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Guide per i laureati www.flickr.com/Mother_flickr il Marketing di se stessi come fare il bilancio dei propri punti di forza e debolezza, tracciare un progetto professionale e cercare lavoro. 3

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Guide per i laureati

www.flickr.com/Mother_flickr

il Marketing di se stessi come fare il bilancio dei propri punti di forza e debolezza,

tracciare un progetto professionale e cercare lavoro.

3

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Per trovare il lavoro che si sogna potrebbe non essere sufficiente saper scrivere un buon curriculum, ricercare e raccogliere accuratamente le offerte di lavoro o prepararsi con impegno per un colloquio di selezione. Ognuna di queste azioni è importante ma non sufficiente a centrare il bersaglio. Bisogna avere una strategia generale che nasce dall’aver fatto chiarezza su di sé, sulle proprie aspettative autentiche, sulle proprie capacità. Si tratta di dare vita a un proprio Piano di Marketing. Marketing strategico e marketing operativo I due momenti tradizionali del marketing sono quello “strategico” e quello “operativo”: • Strategico: si individuano i punti di forza del prodotto o del servizio da porre sul mercato, • Operativo: si pianificano e realizzano le azioni concrete di promozione. Per promuovere se stessi nel mondo del lavoro si realizza un processo analogo: • dapprima è necessario fare chiarezza su se stessi, sui propri punti di forza e sulle proprie

aspettative, elaborando una strategia di sviluppo del proprio percorso professionale; • in secondo luogo bisogna pianificare e realizzare alcune attività per la ricerca del lavoro, come

ad esempio scrivere il curriculum e individuare i canali migliori per diffonderlo. Queste pagine, insieme alle schede e al percorso di bilancio di competenze, sono dedicate a questi due momenti del “marketing di se stessi”. Ascoltare se stessi, mettersi nei panni degli altri Come insegna il marketing, anche per promuovere se stessi ed essere presi in considerazione da un selezionatore, ciò che conta è la personalizzazione della propria richiesta di lavoro, intesa sia come valorizzazione delle proprie caratteristiche, sia come adeguamento alle esigenze dell’interlocutore.

COMUNICAZIONE PERSONALIZZATA

rispetto a

Caratteristiche del prodotto (se stessi) Esigenze dell’Interlocutore (l’impresa) Pertanto, le due questioni importanti che si possono mutuare dal marketing a beneficio della ricerca attiva del lavoro sono:

• la conoscenza adeguata delle proprie caratteristiche e aspirazioni; • la capacità di entrare in sintonia con il mercato del lavoro.

Vediamo brevemente in cosa possa consistere quello che possiamo chiamare “marketing di se stessi”.

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IL PIANO DI MARKETING DI SE STESSI

Fase Strategica: gli strumenti per scegliere consapevolmente

Per muoversi in un mondo del lavoro continuamente in divenire – nel quale probabilmente ciascuno cambierà attività più volte durante la propria vita – è importante ogni tanto fermarsi a riflettere su di sé, per capire quali aspettative si hanno, riconoscere le proprie capacità e decidere quale direzione scegliere. Il “Piano di Marketing di se stessi” consiste nel trovare un punto di equilibrio soddisfacente tra aspettative, capacità e dati di realtà. Tale piano si ricava dal proprio bilancio di competenze e si concretizza in un proprio progetto professionale. Si propone un percorso per redigere: • il proprio Bilancio di Competenze (un bilancio delle proprie caratteristiche temperamentali e

delle capacità acquisite attraverso la formazione e le esperienze di lavoro); • il proprio Progetto professionale, comprensivo delle azioni concrete da intraprendere per

autopromuoversi nel mercato del lavoro. Si tratta di strumenti già testati da diverse persone e utilizzabili interamente o parzialmente, a seconda del bisogno del momento: se si vuole fare chiarezza sulle proprie aspettative e capacità sarà opportuno provare a svolgere il bilancio delle competenze; se invece è già chiaro quale sia il proprio potenziale e ci si chiede come metterlo a frutto in una professione concreta si potrà direttamente provare a redigere il progetto professionale. Il percorso è costituito da una serie di Schede1, riportate nell’appendice della guida. Sebbene le schede costituiscano un percorso di autovalutazione, sarà estremamente utile confrontarsi con un operatore o orientatore. Le schede sono organizzate in 4 sezioni:

1. La prima sezione offre un supporto per un lavoro personale di autoanalisi (caratteristiche personali, formazione, lavoro) e, inoltre, presenta tre brevi test che forniscono uno specchio con cui confrontarsi, per una visione il più possibile equilibrata del proprio bilancio personale. Per la rielaborazione del test di Kolb è consigliabile un confronto con un orientatore.

2. la seconda sezione è dedicata al Progetto professionale: una sintesi che aiuta a stabilire, in base alle proprie aspettative, il profilo professionale più adatto e le azioni da intraprendere per realizzare la propria strada. Per completare questa sezione è consigliabile un confronto con un operatore.

3. la terza sezione è curata da un orientatore ed offre la sintesi finale del bilancio di competenze e le indicazioni per il proprio orientamento.

4. l’ultima sezione consiste in una valutazione del percorso da parte dell’utente.

1 Le schede sono realizzate ad uso interno in collaborazione con l’agenzia formativa Coverfop di Vercelli e ServizioCivileVercelli del Comune di Vercelli, sotto licenza Creative Commons 3.0 (www.creativecommons.it), utilizzando strumenti e test già pubblicati, in particolare le fonti sono: Test CVAG di Barret e Williams, Test di Kolb, Linee Guida per l’elaborazione del progetto professionale (ItaliaLavoro, 2007), L’arte di promuovere se stessi (Walter Passerini, 2007), Bilancio di competenze (Coverfop, 2004).

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Sezione Scheda Obiettivo

Scheda 1: Storia, Valori, sogni Consapevolezza della propria storia, dei propri valori e sogni

Scheda 2: abilità, capacità, interessi, qualità

Consapevolezza delle proprie abilità, capacità lavorative, interessi e qualità personali

Scheda 3: Formazione e Apprendimento formale

Analisi delle competenze acquisite nei percorsi di studio certificati

Scheda 4: Formazione Non formale Analisi delle competenze acquisite nei percorsi di apprendimento Non formale (esperienze programmate e scelte volontariamente ma non certificate formalmente: volontariato, stage…)

Scheda 5: Formazione Informale Analisi delle competenze acquisite attraverso attività del tempo libero

1. Bilancio

Personale

A. Autoanalisi (qualità personali, formazione, lavoro)

Scheda 6: Esperienze di lavoro Analisi delle esperienze di lavoro Scheda 7: Autostima Autovalutazione del proprio livello di

autostima Scheda 8: Le mie Attitudini – test CVAG Autovalutazione delle proprie attitudini

caratteriali (test di Barret-Williams)

B. Test

(strumenti di confronto per il bilancio personale)

Scheda 9: Stili di apprendimento – test Kolb

Valutazione dei propri stili di apprendimento (test di Kolb)

2. Progetto

professionale

Scheda 10: il Progetto professionale Sintesi su: obiettivo professionale, profilo professionale, competenze da acquisire e azioni da svolgere (in collaborazione con un operatore)

3. Bilancio finale Scheda 11: il Bilancio finale Sintesi su: punti di forza, criticità e suggerimenti per l’orientamento (a cura dell’orientatore)

4. Valutazione Scheda 12: questionario di valutazione del percorso

Valutazione del percorso svolto (da consegnarsi all’operatore)

Alla base del Bilancio di Competenze c’è un concetto semplice: per svolgere una certa attività si devono possedere delle capacità. Sono le capacità che consentono di agire in modo adeguato. Mentre nel mondo del lavoro e della formazione di diversi anni fa si puntava sulle attività da eseguire e il “mansionario” era lo strumento principe del direttore del personale e dei capireparto, oggi si è compreso che le mansioni materiali si imparano in fretta, se si è acquisita una serie di capacità, di “competenze” adeguate. Si è così affermato un modello di formazione e di lavoro “per Competenze”. Tradizionalmente si usa distinguere le Competenze in tre elementi: le conoscenze (quello che so), le capacità (quello che so fare) e i comportamenti (quello che sono). Oggi si usa anche molto distinguere le competenze in: Competenze di Base (capacità basilari per muoversi nel mondo del lavoro), Competenze tecnico-professionali (che distinguono una professione da un’altra) e Competenze trasversali (i comportamenti e atteggiamenti di qualità, come la flessibilità, la capacità di imparare bene e in fretta, la capacità relazionale…). Le Competenze di base e le Competenze tecnico-professionali sono considerate “hard”, mentre le Competenze trasversali sono anche dette “soft”, intendendo così evidenziare che le prime sono basilari per caratterizzare una professione (costruire, guidare, insegnare…), mentre le ultime sono in un certo senso di livello superiore, perché apportano qualità, sono applicabili in tutti gli ambiti lavorativi e costituiscono spesso il “vantaggio competitivo” per il quale un lavoratore è spesso preferito a un altro. Oggi si punta molto, dunque, sull’apprendimento delle Competenze trasversali, perché si ritiene (e i titolari delle aziende per primi) che le competenze tecnico-professionali si acquisiranno direttamente sul lavoro. Anche per questi motivi, svolgere almeno una volta il proprio Bilancio delle Competenze (si vedano le schede in appendice) significa mettersi di fronte a se stessi, riflettere su limiti e potenzialità e proporsi un percorso di sviluppo.

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Fase Operativa: gli strumenti per autopromuoversi

La scheda dedicata al progetto professionale (si veda in appendice), come già detto, si conclude con alcune azioni concrete da svolgere per la ricerca attiva del lavoro come, ad esempio: redigere un curriculum in formato europeo, consultare le inserzioni su un giornale specializzato o partecipare ad un careerday. In quest’ultima sezione si indicano alcuni strumenti utili per promuovere la propria candidatura e trovare lavoro. Nessuno di questi strumenti è a priori più efficace di un altro: dipenderà dal proprio progetto, dal tipo di azienda cui rivolgersi, dal tempo che si ha a disposizione. In realtà, due sono le tecniche per utilizzarli efficacemente: integrare tra loro i canali e collegare informazioni e situazioni con creatività. Sarà importante muoversi sull’intera area di mercato del lavoro e non soltanto sulla parte nota: gli ambiti più visibili e conosciuti sono quelli in cui si troverà maggior concorrenza da parte di altre persone in cerca di lavoro. Associazioni di categoria professionali, albi, ordini Può essere importante contattare l’associazione di categoria di riferimento rispetto al proprio profilo professionale per informarsi sulle ultime novità e chiedere un suggerimento. Presso alcune associazioni vengono talvolta raccolti i curricula di candidati o viene curato un servizio di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. I motori di ricerca e le Pagine Gialle e Bianche saranno utili per recuperare i riferimenti. In molti casi, le schede relative ai profili professionali pubblicate da Isfol (http://orientaonline.isfol.it/) riportano indirizzi utili. Congressi e convegni Può essere utile seguire congressi e convegni che riguardano i temi di vostro interesse. In queste occasioni è possibile contattare conferenzieri, incontrare responsabili, raccogliere informazioni su novità e sviluppi di settore. Con un po’ di intraprendenza ci si può proporre per un breve colloquio, lasciare i propri riferimenti, raccogliere indirizzi cui inoltrare un curriculum: occasioni per mostrarsi operosi e dinamici. Fiere specialistiche Le iniziative speciali, dedicate ad un settore lavorativo specifico, possono essere un’interessante opportunità per raccogliere informazioni e contatti. Chi è interessato al settore turistico, per esempio, potrà visitare la B.I.T. (Borsa internazionale del turismo) che si svolge tutti gli anni a Milano; chi ambisce a lavorare nel settore editoriale non mancherà di visitare il Salone del Libro di Torino. Una ricerca su Internet permette di trovare informazioni sulle diverse fiere specialistiche che si svolgono durante l’anno. Inserzioni Le classiche inserzioni di lavoro sui giornali possono costituire un’opportunità non solo per cogliere offerte interessanti ma anche per chiarire meglio il proprio progetto. In tal modo sarà infatti possibile valutare i punti di forza e debolezza, confrontandosi con i requisiti richiesti. Nel rispondere ad un’inserzione converrà allegare al proprio cv anche una lettera di accompagnamento. È anche possibile scrivere una propria inserzione, offrendosi per un lavoro, ma questo canale sarà utile solo nel caso si posseggano titoli o competenze non generiche: non sarà utile scrivere “Neolaureato cerca lavoro…”; sarà meglio dire “Neolaureato in statistica con tesi sul marketing diretto…”.

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Internet Il 70% di chi cerca lavoro utilizza la rete. Oltre alle numerose banche dati per consultare le offerte di lavoro, internet consente di ottenere molte informazioni sulle aziende e i settori produttivi di proprio interesse: in questo modo sarà possibile redigere una lettera di candidatura adeguata e affrontare il colloquio mostrando di conoscere come è organizzata l’azienda. Inoltre, attraverso accurate ricerche, sarà possibile individuare settori o aziende meno visibili o non solite a pubblicare annunci per la ricerca di lavoratori. Reti di conoscenze La rete di conoscenze costituita da parenti, amici e conoscenti è un canale molto diffuso per trovare lavoro. Non si tratta della cosiddetta “raccomandazione”: il contatto diretto e il passaparola rimangono sempre il canale più veloce e affidabile nella comunicazione, sia tra le persone che con le organizzazioni. Sono sempre più diffuse anche in Italia le reti di conoscenze tramite internet. Si tratta dei social network: accanto a Facebook ed altri, orientati a stabilire reti amicali e basati su un utilizzo prevalentemente ludico, sono in espansione social network come Likedin (più di 35 milioni di utenti a livello mondiale), Xing (8 milioni di utenti in Europa) oViadeo (oltre 7 milioni di utenti), orientati a costruire reti di professionisti per l’autopromozione del proprio profilo (anche con la compilazione del curriculum on line) e la ricerca di lavoro. Autocandidatura attraverso curriculum vitae Il curriculum vitae è spesso considerato lo strumento principe per autopromuoversi. Questa considerazione può essere vera a patto che il curriculum sia compilato in modo adeguato (si veda la guida specifica di questa collana), sia inviato non a caso ma ad aziende scelte e sia associato ad una lettera di accompagnamento che motivi la propria candidatura e invogli e agevoli la lettura da parte del selezionatore. Se si è individuato adeguatamente il proprio profilo professionale e si sono utilizzati altri canali qui descritti, risulterà più facile individuare una rosa più ristretta e mirata di imprese o di ruoli chiave all’interno dell’organigramma aziendale cui indirizzare la candidatura. Un conferenziere di un convegno, una notizia letta sul giornale, un’intervista alla radio possono dare lo spunto per contattare una persona di riferimento: nella lettera di accompagnamento si avrà cura di partire dall’occasione o dal motivo per evidenziare come la propria esperienza nel settore o la propria laurea sono fortemente collegati a quanto sentito o letto. Career Day Diverse università e alcune realtà private organizzano giornate di incontro tra laureati e aziende durante le quali i candidati possono realizzare un breve colloquio presso i desk aziendali allestiti per l’occasione e consegnare il proprio curriculum. I laureandi e laureati possono verificare presso la propria facoltà o ateneo se è in programma un evento del genere. Alcuni career day sono organizzati in grandi città, con la partecipazione di un considerevole numero di aziende: • Job Meeting (www.jobmeeting.it) si tiene in date diverse a Torino, Milano, Bologna ed altre

città, • Job Orienta (http://fair.veronafiere.it/joborienta/) ha luogo a Verona, • Campus (www.campus.it) si tiene in date diverse a Milano, Firenze e altre città. Telefono La telefonata può essere utile per candidarsi o per ricevere informazioni su un’azienda. Può essere utile presentarsi nominando l’eventuale persona da cui si è avuto il contatto. Risulta fondamentale, comunque, preparare un canovaccio della telefonata, prevedendo le possibili reazioni e le eventuali contromosse.

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E-mail La posta elettronica è certamente uno degli strumenti più economici, sia in termini di tempo che di denaro. Sono tuttavia importanti alcune attenzioni, per evitare di vanificare questo canale. È poco utile, infatti, inviare e-mail “a pioggia”, indirizzate a più destinatari e con un testo generico. La email risulterà più efficace se inviata ad una persona precisa, come il responsabile dell’ufficio, il direttore del personale o il responsabile della procedura di selezione: visitando il sito internet o telefonando forse sarà possibile recuperare nome e cognome della persona giusta. Centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, Informagiovani Chi ricerca una occupazione può rivolgersi a servizi pubblici o privati che offrono diversi servizi. I Centri per l’Impiego (ex Uffici Collocamento) sono diffusi a livello provinciale e offrono servizi di orientamento e di incrocio domanda-offerta. Quando si è in cerca di un’occupazione è consigliabile visitare periodicamente la sede più vicina del Centro per l’impiego, per rimanere nelle liste ed essere chiamati per un colloquio. Per il Piemonte, sul sito www.sistemapiemonte.it, nella sezione “lavoro”, è possibile reperire l’indirizzo di tutte le sedi dei Centri per l’Impiego provinciali. Le Agenzie per il lavoro (ex agenzie interinali) hanno recentemente ampliato le aree di attività: dalla semplice gestione di personale per conto terzi alla ricerca e selezione di personale che sarà direttamente assunto dall’impresa che ne ha commissionato il reperimento. Sul sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, è disponibile una banca dati (http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreeTematiche/occupazione/AlboInformatico/) da cui è possibile ricavare nomi e indirizzi di tutte le agenzie presenti in ogni regione. Gli Informagiovani sono servizi in genere attivati dai Comuni per offrire informazioni orientative per i giovani: spesso è possibile ricevere consigli su come compilare il curriculum e informazioni sulle offerte di lavoro. L’indirizzo dell’Informagiovani più vicino è reperibile alla pagina http://www.comune.torino.it/infogio/cig/icr.htm. Stage e Tesi di laurea Sebbene lo stage sia un’esperienza diretta di lavoro, è assai fruttuoso considerarlo un canale privilegiato di autopromozione, specie se si è neolaureati. Attraverso lo stage, infatti, si sperimenta concretamente cosa sia il mondo del lavoro e si prendono contatti con funzionari e responsabili cui, in seguito, ci si potrà rivolgere per informazioni o per avanzare una richiesta di assunzione. Inoltre, realizzare uno stage nel proprio ambito professionale arricchisce il proprio curriculum in vista di future candidature mirate. Per uno studente universitario è, perciò, vivamente consigliabile sfruttare tutte le occasioni che la propria università offre per realizzare uno stage, anche se non retribuito. Anche la Tesi di laurea, se ideata con creatività, può diventare uno strumento di autopromozione. L’argomento potrebbe attirare l’attenzione di un’azienda che lavora in quel settore. Oppure la tesi potrebbe essere abbinata ad uno stage, durante il quale se ne approfondisce l’applicazione a procedure o problematiche aziendali.

BIBLIOGRAFIA

- W. Passerini (a cura di), Le Guide di JOB24 – L’Arte di promuovere se stessi, Competenze, Formazione,Attitudini, Mercato: l’autoanalisi di se stessi, Il Sole 24 ore, Milano, 2007

- Linee Guida per l’elaborazione del progetto professionale, ItaliaLavoro, Roma, 2007.

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Bilancio di Competenze e Progetto professionale

Schede di lavoro

2009

Le schede sono realizzate ad uso interno in collaborazione tra l’agenzia formativa Coverfop di Vercelli e ServizioCivileVercelli del Comune di Vercelli, sotto licenza Creative Commons 3.0 (www.creativecommons.it), utilizzando strumenti e test già pubblicati. In particolare le fonti sono: Test CVAG di Barret e Williams, Test di Kolb, Linee Guida per l’elaborazione del progetto professionale (ItaliaLavoro, 2007), L’arte di promuovere se stessi (Walter Passerini, 2007), Bilancio di competenze (Coverfop, 2004). Hanno partecipato al lavoro: Claudio Osenga e Claudio Palumbo (Coverfop), Claudia Raineri e Danilo Fiacconi (Comune di Vercelli), Valentina Tomei (Servizio Civile 2008). Ottimizzazione a cura di Danilo Fiacconi.

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 1: STORIA, VALORI, SOGNI REVISIONE 1

DEL 27/08/09 luglio 2009

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ......................................................................................................................................

Sesso M F

Data e luogo di nascita ......................................................................................................................................

Telefono ………………………………. e-mail…………………………………………………

1. SUCCESSI E PASSAGGI CRITICI Racconta in modo sintetico 3 successi, cercando di ricordare anche in che modo sei arrivato al risultato. Racconta, inoltre, 3 momenti difficili, evidenziando in che modo li hai superati.

1.

2.

3 SUCCESSI

3.

1.

2.

3 PASSAGGI CRITICI

3.

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Creative Commons 3.0 2

2. LA MIA CARTA DEI VALORI Nella lista seguente indica tutti i valori che ritieni importanti nella vita lavorativa e tra questi indica in ordine di priorità quelli che consideri in assoluto come essenziali per un tuo inserimento ottimale (max 10). Aggiungine altre se ritieni che non siano presenti nell’elenco. Dopo aver completato la lista vai alla pagina seguente. CONTENUTO DEL LAVORO MODALITÀ DI LAVORO MODALITÀ RELAZIONALI VALORI INTRINSECI � SFIDA � COMPETENZA � COMANDO � SPECIALISMO � RISCHIO � DETTAGLI � APPRENDIMENTO � ECCELLENZA � CREATIVITÀ � VARIETÀ � CRESCITA � CONOSCENZA � CONTROLLO � NOVITÀ � PREVEDIBILITÀ � … � …

� FLESSIBILITÀ � SCADENZE � TEMPO LIBERO � ORGANIZZAZIONE � TRANQUILLITÀ � PRESSIONE � PREVEDIBILITÀ � AUTONOMIA � STRUTTURA � LAVORO DI GRUPPO � ORDINE � VELOCITÀ � … � …

� FIDUCIA � COOPERAZIONE � COMPETIZIONE � ARMONIA � SUPPORTO � COMUNICAZIONE � CONTATTI � INDIPENDENZA � INFORMALITÀ � LEADERSHIP � … � …

� SICUREZZA � PRESTIGIO � STATUS � RESPONSABILITÀ � POTERE � RICONOSCIMENTO � APPARTENENZA � BENESSERE � REALIZAZZIONE � … � …

Scrivi i 10 valori nelle righe sottostanti e danne una tua definizione. Che cosa ha valore per me? Elenca i valori in ordine di priorità

Definizione

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

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Creative Commons 3.0 3

3. CHE COSA CERCO NEL LAVORO? Ti invitiamo a leggere attentamente ogni affermazione e di segnare con una crocetta la valutazione che ritieni più precisa nel descrivere le tue aspettative o i tuoi vincoli rispetto al lavoro,usando la scala riportata di seguito.

Valori Poco importante

Importante Molto importante

Ambiente fisico: uffici ben arredati, stanza personale, assenza di fattori di nocività, di fatica fisica, di rischio o altro.

Ambiente umano:colleghi simpatici, giovani, clima di collaborazione, altro. Disponibilità di tempo libero Flessibilità dell’orario Localizzazione: lavorare nel luogo in cui abito Sicurezza del posto di lavoro (non precarietà):senza rischio di licenziamento Retribuzione alta Creatività: possibilità di inventare, progettare, elaborare. Non ripetitività: possibilità di fare cose diverse fra loro, non di routine. Indipendenza: autonomia decisionale, possibilità di autogestirsi, non subordinazione

Leadership: potere direttivo, possibilità di pianificare l’organizzazione Livello di professionalità: che richieda e valorizzi le conoscenze,abilità, attitudini.

Prestigio sociale: alta considerazione che la società ha di tale lavoro. Utilità sociale: Lavoro come servizio particolarmente utile alla società.

4. I MIEI SOGNI Elenca i tuoi sogni seguendo una scala di priorità (ad es.: fare una lunga esperienza all’estero, coltivare ulivi in Toscana…)

In che modo li traduco in obiettivi concreti e realizzabili? (ad es.: sto contattando aziende multinazionali e studio inglese…)

1.

2.

3.

4.

5.

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 2: ABILITÀ, CAPACITÀ, INTERESSI, QUALITÀ REVISIONE 0

DEL 27/08/09 Agosto 2009

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome .................................................................................................................

1. LE MIE ABILITÀ Compila la tabella successiva, indicando le cose che ti riescono facilmente (che ti piacciono o no) e quelle che invece non ti riesce di fare, anche se ti piacciono.

CIÒ CHE MI PIACE FARE CIÒ CHE NON MI PIACE FARE

1. (ad es.: avere a che fare con la gente)

1. (ad es.: stilare report dettagliati sulle attività)

2. (ad es.: cucinare)

2. (ad es.: tagliare l’erba in giardino)

CIÒ CHE SO FARE

3.

3.

1. (ad es.: organizzare meeting)

1. (ad es.: rimproverare qualcuno)

2. (ad es.: cantare)

2. (ad es.: occuparmi dell’amministrazione del personale)

CIÒ CHE NON SO FARE

3.

3.

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Creative Commons 3.0 2

2. CAPACITÀ LAVORATIVE Nella lista seguente sottolinea tutte le capacità che ti riconosci e tra queste indica con una crocetta quelle che ti piacerebbe valorizzare in modo particolare (max 10). COMUNICAZIONE Scambiare, trasferire e presentare idee e concetti

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE Dirigere e guidare un gruppo per realizzare attività e conseguire obiettivi

ANALISI E RICERCA Esplorare e approfondire le conoscenze

SCRIVERE SINTETIZZARE COMUNICARE VERBALMENTE ASCOLTARE FACILITARE UNA DISCUSSIONE CONSULTARE INSEGNARE FORMARE VENDERE PROMUOVERE PUBBLICARE UTILIZZARE LE LINGUE INTERVISTARE PORRE DOMANDE NEGOZIARE PARLARE IN PUBBLICO LAVORARE IN GRUPPO SAPER CONVERSARE INTRATTENERE

RISOLVERE PROBLEMI GESTIRE IL TEMPO PRENDERE DECISIONI GUIDARE SUPERVISIONARE RISOLVERE CONFLITTI INIZIARE PROGETTI MEDIARE ORGANIZZARE METTERE IN PRATICA DELEGARE ASSUMERE RESPONSABILITÀ APPLICARE POLITICHE FISSARE PRIORITÀ GESTIRE UN GRUPPO DEFINIRE STRATEGIE DARE INDICAZIONI RECLUTARE MOTIVARE RISPETTARE LE SCADENZE GESTIRE RELAZIONI

ANALIZZARE IDEE ANALIZZARE DATI RICERCARE INVESTIGARE LEGGERE INFORMAZIONI SCHEMATIZZARE STUDIARE RACCOGLIRE DATI VALUTARE ANALIZZARE CRITICAMENTE SINTETIZZARE LE INFORMAZIONI OSSERVARE FORMULARE IPOTESI SVILUPPARE TEORIE CALCOLARE CONFRONTARE SPERIMENTARE TESTARE

GESTIRE INFORMAZIONI Organizzare e raccogliere dati e idee

PROGETTARE E PIANIFICARE Sviluppare e creare idee e progetti

ABILITÀ MATEMATICHE ORGANIZZARE INFORMAZIONI GESTIRE INFORMAZIONI REGISTRARE CURARE I DETTAGLI ABILITÀ LOGICA SVILUPPARE SISTEMI ORGANIZZARE DOCUMENTI MONITORARE

ANTICIPARE I PROBLEMI PIANIFICARE DISEGNARE PROGETTARE DEFINIRE LAYOUT IDEARE PROGRAMMI ANTICIPARE LE CONSEGUENZE SVILUPPARE NUOVE IDEE PENSARE CREATIVAMENTE IMPROVVISARE COMPORRE ADATTARE CREARE IMMAGINI COSTRUIRE

Tra le capacità che hai indicato nella lista, scrivi nelle righe sottostanti quelle che ritieni ti caratterizzino di più (max 5), associando a ciascuna un breve esempio di come l’hai utilizzata o dimostrata nello studio, nel lavoro, nel tempo libero, …

Le mie capacità Situazioni esemplificative 1.

2.

3.

4.

5.

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Creative Commons 3.0 3

Tra le capacità indicate nella lista, scrivi nelle righe sottostanti quelle che ritieni invece di dover sviluppare e/o rinforzare (max 5), spiegando brevemente perché.

Le capacità da sviluppare Ragioni 1.

2.

3.

4.

5.

3. I MIEI INTERESSI Descrivi le tue attività del tempo libero, le caratteristiche che occorrono per svolgerle e specifica che cosa ti piace.

TIPO DI ATTIVITÀ CARATTERISTICHE

PERSONALI E ABILITÀ PER SVOLGERLA

CHE COSA MI PIACE

(ad es.: sub)

(ad es.: equilibrio psicofisico, capacità di rischio calcolato)

(ad es.: vivere sempre nuove esperienze, senso di pace, l’elemento naturale)

(ad es.: promotore di un progetto di cooperazione internazionale)

(ad es.: comprensione della diversità, comunicazione e ascolto, progettualità e organizzazione)

(ad es.: incontrare altre culture, fare qualcosa di socialmente utile)

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4. LE MIE QUALITÀ PERSONALI Indica tra le qualità elencate quelle che senti di possedere e aggiungine altre se ritieni che non siano presenti.

ATTEGGIAMENTI STILE PERSONALE

STILE INTERPERSONALE

COMPORTAMENTI NEL LAVORO

� PRATICO � ORIENTATO ALL’AZIONE � REALISTA � IMPULSIVO � COERENTE � CAUTO � OBIETTIVO � PREMUROSO � RISERVATO � DIRETTO � FANTASIOSO � SCHIETTO � RIFLESSIVO � DIPLOMATICO � APERTO � … � …

� ASSERTIVO � ENERGICO � INDIPENDENTE � RESPONSABILE � PERSEVERANTE � FLESSIBILE � TRANQUILLO � DINAMICO � ATTIVO � ADATTABILE � … � …

� AMICHEVOLE � COLLABORATIVO � APERTO � TATTICO � COMPETITIVO � COMPRENSIVO � COMUNICATIVO � DISPONIBILE � ASCOLTATORE � ALTRUISTA � … � …

� METICOLOSO � EFFICIENTE � AUTONOMO � DECISO � CREATIVO � DINAMICO � ORDINATO � TENACE � ORGANIZZATO � VOLENTEROSO � COSTANTE � CURIOSO � DILIGENTE � INGEGNOSO � … � …

Tra le qualità che hai indicato scegli per ciascun gruppo solo quella che meglio ti rappresenta.

1. ATTEGGIAMENTO

2. STILE PERSONALE

3. STILE INTERPERSONALE

4. COMPORTAMENTO NEL LAVORO

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 3: ESPERIENZE FORMATIVE CERTIFICATE

(EDUCAZIONE FORMALE) REVISIONE 0 DEL 24/08/09

Agosto 2009

Pagina 1 di 3

DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ...........................................................................................................................

Nel proprio percorso formativo vanno prese in considerazione: 1. le esperienze scolastiche, accademiche e di formazione professionale (educazione formale), 2. le più importanti esperienze di apprendimento programmato e non certificato (educazione non formale) e 3. le più significative esperienze occasionali di apprendimento, legate alla vita quotidiana (educazione

informale). Dedichiamo tre schede diverse ai tre differenti contesti. LE MIE ESPERIENZE SCOLASTICHE, ACCADEMICHE E FORMATIVE Compila la tabella analizzando nel dettaglio le tue esperienze di apprendimento formale e certificato: scuola superiore, università e corsi di formazione professionale. Per ogni percorso formativo completato compila una scheda.

ESPERIENZA FORMATIVA n. 1: (ad es.: Liceo linguistico)

Motivi per cui ho scelto questo percorso

Materie preferite (spiegare perché)

Materie che mi sono piaciute di meno (spiegare perché)

Quali sono stati i successi e le soddisfazioni maggiori

Quali sono state le difficoltà e le insoddisfazioni maggiori

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Creative Commons 3.0 2

COMPETENZE ACQUISITE (analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

Eventualmente, per una successiva esperienza formativa (università, corso di formazione professionale, master…), compila una seconda scheda.

ESPERIENZA FORMATIVA n. 2: (ad es.: Laurea in Economia)

Motivi per cui ho scelto questo percorso

Materie preferite (spiegare perché)

Materie che mi sono piaciute di meno (spiegare perché)

Quali sono stati i successi e le soddisfazioni maggiori

Quali sono state le difficoltà e le insoddisfazioni maggiori

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Creative Commons 3.0 3

COMPETENZE ACQUISITE

(analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

FORMAZIONE PERMANENTE Elenca tre corsi che ti piacerebbe svolgere in futuro e spiega quali saperi e abilità vorresti acquisire, specificando i vantaggi che vorresti ottenere con questa formazione.

Esperienza formativa che vorrei fare

Abilità/saperi da acquisire Vantaggi che vorrei ottenere

(ad es.: corso di public speaking)

1.

(ad es.: saper parlare in pubblico con scioltezza)

(ad es.: migliore visibilità nel lavoro in pubblico, miglior gestione dell’ emotività)

2.

3.

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 4: ESPERIENZE FORMATIVE NON FORMALI REVISIONE 0

DEL 25/08/09 Agosto 2009

Pagina 1 di 5

DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ...........................................................................................................................

Nel proprio percorso formativo vanno prese in considerazione: 1. le esperienze scolastiche, accademiche e di formazione professionale (educazione formale), 2. le più importanti esperienze di apprendimento programmato e non certificato (educazione non formale) e 3. le più significative esperienze occasionali di apprendimento, legate alla vita quotidiana (educazione

informale). Dedichiamo tre schede diverse ai tre differenti contesti. LE MIE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO NON FORMALE Il 20 luglio 2006 il Consiglio europeo ha approvato una Risoluzione con la quale riconosceva il valore dell’apprendimento non formale e informale1. Compila la tabella analizzando nel dettaglio le tue esperienze di apprendimento NON formale: si tratta di esperienze significative che hanno comportato un periodo di tempo specificamente dedicato e sono state programmate e scelte volontariamente. Ad esempio possono essere: un’esperienza di scambio interculturale, un periodo di volontariato (animazione, centro estivo, volontariato sociale), l’anno di servizio civile nazionale, uno stage significativo svolto durante le scuole superiori o l’università… Per ogni esperienza compila una nuova scheda.

ESPERIENZA FORMATIVA n. 1:

A. DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Ente/Azienda ospite

Tipologia e dimensioni

Prodotti/servizi di cui si occupa l’Ente/azienda

Settore dell’Ente/azienda in cui avete svolto l’esperienza

IL PROGETTO: gli obiettivi

IL PROGETTO: le attività realizzate

1 Si veda http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/lifelong_learning/c11096_en.htm

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Creative Commons 3.0 2

B. COMPETENZE SPECIFICHE ACQUISITE (analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

C. Valutazione delle Competenze-chiave acquisite (analisi delle Key-Competences secondo la Commissione Europea. Individuare il livello acquisito, da 1 a 5, nel corso dell’esperienza)

GRADI DI VALUTAZIONE FATTORI DI

VALUTAZIONE DESCRITTORI

SINTETICI 1 2 3 4 5 Valut.

1. COMUNICAZIONE

(VERBALE E INTERATTIVA)

Capacità di comprendere ed esprimere concetti, pensieri, fatti in forma orale e scritta. Capacità di interagire nel contesto di servizio in forma appropriata e creativa

Non so comprendere ed esprimere concetti, pensieri e fatti quasi assente. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Ho scarsa comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo sufficiente concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma del tutto adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo adeguato concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Mostro un’ottima comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata e creativa.

2. COMUNICAZIONE INTERCULTURALE (E/O IN LINGUA STRANIERA)

Capacità di comprendere ed esprimere concetti, pensieri, fatti in forma orale e scritta IN UNA LINGUA STRANIERA. Capacità di interagire nel contesto di servizio E CON PERSONE STRANIERE in forma appropriata e creativa

Non so comprendere ed esprimere concetti, pensieri e fatti quasi assente. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Ho scarsa comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo sufficiente concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma del tutto adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo adeguato concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Mostro un’ottima comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata e creativa.

3. COMPETENZE MATEMATICHE, SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE

Capacità di risolvere problemi pratici sulla base del pensiero logico (deduttivo o induttivo) e spaziale, collegando la conoscenza delle tecnologie e delle scienze con la responsabilità per l’ambiente

Non so analizzare i problemi. Non so gestire problemi e situazioni pratiche. Non curo l’ambiente.

Mostro scarsa analisi dei problemi. Non so gestire del tutto adeguatamente problemi e situazioni pratiche. Non curo l’ambiente.

So analizzare sufficientemente i problemi. So gestire problemi e situazioni pratiche semplici. Ho cura dell’ambiente soltanto sufficientemente.

So analizzare i problemi e li gestisco con sufficientemente autonomia. Conosco e so applicare le tecnologie. Ho discreta cura dell’ambiente.

So analizzare e gestire i problemi con piena autonomia. Conosco e so applicare le tecnologie. Mostro responsabilità per l’ambiente.

4. COMPETENZE INFORMATICHE

Conoscenza e capacità d’uso delle risorse informatiche in forma critica, produttiva e comunicativa.

Ho competenze informatiche insufficienti. Non sono autonomo nella comunicazione digitale.

Ho competenze informatiche poco adeguate. So gestire piccole attività. Ho un utilizzo meramente ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche sufficienti. So gestire attività in forma autonoma. Ho un utilizzo meramente ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche buone. So gestire attività in forma autonoma. A volte prevale l’utilizzo ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche avanzate. So gestire attività in forma innovativa. Ho un utilizzo critico e innovativo delle risorse.

5. APPRENDERE AD APPRENDERE

Capacità di porsi obiettivi realistici e di organizzare con metodo le proprie attività in contesti e a livelli diversi. Consapevolezza dei propri bisogni e limiti. Motivazione all’apprendimento.

Non ho chiarezza negli obiettivi che mi prefiggo. Ho scarsa consapevolezza di me e desiderio di migliorarmi.

Non mostro sufficientemente chiarezza negli obiettivi. Non ho sufficiente consapevolezza di me e desiderio di migliorarsi.

So pormi obiettivi realistici ma non ho metodo nell’attività. Ho sufficiente consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho motivazione incostante ad apprendere.

So pormi obiettivi realistici e ho metodo nell’attività. Mostro discreta consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho discreta motivazione ad apprendere.

So pormi obiettivi realistici e ho metodo nell’attività. So cogliere differenti livelli di apprendimento e punti di vista. Mostro piena consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho costante motivazione a cambiare.

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6. COMPETENZE SOCIALI E CIVILI

Capacità di comprensione dei contesti, di relazione e gestione dei conflitti Consapevolezza della propria cittadinanza. Capacità di partecipare e di offrire il proprio contributo come cittadino consopevole.

Non so relazionarmi in forma costruttiva. Non mostro sufficientemente consapevolezza della mia cittadinanza. Non partecipo.

Mostro sufficiente comprensione del contesto di servizio. Mi relaziono con qualche difficoltà. Non ho sufficiente consapevolezza della mia cittadinanza.

Mostro sufficiente comprensione del contesto di servizio. Mi relaziono con risultati discreti. Non ho piena consapevolezza della mia cittadinanza.

Mostro buona comprensione del contesto di servizio. So relazionarmi con buoni risultati. Mi comporto come cittadino consapevole.

Mostro elevata comprensione del contesto di servizio. So relazionarmi e proporre soluzioni ai conflitti. Mi comporto come cittadino consapevole e attivo.

7. SPIRITO DI INIZIATIVA E

IMPRENDITORIALITÀ

Capacità di creatività e responsabilità. Capacità di pianificare e gestire progetti.

Non colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. Non mi assumo responsabilità o rischi. Non so progettare a lungo o breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi piccole responsabilità o rischi. Non so progettare a lungo o breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi piccole responsabilità o rischi. So progettare a breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. So individuare nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi responsabilità o rischi. So progettare a breve e medio termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti e anche nuovi collegamenti o nuovi elementi. So collegare livelli diversi. So assumermi responsabilità o rischi. So progettare a breve e lungo termine.

8. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE

Capacità di riflessione sui fatti. Consapevolezza della realtà e dei cambiamenti, nella propria vita e in quella degli altri. Capacità di valutare l’espressione culturale, creativa e artistica e Capacità di esprimersi attraverso i media.

Non mostro riflessività. Non mostro consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro debole riflessività. Mostro scarsa consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro debole riflessività. Mostro sufficiente consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro buona riflessività e consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Ho spirito critico e so apprezzare l’espressione culturale. So esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro notevole riflessività e consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Ho spirito critico e so apprezzare l’espressione culturale. So esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Note: Tot. /40

Eventualmente, per una successiva esperienza formativa (stage, servizio civile…), compila una seconda scheda.

ESPERIENZA FORMATIVA n. 2:

A. DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Ente/Azienda ospite

Tipologia e dimensioni

Prodotti/servizi di cui si occupa l’Ente/azienda

Settore dell’Ente/azienda in cui avete svolto l’esperienza

IL PROGETTO: gli obiettivi

IL PROGETTO: le attività realizzate

B. COMPETENZE SPECIFICHE ACQUISITE

(analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la

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Creative Commons 3.0 4

comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…) Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

C. Valutazione delle Competenze-chiave acquisite (analisi delle Key-Competences secondo la Commissione Europea. Individuare il livello acquisito, da 1 a 5, nel corso dell’esperienza)

GRADI DI VALUTAZIONE FATTORI DI

VALUTAZIONE DESCRITTORI

SINTETICI 1 2 3 4 5 Valut.

1. COMUNICAZIONE

(VERBALE E INTERATTIVA)

Capacità di comprendere ed esprimere concetti, pensieri, fatti in forma orale e scritta. Capacità di interagire nel contesto di servizio in forma appropriata e creativa

Non so comprendere ed esprimere concetti, pensieri e fatti quasi assente. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Ho scarsa comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo sufficiente concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma del tutto adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo adeguato concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Mostro un’ottima comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata e creativa.

2. COMUNICAZIONE INTERCULTURALE (E/O IN LINGUA STRANIERA)

Capacità di comprendere ed esprimere concetti, pensieri, fatti in forma orale e scritta IN UNA LINGUA STRANIERA. Capacità di interagire nel contesto di servizio E CON PERSONE STRANIERE in forma appropriata e creativa

Non so comprendere ed esprimere concetti, pensieri e fatti quasi assente. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Ho scarsa comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo sufficiente concetti, pensieri e fatti. Non interagisco con persone e situazioni in forma del tutto adeguata.

So comprendere ed esprimere in modo adeguato concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata.

Mostro un’ottima comprensione ed espressione di concetti, pensieri e fatti. Interagisco con persone e situazioni in forma adeguata e creativa.

3. COMPETENZE MATEMATICHE, SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE

Capacità di risolvere problemi pratici sulla base del pensiero logico (deduttivo o induttivo) e spaziale, collegando la conoscenza delle tecnologie e delle scienze con la responsabilità per l’ambiente

Non so analizzare i problemi. Non so gestire problemi e situazioni pratiche. Non curo l’ambiente.

Mostro scarsa analisi dei problemi. Non so gestire del tutto adeguatamente problemi e situazioni pratiche. Non curo l’ambiente.

So analizzare sufficientemente i problemi. So gestire problemi e situazioni pratiche semplici. Ho cura dell’ambiente soltanto sufficientemente.

So analizzare i problemi e li gestisco con sufficientemente autonomia. Conosco e so applicare le tecnologie. Ho discreta cura dell’ambiente.

So analizzare e gestire i problemi con piena autonomia. Conosco e so applicare le tecnologie. Mostro responsabilità per l’ambiente.

4. COMPETENZE INFORMATICHE

Conoscenza e capacità d’uso delle risorse informatiche in forma critica, produttiva e comunicativa.

Ho competenze informatiche insufficienti. Non sono autonomo nella comunicazione digitale.

Ho competenze informatiche poco adeguate. So gestire piccole attività. Ho un utilizzo meramente ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche sufficienti. So gestire attività in forma autonoma. Ho un utilizzo meramente ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche buone. So gestire attività in forma autonoma. A volte prevale l’utilizzo ludico delle risorse.

Ho competenze informatiche avanzate. So gestire attività in forma innovativa. Ho un utilizzo critico e innovativo delle risorse.

5. APPRENDERE AD APPRENDERE

Capacità di porsi obiettivi realistici e di organizzare con metodo le proprie attività in contesti e a livelli diversi. Consapevolezza dei propri bisogni e limiti. Motivazione all’apprendimento.

Non ho chiarezza negli obiettivi che mi prefiggo. Ho scarsa consapevolezza di me e desiderio di migliorarmi.

Non mostro sufficientemente chiarezza negli obiettivi. Non ho sufficiente consapevolezza di me e desiderio di migliorarsi.

So pormi obiettivi realistici ma non ho metodo nell’attività. Ho sufficiente consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho motivazione incostante ad apprendere.

So pormi obiettivi realistici e ho metodo nell’attività. Mostro discreta consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho discreta motivazione ad apprendere.

So pormi obiettivi realistici e ho metodo nell’attività. So cogliere differenti livelli di apprendimento e punti di vista. Mostro piena consapevolezza dei miei bisogni e limiti e ho costante motivazione a cambiare.

6. COMPETENZE SOCIALI E CIVILI

Capacità di comprensione dei contesti, di relazione e gestione dei conflitti Consapevolezza della propria cittadinanza. Capacità di partecipare e di offrire il proprio contributo come cittadino consopevole.

Non so relazionarmi in forma costruttiva. Non mostro sufficientemente consapevolezza della mia cittadinanza. Non partecipo.

Mostro sufficiente comprensione del contesto di servizio. Mi relaziono con qualche difficoltà. Non ho sufficiente consapevolezza della mia cittadinanza.

Mostro sufficiente comprensione del contesto di servizio. Mi relaziono con risultati discreti. Non ho piena consapevolezza della mia cittadinanza.

Mostro buona comprensione del contesto di servizio. So relazionarmi con buoni risultati. Mi comporto come cittadino consapevole.

Mostro elevata comprensione del contesto di servizio. So relazionarmi e proporre soluzioni ai conflitti. Mi comporto come cittadino consapevole e attivo.

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Creative Commons 3.0 5

7. SPIRITO DI INIZIATIVA E

IMPRENDITORIALITÀ

Capacità di creatività e responsabilità. Capacità di pianificare e gestire progetti.

Non colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. Non mi assumo responsabilità o rischi. Non so progettare a lungo o breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi piccole responsabilità o rischi. Non so progettare a lungo o breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. Non individuo nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi piccole responsabilità o rischi. So progettare a breve termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti. So individuare nuovi collegamenti o nuovi elementi. So assumermi responsabilità o rischi. So progettare a breve e medio termine.

Colgo collegamenti tra elementi esistenti e anche nuovi collegamenti o nuovi elementi. So collegare livelli diversi. So assumermi responsabilità o rischi. So progettare a breve e lungo termine.

8. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE

Capacità di riflessione sui fatti. Consapevolezza della realtà e dei cambiamenti, nella propria vita e in quella degli altri. Capacità di valutare l’espressione culturale, creativa e artistica e Capacità di esprimersi attraverso i media.

Non mostro riflessività. Non mostro consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro debole riflessività. Mostro scarsa consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro debole riflessività. Mostro sufficiente consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Non mostro spirito critico. Non so esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro buona riflessività e consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Ho spirito critico e so apprezzare l’espressione culturale. So esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Mostro notevole riflessività e consapevolezza della mia situazione, dei miei cambiamenti e di quelli degli altri. Ho spirito critico e so apprezzare l’espressione culturale. So esprimere concetti o emozioni anche attraverso i media.

Note: Tot. /40

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 5: ESPERIENZE FORMATIVE INFORMALI REVISIONE 0

DEL 26/08/09 Agosto 2009

Pagina 1 di 1

Creative Commons 3.0 1

DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ...........................................................................................................................

Nel proprio percorso formativo vanno prese in considerazione: 1. le esperienze scolastiche, accademiche e di formazione professionale (educazione formale), 2. le più importanti esperienze di apprendimento programmato e non certificato (educazione non formale) e 3. le più significative esperienze occasionali di apprendimento, legate alla vita quotidiana (educazione

informale). Dedichiamo tre schede diverse ai tre differenti contesti. LE MIE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO INFORMALE Compila la tabella analizzando nel dettaglio le tue esperienze di apprendimento informale: si tratta di esperienze che avvengono nella vita quotidiana, non sono state espressamente programmate e non hanno forme di riconoscimento ufficiali, anche se è possibile attribuire loro una qualche significatività. Generalmente è più facile individuarle focalizzandosi sui luoghi informali in cui viviamo (casa, cafè, palestra, strada o piazza, centro giovanile, centro di volontariato…). Ad esempio possono essere: partecipazione a gruppo di volontariato, hobby e interessi, attività sportive, tempo libero con amici, attività formative del tempo libero…

Attività Competenze maturate (conoscenze, capacità, comportamenti)

Relazioni maturate Punti forti Punti deboli

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 6: ESPERIENZE DI LAVORO REVISIONE 0

DEL 26/08/09 Agosto 2009

Pagina 1 di 3

DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ...........................................................................................................................

Nel caso siano state già effettuate esperienze lavorative, in questa scheda vengono analizzate singolarmente, per individuare punti di forza e di debolezza. Si propone anche una riflessione complessiva, basata su un’analisi trasversale a tutte le esperienze di lavoro effettuate.

1. LE MIE ESPERIENZE DI LAVORO Compila la tabella analizzando nel dettaglio le tue esperienze di lavoro più significative. Per ogni esperienza compila una nuova scheda.

ESPERIENZA LAVORATIVA n. 1:

A. DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Ente/Azienda

Tipologia e dimensioni

Prodotti/servizi di cui si occupa l’Ente/azienda

Settore dell’Ente/azienda in cui avete svolto il lavoro

gli obiettivi

le attività realizzate

B. COMPETENZE SPECIFICHE ACQUISITE

(analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

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Creative Commons 3.0 2

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

Eventualmente, per una successiva esperienza lavorativa, compila una seconda scheda.

ESPERIENZA LAVORATIVA n. 2:

A. DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Ente/Azienda

Tipologia e dimensioni

Prodotti/servizi di cui si occupa l’Ente/azienda

Settore dell’Ente/azienda in cui avete svolto il lavoro

gli obiettivi

le attività realizzate

B. COMPETENZE SPECIFICHE ACQUISITE

(analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

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Creative Commons 3.0 3

2. CONFRONTO TRASVERSALE Compila la seguente tabella riassuntiva: a ogni colonna corrisponde una diversa esperienza lavorativa. In questo modo con un solo colpo d’occhio sarà possibile cogliere caratteristiche e lacune e migliorare la propria consapevolezza della professionalità che si sta sviluppando. Potrete infatti:

• Considerare i rischi da un lato e i punti di forza dall’altro dell’aver lavorato sempre in un’azienda di una certa dimensione e quindi chiedervi se vi convenga continuare lungo la strada già tracciata o se invece cercare di allargare i vostri orizzonti;

• Decidere che vi manca un’esperienza in qualche settore o funzione, per sviluppare il progetto cui puntate; • Giungere alla conclusione che siete troppo “monoprodotto” e che questa caratteristica da un lato vi specializza ma da un altro vi

potrebbe limitare le vostre possibilità sul mercato del lavoro; • Accorgervi che non avete mai gestito un’attività complessa o una struttura organizzativa mentre per il percorso che avete in mente è

necessario farlo; • Decidere che la prossima mossa dovrà essere in direzione orizzontale (cambiare azienda) o verticale (crescere come funzione o

posizione). Ente/Azienda

Tipologia e dimensioni

Prodotti/servizi di cui si occupa l’Ente/azienda

Settore dell’Ente/azienda in cui avete svolto il lavoro

POSIZIONE Posizione in azienda

gli obiettivi

le attività realizzate

RUOLO Conoscenze utilizzate

Abilità tecnico-operative

Competenze trasversali

Attività svolte con maggior successo

Maggiori difficoltà incontrate

SINTESI DELLE COMPETENZE SPECIFICHE ACQUISITE (analisi delle conoscenze, capacità e comportamenti acquisiti durante il percorso formativo)

Conoscenze acquisite (contenuti e conoscenze come ad esempio: Inglese, informatica, contabilità, scienze dell’educazione…)

Capacità acquisite (abilità tecnico-professionali, come ad esempio: gestire la contabilità, gestire la comunicazione esterna dell’azienda, ideare e realizzare un oggetto di design…)

Comportamenti acquisiti (competenze trasversali, come ad esempio: la capacità di capire il contesto dell’ambiente di lavoro, capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo, flessibilità, curiosità e creatività…)

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 7: AUTOSTIMA REVISIONE 0

DEL 24/07/09 luglio 2009

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ......................................................................................................................................

Per ogni frase sottostante rispondi V (vero) se ti riconosci con quanto è scritto, F (falso) se non sei d’accordo, “a volte” se ti riconosci solo in parte.

V F A

VOLTE

Sono ciò che vorrei essere Sono sempre fedele a me stesso/a Non mi sento mai inadeguato/a So dire no quando occorre

CREDO IN ME

STESSO

Difficilmente tento di compiacere gli altri se ciò va contro i miei interessi So accettare i complimenti Gli altri mi stimano e mi rispettano per ciò che sono Non mi capita mai di pensare di essere sbagliato/a Se qualcuno mi fa arrabbiare, lo manifesto subito

MERITO

SENTIMENTI

POSITIVI

Ero un/a bambino/a coccolato/a, ma non viziato/a Ci sono attività che so fare proprio bene Quando faccio un errore colgo l’opportunità per migliorare Mi piace mettermi alla prova So spaziare da un argomento all’altro

SONO

COMPETENTE

Mi piace fare le cose bene ma non sono perfezionista Sono contento/a del mio modo di operare In genere le persone sanno fare bene il loro lavoro Accetto le critiche quando riguardano l’attività e non quando riguardano la mia persona

Non mi preoccupa molto ciò che gli altri pensano di me

SO ACCETTARE

CRITICHE

Mi piace l’umorismo e l’ironia benevola Bisogna sempre essere pronti a cogliere i cambiamenti Sento di avere un ruolo da protagonista nelle decisioni che riguardano la mia vita

I miei progetti partono tutti dai miei sogni Difficilmente mi sento in colpa

SO

INVENTARMI

IL MIO FUTURO

Fortuna e sfortuna giocano un ruolo irrilevante nella realizzazione degli obiettivi personali

Ho raggiunto la maggior parte degli obiettivi che mi ero prefissato/a Prima di partire in quarta mi fermo sempre a fare un piccolo studio di fattibilità

Ho sempre chiare le risorse a mia disposizione pere realizzare i miei obiettivi Mi fermo sempre a fare verifiche in itinere per aggiustare il tiro

SO PORMI

OBIETTIVI

REALIZZABILI

Quando raggiungo una meta mi faccio un regalo consono all’obiettivo Sono curioso/a, mi piace ascoltare, fare domande Sono autonomo/a ma non autosufficiente So accettare successi e insuccessi vivendo le emozioni a essi legate So accettare suggerimenti e consigli

SONO

ASSERTIVO/A

Quando occorre so dire no e/o rispondere alle critiche So operare cambiamenti Mi piace ideare e realizzare nuovi progetti So come attivarmi per recuperare le risorse necessarie per intraprendere nuove attività

Mi assumo le responsabilità del ruolo che ricopro

SONO

PROATTIVO/A

So gestire le persone che coinvolgo nei miei progetti

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Calcolo del punteggio: assegnare per Vero: 2 punti Falso: 0 punti A volte: 1 punto.

Il mio punteggio totale è

L’autostima è “il valore che si dà a sé”. È la consapevolezza di poter fare affidamento su se stessi e, di conseguenza, di poter agire con responsabilità verso gli altri. Punteggio intorno ai 40 punti e oltre Più è alto il punteggio, maggiore sarà la tua energia e voglia di “cimentarti”: per te si addicono posizioni “destrutturate”, gestionali ad alto livello e/o imprenditoriali. Punteggio al di sotto di 40 punti Più è basso il punteggio, più ti si addicono situazioni lavorative maggiormente struttura e e ruoli ben definiti.

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 8: ATTITUDINI - TEST CVAG REVISIONE 0

DEL 28/07/09 Aprile 2008

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome .................................................................................................................

TEST CVAG (J.BARRET – G. WILLIAMS)

Prima Parte Nel test vi vengono proposte due affermazioni: dovete indicare se le condividete o meno. Ricordatevi che non vi sono risposte giuste o sbagliate. Le risposte che darete rifletteranno i vostri principali pensieri e sentimenti. Più volte avrete difficoltà ad esprimere un netto sì o no, ma date la risposta che vi sembra si avvicini di più al vostro modo di essere o agire. Nell’eseguire questi test non pensate ai tipi di carriera. Riflettete solo su voi stessi e sui vostri comportamenti nelle varie situazioni di vita. Apponete un cerchio intorno alla risposta che vi sembra più adatta. Sebbene per certe risposte sia difficile essere estremamente sicuri, vi consigliamo di non perdere troppo tempo a cercare la risposta. In linea di massima, in questi test una risposta rapida ha lo stesso valore di una risposta molto ponderata. Rispondete a tutte le domande. 1 Generalmente a me piace lavorare da solo ed a modo mio I si no G 2 Ho facilità a fare la conoscenza di persone nuove A si no P 3 Qualche volta sono preoccupato per i piccoli errori che ho commesso S si no C 4 Spesso faccio le cose senza riflettere V si no T 5 Mi è difficile dimenticare i miei problemi. S si no C 6 Non ho problemi ad applicarmi con calma e attenzione a qualcosa che è

difficile T si no V

7 Dico quello che penso, anche se so che gli altri la pensano diversamente A si no P 8 Preferisco non essere il capo P si no A 9 Amo fare le stesse cose che fanno i miei amici G si no I 10 Ce la metto tutta per non urtare mai la sensibilità degli altri

S si

no

C

11 Mi piace fare le cose con accuratezza, per essere sicuro del buon risultato, anche se so che ciò mi impedisce di fare qualcos’altro.

T

si

no

V

12 Molte cose che ho letto sui libri o sui giornali sono tristi S

si

no

C

13 Spesso mi è difficile ammettere di avere torto C si no S 14 Normalmente prendo la vita come viene T si no V 15 Penso di essere più portato per un lavoro di gruppo

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G si no I 16 Preferisco stare a casa piuttosto che andare alle feste

P si

no

A

17 Mi interessa sempre tutto quello che è di moda V si no T 18 Il mondo è pieno di dolore e miseria S si no C 19 Odio stare seduto troppo a lungo V si no T 20 Voglio subito sperimentare nuove cose eccitanti V si no T 21 Nella maggior parte delle situazioni in cui mi vengo a trovare mi sento

sicuro C

si

no

S

22

Non rimango facilmente sconvolto negli avvenimenti come , invece , accade ad altre persone

C

si

no

S

23 Sostengo sempre i miei amici in qualsiasi situazione G

si

no

I

24 Qualche volta mi preoccupo di quello che gli altri pensano di me P

si

no

A

25 Quasi sempre ho qualcosa da dire in una discussione A

si

no

P

26 Spesso non mi addormento perché penso che qualcosa non sia andato bene come sperato

S

si

no

C

27 Non mi dispiace rivelare i miei sentimenti agli altri G

si

no

I

28 Non so cosa farei se non avessi i miei amici G si no I 29 Spesso agisco senza informare gli altri I si no G 30 Mi piace persuadere le persone a pensare come me

A si

no

P

31 Spesso mi distraggo quando faccio qualcosa V si no T 32 Dopo aver preso una decisione è probabile che cambi idea

V si

no

T

33 Mi piace aiutare le persone a conoscersi a vicenda A si no P 34 Il divertimento di avere un segreto è poterlo rivelare

G si

no

I

35 Trovo difficile prendere una decisione che turberà profondamente qualcuno

S

si

no

C

36 Preferisco ascoltare che parlare P si no A 37 Faccio subito la pace dopo un litigio A si no P 38 Sono abbastanza contento di me stesso così come sono

T si

no

V

39 Desidero che le persone chiedano il mio permesso quando vogliono prendere in prestito le mie cose

I

si

no

G

40 Desidero far partecipi i miei amici dei miei problemi G

si

no

I

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Seconda Parte Nella seconda parte del questionario dovete pensare a come gli altri potrebbero descrivervi. Cercate di non essere modesti ne immodesti. Le vostre risposte dovrebbero riflettere quella che ritenete sia l’opinione che gli altri hanno di voi. La parte II consiste in una lista di parole o espressioni che gli altri potrebbero usare per dare una descrizione di voi. Dovete chiedervi se, in effetti, le persone che vi conoscono le userebbero. Anche in questo test dovrete apporre un cerchio attorno ad una delle risposte SI o NO come avete fatto nella parte I. Anche qui non dovete considerare le lettere affianco del SI e del NO come avete fatto nella parte I, il loro scopo verrà spiegato in seguito. 1 Che cerca la compagnia G si no I 2 Dotata di autodeterminazione I si no G 3 Calma e distesa T si no V 4 Che ama mettersi in mostra A si no P 5 Riservata P si no A 6 Sentimentale S si no C 7 Che si adegua alle situazioni G si no I 8 Sicura di se A si no P 9 Impaziente V si no T 10 vivace V si no T 11 Spontanea ed esuberante T si no V 12 Che ama dissentire I si no G 13 Che ama stare in compagnia G si no I 14 Sensibile S si no C 15 Pronta ad accettare il consiglio degli altri G si no I 16 Espansiva A si no P 17 Timida P si no A 18 Che si lascia facilmente influenzare dagli amici G si no I 19 Realistica C si no S 20 Eccitabile V si no T 21 Insensibile C si no S 22 Troppo modesta P si no A 23 Impulsiva V si no T 24 Dal cuore tenero S si no C 25 Che ama scandalizzare gli altri V si no T 26 Che fa quello che vuole I si no G 27 Tranquilla T si no V 28 Brusca C si no S 29 Sognatrice S si no C 30 Misurata T si no V 31 Indipendente I si no G 32 Concreta C si no S 33 Ritrosa P si no A 34 Che ama ricevere molte persone A si no P 35 Imperturbabile T si no V 36 Suscettibile S si no C 37 Serena T si no V 38 Obiettiva C si no S 39 Paurosa timorosa P si no A 40 Solitaria I si no G

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Per determinare il punteggio iniziate con la parte I e contate quante volte avete apposto il cerchio intorno al SI e al NO vicino alla lettera C. Inseritelo nella tabella qua sotto riportata. Fate lo stesso per le lettere V, A, G. Seguite la stessa procedura per la parte II. Potete quindi sommare i risultati delle due parti per ciascuna delle quattro lettere; otterrete così per ogni lettera un certo totale di punti su 20. Ogni vostro punteggio si collega ad un diverso aspetto della personalità. Tabella Prima Parte + Seconda Parte = Totale C

/10 C

/10 C

/20 V

/10 V

/10 V

/20 A

/10 A

/10 A

/20 G

/10 G

/10 G

/20

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Scala C S C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 SENSIBILE Tendete più alla sensibilità che alla concretezza. Siete quindi molto consapevoli di ciò che vi viene detto, sia riguardo a situazioni esterne sia a voi stessi; ma ciò che vi colpisce maggiormente è il modo con cui le comunicazioni vi vengono fatte. Probabilmente vi sentite più attratti dalle persone che dalle cose, e più interessati alle forme di espressione che alla logica e all’ordine. Se siete molto sensibili (punteggio 3,2,1) sarete in grado di vedere entrambi i poli di una discussione e cogliere l’importanza delle situazioni in cui sono coinvolti i sentimenti. Nel prendere una decisione per voi, peseranno di più le ragioni legate al fattore emotivo che quelle obiettive o eventualmente giuridiche. Il maggior svantaggio di una persona sensibile è quello di reagire in modo esagerato quando si sente oggetto di ingiustizia. Forse siete anche dei sognatori e privi del senso pratico. Potreste sentirvi frustrati nel caso il lavoro da svolgere non vi offrisse l’opportunità di usare il vostro intuito. la vostra sensibilità può anche portarvi ad avere una propensione a capire i problemi altrui. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Ballerino Fiorista Infermiera pediatrica Insegnante Insegnante di dizione Insegnante di recitazione Musicoterapeuta Pittore Scrittore (letterario) Vetrinista

CONCRETO La scala C vi indica il grado di importanza che date ai sentimenti e la propensione ad usarli in una situazione di lavoro. Più alto è il vostro punteggio sulla scala C, maggiore è la probabilità che siate una persona quadrata, con un approccio alla vita realistico e pratico. Quasi sicuramente preferite trattare problemi concreti che richiedono di essere affrontati in modo logico. Probabilmente non vi piacciono le stravaganze e non vi piace lasciare i lavori in sospeso; amate l’ordine e il metodo. L’aspetto positivo della personalità concreta è l’abilità di ridurre tutto in termini chiari. La vostra obiettività vi aiuterà a progredire. Siete pratici e in grado di conseguire risultati ben precisi. Il vostro atteggiamento distaccato vi permette di essere analitici e spesso percettivi. In sostanza il vostro approccio austero e logico, privilegia il ragionamento a spesa del fattore emotivo. sarete portati per carriere in cui potrete lavorare con fatto, informazioni, oggetti o attrezzature. Potrebbe farvi piacere lavorare con le persone. ma quello che maggiormente vi attrae è il prodotto finito o il lavoro in se stesso. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Agente di custodia Agente immobiliare Analista dei sistemi Avvocato Cameraman Operatore di ripresa Doganiere Meccanico Sommozzatore Tecnico

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Creative Commons 3.0 6

Scala V T V 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TRANQUILLO Se siete una persona tranquilla probabilmente siete anche coerente e fidata, e quasi sicuramente aspettate che i problemi si risolvano da sé preferendo non intervenire. La persona tranquilla, calma, spesso rappresenta un ancoraggio sicuro nelle situazioni di panico. Il vostro atteggiamento vi aiuterà a trovare la giusta soluzione a situazioni difficili. Renderete bene in un attività che richiede calma e regolarità. Qualche volta la persona tranquilla può scivolare in un atteggiamento percepito dagli altri come monotono e prevedibile. Inoltre forse soppesate troppo le cose. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Agente di polizia Amministratore d’impresa Amministratore di teatro Analista del lavoro Arteterapeuta Bibliotecario Chirurgo Disegnatore Ergonomo Guardia giurata Medico Osteologo Personale d’ambulanza Pompiere Restauratore Scienziato Segretario Tecnico delle luci

VIVACE La persona vivace tende a reagire prontamente nei confronti sia di circostanze che di persone; se vi identificate in questa caratteristica, siete il tipo di persona a cui piace veder scorrere velocemente gli avvenimenti; amate i cambiamenti e la varietà delle situazioni. Probabilmente siete spontanei e qualche volta prendete decisioni in modo impulsivo; se siete estremamente vivaci vi piacerà coltivare i più diversi interessi, ma potreste anche essere un po’ dispersivi. Gli altri potrebbero amare la vostra compagnia proprio perché siete briosi e divertenti; aderite a nuove idee senza esitazione. Un aspetto negativo della persona vivace è l’incostanza. Potreste cioè trovare difficile portare a termine un lavoro iniziato. Ciò è legato al fatto che avete troppi interessi e non vi è possibili perseguirli tutti fino in fondo. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Esperto di marketing Pubbliche relazioni Commesso Venditore Ballerino Barista Costumista teatrale Dimostratore Pubblicitario Indossatore Massaggiatore Organizzatore congressuale Parrucchiere Vetrinista

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Creative Commons 3.0 7

Scala A P A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 PASSIVO Se avete un carattere passivo probabilmente avete la capacità di lavorare in modo strutturato e di fare molta attenzione al dettaglio. Siete dotati di molta capacità di sopportazione e reggete bene situazioni dove probabilmente altri si incarterebbero o si ribellerebbero. Riuscite bene in carriere per le quali potete rimanere dietro le quinte : Gli altri riterranno preziosa la vostra scrupolosità e la vostra affidabilità. Lo svantaggio di essere molto passivi è dato dalla difficoltà di comunicare le vostre necessità agli altri. Sopportate situazioni spiacevoli semplicemente perché non siete in grado di fare valere i vostri diritti. Ma non è detto che veniate apprezzati per tale comportamento. Per il vostro tipo di carattere è meglio rimanere in disparte. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Assistente di biblioteca Batteriologo Corniciaio Correttore di bozze Dietista Esaminatore di brevetti Giardiniere Guardiacaccia Guardiano del faro Illustratore Incisore Magazziniere Operatore di computer Orafo Rilegatore di libri Sarto Scrittore di testi tecnici Storico Vasaio

AGGRESSIVO La persona con un punteggio alto nella scala A ha sempre un approccio aggressivo e prepotente sia essa uomo o donna. Vi lancerete con tutte le vostre forze all‘ottenimento di ciò che desiderate, anziché rimanere ad aspettare che esso venga a voi. Spesso siete impazienti. Avete molta fiducia in voi stessi che vi fa superare qualsiasi ostacolo. Per voi è naturale organizzare gli altri e siete compiaciuti di tale dote. Probabilmente amate i cambiamenti. Potrete essere percepiti come guida o leader degli altri. Nella corsa all’ottenimento di ciò che desiderate spesso non vi rendete conto del dolore e delle offese che arrecate. Quando decidete di prendere un’iniziativa, immediatamente agite, senza guardare in faccia nessuno. Avete facilità a trattare con le persone e potreste arrivare anche a raggirarle un po’o a non dire tutto per raggiungere i vostri fini. Siete attratti da carriere con Potere e Autorità. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Addetto all’ufficio vendite all‘estero. Attore Compratore di moda Coordinazione animazione spettacoli Direttore d’albergo Cronista Direttore ufficio relazioni pubbliche Direttore di banca Direttore di club Direttore di redazione (giornali) Editore Estetista Gestore di bar Guida turistica Insegnante di dizione e recitazione Insegnante di materie letterarie Manager dei trasporti Mediatore Negoziatore

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Creative Commons 3.0 8

Scala G I G 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 INDIPENDENTE Individuo indipendente incline a prendere decisioni autonomamente. La persona indipendente quando vuole perseguire certe mete lavora meglio se è da sola. Se appartenete a questa categoria probabilmente non amate troppo le situazioni di gruppo. Due cose sono per voi importanti, non far dipendere il risultato del vostro lavoro dagli altri ed usare la vostra iniziativa come volete. Aspetti negativi di tale personalità sono che a volte agite di vostra iniziativa e prendete decisioni che potrebbero non essere condivise dagli altri. Potreste venirvi a trovare a volte in situazioni di isolamento. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Agente letterario Archeologo Architetto Artigiano Assistente sanitario Assistente domiciliare Avvocato correttore di bozze Critico letterario Cronista Dentista Designer Editore Fotografo Guida turistica Incisore Interprete Macchinista di treno Perito d’assicurazione Scrittore

AMANTE DEL GRUPPO Amate stare in compagnia e vi sentite amanti del gruppo. La persona con un punteggio troppo alto nella scala G potrebbe sentirsi troppo esposta se è sola, preferisce appoggiarsi agli altri per ricevere aiuto e consigli. Tali persone spesso si uniscono tra loro e sono molto leali nei confronti del gruppo a cui appartengono. Vi inserite facilmente tra gli altri. Spesso riuscite a mettere in luce il lato migliore delle persone e queste reagiscono positivamente al vostro interessamento. Riuscite bene nelle carriere in cui è centrale il contatto interpersonale. Gli aspetti negativi sono una certa mancanza di individualità; subordinate i vostri desideri al bene comune. Siete spesso convenzionali e tendete ad adeguarvi alle situazioni. Il vostro cameratismo a volte quando è eccessivo va a scapito dell‘organizzazione nel suo insieme e degli obiettivi da raggiungere. Seguono alcune delle professioni in cui è maggiormente valorizzata questa caratteristica: verificate se fra le carriere indicate ve ne è qualcuna che si adatta più o meno a voi: Addetto alla vendita Banditore d’asta Cassiere Coordinazione animazione spettacoli Direttore ufficio relazioni pubbliche Direttore di club Gestore di bar Hostess/steward Insegnate di sostegno Intervistatore Marinaio Massaggiatore Militare di carriera Operatore di casa famiglia Operatore socio-assistenziale Operatore di attività ricreativa Pompiere Segretario di club

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Creative Commons 3.0 9

C V A G 20 20 20 20 18 18 18 18 16 16 16 16 14 14 14 14 12 12 12 12 10 10 10 10 8 8 8 8 6 6 6 6 4 4 4 4 2 2 2 2 0 0 0 0 S T P I Il mio risultato CVAG è :

TIPICHE COMBINAZIONI DI PERSONALITÀ

CVAG Il politico CVAI L’imprenditore CVPG L’assistente CTAG Il manager SVAG Il fautore di campagne CVPI La persona libera CTPG Colui che ama provvedere STAG L’insegnante SVAI L’artista CTAI Il peroratore di cause SVPG Colui che dà una mano CTPI Lo specialista SVPI L’irrequieto STAI Il consigliere STPG Il sostenitore STPI Il solitario

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 9: STILI DI APPRENDIMENTO

TEST DI KOLB REVISIONE 1 DEL 14/09/09

Aprile 2008

Pagina 1 di 4

DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ......................................................................................................................................

In ciascuna delle nove righe sotto riportate sono indicate quattro frasi diverse. Utilizzando una scala di valori da 1 a 4, assegnare per ogni riga e una sola volta il punteggio: 4 nella casella della frase più vicina al Suo modo di essere. 1 nella casella della frase più lontana al Suo modo di essere. 3 e 2 nelle caselle delle due frasi rimanenti in ordine di importanza per lei. È consigliabile assegnare i punteggi seguendo l’ordine sopra indicato. COME SONO IO?

1 Colgo le differenze Procedo per tentativi Mi coinvolgo intensamente Agisco praticamente

2 Sono ricettivo alle idee altrui

Sono concentrato sull’argomento

Effettuo analisi Sono senza pregiudizi

3 Mi baso su sensazioni Osservo attentamente gli eventi

Pondero le cose Imparo facendo

4 Sono disponibile a recepire

Provo anche rischiando Valuto pro e contro Sono deduttivo

5 Mi baso sull’intuizione Mi baso sui risultati Imparo in modo logico Mi pongo molte domande

6 Procedo per astrazioni

Esamino i fatti Bado alla concretezza Preferisco agire

7 Sono rivolto al presente Rifletto sugli eventi Sono rivolto al futuro Bado ai fatti

8 Mi piace sperimentare di persona

Mi baso sull’osservazione Mi baso sulla concettualizzazione

Mi baso sulla sperimentazione

9 Mi applico con energia Procedo cautamente Procedo secondo razionalità Valuto responsabilmente quanto imparo

Risposte da escludere 1-6-9

Risposte da escludere 2-4-5

Risposte da escludere 1-6-7

Risposte da escludere 2-4-5

EC = OR = CA = SA =

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Creative Commons 3.0 3

LE QUATTRO FASI DEL MODELLO DI KOLB Il modello di apprendimento sequenziale di Kolb prevede un ciclo di quattro fasi corrispondenti ad altrettante competenze del soggetto:

� L'esperienza concreta (EC): coinvolgere se stessi in modo aperto all’interno di nuove esperienze; � L’osservazione riflessiva (OR): riflettere su queste esperienze e osservarle da diversi punti di vista; � La concettualizzazione astratta (CA): creare concetti che inglobino le proprie osservazioni in solide teorie; � La sperimentazione attiva (SA): utilizzare queste teorie per prendere decisioni e risolvere problemi.

Le quattro fasi del processo di apprendimento rappresentano gli estremi di due dimensioni fondamentali:

In base a ciò, il modello postula quattro stili di apprendimento individuale che enfatizzano determinate competenze del soggetto:

� Lo stile divergente o creativo (concretezza – EC – e riflessione – OR). o ha spiccate capacità immaginative; o eccelle nell’abilità di vedere le situazioni concrete da molte prospettive. � Lo stile convergente o applicativo (astrazione – CA – e azione – SA). o opposto al precedente, è portato all’applicazione pratica delle idee; o predilige il ragionamento ipotetico-deduttivo per concentrarsi su specifici problemi.

� Lo stile adattatore o realizzatore (concretezza – EC – e azione – SA). o ha la propensione al fare, a portare a compimento piani ed esperimenti; o è propenso ad assumersi dei rischi adattandosi facilmente alle circostanze.

� Lo stile integratore o teorico (riflessione – OR – e astrazione – CA). o opposto al precedente, tende al ragionamento induttivo; o è portato a convogliare le diverse osservazioni in modelli teorici.

EC

SA OR

CA

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Creative Commons 3.0 4

IL MODELLO ESPERIENZIALE DI APPRENDIMENTO

ESPERIENZA CONCRETA (EC)

OSSERVAZIONE E RIFLESSIONE

(OR)

VERIFICA DELLE IMPLICAZIONI DEI CONCETTI

A NUOVE SITUAZIONI (SA=SPERIMENTAZIONE

ATTIVA)

FORMAZIONE DI CONCETTI ASTRATTI E DI

GENERALIZZAZIONI (CA=CONCETTUALIZZAZIONE

ASTRATTA)

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 10: PROGETTO PROFESSIONALE REVISIONE 0

DEL 27/08/09 Agosto 2009

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ...........................................................................................................................

Stilare un progetto professionale è un’azione molto importante per individuare verso quale ambito lavorativo indirizzare la propria ricerca ed eventualmente quali aspetti di sé migliorare per adeguarsi al proprio progetto. Scrivere un proprio Progetto professionale può essere particolarmente utile in una fase di transizione: quando si sta terminando un percorso formativo (Scuola superiore, università, formazione professionale), durante un anno sabbatico che si è preso per fare il punto su di sé, nel corso dell’anno di servizio civile, quando si è perso un lavoro e si fatica a trovarne uno nuovo, quando non si è soddisfatti dell’attuale situazione… Un buon progetto professionale tiene conto di tre fattori in gioco:

1. il mondo dei desideri e delle aspirazioni (ciò che desidero fare) 2. le mie potenzialità profonde (ciò che so o potrei essere in grado di fare) 3. il contesto sociale di riferimento (ciò che è possibile fare, i vincoli di realtà).

Non basta, ad esempio, sognare di fare il musicista: devo anche chiedermi se in profondità possiedo le competenze necessarie per diventare un musicista. Tali capacità – già possedute o da sviluppare – non solo soltanto quelle tecnico-specifiche, come ad esempio il grado di padronanza di uno strumento musicale: la complessità del percorso per diventare un buon musicista richiede anche competenze trasversali come la tenacia, l’orientamento al risultato, la capacità di lavorare in gruppo. Non basta, infine, avere forte desiderio e possedere buone potenzialità: è anche necessario confrontarsi con i dati di realtà e i vincoli personali. Se, ad esempio, studiare uno strumento richiede l’iscrizione ad un corso costoso per cinque anni, dovrò individuare come sostenere la spesa. Naturalmente, un lavoratore con molta esperienza che sta decidendo di cambiare attività affronterà la redazione del proprio progetto professionale in modo molto differente rispetto a un neolaureato senza esperienza e conoscenza diretta del mondo del lavoro. In entrambi i casi, comunque, i tre fattori cui si è accennato rimangono determinanti. Il percorso sin qui svolto con l’aiuto delle schede precedenti permette ora di raccogliere insieme gli elementi del proprio progetto professionale nella presente scheda.

OBIETTIVO PROFESSIONALE 1. Di cosa mi piacerebbe occuparmi? Tra le Aree di interesse indicate qui di seguito (pubblicate da OrientaOnLine), evidenzia quelle che più ti interessano (max tre).

� INSEGNARE, EDUCARE � RIPARARE, FARE MANUTENZIONE � AVERE A CHE FARE CON LE PERSONE � LAVORARE IN UFFICIO � PROGETTARE, IDEARE � SORVEGLIARE, DIFENDERE � LAVORARE CON ALIMENTI E BEVANDE � PRENDERSI CURA DEI PIÙ DEBOLI � LAVORARE CON LE NUOVE TECNOLOGIE

� UTILIZZARE STRUMENTI E MACCHINE � STUDIARE, FARE RICERCA, SCOPRIRE � COMUNICARE, INFORMARE � CONSIGLIARE, AIUTARE � OCCUPARSI DI SALUTE E MEDICINA � VIAGGIARE, SPOSTARSI SPESSO � FARE UN LAVORO ARTISTICO � LAVORARE A CONTATTO CON LA NATURA � ORGANIZZARE, GESTIRE, PIANIFICARE � LAVORARE PER CONTO PROPRIO

� CALCOLARE, MANEGGIARE CIFRE � FARE UN LAVORO MANUALE � LAVORARE NEL COMMERCIO � UTILIZZARE LINGUE DIVERSE � FARE UN LAVORO DI PRECISIONE � LAVORARE NELLO SPETTACOLO � LAVORARE IN GRUPPO � OCCUPARSI DEI BAMBINI � SVOLGERE UN LAVORO CON ELEVATI LIVELLI DI RESPONSABILITÀ

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2. Vincoli Indica nella tabella le condizioni di lavoro rispetto alla collocazione geografica (distanza dal luogo di abitazione) e alle tipologie di lavoro (dipendente, autonomo…)

DOVE

A QUALI CONDIZIONI

3. Il mio profilo professionale Consultando la sezione “Aree di interesse” di OrientaOnLine (http://orientaonline.isfol.it/, sito dell’Isfol) prova ad individuare il profilo o i profili professionali a te più affini ed eventualmente i profili professionali che più sono prossimi1. Infine prova a evidenziare, se possibile, il profilo a te più adatto, anche tenendo conto della sua realizzabilità. Profilo Professionale 1 (ad esempio: giornalista)

Profili Professionali prossimi (ad esempio: addetto stampa, portavoce, redattore editoriale)

Profilo Professionale 2

Profili Professionali prossimi

Profilo Professionale 3

Profili Professionali prossimi

E ora prova a ordinare i profili indicati secondo due diversi criteri: I Profili che più mi attirano (preferenza) I Profili in cui sento di essere forte (vantaggio competitivo)

1. 1.

2. 2.

3. 3.

1 Altri siti consultabili per i profili professionali sono http://www.atlantedelleprofessioni.it/index.php oppure http://studenti.unimi.it/repertorio_professioni/default.asp.

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ANALISI DELLE COMPETENZE Rispetto al profilo scelto, prova ad indicare le competenze chiave già acquisite e quelle ancora da acquisire. COMPETENZE CHIAVE ACQUISITE DA ACQUISIRE

CONOSCENZE

CAPACITÀ

COMPORTAMENTI

PIANO DI AZIONE Il piano concordato è il seguente: 1. Azioni per la ricerca del lavoro attività strumenti tempi (es: compilare il curriculum) Curriculum formato europeo Una settimana

2. Attività di formazione Indica i percorsi formativi necessari per acquisire le competenze richieste dal profilo professionale: • •

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XXXX DATA REDAZIONE SCHEDA 11: IL BILANCIO FINALE REVISIONE 0

DEL 23/04/08 Aprile 2008

Pagina 1 di 1

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Cognome e Nome ……………………

PUNTI DI FORZA

CRITICITA’

NOTE

PERIODO DI ORIENTAMENTO CUI IL SOGGETTO E’ CONSIGLI ATO DI INDIRIZZARZI

……………………………………………………………………………………………………………

Data Operatore……………………………………

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XXXX DATA REDAZIONE

SCHEDA 12 : QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

DEL PERCORSO REVISIONE 1 DEL 31/08/09

giugno ’04

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DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome ......................................................................................................................................

1) Rispetto alle Sue aspettative iniziali, quanto Le sono sembrati adeguati i risultati ottenuti con l’Orientamento? adeguati inadeguati

1 2 3 4 5 6

1 a) Per quali motivi principali? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 2) Gli obiettivi che si volevano conseguire sono stati: per nulla raggiunti completamente raggiunti

1 2 3 4 5 6

2a) Se l’obiettivo è stato raggiunto quanto Le è costato in termini di costi personali (stress, orari,ecc)?

poco tanto

1 2 3 4 5 6 3) Lo sviluppo di capacità di interazione con i soggetti che, a vario titolo,intervengono nella sua vita lavorativa, professionale o di studio è cambiato? negativo positivo

1 2 3 4 5 6 4) Come giudica la durata complessiva dell’intervento?

4 a ) in relazione agli argomenti trattati: troppo breve troppo lunga

1 2 3 4 5 6

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5) In particolare, quali dei seguenti temi ritiene dovrebbero essere ridotti,e quali invece ampliati in un processo di orientamento come quello a cui ha partecipato?

Da Ridurre Da

Confermare Da Ampliare

Accoglienza

Quantità di informazioni

Qualità di informazioni

Gestione delle informazioni

Aspetti socio-psicologici della comunicazione

Colloquio individualizzato

Relazioni di aiuto

Il sistema gruppo e il gruppo di lavoro (se presente)

5 a) Può illustrare brevemente le ragioni di tali valutazioni?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6 ) Le chiediamo ora di valutare l'efficacia dei metodi didattici utilizzati,specificando in che misura,a Suo avviso, tali metodi l'hanno stimolata ed aiutata. Il valore 1 indica che tali metodi didattici non sono stati per nulla efficaci mentre il valore 5 indica che sono stati viceversa completamente efficaci.

METODI (-) efficacia (+)

1 2 3 4 5 Presentazioni in aula

Questionari e strumenti

Sessioni di valutazione

autovalutazione

Altro (specificare) …...

CONCEZIONI E RAPPRESENTAZIONI dell’intervento ricevuto 7) Questa parte del questionario contiene una serie di affermazioni riguardanti le modalità di orientamento che Le sono state proposte. La preghiamo di indicare per ciascuna di esse se è Vera o Falsa, dal Suo personale punto di vista. La invitiamo a rispondere a tutte le affermazioni anche se in taluni casi potrebbe avere dei dubbi.

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VERO FALSO Le Sue esigenze formative e professionali sono state tenute sempre in debita

considerazione.

Durante il periodo di orientamento si è sentito libero di esprimere ciò che pensava?

Ha avuto l'impressione di aver ricevuto indicazioni e stimoli atti a determinare un reale

cambiamento nella Sua professione o periodo di orientamento di studi?

Ha l'impressione che certi cambiamenti di comportamento che ha percepito in sé

dureranno a lungo?.

Quanto appreso sarà applicabile nel suo lavoro?.

È sempre riuscito senza fatica ad esprimere le Sue opinioni?.

Le sono sempre risultati chiari gli obiettivi proposti dall’orientamento? Dopo aver

partecipato all’orientamento ritiene di essere diventato più critico nella valutazione

delle Sue possibilità di accedere a sbocchi lavorativi adeguati?

Durante il periodo di orientamento ha avuto modo di conoscere persone con cui ritiene

sia importante mantenere un rapporto di collaborazione?

Le sembra che gli effetti dell'apprendimento realizzato grazie al periodo di

orientamento vadano estinguendosi con il tempo?

Ha avuto spesso la sensazione che si facessero discorsi inutili ed inconcludenti?

Comunicare e collaborare con gli altri molto spesso equivale ad un inutile dispendio di

tempo e di risorse.

I rapporti interpersonali con i colleghi con il quali ha condiviso l'esperienza del periodo

di orientamento sono andati progressivamente intensificandosi?

IL CLIMA FORMATIVO 8) Gli atteggiamenti ed i comportamenti del gruppo influenzano il “clima di orientamento” e di conseguenza l'efficacia delle azioni informative e formative. Di seguito sono presentate coppie di vocaboli opposti, riconducibili a stati d'animo o atteggiamenti che contribuiscono a rappresentare il “clima di orientamento”. Per ciascuna coppia può attribuire un punteggio da 1 a 6, dove il valore più basso indichi una prevalenza della definizione posta alla Sua sinistra nel clima complessivo del periodo di orientamento, mentre il valore più alto indica la prevalenza della definizione posta alla Sua destra.

Fiducioso Sfiduciato Collaborazione Conflitto

Creatività Rigidità Disponibilità Resistenza

Sereno Teso Coinvolto Isolato

Soddisfatto Insoddisfatto Interessato Disinteressato Produttivo Improduttivo

Attivo Passivo Novità Ovvietà

Partecipazione Solitudine Sviluppo Regressione Dialogo Monologo

Cambiamento Stabilità Efficiente Inefficiente Confuso Chiaro

Complicato Semplice

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9 ) Nel complesso l’esperienza del Periodo di orientamento è stata per Lei: Completamente negativa Completamente positiva

1 2 3 4 5 6

9 a ) Quali sono gli aspetti che ricorda come più positivi? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 9 b ) Quali gli aspetti che ricorda come più negativi? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

10) In questi mesi, in che misura questa esperienza è risultata utile? Poco utile Molto utile

1 2 3 4 5 6 11) In che misura ha avuto modo di applicare i contenuti del periodo di orientamento nel suo lavoro o nella ricerca di lavoro o nello studio in questo ultimo periodo? Molto Abbastanza Poco Per niente

12) Sulla base della sua partecipazione al Periodo di orientamento, quali delle seguenti affermazioni si sentirebbe di condividere? AFFERMAZIONI Per niente Poco Abbastanza

E’ aumentato il mio impegno professionale o di studio

Con operatori e personale dell’Università si è creata una rete alla

quale sento di appartenere

La mia capacità di organizzarmi è migliorata

Sono più coinvolto nell’attività che svolgo

Grazie per la collaborazione

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Stage e Job Placement

Settore Servizi agli Studenti e Progetti per la Didattica

Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – ottobre 2009

Testi e Composizione a cura di: Danilo Fiacconi, Cristina Cortissone, Miriam Canonica, Ingrid Cappa.