Biopolitiche prosumeristiche e sostenibilità del benessere

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  • 8/17/2019 Biopolitiche prosumeristiche e sostenibilità del benessere

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    Simone Cerrina Feroni

    BIOPOLITICHE PROSUMERISTICHE E SOSTENIBILITA’ DELBENESSERE DI COMMUNITY

    ABSTRACT

    Le biopolitiche contemporanee (emozioni, cognizioni e relazioni lavoro-correlate), declinate sul crinalepsicosociale e incrociate col benessere aprono feconde zone d'ombra perchè il virus biopolitico si adeguarapidamente al contesto e contagia welfare, qualità della vita ed economia sociale e cooperativa. Ilbenessere, messo al lavoro con patologica ansia migliorativa e schiacciamento temporale, viraambiguamente verso la sfera produttiva, con una relazionalità circolare su disoccupazione, malattia einsicurezza sociale. Le vite al lavoro sono vite pubbliche, da cui la vergogna da sotto-sviluppo  per l'incapacità e la routine di corto raggio, o quando l'iperlavoro collassa nello zero lavoro. a queste nuovevulnerabilità attivano forze opposte, sotto radar: la transizione dal Lavoro ai lavori!attività, il commoning(cum-munus" e il dono gratuito. Invertendo gestalticamente figura e sfondo colgo talune contraddizioni, cheaiutano, forse, a chiarire come adeguare paradigmi e pratiche di orientamento, formazione e sviluppo, rivoltea individui, organizzazioni e communit#.

    «I o ho fatto il mio dovere verso il futuro: che il futuro faccia il suo dovere verso di me»

    F. Pessoa (Il banchiere anarchico, uanda !"##)

    «Per l'allegria il pianeta nostro $ poco attrezzato. %isogna strappare la gioia ai giorni futuri »

    &aaosi (*i vecchi giorni)

    1. LA SOCIALIZZAZIONE ECONOMICA 

    olti reinterpretano le tecnologie foucaultiane genitorial!libertarie$ nella formula posfordista% vite al lavoro, in cui si riducono le zone di indifferenza fra pubblico e privato e le relazioni fra i todos empresariosdiventano, letteralmente, economiche&. is taing, problem solving, comunicare, gestire progetti) non è un

    elenco di corsi di formazione, ma agende di vite quotidiane. *n videogioco è svago e potenziamento, unviaggio è spunto per nuovi servizi, cinema e teatro invadono case e uffici, mentre i luoghi di lavoro mimanoclimi amical!familiari (welfare aziendale". +fumano mondi vitali e  senso comune (non pi comune", e isoggetti sono da un lato disembedded   in relazioni  pure, ma dall'altro ri!assoggettati, perchè attivi nellapropria commodificazione. *n incitamento alla co!responsabilizzazione sia smart   che mcdonaldizzato,sottilmente regressivo!seduttivo, che induce adesione complice e desiderio da saturare subito. La libertàperde spessore politico!conflittuale e assume valenza microtecnica!normativa) si è governati mediante unalibertà (neoliberismo appunto", che rilancia il dispositivo stesso (welfare faidate). -ite come progettiaziendali, ritorno (rischioso" dell'investimento su s stessi, autoimprenditorializzazione forzata (/oltansi e0hiapello, %1$$". 0erto, ottimizzazione e qualità della vita) meglio una cena organizzata in outsourcing 2, inmodo manageriale, che una mal improvvisata. 3mancipante carburante che sostiene la volizioneall'automonitoraggio e alla riflessitività (riflessione dentro le azioni", mancanze che spingono gli orizzonti, eorganizzazioni pi soggettive, vitali, autogovernate a piramide rovesciata. a l'alienazione in capitale

    umano4 mette in risalto le vite improduttive e avvelena solidarietà e gratuità. 5ggi questo nuovoprosumerismo6  si estende alla società civile) welfare partecipato, processi partecipativi, iinomics. +oggettiper7 individuali o finti gruppi (sciami o team"

    2. I BENESSERISMO! MALESSERE DEL BENESSERE

    1 /azzicalupo (%116" pg. $$%, 8e ichelis e Leghissa (%119", 0odeluppi (%119", :umagalli (%11;". La governamentalità

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    Der +paltro ($;92"C  il benessere è stupirsi nel traversare le interfacce psicosociali da minore amaggiore densità sociale, fra identità e appartenenza, cioè le dualità desiderio!paura nel passare i livelli difunzionamento sociale (individuo!coppia, coppia!piccolo gruppo, gruppo!organizzazione e organizzazione!communit#"9. Aollerando rimozione e espiazione senza negare n fondersi. el film dei :ratelli 0oen < 0'uomo che non c'era=, non acaso ambientato negli anni '41, il barbiere osserva con distacco la propria vita $$.  0hicchi (%11&" e 0astel(%1$$" segnalano la friabilità psichica e lo smarrimento degli imballati nelle opportunit5 insormontabili ,demotivati, stanchi, amareggiati, a rischio di marginalità, con difficoltà a concentrarsi, decidere, organizzaree agire. 8a una iniziale difficoltà a fronteggiare gli spiazzamenti urgenti continui, venata di rimpianto edisorientamento da senso di dissipazione del s$%, si passa a vite deteriorate, in cura formativaGorientativa,ma pi spesso ignorate. I disabili all'ascolto e alla riflessività mostrano impazienza pi anomia e negazione,

    astio e rabbia silente per essere sostituibili o imitabili, senso di vite mancate$&

     e relazioni sociali ridotte. Lecapabilit# rinsecchiscono, e si diventa cinicamente indifferenti$2) la personalità passiva maschera quellaaggressiva$4 e l'assenza di vere componenti socio!emozionali in soggetti apparentemente esemplari, ma non

    7 ?ssumo il benessere come costrutto pi intuitivo, rispetto a salute, welfare, qualità della vita, organizzazione, ma a questi correlato.

    8 0ommunit#, nell'accezione protestante, cioè locale, democratica, di uguali ma distinguendo le differenze. :orte appartenenza ma

    potere diffuso, mentre comunità pu7 essere omologante.

    9 *n esempio di come applicare i modelli psicoorganizzativi alle vite, dopo che l'operazione inversa è stata quasi completata.

    10 Denso agli agenti immobiliari di *mericani , di Hames :ole#) 6Il primo vince una 0adillac, il secondo un set di coltelli da bistecca, gli

    altri saranno licenziati7.

    11 >el precario (/anfi e /ologna, %1$$" paralizzato dalla sensazione di scalare una montagna troppo alta subentra una personalitàartificiale elle scienze dell'educazione, la disciplina pi messa incrisi dal nuovo assetto, 0ambi (%116" parla di era del disincantoJ.

    12 Der usare una immagine che non si scorda l 'oggetto di *lien di idle# +cott, che si attacca e succhia via la vita.

    13 6Il modo in cui manchiamo la vita $ la vita stessa7 (  ichard :ord nel romanzo Il giorno dell'indipendenza".

    14 Il risentimento non è invidioso alla Aocqueville, ma pi gelosia per chi vince senza merito, evidenziando il mito del mercato (del

    lavoro" perfetto e una competizione leale.

    15 La follia dei commessi di %ancs publiues.ersailles rive droite del regista /runo Dodal#des.

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    elaborati in s solidi. 0erto, anche ,or#e &on%rarie o re-iien%i allo sbilancio or-life:  gli (ma pi

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    capacità socio!organizzative come common da ripartire, livellandone la densità. +oluzioni (per ora" nonbiopolitiche, sostenibili socialmente e ambientalmente (ottimizzazione dell'energia e dei prodotti", modulabiliin estensione sociale, benestanti perchè sfide collettive. 8esocializzazione ma risocializzazione) unaseconda vita conviviale e cooperativa come nuova difesa sociale. elfare di cittadinanza (finora legato alLavoro" da ridefinire, e spazio per la politica.

    Dossiamo ora tratteggiare meglio il secondo polo, soggettivo, che interpreta l'interfaccia vita!lavoro(o vita improduttiva!produttiva come  forme di funzionamento socio!relazionale" come sporgenza che taglia

    trasversalmente e riequilibra (modello quaternario" la prima. Il conflitto identità!appartenenza (soggettivo!oggettivo" incrocia la variabile changing   (soggetto che modifica lBambiente, contesto abilitante" !  change( contesto che influisce sul soggetto", identificando il ciclo in figura)

    Lo strain da parte del contesto attiva risorse e potenzialità (salute", che si possono trasformare in benessere(capabilit#, competenze, empowerment", che sostiene il welfare  (politiche di prevenzioneGinclusione attivacome libertà di scelta" che sfocia in functioning  

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    solidale. 0o!vite%&  )un circolo di studio elabora fra pari l'apprendimento, come una friendl3 societ3 mutualistica le pari disuguaglianze. In fondo nei gruppi primari si condividono vite) attorno alle nuove formuledi solidarietà cooperativa nei gruppi secondari e terziari si uovi organi e strumenti dicommunit3 care) )aa -o&ioo3ia )e a(oro e )ee or3ani##a#ioni a9or3ani##a#ione )ee (i%ea(ori.Le organizzazioni mutano in communit# e in lavoro vivente, ma queste si riorganizzano in vite funzionantisocialmente, solidali (/orghi, $;;9", ribaltando di segno lBeffetto di trascinamento delle forme dei rapporti di

    produzione (Lewin) il contesto entra nei campi psicologici" in belle vite perchè dense di belle relazioni, eperci7 ben!rigenerate. +ervono un Aerzo +ettore e un telaio di cittadinanza robusto, aperto alla realtàsociale, buffering omeostatico (in questo senso vitale" di safet3 %2 sociale e ris taing  collettivo. 0ircoli dicooperazione, di ascolto territoriale, circuiti sociali riproduttivi, che ricuciano gli strappi delle reti, rigruppandoe accomunando (communalship"

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    riconfigura l'interesse pubblico) lavoroGapprendimento da bene pubblicoGprivato a merit good sociorelazionale, cittadinanza eudaimonica di communit# plurali nell'orchestrare cum!petenzeJ (chiedereinsieme". 8alle relazioni messe al lavoro alle relazioni free, liberate.

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

    ACCORNERO A. ! Era il secolo del lavoro, come era e come cambia il grande protagonista del Novecento,  Boo3na" I M*ino"1==>

    A:ALLONE F." PAPLOMATAS A.! al!te organi""ativa# $sicologia del benessere nei contesti organi""ativi " Miano" Cor%ina"2??@.

    BANFI D."BOLO8NA S. ! %ita da &reelance, I lavoratori della conoscen"a e il loro &!t!ro# Miano" Fe%rinei" 2?11

    BAZZICALUPO L.' Il governo delle vite# Biopolitica e bioeconomia, Bari" La%er#a" 2??

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    MC 8LASS . ' 7attered selves# M!ltiple personalities in a postmodern 8orld, Har$erCoin- P*+." 1==7

    SEN A .! celta, benessere e e6!it(, Boo3na, I M*ino" 1=