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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA IN LINGUE MODERNE PER IL WEB Caduti in Rete Dai Social Network al Fenomeno del V-Day ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Tesi di laurea di Delio De Feo Num. Matricola: 0396945 Relatore Prof. Santo Sparacello

Caduti in Rete - Controcampus · L'evoluzione di Internet 7 1.1 Web 1.0 e 2.0 7 1.1.1 Che cos'è il Web e come funziona 7 ... rivoluzione stia avvenendo soltanto per mezzo di una

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMOFACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

CORSO DI LAUREA IN LINGUE MODERNE PER IL WEB

Caduti in Rete

Dai Social Network al Fenomeno del V-Day

ANNO ACCADEMICO 2006/2007

Tesi di laurea di

Delio De Feo

Num. Matricola: 0396945

Relatore

Prof. Santo Sparacello

Indice

• Introduzione 3

1. L'evoluzione di Internet 7

1.1 Web 1.0 e 2.0 7

1.1.1 Che cos'è il Web e come funziona 7

1.1.2 Dal Web 1.0 al 2.0 8

1.2 Forum e blog nel Web 2.0? 14

1.3 Le tecnologie usate 17

2. I Social Network Online 21

2.1 Cosa sono e come funzionano 21

2.1.1 I sei gradi di separazione 25

2.2 Analisi di alcuni Social Network Online 27

2.2.1 MySpace 27

2.2.2 YouTube 34

2.2.3 Netlog 40

2.3 Un esempio clamoroso: il fenomeno del V-Day 44

3. Progetto multimediale 50

4. Conclusioni 52

4.1 Una vera rivoluzione? 52

4.2 Un sondaggio sul Web 2.0 53

4.2.1 Social Network e nuove possibilità 54

4.3 Riflessioni finali 56

• Riferimenti bibliografici 59

• Sitografia 60

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 2

Introduzione

Quando il 29 Ottobre del 1969 per la prima volta venne stabilita una connessione

fra due computer (tra la University of California di Los Angeles e lo Stanford

Research Institute) i ricercatori dell'ARPA1 di certo non si sarebbero mai aspettati

una così grande evoluzione della rete da loro creata. Da quel giorno ci fu infatti

uno sviluppo continuo e soprattutto verso svariate direzioni: la vecchia rete usata

per scambiarsi informazioni scientifiche è diventata oggi un vero e proprio

“luogo” in cui incontrarsi, fare amicizia, parlare, trovare lavoro e, ovviamente,

cercare informazioni.

L’idea di Internet, la famosa “rete delle reti”, nacque nell’Agosto del 1962 per

opera di J.C.R. Licklider che descriveva, nel suo “The Galactic Network”, una

serie di computer interconnessi tramite i quali si potesse accedere a dati e

software. Insieme a Larry Roberts e Leonard Kleinrock, suoi colleghi al MIT2,

lavorò dal ’62 al ’67 sui fondamenti teorici della rete come WAN3, protocolli e

commutazioni di pacchetti. Nel ’66 Roberts si spostò presso l’ARPA (un ufficio di

ricerca del dipartimento della difesa americano) dove sviluppò dei progetti di

collegamento in rete al fine di trovare una forma di comunicazione che, in tempi

di guerra, risultasse più sicura rispetto al tradizionale telefono. Nel ’67 venne

presentato il primo progetto di questa rete che venne chiamato ARPANET.

Negli anni '70 la rete crebbe abbastanza rapidamente e venne usata quasi

esclusivamente per scopi scientifici, ma il primo passo per uno sviluppo

significativo si ebbe nel '72 con la nascita della prima killer application4: la posta

elettronica.

In breve tempo si svilupparono decine di reti differenti che avrebbero potuto

compromettere l'evoluzione futura di una rete globale di comunicazione, così,

grazie a Robert Kahn, nacque il concetto di internetworking secondo il quale ogni

WAN al suo interno sarebbe stata libera di gestirsi come credeva, ma avrebbe

1 Advanced Research Projects Agency.2 Massachusetts Institute of Technology.3 Wide Area Network.4 Vengono definite “killer application” (o “killer app” nella forma contratta) tutte quelle

applicazione che rivestono un'importanza significativa e decisiva nello sviluppo di determinati settori informatici.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 3

dovuto usare una suite di protocolli comuni (il TCP/IP5) per comunicare con

l'esterno.

In pochi anni l'evoluzione della rete (anche grazie a decine di nuove applicazioni e

linguaggi) fu enorme, tanto che verso la fine degli anni '80 cominciò ad essere

chiamata comunemente Internet.

L'idea che rivoluzionò completamente la rete la ebbe Tim Berners-Lee nel 1989:

progettò infatti un sistema di condivisione delle informazioni basato sull’ipertesto

e che potesse essere usato facilmente da un gran numero di persone. I documenti

erano connessi tra loro attraverso puntatori chiamati link e venivano creati tramite

un linguaggio a marcatori denominato HTML. Tale sistema, la killer app degli

anni '90, venne chiamato World Wide Web. Nacquero così a poco a poco i primi

browser6 testuali seguiti qualche anno dopo da browser grafici.

L'invenzione della Posta Elettronica, del Web e in seguito le vantaggiose offerte

commerciali dei vari ISP7, hanno reso quindi possibile che migliaia di persone

potessero entrare in comunicazione fra loro, restando comodamente sedute sulla

loro poltrona; un risultato del tutto inimmaginabile e fuori da ogni previsione.

Ma allo stesso modo in cui è avvenuta questa “prima rivoluzione”, probabilmente

possiamo adesso parlare di una “seconda rivoluzione di Internet”: da qualche anno

infatti hanno iniziato a circolare termini come Web 1.0 e Web 2.0 che altro non

sono che due modi distinti di concepire ed usare tale strumento. In questo

“fantomatico Web 2.0” vengono creati decine di siti che offrono svariati servizi,

una grande possibilità di relazione fra utenti e sempre più spesso un'interazione fra

website differenti. Questi siti prendono il nome di Social Network e si basano in

parte sulla teoria dei sei gradi di separazione8, secondo la quale sarebbe possibile

contattare chiunque nel mondo tramite solo cinque intermediari, in parte sulla

fiducia e infine sul più classico dei passaparola: “gli amici degli amici sono anche

5 Transimssion Control Protocol/Internet Protocol.6 È un software che consente di visualizzare principalmente documenti HTML, ma che è anche in

grado di rappresentare immagini, video, audio e molti altri files o applicazioni presenti su un sito web. Fra i browser più conosciuti e usati si possono citare: Microsoft Internet Explorer, Mozilla Firefox, Opera Web Browser, Netscape Navigator, Apple Safari e Konqueror.

7 Internet Service Provider.8 Frigyes Karinthy (1929), Chains - Stanley Milgram, 1967.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 4

miei amici”. Vengono quindi sfruttate ampiamente le indubbie capacità

comunicative della rete.

Ciò che possiamo trovare attualmente su Internet è, per certi aspetti,

completamente diverso da ciò che vi trovavamo prima, ma ci si può

legittimamente domandare se non si tratti esclusivamente di un'illusione. Siti

basati sul social networking offrono certamente tante e nuove opportunità, ma il

più delle volte il tutto si basa su di una rielaborazione di vecchie idee rivedute e

corrette: analizzando Internet da dieci anni a questa parte si può infatti dire che

audio e video siano sempre stati presenti così come news aggiornate; si può notare

come spesso siano nate relazioni di amicizia e come sia possibile pubblicizzare

iniziative, manifestazioni, giochi o gruppi musicali. Allo stesso modo sono sorti

negli anni numerosi forum e blog sempre molto frequentati e concernenti svariati

argomenti, così come siti in cui cercare e offrire lavoro. Di conseguenza è

probabile che sia cambiato soltanto il modo di fruire di questi contenuti e che la

rivoluzione stia avvenendo soltanto per mezzo di una grafica accattivante e di

vecchie idee migliorate col tempo.

Ma per capire il nuovo modo di concepire il Web non ci si potrà soffermare

esclusivamente sui moderni modi di comunicare, perché sarebbe difficile

comprenderlo se non rivolgendo per prima cosa lo sguardo al passato: il punto di

partenza del lavoro sarà quindi una comparazione fra il Web del passato e quello

del presente, analizzando le nuove tecnologie usate e cercando di intuire quale sia

il futuro di “vecchi” mezzi (anche se solo di pochi anni) quali forum e blog. Lo

studio sarà poi basato in gran parte sulla capacità della rete di catturare

l'attenzione e aggregare le persone e avrà come fulcro i Social Network Online,

per soffermarsi su alcuni siti di nuova generazione e capirne il funzionamento. Si

andrà infine ad esaminare un vero e proprio fenomeno mediatico quale il “V-Day”

di Beppe Grillo (tralasciando le motivazioni politiche e sociali che, seppure di

grande interesse per molti, non rappresentano oggetto di studio di questo lavoro)

che in gran parte può attribuire il merito del suo successo e della sua diffusione ad

Internet.

L'obiettivo del lavoro sarà quindi quello di capire se i Social Network possano

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 5

rappresentare delle alternative valide ai consueti canali fin ora adoperati e se,

grazie all'interazione di nuove e vecchie applicazioni, la rete possa diventare in un

futuro prossimo il media più importante e più diffuso.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 6

1 L'evoluzione di Internet

1.1 Web 1.0 e 2.0

1.1.1 Che cos'è il Web e come funziona

Il World Wide Web (o, per brevità, Web o WWW) nacque nel 1989 grazie alla

geniale intuizione di Tim Berners-Lee, il ricercatore voleva trovare un modo per

permettere a scienziati di diverse nazionalità di scambiarsi rapidamente

informazioni; cercava un metodo che fosse intuitivo e quindi facilmente

comprensibile anche da chi non avesse familiarità nell'uso di una rete e progettò,

dunque, un sistema basato sull'ipertesto e quindi sull'interconnessione di diversi

documenti.

Un sito web è composto da un numero indefinito di files chiamati solitamente

pagine: queste sono collegate tra loro tramite dei link che fanno riferimento ad un

URL9. Ogni URL identifica univocamente una pagina Web, in tal modo nessuna

può essere scambiata con un'altra; il protocollo più comune per il trasferimento di

ipertesti è l’HTTP10.

Noi siamo abituati ogni giorno a vedere numerosi siti web, ma per far sì che un

sito possa essere visualizzato sul schermo del nostro computer sono necessari

alcuni passaggi:

1. quando clicchiamo su un link o digitiamo un indirizzo sul nostro browser,

questo determina l’URL associato al link e il nome del server11 a cui dovrà

connettersi per richiamare la pagina;

2. tramite i protocolli TCP/IP si stabilisce una connessione fra il nostro

computer e il server;

3. con un messaggio http, che viene inviato al server, il nostro browser

richiede una determinata pagina;

4. il server rintraccia la pagina e ne invia una copia al browser;

9 Uniform Resoruce Locator.10 Hypertext Transfer Protocols.11 Un computer che fornisce risorse e servizi su Internet.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 7

5. non appena il browser riceve la pagina visualizza il contenuto sul monitor

del nostro computer.

Insieme al Web nacque l’HTML12, sviluppato anch’esso da Tim Berners-Lee

presso il CERN13, un linguaggio di marcatura che indica come disporre gli

elementi all’interno di una pagina: il codice viene interpretato dal browser che ne

restituisce l’immagine grafica. L'HTML ha subito molte modifiche nel tempo,

arrivando adesso alla versione 4.01. Negli ultimi anni si sta assistendo, grazie alla

spinta del W3C14, ad una sua graduale sostituzione con l'XHTML15: una

riformulazione dell'HTML in XML (o più semplicemente: un linguaggio basato su

XML che ne combina la potenza con la semplicità di HTML).

Tanti altri linguaggi e applicazioni possono essere utilizzati sul WWW per scopi

diversi: CSS, PHP, ASP, Javascript, Flash, DOM e altri ancora16. In questa selva

intricata il W3C, un consorzio mondiale che definisce gli standard per il Web, sta

cercando di uniformare i linguaggi in modo da rendere questa risorsa di facile

utilizzo e accessibile a tutti qualunque siano le condizioni degli utenti e qualunque

mezzo essi utilizzino. Fondato nel 1994, il W3C cerca di portare il Web al suo

massimo utilizzo mediante la definizione di protocolli comuni che portino ad una

completa interoperabilità fra i vari software utilizzati.

1.1.2 Dal Web 1.0 al 2.0

Prima di cercare di definire il Web 2.0 facciamo un passo indietro e vediamo di

capire cosa sia esattamente il Web. Innanzitutto il Web non è Internet. Spesso si fa

confusione fra i due termini pensando che indichino la stessa identica cosa,

quando invece il Web non è altro che una componente di Internet. Quando si

afferma “navigo su internet” in realtà, solitamente, si sta usando il World Wide

Web e tramite questo si visualizzano diversi siti e documenti; non stiamo invece

adoperando il Web quando scarichiamo la posta o quando usiamo un programma

12 Hypertext Markup Language.13 Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire.14 World Wide Web Consortium.15 eXtensible HyperText Markup Language.16 Per una trattazione e una comprensione più approfondita di vari linguaggi e applicativi usati su

Internet è possibile consultare J. Zeldman (2003), Progettare il Web del futuro. Standard e tecniche per il design, Milano, Pearson Education Italia.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 8

di messaggistica istantanea (icq, msn, irc o simili). Il Web 1.0 è quello che noi

tutti conosciamo e su cui, molti di noi, ogni giorno passano alcune ore: tramite il

Web leggiamo i quotidiani, cerchiamo lavoro ed informazioni, promuoviamo le

nostre iniziative e la nostra musica, stacchiamo la spina per un po' di tempo. Tutte

cose ormai abbastanza normali per milioni di persone nel mondo.

Dai primi siti web a quelli moderni c'è stato un salto abissale: negli anni

pionieristici del WWW i siti erano formati esclusivamente da una serie di pagine

connesse tra loro in cui si potevano trovare informazioni di vario tipo (soprattutto

scientifiche nei primissimi anni). Col passare del tempo si è passati a siti più

evoluti contenenti anche immagini, sfondi colorati e una formattazione che

cominciava a differirsi da quella usata sulla carta stampata. A poco a poco vennero

introdotti anche linguaggi che permettevano all'utente di richiamare una

determinata pagina e visualizzarla in modo diverso a seconda della richiesta da lui

fatta. In seguito applicativi come Macromedia Flash (ora Adobe Flash) permisero

di visualizzare nei siti filmati e animazioni con le quali si poteva anche interagire.

Si può notare quindi come il Web si sia evoluto verso due direzioni: da una parte

la presentazione dei contenuti tramite una grafica sempre più accattivante

combinata con una struttura semantica e un tipo di scrittura che rendesse chiari i

contenuti; dall'altra l'interazione con l'utente che doveva poter decidere

autonomamente quando, come e cosa visualizzare.

Si inizia perciò a parlare di siti web dinamici in cui ciascun utente può richiedere

alla medesima pagina più informazioni diverse, lasciare un suo commento,

leggere ciò che altri prima di lui hanno scritto, ascoltare musica o guardare video

on-line.

Ma per quanto i progettisti si siano sforzati di rendere i propri siti dinamici, il Web

(considerando ancora la “versione” 1.0) è stato per parecchi anni una sorta di

grande biblioteca on-line in cui ogni utente doveva connettersi ad uno o più

website per cercare una determinata informazione. Utenti e progettisti riportavano

al Web le proprie concezioni ancora strettamente ancorate alla carta stampata, e si

comportavano di conseguenza. Anche se un sito si trasformava autonomamente

rispetto alle richieste, il concetto base restava sempre lo stesso: “entro su un sito,

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 9

cerco ciò che mi serve, se non trovo niente cerco altrove”.

Da alcuni anni a questa parte, com'era ovvio aspettarsi vista la continua ed

ininterrotta evoluzione del World Wide Web, gli utenti, anche se forse

inconsapevolmente, hanno iniziato ad esigere sempre di più dal Web. Questo,

così, si è lentamente trasformato in un vero e proprio “luogo” in cui ogni persona

può trovare tutto ciò che vuole: dall'amicizia al viaggio per l'estate, dall'ultimo

video del cantante preferito alla canzone di un gruppo emergente lontano migliaia

di chilometri e tanto altro ancora.

Nuove esigenze richiedono dunque nuove forme ed idee e il Web inizia quindi a

poco a poco a sganciarsi dal concetto base di ipertesto. L'utente chiede sempre di

più ad un sito, non vuole dover spostarsi su decine di website per trovare tutto ciò

che gli serve, ma preferisce navigare su pochi siti “fidati”. Il modo in cui l'utente

inizia a vedere il sito web muta e questo diviene quasi un software tramite il quale

effettuare determinate operazioni, alcune delle quali assolutamente impensabili

fino a pochissimi anni fa. La richiesta è quella di trovare news, guardare video,

ascoltare musica, passare un po' di tempo e parlare di qualunque argomento sullo

stesso sito. Si passa così finalmente al Web 2.0.

Ma cos'è questo Web 2.0 di cui tutti parlano? Definirlo è particolarmente difficile,

il Web 2.0 non è una versione aggiornata di un programma e non è neanche una

nuova tecnologia usata su Internet. Chi ne parla spesso non sa di cosa stia

trattando esattamente e numerosi fruitori, pur utilizzandolo assiduamente, non ne

hanno neanche mai sentito parlare. Il Web 2.0 è sostanzialmente un concetto, è

un'idea innovativa di concepire il Web. Tramite l'aiuto di nuovi strumenti, gli

utenti possono partecipare attivamente alla sviluppo di un sito, il Web 2.0 è quindi

partecipativo e richiede che ogni visitatore di un website faccia la sua parte, il

tutto senza l'obbligo di conoscere alcun linguaggio specifico. Il processo di

costruzione di un sito da uno a molti è diventato molti a molti: una o più persone

lo creano, tanti partecipano riempiendolo di contenuti quando questo è già on-line

e perfettamente attivo, tanti altri usufruiscono del sito, delle informazioni presenti

e, se vogliono, possono a loro volta ampliare, modificare e aggiungere ciò che

sembra loro opportuno. Gli utenti restano dunque utenti, ma divengono

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 10

contemporaneamente anche partecipanti e creatori di contenuti per altri utenti che

a loro volta seguiranno lo stesso iter, in un circolo che dovrebbe essere infinito e

quindi auto-alimentarsi per non esaurirsi. Altro punto fondamentale del Web 2.0 è

il fatto che i files (testi, audio, video, immagini...) siano indipendenti dal sito in

cui si trovano o dalla persona che li ha creati.

Per capire meglio molti di questi concetti è sufficiente un esempio pratico: sul sito

“A.com” un qualsiasi utente iscritto ha inserito una news riguardante un artista

famoso. È nata una discussione su questo artista e molti utenti hanno scritto

diversi commenti esprimendo il proprio parere. Si può già notare come il sito

“A.com” permetta a qualunque utente di inserire notizie e a tutti gli altri di

commentarle (se non a volte di modificarle o ampliarle), facendo in modo che il

sito sia sviluppato non dal solo webmaster, ma anche dagli stessi utenti che

entrano così a far parte del processo di sviluppo. Ma il concetto di Web 2.0 va

anche oltre: un utente del sito “A.com” ha commentato la notizia e a sua volta, per

ampliare l'informazione presente, ha deciso di prendere un video esplicativo

trovato su “B.com” e di inserirlo su “A.com”. Tutti gli utenti di quest'ultimo sito

potranno ora guardare il filmato senza doversi recare su “B.com”. Tutto questo è

possibile perché “B.com” ha reso pubblico un collegamento a quel documento

facendo sì che possa essere incorporato in pagine esterne, mentre “A.com” ha

fatto in modo che gli utenti potessero inserire files provenienti da terzi siti.

Anche se un vero obiettivo non esiste, in quanto il Web 2.0 è solo un concetto,

sembra che il proposito sia quello di creare un continuo interscambio di

documenti ed informazioni fra siti differenti, in modo che che questi possano

interagire e progredire collettivamente senza ostacolarsi vicendevolmente. Una

specie di open-source17 Web in cui tutti aiutano il prossimo e sono aiutati a loro

volta da altri.

Per completezza bisogna, però, necessariamente dire che non tutti ritengono che

questa innovazione esista realmente, molti sono concordi nell'affermare che il

Web 2.0 sia esclusivamente uno slogan, un concetto tramite il quale le nuove

17 Per open-source si intende un software rilasciato sotto una licenza che rende il codice sorgente disponibile a chiunque per studio, modifiche e/o sviluppi. Per un approfondimento del concetto di open-source si può visitare il sito www.opensource.org

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 11

aziende tendono ad imporre i propri prodotti. Puro marketing quindi. A sostegno

di questa tesi si può constatare come parecchie ditte usino troppo spesso il termine

a sproposito, adoperandolo in contesti in cui del Web 2.0 non vi è traccia, quindi

solo allo scopo di far risaltare i loro servizi rendendoli più al passo con i tempi,

meno obsoleti e più accattivanti agli occhi dei consumatori.

Nel Web 2.0, assumendolo come una nuova idea di concepire il Web, hanno

sicuramente un ruolo principale i Social Network, ma di questi parleremo

approfonditamente nel secondo capitolo. Fra gli altri strumenti citabili possono

essere elencati18:

  I Social Bookmarks:

sono delle liste nelle quali ciascun utente può inserire i propri siti preferiti,

classificarli e condividerli con gli altri. Vengono così creati degli elenchi di

risorse web giudicate positivamente dai fruitori. Ad ogni sito possono

anche essere attribuite una serie di etichette per illustrarne il contenuto. La

classificazione quindi non avviene, come per i motori di ricerca,

esclusivamente in base alle parole chiave ricercate o al numero maggiore

di link diretti al sito, ma dipende anche e soprattutto dall'utilità del sito

percepita dagli utenti. È pure possibile ricevere una notifica automatica dei

nuovi segnalibri immessi tramite un sistema di feed.

p I Wiki19:

nel pieno dello spirito del Web 2.0 un Wiki è un sito web che consente agli

utenti di inserire contenuti e ampliare o modificare altre risorse già

presenti caricate da altri utenti. Ogni informazione aggiunta viene però

solitamente controllata dai gestori del sito che ne appurano l'autenticità e il

rispetto della legge o del regolamento interno. Seppure le risorse presenti

18 È possibile trovare un elenco esauriente, con relativa trattazione, degli strumenti del Web 2.0 in G. Prati (2007), Web 2.0. Internet è cambiato, Trento, Uni Service.

19 Trattando di Wiki si può certamente riportare qui la definizione che ne dà Wikipedia.org, essendo il Wiki più conosciuto e, forse, più importante al mondo:“Un Wiki è un software che permette agli utenti di creare, modificare e collegare facilmente pagine Web. I Wiki sono spesso utilizzati per creare siti web collaborativi, comunità, e vengono sempre più utilizzate per fornire intranet economiche ed efficaci o nell'uso di amministrazione delle informazioni.”

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 12

nei Wiki siano spesso esatte, non sempre è possibile affidarsi

completamente ai contenuti perché essi, a volte, possono risultare inesatti

per la scarsa o errata conoscenza dell'argomento da parte dell'autore del

Wiki oppure completamente inaffidabili a causa di un impiego

fraudolento del servizio (sebbene Wiki di questo ultimo tipo vengano

modificate nei siti più importanti nel giro di poche ore). Gli usi di un Wiki

possono essere di vario tipo:

• documentazione di un progetto, di un software o di un sito web;

• enciclopedie on-line;

• condivisione di conoscenze e comunicazioni;

• comunità on-line e non di varia natura;

• usi personali.

À I Tags Cloud:

sono delle rappresentazioni visive delle etichette strutturate in base alla

loro importanza. Solitamente, in molti siti web 2.0, ogni risorsa è

accompagnata da alcuni tags che ne indicano il contenuto, queste etichette

vengono poi raccolte in un box e poste in ordine alfabetico. I tags più

richiamati o più usati sono formattati in modo diverso dagli altri (in

grassetto o tramite un carattere di maggiori dimensioni) in modo da

richiamare visivamente l'attenzione dell'utente che ne percepirà di

conseguenza la maggiore importanza.

¨ I Widget:

sono degli applicativi Web che permettono di distribuire, in un modo

abbastanza semplice, determinate risorse di un sito. Copiando e incollando

nel proprio blog, sito o forum poche righe di codice, che vengono messe a

disposizione sul sito da cui si vogliono prelevare i contenuti, è possibile

far visualizzare video, audio, immagini e tanti altri applicativi come feed,

video commenti, informazioni meteo, sondaggi di vario tipo o il Google

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 13

PageRank20. L'utente può così prelevare dal sito “sorgente” il codice che

rimanda ad un video ed in pochi minuti inserirlo nel proprio blog.

  I Feed:

sono degli strumenti tramite i quali si può essere avvisati di eventuali

aggiornamenti (di ogni tipo) su di un sito web. È necessario che il sito

metta a disposizione dei feed contenenti per esempio delle news e che

l'utente li sottoscriva per poi leggerli tramite appositi programmi. Il

contenuto della notizia può essere di conseguenza letto senza dover entrare

obbligatoriamente nel website che la fornisce e se lo si desidera

approfondito o riletto in un secondo momento.

1.2 Forum e blog nel Web 2.0?

Un forum on-line è un sito web nel quale ogni utente iscritto può partecipare

esprimendo le proprie opinioni tramite messaggi (post) scritti all'interno di

determinati argomenti (topic). Esistono forum di carattere generale in cui è

possibile parlare di qualunque cosa, altri invece specifici in cui vengono trattati

pochi temi appartenenti però allo stesso ambito. Il forum è uno strumento di

comunicazione asincrona perché la scrittura, la lettura e l'eventuale risposta ai

messaggi avviene spesso in momenti diversi.

Vediamo ora nel dettaglio il funzionamento di un forum: l'utente interessato

all'argomento centrale si iscrive compilando una scheda in cui può inserire, oltre

ai dati obbligatori per procedere alla registrazione, varie informazioni che lo

riguardano come l'età, il sesso, la provenienza, gli interessi e così via. Può anche

inserire un avatar21, alcuni indirizzi di messaggistica istantanea per essere

contattato al di fuori del forum e una firma che verrà visualizzata in ogni post da

20 È un algoritmo che indica, su una scala da 0 a 10, la rilevanza di un sito in base al numero di collegamenti diretti a quest'ultimo. Viene presa in considerazione anche la qualità dei link valutando il PageRank di ogni sito che inserisce il collegamento: più link da siti con un PageRank alto si hanno più il nostro PageRank salirà nella scala.

21 Il termine deriva dal sanscrito ed indica la “personificazione di una divinità sulla terra” (www.demauroparavia.it - De Mauro, il dizionario della lingua italiana), quindi sul Web, in senso traslato, si intende con avatar un'immagine che ciascun utente può scegliere per rappresentare la propria identità virtuale all'interno di una comunità on-line.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 14

lui scritto. Una volta iscritto è obbligato a seguire il regolamento di cui quasi tutti

i forum sono dotati, queste regole interne sono scritte dagli amministratori del sito

e vengono fatte rispettare dai moderatori. L'utente può così rispondere a dei topic

già aperti in precedenza oppure aprirne di nuovi per chiedere il parere di altri

utenti in merito ad una determinata questione. Se diverrà un utente assiduo entrerà

a far parte della comunità del forum, infatti i fruitori abituali tendono a legare fra

loro sentendosi spesso stretti da forti legami, sebbene la maggior parte di essi non

si sia mai incontrata al di fuori del Web.

Su un forum è abituale l'uso di un gergo specifico che spesso risulta di difficile

comprensione agli utenti occasionali. La maggior parte dei termini sono degli

anglicisimi, vengono infatti adoperate parole come thread o 3d (discussione),

nickname (nome utente), netiquette (insieme di regole comportamentali da seguire

in rete), lurker (che indica un utente che si limita a leggere i contenuti senza

rispondere), flame (discussioni troppo accese), ban (espulsione di un utente), off-

topic (discussioni non inerenti all'argomento centrale del forum o del topic),

postare (inviare un messaggio).

Il termine blog deriva dalla contrazione del vocabolo inglese web-log

(letteralmente registro in rete). Sebbene per blog generalmente si intenda un diario

on-line in cui ciascuno può scrivere ciò che più desidera, esistono tantissimi

weblog di diverso tipo in cui si possono trovare svariati argomenti. La creazione

di un blog è molto semplice: molti siti mettono a disposizione, su un loro dominio

di terzo livello22, uno spazio che l'utente, dopo una registrazione, può gestire

autonomamente senza alcuna conoscenza di linguaggi specifici, modificandone

gli elementi più semplici. Per effettuare modifiche sostanziali alla grafica è

solitamente richiesta una conoscenza, seppur minima, dell'HTML. Ovviamente

qualunque web designer può creare il proprio blog senza dover ricorrere ad aiuti

esterni (un blog non è nulla più che un normale sito web), ma esistono anche

22 Per identificare un sito web si ricorre ad uno schema gerarchico di indirizzamento chiamato Domain Name System (DNS) che traduce un nome di dominio più facilmente ricordabile dall'uomo (es: nomesito.it) in un indirizzo IP (es: 192.168.0.1) intellegibile dal server. La parte più importante dell'indirizzo, il dominio di primo livello, si trova a destra ed indica la nazione del sito o il tipo di servizio, subito dopo il punto c'è il dominio di secondo livello che indica l'effettivo nome e in seguito è possibile trovare un dominio di terzo livello, anche se generalmente si tratta di un dominio fittizio che rimanda ad un altro indirizzo. È possibile pure trovare domini di quarto livello e oltre.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 15

numerose piattaforme che permettono di generare un blog su un proprio dominio

tramite alcune opzioni configurabili in pochi passaggi, non dovendo così

impiegare un consistente numero di ore nella creazione dell'interfaccia grafica e

del codice. Quasi tutti i blog, amatoriali (che rappresentano la fetta più

consistente) e non, hanno un organizzazione molto simile: il titolo; una colonna

centrale in cui, come in un vero e proprio diario, si trovano gli interventi del

blogger insieme ad una data, un titolo e spesso i commenti di altri utenti; uno o

due menù laterali nei quali sono presenti l'archivio degli interventi precedenti, le

categorie dei messaggi, collegamenti ad altri siti o blog, i commenti recenti, un

contatore visite e dei bottoni, che servono a fidelizzare il lettore, per segnalare,

collegare, iscriversi o leggere i feed.

Per merito della relativa semplicità d'uso di questo strumento, tra la fine degli anni

'90 e l'inizio del 2000, in tutto il mondo si ebbe un vero e proprio boom dei blog

grazie ai quali era possibile essere “presenti” sul Web senza conoscere alcun

linguaggio specifico. Si cercava, come spesso accade, una “scorciatoia nelle

conoscienze” (A. Di Sparti) per raggiungere il proprio obiettivo senza dover

studiare o incaricare qualcun altro di creare il sito.

L'uso di questi due strumenti non è certo dunque una novità nel mondo del Web,

ma, come molti mezzi utilizzati in rete, entrambi si sono evoluti fino ad integrarsi

nel Web 2.0, vediamo come.

La maggior parte dei Foum che troviamo on-line sono costituiti da pacchetti

precompilati di facile installazione. In queste piattaforme non è semplice trovare

elementi “2.0”, sebbene a poco a poco stiano penetrando anche qui. Il grande

merito di questo ingresso è dovuto soprattutto a sviluppatori autonomi che, grazie

alle licenze open-source con le quali la maggior parte di questi pacchetti è

distribuita, possono modificare pezzi di codice ed inserire nei vari forum nuove

funzioni. Molte di queste sono ovviamente indirizzate verso il mondo del Web

2.0, è possibile infatti inserire in un post l'URL di un video presente on-line e,

racchiudendolo tra appositi tags, guardare il video direttamente sul forum; altre

modifiche permettono di visualizzare ed interagire con le mappe di tutto il mondo

messe a disposizione dal motore di ricerca Google.com; si possono leggere feed

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 16

degli ultimi topic o news del forum; è possibile ascoltare musica sullo stesso

forum; in pochi passaggi si è in grado di creare un avatar che rispecchi

fedelmente la nostra persona (senza dover inserire una nostra foto reale); tramite

determinati tags viene visualizzato il livello raggiunto in determinati giochi on-

line; molte altre modifiche riguardano ovviamente la socializzazione con la

possibilità di formare gruppi di utenti legati fra loro, creare una galleria

fotografica, ampliare il proprio profilo con un sempre maggiore numero di

informazioni, commentare le foto o i profili stessi.

Nei blog gli elementi “2.0” sono ancora maggiori, moltissimi widget, infatti, sono

progettati per essere inseriti facilmente proprio in un blog e non richiedono

competenze specifiche o l'intervento di un amministratore, come a volte accade

per i forum. Alcune piattaforme indicano chiaramente di essere state create per

generare blog Web 2.0, infatti quasi tutto quello di cui abbiamo parlato fin ora può

essere incluso in un weblog di nuova generazione e questa grande malleabilità ha

fatto sì che parecchi siti, che in passato mettevano a disposizione un loro spazio

per creare un blog, si trasformassero in Social Network, o che viceversa altri

website di social networking basassero i loro servizi proprio su un blog.

1.3 Le tecnologie usate

Al di sotto di ciò che l'utente vede sul proprio schermo, ogni sito web nasconde

migliaia di righe di codice. I moderni website, oltre all'uso comune dell'XHTML

per i contenuti e dei CSS per la struttura, adoperano linguaggi più complessi come

PHP, ASP e Javascript per la creazione di documenti dinamici. Ma quello che più

ci interessa riguarda le ultimissime tecnologie che, integrate sapientemente con le

vecchie (ma non di certo obsolete), riescono a rendere i siti web quasi dei veri e

propri software, il che corrisponde esattamente all'aspettativa che l'utente ha di un

sito web di ultima generazione.

Giungere ad un così elevato grado di tecnologia non è stato ovviamente semplice,

Jeffrey Zeldman23 afferma ironicamente:

23 Uno dei più conosciuti webdesigner del mondo ed editore e direttore creativo di alistapart.com

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 17

“In principio Netscape creò JavaScript, e fu una cosa buona. Poi Microsoft partorì

JScript, ed era diverso. Immensi eserciti si scontrarono in epiche battaglie notturne

e il DHTML minacciò di travolgere e distruggere tutto e tutti. La salvezza arrivò con

la nascita di un Document Object Model (DOM) standard, la cui prima

manifestazione fu chiamata DOM livello 1. E fu una cosa molto buona. Per la prima

volta, il DOM del W3C diede ai designer e agli sviluppatori una modalità standard

di accesso ai dati, script e livelli di presentazione di un sito web.”

Un percorso, dunque, complesso, lungo e travagliato, ma che ha avuto una prima

svolta nel 1994 con l'inizio del lavoro di standardizzazione dei vari linguaggi

adoperati sul Web da parte del W3C e poi con l'introduzione del DOM per merito

dello stesso consorzio, che definisce la sua creazione come

“a platform - and language-neutral interface that will allow programs and scripts to

dynamically access and update the content, structure and style of documents. The

document can be further processed and the results of that processing can be

incorporated back into the presented page.”24

Tramite il DOM si possono quindi elaborare i vari componenti della pagina e,

punto ancora più importante, l'interazione avviene sul computer dell'utente. Al

server così non vengono continuamente inviate richieste dagli script e anche se la

connessione ad Internet viene interrotta si può comunque continuare ad interagire

con il documento. Questo è quindi il primo passo che permette ad un file HTML

di funzionare come se fosse un software.

Sempre al W3C si deve la creazione di XML, un linguaggio che permette la

creazione di altri linguaggi, un metalinguaggio quindi. Diversamente

dall'(X)HTML, XML è universale, può essere utilizzato sul Web come in

qualunque altro software e permette perciò un'ottima interoperabilità tra

applicativi Web e programmi presenti sul proprio sistema operativo.

L'integrazione di questi due linguaggi con il Javascript ha portato alla creazione di

AJAX25, una tecnologia in grado di inoltrare richieste al server in background

(quindi senza che l'operazione sia visibile chiaramente all'utente) e che offre le

24 Un'interfaccia indipendente da piattaforma e linguaggio che consente a programmi e script di accedere e aggiornare dinamicamente il contenuto, la struttura e lo stile dei documenti. In questo modo il documento può essere ulteriormente processato e il risultato di questa elaborazione può essere incorporato nella stessa pagina.

25 Asinchronous Javascript And XML.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 18

funzionalità di Javascript come la gestione delle applicazioni lato client (sul

computer dell'utente) e l'elaborazione dei documenti creati secondo lo standard

DOM. Grazie a questa tecnologia non è necessario aggiornare interamente una

pagina Web per processare una richiesta, perché lo modifiche avvengono solo

nelle parti che richiedono nuovi dati. Spesso infatti, quando per esempio si

effettua una modifica al nostro profilo in un sito in cui siamo iscritti, cambiamo

solo uno o due elementi e non è perciò necessario che tutti i dati vengano inviati,

perché la maggior parte resterà identica. Una simile tecnologia risulta anche utile

se, su uno stesso sito, stiamo visualizzando un video e desideriamo

contemporaneamente compiere una seconda operazione che comporti l'invio di

alcuni dati, perché potremo così effettuarla senza che il flusso video venga

interrotto.

Supportando XML, AJAX può essere utilizzato su qualunque tipo di piattaforma

(da ASP.NET a PHP a Java) e per questo il suo uso ha avuto una grande

espansione su tutto il Web, inoltre, se pensiamo alla grande mole di dati che viene

scambiata ogni giorno in rete (dovuta soprattutto a files audio, video e immagini),

comporta un ampio risparmio sia lato server sia client, i siti non devono infatti

reinviare dati che hanno già mandato né gli utenti devono riceverli.

Sempre più usato sul Web è poi il mash-up, cioè un'applicazione ibrida che

include servizi e contenuti provenienti da più fonti diverse. Di conseguenza

sarebbe teoricamente possibile, con lo stesso applicativo, trovare un prodotto che

ci serve, cercare una lista di negozi che lo vendono, scaricare i prezzi del prodotto

per ogni singolo punto vendita e infine individuare su una mappa l'esercizio con il

prezzo più conveniente. Tutte operazioni che richiederebbero l'uso di diversi siti,

ma che con un mash-up potrebbero essere integrate tra loro per un più comodo

impiego. Questa tecnica è quindi utile per creare applicazioni con un ampia

gamma di usi sfruttando i servizi già esistenti.

Tutti questi nuovi linguaggi hanno dato una spinta in più allo sviluppo del Web,

portandolo definitivamente all'era del “2.0”, senza le nuove tecniche sarebbe stato

praticamente impossibile esaudire i desideri degli utenti. Troppo elevato sarebbe

infatti risultato il carico di lavoro per i server, smisuratamente alti i costi di

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 19

gestione, di sviluppo e le ore di lavoro necessarie, eccessiva la mole di dati

ricevuta continuamente dai computer degli utenti.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 20

2 I Social Network Online

2.1 Cosa sono e come funzionano

Da quando un sempre più grande numero di persone ha potuto avere accesso ad

Internet, la rete ha iniziato gradualmente ad imporre delle mode sia nella vita

comune sia al suo interno. Emblematico è il caso dei blog: quale assiduo fruitore

del Web non ha mai provato ad aprirne uno o non conosce qualche amico che lo

possiede? Come tutte le mode, dopo il boom si cominciano a tirare le somme e si

evince che non tutti hanno continuato ad usare i blog costantemente e che anzi

molti lo hanno del tutto abbandonato, non è per niente difficile infatti trovarne

tanti in disuso con interventi e commenti risalenti a molti mesi fa, se non anni. I

weblog però, come abbiamo già visto, non sono del tutto morti e anzi stanno forse

vivendo una seconda giovinezza grazie ai nuovi strumenti. Finita la moda del blog

si è passati ad un nuovo modo di comunicare, il fenomeno del momento si chiama

Social Network. Tantissime persone li usano, ma una buona percentuale dei

fruitori non sa proprio cosa siano, né ha tanto meno sentito parlare di Web 2.0.

Com'è possibile questa contraddizione? Proviamo prima di tutto a capire cosa sia

esattamente un Social Network e come funzioni.

Sono dei siti che, cercando di sfruttare al meglio le capacità comunicative del

Web, mirano a creare delle reti di persone collegate fra loro da uno o più legami

che possono andare dall'amicizia al lavoro ad un interesse comune. Il loro

obiettivo è quindi quello di aiutare gli utenti ad intraprendere delle relazioni di

varia natura con altre persone e, a questo scopo, mettono a disposizione degli

spazi con un gran numero di strumenti utilizzabili.

I siti di questo genere si basano essenzialmente sulla condivisione di qualunque

tipo di risorsa, intendendo con questo termine anche le idee, le opinioni e i

pensieri, oltre ovviamente alla musica, i video, le immagini e altro ancora. Dopo

aver aperto uno spazio l'utente potrà inserire ciò che desidera (vedremo più avanti

come) e qualunque altro iscritto potrà attingere liberamente alle risorse presenti.

Fra i vari utenti si inizieranno ad instaurare delle relazioni di amicizia, infatti sarà

possibile “aggiungere come amico” qualunque altro user ed iniziare un rapporto

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 21

più stretto. Ogni nostro amico avrà poi probabilmente a sua volta altri amici sullo

stesso network e la lista completa di queste amicizie di “secondo livello” sarà

visualizzabile sul sito stesso, così, tramite pochi amici di “primo livello” potremo

ampliare in modo considerevole la nostra rete amicale. La fiducia è quindi un

punto importante poiché chiunque avrà accesso alle informazioni inserite,

soprattutto gli amici che godranno di determinati privilegi sul nostro spazio, come

per esempio l'ingresso in aree riservate, e che faranno da tramite per ulteriori

conoscenze.

Esistono diversi tipi di Social Network, ognuno incentrato su un argomento

specifico:

¨ orientati alla creazione di nuove amicizie come Friendster o Tribe;

À mirati all'interconnessione fra blog come Netlog o StumbleUpon;

è business oriented come LinkedIn o Ryze;

x dedicati alla musica e ai video come MySpace, YouTube o Last.fm;

� incentrati su chi vive all'estero come Italiansonline;

� mirati alla creazione di comunità di appassionati di lettura come aNobii.

Ma si potrebbe continuare ad elencare un numero considerevole di network

dedicati a tanti altri argomenti come la cucina (2Spaghi.it), la condivisione di

fotografie (Flickr), la pianificazione di raduni (Meetup), la condivisione di

opinioni dei consumatori (Ciao.it) e altro ancora.

Il loro funzionamento può rivelarsi inizialmente un po' complesso, come

d'altronde può risultare astratto il vero scopo, ma subito dopo l'iscrizione e la

scoperta degli strumenti principali si riuscirà però a comprendere tutto con

facilità. L'usabilità è infatti un elemento essenziale, perché siti di questo genere

mirano a raggiungere il più alto numero di persone possibile e soprattutto a

rendere gli utenti parte attiva della comunità, infatti senza un interazione continua

con il sito e il resto dei fruitori un Social Network perderebbe la sua ragion

d'essere.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 22

Senza soffermarci su tutte le funzioni, che andremo poi ad analizzare

approfonditamente nei paragrafi dedicati ad alcuni fra i più importanti Social

Network mondiali, vediamo, in generale, cosa vi si può trovare. Innanzitutto, dopo

l'iscrizione obbligatoria, ogni utente ha a disposizione un suo spazio nel quale può

immettere ciò che preferisce. Nell'inserimento dei vari tools disponibili l'utente

viene guidato da un pannello sempre molto semplice e per lo più accompagnato

da icone che ne rendono intuitivo l'uso. Compilando una scheda con alcune

informazioni personali l'iscritto crea il suo profilo che diverrà una presentazione

di se stessi all'intera comunità e sarà, solitamente, il primo degli elementi visibili

nello spazio utente. Il profilo è un punto fondamentale per un Social Network,

perché rappresenta il biglietto da visita e le informazioni in esso contenute

possono determinare il successo o l'insuccesso dello spazio, più elementi saranno

infatti presenti al suo interno più sarà alta la possibilità che qualcun altro lo trovi

interessante. Un profilo ricco di informazioni indica quindi una grande apertura

verso la comunità on-line e molta disponibilità nel fare nuove conoscenze,

componente fondamentale in un sito di questo tipo. Il profilo completo viene

comunque creato non solo dalle informazioni personali, ma anche da tutti gli altri

elementi che si inseriscono durante il normale utilizzo.

Ogni utente può caricare delle immagini creando così una o più gallerie

fotografiche, può indire dei sondaggi o creare un calendario di eventi.

È spesso presente un blog che viene integrato perfettamente all'interno dello

spazio. L'uso di questo strumento non è diverso da quello di un normale weblog e

l'utente se ne può servire per inserire delle informazioni, per scrivere delle pagine

di diario, per immettere giochi o catene e per parlare di tutto quello che gli passa

per la mente.

I Social Network fanno ampio uso di tutti gli strumenti del Web 2.0, difatti gli

spazi sono spesso già predisposti per integrare vari widget o elementi da altri siti.

È possibile quindi inserire filmati e musica inviando i files direttamente al server,

ma le risorse possono essere anche recuperate da terzi website e visualizzate sul

nostro profilo (vedi 1.1.2). Questa funzione rende agevole, anche a chi non

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 23

possiede una connessione a banda larga26, l'integrazione di molti elementi sullo

spazio personale, arricchendolo in pochi secondi.

Quasi sempre è consentito cambiare l'interfaccia del proprio spazio rendendolo

più rispondente ai contenuti e alla personalità dell'autore. A volte si trovano delle

skin predefinite tra le quali l'utente può scegliere, altre volte, per chi possiede una

minima familiarità con l'HTML, è possibile creare autonomamente l'interfaccia

grafica.

Punto fondamentale è l'interazione fra i vari utenti, infatti ogni elemento presente

nello spazio può essere commentato e spesso votato da tutti gli altri iscritti.

Bisogna quindi essere pronti a ricevere critiche o apprezzamenti su tutto ciò che

viene inserito, ma quasi tutti gli utenti hanno come fine proprio quello di avere più

accessi al proprio spazio e soprattutto più commenti alle risorse immesse.

L'interazione viene poi anche favorita tramite messaggi che gli user possono

scambiarsi in privato, lontano da occhi indiscreti.

Ma tutte queste informazioni e risorse a cosa servono realmente? Se parliamo di

Social Network che mirano alla creazione di nuove amicizie, o hanno scopi simili,

allora possiamo facilmente affermare che l'obiettivo è quello di attirare

l'attenzione del prossimo rendendosi interessanti agli occhi degli altri. Dicendo

qual è il proprio libro preferito non sarà affatto difficile trovare persone che amino

la lettura e specificamente quello stesso autore, così come parlando di musica o di

una qualunque altra passione. I Social Network orientati al lavoro avranno invece

il fine di raggruppare persone accomunate dallo stesso tipo di impiego, facendo sì

che si possa trovare un lavoro o cercare un impiegato anche in altri paesi oppure

rendendo più semplice lo scambio di informazioni fra professionisti di tutto il

mondo. Tali siti potrebbero anche risultare utili per organizzare dei meeting

oppure per venire a conoscenza di eventi importanti che riguardino il proprio

ambito lavorativo. Altri Social Network si propongono invece il compito di far

incontrare persone che vivono all'estero ricreando la comunità sul Web, dando

loro la possibilità di integrarsi più facilmente nel paese in cui vivono, mettendo a

26 Indicando in questo caso con banda larga una connessione digitale ADSL (o superiore) normalmente più veloce rispetto ad una connessione analogica a 56 kb/s o digitale ISDN a 64-128 kb/s.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 24

disposizione strumenti per cercare alloggi, lavori o semplicemente ricordare i

vecchi tempi.

Esiste un progetto, portato avanti da Google con la collaborazione della Carnegie

Mellon University di Pittsburgh, e visto già da molti come un Social Network 2.0,

che mira alla creazione di un'unica piattaforma per la libera condivisione dei

contenuti tramite network diversi. Le informazioni a riguardo non sono ancora

sufficienti per approfondire maggiormente il progetto, né tanto meno Google ha

reso nota la data di partenza della piattaforma, ma sembra che con un unico

account sarà possibile gestire praticamente tutti i più importanti siti di social

networking, infatti, inserendo in una rubrica i propri contatti, a prescindere dalla

piattaforma usata da questi, si verrà aggiornati di ogni modifica effettuata o delle

risorse inserite. Sarà naturalmente possibile caricare e gestire i propri contenuti

all'interno dei vari siti. L'evoluzione del Social Network sembra quindi essere

ancora lunga e non priva di sorprese.

2.1.1 I sei gradi di separazione

L'idea dei Social Network Online nasce grazie alla teoria dei sei gradi di

separazione per la quale ogni persona è collegata a qualunque altra nel mondo

attraverso una catena di non più di cinque intermediari, quindi, teoricamente,

basterebbero soltanto sei passaggi per incontrare chiunque.

Già nel 1929 l'ungherese Frigyes Karinthy vi aveva accennato nel suo racconto

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 25

breve intitolato Chains, alcuni anni più tardi Ithiel de Sola Pool del MIT e

Manfred Kochen della IBM tentarono, con scarsi risultati, di comprovare

matematicamente la teoria, poi, nel 1967, il sociologo americano Stanley Milgram

provò a dimostrarla praticamente. Condusse infatti un esperimento, i cui risultati

furono pubblicati su Psychology Today, selezionando casualmente alcuni abitanti

del Midwest degli Stati Uniti e chiedendo loro di inviare un pacco postale ad un

altro cittadino degli USA a loro sconosciuto ed abitante nel Massachusset

(distante migliaia di chilometri dalle zone di partenza del pacco), i mittenti

conoscevano esclusivamente il nome e la zona in cui il destinatario viveva, ma

non l'indirizzo esatto e, non potendo avvalersi di strumenti avanzati di ricerca,

avrebbero dovuto inviare il pacco a qualcuno a loro noto che in qualche modo

avrebbe potuto trovare il destinatario finale o essere collegato a questi tramite

altre persone. Il sociologo affermò che, contrariamente a tutte le previsioni, ci

vollero mediamente solo sei passaggi affinché i pacchi giungessero a destinazione.

Più tardi si scoprì che soltanto il 30% delle missive furono recapitate, ma Milgram

spiegò il fatto affermando che probabilmente non tutti si erano preoccupati di

inoltrare il pacco ricevuto (ma risulta anche facile pensare che forse non avevano

idea di chi fosse il destinatario o un possibile intermediario).

L'esperimento del sociologo americano divenne in ogni caso celebre e nel 2001,

Duncan Watts, professore della Columbia University, lo ripropose su Internet

sostituendo la posta ordinaria con quella elettronica. Le conclusioni, basate questa

volta su decine di migliaia di e-mail, furono le stesse a cui giunse Milgram: anche

on-line sei gradi sono sufficienti per raggiungere chiunque nel mondo27.

Dal 1990 sul sito della University of Virginia è presente un gioco, chiamato The

Oracle of Bacon at Virginia28, tramite il quale si possono trovare i collegamenti

fra attori cinematografici. Sebbene molti di loro, pur non avendo mai girato film

insieme, si conoscano sicuramente, il sito mostra quanti passaggi servirebbero per

mettere in collegamento delle persone che teoricamente non si sono mai

incontrate. L'Oracolo sfrutta l'Internet Movie Database29 per fornire i collegamenti

27 Chi volesse approfondire gli studi di Duncan Watts può recarsi sul sito ufficiale della Columbia University.

28 Disponibile all'URL http://oracleofbacon.org/cgi-bin/oracle/movielinks29 È il più grande database on-line di informazioni su attori, registi, film e spot televisivi.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 26

fra gli attori ed era inizialmente basato sull'attore Kevin Bacon (da qui il nome).

Volendo indagare sulle relazioni tra Tom Hanks e Robert De Niro scopriremo che

i due non hanno mai recitato insieme, ma sono collegati dalla conoscenza

reciproca di Ian McKellen, allo stesso modo Denzel Washington e Jack Nicholson

potrebbero conoscersi tramite Matt Damon. Solo un piccolo gioco che rende però

bene l'idea alla base dei Social Network Online.

La fama di questa teoria viene poi confermata da molti film o serie televisive che

vi si sono ispirate e da un nuovissimo Social Network, SixDegrees.org, creato

proprio dall'attore Kevin Bacon e che mira a raccogliere fondi che verranno poi

dati in beneficenza.

2.2 Analisi di alcuni Social Network Online

Nel primo paragrafo abbiamo visto per grandi linee come funziona un Social

Network e cosa vi si può trovare all'interno, in ogni sito però possiamo individuare

grandi differenze che non riguardano solo l'aspetto e l'impostazione, ma anche e

soprattutto gli strumenti che vengono messi a disposizione degli utenti. Esistono

infatti decine di Social Network basati su argomenti diversi, di conseguenza

differiranno anche le opzioni configurabili che saranno studiate appositamente per

l'attività specifica che si propone il sito.

Nelle descrizioni di seguito proposte potrebbero non essere presenti alcune

funzionalità perché giudicate di minore interesse oppure perché inserite solo dopo

che l'analisi è stata effettuata, difatti, questi grandi network, tendono ad

implementare molto spesso nuovi strumenti.

2.2.1 MySpace

“MySpace è una comunità online che ti consente di conoscere gli amici dei tuoi amici.

Crea una comunità privata su MySpace e potrai condividere foto, diari e interessi con una rete sempre più grande di amici.

Guarda chi conosce chi e con chi sei connesso. Scopri se sei davvero a sei persone di distanza da Kevin Bacon.”

Queste frasi si trovano sulla pagina informativa di MySpace e ci fanno capire

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 27

come il sito sia un Social Network basato sulla condivisione di risorse e amicizie e

di quanto il gioco dell'oracolo di Bacon sia pertinente ad un network di questo

genere.

Il sito, che ha iniziato ufficialmente le sue attività nel 2003, è stato recentemente

acquistato dal magnate australiano Rupert Murdoch per la cifra di 580 milioni di

dollari. Alexa.com30 lo colloca al sesto posto mondiale come traffico generato e

risulta quindi uno dei più importanti e famosi Social Network del pianeta.

Aprendo la home page di MySpace si è da subito immersi in un'innumerevole

quantità di link, l'azione migliore da fare sarebbe quella di leggere la guida

aprendola tramite il collegamento che si trova in alto a destra. Qui sono presenti

più di sessanta risposte alle domande più frequenti e quasi tutti i nostri dubbi

dovrebbero, teoricamente, essere fugati.

Sulla home page del sito troviamo innanzitutto una serie di link che poco

attireranno la nostra attenzione se non siamo ancora iscritti, infatti molte funzioni

saranno accessibili solo previa registrazione. Il nostro sguardo sarà probabilmente

catturato dalle anteprime dei nuovi video caricati sul sito, filmati che potremo

visualizzare pur non essendo ancora iscritti. È poi presente un box con alcuni link

fra i quali, per gli utenti non iscritti, spicca un tutorial che spiega brevemente

come iscriversi e cosa fare su MySpace. Continuando possiamo trovare gli ultimi

tre membri iscritti e dei box di approfondimento dedicati alla musica e ai video.

Come in tutti i Social Network, se non si è utenti registrati, alcune funzionalità

sono accessibili in sola lettura, mentre altri strumenti non possono proprio essere

utilizzabili. Procediamo quindi all'iscrizione, articola in quattro passaggi, per

aprire quello che sul sito viene chiamato space:

1. per prima cosa ci verranno richiesti alcuni dati personali come l'indirizzo

e-mail, il nome e il cognome, la residenza e poche altre cose;

2. in secondo luogo sarà possibile caricare una fotografia;

30 È un sito che si occupa di statistiche sul traffico Web. Secondo i dati forniti, in questo momento, i tre siti più visitati al mondo sarebbero 1) yahoo.com 2) google.com 3) msn.com. Queste cifre sono ovviamente soggette giornalmente a vari cambiamenti, sebbene i primissimi posti non subiscano mutamenti repentini.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 28

3. è poi presente un modulo per invitare gli amici ad unirsi alla comunità;

4. quindi si aprirà il nostro pannello di controllo e, dopo aver confermato via

posta elettronica il nostro account (tradotto in italiano erroneamente da

MySpace Italia con “conto” piuttosto che con un termine più attinente

come “profilo” o “profilo utente”), dovremo scegliere un username che

costituirà l'URL tramite la quale saremo rintracciabili sul sito (es:

www.myspace.com/nome_utente).

Adesso siamo regolarmente iscritti e avremo accesso a tutti gli strumenti messi a

disposizione da MySpace.

Per prima cosa possiamo modificare il nostro profilo tramite ben otto schede

diverse, in ogni campo è consentito l'uso di codice HTML o CSS, ma non di

Javascript:

1. in “interessi e personalità” viene richiesta una scheda con un titolo, una

descrizione, gli interessi, la musica ascoltata, i libri preferiti, i film più

interessanti e così via;

2. su “nome” potremo modificare il nome che vedranno gli altri utenti

(quindi il nickname) ed il nostro nome reale;

3. “informazioni generali” chiede la nostra professione, la data di nascita, la

provenienza e altri dati personali;

4. tramite “background e lifestyle” si scende ancor più nel privato con

informazioni sulla nostra vita sentimentale, sui nostri orientamenti

sessuali, la religione, l'istruzione, il nostro stile di vita e addirittura il

nostro reddito annuo;

5. in “scuole” potremo selezionare l'istituto superiore e l'università

frequentati, ma sono al momento disponibili elenchi per poche nazioni, fra

le quali non si trova l'Italia;

6. su “aziende” si possono inserire informazioni più dettagliate circa il nostro

lavoro se operiamo all'interno di un'azienda;

7. la sezione “networking” risulta un po' oscura, ci viene infatti richiesto in

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 29

quale settore operiamo, qual è il settore secondario, il nostro ruolo e una

descrizione. Sfugge però il nesso fra la dicitura networking e alcuni settori

presenti come la danza o la vita notturna;

8. tramite l'ultima scheda, “brani profilo”, è possibile aggiungere e gestire

brani musicale e video presenti sul proprio space.

Tutte queste opzioni consentono di creare un profilo utente molto completo,

l'ideale quindi per chi desidera fare nuove conoscenze. Ma le funzioni di MySpace

sono tutt'altro che finite, infatti è possibile caricare delle fotografie e con queste

creare gallerie e presentazioni; aprire un blog, personalizzarne la grafica e gestirne

tutte le funzioni autonomamente; scambiare messaggi con gli altri utenti del sito;

creare o iscriversi a gruppi tramite i quali dialogare su appositi forum e

condividere risorse; aggiungere i propri contatti in una rubrica; segnalare o creare

eventi on-line e non; aggiungere voci al proprio calendario personale usandolo

come una vera e propria rubrica. Naturalmente è concesso a tutti gli iscritti

lasciare un commento o un voto alle risorse disponibili, a meno che gli utenti che

le hanno inserite non abbiano negato questa possibilità tramite le opzioni per la

privacy.

Come in tutti i Social Network, anche MySpace offre la possibilità di stringere

amicizie con altri utenti, difatti, dopo che si è entrati in contatto con altri iscritti è

possibile aggiungerli alla propria lista amici e tenere sott'occhio tutte le loro

attività. Gli amici avranno ovviamente un ingresso privilegiato a determinate

risorse che si vorranno tenere private e quindi visibili solo a chi si conosce

meglio. È possibile inoltre cercare dei conoscenti già iscritti sul sito selezionando

i propri contatti tramite un account Webmail come Gmail o Yahoo.

Seppure MySpace dichiari esplicitamente di essere “una comunità online che ti

consente di conoscere gli amici dei tuoi amici”, queste conoscenze non vengono

realmente favorite in alcun modo dal sito. È infatti possibile visualizzare sì un

elenco dei propri amici, ma non si può vedere una simile lista comprendente tutti

gli amici di secondo livello che possono essere trovati entrando direttamente nel

profilo di ogni utente amico. Un'operazione quindi non di veloce attuazione, ma

che potrebbe essere resa semplicissima dagli sviluppatori di MySpace.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 30

Per agevolare le relazioni fra iscritti è stato attivato un servizio di messaggistica

istantanea chiamato MySpaceIM. Scaricando ed installando questo programma

sul proprio computer, si potrà così “chattare” con gli amici di MySpace,

controllare la posta del proprio space, essere avvisati immediatamente delle nuove

richieste di amicizia e cercare tra i profili dei propri amici. Il programma funziona

però esclusivamente con il sistema operativo Windows.

Da poco tempo è presente una nuova funzione che permette di accedere al sito

direttamente dal proprio cellulare e di ricevere notifiche tramite sms.

Il network ha recentemente aperto un canale, chiamato MySpaceTV, che permette

di visualizzare tutti i video che gli utenti hanno caricato sul sito. In questo mini-

sito per prima cosa ci verranno mostrati i video considerati i migliori da parte

degli utenti e potremo poi accedere alla visualizzazione di tutti i filmati

scegliendoli fra i vari canali disponibili tra i quali in evidenza si trovano il canale

musica e pochi altri selezionati dallo staff. Si vengono così a creare delle vere e

proprie “tv” tematiche o generaliste, tramite le quali guardare filmati creati

appositamente per MySpace. È anche possibile visionare i filmati scegliendoli

tramite diverse categorie e generi.

Tutti gli iscritti potranno liberamente caricare dei video che non violino il

copyright internazionale o le linee guida stilate dal sito. In MySpaceTV basterà

cliccare in alto a destra su “carica video”, inserire il titolo del filmato, una

descrizione, dei tags, la categoria, scegliere se rendere il clip pubblico o privato e

infine caricarlo direttamente dal proprio computer. Il filmato sarà così

visualizzabile e, se avremo scelto di renderlo pubblico, potremo da subito ricevere

i commenti degli altri utenti.

Le idee alla base di alcune fra le opzioni e gli strumenti presenti su MySpaceTV

sono state riprese direttamente da YouTube, come per esempio il riproduttore di

filmati creato con Adobe Flash, la codifica dei video tramite lo stesso plugin31 e il

possibile incorporamento dei clip su terzi siti tramite un codice HTML che viene

messo a disposizione sotto il filmato stesso.

31 Sono dei programmi non autonomi che si integrano con altri programmi al fine di ampliarne le funzioni.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 31

Come per i video, sul sito esiste un canale dedicato alla musica chiamato

MySpace Music. Tramite questo servizio è possibile visualizzare il profilo ed

ascoltare i brani musicali di tantissimi artisti emergenti, ma anche di gruppi

affermati da anni a livello mondiale, chiunque può quindi accedere facilmente ad

un enorme quantità di musica gratuitamente e, soprattutto, senza dover ricorrere al

download illegale da Internet. Sul canale si può trovare un elenco di artisti divisi

in ordine alfabetico; è possibile cercare i musicisti tramite determinati criteri come

il genere musicale o la nazione di provenienza; si può visualizzare una lista di

spettacoli divisi per aree geografiche; esiste infine un forum musicale suddiviso

per generi.

È perciò possibile registrare degli account speciali dedicati esclusivamente ai

musicisti e che conterranno quindi delle opzioni specifiche per loro. La

registrazione di questo tipo di profilo è per molti versi simile a quella di un

account normale, come lo è anche la gestione. Le poche informazioni in più che

verranno richieste al momento dell'iscrizione sono il nome del gruppo, il genere

musicale, il sito web ufficiale e la casa discografica.

Una volta effettuata la registrazione, la personalizzazione del proprio space sarà in

questo caso mirata specificamente ad un gruppo musicale o artista e non per un

singolo utente, si potranno quindi inserire i prossimi spettacoli in programma e,

oltre a quelli già inseriti al momento dell'iscrizione, altri dettagli sul gruppo come

la biografia o le influenze musicali.

Ogni gruppo ha la possibilità di inserire quattro brani musicali nel proprio spazio,

è necessario però essere gli autori delle musiche e quindi detenerne a pieno titolo

tutti i diritti. Per caricare i files si dovrà semplicemente compilare un form con il

titolo del brano e, se si desidera, altre opzioni come il nome dell'album che lo

contiene, l'anno, l'etichetta, e il testo della canzone. Si può poi scegliere se

consentire agli utenti di votare il brano e di scaricarlo sul loro computer. Dopo

aver caricato la canzone sarà possibile associarle anche un'immagine.

Il files dovrà ora essere convertito ed approvato dallo staff di MySpace,

normalmente il tempo per quest'operazione non supera la ventiquattro ore. Non

appena il file sarà pronto, sullo space apparirà un lettore audio, creato anch'esso

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 32

con Adobe Flash, tramite il quale è possibile riprodurre il brano, votarlo,

commentarlo, visualizzarne il testo. Infine, gli utenti con un account standard,

potranno aggiungere il brano al loro profilo e renderlo riproducibile quindi

direttamente tramite il loro space.

Un'iniziativa che unisce il virtuale al reale è il Secret Show, questi spettacoli,

come lo stesso nome indica, sono degli avvenimenti che si svolgono in luoghi e

date segrete e solo gli iscritti su MySpace possono venirne a conoscenza. Gli

utenti dovranno aggiungere alla lista dei propri amici il profilo Secret Show e

tramite quest'amicizia potranno essere informati degli eventi a sorpresa a cui

parteciperanno molti gruppi iscritti al sito, il 26 Maggio scorso si è svolto a

Milano il primo degli show organizzati in Italia.

L'ultima delle funzioni principali è il Profile Editor, uno strumento avanzato

tramite il quale modificare l'impostazione grafica del proprio space. È possibile

apportare cambiamenti manualmente oppure selezionare una skin o uno sfondo fra

quelli disponibili e partire quindi da una nuova base per effettuare le modifiche

che potranno riguardare la grafica di ogni elemento presente nello spazio.

Il giudizio finale su MySpace risulta contrastante, da un lato abbiamo infatti un

network ricco di funzioni e che sfrutta tecnologie molto avanzate, ma come

contraltare troviamo la scarsa usabilità che caratterizza gran parte del sito. Già

dalla prima visita sulla home page si resta inizialmente spiazzati a causa di un

eccesso di link fra i quali se ne possono trovare alcuni che, se non si è utenti

iscritti, non funzioneranno e riporteranno direttamente alla home. Qui apparirà un

avviso che resterà comunque poco visibile a causa delle pubblicità presenti.

Le innumerevoli funzionalità presenti sono certamente utili, ma non rappresentano

comunque solo un vantaggio, infatti su MySpace si assiste probabilmente ad un

eccesso di strumenti a disposizione, ad un overflow di informazioni e funzioni.

Risulta infatti complicato capire i punti fondamentali del sito e soprattutto da dove

iniziare. In aiuto dell'utente arrivano la guida e il tutorial, due mezzi che però

riescono a migliorare di poco la situazione generale.

La possibilità di aprire due tipi di account differenti è sicuramente utile, ma la

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 33

scelta si effettua cliccando su due link diversi e soltanto il collegamento per il

profilo standard è ben visibile in gran parte del sito, mentre quello per l'iscrizione

di un musicista è accessibile esclusivamente dal canale musica e risulta nascosto

in un piccolo menù. Non sarà quindi difficile registrare erroneamente un account

di un tipo al posto di un altro.

Bisogna poi segnalare come spesso gli space degli utenti risultino assolutamente

incomprensibili, inaccessibili e poco usabili a causa di un sovrabbondanza di link

e immagini, di layout che farebbero inorridire qualunque esperto di usabilità e

sfondi che rendono i contenuti illeggibili. In gran parte ciò è dovuto agli utenti che

creano gli space, ma la colpa può anche essere addebitata agli sviluppatori che

hanno probabilmente lasciato un eccessivo margine di personalizzazione per i

profili.

Per riassumere possiamo quindi affermare che MySpace ha il suo punto di forza

nell'ampia offerta che propone al pubblico, e questa è stata sicuramente una delle

cause del suo successo, ma che proprio a causa di questo eccessivo numero di

strumenti proposti risulta spesso un sito caotico e per molti versi poco usabile.

2.2.2 YouTube

YouTube è uno dei più popolari siti web al mondo, nato nel Febbraio del 2005 è

diventato da subito il leader mondiale per la condivisione dei video on-line. In

breve tempo ha arricchito notevolmente tutte le sue funzioni trasformandosi in un

vero e proprio Social Network in cui l'interazione fra gli utenti viene garantita

dallo scambio dei filmati e dei commenti. Per capire la portata del successo di

YouTube basta prima di tutto leggere le statistiche di Alexa che lo riportano al

quarto posto e subito dopo notare l'incredibile cifra di 1,65 miliardi di dollari

tramite la quale Google lo ha acquisito dopo solo un anno dal suo debutto.

Il sito è un network che basa la sua attività sulla condivisione dei video da parte

degli utenti iscritti, su YouTube infatti è possibile trovare un'enorme quantità di

filmati quali registrazioni amatoriali, video creati da professionisti, trailer di film,

video musicali, spezzoni di concerti e clip di tutti i tipi. Per far sì che chiunque

possa visualizzare i filmati questi vengono converti nel formato Adobe Flash, un

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 34

plugin usato dalla stragrande maggioranza degli utenti del Web e ormai

compatibile con tutti i maggiori sistemi operativi e browser. I video dunque, dopo

essere stati caricati sul sito, non restano nel loro formato originale perché a causa

dei tantissimi formati video utilizzabili sarebbe impensabile imporre ad ogni

utente di scaricare ogni volta un nuovo plugin. YouTube ha quindi implementato,

grazie ad Adobe Flash, un suo lettore video tramite il quale si può accedere a tutte

le normali funzioni di riproduzione, pausa, scorrimento e volume.

Visitando l'home page l'utente viene subito calato all'interno dell'universo

YouTube, sono mostrati infatti una grande quantità di video, ma disposti secondo

un ordine ben preciso: prima di tutto a rotazione compaiono i filmati visualizzati

in quello stesso momento dagli altri utenti, nella seconda riga spuntano i video

consigliati dal sito e più in basso, tramite delle schede, è possibile scegliere fra

una serie di filmati in primo piano scelti da YouTube, i video più visiti, i più

commentati e i preferiti dagli utenti. Pur non essendo iscritti al sito o non avendo

effettuato l'accesso, la stragrande maggioranza dei video sono comunque di

dominio pubblico, raramente infatti gli utenti pongono limitazioni all'accesso ai

propri video, anche perché così verrebbero a perdersi parte della forza e del

successo di YouTube: la libera condivisione delle risorse.

Abbiamo visto come il network metta in evidenza in prima pagina alcuni filmati,

questi ultimi vengono scelti dal personale del sito i cui membri vengono chiamati

editor. Qualunque altro utente può comunque diventare editore e svolgere questo

lavoro a titolo gratuito, è necessario soltanto inoltrare una richiesta via e-mail e, se

si verrà giudicati idonei, si potrà diventare guest editor.

In alto a destra sono presenti alcuni link tramite i quali sarà possibile registrarsi

gratuitamente, accedere al proprio account nel caso in cui se ne possieda già uno,

visualizzare la cronologia dei video guardati recentemente, cambiare la lingua,

oppure entrare nella guida del sito. Quest'ultimo fornisce delle preziose

indicazioni su tutti gli strumenti presenti e, sebbene non scenda in particolari

tecnici, riesce a spiegare perfettamente tutte le funzioni presenti.

La registrazione su YouTube è molto semplice, è infatti necessario compilare un

form costituito da pochissime domande quali il nome utente, l'indirizzo e-mail,

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 35

una password, alcuni dati personali e soprattutto il tipo di profilo che si vuole

registrare, la scelta può ricadere su di un account:

¨ standard, utile per chi non vuole principalmente pubblicare video in prima

persona, ma desidera più che altro condividere quelli già presenti;

È director, che include informazioni sull'artista e un marchio

personalizzabile per il proprio spazio;

p musicista, in cui possono essere inserite la date dei concerti oltre alle

normali informazioni sull'artista;

è comico, che permette di pubblicare le date degli spettacoli;

n guru, adatto a persone esperte in un determinato campo e che desiderino

condividere le proprie conoscenze con la comunità;

Esistono anche altri due tipi di account accessibili solo ai partners commerciali di

YouTube o ai politici, una registrazione di quest'ultimo tipo è però al momento

possibile solo per i candidati alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008.

Ora che la registrazione è stata effettuata possiamo tranquillamente caricare un

video in due semplici passaggi, il link in alto a destra, con la dicitura “carica un

video”, ci indica chiaramente dove bisogna cliccare per inserire il filmato, si

aprirà così un form contenente alcune opzioni: prima di tutto si dovrà inserire il

titolo del video, una breve descrizione dello stesso, alcuni tags e la categoria del

filmato (auto, spettacolo, musica, viaggi, sport...). A questo punto dovremo

scegliere, tra le opzioni di diffusione, fra video pubblico o privato visibile solo a

venticinque persone oltre il proprietario; potremo poi indicare la data di creazione

del filmato e la zona di registrazione, per quest'ultima opzione sarà possibile usare

il servizio Google Maps32; le opzioni di condivisione consentono di scegliere se

attivare o meno i commenti, se moderarli o no, se inserire i video di risposta

(vedremo più avanti cosa sono), se consentire la votazione per il video e infine se

permettere che altri siti possano richiamare il filmato e renderlo pubblico

32 È un servizio, offerto dal motore di ricerca Google, che consente la ricerca di strade, servizi, monumenti, negozi e la realizzazione di percorsi stradali tramite la visualizzazione di mappe geografiche di tutto il mondo. In alcune aree metropolitane particolarmente importanti la risoluzione delle immagini è molto alta e permette la visualizzazione di parecchi dettagli.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 36

direttamente sulle loro pagine. Di default YouTube consente che chiunque possa

visualizzare, commentare, votare o incorporare il video e tra l'altro queste ultime

opzioni sono attivabili solo aprendo dei pannelli, quindi non subito selezionabili.

Adesso si potrà scegliere se acquisire un video direttamente dalla webcam

dell'utente, e dunque registrarlo in presa diretta, oppure caricarne uno già

realizzato. I filmati non dovranno superare i cento MB e i dieci minuti di durata,

inoltre saranno tenuti a seguire rispettosamente le linee guida di YouTube in modo

da non violare in alcun modo nessun copyright. Avendo però il sito sede negli

USA, i video potranno seguire le speciali e meno restrittive regole del fair use33.

Per la stragrande maggioranza dei video presenti su YouTube, se le opzioni

impostate dagli utenti lo consentono, è possibile attribuire un punteggio su una

scala di cinque stelle, è inoltre consentito lasciare un commento visibile a tutti e

leggere quelli degli altri, gli utenti ricevono così un feedback diretto e capiranno

cosa migliorare o perfezionare nei loro filmati. Un'opzione inserita da poco

permette anche la pubblicazione di un video di risposta, oltre al commento si può

quindi replicare e lasciare la propria opinione tramite un altro filmato, un modo

molto semplice con il quale YouTube mira alla socializzazione fra gli utenti e, non

per ultimo, ad un incremento del proprio traffico Web. È inoltre presente un

codice HTML che, inserito in un altro sito, permette di visualizzare il filmato

presente su YouTube. Questa opzione è stata di grande aiuto per la diffusione del

network, gente di tutto il mondo ne è venuto a conoscenza proprio grazie ai video

incorporati in altri siti.

Nelle pagine che mostrano i video, alla destra del player, sono presenti tre box: il

primo mostra le informazioni relative al video e all'user che l'ha inserito, il

secondo ci informa degli ultimi filmati caricati dall'utente stesso e il terzo presenta

video correlati tramite il titolo o i tags. Più in basso compaiono altri clip

consigliati dagli editor.

Ogni utente iscritto possiede una sua pagina, chiamata canale, nella quale sono

33 Una clausola presente nella legge sul diritto d'autore negli Stati Uniti che permette un utilizzo limitato di materiale protetto da copyright tramite la citazione o l'incorporazione nei lavori di altri autori, a patto che non si sfrutti per scopi di lucro, che non ne derivi un danno per il proprietario originale e che l'opera non sia usata nella sua interezza.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 37

presenti tutti i video caricati, le informazioni personali, una descrizione, i

commenti, la lista degli amici, i video preferiti e molte altre opzioni. Come in un

vero e proprio Social Network, YouTube infatti permette di creare degli spazi e

una serie di risorse disponibili per tutti. Seppure gli amici non rivestano un ruolo

fondamentale sul sito (basandosi più che altro sulla condivisione di video e non

sulle relazioni amicali) è possibile aggiungere degli amici e condividere con

questi dei video privati.

Altre opzioni concesse all'utente sono:

¨ la creazione di liste di filmati preferiti per una più rapida consultazione;

p playlist personalizzate in modo da poter guardare clip in successione;

è video log tramite i quali visualizzare i filmati scelti direttamente sul

proprio canale;

n l'iscrizione ai canali di altri utenti per essere sempre avvertiti dei nuovi

filmati;

p la creazione di community relative ad un determinato argomento, così da

poter raggruppare i video della comunità e poter aprire dibattiti a cui

potranno partecipare i membri iscritti;

� la completa personalizzazione del proprio canale con la scelta dei due

colori di base o di ogni colore, delle informazioni presenti, dei box da

inserire e la relativa posizione, dell'ordine di visualizzazione dei filmati

caricati;

� la ricezione e l'invio di messaggi privati tra gli iscritti.

Da poco tempo è prevista la visualizzazione e il caricamento dei video

direttamente tramite cellulare. Per prima cosa si dovrà creare un profilo apposito e

poi recarsi con il proprio telefonino sul sito m.youtube.com per accedere alle varie

opzioni.

Sul sito è presente un'area chiamata TestTube, definita una “incubatrice di idee”,

in cui gli utenti possono sperimentare e testare i nuovi strumenti che YouTube

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 38

implementerà poi ufficialmente. Dopo i test gli iscritti invieranno tramite e-mail i

loro commenti, utili per migliorare i servizi. I quattro strumenti al momento in

fase di testing sono:

1. la condivisione attiva, tramite la quale verranno mostrati agli altri utenti i

video che si stanno guardando in quel momento;

2. l'audio swap, con cui si potrà inserire nei video musica autorizzata

ufficialmente da YouTube (quindi perfettamente in regola con le leggi sul

copyright);

3. il remixer, che permette di modificare direttamente on-line i propri video

aggiungendo audio, grafica, testi, effetti e transizioni;

4. lo stream, che consente di conversare via chat con utenti che guardano

simultaneamente lo stesso video.

Come abbiamo potuto vedere gli strumenti che YouTube mette a disposizione o

che sta attualmente implementando sono tantissimi e la semplicità d'uso delle

funzioni principali lo ha reso uno dei siti più popolari al mondo. L'aspetto grafico

non è forse il punto di forza maggiore del network, ma l'interfaccia spartana e

priva di eccessivi fronzoli lo fa risultare ancora più accessibile e poco dispersivo,

così l'utente non si troverà spiazzato di fronte a tutti gli strumenti utilizzabili e li

potrà scoprire nel tempo tramite un uso costante del sito. La guida, di cui abbiamo

precedentemente parlato, raccoglie tantissime risposte alle domande più frequenti

e, se ben usata, difficilmente non fugherà quasi tutti i nostri dubbi..

La scelta di usare Adobe Flash per la visualizzazione dei filmati, è stata

sicuramente una mossa indovinata da parte degli sviluppatori, chiunque sarà

infatti in grado di vedere i video senza dover ricorrere a numerosi plugin. I filmati

inoltre avranno una dimensione minore rispetto all'originale (sia in termini di byte

sia per la grandezza effettiva) e non dovranno essere scaricati sul computer

dell'utente, ma saranno visualizzati direttamente on-line. Da una parte quindi

possiamo considerare positivamente questo fattore, perché anche con connessioni

non a banda larga non risulterà difficile guardare i video, ma dall'altra parte

YouTube ha ricevuto da più parti parecchie critiche riguardo la qualità dei filmati

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 39

che è di certo molto inferiore rispetto ai video sorgente.

2.2.3 Netlog

Netlog nasce nell'Aprile del 2007, ma dalle informazioni presenti sul sito si scopre

che l'idea risale al 1999 con il lancio di Asl.to, rinominato in seguito Redbox e

orientato ai giovani del Belgio; nel 2005 si espande incorporando altre community

sparse sul Web; nello stesso periodo i creatori del sito lavorano ad un progetto

chiamato Facebox che viene due anni dopo integrato con Redbox; dall'unione

delle due piattaforme nascerà appunto Netlog, un Social Network che si basa

essenzialmente sulla condivisione dei blog degli utenti iscritti, ma che tramite

tutte le opzioni configurabili, riesce a creare dei veri e propri mini siti web

personali.

Netlog è stato creato per l'utenza europea ed è tradotto in diverse lingue, secondo

le statistiche di Alexa, si trova al settantesimo posto mondiale come traffico

generato, quindi, seppur non trovandosi ai primissimi posti della classifica, si può

capire quanto elevati siano gli accessi e l'uso di questo Network. Dalle statistiche

fornite gli iscritti supererebbero i diciassette milioni e le pagine visualizzate

mensilmente raggiungerebbero i due miliardi.

Come la grande maggioranza dei Social Network, Netlog è gratuito, non si deve

quindi pagare alcuna cifra per iscriversi né per usare la maggior parte dei servizi

offerti. È inoltre aperto all'esterno, chiunque infatti, anche senza effettuare alcuna

registrazione, può visualizzare quasi tutte le risorse presenti. Una simile

impostazione serve ad attrarre i potenziali iscritti mettendo in mostra, come in una

vetrina, tutti i servizi a disposizione e i contenuti, gli utenti infatti potrebbero

essere attratti dal profilo di qualcuno o da determinate funzioni del sito e quindi

registrarsi.

Non appena si digita l'indirizzo www.netlog.com si viene da subito reindirizzati

sulla home page del paese di residenza, nel nostro caso verremo portati sul

dominio di terzo livello www.it.netlog.com. Il primo box messo in rilievo sulla

sinistra è un tour guidato all'interno delle funzionalità di Netlog, qui capiamo

subito quali sono i principali strumenti offerti: il profilo, il blog, il libro ospiti, le

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 40

fotografie, i video, la musica, gli eventi, i messaggi privati e la chat. Tornando

sulla home page si trovano alcune immagini caricate dagli utenti, cliccando su una

di esse si potrà entrare nello spazio dell'utente ed accedere a molte delle risorse

presenti. L'accesso però è possibile in sola lettura e nessun commento potrà essere

aggiunto in alcun caso.

Per quasi tutto il nostro giro da utenti non registrati abbiamo ricevuto inviti a

creare un account, in questi avvisi è sempre ben in evidenza la gratuità del

network. A questo punto, dopo aver passato alcuni minuti sul sito probabilmente

lo avremo trovato di nostro gradimento o forse ci iscriveremo spinti dalla curiosità

di saperne di più, oppure per lasciare un nostro commento su una qualche risorsa

presente.

La registrazione è articolata su cinque passi:

1. all'inizio verrà richiesto di immettere il nostro pseudonimo e qualche dato

personale come la nostra e-mail o il paese di residenza;

2. potremo poi inserire una descrizione di noi stessi, il nostro lavoro e gli

interessi;

3. se siamo già registrati ad un servizio di webmail, come quelli offerti per

esempio da Google, Yahoo ed Hotmail, potremo trovare fra i nostri contatti

in rubrica altri iscritti su Netlog o invitarli ad iscriversi;

4. ora sarà possibile caricare una fotografia che diverrà inizialmente il nostro

avatar;

5. per ultimo ci sarà richiesto di selezionare chi avrà accesso al nostro

profilo. Come impostazione di default Neltog selezionerà tutti, compresi

gli utenti non iscritti, ma sarà possibile scegliere alcune restrizioni per la

propria privacy.

Dopo aver confermato la nostra iscrizione tramite la posta elettronica potremo

accedere a tutte le funzioni di Netlog. Il pannello di controllo, chiamato cruscotto,

è molto intuitivo e permette di controllare interamente il nostro spazio: tramite il

menù di sinistra è possibile prima di tutto modificare ciò che abbiamo inserito al

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 41

momento dell'iscrizione e scegliere come e quando essere avvisati delle azioni

degli altri utenti, si potranno ricevere notifiche via e-mail o tramite un fumetto che

apparirà sulla destra nella parte inferiore del nostro schermo, e inoltre visualizzare

la cronologia di tutte le notifiche ricevute.

Nello stesso menù è presente la voce Trust: inviando un sms al costo di un euro si

diventerà utenti verificati e quindi teoricamente affidabili. Una funzione del

genere può certamente risultare utile nel caso in cui vengano aperte controversie

legali fra utenti o fra un iscritto e il sito, perché sarà molto più semplice risalire

all'identità di un utente verificato.

Continuando a scorrere si trova la posta, tramite la quale potremo privatamente

dialogare con gli altri utenti di Netlog e stringere legami più stretti e solidi.

Un'altra voce ci permette poi di visualizzare le statistiche di accesso e individuare

quanti e quali iscritti abbiano visitato il nostro spazio. È prevista anche la

possibilità di “tagliare i contatti” con un qualunque altro utente inserendolo in una

lista nera, la funzione si rende utile quando non si desidera essere raggiunti o si

vuole inibire il proprio spazio ad alcuni iscritti che per le loro maniere o richieste

si rivelano inopportuni.

Netlog possiede un sistema crediti tramite i quali sarà possibile mettere in

evidenza, sulla home page del sito, determinate risorse a nostra scelta quali

fotografie, video o interventi scritti. Ogni giorno, effettuando il log-in si riceverà

un credito, ma sarà possibile raccoglierne altri tramite sms a pagamento o

invitando amici ad iscriversi.

Dal menù in alto a destra si può accedere alle funzioni più avanzate del sito: per

prima cosa si può scegliere quali informazioni mostrare pubblicamente nel proprio

profilo che potrà essere ampliato tramite una funzione detta intervista, che altro

non è se non una di quelle tante catene piene di domande che solitamente vengono

inviate via e-mail.

L'interfaccia grafica del proprio spazio può essere cambiata facilmente scegliendo

una skin fra quelle proposte da Netlog, per poi modificarne il layout spostando a

nostro piacimento i riquadri che lo compongono.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 42

Oltre al nostro avatar, esiste l'opzione che permette di creare varie gallerie

fotografiche, di aggiungere una descrizione ad ogni foto e dei tags che consentono

di indicizzarle più facilmente. I video invece potranno essere aggiunti

semplicemente caricandoli sul server di Netlog oppure specificandone uno già

presente su YouTube, anche questa risorsa contempla le descrizioni e i tags.

Esistono poi il blog, in cui ognuno potrà scrivere ciò che desidera, e il guestbook,

nel quale si troveranno dei messaggi pubblici lasciati dagli altri utenti iscritti.

Il Music Tool permette di visualizzare sul proprio spazio la musica che ciascun

utente ascolta, si dovrà scaricare un programma messo a disposizione da Netlog,

installarlo e configurarlo per interagire con un software che riproduca file audio.

Sarà poi possibile individuare gli ascoltatori più attivi, la musica sentita in quel

momento sul sito e le classifiche delle canzoni più ascoltate dagli iscritti divise

per brani, artisti e album. Molti degli artisti hanno inoltre dedicata una pagina in

cui compaiono i fan più “fedeli” in base al numero di canzoni sentite.

Ogni utente ha la possibilità di dialogare con gli altri in parecchi modi, come ben

sappiamo lo scopo principale dei Social Network è l'interazione, così potremo

aggiungere fra i nostri amici ogni altro iscritto e instaurare un rapporto più diretto

e stretto. Spesso infatti alcune risorse vengono inibite a tutti tranne che agli amici.

Il cruscotto permette di visualizzare anche amici di secondo livello, cioè “gli

amici degli amici”, come vengono espressamente chiamati su Netlog. Si viene

così a creare una rete tramite la quale si possono conoscere decine di persone con

pochissime amicizie dirette. Le richieste di amicizia possono naturalmente essere

accettate o rifiutate.

Oltre l'accesso ad aree private e privilegi particolari come la chat diretta, un

rapporto di amicizia permette la visualizzazione di ogni operazione effettuata sul

sito tramite i diari.

Quasi ogni risorsa presente su Netlog può essere prima di tutto commentata: foto,

musica, blog, guestbook e video hanno degli spazi appositi in cui lasciare la

propria opinione; ad ogni documento vengono poi assegnati dei tags che

permettono di trovare in poco tempo ciò che si vuole; sì può inoltre votare le

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 43

risorse attribuendo un punteggio da 1 a 10; è possibile poi ricercare fra i vari

profili gli utenti con i gusti più vicini ai nostri, visualizzare le date dei

compleanni, trovare le risorse con i voti più alti, cercare fra tutti gli interventi nei

blog, vedere gli ultimi utenti ad aver effettuato l'accesso o ad essersi iscritti,

ricercare fra tutti i prossimi eventi caricati sul sito dagli utenti.

Un'ultima opzione per mettersi in mostra, questa volta senza dover ricorrere ad

alcun credito, è presente sulla home page e si tratta degli urli, cioè dei brevi

messaggi inviati dagli utenti tramite un box e visualizzati a rotazione continua,

insieme all'avatar, sul box stesso.

Nel complesso Netlog risulta un sito molto ben fatto e abbastanza curato

graficamente. Le tecnologie adottate permettono un numero considerevole di

opzioni anche piuttosto avanzate e, sebbene gli strumenti messi a disposizione

siano parecchi, raramente ci si confonde grazie alle icone e alle spiegazioni

sempre ben curate. La pubblicità non è inoltre invasiva. Alcune pecche possono

essere trovate nella scarsa integrazione con altri siti e nell'interazione del Music

Tool possibile tramite un unico sistema operativo, Windows. Il sito, tra le altre

cose, è in grado di riconoscere la nazione di residenza dell'utente

(un'implementazione non certo di difficile attuazione e basata sulla lingua del

browser usato), tale capacità viene sfruttata nelle ricerche all'interno di Netlog che

permettono di visualizzare utenti e risorse provenienti dallo stesso paese di chi

effettua la ricerca, ciò rende sicuramente più facile l'integrazione fra utenti della

stessa nazione, ma causa una certa difficoltà nel trovare iscritti di altri paesi e

dialogare con loro.

2.3 Un esempio clamoroso: il fenomeno del V-Day

L'8 Settembre 2007, in tutta Italia, il famoso comico ligure Beppe Grillo ha

indetto una giornata di protesta contro la classe politica italiana, una protesta non

però fine a se stessa, ma incentrata sulla raccolta di almeno cinquantamila firme

per poter presentare alla Corte di Cassazione una legge di iniziativa popolare

mirante ad un riordino delle regole che disciplinano le elezioni dei parlamentari

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 44

italiani.

Lo studio che segue non vuole soffermarsi sulle cause politiche che hanno spinto

il comico ad indire l'evento e molti cittadini a prendere parte alla manifestazione,

né pretende di essere un'esame esaustivo del fenomeno mediatico, perché la mole

di notizie e dati presenti sulla rete necessiterebbe volumi interi di analisi. Per

completezza di informazione citiamo le parole di Grillo che spiegano cos'è stato

per lui il V-Day:

“L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il

D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre

nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in

fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi

“culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.”

La data rimanda chiaramente ad un altro 8 Settembre tristemente famoso per gli

Italiani, “la fine della patria” (R. De Felice), il giorno in cui il re Vittorio

Emanuele III e il maresciallo Pietro Badoglio, rifugiandosi a Pescara,

abbandonarono l'Italia e gli italiani nelle mani dei tedeschi.

Conclusa la parentesi storico-informativa, vediamo qualche statistica per capire

qual è stata la portata del fenomeno V-Day: il sito aperto da Beppe Grillo è,

secondo Technorati34, il nono blog al mondo per numero di link entranti, per Alexa

l'ottantunesimo sito più visitato in Italia. Da una ricerca tramite Google con il

termine v-day troveremo più di due milioni di risultati e quasi duecento mila in

più cercando il nome del comico. Le firme raccolte hanno superato le trecentomila

unità, ma dati non ufficiali parlano di milioni di italiani nelle piazze, forse quattro

o cinque.

Il successo dell'iniziativa potrebbe essere facilmente spiegato grazie ai sentimenti

che molti italiani nutrono verso la propria classe dirigente, ma il fatto che più

sorprende è il mezzo usato dal comico per raggiungere il suo traguardo, le

televisioni e i giornali hanno avuto un ruolo secondario, mentre il Web ha

dimostrato pienamente la sua capacità informativa e divulgativa. La quasi totalità

delle notizie è infatti giunta ai cittadini tramite il blog di Grillo ed è da qui che i

34 Motore di ricerca dedicato ai blog e che fornisce statistiche a riguardo.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 45

mezzi stampa hanno attinto per i propri articoli e servizi.

Il blog di Beppe Grillo, fin dagli esordi nel Gennaio del 2005, è stato usato dal

comico per esporre le proprie idee su argomenti riguardanti l'attualità italiana,

l'ambiente, la politica e la società in generale. I visitatori e i sostenitori del sito

sono sempre stati tantissimi, ma negli ultimi mesi, grazie alla campagna del V-

Day, il numero è aumentato in maniera esponenziale.

L'iniziativa è stata lanciata sul blog il 14 Giugno 2007 e, tenendo conto del

numero di commenti relativi al post presenti attualmente (più di cinquecento), ha

fin da subito riscosso un grande clamore. Il blog ha però ricevuto critiche da più

parti a causa dei commenti inviati dai lettori, Grillo ha infatti deciso di lasciare

completa libertà di parola e quindi di non moderare ciò che veniva inviato. Una

scelta che ha certamente incoraggiato le persone all'uso del blog, perché, libere da

impedimenti, potevano esternare le proprie opinioni in uno spazio che in molti

sentivano “amico” e confrontarsi così con il resto dei lettori e il comico stesso, ma

questa decisione è stata anche causa di grossi attriti con alcuni politici italiani che

si sono sentiti chiamati in causa ed offesi dalle parole di qualcuno. Questa non è

sicuramente la sede adatta per stabilire se la scelta di Grillo sia stata corretta o

meno da un punto di vista giuridico, ma si può tranquillamente affermare che,

sotto l'aspetto comunicativo, il comico abbia certamente raggiunto il suo scopo.

Così, da quel fatidico 14 Giugno, Grillo, insieme al suo staff, ha deciso di usare

tutte le risorse disponibili in rete per far conoscere l'iniziativa, le sue idee e

catturare l'attenzione della gente. Gli strumenti del Web 2.0, e i Social Network in

particolare, si sono rivelati dei mezzi fondamentali per la riuscita del V-Day, i

primi due siti usati sono stati Flickr e YouTube.

Flickr è un sito che permette la condivisione on-line di immagini e fotografie, è

possibile caricare le foto, organizzarle in raccolte e gallerie, indicare tramite una

mappa il luogo dove sono state scattate, associare tags e descrizioni, creare libri,

adesivi e stampe con le immagini di tutti gli utenti, costituire delle relazioni di

amicizia con gli altri iscritti e creare con loro gruppi uniti da interessi comuni.

Questo network ha quindi dato un grosso impulso iniziale al V-Day, tutti i futuri

partecipanti erano infatti invitati ad inserire le loro foto e creazioni, riguardanti

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 46

l'iniziativa, all'interno del sito e apporre un tag comune, Vaffa-Day. Così buona

parte della comunità di Flickr sarebbe venuta a conoscenza della campagna e

chiunque avrebbe potuto trovare facilmente attraverso il tag le immagini

desiderate. Un modo dunque per informare e per rendere i partecipanti parte

realmente attiva del V-Day.

La stessa iniziativa è stata avviata per YouTube, questa volta ovviamente con i

video. Cercando Vaffa-Day avremo più di mille risultati sul sito, con V-Day si sale

invece a tremilacinquecento. YouTube inoltre ospita uno spazio, con un account

director, registrato proprio dallo staff di Beppe Grillo

(http://it.youtube.com/StaffGrillo), gli iscritti raggiungono quasi i settemila e

testimoniano quanto il V-Day abbia avuto successo anche su questo Social

Network. Lo spazio ospita molti video girati dal comico, ma anche altri interventi

di volti noti e meno noti a proposito dell'iniziativa.

Per vedere i risultati dell'iniziativa su YouTube e Flickr non è comunque

necessario recarsi sui due network, perché nel sito espressamente dedicato al V-

Day, raggiungibile tramite il blog di Grillo, sono presenti video e slide

fotografiche incorporati grazie ai codici messi a disposizione dai due siti.

Su MySpace è stato registrato uno space a nome di Beppe Grillo, ma, da quello

che si può evincere visitandolo, sembra che non sia stato realmente il comico ad

aprirlo né tanto meno a gestirlo. In ogni caso rappresenta un'altra testimonianza di

come la rete sia venuta incontro alle esigenze del comico ligure, infatti, pur non

avendolo espressamente richiesto, Grillo è presente anche su MySpace, non solo

tramite il falso space, ma anche e soprattutto grazie a MySpaceTv in cui vi sono

molti video sul V-Day caricati dagli utenti.

Un altro degli strumenti usati da Grillo per pubblicizzare la sua iniziativa è stato

Meetup, un sito che permette di organizzare in tutto il mondo incontri tra persone

interessate allo stesso argomento. Il network non è gratuito e richiede quindi una

quota associativa mensile, ma offre numerosi servizi molto utili per la gestione dei

raduni e i più di un milione e mezzo di associati lo testimoniano. Così Grillo ha

aperto un suo spazio sul sito ed ha invitato gli interessati ad iscriversi a loro volta

per creare un gruppo numeroso e vari raduni in tutto il mondo. Il V-Day ha quindi

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 47

potuto avere risonanza mondiale ricevendo attestati di solidarietà da cittadini di

numerosi paesi che, pur non potendo firmare la proposta di legge, hanno voluto

partecipare ugualmente all'iniziativa organizzando incontri nelle loro città. Il

forum di Beppe Grillo su Meetup è uno dei più frequentati, il secondo riguardante

la politica e l'attivismo. Dalla mappa presente sul website si nota come i

sostenitori del comico siano presenti in tutto il mondo, sono infatti interessate

trecentoventiquattro città di ventisei nazioni diverse in tutti e cinque i continenti,

per un totale di più di sessantaquattromila membri.

Un'altra comunità virtuale che ha aiutato spontaneamente Grillo è stata quella di

Second Life, un gioco on-line che simula la vita reale. Ogni iscritto vive infatti in

un mondo virtuale e tramite il suo avatar tridimensionale può agire ed interagire

con gli altri utenti proprio come farebbe nella vita reale. Il gioco ha avuto un

grande successo e gli affezionati di Beppe Grillo non hanno mancato di aprire

delle piazze virtuali dedicate proprio alla manifestazione. Questa iniziativa

autonoma è stata poi pubblicizzata anche tramite i gruppi di Meetup, l'8 Settembre

si sono quindi intrecciati raduni reali e raduni virtuali.

Non potendosi dedicare all'organizzazione degli eventi in tutta Italia, Beppe Grillo

ha lasciato che le piazze italiane preparassero autonomamente le proprie

manifestazioni, gli interessati avevano a disposizione tutte le informazioni sul

blog e avrebbero dovuto poi segnalare dove si sarebbe svolto il V-Day da loro

organizzato. Lo staff di Grillo ha poi inserito tutte le piazze italiane all'interno di

Google Maps, in modo che chiunque potesse ricevere informazioni dettagliate su

come raggiungere il luogo più vicino in cui si sarebbero svolte le manifestazioni.

Molte delle località presenti, fra i dettagli, riportavano anche un collegamento ad

un forum di Meetup in cui poter approfondire l'argomento o chiedere ulteriori

delucidazioni. Su Google Maps sono anche presenti tutte le piazze in cui si è

svolto il V-Day nel mondo.

Su Wikipedia, sito molto apprezzato dal comico, è presente una pagina ben

dettagliata che spiega perfettamente cos'è stato il V-Day, come e dove si è svolto.

Inoltre sono riportate dichiarazioni di vari politici italiani e di personaggi

importanti che hanno preso parte all'evento, oltre ai link per visitare il blog di

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 48

Beppe Grillo e per approfondire l'argomento.

Come ultimo strumento, ma non meno importante, si può ricordare l'uso dei feed

tramite i quali ogni utente poteva essere informato dei nuovi post presenti sul

blog. Dunque un gran numero di mezzi in gioco durante il V-Day, molti usati

volutamente da Grillo per informare e agevolare i possibili partecipanti, altri

invece adoperati da tante persone desiderose di aiutare l'iniziativa, il tutto quindi

nel pieno rispetto dello spirito del Web 2.0 che richiede che l'utente divenga parte

attiva del processo creativo e comunicativo.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 49

3 Progetto multimediale

Il lavoro è affiancato da un progetto multimediale che mira a mettere in mostra

alcuni degli esempi e degli strumenti citati, senza un riscontro pratico è infatti

difficile capire molti dei cambiamenti che stanno avvenendo. Se il Web 2.0 ha

come fulcro l'utente ed è quindi creato affinché questi diventi a sua volta creatore,

è necessaria una semplice comprensione degli strumenti utilizzati, lasciando allo

sviluppatore il compito di crearli e all'utente la facoltà di generare nuovi

contenuti, di conseguenza un lavoro che parte da questo nuovo modo di concepire

il Web necessariamente ha bisogno di un supporto visivo che metta il lettore-

utente nella condizione di comprendere semplicemente i nuovi strumenti che gli

vengono offerti. Nessuna parola, in questo caso, sarà mai più esplicativa di

un'immagine.

Se si parte da questo concetto è anche evidente il bisogno di usare determinati

strumenti adoperati sul Web 2.0 e di vederne altri all'opera. Ho deciso quindi di

optare per la creazione dei contenuti multimediali tramite Adobe Flash, un potente

programma che permette la generazione di animazioni, suoni e immagini con i

quali è possibile anche interagire.

Pur essendo una presentazione multimediale, il progetto è stato volutamente

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 50

creato con un'interfaccia simile a quella di un sito web, e in questo caso la grafica

rispecchia quella di molti siti di nuova generazione. Tutti i colori usati sono

pensati al fine di generare un elevato contrasto tra gli sfondi e i testi in modo da

facilitare la lettura, cercando inoltre di bilanciare la grafica e il contenuto

eliminando così la presenza di elementi eccessivi ed inutili, ma evitando una

presentazione basata sui soli contenuti che sarebbe risultata troppo scarna e poco

gradevole.

Tramite XVidCap, un programma open-source progettato per sistemi GNU/Linux,

ho catturato dei video, successivamente inseriti nella presentazione, nei quali è

possibile vedere praticamente il funzionamento di alcuni Social Network.

Il progetto tende così a conciliare gli aspetti teorici con quelli pratici, presentando

ciò che la moderna tecnologia può offrire in rete.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 51

4 Conclusioni

4.1 Una vera rivoluzione?

L'umanità ha spesso tentato di semplificare tutto ciò che la riguardava, cercando

scorciatoie e scegliendo la via più semplice sia per la pratica sia per la

conoscenza, e questo fatto, per quanto riguarda il Web, si può evincere certamente

dall'analisi appena conclusa. Nell'introduzione ci siamo chiesti se esista veramente

un Web 2.0 e se sia reale la seconda rivoluzione di Internet e del Web, perché si

potrebbe essere facilmente portati a pensare che anche in questo campo si siano

cercate due semplici definizioni per identificare dei fenomeni di ben più ampia

portata. Probabilmente, come spesso accade, la verità si trova nel mezzo: i

cambiamenti sono realmente avvenuti, ma diventano effettivamente tangibili

soltanto se vengono messi a confronto gli strumenti ritrovabili in rete dieci-

quindici anni fa con quelli odierni. Come già detto, da tanto tempo è possibile

trovare sul Web informazioni, musica, video, amicizia, lavoro e molto altro, e

probabilmente le nuove generazioni, che da pochi anni si affacciano sul mondo di

Internet, sono portate a credere che tutto quello che trovano adesso sia sempre

esistito, così come molti di noi hanno creduto da bambini che il televisore fosse

sempre stato un elettrodomestico comune in ogni casa. Questo perché Internet è

diventata da molti anni veicolo di risorse diverse e chi non ha direttamente vissuto

la sua nascita, o non si è interessato al suo progresso, può legittimamente pensare

che nulla, o ben poco, sia mutato da allora.

Dai miei studi e dall'uso quotidiano della rete, posso concludere che se per

rivoluzione intendiamo un mutamento drastico e repentino degli strumenti

disponibili e del suo uso, nessun stravolgimento del genere sia avvenuto, né esista,

visto sotto quest'ottica, un Web 2.0. Ciò che credo di poter affermare con una certa

sicurezza è che l'evoluzione sia stata costante e che lentamente si sia giunti ad un

gradino tecnologico talmente avanzato da poter realizzare quello che gli utenti del

Web da molto desideravano. Così la rivoluzione diventa solo un'evoluzione, nulla

di diverso dal normale progresso, seppure negli ultimi anni ci sia stata una grossa

spinta in avanti grazie ad alcune nuove idee, e il Web 2.0 diviene esclusivamente

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 52

un concetto che racchiude in sé il nuovo modo di pensare al Web ed agire

attraverso esso. Il Web 2.0 è un'illusione se si resta vincolati ad una vecchia ottica,

perché per esistere ha necessariamente bisogno dell'utilizzatore che, come

abbiamo visto, deve diventare a sua volta creatore, gli sviluppatori infatti non

possono creare il Web 2.0, ma soltanto strumenti che dovranno essere usati in un

certo modo. Diventa poi un mero slogan pubblicitario, utile alle aziende, se si

abusa di questa etichetta appiccicandola ovunque solo per rendere un sito più

appariscente o un prodotto più alla moda.

Quindi, se si vuole per forza parlare di un Web 2.0 per cercare nuovamente una

scorciatoia (il che non è detto che debba obbligatoriamente essere negativo),

allora credo che si debba pensare a questo solamente come ad un concetto e nulla

più. Un concetto che però ha apportato senza ombra di dubbio alcuni vantaggi, gli

sviluppatori infatti non avrebbero avuto motivo di creare determinate tecnologie e

di applicarle ai siti web se gli utenti non l'avessero richiesto.

Per riassumere, definire o meno cosa sia il Web 2.0, oppure cercare di capire se

esista veramente, non credo sia di grande utilità e può servire solo come esercizio

dialettico; uno scopo attribuibile a questa etichetta potrebbe essere quello di

invogliare tanta gente ad usare la rete e le nuove tecnologie, che mettono l'utente

al centro del processo realizzativo e creativo e di spingere quindi i progettisti a

migliorare sempre più le proprie applicazioni. Un'etichetta dunque, ma che

dev'essere usata con saggezza, parsimonia e soprattutto senza esclusivi fini di

marketing.

4.2 Un sondaggio sul Web 2.0.

Riporto adesso alcune cifre di un sondaggio, che ho personalmente effettuato, sul

Web 2.0 e i Social Network35:

Alla domanda “Hai mai sentito parlare di Web 2.0?” ben il 61% degli intervistati

35 Il sondaggio è basato su di un campione di 307 intervistati italiani reperiti tramite e-mail, forum, blog e passaparola. Per brevità non ho qui riportato le cifre decimali delle percentuali né alcune delle risposte che non ho ritenuto di dover inserire. Il quadro completo del sondaggio è reperibile all'indirizzo www.deliodefeo.com/web-20

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 53

risponde di sì e l'8% si dimostra dubbioso, mentre se si chiede loro “Sai

esattamente cosa si intende per Web 2.0?” le risposte positive scendono al 42%;

interrogati su alcuni strumenti utilizzati sul Web attualmente il 28% sa cosa sia un

Social Bookmarks e il 58% conosce invece i Feed. Il 42% del campione possiede

un blog personale e l'85% legge uno o più blog sul Web; la cifra sale ancora per

quanto riguarda l'uso dei forum, ben il 91% degli intervistati li adopera. Queste

prime cifre ci fanno capire che il concetto di Web 2.0 stia penetrando all'interno

delle coscienze dei web-user, ma che ancora non ci sia molta chiarezza su cosa sia

veramente. Vecchi mezzi di comunicazione come i forum e i blog sono tutt'ora

molto usati e lo saranno per molto ancora grazie alle nuove implementazioni,

mentre nuovi strumenti come i Social Bookmarks risultano poco conosciuti.

Possiamo quindi affermare che quello di forum e blog può essere definito un tipo

di comunicazione “obsoleto” rispetto alle ultime tendenze perché, come abbiamo

già visto, si basa su una comunicazione asincrona o su messaggi che non

richiedono risposte da parte di terzi (nel caso di un blog usato come diario). I

nuovi media (ed il Web su tutti) esigono ormai un'interazione rapida e continua,

senza pause troppo lunghe. Detto ciò, tutto indurrebbe a credere che sia inevitabile

la sconfitta di questi due strumenti, mentre, contro ogni aspettativa, si assiste ad

un uso costante di forum e blog. Gli utenti infatti continuano a gradire e ad

adoperare il blog come luogo privilegiato di riflessione, di sfogo o di

informazione e, quando lo desiderano, vi implementano ed usano strumenti tipici

del Web 2.0. I forum invece vengono impiegati in larga misura per approfondire

determinati argomenti specifici che richiedono più tempo per pensare e

rispondere.

Come amministratore di un forum in rete36, posso testimoniare il gradimento degli

utenti per un angolo ancora lontano dalla velocità e la frenesia dell'odierno Web,

perché basato essenzialmente sulla conoscenza di argomenti specifici, la

condivisione dei saperi e la riflessione.

36 Insieme ad altri collaboratori ho creato ed amministro Musicity.org, un portale molto visitato che mette a disposizione strumenti per la promozione di musicisti emergenti e un forum di discussione che ha come argomento specifico la musica.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 54

4.2.1 Social Network e nuove possibilità

Continuando con l'analisi del sondaggio vediamo che solo un 31% degli

intervistati pensa di sapere cosa sia un Social Network e un'uguale percentuale è

dubbiosa a riguardo; dopo aver indicato loro molti fra i più importanti siti di

questo genere, il 26% afferma di usarli giornalmente, il 27% quasi ogni giorno,

l'8% tutte le volte possibili, il 26% occasionalmente, il 9% raramente e solo 3%

risponde di non adoperarli mai, inoltre ben il 66% afferma di visitare da due a

quattro Social Network, il 7% cinque o più e il 23% uno. Dunque il 38% degli

intervistati non sa cosa siano e il 31% nutre dubbi, ma il 61% li usa intensamente

e la cifra sale al 73% se si considera il numero dei siti visitati piuttosto che il

tempo. Dunque sembra che tantissimi utenti ormai usino abbondantemente tali

network, ma che molti fra questi ignorino la natura del sito, un risultato comunque

prevedibile ed in linea con le aspettative: il voler possedere uno spazio sul Web,

ed esservi presenti tramite una scorciatoia che non preveda conoscenze specifiche

di linguaggi, include, per forza di cose, anche la possibilità che l'utente sconosca i

nomi dei mezzi usati, perché l'importante risulta non sapere come o tramite cosa,

ma esserci. Quest'ultimo fattore potrebbe però rivelarsi negativo per molti

progettisti Web, l'enorme facilità con cui è possibile creare un proprio mini-sito

personale potrebbe infatti portare ad una svalutazione del mestiere del web-

designer. Se in pochi minuti chiunque può creare e modificare un sito, perché ci si

dovrebbe necessariamente rivolgere ad un professionista? La risposta è presto

detta: la qualità che la maggior parte dei progettisti Web possono assicurare non è

di certo paragonabile a quella ritrovabile in un qualunque spazio di un Social

Network.

Proseguendo con l'analisi del sondaggio si può notare che il 21% degli utenti usi i

Social Network per passare il tempo libero senza un fine preciso, il 20% per

cercare video, il 16% per trovare informazioni e il 25% sceglie molte fra le

opzioni proposte (fra cui anche musica, arte, lavoro, amicizia e fotografia). Se il

33%, pur navigandovi, non ha aperto un suo spazio personale, il 22% l'ha invece

creato per “passare un po' di tempo”, il 7% per inserire informazioni, il 6% per

promuovere la propria arte, il 5% per condividere audio e video e il 12% li

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 55

adopera per molti dei motivi sopraelencati. Gli usi dei Social Network sembrano

quindi molto vari e si capisce così perfettamente il motivo di un gran numero di

siti incentrati su argomenti differenti, ma soprattutto i dati ci confermano la

richiesta di numerose funzioni, possibilità e opzioni disponibili su di un unico sito,

le risposte più gettonate sono infatti state “molti dei motivi elencati” o “passare un

po' di tempo”, ed entrambe richiedono tanti strumenti al fine di non annoiare ed

attirare l'utente.

Stupisce però la bassa percentuale di intervistati alla ricerca di possibilità di

lavoro, network di questo tipo sono infatti in realtà molto frequentati. In Italia

sembra che si sia più propensi ad usare forum specifici per reperire informazioni

utili alla propria attività, mentre l'idea del telelavoro o della ricerca di

collaboratori online non pare essere ancora entrata nella mentalità Italiana. Alcune

testimonianze lette su vari siti web, ci fanno infatti capire come quei pochi Italiani

che abbiano realmente usato con successo Social Network business oriented,

abbiano trovato collaboratori per lo più al di fuori dei confini nazionali. In Nord

America, siti come LinkedIn, sono ormai diventati uno dei mezzi abituali per

offrire o cercare lavoro, le molteplici possibilità del network in questione

sembrano infatti essere particolarmente gradite dagli oltre quindici milioni di

iscritti (fra cui la maggior parte proprio negli USA). I Social Network potranno

quindi avere un roseo futuro in questo campo aiutando tanta gente a trovare le

possibilità migliori di lavoro o i dipendenti più appropriati al loro business, un

mezzo così diffuso come il Web aumenta infatti a dismisura le possibilità di

successo. Il problema più grande resterà però il solito: i nuovi strumenti del Web

aumenteranno la possibilità di accesso al lavoro, ma non per tutti. Oltre ai

numerosi paesi non ancora sufficientemente informatizzati, il dislivello aumenterà

anche tra le classi più abbienti e con possibilità maggiori di accedere alla rete, e

quelle meno ricche che troveranno davanti a loro numerosi ostacoli. Una delle

risposte potrebbe arrivare da sistemi operativi liberi e gratuiti come GNU/Linux,

che abbattono drasticamente i costi per il software e, quasi sempre, non richiedono

macchine particolarmente potenti per essere adoperati. Lo sviluppo non può

essere di certo fermato, ma esigerebbe soluzioni applicabili in tutti i settori e per

tutte le classi sociali.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 56

4.3 Riflessioni finali

Dopo l'ampia analisi sugli strumenti e le soluzioni più utilizzate nel Web 2.0 posso

concludere che Internet confermi pienamente la propria grande capacità di

veicolare le informazioni, di aggregare gli utenti e di catturarne l'attenzione. I

Social Network si dimostrano senza dubbio uno fra gli strumenti principali grazie

alla loro semplicità d'uso e alle ampie possibilità di integrazione con siti e tools

diversi. Le idee che stanno alla base del Web 2.0 non sono sicuramente nuove,

nuovo è invece il modo di proporle, sia dal punto di vista grafico, con una cura

maggiore per l'interfaccia che deve sempre risultare gradevole e non dispersiva,

sia dal punto di vista tecnico, grazie ai nuovi linguaggi che hanno permesso di

attuare il balzo tecnologico odierno.

Siti come MySpace o YouTube hanno riscosso un enorme successo fra i webuser e

le loro capacità comunicative sembrano essere confermate dalla presenza su questi

network di attori, musicisti, politici, comici e aziende che mirano ad un rapporto

più stretto e diretto con il pubblico, gli elettori o i clienti. La visibilità e

l'interazione, infatti, risultano notevolmente ampliate grazie ad un semplice space

e i costi per la pubblicità, le pubbliche relazioni o la gestione di un sito web

possono essere abbattuti usando questi canali alternativi.

Se servissero ulteriori conferme potrebbero giungere in aiuto esempi come il V-

Day o la fama ottenuta da gruppi musicali come gli Arctic Monkeys, una band

inglese che ha avuto un enorme successo, ancor prima che uscisse l'album di

esordio (che ha poi battuto il record di vendite nel Regno Unito), grazie al proprio

spazio su MySpace.

L'utenza Internet, negli ultimi anni, è aumentata a dismisura, così come si è

moltiplicata l'offerta di servizi, il Web 2.0, che ha veicolato al suo interno molte

delle prerogative che prima erano affidate ad altri strumenti di Internet (non è

difficile per esempio che i messaggi privati su un sito rimpiazzino la

comunicazione via e-mail), sta apportando una spinta notevole allo sviluppo della

rete e, probabilmente, continuerà a farlo per molto ancora, ma l'ambiziosa

domanda posta all'inizio di questo lavoro non può comunque trovare adesso una

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 57

risposta sicura, Internet infatti possiede enormi potenzialità, molte più di quante

ne abbia la televisione che resta un media piuttosto statico e poco interattivo, ma

nessuno possiede la facoltà di prevedere con precisione il futuro. In conclusione,

ciò che si può affermare è che la rete, che al momento è un mezzo

importantissimo per molti, se supererà l'ostacolo dell'accesso a costi per alcuni

ancora troppo elevati, avrà un ruolo determinante e quasi sicuramente

fondamentale in un prossimo futuro.

Delio De Feo - Caduti in Rete. Dai Social Network al Fenomeno del V-Day 58

Riferimenti bibliografici

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T. O'Reilly (2005), “What Is Web 2.0. Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software”, in www.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-Web-20.html

G. Prati (2007), Web 2.0. Internet è cambiato, Trento, UNI Service

G. M. Schneider – J. L. Gersting (2001), Corso di Informatica, Bresso, Jackson Libri

J. Scott-Joynt (2005), “What Myspace means to Murdoch”, innd http://news.bbc.co.uk/1/hi/business/4697671.stm

J. Zeldman (2003), Progettare il Web del futuro. Standard e tecniche per il design, Milano, Pearson Education Italia.

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Sitografia

www.alexa.com - Compagnia che offre un motore di ricerca e statistiche sul traffico Web

www.beppegrillo.it - blog del comico Beppe Grillo

www.drupal.org - Sito ufficiale di Drupal, piattaforma open-source per la creazione di blog avanzati

www.fairuse.stanford.edu - Sito della Stanford University dedicato al Fair Use e al suo utilizzo

www.flickr.com - Sito basato sulla condivisione di fotografie e immagini fra utenti

www.meetup.com - Sito che permette l'organizzazione fra utenti iscritti

www.myspace.com - Comunità virtuale che offre blog e condivisione di audio e video

www.netlog.com - Sito di social networking

www.phpbb.com - Comunità dedicata allo sviluppo del phpBB, software open-source per la creazione di forum on-line

www.punto-informatico.it - Quotidiano on-line di informazione su Internet, informatica e comunicazione

www.psychologytoday.com - Sito di Psychology Today, bi-mensile statunitense di approfondimento su psicologia e salute

www.smallworld.columbia.edu - Sito ufficiale del progetto Small World della Columbia University

www.sri.com - Sito ufficiale dello Stanford Research Institute

www.technorati.com - Motore di ricerca dedicato al mondo dei blog

www.w3c.org - Sito ufficiale del World Wide Web Consortium

www.Web-20.it - blog di approfondimento sul Web 2.0 curato da G. Prati

www.youtube.com - Condivisione di video on-line

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