67
brescia possibile Quattro itinerari accessibili nel centro storico Four accessible itineraries in the historical centre con i consigli della tartaruga with the turtle’s advice BRESCIA MOBILITA' FONDAZIONE ASM BRESCIA ONLUS Comune di Brescia

Brescia possibile e accessibile

Embed Size (px)

DESCRIPTION

By SlowTimeQuattro itinerari accessibili nel centro storico di BresciaFour accessible itineraries in BresciaA project by Slow Time www.slowtime.it Reprint 2014 by Bresciatourism

Citation preview

Page 1: Brescia possibile e accessibile

brescia possibileQuattro itinerari accessibili nel centro storico

Four accessible itineraries in the historical centre

con i consigli della tartarugawith the turtle’s advice

BRESCIA MOBILITA'FONDAZIONE ASM BRESCIA ONLUS Comune di Brescia

Page 2: Brescia possibile e accessibile

Gloria GobettoPresidente SLOW TIME

Prima edizione settembre 2005Ristampa giugno 2014 grazie al contributo di

Tourist InfopointTel. +39 030 2400357 | Tel. + 39 030 [email protected] | www.bresciatourism.it

Page 3: Brescia possibile e accessibile

LA TARTARUGA SI PRESENTA

SLOW TIME è un’associazione no profit nata a Brescia nel 2003 con lo scopo di promuovere il turismo per tutti, incentivando l’utilizzo de-gli spazi culturali, turistici e del tempo libero e promuovendo il concetto di accessibilità allar-gata e la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale ed artistico del territorio bresciano. Su queste premesse nasce questa guida che rappresenta, nel contempo, una proposta inno-vativa ed una sfida stimolante: questo, infatti, propone SLOW TIME attraverso un’offerta di turismo lento rivolto a chi, pur spostandosi in carrozzina, non vuole rinunciare a godere delle bellezze artistiche e culturali di cui il ter-ritorio di Brescia è sorprendentemente ricco, evitando di imbatersi in inconvenienti sgrade-voli come bagni attrezzati introvabili, scalinate insormontabili o locali inaccessibili.Una sfida raccolta con convinzione da Am-ministrazione Comunale, Brescia Mobilità e Fondazione ASM che, finanziando il progetto, hanno accettato di confrontarsi su quanto sia fruibile il patrimonio storico e artistico della nostra Città.Ma anche una proposta destinata ad evolversi nel tempo, perché l’impegno per SLOW TIME sarà anche di coinvolgere ed invogliare quegli organismi, pubblici e privati, che, per compe-tenza o per scelta, si possano impegnare per eliminare le barriere architettoniche ancora esistenti lungo i percorsi segnalati.Certamente questa guida non rappresenta la soluzione ai molti problemi di accessibilità del nostro territorio: più pragmaticamente, indi-cando con precisione tutti gli ostacoli che il tu-rista su ruote può incontrare, essa vuole essere un utile e, quel che più conta, attendibile stru-mento di consultazione ed un prezioso compa-gno di viaggio di chi, per scelta o per necessità, si muove... con i ritmi della tartaruga.

THE TURTLE INTRODUCES ITSELF

SLOW TIME is a no-profit association born in Brescia in 2003 in order to promote spare-time activities and tourism for everybody. Its aim is to stimulate the use of the spaces meant for cultural, tourist and free-time purposes, promoting the concept of "widened"accessibility and the exploitation of the whole cultural and artistic patrimony of the territory of Brescia.This guide takes its origin from these remarks and it is, at the same time, an innovating proposal and a stimulating challenge: this is, actually, what SLOW TIME proposes through an offer of "slow" tourism addressed to people who, althougt moving on a wheel-chair, does not want to renounce the artistic and cultural beauty, surprisingly abundant in the territory of Brescia, avoiding, on the other hand, unpleasant troubles such as inexistent equipped toilets, insuperable stairs or inaccessible places.The gauntlet has been picked un by a convinced Municipal Administration, by 'Brescia Mobilità' and Fondazione ASM who, financing the project, accepted to verify how much the historical and artistic patrimony of our Town is actually enjoyable.But this is also a proposal destined to be developed in future, as the engagement for SLOW TIME will also be to involve and persuade those public and private organisms which, either for competence or for choise, can commit themselves to eliminate the architectural barriers still present along the routes poined out.Certainly this guide is not the solution to the mamy problems of accessibility of our territory: more pragmatically, pointing out exactly all the obstacles that the tourist "on wheels" may find, it wants to be a usefut and, above all, a reliable reference instrument and a precious travelling companion for people who, either for choice or for necessity, move... at the turtle speed.

Gloria GobettoPresidente SLOW TIME

Page 4: Brescia possibile e accessibile

4

Come raggiungere Brescia / How to reach BresciaIn aereo / By planeAeroporto di Brescia Montichiari 20 kmMontichiari Airport, Brescia 20 kmAeroporto di Verona Villafranca 50 kmVillafranca Airport, Verona 50 kmAeroporto di Bergamo Orio al Serio 50 KmOrio al Serio Airport, Bergamo 50 KmAeroporto di Milano Linate 100 KmLinate Airport, Milano 100 KmAeroporto di Milano Malpensa 150 KmMalpensa Airport, Milano 150 Km

In treno / By TrainFFSS Brescia - v.le Stazione . Prenotazioni e servizio assistenza al numero 199 30 30 60Central Station FFSS Brescia - v.le Stazione.Booking desk for assistance: 199 30 30 60

In auto / By carAutostrade / HighwaysA4 Milano - Venezia . A21 Torino - Piacenza

Gli alberghi della Tartaruga / Turtle’s hotels****NH BRESCIA viale Stazione 15 - BresciaTel. +39 030 44221 - Fax +39 030 44224e-mail: [email protected] - Web Site: www.nh-hotels.it 2 camere attrezzate / 2 accessible rooms

****NOVOTEL BRESCIA 2 via P. Nenni 22 - BresciaTel. +39 030 2425858 - Fax +39 030 2425959e-mail: [email protected] Site: www.accorhotels.com/italia6 camere attrezzate / 6 accessible rooms

***HOTEL IMPERO via Triumplina 6 - BresciaTel. +39 030 381483 - Fax +39 030 3479042 camere attrezzate /2 accessible rooms

***ANTICA VILLA via S. Rocchino 90 - BresciaTel: +39 030 303186 - Fax: +39 030 3384312e-mail: [email protected]: www.hotelanticavilla.it2 camere attrezzate / 2 accessible rooms

****AC BRESCIA via Stefana 3 - BresciaTel. +39 030 2405511 - Fax +39 030 2405512WebSite: [email protected] camere attrezzate / 6 accessible rooms

***HOTEL FIERA DI BRESCIA via Orzinuovi 135 - BresciaTel. +39 030 3530285 - Fax +39 030 3541867e-mail: [email protected]: www.hotelfieradibrescia.it2 camere attrezzate - bagno con lavandino basso2 accessible rooms - low wash basin in the bathroom

Montichiari

Villafranca

MILANO

BERGAMO

Orio al Serio

BRESCIA

MODENACREMONA

VERONA VICENZAPADOVAVENEZIA

TORINO

BOLOGNA

NOVARA

Malpensa

Linate

Ac Brescia Novotel Brescia

Antica Villa

NH Brescia

Hotel Impero

Hotel Fiera di Brescia

Page 5: Brescia possibile e accessibile

5

1

2

5

3

4

6

78

9

10

11

I locali della Tartaruga / Turtle’s food1) Pub “Black Sheep” via Tosio, 15a - tel. 030 3752157 Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

2) Ristorante Pizzeria ‘Gambero rosso’Via Laura Cereto, 8/A - tel. 030 43338Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

3) Ristorante “Alla Grotta” v.lo del Prezzemolo, 10tel. 030.44068 Accessibile, bagno attrezzatoAccessible, equipped toilet

4) Bar “Mokasol Caffè” Corso Magenta 21 - tel 3402317273Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

5) Osteria “Al Bianchi” via G. da Salò, 32 - tel. 030 292328Gradino 15 cm. bagno attrezzato 2 gradini alla sala15cm step. equipped toilet, 2 steps for the main room

6) Osteria “Giovita” via S. Faustino, 63 - tel. 030 2906513Accessibile, bagno accessibile / Accessible, equipped toilet

Come muoversi in città / How to move around townTaxi: 3 taxi attrezzati per il trasporto disabili / 3 equipped cars - Radio taxi - Tel. 03035111

Noleggio Vetture / Rent a car - Rolfi - Tel. 030963181 - Fax 0309964226 - www.rolfi.com - [email protected] e pulmini attrezzati per il trasporto disabili / equipped cars and vans

Metrobus - fermate: Vittoria - S. Faustino / Metrobus - stops: Vittoria - S. Faustino

7) “Casa del Popolo” via F.lli Bandiera, 10 - tel. 030 2032453Soglia con rampa ripida, bagno attrezzato Access with steep ramp, equipped toilet

8) “Carmen Town” via F.lli Bandiera, 3 - tel. 030 6376332Accessibile, bagno attrezzato - area eventi non accessibileAccessible, equipped toilet - events area not accessible

9) Osteria “Croce Bianca” via F.lli Bandiera, 15/d - tel. 030 2403024Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

10) Spaghetteria “Io amo Italia” Contrada del Carmine, 47 - tel. 380 1436665Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

11) “Buonissimo” Gourmet Store Corso Goffredo Mameli, 23 - tel. 030 2808245Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet

METROBSm

Page 6: Brescia possibile e accessibile

6

METROBSm

Legenda

Stazione treno / railway Station

Autostrada / highway

Aeroporto / airport

Bagno attrezzato / equipped toilet

Parcheggio disabili / reserved car park

Pavimento irregolare, acciotolato / cobbled or disjointed paving

Pendenza / slope

Gradino / step

Bar o ristorante attrezzato / equipped bar or restaurant

Hotel attrezzato / equipped hotel

Metrobus / Metrobus

Consigli della tartaruga / turtle’s advice

Orari d’apertura / opening time

Page 7: Brescia possibile e accessibile

7

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

PiazzaPaolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungovic

olo S

. Clem

ente

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

PiazzaTebaldoBrusato

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

ChiesaS. Faustino

in riposo

PortaBruciata

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

n. 1 in Piazza Paolo VI n. 1 in via Bevilacqua

n. 1 in via Paganora n. 2 in Piazza Tebaldo Brusato

n. 4 nel museo di S. Giulia

Bar o ristorante attrezzato

Pavimentazione sconnessa o acciottolato

Pendenza

Gradino

n. 1 in Piazza Paolo VI n. 1 in via Bevilacqua n. 1 in via Paganora n. 2 in Piazza Tebaldo Brusato

n. 4 inside S. Giulia Museum

Equipped bar or restaurant

Cobbled or disjointed paving

Slope

Step

Itinerario 1Itinerary 1

Page 8: Brescia possibile e accessibile

8

Da piazza Paolo VI a piazza S. Marco L’itinerario ha inizio in piazza Duomo, oggi p.za Paolo VI in onore del pontifica-to del bresciano G. B. Montini (1897-1963). L’aspetto attuale della piazza risale al XVIII secolo ed è il risultato di una lunga stratificazione storica, iniziata in epoca ro-mana. Sul lato ovest della piazza si trovava il battistero di S. Giovanni (615), abbattuto nel 1625, di cui rimane una formella tonda con la testa del santo, immurata nella casa di fronte al Duomo Nuovo. Al centro dello stesso edificio, spicca un portico in pietra, sormontato da una trifora gotica, dell’antico palazzo dei Camerlen-ghi, residenza del sovrintendente viscon-teo alle munizioni. Al centro della piazza sorgono due fontane del XVIII sec.: a nord quella con la statua di Minerva, opera di Cignaroli ed a sud la copia di quella del Calegari con la statua di Brescia armata. Sul lato est spiccano il Duomo Nuovo, il Duomo Vecchio ed il Palazzo del Broletto. La caratteristica del Broletto (da brolo “frutteto recinto” o “giardi-no con alberi”) è il perime-tro esterno murato a prote-zione dei porticati interni. La facciata in medolo che dà sulla piazza (1232) è allegge-rita in alto dal cotto, dalle polifore e da varie decora-zioni. Il portale d’accesso (1606) presenta due colonne in granito egiziano, già ro-mane, provenienti dalla cat-tedrale di S. Pietro de Dom (V sec.); sul pilastro a destra si nota una Madonna col Bambino del XIV sec. e su quello di sinistra la raffigu-razione della Giustizia e il Leone di S. Marco, abraso

dai giacobini. A nord del portale, in v.lo S. Agostino, la malatestiana Chiesa S. Ago-stino (inizi sec. XV, in-corporata nel 1610 nell’ala del Broletto) ed oggi Sala incontri della Provincia, di cui rimane solo la bellissima facciata in cotto, da cui sporgono due teste di leoni in pietra e sulla quale spiccano il rosone e le tre fine-stre ad arco leggermente acuto, tardo- goti-che nella decorazione ad archetti e traforo, ed il semplice portale architravato in pie-tra, sormontato da una lunetta a sesto acu-

Vicolo S. Agostinoè in salita.

Itinerario 1Itinerary 1

slow tour 1 Questo itinerario è senza dubbio impegnativo per la ricchezza delle proposte contenute: il solo Museo

di S. Giulia può richiedere diverse ore di visita. Con-sigliamo di partire la mattina, programmando la sosta

pranzo al Museo, per concludere il tour nel pomeriggio con la visita al Duomo vecchio, uno dei monumenti più significativi di Brescia.

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

PiazzaPaolo IV

Piazzadella Loggia

PiazzaVittoria

S. Agostino

via

24 m

aggi

o

via

della

pos

ta

via U

go F

osco

lovi

a G

iuse

ppe

Verd

i

via

Diec

i Gio

rnat

e

via 4 novembre

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

PiazzaTebaldoBrusato

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

ChiesaS. Faustino

in riposo

PortaBruciata

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Piazza Paolo VI: Palazzo Broletto, Duomo Nuovo, Duomo VecchioPaolo VI square: Broletto Palace?, Duomo Nuovo, Duomo Vecchio

Page 9: Brescia possibile e accessibile

9

From Piazza Paolo VI to Piazza S. Marco

The tour starts from Piazza Duomo, now Pi-azza Paolo VI to honour the Pope G.B. Monti-ni, from Brescia (1897-1963). The present ap-pearance of the square dates back to the XVIIIth century and it’s the result by the side of histori-cal stratification, started in the Roman Age. On the west side there was the Baptistery of S. Giovanni (615), destroyed in 1625, of which there is still one round tile portraying the Saint’s head, on the wall in the house opposite the Duomo Nuovo (New Cathedral). In the

middle of the same building, a stone portico shows up, surmounted by a Gothic window with three lights, of the ancient Camerlenghi Palace, residence of the Visconti soprintendent at the munitions. In the middle of the square there are two fountains of the XVIIIth century: on the north side the fountain with the statue of Minerva by Cignaroli and on the south side the reproduction of Calegari’s one, with the statue of “Brescia armed”. At the east side there are the Duomo Nuovo, the Duomo Vecchio and the Palazzo Broletto (Broletto Palace, from brolo “fenced orchard” or “garden with trees”). The characteristic of Palazzo Broletto is the outer wall intended to protect the inside ar-cades. The façade, in medolo, which looks onto the square (1232) is relieved, on the top, with bricks, polyphores and various decorations. The portal of admittance (1606) presents two col-umns in egyptian granite, former roman, com-ing from the Cathedral of S. Pietro de Dom (Vth century); on the right pillar there is a Ma-donna with child (XIVth century) and on the left one the Justice and the S. Marco’s lion, grazed by jacobins. On the north side of the

Itinerario 1Itinerary 1

slow tour 1 This tour is quite exacting for the richness of its proposals: just visiting the S. Giulia Museum can

take several hours. We suggest to start in the mor-ning, stopping for lunch at the S. Giulia Museum, and

finish the tour in the afternoon visiting the Duomo Vecchio (Old Cathedral), one of the most meaningful monuments in Brescia.

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

PiazzaPaolo IV

Piazzadella Loggia

PiazzaVittoria

S. Agostino

via

24 m

aggi

o

via

della

pos

ta

via U

go F

osco

lovi

a G

iuse

ppe

Verd

i

via

Diec

i Gio

rnat

e

via 4 novembre

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungovic

olo S

. Clem

ente

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

PiazzaTebaldoBrusato

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

ChiesaS. Faustino

in riposo

PortaBruciata

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Chiesa S. Agostino: la facciata in cottoS. Agostino Church: the brick front

Page 10: Brescia possibile e accessibile

10

to. A sud del portale d’accesso del Broletto, s’innalza la Torre del Pégol o del Popolo, con scarpa forte in bugnato e merli ghibel-lini non originali, e la romanica Log-gia delle Grida (XIII sec.), distrut-ta durante i moti del 1797 e ricostru-ita nel 1902. Origi-nali, anche se re-staurate, sono cinque delle figu-re, di probabile scuola antelamica, che sostengono i mensoloni. Alla loggia si accedeva per la porta, posta tra una trifora e una quadrifora, ca-r a t t e r i z z a t a dall’intradosso a pieno centro e dall’estradosso a sesto acuto e profi-lo a mandorla; in alto, sotto il timpa-no, è una piccola bifora. Dal portale si accede nell’an-drone dove si no-tano un affresco del ‘300 raffiguran-te una Madonna con Bambino ed una scultura del ‘400 che rappre-senta la Giustizia. Entrando nel cortile maggiore, con fontana centrale del 1718, si posso-no ammirare le facciate interne del Palazzo: sul lato ovest spiccano le cinque finestre in cotto con tracce di affreschi nelle lunette e sotto il cornicione di gronda. Sul lato sud (edifica-to sull’area delle case Poncarali, di cui ri-mane, ormai conglobata nel tetto, la torre in pietra bugnata, fatta mozzare da Ezzeli-no da Romano nel 1258), sopra il portico della ragione, oggi murato, si trovano due grandi quadrifore con colonnine, capitelli ed archeggiature, nonché due trifore di gu-

sto antelamico (1220-1230) con archi in bot-ticino e doppie colonnine, lisce e tortili, in rosso di Verona, come il cordone modanato

del davanzale. Sui capitelli della qua-drifora di sinistra si svolgono dodici figurazioni dei mesi con otto co-stellazioni zodia-cali, mentre la qua-drifora di destra conserva nella lu-netta un affresco del XIV sec. con stemmi nobiliari. La balconata in ferro battuto è un’aggiunta dei primi anni del XVI secolo. L’ala nord, con portico bugna-to a sette arcate e loggia architravata sovrastante del 1626 (oggi sede de-gli uffici della Pre-fettura) è l’aggiun-ta che maggiormente di-scorda cogli edifici precedenti. Sul lato est resta l’ori-ginale doppio por-ticato ad arcate a sesto acuto che nel XV sec. venne rico-perto da volte a co-

stoni in cotto. Dall’androne parte lo scalo-ne che porta alla sala del Podestà (oggi sede dell’anagrafe comunale) con affreschi di Gandino, Sandrini e Giugno (1610). Dall’uscita monumentale del 1609, si acce-de in via Mazzini dove, a destra, in-contriamo il muro visconteo, con scarpa e fossato, resto della Cittadella Nova. Raggiungiamo l’incrocio con via Cattaneo che imbocchia-mo; al n. 15 è una bella facciata con finestra ogivale murata e portale a sesto acuto con mascherone in chiave. All’incrocio con via Cereto sorge la Torre d’Ercole, casa-torre

Il cortile maggioredel Broletto ha una

pavimentazionea tratti sconnessa.

Accesso alla Sala delPodestà dall’Emeroteca

in p.zza Martiri Belfiore 6 (apertura mar./ven. 8,45 - 12 e 14 - 18;

sab. 8,30 - 12. Chiuso dom. e lun.)

Duomo Nuovo: la cupolaDuomo Nuovo: the Dome

Page 11: Brescia possibile e accessibile

11

Palazzo Broletto: la Loggia delle GridaBroletto Palace: the scream Loggia

portal, in Vicolo S. Agostino, the Malatesta S. Agostino Church (beginning of the XVth cen-tury, subsequently incorporated to the Brolet-to’s wing in 1610 and now meeting hall of the Province, of which just the wonderful brick front remains, with two stone lion heads, the rose window and the three windows with slightly point-ed arches, late-Gothic in the decoration with small arches and fretwork, and the simple stone architraved portal surmounted by a pointed curve lunette. At the south of the admittance portal to the Broletto, rises the Torre del Pégol o del Popolo, with strong scarp in ashlar and Ghibelline merlons not original, and the ro-manic Loggia delle Grida (XIIIth century), destroyed during the revolt of 1797 and rebuilt in 1902. Original, even if restored, are five of the pictures, probably of “antelamica” school, that support the big corbels. The admittance to the Loggia was through the door set between a window with three lights and one with four lights, characterized by the full centre intrados and by the pointed curve extrados and almond cutline. On the top, under the tympanum there is a small mulloned window with two lights. From the portal you can reach the lobby where there is a fourteenth century fresco portraying a Madonna with child and a fifteenth century sculpture representing Justice. Coming into the bigger courtyard with the central fountain (1718), we can see the inside faces of

the palace: on the west side the five brick win-dows with traces of frescos in the lunettes and under the eaves. On the southern side (built on the area of the Poncarali houses, whose re-mains, by now consolidated in the roof, are just the tower in ashlar stone, that was cut short by Ezzelino da Romano in 1528, over the ‘reason’ arcade’, now walled, there are two big windows with four lights with small columns, capitals and bowings, as well as two windows with three lights of antelamico style (1220- 1230) with arches in botticino marble and double small columns, smooth and twisted in red mar-ble of Verona, like the moulding cordon of the window-sill. On the capitals of the left window with four lights there are twelve figurations of the months with eight signs of the zodiac, while the right window with four lights keeps a fresco of the XIVth century with nobiliary coat-of-arms in the lunette. The balcony in wrought iron was added in the early XVIth century. The northern side, with ashlar arcade with seven arches and architraved upper loggia of 1626 (nowadays seat of the Prefecture Offices), is the addition that mostly disagree with the former buildings. On the eastern side there is still the original double arcade with curve pointed arch-es which in the XVth century was covered by vaults with big brick ribs. From the entrance-hall starts the grand staircase that leads to the Podestà hall (now-

Vic. S. Agostino is fairly uphill

The courtyard of the Brolettohas an uneven

paving somewhere

The access to the Podestà hallis possible through the

Emeroteca in p.zza Martiri Belfiore 6 (open from Tue. to Fri.

8.45-12.00./ 14.00-18.00, Sat. 8.30-12.00.Closed on Sun. and Mon.)

Page 12: Brescia possibile e accessibile

12

(XII sec.) della famiglia Palazzi, costruita con resti di materiale lapideo provenienti dal foro romano, forse vicino a un tempio di Ercole; fu mozzata nel 1258 da Ezzelino da Romano. Girando a destra in via Cereto imbocchiamo v.lo S. Marco per scoprire la piccola chiesa (XII sec.), già proprietà della nobile famiglia Avogadro. Le semplici e se-vere linee romaniche sono alleggerite dal motivo di archetti in cotto intrecciati; il portale in pietra è sormontato da un arco a tutto sesto.

Da piazza S. Marcoal Museo di S. Giulia

Ritornando in via Cattaneo, all’incrocio con via Gambara si trova una fontana ne-oclassica, particolare per la targa con una poesia a lei dedicata dal bresciano Teren-

zio Formenti. Proseguendo, al n. 51 sorge palaz-zo Luzzago (ora Monti della Corte – Masetti Zannini). Sulla facciata barocca spicca il portale in pietra a conci, in prospettiva per dare mag-giore profondità e spostato sulla sinistra per fronteggiare il vicolo Candia. Due sono le file di finestre con le cornici interrotte da bugne e i tre conci in chiave, sormontati da due spioventi in rilievo nelle finestre del piano nobile. Sotto il cornicio-ne: grappoli di frutta, alternati ai mensoloni di gronda, intervallati da piccole finestre. Nel grande atrio a portico del ‘400, le volte a vela sono affrescate a piccoli motivi ornamentali e, sulle colonne, sono scolpiti gli stemmi dei Luzzago e di altre famiglie im-parentate. Al n. 55 sorge lo splen-dido palazzo Fenaroli (già Cigola di Muslone), eretto nei secoli XVI e XVII, che si presenta con un’archi-tettura severa ed imponente, carat-terizzata dalla facciata marmorea dal bugnato sottile (in gradazione nei due piani) e dalle lesene che scandiscono le due facciate, su via Cattaneo (XVI sec.) e su p.za Tebal-do Brusato (XVII sec.). Le finestre sono contornate da una semplice cornice e sormontate da

Palazzo Fenaroli: il portale del BerettaPalazzo Fenaroli: Beretta’s portal

V.lo S. Marco e l’omonimaPiazza hanno una

pavimentazione inacciottolato a tratti sconnessa.

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Page 13: Brescia possibile e accessibile

13

adays seat of the Municipal Registry Office) with frescos by Gandino, Sandrini and Giugno (1610). From the monumental exit (1609), we arrive in via Mazzini where, on the right we find the visconteo wall with scarp and moat, remains of the Cittadella Nova. We reach the crossing with via Cattaneo where, at n. 15, there is a beautiful face with walled original window and a curve pointed portal with mask in key. At the crossing with via Cereto there is the Torre d’Ercole, towerhouse (XIIth centu-ry) of the Palazzi family, built with remains of stony material coming from the Roman Forum, possibly near a temple of Hercules; it was cut short in 1258 by Ezzelino da Romano. Turning right into via Cereto we arrive in vicolo S. Marco to discover the small Church (XIIth century), formerly property of the noble Avoga-dro family. The simple and austere romanic structure is relieved by the pattern of brick twisted arches; the stone portal is surmounted by a round arch.

From piazza S. Marco to the Museo S. Giulia

Coming back to via Cattaneo, at the cross-ing with via Gambara there is a neoclassical fountain, singular for the plate with a poem on dedicated to it by Terenzio Formenti from Brescia. At n. 51 there is Palazzo Luzzago (now Monti della Corte - Masetti Zanini). The stone portal in ashlar-work stands out on the baroque facade, in prospect to give more depth and displaced on the left to face up vico-lo Candia. Two are the series of windows with cornices interrupted by ashlars and the three ashlars in key, sormounted by two weathered in relief on the windows on the piano nobile. Bunches offruit, alternated to the eaves big corbels and small windows among them, are situated un-der the cornice. In the big arcade hall of the XVth century, the ribbed vaults are decorated with small frescos and, on the columns, the coat-ofarms of the Luzzago family and of other related families are engraved. At n. 55 there is the splendid palazzo Fen-aroli (former Cigola di Muslone) built in the XVIth and XVIIth centuries, with its austere and an imposing architecture, characterized by the marble façade of thin ashlar work (with gradation on the two floor) and by pilasters that divided the two fronts, on via Cattaneo (XVI century) and on Piazza Tebaldo Brusato (XVIIth century). The windows are surrounded by a simple framework and surmounted by a tympanum in relief, supported by two small corbels. The cornice is decorated with marble and female figures overflowing rain water. The portal by Beretta, with two powerful tela-mons on each side, and surmounted by a stone balcony with parapet adorned with small si-rens and “silent”shield in the middle, medusa

Torre d’ErcoleErcole’s tower

Vicolo S. Marco and thehomonymous Square have

a cobbled pavingsomewhere uneven

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Page 14: Brescia possibile e accessibile

14

un timpano in rilievo, retto da due men-solette. Il cornicione è decorato da marmi e figure terrfemminili che traboccano l’ac-qua piovana. Il portale del Beretta, fiancheggiato da due possenti telamoni e sormontato da un balcone in pietra con parapetto ornato da sirenette e scudo “muto” al centro, testine di medusa e grifoni ai lati, dà accesso al cortile occidentale che costituisce la parte più antica del palazzo, con porticato dalle snelle colonne rinascimentali ed i capitelli scanalati su cui era impostato un loggiato, ora murato. Il corpo orientale, del XII secolo, si affac-cia su p.za Tebaldo Brusato e presenta una grandiosa facciata rialzata al centro da un attico. Proseguendo su questo lato della piazza, raggiungiamo il v.lo Settentrionale che porta in via Musei, di fronte all’entrata del Complesso monumentale di S. Sal-vatore e S. Giulia, patrimonio mondiale UNESCO dal 2011.

Santa Giulia, il Museo della Città

Il museo si articola intorno al complesso di S. Salvatore, il monastero delle mona-che benedettine fondato nel 753 da Ansa, moglie del re longobardo Desiderio e si presenta come un articolato insieme di edi-fici situati ai piedi del Castello, lungo via Musei, un tempo decumano massimo della città romana. Il monastero, sorto su un’area già occupata in epoca romana da importanti domus, di-

Museo S.Giulia: la Chiesa rinascimentale di S. GiuliaS. Giulia Museum: the renaissance Church of S. Giulia

Page 15: Brescia possibile e accessibile

15

little heads and gryphons on the sides, leads to the western courtyard that is the oldest part of the palace: arcade with slim renaissance col-umns and the fluted capitals which supported an open gallery, now walled.The eastern part, of the XIIth century, over-looks Piazza Tebaldo Brusato and shows a grandiose façade raised in the middle by an attic. Going on along this side of the square we reach vicolo Settentrionale that leads to via Musei, opposite the entrance of the Com-plex of S. Salvatore - S. Giulia, UNESCO World Heritage since 2011.

Santa Giulia, The Museum of the City

The Museum develops around the S. Salva-tore plant, the convent of the benedictine nuns founded in 753 by Ansa, wife of the longobard king Desiderio and it looks like an articulate complex of buildings at the foot of the Castle, along via Musei, once the ‘decumanum maximum’of the roman city. The convent, risen on an area already occupied in the roman age by important domus, became, in the longobard time, one of the most important and pres-tigious conventual areas in Northern Italy and, in 915, it was dedicated to S. Giulia. In 1798 it was sup-pressed and swallowed up by the military land, and subsequently it became property of the Municipal District of Brescia. The complex grew up for following extensions, above all in the municipal age (XIIth century) and in the late XVth century, it develops around three cloisters and three churches of different periods: the longobard basilica of S. Salvatore, the ro-manesque church of S. Maria in Solario and the renaissance church of S. Giulia. The exhibition route of the Museum of the City (about 12.000 mq) recalls the history of Brescia, from the Bronze Age to the last centu-ry, through archaeological finds, mosaics, fres-cos, architectonic and decorative elements, stat-ues and works of art. The sections are: in the

The Museo S. Giulia is completely accessible; the access

ramps to some rooms are too steep. The access to the Coro delle Monache is

possible through the church of S. Giulia in via Piamarta.

Torre d’ErcoleErcole’s tower

Page 16: Brescia possibile e accessibile

16

venne in epoca longobarda uno dei com-plessi conventuali più importanti e presti-giosi del Nord Italia e, nel 915, fu dedicato a S. Giulia. Nel 1798 fu soppresso e inca-merato dal demanio militare, per poi pas-sare al comune di Brescia. Il complesso, che si accrebbe per i successivi amplia-menti, soprattutto in età comunale (XII sec.) e nel tar-do ‘400, si articola intorno ai tre chiostri e a tre chiese di epo-che diverse: la basilica longobarda di S. Salvatore, la chiesa romanica di S. Maria in Solario e la chiesa rinascimentale di S. Giulia. Il percorso espositivo del Museo della Città (circa 12.000 mq) ripercorre la storia di Brescia, dall’Età del Bronzo al se-colo scorso, attraverso reperti archeologici, mosaici, affreschi, elementi architettonici e decorativi, statue ed opere d’arte. Le sezio-ni sono: al piano interrato l’area archeolo-gica, l’Età preistorica e protostorica, l’Età romana e il territorio; al piano terra l’Età romana con le Domus dell’Ortaglia, l’Età altome-dievale – Longobardi e Carolingi - La chie-sa di S. Salvatore, l’Età del Comune e delle Signorie, l’Età veneta ed il Monastero; al primo piano S. Maria in Solario, S. Giulia e il Coro delle Monache, Collezionismo e Arti applicate e l’Età veneta.

Dal Museo di S. Giulia a Porta Bruciata

Uscendo dal Museo e girando a destra in via Musei, al n. 50 incontriamo palazzo Benasaglio (già Maggi di Gradella, dei Po-destà); costruito verso il 1554 dal Beretta, si presenta con una semplice ed elegante facciata a rustico, dove spicca il portale in-quadrato da due alte semicolonne doriche scanalate e due ordini di finestre, arricchite al piano nobile da un architrave, poggian-te su mensolette. Il cornicione è ornato da volute al di sopra di una fascia di ovuli e gocce; l’atrio ha un soffitto a travature li-gnee e la fronte sostenuta da alte colonne ioniche; sul fondo del cortile, la neoclas-sica fontana del Vantini (1832) con statua dell’Emanueli. Proseguendo, si raggiunge p.za del Foro, centro della Colo-nia civica augusta Brixia ed ora del

più importante sito ar-cheologico della Lom-bardia, patrimonio mon-diale UNESCO dal 2011.Il foro si estendeva dal decumano (via Musei) a via Cattaneo per una lunghezza di 139 m. ed una larghezza di 40. Qui spicca per grandiosità il Tempio capitolino o Ca-pitolium. Eretto verso il 73 d.C. (secondo l’iscri-zione sul frontone) dall’imperatore Vespa-siano, sui resti del prece-dente tempio repubbli-cano, fu dedicato alla

Il Museo di S. Giulia è completamente accessibile;

le rampe d’accesso ad alcune sale hanno una pendenza eccessiva. Accesso al Coro delle

Monache dall’entrata della chiesa di S. Giulia in via Piamarta.

Per la visita si consiglia l’acquisto dei cataloghi nel Bookshop.

Apertura: 1 ott./15 giu. 9.30-17.30;16 giu./30 sett. 10-18. Lun. chiuso

Il lato est dellaP.za del Foro ha una

pavimentazionea tratti sconnessa.

Museo S. Giulia: la sezione dell’Età RomanaS. Giulia Museum: Roman Age section

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Page 17: Brescia possibile e accessibile

17

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Tempio CapitolinoCapitolium

basement the archaeological area, the prehis-toric and protohistoric Age, the roman Age and the territory; on the ground floor the roman Age with the Ortaglia’ Do-mus, the early Middle Ages - L o n g o b a r d s and Carolingians - The church of S. Salvatore, the Commune and Seigniory Age, the Venetian Age and the Convent; on the first floor S. Ma-ria in Solario, S. Giulia and the Nuns’ Choir, Collectionism and Applied Arts and the Vene-tian Age.

From the S. Giulia Museumto Porta Bruciata

Going out of the Museum and turning right in via Musei, at n. 50 we find Palazzo Benasa-glio (formerly Maggi di Gradella, dei Podestà) built towards 1554 by Beretta. The palace has a simple and elegant plain façade, with the portal framed by two high Doric grooved semicol-umns and two orders of windows, enriched on the piano nobile by an architrave, resting on small corbels. The cornice is adorned with vo-lutes above a fascia of ovules and drops; the hall has a wooden beams ceiling and the front sup-ported by high Ionic columns; at the bottom of the courtyard, the neo-classical fountain by Vantini (1832) with the statue by Emanueli. Going on, we arrive in Piazza del Foro, the centre of the Colonia Civica Augusta Brixia and now the centre of the most important ar-chaeological site in Lombardia, UNESCO World Heritage since 2011. The forum extend-ed from the decuman (via Musei) to via Catta-neo for a lenght of 139 mt. and it was 40 mt. wide. Here there is the grandiose Tempio capi-tolino or Capitolium. Erected towards 73 a.C. (according to the inscription on the pedi-ment) by the Emperor Vespasiano, on the ruins

We suggest to buy the cataloguein the bookshop before the visit.

Open: 1st Oct./15th June 9.30 am - 5.30 pm;16th June/30th Sept. 10.00 am - 6.00 pm

Closed on Mondays.

Page 18: Brescia possibile e accessibile

18

triade capitolina: Giove, Giunone e Miner-va. La costruzione, a diversi livelli, terraz-ze e scalinate, seguiva la china del terreno con notevole effetto scenografico. Affac-ciandosi dal parapetto di via Musei, si può vedere il lastricato del decumano: da qui partiva un’ampia scalinata tra le due fronti in botticino, scandite da lesene e da arcate cieche a tutto sesto che limitavano l’area sacra del tempio. La scala portava al ripia-

no dell’area capitolina, cinta sui tre lati da uno stilobate alto tre metri, su cui poggia-vano il tempio e, ai lati, le due ali a portico. Da questo livello partiva un’altra scalinata, fiancheggiata da due fontane, che saliva al pronao esastilo con colonne (11 m.), sul quale è impiantato il frontone triangolare. Le colonne corinzie (sedici, di cui una sola intatta visibile sulla sinistra), come le tre celle all’interno, furono ricomposte e inte-grate nell’’800 dall’archeologo Labus, con la collaborazione dell’architetto Vantini e del pittore Basiletti, con lo scopo di trasfor-

mare il tempio nel Museo patrio che fu inaugurato nel 1830. Nella cella centrale si possono ammirare le numerosissime lapidi votive, storiche e sepolcrali, dispo-ste alle pareti se-condo l’ordine dato nell’’800 e quattro grandi are. Nella cella occidentale sono tre teste su pilastrini, mentre in quella orientale sono installati suggestivi suppor-ti multimediali. Nel livello sottostante il Tempio è conser-vata, in ottimo stato, la IV cella del Santua-rio repubblicano databile ai primi decenni del I secolo a.C., con lo straordinario ciclo di affreschi delle pareti interne. Dalle due estremità della platea del Capitolium parti-vano due porticati, che fiancheggiavano il foro, che si estendeva fino alla Basilica o Curia i cui resti sono visibili in p.tta Labus (cfr. itinerario 2).Sul lato est della piazza, d’angolo con via Musei, si trova la chiesa di S. Zeno al Foro (XI-XII sec., riedificata nel 1709-’39) con l’e-legante cancellata spartita da pilastrini, co-ronati da putti e coppie di delfini intreccia-ti. Pochi metri più avanti, sono visibili, 4,5 m. sotto il piano stradale, i resti del portico che delimitava il Foro romano, dai quali spicca l’alta colonna (6,50 m.) di marmo ca-ristio, con capitello corinzio (restauri e in-tegrazioni del 1930). Sul lato ovest della piazza si trova la parte più antica del Pa-lazzo Martinengo Cesaresco Novarino 1° e 2°(poi Marazzani, Visconti) con la mae-stosa facciata del ’500 di marmo di linee sobrie (tra-sformata nel 1697) sulla quale spicca-no i due portali gemelli a grosse bugne, disposti prospetticamente, con gli stemmi con l’aquila dei Martinengo posti al centro delle arcate. Secentesca e di linee barocche è la parte del palazzo pro-spiciente via Musei (n. 32), terminata nel 1663 ed oggi sede di alcune esposizioni d’arte. Sulla facciata spicca l’originale por-tone del Carra, dove le aquile dello stem-ma dei Martinengo sono state usate come cariatidi per sostenere il sovrastante balco-

Accesso alla IV cella del Santuario ed alle

celle del Capitolium con piattaforma elevatrice nell’ala

occidentale del Tempio

L’ingresso all’ala espositiva

di Palazzo Martinengo, dove solo alcune sale

sono accessibili, è possibile dal n. 32,

avvisando il personale alla biglietteria

(non accessibile). Bagno attrezzato.

Planimetria del CapitoliumPlanimetry of the Capitolium

Page 19: Brescia possibile e accessibile

19

of the former republican temple, it was dedi-cated to the capito-line triad: Jupiter, Juno and Minerva. The building, on different levels, terraces and flights of steps, followed the ground slope with a remarkable stage effect. Leaning out of the parapet of via Musei, you can see the paving of the decuman: from there started a wide flight of steps between the two fronts in botticino mar-ble, decorated with pilasters and blind pointed arcades which confined the holy area of the tem-ple. The flight of steps led to the level space of the area capitolina, with a stylobate 3 mt high on three sides, on which the temple and the two arcade wings rested. From this level an-other flight of steps started, with two fountains at both sides; it reached the pronao esastilo with columns (11 mt.), on which the triangular ped-iment is set. The Corinthian columns (sixteen, of which the only one intact is visible on the left), as well as the three cells inside, were re-constructed and integrated in the XIXth cen-tury by the archaeologist Labus, with the col-laboration of the architect Vantini and the painter Basiletti, in order to transform the temple in the na-tive Museum that was inaugu-rated in 1830. In the central cell you can admire several votive, historic and se-p u l -c h r a l tablets placed on the walls ac-cording to the order given in the nineteenth century and four large altars. In the west cell there are three heads on small pillars, whereas in the east one there is an installation of suggestive multimedia supports. On the lower level, below the Temple, you’ll visit the fourth cell of the republican Sanctuary dating back to the first decades of the I century BC, preserved in an ex-cellent state, with extraordinary cycle of frescoes of the interior walls. From the two extremities of the ‘Capitolium’ stalls’ two arcades started, flanking the forum which reached the Basilica or Curia, whose ruins are visible in piazzetta Labus (see tour n. 2).

On the east side of the square, at the corner with via Musei, there is the church of S. Zeno al Foro (XIth-XIIth century, rebuilt in 1709-1739) with an elegant railing separated by little pillars, crowned at the top by putti and couples of intertwisted dolphins. A few metres forward, we can see, 4,5 mt. below the road floor, the re-mains of the arcade marking the border of the roman Forum, from which the high marble col-umn (6,50 mt.) with Corinthian capital (res-taured and integrated in 1930) rises. On the west side of the square we find the most ancient part of the Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino I° and II° (later Maraz-zani, Visconti) with the majestic sober marble façade of the XVIth century (transformed in 1697) on which there are two twins portals withbig ashlars, set in perspective way. T h e coat-ofarms with the eagle of the Mar-tinengo family are in the middle of the arcade. The ba-roque side of the palace on via Mu-sei (n. 32) is of the

XVIIth century; it was finished in 1663 and today it is used for some art exhibitions. On the front, the original main door by Carra, where

The east side ofPiazza del Foro has a

paving somewhere uneven

Platform lift access to the fourth cell of Sanctuary

and to the cells of Capitolium in the west wing of the Temple.

Entrance to exhibition wing of Martinengo Palace,

where only some halls are accessible, is possible at n. 32,

informing the staff at the ticket office (not accessible).

Equipped toilet.

Tempio con decumano The Temple with the decuman

Page 20: Brescia possibile e accessibile

20

ne in pietra e ferro battuto. Il fondale del piccolo cortile è arricchito dalla bella fonta-na, sovrastata da una nicchia che accoglie la statua di Scilla Martinengo e di Cesare IV (1691). Il palazzo appartenne a Marzia Martinengo che nella primavera del 1807 ospitò il poeta Ugo Foscolo, da lei amato. Proseguendo su via Musei, al n. 28 sorge palazzo Cervi (ora Ambrosi), con una fac-ciata ad intonaco sobria ed elegante, dall’alto portale a sguancio, bugnato con mascherone. Sullo stesso lato della via, sor-ge la Chiesa di S. Maria della Carità (1640 rimaneggiata nel XVIII sec.) sulla cui facciata, deco-rata da due colonne di granito provenienti dall’antica S. Pietro de Dom, spiccano le due statue d’angeli in marmo bianco: An-gelo con giglio di Calegari (1746) e Angelo con la casa di Ferretti e le quattro finte sta-tue di profeti affrescate da Albricci (1744). Oltrepassato l’incrocio con via Mazzini, si passa sotto l’archivolto della Carità, il cavalcavia visconteo che consentiva il col-legamento protetto e diretto del Broletto con la guarnigione del Castello (cfr. itine-rario 4); il lato est è originale, mentre il fi-

letto in cotto sulla facciata ovest segna la parte bombardata nel 1944. L’effigie della Madonna fu posta dal “Capitanio” veneto nel 1722, che al vespro scendeva a recitare le litanie colla “gente minuta”. Superato il volto, raggiungiamo p.za Tito Speri, con il monumento del Ghidoni (1888), dedicato all’eroe bresciano delle X Giornate, impic-cato nel 1853 sugli spalti di Belfiore (MN). All’angolo della piazza, la fontana del Ta-gliaferri, costruita alla fine dell’’800 con i frammenti provenienti dall’adiacente mo-nastero dei Ss. Cosma e Damiano. Percorsi pochi metri ci troviamo di fronte alla Torre di Porta Bruciata (XII sec.). In età romana questa era la porta mediolanensis (poi dei Paraveredi o corrieri postali) che segnava il limite ovest della città. La torre (a sette piani, alta circa 30 m.) bruciò più volte; quella di oggi, rimaneggiata nella merlatura ghibellina e nei beccatelli nel XIV sec., è inserita in una compatta cortina edilizia, che faceva parte della Cittadella Nova. Nel XV secolo la porta era la meta finale delle corse delle “Donne”, dei “Fan-ti” e dei “Cavalieri” che partiva dalla Palla-ta (cfr. itinerario 3). Nascosta tra le case, con entrata sotto il volto, è la chiesa di S.

Faustino in Riposo, detta di S. Rita (fine del XII sec.) eretta sulle rovine di una cappella (VIII-IX sec.), dove sostò la so-lenne processione che traspor-tava i corpi dei patroni Ss. Faustino e Giovita. L’esterno della chiesa, visibile dalla piazzetta sul lato destro della Porta Bruciata, è caratterizza-to da un tamburo cilindrico a conci di pietra regolare che so-stiene u n t ron-co di cono a grossi dentelli semicircolari in cotto su cui, separata da una modanatura in pietra, si appoggia una cel-letta campanaria cilindrica a formelle tonde, pure in cotto e disposte a dentellato.

La chiesa di S.M. della Carità non è accessibile

L’entrata della Chiesa diS. Faustino in Riposo

ha un gradino di 15 cm

Via Beccaria

Page 21: Brescia possibile e accessibile

21

Chiesa di S. Faustino in riposo: il tamburo cilindricoChurch of S. Faustino in riposo: the cylindrical tambour

the eagles of the Martinengo coat-of-arms were used as caryatids to support the overhanging balcony of stone and wrought iron. The bottom of the small courtyard is enriched by the beauti-ful fountain, with a niche on top with the stat-ue of Scilla Martinengo and Cesare IV (1691). This palace was property of Marzia Martinen-go who, in the spring of 1807, gave hospitality to the poet Ugo Foscolo, whom she loved. Going on along via Musei at n. 28 there is palazzo Cervi (now Ambrosi), with a sober and smart plaster façade, with a high splay portal, in ash-lar work with mascaron. On the same side of the street, there is the Church of S. Maria della Carità (1640 restored in the XVIIIth century) whose façade is decorated with two columns of granite, coming from the ancient S. Pietro de Dom, two statues of angels of white marble:

Angel with lily by Calegari (1746) and Angel with the house by Ferretti and four false stat-ues of prophets painted a fresco by Albricci (1774). Going beyond the crossing with via Mazzini, we walk under the Charity’s archi-volt, the Visconti fly-over which allowed the protected and direct link of the Broletto with the garrison of the Castle (see tour n. 4); the east side is original, while the brick border on the west façade marks the part bombed in 1944. The image of the Madonna was put there in 1722 by the venetian “Capitanio”, who, at ves-per time, came down to recite the litany with the “simple people”. Past the vault, we reach p.za Tito Speri, with the monument by Ghi-doni (1888), dedicated to the Brescia’s hero of the X Giornate, hanged in 1853 on the bastions of Belfiore (Mantova). On the corner of the square, the fountain by Tagliaferri, built at the end of 1800 with some fragments coming from the adjoining monastery of Ss. Cosma and Da-miano. After few metres we find the Torre di Porta Bruciata (XIIth century). In the roman period this was the city door me-diolanensis (later of Paraveredi or mail-coach-es) that marked the west border of the city. The tower (seven floors, about 30 metres high) burnt several times; the present one, changed in the ghibelline battlement and in the corbels in the XIVth century, is collocated in a compact building curtain, which was once part of the Cittadella Nova. In the XVth century the city door was the final destination of the “Women”, the “Infantry-men” and the “Knights” races starting from the Pallata (see tour n. 3). Hidden among the houses, with the entrance under the vault, there is the church of S. Faus-tino in Riposo, known as S. Rita (end of the XIIth century) erected on the ruins of a chapel (VIIIth-IXth century), whose name comes from the fact that the solemn procession carrying the bodies of the patrons SS. Faustino and Giovita stopped here to rest. The outside of the church, visible from the small square on the right side of the Porta Bruciata, is charac-terized by a cylindrical tambour with regular stones which supports a frustum of cone with big semicircular brick dentils on which, sepa-rated by a stone moulding, a cylindrical bellfry with round brick indented coffers is leaned.

The church of S.M. della Carità

is not accessible

The entrance to the Church of S. Faustino

in Riposo has a step of about 15 cm’

Page 22: Brescia possibile e accessibile

22

Da porta Bruciata a piazza Paolo VI

Imboccando via Beccaria, ritorniamo in piazza Paolo VI dove concludiamo il no-stro itinerario con la visita al Duomo Nuo-vo e al Duomo Vecchio. Il Duomo Nuovo, la cui fabbrica durò dal 1604 al 1825, domina il lato est della piazza. La cupola, realizzata dal Vantini, su pro-getto del Cagnola, fu rifatta dopo i bom-bardamenti del 1943. L’imponente facciata, in bianco botticino, è impostata su due or-dini di colonne composite, con il timpano triangolare (in cui campeggia lo stemma della città) coronato dalle statue di Carboni, Salterio e Possenti (1792). In basso, si apre il por-tale centrale su cui, tra ricchi festoni, è il Busto del cardinale Querini di Calegari; nell’absi-de le grandi statue dei Ss. Fau-stino e Giovita di Carra. L’in-terno, altrettanto imponente, è a tre navate con alte colonne, le lesene scanalate ed i massic-ci pilastri che sorreggono la grandiosa cupola nei cui pen-nacchi, entro grandi cartocci barocchi, sono i busti degli Evangelisti di Calegari il Gio-vane e di Carloni. Fra le nu-merose opere presenti, segna-liamo: nel primo altare di destra il grande Crocifisso li-gneo della seconda metà del ‘400 e, nella lunetta in alto, il Sacrificio d’Isacco del Moretto; sul terzo altare è l’arca funera-ria del vescovo Apollonio, co-

struita verso il 1510 ed attribuibile all’Oli-vieri, indubbiamente una delle più interessanti della scultura bresciana del periodo. Sopra il confessionale e di fronte alla porta che conduce in sagrestia sono due opere del Nuvolone, rispettivamente Ss. Nicola, Faustino e Giovita (1679) e S. An-tonio da Padova. Sull’altare in fondo alla na-vata destra (Fede ed Umiltà) così come nel presbiterio (S. Gaudenzio e S. Filastrio) gi-ganteggiano le statue del Calegari (1783-89). In fondo alla navata sinistra, su un al-tare marmoreo del ‘500, è l’Apparizione dell’Assunta ai Ss. Carlo Borromeo e Francesco e al vescovo Marin Giorgi (1627) di Palma il Giovane. Nella parte centrale della fiancata sinistra è il Monumento a Paolo VI (1984) di Scorzelli, sormontato alla parete dalla Visitazione, lo Sposalizio e la Presentazio-ne al tempio del Romanino, che ornavano le ante dell’organo in Duomo Vecchio. Contiguo alla catte-drale è il Duomo Vec-chio o Rotonda eretto dai maestri comacini (XI-XII sec.) sui resti dell’antica basilica di

Apertura da lun. a sab.:

7.30 - 12.00 / 16.00 - 19.00.Dom.: 8.00-13.00 / 16.00-19.00

Il Duomo Vecchioè visitabile solo

nella zona del matroneo.

Duomo vecchio o Rotonda

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rban

o

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Page 23: Brescia possibile e accessibile

23

From Porta Bruciata to piazza Paolo VI

Taking via Beccaria we come back to piazza Paolo VI where we end our tour visiting the

Duomo Nuovo and the Du-omo Vecchio. The Duomo Nuovo, which was built be-tween 1604 and 1825, tow-ers over the east side of the square. The cupola, by Van-tini, designed by Cagnola, was rebuilt after the bomb-ing of 1943. The majestic façade, in white botticino marble, is organized on two orders of composite col-umns, with the triangular tympanum (in which the city coat-of-arms stand out) encircled at the top with the statues by Carboni, Salterio and Possenti (1792). On the central portal, among rich festoons, there is the the bust of the cardi-nal Querini by Calegari; in the apse the two big statues of SS. Faustino e Giovita by Car-ra. The majestic inside, with three naves and high columns, the grooved pilasters and the solid pillars supporting the grandiose cupola in whose pendentives, within big baroque vo-lutes, there are the Evangelists’ busts by Calegari il Giovane and Carloni. Among the numerous works, we draw attention to: in the first altar on the right the big wooden Crucifix of the second half of 1400 and, in the lunette on the top, the Isacco’s Sacrifice by Moretto; on the third altar there is the Sarcophagrus of bishop Apollonio, built towards 1510 and

that can be attributed to Olivieri, undoubtedly one of the most interesting sculptures of the pe-riod in Brescia. Above the confessional and in front of the door that leads into the sacristy there are two works by Nuvolone, respectively Ss. Nicola, Faustino and Giovita (1679) and S. Antonio da Padova. On the altar at the end of the right aisle (Faith and Humility) as well as in the presbytery (S. Gaudenzio and S. Filatrio) tower the statues by Calegari (1783- 89). At the end of the left aisle, on a marble XVIth century altar, there is the As-sunta’s Apparition to Ss. Carlo Borromeo e Francesco and to bishop Marin Giorgi (1627) by Palma il Giovane. In the middle part of the left side there is the Monument to Pao-

lo VI (1984) by Scorzelli, surmounted on the wall by the Visitation, the Wedding and the Presentation to the temple by Romanino, which ornamented the organ in the Duomo Vecchio. Next to the cathedral there is the Du-omo Vecchio or Rotonda erected by the mas-ters from Como (XIth-XIIth century) on the ruins of the ancient basilica of S. Maria de Dom (VIth century) destroyed by a fire (1097); the Rotonda was altered many times during the centuries, from 1881 to 1898 it was restored to the original shape. Outside it has a body with circular plan with tambour with regular medo-

Open:Mon- Sat:

7.30 - 12.00 am / 4.00 - 7.00 pmSun: 8.00 am - 1.00 pm / 4.00 - 7.00 pm

Only the women’s gallery part of

The Duomo Vecchiocan be visited.

via Cattaneo

via Cattaneo

via Mazzini

via Mozzoni

via S. Rosa

Piazza Paolo IV

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. Marco

Chiesa S. Marco

PalazzoLuzzago

Piazza Tebaldo Brusato

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rban

o

Chiesa S. Faustino

in riposo

Porta Bruciata

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneo

via Trieste

via Museivia Museivia Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

Duomo Nuovo: dettaglio del timpanoDuomo Nuovo: detail of the tympanum

Page 24: Brescia possibile e accessibile

24

S. Maria de Dom (VI sec.) distrutta da un incendio (1097); dopo numerosi cambia-menti apportati alla Rotonda nel corso dei secoli, dal 1881 al 1898 venne riportata alle forme originarie. All’esterno si presenta con un corpo a pianta circolare con tambu-ro a conci regolari di medolo e cupola emi-sferica; l’austera semplicità della muratura è alleggerita dalle lesene e dal fregio degli archetti in cotto che si rincorrono sotto il tetto, dalle profonde nicchie cieche e dai tre occhi, contornati da un cordone sagomato, che danno luce all’interno insieme alle fi-nestrelle ad arco. Il portale dalle linee ba-rocche è copia di quello del Piantavigna del 1571. L’interno, severo e grandioso, si snoda attorno all’ampio vano centrale ricoperto dalla cupola che poggia su otto arconi a tutto sesto, sostenuti da pilastri trapezoidali. Attorno al vano, col quale comunica per mezzo di due scalinate, corre un deambulatorio, sopraelevato ad occidenteì da un tratto che serviva da matroneo. Qui possiamo ammirare il mo-numento sepolcrale del vescovo Berardo Maggi (1308). In marmo rosso di Verona, il sepolcro raffigura: su uno spiovente, il Vescovo supino con alle estremità i Simbo-li degli Evangelisti e i Ss. Faustino e Giovita; sullo spiovente opposto, il Giuramento di pace fra i guelfi e i ghibellini bresciani, ed alle estremità i Ss. Pietro e Paolo. Le sca-lette alato della porta d’ingresso porta-vano alla torre che sovrastava il matro-neo, crollatanel 1708; nel vano del sottoscala di destra, una scultura del XIII sec. che raffigura S. Apollonio vescovo. Dal matroneo possiamo ammirare: ac-canto alla cappella di destra, il sarcofago campionese del vescovo Balduino Lambertini (1349) e, di fianco a quella di sinistra, il monumento funebre del vescovo Domenico de Dominici (1478). Nel presbiterio è vi-sibile, tracciato in marmo nero, il peri-metro originario della basilica ed i fram-menti di mosaici del VI sec.; dietro l’altare maggiore (XIV sec.) è l’Assunzio-ne del Moretto (1526), gli stalli lignei del Soresina (1522) ed il grandioso organo dell’Antegnati (1536). Nella parte centra-le del transetto è conservata intatta la ricca decorazione a fresco del XIII sec.

Aperturada mer. a sab.

9.00-12.00 / 15.00-18.00. Dom. 9.00-10,45 / 15.00-18.00

lo ashlars and hemispheric cupola; the aus-tere simplicity of the masonry is relieved by pilasters and by the frieze of the small brick arches under the roof, by the deep blind nich-es and by the three eyes, surrounded by a shaped cordon, which lightens the inside to-gether with the small arched windows. The baroque portal is the copy of the one by Pian-tavigna of 1571. The inside, severe and grandiose, winds around the wide central space covered by the cupola that rests on eight big round arches, supported by trapezoidal pillars. Around this space, withwhich it is linked by two staircas-es, there is a walk, suspended to the west side by a stretch used as a women’s gallery. Here we can admire the Sarcophagus of bishop Berardo Maggi (1308). In red marble of Ve-rona, the sepulchre represents: on a slope, the Bishop supine with at the extremities the Evangelistes’ Symbols and the Ss. Faus-tino and Giovita; on the opposite slope, the Peace oath between guelfi and ghibel-lini, and at the extremities the Ss. Pietro e Paolo. The small stairs beside the front door led to the tower which dominated the wom-en’s gallery, collapsed in 1708; in the right space under the right staircase, a sculpture of the XIIIth century representing bishop S. Apollonio. From the women’s gallery we can admire: next to the right chapel, the campionese sarcophagus of bishop Balduino Lam-bertini (1349) and, next to the left one, the funeral monument of bishop Domenico de Dominici (1478). In the presbytery, marked out in black mar-ble, you can see the original perimeter of the basilica and the fragments of some mosaics (VIth century); behind the high altar (XIVth century) there is the Assumption by Moret-to (1526), the ligneous stalls by Soresina (1522) and the grandiose organ by Anteg-nati (1536). In the middle of the transept the rich decoration in fresco of the XIIIth century is kept intact. Open: Wed-Sat.:

9.00 - 12.00 am3.00 - 6.00 pm

Sun.: 9.00 - 10.45 am3.00 - 6.00 pm

Page 25: Brescia possibile e accessibile

25

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

BibliotecaQ

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

PiazzaPaolo IV

PiazzaVescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

PalazzoVescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

zaTe

bald

o Br

usat

o

PiazzaArnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Via Tosiovia Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

TerrazzaCOIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

PalazzoAvvoltri Palazzo

Soardi

PalazzoPoncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

PiazzaS. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

ConservatorioL. Marenzio

PinacotecaTosio MartinengoPalazzo

Avogadro

PalazzoMartinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.ttaS. Alessandro

ChiesaS. Afra

PiazzaLabus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

n. 1 in Piazza Paolo VIn. 1 in via Bevilacqua

n. 1 in via Paganoran. 1 in piazza S. M. Calchera

n. 4 in corso Magentan. 2 in piazza Moretto

n. 1 nella pinacoteca Tosio Martiengo

Bar o ristorante attrezzato

Pavimentazione sconnessa o acciottolato

Pendenza

Gradino

n. 1 in Piazza Paolo VIn. 1 in via Bevilacquan. 1 in via Paganoran. 1 in piazza S. M. Calcheran. 4 in corso Magentan. 2 in piazza Moretto

n. 1 inside Tosio Matinengo Picture Gallery

Equipped bar or restaurant

Cobbled or disjointed paving

Slope

Step

Itinerario 2Itinerary 2

Page 26: Brescia possibile e accessibile

26

Da Piazza Paolo VI alla Chiesa di S. Clemente

Partendo da p.za Paolo VI (cfr. itinerario 1), imbocchiamo via Cardinale Querini, giriamo a destra e am-miriamo la facciata settecentesca della bi-blioteca Queriniana arricchita da un corpo centrale più alto, coronato da una balau-stra con otto statue: le tre ad est del Calega-ri e le altre del Ferretti. La biblioteca, fra le più antiche in Lom-bardia, con atrio e sof-fitti delle sale fine-mente affrescati, è ricca di una preziosissima raccolta di codi-

ci miniati (dal VI al XIV sec.). Sull’angolo dell’edificio con via Trieste è visibile il frammento murato di una stele funeraria romana. In p.tta Vescovado, dove si trova una fontana del ‘700 ombreggiata dai tigli, prospetta la cancellata con portale tuscani-

co del palazzo Vescovile iniziato nel 1436 e modificato più volte. La strut-tura architettonica semplice e mas-siccia si deve al Bagnadore e al Pian-tavigna (1560-’80). Imboccando via Trieste, all’angolo con via Rosa si trova una fontana fiancheggiata da una colonna romana. Al n. 17 sorge palazzo Martinengo Cesaresco dell’Aquilone, oggi sede dell’Istitu-to C. Arici e dell’Università del S. Cuore. La facciata del ‘500, attribuita al Beretta, è coronata da un cornicione a mensole e scandita, al piano nobile, da due file di finestre, che alternano timpani triangolari e arcuati; il portale in pietra si presen-ta con trofei d’armi e mascheroni ad altorilievo, intercalati nel bugnato. Al centro dell’arcata lo stemma della Casata che dominò la vita cittadina per mezzo millennio, affiancato da due figure di donne di Jacopo Medici (XVI sec.). Vasto e possente l’atrio su

Percorrere via Querinilungo il marciapiede

che fiancheggiail Duomo perché

sufficientemente ampio

Apertura:mar./ven. 8.45-12.00

14.00-18.00Sab. 8.30-12.30

Accesso a PalazzoMartinengo Cesaresco

dell’Aquilone conrampa abbastanza ripida

Itinerario 2Itinerary 2

slow tour 2 Questo itinerario non è particolarmente impegnativo e, pur prevedendo una visita alla Pinacoteca cittadina, può es-

sere svolto in mezza giornata; l’unica esigenza è quella di far coincidere gli orari di apertura di quest’ultima con quelli delle

Chiese inserite nel percorso.Consigliamo di partire nel primo pomeriggio, rinviando la visita alla chiesa di S.M. Calchera a dopo quella dedicata alla Pinacoteca.

Piazzetta Vescovado: la fontana neoclassicaPiazzetta Vescovado: the neoclassic fountain

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

BibliotecaQ

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

PiazzaPaolo IV

PiazzaVescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

PalazzoVescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

zaTe

bald

o Br

usat

o

PiazzaArnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Corso TosioBlack Sheep Pub

via Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

TerrazzaCOIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano

vicolo

S. U

rbano

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

PalazzoAvvoltri Palazzo

Soardi

PalazzoPoncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

PiazzaS. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

ConservatorioL. Marenzio

PinacotecaTosio MartinengoPalazzo

Avogadro

PalazzoMartinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.ttaS. Alessandro

RistoranteLa Grotta

ChiesaS. Afra

PiazzaLabus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 27: Brescia possibile e accessibile

27

From Piazza Paolo VIto the church of S. Clemente

Leaving from Piazza Paolo VI (see tour n. 1) we take Via Cardinale Querini, turn right and admire the eight e enthcen-tury facade of the Querini-ana Library, enriched with a higher central building, crowned by a balus-trade with eight statues: the three east-wards by Calegari and the others by Ferretti. The Library, among the most ancient in Lombardia, with the hall and the ceilings refinedly painted in fresco, has a very pre-cious collection of illum inated codes (from the VIth to the XIVth century). At the cor-ner with Via Trieste you can see a walled up fragment of a roman funer-ary stele. In Piazzetta Vescovado, where there is an eighteenth century fountain shad-ed by the limetrees, we can see the rail-ing with Tuscan portal of the Palazzo Vescovile, started in 1436 and modi-fied several times. The simple and mas-sive architectural structure is by Bag-nadore and Piantavigna (1560-’80).

Entering Via Trieste, at the corner with Via Rosa, there is a fountain flanked by a roman column. At n. 17 there is Palazzo Martinen-go Cesaresco dell’Aquilone, seat of the Uni-versity of Sacro Cuore. The sixteenth century facade, ascribed to Be-retta, is crowned by a cornice with brackets and it is scanned, on the first floor, by two lines of windows alternating triangular and arched tympanum; the stone portal shows trophies of arms and alto-relievo mascarons, inserted in the ashlar-work. In the middle of the arch we can see the coat-of-arms of the family that dominated the city life for half a millennium, flanked by two female figures by Jacopo Medici (XVIth cent.)

Go along via Queriniusing the pavement

flanking the Cathedralas it is sufficiently wide.

Open: Tue./Fri. 8.45 - 12.00 am2.00 - 6.00 pm

Sat. 8.30 - 12.30 am

The access to PalazzoMartinengo Cesaresco

dell’Aquilone has arather steep ramp

Itinerario 2Itinerary 2

slow tour 2 This itinerary is not particularly demanding and, even though it schedules a visit to the city Picture Gallery, it can be

done in half a day; the only requirement is to match the ope-ning time of the Picture Gallery and the one of the churches

inserted in the tour. We advise to leave early in the afternoon, postpo-ning the visit to the church of S. Maria Calchera after the one dedicated to the Picture Gallery.

Biblioteca Queriniana: la facciataQueriniana Library: the facade

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

BibliotecaQ

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

PiazzaPaolo IV

PiazzaVescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungovic

olo S

. Clem

ente

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

PalazzoVescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

zaTe

bald

o Br

usat

o

PiazzaArnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Corso TosioBlack Sheep Pub

via Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

TerrazzaCOIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano

vicolo

S. U

rbano

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

PalazzoAvvoltri Palazzo

Soardi

PalazzoPoncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

PiazzaS. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

ConservatorioL. Marenzio

PinacotecaTosio MartinengoPalazzo

Avogadro

PalazzoMartinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.ttaS. Alessandro

RistoranteLa Grotta

ChiesaS. Afra

PiazzaLabus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 28: Brescia possibile e accessibile

28

sei colonne tuscane architravate, decorate con classico fregio a triglifi e metope e dal soffitto ligneo a travoni. Uscendo dal pa-lazzo e prose-guendo per via Trieste, all’incro-cio con via Cereto giriamo a sinistra e ci ritroviamo in p.tta Labus, dove possia-mo vedere, incorporati nei muri delle case, i resti della facciata posteriore della Basili-ca o Curia romana che chiudeva a sud il Foro (cfr. itinerario 1). La grandiosa costru-zione (lunga 47 m e larga 19) era a doppio ordine, scandita da lesene corinzie scanala-te tra cui si aprivano i portali architravati.In fondo alla piazza imbocchiamo v.lo S.

Clemente che ci conduce alla Chiesa da cui prende il nome. Costruita prima del Mille, modificata nei sec. XV e XVI, fu rifatta nel 1840-‘50 dal Vantini. La facciata presenta un protiro dove spicca, nella lunetta, l’affresco con papa Clemente. L’interno è a navata unica con volta a bot-te e quattro cappelle per lato. L’importan-za della chiesetta è dovuta alla raccolta di bellissimi quadri, soprattutto del Moretto, quivi sepolto. Sul primo altare a destra è il Cristo risorto tra due Santi, opera tarda e poco nota del Romanino; originariamente affrescata dal Foppa, la cappella conserva ancora sotto l’intonaco delle figure di santi

Pavimentazionedi via Laura Cereto e

P.tta Labus sconnessa:percorrere il lato sud

della piazza.

La Chiesa di S. Clementeha 2 gradini interni all’entrata.

Apertura sab. e dom. 16 - 18

Piazza Paolo VI: veduta panoramicaPiazza Paolo VI: panoramic view

Page 29: Brescia possibile e accessibile

29

Piazza Paolo VI: veduta panoramicaPiazza Paolo VI: panoramic view

The hall on six tuscan architraved columns is large and impres-sive, decorated in classical frieze with trigliphs and me-topes and with a wooden beam cealing. Going on along Via Trieste, at the crossing with Via Cereto we turn left and get to the small Piazzetta Labus, where we can see, merged in the walls of the houses, the remains of the back facade of the ‘Basilica’ or ‘Roman Cu-ria’ which closed the ‘Foro’ to the south (see tour n.1). The grand building (47 m. long and 19 m. wide) was in double order, scanned by Corin-thian fluted pilasters among which there were the architraved portals.

At the end of the square we take Vicolo S. Cle-mente that takes us to the church after which it is named. Built before the year 1000, modified in the XVth and XVIth centu-ry, it was rebuilt in 1840-50 by Vantini. The facade shows a protiro where, in the lu-nette, the fresco with Pope Clemente stands out. The interior has only one nave with barrel vault and four chapels on each side. This small church is of such importance be-cause of the collection of extraordinary paint-ings mostly by Moretto who is buried here. Above the first altar on the right is the Risen Christ between two Saints, late work by Ro-manino, not a very well-known one; formerly

The paving of via Ceretoand Piazzetta Labus

is uneven: pass throughthe southern part the square

The church of S. Clementehas two steps inside

the entrance.Open: Sat-Sun 4.00 - 6.00 pm

Page 30: Brescia possibile e accessibile

30

in adorazione. Sul secondo: SS. Lucia, Aga-ta, Agnese, Cecilia e Barbara con i rispettivi simboli dei martìri. Sul terzo sono due tempere raffiguranti l’Annunciazione, at-tribuite al Romanino o a Callisto Piazza. Nella quarta cappella, dedicata alla Beata Vergine del Rosario con affreschi del ‘700 di Zaist e Scotti, spicca il bell’altare mar-moreo con statue di Calegari sul timpano. Sull’altare maggiore è una delle più impor-tanti opere del Moretto per armoniosità e colori luminosi e delicati: la Vergine col Bambino venerata dai SS. Clemente, Dome-nico, Floriano, Caterina e Maddalena; degli affreschi originari del Gambara nel presbi-terio non sono visibili che gli angioletti ai lati dell’abside. Sul quarto, secondo e pri-mo altare di sinistra tre opere del Moretto: Melchisedec che offre pane e vino ad Abramo; lo Sposalizio mistico di S. Caterina, mirabile per i colori profondi e luminosi e la riuscita fusione delle figure, ed, infine, S. Orsola con le compagne martiri, notevole per la vivezza dei colori e la dolcezza dei volti.

Da casa Agostino Gallo a Corso Magenta

Di fronte alla chiesa di S. Clemente, sorge la casa che fu dell’agronomo bresciano Agostino Gallo (1499-1570), autore delle Venti giornate dell’agricoltura. Fiancheggiando la casa, percorria-mo v.lo S. Clemente fino all’incrocio con via Cattaneo e, girando a sinistra, imboc-chiamo via Gambara, dove al n. 9 notiamo un bel portale e una finestra ogivale gotici ed al n. 5 troviamo palazzo Avoltori (ora Cazzago) costruito nei primi anni del XVIII sec. su progetto di Marchetti. La facciata presenta graziosi balconcini in ferro battu-to al terzo piano; le finestre sono sagomate per inquadrare conchiglie, volute, armi e trofei. Proseguendo, incontriamo la p.za di S. Maria Calchera, con al centro il monu-mento al matematico bresciano Niccolò Tartaglia. La Chiesa che dà il nome alla piazza (derivato probabilmente da un’antica fornace di calce), nel XII sec. era una sem-plice Cappella della Visitazione; tracce del-la struttura originale del ‘300 si trovano nell’abside e sul lato destro. Ricostruita nel ‘700, la semplice facciata presenta un por-tale con timpano ad arco sorretto da colon-

Questo tratto divia Gambara è

abbastanza sconnesso.

La Chiesa diS. Maria Calchera

ha un gradinodi 20 cm all’ingresso.

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

Biblioteca Q

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

Piazza Paolo IV

Piazza Vescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

Palazzo Vescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

za

Teba

ldo

Brus

ato

Piazza Arnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Corso TosioBlack Sheep Pub

via Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

Terrazza COIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano

vicolo

S. U

rban

o

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

Palazzo Avvoltri Palazzo

Soardi

Palazzo Poncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

Piazza S. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

Conservatorio L. Marenzio

Pinacoteca Tosio MartinengoPalazzo

Avogadro

Palazzo Martinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.tta S. Alessandro

Ristorante La Grotta

ChiesaS. Afra

Piazza Labus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 31: Brescia possibile e accessibile

31

frescoed by Foppa , the chapel still keeps, under the plaster, some figures of worshipping saints. Above the second altar: ‘SS. Lucia, Agnese, Agata, Cecilia and Barbara’ with the respec-tive symbols of their martyrdoms. Above the third altar there are two temperas representing the Annunciation, ascribed to Romanino or to Callisto Piazza. In the fourth chapel, dedi-cated to the Blessed Virgin of the Rosary, with frescos of 1700 by Zaist and Scotti, there is a beautiful marble altar with statues by Calegari on the tympanum. Above the high altar there is a work by Moretto, one of the most important ones for its matching colours and delicate light: the ‘Virgin with Child Worshipped by SS. Clemente, Domenico, Floriano, Caterina and Maddalena’; of the original frescos by Gambara in the presbytery only the little angels beside the apse are visible. Above the fourth, second and first altar on the left three works by Moretto: ‘Melchisedec Offering Abraham Bread and Wine’; the ‘Mystical Wedding of S. Caterina’, admirable for its deep and light colours and the fusion of the figures, and, final-ly, ‘S. Orsola and her Martyr Companions’, remarkable for the liveliness of the colours and the sweetness of the faces.

From Casa Agostino Galloto Corso Magenta

In front of the church of S. Clemente there is the house which was property of the agronomist Agostino Gallo from Brescia (1499-1570), author of “The Twenty Days of Ag-riculture”. Flank-ing the house, we walk along Vicolo S. Clemente up to the cross-ing with Via Cattaneo and, turning left, we take Via Gambara, where, at n. 9, we note a beautiful gothic portal and an ogival window and at n. 5 we find Palazzo Avoltori (now Cazzago) built in the early years of the XVIIIth century, designed by Marchetti. The facade shows nice balconies of wrought iron on the third floor; the windows are shaped to frame shells, volutes, arms and trophies. Going on we get to Piazza S. M. Calchera, in the middle of which there is the monument to the mathemati-cian Niccolò Tartaglia from Brescia. The church, which gives the name to the square (probably derived from an ancient limekiln), in the XIIth century was a simple Chapel of the Visitation; traces of the original structure of 1300 can be found in the apse and in the right side. Rebuilt in 1700, the simple facade shows a portal with an arched tympanum supported by columns; the interior is very simple as well,

This stretch ofvia Gambara is rather

uneven

The church ofS. Maria Calchera

has a 20 cmstep at the entrance

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

Biblioteca Q

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

Piazza Paolo IV

Piazza Vescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

Palazzo Vescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

za

Teba

ldo

Brus

ato

Piazza Arnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Corso TosioBlack Sheep Pub

via Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

Terrazza COIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

Museo S. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

Palazzo Martinengo Cesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano

vicolo

S. U

rban

o

Palazzo Cervi

Tempio Capitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

Palazzo Avvoltri Palazzo

Soardi

Palazzo Poncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

Piazza S. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

Conservatorio L. Marenzio

Pinacoteca Tosio MartinengoPalazzo

Avogadro

Palazzo Martinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.tta S. Alessandro

Ristorante La Grotta

ChiesaS. Afra

Piazza Labus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 32: Brescia possibile e accessibile

32

ne; altrettanto semplice l’interno a navata unica con soffitto a botte affrescato dal Cresseri, due basse cupole, quattro cappel-le laterali e una piccola abside rettangolare, ornata da fregi e stucchi. Questa chiesa, così poco rilevante architettonicamente, ha il pregio di conservare alcune tele bellissi-me. Sul secondo altare a destra si trova un’opera giovanile del Romanino il Vesco-vo Apollonio che distribuisce l’Eucarestia (1520-25) dall’equilibrata composizione quattrocentesca, luminosa nei colori caldi; nella predella, l’Ultima cena della scuola del Romanino. Dietro l’altare maggiore è collocata la Visitazione di Callisto Piazza da Lodi (1525). Nel secondo altare a sinistra si può ammirare un affresco attribuito a Luca Mombello, allievo del Moretto, Madonna col Bambino, mentre sul primo altare trovia-mo la Cena in casa del fariseo della maturità del Moretto. Percorriamo il vi-colo che fiancheg-gia il lato sinistro della Chiesa, fino a trovarci di fronte al n. 39 di via Trieste dove sorge palazzo Soardi (ora Bruni Conter), iniziato nel 1725 dall’arch. Turbino, che inglobò parte di un edificio del XV sec. di cui resta il soffitto li-gneo con formelle dipinte della portineria.

Sulla facciata, coronata da cimasa ricurva con bassorilievo, spicca il portale in pietra a festoni di frutta, il fastigio (medaglione e trofei in stucco), le cornici barocche dei tre ordini di finestre. Dalla strada si può gode-re di una veduta a cannocchiale attraverso l’atrio, il portico, il cortile, la cancellata a balcone fino al giardino. In senso inverso si ha un’altra sor-prendente veduta: al di là dell’entra-ta e della via si prospetta un se-condo giardino con la bella fonta-na del Nettuno del Calegari. Proseguendo per via Trieste, dopo pochi metri raggiun-giamo p.za Tebaldo Brusato dedicata al guelfo fatto trucidare da Arrigo VII. Per-correndo v.lo S. Siro si raggiunge p.za Ar-naldo; restando su questo lato della piaz-za, a sud si può ammirare la severa costruzione in pietra bianca del Mercato dei Grani (1820-23); costruita dall’architet-to A. Vita, la strut-tura è ad arcate a tutto sesto e forte bugnato, con il corpo centrale leggermente sporgente ed arricchita da un timpano e da due fontane

Apertura:lun./sab. 8.30-10.30;

dom. 8.45-10.00 e 16.00-18.30

Il marciapieded’accesso a Piazza

Arnaldo è privodi rampa; la piazza

non è zona pedonale;consigliamo di restare

sul marciapiede e digodere della vista d’insieme

della piazza.

Proseguire su questo latodi c.so Magenta fino

all’incrocio con via Crispidove il marciapiede è a raso.

Piazza Arnaldo: il monumento ad Arnaldo Piazza Arnaldo: the monument to Arnaldo

Page 33: Brescia possibile e accessibile

33

with only one nave and barrel ceiling frescoed by Cresseri, two low domes, four side chapels and a small rectangular apse, adorned with friezes and stuccos. This church, not very inter-esting from the architectural point of view, has the merit to keep some paintings of great value. Above the second altar on the right we find an early work by Romanino, the ‘Bishop Apollo-nio Distributing Eucharist’ (1520-25), a XVth century composition, balanced and very bright with its warm colours ; in the predella, ‘The Last Supper’, by the Romanino school. Behind the high altar is set ‘The Visitation’, by Callisto Piazza from Lodi (1525). Above the second altar on the left we can admire a fresco ascribed to Luca Mombello, Moretto’s pupil, ‘Madonna with Child’, while on the first altar we find

‘The Supper in the Pharisee’s House’, by the late Moretto. We go along the lane flanking the left side of the church and we ar-rive at n. 39 Via Trieste, where there is Palazzo Soardi (now Bruni Conter), started in 1725 by Turbino, who incorporated part of a building of the XVth century. On the facade, crowned by curved cyma with bas-relief, the stone portal particularly catches the eye, it has got fruit swag , the fastigium (stucco me-dallion and trophies), the ba-roque frames of the three series of windows. From the street you can enjoy a spyglass view through the hall, the porch, the courtyard, the balcony railing up to the garden. In the opposite direction there is another amaz-ing view: across the hall and the street there is another garden with the beautiful Neptune fountain by Calegari. Going on along Via Trieste we easily reach Piazza Tebaldo Brusato ,

dedicated to the guelph slaugh-tered by Arrigo VII. Walking along Vicolo S. Siro we reach Piazzale Arnaldo; staying on this side of the square , to the south we can see The Market of Grain, an austere building made of white stone (1820-23); built by Vita, the structure has round arches and marked ashlar work, with the central body slightly projecting and enriched by a tympa-num and by two fountains at both ends. In the middle of the square there is the monument to Arnaldo (1882), by Tabacchi, dedicated to the reformist friar from Brescia, sent to the stake by Adriano IV in 1155. At the crossing with Corso Magenta, there is the church of S. Afra in Sant’Eufemia (XVth-XVIIIth cent.) with a simple eighteenth centu-ry facade. Going on along Corso Magenta, at n.

Open: Mon-Sat 8.30-10.30 am;

Sun. 8.45-10.00 am / 4.00-6.30 pm

The pavement leading toPiazzale Arnaldo has not any

ramp; the square is not apedestrian precinct; we advise

to keep on the pavement and enjoythe overall view of the square

Go on along this side ofc.so Magenta up to the

crossing with via Crispiwhere the pavement is levelled

Chiesa S. BarnabaChiesa S. Barnaba

Page 34: Brescia possibile e accessibile

34

alle estremità. Al centro della piazza sorge il monumento ad Arnaldo (1882), opera dello scultore Tabacchi, dedicato al frate ri-formista bresciano, arso vivo nel 1155 da Adriano IV. Percorrendo il marciapiede, all’incrocio con c.so Magenta sorge la chie-sa di S. Afra in Sant’Eufemia (XV- XVIII sec.) dalla semplice facciata settecentesca. Proseguendo per corso Magenta, al n. 56 incontriamo palazzo Poncarali (poi Oldo-fredi), attuale sede del Liceo Arnaldo. Il palazzo (XVII sec.) è caratterizzato dalla facciata lasciata a rustico, su cui spicca il portale fiancheggiato da telamoni che reg-gono il balcone: in questo palazzo il 18 marzo 1797 nacque la Repubblica di Bre-scia. Superati i giardini pubblici, si rag-giunge la p.tta Arturo Benedetti Miche-langeli (1920- 1995) dove sorge l’ex chiesa di S. Barnaba, attuale Auditorium cittadi-no. Della chiesa barocca, fatta costruire da-gli Agostiniani nel 1632 su quella del XIII sec. (di cui restano tracce nell’abside e nella navatella meridionale), rimane la facciata a due ordini architettonici, suddivisa da pa-raste corinzie, poggianti su piedistalli, co-ronata da una balaustra e da un attico con quattro pinnacoli, un timpano triangolare con festoni di frutta a forte rilievo e le nic-chie a pieno centro con statue di vescovi e santi. Il portale è affiancato da colonne sca-nalate che sorreggono il timpano con due

angeli fra cui ri-salta lo stemma degli Agostiniani. Sulla piazzetta prospetta un edi-ficio neoclassico del Donegani (1837), che ospita il Conservatorio L. Marenzio, all’in-terno del quale troviamo quel che resta del vecchio convento: il chiostro con archi a sesto acuto e l’antica libreria agostiniana, conosciuta come Salone da Cemmo, per gli splendidi affreschi di Pietro da Cemmo (1490), raffiguranti dottori e teologi agosti-niani, allegorie religiose e il Trionfo di sant’Agostino sulle eresie. Proseguendo per il corso, al n. 27 incontriamo palazzo Bar-gnani (poi Valotti, ora Lechi) del XVI sec., rimaneggiato nel XIX sec. da Vantini e Ta-gliaferri. Il cortile, aperto verso la strada, è limitato da un atrio a portico, chiuso da una sobria cancellata su cui è sovrapposta una terrazza. Il porticato ad archi a pieno centro, arricchito da fontane in nicchie ro-cailles, alleggerisce la facciata. Pochi metri più avanti, si può ammirare il giardino e la cancellata barocca di palazzo Martinengo da Barco (ora Beretta), costruito con linee semplici e severe nel XVI sec. sulla spiana-ta delle antiche mura cittadine. La cancel-lata, attribuita al Carra, è il miglior esem-pio in Brescia di fusione fra gli elementi marmorei e quelli in ferro battuto.

Il Salone da Cemmo èraggiungibile tramite ascensore

interno al ConservatorioContattare il centralino: 030.2886711

Lun. Ven. 9.00- 19.00Sab. 9.00 - 17.00

Palazzo Beretta: la cancellata baroccaPalazzo Beretta: the baroque railing

Page 35: Brescia possibile e accessibile

35

56 we find Palazzo Poncarali (lately Oldo-fredi), present seat of Liceo Arnaldo. The pal-ace (XVIIth cent.)is characterized by its rustic facade and by a portal with telamons on both sides supporting the balcony; in this palace on 18th March 1797 the Republic of Brescia was born. Past the public garden, we reach the small

Piazzetta Arturo Benedetti Michelangeli (1920-1995) with the city Auditorium, which was once the church of S. Barnaba. Of the old baroque church, built by the Augustinian friars in 1632 on the one of the XIIIth century (whose traces still remain in the apse and in the south aisle), nowaday we have the two architectural orders facade, subdivided by Corinthian paras-tas, based on pedes-tals crowned by a balustrade and an attic with four pin-nacles, a triangular tympanum with fruit swags in relief and the niches with statues of bishops and saints. At both sides of the portal there are fluted columns supporting the tympa-num with two angels and the Augustinian fri-ars’ coat of arms between them. A neoclassical building by Donegani (1837) overlooks the small square, it houses the Luca Marenzio

Academy of Music, inside which there are re-mains of the old friary: the cloister with pointed arches and the ancient Augustinian library, known as Da Cemmo Hall, because of the wonderful frescos by Pietro da Cemmo (1490), portraying Augustinian doctors and theolo-gians, religious allegories and Saint Augustin

Triumphing over the Heresies. At n. 7 down Corso Magenta there is Palazzo Bargnani (once Valotti, now Lechi) of the XVIth cent., rearranged in the XIXth cent. by Vantini and Tagliaferri. The courtyard, open toward the street, is limited by a porticoed hall, closed by a simple railing with a terrace above it. The arched colonnade, enriched with fountains in rocailles niches, lightens the facade. A few me-tres ahead we can admire the garden and the baroque railing of Palazzo Martinengo da Barco (now Beretta), austere and simple, built in the XVIth cent. on the ancient city walls. The railing, ascribed to Carra, is the best example in Brescia of fusion of marble elements with wrought iron ones.

The da Cemmo Hall isreachable by the lift inside the

Academy of Music. Contact the phone center: 030.2886711

Mon-Fri 9.00 am - 7.00 pmSat 9.00 am - 5.00 pm

Pinacoteca Tosio Martinengo: sala internaTosio Martinengo Picture Gallery: inside hall

Page 36: Brescia possibile e accessibile

36

Dalla Pinacoteca Tosio Martinengoa Piazza Paolo VI

Ritornando su via Crispi, si giunge in p.za Moretto, con al centro il monumento ad Alessandro Bonvicino, detto il Moretto di Ghidoni (1899). Sul lato est della piazza sorge palazzo Martinengo da Barco, sede della Pinacoteca, eretto nel XVI sec., incor-porando un edificio trecentesco. La faccia-ta dove si trova l’entrata principale della Pinacoteca è del XIX sec., ma segue le linee

del ‘600; di notevole bellezza, invece, l’ori-ginale facciata secentesca a sud, costituita

da due corpi collegati da un muro con un maestoso portale arcuato al centro, due campitu-re a grosse bugne ai lati e, a co-ronamento, due statue allego-riche di Paracca. Anche la pesante decorazione del corni-cione a mensoloni e delle fine-stre, arricchita dal mascherone e dal timpano a forma di ome-ga in forte aggetto al piano no-bile, è secentesca. L’elegante cortile interno è di linee cin-quecentesche e presenta un portico a tre arcate per lato e un loggiato ionico sovrastante, con arcate chiuse e sostituite da semplici finestre architrava-te (1680). La Pinacoteca Tosio Martinengo fu costituita nel 1887, ma assunse il nome at-

tuale dopo la fusione con la Galleria Tosio nel 1906. Raccoglie importanti opere che documentano la pittura italiana ed, in particolare, di scuola brescia-na e veneta dal XIV al XVII sec. Fra gli autori presenti ri-cordiamo: Paolo Veneziano, Ferramola,

Per raggiungere l’entratadella Pinacoteca

Tosio Martinengopecorrere il lato sud della piazza;

l’ultimo tratto è in acciottolato.La Pinacoteca è accessibile.

Piazza Moretto: il monumento dell’artistaPiazza Moretto: the artist’s monument

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

BibliotecaQ

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

PiazzaPaolo IV

PiazzaVescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

PalazzoVescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

zaTe

bald

o Br

usat

o

PiazzaArnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Via Tosiovia Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

TerrazzaCOIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Aria

vicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

PalazzoAvvoltri Palazzo

Soardi

PalazzoPoncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

PiazzaS. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

ConservatorioL. Marenzio

PinacotecaTosio Martinengo

PalazzoAvogadro

PalazzoMartinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.ttaS. Alessandro

ChiesaS. Afra

PiazzaLabus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 37: Brescia possibile e accessibile

37

From the Tosio Martinengo Picture Gallery to Piazza Paolo VI

Going back to Via Crispi, we come to Piazza Moretto, in the middle there is the monu-ment to Alessandro Bonvicino, known as Moretto, by Ghidoni (1899). At the east side of the square there is Pala-zzo Martinengo da Barco, seat of the Pic-ture Gallery, built in the XVIth century, on a fourteenth century building. The facade where

there is the main entrance of the gallery is of the XIXth century but it follows the style of

theXVIIth century; the original sev-enteenth century facade to the south, instead, is very beautiful, it is made of two bodies linked by a wall with a majestic arched portal in the middle, two backgrounds with big ashlars at the sides, and two allegorical statues by Paracca as a crowning. Of theXVIIth century is also the heavy decoration of the cornice with corbels and of the windows, enriched with the mascaron and the omega shaped tympanum on the piano nob-ile. The elegant inner courtyard is in sixteenth cent. style and has a three arched arcade on each side and a Ionic open gallery above, with closed arches replaced by simple archi-traved windows (1680). The Tosio Martinengo Picture Gallery was built in 1887, but it

adopted the present name after the fu-sion with the Tosio Gallery in 1906. It collects important works , particular-ly of the Brescia and Venetian school from the XIVth to the XVIIth century.

Among the paint-ers there are: Paolo Veneziano, Ferramola, Piazza, Raffaello, Ro-manino, Moretto, Lot-to, Gambara, Savoldo, Bagnadore, Mombello, Campi, Arcimboldi, il Pitocchetto and Ci-frondi. Going down Via Moretto, at n. 84 there is Palazzo Avogadro (now Bettoni-Cazzago).

In order to reach theTosio Martinengo

Picture Gallery go along the south side of the square; the last part

has cobbled paving.The Gallery is accessible

To visit the collectionthe purchase of the

catalogue is advisable.Open:

Oct./May9.30 am - 1.00 pm ; 2.30 - 5.00 pm.

June/Sept. 10.00 am-5.00 pmMondays closed.

Pinacoteca Tosio Martinengo: sala internaTosio Martinengo Picture Gallery: inside hall

via Cattaneovia Cardinale Quirini

via Mazzini

BibliotecaQ

uerniana

via Mazzoni

via S. Rosavia S. Rosa

PiazzaPaolo IV

PiazzaVescovado

via F.lli Lombardi

via Antiche Mura

via

Maz

zini

via

S. M

aria

Bat

tagl

ia

S. Agostino

via Beccaria

DuomoVecchio

DuomoNuovo

PalazzoBroletto

Piazza Martiri Belfiore

via Pontida

piazzettaLegnano

Piazza Reccagni

Torre d'Ercole

vicolo Lungo

vicolo

S. C

lemen

te

Vicolo S. MarcoChiesa S.

Marco

PalazzoVescovile Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Acquilone

PalazzoLuzzago

Piaz

zaTe

bald

o Br

usat

o

PiazzaArnaldo

Corso MagentaCorso Magenta

Via Tosiovia Tosio

via Calini

Piazza Moretto

via Morettovia Moretto

TerrazzaCOIN

via Crispico

rso

Cav

our

Mercato dei Grani

PalazzoFernaroli

MuseoS. Giulia

PalazzoBenasaglio

Piazza delForo

PalazzoMartinengoCesaresco

Chiesa S. Zeno al Foro

Chisa S. Maria della

Carità

Piazza Tito Speri

C.da S. Urbano vicolo

S. U

rbano

PalazzoCervi

TempioCapitolino

via Laura Cereto

via Gallo

via Gallo

via Veronica Gam

baravia Piam

arta

via Candia

vicolo S. Siro

vicolo Arciprete

via Ariavicolo Candia

vicolo Galline

vicolo S. Paolo

vicolo Fontanone

via Cattaneovia Cattaneo

via Trieste via Trieste

vicolo S. ClementeChiesa

S. Clemente

PalazzoAvvoltri Palazzo

Soardi

PalazzoPoncarali

P.tta A. Benedetti Michelangeli

PiazzaS. Maria Calchera

ChiesaS. Maria Calchera

ChiesaS. Barnaba

PalazzoBergnani

PalazzoBeretta

ConservatorioL. Marenzio

PinacotecaTosio Martinengo

PalazzoAvogadro

PalazzoMartinengo Colleoni

Chiesa S. Alessandro

P.ttaS. Alessandro

ChiesaS. Afra

PiazzaLabus

via Trieste

corso Zanardelli

via Musei

via Musei

via Musei

vico

lo S

ette

ntrio

nale

vico

lode

l prezzemolo

Page 38: Brescia possibile e accessibile

38

Piazza, Raffaello, Romanino, Moretto, Lot-to, Gambara, Savoldo, Bagnadore, Mom-bello, Campi, Ar-cimboldi, il Pitocchetto e Ci-frondi. Prose-guendo lungo via Moretto, al n. 84 sorge palazzo Avogadro (ora Bettoni-Caz-zago). Il palazzo, maestoso e solenne, fu edificato verso la metà del XVII sec., proba-bilmente dal Carra, su resti del XV. Nel XIX sec. l’architetto Donegani rima-neggiò, secondo linee neoclassiche, la fac-ciata barocca, di cui rimane lo splendido portale con due teste leonine nell’imposta dell’arco, uno stemma con festoni in chiave e quattro mensoloni a volute che sorreggo-no il balcone in pietra. Al n. 78 troviamo palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga, ex sede del Tribuna-le, eretto nel XVIII sec. dal Torregiani. La facciata su c.so Cavour, più imponen-te di quella in p.tta S. Alessandro, è sud-divisa da una fascia marcapiano, ritmata da lesene tra cui si aprono le finestre con timpani triangolari al piano terra, arcuati al piano nobile e con semplice cornice al terzo. Il portale è fiancheggiato da alte colonne binate che sorreggono il balcone. La chiesa di S. Alessandro, sul lato est del-la piazza, presen-ta una facciata ri-n a s c i m e n t a l e , ricostruita nel XVIII sec. dal Do-negani, autore anche della fontana al centro della piazza (1787). All’interno, sul primo altare di de-stra, segnaliamo una preziosa ‘Annuncia-zione’ di Jacopo Bellini (1470 c.) dalle splen-dide tonalità dorate dei ricchi manti della Vergine e dell’Angelo, delle aureole e dei tendaggi. Lasciando la piazza e proseguendo per c.so Cavour, all’incrocio con c.so Magen-ta, giriamo a sinistra e raggiungiamo via Mazzini che percorriamo fino a p.tta Ve-scovado per riportarci in p.za Paolo VI.

Per la visitadelle collezioni si consiglia

l’acquisto del catalogo.Apertura: ott./mag.

9,30-13, 14,30-17;giu./set. 10-17 - Lun. chiuso

Apertura lun./ven.8.00 - 10.30 e 16.30-18.30.

Sab. 8.00-10.30.Dom. 16.30-18.00.

Per visite di gruppo tel.03046306-0303751021

The imposing palace was built towards the middle of the XVIIth century, probably by Carra, on remains of the XVth century one. In the XIXth century Donegani rearranged the baroque facade according to the neoclas-sical style. Of the baroque facade we still have the mar-vellous portal with two lion heads in the im-post of the arch, a coat of arms with swags and four volute corbels supporting the stone balcony. At n. 78 there is Palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga, ex seat of the Court, built in the XVIIIth cent. by Torregiani. The facade in Corso Cavour, that is more imposing than the one in Piazza S. Ales-sandro, is divided by a string-course fillet, marked by pilasters alternating with win-dows with triangular tympanum on the ground floor, arched tympanum on piano nobile and with simple frame on the third floor. The portal is flanked by high twin columns which support the balcony. The Church of St. Alessandro, on the east side of the square, has a Renaissance façade, rebuilt in the eighteenth century by Do-negani, who also designed the fountain in the centre of the square (1787). Inside of the church, on the first altar on the right, we suggest to admire a valuable “Annunciation” by Jacopo Bellini (1470) characterized by gorgeous golden tones of sumptuous cloaks of the Virgin and the an-gel, halos and curtains. Leaving the square and going on along Corso Cavour, at the crossing with Cor-so Magenta, we turn left and reach Via Mazzini; we walk up to Piazzetta Vesco-vado and reach Piazza Paolo VI again.

Open: Mon/Fri8.00-10.30 am; 4.30-6.30 pm.

Sat 8.00-10.30 am. Sun 4.30-6.00 pm.

Grups must book in advance: +39 03046306-0303751021

Page 39: Brescia possibile e accessibile

39

Rist. Giovita

chiesaS. Maria del

Carmine

PalazzoCalini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

LargoFormentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

MuseoDiocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

ChiesaS. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

ChiesaSan Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

avicolo S. Gi

orgio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

n. 1 Piazza Loggian.1 in via XXVIII maggio

n. 1 in via Gasparo da Salòn. 2 in contrada del Carmine

n. 3 in via S. Faustino

n. 1 nel Palazzo Loggia n. 1 nel Museo Diocesano

Bar o ristorante attrezzato

Pavimentazione sconnessa o acciottolato

Pendenza

Gradino

n. 1 Piazza Loggian.1 in via XXVIII maggion. 1 in via Gasparo da Salòn. 2 in contrada del Carminen. 3 in via S. Faustino

n. 1 inside Palazzo Loggian. 1 inside Museo Diocesano Equipped bar or restaurant

Cobbled or disjointed paving

Slope

Step

Itinerario 3Itinerary 3

Page 40: Brescia possibile e accessibile

40

Da piazza Loggia al Museo Diocesano

L’itinerario ha inizio in p.za della Loggia, il complesso architettonico rinascimentale di gusto veneto più armonico ed omoge-neo della città, voluto dal podestà Foscari nel 1433 per creare un nuovo centro civico, simbolo del dominio veneto appena inizia-to. Il lato sud della piazza è occupato dalla quattrocentesca casa Vender, sulla cui facciata si con-servano fram-menti di affreschi, e dal complesso omoge-neo dei due Monti di Pietà: il Monte Vecchio, edificato nel 1483-’89 su disegno-del de’ Grassi, presenta una facciata mar-morea dalle eleganti forme rinascimentali, interrotta al centro da un portico a due ar-cate che sostiene la loggetta con sette arca-telle, sorrette da sottili colonne. Per ordine del Comune nel 1485 si murarono sulla fac-ciata numerose lapidi romane, cosicché si formò la prima collezione archeologica pubblica di materiale lapideo d’Europa. Nel 1596-1600, su disegno del Bagnadore, venne costruito il Monte Nuovo di Pietà, col bel portale fiancheggiato da lesene e co-ronato dal timpano su cui poggiano due cariatidi e collegato al Monte Vecchio da un arcatella sovrastata da una piccola edi-cola . Il lato est della piazza è chiuso dal

palazzo a Portici, eretto sulle mura romane che i Visconti avevano adibito a baluardo della Cittadella (1363). L’edificio a due pia-ni, con loggiato al piano inferiore, fu realiz-zato da Bagnadore nel 1595, forse su dise-gno del Beretta. I Portici di ordine ionico continuano in via X Giornate, secondo il tracciato delle mura romane. La torre dell’Orologio (detta “Iì macc de le ure” per le due statue in bronzo che battono le ore) fu realizzata nel 1540-‘50 su progetto di Beretta, con quadrante astronomico di-pinto dal Lamberti e meccanica di Paolo Gennari da Rezzato. Nella volta sottostan-te la torre si trova il monumento alle Vitti-me della Strage del 28 maggio 1974, dise-gnato da Scarpa. Anord sotto l’ultimo arco dei Portici si apre porta Bruciata (cfr. itine-rario 1) e, nella piazzetta, il monumento ai Martiri delle X Giornate (1864). Sul lato

Per una veduta panoramica,raggiungere il centro della

piazza (rampa sul lato nord)

Itinerario 3Itinerary 3

slow tour 3 L’itinerario prevede la visita alle contrade più suggestive della città e non è particolarmente impegnativo: può richiede-

re la sola mattina o il solo pomeriggio. Tuttavia, per conciliare al meglio gli orari di apertura delle chiese, suggeriamo di partire

a metà mattina, programmare una sosta per il pranzo in uno dei locali segnalati accessibili, e riprendere il percorso nel pomeriggio con la visita alla chiesa di S.M. del Carmine.

Piazza Loggia: il portico del Monte Vecchio di PietàPiazza Loggia: the portico of the Monte Vecchio di Pietà

Rist. Giovita

chiesa S. Maria del

Carmine

Palazzo Calini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

Largo Formentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

Museo Diocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

Chiesa S. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

Chiesa San Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

avicolo S. Gi

orgio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Page 41: Brescia possibile e accessibile

41

From Piazza Loggia to Museo Diocesano

The tour starts in Piazza Loggia, the most balanced and homogeneous Renaissance archi-tectural complex in town. It is of Venetian style and it was wanted by podestà Foscari in 1433

to create a new civic center, symbol of the Venetian domination which had just begun. On the southern side of the square there is the XVth cent. Vender house, with fragments of

frescos on its fa-cade, and the ho-mogeneous com-plex of the two ‘Monti di Pietà’ (Pawnshops): the Old Pawnshop, designed by De’ Grassi and built in 1483-89, has a marble facade in an elegant Renaissance style, with a two- arched portico in the middle supporting the small log-gia with seven little arches, at their turn sup-ported by thin columns. In 1485 the Town Council ordered to wall up several roman gravestones onto the facade, so that the first public archeological collection of stony mate-rial in Europe was created. In 1596-1600 the New Pawnshop was built, designed by Bag-nadore, with the beautiful portal flanked by pilasters and crowned with a tympanum on which two caryatids stand; it is linked to the

Old Pawnshop by an arch with a small aedi-cule above. The east side of the square is closed by the palace with arcades (1595) by Bagnadore, perhaps designed by Beretta.

For a panoramic view, reachthe center of the square

(ramp at the north side)

Itinerario 3Itinerary 3

slow tour 3 The sightseeing tour schedules the visit to the most striking districts of the town and is not particularly demanding: it may

only take either the morning or the afternoon. Nevertheless, to match the opening time of the churches at best, we advise to lea-

ve late in the morning and plan the lunch break in one of the restaurants marked as accessible, and start the tour again in the afternoon visiting the church of S. Maria del Carmine.

Palazzo LoggiaPalazzo Loggia

Rist. Giovita

chiesa S. Maria del

Carmine

Palazzo Calini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

Largo Formentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

Museo Diocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

Chiesa S. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

Chiesa San Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

avicolo S. Gi

orgio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Page 42: Brescia possibile e accessibile

42

ovest sorge l’edificio principale della piaz-za, il palazzo della Loggia, oggi sede del Municipio. I lavori iniziarono nel 1492 sot-to la direzione del de’ Grassi (disegno del Formentone). Nel 1508 fu portato a termi-ne il pianterreno fino alla balaustra ed il cavalcavia che collega la Loggia con il pa-lazzo Notarile a nord (statue di Jacopo Medici, 1565), destinato ad ac-cogliere lo scalo-ne d’accesso alla sala del piano superiore, poi i la-vori s’interruppero a causa delle guer-re contro i Francesi e gli Spagnoli. Nel 1530 ripresero sotto la direzione delLamberti, che pro-gettò l’ingresso mo-numentale alle sale inferiori, affiancato dalle due eleganti fontanelle nelle nic-chie, opera di Nicolò da Grado. Verso la metà del secolo i la-vori vennero affidati al Beretta, architetto ufficiale della città. Questo lavorò, mol-to probabilmente, su disegni del Sansovi-no, modificati in se-guito da Palladio, Alessi e Rusconi, che nel 1562 erano stati chiamati per giudi-care della stabilità del palazzo; la ba-laustra di corona-mento della loggia è del Piantavigna (1573). Ultimata la copertura in piombo a carena rovesciata, nel 1575 un incen-dio distrusse tutta la parte superiore; dopo una copertura provvisoria e alterne vicende nel 1769 fu chiamato l’architetto Vanvitelli a completare l’edificio con un at-tico. Nel 1914 questo fu demolito per rico-

struire la cupola secondo gli antichi dise-gni. L’esterno della Loggia si presenta con una struttura potente a tre navate di tre campate ciascuna, chiusa sul lato ovest per ospitare gli uffici, aperta a portico sugli al-tri tre, con arcate a pieno centro e volte a crociera. La parte decorativa in marmo bre-sciano, con protomi leonine e umane nel fregio e tondi con teste d’imperatore nei soprarchi, incisioni, capitelli, lesene, corni-ci di finissimo gusto rinascimentale, furo-no eseguiti dai migliori mastri scultori e tagliapietre d’area veneta del tempo. L’in-terno (1° p.) ha una decorazione articolata sul contrasto manierista fra le parti libere e

quelle decorate a motivi fitomorfi; la grande sala del Consiglio (attuale salone Vanvitellia-no) fu affrescata dal pittore bresciano Cristoforo Rosa, che decorò la volta con quadrature prospettiche intor-no a tre ampi spazi ottagonali entro cui Tiziano dipinse tre immensi teleri alle-gorici, distrutti nell’incendio del 1575. Alle pareti della scala antica, cui Tagliaferri nel 1876 aggiunse la rampa per accedere direttamente alle sale del primo pia-no, sono delle tem-pere di Campi (XVI sec.) e la Tra-slazione dei Ss. Fau-stino e Giovita di Bagnadore (1603). L’atrio e alcune sale vennero di-pinte all’inizio del XX sec. da Cresseri e Castelli. Nel corpo dello

scalone, costruito sul lato nord del palazzo tra il 1523 e il 1533, si trova la sala del Col-legio dei Giudici; alle pareti sono state col-locate copie delle grandi tele di gusto ma-

Il salone Vanvitelliano e la sala dei Giudici sono

raggiungibili con l’ascensore posto sul retro in Largo Formentone;

bagno attrezzato a piano terra, con accesso dall’Ufficio di protocollo sul

lato sud del Palazzo (apertura: lun./ven. 8,30-12,30, 14,30-16,30

sab. 9,00-13,00).

Torre dell’orologio: I Macc de le UreTorre dell’orologio: I Macc de le Ure

Page 43: Brescia possibile e accessibile

43

Built on the roman walls which the Viscontis had used as defense of the fortress (1363), the building is twostoried, with an arcade on the lower floor. The Ionic arcades con-tinue in Via X Giornate, following the route of the roman walls. The Watch Tower, known as ‘I Macc de le Ure’ (dialect for: The Madmen of the Clock) because of the two bronze statues which strike the time, was built in 1540-50, designed by Beret-ta. It has an astronomical dial paint-ed by Lamberti and its mechanism is by Paolo Gennari from Rezzato. In the vault below the tower there is the monument to the Victims of the Massacre of 28th May 1974, de-signed by Scarpa. To the north, under the last arch of the arcades, there is the ‘Porta Bru-ciata’ (Burnt Gate, see tour n. 1) and, in the small square, the monu-ment to the ‘Martiri delle X Gior-nate’ (Martyrs of the Ten Days) (1864). On the west side you can see the main building of the square, Palazzo Loggia, today the seat of the Town Council. The works started in 1492 under the d i r e c t i o n o f De’Grassi (design by Formentone). In 1508 the ground floor up to the bal-ustrade was com-pleted as well as the bridge linking the Loggia with the Palazzo Notarile to the north (statues by Ja-copo Medici, 1565), intended to house the great staircase leading to the hall on the upper floor, then the works stopped because of the wars against France and Spain. In 1530 the works started again under Lamberti’s direction, who planned the monumental entrance to the lower halls, with two small elegant fountains in the niches at both sides, by Nicolò da Grado. To-ward the middle of the century the work was entrusted to Beretta, official architect of the city. He probably worked on designs by Sanso-vino, lately modified by Palladio, Alessi and Rusconi, who, in 1562, had been called to judge about the stability of the palace; the balustrade which crowns the Loggia is by Piantavigna

(1573). When the lead covering with upturned bottom was finished, in 1575 a fire destroyed the whole upper part; after a temporary cover-ing and various lucky and unlucky events, in 1769 architect Vanvitelli was called to com-plete the building with an attic. In 1914 this attic was demolished to rebuild the dome ac-cording to the old plan. The outside of the Loggia has a powerful struc-ture of three naves with three bays each, closed at the west side to house the offices, open with a porch at the other sides, with arches at full centre and cross vaults. The decorative part in marble from Brescia, with lion and human protomi in the frieze and tondi with emperor heads in the over-arches, engravings, capitals, pilasters, cornices of refined Renaissance taste, were made by the best Venetian master sculp-tors and stonecutters of the time. The inside (1st floor) has a decoration organ-ized after the mannerist contrast between the plain parts and the ones decorated with phyto-morphous patterns; the great hall of the Coun-cil (at present the Vanvitelliano Hall) was fres-coed by Cristoforo Rosa from Brescia, who

The Vanvitelliano Hall and the hall of the Judges are

accessible by the lift at the back,in Largo Formentone; equipped

toilet on the ground floor, entering from the record office at the

south side of the palace. Open: Mon./Fri. 8.30 am - 7.00 pm;

Sat. 9.00 am - 1.00 pm.

Palazzo Loggia visto da via XXVIII maggioPalazzo Loggia from via XXVIII maggio

Page 44: Brescia possibile e accessibile

44

nieristico realizzate da Giulio Campi, raffiguranti episodi della Bibbia e della sto-ria antica e contornate da una raffinata de-corazione ad affresco del Rosa. Uscendo dal Palazzo Log-gia, imbocchiamo c.so Mameli fino a raggiungere il vol-to di v.lo S. Giuseppe. La costruzione della chiesa di S. Giuseppe iniziò nel 1519, per volere dei frati Minori dell’annesso con-vento (soppresso nel 1867) e termi-nò dopo il 1578. Nella facciata, or-nata di tre pinnacoli a lanterna in cotto, si apre il portale del ‘500, a due imponenti colonne con timpano. L’interno a tre ampie navate e grande pre-sbiterio rialzato, ha dieci cappelle per lato chiuse da belle cancellate in ferro battuto e adorne di tele, in gran parte opera di auto-ri bresciani del ‘700, quali: Paglia, Scalvini, Avogadro, Palma il Giovane, Pietro degli Orazi, Gandino, Ferdinando del Cairo, Mombello.Sul terzo altare di destra segna-liamo un affresco del ‘500 con i Ss. Giacomo, Ludovico e Gottardo della scuola del Ferra-mola e nella lunetta Cristo fra le nubi della stessa scuola.Nel presbiterio, notevolmente sopraeleva-to sulla cripta, sono: l’altare mag-giore barocco con le spoglie di S. Ur-sicino (330-349), il coro intarsiato da Zamara (1500) e, nella cantoria di sinistra, l’imponente organo (1581) dell’Antegnati. Contemporanei della chiesa sono i due chiostri a ovest. Il primo chiostro, detto di S. Bernardino o della Sagrestia (1531-‘33), fu affrescato nelle 29 lunette da Gandino (1565-1630) e Mombello con I fatti della vita di s. Bernar-dino da Siena e Vedute dei conventi france-scani. Il secondo, o della Foresteria, è a pianta quadrata, molto armonico, con tre arcate per lato, colonne e capitelli di reim-piego da strutture della Loggia e del con-vento di S. Agostino ed affreschi di Ca-pello (1665-1741). Ritornando su c.so Ma-meli, imbocchiamo via Gasparo da Salò fino a

raggiungere il Museo diocesano d’arte sa-cra, dove sono conservati dipinti e oggetti d’arredo sacro provenienti dal territorio bre-sciano. Qui si può ammirare il terzo chiostro del complesso di S. Giuseppe: elegante ed unitario, è di gusto tardo rinascimentale (1610), con colonnato piuttosto slanciato, di stile dorico-tuscanico, ad arcate a tutto sesto. Uscendo dal Museo ci troviamo di fronte a v.lo S. Giorgio che porta all’omonima piaz-zetta dove sorge la chiesa di S. Gior-gio di antichissi-me tradizioni (VIII-IX sec.) ma totalmente ricostruita nel 1639, con la bella facciata secentesca che s’innalza in cima alla scalinata marmorea a due rampe del XVIII sec.

Pieghevoli a disposizionein portineria. Apertura:

lun./ven. 8,30 – 19,00;sab. 9,00 – 13,00.

Accesso con soglia a rasoa destra del portale principale

della Chiesa di Giuseppe.

Accesso ai due Chiostri dalla sagrestia con

rampa a sinistra del presbiterio.

Guida in distribuzione in sagrestia.

Apertura: lun./sab.

7.30-11.00/15.00-17.30. Dom. 7.30-11.00

Il Museo Diocesano èaccessibile; ingressoper i disabili al n. 11

(avvisare il personale allabiglietteria).

Apertura: lun./dom.

10.00-12.00/15.00-18.00. Mercoledì chiuso

Il vicolo S. Giorgio è in salita con una

pavimentazione inacciottolato e parzialmente

sconnessa.

La chiesa di S. Giorgio non è accessibile

Chiesa S.GiuseppeChiesa S.Giuseppe

Page 45: Brescia possibile e accessibile

45

Contrada S. Chiara: scorcio delle mura del CastelloContrada S. Chiara: view of the Castle’s walls

painted the vault with perspec tive squares around three wide octagonal spaces within which Tiziano painted three huge allegorical ‘teleri’, destroyed by the fire in 1575. On the wall of the ancient staircase, to which in 1876 Tagliaferri added the flight to reach the halls on the first floor directly, there are some temperas by Campi (XVIth century) and the Translation of SS. Faustino e Giovita by Bagnadore (1603). The entrance hall and some rooms were painted at the be-ginning of the XXth century by Cresseri and Cas-telli. Coming out of Palazzo Loggia, we take Corso Mameli up to the vault of Vicolo S. Gi-useppe. The construction of the church of S. Giuseppe started in 1519, wanted by the Minorities of the friary close to the church (can-celled in 1867), and finished after 1578. Onto the façade, decorated with three lantern pin-nacles in terra-cotta tiles, we can see the six-teenthcentury portal, with two imposing col-umns and tym-panum. The in-side with three wide naves and great raised presbytery, has ten chapels on each side, closed by beautiful railings of wrought iron and adorned with paintings, mostly by au-thors of the XVIIIth century from Brescia, such as: Paglia, Scalvini, Avogadro, Palma il Giovane, Pietro degli Orazi, Gandino, Ferdi-nando del Cairo, Mombello. Above the third altar on the right we point out a sixteenth cent. fresco with SS. Giacomo, Ludovico e Got-

tardo by the Ferramola school and, in the lu-nette, ‘Christ on the Clouds’ by the same school. In the presbytery, considerably superelevated over the crypt, there are: the baroque high altar with the mortal remains of S. Ursicino (330-349), the choir inlaid by Zamara (1500) and, in the left chancel, the imposing organ (1581) by Antegnati. The two cloisters to the west are of the same age as the church; the first one, known as S. Bernardino’s or the Sacristy cloister (1531-33) was frescoed in its 29 lu-nettes by Gandino (1565-1630) and Mombello with the Facts of the Life of S. Bernardino da Siena and views of the Franciscan Monasteries. The second one, or the ‘Gues-trooms Cloister’, is square planned, very harmonious, with three arcades on each side, columns and capitals of re-employment from

structures of the Loggia and of S. Augustin’s monastery and frescos by Capello (1665-1741). Going back to Via Ma-meli, we take Via Gasparo da Salò as far as the ‘Museo Diocesano of Sacred Art’, where they keep paintings, holy vessels and altar clothes from the area around Brescia. Here you can admire the third cloister of S. Giuseppe complex: elegant and coher-ent, it is of late Renaissance taste (1610), with a pretty high colonnade, in a Doric-Tuscan style, with round ar-cades. Leaving the Museum, we are in front of v.lo S. Giorgio that leads to homon-ymous little square, where

stands the Church of St. Giorgio of very an-cient traditions (VIII-IX sec.), but that was totally rebuilt in 1639 with the beautiful fa-çade of seventeenth century, which rises on the top of marble stair-case with two flights of the eight-eenth century.

Leaflets available at theporter’s desk.

Open: Mon./Fri. 8.30 am - 7.00 pm;

Sat. 9.00 am - 1.00 pm’

Access through smooth threshold

on the right of the main portalof the church of S. Giuseppe

Access to the two cloisters from the sacristy with ramp on the left of the

presbytery (15 cm. step)

Guide book available at the sacristy. Open: Mon/Sat

7.30 - 11.00 am / 3.00 - 5.30 pm. Dom. 7.30 - 11.00 am

The ‘Museo Diocesano’ is accessible; entrance for

disabled at n. 11(inform the staff at the booking

office) Open: Mon/Sun 10.00 - 12.00 am / 3.00 - 6.00 pm.

Closed on Wednesday

The church of S. Giorgio is not accessible. Vicolo S.

Giorgio is uphill with cobled paving, somewhere uneven too.

Page 46: Brescia possibile e accessibile

46

Dalla chiesa del Carmine alla Torre della Pallata

Proseguendo per via Gasparo da Salò, gi-riamo a sinistra in via Pulusella e raggiun-giamo via S. Faustino che attraversiamo per imboccare c.da del Carmine dov’è la chiesa di S. M. del Carmine. Iniziata nel 1429 e terminata nel 1475, la chiesa, nono-stante le modifi-che del XVI e XVII sec., è un esempio d’archi-tettura gotica in cui trionfa il cot-to, sia smaltato nelle tonalità gialle e verdi delle formelle che incorniciano le finestre, sia naturale nella facciata e nei fianchi dalle linee slanciate. La facciata, grandiosa nella sua verticalità, è caratterizzata dai pinnaco-li, dalla merlettatura sottogronda e trasver-sale, dalle alte finestre trilobate, incornicia-te da formelle policrome. Il portale in pietra è duplice fortemente strombato, con colon-ne cordonate, ai cui lati sono due leoni ro-manici in marmo rosso di Verona. Rinasci-mentali sono la ghiera dell’arco a pieno centro con l’Annunciazione di Ferramola nella lunetta, i pilastrini di spalla e l’archi-trave che poggia sul pilastrino centrale, de-corati finemente a candelabri, a putti e a festoni. Sul pilastro all’estremità destra del-la facciata è un bassorilievo del primo ‘400,

la Vergine con il Bambino. Fiancheggiando la chiesa, lungo v.lo S. Faustino, per raggiun-gere l’accesso sul retro, possiamo notare le 4 formelle con stemmi nobiliari murate sul-la fiancata destra in corrispondenza delle rispettive cappelle interne. L’interno, rima-neggiato nel XVII sec., è a tre navate con volte a botte nella centrale ed a crociera nel-le minori e sei cappelle nella fiancata de-stra. Gli affreschi secenteschi (di Sandrini, Gandino, Barucco e Rama) creano un effet-to di maestosa solennità; notevoli i tre gran-di medaglioni, le quadrature e le balconate nella navata centrale. Nella navata destra segnaliamo: nella prima cappella un affre-sco del XV sec. con due scene simmetriche, l’Incoronazionedella Vergine e la Discesa dello Spirito Santo; nella seconda è la Madonna de-gli Orefici del Giugno (XVI sec.); nella terza cappella degli Averoldi un Crocifisso dipin-to dal Foppa, come i begli affreschi della volta a crocera, gli Evangelisti ed i Dottori della Chiesa (1475); nella quarta cappella è la

Strage degli innocenti di Pietro Marone, con affreschi monocromi del Monti e di Za-nardi sulle pareti (1763); nella quinta la Ma-donna col Bambino e S. Alberto del Tortelli e la Deposizione del Barucco. Nella cappella-sagrestia affreschi di scuola lombarda del ‘400 come quelli nella cappella di testa della navata dove, sulla parete destra, si trova un tabernacolo gotico murato. Nel presbiterio,

Accesso alla Chiesa del Carmine

dal cortile sul retro al n. 7 di v.lo Manzone,

avvisando il custode.

Rist. Giovita

chiesaS. Maria del

Carmine

PalazzoCalini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

LargoFormentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

MuseoDiocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

ChiesaS. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

ChiesaSan Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

a

vicolo S. Gior

gio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Chiesa S.M. del CarmineChiesa S.M. del Carmine

Page 47: Brescia possibile e accessibile

47

From the church of S.M. del Carmineto the Torre della Pallata

We go down Via Gasparo da Salò, turn left into Via Pulusella and reach Via S. Faustino which we cross to enter Contrada del Carmine where there is the church of S. M. del Car-mine. Started in 1429 and finished in 1475, the church, in spite of the changes in the XVIth and XVIIth cent., is an example of gothic architec-ture where the fired brick prevails, both glazed, in the yellow and green tiles framing the win-dows, and natural, in the façade and soaring sides. The facade, grand in its verti-calness, is charac-terized by the pin-nacles, by the cross undereaves trim-ming, by the high trilobated windows, framed by polychrome panels. The stone portal is double, very much splayed, with rope-like deco-rated columns and two Romanesque lions at both sides, made of red marble from Verona. The arched lintel with the Annunciation by Ferramola in the lunette is of the Renaissance age as well as the short side pillars and the ar-chitrave resting on the middle pilaster, refined-ley decorated with candelabrum, putti and swags. On the pilaster at the right end of the facade there is a bas-relief of the early ‘400, the ‘Virgin with Child’. Flanking the church, along Vicolo S.Faustino, to reach the back en-trance, we can see the four panels with nobili-

ary coat of arms walled up in the right side co-inciding with the respective chapels inside. The inside, rearranged in the XVIIth cent., has three naves with barrel vault in the central nave and cross vault in the minor ones and six chapels at the right side. The XVIIth cent. fres-cos (by Sandrini, Gandino, Barucco and Rama) create an impression of real solemnity; the three great medallions, the trompe d’oeil and the bal-conies in the central nave are remarkable. In the right nave we would like to point out: in the first chapel a fifteenth cent. fresco with two symmetrical scenes, the ‘Crowning of the Virgin’ and the ‘Descent of the Holy Spirit’; in the second chapel there is the ‘Madonna de-gli Orefici’ by Giugno (XVIth cent.). In the third chapel (the Averoldis’) there is a Crucifix painted by Foppa, like the beautiful frescos of the cross vault, the ‘Evangelists’ and the ‘Doctors of the Church’ (1475) ; in the fourth chapel there is the ‘Slaughter of the Inno-cents’ by Pietro Marone, with monochrome frescos by Monti and Zanardi on the walls (1763); in the fifth chapel there is the ‘Madon-na with Child and S. Albert’ by Tortelli and the ‘Deposition’ by Barucco. In the sacristy-chapel there are frescos of the XVth cent. by the Lombarda school like the ones in the chapel at the top of the nave, where there is a gothic tabernacle onto the right wall. In the presby-tery, on a flight of steps with baroque balus-trade, a couple of seventeenth cent. lamp holder angels made of stone, attributed to Carra; the

Access to the Church of Carmine

from the backyard at n. 7 on v.lo Manzone,

informing custodian.

Via S. Faustino: la fiera patronaleVia S. Faustino: the patronal fair.

Rist. Giovita

chiesaS. Maria del

Carmine

PalazzoCalini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

LargoFormentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

MuseoDiocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

ChiesaS. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

ChiesaSan Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

a

vicolo S. Gior

gio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Page 48: Brescia possibile e accessibile

48

su gradinata con balaustra barocca, una coppia d’Angeli portalampada litici secente-schi attribuiti al Carra; l’altare è del ‘500 con paliotto a specchi di marmi policromi divi-so da pilastrini con al centro un medaglione a rilievo con l’Annunciazione. Il ciborio è at-tribuito ai Corbarelli, mentre gli angioletti del sopralzo sono attribuiti al Calegari (1672-1717). Ai lati dell’altare due porte im-mettono nel coro; gli stipiti presentano 4 cariatidi marmoree. Sullo sfondo, in una fastosa cornice dorata e intagliata a cariati-di abbinate, una pala con l’Annunciazione di Pietro de Witte, il Candido (1595); sopra la Vergine col Bambino del Cossali (seconda metà del ‘500). Nel coro e nel presbiterio, affreschi secenteschi di Gandino, Bruni e Amigoni; di fianco al presbiterio, nella bella cantoria in legno intagliata del 1676, è un organo degli Antegnati. Nella navata sini-stra, notevole è la cappella del Compianto con il gruppo della Pietà di Mazzoni, statue fittili di scuola lombarda del XV sec. e, sulla parete di sinistra, un affresco del ‘400. Nei successivi altari, addossati alla parete, sono presenti tele di Marone, Zanetti, Gandino e Palma il giovane. Segnaliamo: il paliotto del Corbarelli nel terzo altare, il complesso marmoreo del Morlaiter nel quinto (en-trambi XVIII sec.) e la grandiosa ancona marmorea con statue dei Ss. Faustino e Gio-vita del Carra (XVII sec.) nell’ottavo. Ritor-nando nel cortilet-to posteriore e superando l’absi-de poligonale, troviamo una cappella con

voltina a crociera e absidiola archiacuta; del Ferramola gli affreschi sulla parete dell’ar-co, Madonna in trono col Bambino e Cristo ri-sorto (XV sec.); attribuiti al Civerchio quelli sulle pareti laterali, Gesù e la Maddalena e Gesù che appare alla Maddalena in veste di or-tolano (XVI sec.). Lasciando il cortile, giria-mo a sinistra in v.lo Manzone fino a raggiun-gere via Bixio e, di seguito, via Battaglie dove, al n. 58, am-miriamo il palazzo Calini ai Fiumi, oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza. Edifi-cato nel XVI sec. su una casa del ‘400, pre-senta due portali gemelli del ‘500 con l’arco inquadrato a eleganti lesene e due tondi in altorilievo nei se-mipennacchi; la facciata, rimaneg-giata in epoca neo-classica, è arricchi-ta da due bassorilievi con stemmi e insegne ed una fila di mensole a volute che reggono il cornicione di gronda. Nel cortile totalmente ristrutturato, due porticati si fronteggiano con eleganti colon-ne dai capitelli scanalati e una loggia ionica architravata sul lato est. Sempre in via Bat-taglie, all’angolo di via Nino Bixio, si trova l’ex chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo, oggi Sala comunale. Costruita nel ‘400 dagli Umiliati, fu trasformata nel XVII sec. dalle Canonichesse di S. Agostino e nel XIX dal Comune che diede uno stile medievale alla facciata. Proseguendo, all’angolo con c.so Mameli, incontriamo la medievale torre della Pallata, eretta nel 1248 sulla terza cer-chia di mura cittadine (1186-1187) con ma-teriale di recupero proveniente da rovine romane. Il nome deriva da una palizzata di rinforzo o dalla palificazione del terreno paludoso. La torre (31,10 m), a pianta qua-drata (10,60 m di lato) ha un massiccio ba-samento a scarpata; il muro è a bugnato, interrotto da feritoie e spigoli protetti da lesene e termina con merli in cotto e una torretta campanaria con cupola zincata (1476-’81). Sul lato ovest: formella romanica del vescovo S. Apollonio con mitria e pasto-rale ed il quadrante dell’Orologio. Nel 1596 fu eretta la fontana, scolpita da Antonio Carra e dal Bonesini su disegno del Bagna-dore. Vi sono raffigurati un tritone, Brescia e i fiumi Mella e Garza.

Per visitare la cappella avvisare la custode

della chiesa

Guide in distribuzione all’interno della chiesa.

Apertura: mag./set. - ven. sab. e dom. 10.00-12.00 / 15.00-18.00

L’ultimo tratto del v.loManzone è leggermente insalita e la pavimentazione

per raggiungere via Nino Bixioè sconnessa. Per alcuni tratti,

la pavimentazione di via Battaglie è sconnessa.

L’ingresso al Palazzo Calini aiFiumi ha una rampetta ripida.

Torre la PallataTorre la Pallata

Page 49: Brescia possibile e accessibile

49

altar is of the XVIth cent. with frontal of poly-chrome marbles divided by short pillars and, in the middle, a medallion in relief with the An-nunciation. The ciborium is attributed to Cor-barelli while the small angels above are attrib-uted to Calegari (1672-1717). At both sides of the altar two doors lead into the choir; the jambs have four marble caryatids. In the background, in a magnificent gilt frame, with carved linked caryatids, there is an altar-piece with the ‘Annunciation’ by Pietro de Witte, il Candido (1595); above the ‘Virgin with Child’ by Cossali (second half of ‘500). In the choir and in the presbytery, seventeenth cent. frescos by Gandino, Bruni and Amigoni; beside the presbytery, in the beautiful wooden choir carved in 1676, there is an organ by An-tegnati. In the left nave there is the remarkable chapel of ‘Il Compianto’, with the ‘Pietà’ by Mazzoni, clay statues of the Lombarda school of the XVth cent. and, on the left wall, a Quat-trocento fresco. Above the next altars, against the wall, there are paintings by Marone, Zanet-ti, Gandino and Palma il Giovane. We point out: the frontal by Corbarelli in the third altar, the marble complex by Morlaiter in the fifth one (both XVIIIth cent.) and the magnidicent mar-ble altarpiece with statues of SS. Faustino and Giovita by Carra (XVIIth cent.) in the eighth one. Going back to the small rear courtyard, past the polygonal apse, we find a cha-pel with a little cross vault and ogival apse; the frescos on the wall of the arch, ‘Madonna on Throne with Child’ and ‘Risen Christ’ (XVth cent.) are by Fer-ramola; the frescos on the side walls, ‘Jesus and M. Magdalene’ and ‘Jesus Appearing to M. Magdalene Disguised as a Farmer ’ (XVIth cent.), are attributed to Civerchio. Leaving the court-yard we turn left into Vicolo Manzone up to Via Bixio and Via Battaglie where, at n.58, we can admire Pala-zzo ‘Calini ai Fiumi’, now seat of the Faculty of Law. Built in the XVIth cent. on a fif-teenth cent. house, it has two twin six-teenth cent. portals with the arch framed by elegant pilasters and two tondi in high relief in the semi-pendentives; the facade, altered in the neoclassical age, is en-riched with two bas-reliefs with coat of arms

and insignia and a line of voluted brackets holding up the eaves. In the courtyard, com-pletely restored, two arcades face each other with elegant columns with fluted capitals; at the east side there is a Ionic architraved loggia. In Via Battaglie, at the corner of Via Bixio, there is the ex-church of SS. Filippo and Gia-como, today Municipal Hall: built in the XVth

cent. by the ‘Umiliati’, it was changed in the XVIIth cent. by the nuns of S. Augustin and in the XIXth cent. by the Local Government who gave the facade a medieval style. Going on, at the corner of Via Mameli, we find the medieval tower ‘Pallata’, built in 1248 on the third circle of the city walls (1186-1187) recy-cling material from roman remains. The name derives from a reinforcement fence or from the piling of the marshy soil. The tower (31,10 m.), square planned (10,60 m. each side) has a mas-sive scarp basement; the wall is in ashlar-work, interrupted by slits and edges protected by pi-lasters and it ends with terracotta merlons and a bell-tower with a zinced dome (1476-’81). On the west side: Romanesque panel of ‘Bishop S. Apollonio with Mitre and Pastoral Staff’ and the dial of the clock. In 1596 the fountain was erected, sculpted by Carra and Bonesini, de-signed by Bagnadore. A triton, Brescia and the rivers Mella and Garza are represented there.

To visit the chapelinform the church

attendant

Guide books available inside the church.Open: May/Sept.

- Fri-Sat-Sun10.00 -12.00 am / 3.00 - 6.00 pm

The last stretch of Vicolo Manzone is slightly

steep and the paving uptoVia Bixio is uneven.

The entrance to Palazzo‘Calini ai Fiumi’ has a steep ramp

Torre la PallataTorre la Pallata

Page 50: Brescia possibile e accessibile

50

Da contrada S. Giovanni alla “Curt dei Pulì”

Percorriamo c.so Mameli, che ricalca la consolare romana che da porta Bruciata giungeva a Bergamo. Nel sottoportico d’angolo con c.da S. Giovanni, incontria-mo la fontana di S. Giovanni, eretta dal Comune e dalla Vicinia nel 1826. Al n. 11 della con-trada sorge casa Lancini (oggi Bianchi Morini), raro esem-pio di casa nobile del ‘300 con portale in cotto e balcone a mensole. Di fronte è la chiesa di S. Giovanni Evangelista con l’annesso chiostro, uno dei complessi più interessanti della città. Fondata nel IV sec. da S. Gau-denzio, quale Concilium Santorum per ve-nerare le reliquie recate dalla Terra Santa, fu ricostruita agli inizi del ‘200; nel 1440 venne riedificata nella forma attuale, men-tre l’interno subì rimaneggiamenti nel XVII sec. Nella facciata domina la severa struttu-ra del ‘400, a corsi alterni di pietra e cotto e sottili lesene; l’arco ogivale in cotto, a sini-stra, è un resto del mausoleo dei Maggi, mentre quello in pietra, a destra, della tom-ba dei Paitone. L’elegante portale in pietra, con arco sorretto da due colonne su alti piedritti, è dei primi del ‘500; sulla destra un portichetto rinascimentale dà accesso al chiostro. L’interno è a croce latina a tre na-vate, divise da imponenti pilastri. Da nota-re le soase lignee intagliate e dorate che sovrastano i raffinati altari dai paliotti ar-ricchiti di marmi policromi. Fra i numerosi dipinti conservati, segnaliamo le opere del ‘400 e ’500 bresciano e in specie quelle del Moretto e del Romanino. Nella navata di destra sul terzo altare, in una bella cornice

attribuita a Lamberti, la Strage degli Inno-centi (1531), uno dei più bei dipinti del Mo-retto; sul quarto, in alto, le reliquie portate dalla Palestina da S. Gaudenzio, in basso quelle dei Ss. Gaudenzio, Teofilo e Silvia; quindi la cappella della Madonna del Ta-barrino dove un drappo marmoreo giallo sorretto da due angeli bianchi del Calegari (1660) fa da cornice al dipinto della Madon-na del Tabernacolo, copia di un affresco del XV sec. attribuita al Moretto. Nell’abside, dietro l’altare maggiore, è una bella tela del Moretto la Vergine con Ss. Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Agostino, Agnese e i do-natori; sotto la tavola Re David che suona la cetra e, nella lunetta superiore, il Padre Eter-no. Sull’altare un crocifisso ligneo della se-conda metà del XV sec. A sinistra del pre-sbiterio è la cappella di S. Maria (XV sec.) con il ciclo di affreschi di Paolo da Caylina il Vecchio e il Giovane e di Ferramola. Se-gue la cappella

La Cappella diS. Maria ha due gradini

d’accesso all’anticappellae uno alla cappella.

del SS. Sacramen-to decorata, in parti eguali per un contratto stipulato nel 1521 con i canonici della chiesa, dal Moretto e dal Romanino, con il ciclo pittorico sul tema dell’Esalta-zione dell’Eucarestia. Sull’altare, nella splendida cornice del Lamberti, di Zenale la Deposizione; nella predella l’Ultima cena modellata in legno e, nella lunetta, un’ope-ra giovanile del Moretto (1518-’20): l’Inco-ronazione della Vergine. Ad eccezione di queste due opere, il resto della cappella è diviso esattamente tra i due artisti brescia-ni: sul lato sinistro il Romanino (1484-1560) ha raffigurato: la Resurrezione di Lazzaro, la Cena in casa del fariseo, (splendide nelle lu-minosità dei colori e nei riflessi delle vesti) e gli Evangelisti Matteo e Giovanni, la Dispu-ta del SS. Sacramento e, nel sottarco, sei Pro-feti. Sul lato destro il Moretto (1498-1554) ha dipinto: Elia destato da un angelo (notevo-le per luminosità dei colori e bellezza del paesaggio) la Raccolta della manna, gli Evan-gelisti Luca e Marco (con la torre del Broletto nello scorcio di paesaggio), l’Ultima cena (suggestiva per la luce che scende dalla tri-fora) e nel sottarco sei Profeti. Nella navata sinistra sull’ottavo altare una tavola giova-nile del Romanino proveniente dalla chie-sa di S. Rocco, la Madonna col Bambino e Santi. Nel battistero, sulla parete sinistra è una tela giovanile del Romanino Sposalizio

La pavimentazionedi C.da. Giovanni

è abbastanza sconnessa.

L’accesso allaChiesa di S. Giovanni

è a raso

Rist. Giovita

chiesa S. Maria del

Carmine

Palazzo Calini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

Largo Formentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

Museo Diocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

Chiesa S. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

Chiesa San Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

a

vicolo S. Gior

gio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Page 51: Brescia possibile e accessibile

51

From Contrada S. Giovanni to ‘Curt dei Pulì’

We walk along Corso Mameli following the roman consular road which led from Porta Bru-ciata to Bergamo. In the interior of a portico at the corner with C.da S. Giovanni, we find the foun-tain of S. Giovan-ni, erected by the Town Council and Vicinia in 1826. At n. 11 C.da S. Giovanni there is Casa Lancini (today Bianchi Morini), rare example of fourteenth cent. noble house with a portal in fired bricks and balcony with brackets. In front of it there is the church of S. Giovanni Evengelista, with its cloister. Founded in the IVth century by S. Gaud-

enzio, as Concilium San-torum to worship the rel-ics carried from the Holy Land, it was rebuilt at the beginning of the XIIIth century; in 1440 it was reconstructed in the pres-ent shape, while the inte-rior was altered in the XVIIth century. The fa-çade has the austere structure of the XVth cen-tury, with alternate

courses of stone and brick and thin pilasters; the ogival arch in fired brick , on the left, is a remain from the Maggi Mausoleum, while the stone arch on the right comes from the tomb of the Paitone family. The elegant stone portal, with arch supported by two columns on high piers, is of the early XVIth century; on the right a Renaissance little portico leads to the cloister. The interior has the latin cross struc-ture with three naves, divided by imposing pil-lars; the wooden ‘soase’ carved and gilt, over-looking the refined altars with the frontals enriched with marbles, are really remarkable. Among the many paintings kept here we point out the Brescia fifteenth and sixteenth cent. works and particularly the works by Moretto and Romanino. In the right nave above the third altar, in a beautiful frame attributed to Lamberti, the ‘Slaughter of the Innocents’ (1531), one of the most beautiful paintings by

The pavingof Contrada S. Giovanni

is rather uneven

The access to thechurch of S. Giovanni

is even

Torre la PallataTorre la Pallata

Rist. Giovita

chiesa S. Maria del

Carmine

Palazzo Calini ai Fiumi

sala SS. Filippo e Giacomo

contrada del Carmine

via Capriolo

via B

orgo

ndio

via F

enar

olo

via P

aito

ne

rua

Sove

ra

corso Mameli corso Mameli

corso Mameli

Con

trada

S. G

iova

nni

Torre Pallata

Casa Lancini

Mostasu

via

delle

Cos

sere

cors

etto

San

t'Aga

ta

Magistrato della Mercanzia

Curt dei Pulì

Vico

lo L

egna

iuol

o

Vico

lo d

el S

ole

Largo Formentone

Palazzo LoggiaPiazza

della Loggia

Chiesa S. Giuseppe

Museo Diocesano

Chiesa S. Giorgo

Rist. Ai Bianchi

Casa Vender

via

Gas

paro

da

Salò

Monte di Pietà

Torre del Orologio

Chiesa S. Giovanni

via Battaglie

via Battaglie

via Battaglie

vicolo

S. F

austi

no

via Nino Bixio

vicolo Manzone

via

San

Faus

tino

Rua Confettora

via Pulusella

Chiesa San Faustino

Cont

rada

S. C

hiar

a

vicolo S. Gior

gio

vicolo

dell'Angu

illa

vicol

o S. Giuseppe

Contrada Pozzo dell'Olmo

Contrada del Mangano

Page 52: Brescia possibile e accessibile

52

della Vergine (1515) di grande potenza colo-ristica e compositiva; a destra un bel dipin-to di Raibolini, il Francia SS. Trinità e i Ss. Biagio, Marta, Maddalena, Barbara (inizi XVI). Dalla sagrestia, attraversando l’an-drone con fontana composita del ‘600 e su-perando il portale rinascimentale, si acce-de all’elegante Chiostro a doppio loggiato (1487) dal portico con volte a crociera su cui è impostato un ampio log-giato che, raddop-piando il numero degli archi, alleg-gerisce la costru-zione. Sul lato nord sono i reperti litici paleocristiani. Tornando in c.so Ma-meli all’angolo con c.da delle Cossere è il Mostassù, un mascherone litico d’epoca tardo romana, il cui naso, secondo la tradi-zione, fu mozzato nel 1311 per ordine di Enrico VII. Proseguendo per il corso, al n.24 incontria-mo un casa con importanti resti del XIII e XIV sec. che fronteggia il palazzo del Ma-

gistrato della Mercanzia, sede del Tribu-nale commerciale durante il governo vene-to. Dell’originaria architettura del ‘500, la struttura conserva la facciata con il portale inquadrato da classiche lesene e sovrastato dalla statuetta della Giustizia e due piccoli bassorilievi raffiguranti la bilancia e la sta-dera. Sul lato opposto, superato un volto, si trova la Curt dei Pulì, uno dei più carat-teristici e nascosti angoli di Brescia. La piazzetta, di forma irregolare, deve il suo nome, secon-do la tradizione popolare, ad un nobile Polini che, esule dal Piemonte per un duello contro un Savoia, giunse a Brescia dove comperò al-cune case per farne la propria “corte”. Nel-la piazzetta sono due fontane: un lavatoio centrale del ‘500 e una a muro di stile neo-classico. Su un lato è un porticato a cinque campate con archi ribassati, colonne tozze con capitelli ionici e volte a crociera.

Accesso al Chiostro uscendo dalla sagrestia

(gradino 10 cm.) ed entrando nell’androne

Guida in distribuzione in sagrestia.

Apertura: tutti i giorni7.30-11.00 - 15.30-18.30.

Per visite di gruppo prenotare al tel. 030 289099

La pavimentazionedella Curt dei Pulì

è in acciottolato.

Contrada delle Cossere: il MostassuContrada delle Cossere: il Mostassu

Page 53: Brescia possibile e accessibile

53

Moretto; high above the fourth altar, the relics carried from Palestina by S. Gaudenzio, lower there are the relics of SS. Gaudenzio, Teofilo and Silvia; henceforth the chapel of ‘Madonna del Tabarrino’ where a marble yellow cloth sup-ported by two white angels by Calegari (1660) frames the painting of ‘Madonna del Taber-nacolo’, a copy of a fifteenth cent. fresco attrib-uted to Moretto. In the apse, behind the high altar, there is a beautiful painting by Moretto, the ‘Virgin with SS. Giovanni Battista, Giovanni Evengelista, Agostino, Agnese e i Donatori’; below: ‘King David Playing the Lyre’ and, in the upper lunette, ‘God the Fa-ther’. Above the altar a wooden Crucifix of the second half of the XVth century. On the left of the presbytery there is the cha-pel of S. Maria (XVth cent.) with the cycle of frescos by Paolo da Caylina il Vecchio (the Old) and il Giovane (the Young) and by Fer-ramola. Next there is the chapel of the SS. Sacramento, decorated by Moretto and Romanino in equal parts because of a contract stipulated in 1521 with the canons of the church, with the pictorial cycle about the theme of the ‘Glorification of Eucharist’. Above the altar, in the marvellous frame by Lamberti, the ‘Deposition’ by Zenale; in the predella, ‘The Last Supper’, made of wood, and in the lunette a work by young Moretto (1518-’20): the ‘Crowning of the Virgin’. Except these two works, the rest of the chapel is divided ex-actly between the two artists from Brescia: on the left side Romanino (1484-1560) portrayed: the ‘Resurrection of Lazzaro’, the ‘Supper in the House of the Pharisee’ (wonderful for the luminous reflections of the clothes), the “Evangelists Matteo and Giovanni”, the “dispute of Holy Sacrament” and on the in-trados, six “Prophets”. On the right side, Moretto (1498-1554) painted “Elia awaked by an Angel” (remarkable for the shining co-lours and the beautiful landscape), the “Har-vesting of the Manna” and the ‘Evangelists Luca and Marco’ (with the Broletto Tower in the background landscape), the ‘Last Sup-per’ (suggestive for the light coming down from the threemul-lioned window) and six ‘Prophets’ in the interior of the arch. In the left

nave, above the eighth altar, there is a panel by the young Romanino, once in the church of S. Rocco, the ‘Madonna with Child and Saints’. In the baptistery, on the left wall, there is a juvenile work by Romanino, ‘Wedding of the Virgin’ (1515) of great colouristic and constit-uent power; on the right a beautiful painting by Raibolini, il Fran-cia, ‘SS. Trinità and SS. Biagio, Marta, Maddalena, Bar-bara’ (early XVIth cent.). From the sac-risty, crossing the lobby with composite seven-teenth cent. fountain and going past the Re-naissance portal, we enter the elegant cloister with double arcade (1487). On its portico with cross vaults there is a wide arcade which, dou-bling the number of the arches, lightens the construction. At the north side there are the lithic early-Christian finds. Going back to Cor-so Mameli, at the corner with Contrada del-le Cossere, there is the “Mostassù” (dialect), a stone mascaron of late-roman age, whose nose, according to the tradition, was cut off in 1311 by order of Enrico VII. At n. 24 there is a house with important remains of the XIIIth and XIVth cent., facing the palace of the ‘Magis-trato della mercanzia’, seat of the Court of Trade during the Venetian government. Of the original sixteenth cent. architecture, the structure main-tains the façade with the portal framed by classical pilasters and dominated by the statue of Justice and two little bas-reliefs representing the balance and the steelyard. At the opposite side, past a vault, there is the “Curt dei Pulì” (dialect), one of the most typical and secluded sites in Brescia. Ac-cording to the popular tradition, the small square, with an irregular shape, takes its name from a noble Polini who, exiled from Piemonte because of a duel against a Savoia, came to Brescia where he bought some houses to create his “court”. In the square there are two foun-tains: a central sixteenth cent. wash-tub and a wall fountain of neoclassical style. At one side there is a five spans colonnade with depressed arches, squat columns with Ionic capitals and cross vaults.

There are two steps upto the ante-chapel and

one step up to thechapel of S. Maria

Access to the cloister coming out

of the sacristy (10 cm. step) and going into the

entrance hall.

Guide book availablein the sacristy.

Open: every day 7.30 -11.00 am / 3.30 - 6.30 pm.

Groups must book in advance phone +39 030 289099

The “Curt dei Pulì”has cobbled paving.

Page 54: Brescia possibile e accessibile

54

Castello di Brescia: il ponte levatoioThe Castle of Brescia: the draw-bridge

Page 55: Brescia possibile e accessibile

55

via Pusterla

via del Castello

via Castello

via Rocca

via del Castello

Contrada S. Chiara

Contrada S. Urbano

via del Castello

via Musei

palazzinaHaynau

MuseoRisorgimento

CASTELLO

Chiesa S. Pietro in Oliveto

via Pia

Marta

via Avogadro

via Turati

La Specolavia

del Caste

llo

via Pusterla

n. 2 nel piazzale della Locomotivan. 1 nel Museo del Risorgimento

Pavimentazione sconnessa o acciottolato

Pendenza

Gradino

n. 2 in the Locomotive Square n. 1 inside Museum of the Risorgimento

Cobbled or disjointed paving

Slope

Step

Itinerario 4Itinerary 4

Page 56: Brescia possibile e accessibile

56

Il Castello e la zona dei Musei

Questo itinerario è un semplice approccio alla conoscenza del Castello di Brescia, che, purtroppo, costituisce, per la sua stes-

sa natura, un percorso arduo e difficile. Si-tuato sull’impervio colle Cidneo, che do-mina la città, il sito su cui è sorto il Castello si è rivelato uno dei depositi archeologici più stratificati di Brescia. E’ qui, infatti, che sono stati trovati i reperti di epoche anti-chissime che rivelano le origini preistori-che della città. Il Castello, conosciuto come il Falcone d’Italia, è una delle più grandi e meglio conservate rocche fortificate della

Penisola e uno degli angoli più suggestivi di Brescia, sia da un punto di vista storico che paesaggistico. Pertanto consigliamo questo itinerario, anche se difficile, per po-ter godere di una bella panoramica sulla città, per cogliere lo spirito guerre-sco delle epoche passate o per godere un po’ di pace e di si-lenzio dopo il frastuono delle vie cittadine. Una volta giunti sul piazzale antistante il Castello, possiamo vedere i Bastioni ester-ni veneti: a ovest quello di S. Faustino, a est quello di S. Marco collegati da possenti cortine di mura, eretti alla metà del XVI sec., quando Brescia ritornò alla Repubbli-ca di Venezia dopo la ritirata dei Francesi.

Il Portale d’accesso o Porta maggiore (1599) di ordine dorico, so-vrastato dal Leone di S. Marco, scolpito su una lastra di pietra d’I-stria, era un tempo preceduto dal ponte levatoio. Attraverso il portale (resti di un af-fresco sopra il portale di uscita) si accede all’interno della cer-chia difensiva veneta. Asinistra del portale è

la palazzina Haynau, dal nome del gene-rale austriaco che vinse Brescia dopo le dieci giornate di resistenza nel 1849. Da qui possiamo raggiungere il p.le della Loco-motiva (1906), da dove si può gode-re la vista panora-mica di Brescia; qui si svolgono alcune delle ma-

Il viale d’accesso al Castello è in leggera salita, molto più

decisa sotto il volto d’ingresso

Il piazzale dellaLocomotiva è con fondoghiaioso e in sterrato nel

tratto per raggiungerela terrazza panoramica.

Bagni attrezzati sul retro dellapalazzina Haynau.

Itinerario 4Itinerary 4

slow tour 4 Questo itinerario non richiede più di mezza giornata e tocca il punto forse più suggestivo della Città, ma sicuramen-

te il meno accessibile alle persone disabili. E’ bene, comun-que, sapere che tutte le zone interne al Castello (p.le Locomotiva,

Ponte levatoio e Specola) possono essere raggiunte in auto, purché munite di permesso di circolazione: si perde in suggestione, ma si guadagna in comodità e sicurezza (vostra e dell’eventuale accompagnatore…).

Castello: veduta del Mastio VisconteoThe Castle: view of Mastio Visconteo

via Pusterla

via del Castello

via Castello

via Rocca

via del Castello

Contrada S. Chiara

Contrada S. Urbano

via del Castello

via Musei

palazzinaHaynau

MuseoRisorgimento

CASTELLO

Chiesa S. Pietro in Oliveto

via Pia

Marta

via Avogadro

via Turati

La Specolavia

del Caste

llo

via Pusterla

Page 57: Brescia possibile e accessibile

57

The Castle and the area of the Museums

This tour is just an approach to the knowledge of the Castle of Brescia, which is, unfortu-nately, by its own nature, a hard and difficult route. Standing on the impassable Cidneo Hill, overlooking the city, the place where the Castle rose has proved to be

one of the most stratified archaelogical sites in Brescia. As a matter of fact, finds of the earliest times, revealing the prehistoric origin of the town, were found here. The Castle, known as the ‘Falcon of Italy’, is one of the biggest and best preserved fortified fortresses in the penin-sula and one of the most suggestive spots in Brescia, from both the historical and landscape point of view. Therefore we recommend this tour, even if it is hard, to enjoy a beautiful view of the town, to get the warlike spirit of the past ages or to enjoy a little quietness and silence after the noise of the city streets. From the square in front of the Castle we can see the outer Venetian ramparts: to the west the rampart of S. Faustino, to the east the one of S. Marco, linked by powerful curtains of walls, built in the middle XVIth century, when Brescia was returned to the Republic of Venice after the French retreat. The Access Portal, or Porta Maggiore, (1599) of Doric style, domi-nated by the Lion of S. Marco, carved on a stone slab from Istria, was once preceded by a

drawbridge. We go through the portal (re-mains of a fresco above the exit portal) and we are within the Vene-tian defensive walls. On the left there is the ‘Palazzina Haynau’, named after the Aus-trian general who de-feated Brescia after the ‘Ten Days of Resist-ence’ in 1849. From here we can easily reach The Locomo-tive Square (1906),

The drive to the Castleis slightly steep, much

steeper underthe entrance vault.

The Locomotive Squarehas a gravelly paving,

the stretch to the terracewith a panoramic view has dirtpaving. Equipped toilets at theback of the ‘Palazzina Haynau’

The Locomotive Square has a gravelly paving, the

stretch to the terrace with a panoramic view has dirt paving.

Equipped toilets at the back of the ‘Palazzina Haynau’.

Itinerario 4Itinerary 4

slow tour 4 This tour doesn’t take more than half a day and perhaps tou- ches the most striking part of the city which, however, is at the

same time the less accessible for disabled people. Anyway, it’s good to know that all the areas inside the Castle ( The Locomotive

Square, Drawbridge and the Observatory) can be reached by car, provided you have the special permit: a little less suggestive but certainly safer and more comfortable (for you and any companion of yours…).

Castello: il portale d’accesso o Porta MaggioreThe Castle: the access portal or Porta Maggiore

via Pusterla

via del Castello

via Castello

via Rocca

via del Castello

Contrada S. Chiara

Contrada S. Urbano

via del Castello

via Musei

palazzinaHaynau

MuseoRisorgimento

CASTELLO

Chiesa S. Pietro in Oliveto

via Pia

Marta

via Avogadro

via Turati

La Specolavia

del Caste

llo

via Pusterla

Page 58: Brescia possibile e accessibile

58

nifestazioni dell’Estate Aperta bresciana. Lasciando il piazzale e proseguendo in sa-lita lungo il viale, sulla destra incontriamo dapprima la Palazzina degli Ufficiali con l’entrata alla Strada del Soc-corso e subito dopo, il Grande e il Piccolo Miglio (1597-’98), i due depositi di granaglie della guarnigione ve-neta. Queste massicce costruzioni a pianta rettangolare, con il piano terreno coperto a volte e con paramenti murari in blocchi squadrati di medolo, ospitano oggi il Mu-seo del Risorgimento, la raccolta civica di materiale che va dalla fine del ‘700 all’Uni-tà d’Italia (1870). Fra i vari cimeli ci sono armi bianche e da sparo, documenti, stam-pe francesi e italiane, dipinti, busti di per-sonaggi, piantine di battaglie, ban-diere, ecc. Uscen-do dal Museo e proseguendo lungo la sali-ta, si raggiunge il Ponte Levatoio con un impianto di epoca medievale (prima metà XIV sec.), che mette in comunicazione la parte som-mitale del colle, dove si trova il Mastio vi-sconteo (prima metà del Trecento), eretto

sui resti di un tempio romano del I sec. d.C., che ospita il Museo delle armi L. Marzoli (1988), purtroppo non accessibile ai disabili. Accanto al ponte si eleva la Tor-re dei Prigionieri, articolata su tre livelli in casamatta, muniti di cannoniera a raggie-ra. Questa è l’unica torre del Castello che non presenta aperture per l’artiglieria leg-gera, fatto che potrebbe indurre una data-zione al periodo visconteo (1337-1403). A sinistra del ponte è la Fossa viscontea, il luogo dove vennero fucilati i martiri delle X giornate di Brescia.

Il Castello e la zona della Specola

Ritorniamo verso il portale del Castello, gi-riamo a destra e ammiriamo due leoni in pietra e il bellissimo pozzo. Proseguendo e imboccando il vialetto di destra, raggiun-giamo la Civica Specola Astrono-mica Cidneo “A. Ferretti Torricel-li”, che rappresenta una importante realtà di divulgazione scientifica per Brescia. La specola nacque nel 1953 grazie al sostegno del professore cui è dedicata; il telescopio dell’osservatorio cittadino è situato sul Ba-stione S. Marco del Castello e da cin-quant’anni permette ai bresciani di osser-vare le meraviglie del cielo. Lasciata la

Il viale che conduce al Museo del Risorgimento

è in forte pendenza. Accesso per disabili con

campanello di chiamata prima dell’ingresso principale.

Il Museo è accessibile.

Apertura: ven., sab. e dom.ott./mar. 14.00-17.30. apr./sett. 10.00-17.00.

La salita che conduceal Ponte Levatoio è

eccessivamentein pendenza.

Il vialetto d’accesso alla Civica Specola

Astronomica è in salita. La Specola è accessibile.

Castello: il ponte levatoioThe Castle: the draw-bridge

Page 59: Brescia possibile e accessibile

59

and enjoy a wonderful view of Brescia; some of the performances of the ‘Estate Aperta Brescia-na’ take place here. Leaving this square and go-ing uphill along the lane, on the right we find the ‘Palazzina degli Ufficiali’ with the en-trance to Strada del Soccorso and, next, ‘il Grande Miglio’ e ‘il Piccolo Miglio’ (1597-’98), the two corn storehouses of the Venetian garri-son. These are massive buildings, with rectan-gular plan; their groundfloor is covered by vaults and they have wall hangings in square blocks of medolo. Today they house the ‘Museo del Risorgimento’, the civic collection of ma-terial dating from the end of the XVII-Ith century to the Unity of Italy (1870). Among the various antiques there are sidearms and guns, documents, French and Italian prints, paintings, busts of important people, maps of battles, flags, etc. Coming out of the museum and go-ing on up the slope, we reach the drawbridge

with a medievalstruct ure (first half of XIVth cent.), which links up the top part of the hill. There we find the Mastio Visconteo (first half of XIVth cent.), built on the remains of a ro-man temple of the 1st cent. a.C., which houses the Museum of Arms L. Marzoli (1988), un-fortunately not accessible for disabled. Beside the bridge there is the Prisoners’ Tower, a casemate divided into three levels fitted with radiating gunport. This is the only tower of the Castle which does not have any openings for the light artillery, and this could justify a dat-ing back to the Viscontis’ age (1337-1403). On the left of the bridge there is the ‘Fossa Vis-contea’, the place where the martyrs of the ‘X Giornate di Brescia’ (ten days of resistence) were shot.

The Castle and the areaof the Observatory

We go back to the portal of the Castle, turn right and see two stone lions and the beauti-ful well. Going on along the path on the right, we get to the Civica Specola Astronomica Cidneo “A. Fer-retti Torricelli”, which is an im-portant reality of scientific popularization in Brescia. The obser-vatory was founded in 1953, thanks to the sup-port of the Professor to whom it is dedicated; the telescope of the city Observatory is situated on the castle rampart of S. Marco and it has enabled the citizens to observe the wonders of the sky for fifty years. We leave the Observato-

The drive to the Museo del Risorgimento is very steep.

Access for disabled with call bell before the main entrance.

The museum is accessible.

Open: Fri-Sat-Sun Oct./March 2.00 - 5.30 pm

Apr./Sept. 10 am - 5 pm.

The slope to the drawbridge is too steep.

The small drive to the Civica Specola

Astronomica is steep. The Observatory is accessible.

Castello: le mura merlateThe Castle: the embattled walls

Museo del RisorgimentoMuseum of the Risorgimento

Page 60: Brescia possibile e accessibile

60

Specola, percorrendo il viale sulla sinistra che fiancheggia la Prima Cinta, si raggiun-ge la bella Fossa Viscontea.

Dal Castello alla Chiesa di S. Pietro in Oliveto

Lasciamo il p.le del Castello e proseguia-mo a sinistra, lungo la via omo-nima, per giun-gere alla rinasci-mentale Chiesa di S. Pietro in Oliveto. Fondata nell’VIII sec. forse dalla regina longobarda

Ansa e ricostruita dagli Agostiniani nel 1122, la chiesa fu rimodernata da Medaglia su disegni del Sansovino per i Canonici di S. Giorgio in Alga nel 1510. La facciata, d’impronta venetorinascimentale, divisa in due ordini da una trabeazione, è corona-ta da un frontone con volute, tra cui è un altorilievo col Padre Eterno; le lesene affian-cano le finestre oblunghe, il portale è leg-germente a strombo con lunetta che simula in prospettiva una volta a cassettoni; in alto una bifora architravata tra due nicchie con le statue dei Ss. Pietro e Paolo. L’inter-no, ad una navata con volta a botte, svolge un ampio programma iconografico incen-trato sul tema della rivelazione e trasmis-sione della Parola di Dio. Notevole è l’armonica eleganza rinasci-mentale data dalle colonne con lesene che inquadrano cappelle laterali voltate, sor-montate da architrave. Sempre d’ispirazio-ne classica è la successione degli archi che dividono la navata, il repertorio scultoreo dei capitelli compositi, sorretti da colon-nette con i busti cinquecenteschi degli Apostoli nei pennacchi e la ricca decorazio-ne nei sottarchi delle cappelle con fregi a festoni e puttini. Nelle chiavi delle volte che reggono la cupola sono i simboli dei quattro evangelisti, nei pennacchi sono in-seriti i quattro Dottori della Chiesa di Occi-dente: S. Gregorio Magno, S. Agostino, S. Am-brogio e S. Girolamo. A un livello inferiore, tra gli archi della navatella nord, si trova-no piccoli busti di personaggi appartenenti alla chiesa bresciana delle origini. Le opere pittoriche conservate sono del ‘600-‘700 (Ghitti, Trainini, Tortelli, Trevisani, Finassi e Segale) e svolgono un ciclo iconografico dedicato ai santi e alle immagini della tra-dizione carmelitana. Va segnalata nella lu-netta del presbiterio, sopra l’organo dell’Antegnati, la bella tela del Celesti (1647-82) S. Domenico alla battaglia di Praga del 1620. Alle pareti del presbiterio, quattro grandi dipinti del Ricchino (1566) sulla vita di Mosè. Asinistra si apre una navatella con transenna ad arcatelle; ad ovest è un altare con statua di S. Pietro. Infine, segna-liamo nel terzo altare a sinistra Gesù cade sotto la Croce del Foppa (1420-92). All’esterno della

Percorrere il viale in discesa sul marciapiede di

destra. Superata la rotonda,mantenendo la destra, si

raggiunge il percorso pedonale, in leggera pendenza, che conduce al

sagrato. La Chiesa di S. Pietro in Oliveto ha una soglia di 15 cm. e due gradini in discesa in entrata.

Accesso ai Chiostridal portone sulla sinistra

del protiro (se è chiuso suonare al Convento dei

Carmelitani); dal portico sulla sinistra, si accede ai Chiostri.

Castello: veduta dal Mastio VisconteoThe Castle: view from Mastio Visconteo

via Pusterla

via del Castello

via Castello

via Rocca

via del Castello

Contrada S. Chiara

Contrada S. Urbano

via del Castello

via Musei

palazzinaHaynau

MuseoRisorgimento

CASTELLO

Chiesa S. Pietro in Oliveto

via Pia

Marta

via Avogadro

via Turati

La Specolavia

del Caste

llo

via Pusterla

Il viale che porta alla Prima Cinta

e alla Fossa Viscontea è con fondo ghiaioso a tratti

sconnesso.

Page 61: Brescia possibile e accessibile

61

ry, walk along the drive on the left flanking the Prima Cinta (First Castle Wall), and reach the beautiful Fossa Viscontea.

From the Castleto the church of S. Pietro in Oliveto

We leave the square of the Castle and go on to the left, along the lane having the same name, to ar-rive at the Renais-sance church of S. Pietro in Oliveto. Founded in the VI-IIth century, possibly by the Lombard Queen Ansa, and rebuilt by the Augustinian friars in 1122, this church was restored by Medaglia fol-lowing designs by Sansovino for the canons of S. Giorgio in Alga in 1510. The façade, of Venetian-Renaissance style, divided in two or-

ders by a trabeation, is crowned by a pediment with volutes, between them there is a high-re-lief with ‘God the Father’; beside the oblong windows there are pilasters, the portal is slightly splayed with a lunette perspectively simulating a lacunar vault; high above there is an architraved double lanced window between two niches with the statues of SS. Pietro e Paolo. The interior, with one nave with bar-rel vault, develops an ample iconographical program centred on the theme of the revelation and transmission of the Word of God. Remarkable is the harmonious Renaissance elegance of the columns with pilasters which frame side vaulted chapels, surmounted by an architrave. The series of arches dividing the nave is of classical style as well as the compos-ite capitals, supported by little columns with the sixteenth cent. busts of the Apostles in the pendentives and the rich decoration under the arches of the chapels with friezes of swags and little putti. In the keystones of the vaults supporting the dome there are the symbols of the four Evange-lists; in the pendentives there are the four Doc-tors of the Western Church: S. Gregorio Magno, S. Agostino, S. Ambrogio and S. Girolamo. At a lower level, between the arches of the north nave, there are little busts of per-sonages of the original church of Brescia. The paintings kept here are of the XVIIth and XVI-IIth century (Ghitti, Trainini, Tortelli, Tre-visani, Finassi and Segale) and develop an iconographical cycle dedicated to the Saints and the Images of the Carmelite tradition. In the lunette of the presbitery, above the organ by Antegnati, we have to point out the beauti-

ful painting by Ce-lesti (1647-82) “S. Domenico at the Battle of Praga in 1620”. On the walls of the presbitery, four great paintings by Ricchino (1566) about the life of Mo-ses. To the left there is a small nave with a transenna and little arches; to the west there is an altar with a statue of S. Pietro. Finally, in

Walk down the sloping drive keeping on the right side. Beyond the roundabout,

keeping right, we reach the pedestrian way, slightly steep,

leading to the church courtyard. The church of S. Pietro in Oliveto has a threshold of 15 cm. and two

steps down the entrance.

CastelloThe Castle

via Pusterla

via del Castello

via Castello

via Rocca

via del Castello

Contrada S. Chiara

Contrada S. Urbano

via del Castello

via Musei

palazzinaHaynau

MuseoRisorgimento

CASTELLO

Chiesa S. Pietro in Oliveto

via Pia

Marta

via Avogadro

via Turati

La Specolavia

del Caste

llo

via Pusterla

The drive to the First Castle Wall and to the Fossa Viscontea

is gravelly and somewhere uneven.

Page 62: Brescia possibile e accessibile

62

chiesa è il protiro, con notevoli bassorilievi nel potalino, che dà accesso ai chiostri ri-nascimentali contemporanei al monastero. Il minore (1540), quadrato e di squisito gu-sto rinascimentale, è a sei colonne ioniche per lato, con le arcate sopraccigliate che si raddoppiano nel loggiato superiore, confe-rendo all’insieme una armoniosa eleganza con un gioco di chiaroscuri, accentuato dall’ampia fascia marcapiano e dalla gron-da sporgente. All’ingresso, a destra, sotto l’immagine della Sacra Famiglia, è un’an-tica tabella con le preci di ringraziamento dei frati che ritornavano a casa e le invoca-zioni di quelli che partivano. Il chiostro maggiore (1510), a pianta ret-tangolare, ad un solo ordine tuscanico e

soffitto a vela, ha al centro una bella vera da pozzo ottagonale con colonnine scana-late e architravate, sul timpano un fregio di delfini e due medaglioni con l’effigie dei Ss. Pietro e Paolo. Lungo il portico di sinistra si trovano: un bassorilievo di Prata, una graziosa edicola litica (1599) e la tomba di Ludovico Luzzago. In fondo al portico si accede alla cappella di S. Barnaba (o S. Anatalone), a pianta quadrata con voltina a crociera ed altare in marmi policromi con Madonna del ‘700, af-frescata nel 1520 ca. da Paolo da Caylina il Giovane con un ciclo iconografico di gran-de interesse: S. Barnaba amministra i sacra-menti (sin.) e predica alla folla (des.). Sulle vele della volta sono affrescati i quattro

evangelisti con i loro sim-boli; nel sott’arco i busti dei Padri della Chiesa d’Oriente e d’Occidente; sulla parete esterna Mosè riceve la legge da Dio (sin.) e Pietro riceve le chiavi da Cristo (des.).

Nel vestibolo, pure vol-tato, affreschi monocromi della metà del ‘700 di Min-gozzi, allievo di Tiepolo, alle pareti le figure delle virtù teologali Fede e Spe-ranza. L’attuale sagrestia, quadrangolare con volta a crociera, del XV s e c . con-serva un affresco della fine del ‘400 Gesù Crocifisso. La sagrestia minore ospita un ciclo di affreschi attribuito a Paolo da Caylina il Gio-vane (1550 ca.) con episodi della vita di S. Pietro. All’e-sterno, superati i chiostri, è l’accesso al belvedere da cui si gode una splendida panoramica sulla città.

Accesso alla sacrestia e alla sacrestia minore

dal portoncino sul lato sud del chiostro (soglia 10 cm);

sulla sinistra è l’entrata (gradino 20 cm).

Il Colle Cidneo ed il CastelloCidneo Hill and the Castle

Guida in distribuzione in sagrestia. Apertura:

da lun. a sab. 7.00-11.30; 16.00-19.15. Dom. 9.30-12.00; 16.00-20.00.

Page 63: Brescia possibile e accessibile

63

the third altar on the left, we point out “Jesus Falling under the Cross”, by Foppa (1420-92). Outside the church there is the protiro, with remarkable bas-reliefs in the small portal, lead-ing to the Renais-sance cloisters of the same age as the monastery. The Chiostro Minore (1540), square and of refined Renaissance style, has six Ionic columns at each side, with arcades dou-bling in the upper gallery, giving a harmonious elegance to the whole by a light-and-shade ef-fect, stressed by the large string-course and by the projecting eaves. At the entrance, on the right, below the image of the Holy Family, there is an ancient board with the prayers of the fri-ars giving thanks for their coming back home and the supplications of the ones leaving the monastery. The Chiostro Maggiore (1510), with a rectangular plan, only one Tuscan order and ribbled ceiling, has a beautiful well-curb in the middle; it is octagonal with fluted archi-traved columns; on the tympanum there is a frieze with dolphins and two medallions with the image of SS. Pietro e Paolo. Along the left porch there are: a bas-relief by Prata, a nice lithic aedicule (1599) and the tomb of Lu-dovico Luzzago. At the end of the porch there is the entrance to the chapel of S. Barnaba (or S. Anatolone), with square plan, small crossvault and altar

made of polychrome marbles with Madonna of the XVIIIth cent., frescoed in 1520 by Paolo da Caylina il Giovane with an iconic cycle of great interest: S. Barnaba Administers the Sacra-ments (left) and Preaches to the Crowd (right). On the webs of the vault the four Evan-gelists and their symbols are frescoed; under the arch the busts of the Fathers of the East-ern and Western Church; on the outside wall ‘Moses receives the Law from God (left) and Pietro receives the Keys from Christ (right)’. In the vestibule, vaulted as well, monochrome frescos of the middle XVII-Ith cent. by Min-gozzi, pupil of Tiepolo, on the walls the images of the theological virtues, Faith and Hope. The present sacristy, quadrangular with cross-vault, of the XVth cent., keeps a fresco of the late ‘400, ‘Jesus Crucified’. The smaller sacristy houses a cycle of frescos attributed to Paolo da Caylina il Giovane (about 1550) with episodes of the life of S. Pietro. Outside, past the cloisters, there is the access to Belvedere, from which you can enjoy a won-derful view of the town.

Access to the cloisters through the main door

on the left of the protiro (if it is closed ring the Convento

dei Carmelitani); through the porch on the left,

we enter the Cloisters.

Access to the sacristy and smaller sacristy through

the door on the southside of the cloister (threshold 10cm.); to the left there is the

entrance (step of 20 cm).

Guide book available in the sacristy.

Open: Mon/Sat 7.00 -11.30 am; 4.00-7.15 pm.

Sun. 9.30-12.00 am; 4.00-8.00 pm.

Il Colle Cidneo ed il Castello di notteCidneo Hill and the Castle by night

Page 64: Brescia possibile e accessibile
Page 65: Brescia possibile e accessibile

Testi / TextsDora Cavagnis Gloria Gobetto

Traduzione / TranslationsGiuditta Rossitto

Enza Federici

Fotografie / PhotosAssessorato al Turismo del Comune di Brescia / Tourist Office

Archivio Fotografico del Comune di BresciaCarlo ZaniPietro Borzi

Grafica / Graphic Designstudio grafika moderna

Stampa / PrintTipografia Color Art

Bibliografia essenziale / Basic BibliographyBrescia nella storia e nell’arte, di L. Vannini, ed. Vannini, Brescia 1971

Enciclopedia bresciana di A. Fappani, ed. La Voce del Popolo, Brescia 1986Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, di F. Lechi, 4 voll.,

Brescia 1976Il Castello di Brescia, ed. Grafo, 1986

Questa guida è stata realizzata grazie a / Thanks to

Comune di BresciaFONDAZIONE ASM BRESCIA ONLUS BRESCIA MOBILITA'

Page 66: Brescia possibile e accessibile
Page 67: Brescia possibile e accessibile

è un’associazione di promozione culturale senza fini di lucro nata nel 2003 con lo scopo di promuovere le attività del tempo libero e del turismo per tutti,

con particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità motoria. Partendo dai “tempi lenti” di chi cammina seduto, di chi si muove e si sposta con difficoltà,

vogliamo incentivare l’utilizzo degli spazi culturali, turistici e del tempo libero, promuovendo il concetto di accessibilità e valorizzando, in tal modo,

l’intero patrimonio culturale ed artistico del territorio bresciano.

SLOWTIME is a cultural promotion association, without profit aim, born in 2003 with the purpose to promote free time activities and tourism for everyone,

with special attention to motor disability persons needs.Starting from “slow time” of walker-sitting, of whom have difficult to move, we want to increase the utilization of cultural, tourist space and free time, promoting the accessibility idea and revaluing, in

this way, the whole cultural and artistic heritage of Brescia environment.

SLOW TIME c/o Gloria Gobetto - Via Casazza, 3 - 25136 Brescia - Tel. +39 030 [email protected] - www.slowtime.it