3
Curiosita‘ lun mar mer gi ven sab Note: Gennai Luna Crescente Luna Piena Luna Nuova Luna Calante d m 1 S. Maria Madre di Dio 2 S. Basilio Magno 3 S. Genoveffa 4 S. Elisabetta 5 S. Amelia 6 Epifania del Signore 7 S. Raimondo 8 S. Apollinare Vescovo 9 S. Giuliano Martire 10 S. Aldo Eremita 11 S. Igino Papa 12 S. Modesto Martire 13 S. Ilario 14 S. Felice Martire 15 S. Paolo Eremita 16 S. Marcello Papa 17 S. Antonio Abate 18 S. Margherita 19 S. Mario Martire 20 S. Fabiano 21 S. Agnese 22 S. Vincenzo Martire 23 S. Emerenziana 24 S. Francesco di Sales 25 Conversione di S. Paolo 26 Ss. Tito e Timoteo 27 S. Angela Merici 28 S. Tommaso d' Aquino 29 S. Valerio 30 S. Giacinta 31 S. Giovanni Bosco dal 5 al 10 Gen. dal 11 al 18 Gen. dal 19 al 26 Gen. dal 27 Gen. al 2 Feb. Buon Anno! L inverno appena trascorso è stato particolarmente rigido ed ha messo a dura prova la so- pravvivenza di diverse piante, soprattutto quelle più sensibili al gelo quali: oleandri, allo- ri, gelsomini e in genere tutte le sempreverdi provenienti da climi temperati. Che cosa fare: » Verificare se la pianta è ancora recuperabile, grattando leggermente la corteccia sino al punto in cui appare il colore verde; se il legno è secco e non presenta colorazione, significa che la pianta è danneggiata irreparabilmente e quindi da estirpare. » Osservare se le foglie sono turgide oppure secche e procedere ad una potatura dei rami sino al punto nel quale si rimuove completamente il legno secco. » Fertilizzare con concimi contenenti stimolanti vegetali che aiuteranno la pianta nella ripresa vegetativa. Se si decide di rimpiazzare una pianta che è morta con un’al- tra uguale, è necessario mettere in atto alcune precauzioni. Una rosa messa a dimora direttamente nello stesso suolo dove è stata coltivata per più anni un’altra rosa, può soffrire di quello che è chiamato “esaurimento del suolo”. La nuova rosa non si svilupperà bene e non diverrà una pian- ta forte e vigorosa e potrebbe addirittura morire. Anche altre piante possono soffrire allo stesso modo, ad esempio: l’albicocco, il melo, il pero, il susino, i lamponi e le fragole. Alcuni studi hanno evidenziato che le radici delle piante emettono escrezioni tossiche (e dannosi batteri, funghi e ne- matodi) che inibiscono la crescita delle radici di altre piante della stessa specie. Inoltre, le radici in decomposizione della vecchia pianta emet- tono tossine e quindi sostituire solo il terreno non serve se non vengono rimosse a fondo tutte le radici della pianta pre- cedente. Mai pianta su pianta Dato che si tratta di piante indebo- lite, andranno particolarmente con- trollate finché il ciclo vegetativo non sia ripartito e seguite successivamen- te con adeguate irrigazioni e conci- mazioni. Per le piante sopravvissute al gelo in- vece, è il momento di fare una pota- tura ed una pulizia del terreno sot- tostante, eliminando foglie e rami secchi ed effettuando una sarchia- tura. Attenzione a non potare piante che fioriscono subito dopo l’inverno (ad esempio la forsizia) in quan- to le gemme sono portate sui rami dell’anno precedente e potandole si eliminerebbe gran parte della fioritu- ra. Solo dopo che avranno completa- to la fioritura sarà possibile potarle. Chiara notte di capodanno, daslancio a un buon anno La Coccinella Coccinella septempunctata La graziosa ed amata coccinella è un insetto carnivoro molto utile. E’ considerata una grande amica dei giardinieri perchè si nutre di pidocchi delle piante (afidi) dei quali è partico- larmente golosa, tanto che arriva a mangiarne anche 30 al giorno. Il colore intenso della coccinella serve a scoraggiare i potenziali predatori che associano i colori vistosi, (special- mente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Molte coccinelle risultano tossiche per i piccoli predatori, come le lucertole o i piccoli uccelli. Alla fine dell’autunno non tutte le coccinelle muoiono. Alcune si addormentano trascorrendo l’inverno al riparo anche dentro le nostre case. Cosa fare in giardino dopo un inverno rigido Polenta con cavolo nero Ingredienti: » 500 g di farina di polenta » cavoli neri ( uno o due secondo grandezza) » 4 spicchi d’aglio » 4 filetti di acciughe dissalate » abbondante olio extra vergine di oliva » una manciata di parmigiano grattugiato » sale e pepe q. b. Preparazione: Nella pentola che servirà per la cottura della polenta far cuo- cere il cavolo in acqua salata per circa 20 minuti, dopo averlo tagliato a striscioline privandolo del gambo e delle foglie più dure, finché non sarà diventato tenero. Verificare la quantità di acqua rimasta ed aggiungere a pioggia la farina di polen- ta terminando la cottura; questa polenta dovrà rimanere ab- bastanza morbida, aggiungere quindi acqua se necessario. In una padella far rosolare nell’olio gli spicchi d’aglio ed i filetti di acciughe sminuzzate finché il tutto non sia disciolto. Met- tere un dito del condimento in ciotole individuali e disporre sopra la polenta ben calda. Prima di servire si può spolveriz- zare con del parmigiano grattugiato.

Bio Calendario

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Curiosità, ricette e consigli per una vita piu sana

Citation preview

Page 1: Bio Calendario

Curiosita‘

lun mar mer gi ven sab

Note:

Gennai

Luna Crescente Luna Piena

Luna NuovaLuna Calante

d m1

S. Maria Madre di Dio

2S. Basilio Magno

3S. Genoveffa

4S. Elisabetta

5S. Amelia

6Epifania del Signore

7S. Raimondo

8S. Apollinare Vescovo

9S. Giuliano Martire

10S. Aldo Eremita

11S. Igino Papa

12S. Modesto Martire

13S. Ilario

14S. Felice Martire

15S. Paolo Eremita

16S. Marcello Papa

17S. Antonio Abate

18S. Margherita

19S. Mario Martire

20S. Fabiano

21S. Agnese

22S. Vincenzo Martire

23S. Emerenziana

24S. Francesco di Sales

25Conversione di S. Paolo

26Ss. Tito e Timoteo

27S. Angela Merici

28S. Tommaso d' Aquino

29S. Valerio

30S. Giacinta

31S. Giovanni Bosco

dal 5 al 10 Gen. dal 11 al 18 Gen.

dal 19 al 26 Gen. dal 27 Gen.al 2 Feb.

Buon Anno !

L’ inverno appena trascorso è stato particolarmente rigido ed ha messo a dura prova la so-pravvivenza di diverse piante, soprattutto quelle più sensibili al gelo quali: oleandri, allo-ri, gelsomini e in genere tutte le sempreverdi provenienti da climi temperati.

Che cosa fare: » Verificare se la pianta è ancora recuperabile, grattando leggermente la corteccia sino al punto

in cui appare il colore verde; se il legno è secco e non presenta colorazione, significa che la pianta è danneggiata irreparabilmente e quindi da estirpare.

» Osservare se le foglie sono turgide oppure secche e procedere ad una potatura dei rami sino al punto nel quale si rimuove completamente il legno secco.

» Fertilizzare con concimi contenenti stimolanti vegetali che aiuteranno la pianta nella ripresa vegetativa.

Se si decide di rimpiazzare una pianta che è morta con un’al-tra uguale, è necessario mettere in atto alcune precauzioni.Una rosa messa a dimora direttamente nello stesso suolo dove è stata coltivata per più anni un’altra rosa, può soffrire di quello che è chiamato “esaurimento del suolo”.La nuova rosa non si svilupperà bene e non diverrà una pian-ta forte e vigorosa e potrebbe addirittura morire.Anche altre piante possono soffrire allo stesso modo, ad esempio: l’albicocco, il melo, il pero, il susino, i lamponi e le fragole.Alcuni studi hanno evidenziato che le radici delle piante emettono escrezioni tossiche (e dannosi batteri, funghi e ne-matodi) che inibiscono la crescita delle radici di altre piante della stessa specie.Inoltre, le radici in decomposizione della vecchia pianta emet-tono tossine e quindi sostituire solo il terreno non serve se non vengono rimosse a fondo tutte le radici della pianta pre-cedente.

Mai pianta su pianta

Dato che si tratta di piante indebo-lite, andranno particolarmente con-trollate finché il ciclo vegetativo non sia ripartito e seguite successivamen-te con adeguate irrigazioni e conci-mazioni.Per le piante sopravvissute al gelo in-vece, è il momento di fare una pota-tura ed una pulizia del terreno sot-tostante, eliminando foglie e rami secchi ed effettuando una sarchia-tura. Attenzione a non potare piante che fioriscono subito dopo l’inverno (ad esempio la forsizia) in quan-to le gemme sono portate sui rami dell’anno precedente e potandole si eliminerebbe gran parte della fioritu-ra. Solo dopo che avranno completa-to la fioritura sarà possibile potarle.

Chiara notte di capodanno, da’ slancio a un buon anno

La CoccinellaCoccinella septempunctataLa graziosa ed amata coccinella è un insetto carnivoro molto utile. E’ considerata una grande amica dei giardinieri perchè si nutre di pidocchi delle piante (afidi) dei quali è partico-larmente golosa, tanto che arriva a mangiarne anche 30 al giorno. Il colore intenso della coccinella serve a scoraggiare i potenziali predatori che associano i colori vistosi, (special-mente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Molte coccinelle risultano tossiche per i piccoli predatori, come le lucertole o i piccoli uccelli. Alla fine dell’autunno non tutte le coccinelle muoiono. Alcune si addormentano trascorrendo l’inverno al riparo anche dentro le nostre case.

Cosa fare in giardino dopo un inverno rigido

Polenta con cavolo neroIngredienti: » 500 g di farina di polenta » cavoli neri ( uno o due secondo grandezza) » 4 spicchi d’aglio » 4 filetti di acciughe dissalate » abbondante olio extra vergine di oliva » una manciata di parmigiano grattugiato » sale e pepe q. b.

Preparazione:Nella pentola che servirà per la cottura della polenta far cuo-cere il cavolo in acqua salata per circa 20 minuti, dopo averlo tagliato a striscioline privandolo del gambo e delle foglie più dure, finché non sarà diventato tenero. Verificare la quantità di acqua rimasta ed aggiungere a pioggia la farina di polen-ta terminando la cottura; questa polenta dovrà rimanere ab-bastanza morbida, aggiungere quindi acqua se necessario. In una padella far rosolare nell’olio gli spicchi d’aglio ed i filetti di acciughe sminuzzate finché il tutto non sia disciolto. Met-tere un dito del condimento in ciotole individuali e disporre sopra la polenta ben calda. Prima di servire si può spolveriz-zare con del parmigiano grattugiato.

Page 2: Bio Calendario

lun mar mer ven sab

Febbrai

gi

Curiosita‘

Note:

Luna Crescente Luna PienaLuna NuovaLuna Calante

d m1

S. Verdiana

2Pres. Di Gesù al Tempio

3S. Biagio

4S. Gilberto Sempronio

5S. Agata

6S. Paolo Miki e compagni

7S. Teodoro Martire

8S. Girolamo

9S. Apollonia

10S. Scolastica

11B.V.M. di Lourdes

12S. Damiano

13S. Fosca

14S. Valentino Martire

15S. Faustino e Giovita

16S. Onesimo

17SS. Sette Fondatori

18S. Simone Vescovo

19S. Corrado

20S. Eleuterio

21S. Pier Damiani

22Cattedra di S. Pietro

23S. Policarpo

24S. Sergio da Cesarea

25S. Cesario

26S. Nestore

27S. Gabriele dell'Addolorata

28S. Osvaldo

dal 3 al 9 Feb. dal 10 al 16 Feb. dal 17 al 24 Feb. dal 25 Feb.al 3 Mar.

Per allontanare in modo naturale i paras-siti dall’orto ma anche dal giardino, si possono coltivare delle piante che, fra le

loro caratteristiche svolgono un’ azione repel-lente nei confronti dei parassiti. Si tratta di una specie di consociazione che sfrutta le proprietà di una particolare pianta per proteggerne un’al-tra. Grazie alle sostanze che emettono nel terre-no e/o al forte odore che emanano, influenzano a tal punto l’ambiente circostante sviluppando una vera e propria difesa delle colture che cre-scono vicine a loro.

L’aglio e la cipolla combattono in particolare le malattie fungine, soprattutto se messe vicine alle fragole ed alle rose. Allontanano anche l’oi-dio dai fruttiferi e diversi tipi di mosche che at-taccano il sedano e la carota: queste ultime poi combattono a loro volta le mosche che attaccano la cipolla, rendendo la collaborazione completa!

La lavanda invece allontana gli afidi dalle rose ed è anche repellente per le formiche che, anche se non fanno danno alle piante, contribuiscono a diffondere gli afidi dai quali traggono una pre-ziosa “melata”.

Se il terreno è invaso da nematodi (vermi) è uti-lissimo il tagete le cui radici rilasciano una so-stanza tossica per questi parassiti.

La coloratissima petunia aiuterà a tener lontana la dorifora dalle patate; si può coltivare ai lati della porzione dove sono collocate le patate e questo tremendo parassita non le attaccherà.

La camomilla coltivata vicino ai porri tie-ne lontana la tignola del porro.

Quindi consociando una pianta da proteggere con una repellente si possono ottenere gli stessi risultati dei trattamenti antiparassitari, con il vantaggio di salvaguardare l’am-biente e di avere un effetto sem-pre presente.

Febbraio e’ il mese in cui le donne parlano poco

Gli ortaggi che proteggono l’ortoConsociazioni nell’ ortoEvitare la coltivazione vicina di piante della stessa famiglia botanica come per esempio patate e pomodori; due specie si-mili tenderanno a consumare le stesse sostanze nutritive im-poverendo velocemente il terreno e finendo per ostacolarsi a vicenda.I piselli crescono bene se coltivati in consociazione con finoc-chio, carote, cavoli, lattuga, ravanelli; non si devono invece coltivare con aglio, cipolla, fagioli, prezzemolo.La carota cresce bene vicino a: piselli, aglio pomodori, cipol-le, ravanelli, non bisogna però coltivarla nello stesso posto per tre anni per evitare l’attacco dei parassiti il rosmarino, l’assen-zio, e la salvia in particolare allontanano la mosca della carota.La cipolla cresce bene con: carota, pomodori, peperone, me-lanzane e cavoli, può essere coltivata avvicendata alle patate, i piselli, le fave, i pomodori; solo dopo che siano trascorsi otto anni dalla precedente coltivazione si potrà ricoltivarla con suc-cesso nello stesso posto. Ottima la consociazione con la camo-milla (contro il marciume) mettendo una pianta di camomilla ogni tre metri di cipolle.

Scarabeo d’ oroCarabus auratusE’ un insetto estremamente attivo, fortemente predatore, ro-busto, di colorazione generalmente sericea oro-verde.Predilige i terreni argillosi e vive nei campi.E’ un insetto molto amato dagli agricoltori in quanto si nutre di parassiti , di larve e di altri insetti.Lo sviluppo larvale dura dai due ai quattro anni.E l’insetto può vivere sino a due anni.

Zuppa di tarassacoIngredienti: » 2 o 3 grossi cespi di tarassaco » 1 manciata di borragine » 1 pizzico di semi di finocchio » alcune fette di pane casereccio » 2 spicchi d’aglio » sale e pepe q.b. » olio extra vergine di oliva

Preparazione:Lessare in poca acqua le piantine di cicoria insieme ad alcune foglie di borragine e qualche seme di finocchio per circa 15 minuti a pentola coperta. Solo a fine cottura unire un pò di sale.

A parte preparare delle fette di pane casereccio che dovranno essere strofinate con spicchi d’aglio e condite con olio extra vergine di oliva, sale e pepe.

Disporre in ogni piatto le bruschette di pane condito e ver-sare sopra la verdura con un pò d’acqua di cottura e servire ben caldo.

Page 3: Bio Calendario

lun mar mer ven sab

Marz

gi

Curiosita‘

Note:

Luna Crescente Luna PienaLuna NuovaLuna Calante

d m1

S. Albino

2S. Quinto

3S. Cunegonda

4S. Casimiro

5S. Adriano

6S. Coletta

7SS. Perpetua e Felicita

8S. Giovanni di Dio

9S. Francesca Romana

10S. Macario

11S. Costantino

12S. Fina

13S. Patrizia e Cristina

14S. Matilde di Sass.

15S. Luisa

16S. Agapito

17S. Patrizio

18S. Cirillo

19S. Giuseppe

20S. Claudia

21S. Benedetto

22S. Benvenuto

23S. Lea

24S. Caterina di Svezia

25Annunciazione del Signore

26S. Lucia Filippini

27S. Alessandro

28S. Gontrano

29S. Secondo di Asti

30S. Giovanni Clim.

31Pasqua di Resurrezione

dal 4 al 10 Mar. dal 19 al 26 Mar.dal 11 al 18 Mar. dal 27 Mar.al 2 Apr.

Al supermercato, dove normalmente si acquistano i detersivi, si possono trovare tutti gli ingredienti che ser-

vono per fare da soli un detersivo ecologico per il bucato della famiglia. Gli ingredienti costeranno sicuramente meno di un flaco-ne di detersivo normalmente in commercio.Inoltre, una dose di quello fatto in casa du-rerà per parecchio tempo. Non solo si ri-sparmieranno soldi ma si aiuterà l’ambiente e si farà un gran bene alla salute della pro-pria famiglia.Il procedimento è rapido e semplice, non re-sta che provare!

Le opzioni sono due:

Detersivo in polvere o liquidoCosa serve per il detersivo liquido: » Una grattugia per il formaggio

oppure un frullatore » Una casseruola che contenga al-

meno un litro e mezzo di acqua » 230 g di sapone naturale

(Marsiglia o Alga, ad esempio) » 2 tazze di soda per bucato

(reperibile al supermercato) » 2 tazze di bicarbonato di sodio » Un secchio capiente che conten-

ga circa 7 litri » Acqua e un contenitore per con-

servarlo

Nel Marzo, un sole e un guazzo

La FormicaFormica FuscaE’ bello osservare una colonna di formiche che avanza ra-pidamente sul terreno; molte trasportano in bocca granelli, briciole, insetti morti spesso molto più grandi di loro oppure trascinano frammenti di foglie e rametti per costruire il loro formicaio. Quando una formica fa una scoperta interessante la comunica alle compagne toccando le loro antenne con le sue invitandole a seguirla. Poi, lungo il cammino lascia una trac-cia odorosa che le altre seguono fedelmente per raggiungere il luogo indicato Ecco perché le formiche camminano sempre in fila!La formiche pur non avendo la bussola vanno molto lontano e non si perdono; si orientano con il sole e seguendo l’odore del-le loro compagne, si dirigono senza esitare verso la loro casa.

Bucato verde: grande risultato a basso costo

Segreti in cucina » Se non volete che si formino grumi nella cottura della

polenta, basta portare l’acqua ad ebollizione, spegnere il fuoco e versare la farina a pioggia, riaccendere la fiamma e cuocere normalmente.

» Per avere un buon lesso, aggiungere la carne nella pentola quando l’acqua bolle, se invece si vuole un buon brodo, aggiungere la carne quando l’acqua è fredda.

» Per evitare che la pasta si incolli durante la cottura, basta aggiungere un po’ d’olio all’acqua.

» L’acqua di bollitura delle uova non andrebbe buttata ma utilizzata per bagnare le piante in casa essendo molto ricca di minerali e vitamine.

» Se l’aceto che è rimasto è troppo forte, aggiungere qualche fetta di mela e lasciarla macerare per 3-4 giorni; filtrare bene: l’aceto sarà diventato molto più leggero.

» Per essere sicuri che la maionese non “impazzisca” prima di frullare aggiungere agli ingredienti un pizzico di pan-grattato.

» Per evitare gli schizzi bollenti quando si frigge, basta met-tere nell’olio alcuni stuzzicadenti.

Ingredienti: » 1 pollo del peso di circa 1 kg » 2 mele (tipo Renetta o Granny Smith) » Olio extra vergine d’oliva » mezzo bicchiere di vino bianco secco » un mazzetto di aromi misti

(rosmarino, salvia, timo, alloro) » Sale e pepe q.b. » Pepe q.b.

Preparazione:Lavare ed asciugare bene il pollo; sbucciare le mele e tagliarle a dadi piccoli; inserirle nel ventre del pollo, salare e pepare.Legare con del filo il mazzetto di aromi perché non si disperdano ed inserirli nel tegame con l’olio ed il pol-lo. Infornare e cuocere per circa 60 minuti. Se il pollo tende a seccare, coprire la teglia con carta stagnola ed irrorare con il sugo di cottura. Volendo si possono ag-giungere delle patate a pezzi.

Pollo alla mela

Come si procede: » Grattugiare circa 230 g di sapone. » Scaldare a fuoco basso un litro e ½ di acqua nella

casseruola ed aggiungere lentamente i fiocchi di sapone.

» Quando saranno ben disciolti aggiungere la soda e il bicarbonato continuando a mescolare.

» Quando il composto si sarà addensato, toglierlo dal fuoco.

» Versare nel secchio 1 litro di acqua calda ed ag-giungere il composto amalgamandolo.

» Aggiungere pian piano l’acqua sufficiente a ri-empire il secchio amalgamando bene e lasciarlo riposare per una notte.

» Versare poi il composto in un flacone. Per il bu-cato si usano circa 60 ml di detersivo per ogni carico di lavatrice.