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Business Plan, struttura e contenuti(Allegato)
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Anno Accademico 2014 - 2015
Corso di Marketing Industriale e dei Servizi
Ing. Daniele Radici
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
2
Indice
Introduzione e definizioni
Obiettivi di un Business Plan
Contenuti di un Business Plan
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
3
Bibliografia
• Martini, P., Provenzali P., Il Business Plan, Sistemi Editoriali, 2005
• Prandina, D., (a cura di), Start-up, Ilsole24ore, 2001
• Borello, A., Il Business Plan, McGraw-Hill, 1999
• Guzzetti, E., Il Business Plan gestionale, Franco Angeli, 1998
• Guatri, E., Marinelli, C., Costruire il Business Plan Guide, IPSOA 2000
• Stutley, R., The Definite Business Plan: The Fast Track to Intelligent BusinessPlanning for Executives and Entrepreseurs, Financial Times – Prentice Hall,2002
• Siegel, E.S., Ford, B.R. e Bornstein, J.M., Come si prepara il Business Plan, Laguida Ernst&Young, 2003
• Sahlman, W., How to write a great business plan, Harvard Business Review,July-August, 1997
• Rich, S.R., Gumpert, D.E., How to write a winning business plan, HarvardBusiness Review, May-June, 1985
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Cosa è un Business Plan
Insieme di attività/processo finalizzato a raccogliereinformazioni, ad effettuare analisi e valutazioni;
Insieme di metodologie “tradizionali” sviluppatenell’ambito di diverse discipline (strategia, marketing,accounting, ecc.) ma ricondotte all’interno di un nuovoschema complessivo;
Documento in cui vengono riportati i principali risultatidelle analisi e delle valutazioni condotte.
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Definizioni
[…] uno studio che da una parte include l’analisi di mercato, delsettore e della concorrenza, e dall’altra il piano sviluppato
dall’azienda su come presentarsi, con quali prodotti/servizi,perseguendo quali strategie, attraverso quale organizzazione […]
[…] attraverso la quantificazione dei numeri che consentano dideterminare il grado di attrattività economica a fattibilità
finanziaria dell’iniziativa […]
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Definizioni
studio condotto in via preventiva dei problemi e dei valori di unprogetto imprenditoriale al fine di stabilirne la fattibilità concreta,l’opportunità economica e la compatibilità finanziaria. Il BP èpertanto un documento con il quale:
• si definisce un progetto imprenditoriale
• si delineano le linee strategiche e operative
• si stabiliscono chiaramente gli obiettivi
• si effettua la pianificazione economico – finanziaria
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Definizioni
“A business plan is a document which articulates the criticalaspects, basic assumptions and financial projectons regarding abusiness venture. It also the basic document used to interest andattract support -financial and otherwise- for a new businessconcept.”
Harvard Business School
“Il business plan è lo strumento operativo che in manierasistematica esplicita tutti gli elementi che compongono qualunqueprogetto imprenditoriale al fine di pianificarli, individuarne punticritici e valutarne tutte le possibili ricadute sia qualitative siaquantitative.”
Il Sole24Ore
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Quando si utilizza?
Start-upImpresa
già esistente
Tipologia di impresa
Valutazione di investimento Business Plan
Decisioni strategiche checomportano un’analisi a
“tutto tondo”
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Obiettivi di un Business Plan
Pianificazione•Valutare la fattibilità/redditività•Individuare le risorse/competenze necessarie•Individuare e ridurre le aree di rischio (contesto)•Definizione dell’assetto organizzativo•Pianificazione strategie
Controllo•Valutazione/incentivazione•Apprendimento
Comunicazione•Esterna (accesso alle fonti di finanziamento)
•Interna (definizione della visione imprenditoriale)
Rilevanza deicontenuti
Rilevanza dellaverifica delleperformance
Rilevanza dellaforma
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Contenuti di un Business Plan
Sommario
Descrizione del business:
Descrizione generale dell’impresa
Descrizione generale del prodotto/servizio
Piano strategico
Piano di marketing
Piano operativo
Piano organizzativo e delle risorse umane
Piano finanziario
Proiezioni economico-finanziarie
Piano di start-up
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Business Idea
Attrattività dell’area di business
Risorse/competenze
Risultati previsti
Obiettivi del Business Plan
SOMMARIO
Contenuti di un Business Plan
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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• Impresa costituenda o esistente
• Posizionamento competitivo
• Attività interne/esterne
• Gruppo imprenditoriale
Contenuti di un Business Plan
Descrizione generale dell’impresaDESCRIZIONE DEL BUSINESS
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13
Posizionamento competitivo (modello di Abel)
Descrizione generale dell’impresa
Prodotto/Servizio
Esigenze
Clienti/fruitori
Contenuti di un Business Plan
DESCRIZIONE DEL BUSINESS
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Configurazione della catena del valore
Fornitori Clienti
Business partner
Attività svolteall’interno
versus
Attività inoutsourcing
Gruppo imprenditoriale (anche all’interno di un’impresa già esistente)
Descrizione generale dell’impresa
Contenuti di un Business Plan
DESCRIZIONE DEL BUSINESS
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
15
La catena del valore
ACQUISIZIONE DEGLI INPUT
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE
ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI
LOGISTICA INENTRATA OPERATIONS
LOGISTICA INUSCITA
MARKETING EVENDITE
SERVIZI
Le attività di un’impresa, vengono distinte nella modellizzazione di Porter, in:
Attività PRIMARIE: contribuiscono direttamente alla creazione di valore.
Attività SECONDARIE: (o di supporto) permettono lo svolgimento continuato,nel tempo, delle attività primarie.
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Descrizione “fisica” del prodotto/servizio
Uso/usi o meglio ancora “l’individuazione dei bisogni che soddisfa”
Modalità di utilizzo
Plus rispetto a prodotti simili
Costo
Qualità
Servizio
Immagine
Stato di avanzamento
Descrizione generale del prodotto/servizioDESCRIZIONE DEL BUSINESS
Contenuti di un Business Plan
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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– Vision/mission e obiettivi
– Analisi esterna
– Analisi interna
– Strategia scelta
Contenuti di un Business Plan
PIANO STRATEGICO
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Vision e mission Obiettivi e vincoli
SWOT analysis
Analisi esterna Analisi interna
Definizione e valutazionerisorse e competenze
Analisi dei processi chiave
Generazione, valutazionee scelta opzione strategica
Differenziali competitivi
Risorse e competenze critiche
Analisi delle variabiliambientali
Analisi della competizione insenso allargato
Contenuti di un Business Plan
PIANO STRATEGICO
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
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Le strategie di tipo competitivo
STRATEGIECOMPETITIVE
DI BASE
FOCALIZZAZIONE DIFFERENZIAZIONE
LEADERSHIP DI COSTO
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Vision e Mission
Vision (industry foresight): la migliore ipotesi sul futuro in terminidi bisogni dei clienti, trend tecnologici, ecc.; la sua individuazionerichiede creatività e immaginazione.
Mission (strategic intent): ambiziosa e avvincente “via al futuro”.(Prahland e Hamel, 1994)
Vision e mission consentono di:
dare un “senso di direzione” all’impresa;
trasmettere un senso di scoperta e di sfida (challenge);
motivare le persone coinvolte nello start-up;
orientare la “cultura” aziendale;
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
21
Vision: esempi
anni ‘70: “a PC in every home and in every office”anni ‘90: “Computers that see, listen, learn: IT as
the world’s Digital Nervous System”
Microsoft
‘Internet come strumentoutile
Internet come serviziolocale’
Volendo.com, 2000
‘Anywhere, anytime computing’Digital, 1997
‘From consumers to consumernets’Lotus, 1997
‘Wire every enterprise, Linkbusinesses one to another, Linkmillion of people tobusinesses’
Netscape, 1997
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
22
Mission: esempi
Usare le tecnologie e i mezzi telematici per offrire sempre nuoviservizi agli utenti al fine di migliorare la loro gestione del tempoe di agevolarli nella vita quotidiana
Virtual assistant
Contribuire alla cultura di una alimentazione sana ebilanciata, ricca di tutti i principi nutritivi necessari per il
corretto sviluppo e mantenimento delle funzioni vitalidell’uomo
E-commerce B2C prodotti biologici
Pagate l’informazione non le scartoffie!
Copisteria virtuale
Vogliamo aiutare i nostri clienti sia a migliorare laredditività dell’attività alberghiera, sia a conseguire unvantaggio competitivo nei confronti della concorrenza
E-procurement B2B settore alberghiero
Vogliamo garantire esperienze di shopping emozionaleattraverso un processo transativo arricchito e
coinvolgente
E.commerce B2C multichannel
Essere leader in Italia nel fornire gratuitamenteinformazioni ai giovani sul divertimento, nei
centri metropolitani
Content provider
Donare tempo ai nostri clienti attraverso soluzioni onlinealle esigenze quotidiane
Volendo.com, 2000
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Vision e Mission: il percorso della Chevron
• Mission
– Siamo un’impresa internazionale che fornisce energia e prodotti chimici vitalialla crescita delle economie mondiali. La nostra missione è quella di creare unvalore superiore per i nostri azionisti, i nostri clienti e i nostri impiegati.
• Vision
– La nostra visione è quella di essere meglio del migliore, che significa:
• Gli impiegati sono orgogliosi del loro successo come gruppo;
• I clienti, i fornitori ed il governo ci preferiscono;
• I concorrenti ci rispettano;
• Le comunità ci danno il benvenuto;
• Gli investitori sono desiderosi di investire nella nostra azienda.
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24
• Il nostro obiettivo principale è quello di superare le performance finanziarie deinostri concorrenti più forti. Il nostro obiettivo è quello di essere il numero uno tra inostri concorrenti durante il periodo 1994-1998 nella remunerazione agli azionisti.Per perseguire tale obiettivo bilanceremo la crescita di lungo termine con i risultati dibreve termine. Il nostro approccio di business è basato su:
– Valori di gruppo condivisi;
– Gestione fondata sulla qualità totale;
– Protezione delle persone e dell’ambiente
Vision e Mission: il percorso della Chevron
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
25
Obiettivi
• Misurabili (attraverso specifici indicatori: ROE – ROI – ROS ma anche indicatori nonfinanziari);
• Riconducibili al valore economico;
• Credibili/raggiungibili ma … ambiziosi (devono portare a risultati finanziari attrattivi).
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26
Obiettivi e valore economico
Valore economico
Net Cash Flow Valore terminale
Volume
massa critica
tassi di crescita
(scalabilità)
Redditività economica
margine contribuzione
gross margin
Risorse intangibili
brand reputation
& awareness
KH, skill
apertura opzioni
Obiettivi temporali
(es. 1st mover)
Redditività finanziaria
IRR
PBT (pay back time)
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27
• Obiettivi (qualitativi e quantitativi)
– Obj aziendali di lungo periodo piano operativo delle vendite
– Coerenza delle leve di marketing rispetto agli obiettivi
– Sistema di incentivazione venditori
– Parametro per l’analisi di scostamento
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI MARKETING
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28
(Analisi di Break-Even)
Analisi e valutazione delmercato potenziale di
riferimento
Strategia di marketing(Marketing mix)
Previsioni delladomanda
1
2
3
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI MARKETING
Le fasi del Piano di Marketing
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29 29
Fase 1 - Analisi del mercato potenziale di riferimento
Sforzo di marketingapplicato
Mercato potenziale limite
Mercatominimo
Mercatoeffettivo
Sforzo dimarketing
Mercato
Saturazione
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI MARKETING
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
30
Mercato potenzialeConsumatori che dichiarano un qualche
livello di interesse per un’offerta epossiedono un livello di reddito adeguato
Mercato disponibileConsumatori che sono in grado di acquistare
e manifestano effettivamente un’intenzione diacquisto
Mercato servitoConsumatori oggetto dell’azione di
marketing e di comunicazionedell’impresa
Mercato penetratoConsumatori che l’impresa è
riuscita effettivamente a servire
Fase 1 - Analisi del mercato potenziale di riferimento
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI MARKETING
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
31
Fonti informative
Primarie
Ricerche di mercato (interne o esterne)
Ricerche a tavolino (analogia, analitico)
Opinioni di esperti
“Trucchi”
Secondarie
Internet
Riviste, giornali, pubblicazioni
Società specializzate
Istituzioni/Associazioni di categoria
Fase 1 - Analisi del mercato potenziale di riferimento
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI MARKETING
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
32
Piano di Marketing
Marketing mix (o leve del marketing)
Prodotto (già trattato nella“Descrizione delprodotto/servizio”)
Prezzo;
Posto/Distribuzione;
Promozione.
Prodot
to
Promozione
Prezzo
Distr
ibuzi
one
Personal Selling
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
33
Marketing Mix
33
Definizione della politica di prezzo
Entità (fascia alta, media, bassa)
- Motivazioni alla base della politica di prezzo (costi,caratteristiche del mercato, strategia, competitori, ecc.)
- Dinamica futura
Politica di sconti e/o di stagionalità;
Da considerare:
Elasticità domanda;
Percezione della componente prezzo;
Struttura dei costi;
Piano delle vendite.
Prezzo
Prodott
o
Promozione
Prezzo
Dis
trib
uzione
Personal Selling
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
34
È necessario considerare:
Costi/benefici
Canali di vendita (in/out);
Canali di distribuzione;
Intensità azione commerciale.
Caratteristiche del prodotto:
Deperibilità
Caratteristiche del mercato:
Disponibilità del canale prescelto
Posto (canale di vendita/distribuzione)
Prodott
o
Promozione
Prezzo
Dis
trib
uzion
e
Personal Selling
Marketing Mix
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
35
Tipologia:- dettagliante- GDO- franchising- …
Posto
Impresa
Consumatore finale
Impresa Impresa
Punto vendita
Grossista
Dettagliante
Canale diretto Canale breve Canale lungo
Forza vendita propria(agenti):- numero- requisiti- organizzazione- procedure di vendita- sistema di incentivi- …
Prodott
o
Promozione
Prezzo
Dis
trib
uzione
Personal Selling
Marketing Mix
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Piano di Marketing – Processo di promozione
Obiettivi e target
Definizione della strategia edel budget di marketing
Valutazione dell’efficaciae dell’efficienza
Individuazione deicanali promozionali
Allocazionetra i canali
Controllo continuoApprendimento
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Piano di Marketing – individuazione dei canali promozionali
Advertising classico:- televisione/radio- stampa- affissioni/volantinaggio- Internet
Promozione vendite:- concorsi a premi- offerte/vendite speciali- campioni gratuiti- buoni sconto/premio- dimostrazioni
Presentazione dell’offerta commerciale apagamento
Incentivi a consumatori ointermediari
Sponsorizzazioni e relazioni pubbliche:- comunicati stampa e uff. stampa- conferenze, seminari, convegni- public relations
Spazi editoriali/giornalistici nononerosi
Direct marketing:- telemarketing- call center- Internet
Comunicazione diretta al consumatoreo alla forza vendita
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Piano di Marketing
Previsione della domanda
Stima della domanda
Tecniche di previsione;
Analisi di mercato;
Analisi di sensitività;
What-if.
Analisi di Break-Even (per quantità e tempo)
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
39
Il Break Even: definizione
• Il Break Even Point (o punto di pareggio) di un’impresa può essere calcolato in duemodi diversi:
1. Determinazione il minimo volume operativo che consente il pareggio tra ricavie costi totali (Ricavi Tot. = Costi Tot.)
2. Determinazione il minimo volume operativo che permette l’ottenimento dicerti livelli di redditività(Ricavi Tot. = Costi Tot. + ∆Redditività)
• Analiticamente (ipotesi di impresa mono-prodotto):
1. X = CF / m
2. X = (MON* + CF) / m
Dove: MON* = livello di redditività obiettivo; CF = costi fissi; m = margine dicontribuzione.
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
40
Il Break even: rappresentazione grafica
MON = mX - CF
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
41
Definizione del budget di marketing
Budget di marketing
Obiettivi e vincoli Analisi esterna:mercato competitori
Risorse disponibili
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
42
Sede(i) della società
La struttura societaria
I servizi esterni
Descrizione delle attività della catena del valore
Processi “chiave”;
Principali risorse ed input;
Contenuti di un Business Plan
PIANO OPERATIVO
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
43
Piano Operativo – Sede/i della società
• Localizzazione commerciale
– beni di consumo
– beni commerciali
• Localizzazione produttiva
– MP
– MdO
– legislazione
– disponibilità/costo delle licenze
– fisco/finanziamenti
• Scelta layout produttivo
• Scelta impianti produttivi (valore, modalità acquisto, valore residuo)
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
44
• Scelta della forma giuridica:
– Società di persone;
– Società di capitali;
– Società cooperativa.
• Organigramma
Piano Operativo – Struttura Societaria
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
45
• Assicurazioni;
• Assistenza legale;
• Assistenza fiscale;
• Licenze:
– Amministrative (autorizzazioni) in termini di esistenza, contenuto erilascio;
– Brevettuale e licenze d’uso (software ed altro).
Piano Operativo – Servizi esterni e Licenze
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
46
• Identificazione dei processi “chiave”;
• Confini della catena del valore (le scelte di make or buy);
• Output complessivo (la coerenza con il posizionamento competitivo e dimercato);
• Logiche gestionali;
• Mappatura dei processi (le tecniche di modellizzazione e rappresentazionegrafica);
Piano Operativo – Processi Chiave
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
47
Risorse umane critiche
Organizzazione
Sistemi di gestione delle risorse umane
Organico e sua evoluzione
Contenuti di un Business Plan
PIANO ORGANIZZATIVO e HR
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
48
Le proiezioni economico - finanziarie
Fonti di finanziamento
quindi, vista l’impresa attraverso
Area finanziaria
Area economica
Contenuti di un Business Plan
PIANO FINANZIARIO
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
49
Percorso Logico• Proiezioni economico - finanziarie
– Costi (investimenti) complessivi di avviamento o Costi di start - up (anno 0)
– Bilanci e cash - flow prospettici (anni successivi)
• Definizione del fabbisogno finanziario e delle fonti di finanziamento
Contenuti di un Business Plan
PIANO FINANZIARIO
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
50
Costi di StartUP
• Punto di partenza è la quantificazione dei costi di start – up
• Questa definizione si può trovare in una duplice accezione:
– tutti i costi e gli investimenti necessari per l’avvio dell’attività di impresa(realizzati, quindi, precedentemente all’avvio dell’attività stessa)
prospetto fonti - impieghi relativi all’anno 0
– solo i costi necessari in fase di avvio, relativi, per esempio, alla costituzione dellasocietà, all’apertura della P. IVA, che quindi non si ripeteranno in futuroda inserire nel prospetto fonti - impieghi relativi all’anno 0
Contenuti di un Business Plan
PIANO FINANZIARIO
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
51
• Ipotesi di fondo
• Schemi di cash flow
• Bilanci prospettici
• Analisi ad indici
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
52
Ipotesi di fondo
Obiettivo: sintetizzare e tradurre tutte le scelte progettuali fatte nei capitoliprecedenti in valori economici.
Ad esempio:
fatturato e budget pubblicitario derivano dal piano di marketing
costo del personale ed investimenti in tecnologia derivano dal pianooperativo
…
Inoltre è necessario stimare l’orizzonte temporale di riferimento su cuieffettuare le previsioni economico finanziarie (3-10 anni).
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
53
Capitale investito
Complessivo ammontare delle risorse necessarie per l’avvio e la gestionecorrente dell’impresa = tot. Passivo = tot. Attivo
Attività correnti e immobilizzate
Passività correnti e consolidate, equity
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
54
Fabbisogno finanziario
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
• Corrente (CCN)– Liquidità (crediti compresi)
– Disponibilità (scorte)
• Strutturale– Immobilizzazioni
… casualmente è il totale dell’attivo di SP
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
55
Situazione ideale
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
• Attività correnti > attività immobilizzate
• Equity > passività consolidate >passività correnti
Attenzione! Se passività correnti >attivitàcorrenti c’è rischio di insolvenza
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
56
In caso di CCN Negativo
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
• SE CCN è negativo:
– Riduzione passività correnti (debito da BP a MLP)
– Aumento delle attività correnti (cessione di immobilizzazioni, aumento di CS)
Attenzione all’effetto della leva finanziaria
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
57
Il prospetto fonti - impieghi
• Impieghi
– acquisti MP
– salari lordi
– consulenze, assicurazione
– affitto
– utenze
– pubblicità
– costi start - up (anno 0)
– investimenti
– ...
• Fonti
– vendite contanti
– incassi da crediti
– apporti di capitale
– finanziamenti/mutui
– ...
Il cash flow deveessere redatto su
base mensile
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
61
Bilanci prospettici
Stato patrimoniale (almeno una bozza)
Conto economico prospettico
Riclassificazione del conto economico al fine di evidenziaregrandezze quali, ad esempio, margine di contribuzione, grossmargin, etc.
Indicatori di redditività “a regime” (o comunque dopo iltransitorio di lancio), quali, ad esempio, ROE, ROI, ROS, RA,break even point, ecc.
Indicatori di liquidità (Rapporto corrente, Test acido)
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
62
Attivo circolante
• Cassa
– livello minimo necessario dal prospetto fonti/impieghi
• Crediti clienti (30, 60, 90 gg)
– condizioni di mercato
– esigenze di marketing mix
– equilibri finanziari
• Scorte
– livello minimo necessario
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
63
Attivo immobilizzato
• Livello degli investimenti in
– immobilizzazioni materiali
– immobilizzazioni immateriali
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
64
Passivo
• Corrente
– commerciale
– banche a breve
• Consolidato
– banche a medio - lungo
– TFR (attenzione alla quota a BT)
– Prestiti da soci
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
65
Conto economico previsionale
• Ricavi
– Prezzo * quantità (per ogni tipologia di prodotto offerto)
– scorte PF e WIP (f - i)
• Costi
– Prodotto
• Materiali (distinta base)
• Trasporto
• Processo
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
66
Conto economico previsionale
– scorte MP (i - f)
– Struttura
• Uffici
• Capannone
– Vendita
– Amministrazione
– Servizi
– Personale
– Marketing
– Ammortamenti
• civilistici(gestionali)
• fiscaliwww.taxelex.it
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
67
Proiezioni economico - finanziarie
• Anno 0:
– Risorse per avvio per lagestione corrente
– Fonti di finanziamento
– Cash flow mensile anno 0
– Conto economico e statopatrimoniale previsionali
• Anni 1,2,3…
– Perdita/utile esercizio precedente
– Risorse per gestione corrente
– Fonti di finanziamento
– Cash flow mensile anno n
– Conto economico e statopatrimoniale previsionali
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
70
Analisi ad indici
• Redditività
– ROI*
– ROE
• Liquidità
– Rapporto corrente
– Test acido
• Solidità patrimoniale
– Autonomia/dipendenza finanziaria
– Elasticità finanziamenti
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
71
Le risorse di finanziamento
• Ammontare delle risorse necessarie per l’avvio e la gestionecorrente
• Devono coprire le esigenze dell’impresa (attivo) conl’attenzione relativa alle attività correnti e a quelleimmobilizzate
• Quando queste sono state individuate puntualmente sipianificano le fonti di finanziamento esterne
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
72
Piano della struttura finanziaria
Fabbisogno finanziario (che abbiamo giàdeterminato grazie ai cash-flow e bilanciprospettici)
Fonti di finanziamento (complessivo conparticolare attenzione a quello di terzi)
Contenuti di un Business Plan
PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Ing. Daniele RadiciUniversità degli Studi di Bergamo
73
Individuazione delle attività principali
Tempificazione
Analisi del rischio
Contenuti di un Business Plan
PIANO DI STARTUP
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74
Individuazione delle attività principali
Individuazione delle attività (cantieri) principali e definizione delle priorità (anche alivello di applicazioni).
Priorità 1
costi
valore
B
B
A
A
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Tempificazione e analisi del rischio
Tempificazione:
rilevanza del TTM;
tool di supporto: diagramma di Gantt, tecniche reticolari(PERT, CPM);
importanza dei cicli di problem solving: quick prototyping,anticipazione dei beta test (differenti release), learning bydoing/failure, ecc.
Analisi del “rischio” nello start-up (attività critiche, possibilicause di ritardo, possibili scenari negativi, ecc.).