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Anno LVII - n. 11/12 Ottobre/Novembre 2012 - Sped. in Abb. Postale, art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Regione Campania -BN- In caso di mancato recapito restituire al mittente

Bollettino Ottobre-Novembre 2012

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Bollettino dell'Assunta Ottobre-Novembre 2012 Anno LVII - n. 11/12

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Cari fratelli e sorelle,La domanda centrale che oggi ci

poniamo è la seguente: come parla-re di Dio nel nostro tempo? Come comunicare il Vangelo, per aprire strade alla sua verità salvifica nei cuori spesso chiusi dei nostri con-temporanei e nelle loro menti talvol-ta distratte dai tanti bagliori della società? Gesù stesso, ci dicono gli Evangelisti, nell’annunciare il Regno di Dio si è interrogato su questo: «A che cosa possiamo para-gonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?» (Mc 4,30). Come parlare di Dio oggi? La prima risposta è che noi possiamo parlare di Dio, perché Egli ha parlato con noi. La prima condi-zione del parlare di Dio è quindi l’a-scolto di quanto ha detto Dio stesso. Dio ha parlato con noi! Dio non è quindi una ipotesi lontana sull’origi-ne del mondo; non è una intelligen-za matematica molto lontana da noi. Dio si interessa a noi, ci ama, è entrato personalmente nella realtà della nostra storia, si è autocomuni-cato fino ad incarnarsi. Quindi, Dio è una realtà della nostra vita, è così grande che ha anche tempo per noi, si occupa di noi. In Gesù di Nazaret noi incontriamo il volto di Dio, che è sceso dal suo Cielo per immergersi nel mondo degli uomini, nel nostro mondo, ed insegnare l’«arte di vive-re», la strada della felicità; per libe-rarci dal peccato e renderci figli di Dio (cfrEf 1,5; Rm 8,14). Gesù è venuto per salvarci e mostrarci la

vita buona del Vangelo.Parlare di Dio vuol dire anzitutto

avere ben chiaro ciò che dobbiamo portare agli uomini e alle donne del nostro tempo: non un Dio astratto, una ipotesi, ma un Dio concreto, un Dio che esiste, che è entrato nella storia ed è presente nella storia; il Dio di Gesù Cristo come risposta alla domanda fondamentale del per-ché e del come vivere. Per questo, parlare di Dio richiede una familia-rità con Gesù e il suo Vangelo, sup-pone una nostra personale e reale conoscenza di Dio e una forte pas-sione per il suo progetto di salvezza, senza cedere alla tentazione del suc-cesso, ma seguendo il metodo di Dio stesso. Il metodo di Dio è quello dell’umiltà – Dio si fa uno di noi – è il metodo realizzato nell’Incarnazio-ne nella semplice casa di Nazaret e nella grotta di Betlemme, quello della parabola del granellino di senape. Occorre non temere l’umiltà dei piccoli passi e confidare nel lievi-to che penetra nella pasta e lenta-mente la fa crescere (cfr Mt 13,33). Nel parlare di Dio, nell’opera di evangelizzazione, sotto la guida dello Spirito Santo, è necessario un recupero di semplicità, un ritornare all’essenziale dell’annuncio: la Buona Notizia di un Dio che è reale e concreto, un Dio che si interessa di noi, un Dio-Amore che si fa vici-no a noi in Gesù Cristo fino alla Croce e che nella Risurrezione ci dona la speranza e ci apre ad una vita che non ha fine, la vita eterna, la vita vera. Quell’eccezionale comu-nicatore che fu l’apostolo Paolo ci offre una lezione che va proprio al centro della fede del problema “come parlare di Dio” con grande semplicità. Nella Prima Lettera ai Corinzi scrive: «Quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e

Cristo crocifisso» (2,1-2). Quindi la prima realtà è che Paolo non parla di una filosofia che lui ha sviluppato, non parla di idee che ha trovato altrove o inventato, ma parla di una realtà della sua vita, parla del Dio che è entrato nella sua vita, parla di un Dio reale che vive, ha parlato con lui e parlerà con noi, parla del Cristo crocifisso e risorto. La secon-da realtà è che Paolo non cerca se stesso, non vuole crearsi una squa-dra di ammiratori, non vuole entrare nella storia come capo di una scuola di grandi conoscenze, non cerca se stesso, ma San Paolo annuncia Cristo e vuole guadagnare le perso-ne per il Dio vero e reale. Paolo parla solo con il desiderio di voler predicare quello che è entrato nella sua vita e che è la vera vita, che lo ha conquistato sulla via di Damasco. Quindi, parlare di Dio vuol dire dare spazio a Colui che ce lo fa conoscere, che ci rivela il suo volto di amore; vuol dire espropriare il proprio io offrendolo a Cristo, nella consapevolezza che non siamo noi a poter guadagnare gli altri a Dio, ma dobbiamo attenderli da Dio stesso, invocarli da Lui. Il parlare di Dio nasce quindi dall’ascolto, dalla nostra conoscenza di Dio che si rea-lizza nella familiarità con Lui, nella vita della preghiera e secondo i Comandamenti.

Comunicare la fede, per san Paolo, non significa portare se stes-so, ma dire apertamente e pubblica-mente quello che ha visto e sentito nell’incontro con Cristo, quanto ha sperimentato nella sua esistenza ormai trasformata da quell’incontro: è portare quel Gesù che sente pre-sente in sé ed è diventato il vero orientamento della sua vita, per far capire a tutti che Egli è necessario per il mondo ed è decisivo per la libertà di ogni uomo. L’Apostolo non si accontenta di proclamare delle parole, ma coinvolge tutta la propria esistenza nella grande opera

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in questo numero:

2 L'Anno della Fede. Come parlare di Dio? 4 "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi"6 Sotto la protezione dell'Assunta7 Celebriamo insieme il Natale8 Appunti di cronaca8 50° Anniversario di Suor Vera De Blasio10 Si sono uniti in matrimonio10 Esprimono gratitudine all'Assunta11 Programma dirette web 12 In memoria di...14 Sono tornati alla casa del Padre14 Hanno collaborato con noi...12 In memoria di...

L'Anno della fede. Come parlare di Dio?

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della fede. Per parlare di Dio, biso-gna fargli spazio, nella fiducia che è Lui che agisce nella nostra debolez-za: fargli spazio senza paura, con semplicità e gioia, nella convinzione profonda che quanto più mettiamo al centro Lui e non noi, tanto più la nostra comunicazione sarà fruttuo-sa. E questo vale anche per le comu-nità cristiane: esse sono chiamate a mostrare l’azione trasformante della grazia di Dio, superando individuali-smi, chiusure, egoismi, indifferenza e vivendo nei rapporti quotidiani l’a-more di Dio. Domandiamoci se sono veramente così le nostre comu-nità. Dobbiamo metterci in moto per divenire sempre e realmente così, annunciatori di Cristo e non di noi stessi.

A questo punto dobbiamo domandarci come comunicava Gesù stesso. Gesù nella sua unicità parla del suo Padre - Abbà - e del Regno di Dio, con lo sguardo pieno di com-passione per i disagi e le difficoltà dell’esistenza umana. Parla con grande realismo e, direi, l’essenziale dell’annuncio di Gesù è che rende trasparente il mondo e la nostra vita vale per Dio. Gesù mostra che nel mondo e nella creazione traspare il volto di Dio e ci mostra come nelle storie quotidiane della nostra vita Dio è presente. Sia nelle parabole della natura, il grano di senapa, il campo con diversi semi, o nella vita nostra, pensiamo alla parabola del figlio prodigo, di Lazzaro e ad altre parabole di Gesù. Dai Vangeli noi vediamo come Gesù si interessa di ogni situazione umana che incontra, si immerge nella realtà degli uomini e delle donne del suo tempo, con una fiducia piena nell’aiuto del Padre. E che realmente in questa storia, nascostamente, Dio è presen-te e se siamo attenti possiamo incontrarlo. E i discepoli, che vivono con Gesù, le folle che lo incontrano, vedono la sua reazione ai problemi più disparati, vedono come parla, come si comporta; vedono in Lui l’a-zione dello Spirito Santo, l’azione di Dio. In Lui annuncio e vita si intrec-

ciano: Gesù agisce e insegna, par-tendo sempre da un intimo rapporto con Dio Padre. Questo stile diventa un’indicazione essenziale per noi cristiani: il nostro modo di vivere nella fede e nella carità diventa un parlare di Dio nell’oggi, perché mostra con un’esistenza vissuta in Cristo la credibilità, il realismo di quello che diciamo con le parole, che non sono solo parole, ma mostrano la realtà, la vera realtà. E in questo dobbiamo essere attenti a cogliere i segni dei tempi nella nostra epoca, ad individuare cioè le potenzialità, i desideri, gli ostacoli che si incontrano nella cultura attua-le, in particolare il desiderio di autenticità, l’anelito alla trascenden-za, la sensibilità per la salvaguardia del creato, e comunicare senza timo-re la risposta che offre la fede in Dio. L’Anno della fede è occasione per scoprire, con la fantasia animata dallo Spirito Santo, nuovi percorsi a livello personale e comunitario, affinché in ogni luogo la forza del Vangelo sia sapienza di vita e orien-tamento dell’esistenza.

Anche nel nostro tempo, un luogo privilegiato per parlare di Dio è la famiglia, la prima scuola per comunicare la fede alle nuove gene-razioni. Il Concilio Vaticano II parla dei genitori come dei primi messag-geri di Dio (cfr Cost. dogm. Lumen gentium, 11; Decr. Apostolicam actuositatem, 11), chiamati a risco-prire questa loro missione, assumen-dosi la responsabilità nell’educare, nell’aprire le coscienze dei piccoli all’amore di Dio come un servizio fondamentale alla loro vita, nell’es-sere i primi catechisti e maestri della fede per i loro figli. E in questo compito è importante anzitutto la vigilanza, che significa saper cogliere le occasioni favorevoli per introdur-re in famiglia il discorso di fede e per far maturare una riflessione cri-tica rispetto ai numerosi condiziona-menti a cui sono sottoposti i figli. Questa attenzione dei genitori è anche sensibilità nel recepire le pos-sibili domande religiose presenti

nell’animo dei figli, a volte evidenti, a volte nascoste. Poi, la gioia: la comunicazione della fede deve sem-pre avere una tonalità di gioia. E’ la gioia pasquale, che non tace o nasconde le realtà del dolore, della sofferenza, della fatica, della diffi-coltà, dell’incomprensione e della stessa morte, ma sa offrire i criteri per interpretare tutto nella prospet-tiva della speranza cristiana. La vita buona del Vangelo è proprio questo sguardo nuovo, questa capacità di vedere con gli occhi stessi di Dio ogni situazione. È importante aiuta-re tutti i membri della famiglia a comprendere che la fede non è un peso, ma una fonte di gioia profon-da, è percepire l’azione di Dio, rico-noscere la presenza del bene, che non fa rumore; ed offre orientamen-ti preziosi per vivere bene la propria esistenza. Infine, la capacità di ascolto e di dialogo: la famiglia deve essere un ambiente in cui si impara a stare insieme, a ricomporre i con-trasti nel dialogo reciproco, che è fatto di ascolto e di parola, a com-prendersi e ad amarsi, per essere un segno, l’uno per l’altro, dell’amore misericordioso di Dio.

Parlare di Dio, quindi, vuol dire far comprendere con la parola e con la vita che Dio non è il concorrente della nostra esistenza, ma piuttosto ne è il vero garante, il garante della grandezza della persona umana. Così ritorniamo all’inizio: parlare di Dio è comunicare, con forza e sem-plicità, con la parola e con la vita, ciò che è essenziale: il Dio di Gesù Cristo, quel Dio che ci ha mostrato un amore così grande da incarnarsi, morire e risorgere per noi; quel Dio che chiede di seguirlo e lasciarsi tra-sformare dal suo immenso amore per rinnovare la nostra vita e le nostre relazioni; quel Dio che ci ha donato la Chiesa, per camminare insieme e, attraverso la Parola e i Sacramenti, rinnovare l’intera Città degli uomini, affinché possa diventa-re Città di Dio.

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La nascita di Gesù, nel mistero della sua Incarnazione, si rinnova per noi anche quest’anno. La nascita non è altro che l’inizio di una presenza. Tutto comincia con una presenza ma attorno a noi vediamo tanti modi di vivere questa presenza e a volte abbiamo l’impressione di averne fatta una festa di consumo (o per bambini), quando il Natale è la nascita di un bam-bino indifeso, che è Dio tra gli uomini.

L’evangelista Giovanni, nel prologo del suo Vangelo, mostra il culmine dell’abbassamento divino quando afferma che il Verbo generato da Dio fin dall’eternità si è fatto “carne” (sarx) cioè uomo fragile, debole, legato alla terra. Nell’Incarnazione, Dio si relazione all’uomo, mettendosi alla pari con lui. Anche se rimane misterio-so il fatto che l’anno della nascita del Salvatore nel mondo sia avvolto nell’incertezza, il realismo dell’In-carnazione è affermato storicamente. Geograficamente sappiamo che Gesù nasce a Betlemme, che significa “casa del pane” ma anche “casa della carne”: il pane di Betlemme è la carne di Cristo.

Il desiderio dell’uomo è la felicità della vita. San Tommaso dice: “L’umanità di Cristo è la nostra felici-tà”. E la felicità, duemila anni fa, è venuta: ecco il paradiso. Sant’Antonio di Padova ha iniziato una sua omelia dicendo: "Natale: ecco il paradiso”. Dio è venu-to nella carne così che fosse visto, toccato e abbraccia-to. Non Dio destino lontano, ma Dio fatto Bambino, che ci guarda dal presepe e dove sono presenti tutti quelli che hanno fatto un cammino di conversione.

La “Nuova evangelizzazione” consiste nella conver-sione, ci ha ricor-d a t o i l p a p a Benedetto XVI a p r e n d o i l 7 ottobre la XIII A s s e m b l e a Ordinar ia dei V e s c o v i . Convertirci, cioè volgerci verso Gesù, significa accet tare una nuova immagine di Dio e dell’a-more. La fede è lo stato perenne di conversione. P e r c h é t u t t i siamo chiamati a

fidarci del Figlio di Dio fatto uomo, mentre si rivela in una debolezza che ci affascina, ci sorprende.

La nascita di Gesù è così semplice, la semplicità di un bambino che nasce, che nasce in modo stupendo, ma che nasce da una donna come ciascuno di noi, se il Mistero è così umano, deve essere u m a n o , deve essere s e m p l i c e a n c h e i l riconoscer-lo. La fede non può che essere sem-plice. Se è venuto in modo così s e m p l i c e , n o n p u ò essere venu-to per com-plicarci la vita e allora perché fac-ciamo fatica a pensare che Dio sia d i v e n t a t o simile a noi ed ha posto ogni uomo di fronte al mistero e alla domanda: “Ma voi, chi dite che io sia?”.

Guardando il presepio vediamo non solo il Bambino ma anche Maria, Giuseppe, gli Angeli, i pastori e infine i Magi con lo sguardo rivolto verso Gesù. Essi sono testimoni di una fede semplice perché hanno imparato a “non temere” e ad ascoltare “la fede nasce dall’ascolto” perché solo l’ascolto è capace di aderire e penetrare il progetto di Dio. Non a caso il comandamento per eccellenza è: “Shemà, Israel” cioè “Ascolta, Israele”. Che cosa accade nell’ascolto? Il soggetto prende coscienza di sé, della sua singolarità e della sua chiama-ta e quindi si dona nella totalità della persona. Dall’ascolto nasce la fede e da questa l’amore. Non c’è amore vero se non dove ci sono ricerca, stupore, cuore, apertura e affidamento.

Maria, dopo l’annuncio dell’angelo, ha dato la sua

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14)

Santuario dell’aSSunta82034 Guardia Sanframondi

direttore e redattore: P. Filippo di lonardoresponsabile: P. Giuseppe lando

dir. red. amm.:Congregazione dell’oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (Bn)tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.come-mail: [email protected]

aut. tribunale Bn dec. 3/4/1956n. 25/56 del registro Stampe

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Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C legge 662/96

regione Campania -Bn

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di diCemBre 2012 da:tipolitoGrafica nuova imPronta

Cusano mutri (Bn) - tel.-fax [email protected] - www.nuovaimpronta.net

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disponibilità alla Parola, a Natale la stessa Parola è stata da lei generata. Da quel preciso istante è cresciuta fino a divenire Persona. Ecco come parla di Maria lo scrittore Jean-Paul Sartre: “Cristo è suo figlio, carne della sua carne e frutto delle sue viscere. Ella lo ha portato per nove mesi e gli darà il seno e il suo latte

diventerà il sangue di D i o … E l l a sente insie-me che i l Cristo è suo figlio, il suo piccolo , e che egli è Dio. Ella lo g u a r d a e p e n s a : “Questo Dio è mio figlio. Q u e s t a carne divina è l a m i a carne. Egli è fatto di me, ha i miei occhi e que-sta forma d e l l a s u a bocca è la forma della mia. Egli mi

assomiglia”. Nessuna donna ha avuto in questo modo il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolissimo, che si può prendere tra le braccia e coprire di baci”.

Giuseppe è immerso nel suo quotidiano e vive la fede di Israele ma un intervento divino, prodigioso e inatteso, lo getta in un dramma lacerante. Solo un sogno spiega a Giuseppe un evento umanamente impossibile e incomprensibile: il segreto della sua pro-messa sposa Maria. Per il rapporto che ha con Dio, non ha bisogno di essere interpretato. Dio parla a lui in modo aperto, comprensibile attraverso il suo angelo. Giuseppe non si scandalizza di Dio ma accoglie il mistero che in Maria va compiendosi. E’ Giuseppe che impone al bambino il nome Gesù che vuol dire “Il Signore salva”, “Il Signore è salvezza”. Verso Gesù si comporta fino in fondo da vero padre: lo mantiene, lo difende, si prende cura di lui aiutandolo a crescere come uomo e credente nel Dio dei padri.

Maria e Giuseppe sono una vera coppia e pongono al centro della propria vita il Signore, che li rende par-tecipi di tutto il percorso della storia salvifica con le sue svolte umanamente inspiegabili. Essi hanno donato a Gesù quello di cui ogni figlio ha bisogno: la capacità di ascolto, di fede, d’amore e l’affetto insostituibile dei genitori. Gesù ha avuto due genitori che lo amavano e che si amavano. Una famiglia sana, matura e di fede dove ogni membro è protagonista.

I pastori ricevono dall’angelo la notizia più bella del mondo: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,11). L’angelo che annuncia una grande gioia promette ai pastori un “segno” un bambino circondato da cure affettuose. E’ poco, ma è anche tutto. Essi, gente umile e anche un po’ disprezzata che vegliava le pecore e aspettava l’au-rora, accorsero alla grotta e “trovarono Maria, Giuseppe e il bambino” (Lc 2,26). La scelta preferenziale per i poveri, la condivisione della loro condizione contraddi-stingue già la vita del neonato Gesù.

I Magi, sapienti dell’oriente, guidati da una stella si mettono in cammino verso il neonato “re dei Giudei”. Essi erano uomini di una certa inquietudine interiore, persone di speranza, alla ricerca della vera stella della salvezza. Il papa Benedetto XVI ha scritto: “I sapienti dell’Oriente sono un inizio, rappresentano l’incammi-narsi dell’umanità verso Cristo, inaugurano una pro-cessione che percorre l’intera storia. Non rappresenta-no soltanto le persone che hanno trovato la via fino a Cristo. Rappresentano l’attesa interiore dello spirito umano, il movimento delle religioni e della ragione umana incontro al Cristo”.

Guardando ai tanti presepi (piccoli segni che ci invi-tano a credere) nelle nostre case, nelle chiese, nei giar-dini e nelle piazze, ovunque, pensiamo non solo ad apprezzarne la bellezza, ma a sostare stupiti, sorpresi dell’amore di Dio che ha avuto compassione dell’uomo ed è sceso a salvarlo. Nel silenzio interiore mettiamoci nei panni dei personaggi evangelici del presepe. Essi hanno poggiato la propria fede e speranza sulla salda roccia di Dio. Quelli che saranno capaci di ascoltare le loro emozioni e i loro pensieri impareranno non solo cosa credere ma soprattutto come credere. Infatti, la fede in Dio ci rende capaci non solo di compiere veri gesti di amore per vivere il vero Natale ma di raccon-tarlo agli uomini che aspettano di conoscere l’amore, anche se non lo confessano o lo negano e resistono ad arrendersi. Pace e gioia.

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14)

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

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Pietro Ceniccolan. 21-12-1926

I nipoti Maxine e Franco augurano Buon Compleanno al loro nonno e

lo pongono sotto la protezione dell’Assunta.

Leonardo VelardiNato il 18-6-2012

Gli zii Maria e Raffaele Penguepongono il loro nipotinosotto la protezione celeste

della Vergine Assunta.

Manfredi De Blasio

In occasione del 90° compleanno la famiglia gli formula i migliori auguri e lo affida alla protezione dell’Assunta.

Angelica e Tresy Francomano

di Giuseppe e Graziana Silvestri

ILa nonna materna le affida sotto la protezione dell’Assunta.

Bruno e Nina Foschini

In occasione del loro 50° anni-versario di matrimonio ringra-

ziano il Signore e pongono tutta la loro famiglia sotto la celeste

protezione dell’Assunta.

Giacomo Di Lonardo e Anna SemeraroSposi il 30-7-2012

in Cisternino (BR)

I genitori Felice e Adele ringraziano la Vergine Assunta e li pongono sotto la Sua materna protezione.

Vincenzo e TizianoDi Crosta

I nonni Vincenzo e Rosa li affi-dano alla protezione della

Vergine Assunta.

Angelo Moronenato il 7-8-2012

I nonni Innocenzo e Leonina affida-no il loro nipotino sotto la materna

protezione dell’Assunta.

Antonella De BlasioLaurea in Medicina e Chirurgia

il 17-10-2012

I genitori Domenico e Maria ringra-ziano la Vergine Assunta e pongono

la neo-dottoressa sottola Sua materna protezione.

Marilena Plenzich eClaudio Pivantisposi il 09/09/2012

I genitori Elisa e Iginio affidanola nuova famiglia sotto

la protezione dell'Assunta.

sotto la protezione

Michele e Chiara Pascale

I genitori Gaetano e Lorena li affi-dano alla materna protezione dell’Assunta perché li guidi e li

sostenga nel cammino della vita.Giada e Simona Falato

I nonni materni affidano le loro nipoti alla Vergine Assunta.

dell ’Assunta

Maria Foschini100 anni

In occasione del suo com-pleanno le figlie Luigina e i nipoti Raffaele e Pina la

pongono sottola protezione dell’Assunta.

Giulia Caporaso

In occasione del suo compleanno i genitori la pongono sotto la prote-

zione dell’Assunta.

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"Beata colei che ha creduto." (Lc 1,45)

16 dicembre - ore 8,00: Inizio della novena di Natale con i tradizionali canti popolari. Sarà organizzato il “PRESEPE IN FAMIGLIA” con premi-ricordo per tutti i partecipanti

24 dicembre - ore 23,30: Veglia Natalizia e S. Messa di Mezzanotte.

25 dicembre - ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa Solenne. ore 17,00: S. Messa vespertina

30 dicembre - FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: S. Messa. ore 17,00: S. Messa per le famiglie della Comunità parrocchiale.

31 dicembre - ore 17,00: S. Messa e “Te Deum”.

1 gennaio 2013 - 46a giornata mondiale della pace: “Chiamati dal Vangelo: Beati gli operatori di pace” ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione delle varie componenti la Comunità parrocchiale. ore 17,00: S. Messa ore 18,00: Concerto della Corale Parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”5 gennaio - ore 21,00: Inizio della Veglia mariana e S. Messa

6 gennaio - epifania del Signore

ore 8,00: S. Messa ore 11,00: Messa solenne ore 17,00: Arrivano i Magi Santa Messa e bacio del Bambino. Sorteggio del Bambino.

13 gennaio - BatteSimo del Signore

ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione dei battezzati il 2012A tutti i nostri gentili lettori

gli auguri più sentiti diun Santo Natale e felice anno 2013

nella pace e nella gioia di Cristo

Nell'Anno della FedeCelebriamo insieme il Natale

nella nostra Basilica parrocchiale

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OTTOBRE 2012Qualche giornata di pioggia all’ini-

zio e alla fine del mese non ha affatto disturbato i lavori nelle campagne. Anzi le temperature si sono mantenu-te abbastanza alte rispetto alla media del periodo autunnale. Verso fine mese è iniziata anche la raccolta delle olive.

In parrocchia l’attività è iniziata con la devozione del Primo Sabato con l’Assunta (6) con la Veglia alle ore 21 seguita dalla S. Messa alle ore 22. Nella prima domenica (7) festa della Beata Vergine Maria del Rosario, a mezzogiorno, nelle due chiese è stata recitata la Supplica alla Madonna di Pompei e discreta è stata la partecipazione dei fedeli.

In cattedrale a Cerreto Sannita il Vescovo Mons. Michele De Rosa ha presieduto una S. Messa (giovedì 11 ore 18) per l’inizio dell’Anno della Fede proclamato dal Papa S .S . Benedetto XVI.

Ne l la te rza domenica (21), come da antica t rad iz ione , l a nostra comunità ha celebrato la Fe s t a d i S a n Pascasio e per l ' o c c a s i o n e è stata riaperta la cappella dedicata a questo santo l u n g o C o r s o U m b e r t o ; P. Giustino Di Santo d. O., come sem-pre avviene, alle 9:30 vi ha celebrato la S. Messa. In paese in concomitanza con la festa si è svolta la Fiera di San Pascasio, anche questa di tradizione antichissima, che si è tenuta in Piazza Municipio e lungo Via Parallela.

E’ iniziata (mercoledì 24) la

N o v e n a d e l l e A n i m e d e l Purgatorio che si è tenuta alle ore 7 : 3 0 n e l Santuario e alle 1 7 : 3 0 a S . S e b a s t i a n o .

Buono il numero di fedeli partecipan-ti. La sera si è tenuto anche un Consiglio Pastorale (ore 19) per pro-grammare il nuovo anno pastorale in questo Anno della Fede.

Il giorno dopo (giovedì 25) appun-tamento consueto del l ’Ora di A d o r a z i o n e E u c a r i s t i c a a S . Sebastiano dopo la S. Messa delle ore 18 animata dalle Suore dell’Asilo Brizio.

L’ultima domenica del mese (28) è s t a t a c e l e b r a t a l a G i o r n a t a Missionaria e per raccogliere le offer-te a tale scopo nella domenica prece-dente dopo le SS. Messe del giorno sono state distribuite apposite bustine che sono state raccolte durante le SS. Messe di oggi. Discreta è stata la risposta dei fedeli.

Questo mese sono ripartiti quasi tutti gli appuntamenti, le programma-

zioni e le attività dei diversi gruppi parrocchiali sospesi durante il periodo estivo. A tutti da queste pagine, anco-ra una volta, gli auguri per risultati sempre migliori.

In paese anche quest’anno è stata

celebrata (sabato 13 e domenica 14) dall’associazione guardiese onlus gli Amici del Cuore presieduta dal cav. Carlo Labagnara la tredicesima gior-nata mondiale del cuore che per la

prima volta ha avuto l’Alto Patrocinio Morale della Presidenza della Camera dei Deputati, concessole dall’attuale presidente on. Gianfranco Fini . Tema della giornata è stato: “Lo stile di vita della donna e del bambino nella società moderna è conforme alla salute cardiovascolare? L u c i e o m b r e ” . L’appuntamento si è tenuto alle 17:30 nella sala conve-gni del castello ed hanno relazionato il prof. Luigi Matarazzo, dell’Università Federico II di Napoli e il prof. Michele Marzullo, spe-cialista in cardiochirurgia e

medicina dello sport, dell’Università Federico II di Napoli. Ha coordinato il dr. Gian Luca Iannuzzi, cardiologo presso la Fondazione Maugeri di Telese Terme. Il giorno successivo (domenica 14), a partire dalle ore

cronaca

"Tenendo fisso lo sguardo su Gesù,autore e perfezionatore della fede"

(Eb 12,2)

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nove, nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Guardia Sanframondi, il dr. Michele Martucci, della Fondazione Maugeri, e il dr. Giuseppe Panza, del comitato scientifico, hanno effettuato visite spe-cialistiche pneumologiche gratuite a quanti vi si sono sottoposti.

Presso la sala riunioni della Cantina Sociale “ L a Guardiense”, in un partecipato e gradito incon-tro, è stato pre-sentato (sabato 20 ore 16:30) l’ultimo lavoro d i E n r i c o Garofano: “Una p a g i n a d e l Risorgimento: la battaglia del Vo l turno ne l diario di un cro-nista locale”.

NOVEMBRE 2012

Molte giornate nuvolose ma poco piovose, tranne alcuni temporali ad inizio e fine mese che hanno disturba-to poco la raccolta delle olive che è continuata per l’intero mese.

In parrocchia le celebrazioni reli-giose questo mese, come ogni anno, sono cominciate al cimitero. E’ stato il punto dei preghiera e di incontro per tutti, anche per i tanti guardiesi che risiedono fuori e che tornano in questi giorni festivi della ricorrenza per visi-tare e pregare sulle tombe dei propri cari defunti. Il giorno di Tutti i Santi (giovedì 1, alle 14:30) si è tenuta, come negli altri anni, una processione per lucrare le indulgenze per i fedeli defunti, la quale dal Santuario ha rag-giunto il Cimitero. Numerosi i fedeli partecipanti. Qui il Parroco ha proce-duto alla benedizione delle tombe dei fedeli defunti, ha concluso la novena delle Anime del Purgatorio ed è stata celebrata una S. Messa (ore 16). Il giorno successivo, Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Nella Cappella del Cimitero sono state celebrate le SS. Messe alle ore 8, alle 9, alle 10,

alle 11 e alle 16 e tutte sono state abbastanza partecipate. Si è continua-to con il Primo Sabato con l’Assunta (3) con lo schema solito: veglia dalle ore 21 nel Santuario seguita dalla S. Messa alle ore 22. La domenica suc-cessiva (4) dopo la S. Messa nel pome-riggio (ore 17) è stato riposto S. Antonio di Padova dopo il bacio della

reliquia e non si è potuta fare la pro-cessione sulla piazza per la pioggia.

Ha preso il via (mercoledì 7) il corso di catechismo per tutti i ragazzi a partire dalla seconda elementare con l’incontro con genitori e ragazzi. Ed anche quest’anno si tiene in due giorni della settimana, mercoledì e giovedì alle ore 17, nei locali della parrocchia vicini al Santuario.

Sono iniziati (sabato 17 ore 19) gli incontri di pastorale per gli adulti organizzato dal Gruppo Famiglia a cui sono invitati gli adulti e le famiglie della parrocchia e quest’anno sarà al centro della catechesi lo studio del Catechismo della Chiesa Cattolica.

L’ultima domenica del mese (25) nella S. Messa delle 11 è stato festeg-giato il 50.mo di vita religiosa di Suor Vera De Blasio delle Ancelle del S. Cuore di Gesù, nativa di Guardia Sanframondi. A lei si sono uniti parenti e parrocchiani per circondarla di calorosi ed affettuosi auguri.

Giovedì (29) è iniziata la Novena dell ’Immacolata . P. Fi l ippo Di Lonardo l’ha presieduta al Santuario alle 7:30 mentre P. Giustino Di Santo

l’ha presieduta a S. Sebastiano alle 17:30.

La sera si è ripetuto l’appuntamen-to dell’ ora di Adorazione Eucaristica a S. Sebastiano. Il tema di oggi è stato “Al Servizio del Signore” ed stata ani-mata dal Gruppo Catechistico.

Tutti i gruppi parrocchiali si stanno intanto impegnando per ripetere la

bella esperienza già fatta negli ulti-mi due anni con la m a n i f e s t a z i o n e “Nel buio la luce”, programmata per il 9 dicembre, e che quest ’anno viene coordinata d a l G r u p p o Giovani della par-rocchia.

In paese l’Am-m i n i s t r a z i o n e comunale in occa-sione della festa d e l l ’ U n i t à Nazionale e della

Giornata delle Forze Armate ha volu-to organizzare (lunedì 5) una manife-stazione per non dimenticare coinvol-gendo anche tutte le scuole presenti in paese. Causa la giornata piovosa tutto si è svolto nella Chiesa di S. Sebastiano con canti poesie e inter-venti. E’ stata deposta una corona di alloro presso il monumento ai caduti realizzato sulla facciata e subito dopo è stata celebrata una S. Messa nella stessa chiesa da P. Filippo Di Lonardo. Al termine trasferimento presso il Sacrario, in Viale degli Eroi, per la deposizione di un’altra corona di allo-ro.

In occasione della quarta giornata dell’ Enoturismo (domenica 11) il Comune di Guardia Sanframondi ha organizzato la prima edizione di “ENOTOUR”, per la valorizzazione delle risorse enologiche e alla scoper-ta dell’identità del nostro vino. L’evento, realizzato in collaborazione con Recevin (rete europea delle città del vino), Pro-Loco e cantine di Guardia, ha visto un ricco ed interes-sante programma.

Luca Iuliani

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OTTOBRE 7 – Di Lonardo Giacomo e Semeraro Anna.28 – Prete Floriano e Sebastianelli Giovannina per il 50° di matri-

monio.

NOVEMBRE25 – Suor Vera De Blasio per il 50° di vita religiosa.

18 NOVEMBRE 2012Mastantuono Antonio

e Rapa Stefania.

si sono uniti in matrimonio esprimono gratitudine all'Assunta

Vera De Blasio, figlia di Domenico e di Gilda Florio, delegata aspirante della G.F. (Gioventù Femminile) di Azione Cattolica il giorno di Santa Teresa di Gesù 15 ottobre 1962 accoglie la chiamata del Signore e parte per Roma. “Non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi” (Gv 15,16). “Rimanete nel mio amore” (Gv 15,10). Entra tra le Ancelle del S. Cuore di Gesù e il 21 novembre 1962 inizia il cammino del Noviziato. Nelle varie case ha vissuto il carisma dell’Istituto, non dimenticando mai la sua Guardia. Adesso è a Palermo, dove il 21 novembre 2012 ha voluto ringraziare il Signore che l’ha scelta.

Il 25 novembre c.a., solennità di Nostro Signore Gesù Cristo re dell’universo, ha voluto rinnovare il suo ringraziamento al Signore davanti alla nostra Comunità parroc-chiale durante la Santa Messa delle ore 11,00. Alla presenza dei parenti, amici e cono-scenti, dopo che il Parroco ha offerto alla festeggiata un piccolo ricordo, suor Vera ha ringraziato e benedetto il Signore (“che ha fatto per me, e in me, meraviglie di grazie”, Salmo 31,22), i suoi genitori, i parenti, i Padri Filippini e la Comunità ed ha voluto lasciare ai presenti un’immaginetta e un rosario come ricordo, invitando tutti a pregare perché possano nascere nuove vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa.

50 0 Anniversario di vita religiosa

di Suor Vera De Blasio

Siamo lieti di partecipare alla gioia della intera Comunità Diocesana per l’ordinazione presbiterale del Diacono don Andrea Ciervo avvenuta sabato 24 novembre, alle ore 18,30 nella Chiesa cattedrale in Cerreto Sannita per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del nostro Vescovo Mons. Michele De Rosa.

Il neo Sacerdote ha presieduto per la prima volta l’Eucaristia domenica 25 novembre, alle ore 11,15, nella chiesa di San Silvestro Papa, in Sant’Agata de’ Goti, sua Parrocchia di origine.

Al neo sacerdote facciamo giungere da queste pagine i migliori auguri per una vita lunga e santa e per un ministero sacerdotale secondo il Cuore di Cristo.

Ordinazione Sacerdotale

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La Vergine Assunta ti benedice e ti protegge.

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La Redazioneé disponibile presso la nostra

redazione il

calendario 2013,curato dalla nostra Parrocchia.

é possibile richiederne copiealla nostra redazione:

[email protected]

[email protected]

Page 12: Bollettino Ottobre-Novembre 2012

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in memoria di...

Pasqualina Sebastianellin. 26-3-1917 – m. 4-7-2012

I familiari la affidano alla infinita misericordia del Signore.

Raffaella Moronen. 17-5-1925 – m. 23-9-2012

I figli la ricordano con immutato affetto e, con grande fede

nel Signore risorto, la affidanoalla sua infinita misericordia.

Rita Guerrieron. 23-10-1919 – m. 15-2-2011

I figli la ricordano con immutato affetto e la affidano al Signore risorto e alla Vergine Assunta.

Nicola Pignan. 28-4-1926 – m. 19-10-1998

La moglie e i figli lo ricordano e lo affidano alla Vergine Assunta e

alla misericordia divina.

Antonio Falaton. 23-7-1923

m. 24-8-2012 in Canada

La nipote Anna Falato e i parenti tutti lo ricordano

a quanti lo conobbero in vita,per una preghiera

al Signore della vita.

Gino Falato Prof. Alberto Calabresen. 31-1-1943 – m. 10-10-2012

La moglie e le figlie lo ricordano a quanti lo conobbero e

lo stimarono in vita elo affidano alla infinita

misericordia del Signore.

La moglie e i figli lo ricordano e lo affidano alla Vergine Assunta

e alla misericordia divina

Dott. Roberto Di Lellan. 17-4-1927 – m. 14-10-2012

La moglie Berenice e i figli Gianni e Ornella lo ricordano

a quanti lo ebbero caro in vita e lo affidano alla infinita

misericordia del Signore.

Irma Di Cosmon. 11-4-1910 – 6-7-2001

Raffaella Francon- 8-5-1930 – m. 10-11-2007

Salvatore Foschinin. 1-11-1914 – m. 7-11-2011

Michele Foschinin. 27-7-1933 – m. 7-1-2012

I figli li ricordano a quanti li conobbero in vitae li affidano alla infinita misericordia del Signore.

La figlia Teresa e il genero li ricordano eli affidano alla Vergine Assunta e alla misericordia divina.

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12 13

Alfonsina Foschini

Giovanni Foschinin. 7-11-1921 – m. 28-12-2006

La moglie Vittorina con grande fede nella risurrezione lo affida

al Signore della vita perchégioisca nella luce dei giusti.

Vittorio Labagnaran. 15-2-1937 – m. 14-12-2011

Rosina Grillon. 18-12-1921 – m. 13-10-2012

Luciano Sanzarin. 15-10-1919 – m. 7-12-2007

Nicola Di Cesaren. 26-4-1958 – m. 5-9-2006

La moglie Silvia e i figli implora-no per lui il riposo eterno e lo affi-

dano alla Vergine Assunta.

Clementina PlenzichAlfredo Foschini

in memoria di...

“la tua memoria rimarrà per sempre custodita nei nostri cuori”

La moglie Edvige, i figli Angelina e Pasquale, il genero Aldo e il

nipote Raffaele pregano il Signore affinché possa godere in eterno

della Sua luce eterna.

La congiunta Foschini Pasqualina (Australia) li ricorda con immutato affetto e li affida alla misericordia del Signore.

Giuseppe Penguen. 3-11-1934 – m. 21-2-2009

La moglie e le figlie, con grande fede nel Signore risorto, implora-

no per lui la pace dei giusti.

Giuseppe De Blasion. 28-8-1923 – m. 13-9-1994

P. Domenico Pascalen. 11-3-1939 – m. 30-11-2008

Irma Foschini

I figli la ricordano con immutato affetto e la affidano

alla preghiera della Chiesa.

Nel 18° anniversario della mortei figli e i nipoti lo ricordano

con immutato affettoe lo affidano alla infinitamisericordia del Signore.

Nel primo anniversariodella scomparsa la moglie e i figli

lo affidano alla infinitamisericordia del Signore.

Nel 4° anniversariodella scomparsa lo affidiamo alla

infinita misericordia di Dio.

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in memoria di...

Michele Falaton. 6-9-1942 – m. 26-5-2006

La moglie Luigina e i figlilo ricordano a tutti quelli chelo conobbero e lo ebbero caro

in vita e lo affidanoalla misericordia divina.

Francesco (Frank)Foschini

n. 4-1- 1974 – m. 24-10-2012a Melbourne-Australia

I genitori Giovanni e Giovannina affidano il loro figlio alla miseri-

cordia di Dio perché possadonargli la pace eterna.

Giovannina Penguen. 7-11-1927 – m. 27-3-2006

Angiolina Penguen. 2-3-1930 – m. 13-4-2009

OttObRe1 - Mancinelli Miria, nata a Guardia Sanframondi il 3 aprile

1931, vedova Barbato Vladimiro. - Dragotti Raffaella, nata a Guardia Sanframondi il 27 luglio

1939, coniugata Plenzick Giuseppe.10 - Tessitore Malvina, nata a Guardia Sanframondi il 16 ottobre

1915, vedova Falato Giuseppe. - Calabrese Alberto, nato a Solopaca il 31 gennaio 1943,

coniugato Basile Loritana.11 - Morone Silvino, nato a Guardia Sanframondi il 7 settem-

bre1930, coniugato Sanzari Agnesina.13 - Grillo Rosina, nata a Guardia Sanframondi il 18 dicembre

1921, vedova Colangelo Filippo.14 - Di Lella Roberto, nato a Castelvenere il 17 aprile 1927,

coniugato Catallo Berenice.15 - Varrone Luigi, nato a Guardia Sanframondi il 12 aprile

1928, vedovo Garofano Anna.

NOvembRe11 - Izzo Ida, nata a Guardia Sanframondi il 18 maggio 1916,

vedova Sanzari Mario.

sono tornati alla casa del Padre

DA GUARDIA: De Parente Giuseppe – Petrillo Cristina – Labagnara Aldo – Foschini Maria – Pingue Gemma - Del Vecchio Elvira – Sebastianelli Angelo – Lombardi Filomena – Sanzari Rosina – Foschini Marino – Labagnara Assunta - Foschini Bruno – Falato Antonio – Panza Angelina – Di Brigida Maria in Falluto – Blasiello Filomena – Iuliani Maria – Di Cosmo Maria – Labagnara angelo e Claudia – Cusano Maria – Catallo Berenice – Borrelli matilde – Pascale Rosalia – N.N. – Abate Rosa – Perugini Angela – Mancinelli Matilde – Foschini Filippo – Garofano Elda – Morelli Maria Vincenza – Pezzullo Angelina - Ceniccola Michele.DALL’ITALIA: Casbarra Pasqualina, Sanremo (IM) – Benevento Silvio, Roma – Crocco Vittorio, Cusano Mutri (BN) – Di Cosmo Franco e Rosalia, Milano – Foschini Olga, S.Giuliano Milanese (MI) – Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) – Garofano Angela, Milano – Guerrera Giuseppina, Pontelandolfo (BN) – De Blasio Rachele, Ardea (Roma) – Sibio Salvatore, Sanremo (IM) – Mons. Vincenzo Canelli, Solopaca (BN) – Do Edoardo Viscosi, Cerreto Sannita (BN) – Del Vecchio Alessandra, Morcone (BN) – Perri Angela, S. Giovanni in Fiore (CS) – Sebastianelli Mario, Erba (CO)- Falato Annibale, Roma - Mancini Teresa, Solopaca (BN) - De Angelis Antonio ed Elisa, Reggio Calabria - Garofano Bruni Rosina, Melzo (MI) - Falato Angiolina, Frattaminore (NA). DALL’ESTERO: Longombardi Ildo – Romano Elvio, Canada – Vaccarella Antonio e Clara, Australia.

HANNO COLLABORATO CON NOI PER SOSTENERE IL BOLLETTINO

La sorella Rita le ricorda con infinito amore ele affida alla preghiera della Chiesa e alla misericordia del Signore.

Page 15: Bollettino Ottobre-Novembre 2012

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in memoria di...OttObRe 2012

1 - Casilli Giuseppe (trigesimo), i figli.2 - Garofano Angelo, la moglie Luisa. - Orsini Giovanna (trigesimo), il

marito e figlie.3 - Ciar leg l io Mar io e Pengue

Filomena, i figli.5 - Iuliani Maurizio, la moglie e figlie.6 - Di Lonardo Pasquale e Mancini

Elena, la famiglia. - Falato Olga (trigesimo), il marito e

figli. - Falato Angelo e Grillo Angiolina,

la figlia Renata.7 - Mancini Ludovico, la moglie. - Falato Filomena, la nipote. - Labagnara Antonio e Lazzaro, la

congiunta Nina. - Falato Gino, la moglie e figli.8 - Plenzich Roberto, la moglie e figli.9 - D’Aria Vincenzina (anniversario),

i figli.12 - Nedia Malvina (trigesimo), il figlio. - Falato Albino (anniversario), la

moglie e figli.13 - Maiorani Guido, la moglie e figli.14 - Mucciacciaro Parente Rosina, i

cugini Filippo e Filomena Parente. - Gambuti Angelo e Lombardi

Maria, il figlio Filippo. - Falato Antoni, la nipote Anna. - Ceniccola Pasquale e Iolanda, la

figlia Luisa. - Morone Sebastiano, la moglie.16 - Garofano Giuseppe (trigesimo), la

moglie e figli.19 - Vi scus i Pie t ro , da Vi scus i

Tommaso.20 - Maturo Mario, la moglie e figli.21 - Falato Giuseppe e Annamaria, la

nuora Luisa. - Pigna Nicola, la moglie e figli. - Morone Concetta e Elvio, la con-

giunta Luisa. - Labagnara Antonio, la moglie e

figli.22 - Ciarleglio Concetta, il marito e

figli.24 - Sebastianelli Luigi, i figli. - Morone Raffaella (trigesimo), i

figli. - Verrilli Mario e Mancinelli Piero,

la congiunta Maria.25 - Foschini Filippo, Giovanni e

Giuseppina, la congiunta Caterina.

- Mastantuono Egidio, la moglie e figli.

26 - Maffei Carmine e Rubicondo Rosina, la figlia Luisa.

- Foschini Adelina (trigesimo), i figli.

- Ceniccola Teresa e Alfonso, la figlia.

27 - Perugini Vittorio e De Blasio Maria, il figlio Nicola.

- Ceniccola Giovanni, i genitori.28 - Falato Fausto, la moglie e figli. - Garofano Giovanni e Teresa, la

familiare Luisa. - Falato Aldo, la moglie e figli. - Sanzari Adamo, la moglie e figli.29 - Calabrese Alberto, il figlioccio

Antonello. - Colangelo Angelo e Salvatore, la

familiare Filomena.30 - Dragotti Raffaella (trigesimo), il

marito e figli. - Rubicondo Teresa, le figlie.31 - Mancinelli Miria (trigesimo), i

figli. - Silvestri Francesco, la famiglia. - Benevento Giuseppe, la figlia

Mena.

NOvembRe 2012

1 - Guarnieri Gino, la moglie e figli. - De Blasio Giovanni, la moglie e

figli. - Grillo Alfredo, i familiari. - Garofano Angelo e Giovanni, la

famiglia.3 - Foschini Alberto e Ludovica, i

figli. - Anime del purgatorio, una devota.4 - De Blasio Lucia, i cugini Parente

Filippo e Filomena. - Di Santo Abele e Teresa, la fami-

liare Luisa. - Iacobucci Carlo, la moglie e figli. - Sanzari Giovanni, la moglie e

figlie. - Mancini Arcangelo e Plenzich

Santina, i figli.5 - Grillo Italo, la famiglia.6 - Foschini Salvatore (anniversario),

la figlia Teresa e famiglia.

9 - Calabrese Alberto (trigesimo), la moglie e figlie.

10 - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata.

11 - Assalone Maria, la figlia Rosa. - Morone Sebastiano, la moglie. - Sanzari Giovanni, la moglie e figli. - Labagnara Raffaele, la moglie e

figli.12 - Tessitore Malvina (trigesimo), i

figli.13 - Morone Silvino (trigesimo), la

moglie e figli.14 - Grillo Rosina (trigesimo), i figli.15 - Garofano Concetta (anniversario),

le figlie.16 - Varrone Luigi (trigesimo), le figlie. - Di Lella Roberto (trigesimo), la

moglie e figli.17 - Iuliani Maurizio, la moglie e figlie.18 - Falluto Pasquale, la moglie e figli. - Falato Fausto, la moglie e figli. - S i m e o n e G i o v a n n i n a e

Capobianco Armando, i figli. - Suora Antonina, la famiglia.20 - Salvatore Umbertina, il marito e

figli.21 - De Lucia Giuseppe, i figli.23 - Foschini Francesco (trigesimo), le

zie. - Mancini Elena, le amiche.24 - Orsini Giovanna, le colleghe.25 - Rubbo Michele, la moglie e figli. - Anime del purgatorio, da Gambuti

Teresa. - Tessitore Annibale Gambuti

Elena, il figlio Ernesto. - Anime del purgatorio, da Perugini

Vittoria.29 - P. Domenico Pascale.30 - Sanzari Alfredo e Malvina, il figlio

Luigi. - Rubicondo Teresa, le figlie.

Page 16: Bollettino Ottobre-Novembre 2012

San Filippo Neri

Non bisogna avere paura di nessuno,né confidare in nessun uomo.Dio non ha bisogno di uomini,

né io voglio aver paura di nessuno,avendo Dio dalla mia parte.