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Anno CXXXIV - Numero 13
Roma, 15 luglio 2013
Pubblicato il 15 luglio 2013
BOLLETTINO
UFFICIALE
del Ministero
della G iustizia
PUBBLICAZIONE QUINDICINALE
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 9
LIBERE PROFESSIONI
REGOLAMENTO PER L'AGGIORNAMENTO
DELLA COMPETENZA PROFESSIONALE
Adottato dal Consiglio Nazionale Ingegneri nella seduta del 21/06/2013, a seguito del parere
favorevole, con modifiche, espresso dal Ministro della Giustizia con nota prot. 21/06/2013.0018393.U
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
Articolo 1
(Obbligo di aggiornamento della competenza professionale)
1. In attuazione delle disposizioni di cui all’art.7 del decreto del Presidente della Repubblica 7
agosto 2012 n.137, il presente regolamento disciplina la formazione continua dei professionisti iscritti all’Albo degli Ingegneri ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento della
competenza professionale.
Articolo 2
(Definizioni)
1. Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:
“Professione”: così come definita all’art. 1, comma 1, lett. a) del DPR 7/08/2012 n.137;
“Professionista”: così come definito all’art. 1, comma 1, lett. b) del DPR 7/08/2012 n.137;
“Competenza professionale”: capacità comprovata di applicare conoscenze, abilità e
comportamenti acquisiti nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale per
raggiungere risultati osservabili nell’esercizio della professione di Ingegnere;
“Aggiornamento della competenza professionale”: insieme delle attività necessarie ad accrescere
la competenza professionale in relazione alle evoluzioni scientifiche, tecnologiche, normative, legislative, economiche e sociali;
“Formazione professionale continua”: processo con cui, per mezzo di attività formative formali,
non formali e informali, si incrementano le competenze possedute con l’aggiunta di altre utili o
necessarie ad esercitare la professione di Ingegnere;
“Apprendimento formale”: apprendimento delle conoscenze ed abilità scientifico-culturali
dell’ingegneria nel sistema di istruzione e formazione delle università e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio;
“Apprendimento non formale”: apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale del
professionista, ottenuto accedendo a didattica frontale o a distanza offerta da ogni soggetto che
persegua finalità di formazione professionale;
“Apprendimento informale”: apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale,
si realizza nell’esercizio della professione di Ingegnere nelle situazioni ed interazioni del lavoro
quotidiano;
“Certificazione delle competenze”: procedura volontaria di riconoscimento, da parte dell’Ordine
territoriale, secondo apposito regolamento, delle competenze acquisite dall’iscritto.
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Articolo 3
(Attività di formazione professionale continua: misura e minimo obbligatorio per l’esercizio della
professione)
1. L’aggiornamento della competenza professionale può essere realizzato tramite percorsi di
formazione professionale continua.
2. L’unità di misura della Formazione Professionale Continua è il Credito Formativo Professionale
(CFP).
3. Per esercitare la professione l’iscritto all’albo deve essere in possesso di un minimo di 30 CFP.
4. Si possono conseguire CFP:
a) con un accredito iniziale all’atto dell’iscrizione secondo i criteri indicati nel seguito; b) con le attività di aggiornamento professionale continuo non formale, informale e formale
indicate nei successivi artt. 4, 5 e 6.
5. L’iscritto è libero di scegliere le attività formative che intende svolgere tra quelle riconosciute ai
sensi degli articoli 4, 5 e 6.
6. A prescindere dalla attività formativa svolta, il numero massimo di CFP cumulabili è 120.
7. Al termine di ogni anno solare vengono detratti ad ogni iscritto 30 CFP dal totale posseduto. Al
raggiungimento degli zero CFP, non vengono attuate ulteriori detrazioni.
8. Al momento dell’iscrizione all’Albo si accreditano:
a) in caso di trasferimento: il numero di CFP accreditati presso l’Ordine di provenienza; b) in caso di prima iscrizione all’ Albo entro 2 anni dal conseguimento dell’abilitazione: 90 CFP; c) in caso di prima iscrizione all’Albo dopo 2 e fino a 5 anni dal conseguimento dell’abilitazione: 60
CFP; d) in caso di prima iscrizione all’Albo dopo 5 anni dal conseguimento dell’abilitazione: 30 CFP.
9. I crediti conferiti al momento della prima iscrizione ad un Albo comprendono 5 CFP sull’etica e
deontologia professionale da conseguire obbligatoriamente entro il primo anno solare successivo
a quello di iscrizione. 10. Agli iscritti all’albo alla data di entrata in vigore dell’obbligo formativo vengono accreditati 60
CFP.
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Articolo 4
(Attività di formazione professionale continua per l’apprendimento non formale)
1. Le attività di formazione professionale continua per l’apprendimento non formale riconoscibili
per l’ottenimento di CFP sono elencate nell'allegato A al presente regolamento. Nello stesso
allegato è indicato anche il corrispondente numero di CFP conseguibili.
2. Sono riconosciute le attività di formazione frontale o a distanza di cui al comma 1 organizzate
dagli Ordini territoriali, nell'ambito di indirizzi generali comuni all'intero territorio nazionale, anche, ai sensi dell’art.7, comma 5, del DPR 137/2012, in cooperazione o convenzione con
Fondazioni, Federazioni e Consulte riconducibibili al sistema ordinistico e altri soggetti autorizzati dal CNI ai sensi dell’art.7 del presente regolamento. Il numero di CFP assegnato dall'Ordine
territoriale organizzatore ha validità sull'intero territorio nazionale.
3. Sono riconosciute dagli Ordini territoriali, nell'ambito di indirizzi generali comuni all'intero
territorio nazionale, le attività di formazione frontale di cui al comma 1 organizzate nel territorio di competenza da associazioni di iscritti agli Albi o da altri soggetti autorizzati dal CNI ai sensi dell'art.7 del presente regolamento. Il numero di CFP assegnato dall'Ordine territoriale ha validità
sull'intero territorio nazionale.
4. Sono riconosciute dal CNI, con la contemporanea assegnazione della valenza in CFP, le attività di
formazione di cui al comma 1, con organizzazione sovraterritoriale frontale o a distanza, organizzate da associazioni di iscritti agli Albi o da altri soggetti autorizzati dal CNI ai sensi dell’art.7
del presente regolamento.
5. Il CNI può riconoscere singole attività di formazione per l’apprendimento non formale non
comprese tra quelle indicate nell'allegato A. In questo caso viene contemporaneamente indicato il numero dei crediti attribuiti alla singola attività.
6. È istituita presso il CNI una banca dati, consultabile on-line, di tutte le attività formative
riconosciute ai sensi dei precedenti commi 2, 3, 4 e 5 che permetta la diffusione della
informazione sulla disponibilità della offerta formativa non formale sul territorio nazionale e del corrispondente riconoscimento in termini di CFP.
Articolo 5
(Attività di formazione professionale continua per l’apprendimento informale)
1. Le attività di formazione professionale continua per l’apprendimento informale riconoscibili per
l’ottenimento di CFP sono elencate nell’allegato A al presente regolamento. Nello stesso allegato è
indicato anche il corrispondente numero di CFP conseguibili.
2. La certificazione delle competenze, conferita dall’Ordine territoriale di appartenenza, permette
all’iscritto di ottenere CFP come indicato nell’allegato A.
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Articolo 6
(Attività di formazione professionale continua per l’apprendimento formale)
1. Le attività di formazione professionale continua per l’apprendimento formale riconoscibili per
l’ottenimento di CFP sono elencate nell'allegato A al presente regolamento. Nello stesso allegato è
indicato anche il corrispondente numero di CFP conseguibili.
Articolo 7
(Autorizzazione)
1. In conformità al disposto dell'art. 7, comma 2, del DPR 7 agosto 2012 n.137, il CNI può
concedere ad associazioni di iscritti agli Albi e ad altri soggetti che ne facciano domanda, previo
parere vincolante del Ministro della Giustizia, l'autorizzazione all'organizzazione di attività di formazione professionale continua di tipo non formale, frontale o a distanza, riconoscibili ai fini del conseguimento di CFP ai sensi dei commi 3 e 4 dell'art.3 del presente regolamento. L'autorizzazione viene concessa con delibera motivata, tenendo conto delle caratteristiche e della
qualità della offerta formativa proposta.
2. Le associazioni di iscritti agli Albi e gli altri soggetti che intendono ottenere l'autorizzazione per
organizzare le attività di formazione professionale di cui al precedente comma devono presentare
apposita istanza al CNI, recante tutte le informazioni necessarie, corredata da idonea
documentazione, secondo le relative istruzioni predisposte dallo stesso CNI (allegato B).
3. Entro trenta giorni dalla ricezione dell'istanza, il CNI è tenuto a comunicare agli istanti l'esito
dell'esame della domanda. L'istanza può essere rigettata, con provvedimento motivato, per manifesta irricevibilità o per evidente mancanza dei requisiti necessari ai fini del rilascio
dell'autorizzazione. Nello stesso termine di trenta giorni, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri può
in alternativa, e per una sola volta, richiedere ai soggetti istanti di fornire in forma scritta ulteriori informazioni o produrre documenti supplementari al fine di completare l'istruttoria. Il mancato
invio delle informazioni o dei documenti richiesti entro trenta giorni dalla richiesta da parte del CNI determina il rigetto della domanda. L'esito dell'esame della domanda va comunicato agli istanti entro trenta giorni dalla consegna delle integrazioni richieste.
4. La domanda di autorizzazione, con la relativa proposta di delibera motivata del CNI, viene
immediatamente trasmessa al Ministero della Giustizia per l'emissione del parere vincolante di cui al comma 1; agli istanti viene comunicata, a cura del CNI, l’avvenuta trasmissione. Sulla base del parere vincolante rilasciato dal Ministero, il CNI autorizza o rigetta la richiesta, con delibera
motivata; l'elenco delle istanze accolte viene pubblicato sul sito internet del CNI. L'autorizzazione
concessa ha validità biennale dalla data di delibera ed è soggetta a revoca, ove sia provato, anche
mediante verifica a campione, che siano venuti meno i requisiti di accredito o la qualità della
formazione erogata.
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5. Il CNI può stipulare con associazioni di iscritti agli Albi specifiche convenzioni volte a semplificare
le procedure di autorizzazione e a programmare gli eventi e le attività formative promosse dalle
predette associazioni in un arco temporale prestabilito. Tali convenzioni potranno essere applicate
anche dagli Ordini territoriali.
6. Gli Ordini hanno la facoltà di vigilare sugli eventi formativi realizzati nei propri territori e sulla
formazione erogata ai propri iscritti, chiedendo, anche a campione, chiarimenti e la
documentazione necessaria sia agli organizzatori che ai discenti. Gli esiti delle verifiche della
formazione erogata da soggetti terzi, saranno comunicati al CNI per ogni valutazione al riguardo, anche al fine di nuove e successive istanze di autorizzazione.
Articolo 8
(Compiti del Consiglio Nazionale Ingegneri)
1. In attuazione a quanto definito dall'art.7 del DPR 7/08/2012 n.137, sono compiti del Consiglio
Nazionale Ingegneri: a) la predisposizione e la diffusione delle linee di indirizzo valide per l'intero territorio nazionale
come riferimento per gli Ordini territoriali per l'organizzazione della didattica, per il riconoscimento della didattica organizzata dalle associazioni di iscritti agli Albi o altri soggetti autorizzati dal CNI e per l'assegnazione del numero di CFP riconoscibili per ciascuna delle attività
formative; b) il controllo e il monitoraggio dell'offerta formativa sul territorio nazionale; c) il monitoraggio e la valutazione a fini statistici dell'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento
delle competenze da parte degli iscritti; d) il riconoscimento delle attività di formazione continua di tipo non formale a distanza o frontali con organizzazione sovra territoriale; e) l'istituzione e la gestione della banca dati consultabile on-line di tutte le attività formative
riconosciute disponibili sul territorio nazionale, di cui all’art.4, comma 6, del presente
regolamento; f) la concessione delle autorizzazione delle associazioni di iscritti agli Albi ed altri soggetti, assieme
alla gestione delle procedure connesse con il rilascio della concessione stessa, ai sensi dell'art. 4
del presente regolamento; g) il riconoscimento di singole attività formative non comprese tra quelle indicate nell'allegato A al presente regolamento ai sensi dell'art.3, comma 5, con la contemporanea indicazione del numero
di CFP riconoscibili; h) il coordinamento per l'istituzione della certificazione volontaria delle competenze degli iscritti.
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 15
Articolo 9
(Compiti degli Ordini territoriali)
1. In attuazione a quanto definito dall’art.7 del DPR 7/08/2012 n.137, sono compiti degli Ordini
territoriali: a) l’organizzazione delle attività formative nel rispetto delle linee di indirizzo valide nell’intero
territorio nazionale predisposte dal CNI, rivolte agli iscritti propri o di altri Ordini territoriali anche, ai sensi dell’art.7, comma 5, del DPR 137/2012, in cooperazione o convenzione con altri soggetti; b) il riconoscimento, nell’ambito degli indirizzi generali comuni all’intero territorio nazionale
predisposti dal CNI, della didattica organizzata dalle associazioni di iscritti agli Albi o altri soggetti autorizzati dal CNI e la contemporanea assegnazione del numero di CFP riconoscibili; c) il controllo e il monitoraggio dell’offerta formativa rivolta agli iscritti sul territorio di competenza; d) la gestione della banca dati dei CFP degli iscritti; e) la comunicazione al CNI delle informazioni necessarie alla banca dati consultabile on-line di tutte le attività formative riconosciute disponibili sul territorio nazionale di cui all’art.3, comma 5, del presente regolamento.
2. Gli Ordini territoriali hanno la facoltà di istituire la certificazione volontaria delle competenze
dei propri iscritti.
Articolo 10
(Compiti degli iscritti)
1. In attuazione a quanto definito dall'art.7 del DPR 7/08/2012 n.137, sono compiti degli iscritti
agli Ordini: a) la tempestiva comunicazione all’Ordine dei CFP conseguiti per mezzo di attività formative non
organizzate dall’Ordine stesso, unitamente alle informazioni necessarie alla loro riconoscibilità, per la registrazione nella banca dati dei CFP degli iscritti ; b) la conservazione della documentazione attestante il CFP conseguiti da presentare a richiesta in
caso di controllo.
Articolo 11
(Esonero)
1. Possono essere motivo di esonero dall’obbligo di aggiornamento della competenza
professionale, concesso da parte degli Ordini territoriali, su domanda da parte dell’iscritto, i seguenti casi: a) maternità o paternità, per un anno; b) servizio militare volontario e servizio civile; c) grave malattia o infortunio; d) altri casi di documentato impedimento derivante da accertate cause oggettive o di forza
maggiore.
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2. Alla concessione del periodo di esonero, definito dall’Ordine su istanza dell’iscritto, consegue la
proporzionale riduzione del numero di crediti formativi da dedurre al termine dell’anno solare ai sensi dell’art.3, comma 7, del presente regolamento.
Articolo 12
(Sanzioni)
1. Qualora un iscritto abbia esercitato la professione così come definita all’art.1, comma 1, lett. a),
del DPR 7/08/2012 n.137 senza aver assolto all’obbligo di aggiornamento della competenza
professionale ai sensi dell’art.3, comma 3, del presente regolamento, il Consiglio dell’Ordine
territoriale di appartenenza è tenuto a deferirlo al Consiglio di Disciplina territoriale per le
conseguenti azioni disciplinari.
Articolo 13
(Entrata in vigore e disciplina transitoria)
1. L'obbligo di aggiornamento della competenza professionale decorre dal 1° gennaio dell'anno
solare successivo a quello dell'entrata in vigore del presente regolamento.
2. Agli iscritti all’albo degli Ingegneri alla data di entrata in vigore dell'obbligo formativo vengono
accreditati 60 CFP.
3. Sono riconosciute, ai fini del conseguimento di CFP in conformità al presente regolamento, le
attività formative svolte dagli iscritti nell’anno precedente a quello dell’entrata in vigore dello
stesso.
4. Il presente regolamento può essere soggetto a revisione trascorso un periodo di tre anni dalla
sua entrata in vigore.
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ALLEGATO A – ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E RELATIVA EQUIVALENZA IN CFP
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Descrizione Limiti Crediti attribuiti
Aggiornamento informal
e
conseguente all’attività lavorativo- professionale nel campo dell’ingegneria
Aggiornamento informale legato alla attività professionale dimostrabile
15 CFP / anno
Certificazione delle competenze professionali da parte dell’Ordine
max 15 CFP /anno
Aggiornamento informal
e
conseguente a studi, ricerche e brevetti
Pubblicazioni qualificate 5 CFP / pubblicazione
Brevetti 10 CFP / brevetto
Aggiornamento informal
e
conseguente ad attività organizzative, di coordinamento e di studio
Partecipazione qualificata a organismi, gruppi di lavoro, commissioni tecniche e di studio in Italia e all’estero, riconosciuti dal Consiglio Nazionale
max 5 CFP / anno
Partecipazione alle commissioni per gli esami di Stato per l’esercizio della professione di Ingegnere/ Ingegnere iunior
3 CFP
Aggiornamento informal
e
conseguente ad attività di solidarietà effettuate in occasioni di calamità
Partecipazione a interventi di carattere sociale/umanitario in occasione di calamità naturali inerenti l’ambito professionale.
Valutati caso per caso
Descrizione Limiti Crediti attribuiti
Frequenza corsi di master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca.
30 CFP / anno di frequenza (frazionabili)
Frequenza di corsi universitari con esame finale
valutati caso per caso
Descrizione Limiti Crediti attribuiti Frequenza frontale o a distanza a corsi e seminari riconosciuti, compresi quelli obbligatori per legge
1 ora = 1 CFP
Partecipazione a convegni, conferenze ed altri eventi specificatamente individuati dal Consiglio Nazionale
max 3 CFP / evento ; max 9 CFP/anno
1 ora = 1 CFP
Partecipazione a visite tecniche qualificate a siti di interesse max 3 CFP / evento ; max 9 CFP/anno
1 ora = 1 CFP
Partecipazione a stages formativi Valutati caso per caso
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20
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
TABELLA
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 21
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22
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
TABELLAB:CAPACITA’INFR
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 23
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ne
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gen
ti.
17
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 25
TABELLA
B:CAPA
CITA’INFR
ASTRUTT
URALIELOGISTICHE(requisitidiammissibilità)(segue)
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piantoditerraall'ISPESLoagli
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pianto
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op
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Verbalediverificaperiodica,dapartedell’ASLodiunEntenotificato,Scansionedelverbalediverificaperiodica,dapartedell’ASLodi
de
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pianto.
18
26
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
TABELLA
B:CAPA
CITA’INFR
ASTRUTT
URALIELOGISTICHE(requisitidiammissibilità)(segue)
DO
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tadiavvenutamanutenzionedegliestintoririlasciatadaScansionedell’ultim
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calicon
l’indicazionedeicriteriedelle
modalitàseguite,sottoscrittadaunscansionedella
periziatecn
ico
-giurataattestantel’idoneità
tecn
icoabilitatooperice
ntridiform
azionepubblici,daldirigentestaticadeilo
caliconl’indicazionedeicriteriedellemodalità
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azionepubblici,daldirigentecapodell’UfficioTecn
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ne
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ett
a.
19
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 27
TABELLA
B:CAPA
CITA’INFR
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URALIELOGISTICHE(requisitidiammissibilità)(segue)
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20
28
15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
TABELLA
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13 29
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15-7-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA N. 13
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