AllevAmento e microcreditoA KAlémie (r.d. del congo)

miglioramento delle condizioni di vita e della sicurezza alimentare

Un progetto dell’Avec-PvScon il sostegno

della regione Autonoma valle d’Aosta

l’AreA d’intervento

La Repubblica Democratica del Congo (RDC), già Zaire e prima ancora Congo Belga è un paese grande quanto un quarto dell’Europa, con circa 60 milioni di abitanti che risiedono prevalentemente in aree rurali. Il territorio offre un’impressionante quantità di risorse naturali, ma il reddito pro capite è tra i più bassi al mondo: il PIL per abitante non arriva a 150 dollari all’anno. Ha uno dei tassi di crescita demo-grafica più alti di tutta l’Africa (l’80% degli abitanti ha meno di 14 anni), ma la speranza di vita è di circa 44 anni e si muore spesso per una banale infezione.Più di un terzo dei bambini non viene registrato alla nascita ed è dun-que privato d’ogni diritto di cittadinanza. Sono migliaia i bambini di strada che affollano le principali città del paese e che rappresentano la forza lavoro ideale per attività illecite e per lo sfruttamento nelle miniere sparse in tutto il paese: i maschi all’estrazione e le ragazzine assegnate a compiti meno pesanti …

Kalémie, cittadina di circa 150.000 abitanti, dove l’elettricità è un lusso incostante e l’acqua vettore di colera endemico, si trova sulle rive del lago Tanganika, quasi un mare interno di 30 milioni di chilo-metri quadrati.In rapporto al reddito pro capite, la carne e il pesce sono carissimi e quindi l’alimentazione scarseggia principalmente nella sua quota proteica. In città si macellano una decina di vacche al giorno, al mer-cato la carne bovina costa cinque dollari al chilo, quella di capra tre, una bacinella di pesciolini (frétin) addirittura diciotto dollari. Un uovo costa un quarto di dollaro, un pollo va dai cinque ai sette dollari.Anche gli altri alimenti sono costosi: la farina di manioca costa un quarto di dollaro al chilo, il mais mezzo dollaro, il riso un dollaro.

chi hA reAlizzAto il Progetto

Jean Kaut, veterinario governativo, e Jean-Pierre Kapemba, giovane psicologo, sono membri di una tra le mille e più ONG locali, sede modesta, staff ridotto, tanti sogni, aspettative e un nome ridondante: Human Dignity in the World. Un giorno del 2005, tra un’interru-zione di corrente e l’altra, navigando sul web approdano sul sito di una piccola associazione di cooperazione con sede in Valle d’Aosta, l’AVEC-PVS, e propongono una collaborazione. L’anno dopo, Andrea Dominici, uno dei soci AVEC, sceglie di impegnare le proprie vacanze visitando un paese che sta faticosamente cercando di uscire da uno dei conflitti più sanguinosi della storia. Dalla capitale Kinshasa, Kalé-mie è raggiungibile solo con le insicure linee aeree congolesi o grazie ai voli organizzati dalla MONUC, la più grande missione al mondo delle Nazioni Unite, che conta circa 17.000 uomini in tutta la RDC. Nasce così sulle rive del lago Tanganika un’amicizia ed una collabora-zione che in questi anni è cresciuta e si è consolidata.

Grazie al finanziamento concesso dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, nel 2006 è stato avviato un progetto per il rilancio della piccola zootecnia nel villaggio di Muwka, a 30 km da Kalémie, dove l’erba fresca e l’acqua sono abbondanti per gran parte dell’anno e la presenza di vettori di malattie è ridotta. In questa zona, latifondisti locali e belgi possedevano mandrie numerose. Oggi, a causa delle razzie da parte delle varie milizie e delle popolazioni confinanti e al trasferimento di molti animali in Ruanda, non esiste più un solo capo bovino in tutta la zona e il patrimonio zootecnico, in generale, è stato decimato. In una realtà principalmente rurale, la distruzione del patri-monio zootecnico rappresenta un danno che mina la base stessa del sistema produttivo e sociale.

gli obiettivi rAggiUnti i PArtner

Il progetto ha permesso la costruzione di una fattoria pilota, in un’area selezionata per la posizione e le possibilità irrigue. È stata costituita una base associativa di circa 80 famiglie selezionate, alle quali è stata anche fornita una formazione tecnica di base, in modo da dare avvio ad un primo allevamento che, oltre ad integrare la scarsa quota proteica dell’alimentazione, contribuirà ad elevare il reddito delle famiglie e della comunità. Sono stati acquistati gli ani-mali riproduttori (circa 90 capre, 200 volatili ed alcuni conigli), assegnati alle famiglie che restituiranno il corrispettivo del valore con i nuovi nati. È stata garantita un’assistenza veterinaria di base, grazie anche all’acquisto di un motoveicolo e all’installazione di una centralina fotovoltaica, che fornisce l’energia elettrica necessaria per la corretta conservazione di farmaci e vaccini. Nel 2007 e nel 2008 sono state condotte due missioni di monitoraggio.

i PArtner

Due dei punti di forza del progetto sono la collaborazione tra soggetti diversi e la strategia di intervento integrata, che si è sviluppata nel tempo e che continua tuttora.

La Regione Autonoma Valle d’Aosta ha finanziato la prima missione esplorativa, la creazione della fattoria pilota, il rilancio dell’allevamento e la promozione del microcredito.

Il Comune di Albiano (TO) ha finanziato una campagna di vaccinazione dei volatili da cortile in città e nei villaggi vicini.

Il Comune di Oulx (TO) ha contribuito all’acquisto di un sistema di refrigerazione, alimentato da pannelli solari, per la conservazione dei farmaci e dei vaccini.

Il Network Aiuto, Assistenza, Accoglienza di Ciriè (TO), già partner di AVEC-PVS, ha effettuato una missione a Kalémie, stanziando i fondi per un progetto di assistenza e recupero dei bambini di strada e permettendo la creazione di un centro di accoglienza diurno, sempre in collaborazione con Human Dignity in the World.

Slow Food Fondazione per la Biodiversità ha promosso la creazione di un Convivium a Kalémie e ha identificato alcune Comunità del Cibo, i cui rappresentanti sono stati invitati a Slow Fish 2007 e a Terra Madre 2008.

Comune di Albiano

Comune di Oulx

Network Aiuto, Assistenza, Accoglienza

Slow Food Fondazione

per la Biodiversità

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Cos’è AVEC-PVs?

AVEC-PVS «Associazione Veterinaria di Cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo» è un’associazione no-profit di promozione sociale interessata alle problematiche di emergenza e di sviluppo nei Paesi ad economia povera.

Sebbene la sua originaria esperienza affondi le radici nel settore veterinario, AVEC-PVS, ha identificato quattro componenti-base delle economie rurali sulle quali concentrare l’attività, anche attraverso lo strumento della microfinanza: la zootecnia, l’agricoltura, le foreste e i servizi formativi, sanitari e sociali.

La scommessa è quella di superare i confini specialistici di un settore, affrontando ogni problema con un approccio integrato, all’interno del quale le componenti descritte si armonizzino nella salvaguardia dell’ambiente e del sistema sociale ad esso legato. Per il finanziamento dei propri progetti, AVEC-PVS si muove nell’ambito della Cooperazione decentrata a livello Regionale e Comunale, valorizzando anche il prezioso contributo dell’associazionismo e del settore privato. Il supporto ai nostri progetti è un elemento fondamentale per poterci permettere un’azione continuativa e quindi maggiormente incisiva ed efficace.Ogni donazione è detraibile fiscalmente.

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