente, rispetto al

10% del valore attuale dei benefici generati dal piano. Tale eccedenza viene rilevata nel conto

economico sulla base della vita lavorativa media attesa dei partecipanti al piano stesso.

NOTA INTEGRATIVA

111

Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni

Gli accantonamenti su base analitica e collettiva, relativi alla stima dei possibili esborsi connessi al

rischio di credito relativo alle garanzie ed impegni, determinati applicando i medesimi criteri pre-

cedentemente esposti con riferimento ai crediti, sono appostati tra le Altre passività, come previ-

sto dalle Istruzioni della Banca d'Italia.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o, comunque, quando è probabi-

le che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo atten-

dibile. In particolare:

• gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse

contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;

• gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto

economico solo al momento del loro effettivo incasso;

• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distri-

buzione;

• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrat-

tuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;

• i ricavi derivanti dall'intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati

dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono

riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è deter-

minabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato

nel quale lo strumento è negoziato. Qualora questi valori non siano agevolmente riscontrabili

o essi presentino una ridotta liquidità, lo strumento finanziario viene iscritto per un importo

pari al prezzo della transazione, depurato del margine commerciale; la differenza rispetto al

fair value affluisce al conto economico lungo la durata dell'operazione attraverso una

progressiva riduzione, nel modello valutativo, del fattore correttivo connesso con la ridotta

liquidità dello strumento.

112

Modalità di determinazione del fair value

Il fair value è l'ammontare al quale un'attività (o una passività) può essere scambiata in una tran-

sazione tra controparti indipendenti in possesso di un ragionevole grado di conoscenza delle con-

dizioni di mercato e dei fatti rilevanti connessi all'oggetto della negoziazione. Nella definizione di

fair value è fondamentale la presunzione che un'entità sia pienamente operativa e non sia nella

necessità di liquidare o ridurre sensibilmente l'attività, o di intraprendere delle operazioni a con-

dizioni sfavorevoli. Il fair value riflette la qualità creditizia dello strumento in quanto incorpora il

rischio di controparte.

Strumenti finanziari

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai

mercati finanziari nel caso di strumenti quotati su mercati attivi o mediante l'utilizzo di modelli

valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.

Un mercato è considerato attivo se i prezzi di quotazione, rappresentanti effettive e regolari ope-

razioni di mercato verificatesi in un congruo periodo di riferimento, sono prontamente e regolar-

mente disponibili tramite borse, mediatori, intermediari, società del settore, servizi di quotazione

o enti autorizzati. Sono considerati quotati in un mercato attivo che rispetti le caratteristiche

sopra indicate i fondi comuni di investimento, le operazioni in cambi spot, i futures, le opzioni,

ed i titoli azionari quotati su un mercato regolamentato e i titoli obbligazionari per i quali siano

rilevabili con continuità almeno due prezzi di tipo “eseguibile” su un servizio di quotazione con

una differenza tra prezzo di domanda - offerta inferiore ad un intervallo ritenuto congruo. Infine

si considerano quotati in un mercato attivo anche i fondi “hedge” se prevedono una liquidazione

mensile delle quote o, in mancanza di ciò, se presentano delle condizioni di liquidabilità non

superiori a quattro mesi. Per differenza, tutti i titoli, i derivati e gli hedge fund che non apparten-

gono alle categorie sopra descritte non sono considerati quotati in un mercato attivo.

Per gli strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzato il prezzo “corrente” di offerta

(“denaro”) per le attività finanziarie ed il prezzo corrente richiesto (“lettera”) per le passività

finanziarie, rilevato sul mercato più vantaggioso al quale si ha accesso, alla chiusura del periodo

di riferimento.

Nel caso di strumenti finanziari per i quali il differenziale domanda-offerta risulta scarsamente rile-

vante, o per le attività e passività finanziarie con caratteristiche tali da portare a posizioni com-

pensative per il rischio di mercato, viene utilizzato un prezzo medio di mercato (sempre riferito

all'ultimo giorno del periodo di riferimento) in luogo del prezzo di offerta o del prezzo richiesto.

Nel caso di assenza di un mercato attivo e liquido, la determinazione del fair value degli strumenti

finanziari è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiet-

tivo di stabilire il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, motivata da normali conside-

razioni di mercato, alla data di valutazione. Nell'incorporare tutti i fattori che gli operatori consi-

NOTA INTEGRATIVA

113

derano nello stabilire il prezzo, i modelli valutativi sviluppati tengono conto del valore finanziario

del tempo al tasso privo di rischio, dei rischi di insolvenza, di pagamento anticipato e di riscatto,

della volatilità dello strumento finanziario, nonché, se del caso, dei tassi di cambio di valuta este-

ra, dei prezzi delle materie prime, del prezzo delle azioni.

In presenza di elevato rischio di modello o di parametri non direttamente osservabili sul mercato

e per i prodotti finanziari più innovativi, il fair value rilevato dalle tecniche di valutazione viene

prudenzialmente ridotto attraverso l'applicazione di un fattore correttivo, determinato in funzione

del grado di complessità del modello valutativo utilizzato e del livello di liquidità dello strumento

finanziario. Poiché i “rischi di liquidità” tendono a diminuire con l'avvicinarsi della scadenza dello

strumento, al citato fattore correttivo viene applicato un moltiplicatore, che si riduce in funzione

della vita residua del prodotto finanziario.

Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel

tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o sogget-

tive dell'emittente lo strumento finanziario.

Per i titoli obbligazionari ed i contatti derivati, sono stati definiti modelli valutativi che fanno rife-

rimento a valori correnti di mercato di strumenti sostanzialmente identici, al valore finanziario del

tempo e a modelli di prezzatura delle opzioni facendo minimamente riferimento a specifici ele-

menti dell'entità oggetto di valutazione e considerando i parametri desumibili dal mercato.

L'individuazione e l'applicazione di questi ultimi è effettuata alla luce della liquidità, profondità e

osservabilità dei mercati di riferimento. Nell'utilizzare un modello di calcolo si tiene, inoltre, conto

della necessità di effettuare un aggiustamento per incorporare la rischiosità creditizia della con-

troparte.

In particolare, i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei

flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, rettificati per tenere conto della

rischiosità creditizia dell'emittente.

Per i contratti derivati, in considerazione della loro numerosità e complessità, è stato individuato

un quadro sistematico di riferimento che rappresenta le linee comuni (algoritmi di calcolo, model-

li di elaborazione, dati di mercato utilizzati, assunzioni di base del modello) sulle quali si fonda la

valutazione di ogni categoria di strumenti derivati.

Per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazio-

ne che considera: le transazioni dirette, ovvero le transazioni significative sul titolo registrate in

un arco di tempo ritenuto sufficientemente breve rispetto al momento della valutazione ed in

condizioni di mercato costanti, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso set-

tore e con tipologia di prodotti/servizi forniti analoghi a quelli della partecipata oggetto di valu-

tazione, l'applicazione della media dei multipli significativi di borsa delle società comparabili indi-

viduate alle grandezze economico - patrimoniali della partecipata e, infine, metodi di valutazio-

ne analitici finanziari, reddituali e patrimoniali.

Per i rapporti creditizi attivi disponibili per la vendita e per quelli attivi e passivi rilevati in bilancio

114

al costo o al costo ammortizzato, il fair value ai fini di bilancio o riportato nella nota integrativa

viene determinato secondo la seguente modalità:

• per le attività e passività a tasso fisso a medio e lungo termine, la valutazione viene prevalente-

mente effettuata attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri. Quest'ultima è stata definita

basandosi su un approccio risk neutral, ovvero utilizzando un tasso privo di rischio e correggendo

i flussi di cassa contrattuali futuri per tenere conto della rischiosità creditizia della controparte,

rappresentata dai parametri di PD (Probability of Default) ed LGD (Loss Given Default);

• per le attività e passività a tasso variabile, a vista o con scadenza nel breve termine, il valore con-

tabile di iscrizione al netto della svalutazione collettiva/analitica, rappresenta una buona appros-

simazione del fair value;

• per i titoli emessi a tasso variabile e per quelli a tasso fisso a breve termine, il valore contabile

di iscrizione è ritenuto una ragionevole approssimazione del fair value in ragione del fatto che

esso rispecchia sia la variazione dei tassi che la valutazione del rischio creditizio associato all'emit-

tente. Ad analoga conclusione si giunge anche per la valutazione al fair value dei titoli emessi a

tasso fisso a medio/lungo termine ed ai titoli strutturati oggetto di copertura del rischio di tasso.

Per questi ultimi, nella determinazione del fair value riportato nella Nota integrativa, non si è

tenuto conto della variazione del proprio spread creditizio, in considerazione della scarsa rilevanza.

Attività non finanziarie

Per quanto concerne gli immobili, il cui fair value è calcolato solo ai fini dell'informativa della Nota

integrativa, si fa riferimento ad un valore determinato, prevalentemente attraverso perizie esterne,

considerando operazioni a prezzi correnti in un mercato attivo per attività immobiliari similari,

nella medesima localizzazione e condizione nonché soggette a condizioni simili per affitti ed altri

contratti. Oltre agli immobili posseduti a titolo di proprietà, rientrano tra i beni oggetto di misu-

razione al fair value anche gli immobili detenuti in leasing finanziario con diritto di riscatto o altro

tipo di contratto similare che prevede, alla scadenza, la possibilità di esercitare il diritto di riscatto

dell'immobile nonché gli immobili pervenuti a seguito di operazioni di recupero crediti.

NOTA INTEGRATIVA

115

Modalità di determinazione del costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata alla rile-

vazione iniziale, l'attività o la passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o

diminuito dall'ammortamento complessivo, calcolato usando il metodo dell'interesse effettivo,

delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza e al netto di qualsiasi perdita di valore.

Il tasso di interesse effettivo è quel tasso che eguaglia il valore attuale di un'attività o passività

finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri in denaro o ricevuti fino alla scadenza o alla

successiva data di ricalcolo del prezzo. Per il calcolo del valore attuale si applica il tasso di interesse

effettivo al flusso dei futuri incassi o pagamenti lungo l'intera vita utile dell'attività o passività

finanziaria - o per un periodo più breve in presenza di talune condizioni (per esempio revisione

dei tassi di mercato).

Successivamente alla rilevazione iniziale, il costo ammortizzato permette di allocare ricavi e costi

portati in diminuzione o aumento dello strumento lungo l'intera vita attesa dello stesso per il tra-

mite del processo di ammortamento. La determinazione del costo ammortizzato è diversa a

seconda che le attività/passività finanziarie oggetto di valutazione siano a tasso fisso o variabile e

- in questo ultimo caso - a seconda che la variabilità del tasso sia nota o meno a priori. Per gli

strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per fasce temporali, i flussi futuri di cassa vengono quanti-

ficati in base al tasso di interesse noto (unico o variabile) durante la vita del finanziamento. Per le

attività/passività finanziarie a tasso variabile, la cui variabilità non è nota a priori (ad esempio per-

ché legata ad un indice), la determinazione dei flussi di cassa è effettuata sulla base dell'ultimo

tasso noto. Ad ogni data di revisione del tasso si procede al ricalcolo del piano di ammortamen-

to e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento, cioè fino alla data di

scadenza. L'aggiustamento viene riconosciuto come costo o provento nel conto economico.

La valutazione al costo ammortizzato viene effettuata per i crediti, le attività finanziarie detenute

sino alla scadenza e quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione.

Le attività e le passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al

loro fair value, che normalmente corrisponde all'ammontare erogato o pagato comprensivo, per

gli strumenti valutati al costo ammortizzato, dei costi di transazione e delle commissioni diretta-

mente imputabili.

Sono considerati costi di transazione, i costi ed i proventi marginali interni o esterni attribuibili

all'emissione, all'acquisizione o alla dismissione di uno strumento finanziario e non riaddebitabi-

li al cliente. Tali commissioni, che devono essere direttamente riconducibili alla singola attività o

passività finanziaria, incidono sul rendimento effettivo originario e rendono il tasso di interesse

effettivo associato alla transazione diverso dal tasso di interesse contrattuale. Sono esclusi i

costi/proventi relativi indistintamente a più operazioni e le componenti correlate ad eventi che

possono verificarsi nel corso della vita dello strumento finanziario, ma che non sono certi all'atto

della definizione iniziale, quali ad esempio: commissioni per retrocessione, per mancato utilizzo,

116

per estinzione anticipata, di underwriting, di facility e di arrangement. Inoltre non sono conside-

rati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe sostenere indipendente-

mente dall'operazione (es. costi amministrativi, di cancelleria, di comunicazione), quelli che, pur

essendo specificatamente attribuibili all'operazione, rientrano nella normale prassi di gestione del

finanziamento (ad esempio, attività finalizzate all'erogazione del fido), nonché le commissioni

per servizi incassate a seguito dell'espletamento di attività di Finanza Strutturata che si sarebbero

comunque incassate indipendentemente dal successivo finanziamento dell'operazione ed, infine,

i costi/ricavi infragruppo.

Con particolare riferimento ai crediti, si considerano costi riconducibili allo strumento finanziario

le provvigioni pagate ai canali distributivi, i compensi pagati per consulenza/assistenza per l'orga-

nizzazione e/o la partecipazione ai prestiti sindacati ed infine le commissioni up-front correlate a

crediti erogati a tassi superiori a quelli di mercato; mentre i ricavi considerati nel calcolo del costo

ammortizzato sono le commissioni up-front correlate a crediti erogati a tassi inferiori a quelli di

mercato, quelle di partecipazione alle operazioni sindacate e le commissioni di brokeraggio col-

legate a provvigioni riconosciute da società di intermediazione.

Per quanto riguarda i titoli non classificati tra le attività di negoziazione, sono considerati costi di

transazione le commissioni per contratti con broker operanti sui mercati azionari italiani, quelle ero-

gate agli intermediari operanti sui mercati azionari e obbligazionari esteri definite sulla base di tabel-

le commissionali. Non si considerano attratti dal costo ammortizzato i bolli, in quanto immateriali.

Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di colloca-

mento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori ed i compensi

pagati ai revisori per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione, mentre non si considera-

no attratte dal costo ammortizzato le commissioni pagate ad agenzie di rating, le spese legali e

di consulenza/revisione per l'aggiornamento annuale dei prospetti informativi, i costi per l'utilizzo

di indici e le commissioni che si originano durante la vita del prestito obbligazionario emesso.

Il costo ammortizzato si applica anche per la valutazione della perdita di valore degli strumenti

finanziari sopra elencati nonché per l'iscrizione di quelli emessi o acquistati ad un valore diverso

dal loro fair value. Questi ultimi vengono iscritti al fair value, anziché per l'importo incassato o

pagato, calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri ad un tasso uguale al tasso di rendimento

effettivo di strumenti simili (in termini di merito creditizio, scadenze contrattuali, valuta, ecc.), con

contestuale rilevazione nel conto economico di un onere o di un provento finanziario.

Successivamente alla valorizzazione iniziale, sono valutati al costo ammortizzato con l'evidenzia-

zione di interessi effettivi maggiori o minori rispetto a quelli nominali. Infine, sono valutate al

costo ammortizzato anche le attività o passività strutturate non valutate al fair value con imputa-

zione al conto economico per le quali si è provveduto a scorporare e rilevare separatamente il

contratto derivato incorporato allo strumento finanziario.

Il criterio di valutazione al costo ammortizzato non si applica per le attività/passività finanziarie

coperte per le quali è prevista la rilevazione delle variazioni di fair value relative al rischio coper-

NOTA INTEGRATIVA

117

to a conto economico. Lo strumento finanziario viene però nuovamente valutato al costo ammor-

tizzato in caso di cessazione della copertura, momento a partire dal quale le variazioni di fair value

precedentemente rilevate sono ammortizzate, calcolando un nuovo tasso di interesse effettivo di

rendimento che considera il valore del credito aggiustato del fair value della parte oggetto di

copertura, fino alla scadenza della copertura originariamente prevista. Inoltre, come già ricorda-

to nel paragrafo relativo ai criteri di valutazione dei crediti e dei debiti e titoli in circolazione, la

valutazione al costo ammortizzato non si applica per le attività/passività finanziarie la cui breve

durata fa ritenere trascurabile l'effetto economico dell'attualizzazione né per i crediti senza una

scadenza definita o a revoca.

Modalità di determinazione delle perdite di valore

Attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie dete-

nute per la negoziazione sono sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al fine di

verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il

valore di carico delle attività stesse.

Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futu-

ri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere

quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi.

La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che pre-

sentano specifiche evidenze di perdite di valore e collettivamente, per le attività finanziarie per le

quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha deter-

minato una rettifica di valore. La valutazione collettiva si basa sull'individuazione di classi di rischio

omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al

settore economico, all'area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti.

Con riferimento ai crediti verso clientela e verso banche, sono sottoposti a valutazione analitica i

crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto secondo

le definizioni della Banca d'Italia, coerenti con i principi IAS/IFRS.

Detti crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l'ammontare della

rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al

momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa

futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di rea-

lizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero del-

l'esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto nel breve termi-

ne non vengono attualizzati, in quanto il fattore finanziario risulta non significativo.

118

I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono

sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per catego-

rie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono sti-

mate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione,

che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Nella valu-

tazione si tiene conto anche della rischiosità connessa con il paese di residenza della controparte.

La determinazione degli accantonamenti sui crediti vivi è stata effettuata identificando le mag-

giori sinergie possibili (per quanto consentito dalle diverse normative) con l'approccio previsto ai

fini di vigilanza dalle disposizioni del “Nuovo accordo sul capitale” denominato Basilea II. In par-

ticolare, i parametri del modello di calcolo previsti dalle nuove disposizioni di vigilanza, rappre-

sentati dalla PD (Probability of Default) e dalla LGD (Loss Given Default), vengono utilizzati - lad-

dove già disponibili - anche ai fini delle valutazioni di bilancio. Il rapporto tra i due citati parame-

tri costituisce la base di partenza per la segmentazione dei crediti, in quanto essi sintetizzano

i fattori rilevanti considerati dai principi IAS/IFRS per la determinazione delle categorie omogenee

e per il calcolo degli accantonamenti. L'orizzonte temporale di un anno utilizzato per la valoriz-

zazione della probabilità di default si ritiene possa approssimare la nozione di incurred loss, cioè

di perdita fondata su eventi attuali ma non ancora acquisiti dall'impresa nella revisione del grado

di rischio dello specifico cliente, prevista dai principi contabili internazionali.

Nel caso di attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è

considerata impairment solo se ritenuta durevole; in questo caso la perdita cumulativa rilevata

nell'esercizio e l'eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. Il pro-

cesso di identificazione di evidenza di impairment si attiva per effetto di una delle seguenti con-

dizioni: decremento del fair value superiore al 20% del valore contabile originario oppure decre-

mento del fair value perdurante per un periodo di 24 mesi. Inoltre, per i titoli azionari, si identi-

fica un'oggettiva evidenza di impairment in presenza di almeno uno dei seguenti segnali: la dimi-

nuzione rating oltre 2 classi, la capitalizzazione di mercato significativamente inferiore al patrimo-

nio netto contabile, l'avvio di un piano di ristrutturazione del debito, una significativa variazione

negativa del patrimonio netto contabile.

Per quanto concerne i metodi di valutazione utilizzati per il calcolo del fair value, si rinvia a quan-

to riportato nel relativo capitolo illustrativo.

Altre attività non finanziarie

Le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono soggette a test di impairment se

esiste un'indicazione che il valore contabile del bene non può più essere recuperato. Il valore recu-

perabile viene determinato con riferimento al fair value dell'attività materiale o immateriale al

netto degli oneri di dismissione o al valore d'uso se determinabile e se esso risulta superiore al

fair value.

Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una

NOTA INTEGRATIVA

119

perizia redatta da un certificatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogniqualvolta

si venga a determinare un cambiamento nell'andamento del mercato mobiliare che faccia ritenere

le stime precedentemente redatte non valide ed in ogni caso ogni tre anni. La perdita di valore

viene rilevata solo nel caso in cui il fair value al netto dei costi di vendita o il valore d'uso sia infe-

riore al valore di carico per un periodo continuativo di tre anni.

Per le altre immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali (diverse dall'avviamento)

si assume che il valore di carico corrisponda normalmente al valore d'uso, in quanto determina-

to da un processo di ammortamento stimato sulla base dell'effettivo contributo del bene al pro-

cesso produttivo e risultando estremamente aleatoria la determinazione di un fair value. I due

valori si discostano, dando luogo a impairment, in caso di danneggiamenti, uscita dal processo

produttivo o altri circostanze similari non ricorrenti.

120

SEZIONE 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

12/2006 12/2005

a) Cassa 8.209 7.273

b) Depositi liberi presso Banche Centrali

Totale 8.209 7.273

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

121

SEZIONE 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 12/2006 12/2005

Quotati Non quotati

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito 12.384 1 12.385

2. Titoli di capitale (1) 28 28 134

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

4.1 Pronti contro termine attivi

4.2 Altri

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate 5.435 5.435

Totale A 17.819 29 17.848 134

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari

1.1 di negoziazione 860 860 476

1.2 connessi con la fair value option

1.3 altri

2. Derivati creditizi

2.1 di negoziazione

2.2 connessi con la fair value option

2.3 altri

Totale B - 860 860 476

Totale (A+B) 17.819 889 18.708 610

(1) La voce esclude le quote di O.I.C.R.

122

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione debitori/emittenti

Voci/Valori 12/2006 12/2005

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 12.385a) Governi e Banche Centrali 12.384 b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 1

2. Titoli di capitale 28 134 a) Banche b) Altri emittenti: 28 134

- imprese di assicurazione 104 - società finanziarie 28 28 - imprese non finanziarie 2 - altri

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti

5. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti

6. Attività cedute non cancellate 5.435 a) Governi e Banche Centrali 5.435 b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti

Totale A 17.848 134

B. Strumenti derivati a) Banche 860 476 b) Clientela

Totale B 860 476 Totale (A+B) 18.708 610

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

123

2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati

Tipologie derivati/Attività sottostanti Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro 12/2006 12/2005

A) Derivati quotati

1) Derivati finanziari:

con scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

senza scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

2) Derivati creditizi:

con scambio di capitale

senza scambio di capitale

Totale A

B) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari: 415 445 860 476

con scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

senza scambio di capitale

- opzioni acquistate 7 445 452 476

- altri derivati 408 408

2) Derivati creditizi:

con scambio di capitale

senza scambio di capitale

Totale B 415 445 860 476

Totale (A+B) 415 445 860 476

124

2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione (diverse da quelle cedute e non cancel-

late e da quelle deteriorate): variazioni annue

Variazioni/Attività sottostanti Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 12/2006

A. Esistenze iniziali - 134 - - 134

B. Aumenti 102.336 599 - - 102.935

B1. Acquisti 101.982 573 102.555

B2. Variazioni positive di fair value

B3. Altre variazioni 354 26 380

C. Diminuzioni -84.516 -705 - - -85.221

C1. Vendite -84.345 -705 -85.050

C2. Rimborsi -157 -157

C3. Variazioni negative di fair value -14 -14

C4. Altre variazioni

D. Rimanenze finali 17.820 28 - - 17.848

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

125

SEZIONE 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 30

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/Valori 12/2006 12/2005

Quotati Non quotati Quotati Non quotati

1. Titoli di debito

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito

2. Titoli di capitale

2.1 Valutati al fair value 180 111

2.2 Valutati al costo

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate

Totale - 180 - 111

126

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 12/2006 12/2005

1. Titoli di debito

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri emittenti

2. Titoli di capitale 180 111

a) Banche

b) Altri emittenti:

- imprese di assicurazione

- società finanziarie 14 14

- imprese non finanziarie 166 97

- altri

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

5. Attività deteriorate

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

6. Attività cedute non cancellate

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

Totale 180 111

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

127

4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita (diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle

deteriorate): variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 12/2006

A. Esistenze iniziali - 111 - - 111

B. Aumenti - 69 - - 69

B1. Acquisti

B2. Variazioni positive di FV

B3. Riprese di valore

- imputate al conto economico X

- imputate al patrimonio netto 69 69

B4. Trasferimenti da altri portafogli

B5. Altre variazioni

C. Diminuzioni - - - - -

C1. Vendite

C2. Rimborsi

C3. Variazioni negative di FV

C4. Svalutazioni da deterioramento

- imputate al conto economico

- imputate al patrimonio netto

C5. Trasferimenti ad altri portafogli

C6. Altre variazioni

D. Rimanenze finali - 180 - - 180

SEZIONE 5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA - VOCE 50

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

128

SEZIONE 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori 12/2006 12/2005

A. Crediti verso Banche Centrali 15.512 14.646

1. Depositi vincolati

2. Riserva obbligatoria 15.512 14.646

3. Pronti contro termine attivi

4. Altri

B. Crediti verso banche 40.418 230.519

1. Conti correnti e depositi liberi 36.763 50.519

2. Depositi vincolati 3.655 180.000

3. Altri finanziamenti

3.1 Pronti contro termine attivi

3.2 Locazione finanziaria

3.3 Altri

4. Titoli di debito

4.1 Titoli strutturati

4.2 Altri titoli di debito

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate

Totale (valore di bilancio) 55.930 245.165

Totale (fair value) 55.930 245.165

6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica

Tale voce non è presente nella Banca.

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

129

SEZIONE 7 - CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 12/2006 12/2005

1. Conti correnti 274.904 126.128

2. Pronti contro termine attivi

3. Mutui 553.099 593.904

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 25.273 135.896

5. Locazione finanziaria

6. Factoring

7. Altre operazioni 189.826 60.303

8. Titoli di debito

8.1 Titoli strutturati

8.2 Altri titoli di debito 87.844

9. Attività deteriorate 4.829 6.013

10. Attività cedute non cancellate

Totale (valore di bilancio) 1.135.775 922.244

Totale (fair value) 1.165.472 922.920

130

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori 12/2006 12/2005

1. Titoli di debito: 87.844

a) Governi

b) Altri enti pubblici

c) Altri emittenti

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie

- assicurazioni 87.844

- altri

2. Finanziamenti verso: 1.043.039 916.231

a) Governi 1.135

b) Altri enti pubblici 2.939

c) Altri soggetti

- imprese non finanziarie 627.059 558.397

- imprese finanziarie 10.120

- assicurazioni 15

- altri 401.771 357.834

3. Attività deteriorate: 4.829 6.013

a) Governi

b) Altri enti pubblici

c) Altri soggetti

- imprese non finanziarie 2.408 3.038

- imprese finanziarie

- assicurazioni

- altri 2.421 2.975

4. Attività cedute e non cancellate:

a) Governi

b) Altri enti pubblici

c) Altri soggetti

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie

- assicurazioni

- altri

Totale 1.135.712 922.244

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

131

7.3 Crediti verso la clientela: attività oggetto di copertura specifica

Tale voce non è presente nella Banca.

7.4 Locazione finanziaria

Tale voce non è presente nella Banca.

SEZIONE 8 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80 DELL’ATTIVO

8.1 Derivati di copertura dell’attivo: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti

Tipologie derivati/Attività sottostanti Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro 12/2006

A) Quotati

1) Derivati finanziari:

• con scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

• senza scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

2) Derivati creditizi:

• con scambio di capitale

• senza scambio di capitale

Totale A - - - - - -

B) Non Quotati

1) Derivati finanziari: 46 46

• con scambio di capitale

- opzioni acquistate

- altri derivati

• senza scambio di capitale

- opzioni acquistate 2 2

- altri derivati 44 44

2) Derivati creditizi:

• con scambio di capitale

• senza scambio di capitale

Totale B 46 - - - - 46

Totale (A+B) 12/2006 46 - - - - 46

12/2005 238 - - - - 238

8.2 Derivati di copertura dell’attivo: composizione per portafogli coperti e per

tipologia di copertura

SEZIONE 9 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI

COPERTURA GENERICA - VOCE 90

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 10 - PARTECIPAZIONI - VOCE 100

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non è più significativa per la Banca a

seguito della cessione delle partecipazioni di società appartenenti all'ex Gruppo BPU.

Il valore esposto in bilancio è relativo alla partecipazione detenuta in Banca d'Italia.

132

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita X X

2. Crediti X X X

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza X X X X

4. Portafoglio X X X X X X

Totale attività - - - - - - - -

1. Passività finanziarie 46 X X X

2. Portafoglio X X X X X X

Totale passività 46 - - X - - - -

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Fair value Flussi finanziari

rischio ditasso

OperazioniTipo di copertura

rischio dicambio

rischio dicredito

rischio diprezzo più rischi

Generica Specifica GenericaSpecifica

133

SEZIONE 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 12/2006 12/2005

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 15.189 15.355

a) terreni 1.883 1.883

b) fabbricati 11.374 11.419

c) mobili 417 410

d) impianti elettronici 1.515 1.643

e) altre

1.2 acquisite in locazione finanziaria 539 560

a) terreni

b) fabbricati 539 560

c) mobili

d) impianti elettronici

e) altre

Totale A 15.728 15.915

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà 492 510

a) terreni

b) fabbricati 492 510

2.2 acquisite in locazione finanziaria

a) terreni

b) fabbricati

Totale B 492 510

Totale (A+B) 16.220 16.425

134

11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate

Tale voce non è presente nella Banca.

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre 12/2006

A. Esistenze iniziali lorde 1.883 20.515 3.170 6.611 - 32.179 A.1 Riduzioni di valore totali nette - -8.537 -2.760 -4.967 - -16.264 A.2 Esistenze iniziali nette 1.883 11.978 410 1.644 - 15.915

B. Aumenti - 452 87 393 - 932 B.1 Acquisti 87 393 480 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 452 452 B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio netto b) conto economico

B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti

a scopo di investimento B.7 Altre variazioni

C. Diminuzioni - 517 80 522 - 1.119 C.1 Vendite 54 54 C.2 Ammortamenti 517 80 468 1.065 C.3 Rettifiche di valore

da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico

C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a

a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione

C.7 Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 1.883 11.913 417 1.515 - 15.728 D.1 Riduzioni di valore totali nette - -9.037 -2.836 -5.411 - -17.284 D.2 Rimanenze finali lorde 1.883 20.950 3.253 6.926 - 33.012 E. Valutazione al costo - - - - - -

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

135

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

12/2006

Terreni Fabbricati

A. Esistenze iniziali - 510

B. Aumenti - 6

B.1 Acquisti

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 6

B.3 Variazioni positive di fair value

B.4 Riprese di valore

B.5 Differenze di cambio positive

B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale

B.7 Altre variazioni

C. Diminuzioni - 24

C.1 Vendite

C.2 Ammortamenti 24

C.3 Variazioni negative di fair value

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento

C.5 Differenze di cambio negative

C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività

a) immobili ad uso funzionale

b) attività non correnti in via di dismissione

C.7 Altre variazioni

D. Rimanenze finali - 492

E. Valutazione al fair value - 492

11.5 Impegni per acquisto di attività materiali

Non risultano alla data impegni sottoscritti per l’acquisto di attività materiali.

SEZIONE 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

136

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

A.1 Avviamento X X

A.1.1 di pertinenza del gruppo X X

A.1.2 di pertinenza dei terzi X X

A.2 Altre attività immateriali 50 83

A.2.1 Attività valutate al costo:

a) Attività immateriali

generate internamente

b) Altre attività 50 83

A.2.2 Attività valutate

al fair value:

a) Attività immateriali

generate internamente

b) Altre attività

Totale 50 - 83 -

12/2006 12/2005

Durata limitata Durata illimitata Durata limitata Durata illimitataAttività/Valori

137

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

A. Esistenze iniziali - - - 86 - 86

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - -3 - -3

A.2 Esistenze iniziali nette - - - 83 - 83

B. Aumenti - - - - - -

B.1 Acquisti

B.2 Incrementi di attività

immateriali interne X

B.3 Riprese di valore X

B.4 Variazioni positive di fair value

- a patrimonio netto X

- a conto economico X

B.5 Differenze di cambio positive

B.6 Altre variazioni

C. Diminuzioni - - - -33 - -33

C.1 Vendite -2 -2

C.2 Rettifiche di valore

- Ammortamenti X -26 -26

- Svalutazioni:

+ patrimonio netto X

+ conto economico

C.3 Variazioni negative di fair value:

- a patrimonio netto X

- a conto economico X

C.4 Trasferimenti alle attività

non correnti in via di dismissione

C.5 Differenze di cambio negative

C.6 Altre variazioni -5 -5

D. Rimanenze finali nette - - - 50 - 50

D.1 Rettifiche di valore totali nette 31 31

E. Rimanenze finali lorde - - - 81 - 81

F. Valutazione al costo - - - - - -

Altre attività immateriali:generate internamente

Altre attività immateriali:altreAvviamento

Durata limitata Durata illimitata Durata limitata Durata illimitata12/2006

138

12.3 Altre informazioni

La tipologia di immobilizzazioni immateriali riguarda esclusivamente software acquisiti in corrispon-

denza della fine dell'esercizio precedente connessi alla migrazione al nuovo sistema informativo.

Secondo quanto richiesto dai principi contabili internazionali si specifica che:

a) non esistono plusvalenze relative alle attività immateriali rivalutate e conseguentemente non

sussiste il presupposto per la distribuzione delle stesse agli azionisti (IAS 38, paragrafo 124,

lettera b);

b) non esistono attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e inizialmente rilevate

al fair value (IAS 38, paragrafo 122, lettera c);

c) non esistono attività immateriali costituite in garanzie di propri debiti (IAS 38, paragrafo 122,

lettera d); per coerenza con la scelta adottata per le altre attività finanziarie, nonchè per le atti-

vità materiali, tale dato andrebbe incluso nella tabella 2 della sezione “Altre informazioni”;

d) non esistono impegni per l'acquisto di attività immateriali (IAS 38, paragrafo 122, lettera e);

e) non esistono attività immateriali oggetto di operazioni di leasing finanziario e operativo.

SEZIONE 13 - LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI

VOCE 130 DELL’ATTIVO E 80 DEL PASSIVO

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

12/2006 12/2005

Imposta Imposta

Ires Irap totale Ires Irap totale

Svalutazione crediti 1.648 1.648 1.680 1.680

Altre differenze 2.727 130 2.857 2.358 145 2.503

Totale 4.375 130 4.505 4.038 145 4.183

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

139

13.2 Passività per imposte differite: composizione

12/2006 12/2005

Imposta Imposta

Ires Irap totale Ires Irap totale

Immobilizzazioni materiali 710 84 794 321 51 372

Plusvalenze 308 47 355 582 87 669

Altre differenze 350 55 405 267 41 308

Totale 1.368 186 1.554 1.170 179 1.349

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

12/2006 12/2005

1. Importo iniziale 4.183 6.438

2. Aumenti 1.562 2.706

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 1.562 2.706

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni -1.240 -4.961

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio

a) rigiri -1.240 -4.961

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) mutamento di criteri contabili

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 4.505 4.183

140

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

12/2006 12/2005

1. Importo iniziale 1.349 2.572

2. Aumenti 437 4

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 437 4

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni -232 -1.227

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigiri -232 -1.227

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 1.554 1.349

I prospetti 13.5 e 13.6 relativi alle variazioni delle imposte anticipate in contropartita del

Patrimonio Netto non sono stati compilati in quanto tali fattispecie non riguardano la banca.

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

141

SEZIONE 14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E

PASSIVITÀ ASSOCIATE A GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE

VOCI 140 DELL'ATTIVO E 90 DEL PASSIVO

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 15 - ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150

15.1 Altre attività: composizione

12/2006 12/2005

Addebiti diversi in corso di lavorazione 8.687 4.267

Debitori diversi per operazioni in titoli

Assegni bancari tratti su terzi in corso di lavorazione

Partite viaggianti 263 1.330

Assegni a carico della banca negoziati

Depositi cauzionali per conto terzi

Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 79 64

Partite varie 968 10.201

Totale 9.997 15.862

142

SEZIONE 1 - DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/valori 12/2006 12/2005

1. Debiti verso banche centrali

2. Debiti verso banche 7.147 5.113

2.1 Conti correnti e depositi liberi 6.205 4.045

2.2 Depositi vincolati 939 1.060

2.3 Finanziamenti

2.3.1 locazione finanziaria

2.3.2 altri 3 8

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio

2.5.1 pronti contro termine passivi

2.5.2 altre

2.6 Altri debiti

Totale 7.147 5.113

Fair value 7.147 5.113

I prospetti 1.2, 1.3 e 1.4 relativi alla illustrazione del dettaglio dei debiti verso banche “subordinati”

e “strutturati” non vengono riportati in quanto tali fattispecie non risultano applicabili alla Banca.

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

PASSIVO

143

SEZIONE 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 12/2006 12/2005

1. Conti correnti e depositi liberi 519.736 479.022

2. Depositi vincolati 7 6

3. Fondi di terzi in amministrazione

4. Finanziamenti

4.1 locazione finanziaria 54 140

4.2 altri

5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio

6.1 pronti contro termine passivi 5.429

6.2 altre

7. Altri debiti 256

Totale 525.482 479.168

Fair value 525.482 479.168

I prospetti 2.2, 2.3 e 2.4 relativi alla illustrazione del dettaglio dei debiti verso clientela “subordinati”

e “strutturati” non vengono riportati in quanto tali fattispecie non risultano applicabili alla Banca.

2.5 Debiti per locazione finanziaria

L'importo di € 54, indicato al punto 4.1 della tabella “2.1 Debiti verso clientela: composizione

merceologica”, è relativo al debito per un contratto di locazione finanziaria di un immobile.

144

SEZIONE 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

A. Titoli quotati

1. Obbligazioni

1.1 strutturate

1.2 altre

2. Altri titoli

2.1 strutturati

2.2 altri

B. Titoli non quotati

1. Obbligazioni

1.1 strutturate 13.866 14.188

1.2 altre 267.372 267.871 331.915 331.915

2. Altri titoli

2.1 strutturati

2.2 altri 252.576 252.576 220.758 220.758

Totale 533.814 534.635 552.673 552.673

Legenda

VB = valore di bilancio

FV = fair value

Il prospetto 3.2 relativo alla illustrazione del dettaglio dei titoli in circolazione “subordinati” non

viene riportato in quanto tale fattispecie non risulta applicabile alla Banca.

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Tipologia titoli/valoriVB FV VB FV

12/2006 12/2005

145

3.3 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli oggetto di copertura specifica

Tipologia operazioni/Valori 12/2006 12/2005

1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 291.491 225.672

a) rischio di tasso di interesse 58.947 22.621

b) rischio di cambio 232.544 203.051

c) più rischi

2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:

a) rischio di tasso di interesse

b) rischio di cambio

c) altro

Totale 291.491 225.672

FV*FVFV

VN

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche

2. Debiti verso clientela

3. Titoli di debito

3.1 Obbligazioni

3.1.1 Strutturate X X

3.1.2 Altre obbligazioni X X

3.2 Altri titoli

3.2.1 Strutturati X X

3.2.2 Altri X X

Totale A - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari X X X X

1.1 Di negoziazione X 464 X X 468 X

1.2 Connessi con

la fair value option X X X X

1.3 Altri X X X X

2. Derivati creditizi X X X X X

2.1 Di negoziazione X X X X

2.2 Connessi con

la fair value option X X X X

2.3 Altri X X X X

Totale B X 464 - X X 468 - X

Totale (A+B) - 464 - - - 468 - -

SEZIONE 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito

creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

146

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Tipologia titoli/valori

12/2006 12/2005

VN NonQuotati

FV* NonQuotati

Quotati Quotati

147

I prospetti 4.2 e 4.3 relativi alla illustrazione del dettaglio delle passività finanziarie di negoziazione

“subordinate” e “strutturate” non vengono riportati in quanto tali fattispecie non risultano appli-

cabili alla Banca.

4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati

Tipologie derivati Tassi di

Attività sottostanti interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro 12/2006 12/2005

A) Derivati quotati

1) Derivati finanziari:

• con scambio di capitale

- opzioni emesse

- altri derivati

• senza scambio di capitale

- opzioni emesse

- altri derivati

2) Derivati creditizi:

• con scambio di capitale

• senza scambio di capitale

Totale A - - - - - - -

B) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari: 21 443 464 468

• con scambio di capitale

- opzioni emesse

- altri derivati

• senza scambio di capitale

- opzioni emesse 7 443 450 468

- altri derivati 14 14

2) Derivati creditizi:

• con scambio di capitale

• senza scambio di capitale

Totale B 21 - 443 - - 464 468

Totale (A+B) 21 - 443 - - 464 468

Tipologie derivati Tassi diAttività sottostanti interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro 12/2006

A) Quotati

1) Derivati finanziari: • con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati • senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati

2) Derivati creditizi: • con scambio di capitale • senza scambio di capitale

Totale A - - - - - -

B) Non quotati

1) Derivati finanziari: 763 13.245 14.008 • con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati • senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 763 13.245 14.008

2) Derivati creditizi: • con scambio di capitale • senza scambio di capitale

TToottaallee BB 776633 1133..224455 -- -- -- 1144..000088 Totale (A+B) 12 2006 763 13.245 - - - 14.008 Totale (A+B) 12 2005 160 4.287 - - - 4.447

148

SEZIONE 5 - PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 6 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60

6.1. Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

149

6.2. Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

SEZIONE 7 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPER-

TURA GENERICA - VOCE 70

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 8 - PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella sezione

13 dell'attivo.

SEZIONE 9 - PASSIVITÀ ASSOCIATE A GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE

VOCE 90

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella sezione

14 dell'attivo.

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita X X

2. Crediti X X X

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza X X X X

4. Portafoglio X X X X X X

Totale attività - - - - - - - -

1. Passività finanziarie 763 13.245 X X

2. Portafoglio X X X X X X

Totale passività 763 13.245 - - - - - -

Copertura del fair value Copertura flussi finanziari

rischio ditasso

rischio dicambio

Operazioni/Tipo coperturarischio dicredito

rischio diprezzo più rischi

Generica Specifica GenericaSpecifica

150

SEZIONE 10 - ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100

10.1 Altre passività: composizione

12/2006 12/2005

Azionisti conto dividendi

Depositi cauzionali a garanzia

Debiti verso fornitori 2.378 6.478

Debiti verso dipendenti 2.699 2.085

Debiti verso Enti previdenziali 969 647

Importi da riconoscere all'Erario per conto terzi 2.454

Importi da riconoscere a terzi 576 1.500

Accrediti diversi in corso di esecuzione 1.724

Partite viaggianti 14

Partite in corso di lavorazione 10.357 10.354

Partite in sospeso per procedure accentrate

Somme da regolare in stanza di compensazione

Debiti relativi a servizi di tesoreria 17

Rettifiche per partite illiquide di portafoglio 1.398

Creditori diversi per operazioni in titoli 88 342

Creditori diversi per operazioni in valuta 302 254

Creditori diversi 1.924 12.000

Ratei passivi non ricondotti 136

Risconti passivi non ricondotti 347

Fondo altri rischi su garanzie e impegni 451 17

Totale 25.834 33.677

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

151

SEZIONE 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

12/2006 12/2005

A. Esistenze iniziali 7.964 7.730

B. Aumenti 788 733

B.1 Accantonamento dell'esercizio 788 733

B.2 Altre variazioni in aumento

C. Diminuzioni -415 -499

C.1 Liquidazioni effettuate -372 -499

C.2 Altre variazioni in diminuzione -43

D. Rimanenze finali 8.337 7.964

152

11.2 Altre informazioni

Variazioni annue del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti 12/2006

A. Valore di bilancio del TFR - Esistenze iniziali al 1.1.2006 7.964

A. Utili e perdite attuariali esercizio precedente - Esistenze iniziali 730

A. Valore attuale del TFR - Esistenze iniziali (DBO iniziale) al 1.1.2006 8.694

B. Aumenti: 174

B.1 Costi previdenziali del piano 418

B.2 Interessi passivi 327

B.3 Contributi versati dai partecipanti al piano

B.4 Utili e perdite attuariali (614)

B.5 Differenze positive di cambio

B.6 Costi previdenziali per prestazioni passate 43

B.7 Altre variazioni

C. Diminuzioni: (415)

C.1 Benefici pagati (372)

C.2 Riduzioni

C.3 Estinzioni

C.4 Differenze negative di cambio

C.5 Altre variazioni (43)

D. Valore attuale del TFR - Rimanenza finale (DBO finale) al 31.12.2006 8.453

Totale Utili (Perdite) attuariali non riconosciute 116

Limite del corridor 845

COSTO RILEVATO A CONTO ECONOMICO NELL'ESERCIZIO 12/2006

a. Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti 418

b. Interessi passivi 327

e. Utili e perdite attuariali riconosciute

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

153

SEZIONE 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 12/2006 12/2005

1 Fondi di quiescenza aziendali

2. Altri fondi per rischi ed oneri 3.265 3.637

2.1 controversie legali 2.397 2.980

2.2 oneri per il personale 771

2.3 altri 97 657

Totale 3.265 3.637

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Voci/Componenti 12/2006

Fondi di quiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 3.637 3.637

B. Aumenti - 1.229 1.229

B.1 Accantonamento dell'esercizio 1.201 1.201

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 28 28

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

B.4 Altre variazioni

C. Diminuzioni - -1.601 -1.601

C.1 Utilizzo nell'esercizio -1.601 -1.601

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

C.3 Altre variazioni

D. Rimanenze finali - 3.265 3.265

154

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

Gli altri Fondi sono articolati in:

- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive (2.085) e su

revocatorie fallimentari (303)

- oneri per il personale: il fondo include gli oneri stimati relativamente al recente accordo sugli

esodi agevolati per 771 migliaia;

- altri fondi: si tratta di accantonamenti di varia natura prevalentemente a fronte di rischi su titoli

in default (96)

SEZIONE 13 - AZIONI RIMBORSABILI - VOCE 140

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 14 - PATRIMONIO DELL’IMPRESA

14.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori 12/2006 12/2005

1. Capitale 77.290 77.290

2. Sovrapprezzi di emissione 20.570 20.570

3. Riserve 14.104 13.651

4. (Azioni proprie)

a) capogruppo

b) controllate

5. Riserve da valutazione 6.358 6.299

6. Strumenti di capitale

7. Utile (Perdita) d'esercizio 12.011 9.067

Totale 130.333 126.877

14.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Il capitale della Cassa di Risparmio di Fano Spa è costituito da 14.978.619 azioni ordinarie del

valore nominale di € 5,16.

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

155

14.3 Capitale - numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 14.978.619 -

- interamente liberate 14.978.619

- non interamente liberate

A.1 Azioni proprie (-)

A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 14.978.619 -

B. Aumenti

B.1 Nuove emissioni

- a pagamento:

- operazioni di aggregazioni di imprese

- conversione di obbligazioni

- esercizio di warrant

- altre

- a titolo gratuito:

- a favore dei dipendenti

- a favore degli amministratori

- altre

B.2 Vendita di azioni proprie

B.3 Altre variazioni

C. Diminuzioni - -

C.1 Annullamento

C.2 Acquisto di azioni proprie

C.3 Operazioni di cessione di imprese

C.4 Altre variazioni

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 14.978.619 -

D.1 Azioni proprie (+)

D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 14.978.619

- interamente liberate 14.978.619

- non interamente liberate

156

14.4 Capitale: altre informazioni

Nel corso dell'esercizio non si sono rilevate variazioni nel capitale.

14.5 Riserve di utili: altre informazioni

Alla data di riferimento non risulta necessario fornire ulteriori informazioni in merito all’argomento.

14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

14.7 Riserve da valutazione: composizione

Voci/Componenti 12/2006 12/2005

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 44 -15

2. Attività materiali

3. Attività immateriali

4. Copertura di investimenti esteri

5. Copertura dei flussi finanziari

6. Differenze di cambio

7. Attività non correnti in via di dismissione

8. Leggi speciali di rivalutazione 6.314 6.314

Totale 6.358 6.299

14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

A. Esistenze iniziali -15 - - - - - - 6.314

B. Aumenti 69 - - - - - - -

B1. Incrementi di fair value 69 X

B2. Altre variazioni

C. Diminuzioni -10 - - - - - - -

C1. Riduzioni di fair value X

C2. Altre variazioni -10

D. Rimanenze finali 44 - - - - - - 6.314

Attivitàfinanziariedisponibili

per la vendita

Attivitàmateriali

Attivitàimmateriali

Copertura diinvestimenti

esteri

Copertura dei flussifinanziari

Differenze di cambio

Attività noncorrenti in via di

dismissione

Leggispeciali di

rivalutazione

157

14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

1. Titoli di debito

2. Titoli di capitale 94 -50 35 -50

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

Totale 94 -50 35 -50

14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita:

variazioni annue

Titoli di debito Titoli di Quote di Finanziamenti

capitale O.I.C.R.

1. Esistenze iniziali - -15 - -

2. Variazioni positive - 69 - -

2.1 Incrementi di fair value 69

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative

- da deterioramento

- da realizzo

2.3 Altre variazioni

3. Variazioni negative - -10 - -

3.1 Riduzioni di fair value

3.2 Rettifiche da deterioramento

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:

da realizzo -10

3.4 Altre variazioni

4. Rimanenze finali - 44 - -

Le variazioni rilevate nell'esercizio sono relative agli effetti delle valutazioni delle poste AFS i cui

effetti sono riflessi nella correlata riserva.

Attività/valoriRiserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

12/2006 12/2005

158

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 12/2006 12/2005

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria

a) Banche 4.924

b) Clientela 2.786

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale

a) Banche 32.003 25.141

b) Clientela

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi

a) Banche

i) a utilizzo certo 2.906

ii) a utilizzo incerto 1.449

b) Clientela

i) a utilizzo certo 63.949 57.088

ii) a utilizzo incerto 1.083 1.552

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione

5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi

6) Altri impegni

Totale 104.176 88.705

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 12/2006 12/2005

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.435

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

5. Crediti verso banche

6. Crediti verso clientela

7. Attività materiali

NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ALTRE INFORMAZIONI

159

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 12/2006

1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi

a) acquisti

1. regolati

2. non regolati

b) vendite

1. regolate

2. non regolate

2. Gestioni patrimoniali

a) individuali

b) collettive

3. Custodia e amministrazione di titoli 1.245.875

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca

depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

2. altri titoli

b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 295.210

2. altri titoli 322.575

c) titoli di terzi depositati presso terzi 608.885

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 19.205

4. Altre operazioni 171.615

160

SEZIONE 1 - INTERESSI - VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

1 Attività finanziarie detenute

per la negoziazione 348 348 2.650

2 Attività finanziarie valutate

al fair value

3 Attività finanziarie disponibili

per la vendita

4 Attività finanziarie detenute

sino alla scadenza

5 Crediti verso banche 3.379 621 4.000 1.375

6 Crediti verso clientela 3.061 48.512 158 51.731 44.708

7 Derivati di copertura X X X 87 87

8 Attività finanziarie cedute

non cancellate

9 Altre attività X X X

Totale 3.409 51.891 158 708 56.166 48.733

Attività finanziarie in bonisAltre attività

Titoli di debito Finanziamenti

Attvitàfinanziariedeteriorate

Voci/Forme tecniche 12/200512/2006

161

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci/Settori 12/2006 12/2005

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di: A.1 Copertura specifica del fair value di attività A.2 Copertura specifica del fair value di passività 1.367 A.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse A.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività A.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività A.6 Copertura generica dei flussi finanziari Totale differenziali positivi (A) 1.367 -

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di: B.1 Copertura specifica del fair value di attività B.2 Copertura specifica del fair value di passività -1.280 B.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse B.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività B.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività B.6 Copertura generica dei flussi finanziari Totale differenziali negativi (B) -1.280 - C. Saldo (A-B) 87 -

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

L'operatività in valuta non euro e i conseguenti interessi attivi rappresentano una quota di ope-

ratività del tutto marginale rispetto al totale del comparto.

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria

Voce non applicabile alla Banca.

1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione

Voce non applicabile alla Banca.

162

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

L'operatività in valuta non euro e i conseguenti interessi passivi rappresentano una quota di ope-

ratività rilevante rispetto al totale del comparto per effetto dell'emissione dei certificati di deposito

in YEN.

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

1 Debiti verso banche 46 X 46 675

2 Debiti verso clientela 4.595 X 4.595 3.259

3 Titoli in circolazione X 8.048 8.048 8.410

4 Passività finanziarie di negoziazione

5 Passività finanziarie valutate al fair value

6 Passività finanziarie a fronte di attività

cedute non cancellate

7 Altre passività X X 3 3

8 Derivati di copertura X X

Totale 4.641 8.048 3 12.692 12.344

AltrePassivitàTitoliDebitiVoci/Forme tecniche 12/200512/2006

163

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria

Gli interessi passivi su operazioni di locazione finanziaria sono di importo non significativo.

1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione

Voce non applicabile alla Banca.

SEZIONE 2 - COMMISSIONI - VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Settori 12/2006 12/2005

a) garanzie rilasciate 352 266

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 4.047 3.706

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute 241 186

3. gestioni patrimoniali

3.1. individuali

3.2. collettive

4. custodia e amministrazione di titoli 240 220

5. banca depositaria

6. collocamento di titoli 1.859 1.084

7. raccolta ordini 313 386

8. attività di consulenza 62

9. distribuzione di servizi di terzi

9.1. gestioni patrimoniali

9.1.1. individuali 633 429

9.1.2. collettive 44 326

9.2. prodotti assicurativi 586 486

9.3. altri prodotti 131 527

d) servizi di incasso e pagamento 3.742 3.222

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione

f) servizi per operazioni di factoring

g) esercizio di esattorie e ricevitorie

h) altri servizi 6.333 5.652

Totale 14.474 12.846

164

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Settori 12/2006 12/2005

a) presso propri sportelli:

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli 1.859 1.084

3. servizi e prodotti di terzi 1.394 1.768

b) offerta fuori sede:

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

c) altri canali distributivi:

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Settori 12/2006 12/2005

a) garanzie ricevute

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione e intermediazione: 91 109

1. negoziazione di strumenti finanziari 1 31

2. negoziazione di valute

3. gestioni patrimoniali:

3.1 portafoglio proprio

3.2 portafoglio di terzi

4. custodia e amministrazione di titoli 90 24

5. collocamento di strumenti finanziari 21

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 33

d) servizi di incasso e pagamento 1.255 427

e) altri servizi 274 902

Totale 1.620 1.438

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

165

SEZIONE 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 198

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2

C. Attività finanziarie valutate al fair value

D. Partecipazioni 17 X 445 X

Totale 19 - 643 -

Voci/ProventiDividendi

Proventi daquote diO.I.C.R.

DividendiProventi da

quote diO.I.C.R.

12/2006 12/2005

166

SEZIONE 4 - RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

1. Attività finanziarie di negoziazione

1.1 Titoli di debito 183 183

1.2 Titoli di capitale

1.3 Quote di O.I.C.R.

1.4 Finanziamenti

1.5 Altre

2. Passività finanziarie di negoziazione

2.1 Titoli di debito

2.2 Debiti

2.3 Altre

3. Altre attività e passività finanziarie:

differenze di cambio X X X X 15

4. Strumenti derivati

4.1 Derivati finanziari:

- Su titoli di debito e tassi di interesse 73 58 -13 -18 100

- Su titoli di capitale e indici azionari 145 18 -124 39

- Su valute e oro X X X X

- Altri

4.2 Derivati su crediti

Totale 218 259 -137 -18 337

Minusvalenze(C)

Utili danegoziazione

(B)

Plusvalenze(A)Operazioni / Componenti reddituali

Risultato netto[(A+B) - (C+D)]

Perdite danegoziazione

(D)

167

SEZIONE 5 - RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 12/2006 12/2005

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)

A.3 Passivita' finanziarie coperte (fair value) 1.217 131

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari

A.5 Attività e passività in valuta

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.217 131

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value -408 -54

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) -23

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari

B.5 Attività e passività in valuta -4.561 -5.084

Totale oneri dell'attività di copertura (B) -4.992 -5.138

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) -3.775 -5.007

168

SEZIONE 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche

2. Crediti verso clientela

3. Attività finanziarie

disponibili per la vendita

3.1 Titoli di debito 17 17

3.2 Titoli di capitale 59 59

3.3 Quote di O.I.C.R.

3.4 Finanziamenti

4. Attività finanziarie

detenute sino

alla scadenza

Totale attività 17 - 17 59 - 59

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche

2. Debiti verso clientela

3. Titoli in circolazione 132 -3 129

Totale passività 132 -3 129 - - -

UtiliRisultatonetto

Voci/Componenti reddituali RisultatonettoPerditePerditeUtili

12/2006 12/2005

SEZIONE 7 - RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL

FAIR VALUE - VOCE 110

Voce non applicabile alla Banca.

SEZIONE 8 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Legenda

A = da interessi

B = altre riprese

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per

la vendita: composizione

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino

alla scadenza: composizione

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

A. Crediti verso banche

B. Crediti verso clientela -1.430 -2.540 494 -3.476 -3.868

C. Totale - -1.430 -2.540 - 494 - - -3.476 -3.868

169

Operazionicomponenti reddituali

Rettifiche di valore (1)

Specifiche

Can

cella

zion

i

Specifiche

A

12/2006

Di PortafoglioDi Portafoglio

Riprese di valore (2)

12/2005

Art

e

B A B

170

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie:

composizione

Legenda

A = da interessi

B = altre riprese

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

A. Garanzie rilasciate -434 -434

B. Derivati su crediti

C. Impegni ad erogare fondi

D. Altre operazioni

D. Totale - - -434 - - - - -434 -

Operazionicomponenti reddituali

Rettifiche di valore (1)

Specifiche

Can

cella

zion

i

Specifiche

A

12/2006

Di PortafoglioDi Portafoglio

Riprese di valore (2)

12/2005

Art

e

B A B

171

SEZIONE 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Valori 12/2006 12/2005

1) Personale dipendente

a) salari e stipendi 13.131 14.012

b) oneri sociali 3.536 3.743

c) indennità di fine rapporto

d) spese previdenziali

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 788 874

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:

- a contribuzione definita 331

- a prestazione definita 221

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:

- a contribuzione definita 739 771

- a prestazione definita

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati

su propri strumenti patrimoniali

i) altri benefici a favore dei dipendenti 807 525

2) Altro personale 422 211

3) Amministratori 272 329

Totale 20.026 20.686

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

12/2006 12/2005

Personale dipendente:

a) dirigenti 4 5

b) Totale quadri direttivi 92 81

- di 3° e 4° livello 34 33

c) restante personale dipendente 223 237

Altro personale

Totale 319 323

172

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi

La presente voce non viene compilata in quanto non risulta applicabile alla Banca.

9.4 Altri benefici a favore di dipendenti

Tipologia di spesa/Valori 12/2006 12/2005

- Tickets mensa 310 320 - Polizza infortuni professionali - Polizza sanitaria dipendenti 192 197 - Polizze dirigenti - Altri benefici 305 8

Totale 807 525

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spesa/Valori 12/2006 12/2005

Imposte indirette e tasse 2.989 2.819 Servizi informatici, elaborazione e trattamento dati 3.136 4.308 Locazione immobili e spese condominiali 564 555 Spese per consulenze professionali 352 579 Servizi postali, telegrafiche e di recapito 466 482 Spese telefoniche, teletrasmissione e trasmissione dati 282 409 Spese legali Spese di manutenzione immobili 42 164 Spese di manutenzione mobili e impianti 236 288 Spese di pubblicità, promozionali e di rappresentanza 163 268 Servizi di trasporto 234 284 Illuminazione, riscaldamento e condizionamento 481 487 Stampati, cancelleria e materiali di consumo 206 313 Spese addestramento e rimborsi al personale 346 61 Servizi di vigilanza 182 169 Spese di informazioni e visure 24 267 Premi di assicurazione 285 253 Servizi di pulizia 292 228 Locazione altre immobilizzazioni materiali Gestione archivi e trattamento documenti 110 88 Rimborso costi a società del Gruppo Spese diverse 177 1.620

Totale 10.567 13.642

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

173

SEZIONE 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

12/2006 12/2005

1 controversie legali 16 458

2 revocatorie 31 295

3 altri 770 253

Totale 817 1.006

SEZIONE 11 - RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 170

11.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà

- Ad uso funzionale 1.044 1.044

- Per investimento 23 23

A.2 Acquisite in locazione finanziaria

- Ad uso funzionale 21 21

- Per investimento

Totale 1.088 - - 1.088

Riprese divalore

(c)

Rettifiche divalore per

deterioramento(b)

Ammortamento(a)

Attività/Componenti redditualiRisultato

netto(a+b-c)

174

SEZIONE 12 - RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 180

12.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

A. Attività immateriali

A.1 Di proprietà

- Generate internamente dall'azienda

- Altre 26 26

A.2 Acquisite in locazione finanziaria

Totale 26 - - 26

Riprese divalore

(c)

Rettifiche divalore per

deterioramento(b)

Ammortamento(a)

Attività/Componenti redditualiRisultato

netto(a+b-c)

175

SEZIONE 13 - ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 12/2006 12/2005

Furti e rapine 49

Premi assicurativi su crediti

Oneri connessi ad operazioni di locazione finanziaria 4 6

Oneri di integrazione e riorganizzazione

Contributo a fondi di garanzia

Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi 110 376

Altri oneri 119 425

Totale 282 807

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Tipologia di ricavo/Valori 12/2006 12/2005

Ricavi su operazioni di cartolarizzazione

Recupero affitti passivi

Affitti attivi immobili e recupero spese 29 35

Recupero costi di assicurazione 313 250

Proventi su contratti di locazione finanziaria

Recupero spese diverse 43

Recupero imposte e tasse 2.807 2.665

Altri proventi 1.407 1.691

Totale 4.599 4.641

176

SEZIONE 14 - UTILI (PERDITE) DA PARTECIPAZIONI - VOCE 210

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce risulta irrilevante per la Banca.

SEZIONE 15 - RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ

MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 16 - RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO - VOCE 230

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - VOCE 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componenti reddituali/Settori 12/2006 12/2005

A. Immobili - Utili da cessione 19 - Perdite da cessione -2

B. Altre attività - Utili da cessione 1 - Perdite da cessione -27

Risultato netto -28 19

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

177

SEZIONE 18 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE -

VOCE 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori 12/2006 12/2005

1. Imposte correnti (-) -9.016 -5.687 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 322 1.223 5. Variazione delle imposte differite (+/-) -205 -2.256 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) -8.899 -6.720

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Imposte sul reddito Altre imposte Totale

Aliquota 33,00% 5,15%Imponibile Imposta Imponibile Imposta

Utile prima delle imposte 20.910 6.900 20.910 1.077 7.977Variazione base imponibile 22.636 1.166 1.166

Differenze permanenti negative:Dividendi esenti -18 -6 -6Plusvalenze esenti su imm.finanziarie -15 -5 -5Proventi tassati alla fonte a titolo d'impostaErogazioni liberali con utilizzo fondo -311 -103 -103Smontamento beni in leasing -421 -139 -421 -22 -161Altri proventi non tassati

Differenze permanenti positive:Minusvalenze non deducibili su imm.finanziarieAltri oneri non deducibili 87 29 33 2 31

Riporto perdite di esercizi precedenti

TOTALE 20.231 6.676 43.158 2.223 8.899

178

SEZIONE 19 - UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITÀ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE

AL NETTO DELLE IMPOSTE - VOCE 280

La presente sezione non viene compilata in quanto la voce non risulta applicabile alla Banca.

SEZIONE 20 - ALTRE INFORMAZIONI

Le tavole esposte consentono di delineare in maniera sufficientemente esaustiva i vari aspetti che

hanno caratterizzato la gestione della Cassa nel 2006 e di conseguenza non si ritiene debbano

essere fornite informazioni supplementari rispetto a quelle contenute negli schemi di nota inte-

grativa.

SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Il numero medio delle azioni ordinarie in circolazione è di 14.978.619.

21.2 Altre informazioni

Dividendo unitario per azione:

tipologia importo

azioni ordinarie 0,71368000

azioni altre

NOTA INTEGRATIVA PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

179

Informativa non fornita in quanto obbligatoria in capo agli intermediari quotati e Capogruppo di

Gruppi bancari che redigono il bilancio consolidato.

La sostanziale omogeneità nel mercato di riferimento della Banca fa si che il contributo dei vari

segmenti di clientela alle varie aree di business sia verosimilmente proporzionale al numero.

NOTA INTEGRATIVA PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE

180

PREMESSA - IL PRESIDIO DEI RISCHI ED IL SISTEMA DEI CONTROLLI

La Cassa attribuisce un'elevata importanza alla garanzia di un costante controllo e monitoraggio

dei principali rischi, della conformità regolamentare e di un efficace sostegno al processo decisionale

per la generazione di valore in un contesto di rischio controllato.

Il modello organizzativo assunto dalla Cassa e dalla controllante Intesa Casse del Centro, tende

ad accentrare presso quest'ultima le funzioni di Governance e di controllo nell'intento di consentire

alle controllate di indirizzare le proprie risorse verso le attività di business.

In quest'ottica è stato costituito alla fine del 2005 presso Intesa Casse del Centro, l'ufficio di Risk

Management.

L'entrata a regime della struttura di Risk Management costituita presso Intesa Casse del Centro,

necessiterà di una indispensabile fase di attivazione nella quale dovranno essere verificati e codi-

ficati i vari processi interni alla stessa ed alle Casse per gli aspetti da questa monitorati, nonché

di una fase di attivazione e di verifica degli applicativi informatici di supporto. Tali fasi che si con-

cluderanno nel corso del primo semestre 2007, renderanno possibile una piena funzionalità della

struttura a partire dal secondo semestre 2007.

Dopo il necessario periodo di impianto e con il supporto delle corrispondenti funzioni all'interno

della Capogruppo, la struttura di Risk Management assumerà i compiti di:

- misurare rigorosamente e tempestivamente i rischi di credito, i rischi di mercato, i rischi strutturali

di tasso e di liquidità e i rischi operativi;

- fornire sostegno informativo alla pianificazione aziendale e al top management affinché l'ope-

ratività della Banca si svolga in un contesto di rischio controllato e sia possibile valutare la gene-

razione di valore attraverso una misurazione della “perdita attesa” e del “capitale a rischio”.

Le metodologie adottate consentiranno una rappresentazione integrata dei diversi profili di

rischio, inoltre, le analisi verranno arricchite da analisi di portafoglio, stime di stress test, back test

e di scenario.

L'ufficio di Risk Management fornirà una reportistica periodica per la Direzione Generale che

coinvolgerà le funzioni aziendali interessate, inerente all'attività di monitoraggio dei rischi.

Sarà anche compito della struttura definire limiti operativi legati agli indicatori di rischio (quali il VaR)

ed il riferimento gestionale alla misurazione della “perdita attesa” e del “capitale a rischio” impliciti

nei diversi portafogli.

Sono questi alcuni dei passaggi che rendono la declinazione operativa degli orientamenti strategici

e gestionali definiti dal Consiglio d'Amministrazione, coerenti lungo tutta la catena decisionale

della Banca, fino alla singola unità operativa e al singolo desk.

Nell'ambito del sistema dei controlli, le funzioni preposte al presidio sulla gestione dei rischi siano

esse presso Intesa Casse del Centro o presso la Cassa, si confrontano periodicamente con le altre

funzioni aziendali, preposte ai controlli di linea nonché responsabili delle unità operative per

monitorare i diversi profili di rischio e di verificare l'adeguatezza e il corretto funzionamento dei

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

181

meccanismi di gestione fondati su rigorosi criteri di separatezza.

L'attività del Risk Management di Intesa Casse del Centro è volta a garantire un costante presidio

dei principali rischi, la compliance regolamentare e un efficace sostegno al processo decisionale.

Ciò comporterà:

- la misurazione rigorosa e tempestiva dei rischi di mercato (trading e banking book), dei rischi

strutturali di tasso e di liquidità, dei rischi di credito (trading e banking book), dei rischi paese e

dei rischi operativi. Le metodologie adottate consentono una rappresentazione integrata dei

diversi profili di rischio; le analisi sono condotte principalmente sulle posizioni effettive con riferi-

mento a condizioni storiche e normali di mercato e vengono arricchite da analisi di portafoglio,

stime di stress test, simulazioni what-if e di scenario.

- il sostegno informativo alla pianificazione aziendale e al top management affinché l'operatività

della Banca si svolga in un contesto di rischio controllato e sia possibile valutare la generazione

di valore attraverso una misurazione della “perdita attesa” e del “capitale a rischio”;

- la stretta collaborazione con le unità operative per estendere le metodologie di misurazione del

rischio ai servizi offerti alla clientela;

- il supporto alla comunicazione per perseguire gli obiettivi di trasparenza verso la clientela e verso

il mercato.

Il sistema di controllo interno e la funzione di auditing

Con riferimento alla revisione interna, al Servizio Auditing della controllante Intesa Casse del

Centro, che svolge in outsourcing le attività in questione per conto della Cassa, è attribuita la

responsabilità di sorveglianza sul regolare andamento dell'operatività, dei processi e dei rischi

della Cassa, valutando la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni preposto a

garantire l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività e

la protezione dalle perdite, l'affidabilità e l'integrità delle informazioni contabili e gestionali, nonché

la conformità delle operazioni alle politiche stabilite dagli organi di governo aziendali e alle nor-

mative interne ed esterne.

Il Servizio Auditing Interno ha una struttura ed un modello di controllo articolato in coerenza con

l'assetto organizzativo divisionale di Banca Intesa e del Gruppo. All'interno di tale Servizio è inol-

tre allo studio la costituzione di una funzione di Compliance con il compito di garantire nel tempo

la presenza di regole, procedure e prassi operative che prevengano efficacemente violazioni o

infrazioni alle norme vigenti in materia di intermediazione finanziaria, antiriciclaggio, usura, tra-

sparenza ed embarghi. Tale struttura, che risponde ai nuovi dettami del Comitato di Basilea, assume

anche la responsabilità di “Funzione di Controllo Interno“ ai sensi della normativa sui servizi di

investimento.

L'azione di audit ha riguardato in modo diretto la Cassa e la sorveglianza diretta è stata svolta

attraverso:

182

- il controllo sui processi operativi di rete e delle strutture centrali, con verifiche, mediante anche

interventi in loco, sulla funzionalità dei controlli di linea previsti, sul rispetto di norme interne ed

esterne, sull'affidabilità delle strutture operative e dei meccanismi di delega, sulla correttezza

delle informazioni disponibili nelle diverse attività e il loro adeguato utilizzo;

- la sorveglianza, con monitoraggi a distanza integrati da visite in loco, sul processo di erogazione

e gestione del credito, verificandone l'adeguatezza rispetto al sistema di controllo dei rischi ed il

funzionamento dei meccanismi di misurazione attivati;

- la sorveglianza, anche con visite in loco, sui processi connessi con l'operatività finanziaria e sul-

l'adeguatezza dei sistemi di controllo dei rischi ad essa collegati;

- la verifica del rispetto delle regole di comportamento e della correttezza delle procedure adottate

sui servizi di investimento nonché delle disposizioni vigenti in materia di separatezza amministra-

tivo contabile e patrimoniale per i beni della clientela;

Nello svolgimento dei propri compiti, il Servizio Auditing ha utilizzato metodologie di analisi pre-

liminare dei rischi insiti nelle diverse aree. In funzione delle valutazioni emerse e delle priorità che

ne sono conseguite, nonché della necessità di garantire comunque un adeguato grado di coper-

tura temporale e di presenza presso le unità operative, in particolare della rete, ha predisposto e

sottoposto al vaglio preventivo del Consiglio di Amministrazione di Intesa Casse del Centro prima

e della Cassa poi, un Piano annuo di interventi, sulla base del quale ha poi operato nel corso

dell'esercizio.

I punti di debolezza rilevati sono stati sistematicamente segnalati alle funzioni aziendali interes-

sate per una sollecita azione di miglioramento nei cui confronti è stata successivamente espleta-

ta un'attività di followup.

Le valutazioni sul sistema di controllo interno che derivano dagli accertamenti svolti sono state

portate periodicamente a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale,

che richiedono puntuali aggiornamenti anche sullo stato delle soluzioni in corso per mitigare i

punti di debolezza.

Analogo approccio è in uso anche in materia di responsabilità amministrativa ex D.Lgs 231/01.

L'attività svolta nel 2006 non ha portato ad evidenziare, nel sistema dei controlli interni, gravi

carenze tali da considerarlo inadeguato a prevenire o rilevare con sufficiente tempestività errori o

irregolarità che possano comportare perdite di ammontare significativo rispetto al bilancio.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

183

SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO

Informazioni di natura qualitativa

Il processo di erogazione del credito

Le strategie e le politiche creditizie sono indirizzate:

- ad un'efficiente selezione dei singoli affidati attraverso un'accurata analisi del merito creditizio

finalizzata a contenere il rischio di insolvenza, pur tenendo presenti gli obiettivi indirizzati a privi-

legiare gli interventi creditizi di natura commerciale o destinati a nuovi investimenti produttivi,

rispetto a quelli meramente finanziari;

- alla diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su singole con-

troparti/gruppi, su singoli settori di attività economica o aree geografiche;

- al controllo andamentale delle relazioni, effettuato sia con procedura informatica, tramite un

indicatore sintetico di rischio, sia con un'attività di sorveglianza sistematica sulle relazioni presen-

tanti irregolarità, entrambe volte a cogliere tempestivamente i sintomi di deterioramento delle

posizioni di rischio e ad inserire le stesse in un apposito processo di gestione del credito.

Il costante monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene perseguito attraverso l'adozio-

ne di precise modalità operative in tutte le fasi gestionali della relazione fiduciaria (istruttoria, con-

cessione, monitoraggio, crediti problematici).

Il presidio dei profili di rischio del portafoglio prestiti, sin dalle fasi di istruttoria e concessione,

è assicurato:

- dall'accertamento della sussistenza dei presupposti di affidabilità, con focus particolare sulla

capacità attuale e prospettica del cliente di produrre adeguate risorse reddituali e congrui flussi

finanziari;

- dalla valutazione della natura e dell'entità degli interventi proposti, tenendo presenti le concre-

te necessità del richiedente il fido, l'andamento del rapporto creditizio eventualmente già in atto,

la presenza di eventuali legami tra il cliente ed altri soggetti affidati;

- dalla ricerca di una struttura di affidamenti tale da favorire l'afflusso di operazioni da interme-

diare sullo specifico rapporto fiduciario e, possibilmente, anche da un'attività di cross selling di

prodotti/servizi bancari.

Metodologie, strumenti e analisi del rischio di credito

L'attività di sorveglianza e monitoraggio è attualmente basata su un sistema di controlli interni

finalizzato alla gestione ottimale del rischio di credito.

Il monitoraggio del credito erogato e le attività di misurazione e gestione del rischio di credito

rappresentano momenti centrali nel processo del credito. A livello aziendale sono definiti i criteri

184

di rilevazione, valutazione, gestione e classificazione dei crediti anomali e le modalità di raccor-

do di tali criteri con quelli previsti per le segnalazioni di vigilanza. L'Unità aziendale responsabile

del controllo andamentale dei crediti e della gestione del rischio di credito è individuata

nell'Ufficio Controllo Crediti.

In merito all'individuazione delle anomalie nei rapporti creditizi i supporti informatici utilizzati dai

quali vengono individuate specifiche anomalie sono: il Sistema Esperto Andamento Cliente

(SEAC) ed il Credit Rating System (CRS). Con tali supporti, eventuali anomalie evidenziate, ven-

gono analiticamente esaminate dalla Filiale e dall'Ufficio Controllo Crediti per il tramite della pro-

cedura Iter Controllo Crediti (ICC) che storicizza gli interventi.

Le posizioni che presentano andamento anomalo, sono classificate in differenti categorie a secon-

da del livello di rischio. Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti

in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; sono classificate tra le partite

incagliate le esposizioni nei confronti di soggetti in una situazione di temporanea difficoltà che si

prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; sono classificati come crediti

ristrutturati le posizioni per le quali una banca (o un gruppo di banche), a causa del deteriora-

mento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente ad una modifica delle

condizioni contrattuali originarie. Infine, a decorrere dall'esercizio 2005, a seguito della modifica

delle disposizioni di vigilanza e dell'introduzione dei principi contabili internazionali, sono state

incluse tra i crediti ad andamento anomalo anche le posizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 180

giorni. Questa modifica ha comportato sia l'introduzione di una specifica categoria contabile

nella quale vengono classificate le posizioni con tali caratteristiche, sia l'inclusione dello sconfina-

mento continuativo tra gli elementi da considerare ai fini dell'intercettamento automatico nel

Processo dei Crediti Problematici, al fine di favorire la sistemazione dell'anomalia anteriormente

al raggiungimento dei giorni di sconfinamento previsti per la classificazione nel nuovo stato.

Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di un riesame periodico, svolto per ogni singola

controparte/gruppo economico di appartenenza dalle strutture centrali o periferiche competenti

per limiti di fido; è altresì prevista una procedura ad hoc di revisione automatica, limitata alle posi-

zioni con accordati di importo contenuto e basso indice di rischio.

L'interscambio dei flussi informativi di base tra le diverse entità del Gruppo è assicurato dalla

Centrale Rischi di Gruppo e dalla “Posizione Complessiva di Rischio” che consentono di eviden-

ziare ed analizzare i rischi creditizi in capo ad ogni cliente/gruppo economico, sia verso il Gruppo

Intesa nel suo complesso, sia nei confronti delle singole realtà che lo compongono.

Nell'ambito del processo di monitoraggio ed analisi del credito vanno assumendo sempre più rile-

vanza anche gli indicatori previsti dal Nuovo Accordo di Basilea sui requisiti patrimoniali (Basilea II).

Intesa Casse del Centro e di conseguenza anche la Cassa, hanno in corso l'implementazione del

metodo intermedio tra quelli proposti dai nuovi dettami, vale a dire il “metodo dei rating interni

stanndard” (IRB Fundation - internal rating based standard). Tale metodologia prevede che

la banca determini al proprio interno, oltre alla PD, anche gli altri elementi per la stima della

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

185

“perdita attesa e inattesa” in caso di insolvenza; questi sono l'esposizione al momento dell'insol-

venza (EAD - exposure at default), e la durata dell'operazione (M - maturity) mentre la percen-

tuale di perdita in caso di insolvenza (LGD - loss given default) viene determinata a priori a secon-

da della matrice servizio/segmento/ipoteca del credito.

Come già evidenziato nella trattazione dei criteri contabili, l'approccio previsto dal Nuovo

Accordo di Basilea ai fini della vigilanza è stato utilizzato, per gli aspetti compatibili con i principi

IAS/IFRS, anche per la determinazione degli accantonamenti forfettari sui crediti vivi ai fini del

bilancio. In tale contesto, le stime delle componenti di rischio PD e LGD vengono recepite nel pro-

cesso di valutazione collettiva quali fattori di segmentazione dei crediti e per la determinazione

delle percentuali di svalutazione da applicare al portafoglio in bonis. La provenienza comune dei

dati garantisce la convergenza metodologica tra i due calcoli ed al contempo una maggiore coe-

renza tra la stima degli accantonamenti ai fini contabili e la quantificazione del requisito pruden-

ziale nel momento in cui le nuove regole di vigilanza entreranno in vigore.

In parallelo ai processi di implementazione dei nuovi parametri (PD, LGD, EAD) nel corso del 2006

è iniziato, in coerenza con quanto previsto nel secondo pilastro della normativa di vigilanza, lo

sviluppo da parte dell'Ufficio Risk Management di Intesa Casse del Centro, lo sviluppo un sistema

di misurazione del capitale a rischio, coerente con le soluzioni già adottate dal Gruppo per i rischi

di mercato.

1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione 18.708 18.708

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita 180 180

3. Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

4. Crediti verso banche 55.929 55.929

5. Crediti verso clientela 68 1.174 3.524 63 1.130.883 1.135.712

6. Attività finanziarie

valutate al fair value

7. Attività finanziarie

in corso di dismissione

8. Derivati di copertura 46 46

Totale 12/2006 68 1.174 - 3.524 63 1.205.746 1.210.575

Totale 12/2005 562 5.461 - - - 1.162.358 1.168.381

186

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distri-

buzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per quali-

tà creditizia (valori di bilancio)

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Portafogli/Qualità

Soff

eren

ze

Inca

gli

Esp

osi

zio

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Ris

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rate

Esp

osi

zio

ni

Scad

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Pae

se

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ttiv

ità

Tota

le

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per quali-

tà creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/Qualità

Attività deteriorate Altre Attività

187

1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione X X 18.708 18.708

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita 180 180

3. Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

4. Crediti verso banche 55.929 55.929

5. Crediti verso clientela 5.562 733 4.829 1.143.075 12.192 1.130.883 1.135.712

6. Attività finanziarie

valutate al fair value X X

7. Attività finanziarie

in corso di dismissione

8. Derivati di copertura X X 46 46

Totale 12/2006 5.562 733 - 4.829 1.143.075 12.192 1.205.746 1.210.575

Totale 12/2005 7.570 1.557 - 6.013 925.877 9.646 1.162.355 1.168.368

Esp

osi

zio

ne

Lord

a

Ret

tifi

che

Spec

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Ret

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Port

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Esp

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zio

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Lord

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Ret

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che

di

Port

afo

glio

Esp

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zio

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Net

ta Tota

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zio

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Esp

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zio

ne

Net

ta

188

A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il por-

tafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a sca-

denza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione.

A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate e sog-

gette al “rischio paese” lorde

Non esistono crediti verso banche con le caratteristiche richieste per essere dettagliati.

A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Non esistono rettifiche di valore alle esposizioni per cassa verso banche.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze

b) Incagli

c) Esposizioni ristrutturate

d) Esposizioni scadute

e) Rischio Paese X

f) Altre attività 55.930 X 55.930

TOTALE A 55.930 - - 55.930

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate

b) Altre (crediti di firma) 4.354 X 4.354

TOTALE B 4.354 - - 4.354

Rettifiche di valore di

portafoglio

Rettifiche di valore specifiche

EsposizionelordaTipologie esposizioni / valori Esposizione

netta

189

A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il por-

tafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a sca-

denza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione.

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze 379 311 68

b) Incagli 1.513 340 1.173

c) Esposizioni ristrutturate

d) Esposizioni scadute 3.580 55 3.525

e) Rischio Paese 90 X 27 63

f) Altre attività 1.161.824 X 12.191 1.149.633

TOTALE A 1.167.386 706 12.218 1.154.462

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate 5 5

b) Altre (crediti di firma) 34.814 X 451 34.363

TOTALE B 34.819 - 451 34.368

Rettifiche di valore di

portafoglio

Rettifichedi valore specifiche

EsposizionelordaTipologie esposizioni / valori Esposizione

netta

190

A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e sog-

gette al “rischio paese” lorde

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. Esposizione lorda iniziale 2.027 5.543 - - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 490 1.003 - 3.580 90

B.1 ingressi da crediti in bonis 449 836 3.482 90

B.2 trasferimenti da altre categorie

di esposizioni deteriorate

B.3 altre variazioni in aumento 41 167 98

C. Variazioni in diminuzione 2.138 5.033 - - -

C.1 uscite verso crediti in bonis 283

C.2 cancellazioni 1.406

C.3 incassi 171

C.4 realizzi per cessioni 561 4.750

C.5 trasferimenti ad altre categorie

di esposizioni deteriorate

C.6 altre variazioni in diminuzione

D. Esposizione lorda finale 379 1.513 - 3.580 90

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

EsposizioniristrutturateIncagliSofferenzeCausali/Categorie Rischio

paeseEsposizioni

scadute

191

A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

A. Rettifiche complessive iniziali 1.410 147 - - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 309 334 - 55 27

B.1. rettifiche di valore 308 334 33 27

B.2. trasferimenti da altre categorie

di esposizioni deteriorate 1 22

B.3. altre variazioni in aumento

C. Variazioni in diminuzione 1.408 141 - - -

C.1. riprese di valore da valutazione 140

C.2. riprese di valore da incasso 2

C.3. cancellazioni 1.406

C.4. trasferimenti ad altre categorie

di esposizioni deteriorate 1

C.5. altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali 311 340 - 55 27

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

EsposizioniristrutturateIncagliSofferenzeCausali/Categorie Rischio

paeseEsposizioni

scadute

192

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating

esterni (valori di bilancio)

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating inter-

ni (valori di bilancio)

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. Esposizioni per cassa 1.135.712 1.135.712

B. Derivati

B.1 Derivati finanziari

B.2 Derivati creditizi

C. Crediti di firma 34.368 34.368

D. Impegni a erogare fondi 69.387 69.387

Totale - - - - - - 1.239.467 1.239.467

AAA/AA-

Classi di rating esterni

A+/A- BBB+/BBB- BB+/BB- B+/B- Inferiorea B-

Senzarating TotaleEsposizioni

A. Esposizioni per cassa 17.372 179.261 241.574 271.087 82.924 112.549 249.695 1.154.462

B. Derivati

B.1 Derivati finanziari

B.2 Derivati creditizi

C. Crediti di firma 928 12.114 6.245 3.263 3.680 2.579 5.560 34.368

D. Impegni a erogare fondi 69.387 69.387

Totale 18.299 191.375 247.819 274.350 86.604 115.128 324.642 1.258.218

AAA

Classi di rating interno

AA A BBB BB B Inferiore a B

TotaleEsposizioni

193

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni per cassa verso banche e clientela garantite

VALORE ESPOSIZIONE 782.527 28.579 811.106

GARANZIE REALI

Immobili 1.318.646 124 1.318.770

Titoli 10.702 2.192 12.894

Altri beni 113 113

GARANZIE PERSONALI

Derivati su crediti

Stati

Altri enti pubblici

Banche

Altri soggetti

Crediti di firma

Stati

Altri enti pubblici

Banche

Altri soggetti 959.686 15.619 975.305

TOTALE GARANZIE - - 2.289.147 17.935 2.307.082

ESPOSIZIONI VERSOCLIENTELA GARANTITE

ESPOSIZIONI VERSOBANCHE GARANTITE

Totalmentegarantite

Totale

Parzialmentegarantite

Totalmentegarantite

Parzialmentegarantite

194

A.3.2 Esposizioni fuori bilancio verso banche e clientela garantite

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

VALORE ESPOSIZIONE 12.910 2.432 15.342

GARANZIE REALI

Immobili

Titoli 2.469 763 3.232

Altri beni 563 20 583

GARANZIE PERSONALI

Derivati su crediti

Stati

Altri enti pubblici

Banche

Altri soggetti

Crediti di firma

Stati

Altri enti pubblici

Banche

Altri soggetti 34.661 714 35.375

TOTALE GARANZIE - - 37.693 1.497 39.190

ESPOSIZIONI VERSOCLIENTELA GARANTITE

ESPOSIZIONI VERSOBANCHE GARANTITE

Totalmentegarantite

Totale

Parzialmentegarantite

Totalmentegarantite

Parzialmentegarantite

195

A.3.3 Esposizioni per cassa deteriorate verso banche e clientela garantite

VALORE ESPOSIZIONE - - - - 3.998 51 92 14

AMMONTARE GARANTITO - - - - 4.348 56 105 15

GARANZIE REALI

Immobili 10.945

Titoli 81 84

Altri beni

GARANZIE PERSONALI

Derivati su crediti

Governi e banche centrali

Altri enti pubblici

Banche

Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

Crediti di firma

Governi e banche centrali

Altri enti pubblici

Banche

Società finanziarie 16 10

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie 263 3 12 5

Altri soggetti 7.657 55

TOTALE GARANZIE (Fair Value) - - - - 18.962 68 96 5

ECCEDENZA FAIR VALUE

GARANZIA - - - - 14.614 12 -9 -10

Oltre il150%

ESPOSIZIONI VERSO BANCHE GARANTITE

Tra il 100%e il 150%

Tra il 50%e il 100%

Entro il 50%

Oltre il150%

Tra il 100%e il 150%

Tra il 50%e il 100%

Entro il 50%

ESPOSIZIONI VERSO CLIENTELA GARANTITE

196

A.3.4 Esposizioni “fuori bilancio” deteriorate verso banche e clientela garantite

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

VALORE ESPOSIZIONE 5 - - - - - - -

AMMONTARE GARANTITO 5 - - - - - - -

GARANZIE REALI

Immobili

Titoli

Altri beni

GARANZIE PERSONALI

Derivati su crediti

Governi e banche centrali

Altri enti pubblici

Banche

Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

Crediti di firma

Governi e banche centrali

Altri enti pubblici

Banche

Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti 84

TOTALE GARANZIE (Fair Value) 84 - - - - - - -

ECCEDENZA FAIR VALUE

GARANZIA 79 - - - - - - -

Oltre il150%

ESPOSIZIONI VERSO BANCHE GARANTITE

Tra il 100%e il 150%

Tra il 50%e il 100%

Entro il 50%

Oltre il150%

Tra il 100%e il 150%

Tra il 50%e il 100%

Entro il 50%

ESPOSIZIONI VERSO CLIENTELA GARANTITE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela

GOVERNI E BANCHE CENTRALI

Esposizione lorda 18.950 18.950 18.950 6.104

Rettifiche valore specifiche X X

Rettifiche valore di portafoglio

Esposizione netta 18.950 18.950 18.950 6.104

ALTRI ENTI PUBBLICI

Esposizione lorda 2.954 2.954 130 130 3.084 3.343

Rettifiche valore specifiche X X

Rettifiche valore di portafoglio -15 -15 -1 -1 -16 -12

Esposizione netta 2.939 2.939 129 129 3.068 3.331

SOCIETA' FINANZIARIE

Esposizione lorda 9.322 9.322 9.322 11.923

Rettifiche valore specifiche X X

Rettifiche valore di portafoglio -302 -302 -302 -239

Esposizione netta 9.020 9.020 9.020 11.684

IMPRESE DI ASSICURAZIONE

Esposizione lorda 88.077 88.077 88.077

Rettifiche valore specifiche X X

Rettifiche valore di portafoglio -212 -212 -212

Esposizione netta 87.865 87.865 87.865

IMPRESE NON FINANZIARIE

Esposizione lorda 260 1.090 1.594 637.619 640.563 5 32.412 32.417 672.980 554.249

Rettifiche valore specifiche -200 -310 -27 X -537 X -537 -1.557

Rettifiche valore di portafoglio -10.397 -10.397 -432 -432 -10.829 -8.378

Esposizione netta 60 780 1.567 627.222 629.629 5 31.980 31.985 661.614 544.314

ALTRI SOGGETTI

Esposizione lorda 117 423 1.986 404.989 407.515 1 2.271 2.272 409.787 367.828

Rettifiche valore specifiche -110 -30 -28 X -168 X -168

Rettifiche valore di portafoglio -1.288 -1.288 -18 -18 -1.306 -1.017

Esposizione netta 7 393 1.958 403.701 406.059 1 2.253 2.254 408.313 366.811

197

Soff

eren

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Esp

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Ris

tru

ttu

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zio

ni

TOTA

LE E

SPO

SIZI

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ILA

NC

IO

TOTA

LE 1

2/20

06

TOTA

LE 1

2/20

05

ESPOSIZIONI PER CASSA ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO

198

B.2 Distribuzione dei finanziamenti verso imprese non finanziarie

Categorie merceologiche importi

servizi del commercio, recuperi e riparazioni 116.439

edilizia e opere pubbliche 123.178

prodotti alimentari, bevande e prodotti a base di tabacco 9.169

prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento 12.773

macchine agricole e industriali 16.354

prodotti in metallo, esclusi le macchine ed i mezzi di trasporto 26.255

prodotti energetici 344

prodotti chimici 6.582

materiale e forniture elettriche 6.574

altri prodotti industriali 44.797

prodotti agricoltura, silvicoltura e pesca 18.975

mezzi di trasporto 7.492

carta, articoli di carta, prodotti stampa ed editoria 4.917

minerali e prodotti a base di minerali non metallici 18.409

prodotti in gomma e plastica 4.502

altri servizi destinabili alla vendita 153.882

altre servizi 49.353 Totale 619.991

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

199

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela

Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz.

lorda netta lorda netta lorda netta lorda netta lorda netta

A. ESPOSIZIONI

PER CASSA

A.1. Sofferenze 376 68 2

A.2. Incagli 1.513 1.173

A.3. Esposizioni

ristrutturate

A.4. Esposizioni

scadute 3.580 3.524

A.5. Altre

esposizioni 1.161.439 1.149.465 168 167 9 7 84 58

Totale A 1.166.908 1.154.230 168 167 9 7 84 58 2 -

B. ESPOSIZIONI

FUORI BILANCIO

B.1. Sofferenze

B.2. Incagli

B.3. Esposizioni

ristrutturate

B.4. Esposizioni

scadute 5 5

B.5. Altre

esposizioni 34.774 34.323 40 40

Totale B 34.779 34.328 40 40 - - - - - -

TOTALE (A+B)

12/2006 1.201.687 1.188.558 208 207 9 7 84 58 2 -

TOTALE

12/2005 933.220 922.033 162 161 7 5 65 45 - -

ITALIAEsposizioni /Aree

geografiche

ALTRI PAESIEUROPEI

AMERICA ASIARESTO DEL

MONDO

200

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

B.4 Distribuzione territioriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche

B.5. Concentrazione del credito - Grandi rischi

a) Ammontare 85.000

b) Numero 2

Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz. Esposiz.

lorda netta lorda netta lorda netta lorda netta lorda netta

A. ESPOSIZIONI

PER CASSA

A.1. Sofferenze

A.2. Incagli

A.3. Esposizioni

ristrutturate

A.4. Esposizioni

scadute

A.5. Altre

esposizioni 54.813 54.813 274 274 732 832 11 11

Totale A 54.813 54.813 274 274 732 832 11 11 - -

B. ESPOSIZIONI

FUORI BILANCIO

B.1. Sofferenze

B.2. Incagli

B.3. Esposizioni

ristrutturate

B.4. Esposizioni

scadute

B.5. Altre

esposizioni 4.354 4.354

Totale B 4.354 4.354 - - - - - - - -

TOTALE (A+B)

12/2006 59.167 59.167 274 274 732 832 11 11 - -

TOTALE

12/2005 244.582 244.582 320 320 250 250 13 13 - -

ITALIAEsposizioni /Aree

geografiche

ALTRI PAESIEUROPEI

AMERICA ASIARESTO DEL

MONDO

201

C.1 Operazioni di cartolarizzazione

Nell'esercizio 2006 non sono state effettuate operazioni della specie pertanto le relative tabelle

di dettaglio richieste di cui alla circolare Bankit 262/2005 non sono state compilate.

C.2 Operazioni di cessione

C.2.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate

ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE 5.432 5.432- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil) 5.432 5.432- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)CREDITI VERSO BANCHE- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)CREDITI VERSO CLIENTELA- Att. fin. cedute rilevate per intero (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parzialm. (val. bil)- Att. fin. cedute rilevate parz. (intero val.)Totale 12/2006 5.432 - - - - - 5.432 - Totale 12/2005 - - - - - - - -

Attività per cassa

Tito

li di

debi

to

Tito

li di

capi

tale

O.I.

C.R

.

Fina

nzia

m.

Att

ività

dete

riora

te

Stru

men

tide

rivat

i

Tota

le 1

2/20

06

Tota

le 1

2/20

05

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE

202

SEZIONE 2 - RISCHIO DI MERCATO

Aspetti generali

L'ufficio di Risk Management di Intesa Casse del Centro, con il supporto della Capogruppo, ha il

compito primario di monitorare le variazioni inattese del mercato, in presenza di differenze nelle

scadenze e nei tempi di revisione dei tassi di interesse delle attività e delle passività, che potreb-

bero determinare una variazione del flusso netto degli interessi e quindi del margine d'interesse.

Tali fluttuazioni inattese, inoltre, espongono la banca a variazioni nel valore economico delle atti-

vità e delle passività.

2.1 RISCHIO TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali

La Banca non è caratterizzata da un'attività di trading proprietario sui mercati finanziari e dei

capitali, in conseguenza di ciò, non si registrano assunzioni di posizioni a rischio se non limitata-

mente ai residui derivanti dall'attività di negoziazione svolta per il soddisfacimento delle esigenze

della clientela, che, in ogni caso, deve rispettare limiti e controlli ben precisi. Inoltre, per gli stru-

menti in portafoglio viene conclusa un'operazione uguale e di segno opposto con Caboto, per

cui alla Banca rimane il rischio derivante dalla qualità creditizia della controparte.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse

Per la quantificazione dei rischi, la Banca sta adottando, di concerto con le attività svolte dall'uf-

ficio risk-management della Controllante ICC, un modello basato sul concetto di Valore a Rischio

(Value at Risk - V.a.R.) in modo da esprimere sinteticamente e in termini monetari la massima

perdita probabile di un portafoglio statico con riferimento ad uno specifico orizzonte temporale

e ad uno specifico livello di confidenza in normali condizioni di mercato.

Tale metodologia, che entrerà a regime nel corso del 2007, presenta il vantaggio di consentire

l'aggregazione delle diverse posizioni di rischio assunte in bilancio ed inerenti a fattori di rischio

di natura eterogenea; fornisce, inoltre, anche un numero sintetico che, essendo un'espressione

monetaria, è agevolmente utilizzato dalla struttura organizzativa interessata.

Il modello adottato è parametrico di tipo Varianza - Covarianza / Delta - Gamma, ed utilizza un

intervallo di confidenza del 99% con un periodo temporale pari a 10 giorni, in linea con le rac-

comandazioni definite dal Comitato di Basilea. L'applicativo che viene utilizzato per il calcolo del

V.a.R. è ALMPro, mentre le informazioni finanziarie necessarie alla determinazione del V.a.R.

(volatilità, correlazioni, struttura a termine dei tassi di interesse, tassi di cambio, indici azionari e

indici benchmark) sono fornite dal prodotto RiskSize. Periodicamente sono eseguite le verifiche

sull'impatto di movimenti estremi del fattore di rischio tasso mediante attività di “stress testing”

e di verifica dei dati ottenuti mediante le analisi di “back testing”.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

203

Una volta terminata l'attività di avviamento e saranno disponibili i primi report di sintesi, l'attività

di negoziazione è soggetta a limiti operativi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione ed espressi

per ciascun livello di delega in termini di V.a.R.

Il monitoraggio del rischio tasso ed il rispetto dei limiti saranno monitorati periodicamente ed uno

specifico sistema di reporting fornirà alle unità organizzative coinvolte un'adeguata informativa.

204

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprez-

zamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 1 1 17.816 1 11.2 Altre attività

2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi2.2 Altre passività

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte 65 144.062 74.658 34.635 2.146

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Euro

205

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 1.2 Altre attività

2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi2.2 Altre passività

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte 286 110

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

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re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

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re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Dollaro USA

206

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 1.2 Altre attività

2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi2.2 Altre passività

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte 144

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione YEN Giapponese

207

2.2 RISCHIO TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di

interesse

L'insieme di tutta l'attività commerciale della banca connessa con la trasformazione delle scadenze

dell'attivo e del passivo del bilancio, il portafoglio titoli, l'operatività di tesoreria e i rispettivi derivati

di copertura sono monitorati con metodologie Asset and Liability Management (A.L.M.) mediante

l'applicativo ALMpro.

I rischi sono misurati mensilmente in ottica statica e dinamica. L'analisi attualmente sviluppata

permette di misurare gli impatti prodotti dalle variazioni della struttura dei tassi d'interesse,

espressi in termini sia di variazione del valore economico del patrimonio sia del margine di interesse.

La variabilità del margine di interesse, determinata da variazioni positive e negative dei tassi su un

orizzonte temporale di 365 giorni, è stimata mediante la gap analysis con l'ausilio di una pluralità

di approcci al fine di pervenire a stime sempre più puntuali. Le variazioni del valore economico

delle attività e delle passività sono analizzate mediante l'applicazione di approcci di Duration Gap

e Sensitivity Analysis con shift paralleli della curva dei tassi.

B. Attività di copertura del fair value

Ad oggi la Banca svolge unicamente attività di copertura di tipo Fair value Hedge al fine di pro-

teggere il conto economico da rischi derivanti da variazioni avverse dei Fair value; lo scopo di una

copertura è quello di compensare la variazioni di fair value dello strumento coperto con le varia-

zioni di fair value dello strumento di copertura nel rispetto della normativa dei principi contabili

internazionali. Gli strumenti coperti si riferiscono solo alle passività, esclusivamente prestiti obbli-

gazionari di propria emissione, mentre come copertura si utilizzano strumenti derivati, rappresen-

tati da titoli non quotati impiegati al fine della copertura del solo rischio di tasso di interesse.

L'applicativo utilizzato per l'analisi di efficacia delle coperture, Iasha, permette di compiere all'at-

tivazione della copertura, dei test prospettici e dei test retrospettivi e prospettici con periodicità

mensile per tutta la durata della stessa. I test prospettici vengono condotti variando di un punto

base la struttura a termine dei tassi di interesse,in questo modo si riesce a misurare la sensibilità,

determinata come variazione del fair value, dello strumento di copertura con quella dello stru-

mento coperto. I test retrospettivi vengono effettuati confrontando la variazione di fair value dello

strumento di copertura con quella dello strumento coperto su base cumulativa (hedge ratio).

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

La Banca non ha in essere alcuna operazione di copertura di flussi finanziari.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle

attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 88.0611.2 Finanziamenti a banche 35.933 14.8041.3 Finanziamenti a clientela

- c/c 138.259- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 330 30.497 11.482 149.746 48.995 625.486 41.101 795

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c 425.347- altri debiti

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 4.994 489 96.061 2562.2 Debiti verso banche

- c/c 6.205- altri debiti 3

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato 19.568 56.259 5.365- altri 30.193 15.617 39.235 56.576 78.463

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3 Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe 1.333 162 7.565 56.379+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte 1.333 162 7.565 56.379

208

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Euro

209

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 1.2 Finanziamenti a banche 3.655 7081.3 Finanziamenti a clientela

- c/c 3- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 369 144

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c 4.156- altri debiti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 2.2 Debiti verso banche

- c/c- altri debiti

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato- altri 597 44

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

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o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Dollaro USA

210

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 1.2 Finanziamenti a banche1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c 125 - altri debiti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 2.2 Debiti verso banche

- c/c- altri debiti

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato- altri

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Sterlina Inglese

211

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 1.2 Finanziamenti a banche1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 32 35 38 67

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c 29- altri debiti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 2.2 Debiti verso banche

- c/c- altri debiti 223

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato- altri 129.458 70.013 31.105 1.259 61

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione YEN Giapponese

212

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 1.2 Finanziamenti a banche1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 517 125

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c 6- altri debiti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 2.2 Debiti verso banche

- c/c- altri debiti 591 125

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato- altri

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Franco Svizzero

213

1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri 1.2 Finanziamenti a banche1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c- altri finanziamenti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 517 125

2. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela

- c/c- altri debiti

- con opzione dirimborso anticipato

- altri 2.2 Debiti verso banche

- c/c- altri debiti

2.3 Titoli di debito- con opzione di

rimborso anticipato- altri

2.4 Altre passività- con opzione di

rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri derivati+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

Du

rata

ind

eter

min

ata

Olt

re 1

0 an

ni

Da

olt

re 5

an

ni

fin

o a

10

ann

i

Da

olt

re 1

an

no

fin

o a

5 a

nn

i

Da

olt

re 6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re 3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Fin

o a

3 m

esi

A V

istaTipologia

Durata residua

Valuta di denominazione Altre Valute Residuali

2.3 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo

Il rischio prezzo presenta un impatto molto rilevante su strumenti finanziari che hanno una vola-

tilità elevata come, ad esempio, gli strumenti derivati , le azioni e gli O.I.C.R..

Per quanto riguarda i derivati, la Cassa pareggia tutte le posizioni aperte con Caboto, invece, per

quanto riguarda le azioni e gli O.I.C.R. non si registrano posizioni a rischio se non limitatamente

a degli importi residuali.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo

Per il processo di gestione utilizzato, si rimanda alla sezione riguardante la metodologia del Value

at Risk. Va sottolineato che il V.a.R. dei titoli di capitale, una volta a regime, sarà misurato pren-

dendo in considerazione il legame (coefficiente beta) che esiste tra l'andamento del singolo stru-

mento a quello del suo indice di riferimento (indice azionario o indice benchmark per gli O.I.C.R.).

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

A. Titoli di capitaleA.1.Azioni 28A.2 Strumenti innovativi di capitaleA.3 Altri titoli di capitaleB. O.I.C.R.B.1. Di diritto italiano

- armonizzati aperti- non armonizzati aperti- chiusi- riservati- speculativi

B.2 Di altri Stati UE- armonizzati- non armonizzati aperti- non armonizzati chiusi

B.3 Di Stati non UE- aperti- chiusi

Totale - 28

214

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Tipologia Esposizione/valoriQuotati Non Quotati

Valore di Bilancio

215

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di

capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

A.Titoli di capitale

- posizioni lunghe 28

- posizioni corte

B. Compravendite non ancora

regolate su titoli di capitale

- posizioni lunghe 2.906

- posizioni corte

C. Altri derivati su titoli di capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

D.Derivati su indici azionari

- posizioni lunghe

- posizioni corte

Tipologia operazioni

indice quotazioni Paese 1Non Quotati

Quotati

Paese 2 Paese 3

216

2.4 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo

Il presidio del rischio di prezzo per il portafoglio bancario rientra nell'ambito dell'attività descritta

nell'informativa relativa al portafoglio di negoziazione con riferimento alle partecipazioni detenute

dalla Cassa.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1 - Portafoglio bancario: esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. Titoli di capitaleA.1.Azioni 180A.2 Strumenti innovativi di capitaleA.3 Altri titoli di capitaleB. O.I.C.R.B.1. Di diritto italiano

- armonizzati aperti- non armonizzati aperti- chiusi- riservati- speculativi

B.2 Di altri Stati UE- armonizzati- non armonizzati aperti- non armonizzati chiusi

B.3 Di Stati non UE- aperti- chiusi

Totale - 180

Tipologia Esposizione/valoriQuotati Non Quotati

Valore di Bilancio

217

2.5 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio cambio si presenta quando la Cassa si espone sui mercati valutari per la propria attività

di negoziazione, di investimento e di raccolta fondi con strumenti denominati in una valuta diversa

da quella europea.

La Cassa è esposta al rischio di cambio in misura marginale, in quanto tutte le posizioni vengono

pareggiate.

La Cassa è preposta all'operatività in cambi, a fronte della quale:

- effettua contrattazione di valute a pronti ed a termine per conto della clientela;

- effettua operazioni a termine e di deposito in divisa, con controparti residenti e non residenti.

Operando esclusivamente per conto della clientela, con il contestuale pareggio delle posizioni

aperte, non si pone la necessità per la Cassa di coprirsi dal rischio di cambio.

Tutti i certificati di deposito in valuta in circolazione non espongono la Cassa al rischio di cambio

in quanto coperti da Domestic Currency Swaps.

218

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. ATTIVITÀ FINANZIARIE 4.878 15 183 28 677 34

A.1Titoli di debito

A.2Titoli di capitale

A.3Finanziamenti a banche 4.362 15 11 28 34 34

A.4Finanziamenti a clientela 515 171 642

A.5Altre attività finanziarie

B. ALTRE ATTIVITÀ 139 45 11 16 19 21

C. PASSIVITÀ FINANZIARIE 4.797 125 232.149 18 722 1

C.1Debiti verso banche 223 716

C.2Debiti verso clientela 4.156 125 29 18 6 1

C.3Titoli di debito 641 231.897

D. ALTRE PASSIVITÀ 286 - - - 1 -

E. DERIVATI FINANZIARI 392 - 231.957 - - -

- Opzioni

posizioni lunghe

posizioni corte

- Altri derivati

posizioni lunghe 209 231.957

posizioni corte 183

TOTALE ATTIVITÀ 5.226 59 232.150 44 696 55

TOTALE PASSIVITÀ 5.266 125 232.149 18 723 1

SBILANCIO (+/-) -40 -65 1 27 -27 54

DollariCanadesiYen

Voci AltreValute

FranchiSvizzeriSterlinaDollari

USA

Valute

2.6 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione: valori nozionali di fine periodo e medi

Con riferimento allo schema sopra esposto si precisa che la Cassa nel 2005 ha applicato l'esen-

zione prevista dalle norme transitorie di applicazione della circolare Bankit 262/2005.

Non essendo possibile ricostruire puntualmente le informazioni richieste, il dato relativo all'eser-

cizio 2005, esposto a fini comparativi, nonché il dato medio non vengono riportati.

Totale 12/2006

1. Forward rate agreement2. Interest rate swap 908 9083. Domestic currency swap 247.399 247.3994. Currency interest rate Swap5. Basis swap6. Scambi di indici azionari7. Scambi di indici reali8. Futures9. Opzioni cap 1.120 1.120

- Acquistate 560 560- Emesse 560 560

10.Opzioni floor- Acquistate- Emesse

11. Altre opzioni- Acquistate

Plain vanillaEsotiche

- EmessePlain vanillaEsotiche

12. Contratti a termine 2.906 540 3.446- Acquisti 2.906 355 3.260- Vendite 186 186- Valute contro valute

13. Altri contratti derivati

TOTALE - 4.934 - - - 247.939 - - - 252.873

219

Titoli di debito etassi di interesse

Titoli di capitale eindici azionari

Quotati

Tassi di cambioe oro

Altri valori

Tipologia operazionisottostanti

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

Tipologia derivatisottostanti

220

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Totale 12/2006

1. Forward rate agreement2. Interest rate swap 65.439 65.4393. Domestic currency swap4. Currency interest rate Swap5. Basis swap6. Scambi di indici azionari7. Scambi di indici reali8. Futures9. Opzioni cap

- Acquistate- Emesse

10.Opzioni floor- Acquistate- Emesse

11.Altre opzioni 16.393 16.393- Acquistate 16.393 16.393

Plain vanilla 16.393 16.393Esotiche

- EmessePlain vanillaEsotiche

12.Contratti a termine- Acquisti- Vendite- Valute contro valute

13.Altri contratti derivati

TOTALE - 65.439 - 16.393 - - - - - 81.832

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

Con riferimento allo schema sopra esposto si precisa che la Cassa nel 2005 ha applicato l'esen-

zione prevista dalle norme transitorie di applicazione della circolare Bankit 262/2005.

Non essendo possibile ricostruire puntualmente le informazioni richieste, il dato relativo all'eser-

cizio 2005, esposto a fini comparativi, nonché il dato medio non vengono riportati.

Titoli di debito etassi di interesse

Titoli di capitale eindici azionari

Quotati

Tassi di cambioe oro

Altri valori

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

221

A.2.2 Altri derivati

Con riferimento allo schema sopra esposto si precisa che la Cassa nel 2005 ha applicato l'esen-

zione prevista dalle norme transitorie di applicazione della circolare Bankit 262/2005.

Non essendo possibile ricostruire puntualmente le informazioni richieste, il dato relativo all'eser-

cizio 2005 esposto a fini comparativi non viene riportato.

Tipologia operazionisottostanti

Totale 12/2006

1. Forward rate agreement2. Interest rate swap 3. Domestic currency swap4. Currency interest rate Swap5. Basis swap6. Scambi di indici azionari7. Scambi di indici reali8. Futures9. Opzioni cap 1.000 1.000

- Acquistate 1.000 1.000- Emesse

10.Opzioni floor- Acquistate- Emesse

11.Altre opzioni- Acquistate

Plain vanillaEsotiche

- EmessePlain vanillaEsotiche

12.Contratti a termine- Acquisti- Vendite- Valute contro valute

13.Altri contratti derivati

TOTALE - 1.000 - - - - - - - 1.000

Titoli di debito etassi di interesse

Titoli di capitale eindici azionari

Quotati

Tassi di cambioe oro

Altri valori

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

A.3 Derivati finanziari: acquisto e vendita dei sottostanti

Con riferimento allo schema sopra esposto si precisa che la Cassa nel 2005 ha applicato l'esen-

zione prevista dalle norme transitorie di applicazione della circolare Bankit 262/2005.

Non essendo possibile ricostruire puntualmente le informazioni richieste, il dato relativo all'eser-

cizio 2005 esposto a fini comparativi non viene riportato.

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 4.934 247.693 252.627

1. Operazioni con scambio di capitali 2.906 294 3.200- Acquisti 2.906 147 3.052- Vendite 148 148- Valute contro valute

2. Operazioni senza scambio di capitali 2.028 247.399 249.427- Acquisti 1.014 247.399 248.413- Vendite 1.014 1.014- Valute contro valute

B. Portafoglio bancario 66.439 16.393 82.832B.1 Di copertura 65.439 16.393 81.832

1. Operazioni con scambio di capitali 65.439 16.393 81.832- Acquisti 60.441 16.393 76.834- Vendite 4.998 4.998- Valute contro valute

2. Operazioni senza scambiodi capitali- Acquisti- Vendite- Valute contro valute

B.2 Altri derivati 1.000 1.0001. Operazioni con scambio

di capitali- Acquisti- Vendite- Valute contro valute

2. Operazioni senza scambio di capitali 1.000 1.000- Acquisti- Vendite 1.000 1.000- Valute contro valute

222

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Tipologia operazionisottostanti

Totale 12/2006Titoli di debito etassi di interesse

Titoli di capitale eindici azionari

Quotati

Tassi di cambioe oro

Altri valori

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

QuotatiNon

QuotatiQuotati

NonQuotati

A. Portafoglio di

negoziazione di vigilanza

A.1 Governi e Banche Centrali

A.2 enti pubblici

A.3 banche 7 4

A.4 società finanziarie

A.5 assicurazioni

A.6 imprese non finanziarie

A.7 altri soggetti

Totale A 12/2006 7 - 4 - - - - - - - - - - -

Totale 12/2005 - - - - - - - - - - - - - -

B. Portafoglio bancario

B.1 Governi e Banche Centrali

B.2 enti pubblici

B.3 banche 2 5 444 1.129

B.4 società finanziarie

B.5 assicurazioni

B.6 imprese non finanziarie

B.7 altri soggetti

Totale B 12/2006 2 - 5 444 - 1.129 - - - - - - - -

Totale 12/2005 239 - 2.276 476 - 1.785 - - - - - - - -

223

A.4 Derivati finanziari “over the counter”: fair value positivo: rischio di controparte

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

TITOLI DI DEBITO ETASSI DI INTERESSE

ContropartiSottostanti

TITOLI DI CAPITALE EINDICI AZIONARI

TITOLI DI CAMBIOE ORO ALTRI VALORI SOTTOSTANTI

DIFFERENTI

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

224

A.5 Derivati finanziari “over the counter”: fair value negativo: rischio finanziario

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

A. Portafoglio di

negoziazione di vigilanza

A.1 Governi e Banche Centrali

A.2 enti pubblici

A.3 banche 360 1

A.4 società finanziarie

A.5 assicurazioni

A.6 imprese non finanziarie 7 1

A.7 altri soggetti 5

Totale A 12/2006 372 - 2 - - - - - - - - - - -

Totale 12/2005 - - - - - - - - - - - - - -

B. Portafoglio bancario

B.1 Governi e Banche Centrali

B.2 enti pubblici

B.3 banche 864 282

B.4 società finanziarie

B.5 assicurazioni

B.6 imprese non finanziarie

B.7 altri soggetti

Totale B 12/2006 864 - 282 - - - - - - - - - - -

Totale 12/2005 161 - - 467 - - 4.287 - - - - - - -

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lord

o

Co

mp

ensa

to

TITOLI DI DEBITO ETASSI DI INTERESSE

ContropartiSottostanti

TITOLI DI CAPITALE EINDICI AZIONARI

TITOLI DI CAMBIOE ORO ALTRI VALORI SOTTOSTANTI

DIFFERENTI

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 250.003 2.650 220 252.873

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi

di interesse 3.418 1.296 220 4.934

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e

indici azionari

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 246.585 1.355 247.939

A.4 Derivati finanziari su altri valori

B. Portafoglio bancario 18.167 64.665 82.832

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi

di interesse 9.060 57.379 66.439

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e

indici azionari 9.107 7.286 16.393

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro

B.4 Derivati finanziari su altri valori

Totale 12/2006 268.170 67.315 220 335.705

225

A.6 Vita residua dei derivati finanziari Over The Counter: valori nozionali

Con riferimento allo schema sopra esposto si precisa che la Cassa nel 2005 ha applicato l'esen-

zione prevista dalle norme transitorie di applicazione della circolare Bankit 262/2005.

Non essendo possibile ricostruire puntualmente le informazioni richieste, il dato relativo all'eser-

cizio 2005 esposto a fini comparativi non viene riportato.

Oltre 1 annoe fino 5 anni

Fino a1 annoSottostanti/Vita residua TotaleOltre

a 5 anni

226

B. Derivati creditizi

I seguenti prospetti di dettaglio non vengono predisposti in quanto gli argomenti trattati non risutano

applicabili alla Cassa.

B.1 - Derivati su crediti: valori nozionali e valori di bilancio di fine periodo e medi

B.2 - Derivati creditizi: fair value positivo - rischio di controparte

B.3 - Derivati creditizi: fair value negativo - rischio finanziario

B.4 - Vita residua dei derivati su crediti: valori nozionali

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

227

SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ

La Banca detiene gran parte delle proprie disponibilità liquide investite nel conto reciproco pres-

so la Capogruppo a scadenze brevi, per cui il rischio appare del tutto contenuto.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività

finanziarie

Attività per cassa 158.332 3.915 2.865 15.805 62.730 29.101 44.800 356.643 392.996A.1 Titoli di Stato 1 7.638 10.180A.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito 88.061 1A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 158.332 3.915 2.865 15.805 62.730 29.101 44.799 260.944 382.816

- Banche 51.445- Clientela 106.888 3.915 2.865 15.805 62.730 29.101 44.799 260.944 382.816

Passività per cassa 522.455 3.998 1.835 4.318 26.823 18.976 60.223 190.834B.1 Depositi 90.061

- Banche- Clientela 90.061

B.2 Titoli di debito 586 3.732 311 3.254 24.684 18.485 60.223 190.834B.3 Altre passività 431.808 267 1.525 1.064 2.139 492

Operazioni fuori bilancio 67 117 110C.1 Derivati finanziari con scambio di capitali 67 117 110

- Posizioni lunghe 34 58 56- Posizioni corte 34 58 55

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

i

Da

olt

re1

ann

ofi

no

a 5

an

ni

Da

olt

re6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Da

olt

re1

mes

efi

no

a 3

mes

i

Da

olt

re15

gio

rni

a 1

mes

e

Da

olt

re

7 g

iorn

ia

15 g

iorn

i

Da

olt

re1

gio

rno

a 7

gio

rni

A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Euro

228

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Attività per cassa 710 63 3.364 493 104 144A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 710 63 3.364 493 104 144

- Banche 708 3.198 456- Clientela 3 63 166 36 104 144

Passività per cassa 4.156 38 38 521 44B.1 Depositi

- Banche- Clientela

B.2 Titoli di debito 38 38 521 44B.3 Altre passività 4.156

Operazioni fuori bilancio 67 117 110C.1 Derivati finanziari con scambio di capitali 67 117 110

- Posizioni lunghe 34 58 55- Posizioni corte 34 58 56

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

i

Da

olt

re1

ann

ofi

no

a 5

an

ni

Da

olt

re6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Da

olt

re1

mes

efi

no

a 3

mes

i

Da

olt

re15

gio

rni

a 1

mes

e

Da

olt

re

7 g

iorn

ia

15 g

iorn

i

Da

olt

re1

gio

rno

a 7

gio

rni

A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Dollaro USA

229

Attività per cassa 15A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 15

- Banche 15- Clientela

Passività per cassa 125B.1 Depositi

- Banche- Clientela

B.2 Titoli di debitoB.3 Altre passività 125

Operazioni fuori bilancioC.1 Derivati finanziari con scambio di capitali

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

i

Da

olt

re1

ann

ofi

no

a 5

an

ni

Da

olt

re6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Da

olt

re1

mes

efi

no

a 3

mes

i

Da

olt

re15

gio

rni

a 1

mes

e

Da

olt

re

7 g

iorn

ia

15 g

iorn

i

Da

olt

re1

gio

rno

a 7

gio

rni

A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Sterlina Inglese

230

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Attività per cassa 11 32 35 38 67A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 11 32 35 38 67

- Banche 11- Clientela 32 35 38 67

Passività per cassa 91 8.664 13.267 25.791 81.958 70.013 31.105 1.259B.1 Depositi 191 32

- Banche 191 32- Clientela

B.2 Titoli di debito 61 8.664 13.076 25.759 81.958 70.013 31.105 1.259B.3 Altre passività 29

Operazioni fuori bilancioC.1 Derivati finanziari con scambio di capitali

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

i

Da

olt

re1

ann

ofi

no

a 5

an

ni

Da

olt

re6

mes

ifi

no

a 1

an

no

Da

olt

re3

mes

ifi

no

a 6

mes

i

Da

olt

re1

mes

efi

no

a 3

mes

i

Da

olt

re15

gio

rni

a 1

mes

e

Da

olt

re

7 g

iorn

ia

15 g

iorn

i

Da

olt

re1

gio

rno

a 7

gio

rni

A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione YEN Giapponese

231

Attività per cassa 28A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 28

- Banche 28- Clientela

Passività per cassa 18B.1 Depositi

- Banche- Clientela

B.2 Titoli di debitoB.3 Altre passività 18

Operazioni fuori bilancioC.1 Derivati finanziari con scambio di capitali

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

i

Da

olt

re1

ann

ofi

no

a 5

an

ni

Da

olt

re6

mes

ifi

no

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a 7

gio

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A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Dollaro Canadese

232

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

Attività per cassa 159 517A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 159 517

- Banche 34- Clientela 125 517

Passività per cassa 6 591 125B.1 Depositi 591 125

- Banche 591 125- Clientela

B.2 Titoli di debitoB.3 Altre passività 6

Operazioni fuori bilancioC.1 Derivati finanziari con scambio di capitali

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

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gio

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A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Franco Svizzero

233

Attività per cassa 34A.1 Titoli di StatoA.2 Titoli di debito quotatiA.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R.A.5 Finanziamenti 34

- Banche 34- Clientela

Passività per cassa 1B.1 Depositi

- Banche- Clientela

B.2 Titoli di debitoB.3 Altre passività 1

Operazioni fuori bilancioC.1 Derivati finanziari con scambio di capitali

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

Olt

re5

ann

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Da

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ann

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a 5

an

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15 g

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Da

olt

re1

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gio

rni

A V

istaVoci

Scaglioni temporali

Valuta di denominazione Altre valute residuali

234

2. Distribuzione settoriale delle passività finanziarie

3. Distribuzione territoriale delle passività finanziarie

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

1. Debiti verso clientela 402 925 10.147 667 113.715 399.627

2. Titoli in circolazione 12.736 521.078

3. Passività finanziarie

di negoziazione 239 225

4. Passività finanziarie

al fair value

Totale 12/2006 402 925 10.147 667 126.690 920.930

Totale 12/2005 391 901 9.884 649 123.408 897.074

Imprese diassicura-

zione

SocietàfinanziarieEsposizioni/Controparti Altri

soggetti

Impresenon

finanziarie

Altri entipubblici

Governi e banchecentrali

1. Debiti verso clientela 524.400 778 290 6 8

2. Debiti verso banche 7.147

3. Titoli in circolazione 532.208 1.156 51 399

4. Passività finanziarie di negoziazione 435 26 2

5. Passività finanziarie al fair value

Totale 12/2006 1.064.190 1.961 341 6 409

Totale 12/2005 1.034.779 1.906 332 6 398

Italia Resto delmondo

Altri paesieuropei America AsiaEsposizioni/Controparti

235

SEZIONE 4 - RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti da inadeguatezze, malfun-

zionamenti o carenze nei processi interni, nelle risorse umane, nei sistemi oppure dovute a even-

ti esterni.

Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di immagine, mentre è compreso il rischio lega-

le, ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità con leggi, norme oppu-

re dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri legali delle controparti in una transazione:

tale rischio comprende, fra l'altro, l'esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazio-

ni derivanti da provvedimenti assunti dall'organo di Vigilanza, ovvero da transazioni private.

Struttura organizzativa

Il Gruppo Intesa ha una funzione centralizzata di gestione del rischio operativo, facente parte

della Direzione Risk Management. L'unità è responsabile della progettazione, dell'implementazio-

ne, del miglioramento e del presidio del framework metodologico e organizzativo, nonché della

misurazione dei profili di rischio, della verifica dell'efficacia delle misure di mitigazione e del repor-

ting verso i vertici aziendali.

Per ICC la responsabilità dell'individuazione, della valutazione, della gestione e della mitigazione

dei rischi è assegnata alle singole Casse: all'interno di ogni unità sono state individuate delle figu-

re responsabili dei processi di alimentazione del modello per l'unità di appartenenza. In ICC è

stato creato l'Ufficio Risk Management e un coordinatore ORM.

Dati e Modello Interno

Il modello interno di Banca Intesa, e conseguentemente di tutte le società del Gruppo, è conce-

pito in modo da combinare omogeneamente tutte le principali fonti informative sia di tipo quan-

titativo (dati storici di perdita) che qualitativo (analisi di scenario e scorecard).

Il calcolo dell'esposizione al rischio operativo prevede un orizzonte temporale di un anno ed un

intervallo di confidenza del 99,9% ed è effettuato utilizzando un modello di Loss Distribution

Approach (modello statistico di derivazione attuariale per il calcolo del Value-at-Risk delle perdi-

te operative), applicato sia ai dati quantitativi che a quelli qualitativi.

La componente qualitativa è focalizzata sulla valutazione prospettica del profilo di rischio di cia-

scuna unità - in termini di stima di perdite future, di valutazione dei controlli e delle eventuali

forme di mitigazione in essere - e si basa sulla auto-valutazione (Self Risk Assessment) di alcuni

scenari rilevanti (es. rischio di subire perdite dovute a illeciti interni, rapine, errori non intenziona-

li, ecc...), identificati a partire da un modello proprietario di classificazione dei rischi a sua volta

basato sulle tipologie previste dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2).

236

La componente quantitativa si basa invece sull'analisi e sulla modellizzazione statistica dei dati

storici di perdita interni ed esterni (tramite partecipazione a iniziative consortili quali il Database

Italiano Perdite Operative gestito dall'Associazione Bancaria Italiana e l'Operational Riskdata

eXchange Association) e si avvale di tecniche di analisi dei valori estremi di tipo EVT (Extreme

Value Theory, modello statistico tradizionalmente impiegato per la descrizione dei valori estremi

della distribuzione di perdita).

Per cogliere potenziali rischi residui, i risultati ottenuti dall'analisi quantitativa vengono poi pon-

derati attraverso un indice della qualità dei controlli espresso dall'Audit, sulla qualità del Sistema

dei Controlli Interni e utilizzato all'interno del framework di misurazione per catturare elementi

di rischiosità non ancora manifesti (c.d. “rischio nascosto”).

Anche nel corso del 2006 tutte le Casse ICC e la Holding sono state coinvolte nell'attività di Self

Risk Assessment e hanno contribuito alla rilevazione dei dati quantitativi.

Trasferimento del rischio

Il Gruppo Banca Intesa ha attuato una politica tradizionale di trasferimento del rischio operativo

(assicurazione) perseguendo l'obiettivo di mitigare l'impatto di eventuali perdite inattese, contri-

buendo così alla riduzione del Capitale a Rischio.

Reporting

Il monitoraggio dei rischi operativi è realizzato attraverso un sistema integrato di reporting, che

fornisce al management le informazioni necessarie alla gestione e/o alla mitigazione dei rischi

assunti dal Gruppo.

I dati quantitativi rilevati mensilmente dalle unità organizzative sono oggetto di analisi da parte

dell'unità di Operational Risk Management: tali report evidenziano i principali eventi operativi rile-

vati nel periodo di riferimento, nonché un'analisi dell'andamento temporale dell'esposizione al

rischio e un confronto con le perdite stimate nel Self Risk Assessment dell'anno precedente.

Formazione

Nel corso della fase di implementazione del modello, al fine di supportare con continuità il pro-

cesso di gestione del rischio operativo, sono state svolte diverse sessioni formative per le perso-

ne attivamente coinvolte nel processo di gestione e mitigazione del rischio operativo.

NOTA INTEGRATIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA

237

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

CR FANO - Perdite percentuali per tipologia di evento

(data di contabilizzazione nel 2006)

Dato che la cassa è entrata nel Gruppo Intesa nel corso del 2005 e che quindi da quella data ha

iniziato a rilevare i fenomeni in esame con la metodologia illustrata, si ritiene di non esporre i dati

di raffronto con il 2005.

PRATICHE COMMERCIALI(4.7 Revocatoria fallimentare)

9,97%

PRATICHE COMMERCIALI(4.2 Attività pratiche operative

mercato improprie)0,72%

PRATICHE COMMERCIALI(4.1 Idoneità, riservatezza,

rapporto fiduciario)15,23%

RELAZIONI CON IL PERSONALE E SICUREZZA(3.1 Relazioni con il persoanle)

42,74%

ATTI ILLECITI DI ESTERNI(2.1 Furti e rapine)

22,41%

PROCESSI(7.4 Gestioni clienti - conti

della clientela)2,25%

DISASTRI O ALTI EVENTI(5.5 Leggi sentenze con effetto

retroattivo)6,68%

238

SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per definire

la dimensione del patrimonio, nonché la combinazione ottimale tra i diversi strumenti alternativi

di capitalizzazione, in modo da assicurare che il patrimonio ed i ratios della Cassa siano coerenti

con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il Gruppo Intesa è soggetto ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal Comitato di

Basilea secondo le regole definite da Banca d'Italia. In base a tali regole, a livello consolidato, il

rapporto tra il patrimonio e le attività di rischio ponderate deve essere almeno pari all'8%; men-

tre a livello individuale per le società del Gruppo e quindi anche per la Cassa, tale rapporto scen-

de al 7, il rispetto di tali requisiti è verificato semestralmente dalla Banca d'Italia.

Il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale viene ottenuto attraverso varie leve, quali la politica di

pay out, la definizione di operazioni di finanza strategica (aumenti di capitale, prestiti convertibi-

li, obbligazioni subordinate, ecc.) e la gestione della politica degli impieghi in funzione della

rischiosità delle controparti.

Nel corso dell'anno e su base trimestrale viene effettuata un'attività di monitoraggio del rispetto

dei coefficienti di vigilanza intervenendo, laddove necessario, con appropriate azioni di indirizzo

e controllo sugli aggregati patrimoniali.

Per il dettaglio delle voci relative alla composizione del patrimonio della società si rimanda alle

tavole predisposte a commento delle voci del passivo, Nota integrativa Parte B - Passivo - sezione 14.

NOTA INTEGRATIVA PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

239

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.

(1) Utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.

(2) In caso di utilizzazione della riserva a copertura di perdite non si può fare luogo a distribuzione di utili fino a quando

la riserva non è integrata, o ridotta in misura corrispondente. La riduzione deve avvenire con deliberazione dell'assemblea

straordinaria, senza l'osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell'art. 2445 c.c.

(3) La riserva, qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni dei commi

secondo e terzo dell'art. 2445 c.c. Qualora venga distribuita ai soci concorre a formare il reddito imponibile della società

(4) La riserva è indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. n. 38/2005.

Capitale 77.290Sovrapprezzi di emissione 20.570 A, B, C 20.570Riserve 14.104

Riserva legale 8.147 A (1), B 8.147 Riserve statutarie 2.017 A, B, C 2.017 -8.254Riserva da concentrazione (L. 30/7/1990, art. 7, comma 3, n. 218) A, B (2), C (3)

Riserva da concentrazione (L. 30/7/1990, art. 7, n. 218) A, B (2), C (3)

Altre riserve 3940 A, B, C 3.940 Riserve da valutazione 6.358

Riserva di rivalutazione (L. 2/12/1975, n. 576) A, B (2), C (3)

Riserva di rivalutazione (L. 19/3/1983, n. 72) A, B (2), C (3)

Riserva di rivalutazione (L. 29/12/1990, n. 408) 6314 A, B (2), C (3) 6.314 Riserva di rivalutazione (L. 30/12/1991, n. 413) A, B (2), C (3)

Riserva di rivalutazione (L. 22/11/2000, n. 342) A, B (2), C (3)

Riserva da valutazione di attività disponibili per la vendita 44 (4)

Riserva da valutazione della copertura di flussi finanziari (4)

Utile d'esercizio 12.011

Totale 130.333 40.988 -8.254

per altreragioni

Quotadisponbile

Riepilogo utilizzazionieffettuate negli ultimi

tre eserciziPossibilità

diutilizzazione

(*)

ImportoPer

coperturaperdite

Voci del passivo

240

SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA

Come già segnalato nella relazione sulla gestione, il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patri-

moniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determina-

ti con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della lettera n.

1157011 del 1° dicembre 2005 con la quale la Banca d'Italia ha fornito i principi generali che

informano la nuova disciplina del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti prudenziali su base

consolidata.

Tali principi sono stati inclusi nell'aggiornamento della Circolare n. 155/91 relativa alle “Istruzioni

per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali”.

La citata lettera prevedeva che le nuove regole venissero applicate a decorrere dalla segnalazio-

ne consolidata riferita al 31 dicembre 2005 ma non alle segnalazioni individuali per le quali era

consentito di procedere con il metodo precedente alla entrata in vigore dei principi contabili inter-

nazionali IAS/IFRS fino al 30/6/2006.

NOTA INTEGRATIVA PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

241

2.2 PATRIMONIO DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio di vigilanza, come già nella previgente disciplina, viene calcolato come somma di

componenti positive, incluse con alcune limitazioni, e negative, in base alla loro qualità patrimo-

niale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, al fine di poter-

le utilizzare nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali.

Il patrimonio di vigilanza è costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al

netto di alcune deduzioni; in particolare:

- il patrimonio di base comprende il capitale versato, il sovrapprezzo di emissione, le riserve di utili

e di capitale e il patrimonio di terzi al netto delle azioni o quote proprie in portafoglio, delle atti-

vità immateriali, nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed in quello

corrente;

- il patrimonio supplementare include le riserve da valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonia-

lizzazione, le passività subordinate, al netto delle previsioni di dubbi esiti sui crediti per rischio

paese e di altri elementi negativi.

Dal patrimonio di base e supplementare si deducono le partecipazioni e le altre poste (strumenti

innovativi di capitale, strumenti ibridi di patrimonializzazione e attività subordinate) emessi da tali

enti, nonché i cosiddetti “filtri prudenziali” come meglio precisato nel seguito.

Le nuove disposizioni previste dalla citata lettera del 1° dicembre 2005 e dai successivi aggiorna-

menti delle istruzioni sono finalizzate ad armonizzare i criteri di determinazione del patrimonio di

vigilanza e dei coefficienti con i principi contabili internazionali.

In particolare esse prevedono dei cosiddetti “filtri prudenziali” indicati dal Comitato di Basilea nel

disciplinare i criteri a cui gli organismi di vigilanza nazionali devono attenersi per l'armonizzazio-

ne delle norme regolamentari con i nuovi criteri di bilancio.

I filtri prudenziali, che hanno lo scopo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di

ridurne la potenziale volatilità indotta dall'applicazione dei nuovi principi, si sostanziano in alcu-

ne correzioni dei dati contabili prima del loro utilizzo ai fini di vigilanza. In particolare, con riferi-

mento agli aspetti più rilevanti per la Cassa, le nuove disposizioni prevedono che:

- per le attività finanziarie detenute per la negoziazione, sono pienamente rilevanti sia gli utili che

le perdite non realizzati;

- per le attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili e le perdite non realizzati vengono

compensati: il saldo, se negativo riduce il patrimonio di base, se positivo contribuisce per il 50%

al patrimonio supplementare. Inoltre vengono sterilizzati eventuali profitti e perdite non realizza-

ti su crediti classificati come attività disponibili per la vendita;

- per le operazioni di copertura, gli utili e le perdite non realizzati sulle coperture di cash flow,

iscritti nell'apposita riserva, vengono sterilizzati, mentre non si applica alcun filtro prudenziale

242

sulle coperture di fair value;

- le partecipazioni detenute in imprese di assicurazione, vengono dedotte dal patrimonio di base

e supplementare;

- la partecipazione nel capitale della Banca d'Italia, viene dedotta dal patrimonio di vigilanza tra-

mite l'ammortamento in quote costanti, lungo un arco temporale di 5 anni.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Descrizione aggregato 12/2006 12/2005

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 112.515 118.611

Filtri prudenziali del patrimonio base:

- Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi

- Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi 50

B. Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali 112.465 118.611

C. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione

dei filtri prudenziali 6.408 6.314

Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:

- Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi

- Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi 47

D. Patrimonio supplementare dopo l'applicazione dei filtri prudenziali 6.361 6.314

E. Totale patrimonio base e supplementare dopo l'applicazione

dei filtri prudenziali 118.826 124.925

Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -

F. Patrimonio di vigilanza 118.826 124.925

NOTA INTEGRATIVA PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

243

2.3 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

In base alla istruzioni di Vigilanza, il patrimonio del Gruppo creditizio deve rappresentare almeno

l'8% del totale delle attività ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio creditizio,

valutato in base alla categoria delle controparti debitrici, alla durata, al rischio paese ed alle

garanzie ricevute.

Per le Società bancarie del Gruppo, e quindi anche per la Cassa il Patrimonio di Vigilanza deve

rappresentare almeno il 7% delle attività ponderate come sopra calcolate.

Le banche sono inoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all'attività di interme-

diazione: tali rischi di mercato sono calcolati sull'intero portafoglio di negoziazione distintamen-

te per i diversi tipi di rischio, rischio di posizione su titoli di debito e di capitale, rischio di regola-

mento, rischio di controparte e rischio di concentrazione. Con riferimento all'intero bilancio,

occorre inoltre determinare il rischio cambio ed il rischio di posizione su merci. E' consentito l'uti-

lizzo di modelli interni per determinare il requisito patrimoniale dei rischi di mercato ma la Cassa

adotta per tutti ri rischi individuati delle metodologie standard.

Sono comunque in uso per la valutazione della solidità patrimoniale coefficienti più rigorosi: il

Tier1 capital ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponde-

rate, e il Core Tier1 capital ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base (al netto delle

preference shares se presenti) e attività di rischio ponderate.

Come risulta dalla tabella sulla composizione del patrimonio di vigilanza e sui coefficienti, la

Cassa, al 31 dicembre 2006, presentava un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio

ponderate pari al 10,86% ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponde-

rate pari all'11,47%, superiore rispetto al requisito minimo del 7%.

244

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

12/2006 12/2005 12/2006 12/2005A. ATTIVITÀ DI RISCHIOA.1 Rischio di credito 1.336.282 1.268.059 1.022.613 779.757METODOLOGIA STANDARDATTIVITÀ PER CASSA 1.246.171 1.225.192 935.722 743.6621. Esposizioni (diverse dai titoli di capitale e da altre attività

subordinate) verso (o garantite da):1.1 Governi e Banche Centrali 31.898 34.5751.2 Enti pubblici 2.954 282 591 561.3 Banche 44.502 237.155 8.124 46.5631.4 Altri soggetti (diversi dai crediti ipotecari su immobili residenziali e non residenziali) 679.346 427.108 680.343 429.801

2. Crediti ipotecari su immobili residenziali 454.000 488.280 227.000 244.1403. Crediti ipotecari su immobili non residenziali4. Azioni, partecipazioni e attività subordinate 180 136 180 1365. Altre attività per cassa 33.292 37.655 19.483 22.965ATTIVITÀ FUORI BILANCIO 90.111 42.867 86.891 36.0951. Garanzie e impegni verso (o garantite da): 87.788 39.291 86.426 35.380

1.1 Governi e Banche Centrali 303 6001.2 Enti pubblici 93 2.895 19 5791.3 Banche 491 1.012 10 171.4 Altri soggetti 86.901 34.784 86.398 34.784

2. Contratti derivati verso (o garantiti da): 2.324 3.576 465 7152.1 Governi e Banche Centrali2.2 Enti pubblici2.3 Banche 2.324 3.576 465 7152.4 Altri soggetti

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZAB.1 Rischio di credito 71.583 54.583B.2 Rischi di mercato 932 9921. Metodologia standard X X

di cui:- rischio di posizione su titoli di debito X X 926 954- rischio di posizione su titoli di capitale X X 4 19- rischio di cambio X X- altri rischi X X 1 20

2. Modelli interni X Xdi cui:

- rischio di posizione su titoli di debito X X- rischio di posizione su titoli di capitale X X- rischio di cambio X X

B.3 Altri requisiti prudenziali X XB.4 Totale requisiti prudenziali (B1+B2+B3) X X 72.515 55.575

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA X XC.1 Attività di rischio ponderate X X 1.035.924 793.923C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio

ponderate (Tier 1 capital ratio) X X 10,86% 14,94%C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio

ponderate (Total capital ratio) X X 11,47% 15,74%

NOTA INTEGRATIVA PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

245

Non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda, né

durante l'esercizio né dopo la chiusura dello stesso.

NOTA INTEGRATIVA PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

246

1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti

Amministratori Altri Dirigenti

Sindaci, Direttori con responsabilità

e Vice Direttori Generali strategiche

Emolumenti e contributi sociali 802

Bonus premi e incentivi vari 22

Altri oneri previdenziali e assicurativi (1) 9

Benefici non monetari 6

Indennità diverse per cessazione

rapporto di lavoro (2) 16

Pagamento in azioni (stock options)

(1) Include gli oneri a carico della Società per previdenze complementari, polizze assicurative ecc.

(2) La voce include la quota di TFR di competenza dell'esercizio nonché eventuali indennità di buonuscita.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

NOTA INTEGRATIVA PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Entità esercitanti influenza

notevole sulla Società 39.701 703 939

Controllate

Collegate

Joint venture

Dirigenti con responsabilità

strategiche 6

Altre parti correlate 193 6.552

Totale - - 193 39.701 7.261 939 -

Att

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iate

247

Non esistono accordi basati su strumenti patrimoniali della Banca.

NOTA INTEGRATIVA PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

ALLEGATI

Principio Descrizione Regolamento / Omologazione

IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 707/2004 mod. 2236/2004 - 2237/2004 - 2238/2004 - 211/20051751/2005 - 1864/2005 - 1910/2005

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 211/2005IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2236/2004IFRS 4 Contratti assicurativi 2236/2004IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate 2236/2004IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1910/2005IAS 1 Presentazione del bilancio 2238/2004 - mod. 1910/2005IAS 2 Rimanenze 2238/2004IAS 7 Rendiconto finanziario 1725/2003 mod. 2238/2004IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 2238/2004IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 2238/2004IAS 11 Commesse a lungo termine 1725/2003IAS 12 Imposte sul reddito 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004 - 211/2005IAS 14 Informativa di settore 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 2238/2004 mod. 211/2005 -

1910/2005IAS 17 Leasing 2238/2004IAS 18 Ricavi 1725/2003 mod. 2236/2004IAS 19 Benefici per i dipendenti 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004 - 211/2005 - 1910/2005IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull’assistenza pubblica 1725/2003 mod. 2238/2004IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 2238/2004 IAS 23 Oneri finanziari 1725/2003 mod. 2238/2004IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 2238/2004 mod. 1910/2005IAS 26 Fondi di previdenza 1725/2003IAS 27 Bilancio consolidato e separato 2238/2004IAS 28 Partecipazioni in collegate 2238/2004IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1725/2003 mod. 2238/2004IAS 30 Informazioni richieste nel bilancio delle banche e degli istituti finanziari 1725/2003 mod. 2238/2004IAS 31 Partecipazioni in Joint venture 2238/2004IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 2237/2004 mod. 2238/2004 -

211/2005 - 1864/2005IAS 33 Utile per azione 2238/2004 mod. 211/2005IAS 34 Bilanci intermedi 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 2236/2004 mod. 2238/2004IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004IAS 38 Attività immateriali 2236/2004 mod. 2238/2004 -

211/2005 - 1910/2005IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 2086/2004 mod. 2236/2004 -

211/2005 - 1751/2005 - 1864/20051910/2005 - 2106/2005

IAS 40 Investimenti immobiliari 2238/2004IAS 41 Agricoltura 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004

250

ALLEGATI

Allegato n. 1

Elenco dei principi contabili IAS / IFRS omologati dalla Commissione Europea

251

Interpretazioni Regolamento / Omologazione

IFRIC 1 Cambiamenti nella passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività 2237/2004similari

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1073/2005IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1910/2005IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche

ambientali 1910/2005 SIC 7 Introduzione dell’euro 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle attività operative 1725/2003SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (Società veicolo) 1725/2003 mod. 2238/2004 -

1751/2005SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti

al controllo 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 15 Leasing operativo - Incentivi 1725/2003 SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un’impresa o dei

suoi azionisti 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in concessione 1725/2003SIC 31 Ricavi - Opeazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari 1725/2003 mod. 2238/2004SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi a siti web 1725/2003 mod. 2236/2004 -

2238/2004

252

Allegato n. 2

Bilancio della Capogruppo Banca Intesa Spa - dati di sintesi

Ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile, con riferimento alla Riforma del Diritto Societario,

si riporta, il prospetto riepilogativo dei principali dati dell’ultimo bilancio approvato della società

Capogruppo controllante.

Voci di bilancio 2005 2004 Variazioni

con IAS 39(*) assolute %

Dati economici (millioni di euro)

Interessi netti 3.194 3.078 116 3,8

Commissioni nette 2.271 2.050 221 10,8

Risultato delle attvità di negoziazione 311 157 154 98,1

Proventi operativi netti 6.195 6.036 159 2,6

Oneri operativi -3.552 -3.673 -121 -3,3

Risultato della gestione operativa 2.643 2.363 280 11,8

Rettifiche di valore nette su crediti -347 -518 -171 -33,0

Risultato netto 1.564 1.234 330 26,7

Dati patrimoniali (millioni di euro)

Crediti verso clientela 110.567 102.669 7.898 7,7

Attività / passività finanziarie di negoziazione 24.756 22.155 2.601 11,7

Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.771 2.529 242 9,6

Attività immobilizzate 13.441 12.685 756 6,0

Totale attività 207.805 200.898 6.907 3,4

Raccolta da clientela 137.862 134.589 3.273 2,4

Raccolta indiretta da clientela 203.738 219.635 -15.897 -7,2

di cui gestita 29.593 36.450 -6.857 -18,8

Posizione interbancaria netta 2.543 8.031 -5.488 -68,3

Patrimonio netto 14.251 13.129 1.122 8,5

Struttura operativa

Numero dei dipendenti 30.663 31.350 -687

di cui: Italia 30.278 30.956 -678

Estero 385 394 -9

Numero degli sportelli bancari 2.084 2.170 -86

di cui: Italia 2.078 2.164 -86

Estero 6 6

(*) Dati riferiti agli schemi riclassificati di conto economico e di stato patrimoniale come riportati nelle note esplicativedella relazione sulla gestione. (*) Dati comparativi sulla base dei principi contabili IAS/IFRS, incluse la stima degli effetti dell’applicazione dello IAS 39relativo agli strumenti finanziari e l’allocazione a voce propria delle attività in via di dismissione, delle passività associatee dei relativi effetti economici. Sono inoltre inclusi gli effetti delle operazioni di incorporazione e di conferimento avve-nute nell’esercizio 2005.

ALLEGATI

253

Allegato n. 3

Elenco immobili

N. COMUNE UBICAZIONE Investimenti Rivalutazione Valori lordidi legge (*)

1 BARCHI VIA ROMA, 45 85 31 117 2 CARTOCETO LUCREZIA - VIA DELLA STAZIONE,16 347 283 630 3 CATTOLICA CATTOLICA - PIAZZA DELLA REPUBBLICA, 3/7 651 651 4 CESENA VIALE MARCONI, 428 902 902 5 FANO VIA S.LAZZARO, 18 502 466 968 6 FANO CORSO MATTEOTTI, 96 53 53 7 FANO P.ZO BAMBINI - PZA XX SETTEMBRE, 17/20 2.060 1.891 3.950 8 FANO SEDE CENTRALE - P.ZZA XX SETTEMBRE,16 94 2.511 2.605 9 FANO VIA ARCO D'AUGUSTO, 47 249 439 687 10 FANO VIA CANALE ALBANI, 7/B 363 363 11 FANO VIA CAVOUR, 24/26 1.001 690 1.691 12 FANO VIA DE CUPPIS, 7 767 767 13 FANO VIA E. EUSEBIO,18/24/26 328 328 14 FANO VIA FRAGHETTO, 28 396 100 496 15 FANO VIA GARIBALDI, 59 367 367 16 FANO VIA ROMA, 26 543 304 847 17 FANO VIA SAN PATERNIANO, 18 56 123 179 18 MONDOLFO MAROTTA - VIA LITORANEA, 86 472 312 784 19 MONDOLFO MAROTTA - VIA LITORANEA, 47 20 60 80 20 MONDOLFO VIA XX SETTEMBRE, 34 113 275 388 21 MONTEMAGGIORE VILLANOVA 166 166 22 MONTEPORZIO VIA CANTE DI MONTEVECCHIO 511 511 23 MONTEPORZIO VIA MAZZINI, 117 4 41 45 24 MONTEPORZIO VIA ROMA, 1 2 119 121 25 ORCIANO PIAZZALE DELLA RIPA, 5 3 130 133 26 ORCIANO VIA KENNEDY, 2 17 43 60 27 PERUGIA VIA CAMPO DI MARTE 12 12 28 PERUGIA VIA CAMPO DI MARTE 5 5 29 PERUGIA VIA CAMPO DI MARTE, 6/F 625 625 30 PESARO VIA CASSI, 27/29 129 129 31 PESARO VIA PONCHIELLI, 94 1.884 1.884 32 PESARO VIA PONCHIELLI, 97 2 2 33 PIAGGE VIA ROMA, 92/94 151 8 159 34 SALTARA CALCINELLI - VIA V.VENETO, 1 447 97 544 35 SALTARA CALCINELLI - VIA V.VENETO, 1 99 22 121 36 SAN COSTANZO VIALE DELLA LIBERTA' 306 321 627 37 SENIGALLIA VIA DEI GAROFANI 58 13 71 38 SENIGALLIA VIA DEI GAROFANI 10 2 13 39 SENIGALLIA VIA DEI GERANI 807 151 958 40 SERRUNGARINA TAVERNELLE - VIA DEGLI ULIVI 369 143 513

Totale 14.975 8.576 23.551

(*) Rivalutazione legge 576/75 76 Rivalutazione legge 72/83 2.228 Rivalutazione legge 408/90 6.271 Totale 8.575

254

ALLEGATI

Allegato n. 4

Partecipazioni

Valore dibilancio

Ns. quota%

Valore dibilancio

Ns. quota%

Controvalorein euro

Valorenominalein valutaoriginaria

Valutaoriginaria

NumeroAzioni

o quote

2006 2005

101 EURO 52,16 52,16 0,034 52,16 0,034 52,16 Banca d’Italia Spa

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

257

Nel corso dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2006 il Collegio Sindacale ha svolto l’attività di vigi-

lanza contemplata dalla legge e dallo statuto sociale, attenendosi ai principi di comportamento

raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.

I sindaci:

- hanno partecipato alle Assemblee dei Soci ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e

del Comitato Esecutivo, acquisendo in tali sedi – nell’ottica di presidio della sana e corretta gestio-

ne aziendale - adeguate informazioni sull’attività svolta dalla Cassa e, in particolare, sulle opera-

zioni di maggior rilievo patrimoniale, finanziario ed economico;

- hanno preso conoscenza sull’evoluzione della struttura organizzativa, verificandone l’adegua-

tezza attraverso l’analisi della relativa documentazione ed incontri con i responsabili aziendali;

- si sono soffermati, in specie, sull’assetto dei controlli interni, al fine di valutarne il livello di affi-

dabilità in termini di governo dei rischi aziendali. A tal fine, hanno posto in essere verifiche riguar-

danti le attività di gestione e controllo dei rischi creditizi - core business aziendale - rilevandone

la complessiva funzionalità, in via di progressivo potenziamento;

- con riferimento all’attività dell’Internal Auditing, hanno approvato il relativo piano di lavoro

annuale e vagliato le risultanze dei numerosi e articolati accertamenti condotti presso la rete azien-

dale e a distanza; in questo ambito è dato specifico rilievo, tra l’altro, alla gestione dei crediti non-

chè all’osservanza della disciplina in materia di servizi di investimento e di “antiriciclaggio”.

Come rilevato nella parte E della “nota integrativa”, le verifiche sul sistema dei controlli interni

condotte in sede di auditing non hanno messo in luce carenze di portata tale da comportare un

giudizio di inadeguatezza. Il rafforzamento di alcune funzioni di controllo, segnatamente in mate-

ria di Risk Management, è in via di realizzazione.

- hanno sistematicamente scambiato informazioni e valutazioni con la società di revisione incari-

cata della revisione contabile del bilancio;

- hanno accertato la corretta impostazione del bilancio di esercizio e la sua rispondenza ai requi-

siti previsti dalla legge e dalla normativa di vigilanza. Confermano, in particolare, che la relazio-

ne consiliare in ordine all’andamento della gestione illustra in modo completo ed esauriente i pro-

fili di maggiore rilevanza.

Come anticipato nella propria relazione concernente il precedente esercizio, il Collegio ha rivolto

particolare attenzione alle complesse fasi progettuali e gestionali che hanno caratterizzato l’inte-

grazione - positivamente conclusa nel 2006 - nell’ambito del gruppo Banca Intesa, in relazione

alle sue marcate implicazioni di natura strategica, gestionale, operativa ed organizzativa. Si è par-

ticolarmente soffermato sulle interrelazioni con la sub-holding Intesa Casse Centro, deputata alla

gestione in outsourcing di rilevanti processi di governance, operativi e di controllo. Sulle proble-

matiche relative alle interrelazioni di gruppo potrà riflettersi, nell’esercizio 2007, l’evoluzione del-

l’avviato processo di fusione delle realtà Intesa e San Paolo.

Nel corso della propria attività, i sindaci non hanno rilevato fatti di significatività tale da richieder-

ne segnalazione ad Autorità di controllo o menzione nella presente relazione.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALEALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Gli amministratori non hanno esercitato la deroga di cui all’art. 2423, comma 4, del Codice Civile.

Le operazioni infragruppo e con parti correlate hanno natura ordinaria, appaiono congrue e

rispondenti all’interesse della società.

In relazione a quanto sopra, il Collegio Sindacale propone all’Assemblea di approvare il bilancio

dell’esercizio 2006 così come redatto dal Consiglio di Amministrazione.

Fano, 16 marzo 2007.

Il COLLEGIO SINDACALE

(F.to Stefano Caringi)

(F.to Alessandro Santucci)

(F.to Massimo Virgili)

258

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

261

Agli Azionisti

della Cassa di Risparmio di Fano S.p.A.

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio costituito dallo stato patrimoniale,

dal conto economico, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto, dal rendiconto finanzia-

rio e dalla relativa nota integrativa della Cassa di Risparmio di Fano S.p.A. chiuso al 31 dicembre

2006. La responsabilità della redazione del bilancio compete agli amministratori della Cassa di

Risparmio di Fano S.p.A.. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilan-

cio e basato sulla revisione contabile.

Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccoman-

dati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri la revisione è stata pianificata e svol-

ta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato

da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione com-

prende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi

e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della corret-

tezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministra-

tori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giu-

dizio professionale.

Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini com-

parativi, si fa riferimento alla relazione emessa da altro revisore in data 21 marzo 2006.

A nostro giudizio, il bilancio di esercizio della Cassa di Risparmio di Fano S.p.A. al 31 dicembre

2006 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea,

nonchè ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.L.gs. n. 38/2005; esso pertanto è

redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e

finanziaria, il risultato economico, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa della Cassa

di Risparmio di Fano S.p.A. per l’esercizio chiuso a tale data.

Firenze, 16 marzo 2007

Reconta Ernst & Young S.p.A.

Lorenzo Signorini

(Socio)

1.

2.

3.

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONEAi sensi dell’art. 156 e dell’art. 165 del D.L.gs. 24.2.1998, n°58

VERBALE DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI

265

(omissis)

L`Assemblea dei Soci della Carifano - Cassa di Risparmio di Fano SpA,

• preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione, dello Stato Patrimoniale, del

Conto Economico, del Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e del Rendiconto

Finanziario, della Nota Integrativa e dei relativi allegati

• preso atto della Relazione del Collegio Sindacale

• preso atto della Relazione della Società di Revisione Reconta Ernst & Young SpA

APPROVA ALL’UNANIMITÀ

a) il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006, completo di Stato Patrimoniale, Conto

Economico, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, Rendiconto Finanziario, Nota

Integrativa, nonché dei relativi allegati, e la Relazione degli Amministratori sulla Gestione ;

b) l’utile netto di esercizio di Euro 12.011.334,15, così come presentato dal Consiglio di

Amministrazione nel suo complesso e nelle singole appostazioni;

c) il riparto dell'utile di esercizio nel modo seguente:

- alla riserva legale una quota del 5% Euro 600.566,71;

- al fondo a disposizione del Consiglio di

Amministrazione per iniziative sul territorio

di sviluppo economico, sociale e culturale

una quota del 6% Euro 720.680,05;

- ai soci quale dividendo nella misura

di Euro 0,71368 per ciascuna delle

n.14.978.619 azioni in circolazione Euro 10.689.940,81;

- altre riserve Euro 146,58;

• di mettere in pagamento il dividendo con l’osservanza delle norme di legge, dal giorno 10

maggio 2007.

(omissis)

Il Segretario Il Presidente

(F.to Notaio Massimo Spinazzola) (F.to Mario Pesaresi)

VERBALE DI ASSEMBLEA DEI SOCI2 aprile 2007

Impaginazione:Zagù Associati

Stampa:Digital Team