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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 25 Serie Ordinaria - Venerdì 19 giugno 2020 SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3244 Determinazioni in ordine all’attuazione della legge regionale 30 dicembre 2019, n. 23 . . . . . . . . . . . . . 3 Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3250 Piano regionale Dopo di Noi l. 112/2016 e indicazioni per il programma operativo annualità 2019 . . . . . . . . . 4 Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3251 Proroga al 31 luglio 2020 del termine per la presentazione della domanda per la concessione del contributo ordinario anno 2020, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 «Contributi alle unioni di comuni lom- barde, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (‘Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali’)» e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3263 Determinazione in merito alla remunerazione di alcune funzioni non coperte da tariffe predefinite svolte dalle aziende ed en- ti sanitari pubblici e privati accreditati per l’anno 2019. Ulteriori determinazioni sulla presa in carico ex d.g.r. n. 1046/2018 . . . 19 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità Decreto dirigente struttura 8 giugno 2020 - n. 6600 Por Fse 2014/2020 – (Asse II – Azione 9.3.3) – Misura NIDI GRATIS 2019-2020 (d.g.r. 1668/2019): impegno e liquidazione ren- dicontazione seconda finestra (4 maggio – 12 giugno 2020 – d.d.s. 4484/2020 – 6094/2020) CUP E85E19000420009 . . . . 34 D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Decreto dirigente unità organizzativa 8 giugno 2020 - n. 6629 OCM settore latte e prodotti lattiero-caseari - Reg. UE 1308/2013 art.151 e d.m. 7 aprile 2015 n. 2337 - Decadenza della ditta Cissva Commerciale s.r.l. C.F. 02130620988 dal riconoscimento della qualifica di primo acquirente latte . . . . . . . . 38 Decreto dirigente unità organizzativa 8 giugno 2020 - n. 6630 OCM settore latte e prodotti lattiero-caseari - Reg. UE 1308/2013 ART.151 e d.m. 7 aprile 2015 n. 2337 - Decadenza della ditta Cooperativa Val Palot Soc. Cooperativa Agricola C.F. 03562330179 dal riconoscimento della qualifica di primo acquirente latte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 Decreto dirigente unità organizzativa 16 giugno 2020 - n. 7022 Decreto n. 6662 del 9 giugno 2020 approvazione del bando per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli enti parco per interventi di manutenzione straordinaria, recupero e riqualificazione del patrimonio naturale, delle sedi o centri parco e delle infrastrutture puntuali o lineari esistenti, in attuazione alla d.g.r. 3195 del 3 giugno 2020. Rettifica e integrazione dell’allegato 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 D.G. Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione Decreto dirigente struttura 10 giugno 2020 - n. 6731 2014IT16RFOP012 - POR FESR Regione Lombardia 2014 - 2020 – Asse 1: Azione I.1.B.1.3 - «Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza CORONAVIRUS e altre emergenze virali del futuro»: approvazione della graduatoria con elenco dei progetti ammessi e non ammessi a valere sulla linea 2 della misura, di cui al d.d.u.o. n. 3953 del 31 marzo 2020, adeguato con d.d.u.o. n. 4189 del 6 aprile 2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 D.G. Politiche sociali, abitative e disabilità Decreto dirigente struttura 12 giugno 2020 - n. 6929 Sostegno al mantenimento dell’alloggio in locazione anche a seguito delle difficolta’ economiche derivanti dalla emergen- za sanitaria COVID 19 (DGR 3222/2020) – Erogazione risorse agli ambiti. . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Anno L – N. 172 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Enrico Gasparini – Web Hosting: Aria S.p.a. - Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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  • BOLLETTINO UFFICIALE

    REPUBBLICA ITALIANA

    25Serie Ordinaria - Venerdì 19 giugno 2020

    SOMMARIO

    C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORIDelibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3244Determinazioni in ordine all’attuazione della legge regionale 30 dicembre 2019, n. 23 . . . . . . . . . . . . . 3

    Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3250Piano regionale Dopo di Noi l. 112/2016 e indicazioni per il programma operativo annualità 2019 . . . . . . . . . 4

    Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3251Proroga al 31 luglio 2020 del termine per la presentazione della domanda per la concessione del contributo ordinario anno 2020, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 «Contributi alle unioni di comuni lom-barde, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (‘Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali’)» e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

    Delibera Giunta regionale 16 giugno 2020 - n. XI/3263Determinazione in merito alla remunerazione di alcune funzioni non coperte da tariffe predefinite svolte dalle aziende ed en-ti sanitari pubblici e privati accreditati per l’anno 2019. Ulteriori determinazioni sulla presa in carico ex d.g.r. n. 1046/2018 . . . 19

    D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

    D.G. Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunitàDecreto dirigente struttura 8 giugno 2020 - n. 6600Por Fse 2014/2020 – (Asse II – Azione 9.3.3) – Misura NIDI GRATIS 2019-2020 (d.g.r. 1668/2019): impegno e liquidazione ren-dicontazione seconda finestra (4 maggio – 12 giugno 2020 – d.d.s. 4484/2020 – 6094/2020) CUP E85E19000420009 . . . . 34

    D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdiDecreto dirigente unità organizzativa 8 giugno 2020 - n. 6629OCM settore latte e prodotti lattiero-caseari - Reg. UE 1308/2013 art.151 e d.m. 7 aprile 2015 n. 2337 - Decadenza della ditta Cissva Commerciale s.r.l. C.F. 02130620988 dal riconoscimento della qualifica di primo acquirente latte . . . . . . . . 38

    Decreto dirigente unità organizzativa 8 giugno 2020 - n. 6630OCM settore latte e prodotti lattiero-caseari - Reg. UE 1308/2013 ART.151 e d.m. 7 aprile 2015 n. 2337 - Decadenza della ditta Cooperativa Val Palot Soc. Cooperativa Agricola C.F. 03562330179 dal riconoscimento della qualifica di primo acquirente latte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

    Decreto dirigente unità organizzativa 16 giugno 2020 - n. 7022Decreto n. 6662 del 9 giugno 2020 approvazione del bando per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli enti parco per interventi di manutenzione straordinaria, recupero e riqualificazione del patrimonio naturale, delle sedi o centri parco e delle infrastrutture puntuali o lineari esistenti, in attuazione alla d.g.r. 3195 del 3 giugno 2020. Rettifica e integrazione dell’allegato 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

    D.G. Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazioneDecreto dirigente struttura 10 giugno 2020 - n. 67312014IT16RFOP012 - POR FESR Regione Lombardia 2014 - 2020 – Asse 1: Azione I.1.B.1.3 - «Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza CORONAVIRUS e altre emergenze virali del futuro»: approvazione della graduatoria con elenco dei progetti ammessi e non ammessi a valere sulla linea 2 della misura, di cui al d.d.u.o. n. 3953 del 31 marzo 2020, adeguato con d.d.u.o. n. 4189 del 6 aprile 2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

    D.G. Politiche sociali, abitative e disabilitàDecreto dirigente struttura 12 giugno 2020 - n. 6929Sostegno al mantenimento dell’alloggio in locazione anche a seguito delle difficolta’ economiche derivanti dalla emergen-za sanitaria COVID 19 (DGR 3222/2020) – Erogazione risorse agli ambiti . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

    Anno L – N. 172 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Enrico Gasparini – Web Hosting: Aria S.p.a. - Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

    mailto:[email protected]

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 2 – Bollettino Ufficiale

    D.G. Territorio e protezione civileDecreto direttore generale 12 giugno 2020 - n. 6927Quarto aggiornamento 2020 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche (l.r. 12/2005, art. 80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

    E) PROVVEDIMENTI DELLO STATOCommissario Delegato per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Ordinanza n. 575 dell’11 giugno 2020Ordinanza 19 novembre 2019 n. 523 - Piano opere pubbliche - sesto aggiornamento - Approvazione della rendicontazione finale e co-finanziamento del «progetto per la riparazione della chiesa di S. Leone Magno Papa» in Sailetto di Suzzara (MN) - ID136 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

    Commissario Delegato per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Ordinanza n. 576 dell’11 giugno 2020Ordinanza 19 novembre 2019 n. 523 - Piano opere pubbliche - sesto aggiornamento - Approvazione della rendicontazione finale e co-finanziamento dell’intervento di «Consolidamento della chiesa della Esaltazione della santa Croce in conse-guenza agli eventi sismici di maggio 2012» a Sermide (MN) – ID 137 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

    Commissario Delegato per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Ordinanza n. 577 del 12 giugno 2020Ordinanza 19 novembre 2019 n. 523 - Piano opere pubbliche - sesto aggiornamento - Approvazione della rendicontazione finale e co-finanziamento degli interventi in favore della «Chiesa e campanile «Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria» a Galvagnina di Pegognaga (MN)» – ID 104 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

    Commissario Delegato per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Ordinanza n. 578 del 12 giugno 2020Piano opere pubbliche – Sesto aggiornamento – progetto ID n. 94 «Parrocchia di Palidano – Chiesa di San Sisto II Papa – opere di restauro e ripristino strutturale dei danni conseguenti il sisma del 2012» – Presa d’atto della consistenza dei lavori eseguiti e della relativa rendicontazione e contestuale finanziamento delle opere di completamento dell’intervento . . . . 64

  • C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

    Bollettino Ufficiale

    Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 3 –

    D.g.r. 16 giugno 2020 - n. XI/3244Determinazioni in ordine all’attuazione della legge regionale 30 dicembre 2019, n. 23

    LA GIUNTA REGIONALE Visti:

    •il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 «Riordino del-la disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 del-la l. 23 ottobre 1992, n. 421»;

    •la legge regionale 30 dicembre 2009, n.  33 «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità» con particolare riferimento all’Allegato 1;

    •la legge regionale 30 dicembre 2019, n. 23 «Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico - finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9 ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilan-cio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2020» in particolare l’articolo 19 che modifica l’Allegato 1 della l.r. 33/2009, stabilendo l’afferimento all’ASST di Vimercate del territorio e delle relative strutture sanitarie dell’ex distretto ASL di Desio a decorrere dal 1° luglio 2020 oppure, qualo-ra risultasse necessario a seguito delle risultanze del lavoro del tavolo tecnico appositamente istituito presso la Direzio-ne generale Welfare, dalla diversa data, comunque non successiva al 31 dicembre 2020, stabilita con deliberazione della Giunta regionale da adottare entro il 1° luglio 2020 e da pubblicare sul Bollettino ufficiale della Regione; fino a tale data continuano a trovare applicazione le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge;

    Vista la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sa-nità del 30 gennaio 2020 con la quale l’epidemia da COVID-19 è stata valutata come un’emergenza di sanità pubblica di rile-vanza internazionale;

    Vista la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mon-diale della sanità dell’11 marzo 2020 con la quale l’epidemia da COVID-19 è stata valutata come «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale;

    Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergen-za sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

    Considerato che l’evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da CO-VID-19, che ha visto coinvolti in prima persona tutti gli operato-ri del settore sanitario, non ha consentito il funzionamento e la conclusione delle attività del tavolo tecnico previsto dalla citata l.r. n. 23 del 2019, impedendo quindi la possibilità di attuare en-tro il termine del 1° luglio p.v. l’afferimento all’ASST di Vimercate del territorio e delle relative strutture sanitarie dell’ex distretto ASL di Desio;

    Stabilito pertanto necessario prorogare al 31 dicembre 2020 le modifiche apportate dall’art. 19 della legge regionale 30 di-cembre 2019, n. 23 all’Allegato 1 della l.r. 33/2009 al fine di con-sentire la completa operatività del tavolo tecnico presso la Dire-zione generale Welfare per l’attuazione di quanto previsto dalla l.r. n. 23/2020;

    DELIBERA1. di prorogare al 31 dicembre 2020 le modifiche apportate

    dall’art. 19 della legge regionale 30 dicembre 2019, n. 23 all’Alle-gato 1 della l.r. 33/2009.

    2. di stabilire la pubblicazione sul BURL del presente provvedimento.

    Il segretario: Enrico Gasparini

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 4 – Bollettino Ufficiale

    D.g.r. 16 giugno 2020 - n. XI/3250Piano regionale Dopo di Noi l. 112/2016 e indicazioni per il programma operativo annualità 2019

    LA GIUNTA REGIONALEVista la legge 22 giugno 2016, n. 112 «Disposizioni in materia

    di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare», e in particolare l’art. 3 che istituisce il Fondo per l’assistenza alle persone destinatarie di questa legge;

    Richiamati inoltre i seguenti atti normativi statali:

    •la L. 5 febbraio 1992, n. 104 «Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»;

    •la l. 12 marzo 1999, n. 68 «Norme per il diritto al lavoro dei disabili»;

    •la l. 8 novembre 2000, n. 328 «Legge quadro per la realizza-zione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali»;

    •il decreto interministeriale del 23 novembre 2016 che in at-tuazione dell’art. 2, c. 3 della L. n. 112/2016 definisce i re-quisiti, le modalità e le priorità per l’accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del Fondo per l’assi-stenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (Fondo Dopo di Noi);

    •i dd.p.c.m. di riparto del Fondo Nazionale per Non Auto-sufficienze (FNA) e i Progetti sperimentali in materia di vita indipendente ad esso collegati;

    Visto l’articolo 2 dello «Statuto d’Autonomia della Lombardia», approvato con l.r. statutaria 30 agosto 2008, n. 1;

    Viste le seguenti leggi regionali:

    •la l.r. 6 dicembre 1999, n. 23 «Politiche regionali per la famiglia» che dispone, tra l’altro, il perseguimento, da parte della Regio-ne, della tutela della salute dell’individuo nell’ambito familiare ed il benessere di tutti i componenti della famiglia, con parti-colare riguardo alle situazioni che possono incidere negati-vamente sull’equilibrio fisico e psichico di ciascun soggetto;

    •la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle auto-nomie in Lombardia: Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112»;

    •la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale», e successive modificazioni con l.r. n. 2/2012, in particolare:

    − gli articoli 1 e 2 che individuano, tra i principi di governo della rete, quello della libertà di scelta, della personaliz-zazione delle prestazioni ai fini di una effettiva e globale presa in carico della persona e della promozione degli interventi a favore dei soggetti in difficoltà;

    − gli articoli 11, comma 1, lettera w) e 13, comma 1, lettera b) relativi a sperimentazioni di unità d’offerta innovative e nuovi modelli gestionali nell’ambito della rete sociale;

    •la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità»;

    •la l.r. 11 agosto 2015, n. 23 «Evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della Legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33»;

    Richiamate le d.g.r. del:

    •7 giugno 2017, n. 6674 «Programma operativo regionale per la realizzazione degli interventi a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare – Dopo di Noi – l. n. 112/2016» riferita alle risorse del bilancio statale 2016 e 2017;

    •16 settembre 2019 n. 2141 «Approvazione del piano attuati-vo dopo di noi L. n. 112/2016 e indicazioni per il programma operativo regionale» riferita alle risorse del bilancio statale 2018;

    Visto il d.p.c.m. del 21 novembre 2019 di ripartizione alle Regioni delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, per l’anno 2019, che ha riconfer-mato la disciplina recata dal citato d.m. 23 novembre 2016;

    Considerato che il citato d.p.c.m. 21 novembre 2019:

    •all’art. 1 definisce le risorse assegnate al Fondo per l’an-no 2019 di cui alla Regione Lombardia un importo pari ad € 9.492.120,00;

    •all’art. 2 stabilisce che le Regioni adottino indirizzi di pro-grammazione per l’attuazione degli interventi e dei servizi di cui all’art. 3 del d.m. 23 novembre 2016 per l’annualità 2019;

    •all’art. 3 stabilisce che l’erogazione delle risorse spettanti a ciascuna Regione, una volta valutata la coerenza del Piano

    regionale con le finalità di cui all’art. 3 del d.m. 23 novem-bre 2016, è condizionata alla rendicontazione da parte del-la Regione sugli utilizzi delle risorse anno 2017;

    Richiamata altresì la nota del MLPS m_lps 41 Registro Ufficiale U.0003139 del 16 aprile 2020, con la quale in considerazione della situazione connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, in deroga alla presentazione della programmazione e monitorag-gio relativi al d.p.c.m. riguardante il riparto delle risorse del Fondo per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (Dopo di Noi), si comunica che la data di scadenza per l’invio della programmazione e dei monitoraggi è prorogata;

    Considerato di fornire criteri di riferimento e indicazioni per la definizione e la caratterizzazione del Programma operativo re-gionale annualità 2019, e più precisamente:

    •puntuale definizione dei beneficiari, tenendo conto anche di situazioni di persone con disabilità grave con genitori an-cora in grado di garantire il sostegno genitoriale;

    •definizione delle compatibilità con altre misure di sostegno alla disabilità previste dal sistema d’offerta regionale con par-ticolare riferimento alle Misure del Fondo Non Autosufficienze;

    •definizione delle modalità di attuazione che, nell’erogazio-ne delle risorse, tengano conto della spesa effettivamente sostenuta dagli Ambiti territoriali;

    Considerato di rinviare, a successivo atto della Direzione Gene-rale competente la definizione del Programma operativo regionale Dopo di Noi che come per le precedenti 2 annualità sarà sviluppa-to su base biennale ossia 2018-2019, tenuto conto dei criteri di cui al punto precedente e dell’evolversi della situazione epidemiologi-ca Covid 19, anche attraverso gli stakeholder di riferimento;

    Dato atto che il Piano attuativo Dopo di Noi è finanziato con le risorse assegnate a Regione Lombardia per l’anno 2019 pari a € 9.492.120,00 che sono ripartite agli Ambiti territoriali in base alla popolazione residente nella fascia d’età 18/64 anni ed erogate tramite le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) come da Allegato B (Tabelle 1 e 2) al presente provvedimento;

    Dato atto che il Fondo per l’assistenza alle persone con disa-bilità grave prive del sostegno familiare (riparto statale 2019) tro-va copertura sul capitolo 12.02.104.11995 del Bilancio regionale 2020 per € 9.492.120,00;

    Ritenuto di rinviare a successivo atto della Direzione Generale competente l’impegno e la liquidazione alle ATS delle risorse de-stinate agli Ambiti territoriali;

    Considerato che in data 12 giugno 2020 è stata data appo-sita informativa del presente provvedimento alle organizzazioni sindacali, alle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie e ad ANCI;

    Dato atto di pubblicare il presente provvedimento sul BURL e sul sito di Regione Lombardia e ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26/27, quali adempimenti in tema di trasparenza;

    Richiamata la l.r. 20/08 e il provvedimento organizzativo della Giunta Regionale della XI legislatura;

    A voti unanimi, espressi nelle forme di legge;Per quanto in premessa esplicitato;

    DELIBERA1. di approvare il Piano attuativo regionale riferito alle risorse

    del bilancio statale 2019, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

    2. di stabilire i seguenti criteri di riferimento e indicazioni per la definizione del Programma operativo regionale:

    •puntuale definizione dei beneficiari, tenendo conto anche di situazioni di persone con disabilità grave con genitori an-cora in grado di garantire il sostegno genitoriale;

    •definizione delle compatibilità con altre misure di sostegno alla disabilità previste dal sistema d’offerta regionale con particolare riferimento alle Misure del Fondo Non Autosuf-ficienze;

    •definizione delle modalità di attuazione che, nell’erogazio-ne delle risorse, tengano conto della spesa effettivamente sostenuta dagli Ambiti territoriali;

    3. di demandare a prossimo atto della Direzione Generale competente la definizione del Programma operativo regionale Dopo di Noi che sarà sviluppato su base biennale ossia 2018-2019, tenuto conto dei criteri di cui al punto precedente e dell’e-volversi della situazione epidemiologica Covid 19, anche attra-verso gli stakeholder di riferimento;

  • Bollettino Ufficiale

    Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

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    4. di dare atto che il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (riparto statale 2019) trova copertura sul capitolo 12.02.104.11995 del Bilancio regionale 2020 per € 9.492.120,00;

    5. di stabilire che le risorse del Fondo anno 2019, pari ad € 9.492.120,00, sono ripartite agli Ambiti territoriali in base alla po-polazione residente nella fascia d’età 18/64 anni e verranno lo-ro erogate tramite le ATS, come riportato in Allegato B (Tabelle 1 e 2), parte integrante e sostanziale del presente atto;

    6. di rinviare a successivo atto della Direzione Generale com-petente l’impegno e la liquidazione alle ATS delle risorse destina-te agli Ambiti territoriali;

    7. di demandare alla Direzione Generale competente la cura dei successivi atti in materia di trasparenza e pubblicità ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

    8. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento su Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della Regione Lombardia.

    Il segretario: Enrico Gasparini

    ——— • ———

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

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    ALLEGATO A)

    PIANO ATTUATIVO REGIONALE DOPO DI NOI RISORSE STATALI BILANCIO 2019

    Con la legge n. 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilita grave prive del sostegno familiare”, cosiddetta Dopo di noi, lo Stato ha disciplinato misure di assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare. Queste misure sono integrate nel progetto individuale per le persone disabili di cui all'articolo 14 della L. 8 novembre 2000, n. 328, e sono assicurate attraverso la progressiva presa in carico della persona già durante l'esistenza in vita dei genitori. Con successivo Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) del 23/11/2016 sono stati declinati i beneficiari e gli interventi sostenibili con le risorse del Fondo dedicato.

    QUADRO DI CONTESTO E MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELL’INTEGARZIONE SOCIO SANITARIA 1. QUADRO DI CONTESTO

    La definizione del Programma operativo regionale si fonda su una approfondita analisi che è stata compiuta sul versante dell’offerta dei servizi e degli interventi a favore delle persone con disabilità, attualmente presenti in Lombardia. Il sistema d’offerta per le persone con disabilità, nella sua duplice articolazione di rete sociosanitaria e di rete sociale, è particolarmente consistente e diversificato in Lombardia. La residenzialità e la semiresidenzialità sono modulate a seconda del bisogno di protezione della persona con disabilità e si compone, nell’ordine decrescente di livello di protezione, di:

    − unità d’offerta della rete sociosanitaria e sociale: - Residenze sanitario assistenziali (RSD) con n. 4.240 posti ordinari accreditati - Comunità sociosanitarie (CSS) con n. 1.606 posti ordinari accreditati - Centri diurni per disabili (CDD)con n. 6.750 posti ordinari accreditati - Comunità alloggio per disabili (CA) con n. 2258 posti autorizzati - Centri socioeducativi (CSE) con n. 4.520 posti autorizzati - Servizi di formazione all’autonomia (SFA) con n. 3.089 posti autorizzati.

    Ai servizi sopra descritti, si aggiungono quelli di Assistenza domiciliare integrata (ADI nella rete sociosanitaria) con 357 unità di offerta e di Servizio assistenza domiciliare handicap (SADH nella rete sociale) con 677 unità di offerta, nonché ulteriori Misure a supporto del mantenimento nel proprio contesto di vita della persona con disabilità ed offrire un supporto alla famiglia, tra queste sono di particolare rilievo:

    - le Misure sostenute con il Fondo nazionale per le Non Autosufficienze a favore delle persone con disabilità gravissima e grave;

    - Misure rivolte a giovani e adulti con disabilità a forte rischio di esclusione sociale, attivate con le risorse del Fondo Sociale Europeo.

    1.2 L’INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA:

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    Le équipe multiprofessionali presenti in Lombardia sono quelle già istituite a livello di Aziende Sanitarie Locali, ora afferenti alle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) ai sensi della l.r. n. 23/2015 di riforma del sistema socio sanitario, per la valutazione delle persone con bisogni complessi ai fini dell’accesso all’Assistenza Domiciliare Integrata e alle Misure B1 per disabili gravissimi e B2 per disabili gravi e anziani non autosufficienti sostenute con le risorse del Fondo nazionale per le Non autosufficienze (FNA). Queste équipe sono composte da medico, infermiere e assistente sociale e possono prevedere la presenza di altri professionisti necessari alla valutazione della persona. Con le Delibere della Giunta Regionale di attuazione dei Piani regionali del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze sono state date precise indicazioni affinché le équipe multiprofessionali siano integrate dagli operatori sociali degli Ambiti territoriali/Comuni ed il Progetto individuale che viene predisposto sia sottoscritto da un referente dell’Ambito e da un referente della ASST, dal case manager, oltre che condiviso con la persona disabile/famiglia. La valutazione multidimensionale, in armonia con la Classificazione Internazionale del Funzionamento, è basata sulla rilevazione del profilo funzionale della persona attraverso le scale validate ADL e IADL, oggi utilizzate dagli Ambiti territoriali/Comuni, ed è integrata dalla valutazione sociale riferita al contesto relazionale e di vita della persona stessa. Non si esclude l’eventualità/possibilità di utilizzare sistemi volti alla valutazione dei domini relativi alla qualità della vita e conseguenti sostegni attualmente presenti, in via sperimentale, sul territorio regionale. Con la DGR n. 6674/2017 di approvazione del Programma operativo regionale DOPO DI NOI è stata riaffermato il modello di valutazione multidimensionale per cogliere i bisogni e le aspettative della persona disabile grave nelle diverse dimensioni di vita (es. educazione/istruzione, inserimento lavorativo, vita sociale, ecc), identificando i fattori contestuali che, rispetto alla condizione di disabilità della persona, rappresentano una barriera oppure sono facilitatori in quanto possono favorire lo sviluppo di capacità e competenze, la partecipazione sociale, il rafforzamento di fattori contestuali personali positivi (immagine di sé, sicurezza, identità autonoma) per sostenere e valorizzare l’autonomia della persona disabile. In aderenza al modello ICF gli strumenti indicati sono le scale ADL e IADL nonché la Scheda individuale della persona disabile (SIDi), quale strumento di valutazione della gravosità assistenziale delle persone disabili che accedono alle strutture diurne e residenziali sociosanitarie.

    IL PROGETTO PERSONALIZZATO: Il progetto personalizzato è il Progetto individuale ex art 14 della Legge n. 328/2000. Esso è costruito sulla base degli esiti della valutazione multidimensionale e tiene in considerazione sia le abilità e capacità residue della persona, nonché le sue aspettative/motivazioni, in tutte le dimensioni del vivere quotidiano. Il progetto garantisce alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare una vita il più possibile autonoma nel proprio contesto sociale di vita attraverso forme di convivenza assistita ovvero di vita indipendente. Il progetto individuale ha come obiettivo finale il consolidamento, per la persona disabile, di una vita in un contesto diverso da quello della famiglia d’origine. In questo senso tale progetto deve tener conto del “continuum” temporale tra le diverse fasi che caratterizzano lo specifico ed individuale percorso verso l’autonomia e l’indipendenza e non può quindi ridursi ad una mera declinazione di obiettivi ed interventi relativi ad una sola delle diverse fasi. Il Progetto individuale è costruito sulla base degli esiti della valutazione multidimensionale della persona con disabilità grave realizzata in raccordo tra le équipe pluriprofessionali delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) e gli operatori degli Ambiti territoriali/Comuni. Esso è condiviso con la persona disabile e con la sua famiglia (se presente) o con chi assicura la protezione giuridica della persona, oltre che con gli Enti dei servizi interessati. Esso si articola nei seguenti ambiti/dimensioni di vita, cui fanno riferimento i macro-bisogni e aspettative della persona con disabilità e della sua famiglia:

    ➢ Salute: interventi sanitari, sociosanitari e sociali ➢ Istruzione/Formazione ➢ Lavoro ➢ Mobilità ➢ Casa ➢ Socialità (interazioni/relazioni interpersonali, vita sociale, civile e di comunità)

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    – 8 – Bollettino Ufficiale

    ➢ Altro Per ognuno degli ambiti/dimensioni di vita sono:

    ➢ specificati/dettagliati i singoli bisogni e aspettative personali e della famiglia ➢ individuati gli obiettivi e le priorità, con particolare attenzione

    all’acquisizione/implementazione delle abilità e competenze individuali, nonché allo sviluppo di un attivo inserimento in contesti sociali e di vita diversi dal contesto familiare;

    ➢ identificati gli interventi da attivare; ➢ individuato il soggetto realizzatore rispetto a ciascun intervento - specificate le risorse

    necessarie (es. economiche, servizi e interventi della rete d’offerta, della comunità, della famiglia d’origine, ecc) disponibili o da individuare;

    ➢ indicate le fonti di finanziamento; ➢ i momenti di verifica.

    Il Progetto individuale deve essere sottoscritto:

    ➢ dalla persona disabile e dalla sua famiglia (se presente) o da chi eventualmente ne garantisce la protezione giuridica;

    ➢ da un rappresentante dell’ASST; ➢ da un referente dell’Ambito territoriale/Comune; ➢ dal responsabile del caso individuato (Case manager).

    Nel Progetto sono evidenziate le risorse necessarie, nel tempo, alla realizzazione delle diverse fasi, per le dimensioni di vita della persona, per il raggiungimento degli obiettivi declinati per ogni singola fase. Le risorse sono da intendersi nella più ampia accezione: risorse economiche, in termini di prestazioni e servizi da mobilitare, di natura privata afferenti alla comunità, del privato in genere, della famiglia d’origine (budget di progetto). Il Progetto individuale deve avere una durata temporale di almeno di 2 anni ed essere rivisto alla luce delle condizioni della persona e del contesto che si sono modificate. I momenti di verifica sono organizzati con il responsabile del caso (Case manager). Ciascun intervento potrà essere avviato soltanto a seguito della definizione del progetto individuale, come sopra descritto, condiviso e sottoscritto dalla persona beneficiaria e/o da chi ne assicura la protezione giuridica, da un referente dell’Ambito territoriale e da un referente dell’ASST territorialmente competenti, dal case manager individuato, anche al fine di garantire la continuità e l’integrazione delle risorse, presupposto fondamentale del progetto individuale. Il progetto deve quindi: ➢ definire gli obiettivi da perseguire; ➢ contemplare i diversi interventi/sostegni da attivare per rispondere globalmente ai bisogni

    della persona; ➢ prevedere i tempi di realizzazione; ➢ individuare le risorse necessarie (economiche, professionali, tecnologiche, di comunità) e la

    loro origine; ➢ indicare il nominativo e la qualifica professionale del case manager.

    Il bisogno della persona dovrà essere valutato anche in relazione all’ambiente in cui la stessa vive, individuando gli interventi più idonei a consentire il mantenimento e l’utilizzo/messa in pratica delle sue capacità e abilità, offrendo sostegni per le sole funzioni venute meno a causa della grave disabilità.

    2. MODALITÀ DI INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI DESTINATARI: Persone con disabilità grave:

    non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità;

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    ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge n. 104/1992, accertata nelle modalità indicate all’art. 4 della medesima legge;

    con età: 18/64 anni, con priorità a cluster specifici a seconda del tipo di sostegno. Prive del sostegno familiare in quanto:

    mancanti di entrambi i genitori i genitori non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale si considera la prospettiva del venir meno del sostegno familiare.

    I beneficiari dei sostegni previsti dal presente Programma non devono presentare comportamenti auto/etero aggressivi ovvero condizioni di natura clinica e comportamentale che richiedono una protezione elevata, incompatibile con le tipologie di interventi e residenzialità oggetto del presente Programma. Per l’ammissibilità ai sostegni DOPO DI NOI di persone disabili con valori elevati ADL/IADL e SIDI, la valutazione effettuata dalle équipe pluriprofessionali delle ASST con gli operatori sociali dei Comuni è fatta d’intesa con l’Ente erogatore che prenderà in carico la persona. Tale valutazione individua le prestazioni necessarie e la compatibilità delle stesse con gli interventi DOPO DI NOI, in una logica di appropriatezza ed efficacia della presa in carico. ACCESSO AI SOSTEGNI: Nel rispetto dei criteri stabiliti dal Decreto interministeriale di attuazione della Legge Dopo di Noi del 23 novembre 2016, ai sensi dell’art. 4, l’accesso ai sostegni del Fondo Dopo di Noi è prioritariamente garantito alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare in base alla necessità di maggiore urgenza (art. 4, c. 2) di tali sostegni, valutata in base a:

    limitazioni dell’autonomia; sostegni che la famiglia è in grado di fornire in termini di assistenza/accudimento e di

    sollecitazione della vita di relazione e garantire una buona relazione interpersonale; condizione abitativa e ambientale (ad es. spazi adeguati per i componenti della famiglia,

    condizioni igieniche adeguate, condizioni strutturali adeguate, servizi igienici adeguati, barriere architettoniche – interne ed esterne all’alloggio, abitazione isolata, ecc);

    condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia. Successivamente a tale valutazione, sono date le seguenti priorità d’accesso (art. 4, c. 3 del decreto interministeriale):

    1. persone con disabilità grave mancanti di entrambi i genitori, con priorità ai disabili privi di

    risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;

    2. persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;

    3. persone con disabilità grave, inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle previste dal Decreto sopra richiamato (Gruppi appartamento e soluzioni di Cohousing riproducenti le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e con capacità ricettiva fino a 5 p.l.);

    4. persone con disabilità grave in possesso di risorse economiche e/o con genitori ancora in grado di garantire il sostegno genitoriale, per le quali è comunque emersa la necessità di esigenze abitative extra-familiari e l'idoneità per gli interventi di cui alla Legge n. 112/2016.

    Gli interventi volti al riutilizzo di patrimoni resi disponibili dai familiari o da reti associative di familiari di persone con disabilità grave in loro favore per le finalità di cui al Decreto Ministeriale e di questo Piano sono realizzati indipendentemente dalle priorità sopra declinate.

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    – 10 – Bollettino Ufficiale

    3. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PROGRAMMATI ATTIVITÀ FINANZIABILI CON RISORSE DEL FONDO DI CUI ALL’ART. 5 DEL DM 23 NOVEMBRE 2016. Tutti gli interventi devono rispettare le finalità indicate all’art. 19 della Convenzione ONU, con particolare riguardo al comma 1, lett. a). Deve essere garantito l’accesso ai servizi e agli interventi a tutte le categorie di disabilità, comprese quelle intellettive e del neuro sviluppo, ai sensi dell’art. 3, comma 1, secondo periodo del D.M. 23.11.2016. Se i servizi/interventi ex art. 5, comma 4 del D.M. sono di natura sociosanitaria, i finanziamenti del Fondo Dopo di Noi sono finalizzati alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza, e non sono sostitutivi, ma aggiuntivi e complementari a quelli sanitari. Gli interventi possono essere integrati con risorse regionali, di ambito o di soggetti terzi, sempre nel rispetto delle indicazioni operative e degli indirizzi indicati nel DM, in funzione delle finalità della legge 112/2016. INTERVENTI FINANZIABILI: Gli interventi che Regione Lombardia stabilisce di finanziare con questo Fondo sono di natura: • infrastrutturale:

    per contribuire ai costi della locazione e spese condominiali spese per adeguamenti per la fruibilità dell’ambiente domestico (domotica), spese per

    riattamento degli alloggi e per la messa a norma degli impianti, la telesorveglianza o teleassistenza,

    • gestionale:

    per sostenere programmi di accrescimento della consapevolezza e l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia e una migliore gestione della vita quotidiana,

    per promuovere percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione verso soluzioni e condizioni abitative, quanto più possibile, proprie dell’ambiente familiare,

    per sostenere interventi di domiciliarità presso soluzioni alloggiative che si configurano come Gruppi appartamento o Cohousing.

    Questi specifici interventi si inseriscono nel contesto complessivo delle politiche regionali a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, fortemente orientato a mantenere il più possibile la persona con disabilità nel proprio contesto di vita e a supportare la famiglia nell’azione quotidiana di assistenza. La proposta programmazione risorse 2019 pari a € 9.492.120,00 prevede: - € 8.068.302,00 pari al 85% delle risorse per interventi gestionali di cui:

    30% per percorsi autonomia € 2.420.490,60 60% per sostegno residenzialità € 4.840.981,20 10% per pronto intervento/sollievo € 806.830,20

    - € 1.423.818,00 pari al 15% delle risorse per interventi infrastrutturali: contributo canone

    locazione/spese condominiali, spese per eventuali interventi di adeguamenti per la fruibilità dell’ambiente domestico (domotica), riattamento degli alloggi e per la messa a norma degli impianti, la telesorveglianza o teleassistenza.

    Tali risorse, che saranno pertanto utilizzate per la realizzazione degli interventi declinati nel Programma operativo regionale:

    sono aggiuntive rispetto a quelle previste dagli interventi già promossi da Regione Lombardia con specifici atti e con risorse proprie o del Fondo Sociale Europeo, per le persone con grave disabilità e servono a implementare la platea dei beneficiari;

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    si integrano e sono complementari alle risorse nazionali (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze) e servono ad ampliare la platea dei beneficiari o a incrementare il finanziamento del singolo progetto;

    si affiancano alle risorse di natura sociale e/o sociosanitaria di cui la persona già usufruisce o deve usufruire come previsto dal Progetto individuale.

    4. PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE ATTIVITÀ FINANZIABILI: a) Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo

    familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, di cui all’articolo 3, commi 2 e 3 del decreto interministeriale attuativo della L. 112/2016.

    b) Interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’articolo 3, comma 4;

    c) programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione

    e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile programmi di accrescimento della consapevolezza abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia (art. 3, comma 5), anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale (art. 3, comma 6);

    d) Interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative dalle

    caratteristiche di cui all’articolo 3, comma 4, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;

    e) interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa

    extra-familiare, di cui all’articolo 3, comma 7, in via residuale. ATTRIBUZIONE RISORSE: a) Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo

    familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, di cui all’articolo 3, commi 2 e 3 del decreto interministeriale attuativo della L. 112/2016

    c) programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione

    e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile programmi di accrescimento della consapevolezza abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia (art. 3, comma 5), anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale (art. 3, comma 6);

    Come già avvenuto per la programmazione 2016 e 2017, Regione Lombardia ritiene opportuno che gli interventi del punto a) siano accorpati con quelli del punto c) in quanto costituenti un continuum progettuale: infatti, i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare d’origine ovvero verso la deistituzionalizzazione

    Previsione di spesa per interventi di cui alle lettere a) e c): € 2.420.490,60

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    – 12 – Bollettino Ufficiale

    postulano un grado di autonomia e di consapevolezza della persona con disabilità frutto di percorsi di accrescimento delle stesse, nonché interventi sul contesto familiare per sostenere la famiglia nell’elaborazione della scelta di autonomia e nel condividere consapevolmente l’emancipazione dal contesto familiare o di deistituzionalizzazione. Premesso che la Misura regionale denominata “Voucher disabili” è volta a sostenere ed implementare percorsi destinati a migliorare le abilità e le autonomie delle persone disabili, le risorse del Fondo Dopo di Noi saranno utilizzate per implementare progetti di natura socio-educativa e psicologica per sostenere progetti di acquisizione delle autonomie personali, delle competenze sociali per lo sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell’ambito del contesto sociale, familiare, professionale. In parallelo, si interverrà sulla famiglia per gli interventi di orientamento, accompagnamento e consulenza utili ad accettare e condividere il progetto individuale del proprio congiunto disabile. Tutti questi interventi devono avere quale risultato finale l’uscita della persona con disabilità grave dalla famiglia e/o dalla struttura, che deve realizzarsi entro un lasso di tempo definito. Gli interventi sostenibili con le risorse del Fondo Dopo di Noi non devono essere già finanziati con le risorse della Misura regionale Voucher disabili e con quelle di altre Misure sostenute con il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze per interventi analoghi. b) Interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’articolo 3, comma 4; Gli interventi relativi a questo punto b) saranno finalizzati a contribuire alla spesa dei servizi generali, dell’assistenza tutelare, ivi compresa quella resa da assistente personale, educativa/animativa assicurata alle persone disabili residenti nelle soluzioni residenziali previste dal Decreto ministeriale. Tale contributo, da considerarsi aggiuntivo ed integrativo a sostegni alla domiciliarità di natura: • sociosanitaria: Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, frequenza

    di servizi semiresidenziali (Centro Diurno per Disabili); • sociale: Servizio di Assistenza Domiciliare, frequenza di servizi diurni

    (Centro Socio Educativo, Servizio di Formazione all’Autonomia) sarà proporzionato all’intensità dei sostegni richiesti dalla persona, così come individuati in sede di valutazione multidimensionale e indicati nel Progetto individuale.

    d) Interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’articolo 3, comma 4, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità Contributo canone locazione/spese condominiali, spese per eventuali interventi spese per adeguamenti per la fruibilità dell’ambiente domestico (domotica), riattamento degli alloggi e per la messa a norma degli impianti, la telesorveglianza o teleassistenza,

    Previsione di spesa per interventi di cui alla lettera b): € 4.840.981,20 previsione di spesa per interventi di cui alla lettera d): € 1.423.818,00

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    e) interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra-familiare, di cui all’articolo 3, comma 7, in via residuale. Gli interventi che si attiveranno saranno finalizzati a garantire il ricovero della persona disabile in situazione di emergenza (es. decesso del caregiver familiare, ricovero ospedaliero del caregiver familiare, necessità di respite care, ecc) contribuendo al costo della retta assistenziale.

    previsione di spesa per interventi di cui alla lettera e): € 806.830,20

    TOTALE ASSEGNAZIONE RISORSE A REGIONE LOMBARDIA

    € 9.492.120,00

    5. MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI È in capo alle ATS il monitoraggio, il controllo e l’obbligo di rendicontazione economica, quali-quantitativa finalizzati all’assolvimento del debito informativo regionale verso il MLPS (art 6, comma 4 del Decreto interministeriale). A tal fine gli Ambiti territoriali sono tenuti a rendicontare alle ATS, territorialmente competenti, gli interventi realizzati con le modalità che saranno fornite con successive indicazioni regionali. Gli Ambiti territoriali/Comuni sono tenuti all’assolvimento dell’obbligo informativo verso il MLPS secondo quanto previsto dall’art 6, comma 5 del Decreto interministeriale.

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    – 14 – Bollettino Ufficiale

    ALL B) TABELLA 1

    Il Piano attuativo Dopo di Noi è finanziato con le risorse assegnate a Regione Lombardia per l’anno 2019 pari a € 9.492.120,00 che sono ripartite agli Ambiti territoriali in base alla popolazione residente nella fascia d’età 18/64 anni ed erogate tramite le Agenzie di Tutela della Salute (ATS).

    TABELLA RIPARTO AMBITI

    Codice ATS Denominazione ATS

    Codice Ambito territoriale

    Denominazione Ambito territoriale

    Popolazione 18-64 anni

    (ISTAT 01-01-2019)

    Riparto DDN 2019

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50007 Milano Città 852.201 1.319.033,82

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50015 Trezzo d'Adda 26.592 41.159,01

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50032 Magentino 78.827 122.008,17

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50041 Paullo 35.028 54.216,22

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50042 Melzo 51.302 79.405,06

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50044 Cernusco sul Naviglio 73.865 114.328,00

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50046 Sesto San Giovanni 77.072 119.291,78

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50052 San Giuliano Milanese 68.180 105.528,78

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50056 Pioltello 57.481 88.968,90

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50061 Abbiategrasso 50.769 78.580,09

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50066 Lodi 146.753 227.143,80

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50069 Cinisello Balsamo 82.663 127.945,52

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50083 Visconteo Sud Milano 77.606 120.118,31

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50089 Corsico 72.413 112.080,60

  • Bollettino Ufficiale

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    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50094 Garbagnate Milanese 117.417 181.737,64

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50095 Rho 104.784 162.184,33

    321

    ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 50096 Alto Milanese 157.277 243.432,82

    322 ATS DELL'INSUBRIA 50011 Sesto Calende 29.730 46.015,99 322 ATS DELL'INSUBRIA 50013 Varese 67.704 104.792,03 322 ATS DELL'INSUBRIA 50023 Castellanza 39.875 61.718,39 322 ATS DELL'INSUBRIA 50028 Cittiglio 42.173 65.275,23 322 ATS DELL'INSUBRIA 50029 Saronno 58.723 90.891,26 322 ATS DELL'INSUBRIA 50030 Arcisate 30.353 46.980,27 322 ATS DELL'INSUBRIA 50034 Somma Lombardo 43.262 66.960,78 322 ATS DELL'INSUBRIA 50045 Menaggio 22.513 34.845,55 322 ATS DELL'INSUBRIA 50049 Busto Arsizio 50.057 77.478,06 322 ATS DELL'INSUBRIA 50051 Erba 44.344 68.635,50 322 ATS DELL'INSUBRIA 50059 Azzate 31.322 48.480,09 322 ATS DELL'INSUBRIA 50060 Mariano Comense 36.325 56.223,71 322 ATS DELL'INSUBRIA 50067 Cantù 48.347 74.831,33 322 ATS DELL'INSUBRIA 50072 Luino 34.010 52.640,56 322 ATS DELL'INSUBRIA 50074 Gallarate 74.361 115.095,71 322 ATS DELL'INSUBRIA 50077 Como 84.211 130.341,51 322 ATS DELL'INSUBRIA 50080 Tradate 33.845 52.385,18 322 ATS DELL'INSUBRIA 50085 Campione d'Italia 1.131 1.750,56 322 ATS DELL'INSUBRIA 50091 Lomazzo - Fino Mornasco 61.259 94.816,48 322 ATS DELL'INSUBRIA 50093 Olgiate Comasco 56.252 87.066,66 323 ATS DELLA MONTAGNA 50012 Dongo 10.088 15.614,17 323 ATS DELLA MONTAGNA 50025 Vallecamonica 60.641 93.859,94 323 ATS DELLA MONTAGNA 50026 Chiavenna 15.114 23.393,40 323 ATS DELLA MONTAGNA 50040 Tirano 17.129 26.512,21 323 ATS DELLA MONTAGNA 50050 Morbegno 28.652 44.347,47 323 ATS DELLA MONTAGNA 50081 Bormio 15.931 24.657,95 323 ATS DELLA MONTAGNA 50086 Sondrio 33.173 51.345,06 324 ATS DELLA BRIANZA 50014 Vimercate 112.136 173.563,73 324 ATS DELLA BRIANZA 50021 Bellano 31.841 49.283,39 324 ATS DELLA BRIANZA 50055 Lecco 98.468 152.408,44 324 ATS DELLA BRIANZA 50068 Seregno 103.931 160.864,06 324 ATS DELLA BRIANZA 50073 Carate Brianza 94.382 146.084,15 324 ATS DELLA BRIANZA 50075 Monza 101.765 157.511,53 324 ATS DELLA BRIANZA 50078 Merate 72.334 111.958,32 324 ATS DELLA BRIANZA 50087 Desio 119.470 184.915,27 325 ATS DI BERGAMO 50001 Romano di Lombardia 53.153 82.270,04

    325 ATS DI BERGAMO 50004 Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino 84.919 131.437,35

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 16 – Bollettino Ufficiale

    325 ATS DI BERGAMO 50017 Seriate 48.938 75.746,07 325 ATS DI BERGAMO 50019 Monte Bronzone - Basso Sebino 19.991 30.942,00 325 ATS DI BERGAMO 50020 Albino Valle Seriana 58.713 90.875,79 325 ATS DI BERGAMO 50035 Alto Sebino 17.938 27.764,38 325 ATS DI BERGAMO 50036 Bergamo 93.181 144.225,24 325 ATS DI BERGAMO 50037 Treviglio 68.734 106.386,26 325 ATS DI BERGAMO 50047 Grumello 31.168 48.241,73 325 ATS DI BERGAMO 50058 Dalmine 91.500 141.623,40 325 ATS DI BERGAMO 50071 Valle Brembana 24.653 38.157,83 325 ATS DI BERGAMO 50079 Valle Cavallina 34.214 52.956,32 325 ATS DI BERGAMO 50082 Valle Imagna e Villa d'Almè 32.224 49.876,20

    325 ATS DI BERGAMO 50084 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve 25.729 39.823,26

    326 ATS DI BRESCIA 50003 Brescia Ovest - 2 63.480 98.254,13 326 ATS DI BRESCIA 50009 Monte Orfano - 6 37.065 57.369,08 326 ATS DI BRESCIA 50010 Garda - Salò - 11 78.030 120.774,57 326 ATS DI BRESCIA 50024 Valle Trompia - 4 67.195 104.004,20 326 ATS DI BRESCIA 50027 Bassa Bresciana Occidentale - 8 35.170 54.436,01 326 ATS DI BRESCIA 50039 Bassa Bresciana Orientale - 10 42.082 65.134,38 326 ATS DI BRESCIA 50054 Brescia Est - 3 60.677 93.915,66 326 ATS DI BRESCIA 50057 Oglio Ovest - 7 59.684 92.378,70 326 ATS DI BRESCIA 50063 Bassa Bresciana Centrale - 9 70.880 109.707,83 326 ATS DI BRESCIA 50065 Sebino - 5 33.942 52.535,31 326 ATS DI BRESCIA 50076 Brescia - 1 121.473 188.015,50 326 ATS DI BRESCIA 50088 Valle Sabbia - 12 45.462 70.365,93 327 ATS DELLA VAL PADANA 50002 Crema 99.583 154.134,24 327 ATS DELLA VAL PADANA 50005 Mantova 94.786 146.709,45 327 ATS DELLA VAL PADANA 50006 Cremona 95.154 147.279,04 327 ATS DELLA VAL PADANA 50038 Guidizzolo 40.597 62.835,90 327 ATS DELLA VAL PADANA 50048 Asola 28.091 43.479,16 327 ATS DELLA VAL PADANA 50053 Ostiglia 25.494 39.459,53 327 ATS DELLA VAL PADANA 50062 Suzzara 31.463 48.698,33 327 ATS DELLA VAL PADANA 50097 Oglio Po 50.611 78.335,54 328 ATS DI PAVIA 50008 Pavia 65.001 100.608,33 328 ATS DI PAVIA 50031 Lomellina 107.101 165.770,57 328 ATS DI PAVIA 50064 Voghera e Comunità Montana Oltrepò Pavese 40.755 63.080,45

    328 ATS DI PAVIA 50098 Broni e Casteggio 41.893 64.841,85 328 ATS DI PAVIA 50099 Alto e Basso Pavese 76.860 118.963,65 REGIONE LOMBARDIA 6.132.666 9.492.120,00

  • Bollettino Ufficiale

    Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 17 –

    TABELLA 2 TABELLA RIPARTO ATS Codice ATS Denominazione ATS Riparto DDN 2019 321 ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 3.297.162,85 322 ATS DELL'INSUBRIA 1.377.224,85 323 ATS DELLA MONTAGNA 279.730,20 324 ATS DELLA BRIANZA 1.136.588,89 325 ATS DI BERGAMO 1.060.325,87 326 ATS DI BRESCIA 1.106.891,30 327 ATS DELLA VAL PADANA 720.931,19 328 ATS DI PAVIA 513.264,85 REGIONE LOMBARDIA 9.492.120,00

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 18 – Bollettino Ufficiale

    D.g.r. 16 giugno 2020 - n. XI/3251Proroga al 31 luglio 2020 del termine per la presentazione della domanda per la concessione del contributo ordinario anno 2020, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del regolamento regionale n.  2 del 27 luglio 2009 «Contributi alle unioni di comuni lombarde, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n.  19 (‘Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali’)» e s.m.i.

    LA GIUNTA REGIONALEVista la legge regionale 27 giugno 2008 n. 19 «Riordino delle

    Comunità Montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi co-munali» e s.m.i.;

    Visto il regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 «Contri-buti alle Unioni di Comuni Lombarde, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (‘Riordino delle Comunità Montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali’)» e s.m.i., ed in particolare l’articolo 10, com-ma 1, il quale dispone, tra l’altro, che «la domanda per la con-cessione del contributo ordinario è presentata all’Ufficio Territo-riale Regionale, competente per territorio, entro e non oltre il 10 maggio di ogni anno, quando non diversamente stabilito con deliberazione della Giunta Regionale»;

    Dato atto che la d.g.r. XI/2975 del 23 marzo 2020 «Prime de-terminazioni per il differimento urgente di termini e scadenze in relazione alla emergenza sanitaria in corso, per gli Enti locali e in materia di derivazioni idriche ed efficientamento energetico», a causa dello stato emergenziale determinato dalla diffusione del virus COVID-19 ed a fronte delle richieste avanzate dagli En-ti locali lombardi, posticipava al 10 luglio 2020 il termine per la presentazione da parte delle Unioni di Comuni lombarde della domanda per la concessione del contributo ordinario 2020 di cui al precitato regolamento regionale;

    Richiamato il decreto legge n. 18/2020, recante «Misure di po-tenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno eco-nomico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergen-za epidemiologica da Covid –19» che, in ragione delle difficoltà amministrative degli Enti Locali connesse all’emergenza epide-miologica, ha rinviato al 30 giugno 2020 il termine per l’approva-zione del rendiconto di gestione dell’anno 2019;

    Considerate alcune segnalazioni, anche telefoniche, pervenu-te dalle Unioni di Comuni Lombarde, nelle quali evidenziano varie problematiche e difficoltà amministrative per l’approvazione del Rendiconto annuale 2019 e, pertanto, chiedono di prorogare i termini di presentazione della domanda per la concessione del contributo ordinario 2020 ad una data successiva al 10 luglio;

    Preso atto, inoltre, della nota del 29 maggio 2020, prot. n. 1607/2020 inviata dal Presidente di ANCI Lombardia e dal Pre-sidente Dipartimento Piccoli Comuni, Montagna di ANCI Lom-bardia, protocollo di Regione Lombardia n. V1 2020 000.3477 dell’8 giugno 2020 con la quale, alla luce della proroga conte-nuta nel d.l. 18/20 a fine giugno 2020 per la scadenza nella pre-sentazione dei rendiconti di bilancio comunale del 2019, ribadi-sce una richiesta di proroga conseguenziale anche per i termini di presentazione della domanda di contributo ordinario 2020;

    Ritenuto, pertanto, per le ragioni sopraesposte, di permettere a tutte le Unioni di Comuni Lombarde di disporre di un periodo adeguato per la presentazione delle domande di contributo or-dinario 2020;

    All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA

    1. di prorogare al 31 luglio 2020 il termine per la presentazione della domanda per la concessione del contributo ordinario per l’annualità 2020, ai sensi dell’articolo 10, comma 1 del r.r. 2/2009, per le motivazioni espresse in premessa;

    2. di provvedere alla pubblicazione del presente provvedi-mento sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul portale web di Regione Lombardia;

    3. di trasmettere il presente provvedimento alle Unioni di Co-muni Lombarde.

    Il segretario: Enrico Gasparini

  • Bollettino Ufficiale

    Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 19 –

    D.g.r. 16 giugno 2020 - n. XI/3263Determinazione in merito alla remunerazione di alcune funzioni non coperte da tariffe predefinite svolte dalle aziende ed enti sanitari pubblici e privati accreditati per l’anno 2019. Ulteriori determinazioni sulla presa in carico ex d.g.r. n. 1046/2018

    LA GIUNTA REGIONALEVisti:

    •il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 «Riordino del-la disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992 n.  421» e successive modifiche ed integrazioni;

    •il d.m. sanità 14 dicembre 1994, relativo alle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, con riferimento alla riorganizzazione della rete ospedaliera ed alle sue relazioni con i presidi ed i servizi extra-ospedalieri e le relative linee guida;

    •la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico del-le leggi regionali in materia di sanità»;

    Richiamata la d.g.r. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018 «Deter-minazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2019» - (di concerto con gli Assessori Caparini, Piani e Garavaglia)» che, al capitolo 2, paragrafo 2.3 ‘Risorse per il finan-ziamento del sistema socio-sanitario regionale’:

    •ha stabilito, per l’anno 2019, un importo complessivo fino a 817,5 milioni di Euro per il finanziamento delle funzioni non tariffate delle strutture erogatrici private e pubbliche;

    •ha determinato, sempre in relazione all’esercizio 2019, un ammontare di risorse destinate agli erogatori del comparto privato non superiore a 115,5 milioni di Euro;

    Stabilito, di conseguenza, che per le strutture pubbliche (ASST, ATS e I.R.C.C.S. di diritto pubblico) l’importo complessivo da ero-gare non dovrà superare 702 milioni di Euro, mentre per le strut-ture private (I.R.C.C.S. di diritto privato, Case di Cura e Ospedali Classificati) l’importo complessivo erogabile non dovrà supera-re 115,5 milioni di Euro;

    Precisato che la richiamata delibera al paragrafo 5.3: «Rete d’offerta: risorse e negoziazione - 5.3.1. Funzioni non tariffabili» - ha dato mandato alla Direzione Generale Welfare di proporre alla Giunta regionale una delibera per l’individuazione delle at-tività da remunerare a funzione secondo criteri e costi standard stabiliti nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Agenzia di Con-trollo del SSL;

    Vista la d.g.r. n. XI/2014 del 31 luglio 2019 «Criteri per la defini-zione delle attività e servizi da finanziare con l’istituto delle fun-zioni di cui all’articolo 8-sexies del d.lgs. n. 502/1992, a decorrere dall’esercizio 2019» con la quale:

    •è stata approvata, per l’esercizio 2019 ed entro il limite com-plessivo di cui alla d.g.r. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018, la ripartizione delle risorse da destinarsi a ciascuna tipologia di funzione;

    •sono stati individuati i criteri per l’assegnazione delle funzio-ni non tariffabili a valere per l’esercizio 2019 con il relativo razionale;

    •è stato stabilito che le attribuzioni lorde, per ogni singolo en-te erogatore di diritto privato, non potranno superare del 5% quanto assegnato dalla Giunta per l’esercizio 2018. Il valore complessivo così determinato per i soggetti di diritto privato, se superiore al valore di 115,5 Milioni di euro, sarà ridotto di una percentuale, uguale per tutti gli enti, necessaria a ricondurre la valorizzazione lorda al predetto tetto massimo di 115,5 milioni di Euro;

    Preso atto che la medesima deliberazione, al punto 4, ha pre-visto che l’analisi delle componenti di costo delle diverse attività considerate non dovesse limitarsi alla verifica dei soli dati delle aziende di diritto pubblico rendendosi, invece, necessaria l’ac-quisizione dei corrispondenti elementi di contabilità analitica anche dalle strutture di diritto privato beneficiarie degli interventi e che la fornitura, a decorrere dall’esercizio 2019, alla DG Welfare dei dati contabilità analitica da parte di tutti i soggetti erogatori fosse condizione necessaria ed indispensabile per poter acce-dere all’istituto di finanziamento delle funzioni non tariffabili;

    Richiamata la d.g.r. n. XI/3016 del 30 marzo 2020 «Ulteriori de-terminazioni in ordine all’emergenza epidemiologica da COVID – 19 (centro di costo COV 20)» che, all’allegato 1 «Determina-zioni in ordine alle proroghe dei termini», nel richiamare l’adem-pimento e la condizione di cui al precedente capoverso ha precisato:

    •che con nota DGW n. prot. G1.2020.7830 del 11 febbraio

    u.s. era stata inizialmente prevista la data del 13 marzo 2020 quale scadenza per l‘acquisizione dei dati COAN. La situa-zione di emergenza legata alla infezione COVID-19 e le diffi-coltà segnalate da alcuni operatori nel rispettare il termine in un momento così delicato, hanno suggerito un primo dif-ferimento del termine al 27 marzo e, successivamente, una ulteriore posticipazione al 17 aprile 2020. (vedasi note DGW nn. 11304 del 2.3.20 e 14178 del 26.3.20);

    •tuttavia, alla luce del protrarsi della situazione emergenziale sul territorio lombardo ed al fine di permettere alle strutture di dedicarsi pienamente alle misure di contrasto dell’infe-zione, si rende necessario il rinvio dell’acquisizione dei dati di contabilità analitica da parte degli erogatori di diritto privato;

    •che tale rinvio non pregiudica la remunerazione delle attivi-tà non adeguatamente coperte da tariffe espletate durante l’esercizio 2019 (trattandosi di elementi la cui acquisizione ha carattere sperimentale e concerne i dati dell’esercizio 2018);

    Precisato che la fornitura degli elementi di contabilità analiti-ca da parte degli erogatori di diritto privato, una volta comple-tata la loro acquisizione, sarà utilizzata per il perfezionamento delle istruttorie successive all’annualità 2019 e che, conseguen-temente, i valori economici relativi a quest’ultima non subiscono modifiche per effetto di tale conferimento;

    Preso atto, altresì, che la summenzionata deliberazione n. XI/2014/2019 ha sancito la necessità di programmare con i competenti uffici della Agenzia di Controllo del Sistema Socio Sanitario Lombardo (ACSS) una attività di verifica periodica sul-la raccolta e qualità dei dati necessari e, più in generale, sulla implementazione del nuovo sistema delle funzioni non tariffabili;

    Rilevato che il protrarsi della situazione emergenziale legata all’infezione COVID-19, nonché la concomitante necessità di perfezionare l’atto di remunerazione nei tempi utili per la chiu-sura dei bilanci consuntivi delle aziende pubbliche, non hanno premesso il completamento del percorso previsto dal preceden-te capoverso; una volta approvato, si procederà a trasmettere formalmente ad ACSS il presente provvedimento per le valuta-zioni di competenza e per la riprogrammazione delle attività comuni;

    Richiamate, in ordine alla regolamentazione della presa in ca-rico dei pazienti cronici, le deliberazioni della Giunta Regionale nn. X/6551/17, X/7655/17, XI/412/18, XI/754/18 le quali preve-dono che le risorse destinate all’accompagnamento della pre-sa in carico (esclusa la quota per il PAI) saranno corrisposte sot-to forma di funzione non tariffabile ai soggetti gestori accreditati ed a contratto, in quanto garantiscono un’attività di accompa-gnamento al percorso di cura;

    Precisato che la d.g.r. n. XI/3016/2020:

    •ha stabilito che la remunerazione della tariffa di presa in carico riconosciuta agli enti gestori accreditati e a contrat-to è riconducibile nell’ambito di applicazione della funzio-ne 9 «Anziani in acuzie», di cui all’allegato 1 della d.g.r. n. XI/2014/2019, il cui razionale ed i riferimenti normativi na-zionali possono ben essere ritrovati nella necessità di ac-compagnamento del paziente evitando o rinviando la fase acuta dello stesso;

    •ha dato mandato alla Direzione Generale Welfare di pro-cedere alla condivisione dei criteri con l’Agenzia di Con-trollo del Sistema Socio Sanitario Lombardo in coerenza con quanto previsto dal punto 5 del dispositivo della d.g.r. n. XI/2014/2019, adeguando il dettaglio della funzione 9 nell’ambito del successivo provvedimento di riconosci-mento delle funzioni per l’esercizio 2019 (analogamente a quanto sopra previsto per il completamento delle attività con ACSS, si darà attuazione a questa previsione una volta adottato il presente provvedimento);

    Dato atto che la verifica con ACSS circa la definizione degli aspetti di miglioramento di questo e degli altri criteri di cui alla d.g.r. n. XI/2014/2019 non incide sulla determinazione dei valori economici di cui al presente provvedimento;

    Ritenuto, per l’esercizio 2019, al fine di supportare gli erogatori, sia Pubblici che Privati, che hanno sviluppato la Presa in cari-co del paziente cronico anche con impegno maggiore rispetto a quanto preventivato, di incrementare le quote previste dalla d.g.r. 1046/2018 «Regole 2019»da 26 Milioni di Euro a 35 Milioni di Euro, al fine di garantire agli erogatori la completa copertura delle attività svolte e rendicontate;

    Dato atto che la copertura finanziaria della differenza di Euro 9 milioni derivante dalla maggiore attività della Presa in Carico

  • Serie Ordinaria n. 25 - Venerdì 19 giugno 2020

    – 20 – Bollettino Ufficiale

    è assicurata dalle disponibilità del FSR di parte corrente 2019, attualmente impegnate alla GSA al capitolo 8374, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio per l’anno 2019 del sistema sanitario;

    Precisato che:

    •Funzione 1 – Funzionamento della rete di emergenza urgen-za ospedaliera: la funzione finanzia uno standard minimo di funzionamento dei servizi di Pronto Soccorso e viene rimo-dulata in base al crescere delle attività.Ad ogni ospedale sede di PS è attribuito un valore standard di funzionamento calcolato sulla base del costo del perso-nale minimo per il funzionamento e per l’accreditamento al livello assegnato (PS – 900.000 €, DEA I° livello - 3.230.000 €, DEA II° livello – 4.130.000 €). Alla funzione base sono ag-giunte risorse sulla base di due criteri:numero crescente di accessi (esclusi abbandoni) rispet-to allo standard ottimale previsto dal d.m. 70/2015 (Euro 20.000, 45.000 e 70.000 per i tre livelli). L’incremento di risorse rispetto alla quota base è proporzionale al superamento del numero di accessi rispetto a quelli soglia sopra definiti (nel caso di 25.000 accessi per il PS la formula è la seguen-te 900.000:20.000=X:25.000).per gli ospedali ubicati in area disagiata e per gli ospedali solo specialistici - ortopedici, cardiologici (il riferimento ai presidi pediatrici è rinvenibile nella funzione n.6)- le soglie di accessi previste del d.m. 70/2015 vengono ridotte del 50%. Per i Punti di Primo Intervento (PPI), solitamente attivi in aree disagiate, si prevede un finanziamento standard annuo di 300.000 euro per ciascun PPI.

    •importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 235. (causa mero errore materiale, le tabelle di cui al-la d.g.r. n. XI/2014/2019 riportano una diversa cifra).

    •Funzione 2 – Stroke Unit e Neuroradiologia Interventistica nella gestione dell’Ictus: le Stroke Unit sono unità di cura sub-intensiva collocate all’interno dei reparti di Neurologia o inserite in aree critiche pluridisciplinari.La funzione ricopre il maggiore costo generato dalla pre-senza e dall’uso di questi posti sub-intensivi comprendendo il costo dei servizi di neuroradiologia interventistica che è prevalentemente da attribuire a questa tipologia di attività. Le Stroke Unit prevedono standard assistenziali elevati e uti-lizzano sistemi di monitoraggio continuo dei parametri vitali. Il costo giornaliero di un posto in Stroke Unit è maggiore di circa 200 euro rispetto al costo medio di una giornata di degenza in neurologia. La funzione è calcolata sulla base del numero di ricoveri urgenti per Ictus indipendentemente dalla via terapeutica adottata e dall’esito del trattamento.Per ogni ricovero in Stroke-Unit di primo livello è attribuito un valore di 1.000 euro a caso (200 euro X 5 gg di degenza) per assorbire il costo dei maggiori standard assistenziali necessari alla gestione dei letti intensivi delle unità neuro vascolari.Per ogni ricovero in Stroke-Unit di secondo livello è attribui-to un valore di 1.500 euro a caso, comprendendo in que-sto valore anche il costo di gestione della neuroradiologia interventistica.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro:15

    • Funzione 3 – Standard aggiuntivi previsti per il Sistema Inte-grato per l’assistenza al trauma: l’introduzione del Sistema integrato per l’assistenza al trauma (d.d.g. Sanità n. 8531 del 1 ottobre 2012) ha previsto per le strutture già sede di PS standard strutturali ed organizzativi aggiuntivi (rispetto a quelli previsti nei livelli di operatività della rete dell’Emergen-za Urgenza).Gli standard organizzativi degli ospedali della rete del Trauma risultano fortemente integrati con quelli della rete dell’emergenza Urgenza ed in gran parte sono più onerosi, soprattutto per le strutture di livello superiore della rete (CTS, CTZ con neurochirurgia).Le disposizioni nazionali in merito alla definizione delle tarif-fe per le attività di ricovero non prevedono delle tariffe ad hoc per queste attività.Il contributo della funzione integra le risorse necessarie per il mantenimento degli standard organizzativi e struttura-li per tutti gli ospedali sede di pronto soccorso per traumi (PST), Centri traumi di zona (CTZ) con e senza neurochirur-gia, Centri traumi di alta specializzazione (CTS).Il valore base per gli standard organizzativi aggiuntivi previ-sti dall’accreditamento ammonta a 0,25 milioni di Euro per

    i PST, 0,8 milioni di Euro per i CTZ senza NCHI, 1,1 milioni di Euro per i CTZ con NCHI e 1,45 milioni di Euro per i CTS.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 40

    •Funzione 4 - Standard Aggiuntivi previsti per la Rete per il trattamento dei pazienti con infarto con sopra-slivellamento del tratto ST (STEMI):la funzione copre i costi di attesa di tipo organizzativo (per-sonale) dei servizi di Emodinamica e della UCC a partire da un costo standard minimo per le strutture della rete di piccole dimensioni.Vengono individuati i casi di trattamento dell’infarto in ur-genza con ricovero da Ps con rivascolarizzazione percuta-nea (PTCA con o senza inserimento di stents. La diagnosi di IMA STEMI è identificata dai codici ICD9-CM 410*1.I presidi sono classificati in Hub di IV o III livello sulla base del numero di angioplastiche in urgenza eseguite e sulla base della presenza nella struttura di un reparto di UCC e di Cardiochirurgia.Negli Hub di IV livello con UCC e Cardiochirurgia (20 Ospe-dali) vengono rimborsati (mediante costo standard di 815.000 €) la piena disponibilità di una sala di emodinami-ca 24h/24 e di una sala di cardiochirurgia (equipe integra-ta) e di due posti letto in UCC per 24h/24.Negli Hub di III livello con solo UCC (e senza cardiochirur-gia) (22 ospedali) vengono rimborsati (mediante costo standard di 630.000€) la piena disponibilità di una sala di emodinamica 24h/24 e un posto letto in UCC.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 25

    •Funzione 5 – Disponibilità posti Ecmo: la funzione riconosce agli Ospedali che hanno disponibili postazioni attrezzate con l’apparecchiatura ECMO risorse tali affinché sia garan-tita la pronta disponibilità di tali postazioni. La d.g.r. 2562/2019 la DGW ha ridefinito la composizione delle reti regionali per il trattamento dello shock cardiogeno o arresto cardiaco refrattario e per il trattamento della sin-drome da insufficienza respiratoria acuta grave, attraverso l’identificazione delle Strutture ospedaliere che in partico-lare, nell’ambito delle predette reti, stratificate per livelli di complessità strutturale e professionale, sono in grado di utilizzare la procedura ECMO ed eventualmente garantire il trasporto dei pazienti.La disponibilità di posto attrezzato ECMO aggiunge ai co-sti tipici della gestione di una terapia intensiva dei costi di ammortamento, di sostituzione dei materiali e di manuten-zione che sono stimabili in circa 200.000 euro/anno. Per gli enti che garantiscono la funzione di trasporto alla predet-ta quota si aggiunge un contributo forfetario pari a 5.000 euro/trasporto effettuato per le attività dell’ECMO Team di trasporto.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 10

    •Funzione 6 – Rete STEN, Culle neonatali in pronta disponi-bilità, screening neonatale: il trattamento di casi neonatali complessi rappresenta per gli ospedali una delle attività a maggior rischio di insuccesso terapeutico. Di conseguenza sono obiettivi fondamentali la garanzia di livelli di qualità e di dotazione strumentale e tecnologica elevati. Con deliberazione della Giunta Regionale n.  2396/2019 «Rete Regionale per l’assistenza materno-neonatale: deter-minazioni in merito al sistema di trasporto materno assistito (STAM) e al sistema di trasporto in emergenza del neonato (STEN)e del lattante» si è provveduto a superare l’imposta-zione di cui alla dgr n.17546 del 20 dicembre 1991 e, fra l’al-tro, a ridefinire la configurazione organizzativa relativa alla Rete dei Centri STEN regionali, dei Punti nascita di riferimen-to e dei Centri vicarianti. Nel merito di attività di questo tipo la remunerazione a for-fait per DRG non rappresenta un adeguato incentivo rispet-to alla necessità di investire in sicurezza, prevenzione e costi di attesa legati alla pronta disponibilità di equipe adegua-tamente formate. La pronta disponibilità delle culle è una esigenza correlata alla efficacia dell’intervento nella fase a valle del trasporto e si configura come «costo d’attesa».Il valore della funzione è calcolato sulla base dei costi di mantenimento in ognuna delle 5 macroaree in cui è diviso il territorio della Lombardia di una equipe di immediato in-tervento (l’attività si concentra, per definizione programma-

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    toria regionale, su alcuni ospedali che sostengono il costo della funzione).Il costo annuo per avere sempre disponibile in una macro-area una equipe equivale a circa 850.000 euro all’anno includendo le attività formative e di training (6 medici e 6 infermieri è la stima per la copertura 24h/24). Viene ricono-sciuta una quota di compartecipazione a tale costo.Il costo annuo per ogni culla è mantenuto a 100.000 euro / culla come nei precedenti esercizi (ex funzione n. 4)Il costo del servizio di Screening Neonatale (ex funzione n. 13) è stimato sulla base della CO.AN in 3.000.000 Euro.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 8

    •Funzione 7 – Centri di riferimento regionale nell’area dell’e-mergenza urgenza: in questa funzione si riconoscono i costi di funzionamento di alcuni centri che hanno sede in strut-ture sanitarie della Lombardia e che svolgono le seguenti funzioni specialistiche:a) centri antiveleni (IRCCS Fondazione Maugeri – Pavia;

    ASST Niguarda - Milano e ASST Papa Giovanni XXIII – Bergamo);

    b) centri ustioni (ASST Niguarda - Milano);c) disponibilità di camere iperbariche (Istituto Lombardo

    per la Medicina Iperbarica – Milano; Istituto Clinico Ha-bilita – Zingonia (Bg); Istituto Clinico Città di Brescia);

    d) odontoiatria in urgenza notturna e festiva (ASST Spedali Civili di Brescia e IRCCS Policlinico di Milano);

    e) centro tutela per episodi di violenza alle donne e ai mi-nori (IRCCS Policlinico di Milano);

    I nomenclatori tariffari vigenti non prevedono delle speci-fiche tariffe al riguardo. I costi riconosciuti si riferiscono ai fattori produttivi necessari per garantire il funzionamento dei servizi elencati. La funzione viene corrisposta a seguito di rendicontazione dei costi da parte dei centri e, laddove possibile - tenuto conto di quanto sancito dalla d.g.r. n. XI/3016 del 30 marzo 2020 «Ulteriori determinazioni in ordine all’emergenza epi-demiologica da COVID – 19 (centro di costo COV 20)» per gli operatori di diritto privato - di rilevazione degli elementi di contabilità analitica aziendale.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 4,5

    •Funzione 8 – Minori in acuzie: gli ospedali per acuti che trat-tano minori in reparti pediatrici, in specialità pediatriche o in sezioni pediatriche delle alte specialità sono penalizzati da tariffe non sufficienti a sostenere i costi. Dai dati di contabilità analitica emerge che non esistono unità operative pediatriche in equilibrio. Complessivamente le tariffe sono inferiori ai costi del 40% per un complessivo di quasi 60 milioni di euro di perdita ogni anno. Il personale assorbe da solo il 90% del valore delle prestazioni di ricovero valorizzate.Le risorse sono attribuite ai ricoveri registrati in pediatria (co-dice reparto 39) ed in chirurgia pediatrica (codice reparto 11) in proporzione alla dimensione della attività di ricovero da PS. I minori dimessi dalle due unità vengono pesati per complessità crescente in base al codice DRG. La pesatura viene utilizzata come driver per attribuire le risorse.Le alte specialità pediatriche (che per numerosità hanno un carattere di servizio sovra territoriale) e le Unità operati-ve pediatriche sono invece sostenute in base ad un valore standard di perdita attesa calcolato sulla base delle rileva-zioni di costi e ricavi della contabilità analitica.

    − importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 20

    •Funzione 9 - Anziani in acuzie: la funzione compensa la bas-sa produttività per posto letto negli ospedali per acuti che accolgono molti pazienti anziani. Questi pazienti dopo un evento acuto riescono a raggiungere la condizione di sta-bilità necessaria per la dimissione in tempi superiori rispetto a pazienti più giovani. La differenza di poche giornate (2,5 media) è tale da non richiedere il trasferimento in altro regime ma incide negati-vamente sulla produttività e sui ricavi. In Lombardia la differenza di giornate di ricovero tra pazienti oltre i 75 anni e pazienti con età compresa tra 15 e 75 anni è di 2,5 giorni su una degenza media osservata, per il to-tale dei casi, di 8,5 giorni. La differenza della durata della degenza a parità di casistica trattata, se non egualmente

    distribuita negli ospedali, si traduce per gli ospedali che ac-colgono pazienti anziani nella riduzione dei ricavi a parità o crescita di risorse assistenziali utilizzate.Per effetto della d.g.r. n. XI/3016/2020 rientra nella remune-razione di tale funzione anche la tariffa di presa in carico ri-conosciuta agli enti gestori privati accreditati e a contratto. Ai sensi dalla d.g.r. n. 7655/2017, a tali erogatori «la quota di presa in carico sarà remunerata con le funzioni non tariffa-bili nel modo seguente: 50% alla validazione del PAI, il 44% con acconti mensili e il saldo finale alla fine dell’esercizio».

    − Importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 100

    •Funzione 10 – Centri di rilievo regionale: i valori relativi a queste funzioni sono attribuiti sulla base delle risultanze dell’analisi della rendicontazione annuale pervenuta dai Centri di Riferimento Regionali (CRR) e laddove possibile - in coerenza con quanto sancito dalla d.g.r. n. XI/3016 del 30 marzo 2020 «Ulteriori determinazioni in ordine all’emer-genza epidemiologica da COVID – 19 (centro di costo COV 20)» per gli operatori di diritto privato - degli elementi di con-tabilità analitica aziendale. Di seguito l’attività svolta dai CRR e le strutture sanitarie de-stinatarie di remunerazione:I. centro regionale tubercolosi (ASST Valtellina e alto Lario

    e ASST Niguarda Milano); II. registro tumori (ATS del territorio lombardo);III.disturbi del comportamento alimentare (ASST Spedali

    Civili di Brescia);IV.centri regionali epilessia (ASST Niguarda Milano – ASST

    Santi Paolo e Carlo Milano – ASST Fatebenefratelli Sacco Milano – ASST Lodi – ASST Monza – ASST dei Sette Laghi – ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo – ASST Spedali civili di Brescia – ASST Cremona – ASST Mantova – ASST Valle Olona – IRCCS Besta Milano – IRCCS Ospedale San Raf-faele Milano – IRCCS Medea Bosisio Parini (Lc) – IRCCS Mondino Pavia);

    V. malattie neuromuscolari e per la patologia metabolica e tumorale nell’infanzia e nell’adolescenza (IRCCS Besta Milano - IRCCS Mondino Pavia);

    VI.diagnosi e cura delle cefalee (ASST Spedali civili di Bre-scia - IRCCS Besta Milano - IRCCS Mondino Pavia);

    VII. centro per la sicurezza degli antiparassitari (ASST Fate-benefratelli Sacco Milano);

    VIII.trattamento paralisi cerebrale in età pediatrica median-te impianti di pompe al Baclofen (ASST Fatebenefratelli Sacco Milano);

    IX. progetto Dama e reparto medicina protetta ricovero in urgenza dei detenuti (ASST Santi Paolo e Carlo Milano);

    X. psicosi infantile (IRCCS Medea Bosisio Parini - Lc);XI.gestione clinica del paziente con malattia da virus Ebo-

    la (ASST Fatebenefratelli Sacco Milano);XII. attività epidemiologica volta allo studio dei rischi am-

    bientali (IRCCS Policlinico di Milano);XIII. centro per la qualità dei servizi di medicina di laborato-

    rio (ASST Niguarda Milano). − Importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 19

    •Funzione 11 - Complessità di gestione del file F: la funzione assicura una copertura parziale dei maggiori costi soste-nuti per gli oneri correlati al percorso di gestione (dall’ap-provvigionamento alla distribuzione ed alla gestione delle schede AIFA) dei farmaci riferibili al file F. La funzione andrà a regime una volta realizzata la modula-zione prevista in ragione del livello di coerenza tra i flussi di rendicontazione «F» e «R» ed il flusso fatture.

    − Importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 21

    •Funzione 12 – Costo della gestione monitoraggio dei pa-zienti in carico per assunzione farmaci HIV: è corrisposta una quota forfetaria mensile per la gestione di ogni pazien-te affetto da HIV. I pazienti affetti da tale patologia sono sottoposti alla som-ministrazione di una terapia farmacologica e ad un monito-raggio continuo sugli esiti della stessa con frequenti cambi di dosi e di farmaci in relazione ai risultati ottenuti.La funzione copre il costo del monitoraggio stimato in 23 euro al mese/paziente; tale somma comprende il costo del

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    personale sanitario per attività di monitoraggio e gestione proattiva delle terapie farmacologiche. Lo stesso valore di 23 euro rappresenta il costo medico che viene fatto coincidere con il valore della prima visita arro-tondato all’Euro superiore e che corrisponde anche al co-sto medico di circa 20 minuti.

    − Importo massimo funzione espresso in milioni di Euro: 8

    •Funzione 13 - Unità operative ospedaliere di medicina del lavoro (U.O.O.M.L.): con d.g.r. n. X/6472 del 10 aprile 2017 «Modifica della d.g.r. 20 marzo 2017, n. X/6359 «Determina-zioni in relazione alle Unità operative di medicina del lavoro (UOOML) Nel rispetto della legge regionale 11 agosto 2015, n. 23»» la Giunta regionale ha provvedu