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IndiceIndiceCorsi di insegnamento: 19 marzo 2017Algebra e GeometriaAlgoritmi e Strutture Dati 1Algoritmi e Strutture Dati 2Analisi e Verifica del SoftwareAnalisi MatematicaAnalisi Matematica AAnalisi Matematica BArchitettura degli ElaboratoriBasi di DatiBio logia per Bio informaticaCalco lo NumericoChimicaCompilatoriCrittografiaElementi di Bio informaticaFisicaFondamenti dell'InformaticaFondamenti di Programmazione AFondamenti di Programmazione BGestione delle Configurazioni del SoftwareIngegneria del SoftwareIntelligenza ArtificialeLaboratorio di Algoritmi e Strutture DatiLaboratorio di Basi di DatiLaboratorio di Programmazione di ReteLaboratorio di Sistemi DistribuitiLaboratorio di Sistemi OperativiLingua IngleseLinguaggi di ProgrammazioneLinguaggi DichiarativiMetodo logie di ProgrammazioneModellazione e Simulazioni NumericheModellistica Moleco lareReti di Calco latoriSemantica dei Linguaggi di ProgrammazioneSistemi DistribuitiSistemi Informativi 1Sistemi Informativi 2Sistemi OperativiTeoria dei Numeri e CrittografiaTeoria dell'InformazioneTutorato di Matematica

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Università degli Studi di Parma

Corsi di Laurea in Informat ica (classe L31)

Corsi di insegnamento: 19 marzo 2017

Algebra e GeometriaAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Lucia Alessandrini (Titolare del corso)Recapito: 0521-906934 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 9SSD: MAT/03 - geometriaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Dare allo studente le nozioni fondamentali di Geometria lineare nello spazio, Algebralineare, Teoria dei gruppi in Algebra, e metterlo in grado, t ramite numerosi esempi, diapplicare tali nozioni.

PROGRAMMA

Prima parte: Geometria lineare nello spazio. Vettori, ret te, piani. Cenni alle superficiquadriche.

Seconda parte: Algebra lineare. Lo spazio R^n come spazio euclideo. Matrici,determinant i, sistemi lineari. Dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione,sottospazi. Applicazioni lineari; autovettori, autovalori, diagonalizzazione.

Terza parte: Algebra. Numeri interi. Teoria dei gruppi.

TESTI

L. ALESSANDRINI, L. NICOLODI: Geometria A, ed. UNINOVA

oppure L. ALESSANDRINI, L. NICOLODI: Geometria e Algebra Lineare, ed. UNINOVA

Per la parte di Algebra: dispense del corso.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=ead6

Algoritmi e Strutture Dati 1Anno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Grazia Lott i (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]

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Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 9SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Il corso presenta un'introduzione alle più important i strut ture dat i e alle tecniche dibase per la progettazione e l'analisi degli algoritmi.

Scopo del corso è familiarizzare gli student i con gli algoritmi, le strut ture dat i e con letecniche per analizzare la loro efficienza.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Conoscenza e capacità di comprensione:

Acquisizione degli strument i di base per l'analisi e la sintesi di soluzioni algoritmiche aproblemi elementari del mondo reale. Lo studente alla fine del corso acquisirà unabuona conoscenza dei principali algoritmi e delle più important i strut ture dat i, usat i persviluppare software strut turato, efficiente, riusabile e prat ico.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione:

Sarà in grado di confrontare algoritmi diversi per uno stesso problema, di predire ogarant ire le prestazioni di un algoritmo per risolvere problemi di grandi dimensioni.Sarà in grado di studiare le limitazioni inerent i dei problemi da risolvere, organizzare estrut turare i dat i da elaborare nel modo più opportuno, individuare e/o progettarealgoritmi corret t i ed efficient i.

PROGRAMMA

Analisi di algoritmi e complessità.Dimensione dei dat i di un problema. Ordini di grandezza delle funzioni. Casopessimo e medio. Limit i superiori ed inferiori alla complessità di un problema.Tecniche per la dimostrazione di limit i inferiori. Complessità polinomiale esuperpolinomiale. Relazioni di ricorrenza: metodi di soluzione e teoremafondamentale.Modelli di calcolo sequenziale.Macchina ad accesso casuale (RAM). Risorse in spazio e tempo. Criteri di costouniforme e logaritmico. Alt ri modelli di calcolo.Strut ture dat i elementari.Strut ture elementari: liste, pile, code, heap e relat ive operazioni fondamentali.Esecuzione iterat iva delle chiamate ricorsive: record di at t ivazione dellechiamate, loro gest ione mediante una pila e analisi dello spazio di memoriaut ilizzato. Algoritmi e strut ture dat i per la gest ione e manipolazione di insiemi:tabelle hash, alberi binari di ricerca, bilanciamento, skip-lists e B-alberi. Algoritmi estrut ture dat i per il problema Union-Find. Code con priorità, heap.Progetto di algoritmi.Tecniche di progettazione di algoritmi ed esempi di applicazione: tecnica divideet impera, backtrack, greedy, programmazione dinamica. Algoritmo di Karatzuba-Hoffman per il prodotto di interi. Prodotto di una sequenza di matrici. Codici diHuffman.Algoritmi di ricerca e ordinamento.Generalità sul problema dell'ordinamento. Ordinamento interno per confront i:numero minimo di confront i necessari per ordinare n element i. Algoritmi primit ivi

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di ordinamento: select ion-sort , insert ion-sort , bubble-sort . L'algoritmo heapsort .Algoritmi ricorsivi: mergesort , quicksort . Analisi del quicksort nel caso medio.Implementazione iterat iva di quicksort e ot t imizzazione dello spazio di memoria.Algoritmi lineari non basat i sul confronto: count ing-sort , radix-sort , bucket-sort .Determinazione dell'elemento medio.Algoritmi elementari sui grafi.Tecniche di rappresentazione di grafi orientat i e non orientat i. Algoritmi di visitain ampiezza e profondità, alberi di copertura. Algoritmi di visita su alberi. Calcolodelle component i fortemente connesse. Cammini minimi su grafi. Algoritmi per ladeterminazione di ordinament i topologici, alberi di copertura minimi, camminominimo da una sorgente, cammini minimi da sorgent i mult iple.

TESTI

T. H. Cormen, C. E. Leiserson, R. L. Rivest, C. Stein. Introduct ion to algorithms,MIT Press, third edit ion, 2011.C. Demestrescu, I. Finocchi, G. F. Italiano, Algoritmi e strut ture dat i, McGraw Hill,seconda edizione, 2008.P. Crescenzi, G. Gambosi, R. Grossi. Strut ture di Dat i e Algoritmi, Pearson, primaedizione, 2006

NOTA

Lezioni frontali con esercitazioni. L'insegnamento viene svolto nello stesso semestere di "Fondament i di Programmazione B", nelle cui ore dilaboratorio vengono implementate alcuni delle più significat ive strut ture dat iut ilizzando il linguaggio C++.

L'esame comprende una prova scrit ta e un colloquio orale. La prova scrit ta consistedi un certo numero di esercizi, da svolgersi senza poter consultare libri o appunt i. Gli esercizi possono comportare la risoluzione di problemi che sono minime variant i di quest ioni viste a lezione, o richiedere la risoluzione di problemi che non coincidono con nessuno dei problemi vist i a lezione, ma che possono essere risolt i con le tecniche sviluppate in classe. La sufficienza può essere raggiuntarisolvendo corret tamente gli esercizi del primo t ipo.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=34ce

Algoritmi e Strutture Dati 2Anno accademico: 2015/2016Codice: 16827CdL: L31 Informat icaDocente: Grazia Lott i (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: Tradizionale

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Lingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Vengono studiat i, progettat i e analizzat i algoritmi e strut ture dat i per la soluzioneefficiente di problemi di varia natura, mettendo in evidenza i contest i applicat ivi in cuitali algoritmi e strut ture dat i possono essere applicat i con successo. Questo corsoprosegue e approfondisce gli argoment i t rat tat i nel corso di Algoritmi e Strut ture dat i1.

Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente alla fine del corso avra' migliorato la conoscenza dell'ut ilizzo,dell'implementazione e delle prestazioni dei principali algoritmi e delle più important istrut ture dat i. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente sarà in grado sia di effet tuare l'analisi di un problema di media difficoltà,che di progettare, analizzare e valutare le soluzioni software. Autonomia di giudizio: Sarà in grado di valutare la qualità di una soluzione software in termini di efficienza epossibilità di riut ilizzo. Sarà in grado di valutare le implicazioni dei suoi risultat ialgoritmici.Abilità comunicat ive: lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problemat iche inerent i gli studi algoritmici, anche a un pubblico non esperto. Sarà in grado di evidenziare lericadute tecnologiche delle teorie studiate.Capacità di apprendimento: lo studente avrà la capacità di aggiornarsi, con la consultazione di pubblicazioniscient ifiche e test i avanzat i propri del set tore dell'algoritmica. Le conoscenzeacquisite nel corso permetteranno allo studente di seguire corsi di master di primolivello e/o di laurea magistrale.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Conoscenza e capacità di comprensione:

Lo studente alla fine del corso avra' migliorato la conoscenza dell'ut ilizzo,dell'implementazione e delle prestazioni dei principali algoritmi e delle più important istrut ture dat i.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione:

lo studente sarà in grado sia di effet tuare l'analisi di un problema di media difficoltà,che di progettare, analizzare e valutare le soluzioni software.

Autonomia di giudizio:

Sarà in grado di valutare la qualità di una soluzione software in termini di efficienza epossibilità di riut ilizzo. Sarà in grado di valutare le implicazioni dei suoi risultat ialgoritmici.

Abilità comunicat ive:

lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problemat iche inerent i gli studi algoritmici, anche a un pubblico non esperto. Sarà in grado di evidenziare lericadute tecnologiche delle teorie studiate.

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Capacità di apprendimento:

lo studente avrà la capacità di aggiornarsi, con la consultazione di pubblicazioniscient ifiche e test i avanzat i propri del set tore dell'algoritmica. Le conoscenzeacquisite nel corso permetteranno allo studente di seguire corsi di master di primolivello e/o di laurea magistrale

PROGRAMMA

• tecnica greedy e programmazione dinamica: ulteriori applicazioni;

• algoritmi randomizzat i, algoritmo di Miller-Rabin;

• calcolo parallelo, PRAM, algoritmi elementari, teorema di Brent;

• external memory model, k-way mergesort , distribut ion sort ing;

• cache oblivious model, algoritmi elementari;

• algoritmi online, analisi compet it iva; paging: LRU, Random, Marking; web caching:greedy dual, greedy dual size;

• geometria computazionale: inviluppo convesso, algoritmo sweeping;

• DFT-IDFT: algoritmo FFT, algoritmo di Cooley-Tuckey, prodotto di polinomi, FFT instrut ture finite, algoritmo di Schonhage-Strassen per il prodotto di interi (cenni);

• string matching esatto: algoritmo Knuth-Morris-Prat t , algoritmo Boyer-Moore, suffixtree, suffix array;

• classi di complessita P, NP, NPC e loro relazioni, riduzioni polinomiali, algoritmi diapprossimazione.

TESTI

F.P.Preparata, M.I.Shamos, Computat ional Geometry, Springer-Verlag, 1985.J.Kleinberg, E.Tardos, Algorithm design, Addison Wesley,2006. C. H. Papadimitriou, Computat ional Complexity, Addison Wesley, 1994D.Gusfield, Algorithms on String, Trees, and Sequences: Computer science andComputat ional Biology, Cambridge University Press, 1997.T. H. Cormen, C. E. Leiserson, R. L. Rivest, C. Stein. Introduct ion to algorithms,MIT Press, third edit ion, 2011.C. Demestrescu, I. Finocchi, G. F. Italiano, Algoritmi e strut ture dat i, McGraw Hill,seconda edizione, 2008.P. Crescenzi, G. Gambosi, R. Grossi. Strut ture di Dat i e Algoritmi, Pearson, primaedizione, 2006.

NOTA

La verifica finale dell'apprendimento viene effet tuata t ramite esame orale sugliargoment i discussi a lezione. In it inere è richiesto lo sviluppo di progett i e/o lapresentazione di seminari su argoment i nel campo dell'algoritmica. Si intende inquesto modo verificare l'abilità dello studente nella progettazione e valutazione dellesoluzioni software.La sufficienza può essere raggiunta dimostrando una conoscenza non superficialedegli strument i di analisi e di sintesi di algoritmi vist i a lezione.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=174a

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Analisi e Verifica del SoftwareAnno accademico: 2008/2009Codice: 16434CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Prof. Roberto Bagnara (Titolare del corso)Recapito: 0521 906917 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat ica

OBIETTIVILa crescente dipendenza della società dalle applicazioni informat iche fa sí che l'analisie la verifica della corret tezza dei sistemi complessi rappresent i sempre di più unfat tore crit ico del processo di sviluppo. Il malfunzionamento dei sistemi, siano essihardware, software o protocolli di comunicazione, può comportare danni rilevant i diogni genere: dalla perdita finanziaria alla perdita di vite umane. Inolt re, quando i difet t inon sono rilevat i prima dell'impiego del sistema, l'applicazione di eventuali misurecorret t ive è, quando possibile, ben più difficile e costosa. Esempi dal recente passatoincludono il millennium bug, gli errori di alcune versioni del processore Pent ium, loscoperto da 32 miliardi di dollari alla N.Y. Bank, il fallimento iniziale del vet tore Ariane 5,e gli incident i mortali del Therac-25. Il corso intende fornire una prima introduzione alletecniche che stanno alla base dell'analisi automat ica del software e della verificaformale assist ita dal calcolatore.

PROGRAMMA

Introduzione all'analisi e alla verifica del software.Specifiche e proprietà di programmi.Logica di Hoare e verifica di programmi sequenziali.Semant ica operazionale strut turata.Interpretazione astrat ta.Analisi stat ica di programmi.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b723

Analisi MatematicaAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Alessandro Zaccagnini (Titolare del corso)Recapito: 0521 906902 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 9SSD: MAT/05 - analisi matemat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Fornire le nozioni fondamentali dell'analisi matemat ica relat iva alle funzioni reali di unavariabile reale. Analizzare il concetto di limite (per successioni e funzioni).

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

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Corso di recupero dei prerequisit i del corso a frequenza obbligatoria per coloro chenon hanno superato o non hanno svolto il test di ingresso.

PROGRAMMA

Insiemi e numeri. Element i di teoria degli insiemi, operazioni t ra insiemi. Insiemi numerici:N, Z, Q, R, C. Rappresentazione dei numeri reali su una ret ta; massimo, minimo,estremo superiore e inferiore; parte intera e modulo dei numeri reali; potenze, radici,radici n-esime dei numeri non negat ivi. Forma algebrica, t rigonometrica edesponenziale dei numeri complessi; radici n-esime di un numero complesso.

Funzioni. Funzioni iniet t ive, suriet t ive, biiet t ive, funzioni composte, funzione inversa;grafici; funzioni reali di variabile reale, funzioni monotone; potenze con esponentereale, funzioni esponenziali e logaritmiche; angoli, funzioni t rigonometriche. Cenni allacardinalita` (anche infinita).

Successioni e serie numeriche. Limit i di successioni. Cenni alle serie numeriche e aicriteri di convergenza.

Limit i e cont inuita`. Limit i di funzioni reali di variabile reale; limite della somma,prodotto, quoziente di due funzioni; limite destro e sinistro. Cont inuita` di funzioni realidi variabile reale, proprieta` notevoli delle funzioni cont inue.

Calcolo differenziale. Rapporto incrementale, derivata, significato geometrico delladerivata; regole di derivazione: derivate della somma, prodotto, quoziente di duefunzioni; derivate di funzioni composte e di funzioni inverse; derivate delle funzionielementari; massimi e minimi relat ivi; punt i stazionari; relazione fra monotonia e segnodella derivata; teoremi di Fermat, Rolle, Lagrange, De l'Hopital; derivate di ordinesuperiore; sviluppo in serie di Taylor. Studio dei grafici di funzioni derivabili.

Integrali. Primit ive di funzioni in un intervallo e integrali indefinit i; interpretazionegeometrica dell'integrale; proprietà degli integrali; teorema fondamentale del calcolointegrale; integrazione per part i e per sost ituzione; calcolo esplicito di integrali difunzioni elementari.

TESTI

M. Bertsch, R. Dal Passo, L. Giacomelli, Analisi Matemat ica, Mc Graw-Hill

Alt ri test i ut ili

F. Cont i, P. Acquistapace, A. Savojni, Analisi Matemat ica, Mc Graw-Hill

M. Bertsch: Ist ituzioni di Matemat ica, Bollat i Boringhieri, Torino.

G. De Marco: Analisi Zero, Zanichelli, Bologna (per la matematica di base)

G. Prodi: Ist ituzioni di matemat ica, McGraw-Hill, Milano.

Eserciziari:

S. Salsa, A. Squellat i: Esercizi di matemat ica 1. Calcolo infinitesimale e algebra lineare,Zanichelli, Bologna

S. Salsa, A. Squellat i: Esercizi di matemat ica 2. Calcolo infinitesimale, Zanichelli,Bologna

A. Zaccagnini, M.G. Rinaldi: Esercizi per i corsi di ist ituzioni di matemat ica, Azzali,Parma.

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

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Analisi Matematica AAnno accademico: 2009/2010CdL: L31 Informat icaDocente: Crist ina Reggiani (Titolare del corso)Recapito: 0521 906939 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6Modalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

PROGRAMMA

Concett i insiemist ici elementari:

• insiemi, operazioni sugli insiemi (intersezione, unione, complementazione, potenza,prodotto cartesiano);

• intersezione e unione di una famiglia di insiemi;

• relazioni, relazioni d'ordine, relazioni di equivalenza e quozient i, relazioni ben fondate;

• funzioni, funzioni iniet t ive, funzioni suriet t ive (su), composizione di funzioni, funzioniinvert ibili;

• operazioni, operazioni parziali.

Il campo ordinato dei numeri reali:

• una presentazione assiomat ica;

• Proprietà di Archimede e densità di Q in R;

• il Principio di Induzione: dimostrazioni per induzione e definizioni per ricorrenza;

• cenni sull'incompletezza del sistema dei numeri razionali;

• cenni sul confrontodi numerosità degli insiemi N, Z , Q ed R.

Funzioni reali di una variabile:

• grafici;

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• funzioni monotòne, periodiche, pari, dispari;

• minimi e massimi;

• funzioni elementari;

• algebra delle funzioni.

Limit i di funzioni:

• estensione di R con i punt i all'infinito, estensione dell'ordine;

• topologia della ret ta reale e della ret ta reale estesa;

• Torema di Bolzano-Weiertrass;

• limite di una funzione e primi teoremi sui limit i, t ra i quali: Teorema di permanenza delsegno e Teorema del confronto;

• forme indeterminate;

• alcuni limit i notevoli;

• infinitesimi ed infinit i: ordine e confronto.

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Verranno messe a disposizione degli Student i delle dispense del Corso.

Sono di ut ile consultazione i seguent i test i:

[1] P.J. ECCLES, An Introduct ion to mathematical reasoning: numbers, sets andfunct ions, Cambridge Univ. Press, 2006

[2] C.D. PAGANI, A. SALSA, Analisi Matemat ica Vol. 1, Zanichelli

[3] G. PRODI, Analisi Matemat ica, Boringhieri

[4] M. SERVI, Insiemi, relazionie funzioni: appunt i per il precorso di Matemat ica a.a.2002-2003, Libreria S. Croce 2002

[5] I. STEWART, D. TALL, The Foundat ions of Mathematics, Oxford University Press,1977

NOTA

Gli Student i immatricolat i prima dell'A.A. 2008-2009 possono superare l'esameintegrato di LMM+Analisi Matemat ica 1 mediante due prove parziali - una per ciascuncorso - sostenute in appelli diversi, anche di sessioni diverse. Gli Student i immatricolat iprima del corrente A.A. 2009-2010, all'at to dell'iscrizione all'esame, devono precisarel'A.A. del programma su cui intendono essere esaminat i. In mancanza di indicazioni,saranno esaminat i sul programma di quest 'anno.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=f5a3

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Analisi Matematica BAnno accademico: 2009/2010CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Daniela Medici (Titolare del corso)Recapito: 0521- 906958 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: MAT/05 - analisi matemat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMA

Funzioni asintot iche. Applicazione al calcolo di limit i

Cont inuità. Proprietà delle funzioni cont inue. Alt ri limit i notevoli. Limit i di funzionicomposte. Risoluzione di limit i per sost ituzione.

Succesioni e serie numeriche. Limit i di succesioni e teoremi relat ivi. successioni e serienotevoli. Il numero e e alt ri limit i notevoli. Criteri di convergenza.

Calcolo differenziale. Definizione e interpretazione geometrica del concetto diderivata. Punt i di non derivabilità. Derivata delle funzioni elementari. Differenziale diuna funzione. Funzione derivata prima e derivate successive. Punt i crit ici. Teoremi diRolle, Cauchy e Lagrange. Teoremi di De L'Hospital. Studio completo di una funzione.La formula di Taylor.

Calcolo integrale. primit ive e integrale indefinito. Proprietà fondamentali e regole diintegrazione. Integrale di Riemann. Alcune classi di funzioni integrabili. Il teoremafondamentale del calcolo integrale.

Funzioni in più variabili. cenni sui limit i e cont inuità di funzioni in due variabili. Primielement i del calcolo differenziale.

TESTIC.D. Pagani, S. Salsa, Analisi Matemat ica Volume 1, Ed. Masson M.Cont i, D.L. Ferrario,S.Terracini, G.Verzini, Analisi matemat ica. Dal calcolo all'analisi,Volume 1,Ed.Apogeo,2006. V.Barutello, M.Cont i, D.L.Ferrario, S.Terracini, G.Verzini AnalisiMatemat ica,Volume 2, Ed.Apogeo, 2006 G. Gilardi, Analisi uno, Ed. McGraw-Hill, Milano,1991 E. Giust i, Analisi Matemat ica 1, Bollat i Boringhieri, 1983. P. Marcellini, C. Sbordone:Analisi Matemat ica 1, Liguori ed., 1998. ESERCIZIARI G. Cinquini, P. Colli: AnalisiMatemat ica, quest ionari di verifica, ed. Mcgraw-Hill libri Italia, 1991 E. Giust i: Esercizi ecomplement i di Analisi Matemat ica – Vol. 1, ed. Bollat i Boringhieri, Torino 1991. S.Marchi, G. Olivieri: Temi d'esame di Analisi 1 (con svolgimento), ed. CUSL A. Rublev,Parma 1990.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b625

Architettura degli ElaboratoriAnno accademico: 2015/2016Codice: 13598CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Alessandro Dal Palu' (Titolare del corso)Recapito: 0521 906962 [[email protected]]

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Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Proporre un percorso che, partendo dalla rappresentazione dell'informazione epassando per lo studio delle ret i logiche, arrivi a definire i fondamentali aspett iarchitet turali dei calcolatori elet t ronici.

Il corso prevede, olt re a lezioni teoriche, una serie di esercitazioni in aula sulla parte diret i logiche e in laboratorio sulla parte di assembly IA-32.

Con riferimento agli Indicatori di Dublino:

Conoscenza e capacità di comprensioneIl corso introduce i primi concett i relat ivi all'architet tura degli elaboratori. Part icolareenfasi è data alla comprensione delle architet ture classiche basate sul Modello di VonNeumann. Il testo di riferimento è in italiano, ma viene alt resì ut ilizzata durante lelezioni la terminologia in lingua inglese come avviamento alla consultazione dilet teratura scient ifica internazionale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensioneLe conoscenze teoriche presentate vengono sempre applicate alla risoluzione diproblemi specifici. Le esercitazioni che affiancano il corso sono incentrate sullarisoluzione di esercizi e problemi, con part icolare riferimento all'interfaccia t ra hardwaree software. Spesso i metodi risolut ivi vengono presentat i sot to forma algoritmica,sviluppando negli student i la capacità di strut turare procedure ut ili in numerosepart i dell'informat ica e non solo nello studio dell'architet tura degli elaboratori.

Autonomia di giudizioGli esercizi, che vengono propost i relat ivamente alla parte teorica svolta a lezione,possono venire risolt i individualmente o in gruppo. Il confronto con i compagni di corso,nel lavoro a casa o durante gli svolgiment i in aula, favorisce lo sviluppo di capacitàspecifiche per poter a chiarire ai compagni o ai docent i le proprie argomentazioni.Spesso gli esercizi propost i possono venire risolt i in modi molto diversi e l'ascoltodelle soluzioni proposte da alt ri permette di sviluppare la capacità di individuarestrut ture comuni, al di là delle apparent i differenze superficiali.

Abilità comunicat iveLe numerose discussioni sui diversi metodi per risolvere i problemi propost i consentonodi migliorare le capacità di comunicazione. Vengono inolt re abitualmente ut ilizzatedurante le spiegazioni (ed esplicitamenteevidenziate in classe) alcune modalità di comunicazione specifiche della tecnologiainformat ica.

Capacità di apprendimentoLo studio delle origini delle soluzioni tecnologiche e la loro introduzione mot ivata daconsiderazioni quant itat ive contribuisce a realizzare negli student i la capacità diapprendere in modo profondo e non soltanto superficiale e ripet it ivo. Le conoscenzecosì acquisite non sono mai rigide e definit ive, ma sono perfet tamente adattabili adogni evoluzione e cambiamento di prospett iva e di contesto.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Risultat i dell'apprendimento e modalità di verificaSaper comprendere e ut ilizzare in modo appropriato le tecniche relat ive alla

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rappresentazione dell'informazione. Saper lavorare a livello logico nella progettazionedi semplici ret i combinatorie e sequenziali sincrone. Conoscere l'architet tura di basedegli elaboratori secondo il Modello di Von Neumann sia a livello funzionale che dimicro-architet tura. Conoscere e saper ut ilizzare le principali tecniche diprogrammazione in linguaggio assembly per architet ture classiche.

Modalità di verifica/esameL'esame consiste in una prova scrit ta e un colloquio orale a cui si accede solo alsuperamento della prova scrit ta. E' possibile sostenere più volte la prova scrit ta maogni scrit to consegnato annulla lo scrit to precedente.

PROGRAMMA

I parte – Introduzione ai sistemi di elaborazione

Sistemi di elaborazioneEvoluzione storica e tecnologicaArchitet tura e organizzazione dei calcolatori elet t roniciModelli di sistema e livelli di astrazioneSistemi di numerazione binario, esadecimale e ot taleRappresentazione binaria dei numeri realiInformazioni di carat tere alfanumericoRappresentazione di suoni, immagini e video

II parte – Livello logico

Algebra delle ret iCircuit i logici elementariForme canoniche e t rasformazioniMinimizzazione logicaRet i combinatorieRet i sequenziali

III parte – Livello funzionale

Relazione tra livello funzionale e livello micro-architet turaOrganizzazione di un calcolatore modernoIl repertorio delle istruzioniLa CPUI sistemi di memoriaIl sot tosistema di I/O

IV parte – Architet tura e linguaggio assembly IA-32

Architet tura IA-32Le CPU IA-32: gest ione della memoria, registri, flagIstruzioni dell'assembly IA-32Set di ist ruzioni aggiunt ive dei moderni microprocessori: MMX, 3DNow!, SSE,SSE2Programmazione assembly ed interfaccia con il linguaggio C

V parte – Livello software

Cenni al sistema operat ivoCenni alla strut tura dei compilatori di linguaggi t ipo-CCenni alla generazione di codice assembly per un sotto-insieme del C

VI parte – Livello micro-architet tura

La microarchitet tura: progettazione hardwired e micro-programmata

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Approfondiment i sulle architet ture micro-programmateCenni alla strut tura di una architet tura micro-programmata compat ibile con leCPU t ipo NMOS 6502Gest ione del I/O a livello micro-architet tura: interrupt e DMAInterazione con il livello software

TESTI

Giacomo Bucci. Architet tura e organizzazione dei calcolatori elet t ronici -Fondament i, McGraw-Hill, 2004

David A. Patterson, John L. Hennessy. Strut tura e Progetto dei Calcolatori,Zanichelli, 2006.

William Stallings. Architet tura e organizzazione dei calcolatori - Progetto eprestazioni, Addison Wesley, 2004.

Andrew S. Tanenbaum. Architet tura dei Calcolatori, 5a edizione, Prent ice Hall, 2006.Randall Hyde. The Art of Assembly Programming, disponibile online.

NOTA

Per il materiale didatt ico e il programma dettagliato seguito a lezione cliccare qui:

ht tp://www2.unipr.it /~dalpalu/corsi/arch/arch1415.html

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=d3b2

Basi di DatiAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Enea Zaffanella (Titolare del corso)Recapito: 0521 906963 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 9SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Nella prima parte del corso verrà fornita un'introduzione all'ut ilizzo dei sistemi digest ione di basi di dat i, con part icolare riferimento ai sistemi che adottano il modellorelazionale. Argomento della seconda parte del corso saranno le metodologie etecniche di progettazione di una base di dat i relazionale. Il corso prevedel'introduzione ad uno specifico sistema di gest ione di basi di dat i, con esercitazioniprat iche e preparazione di un progetto da discutere in sede di esame.

PROGRAMMA

Introduzione ai sistemi di gest ione di basi di dat i.Il modello relazionale dei dat i.Algebra e calcolo relazionale.Il linguaggio SQL.

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Utilizzo di SQL nei linguaggi di programmazione.Gest ione delle t ransazioni.Sicurezza e gest ione dei dirit t i di accesso.Basi di dat i at t ive.Metodologie per il progetto di basi di dat i: progettazione concettuale, logica efisica.Il modello Ent ità-Relazione.Normalizzazione di schemi di basi di dat i.

TESTI

P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dat i: modelli e linguaggi diinterrogazione, McGraw-Hill, 2002.

The PostgreSQL Global Development Group, PostgreSQL 9.1.9 Documentat ion

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=9a2a

Biologia per BioinformaticaAnno accademico: 2009/2010Codice: 19171CdL: C26 Informat ica (t riennale pre-riforma)Docente: Prof. Riccardo Percudani (Titolare del corso)Recapito: 0521-905140 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 5SSD: Da definireModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMA

I component i della materia viventeLe macromolecole: aspett i chimici e biologici.ZuccheriLipidiAcidi nucleici e proteine come depositari della diversità biologica.

La cellulaLe membrane cellulari e le proteine di membrana.Cellule procariot iche e cellule eucariot iche. Organizzazione strut turale efunzionale della cellula eucariot ica: gli organelli.Il nucleo: conservazione e t rasmissione delle informazioni genet iche.Ribosomi, ret icolo endoplasmico, apparato di Golgi: biosintesi esmistamento delle proteine.Mitocondri e cloroplast i: t rasformazioni energet iche.Cromosomi, ciclo cellulare, divisione cellulare.Mitosi e meiosi

Acidi nucleici, informazione ed ereditarietàGli esperiment i di Mendel e le leggi della t rasmissione dei carat teriGli esperiment i di Morgan e la mappatura genet ica.Strut tura e nomenclatura delle basi azotate e dei nucleot idi. Lo scheletrocovalente degli acidi nucleici.La doppia elica del DNA.

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Denaturazione, rinaturazione e ibridazione del DNA. Analisi degli acidinucleici mediante elet t roforesi.La replicazione del DNA: carat terist iche fondamentali e basi chimiche. LeDNA polimerasi e le alt re proteine replicat ive. Meccanismi di replicazione.Il sequenziamento del DNA. La reazione polimerasica a catena (PCR).Ricombinazione e riparazione del DNA (cenni).L'RNA: strut tura e funzioni. La sintesi DNA-dipendente di RNA(trascrizione). RNA polimerasi e promotori. I fat tori di t rascrizione.Modificazioni dell'RNA dopo la t rascrizione.Il codice genet ico. La sintesi proteica.I livelli di regolazione dell'espressione genica. Sintesi RNA-dipendente di DNA (trascrit tasi inversa).Geni e genomi. Organizzazione del DNA nei virus, nei batteri e neglieucariot i.Evoluzione molecolare.

Le proteineI vent i amminoacidi present i nelle proteine. Il legame pept idico.I livelli di strut tura delle proteine: strut tura primaria, secondaria, terziaria equaternaria.Denaturazione e ripiegamento (folding) delle catene polipept idiche.Modificazioni covalent i delle proteine: fosforilazione, glicosilazione,proteolisi.Relazioni fra la strut tura delle proteine e la loro funzione.Proteine di membrana, proteine fibrose, proteine globulari

Enzimi, catalisi enzimat ica e metabolismoPrincipi termodinamici delle reazioni enzimat icheCaratterist iche generali e nomenclatura degli enzimiCaratterist iche della catalisi enzimat icaInibitori degli enzimiGlicolisiMetabolismo energet ico aerobico e anaerobicoSignificato energet ico dell'ATP e del NADHCiclo dell'acido cit ricoCatena respiratoria

TESTI

Purves, Sadawa, Orians, Heller. Element i di Biologia e Genet ica, terza edizione.Zanichelli, Bologna, 2005.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=146e

Calcolo NumericoAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Mauro Diligenti (Titolare del corso)Recapito: 0521-906918 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 12SSD: MAT/08 - analisi numericaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: Analisi Numerica (CdL in Matematica)

PROGRAMMA

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Stabilità, condizionamento e analisi dell'errore.Buona posizione e numero di condizionamento di un problema. Stabilità dimetodi numerici. Relazioni t ra stabilità e convergenza. Analisi a priori ed aposteriori. Sorgent i di errori nei modelli computazionali. Rappresentazione deinumeri. Il sistema posizionale e il sistema dei numeri float ing-point .Arrotondamento di un numero reale nella sua rappresentazione macchina.Operazioni di macchina effet tuate in virgola mobile.Interpolazione polinomiale di funzioni e dat i.Il problema dell'interpolazione polinomiale. Forma di Lagrange e di Newton delpolinomio interpolatore. Interpolazione lineare iterata. L'errore di interpolazione.Limit i dell'interpolazione polinomiale su nodi equidistant i e controesempio diRunge. Stabilità dell'interpolazione polinomiale. Interpolazione di Hermite. Splinelineari e cubiche interpolatorie. Convergenza.Integrazione numerica.Formule di quadratura interpolatorie. Formule di Newton-Cotes semplici ecomposite. St ime dell'errore. Integrali generalizzat i. Integrazione automat ica.Algebra lineare Numerica 1.Analisi di stabilità per sistemi lineari. Il numero di condizionamento di una matrice.Risoluzione di sistemi t riangolari. Il metodo di eliminazione gaussiana. L'effet todegli errori di arrotondamento. Pivot ing. Fattorizzazione LU. Matrici simmetrichee definite posit ive: fat torizzazione di Cholesky. Calcolo dell'inversa di unamatrice. Matrici t ridiagonali. Sistemi t ridiagonali a blocchi. Scaling.Ricerca di radici di equazioni non lineari.Condizionamento di una equazione non lineare. Il metodo di bisezione. I metodidelle corde, secant i, Regula Falsi. Teoremi di convergenza. Criteri di arresto. Ilmetodo Newton. Convergenza locale. Il metodo delle iterazioni di punto fisso.Risultat i di convergenza. Radici di polinomi algebrici. Il metodo di Newton-Horner.Il metodo di Bairstow. Il metodo di Newton per sistemi.

TESTI

V. Comincioli. Analisi numerica, Springer.G. Naldi, L. Pareschi, G. Russo. Introduzione al Calcolo Scient ifico. Metodi ed

applicazioni con Mat lab, McGraw-Hill.A. Quarteroni, R. Sacco, F. Saleri. Matemat ica numerica, Springer.J. Stoer. Introduzione all'analisi numerica, Vol. I, Zanichelli.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0dd9

ChimicaAnno accademico: 2015/2016Codice: 13103CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Luciano Marchiò (Titolare del corso)Recapito: 0521-905424 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 6SSD: CHIM/03 - chimica generale e inorganicaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

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Conoscenze e comprensione: Il Corso di Chimica ha lo scopo di fornire i concett ifondamentali indispensabili per intraprendere lo studio della Chimica. In part icolare ilcorso si propone di sot tolineare i principi fondamentali che, a part ire dalla strut turaelet t ronica dell'atomo, conducono alla strut tura delle molecole, alle aggregazionisupramolecolari fino ai solidi estesi (ret icolat i covalent i, metallici e ionici) e ai sistemicomplessi, nonché l'aspetto energet ico che at t raverso i principi della termodinamica consente la razionalizzazione della reatt ività chimica. Conoscenze e comprensione applicate: il corso fornisce gli strument i perreinterpretare in modo formale le conoscenze acquisite nell'ambito della chimica dibase, permettendo di legare la reatt ività chimica alla strut tura della materia e aifondament i della termodinamica. Capacità di apprendere: olt re agli strument i metodologici, il corso fornisce allostudente la capacità di leggere e analizzare la reatt ività chimica di base, rendendo lostudente in grado di leggere e comprendere test i di base. & nbsp; Capacità di comunicare: il corso si propone di permettere l'acquisizione di unlinguaggio formalmente corret to, st imolando la capacità di esprimere i contenut i inmodo chiaro e lineare. Autonomia di giudizio: Elaborazione di collegament i con concett i della chimica di basee rielaborazione in chiave formale delle conoscenze acquisite.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Le conoscenze acquisite e la capacità di comprensione dei concett i t rat tat i sonoverificat i at t raverso un esame scrit to e orale. L'esame scrit to viene condotto perverificare l'acquisizione e la comprensione formale dei concett i della chimica di base,nonchè la capacità di svolgere corret tamente calcoli stechiometrici. Il superamento dell'esame scrit to è condizione necessaria per accedere allosvolgimento dell'esame orale, volto a verificare la capacità dello studente di esporreconcett i anche complessi in modo chiaro, usando adeguatamente il linguaggiotecnico-scient ifico, e di ut ilizzare le conoscenze acquisite per collegare aspett i diversidella chimica di base.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Sono disponibili sul sito web del corso le slides ut ilizzate per le lezioni, una serie di esercizi modello svolt i e da svolgere, nonché una serie di domande preparatorie per la prova scrit ta finale e le prove scrit te ut ilizzate negli anni precedent i.Il docente riceve gli student i per chiariment i ediscussioni, previo appuntamento

PROGRAMMA

INTRODUZIONE:radici storiche della Chimica. Materia ed energia. Grandezze fisiche eloro unità di misura. Caratterist iche della materia. La massa. Le forze fondamentalidella natura. Sostanze e loro proprietà. Sistemi fisici; fasi e component i, miscele esoluzioni. FONDAMENTI DELLA TEORIA ATOMICA DELLA MATERIA Modelli atomici di Thomson e di Rutherford. Protone, neutrone, elet t rone. Numero

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atomico e peso atomico. Isotopi. Radiazione elet t romagnet ica. Teoria quant ist ica.Atomo di Bohr. Dualismo onda-part icella, relazione di de Broglie. Principio diindeterminazione di Heisenberg. Equazione d'onda di Schroedinger. Orbitali atomici enumeri quant ici per l'atomo di idrogeno. Atomi polielet t ronici. Principio di "aufbau"(principio di Pauli, regola di Hund). Configurazione elet t ronica degli element i. Sistemaperiodico. Principali proprietà periodiche. LEGAME CHIMICO: DALL' ATOMO ALLA MOLECOLA Tipi di legame chimico. Legame ionico. Introduzione al legame covalente. Strut ture diLewis. Elet t ronegat ività, legame covalente omo- ed eteropolare. Legami semplici elegami mult ipli. Geometria molecolare, teoria VSEPR. Teoria del legame di valenza(principi generali, risonanza, ibridizzazione). L'ibridizzazione nell'atomo di carbonio.Cenni relat ivi alla teoria dell'orbitale molecolare (molecola dell'ossigeno). Legamemetallico. Polarità delle molecole. Interazioni di van der Waals, legame a idrogeno. TERMODINAMICA Terminologia. Tipi di t rasformazioni. Funzioni di stato. Primo principio. Lavoro e calore.Entalpia. Termochimica. Degradazione dell'energia, disordine. Entropia. Secondoprincipio. Terzo principio. Energia libera di Gibbs. Condizioni di spontaneità di unprocesso chimico. EQUILIBRIO CHIMICO Reazioni chimiche ed equilibrio. Legge d'azione di massa. Costante di equilibrio.Energia libera di Gibbs e costante di equilibrio. Influenza esterna sull'equilibrio (principiodi Le Chatelier). Dipendenza della costante di equilibrio dalla temperatura. STATO GASSOSO Proprietà dei gas. Gas ideale. Leggi di Boyle e di Charles. Temperatura assoluta.Equazione di stato dei gas ideali. Gas reali. Liquefazione dei gas. STATO LIQUIDO Strut tura e proprietà dei liquidi Evaporazione. Tensione di vapore. Ebollizione, punto diebollizione. CAMBIAMENTI ED EQUILIBRI DI FASE Passaggi di stato. Diagrammi di stato. SOLUZIONI Tipi ed esempi. Composizione delle soluzioni, la concentrazione. Forze intermolecolaried entalpia di soluzione. Soluzioni ideali. Solubilità. Legge di Raoult e relat ivedeviazioni. Dissoluzione di un sale in acqua. Solvatazione. Proprietà colligat ive.Innalzamento del punto di ebollizione ed abbassamento del punto di congelamento.Pressione osmotica, osmosi, osmosi inversa. STATO SOLIDO Strut tura e proprietà dei solidi. Solidi cristallini e solidi amorfi. Classificazione dei solidicristallini (metallici, ionici, covalent i, molecolari). Polimorfismo, allotropia.

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EQUILIBRI IN SOLUZIONE Acidi e basi. Teoria di Bronsted-Lowry. Forza degli acidi e delle basi. Costant i didissociazione. Acidi poliprot ici. Relazione tra proprietà acido-basiche e strut tura. Acidie basi di Lewis. Prodotto ionico dell'acqua. pH, indicatori di pH. Idrolisi di un sale.Soluzioni tampone. Anfolit i. Sali poco solubili: prodotto di solubilità, effet to dello ionecomune. Titolazioni acido-base. CHIMICA ORGANICA Gli idrocarburi. Gruppi funzionali. Biomolecole. STECHIOMETRIA Dagli element i ai compost i: tavola periodica, numero di ossidazione,nomenclatura dei compost i inorganici; formula minima, molecolare, di strut tura. Lareatt ività: reazioni di salificazione, reazioni di scambio, reazioni di ossidoriduzione(dismutazioni) in forma molecolare e in forma ionica.I calcoli stechiometrici: mole, pesoequivalente, reagente in eccesso/difet to.

TESTI

P.ATKINS, L.JONES: "Principi di chimica", III edizione, 2012, Zanichelli, Bologna.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=daba

CompilatoriAnno accademico: 2009/2010CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Prof. Enea Zaffanella (Titolare del corso)Recapito: 0521 906963 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat ica

OBIETTIVINello studio del processo di compilazione di un linguaggio di programmazione siaffrontano problemi di analisi, progetto ed implementazione la cui soluzione è spessoparadigmat ica per problemat iche che ricorrono frequentemente nello sviluppo disistemi software di una certa complessità. Il corso si prefigge di fornire un'introduzionecomplessiva agli argoment i carat terist ici della materia, con l'approfondimento di alcuniaspett i ritenut i significat ivi.

PROGRAMMA

(Bozza)

Introduzione al corso.Macchine astrat te, interpret i e compilatori. Suddivisione del compilatore in front-end, middle-end e back-end. Strut ture di supporto alla compilazione ed all'esecuzione.

Il front-end.Analisi lessicale: automi, espressioni regolari e scanner. Analisi sintat t ica: grammatiche libere da contesto e parser. Analisi dipendente dal contesto: i controlli di semant ica stat ica.

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Strut ture di supporto alla compilazione.Tabelle dei simboli e schemi di allocazione della memoria.Astrazione procedurale: frame di at t ivazione e convenzioni di chiamata.Generazione del codice intermedio: t ipologie e schemi di t raduzione.

Il back-end.Selezione e schedulazione di ist ruzioni macchina.Allocazione dei registri.

Il middle-end.Introduzione ai problemi di ot t imizzazione del codice.Analisi data-flow e control-flow.Alcuni esempi di ot t imizzazione.

TESTIUno a scelta dei seguent i test i. In lingua italiana: Compilatori: Principi, tecniche estrument i (seconda edizione) A.V. Aho, M.S. Lam, R. Sethi, J.D. Ullman Pearson -Addison Wesley, 2009. In lingua inglese: Engineering a Compiler Keith D. Cooper andLinda Torczon Morgan Kaufmann, 2003 Compilers: Principles, Techniques and Tools(2nd edit ion) Alfred V. Aho, Ravi Sethi, Jeffrey D. Ullman and Monica S. Lam PearsonEducat ion, 2006.

NOTAPrerequisit i: è necessario avere dimest ichezza con gli argoment i t rat tat i nei corsi diFondament i di Programmazione, Algoritmi e Strut ture Dat i, Fondament idell'Informat ica, nonché almeno uno tra Metodologie di Programmazione o LinguaggiDichiarat ivi. E` consigliato avere seguito il corso di Linguaggi di Programmazione.Modalità d'esame: da stabilire (preferibilmente, svolgimento di un progetto).

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5896

CrittografiaAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Alessandro Zaccagnini (Titolare del corso)Recapito: 0521 906902 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6SSD: MAT/05 - analisi matemat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: ht tp://matemat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0f60

NOTA

Per calendario, orari ed aule delle lezioni, nonché programma del corso, modalità diesame, date degli appelli, ecc., gli student i sono pregat i di fare riferimento alla paginaweb del corso in avvalenza.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=2a6a

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Elementi di BioinformaticaAnno accademico: 2014/2015CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Riccardo Percudani (Titolare del corso)Recapito: 0521-905140 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6Modalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: ht tp://scienzebiologiche.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=d4f1

NOTA

Per calendario, orari ed aule delle lezioni, nonché programma del corso, modalità diesame, date degli appelli, ecc., gli student i sono pregat i di fare riferimento alla paginaweb del corso in avvalenza.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0b16

FisicaAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Luciano Tarricone (Titolare del corso)Recapito: +39-0521-905269 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 9SSD: FIS/01 - fisica sperimentaleModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Milestone del corso è il consolidamento di buone basi fisiche at te a sviluppare unabuona cultura scient ifica ut ile a fornire allo studente gli strument i per apprezzare lepotenzialità applicat ive dell'informat ica agevolandone in futuro la capacità di dimuoversi in ambient i mult idisciplinari. Questa condizione è oggi sempre più richiestaper essere in grado di progettare, modelliizzare e sviluppare soluzioni innovat ive. Aquest i fini, i contenut i e le modalità di svolgimento del corso sono orientat i all'acquisizione di una conoscenza generale dei principi e delle leggi fondamentali dellafisica classica: a)Meccanica del punto e dei sistemi; b) Termometria,calorimetria etermodinamica; c) Fenomeni elet t rici e Magnet ici.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Tenuto conto della durata semestrale del corso (9 CFU) piut tosto che una improbabiletentat ivo di esaminare in modo completo ed esaust ivo leggi e fenomeni della fisicaclassica, il corso mira a descrivere, anche quant itat ivamente, un numero scelto diesempi significat ivi. Si rit iene infat t i che tale approccio sia il più efficace ad introdurre lostudente ad un metodo di lavoro (metodo scient ifico), cioè sapere osservare edescrivere l'evoluzione dei fenomeni naturali comprendendo il significato e lecorrelazioni t ra le grandezze fisiche che ne permettono una rappresentazione

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quant itat iva.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni in classe e colloqui indivuduali.

PROGRAMMA

1) Introduzione. Il mondo fisico: dal micro al macrocosmo. Fisica e informat ica: il ruolodelle nuove tecnologie nella ricerca e nello sviluppo di applicazioni innovat ive.

2) Gli strument i di base: richiami di element i di matemat ica di base. Le grandezzefisiche. Il concetto Galileiano di misura e di metodo scient ifico. Sistemi di unità dimisura. Scalari e vet tori. Algebra vettoriale.. L'incertezza nelle misure: cenniall'approccio stat ist ico. Rappresentazione dei dat i sperimentali.

3) Cinematica del punto materiale.Legge oraria, posizione, velocità, accelerazione. Moto 1D con accelerazione nulla ocostante. Moto in 2D: moto di un proiet t ile, moto circolare. Accelerazione tangenzialee radiale.

4) Dinamica del punto materiale.Il concetto di forza e prima legge di Newton, massa inerziale; seconda legge di Newtone la legge di azione e reazione. Esempi di forze: forza gravitazionale e peso, forze diat t rito.

5) Applicazioni delle leggi di Newton..Piano inclinato e reazioni vincolari. Forze di richiamo e moto armonico: forza elast ica eoscillazioni di una molla, pendolo semplice. Moto circolare e moto armonico.

6) Lavoro ed energia.Lavoro delle forze. Energia cinet ica e energia potenziale. Forze conservat ive e nonconservat ive. Teorema dell'energia cinet ica. Conservazione dell'energia meccanica.

7) Dinamica dei sistemi.Sistemi a molte part icelle. Centro di massa. Quant ità di moto e sua conservazione.Momento meccanico e momento angolare di corpi rigidi in rotazione intorni ad un assefisso. Conservazione del momento angolare in casi semplici. Forze impulsive eteorema dell'impulso. Urt i. Problemi d'urto elast ico ed non elast ico.

8) Element i di termologia, calorimetria e principi della e termodinamica.Descrizione macroscopica di un gas perfet to. Concetto di temperatura e principio zerodella termodinamica. Funzioni di stato. Calore ed energia interna. Calore specifico.Lavoro nelle t rasformazioni termodinamiche. Conservazione dell'energia e primoprincipio della termodinamica. Il secondo principio della termodinamica. Rendimentodelle macchine termiche e macchine frigorifere ideali. Il concetto di entropia.

9) Element i di Elet t rostat ica.Cariche elet t riche e legge di Coulomb. Definizione del campo elet t rico. La legge diGauss per i campi elet t rici. Applicazioni. Il potenziale elet t rico. Energia potenzialeelet t rostat ica.

10) Conduttori in equilibrio elet t rostat ico.Potenziale di un conduttore. Capacità elet t rica. Condensatori. Condensatori in serie ein parallelo. Energia accumulata in un condensatore

11) Corrente elet t rica. Circuit i in corrente cont inua.Corrente elet t rica e densità di corrente. Resistenza elet t rica e legge di Ohm. Forzaelet t romotrice. Legge di Joule. Resistenze in serie e in parallelo. Circuit i RC

12) Fenomeni magnet ici stazionari nel vuoto.

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Forza di Lorentz e definizione del campo magnet ico. Forza esercitata da un campomagnet ico su una corrente elet t rica. Campo magnet ico generato da corrent i. Il campomagnet ico di un filo ret t ilineo indefinito. La forza tra due corrent i parallele. Assenza dicariche magnet iche isolate. Legge di Ampere e teorema della circuitazione. Il campomagnet ico di un solenoide.

13) Campi elet t rici e magnet ici variabili nel tempo.Induzione magnet ica. Legge di Faraday-Neuman. Alcuni esempi e applicazioni Cennialle equazioni di Maxwell.

NOTA: per gli student i fuori corso del vecchio ordinamento (iscrit t i al corso di laurea inInformat ica della classe 26) l'esame vale 6 CFU e i gli argoment i 9-13 non fanno partedel programma d'esame.

Viceversa, gli student i che abbiano già sostenuto l'esame del vecchio ordinamento eche decidano di passare all'ordinamennto in vigore, gli argoment i 9-13 cost ituiscono iltema del colloquio integrat ivo che devono sostenere per ot tenere la convalida dell'esame da 9 CFU ove il CdL non valut i diversamente per il recupero dei CFU mancant i.

TESTI

D. Halliday, R. Resnick, J. Walker. Fondament i di Fisica. Meccanica, Termiologia,Elet t rologia, Magnet ismo, Ott ica. ed. Ambrosiana, Milano.

J.S. Walker, Fondament i di Fisica, Pearson Educat ion Italia

NOTA

Registrazione al corso: Tutt i gli student i iscrit t isi al primo anno del CdL in Informat icanel presente A.A. 2014-15, sono pregat i di REGISTRARSI prima dell'inizio del corso,secondo modalità indicate neiia piatagorma ESSE.3. Rimane tut taviatempotaneamente at t ivo e accessibile il sito campusnet del corso:

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=a71a;sort=DEFAULT;search=%7bdocente%7d%20%3d%7e%20%2f%5cbtarricone%5cb%2f;hits=1campusnet.

La registrazione al corsi (ESSE-3) permette l'accesso all'iscrizione agli appelli d'esamee consente di ricevere diret tamente dal docente in tempo reale tut te le informazioni,per accedere al test in it inere ed usufruire del materiale didatt ico messo a lorodisposizione.

Prerequisit i: Sebbene l'approccio prevalentemente fenomenologico ut ilizzato nel corsoconsenta di limitare, per il formalismo matematico, al livello indispensabile ad unainterpretazione quant itat iva di principi e leggi e alla risoluzione di esercizi, siraccomanda una conoscenza, almeno operat iva, degli strument i di calcolo e deiconcett i di base della matematica ampiamente sviluppat i nel I semestre nell'ambitodel corso di Analisi Matemat ica e completat i nell'ambito del corso di Algebra eGeometria del II semestre.

In part icolare si raccomanda una sufficiente conoscenza dei seguent i argoment i:

Element i di Algebra e Geometria analit ica : equazioni di II grado; coordinatecartesiane nel piano e nello spazio; equazioni di curve notevoli e lororappresentazione grafica (ret ta, parabola, circonferenza, iperbole, ellisse). Are evolumi di figure notevoli; teorema di Pitagora. Element i di t rigonometria: il cerchio t rigonometrico; misura di angoli in gradi eradiant i; risoluzione del t riangolo ret tangolo.Numeri complessi: forma algebrica, t rigonometrica ed esponenziale;.Funzioni: funzioni reali di variabile reale, funzioni monotone; potenze con

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1) Giovedì 05/02/15 (I appello) SCRITTO Aula Newton (plesso Fisico) 9:30 Venerdì 06/02/15 ORALE Aula D (Dip. Mat.)9:002) Venerdì 20/02/15 (II�ppello) SCRITTO Aula Newton(plesso Fisico 9:30 Lunedì 23/02/15 ORALE Aula F (Dip. Mat.) 9:00

esponente reale, funzioni esponenziali e logaritmiche; angoli, funzionit rigonometriche; rappresentazione grafica.Limit i: limit i di funzioni reali di variabile reale.Derivate: rapporto incrementale, derivata, significato geometrico; regole diderivazione (somma, prodotto, quoziente di due funzioni).Serie: Sviluppo in serie di Taylor.Integrali: integrali indefinit i; interpretazione geometrica, integrazione per part i eper sost ituzione; calcolo di integrali di funzioni elementari.

Note organizzat ive:

a) Frequenza del corso, (b) modalità d'esame, (c) criteri di valutazione, (d) calendariodegli appelli

(a) Frequenza: Una frequenza at t iva e, per quanto possibile, cont inua consente allostudente di partecipare al lavoro in classe, incluse le occasioni di test e verificadurantele esercitazioni. A prova dell'ut ilità di una frequenza at tenta e cont inua valga laconsiderazione stat ist ica consolidata dall'esperienza del docente: il 70-80 % deglistudent i in corso e frequentant i supera l'esame prima dell'inizio dell'A.A. successivo.Anche per queste ragioni, la frequenza è monitorata per ciascuna lezione a cura deldocente e cost ituisce elemento integrat ivo della valutazione finale.

Tuttavia, una frequenza saltuaria (ad esempio student i lavoratori) non impedisce astudent i di presentarsi alla prova di metà corso (prova in it inere) e all'esame finalesecondo le regole di seguito indicate,

(b) Modalità d'esame: l'esame prevede una prova scrit ta seguita da una prova orale.Tutt i gli student i (in corso o fuori corso) interessat i a presentarsi alle prove d'esamepossono iscriversi on-line agli appelli secondo tempi e modalità riportate nellapiat taforma ESSE-3 e nel sito de. Gli student i che frequentano il corso 2014-15 possono usufruire di 1 prova in it inere (prova di metà corso) che insieme agli alt rielement i di valutazione raccolt i dal docente durante il corso ( frequenza, esercitazioniinnclasse) contribuirà alla valutazione complessiva finale.

Nel casi di una valutazione parziale molto posit iva lo studente potrà abbederediret tamente alla prova finale orale. In ogni caso, rimane facoltà dello studenteiscriversi comunque all'esame scrit to ove egli desideri migliorarela valutazioneproposta.

(d) Criteri di valutazione

Allo scopo di incoragguiare una partecipazione assidua e at t iva alle lezioni,esercitazioni, esercizi in classe e, discussioni collet t ive e/o individuali sui temipresentat i nelle lezioni frontali, la valutazione finale si formerà pesando, a insindacabileparere della commissione d'esame, sulla base dei seguent i pesi assegnat i a ciascunelemento di valuitazione raccolto:

Frequennza alle lezioni 0 - 15 %

Lavto in classe (class w 0 - 35 %

Esame scrit to (finale 0 - 50 %

Esame orale &nb sp; ; 50 %

(c) APPELLI 2015

ORARIO

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3) Giovedì 18/06/15 I(pre\appello)SCRITTO Aula Newton(plesso Fisico)9:30 Luned 22/06/15 ORALE Aula D (Dip. Mat.)9:004 ) Mercoledì 01/07/15 I(I�ppello)SCRITTO Aula Newton(plesso Fisico)9:30 Gioved 02/07/15 ORALE Aula D (Dip. Mat.) 9:00 5) Mercoledì 15/07/15 I(II�ppello)SCRITTO Aula Newton(plesso Fisico) 9:30 Giovedì 16/07/15 ORALE Aula D (Dip. Mat.) 9:006) Gioved 03/09/15 (I�ppello) SCRITTO Aula Newton (plesso Fisico)9:30 Venerdì 04/09/15 ORALE Aula B (Dip. Mat.)9:00 7 ) Giovedì 24/09/15 II(I�ppello)SCRITTO Aula Newton(plesso Fisico)9:30 Venerd 25/09/15 ORALE Aula M (Dip. Mat.) 9:00

LEZIONI

Giorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=a71a

Fondamenti dell'InformaticaAnno accademico: 2015/2016Codice: 07581CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Roberto Bagnara (Titolare del corso)Recapito: 0521 906917 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 9SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Il corso comprende due part i dist inte e complementari: una parte sui fondament imatemat ici dell'informat ica, l'alt ra sui principi e paradigmi dei linguaggi diprogrammazione.

Fondament i matemat ici dell'informat ica:

Il corso fornisce gli strument i formali e le nozioni fondamentali per studiare problemitrat tabili e non mediante calcolatore. Viene presentata la teoria degli automi e deilinguaggi formali, teoria a fondamento della descrizione e dell'implementazione deilinguaggi di programmazione. Vengono poi illustrat i i concett i e la natura dei problemiche ammettono soluzione effet t iva, ovvero dei problemi risolvibili mediante calcolatore.

Principi e paradigmi dei inguaggi di programmazione:

L'interazione con i computer avviene in molt i modi: quando il comportamento che sidesidera ot tenere è semplice o già codificato, si possono usare formalismi poveri edintuit ivi. Per comunicazioni più sofist icate non si può prescindere dall'impiego diformalismi dall'elevato potere espressivo. I linguaggi di programmazione offrono unavast issima gamma di notazioni per la specifica dei comportament i che si richiedono adun computer. Lo studio dei linguaggi di programmazione è affascinante ed importante.In primo luogo perché lo studio dei principi fondamentali (valori, legami, controllo,astrazione, incapsulazione, oggett i, moduli, nondeterminismo, t ipi, ...) e della lororealizzazione nei vari linguaggi (C, C++, Fortran, Pascal, OCaml, Java, Python, ...) aiuta

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a capire ciò che veramente conta nella scelta di un linguaggio di programmazione, benal di là della "moda" del momento. In secondo luogo, perché lo studio comparato deilinguaggi conduce ad affinare l'abilità e lo st ile di programmazione quali che siano ilinguaggi che, in un dato momento della propria vita professionale, si usanomaggiormente. Infine, più spesso di quanto non si creda la soluzione di un problemainformat ico passa per la definizione di un linguaggio e dalla realizzazione di una"macchina" che lo interpreta.

PROGRAMMA

Fondament i matemat ici dell'informat ica:

Cenni introdutt ivi sul concetto di algoritmo, sulla rappresentazionedell'informazione, e sull'architet tura del calcolatore.Linguaggi formali.Espressioni regolari.Automi a stat i finit i.Grammatiche generat ive.Linguaggi liberi dal contesto.Macchine di Turing.Funzioni calcolabili e non.Calcolabilità e linguaggi di programmazione.Cenni su insiemi ricorsivi e ricorsivamente enumerabili.

Linguaggi di programmazione:

Descrizione dei linguaggi di programmazione.Nomi e ambiente.Gest ione della memoria.Strut ture e astrazioni del controllo.Strut ture e astrazioni dei dat i.

TESTI

A. Dovier, R. Giacobazzi. Fondament i dell'Informat ica: Linguaggi Formali eCalcolabilità.A. M. Pit ts. Regular Languages and Finite Automata.I. Mastroeni. Eserciziario per il corso ``Fondament i dell'Informat ica: LinguaggiFormali e Calcolabilità''.U. Solit ro. Linguaggi Formali, Computabilità e Complessità: Esercizi risolt i, 2006.A. Pettorossi. Automata Theory and Formal Languages, Aracne Edit rice, 2006.ISBN: 88-548-0889-X.A. Pettorossi. Elements of Computability, Decidability, and Complexity, AracneEditrice, 2006. ISBN: 88-548-0682-X.M. Gabbrielli e S. Mart ini. Linguaggi di programmazione: principi e paradigmi,Seconda edizione. McGraw-Hill Italia, 2011. ISBN 88-386-6573-8.

NOTA

Prerequisit i: Fondament i di programmazione.

Sinergie: Metodologie di programmazione.

Mailing list del corso: Fondament i-Informat ica.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=8ad8

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Fondamenti di Programmazione AAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Gianfranco Rossi (Titolare del corso)Recapito: 0521906909 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Il corso (integrato con quello di "Fondament i di Programmazione B") si propone difornire le basi della programmazione imperat iva, ut ilizzando come linguaggio diriferimento il linguaggio di programmazione C++.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Acquisizione delle conoscenze di base per la progettazione e la realizzazione disemplici programmi scrit t i in un linguaggio di programmazione convenzionale. Inpart icolare, acquisizione di buone conoscenze degli strument i di programmazionemessi a disposizione dal sot toinsieme del linguaggio C++ relat ivo alla programmazioneimperat iva.

Acquisizione delle capacità di ut ilizzare le tecniche di analisi dei problemi e leconoscenze sugli strument i di programmazione acquisite, per risolvere in modoalgoritmico semplici problemi prat ici (quali, ad esempio, problemi di calcolo matematico,di ordinamento di dat i, di gest ione di archivi) e quindi t radurre tali soluzioni inprogrammi eseguibili t ramite calcolatore.

Sviluppo di capacità di analisi, di astrazione (intesa principalmente come capacità didescrivere e comprendere un'ent ità in termini delle funzioni offerte piut tosto che deidettagli della sua implementazione), di scomposizione di problemi in sot toproblemi, e disviluppo di soluzioni "dall'alto al basso" ("top.down") e per raffinament i successivi.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni gest ite mediante la piat taforma di e-learning di Ateneo LEA(http://lea.unipr.it /course/view.php?id=324 ).

PROGRAMMA

Si veda la pagina Web all'indirizzohttp://people.math.unipr.it /gianfranco.rossi/Teaching/FondProgr/programmaA.html< /p>

TESTI

Si veda la pagina del corsoall'indirizzo ht tp://people.math.unipr.it /gianfranco.rossi/Teaching/FondPro

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gr/programmaA.html

NOTA

Per queste ed alt re informazioni si veda la pagina Web del corsoall'indirizzo ht tp://www.math.unipr.it /~gianfr/Teaching/FondProgr/.

Esame integrato con Fondament i di Programmazione B.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=51fe

Fondamenti di Programmazione BAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Gianfranco Rossi (Titolare del corso)Recapito: 0521906909 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso (integrato con quello di "Fondament i di Programmazione A") si propone difornire le basi della programmazione "orientata agli oggett i", ut ilizzando comelinguaggi di riferimento i linguaggi di programmazione C++ e Java.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Acquisizione delle conoscenze di base per la progettazione e la realizzazione diprogrammi "object-oriented", con part icolare riferimento agli strument i diprogrammazione messi a disposizione dal C++ e da Java.

Acquisizione delle capacità di ut ilizzare le tecniche di analisi dei problemi e leconoscenze sugli strument i di programmazione acquisite per realizzare programmiC++ e Java concret i, eseguibili t ramite calcolatore.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni gest ite mediante la piat taforma di e-learning di Ateneo LEA(http://lea.unipr.it /course/view.php?id=324 ).

PROGRAMMA

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Si veda la pagina Weball'indirizzo ht tp://people.math.unipr.it /gianfranco.rossi/Teaching/FondProgr/programmaB.html

TESTI

Si veda la pagina del corsoall'indirizzo ht tp://people.math.unipr.it /gianfranco.rossi/Teaching/FondProgr/programmaB.html

NOTA

Per queste ed alt re informazioni si veda la pagina Web del corsoall'indirizzo ht tp://www.math.unipr.it /~gianfr/Teaching/FondProgr/.

Esame integrato con Fondament i di Programmazione A.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3b86

Gestione delle Configurazioni del SoftwareAnno accademico: 2008/2009CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Lars Bendix (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 5SSD: INF/01 - informat ica

OBIETTIVIThe course explains the general concepts and principles of SCM. It will give anunderstanding of how an SCM system is composed from processes, tools and people- and show how SCM can service and support other parts of the softwaredevelopment organizat ion.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOAfter successful complet ion of the course the student will be able to: - ident ify andexplain problems caused by missing or bad SCM - describe and mot ivate t radit ionalSCM and its act ivit ies - describe and mot ivate principles for developer-oriented SCM -create and define processes for different SCM tasks - select and adapt general SCMprinciples to specific contexts - structure and write an SCM plan

PROGRAMMA

Introduct ion, mot ivat ion and overview

Construct ion site:

Co-ordinat ion, communicat ion, baselines, distributed development

The study:

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workspace, reproducibility, long transact ions, compositon mode, change sets

The library:

Ident ificat ion, repository structure, t raceability, strategies for branching and merging

Tradit ional configurat ion management:

Configurat ion Ident ificat ion, Configurat ion Control, Configurat ion Status Account ing,Configurat ion Audit , SCM plans, SCM roles

SCM and more:

Agile development methods, Product Data Management, Open Source Software,Software Product Families

Computer labs:

CVS, Perforce

TESTICompilat ion of various texts provided by the lecturer.

NOTALanguages used on the course: - writ ten communicat ion: English - oralcommunicat ion: Italian The first part of the course (foundat ion) will be in the periodfrom March 12 to April 10. The second part of the course (specializat ion) will be in theperiod from April 27 to April 30. The exam dates will be fixed in accordance withstudent requests.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=e638

Ingegneria del SoftwareAnno accademico: 2015/2016Codice: 06015CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Federico Bergenti (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 9SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Proporre un percorso che, partendo dall'analisi della Software Crisis e passando per lostudio dei t radizionali modelli di sviluppo, arrivi a definire i fondamentali aspett iarchitet turali dei moderni sistemi software.

Il corso prevede, olt re a lezioni teoriche, una serie di esercitazioni in aula e inlaboratorio sulla parte relat iva al linguaggio Java.

Con riferimento agli Indicatori di Dublino:

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Conoscenza e capacità di comprensioneIl corso introduce i primi concett i relat ivi all'ingegneria del software. Part icolare enfasi èdata alla comprensione delle metodologie classiche. Il testo di riferimento è in italiano,ma viene alt resì ut ilizzata durante le lezioni la terminologia in lingua inglese comeavviamento alla consultazione di let teratura scient ifica internazionale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensioneLe conoscenze teoriche presentate vengono sempre applicate alla risoluzione diproblemi specifici. Le esercitazioni che affiancano il corso sono incentrate sullarisoluzione di esercizi e problemi, con part icolare riferimento alla realizzazione diapplicazioni Web in Java. Spesso i metodi risolut ivi vengono presentat i sot to formaalgoritmica, sviluppando negli student i la capacità di strut turare procedure ut ili innumerose part idell'informat ica e non solo nello studio dell'ingegneria del software.

Autonomia di giudizioGli esercizi, che vengono propost i relat ivamente alla parte teorica svolta a lezione,possono venire risolt i individualmente o in gruppo. Il confronto con i compagni di corso,nel lavoro a casa o durante gli svolgiment i in aula, favorisce lo sviluppo di capacitàspecifiche per poter a chiarire ai compagni o ai docent i le proprie argomentazioni.Spesso gli esercizi propost i possono venire risolt i in modi molto diversi e l'ascolto dellesoluzioni proposte da alt ri permette di sviluppare la capacità di individuare strut turecomuni, al di là delle apparent i differenze superficiali.

Abilità comunicat iveLe numerose discussioni sui diversi metodi per risolvere i problemi propost i consentonodi migliorare le capacità di comunicazione. Vengono inolt re abitualmente ut ilizzatedurante le spiegazioni (ed esplicitamenteevidenziate in classe) alcune modalità di comunicazione specifiche della tecnologiainformat ica.

Capacità di apprendimentoLo studio delle origini delle soluzioni tecnologiche e la loro introduzione mot ivata daconsiderazioni qualitat ive e quant itat ive contribuisce a realizzare negli student i lacapacità di apprendere in modo profondo e non soltanto superficiale e ripet it ivo. Leconoscenze così acquisite non sono mai rigide e definit ive, ma sono perfet tamenteadattabili ad ogni evoluzione e cambiamento di prospett iva e di contesto.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Risultat i dell'apprendimento e modalità di verificaSaper comprendere e ut ilizzare in modo appropriato le tecniche relat ive all'analisi,progettazione, realizzazione, test ing e validazione del software. Saper lavorare inJava per la realizzazione di semplici architet ture software. Conoscere le basi delproject management. Conoscere e saper ut ilizzare le principali tecniche per larealizzazione di applicazioni Web in Java.

Modalità di verifica/esameL'esame consiste in una prova scrit ta e un progetto a cui si accede solo alsuperamento della prova scrit ta. E' possibile sostenere più volte la prova scrit ta maogni scrit to consegnato annulla lo scrit to precedente.

PROGRAMMA

Processi di Sviluppo del SoftwareIl processo di sviluppo del software: aspett i economici, organizzat ivi emetodologici; il gruppo di lavoro; prodotto software e processo; il ciclo di vita deisistemi software; modelli di sviluppo software: modello t radizionale a cascata;modello evolut ivo e a fontana, alt ri modelli.Linguaggi di Modellazione del SoftwareModellazione del software: modelli e linguaggi di specifica; il linguaggio UML; uso

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di UML entro i progett i informat ici; gli strument i CASE.Analisi dei Requisit iAnalisi e specifica dei requisit i:l'interazione con il cliente e la formalizzazione deirequisit i; il metodo dei casi d'uso e le sue applicazioni; risultat i del processo dianalisi.Architet ture SoftwareLe architet ture software: architet ture software per piccoli sistemi; architet tureclient-server, mult i-t ier e Web; il pat tern MVC e le sue applicazioni; riuso dellecomponent i server e approccio mult icanale.Ambient i di Sviluppoil linguaggio Java; l'architet tura di Java2; Java e le proprietà di oggett i; sistemimult i-t ier in Java; sistemi Web in Java; cenni al linguaggio C# e all'architet tura.NET.Progettazione di Software e CodificaProgettazione dei sistemi software: principi e metodi di progettazione; principi dimodularità ed incapsulamento; la progettazione orientata agli oggett i; i "designpatterns" ed il loro uso; regole di scrit tura del codice.Test ing, Verifica e ValidazioneLa fase di test , sviluppi parziali e test parziali (scatola bianca e scatola nera);test di aggregazione; test su dat i reali; test di regressione; collaudo; entrata inproduzione e manutenzione ordinaria; case study.Metodologie di gest ione dei progett i software: il project managementLa conduzione operat iva di un progetto: impostazione e definizione di obiet t ivi;analisi dei vincoli; scelta di strument i e architet ture; il lavoro in team; metriche ediagrammi ut ili (Gantt , PERT, ...); il problema della documentazione;comunicazione entro e fuori un team; evoluzione e manutenibilità dei sistemi,manutenzione evolut iva.

TESTI

C. Ghezzi, A. Fuggetta, S. Morasca, A. Morzent i, M. Pezze, Ingegneria del Software,Mondadori Informat ica, II edizione Simon Bennett , John Skelton, Ken Lunn, UML, McGraw-Hill Bruce Eckel, Thinking in Java, disponibile presso ht tp://www.mindview.net, IIedizione Bruce Eckel, Thinking in Patterns, disponibile presso ht tp://www.mindview.netE. Gamma, R. Helm, R. Johnson, J. Vlissides, Design Patterns, Addison-Wesley

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=cd14

Intelligenza ArtificialeAnno accademico: 2015/2016Codice: 06149CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Federico BergentiRecapito: [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: Facoltat ivaModalità di valutazione: Prova prat ica

PROGRAMMA

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Intelligenza art ificiale e agent iCapitoli 1 e 2 del testo. Introduzione all'intelligenza art ificiale e alla metafora diagente razionale.Soluzione di problemi mediante la ricercaCapitoli 3 e 4 del testo. Soluzione di problemi basata sulla ricerca nello spaziodegli stat i. Ricerca in ampiezza e ricerca in profondità. Metodi di ricercainformata: algoritmo A*. Metodi di ricerca locale: algoritmi genet ici ed evolut ivi.Giochi e soluzione di problemi con avversari Capitolo 5 del testo. Risoluzione di giochi basata sulla ricerca: algoritmo minimaxe potatura alfa-beta.Problemi di soddisfacimento di vincoliCapitolo 6 del testo. Problemi di soddisfacimento di vincoli. Risoluzione mediantebacktracking. Tipi di consistenza e algoritmi di arc-consistency. Forwardchecking e algoritmi di mantenimento della consistenza locale.Agent i basat i su teorie logicheCapitoli 7, 8 e 9 del testo. Logica proposizionale, clausole e risoluzione. Logica delprim'ordine e cenni alla risoluzione e alla programmazione logica. La pianificazione.Capitolo 11 del testo. Caratterist iche generali di un sistema di pianificazione. Ilmondo dei blocchi. STRIPS. Pianificazione nel mondo reale: pianificazionecondizionale e controllo dell'esecuzione.Rappresentazione strut turata della conoscenzaLogica descrit t iva e ret i ad ereditarietà strut turata. Ontologie e applicazioni alWeb semant ico.L'apprendimento.Capitolo 18 del testo. Apprendimento indutt ivo: alberi di decisione.Apprendimento per rinforzo.Ret i neurali.Percettrone e ret i feed-forward. Apprendimento per rinforzo e algoritmo di backpropagat ion.Sistemi mult i-agenteAgent i e i sistemi mult i-agente cooperant i e concorrent i. Comunicazione fraagent i e at t i linguist ici. FIPA e il modello BDI (con cenni alla logica modale).

TESTI

Stuart Russell e Peter Norvig. Intelligenza art ificiale: un approcciomoderno(traduzione italiana della seconda edizione). UTET Libreria, 1998. A cura diLuigia Carlucci Aiello.

Materiale scaricabile dalla pagina ht tp://www.ce.unipr.it /people/bergent i/teaching

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1eec

Laboratorio di Algoritmi e Strutture DatiAnno accademico: 2008/2009Codice: 15397CdL: C26 Informat ica (t riennale pre-riforma)Docente: Grazia Lott i (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 4SSD: INF/01 - informat ica

PROGRAMMA

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Si veda il programma di Algoritmi e Strut ture Dat i 1.

NOTAEsame integrato con Algoritmi e Strut ture Dat i 1.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=9206

Laboratorio di Basi di DatiAnno accademico: 2009/2010Codice: 18531CdL: C26 Informat ica (t riennale pre-riforma)Docente: Prof. Enea Zaffanella (Titolare del corso)Recapito: 0521 906963 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 2SSD: INF/01 - informat ica

PROGRAMMASi veda il programma del corso Basi di Dat i.

NOTAEsame integrato con Basi di Dat i.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=e874

Laboratorio di Programmazione di ReteAnno accademico: 2010/2011Codice: 18532CdL: C26 Informat ica (pre-riforma)Docente: Dott . Roberto Alfieri (Titolare del corso)Recapito: 0521 906214 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 4SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMAProtocolli e applicat ivi di rete: Ut ilizzo e configurazione dei principali protocolli di

TCP/IP.I Socket: socket TCP e socket UDP, programmazione in C.La sicurezza delle ret i. Tipi di at tacchi e contromisure, firewall, principi di crit tografia

applicata, autent icazione, SSL e TLS.Programmazione distribuita. Paradigmi per la programmazione di rete, Message

Passing, RPC, Web Services, Grid comput ing.

NOTA

Esame integrato con Ret i di Calcolatori.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=8635

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Laboratorio di Sistemi DistribuitiAnno accademico: 2008/2009CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Dott . Roberto Alfieri (Titolare del corso)Recapito: 0521 906214 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 2SSD: INF/01 - informat ica

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=87f0

Laboratorio di Sistemi OperativiAnno accademico: 2009/2010Codice: 16594CdL: C26 Informat ica (t riennale pre-riforma)Docente: Prof. Alessandro Dal Palu' (Titolare del corso)Recapito: 0521 906962 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 4SSD: INF/01 - informat ica

PROGRAMMA

Il sistema operat ivo Unix/Linux. Storia, strut tura, interfaccia utente, installazionee amministrazione.La shell di Unix. La shell Bash, shell script ing, i filt ri.Programmazione di Sistema in C. Chiamate e librerie di sistema, controllo deiprocessi, comunicazioni t ra processi, thread e mult ithreading, accesso al file-system e I/O.Progetto di implementazione dei concett i studiat i nel corso

NOTAEsame integrato con Sistemi Operat ivi.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=7119

Lingua IngleseAnno accademico: 2015/2016Codice: 13259CdL: L31 Informat icaDocente: Recapito: []Tipologia: Per la prova finale e per la conoscenza della lingua stranieraAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 3Modalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

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Portare gli student i al livello B1 di conoscenza della lingua inglese in base al Quadro diRiferimento Europeo.

PROGRAMMA

Argoment i principali

Grammatica

gli art icoli e i dimostrat ivi

i possessivi e il genit ivo sassone

i pronomi personali

some / any e compost i

i sostant ivi contabili e non-contabili

much / many / a lit t le / a few

i comparat ivi e superlat ivi

i pronomi relat ivi

le principali preposizioni di tempo e di luogo

le domande indiret te

le principali congiunzioni

i principali verbi + preposizioni

Present Simple e Cont inuous

Past Simple e Cont inuous

Present Perfect Simple

il futuro (going to, will, Present Simple, Present Cont inuous)

il Condizionale 1 e le subordinate temporali (when, after, etc. + Present Simple)

il Passivo (Present Simple, Past Simple, Present Perfect)

i verbi modali (can, could, must, will, would, should)

Lessico

spelling

numeri (prezzi, quant ità, date, ecc.)

tempo libero

luoghi pubblici e negozi

lavori e professioni

cibi e bevande

tempo atmosferico

abbigliamento

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part i del corpo e problemi di salute

mezzi di t rasporto

oggett i d'uso quot idiano

Funzioni

presentazioni e salut i

comunicare al telefono

descrivere persone (aspetto e personalità)

esprimere l'ora, date, appuntament i, ecc.

descrivere abitudini, rout ine e azioni quot idiane

ordinare al ristorante o in albergo

comprendere cartelli, avvisi, et ichette

fornire/comprendere indicazioni stradali

descrivere viaggi, vacanze, ecc.

descrivere oggett i (dimensioni, colore, forma, ecc.)

dare avvert iment i o diviet i

esprimere obbligo o assenza d'obbligo

esprimere accordo/disaccordo

fare crit iche e reclami

esprimere preferenze

descrivere sensazioni fisiche e emozioni

TESTI

Per ulteriori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina personalehttp://www.cla.unipr.it /cla/docent iPage.asp?ID=34

NOTA

Lezioni ed esame di idoneità: le lezioni e gli esami per il corso di Lingua Inglese sonotenut i presso il Campus dal personale del Centro Linguist ico di Ateneo. Lapartecipazione all'esame è permessa in tut te le sessioni di esame (previa iscrizioneall'appello da effet tuarsi ut ilizzando la procedura telemat ica), indipendentemente dalfat to che il corso sia indicato come insegnamento del secondo semestre.Riconoscimento t itoli in possesso dello studente: secondo il protocollo d'intesa firmatodal MIUR (Ministero dell'Ist ruzione, dell'Università e della Ricerca) e dalla CRUI(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), e sulla base delle indicazioni delConcilio d'Europa, il t itolo di Preliminary English Test (PET) è riconosciuto comeattestato di ``idoneità'' per gli esami di primo livello. Sono alt resí riconosciut i, essendot itoli di livello superiore al suddetto, i seguent i: First Cert ificate in English (FCE),Cert ificate of Advanced English (CAE), Cert ificate of Proficiency in English (CPE),IELTS e Test of English as a Foreign Language (TOEFL). Gli student i in possesso diuno dei t itoli suddett i possono ot tenere l'idoneità presentandosi al Centro Linguist icocon il cert ificato originale e il libret to universitario e consegnando una fotocopia dello

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stesso cert ificato: in tal modo i loro nominat ivi verranno automat icamente inserit inell'elenco degli student i idonei alla prima data di esame successiva alla consegnadella documentazione. Materiale per migliorare le proprie capacità di let tura e ascoltoè disponibile presso: Laboratorio Self-Access del Centro Linguist ico Parco Area delleScienze, 45/A - Campus www.unipr.it /arpa/cla in part icolare le let ture graduate dellacollana Cideb Black Cat (livello elementary/pre-intermediate) Alcuni sit i interessant i:www.unipr.it /arpa/cla/online-english.htmlwww.unipr.it /arpa/facecon/weblingue/newact ivitypage.htmhttp://stream.cedi.unipr.it /main/index.php www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglishhttp://www.learnenglish.org.uk/ www.ozzynews.it

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1b14

Linguaggi di ProgrammazioneAnno accademico: 2010/2011CdL: C26 Informat ica (pre-riforma)Docente: Prof. Roberto Bagnara (Titolare del corso)Recapito: 0521 906917 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 4SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

L'interazione con i computer avviene in molt i modi: quando il comportamento che sidesidera ot tenere è semplice o già codificato, si possono usare formalismi poveri edintuit ivi. Per comunicazioni più sofist icate non si può prescindere dall'impiego diformalismi dall'elevato potere espressivo. I linguaggi di programmazione offrono unavast issima gamma di notazioni per la specifica dei comportament i che si richiedono adun computer. Lo studio dei linguaggi di programmazione è affascinante ed importante.In primo luogo perché lo studio dei principi fondamentali (valori, legami, controllo,astrazione, incapsulazione, oggett i, moduli, nondeterminismo, t ipi, ...) e della lororealizzazione nei vari linguaggi (C, C++, Fortran, Pascal, OCaml, Java, Python, ...) aiutaa capire ciò che veramente conta nella scelta di un linguaggio di programmazione, benal di là della ``moda'' del momento. In secondo luogo, perché lo studio comparato deilinguaggi conduce ad affinare l'abilità e lo st ile di programmazione quali che siano ilinguaggi che, in un dato momento della propria vita professionale, si usanomaggiormente. Infine, più spesso di quanto non si creda la soluzione di un problemainformat ico passa per la definizione di un linguaggio e dalla realizzazione di una"macchina" che lo interpreta.

PROGRAMMA

Descrizione dei linguaggi di programmazione.Nomi e ambiente.Gest ione della memoria.Strut ture e astrazioni del controllo.Strut ture e astrazioni dei dat i.

TESTI

M. Gabbrielli e S. Mart ini. Linguaggi di programmazione: principi e paradigmi, Secondaedizione. McGraw-Hill Italia, 2011. ISBN 88-386-6573-8.

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NOTA

Prerequisit i: Fondament i di programmazione, Fondament i dell'informat ica.Sinergie: Metodologie di programmazione, Linguaggi dichiarat ivi, Analisi e verifica delsoftware.Mailing list del corso: Linguaggi-Programmazione

.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=646f

Linguaggi DichiarativiAnno accademico: 2008/2009Codice: 14830CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Prof. Gianfranco Rossi (Titolare del corso)Recapito: 0521906909 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat ica

OBIETTIVIIl corso intende fornire le nozioni di base sulla programmazione dichiarat iva,illustrandone alcuni degli aspett i fondamentali t ramite la presentazione el'applicazione prat ica del linguaggio di programmazione logica Prolog.

PROGRAMMA

Introduzione alla programmazione dichiarat iva. Definizione, vantaggi, linguaggi di programmazione dichiarat iva, forme diprogrammazione dichiarat iva - Principali carat terist iche dei linguaggi diprogrammazione dichiarat iva.Un linguaggio per la programmazione dichiarat iva: il Prolog. Cenni allo sviluppo del Prolog. - Variabili e t ipi di dato (termini semplici ecompost i). Clausole e programmi (sintassi). - Semant ica. Interpretazione logica.Interpretazione procedurale. Invert ibilita' predicat i. - Unificazione e sost ituzione. -Semant ica operazionale. Derivazione. Albero di derivazione SLD. Insieme disuccesso. - Nondeterminismo e strategie di ricerca. Backtracking. Incompletezza.- Strut ture dat i: liste. Rappresentazione. Operazioni su liste. Stringhe. -Rappresentazione e manipolazione numeri. - Controllo backtracking ("cut").Negazione per fallimento (cenni). - Programmazione dichiarat iva in Prolog.Variabili logiche e unificazione. Strut ture dat i parzialmente specificate.Nondeterminismo e ricorsione. - Predicat i built -in (extra-logici). Input-output: ditermini, di carat teri, su file. Modifica dinamica del programma (cenni).Manipolazione di termini (cenni). Insieme delle soluzioni ('setof').Programmazione logica a vincoli. Limitazioni del Prolog (dichiarat ivita', efficienza). - Nozione di vincolo e dirisolutore. - Il CLP. Programma, computazione CLP, risoluzione di vincoli(propagazione e controllo di consistenza). - Un esempio di CLP: CLP(FD). VincoliFD. Risoluzione vincoli FD ("arc-consistency"). CLP(FD) in SWI-Prolog.Laboratorio.L'ambiente di programmazione SWI-Prolog. Sviluppo ed esecuzione sempliciprogrammi Prolog.

TESTI

L. CONSOLE, E. LAMMA, P. MELLO, M. MILANO: "Programmazione logica eProlog" (II edizione), UTET Libreria, 1997, Anno ristampa 2006, pp. 432.

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NOTAPrerequisit i. Le nozioni e le tecniche di base della programmazione convenzionale (adesempio in C). Le nozioni di base riguardant i strut ture dat i fondamentali come liste,alberi e grafi. Le nozioni di base su funzioni e insiemi e su connett ivi ed espressionilogiche. Familiarietà nell'uso del calcolatore.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=7eb5

Metodologie di ProgrammazioneAnno accademico: 2015/2016Codice: 16433CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Enea Zaffanella (Titolare del corso)Recapito: 0521 906963 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

La programmazione orientata agli oggett i si fonda su alcuni principi (incapsulamento,ereditarietà, polimorfismo, ecc.) che l'esperienza ha mostrato essere fondamentali perlo sviluppo di software chiaro, conciso, riut ilizzabile e di facile manutenzione. I linguaggidi programmazione più diffusi rendono disponibili alcuni strument i e tecniche cheportano allo sviluppo di codice aderente ai principi suddett i. Il corso si propone dipresentare le carat terist iche avanzate del linguaggio di programmazione C++,mostrando come un loro ut ilizzo corret to e consapevole port i al raggiungimento degliobiet t ivi prepost i.

PROGRAMMA

Richiami sul linguaggio C++: t ipi di dato; espressioni; ist ruzioni; funzioni; campod'azione e ciclo di vita; funzioni sovraccaricate; classi.Cenni sulla programmazione per contrat to: pre-condizioni, post-condizioni edinvariant i di classe.Inizializzazione, assegnamento e distruzione.Eccezioni e gest ione delle risorse; tecniche per la gest ione dinamica dellamemoria.Ereditarietà semplice: differenze tra contenimento, ereditarietà privata edereditarietà pubblica.Polimorfismo dinamico: funzioni virtuali; il principio di sost ituzione di Liskov.Progetto di interfacce software: t ipi concret i, t ipi astrat t i, classi di interfaccia eclassi implementat ive; ereditarietà mult ipla e virtuale.Polimorfismo stat ico: template di funzione e template di classe.La libreria standard STL: contenitori, iteratori ed algoritmi generici; oggett ifunzione.Ambiente di sviluppo: il compilatore g++; il debugger gdb; automazione delprocesso di compilazione: make; controllo delle versioni: cvs.Documentazione di interfacce software: doxygen.

TESTI

B. Stroustrup. C++: Linguaggio, libreria standard, principi di programmazione, terza

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edizione, Addison-Wesley, 2000.S. Lippman, J. Lajoie. C++: Corso di programmazione, terza edizione, Addison-

Wesley, 2000.B. Eckel. Thinking in C++, Volumes 1 and 2, seconda edizione, 2003.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=fcb6

Modellazione e Simulazioni NumericheAnno accademico: 2015/2016Codice: 18339CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Francesco Di Renzo (Titolare del corso)Recapito: 0521 905491 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 6SSD: FIS/02 - fisica teorica, modelli e metodi matemat iciModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso si propone di fornire una introduzione elementare a tecniche dimodellizzazione e simulazione numerica di ut ilizzo corrente in Fisica Computazionale.Queste tecniche, per quanto spesso nate e sviluppate nell'alveo di problemi scient ifici,forniscono in realtà un linguaggio generale, che non a caso ha trovato (anche in annirecent i) applicazioni a campi assai svariat i, scient ifici e non (solo per citarne alcuni:economia ed analisi di mercat i finanziari, ret i di calcolatori, biofisica computazionale).

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di maneggiare gli strument i dibase di teoria della probabilità (applicata in part icolare a processi stocast icimarkoviani) e le tecniche di base di analisi stat ist ica di dat i. Dovrà sapersi orientare incontest i in cui sia necessario studiare un modello per mezzo di simulazioni numeriche.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Ogni argomento sarà affrontato preferendo uno st ile orientato al problem-solving egrande at tenzione sarà riservata ad esperiment i numerici. In alcuni casi, risultat ifondamentali di teoria della probabilità o dei processi stocast ici saranno enunciat i, manon dimostrat i; si cercherà sempre di fornire evidenze numeriche della rilevanza di talirisultat i in concret i casi di interesse.

PROGRAMMA

Richiami di probabilità e stat ist ica. Variabili aleatorie con distribuzioneassegnata. Il caso della distribuzione piat ta e la generazione di successioni dinumeri pseudocasuali. Le distribuzioni binomiale, ipergeometrica, poissoniana,gaussiana. Tecniche generali per la generazione di successioni a fissatadistribuzione di probabilità. Il metodo Montecarlo stat ico come tecnica diintegrazione su spazi a dimensioni elevate.Il linguaggio della analisi degli errori. Analisi di campioni sperimentali. Cennial metodo di bootstrap.

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Introduzione alla teoria delle catene di Markov. Esempi elementari. Modellazionedi code.Informale introduzione al problema della percolazione come esempio di semplicemodello valido per una molteplicita' di problemi. Algoritmi di cluster-finding.Student i di Matemat ica eventualmente present i potrebbero essere interessat iad una introduzione alle equazioni differenziali stocast iche: il caso del motobrowniano libero e sottoposto ad una forza esterna; breve storia dellaequazione di Langevin; cenni ad applicazioni dell'equazione di Langevin acontest i diversi.Student i di Fisica eventualmente present i potrebbero essere interessat i ad unaintroduzione alla applicazione della teoria delle Catene di Markov al metodoMontecarlo dinamico: simulazioni di meccanica stat ist ica.Scelta di un progetto di simulazione (da concordare fra docente e student i).Qualche possibile esempio:

applicazione di processi stocast ici a contest i economici o affini (adesempio, il t re-cutt ing problem: quando conviene tagliare un albero pervenderne la legna? badate: si può formulare in alt ro contesto: quandoconviene smettere di studiare e cercare di entrare nel mondo del lavoro?);il problema della percolazione e sue diverse applicazioni (ad esempio, imodelli epidemiologici);simulazione di code (come organizzare/dimensionare la erogazione di unservizio?).

Il corso prevede di essere in larga parte condotto in laboratorio. L'ambienteprivilegiato per la t rat tazione numerica dei problemi sarà Mat lab.

TESTI

Appunt i a cura del docente.

NOTA

Il corso si propone di avere un carat tere in larga parte seminariale: olt re a fornirestrument i concettuali e tecnici, arriverà ad un progetto da concordare fra docente estudent i. La prova finale consisterà appunto nel completare la messa a punto di taleprogetto.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1fe8

Modellistica MolecolareAnno accademico: 2015/2016Codice: 18340CdL: L31 Informat icaDocente: Pietro Cozzini (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6Modalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMA

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Banche dat i per i chimici (CSD, PDB, ICSD).La chimica e i modelli.I metodi per il Drug Design.Metodi di Meccanica Molecolare:

minimizzazioni;il problema dei force fields;analisi conformazionale;dinamica;docking (manuale e automat ico, funzioni di scoring);calcolo di proprietà geometriche;simulazione di proprietà chimico fisiche.

Metodi Quantomeccanici:metodi semiempirici;metodi ab init io;metodi DFT.

Modelli nei t re stat iL'uso di tecniche sperimentali (XRD, Polveri, NMR, IR) e modelli molecolari in feedback.L'implementazione dei metodi in prodott i commerciali e in software per la ricercascient ifica.

Il modulo prevede circa 30 ore di lezione frontale e le rimanent i di lezione frontale inlaboratorio per la preparazione del lavoro autonomo da svolgere con la supervisione diqualcuno.

Esercitazioni:

Molecular building ``de novo'' e da banche dat i strut turali.Il problema dell'energia: minimizzazione di piccole molecole organiche.Analisi conformazionale di piccole molecole organiche, organometalli e piccolipept idi.Calcolo di proprietà molecolari.Interazioni host guest: docking manuale e guidato, il problema delle funzioni discoring in diverse classi di molecole.Le interfacce grafiche.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=de08

Reti di CalcolatoriAnno accademico: 2015/2016Codice: 14832CdL: L31 Informat icaDocente: Dott . Roberto Alfieri (Titolare del corso)Recapito: 0521 906214 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 12SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

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Il corso intende fornire le conoscenze e la capacità di comprensione delleproblemat iche fondamentali e le relat ive soluzioni tecnologiche e progettuali nelset tore delle ret i di calcolatori. Lo studente sara' in grado di ut ilizzare questeconoscenze per formulare risposte a nuove problemat iche ben definite eintraprendere in modo autonomo studi più avanzat i nell'ambito delle ret i.

PROGRAMMA

Introduzione alle ret i di calcolatori, Livello fisico, Livello data-link, Livello rete, Livello diTrasporto, Livello Applicazione, Sicurezza delle Ret i, il calcolo distribuito.

Programma dettagliato

Il corso e' organizzato in due part i:

Parte A (primo semestre). Viene presentata la gerarchia dei protocolli: livello fisico,collegamento dat i, accesso al mezzo, rete e t rasporto.

Introduzione alle ret i di calcolatoriUt ilizzi della rete, t ipi di servizi e prestazioni, architet ture di rete,commutazione di circuito e di pacchetto, Protocolli, il modello ISO/OSI,Protocolli TCP/IP.

Livello fisicoLa trasmissione dell'informazione, lo spettro e.m., mezzi t rasmissivi elet t rici,ot t ici e wireless.La codifica dei livello fisico.Il sistema telefonico. Mult iplexing a divisione di tempo e di frquenza, lacodifica PCM, i modem, le ret i DSL, la telefonia Mobile.

Livello data-linkScopi del livello Data-Link e servizi offert i al livello rete.Impacchettamento (conteggio di byte, bit stuffing), Controllo degli errori(parità, CRC, checksum), controllo del flusso (Stop-and-wait , piggy-backing,sliding window).Protocolli per collegament i punto-punto (HDLC, PPP)Protocolli per ret i locali: condivisone del canale t rasmissivo, protocolli stat icie dinamici, ALHOA, CSMA, CSMA/CD, protocolli LAN wirelessIl progetto IEEE-802, il sot tolivelli LLC e MACEthernet e 802.3: gli indirizzi, la t rama e l'architet tura.Tecnologie Ethernet, Fast Ethernet e Gigabit Ethernet.Hub, Bridge, Switch, Spannig t ree protocol.LAN Virtuali, il protocollo 802.1Q.Ret i locali Wireless: Bande ISM, i protocolli 802.11 e 802.16.

Livello reteScopi del livello Rete e servizi offert i al livello di Trasporto.Commutazione di circuito, commutazione di pacchetto a circuito virtuale ea datagramma.Commutazione di pacchetto a circuito virtuale: ATM e MPLS.Internet, Il protocollo IP, Indirizzi IP, ret i e sot toret i, CIDR, NAT.Protocolli di controllo e di servizio: ARP, DHCP e ICMP.Il Router, algoritmi e protocolli di rout ing non adatt ivi (rout ing stat ico,flooding) e adatt ivi (Distance vector, link state, rout ing gerarchico), RIP,IGRP, OSPF e BGPIPv6: mot ivazioni, formato dell'intestazione, extension header, t ipologie diindirizzi, ICMPv6.

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Livello di TrasportoServizi fornit i al livello superiore, mult iplexing, il modello client-server.I socket di Berkeley: la libreria, le porte e le primit ive.UDP: il protocollo, la t rama, la programmazione.TCP: apertura e rilascio della connessione, ordinamento dei dat i, controllodi flusso, congest ione, errori di t rasmissione, la t rama e la programmazione.

Laboratorio

Protocolli applicat ivi di rete: configurazione dei principali protocolli TCP/IP, ut ilizzodei principali tools di rete.I socket TCP e UDP: programmazione in C, PHP e Python.

Parte B (secondo semestre). Protocolli applicat ivi, sicurezza dele ret i, si intruducono laprogrammazione concorrente e distribuita in rete.

Livello ApplicazioneRPC e Tftp.DNS: architet tura, i Top Level Domain, sot todomini e zone, risoluzionediret ta e inversa, il server DNS, i client . TelnetPosta elet t ronica: formato dei Messaggi (RFC822 e MIME), protocolli per ilt rasferimento dei Messaggi (SMTP, POP3 e IMAP), l'agente utente.World Wide Web:architet tura, URL, Web Browser, HTML, Web server,HTTP, pagine stat iche e dinamiche, cookie.Mult imedia: Compressione audio , audio streaming, radio internet, VOIP,compressione video, JPEG e MPEG, video on demand.

Sicurezza delle Ret iTecniche di at tacco, sniffer, scanner, spoofing, DoS, Malware, SecurityExploit . Tecniche di difesa, IDS, Firewall e Proxy.Element i di Crit tografia: algoritmi a chieve simmetrica, DES, 3-DES e AES,argoritmi a chiave pubblica, RSA, Message Digest, firme digitali, MD5 eSHA-1, Cert ificat i X.509, infrastrut ture a chiave pubblica (PKI), Cert ificat ionAuthority, S/Mime, i protocolli SSL/TLS.IPsec, VPN, sicurezza delle ret i Wireless, protocolli di Autent icazione,Kerberos

Calcolo distribuitoIntroduzione ai sistemi distribuit i.Architet ture per il calcolo distribuito e parallelo, performance, ret i diinterconnessione.Paradigmi e modelli per la programmazione parallela.Cloud comput ing.

LaboratorioProgrammazione del Web, virtual host, Web dinamico, XML-RPC.La sicurezza delle ret i: crit tografia applicata, programmazione SSL.Programmazione distribuita a memoria condivisa con openMP e a memoriadistribuita con MPI. Programmazione ibrida.

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Per ulteriori det tagli vedi la pagina Moodle (in fondo a questa pagina)

TESTI

"Ret i di calcolatori e Internet"- B. Forouzan - Mc Graw Hill"Ret i di Calcolatori" - A. Tanenbaum - Prent ice Hall"Ret i di Calcolatori" - L. Peterson, B. Davie - Apogeo

NOTA

Modalità di verifica: prova scrit ta, prova orale, prova prat ica e sviluppo di unprogetto.

Al termine di ogni parte si terra' una prova scrit ta/orale intermedia(consigliata) ut ile per l'esonero dalla prova scrit ta finale.

La prova prat ica consiste in una dimostrazione prat ica inerente le at t ivita'svolte in laboratorio e una prova orale sulle temat iche trat tate. Losvolgimento e la consegna nei tempi previst i delle at t ivita' t rat tate inlaboratorio comporta una valutazione ut ile per l'esonero della provaprat ica.

Il progetto viene concordato con lo studente e deve essere presentatonella stessa sessione d'esame in cui si sost iene la prova scrit ta (est iva,autunnale o invernale).

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 8:30 - 10:30 Aula "Galilei"Mercoledì 10:30 - 13:30 Aula F Dipart imento di Matemat ica e Informat icaLezioni: dal 30/09/2014 al 21/01/2015

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=6008

Semantica dei Linguaggi di ProgrammazioneAnno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Roberto Bagnara (Titolare del corso)Recapito: 0521 906917 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Introdurre gli student i ai metodi formali per la specifica della semant ica dei linguaggi diprogrammazione ed alle tecniche formali per verificare l'aderenza del comportamentodi un programma ad una specifica parziale.

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RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso gli student i saranno in grado di: definire la semant ica operazionalee denotazionale di semplici linguaggi imperat ivi sequenziali; ragionare formalmentecirca il comportamento di semplici programmi; comprendere varie nozioni diequivalenza comportamentale dei programmi.

PROGRAMMA

Sintassi e semant ica dei programmi. Semant ica operazionale strut turata big step esmall step. Principi di induzione e definizioni indutt ive. Semant ica denotazionale.Ordinament i, domini e punt i fissi. Semant ica assiomat ica. Verifica di corret tezza deiprogrammi. Cenni sull'analisi stat ica dei programmi.

TESTI

The Semant ics of Programming Languages: An Elementary Introduct ion usingStructural Operat ional Semant ics. Matthew Hennessy, Wiley, 1990.[ht tp://www.cogs.susx.ac.uk/users/matthewh/semnotes.ps.gz]

La Semant ica Formale dei Linguaggi di Programmazione. Glynn Winskel. MIT Press,1993.

NOTA

La valutazione avverrà con le seguent i modalità: assegnazione, durante il corso, diesercizi da svolgere a casa e da riconsegnare la set t imana successiva; svolgimento diun progetto finale; esame orale conclusivo (un semplice, breve colloquio per chi abbiaottenuto risulat i soddisfacent i [per il docente e per lo studente] nelle prove in it inere enel progetto).

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=af44

Sistemi DistribuitiAnno accademico: 2008/2009CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Dott . Roberto Alfieri (Titolare del corso)Recapito: 0521 906214 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 4SSD: INF/01 - informat ica

PROGRAMMA

Obiett ivi e t ipi di sistemi distribuit i.Architet ture.Modelli per le risorse: Processi, thread, virtualizzazione, migrazione del codice.Modelli per la comunicazione: stream, chiamata remota di procedure, scambio dimessaggi.Naming: semplice, strut turato, basato sugli at t ribut i.Sincronizzazione: clock, mutua esclusione, barriere.

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Consistenza replicheTolleranza ai guast i.Sicurezza

TESTI"Sistemi Distribuit i" 2a ed., A. Tanenbaum e M. Van Steen, ed. Prent ice Hall

NOTAMartedi 21/10 alle ore 14:30 in aula Kirk del Dip. di Fisica si terra' un incontroorganizzat ivo con gli student i del corso.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=79dd

Sistemi Informativi 1Anno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat icaDocente: Giulio Destri (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMA

1. INFORMAZIONE ED ORGANIZZAZIONI: IL SISTEMA INFORMATIVO

IntroduzioneLa realtà: sistemi e modelliIl sistema impresaI sistemi informat iviOrganizzazione aziendale e sistema informat ivo

2. I PROCESSI AZIENDALI

Un modello fondamentale: il processo aziendale o processo businessIl valore ed il suo significato per l'aziendaIl processo orientato all'IT: il modello ITILL'interno di un'organizzazione: classificazioni important i dei processiL'interno di un'organizzazione: i processi fondamentaliIl sistema azienda: visione per funzioni vs. visione per processiScomposizione di processi, progett i e organizzazioniLa catena del valore di PorterLa matrice RACI o RAMProcessi ed organizzazione aziendaleAzienda e sistema informat ivo: architet tura d'insieme

3. LA RISORSA INFORMAZIONE E LE SUE CARATTERISTICHE

La risorsa informazione e le sue carat terist icheIl ciclo di costruzione dell'informazione e della conoscenzaRappresentazione dell'informazioneRappresentazione digitale dell'informazione

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Informazione e comunicazioneXML: l'"esperanto" elet t ronicoFlussi informat ivi e flussi informat iciLa comunicazione dell'informazioneLe rappresentazioni digitali dell'informazioneLa crescita incontrollata di informazione: informat ion overload

4. ANALISI DI DETTAGLIO DEI PROCESSI AZIENDALI

La business analysisLa visione del processo e i punt i di vistaAnalisi del processo come successione di at t ivitàAnalisi del processo come successione di casi d'uso (di strument i)Analisi delle ent ità che prendono parte ai processiAnalisi delle interazioni fra gli element i operant i entro un processoAnalisi del processo come successione di cambiament i di statoUn esempio completo di analisiUna visione d'insieme: il legame fra le viste del processo

5. LE SOLUZIONI INFORMATICHE PER L'IMPRESA

Sistema informat ico ed applicazioniRelazioni fra i livelli di applicazioniI sistemi integrat i di gest ione: gli ERPIl Customer Relat ionship Management (CRM)La Supply Chain Management (SCM)La business intelligenceIl rapporto azienda-client i sulla rete: e-commerce ed e-businessI social media, dentro e fuori l'azienda ICT e business: situazione corrente e possibili evoluzioni future

6. IL SISTEMA INFORMATICO ENTRO IL SISTEMA INFORMATIVO

La strut tura di un'applicazione softwareLe ret i entro i sistemi informat iciL'evoluzione tecnologica: dal monolite al middlewareIl mondo del client-server e le applicazioni mult i-t ierL'evoluzione del client-server: il 3-t ier e il mult it ierIl problema delle compat ibilità fra component i ed interi applicat iviControllare i sistemi: TOGAF e ITIL e i configurat ion itemPanoramica sui disposit ivi di storagePanoramica su sistemi operat ivi maggiormente diffusiPanoramica sulle tecnologie corrent i per lo sviluppo di applicazioniLe nuove soluzioni di integrazione: Service Oriented ArchitectureIl grid comput ingVirtual comput ing e macchine virtualiIl cloud comput ing

7. LE PROFESSIONALITA' NEI SISTEMI INFORMATIVI

I contest i di operat ività e t ipologie di sistemi informat iviLe risorse umane ed il loro ruoloI dettagli dei ruoli "canonici"Alcuni esempi di organizzazioni "reali"Il nuovo standard di competenze e professionalità nell'IT

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8. LA SICUREZZA INFORMATICA

Le problemat iche della sicurezza informat icaLa prevenzione dei guast i accidentali e degli event i naturaliLe minacce umane alla sicurezzaIl ruolo dei virusLa protezione delle informazioniL'ident ità elet t ronicaApplicazioni operat ive di crit tografia ed autent icazioneLa protezione dei sistemiGest ire la sicurezzaLo standard di riferimento della sicurezza informat ica: ISO 27000La legislazione italiana ed europea

9. LA GESTIONE E LA PIANIFICAZIONE

Sistema informat ivo e obiet t ivi di business: IT governanceStrument i per la pianificazione delle at t ivitàUno strumento per valutare i ricavi: il Return Of Investment (ROI)Uno strumento per valutare i cost i: il Total Cost of Ownership (TCO)Altri strument i important i per la gest ione e pianificazioneLe polit iche di gest ioneUn'applicazione delle polit iche: la gest ione della sicurezzaGest ione corrente e gest ione del cambiamentoLa gest ione del progetto informat icoVisione di insieme degli standardICT e business: situazione corrente e possibili evoluzioni future

10. CASE-STUDY

Uno schema per l'analisi parziale e completa dei sistemiStudio associato di professionist i / SOHOAgenzia di lavoro interinale come modello di azienda di serviziAzienda vinicola come modello di azienda agroalimentareAzienda vendita CD e libri con sito Web come modello di ecommerceAzienda metalmeccanicaUniversità, scuole ed ent i di formazioneGli ent i pubblici: il comuneNegozio di elet t ronica di consumoLa bancaAzienda di telecomunicazioni

TESTI

G. Destri "Sistemi Informat ivi. Il pilastro digitale di sistemi e organizzazioni" ISBN:9788820443115 Ed. Franco Angeli, 2013

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1840

Sistemi Informativi 2Anno accademico: 2015/2016CdL: L31 Informat ica

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il processo di gest ione del SI

teoriail Sistema Informat ivo:basi concettualiRichiami di: Sistemi informat ivi e loro ruolo nell'impresa, Architet ture di sistemiinformat ivi.il ruolo dell'ict nell'organizzazionestrut turazione dell'organizzazione, orizzonte temporale,confiniorganizzat ivi, analisidel ruolo dell'ICT (matrice impatt i funzionali,il BPR di SAP,e-supply chain)il ruolo dell'ict nella strategiaapprocci all'uso dell'ict (uso strategico, intensità di informazione di Porter Millar),impatt i dell'ict sul set tore, ict nelle strategiecompet it ive(differenziazione,costo,focalizzazione)tecnologie,processi, strategieil grado di integrazione tecnologica delle soluzioni ict , sistemi informat ici operat ivi,sistemi informat ici direzionali, matrici tecnologie-processi-at t ività e tecnologie-processi-strategie

pianificazione,sviluppo,gest ione corrente, check-up. Outsourcing del SIAmoduli con esercitazioni in laboratorioL'azienda 2.02.0 definizioni. strument i del web 2.0:social bookmarking, forum,tagging,wiki,miniwiki,blog, microblog. Impatt i del 2.0 sulle funzioni aziendali. Rischi e opportunità perl'azienda. La piat taforma e-collabCustomer Relat ionship ManagentCRM definizioni e benefici. Il CRM nell'architet tura IT aziendale. Le component iprincipali e la loro declinazione operat iva. L'evoluzione del CRM. Att ività di BusinessIntelligence e il CRM. I prodott i leader di mercato.Esercitazioni in laboratorio

casi reali1realizzare e gest ire un prodotto software per il set tore delle webtv2il sistema informat ivo di una testata online: creazione e gest ione di contenut imult imediali. 3il sistema informat ivo per i nuovi obbiet t ivi del market ing: gest ione delle informazioni

Docente: Armando Sternieri (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: ht tp://

PROGRAMMA

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sul web, community on line, social network4Sistemi per il monitoraggio e analisi delle informazioni on line

TESTI

"Sistemi per la gest ione dell'informazione" M. Tagliavini, A.Ravarini, D.Sciuto. Apogeo"Sistemi informat ivi e aziende in rete"G.Bracchi, C.Francalanci,G.Motta. McGraw-Hill

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=f543

Sistemi OperativiAnno accademico: 2015/2016Codice: 16593CdL: L31 Informat icaDocente: Prof. Alessandro Dal Palu' (Titolare del corso)Recapito: 0521 906962 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCredit i/Valenza: 9SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scrit to ed orale

OBIETTIVI

Il corso introduce i principi ed i concett i fondamentali su cui si basano i sistemioperat ivi. In part icolare, vengono analizzate le tecniche che consentono di coordinaree gest ire le risorse di un sistema di elaborazione e che permettono di t rasformare lamacchina fisica in una macchina astrat ta, dotata di funzionalità più convenient i perl'utente.

PROGRAMMA

Introduzione.Richiami sulla strut tura del calcolatoreProcessi e Thread.Modello a processi, stato, generazione e terminazione. Il modello a thread, uso eimplementazione. Paradigmi di interazione: condivisione, sincronizzazione,comunicazione. Scheduling di thread e processi.Le Risorse.Modelli di gest ione delle risorse. Polit iche elementari di gest ione. Il problema dellostallo: carat terizzazione, metodi per evitarlo, impedirlo, riconoscerlo ed eliminarlo.Attesa indefinita. Alcuni problemi classici.Gest ione della memoria.Il problema di base. Swapping. Paginazione. Algoritmi di sost ituzione. Cenni sullatecnica di segmentazione ed sulle problemat iche implementat ive.Gest ione dei disposit ivi di Ingresso/Uscita.Disposit ivi e processi controller. Carat terist iche del software di I/O, vari livelli digest ione: interruzioni, driver dei disposit ivi, I/O software indipendente daidisposit ivi. Gest ione di alcuni disposit ivi: disposit ivi a carat teri, dischi magnet ici.File System.Modello logico del sistema di archiviazione, file, directory. Implementazione di un

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file system. Esempi di file system.

La shell di Unix. La shell Bash, shell script ing, i filt ri.Programmazione di Sistema in C. Chiamate e librerie di sistema, controllo deiprocessi, comunicazioni t ra processi, thread e mult ithreading, accesso al file-system e I/O.

TESTI

A. Silberschatz. Sistemi Operat ivi, (concett i ed esempi). Ottava Edizione.Pearson.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=ff3a

Teoria dei Numeri e CrittografiaAnno accademico: 2008/2009Codice: 14836CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Prof. Alessandro Zaccagnini (Titolare del corso)Recapito: 0521 906902 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrat ivoAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 4

PROGRAMMARichiami alla teoria dei gruppi e dei campi finit i

Teoremi di Fermat, Eulero e Wilson, strut tura dell'anello Z/pZ.Teorema di Gauss: esistenza delle radici primit ive (generatori) dei gruppi (Z/pZ)*,p primo.Condizioni necessarie e sufficient i per la primalità. Pseudoprimi di Fermat, diEulero, pseudoprimi fort i.Cenni al Teorema di Agrawal, Kayal, Saxena.

Algoritmi fondamentali

Algoritmo di Euclide, crivello di Eratostene, criteri di primalità.Algoritmi di fat torizzazione esponenziali: divisione per tentat ivi, metodo diLehman, metodo rho di Pollard, metodo p-1 di Pollard.Algoritmi di fat torizzazione subesponenziali: crivello quadrat ico.Algoritmo di Gauss per la determinazione delle radici primit ive.Logaritmo discreto: algoritmo di Shanks.

Applicazioni alla crit tografia

Cenni alla crit tografia classica.Crit tografia a chiave pubblica: Diffie-Hellman, RSA, Massey-Omura, ElGamal,Rabin.Firma digitale.Protocolli crit tografici (cenni).

TESTI

R. Crandall, C. Pomerance. Prime numbers. A computat ional perspect ive, Springer,New York, 2001.

G. H. Hardy & E. M. Wright. An Introduct ion to the Theory of Numbers, quinta

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edizione, Oxford Science Publicat ions, Oxford, 1979.N. Koblitz. A Course in Number Theory and Cryptography, seconda edizione,

Springer, 1994.A. Languasco, A. Zaccagnini. Introduzione alla Crit tografia, Ulrico Hoepli Editore,

Milano, 2004.

ht tp://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3617

Teoria dell'InformazioneAnno accademico: 2009/2010Codice: 03551CdL: S23 Informat ica (specialist ica pre-riforma)Docente: Viviana Doldi (Titolare del corso)Recapito: [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 6SSD: INF/01 - informat ica

PROGRAMMA

Contenut i del corso:

La trasmissione dat i e il problema di misurare l'informazione: la teoria di Shannon.Proprietà dell'entropia di Shannon e teoremi da carat terizzazione.

Le obiezioni di t ipo impostazionale: la teoria assiomat ica dell'informazione edell'incertezza di Forte - Kampè de Fèriet . Classi di misure d'informazione ed'incertezza.

L'imperfezione dell'informazione dovuta all'imprecisione: la teoria degli insiemisfumat i. Operazioni. Part izioni sfumate.

L'incertezza legata alla realizzabilità dell'evento: teoria della necessità/plausibilità diDempster - Shafer.

GIT(Generalized Informat ion Theory): l'informazione di Shannon in ambientesfumato. Stato della ricerca e problemi apert i.

TESTINella sezione "Materiale didatt ico" sono a disposizione le dispense del corso.

NOTACALENDARIO DELLE LEZIONI: 1/3/2010 lunedi dalle 14 alle 16 4/3/2010 giovedi dalle14 alle 16 8/3/2010 lunedi dalle 14 alle 16 11/3/2010 giovedi dalle 14 alle 16 15/3/2010lunedi dalle 14 alle 16 18/3/2010 giovedi dalle 14 alle 16 22/3/2010 lunedi dalle 14 alle16 26/3/2010 venerdi dalle 14 alle 16 29/3/2010 lunedi dalle 14 alle 16 12/4/2010lunedi dalle 14 alle 16 15/4/2010 giovedi dalle 14 alle 16 19/4/2010 lunedi dalle 14 alle16 22/4/2010 giovedi dalle 14 alle 16 26/4/2010 lunedi dalle 14 alle 16 29/4/2010giovedi dalle 14 alle 16 3/5/2010 lunedi dalle 14 alle 16 10/5/2010 lunedi dalle 14 alle16 13/5/2010 giovedi dalle 14 alle 16 17/5/2010 lunedi dalle 14 alle 16 20/5/2010giovedi dalle 14 alle 16 24/5/2010 lunedi dalle 14 alle 16 27/5/2010 giovedi dalle 14 alle16 31/5/2010 lunedi dalle 14 alle 16 3/6/2010 giovedi dalle 14 alle 16 Importante: gliesami devono essere sostenut i entro e non olt re il 30 settembre 2010

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=e7b7

Tutorato di MatematicaAnno accademico: 2014/2015CdL: L31 Informat ica

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Docente: Recapito: []Tipologia: Alt re at t ivitàAnno: 1° annoCredit i/Valenza: 0SSD: INF/01 - informat icaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://informat ica.unipr.it /cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=158a

Aggiornato il 19/03/2017 05:34 - by CampusNet

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