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CAL
CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Rapporto mensile dell’Attività legislativa
del Consiglio regionale del Lazio
X Legislatura
- MARZO 2017 -
2
Presidente Nicola Marini
Vicepresidenti Salvatore Ladaga Claudio Crocetta
Consiglieri segretari
Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi
Struttura di Supporto:
Direttore: Avv. Cinzia Felci Responsabile ad interim: Avv. Michele Gerace Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Collaboratori: Giovanna Fracasso, Patrizia Rotilio Giovanna Fracasso Tel. 06 65932183 mail: [email protected] Diego Barone tel. 06 65932067 mail: [email protected] Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: [email protected] Liviana Gargiulli tel. 06 65937312 mail: [email protected] Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: [email protected] Patrizia Rotilio tel. 06 65932601 mail: [email protected] Laura Toni tel. 06 65932647 mail: [email protected]
Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: [email protected] PEC: [email protected]
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INDICE
CONSIGLIO REGIONALE pag. 89
----------------------------------------------------------------------------------------
I - COMMISSIONE - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali e risorse umane, federalismo fiscale, sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità pag. 6 ---------------------------------------------------------------------------------------
IV – COMMISSIONE - Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria pag. 10 ----------------------------------------------------------------------------------------
V - COMMISSIONE - Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo pag. 14 ----------------------------------------------------------------------------------------
VI COMMISSIONE - Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica pag. 27 ----------------------------------------------------------------------------------------
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VII COMMISSIONE - Politiche Sociali e della Salute pag. 52 ---------------------------------------------------------------------------------------
VIII COMMISSIONE - Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico pag. 54 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale Sulle Infiltrazioni Mafiose e sulla Criminalità Organizzata nel territorio regionale pag. 67 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale Riforme Istituzionali pag. 64 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale sul Terremoto pag. 80 ----------------------------------------------------------------------------------------
Cal – Consiglio Autonome Locali pag. 85
5
----------------------------------------------------------------------------------------- Eventi: Trattati Di Roma, Il Manifesto di Ventotene nelle biblioteche delle scuole del Lazio pag. 97 --------------------------------------------------------------------------------------- Indice dei nomi pag. 98
6
COMMISSIONE I - AFFARI COSTITUZIONALI E STATUTARI, AFFARI ISTITUZIONALI, ENTI LOCALI E RISORSE UMANE, FEDERALISMO FISCALE, SICUREZZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E LOTTA ALLA CRIMINALITÀ.
Presidente: Presidente Fabio Bellini (Pd)
Seduta n°: 91 del 13/03/2017
Odg: Schema di delibera n. 196 - Approvazione del regolamento "Disposizioni relative alla gestione
dell'elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio"; Proposta di deliberazione consiliare n. 59 del 2 marzo
2016 "Approvazione di indirizzi e criteri per il funzionamento della Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile di cui
all'articolo 11 della legge regionale 25 febbraio 2014, n. 2 'Sistema integrato regionale di protezione civile e
istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile'".
SINTESI
Con la Pdc n. 196 si adotta il regolamento di attuazione
e integrazione contenente le disposizioni relative alle
modalità per l'iscrizione, il diniego di iscrizione e la
cancellazione delle organizzazioni di volontariato
dall'Elenco territoriale regionale, sentita la commissione
consiliare competente. Definito anche l’accesso alla
Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato.
(Pdc n. 59) L’art. 11 della L.R. 2/2014 istituisce la
Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di
protezione civile quale forma di partecipazione
consultiva‚ democratica‚ di confronto‚ di valutazione e di
7
coordinamento tra le organizzazioni di volontariato. E’
composta da non più di 5 esponenti per provincia‚
rappresentanti dei soggetti iscritti nell’Elenco
Territoriale regionale; i componenti durano in carica 2
anni. Il Presidente della Consulta è membro del
Comitato regionale di protezione civile COR e del
Comitato operativo regionale per l’emergenza COREM.
La Consulta redigerà il proprio regolamento che dovrà
essere approvato dal Consiglio regionale
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO PROTEZIONE CIVILE, OK IN PRIMA COMMISSIONE A
REGOLAMENTO ELENCO ORGANIZZAZIONI
13/03/2017 - La commissione Affari istituzionali del
Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Fabio
Bellini, ha dato parere favorevole – con alcune
osservazioni – allo schema di delibera di Giunta relativo
al regolamento sulla gestione dell’elenco territoriale delle
organizzazioni di volontariato di protezione civile della
Regione Lazio. Il provvedimento ritorna ora in Giunta
per l’approvazione definitiva.
Il regolamento, previsto dalla legge regionale 2/2014
(“Sistema integrato regionale di protezione civile.
Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile”),
disciplina le modalità e i requisiti per l'iscrizione, il
diniego di iscrizione e la cancellazione delle
organizzazioni di volontariato dall'elenco territoriale
regionale.
Rispetto al testo illustrato nella scorsa seduta dal
direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile del
Lazio, Carmelo Tulumello, oggi sono state accolte otto
delle numerose osservazioni presentate dal gruppo
8
consiliare del Movimento cinque stelle, tutte illustrate
dalla consigliera Valentina Corrado e – quelle inserite –
riformulate con lo stesso direttore dell’Agenzia.
Tra le osservazioni inserite oggi si segnalano: quella che
introduce l’assegnazione a ciascun volontario di un
tesserino di riconoscimento personale da utilizzare
durante le operazioni e le esercitazioni; la sostituzione
del termine “apartiticità” tra i requisiti di idoneità per
l’iscrizione all’elenco con “l’assenza di finalità politiche
attraverso il sostegno a partiti o movimenti o esponenti
politici”; l’introduzione di un ulteriore requisito “morale”
per i volontari operativi, attraverso l’esclusione di coloro
che abbiano riportato condanne penali passate in
giudicato e per le quali non sia intervenuta la
riabilitazione per reati dolosi contro le persone o contro
il patrimonio, posti in essere durante l’esercizio delle
proprie funzioni; la comprovata partecipazione ad
attività o interventi di protezione civile quale requisito
ulteriore per mantenere l’iscrizione nell’elenco regionale.
Resta invece invariata la disposizione che prevede
l’iscrizione a tale elenco – gestito dall’Agenzia regionale –
quale requisito necessario per accedere ai finanziamenti
regionali, per ottenere mezzi e attrezzature in comodato
d’uso e in affidamento temporaneo da parte della
Regione e, infine, per poter partecipare alle attività
formative e addestrative finanziate e organizzate dalla
Regione.
Nel corso della stessa seduta, il direttore Tulumello ha
illustrato la proposta di deliberazione consiliare n. 59
che disciplina il funzionamento della Consulta regionale
delle organizzazioni di volontariato di protezione civile,
9
anch’essa istituita con la legge regionale n. 2 del 2014. Il
presidente Bellini ha proposto di esaminare il
provvedimento nella seduta del 27 marzo, mentre i
termini per presentare gli emendamenti e i
subemendamenti sono stati fissati, rispettivamente, alle
ore 14 di lunedì 20 marzo e allo stesso orario di martedì
21 marzo.
Hanno partecipato alla seduta, oltre al presidente
Bellini, i consiglieri: Cristiana Avenali, Cristian Carrara,
Simone Lupi, Gian Paolo Manzella, Teresa Petrangolini,
Riccardo Valentini (tutti del Pd), Valentina Corrado e
Silvia Blasi (M5s), Giuseppe Simeone (FI) e Fabrizio
Santori (FdI).
Seduta n°: 92 del 20/03/2017 Odg: Votazione finale schema di delibera n.196 - Approvazione del Regolamento regionale: "Disposizioni
relative alla gestione dell'Elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio".
Proposta di legge n.68 del 17 settembre 2013 sulle "Disposizioni per la semplificazione normativa e
procedimentale e abrogazione espressa di leggi regionali".
SINTESI (Per S.D. n. 196 vedi pagine precedenti)
Con la pdl n. 68 (d’iniziativa della giunta regionale) si
intendono avviare iniziative di semplificazione normativa
nell’ambito delle competenze regionali previste dall’art.
117 della Costituzione e dell’art. 36 dello Statuto
regionale. In tal modo, si attuano anche gli accordi
stipulati in sede di Conferenza unificata tra Stato,
Regioni ed Enti locali, in materia di semplificazione e
miglioramento della qualità della regolamentazione.
10
IV – COMMISSIONE - BILANCIO,
PARTECIPAZIONE, DEMANIO E PATRIMONIO,
PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Presidente: Simone Lupi (Pd)
Seduta n°: 99 del 02/03/2017 Seduta congiunta con l'ottava commissione consiliare permanente.
Odg: proposta di deliberazione consiliare n. 73 del 2
dicembre 2016 concernente "Approvazione delle linee guida per la predisposizione del Piano industriale 2017-2019 di Lazio Innova SpA e per le modifiche dello
statuto della medesima società, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge regionale 13 dicembre 2013, n. 10". Esame articolato.
SINTESI Lazio Innova è tenuta a predisporre annualmente, in
raccordo con le Direzioni regionali competenti, un
programma triennale ed uno annuale delle attività.
Dopo un passaggio alla Direzione dell’Attività di
struttura, la quale, effettuate le verifiche, li trasmette
alla Giunta regionale per l’approvazione attraverso uno
schema di delibera.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO LAZIO INNOVA, PRIMO VIA LIBERA ALLE LINEE GUIDA
DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
02/03/2017 - Le linee guida per il piano industriale
2017-2019 di Lazio Innova, la società regionale per lo
sviluppo economico del territorio, sono state approvate a
11
maggioranza della quarta e ottava commissione della
Pisana, riunite in seduta congiunta.
L’esame della proposta di deliberazione consiliare, che
quindi approderà in Aula per l’ok definitivo, era iniziato
il 17 gennaio scorso.
Numerose le osservazioni votate, anche durante l’ultima
seduta, incentrata principalmente sul tema delle
consulenze esterne e delle risorse finanziarie a
disposizione della società regionale in house nata dalla
fusione delle società del gruppo Sviluppo Lazio.
Realizzare e potenziare l’integrazione delle attività e il
rapporto con il territorio, migliorare l’efficienza nella
gestione dei fondi comunitari, valutare se tornare a
ricoprire il ruolo di intermediario finanziario, completare
il processo di investimenti sulla formazione del
personale e per la digitalizzazione delle procedure.
Questi i quattro obiettivi strategici che sono stati per più
di un mese all’attenzione delle commissioni Bilancio e
Sviluppo economico, presiedute rispettivamente da
Simone Lupi e Daniele Fichera.
Le osservazioni approvate oggi sono state elaborate da
esponenti di diversi schieramenti: Silvia Blasi e Silvana
Denicolò per il Movimento 5 stelle, Luca Malcotti per
Cuoritaliani, Rosa Giancola per il Partito democratico.
Modifiche al testo originale sono state apportate pure su
proposta dello stesso presidente Fichera e dell’assessore
al bilancio Alessandra Sartore, presente durante l’intero
esame dell’atto.
In particolare, si è stabilito di richiamare la delibera
6/2015 della Corte dei Conti per inquadrare il profilo
che dovranno avere d’ora in avanti i consulenti esterni,
con l’impegno di attribuire futuri incarichi e consulenze
12
a soggetti selezionati dalla banca dati degli esperti di
fondi europei della Regione Lazio, denominata “Roster”,
garantendo la rotazione dei soggetti selezionati. Dalle
due commissioni è arrivata anche la richiesta di ridurre
progressivamente il ricorso a professionisti esterni,
nell’ottica di contenere i costi e ampliare le competenze
interne.
Inserito nelle linee guida, poi, un esplicito richiamo agli
strumenti di programmazione negoziata, già oggetto di
una norma specifica inserita nel cosiddetto “collegato” al
bilancio.
Nell’ambito del processo di consolidamento del progetto
“Spazio attivo” - il network per i servizi ai cittadini e alle
imprese, per le start up, la formazione, l’orientamento e
il lavoro - confermati i centri che ospitano i relativi
sportelli: Viterbo, Bracciano, Roma Tecnopolo,
Ferentino, Colleferro, Rieti e Latina. Con l'impegno di
attivarne nuovi altrove. L’obiettivo, in questo caso, è
quello disviluppare una funzione di intermediazione
intelligente fra la domanda di innovazione da parte di
imprese e pubblica amministrazione e la potenziale
offerta di soluzioni innovative da parte di start up locali.
L’assessore Sartore ha infine presentato e inserito
all’interno delle linee guida ulteriori documenti di
dettaglio relativi ai budget per i singoli anni 2017, 2018
e 2019, assecondando una richiesta pervenuta da più
parti nel corso delle ultime sedute. Si tratta di circa 41
milioni di fondi in dotazione (al netto dell’Iva) per
ciascuna annualità.
A margine della discussione odierna, resta accantonata
la previsione di un immediato ritorno di Lazio Innova in
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qualità di intermediario finanziari. L’iscrizione
all’apposito albo previsto dal Testo unico bancario è
stata infatti per ora eliminata dalle linee guida in virtù
dell’approvazione di un emendamento a firma Fichera
approvato nel corso della seduta del 16 febbraio scorso.
In quella occasione l’assessore Sartore aveva dichiarato
che “la Giunta si rimette alla decisione delle
commissioni”, ipotizzando comunque un’eventuale
riformulazione condivisa, in vista dell’esame finale da
parte dell’Aula.
Audizione del 13/03/2017
Audizione congiunta con l'ottava commissione consiliare permanente
Odg: audizione sulle problematiche del credito alle piccole e medie imprese e iniziative regionali. Invitati:
Confesercenti, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Federlazio, Unindustria, Abi e Confidinsieme.
SINTESI (Per sintesi e comunicato vedi VIII commissione)
Audizione del 27/03/2017 Audizione congiunta con l'VIII commissione consiliare
Odg: Audizione sulla cessione delle quote del Centro
agroalimentare Roma (CAR). Invitato il presidente del CAR, Valter Giammaria.
SINTESI (Per sintesi e comunicato vedi VIII commissione)
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COMMISSIONE V - CULTURA, DIRITTO ALLO STUDIO, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITÀ, POLITICHE GIOVANILI, SPETTACOLO, SPORT E TURISMO
Presidente: Cristian Carrara (Pd)
Audizione n°: 39 del 02/03/2017 Odg: Audizione sulla proposta di legge n. 288 del 18
settembre 2015: "Norme per il riconoscimento, la promozione ed il sostegno del diritto alla conoscenza e
allo studio nella Regione Lazio". Interverranno: Maria Giacinta Bianchi (Università Sapienza di Roma) , Giacomo Ranaldi (Università
Sapienza di Roma), Alessandro Cacciapuoti (Università Sapienza di Roma), Riccardo Sbordoni (Laboratorio
Conoscenza), Serena Fagiani (Link), Giuseppe Montalbano ( ADI).
SINTESI
Con la pdl. n. 288 si stabilisce il riordino dell’ente
pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari
del Lazio (Laziodisu) in ente regionale per i diritti alla
conoscenza e allo studio (Di.Co.), al fine di favorire
l’attuazione coordinata d’interventi, servizi e prestazioni
nel rispetto più attento e rigoroso dei principi di
efficacia, efficienza, economicità e sussidiarietà.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO DIRITTO ALLO STUDIO, STUDENTI: "PIÙ
RAPPRESENTANTI NEL CDA DEL NUOVO ENTE"
02/03/2017 - Audizione oggi in quinta commissione,
presieduta dalla vicepresidente Daniela Bianchi, sulla
proposta di legge n.288 del 18 settembre 2015, "Norme
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per il riconoscimento, la promozione ed il sostegno del
diritto alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio".
A riferire alla commissione, i rappresentanti degli
organismi studenteschi universitari. Il tema più caldo è
sempre quello della rappresentanza degli studenti in
seno al Consiglio di amministrazione (cda) del futuro
Di.Co., l’ente destinato a succedere a Laziodisu. Restano
fuori dalla proposta di legge, che ha preferito
concentrarsi sullo studio universitario, i temi dello
studio scolastico e della formazione professionale.
Poiché la normativa nazionale limita a cinque il numero
di membri degli organismi di governance di enti
pubblici, la Regione si è vista costretta a limitare a uno
il numero degli studenti, eletti in modo indiretto
attraverso la Consulta, per affiancare il presidente,
nominato dal presidente della Giunta regionale, e i tre
membri individuati dal Consiglio regionale. Su questo si
è creata la convergenza nella richiesta, da parte di tutte
le rappresentanze studentesche ascoltate oggi, di
portare a due questo numero: così i rappresentanti degli
studenti della Sapienza, Maria Giacinta Bianchi,
Giacomo Ranaldi e Alessandro Cacciapuoti, ma anche
Link, Laboratorio conoscenza - che raggruppa, come
dice il suo rappresentante Riccardo Sbordoni, una serie
di realtà studentesche - e Roma Tre, rappresentata da
Elisa Sciarra.
Altre richieste hanno riguardato, da parte degli studenti
della Sapienza, il tema di una eventuale autonoma
rappresentanza del Polo pontino, che conta già 4000
iscritti ed è in costante espansione. Da parte di Link,
16
che pur ha apprezzato l’aumento di risorse che la
proposta intende mettere in campo, specie sul versante
dell’alloggio, chiesto un supporto per gli studenti
rientranti nella fascia di reddito tra i 23 e i 28 mila euro.
Da parte del rappresentante dell’Adi, l’associazione dei
dottorati e dottorandi, Giuseppe Montalbano, plauso per
l’intento di istituire un fondo di sostegno post laurea e
di riservare un posto nella consulta ai dottorati,
sottolineando le difficoltà in cui versano specie quelli
senza borsa di studio. Per progetti in favore delle startup
e l’innalzamento della soglia delle borse di studio si è
pronunciata infine la rappresentanza di Roma tre, che
ha sottolineato come molti studenti siano tagliati fuori
da esse a causa dei nuovi parametri Isee.
Tra i consiglieri, Marta Bonafoni (Sinistra italiana-Sel)
ha messo in guardia rispetto al rischio di compromettere
l’iter di questa importante normativa, per ottenere più di
quel che essa prevede al momento sul CdA del futuro
Di.Co.; non altrettanto convinto di questi rischi si è
detto Pietro Sbardella (Misto) secondo il quale è vero che
si rischia un’impugnativa del governo nazionale
aumentando la rappresentanza, ma anche in quel caso
la Regione avrebbe tempo per modificare la legge. Legge
“necessaria” secondo Gaia Pernarella del Movimento 5
stelle, ma che ancora non è sufficiente a garantire a
tutti il diritto allo studio. Urgente, a suo avviso, anche
affrontare la situazione economica di Laziodisu,
commissariato da ormai tre anni.
Per l’Assessorato alla Formazione, ricerca, scuola,
università e turismo, era presente Enrico Sitta, il quale
17
ha spiegato che i vincoli posti dalla normativa nazionale,
legge 211/2010, a proposito della composizione degli
organismi direttivi degli enti pubblici, potrebbero essere
fatti oggetto di una richiesta di deroga che riguardi
esclusivamente gli organismi per il diritto allo studio,
trattandosi di problematica comune a molte Regioni. Si
faranno dei passi in tal senso, sempre per l’Assessorato,
attraverso ad esempio la previsione di partecipazioni a
titolo gratuito negli organi direttivi, ma sempre cercando
di non compromettere il buon esito dell’iter legislativo.
L’istituzione di una Consulta di 15 membri,
esclusivamente studenti, resterebbe comunque lo
strumento cardine della rappresentanza studentesca. Il
presidente Bianchi ha chiesto contributi scritti agli
intervenuti, annunciando nuove audizioni. Presenti ai
lavori anche Rosa Giancola (Partito democratico),
Gianluca Perilli (M5s) e Piero Petrassi (Centro
democratico).
DELEGAZIONE SUDAFRICANA DEL KWAZULU-NATAL IN VISITA AL CONSIGLIO REGIONALE
09/03/2017 - Il presidente del Consiglio, Daniele
Leodori, e il presidente della commissione Cultura,
Cristian Carrara, hanno incontrato questa mattina alla
Pisana i 12 componenti del KwaZulu-Natal, una regione
della Repubblica del Sudafrica. “Ho ringraziato i nostri
ospiti, a cominciare dalla presidente Makhoni Maria
Ntuli – ha commentato Leodori – per l’importante
opportunità che ci hanno offerto: quella di poter
sviluppare relazioni e un confronto socio-culturale,
presupposti fondamentali anche per politiche future sui
temi dell’inclusione sociale e della solidarietà”.
18
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati numerosi
argomenti in un'ottica di confronto tra realtà regionali.
Si è parlato delle modalità di conservazione e
promozione in Italia delle culture presenti nel paese nel
campo dell'arte, della musica, della moda e della cucina.
Affrontati - tra i vari temi - quelli dei sistemi di gestione
e conservazione di monumenti e artefatti culturali; dello
sviluppo e promozione delle differenti ed espressioni
artistiche, di biblioteche e musei; del ruolo di arte e beni
culturali nello sviluppo economico e sociale. Inoltre si è
parlato di promozione della coesione sociale e della
solidarietà tra i cittadini. A margine dell'incontro il
presidente Carrara ha osservato che "per comprendere
realmente le culture e le forme attraverso le quali si
esprimono è necessario combattere l’analfabetismo
funzionale”.
Audizione n°: 40 del 13/03/2017 Odg: Audizione in merito alla proposta di legge n. 288
del 2015: "Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio".
Invitati: Carmelo Ursino (Commissario straordinario Laziodisu), Alessia Venerucci (Università di Roma La Sapienza), Alessia Testa (Università di Roma La
Sapienza), Valerio Fabi (Gruppo spontaneo studenti UniRoma in movimento).
SINTESI (vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO RIFORMA DIRITTO ALLO STUDIO, ASCOLTATI
LAZIODISU E UNIROMA IN MOVIMENTO
13/03/2017 - Nuova audizione oggi in quinta
commissione, presieduta da Cristian Carrara, sulla
19
proposta di legge n. 288 “Norme per il riconoscimento, la
promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo
studio nella Regione Lazio”. Ascoltati Carmelo Ursino,
commissario straordinario Laziodisu e Valerio Fabi del
gruppo spontaneo di studenti “UniRoma in movimento”,
che ha presentato delle osservazioni sul testo in esame,
tra cui la richiesta del secondo rappresentante degli
studenti nel consiglio di amministrazione (CdA) del
nuovo ente per il diritto allo studio, il Di.Co. (destinato a
prendere il posto di Laziodisu) previsto alla proposta di
legge.
Secondo il commissario Ursino, Laziodisu ha
incrementato sotto la sua gestione commissariale che
dura da quattro anni lo spettro dei servizi erogati:
didattica e ricerca, ma anche proiezione sul territorio
sono le finalità dell’ente. Ovviamente “più servizi
significa più risorse”, ha proseguito Ursino, cosicché
nasce il problema economico di finanziarli. Le borse di
studio sono state pagate grazie a un utilizzo virtuoso dei
fondi, perché le tre entrate standard – tassa regionale,
contributi statali e regionali – da sole non sarebbero
bastate. Il progetto “Torno subito” ha avuto successo ed
è un punto di orgoglio per la Regione. In attesa della
definizione, a giugno, dei nuovi livelli essenziali delle
prestazioni, il proposito, ha concluso Ursino, è quello di
continuare su questa strada, che viene presa ad
esempio dalle altre regioni. I problemi della
rappresentanza – che sono state al centro della
discussione sulla proposta di legge nelle precedenti
sedute - a suo avviso vengono dopo.
20
Le criticità sulla legge, invece, sono riassumibili per
“Uniroma in movimento”, su tre fronti: la consulta degli
studenti, il consiglio di amministrazione del Di.Co. e
dalle finalità dell’ente stesso. Sul primo punto, va
eliminata l’intermediazione dirigenziale prevista nella
rappresentanza studentesca, va potenziata la capacità
di intervento della consulta nella fase decisionale
dell’ente, attraverso la previsione di pareri vincolanti, e
la possibilità di essere ascoltata sulle difficoltà di
inserimento nel mondo del lavoro, oltre che su quelle del
percorso di studi. Nel nuovo CdA, oltre a due studenti,
devono sedere, secondo “Uniroma in movimento”, solo i
tre membri nominati dal consiglio regionale, tra cui va
eletto il presidente. La proposta prevede invece che
quest’ultimo sia indicato dalla Giunta regionale e si
aggiunga ai tre consiglieri.
La funzione essenziale del nuovo ente dovrà essere,
sempre secondo “Uniroma in movimento”, di supporto
durante e soprattutto dopo gli studi. L’incremento delle
agevolazioni già previste va garantito attraverso la loro
estensione anche a fasce di reddito superiori rispetto a
quelle minime e attualmente tagliate fuori. Necessario
un sondaggio periodico, infine, per conoscere l’efficacia
dell’azione dell’ente nello svolgimento delle sue funzioni.
Tra i consiglieri, Gianluca Perilli del M5s ha detto di
ritenere che la legge sia sbilanciata tra enunciati di
principio e operatività pratica, con danno per le esigenze
degli studenti. Per Marta Bonafon (Mdp), l'uscita dal
commissariamento resta il principale obiettivo, insieme
con il mantenimento dei livelli dei servizi. Gaia
21
Pernarella, sempre M5s, ha chiesto se sia possibile per i
consiglieri esperire una conoscenza sul campo delle
strutture e dei servizi.
Sulle residenze, ha detto Ursino in risposta a Bonafoni,
il tempo medio lungo tra il bando che origina una
costruzione di casa per studenti e la realizzazione
effettiva causa il fatto che nel Lazio, in particolare, la
situazione sia ferma. L’offerta privata di alloggi per
studenti, compensa in parte la carenza di quella
pubblica. Gli aventi diritto per requisiti di merito e di
reddito, comunque, sono stati tutti sistemati. Aperto alla
richiesta di visite si è detto il commissario, che ha
aggiunto che l’utilizzo dei fondi Fse permette di tenere
aperte le mense, una delle voci di costo principali, come
pure la manutenzione delle residenze. Necessaria una
gestione centralizzata dell’ente, per non penalizzare gli
atenei minori, mentre il modello centrale unica, oggetto
di una richiesta di Pernarella, non è possibile, per
Ursino, mentre è possibile prevedere bandi unici per gli
acquisti. Alloggi per i disabili (concentrati alla Sapienza)
e attività sportive e culturali gli ultimi temi toccati da
Ursino nelle sue repliche.
Presenti anche Daniela Bianchi (Mdp), Piero Petrassi
(Centro democratico) e Pietro Sbardella (Misto)
all’audizione di oggi, cui ne seguiranno altre, come ha
annunciato Carrara, per ascoltare, oltre ai
rappresentanti de La Sapienza invitati oggi ma non
intervenuti, altri soggetti.
22
Audizione n°: 41 del 16/03/2017 Odg: Audizione in merito alla proposta di legge n. 288 del 2015: "Norme per il riconoscimento, la promozione e
il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio". Invitati: Livia Potolicchio (CGIL Roma e
Lazio), Eugenio Ghignoni (FLC CGIL), Cesare Cagnetta (FLC CGIL), Saverio Pantuso (UIL scuola), Vincenzo Alessandro (CISL Scuola Lazio) e Giuseppe Mascolo
(UGL scuola).
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO DIRITTO ALLO STUDIO, AUDIZIONE DEI SINDACATI
SULLA PROPOSTA DI RIFORMA
16/03/2017 - Penultima audizione in quinta
commissione al Consiglio regionale del Lazio sulla
riforma contenuta nella proposta di legge "Norme per il
riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti
alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio". Ad
essere ascoltati i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl scuola e
Uil scuola. Presente anche Ugl, che però non ha preso la
parola. Il presidente della commissione, Cristian
Carrara, ha annunciato l'ultima audizione per giovedì
prossimo, con l'invito a partecipare alla Consulta dei
rettori, con la quale si concluderà il ciclo che precede la
presentazione degli emendamenti.
Tra le richieste delle parti sociali di oggi quella, esposta
dalla Cgil in chiave unitaria, di prevedere anche il parere
delle organizzazioni sindacali sui piani annuali e
triennali e la presenza dei sindacati, pur senza diritto di
voto, nella Consulta. Organismo caratterizzato dalla
presenza degli studenti universitari nel quale, secondo
23
Uil, dovrebbero però poter trovare posto anche i
maturandi delle superiori, visto che sono destinati a
divenire matricole degli atenei laziali. Un mondo, questo
delle scuole di secondo grado, sul quale la Regione
dovrebbe un monitoraggio quanto al loro approccio al
mondo universitario. Una realtà alla quale, secondo
Cisl, andrebbe aggiunta quella della formazione
professionale, per la quale la Regione potrebbe fare
molto di più, in ragione dei poteri che gli riconosce il
titolo quinto della Costituzione. Su cosa è possibile fare,
secondo il sindacato, a quest'ultimo proposito il
consigliere Piero Petrassi (Centro democratico) ha
chiesto un documento di maggior dettaglio. Garanzie
contrattuali ed economiche infine sono state chieste per
il personale di Lazioadisu (che la riforma intende
sostituire con un nuovo ente, il Dico).
All'audizione hanno partecipato i consiglieri Marta
Bonafoni e Rosa Giancola (Mdp), Eugenio Patanè (Pd) e
Gianluca Perilli (M5s).
Seduta n°: 86 del 30/03/2017 Odg:
schema di deliberazione n. 199: "Modifica al regolamento regionale 7 agosto 2015 n. 8 'Nuova
disciplina delle strutture ricettive extralberghiere'"; schema di deliberazione n. 200: "Individuazione delle aree economiche e professionali per la costituzione dei
Poli tecnico professionali nell'ambito del Piano territoriale triennale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore - Programmazione regionale 2016-
2018 Istruzione tecnica superiore di cui alla DGR n. 523 del 13 settembre 2016".
SINTESI Lo S.D. n. 199, a seguito della pronunzia del Tar del
24
Lazio che ha annullato il Regolamento regionale n.
8/2016 limitatamente ad alcuni articoli e commi,
modifica e aggiorna il suddetto Regolamento
conformandolo a quanto disposto dal Tar e colmando
eventuali lacune normative nel frattempo intervenute.
Lo S.D. n. 200 promuove la costituzione di Poli tecnico-
professionali individuando 5 aree economico-
professionali: Turismo ed economia del mare;
Informatica e meccanica; Agroalimentare e ambiente;
Comunicazione e audiovisivo; Servizi commerciali.
Prevista anche la costituzione in via sperimentale di un
polo afferente ad una delle aree sopra indicate.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO MODIFICHE AL REGOLAMENTO ATTIVITÀ
EXTRALBERGHIERE ILLUSTRATE IN COMMISSIONE
30/03/2017 - In commissione Cultura, presieduta da
Cristian Carrara, è stata illustrata, dall’assessore al
Turismo, Massimiliano Smeriglio, la modifica al
Regolamento regionale 7 agosto 2015 n.8, “Nuova
disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”, al
fine di conformarne la disposizione con quanto sancito
da una recente sentenza del Tar.
“Il nuovo regolamento – ha spiegato l’assessore
Smeriglio - è frutto di un lavoro che ha cercato di
rispettare le istanze di tutti gli stakeholder che abbiamo
coinvolto. Rispetto sì dell’autoimprenditorialità ma
anche rispetto delle regole. Le novità principali per far
fronte al tema della sicurezza e per contrastare forme di
irregolari di ospitalità sono l’introduzione del codice
25
identificativo delle strutture ricettive e la banca dati di
queste, messe a disposizione dei clienti nonché delle
autorità preposte ai diversi controlli. Inoltre, è prevista
la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
semplificata per alloggi B&B con l’obbligo di residenza
del titolare. Il mondo delle attività ricettive
extralberghiere ha subito grandi modifiche negli ultimi
10 anni con l’introduzione di piattaforme internazionali,
torna spesso il tema della sanzione ma questa è materia
concorrente con la legislazione nazionale”.
Vari gli interventi propositivi dei consiglieri presenti in
commissione. In particolare Gaia Pernarella (M5s) ha
suggerito la modifica dell’art. 12 bis del regolamento che
così come redatto derogherebbe tutta la legge. Secondo
Gianluca Perilli andrebbe spiegato e riformulato anche
lessicalmente “cosa si intende per civile abitazione”.
Un plauso alla legge arriva dal consigliere Michele Baldi
(lista Zingaretti) che esorta la commissione ad arrivare
presto a una conclusione al fine di porre termine al
sommerso e parla anche di discriminazione nella
sentenza del Tar nei confronti della Regione Lazio
rispetto ad altre regioni. Eugenio Patanè (Pd) ha
sollevato la necessità della formazione per chi svolge
attività ricettiva. Inoltre, ha rilevato come in alcuni
quartieri di Roma, si registra l’abuso di attività ricettiva
extralberghiera.
Il presidente della quinta commissione, Carrara, ha
fissato a mercoledì 5 aprile il termine per la
presentazione delle osservazioni.
26
Nella stessa seduta è stato illustrato lo schema di
delibera per l’individuazione delle Aree economiche e
professionali per la costituzione dei Poli professionali
nell’ambito del piano triennale per l’istruzione e la
formazione tecnica superiore. Proprio su questo tema
l’assessore Smeriglio ha precisato che “il bando per la
creazione di poli tecnico professionali non stanzia fondi,
ma premia la capacità di fare sistema tra scuole e
aziende”.
Erano presenti Piero Petrassi (Cd), Rosa Giancola e
Daniela Bianchi (Mdp), Pietro Sbardella (Misto) e Gian
Paolo Manzella (Pd).
27
VI - COMMISSIONE AMBIENTE, LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ, POLITICHE DELLA CASA E URBANISTICA
Presidente: Enrico Panunzi (Pd)
Seduta n°: 62 del 07/03/2017 Odg:
Proposta di deliberazione consiliare n. 71 del 17 novembre 2016 - Deliberazione giunta regionale n. 42
del 15 novembre 2016: "Realizzazione dell'opera pubblica denominata Centro di raccolta rifiuti in modo differenziato località Cerquetta nel Comune di Fonte
nuova (Rm). Autorizzazione ai sensi dell'articolo 18 ter comma 1 lettera d) della legge regionale 6 luglio 1998, n.
24 alla deroga delle disposizioni contenute nel capo II della medesima L.R. n. 24/1998”; Proposta di legge n. 365 del 2 febbraio 2017 delibera di
giunta regionale n. 32 del 3 gennaio 2017 : “Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”; Proposta di legge n. 359 del 29 dicembre 2016 di
iniziativa del consigliere Sbardella: “Interventi di rigenerazione urbana”;
Proposta di legge n. 324 del 24 marzo 2016 di iniziativa dei consiglieri Bonafoni, De Paolis, Bianchi, Fardelli: “Norme per la rigenerazione urbana e per una
pianificazione urbanistica partecipata”; Proposta di legge n. 369 del 24 febbraio 2017 delibera
di giunta regionale n. 75 del 22 febbraio 2017: “Modifiche alla legge regionale 9 luglio 98, n. 27 – Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”;
Proposta di legge n. 59 del 9 settembre 2013 di iniziativa del consigliere Storace: “Modifiche all’articolo 15 della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 “Disciplina
regionale della gestione dei rifiuti”.
SINTESI Con la pdc n. 71 la si autorizza il Comune di Fonte
Nuova alla realizzazione – in deroga alla L.R. 24/98 -
28
delle isole ecologiche per la raccolta differenziata dei
rifiuti previo assenzo del Consiglio regionale.
La pdl n. 365 (d’iniziativa della giunta regionale) punta
ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio
edilizio esistente e promuovere, attraverso agevolazioni,
la riqualificazione di aree urbane degradate. Previsti
interventi su edifici a destinazione non residenziali
dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare.
Anche la pdl n. 359 (d’iniziativa del consigliere Sbardella
(GM)) intende recuperare gli spazi abbandonati dai
processi riproduttivi e restituire qualità ambientale,
economica e sociale con la realizzazione di alloggi a
canone calmierato, attraverso gli interveti di sostituzione
edilizia.
Stessi propositi per la proposta di legge n. 324
(d’iniziativa della consigliera Bonafoni (Sel) ed altri) che
intende rendere efficace la pianificazione urbanistica e
territoriale attraverso la partecipazione di cittadini volta
al recupero dell’esistente, alla rigenerazione urbana
contrastando il consumo del suolo.
pdl n. 59 (d’iniziativa del consigliere Storace (Mns))
modifica la L.R. 27/98 stabilendo che gli enti affidatari
della realizzazione di siti di smaltimento e recupero dei
rifiuti, oltre ai requisiti tecnici richiesti dalle norme,
conoscano anche i nomi dei proprietari, degli
amministratori o di eventuali quote detenute da altre
società italiane o estere. Oltre a rendere trasparente le
procedure, la pdl introduce anche il divieto di
interposizione fiduciaria da parte di persone fisiche o
29
società. Inoltre, l’iter delle procedure di affidamento
dovrà avere evidenza pubblica.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RIFIUTI, TESTO UNIFICATO PER ATO REGIONALE E TRASPARENZA SOCIETARIA
07/03/2017 - Istituire un ambito unico (Ato) a livello
laziale per la gestione dei rifiuti, suddiviso in distretti, al
posto dei cinque Ato provinciali previsti dalla legge
regionale del 1998. Rendere noto l’assetto societario –
con nomi di proprietari, amministratori e quote detenute
da altre società – di chi intende realizzare impianti di
smaltimento, di recupero e discariche. È quanto
prevedono due proposte di legge presentate questa
mattina in commissione Ambiente del Consiglio
regionale. La prima, di iniziativa della Giunta, è stata
illustrata dall’assessore regionale ad Ambiente e Rifiuti
Mauro Buschini, mentre la seconda è stata esposta dal
proponente, Francesco Storace (Mns). La commissione,
presieduta da Enrico Panunzi, ha votato a maggioranza
di procedere alla formulazione di un testo unificato delle
due proposte (n. 369 quella di Giunta e n. 59 quella di
Storace) che intendono entrambe modificare la legge
regionale n. 27 del 9 luglio 1998 “Disciplina regionale
della gestione dei rifiuti”. Contrari all’unificazione i due
consiglieri M5s Silvia Blasi e Devid Porrello.
L’intenzione di dar vita a un ambito unico regionale era
stata già anticipata da Buschini nei mesi scorsi in
occasione delle sedute sulle linee guida del nuovo piano
rifiuti. Ora la proposta ha preso corpo in un testo di tre
articoli. “L’attuale delimitazione degli Ato non è
30
funzionale alla gestione dei rifiuti nella Regione Lazio e
alle esigenze delle Province, dei Comuni e dei cittadini”,
si legge nella relazione di accompagnamento alla
proposta. L’Ato unico, benché di livello regionale,
prevede comunque la partecipazione, attraverso una
Consulta dei comuni laziali i cui rappresentanti saranno
eletti – come ha anticipato oggi Buschini – sulla base dei
distretti nei quali verrà ripartito l’ambito regionale.
Distretti entro il cui perimetro si dovrà realizzare, nelle
intenzioni della legge, la chiusura del ciclo integrato dei
rifiuti urbani.
“Si eviterà la libera circolazione dei rifiuti nel territorio
regionale”, ha tenuto a sottolineare Buschini, riferendosi
proprio all’articolazione distrettuale che punta a creare,
in pratica, dei sub-ambiti autosufficienti. La chiusura
del ciclo infatti – secondo la relazione al testo –
“comprende l’organizzazione dei servizi di raccolta e
l’individuazione dei siti e degli impianti per il loro
trattamento, recupero e smaltimento al fine di compiere
l’autosufficienza nel perimetro di ciascun distretto”.
Eventuali “interdipendenze” o sussidiarietà che
dovessero rendersi necessarie dovranno essere
esaminate e valutate in sede distrettuale e quindi di Ato
regionale. Buschini ha anche parlato della possibilità di
costituire dentro l’ambito bacini per la raccolta così da
consentire ai comuni di svolgere servizi insieme. Quando
si parla di “chiusura del ciclo”, sempre secondo
Buschini, non significa che ogni distretto dovrà avere –
insieme agli altri impianti – anche un
termovalorizzatore, poiché per questo genere di impianti
le leggi vigenti prevedono un ambito unico nazionale.
31
La seconda proposta di modifica della legge regionale
sulla gestione dei rifiuti del 1998 è stata presentata da
Storace “contro le situazioni di monopolio”. La proposta
è nata in occasione della vicenda sul sito di Falcognana.
In materia di iter per l’autorizzazione di impianti di
smaltimento, recupero o discariche la proposta di legge
– destinata a confluire in un testo unificato con la
precedente, come deciso dalla commissione – propone di
inserire nei progetti presentati ogni utile informazione
che consenta di conoscere il nome dei proprietari, degli
amministratori o delle società che detengono quote
azionarie, con il divieto di valutare soggetti che operano
per interposta persona o società fiduciarie.
Audizione del 09/03/2017 Odg: (1)Audizione in merito alla situazione dei roghi tossici
nel Comune di Roma. Invitati: l'assessore all'Ambiente Mauro Buschini, il
Comitato civico Insieme per la Rustica, il Comitato di quartiere Tor Sapienza, l'Agenzia di quartiere Tor Sapienza;
(2)Audizione in merito alla situazione dell'aeroporto Pastine di Ciampino. Invitati: assessore all'Ambiente Mauro Buschini, amministrazione comunale di
Ciampino, CRIAAC, Comitato S. Maria delle Mole.
SINTESI
(1) Nel quadrante di Roma dove ricade Tor Sapienza, le
fiamme appiccate da rom e recuperanti sono un evento
ricorrente denunciato più volte dal Comitato di
Quartiere. I roghi di pneumatici, materie plastiche e vai
elettrici, liberano nell’aria tossina ed altre sostanze
altamente nocivezzo ai fumi di porta all’esasperazione.
32
(2) Il problema del superamento delle soglie di rumore
da parte degli aerei che decollano e atterrano
dall’aeroporto di Ciampino è annoso. Aeroporti di Roma
(Adr) e l’Enac (Ente Nazione per l’aviazione civile)
rischiano di finire sotto inchiesta perché potrebbero
essere responsabili di non aver mai presentato un piano
adeguato al contenimento dei rumori areoportuali.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AEROPORTO CIAMPINO, BUSCHINI: "VERSO UN TAVOLO PERMANENTE SU INQUINAMENTO"
09/03/2017 - Rumori assordanti, atterraggi e decolli a
ridosso di centri densamente abitati, rotte che
sovrastano beni culturali e paesaggistici di valore storico
e naturalistico. In commissione Ambiente torna di
attualità il confronto tra istituzioni e comitati civici sul
futuro dell'aeroporto "Pastine" di Ciampino.
Il secondo scalo romano è stato più volte al centro di un
dibattito in seno all'organismo presieduto da Enrico
Panunzi sull'inquinamento acustico e sull'assenza di
infrastrutture adeguate per supportare un volume di
attività che è andato crescendo con l'affermarsi delle
compagnie aeree low cost. Attualmente è in corso presso
il ministero dell’Ambiente la conferenza dei servizi per
l’applicazione della normativa vigente in materia di
impatto ambientale.
All'audizione odierna, presenti l'assessore regionale
all'Ambiente Mauro Buschini e il sindaco di Ciampino
Giovanni Terzulli. A dialogare con loro il comitato per la
riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di
33
Ciampino (Criaac) e quello di quartiere denominato
"Santa Maria delle Mole".
L'incontro è stato richiesto dal consigliere Simone Lupi
(Pd), allo scopo di sensibilizzare la giunta sul tema. "La
reiterata richiesta di riduzione dei voli da parte della
Regione purtroppo non ha ancora determinato un
sensibile miglioramento delle condizioni di vita dei
cittadini di Ciampino, Marino e di alcune zone di Roma",
ha spiegato, proponendo l'istituzione di un tavolo
interistituzionale per affrontare in modo più efficace la
problematica.
Secondo il portavoce Criaac, Roberto Barcaroli "il
Pastine di Ciampino è fuorilegge dal 2002, quando il
nuovo piano industriale ha determinato un graduale
aumento dei passeggeri, fino a superare la soglia dei
cinque milioni, senza badare alle ricadute sul territorio e
ignorando le leggi sull'impatto ambientale. Le centraline
Arpa del resto hanno ampiamente dimostrato
l'inquinamento acustico determinato dai voli". Barcaroli
ha inoltre contestato i dati forniti dalla società Aeroporti
di Roma (Adr) rispetto alla diminuzione della
rumorosità, mettendo in dubbio i criteri utilizzati per
misurarla.
Luca Perrone, il rappresentante del comitato di quartiere
"Santa Maria delle Mole” ha riepilogato tutti i recenti
pronunciamenti istituzionali che hanno evidenziato tutte
le criticità dello scalo. "Adesso è la politica che deve
assumersi le proprie responsabilità e prendere una
decisione netta e inequivocabile in sede di conferenza di
servizi, istituto che vedrà protagonista la Regione Lazio".
34
Il sindaco Terzulli, mostrando apprezzamento per il
lavoro di ricerca e di denuncia portato avanti dai
comitati, ha evidenziato le lacune procedurali che finora
hanno impedito una decisa riduzione dell'inquinamento
aeroportuale. "Troppi silenzi, troppi ritardi e sullo
sfondo resta sempre l'incognita della realizzazione della
quarta pista dello scalo di Fiumicino, l'unico intervento
concreto che potrebbe determinare una sensibile
diminuzione dei voli su Ciampino", ha aggiunto.
L'amministrazione ha quindi contestato le misure
imposte al Comune per ridurre l'inquinamento
ambientale da veicoli, mediante blocchi e targhe alterne,
in assenza di dati certi sui gas nocivi rilasciati dagli
aeromobili e dai roghi provenienti dagli accampamenti
abusivi sorti attorno al Pastine.
L'assessore Buschini ha annunciato l’invio di una nota
per chiedere aggiornamenti e spiegazioni sullo stallo dei
lavori della conferenza di servizi sul nuovo piano di
sviluppo. “Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è creare un
tavolo permanente sul tema dell’inquinamento e
intendiamo utilizzare maggiormente i rilevamenti e le
previsioni quotidiane dell’agenzia regionale Arpa sulla
qualità dell'aria per favorire ordinanze quanto più
puntuali e limitate nel tempo che non penalizzino più di
tanto la cittadinanza di queste aree già particolarmente
gravate dal punto di vista ambientale”.
Dai banchi dell'opposizione, Sbardella (Gruppo Misto)
ha evidenziato il mancato invito all'indirizzo del sindaco
di Marino e il ruolo “potenzialmente ambiguo” della
Regione all'interno di Adr, David Porrello, del Movimento
35
5 stelle, ha apprezzato l'impegno assunto da Buschini,
ma ha manifestato l'esigenza di un nuovo piano di
sviluppo aeroportuale del Lazio in grado di recepire i
cambiamenti economici, urbanistici, sociali e ambientali
intervenuti negli ultimi decenni.
Per Adriano Palozzi (Pdl-FI) “la soluzione è a portata di
mano, a patto di voler davvero risolvere il problema da
un punto di vista politico”.
Seduta n°: 63 del 14/03/2017
Odg: proposta di legge regionale n. 365 del 2 febbraio 2017: "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio";
proposta di legge regionale n. 359 del 29 dicembre 2016: "Interventi di rigenerazione urbana”
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO RIGENERAZIONE URBANA, AL VIA L'ITER IN
COMMISSIONE ALLA PISANA
14/03/2017 - Dopo il “piano casa” arriveranno le norme
per la rigenerazione urbana e il recupero edilizio. È
quanto punta a realizzare una proposta di legge della
giunta Zingaretti illustrata questa mattina dall’assessore
Michele Civita alla sesta commissione del Consiglio
regionale del Lazio. Sullo stesso tema il consigliere
Pietro Sbardella (Misto) ha presentato un’iniziativa
intitolata “Interventi di rigenerazione urbana”, ma la
commissione presieduta da Enrico Panunzi ha scelto –
con un voto a maggioranza – di utilizzare come “testo
base” i nove articoli scritti dalla Giunta. Astenute le
opposizioni.
36
Ha così preso il via l’iter di una normativa prevista dalla
legge di stabilità regionale 2017. In vista della sua
approvazione il Consiglio, lo scorso 31 dicembre, aveva
infatti prorogato il “piano casa” fino al prossimo primo
giugno. Lo scopo della proposta, nelle intenzioni della
Giunta, è quello di favorire la riqualificazione di aree
urbane degradate, di migliorare le dotazioni pubbliche
territoriali, di razionalizzare il patrimonio edilizio
esistente, di adeguarlo alle norme antisismiche, di
incoraggiare il miglioramento della qualità architettonica
e le sostenibilità energetico ambientale. La legge
persegue, secondo quanto si legge nella relazione di
accompagnamento, “la riqualificazione della città
esistente diminuendo il trend del consumo del suolo, in
aderenza all’obiettivo europeo del 2050 con il consumo
di suolo pari a zero, e aumentando le dotazioni
territoriali con la realizzazione di nuove opere pubbliche
ovvero il completamento e l’integrazione di quelle
esistenti”.
L’ambito di applicazione si vuole circoscritto agli edifici
in regola o condonati che sono presenti in zone già
urbanizzate. Escluse espressamente le aree agricole e
quelle destinate ad attrezzature e impianti di interesse
generale. “Un ruolo centrale è riconosciuto ai Comuni”,
ha sottolineato Michele Civita. La normativa, infatti, fa
spesso rinvio a questi enti locali per scelte e valutazioni
degli interventi di rigenerazione o di recupero, fermi i
limiti dati da piano territoriale paesistico regionale (Ptpr)
e strumenti urbanistici. Spetterà proprio ai Comuni
definire gli ambiti territoriali per gli interventi di
37
rigenerazione urbana, riqualificazione degli edifici e
recupero edilizio. La proposta punta a definire, inoltre,
la disciplina dei cambi di destinazione d’uso, degli
interventi diretti, di quelli con permesso di costruire
convenzionato e di quelli per valorizzare la fruizione dei
territori costieri, nel rispetto di Ptpr e previa
autorizzazione paesaggistica.
Tra gli obiettivi della proposta anche la semplificazione
delle procedure. Un aspetto questo sul quale Pietro
Sbardella, anticipando temi della discussione generale
prevista nelle prossime sedute, si è mostrato poco
convinto. Dubbi che il consigliere di opposizione ha
sollevato anche sul ruolo centrale assegnato ai Comuni,
con il rischio così che le scelte urbanistiche locali
finiscano per variare facilmente a causa di repentini
cambi di maggioranza nei vari enti. Sbardella ha
chiesto, infine, di prestare attenzione anche all’edilizia
economica e popolare e di valutare la possibilità di una
proroga per i piccoli ampiamenti.
Sulla rigenerazione e la pianificazione urbanistica
partecipata era stata presentata un’ulteriore proposta, a
firma di Sel (oggi Mdp), che però è stata ritirata nella
precedente seduta. Il termine per gli emendamenti al
“testo base” scelto oggi è stato fissato al prossimo 6
aprile. Il presidente Panunzi, nel corso dei lavori, ha
inoltre anticipato ai commissari l’intenzione di avviare
un ciclo di audizioni.
38
Audizione del 16/03/2017 Odg: Audizione in merito allo stato della programmazione degli interventi del sovrappasso di
Penitro su SR 630 Formia - Cassino. Invitati: assessore alle Infrastrutture Fabio Refrigeri, amministratore unico
di Astral Spa Antonio Mallamo, rappresentanti Comitato del quartiere di Penitro; Audizione in merito al nuovo Stadio A.s. Roma
presentato dalla Società Eurnova srl. Invitati: assessore alle Politiche del territorio e mobilità Michele Civita, direttore regionale Politiche del territorio Manuela
Manetti, Sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi, direttore dipartimento Programmazione e attuazione
urbanistica di Roma Capitale Annamaria Graziano.
(1) Per la soluzione del cavalcavia di Penitro, chiuso da
alcuni mesi, l’amministrazione comunale propone due
soluzioni: la prima – di immediata realizzazione –
prevede l’installazione di un semaforo intelligente
all’altezza dell’incrocio tra via Delle Industrie e la SR
630.
La seconda – eseguibile in tempi altrettanto brevi –
consiste nella realizzazione di una rotonda sul terreno
attiguo all’attuale cavalcavia. La soluzione proposta
dall’Amministrazione consentirebbe di risolvere
definitivamente il problema del collegamento stradale
tra SR 630 e circuito urbano di Penitro, anzichè
ricorrere alla lunga e costosa ristrutturazione del ponte.
L’Astral ha condiviso la soluzione ma si è riservata la
valutazione di fattibilità sotto il profilo tecnico-operativo.
(2) Il progetto per il nuovo stadio della Roma è fermo in
Regione dal momento che Roma Capitale sta
predisponendone uno nuovo. A quel punto occorrerà
una nuova valutazione da parte della Regione. Entro il
5 aprile, Roma Capitale dovrà trasmettere un altro
39
progetto, probabilmente ridimensionato in merito a
cubature accessorie. Successivamente alla
presentazione del nuovo progetto la Regione tornerà a
pronunciarsi.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IL CAVALCAVIA DI PENITRO ALL'ATTENZIONE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI
16/03/2017 - Si è svolta oggi in commissione Ambiente,
lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e
urbanistica del Consiglio regionale del Lazio,
un'audizione sulla questione del cavalcavia di Penitro
(Formia), chiuso circa quattro mesi fa dall'Astral perchè
ritenuto a rischio crollo. Chiusura che ha causato disagi
ai residenti e gravi ripercussioni sulla viabilità della SR
630 Formia-Cassino, come hanno denunciato in
audizione i rappresentanti del Comitato di quartiere di
Penitro e il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo,
sostenuti anche dal consigliere Giuseppe Simeone (FI),
che aveva chiesto l'audizione.
Antonio Mallamo, amministratore unico dell'Astral, ha
risposto alle sollecitazioni garantendo che i lavori
inizieranno il prima possibile, ma nello stesso tempo ha
precisato che, allo stato attuale, non è in grado di
fornire indicazioni sui tempi di chiusura. Certezze invece
sono state fornite in merito alla disponibilità finanziaria
dell'Astral per effettuare alcuni degli interventi richiesti.
L'assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche
Abitative, Enti Locali, Fabio Regrigeri, ha infatti
confermato che sono pronti 750mila euro.
40
STADIO AS ROMA, AUDIZIONE ALLA PISANA SENZA ROMA CAPITALE
16/03/2017 - “Comunico che ieri sera il sindaco
Virginia Raggi mi ha scritto che per impegni già presi
non può partecipare alla seduta odierna”. Così Enrico
Panunzi, presidente della commissione Ambiente, lavori
pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del
Consiglio regionale del Lazio, ha aperto l’audizione
prevista oggi sulla questione dello stadio della AS Roma,
con il sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi, la
direttrice del dipartimento Programmazione e attuazione
urbanistica di Roma Capitale, Annamaria Graziano,
l’assessore regionale alle Politiche del territorio e
mobilità, Michele Civita e la responsabile della direzione
regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Manuela
Manetti.
L’assenza dei rappresentanti di Roma Capitale ha di
fatto modificato le aspettative dei consiglieri regionali
presenti, provocando la reazione polemica di Adriano
Palozzi (FI) che aveva chiesto l’audizione. “Preso atto di
questo sgarbo istituzionale – ha detto Palozzi – chiedo al
presidente della commissione di riconvocare il sindaco
di Roma in tempi rapidi”.
Unico intervenuto, quindi, l’assessore Civita, il quale ha
riassunto i termini della questione, dopo l’annuncio dei
giorni scorsi da parte del sindaco Raggi della possibilità
di dare il via libera a un nuovo progetto dello stadio
della AS Roma con meno cubature. “Come noto Roma
Capitale sta verificando e ridefinendo una nuova
proposta rispetto al progetto in esame presso la
Regione”, ha detto l’assessore. “Se il progetto cambierà –
ha aggiunto Civita – si dovrà valutare se la variante sarà
41
sostanziale o se, in caso contrario, si può procedere con
una rapida valutazione del progetto attuale”. Nel primo
caso, infatti, l’assessore ha precisato che andrebbe
chiusa la procedura di valutazione attuale per aprirne
una nuova.
Civita ha inoltre ribadito che per la Regione “l’intervento
in quel quadrante in termini di opere pubbliche rimane
un aspetto fondamentale nelle valutazioni che faremo e
che riguarderanno due aspetti: uno tecnico, per capire
se si può continuare con questa procedura o se bisogna
aprirne una nuova; e un altro sugli impatti sociali degli
interventi”.
Infine, Civita ha ricordato che, chiusa nei giorni scorsi la
conferenza dei servizi, la procedura di valutazione
complessiva del progetto si chiuderà il 5 aprile. “La
conferenza non ha fatto propria la richiesta di
sospensiva avanzata dal proponente il progetto e la
Regione da quella data non ha ulteriori novità. Entro il
30 marzo, massimo il 5 aprile, Roma Capitale deve
trasmettere un altro progetto, così come si erano
impegnati a fare i privati dopo che il sindaco aveva
espresso aperture a patto che fosse ridimensionato il
progetto. Solo di fronte a un nuovo progetto definitivo, di
cui siamo in attesa, la Regione riprenderà la parola”, ha
concluso l’assessore.
Audizioni del 21/03/2017
Odg: (1) Audizione in merito alla situazione dei roghi tossici
nel Comune di Roma. Invitati: l'assessore all'Ambiente Mauro Buschini, il Comitato civico Insieme per la Rustica, il Comitato di
quartiere Tor Sapienza, l'Agenzia di quartiere Tor Sapienza;
42
(2) Audizione in merito alla proposta di legge 365/2017 "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio".
Invitati: Ance Lazio-Urcel, Aniem Lazio, Federlazio, Federalberghi Lazio, Associazione Territorio Roma,
Associazione Architetti e Professionisti, Federbalneari Lazio, CoordinamentoCconsorzi Associazioni per il recupero delle periferie, Oice.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
ROGHI TOSSICI A TOR SAPIENZA, REGIONE ASSICURA AIUTO AI COMITATI CIVICI
21/03/2017 - In vista della revisione del Piano di
risanamento della qualità dell'aria “la Regione Lazio si
impegna a mettere in campo tutte le iniziative possibili
di competenza della Regione” in merito alla situazione
dei roghi tossici nel Comune di Roma. Così, Lucio
Migliorelli, capo segreteria dell’Assessore Rapporti con il
Consiglio, Ambiente, Rifiuti Mauro Buschini, (assente
per motivi istituzionali) all’audizione odierna in
Commissione regionale Ambiente con il Comitato civico
Insieme per la Rustica, il Comitato di quartiere Tor
Sapienza e l'Agenzia di quartiere Tor Sapienza richiesta
dal consigliere Luca Malcotti (Cuoritaliani).
“A Roma esistono molti campi Rom – ha spiegato
Malcotti – alcuni autorizzati, moltissimi abusivi, in cui si
determina da anni un fenomeno illegale e pericoloso:
vengono bruciati rifiuti tossici. Le popolazioni adiacenti i
campi subiscono questo fenomeno con grave nocumento
alla salute e alla qualità della vita. La competenza è
prevalentemente dell’amministrazione capitolina, che va
richiamata alle proprie responsabilità; sta in capo alla
43
Regione la tutela della salute e della qualità dell’aria. Il
campo di Tor Sapienza è il caso più eclatante”.
“Da anni– riferiscono i rappresentanti dei comitati –
assistiamo alla combustione di rifiuti speciali
provenienti dalle popolazioni Rom, a Tor Salviati ci sono
vere e proprie fornaci all’interno del campo non
autorizzato”. Una situazione “esasperante”, visti i
numerosi esposti e denunce in tutte le sedi, inclusa
un’interrogazione al Parlamento Europeo dell’ex
europarlamentare Roberta Angelilli, presente
all’audizione.
Un intervento dell’Arpa Lazio, che supporta la Regione
Lazio nelle attività di monitoraggio della qualità dell'aria,
la richiesta dei cittadini. Pur offrendo la disponibilità ad
attivare un monitoraggio, Rossana Cintoli, direttore
tecnico dell’agenzia, ha spiegato però che esistono
problemi tecnici e normativi affinché tale rilevazione
possa essere efficace.
“Il tema è di competenza dell’amministrazione comunale
– ha detto Fabrizio Santori (FdI) – ma quando ci sono
delle gravissime carenze è evidente che la Regione deve
intervenire. E’ un problema di salute che ricade sui
bilanci regionali”. Per questo il consigliere ha chiesto che
vengano sentite in commissione le Asl compententi, con
una successiva audizione in Commissione Sicurezza del
Prefetto e Questore di Roma.
“La commissione monitorerà la situazione”, ha
assicurato in chiusura Cristiana Avenali (Pd) che si è
44
avvicendata nel presiedere l’audizione con Enrico
Panunzi (Pd). Era presente Devid Porrello (M5s).
RIGENERAZIONE URBANA, AL VIA CICLO DI AUDIZIONI SULLA PROPOSTA DI LEGGE
21/03/2017 - È con un giudizio complessivamente
positivo, accompagnato da una serie di richieste di
modifica e ampliamento dello spettro della legge, che si è
aperto il ciclo di audizioni programmato dalla sesta
commissione del Consiglio regionale, presieduta da
Enrico Panunzi, a proposito della proposta di legge su
rigenerazione urbana e recupero edilizio. A esprimerlo,
anche a nome di altre associazioni presenti alla seduta,
Stefano Petrucci, presidente di Ance Lazio. "C'è
finalmente la voglia di accettare la sfida della
rigenerazione urbana", ha detto. Il testo di iniziativa
della Giunta, però, sempre secondo Petrucci va
migliorato, sia sul piano formale - per evitare
interpretazioni in grado di renderne complessa
l'applicazione - che su quello sostanziale.
E proprio entrando nel merito della normativa all'esame
della commissione consiliare che sono emerse
dall'audizione una serie di proposte. Tra le richieste:
quella di allargare anche ai manufatti agricoli, ferma la
destinazione d'uso, i benefici previsti dalla legge (che
nella sua attuale stesura esclude le zone rurali); di non
inserire nel testo il riferimento al "contributo
straordinario" per gli interventi di rigenerazione, in
quanto già previsto da una norma nazionale (di cui si
auspica l'abolizione); di scaricare altrove il premio di
cubatura, creando una specie di "salvadanaio", nei casi
45
in cui per obiettive ragioni non sia possibile fruirne
nell'edificio oggetto di intervento e si abbia la
disponibilità di altre aree idonee. Chiesto anche di poter
fare a meno dei piani di recupero per gli interventi
diretti, più altre deroghe.
La rigenerazione - secondo poi Oice, associazione di
società di ingegneria - andrebbe estesa anche ai centri
storici (che sono lasciati fuori dalla proposta di legge)
esposti come sono a rischio sismico in tutto il Lazio.Su
Roma, invece, Aniem Lazio ha osservato che sarebbe da
introdurre, oltre alla prevista rigenerazione per piccoli
interventi, anche quella sulle grandi proprietà, sia
pubbliche che private (Ater, fondi immobiliari eccetera).
Una rigenerazione da realizzare con una società di
trasformazione urbana con poteri analoghi, in campo
urbanistico, a quelli dei consorzi di sviluppo industriale.
Federbalneari - a proposito dell'articolo sul "riordino
funzionale" dei manufatti nelle aree demaniali marittime
- ha osservato che la futura legge, pur scritta bene,
rischia di essere inapplicabile a causa del rinvio al piano
territoriale paesistico regionale (Ptpr). Tempi rapidi,
diversi da quelli dei piani regolatori, per l'applicazione
della futura legge - che assegna, come è noto, un ruolo
centrale ai comuni circa gli ambiti di intervento - sono
stati auspicati dal coordinamento per le associazioni per
il recupero delle periferie e dall'associazione architetti e
professionisti. Un invito a lavorare sul testo della
proposta per semplificare le procedure è stato espresso
da Federlazio.
46
Erano presenti all'audizione i consiglieri Fabio Bellini,
Riccardo Agostini e Cristiana Avenali del Pd, Devid
Porrello (M5s), Daniele Sabatini (Cuoritaliani), Giancarlo
Righini (Fratelli d'Italia) e Pietro Sbardella (Misto). Altre
due audizioni sono in programma giovedì 23 marzo con i
rappresentanti di industria, imprese, professionisti,
associazioni di categoria, culturali e ambientali.
Audizioni del 23/03/2017 Odg:
Audizione in merito alla proposta di legge 365/2017 "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero
edilizio". Invitati: Unindustria, Ordini professionali Ingegneri, Architetti, Geometri e Geometri laureati, Geologi,
Agronomi e Forestali, Coldiretti, Confagricoltura Lazio, Faita Federcamping Lazio, Coordinamento parchi e Cia;
Audizione in merito alla proposta di legge 365/2017 "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio".
Invitati: Legambiente Lazio, WWF Lazio, ASS. Italia nostra onlus, Forum nazionale Salviamo il paesaggio difendiamo i territori, Ass. Carte in regola, Ass. Vas
Roma, Inu, Anci, Ass. culturale Progetto Celio
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RIGENERAZIONE URBANA, SUGGERIMENTI E
PROPOSTE DALLE AUDIZIONI 23/03/2017 - L'idea di una legge che passi dal regime a
termine e, in un certo senso, straordinario del piano
casa a uno programmato e stabile di rigenerazione
urbana è positiva. È con questo comune denominatore
che si può riassumere quanto emerso dai vari interventi
compiuti stamane nel corso della seconda tornata di
audizioni sulla proposta di legge in materia di
47
rigenerazione urbana e recupero edilizio tenutasi nella
sesta commissione del Consiglio regionale presieduta da
Enrico Panunzi.
Altri temi, toccati dai vari contributi di rappresentanti di
professionisti, associazioni imprenditoriali e produttive,
la necessità di portare a conclusione la definizione del
piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) e dei piani di
assetto dei parchi, valutare di ampliare i benefici previsti
dalla legge alle zone agricole (Confagricoltura e
Federazione ordini agronomi e forestali) e a camping e
villaggi turistici (Faita Federcamping Lazio). E ancora:
cogliere l'occasione per spingere i comuni a dotarsi di
piani regolatori (collegio dei geometri di Frosinone),
vigilare perché la rigenerazione non sia occasione di
speculazioni (Anes, l'associazione nazional edilizia
sociale).
Particolarmente articolato - e tecnico - il contributo di
stamattina dell'ordine degli architetti di Roma. A
rappresentarlo il presidente Alessandro Ridolfi, dal cui
intervento introduttivo è emerso l'appello ad agganciare
la qualità (architettonica, energetica, sismica eccetera)
alle premialità in termini di cubatura previste dalla
proposta di legge. Da premiare anche i "concorsi di
progettazione", specie per migliorare
architettonicamente le zone periferiche. È toccato invece
all'architetto Simone Ombuen, docente universitario e
consigliere delegato all'urbanistica per l'Ordine,
scendere nel dettaglio della proposta di legge, anche
sulla scorta di quesiti posti dal consigliere Giancarlo
Righini (FdI).
48
Tra i numerosi punti segnalati dagli architetti:
l'opportunità di richiamare nella normativa la "carta
dell'uso del suolo" della Regione Lazio
(http://www.urbanisticaecasa.regione.lazio.it/cusweb/),
sconto del 50 per cento per gli oneri di urbanizzazione e
la fissazione del contributo straordinario nelle zone B
(quelle di completamento) in proporzione all'incremento
di valore, chiarire il rapporto tra programmi e ambiti
previsti dalla proposta di legge, prestare attenzione alle
criticità conseguenti al fatto che dai benefici della
normativa sono escluse le grandi strutture di vendita,
ma incluse quelle medie (dai 250 ai 2500 metri
quadrati). Suggerita, infine, l'istituzione di un registro
delle premialità (così da evitare duplicazioni di "premi") e
la verifica che i manufatti siano in regola con le
disposizioni urbanistiche.
Nella sessione pomeridiana, le audizioni sono proseguite
con Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio,
Rodolfo Bosi, responsabile circolo territoriale Roma di
Vas (Verdi, Ambiente e Società) e Daniel Modigliani,
presidente Istituto nazionale urbanistica (Inu) Lazio.
Tutti e tre hanno espresso parere favorevole a
un'iniziativa che riguarda la rigenerazione urbana, ma
con differenti posizioni sulla proposta di legge oggetto
dell'audizione.
Per Scacchi e Modigliani si tratta di un buon testo ma
che va migliorato e, a tal proposito, hanno annunciato
che entro il 6 aprile (come previsto dal calendario dei
lavori della commissione) faranno pervenire proposte
emendative. Bosi, invece, ha detto che la proposta di
49
legge "è inutile perchè esiste già una normativa
nazionale, non applicata, che disciplina la rigenerazione
urbana, mentre le altre norme sono contenute nel testo
unico sull'urbanistica presentato dalla Giunta nel
dicembre 2015 e mai discusso in Consiglio regionale".
Infine, tutti e tre gli intervenuti hanno dichiarato netta
contrarietà all'articolo 7bis della proposta di legge, che
riguarda i manufatti ricadenti nelle aree demaniali
marittime, auspicandone lo stralcio.
Il presidente Panunzi, in chiusura di seduta, ha ribadito
che il 6 aprile resta il termine ultimo entro cui
presentare emendamenti alla proposta di legge n. 365 e
ha annunciato che martedì 28 marzo si chiuderà il ciclo
di audizioni.
Audizione del 28/03/2017 Odg: Audizione in merito alla proposta di legge 365/2017 "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio".
Invitati: Unindustria; Ordini professionali architetti, ingegneri, geometri e geometri laureati; Coldiretti;
Coordinamento parchi; Cia; WWF Lazio; associazione Italia nostra onlus; Forum nazionale Salviamo il paesaggio difendiamo i territori; associazione Carte in
regola; Anci; associazione culturale Progetto Celio.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RIGENERAZIONE URBANA, AUDIZIONE: RIPENSARE
L'ESCLUSIONE DELLE AREE NATURALI
28/03/2017 - Ripensare l'esclusione degli interventi di
rigenerazione urbana e recupero edilizio nelle aree
50
naturali protette. È quanto è stato chiesto, pressoché
unanimemente, nel corso dell'ultima audizione tenuta
questa mattina dalla sesta commissione del Consiglio
regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi, sulla
proposta di legge in materia di iniziativa della Giunta, la
n. 365/2017.
Il divieto è stato infatti letto come "totale" in quanto gli
unici interventi che sarebbero ammessi - nell'attuale
stesura della proposta di legge - sono quelli "consentiti
dai piani delle aree protette". Piani di assetto che, come
ha osservato Anci Lazio rappresentata dal vice segretario
generale Giuseppe De Righi, "sono tutti precedenti alla
proposta di legge". Quindi non prevedono questo genere
di interventi. Ciò rischierebbe di ingessare i territori,
anziché riqualificarli. Deroghe che i piani di assetto però
possono ancora prevedere se in ancora fase istruttoria,
come è stato osservato nel corso dell'audizione dal
Coordinamento parchi, che ha comunque chiesto di
specificare meglio la norma in materia di esclusione
delle aree protette.
L'applicabilità a queste zone della futura legge regionale
è stata richiesta anche dai rappresentanti del consorzio
dell'Appia antica, mentre l'ordine degli architetti di
Frosinone ha invitato a non lasciar fuori dalla legge i
piccoli agglomerati nelle aree agricole, che sono invece
espressamente escluse dal testo in discussione. Chiesta
anche la possibilità di prevedere piccoli ampliamenti. Il
consorzio Appia antica da parte sua, interessato da anni
da un processo di delocalizzazione delle attività ritenute
inadatte al parco, ha chiesto che la normativa sia
51
l'occasione per disciplinare, con una modifica
dell'articolo 7 della legge regionale 21/2009 (Programma
integrato per il ripristino ambientale), la fase transitoria
di questo processo. Questo per evitare che le iniziative
risultino danneggiate dai tempi lunghi della procedura.
Sul piano procedurale modifiche sono state chieste da
Anci Lazio per quanto attiene la procedura di
individuazione dal parte dei comuni delle aree per la
realizzazione degli interventi di rigenerazione urbana. La
formulazione attuale dell'articolo di legge richiede una
quantità di documentazione che non sempre la maggior
parte dei comuni laziali è in grado di produrre con i
propri uffici, rischiando così di dover ricorrere a
consulenze esterne. La proposta alternativa di Anci è
quella di una doppia deliberazione dei consigli comunali:
una prima per individuare aree e obiettivi, una seconda
a carattere dispositivo con tutti gli altri elementi
richiesti.
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COMMISSIONE VII- POLITICHE SOCIALI E DELLA SALUTE
Presidente: Rodolfo Lena (Pd)
Seduta n°: 82 del 28/03/2017 Odg: Esame del testo unificato delle proposte di legge regionale n. 362 e n. 366: “Disposizioni in materia di
assunzione di personale nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale”.
SINTESI Con la pdl n. 362 (d’iniziativa del consigliere Palozzi (Fi)
ed altri) e la pdl n. 366 (d’iniziativa del consigliere Forte
(Pd)) si modifica la L.R. n. 14/2008 permettendo di
rimuovere gli ostacoli presenti nella normativa regionale
e di dare attuazione alle leggi nazionali che prevedono
per gli enti del servizio sanitario nazionale di bandire
concorsi per il personale sanitario che alla data 30
ottobre 2013 abbia maturato almeno tre anni di servizio
– anche non continuativo – con contratto di lavoro
subordinato a tempo determinato.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO PRECARI SANITÀ, OK UNANIME SU PROPOSTA DI
STABILIZZAZIONE
28-03-2017 - La commissione Salute e politiche sociali,
presieduta da Rodolfo Lena, ha dato il via libera
all'unanimità al testo unificato delle proposte di legge
numero 362 e 366 in materia di assunzione di personale
nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale.
53
La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari,
prevista nel pomeriggio, deciderà quando porla
all'attenzione dell'Aula per l'approvazione definitiva,
considerata l'urgenza del provvedimento dichiarata dai
firmatari.
Le due proposte, presentate rispettivamente da
Giuseppe Simeone (Pdl-Forza Italia) ed Enrico Forte (Pd),
puntavano infatti entrambe a superare alcuni ostacoli di
natura legislativa al processo di stabilizzazione in atto
del personale medico, tecnico-professionale e
infermieristico.
Il testo unificato che ne è scaturito stabilisce che per
"servizio maturato" è da intendersi "quello effettivamente
svolto presso le aziende e gli enti del servizio sanitario
regionale". Un passaggio ritenuto fondamentale per
allargare la platea dei lavoratori precari che potranno
accedere alle procedure di stabilizzazione.
Si abrogano, poi, quattro commi dell'articolo 1 della
legge di assestamento di bilancio 2008-2010 della
Regione Lazio, che ponevano limitazioni stringenti ai
direttori generali che volessero procedere a nuove
assunzioni.
Ritirati in commissione, per agevolare l'iter del
procedimento, due emendamenti a firma di Marta
Bonafoni (Mdp) e Devid Porrello (M5s), che saranno
riproposti e discussi direttamente in Aula.
54
COMMISSIONE VIII - AGRICOLTURA, ARTIGIANATO, COMMERCIO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, INNOVAZIONE, LAVORO, PICCOLA E MEDIA IMPRESA, RICERCA E SVILUPPO ECONOMICO
Presidente: Presidente Daniele Fichera (Psi)
Seduta n°: 99 del 02/03/2017 Seduta congiunta con l'ottava commissione consiliare
permanente.
Odg: proposta di deliberazione consiliare n. 73 del 2 dicembre 2016 concernente "Approvazione delle linee guida per la predisposizione del Piano industriale 2017-
2019 di Lazio Innova SpA e per le modifiche dello statuto della medesima società, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge regionale 13 dicembre 2013, n.
10". Esame articolato.
SINTESI E COMUNICATO (Vedi Commissione IV)
Audizione del 13/03/2017 Audizione congiunta con la IV commissione consiliare
permanente Odg: audizione sulle problematiche del credito alle
piccole e medie imprese e iniziative regionali. Invitati: Confesercenti, Confcommercio, Cna, Confartigianato,
Federlazio, Unindustria, Abi e Confidinsieme.
SINTESI (Ibidem)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
PRESTO UN TAVOLO DI CONFRONTO SUL TEMA DEL CREDITO ALLE PMI E SUL RUOLO DI LAZIO INNOVA
55
13/03/2017 - “Si apre un tavolo in Consiglio regionale
con le organizzazioni associative, per affrontare in modo
condiviso il tema del credito alle imprese nella Regione
Lazio”. Così Daniele Fichera (Psi per Zingaretti),
presidente dell’ottava commissione consiliare
permanente, Attività produttive, al termine
dell’audizione che si è svolta oggi alla Pisana con diversi
rappresentanti del tessuto imprenditoriale e del sistema
creditizio del Lazio. “Esiste una capitalizzazione in capo
a Lazio Innova che può essere messa disposizione delle
imprese – ha proseguito Fichera – l’indicazione che ci
viene è quella di lavorare sul sistema delle garanzie dei
fidi e sull’utilizzo di questo capitale. Dobbiamo
confrontarci e costruire un’ipotesi di proposta in tempi
rapidi”.
L’audizione si è svolta congiuntamente con la
commissione Bilancio, a seguito dell’approvazione
dell’emendamento presentato dallo stesso Fichera con il
quale dalla proposta di deliberazione consiliare n.
73/2016, contenente le linee guida del piano industriale
di Lazio Innova per il triennio 2017-2019, era stata
cassato il ritorno di tale società in house all’attività
d’intermediario finanziario, un tempo svolta
dall’incorporata Bil. In vista dell’esame della delibera da
parte dell’Aula, le due commissioni si erano date
appuntamento per un approfondimento con le
organizzazioni delle categorie interessate.
In apertura dei lavori, Fichera ha inquadrato il tema del
credito nella stagnazione nazionale che dura ormai da
56
un decennio e che ha portato nell’ultimo biennio a una
diminuzione dei tassi interbancari maggiore della
riduzione dei tassi applicati dalle banche alle imprese.
Di qui la necessità di affrontare il tema dell’accesso al
credito da parte delle imprese e dell’intervento della
Regione, attraverso Lazio Innova e con il patrimonio di
50 milioni de tale società, nell’offerta di garanzie a favore
delle imprese. Presenti l’assessore al Bilancio,
Alessandra Sartore, e l’assessore alle Attività produttive,
Guido Fabiani, nel corso dell’audizione sono intervenuti
i rappresentanti di: Confesercenti Lazio, Cosimo Peduto;
Cna Roma-Lazio, Riccardo Pioli; Confcommercio Lazio,
Raffaele Agosta; Federlazio, Fabrizio Migliorati;
Confartigianto, Mauro Mannocchi (presidente) e
Leopoldo Facciotti; il presidente di Abi Lazio, Mario
Fiumara; Confidinsieme, Danilo Cerreti; Creditagri Italia
(espressione di Coldiretti), Cristiano Persieri.
Gli interventi si sono soffermati sulle problematiche
relative la sistema dei confidi, i consorzi che svolgono
attività di garanzia collettiva per agevolare le imprese
socie o consorziate nell'accesso al credito bancario.
L’auspicio è comunque che non ci sia una concorrenza
tra pubblico e privato, bensì che si attui una sinergia.
Tuttavia, la maggior parte degli intervenuti sono apparsi
contrari al ritorno di Lazio Innova all’attività di
intermediario finanziario. Favorevole invece il
rappresentante dell’Abi, Fiumara, purché di non si
ripetano gli errori del passato, così come è avvenuto per
Bil e Unionfidi, esperienze definite “catastrofiche” dal
rappresentante della rete Confidinsieme, Cerreti.
57
Oltre agli assessori Sartore e Fabiani, nel corso
dell’audizione sono intervenuti i consiglieri Valentina
Corrado (M5s), Pietro Sbardella (Gruppo misto), Silvana
Denicolò (M5s), Riccardo Valentini (Pd).
Audizione n°: 51 del 16/03/2017 Odg: Audizione su "Prospettive tenuta agricola Castel di
Guido". Invitati: associazione Campagna romana Bene comune, comitato Castel di Guido, presidente IN/ARCH Lazio .
SINTESI Un atto di indirizzo della Giunta prevede la
valorizzazione del patrimonio immobiliare della Tenuta
Castel di Guido, attraverso l’articolazione della proprietà
– per ora a livello di ipotesi – puntando al futuro
sviluppo di attività imprenditoriali. Tutto ciò necessita di
una diversificazione degli affidamenti in parti separate
dal momento che parte della proprietà appartiene a
Roma capitale. Di questo si discute nell’audizione.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO CASTEL DI GUIDO: HAUSMANN RASSICURA SU
DESTINAZIONE UNITARIA
16/03/2017 - Audizione oggi sulla sorte della tenuta di
Castel di Guido in commissione ottava, presieduta da
Daniele Fichera. Presente l’assessore all’agricoltura,
Carlo Hausmann, che ha fornito rassicurazioni sulla
volontà di evitare l’ipotesi “spezzatino”, rischio paventato
da più parti sulla base della formulazione letterale della
delibera regionale che rappresenta l’avvio della
procedura di affidamento in gestione. Quest’ultima si
dovrebbe definire, sempre secondo l’assessore, con un
58
bando previsto per il mese di aprile, preceduto da una
consultazione pubblica.
I rappresentanti di “Campagna romana bene comune”
hanno manifestato l’esigenza di fare in fretta, perché la
situazione dell’azienda agricola si va deteriorando.
Necessario preservare, a loro avviso, l’unitarietà del
complesso. Dar vita a una “scuola di agricoltura” è la
proposta dell’associazione, che sottolinea anche i temi
occupazionali e dello sviluppo - come il biologico -
realizzabili solo in ambito unitario. Il presidente del
Comitato dei cittadini di Castel di Guido ha annunciato
una raccolta di firme e una richiesta di audizione sulle
problematiche complessive dell’area. Univocità e
organicità della destinazione sono una priorità pure per
il Comitato, che ha ricordato le peculiarità del
complesso, anche ambientali. La presidente
dell’IN/ARCH, associazione di archeologia, ha
testimoniato l'interesse dal punto di vista storico
archeologico per il complesso, che va gestito in modo
unitario, e ha proposto di organizzare un evento
pubblico a Castel di Guido.
Hausmann ha accolto tutte le osservazioni fatte, tranne
quelle riguardanti l’azienda agricola, che è di proprietà
di Roma capitale e su cui la Regione non può dettare
disposizioni. Pertanto, secondo Hausmann, le condizioni
del bestiame e le problematiche occupazionali esulano
dall’oggetto. Sulla tenuta, vero tema dell’intervento
regionale, uno studio dell’università della Tuscia
precederà l’incontro pubblico e il bando previsto per
aprile, che darà un affidamento esterno, senza
59
coinvolgimento regionale. Riguardo all’unitarietà, per
Hausmann questa è già prevista dalla delibera. Il bando
avrà attenzione anche per la qualità della vita degli
abitanti, pur sempre all’ interno del processo di
valorizzazione della tenuta, e anche per gli elementi
paesaggistici, archeologici e ambientali. La
multifunzionalità è necessaria alla sopravvivenza
dell’azienda, che con la sola vendita dei prodotti non
sarebbe garantita. Negativa invece la risposta
dell’assessore sull’evento proposto da Inarch, per cui i
tempi sono troppo stretti, a suo avviso.
Tra i consiglieri, Silvana Denicolo’ del Movimento 5
stelle ha ritenuto non soddisfacenti le risposte
dell’assessore limitatamente al tema della destinazione,
poiché la delibera nel dispositivo parla di “articolazione
della proprietà” della tenuta anche attraverso
“diversificazione” degli affidamenti. Secondo notizie in
suo possesso, le criticità sono già allo studio di Roma
capitale, soprattutto sul problema degli immobili, che
presenterebbero anche casi di abusivismo. Un
sopralluogo del Comune è previsto per domani ma
comunque Roma capitale, sempre stando a quanto
riferito da Denicolò, intenderebbe partecipare al bando.
Marta Bonafoni (Movimento democratico e progressista)
ha ricordato le competenze comunali in merito all’
azienda agricola, che implicano i problemi
occupazionali, e rilevato anch’essa una “ambiguità”
nella formulazione sulla destinazione del bene. Per Luca
Malcotti (Cuoritaliani), un interesse del comune per una
gestione unitaria potrebbe anche rendere non
necessario un bando. Da scongiurare comunque lo
60
“spezzatino”, secondo Malcotti, così come secondo Fabio
Bellini (Partito democratico).
In conclusione, l’assessore ha ribadito che la possibilità
di una gestione non unitaria figura nella delibera solo
come una via di fuga rispetto all’ipotesi che non siano
presentate valide proposte di gestione unitaria. Presenti
all’audizione odierna anche Cristiana Avenali e Rosa
Giancola (entrambe del Pd).
Audizione del 27/03/2017
Audizione congiunta con la IV commissione consiliare Odg: Audizione sulla cessione delle quote del Centro
agroalimentare Roma (CAR). Invitato il presidente del CAR, Valter Giammaria.
SINTESI La società proprietaria di tutto il complesso immobiliare
è Centro Agroalimentare Roma CAR S.c.p.A, società a
prevalente capitale pubblico – il 90,49% delle azioni
sono detenute dalla Pubblica Amministrazione – ed una
minoranza è detenuta da Istituti di Credito (8,10%) e
privati (1,41%). La Regione Lazio detiene il 26,79%
mentre Roma Capitale il 28,37%. Nell’audizione si
discute della prospettiva di cessione di quote.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
I VERTICI DEL CAR: "PERCHÉ LA REGIONE LAZIO VUOLE CEDERE LE PROPRIE QUOTE?"
27/03/2017 - La Regione Lazio si accinge a cedere le
proprie quote del Centro agroalimentare Roma (Car),
una delle più importanti strutture europee per la
commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli e ittici. I
61
vertici della società sono venuti alla Pisana a esprimere
in audizione la propria contrarietà alla decisione di
dismettere le quote della Regione, attraverso una
procedura ad evidenza pubblica varata dalla Giunta
regionale. Il presidente del Car, Valter Giammaria, e il
direttore generale, Car Fabio Massimo Pallottini, sono
stati ascoltati i dalla quarta commissione, Bilancio,
presieduta da Simone Lupi (Pd), e dall’ottava, Attività
produttive, presieduta da Daniele Fichera (Psi per
Zingaretti).
“Siamo venuti a conoscenza della cessione delle quote
della Regione Lazio da un bando, perché nessuno ce lo
ha comunicato”, ha esordito Giammaria. “Neppure la
Camera di commercio è stata informata – ha proseguito
Giammaria che peraltro è membro della Giunta
camerale di Roma, ente proprietario (attraverso la
Holding Camera Srl) di un terzo del pacchetto azionario
della Società Centro Agroalimentare Roma CAR S.c.p.A
(il 90% del capitale è pubblico) – In altre città italiane e
europee l’attività svolta da questi centri è considerata
strategica. Il Car è un riferimento per gli operatori,
soprattutto in questo momento di crisi. L’andamento
economico è positivo. Allora, vorremmo sapere perché a
Roma l’attività svolta dal Car non dovrebbe essere
considerata strategica. Al di là della legge nazionale – ha
concluso Giammaria - che però altrove non viene
applicata con la stessa solerzia, perché la Regione vuole
dismettere le proprie quote?”.
“L’impressione è che l’importanza e il peso del Car
sull’economia del Lazio sia stata sottovalutata – ha
62
dichiarato Pallottini – Il Car è la più grande struttura
italiana sia come fatturato che come giro d’affari. I circa
400 operatori all’interno del Car generano un volume
d’affari pari a due miliardi di euro e danno lavoro a 3500
lavoratori. Il fatturato della società è di diciotto milioni
di euro”. Pallottini ha ricordato l’importante ruolo del
Car nella formazione trasparente dei prezzi, attraverso
l’incontro tra offerta e domanda da parte degli
intermediari, nel controllo sulla legalità, in un settore
come l’agroalimentare sempre a rischio di infiltrazioni
mafiose, e in materia sanitaria, attraverso l’analisi e il
controllo dei prodotti all’interno della struttura.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti alcuni
consiglieri regionali. La consigliera Valentina Corrado
(M5s) si domanda come mai la Regione Lazio abbia
avviato speditamente la dismissione delle proprie quote
nel Car, non avendo mai avuto nulla da eccepire, in
qualità di socio, sulla gestione. “Perché per il Mof (il
centro agroalimentare di Fondi), dove la partecipazione
regionale è maggiore, si è in una fase di stallo?”, ha
concluso Corrado. Dal canto suo, Pietro Sbardella
(Gruppo Misto) si domanda perché la questione della
cessione non sia stata portata all’attenzione del
Consiglio regionale. Più tranchant è Giancarlo Righini
(FdI): “Abbiamo sempre contestato lo strumento del
decreto in materia di dismissioni. E’ una modalità
inaccettabile”. Per Fichera invece “è evidente che il
settore è al centro delle strategie regionali, ma allora la
domanda è la seguente: quale idea ha l’esecutivo di
questa Regione del presidio che deve mantenere una
63
volta che le quote del Car saranno in mano ad altri
soggetti? Quale forma è stata immaginata?”.
L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore,
accompagnata dall’assessore allo Sviluppo economico,
Guido Fabiani, ha dichiarato di non poter rispondere
entrando nel merito delle scelte, in quanto è in corso
l’asta (scade il 3 maggio), per l’aggiudicazione della
quota di proprietà della Regione Lazio. Sartore ha
spiegato che la procedura si sta svolgendo in forza dalla
normativa nazionale in materia di razionalizzazione delle
partecipazioni pubbliche, peraltro in evoluzione, che
obbliga la Regione a dismettere le quote di minoranza,
salvo determinate fattispecie.
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COMMISSIONE SPECIALE RIFORME ISTITUZIONALI
Presidente: Mario Abbruzzese (Fi)
Seduta n°: 9 del 03/03/2017 Odg: Aggiornamento seduta n. 9 per riformulazione e trasmissione della proposta di legge di modifica della
legge elettorale regionale in I commissione consiliare permanente.
SINTESI Con l’approvazione della legge costituzionale 22
novembre 1999 n. 1 ogni regione a statuto ordinario è
tenuta a dotarsi di una propria legge elettorale, seppure
nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legislazione
statale. L’attività del legislatore regionale, nell’ambito di
questa materia, ha dato vita, a tredici anni di distanza
dalla riforma costituzionale e dall’attribuzione di tale
potere, a sistemi elettorali differenziati; un certo numero
di regioni ha approvato una propria organica legge
elettorale, altre si sono limitate, almeno per il momento,
a emanare norme integrative delle vigenti disposizioni
statali introducendo minimi correttivi a tale disciplina.
Il Lazio e la Puglia hanno recepito le leggi 108/1968 e
43/1995, apportando alcune modifiche.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
LEGGE ELETTORALE, LA COMMISSIONE SPECIALE RIFORME LICENZIA LA BOZZA DI MODIFICA
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03/03/2017 - Si è concluso in commissione speciale
Riforme istituzionali del Consiglio regionale il confronto
politico sulla riforma della legge elettorale del Lazio,
datata 2005. Dopo l'accordo all'unanimità raggiunto
esattamente un mese fa sulle linee guida proposte dal
presidente Mario Abbruzzese, si è passati, nelle scorse
sedute, alla creazione e all'esame di una bozza di nuova
proposta di legge da inviare alla prima commissione
Affari costituzionali, che avrà il compito di esaminare la
riforma per il parere prima dell'invio in Aula.
Tredici sono state le osservazioni a questa bozza
elaborate e discusse dai membri dell'organismo speciale.
Tuttavia una sola, presentata da Giancarlo Righini (FdI),
ha riscosso un apprezzamento unanime e sarà inserita,
seppur con una riformulazione, all'interno del testo che
sarà inviato.
Si tratta di un intervento a modifica delle norme che
regolano i casi di esonero dalla raccolta di firme per la
presentazione di liste espressione di partiti già costituiti
in gruppo nel parlamento italiano o europeo.
Le altre dodici osservazioni, presentate dallo stesso
presidente Abbruzzese, da Gianluca Quadrana (Lista
Zingaretti), Daniele Sabatini (Cuoritaliani) e Francesco
Storace (Mns), sono state ritirate per essere ripresentate
sotto forma di emendamenti alla proposta di legge che
approderà in prima commissione. Questo perché non è
emersa unanimità di vedute da parte dei componenti
della commissione speciale, espressione di tutte le
formazioni politiche presenti alla Pisana.
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Quanto ai cinque punti della riforma precedentemente
condivisi in sede di definizione della bozza, restano i
seguenti:
- abolizione del listino;
- garanzia di rappresentanza per ciascuna provincia;
- pari opportunità tra donne e uomini, attraverso la
doppia preferenza di genere e il limite del 60 per cento
alla presenza di candidati dello stesso sesso nelle liste
circoscrizionali;
- divieto del terzo mandato consecutivo alla presidenza
della Regione;
- elezioni entro tre mesi in caso di scioglimento
anticipato del Consiglio regionale.
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COMMISSIONE SPECIALE SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE E SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL TERRITORIO REGIONALE
Presidente: Baldassarre Favara (Pd)
Audizione n°: 21 del 09/03/2017
Odg: Audizione dei sindaci di Castelforte, Minturno e Ss. Cosma e Damiano.
Intervengono:
sindaco del Comune di Castelforte, Giancarlo Cardillo; sindaco del Comune di Minturno, Gerardo Stefanelli; sindaco del Comune di Ss. Cosma e Damiano, Vincenzo
Di Siena.
SINTESI
Il territorio che comprende il sud pontino, da Terracina
al fiume Garigliano, e in particolare il territorio
compreso fra i comuni di Fondi e di Sperlonga, è uno dei
più inquietanti per quanto riguarda la presenza di
criminali collegati con la criminalità soprattutto
campana, oltre che per il clima di illegalità messo in
evidenza da recenti e vecchie inchieste giudiziarie. Nel
territorio a confine con la Provincia di Caserta, quello,
cioè, dei comuni di SS. Cosma e Damiano – Castelforte –
Minturno, si assiste ad atti intimidatori ed attentati di
chiara matrice camorristica. L’audizione tende a fare
luce sul problema.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AL VIA CICLO AUDIZIONI SINDACI SUD PONTINO IN COMMISSIONE CRIMINALITÀ
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09/03/2017 - Con i sindaci di Minturno, Santi Cosma e
Damiano e Castelforte, ha preso il via un ciclo di
audizioni, annunciato oggi dal presidente Baldassarre
Favara, della commissione speciale sulle infiltrazioni
mafiose e sulla criminalità organizzata, che riguarderà
alcuni comuni del Sud Pontino. Fatti salvi alcuni
distinguo, Gerardo Stefanelli (Minturno), Giancarlo
Cardillo (Castelforte) e Vincenzo Di Siena (Santi Cosma e
Damiano), hanno riferito che i fatti riportati dagli organi
di stampa negli ultimi mesi, per quanto a loro noto, non
sono ascrivibili a fenomeni di criminalità organizzata.
Però – hanno specificato alla commissione – in qualche
caso più recente risultano in corso accertamenti in tal
senso da parte delle forze dell’ordine.
Tutti e tre i sindaci hanno garantito che esiste una
costante e proficua collaborazione con la prefettura di
Latina e i presìdi territoriali delle forze dell’ordine, ma
hanno lamentato la carenza di personale preposto alla
sicurezza pubblica, soprattutto con riferimento alla
polizia municipale, dove le risorse disponibili per
aumentare gli organici sono vincolate al blocco del
turnover e al patto di stabilità che al momento non
consentono assunzioni.
L’audizione si è svolta in forma dialettica con i
consiglieri presenti, che da un lato hanno chiesto
chiarimenti su alcune questioni e dall’altro hanno
manifestato massima disponibilità a collaborare con le
amministrazioni locali per creare una sinergia
istituzionale contro i rischi di infiltrazioni criminali in
69
quei territori. In tal senso, la vicepresidente, Marta
Bonafoni (Si-Sel), ha ricordato che, all’indomani
dell’incontro che la commissione ha avuto con il prefetto
di Latina, il suo gruppo consiliare ha depositato una
mozione in Consiglio per chiedere di rafforzare i presìdi
delle forze dell’ordine e della direzione nazionale
antimafia nella provincia, auspicando un rapido
inserimento all’ordine del giorno dei lavori d’Aula. Piero
Petrassi (Cd) ha invitato i sindaci a promuovere attività
culturali e formative, rivolte soprattutto ai giovani, per
rafforzare la prevenzione ed elevare il grado di attenzione
contro i fenomeni criminali, anche con l’aiuto della
Regione. Giuseppe Simeone (FI) ha ribadito quanto detto
dai sindaci a proposito della virtuosità del tessuto socio-
economico del territorio oggetto dell’audizione, che –
anche a suo avviso – al momento non mostra segni di
infiltrazione mafiosa o di bande organizzate ma solo
episodi di criminalità sui quali occorre tuttavia
mantenere alto il livello di attenzione. Di tutt’altro avviso
la posizione di Gaia Pernarella (M5s), che invece ha
criticato la sottovalutazione dei recenti episodi di
intimidazioni e minacce, soprattutto perché – ha
spiegato – alcuni di questi hanno riguardato aziende che
operano in settori delicati come l’edilizia e lo
smaltimento dei rifiuti.
Seduta n°: 91 del 13/03/2017
Schema di delibera n. 196 - Approvazione del
regolamento "Disposizioni relative alla gestione dell'elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato
di protezione civile della Regione Lazio"; Proposta di deliberazione consiliare n. 59 del 2 marzo 2016 "Approvazione di indirizzi e criteri per il
funzionamento della Consulta regionale delle
70
organizzazioni di volontariato di protezione civile di cui all'articolo 11 della legge regionale 25 febbraio 2014, n. 2 'Sistema integrato regionale di protezione civile e
istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile'".
SINTESI (Vedi Commissione I)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
REGIONE LAZIO, ILLUSTRATI PROGRAMMI ANTICORRUZIONE IN COMMISSIONE SPECIALE
13/03/2017 - "Abbiamo messo tanta carne al fuoco,
sperando che non bruci. Una cosa è certa: questo fuoco
non si spegnerà". Così Pompeo Savarino, direttore della
struttura regionale per la prevenzione e la repressione
della corruzione e dell'illegalità, ascoltato oggi in
audizione dalla commissione consiliare speciale su
infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata.
Savarino è approdato in Regione nel maggio 2016 dopo
aver ricoperto per otto anni il ruolo di segretario
generale al comune di Anzio. A febbraio ha approvato il
nuovo piano anticorruzione regionale, sui cui contenuti
ha incentrato il suo intervento alla Pisana.
Tre le direttrici lungo le quali ha mosso i primi passi dal
suo insediamento. "In primo luogo ho voluto fortemente
rilanciare lo strumento del whistleblowing (segnalazione
illeciti), finora sottoutilizzato dai dipendenti pubblici
regionali, per metterlo a disposizione anche di cittadini e
imprese che si interfaccino con la Regione Lazio,
allargando così il raggio d'azione".
Savarino si è quindi soffermato sugli adempimenti
relativi alle Istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza (Ipab) presenti sul territorio regionale: "Ho
71
trovato la massima disponibilità e collaborazione per
mettere su una piccola squadra in grado, in pochi mesi,
di colmare il grande vuoto di informazioni sul
patrimonio disponibile e sulla natura giuridica di
ciascun Ipab: oggi perlomeno siamo in grado di
comprendere l'entità di ciò di cui stiamo parlando, ferme
restando alcune criticità come l'assenza di revisori dei
conti in alcuni istituti e, più in generale, una gestione
troppo disomogenea da istituto a istituto".
Secondo Savarino, è auspicabile una semplificazione del
quadro delle Ipab, anche mediante fusioni e
privatizzazioni. Il direttore ha annunciato inoltre che la
sua struttura analizza oramai in maniera analitica e non
più a campione tutte le dichiarazioni e le
autocertificazioni relative a inconferibilità e
incompatibilità degli incarichi attribuiti dalle Ipab.
Il terzo filone affrontato da Savarino ha riguardato i
bandi, in via di definizione, riguardanti l'assegnazione di
strutture confiscate alla malavita organizzata. "I criteri
per dare in gestione la villa confiscata simbolo dei
Casamonica, ad esempio, sono all'ordine del giorno della
prossima giunta regionale e in settimana contiamo già
di approvare il relativo bando, al quale spero davvero
partecipino tante realtà della società civile".
Tra i consiglieri presenti, Marta Bonafoni (Mdp), ha
richiamato, su quest'ultimo argomento, una precedente
audizione con il presidente dell’Osservatorio tecnico-
scientifico per la sicurezza e la legalità del Lazio,
Giampiero Cioffredi, chiedendo maggiori informazioni
sulla tempistica di tutti i futuri bandi che abbiano per
72
oggetto la riutilizzazione a scopo sociale e la
ristrutturazione delle numerose strutture sottratte alla
criminalità organizzata nel Lazio.
Gian Paolo Manzella (Pd) si è invece soffermato sulla
necessità di rotazione dei dirigenti per limitare casi di
accumulo di informazioni e potere in singoli elementi
della pubblica amministrazione per tempi prolungati. Il
presidente Favara ha quindi suggerito meccanismi
premiali per i funzionari che nel proprio curriculum
vantino responsabilità di gestione e organizzazione di
strutture diverse dello stesso ente. Gianluca Perilli (M5s)
ha infine preteso rassicurazioni sulla effettiva terzietà
della struttura diretta da Savarino rispetto a chi, di volta
in volta, viene eletto alla guida della Regione Lazio.
Rassicurazioni prontamente fornite da Savarino, che ha
spiegato come l'Anticorruzione regionale sia attualmente
slegata da vertici politici e amministrativi dell'ente che è
tenuto a controllare ed eventualmente sanzionare.
Audizione del 16 marzo 2017
Odg: Audizione con il prefetto di Roma Paola Basilona
SINTESI (vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
LOTTA ALLE MAFIE, COMMISSIONE SPECIALE INCONTRA PREFETTO DI ROMA
16/03/2017 - Prosegue il ciclo di incontri con i prefetti
del Lazio da parte della commissione speciale sulle
infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata del
Consiglio regionale del Lazio.
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Dopo i confronti con i rappresentanti territoriali di
governo di Frosinone, Latina e Viterbo, oggi pomeriggio
il presidente Baldassare Favara è stato ricevuto a porte
chiuse dal prefetto di Roma Paola Basilona. Con lui,
hanno preso parte alla riunione i consiglieri regionali
Marta Bonafoni (Mdp), Fabio De Lillo (Cuoritaliani),
Gianluca Perilli (M5s), Piero Petrassi (Cd) e Fabrizio
Santori (FdI).
"Prosegue così il nostro percorso di conoscenza diretta
di realtà e di situazioni che interessano il nostro
territorio e meritano il massimo grado di attenzione e
che ci consentiranno di assolvere al meglio ai compiti
previsti nella legge istitutiva di questa commissione
speciale", ha dichiarato all'uscita Favara.
Audizione n°: 23 del 24/03/2017
Odg: Audizione in merito agli atti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione della responsabile
prevenzione corruzione e trasparenza Roma Capitale, Mariarosa Turchi.
SINTESI
(Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
ANTICORRUZIONE, IN COMMISSIONE MAFIE LE STRATEGIE DI ROMA CAPITALE
24/03/2017 - “Sempre maggiori informazioni e dati a
disposizione dei cittadini, ma organizzati meglio,
attraverso un nuovo portale istituzionale”. La
responsabile prevenzione corruzione e trasparenza di
Roma Capitale, Mariarosa Turchi, ha annunciato oggi
74
durante un’audizione alla Pisana, la creazione di un
gruppo di lavoro interdisciplinare che sta progettando
“la ristrutturazione totale” del sito internet del Comune,
alla luce “delle più moderne e avanzate linee guida”.
Turchi è stata convocata dalla commissione consiliare
speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità
organizzata nel territorio regionale, presieduta da
Baldassare Favara, per un incontro in merito agli atti
intrapresi per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione capitolina. La dirigente comunale ha
esposto in sintesi i pilastri della propria attività in
Campidoglio, iniziata sotto la gestione del commissario
prefettizio Tronca e continuata con l’arrivo del sindaco
Raggi. Tutto ruota attorno alla recente approvazione del
piano triennale unico su anticorruzione e trasparenza,
“giunto al termine di un attento processo di ascolto e
confronto con cittadini, stakeholder e sindacati”, ha
spiegato.
Tra le azioni più significative previste o già intraprese: la
revisione dei regolamenti comunali, la rotazione di circa
mille unità di personale, l’adozione di un protocollo
preventivo con l’Autorità nazionale anticorruzione sui
nuovi bandi di gara in partenza. “Nel solo 2016 – ha
dichiarato Turchi – abbiamo controllato 2.300
determinazioni dirigenziali, prevalentemente al di sopra
della soglia dei 200 mila euro di impegno di spesa.
Inoltre – ha aggiunto – stiamo puntando molto sullo
strumento del whistleblowing, con 44 segnalazioni di
nostri dipendenti, garantite da anonimato, su presunti
75
illeciti già pervenute e il progetto di estendere questo
servizio anche al comune cittadino che impatti con i
nostri uffici”.
Il tema del ripensamento e il restyling dell’attuale
portale istituzionale è stato affrontato a seguito di
un’esplicita domanda posta dal consigliere Fabrizio
Santori (FdI), che lamentava la scarsa usabilità della
piattaforma, specie nella ricerca di notizie puntuali e
aggiornate su atti e provvedimenti di Roma Capitale. “È
certamente una priorità dell’attuale amministrazione,
anche per non disperdere gli enormi sforzi che stiamo
attuando in termini di trasparenza e completezza delle
informazioni pubblicate on line, sia a livello centrale che
periferico nei Municipi”, ha risposto Turchi,
annunciando anche l’istituzione di un tavolo
permanente con i responsabili anticorruzione delle tante
società partecipate dal Comune. Un’esigenza, questa,
sottolineata dall’altro consigliere presente all’audizione,
Gianluca Perilli, del Movimento 5 stelle.
Audizione n°: 24 del 30/03/2017
Odg: Audizione del Comandante generale della Polizia di Roma Capitale, Diego Porta, in merito alla sicurezza pubblica e alle attività di contrasto alla criminalità
nell'area metropolitana
SINTESI
Continuano le audizioni per affrontare il problema della
sicurezza e criminalità nei municipi di Roma e nell’area
metropolitana.
Nel 2015, all’interno del territorio metropolitano di
Roma sono stati registrati 278.255 delitti (reati per i
76
quali è prevista la pena della reclusione o una multa con
pene accessorie), circa 20.000 in più rispetto all’area
metropolitana di Milano. L’indice di delittuosità per
l’intera area
è pari a 642,4. Quindi, benché prima fra le città
metropolitane per numero assoluto di delitti compiuti, la
città metropolitana romana è quarta nel rapporto tra
numero di delitti e popolazione, preceduta da Milano,
Bologna e Torino. Sono infatti 703,9 i delitti per 10.000
abitanti commessi a Roma, mentre sono 384,3 quelli
commessi nell’hinterland.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE MAFIE, IN AUDIZIONE IL CAPO DELLA MUNICIPALE DI ROMA CAPITALE
30/03/2017 - Audizione oggi in commissione speciale
sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata
del Consiglio regionale, presieduta da Baldassarre
Favara, del comandante della polizia municipale di
Roma Diego Porta. Il capo della Municipale ha insistito
sulla carenza di organico del Corpo, che conta su circa
cinquemila e 800 addetti in luogo dei circa ottomila e
450 previsti dalla pianta organica. A breve dovrebbe
sbloccarsi il concorso per 300 nuovi agenti e vedere la
luce il nuovo regolamento di polizia urbana della
Capitale, che è strumento imprescindibile per la lotta a
tutta una serie di fenomeni di illegalità. Porta ha anche
parlato della necessità di una formazione omogenea per
la polizia locale a livello regionale, per la quale si
potrebbe sfruttare la Scuola di polizia municipale del
comune di Roma.
77
La carenza di organico, secondo Porta, è aggravata
dall’età media molto alta (53 anni) degli uomini in
servizio. Si è appena provveduto all’accorpamento dei
gruppi in linea con quello avvenuto nei municipi e sono
stati fatti ruotare i comandanti di gruppo. Quanto al
tema specifico dell’audizione, vale a dire la sicurezza
pubblica e le attività di contrasto al crimine nel territorio
di Roma, il comandante ha precisato che la conoscenza
da parte della polizia municipale di fenomeni di
criminalità organizzata è sempre occasionale, in quanto
collegata alle attività istituzionali della Municipale,
specie a quella di polizia amministrativa, nei confronti
dei venditori ambulanti non autorizzati.
Si tratta di un’attività indefessa degli agenti, ma
purtroppo anche contingente, senza la possibilità, il più
delle volte, di risalire alla filiera che rifornisce gli
abusivi. I venditori sono di norma extracomunitari, che
bisogna poi identificare in strutture di altri corpi, visto
che la polizia locale non ne dispone. Così come la
Municipale non ha la possibilità di accedere alla banca
dati delle altre forze di polizia, con conseguente ritardo e
pregiudizio delle attività di istituto. “Attività di contrasto
alla criminalità è più propriamente quella svolta dal
nucleo di polizia giudiziaria (circa 130 agenti) distaccato
presso la procura della Repubblica”, ha affermato Porta.
Impegnativo è anche il contrasto all’abusivismo
alberghiero ed extralberghiero, specie per ciò che
riguarda l’evasione del contributo di soggiorno. Il
servizio “Io segnalo”, poi, per quanto utile, è una fonte di
lavoro notevole per la polizia locale che si estende a tutte
78
le materie, ma esso dà luogo anche ad abusi da parte
degli utenti.
Il presidente Favara ha chiesto se emergano riscontri
sulla presenza della criminalità organizzata anche dai
controlli sulle attività commerciali in sede fissa. La
risposta da parte del comandante è stata affermativa
poiché queste ultime attraggono sicuramente più
appetiti criminali rispetto all’ambulantato, che ha un
carattere più minuto. Tra i consiglieri, Michele Baldi
(lista Zingaretti) ha elogiato il comandante per il clima
nuovo che a suo avviso ha creato nel Corpo e si è detto
in disaccordo sulle rotazioni, che secondo Baldi privano
determinati settori di personale di esperienza, sia per
materie che per territorio. Riciclaggio e usura, insieme
alla droga, sono i problemi di criminalità della Capitale,
secondo Baldi. Collegamento alla centrale interforze e
nuove tessere di riconoscimento (già pronte) da
consegnare al personale sono, ad avviso del consigliere, i
primi passi da fare.
Olimpia Tarzia (lista Storace) ha posto la questione della
prostituzione e quella delle slot machines. Sulla prima,
Porta ha detto di confidare molto nel nuovo regolamento
di polizia urbana, in via di aggiornamento, come
strumento di lotta al fenomeno. Un problema di
competenze che si incrociano con quelle dei Monopoli di
stato è invece ciò che impedisce un’azione più efficace
contro le ludopatie.
A Giampaolo Manzella (Pd), che ha chiesto come la
Regione possa aiutare la polizia municipale, Porta ha
79
risposto con l’urgenza delle problematiche della
formazione e dell’auspicato albo dei comandanti della
polizia locale. Su un altro spunto di Manzella, il
coordinamento tra municipio e gruppo di polizia
municipale, il comandante ha ammesso un problema di
doppia dipendenza del comandante di gruppo dal
comandante generale e dal presidente del municipio,
con potere di direttiva. Importante per Fabrizio Santori
(FdI) sarebbe cambiare la normativa sul commercio, per
dare migliori strumenti alla polizia locale. Il contrasto al
terrorismo - ha poi risposto Porta a Santori - non
compete alla polizia locale e il problema del rovistaggio
potrebbe anch’esso risolversi con il nuovo regolamento
di polizia urbana. A Gianluca Perilli (M5s), secondo cui
sarebbe utile recuperare gli uomini distaccati presso la
procura, Porta ha risposto che il patrimonio di
professionalità di questo personale lo rende
indispensabile ai magistrati.
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COMMISSIONE SPECIALE SUL TERREMOTO
Presidente: Pietro Di Paolantonio (Di Paolo)
Seduta n°: 3 del 07/03/2017
Odg: Approfondimento decreto legge n. 189 del 17
ottobre 2016 "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016" (convertito in legge 15 dicembre 2016 n. 229) e decreto
legge n. 8 del 9 febbraio 2017 "Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del
2016 e 2017"; Esame delle proposte e delle osservazioni da sottoporre agli organi competenti
SINTESI Il Decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 contiene le
norme volte a disciplinare gli interventi per la
riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla
popolazione e la ripresa economica nei territori delle
Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati
dagli eventi sismici del 24 agosto 2016. Le misure si
posso applicare anche per immobili distrutti o
danneggiati ubicati in altri Comuni delle Regioni
interessate, purché sussista il nesso di causalità diretto
tra i danni subiti e gli eventi sismici del 24 agosto 2016,
comprovato da apposita perizia giurata.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SISMA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI RIETI: "SERVONO FONDI PER I PLESSI SCOLASTICI"
07/03/2017 - L’ente provincia è stato sorpreso dal
terremoto dello scorso 24 agosto, mentre era in uno
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stato di smantellamento, tanto è vero che neppure
compariva nelle prime ordinanze della protezione civile.
Eppure uomini e mezzi della Provincia di Rieti sono stati
messi subito in campo, per fronteggiare l’emergenza
negli edifici scolastici e sulle strade provinciali 18 e 20.
Poi, dagli esiti del referendum del cinque dicembre l’ente
provincia ha ritrovato piena forza e legittimità nei
rapporti tra le istituzioni interessate agli interventi post-
terremoto.
A rappresentare questo quadro leggermente kafkiano è
intervenuto oggi il presidente della provincia di Rieti,
Giuseppe Rinaldi, ascoltato dalla Commissione
consiliare speciale sul terremoto, presieduta da Pietro Di
Paolantonio (Cuoritaliani).
“Il problema più grande è rappresentato dal patrimonio
scolastico – ha spiegato Rinaldi – per le urgenze
abbiamo dovuto spendere 700mila euro, ma sono solo
due le strutture che ancora stanno in affitto in altri
edifici, l’istituto alberghiero di Amatrice e dieci classi del
liceo scientifico di Rieti. Il problema dell’edilizia
scolastica è comunque aperto – ha proseguito Rinaldi -
Per i nostri tecnici gli edifici sono agibili. Invece, diverso
è il discorso se siano adeguati o meno da un punto di
vista sismico. Per questo occorrono finanziamenti”.
Rinaldi ha poi risposto ad alcune domande poste dai
consiglieri, suggerendo per il futuro un maggiore
coordinamento tra i vari enti interessati ai problemi
della viabilità (Provincia, Comuni, Astral).
La commissione Terremoto sta raccogliendo le
osservazioni da inviare alla commissione Ambiente della
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Camera dei deputati, dove è in discussione la legge di
conversione dell’ultimo decreto legge a favore delle
popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017
(decreto legge n. 8 del 9 febbraio 2017). Con questo
nuovo decreto il governo intende contrastare lo
spopolamento e favorire la ricostruzione del tessuto
economico, anche con la creazione di una “zona franca”
fiscale nei 134 comuni del cratere del terremoto,
finanziamenti a fondo perduto per le imprese,
semplificazioni negli appalti, nuove scuole, carta
acquisti per le fasce deboli.
Finora sono state presentate otto osservazioni da
Francesco Storace (Mns). La commissione ha dato
mandato al presidente di raccogliere le osservazioni che
arriveranno entro domani e di formulare una proposta
da inviare alla Camera. Oltre al presidente Di
Paolantonio e al consigliere Storace hanno preso parte ai
lavori odierni i vice presidenti Daniele Mitolo (Pd) e
Devid Porrello (M5s) e i consiglieri Gianluca Quadrana
(Lista Zingaretti) e Daniela Bianchi (Si- Sel).
Audizione del 21/03/2017
Odg: Audizione con il presidente della Camera di commercio di Rieti Vincenzo Regnini e le associazioni di
categoria.
SINTESI A seguito del terremoto, l’economia nelle zone comprese
tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è fortemente
compromessa. Ne hanno risentito industrie, piccole e
micro aziende, settori dell’agroalimentare e il turismo. Si
83
tratta di oltre 11mila aziende che danno lavoro
direttamente a 40mila occupati, senza contare l’indotto.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SISMA, LE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI: "LA BUROCRAZIA CI FRENA"
21/03/2017 - Delle cinquecento imprese presenti nei
comuni di Amatrice e Accumoli non ce n’è stata una che
non abbia subito le conseguenze del terremoto dello
scorso agosto. Il sisma di novembre ha poi praticamente
azzerato il tessuto commerciale nei due comuni laziali al
centro del cratere, ma le scosse hanno avuto
conseguenze gravi sul tessuto produttivo dell’intera
provincia di Rieti, già provata da una crisi economica
che dura da anni. E’ quanto hanno riferito oggi alla
Commissione consiliare speciale sul terremoto,
presieduta da Pietro Di Paolo (Cuoritaliani), il presidente
della Camera di commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, e
i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali del
reatino Leonardo Tosti (Confcommercio), Mario
Cristofari (Coldiretti), Giuseppe Agabiti (Federlazio),
Marcello Leoni (Unindustria) e Maurizio Aluffi
(Confartigianato).
“I due comuni stavano già facendo registrare da anni
una rarefazione delle imprese e un calo demografico –
ha riferito Regnini – Le conseguenze del terremoto
hanno aggravato la situazione. La carenza
infrastrutturale e la perdita di imprese in atto da tempo,
a causa della crisi economica, hanno imposto una
riflessione su come ripartire, non da quello che si è
lasciato, ma individuando alcune nuove stelle polari.
84
Rieti dà il senso della città fantasma – ha proseguito
Regnini – Bar, pizzerie nel centro reggono, perché è la
sede del commissario straordinario per la ricostruzione,
ma numerosi esercizi hanno chiuso e molti stanno per
chiudere. Occorre individuare soluzioni nuove, che
rappresentino un incentivo a rimanere”.
Dall’audizione è emerso che il fatturato delle imprese si
è ridotto notevolmente. Le organizzazioni imprenditoriali
hanno risposto subito all’emergenza, ma la burocrazia
sembra essersi messa di traverso. S’incontrano difficoltà
in agricoltura per un allacciamento alla rete elettrica o a
una rete fognaria, come nella rimozione delle macerie
nei centri abitati. Ciò che chiedono le organizzazioni
imprenditoriali è una semplificazione nel rilascio di
concessioni e licenze, che invece appare più complicato
a seguito del terremoto, ma soprattutto interventi in
materia fiscale, nella definizione della no tax area
all’esame del Parlamento.
In particolare, Di Paolo ha condiviso l’urgenza di
riportare le persone nelle aree colpite dal sisma,
auspicando che tutti i soggetti interessati lavorino in tal
senso. “Più che di sospensione – ha dichiarato Di
Paolantonio a conclusione dei lavori - pensiamo
all’eliminazione delle imposte regionali per i prossimi
due anni. Comunque, oggi abbiamo un quadro più
chiaro di ciò che ciò che sta funzionando, su ciò che è
fermo e su ciò che deve andare nell’agenda della
politica”. Hanno preso parte ai lavori odierni anche i
vice presidenti Daniele Mitolo (Pd) e Devid Porrello (M5s)
e il consigliere Fabrizio Santori (FdI).
85
CAL – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Presidente: Nicola Marini
Presentato da Cal e Mibact il Programma
“L'Europa per i Cittadini”
LEODORI: “PROGRAMMA “EUROPA PER I CITTADINI” OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER NOSTRO TERRITORIO”
Presentato in Pisana il Programma “Europa per i
cittadini 2014-2020” organizzato dal Cal del Lazio in
collaborazione con Mibact
86
Lunedì 6 marzo 2017 - “Il programma “Europa per i
cittadini” è un’opportunità importante per il nostro
territorio: un trampolino di lancio per la promozione
della vera vicinanza europea, inclusiva e solidale,
fondata su valori e ideali condivisi. Spero che questa
giornata di lavori sia proficua per contribuire a
sviluppare progetti e attività di integrazione e
partecipazione per tutti i cittadini del Lazio, Regione
d’Europa”.
Così il presidente del Consiglio regionale del Lazio,
Daniele Leodori, in un messaggio di saluto inviato ai
partecipanti della giornata informativa “Europa per i
cittadini 2014-2020” svolta oggi alla Pisana, rivolta a
Enti senza scopo di lucro, enti impegnati nella scuola e
nella ricerca, amministratori locali. Il target dell’evento,
organizzato dal Cal del Lazio, è l’illustrazione del
programma di finanziamento UE che mira ad avvicinare
i cittadini europei all’Unione Europea promuovendone
l’integrazione, la partecipazione civica e il dialogo
interculturale.
A chiarire gli aspetti del progetto è stata Rita Sassu del
Mibact, responsabile Europe Citizens Point per l’Italia.
Per il Consiglio regionale del Lazio erano presenti Cinzia
Felci Segretario generale vicario del Consiglio regionale
che ha portato i saluti del presidente Leodori, Nicola
Marini, presidente del Cal, Piero Petrassi, presidente
della II Commissione regionale Affari comunitari e
internazionali, cooperazione tra i popoli e tutela dei
consumatori, e Michele Gerace responsabile della
struttura di supporto del Cal.
“Come Cal – ha detto il presidente Marini – puntiamo
a interpretare nel modo più corretto la nostra funzione
87
di rappresentanza delle realtà locali, cercando di
interpretare le esigenze del territorio e di andare a
spiegare sul posto le progettualità che si presentano e
che possono trovare motivo d’interesse. Proprio in questi
giorni – ha spiegato Marini – abbiamo iniziato una serie
d’incontri in alcuni Comuni del Lazio cercando di
attuare al meglio il nostro ruolo di collegamento
spiegando obiettivi e azioni del programma, nonché
fornire supporto e fare da interfaccia con il ministero
nell’ambito degli obiettivi del programma 2014-2020”.
Gli obiettivi di questo programma – ha continuato il
presidente del Cal – sono quelli di sensibilizzare la
memoria, la storia e i valori comuni dell’Unione
Europea, le sue finalità quale la promozione della pace, i
valori condivisi, il benessere dei cittadini, stimolando il
dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti integrate tra
città e nazioni. Altro punto importante è incoraggiare la
partecipazione democratica dei cittadini a livello
emotivo, creando le condizioni ideali per un dialogo
interculturale su macro-temi, con riguardo particolare ai
giovani”.
“Fino ad oggi l’Italia è il paese che partecipa
maggiormente al programma Europa per i cittadini” -
ha detto la dott. Sassu – mettendo in gioco la maggior
parte dei progetti effettivamente selezionati e in buona
parte finanziati. E’ un programma dell’Unione Europea
di finanziamento diretto senza l’intermediazione della
Regione il cui scopo ultimo è quello di promuovere un
avvicinamento tra i cittadini europei e il concetto stesso
di Unione Europea, cercando anche di contrastare i
movimenti euroscettici all’interno dello spazio europeo.
Promuovere dunque la partecipazione attiva dei cittadini
88
nello sviluppo delle politiche comunitarie e nei processi
d’integrazione europea, e l’integrazione tra i cittadini
europei e non ma che risiedono nel territorio europeo”.
“Si tratta di un programma che dovrebbe esser
maggiormente facilitato – ha detto Piero Petrassi,
presidente della Commissione regionale Affari
comunitari e internazionali, cooperazione tra i
popoli e tutela dei consumatori - perché cercare
partner in altri stati al fine di partecipare ai bandi
rende difficile la stessa partecipazione, in quanto gli enti
locali spesso non hanno mezzi organizzativi all’altezza
della richiesta. Rimane fermo però – ha concluso
Petrassi – il grande obiettivo di avvicinare i cittadini
all’Europa e di farne conoscere le enormi potenzialità”.
89
CONSIGLIO REGIONALE
Presidente
Daniele Leodori (Pd)
Vice presidenti
Mario Ciarla (Pd) Francesco Storace (Mns)
Seduta n. 72 del 1 Marzo 2017
Odg:
question time; proposta di legge n. 39: "Istituzione degli ecomusei". Con successiva comunicazione sarà data informazione delle
interrogazioni a risposta immediata che saranno svolte all'inizio della seduta.
SINTESI Con la pdl n. 39 (d’iniziativa dei consiglieri Forte e
Giancola (Pd)), si istituiscono gli Ecomusei, allo scopo di
promuovere la cultura della conservazione e tutela del
paesaggio, attraverso i recupero del patrimonio
ambientale e culturale, nonché della memoria storica
dei territori. Tra le iniziative da attuare spiccano il
recupero delle tradizioni e dei saperi locali, la
promozione e la produzione dei prodotti agricoli
90
autentici, il recupero delle filiere corte di produzione con
la vendita diretta in appositi spazi.
Seduta n. 72 del 8 Marzo 2017 Odg:
question time; proposta di legge numero 39: "Istituzione degli ecomusei";
proposta di deliberazione consiliare n. 67 del 21 luglio 2016 concernente "Approvazione del programma strategico regionale per la ricerca l'innovazione e il
trasferimento tecnologico 2016-2018 di cui all'articolo 10 della legge regionale 13/2008 e successive modifiche
e integrazioni".
SINTESI
(Per pdl n. 39 vedi pagine precedenti)
La p.d.c. n. 67/2016 approva quanto stabilito dalla L.R.
4 agosto 2008 n. 13, e cioè che la Regione adotti il
programma strategico regionale per la ricerca,
l’innovazione e il trasferimento tecnologico di durata
triennale nel quale sono stabiliti gli indirizzi e obiettivi
strategici.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AL VIA IN CONSIGLIO REGIONALE L'ITER PER LA LEGGE SUGLI ECOMUSEI DEL LAZIO
08/03/2017 - Ha preso il via oggi pomeriggio alla Pisana
l'iter della proposta di legge “Riconoscimento e
valorizzazione degli ecomusei regionali”, a firma dei
consiglieri del Pd Enrico Maria Forte e Rosa Giancola. Si
tratta di un'innovazione che allinea il Lazio ad altre
regioni e cerca di prendere atto di una realtà che - nel
2013, data dell'iniziativa legislativa - contava nel Lazio
quattro ecomusei. A ispirare il testo la Convenzione
91
europea del paesaggio adottata nel 2000 dal Consiglio
d'Europa. A illustrare all'Aula la proposta è stato lo
stesso Forte.
"Il museo si occupa di preservare collezioni di oggetti,
stabili e immobili e ha un suo pubblico. L’ecomuseo, al
contrario, tutela il patrimonio comune, il territorio e
appartiene alla popolazione". Si tratta di "musei senza
pareti" nei quali natura, cultura materiale e immateriale
sono mostrate nei luoghi di appartenenza - aspetto
evidenziato anche da Cristian Carrara, presidente della
commissione Cultura - e dove l’attenzione è posta
sull’interazione tra territorio e popolazione. Se il museo
tradizionale (nato concettualmente nel '700, come ha
ricordato Carrara) guarda al passato, l'ecomuseo si
rivolge al futuro.
Nel corso della discussione generale hanno preso la
parola Gaia Pernarella (M5s) che ha sottolineato come
sarebbe meglio inserire gli ecomusei all'interno del
circuito museale del Lazio. Giancarlo Righini (FdI),
invece, ha tenuto a evidenziare come sarebbe bastato
integrare la legge regionale sulle aree naturali protette in
vigore dal 1997. Per questa ragione ha annunciato una
serie di emendamenti destinati ad allineare per quanto
possibile le due normative. La seduta è quindi
proseguita con l'approvazione di cinque emendamenti
all'articolo 1 che disciplina oggetto e finalità. Si tratta di
precisazioni concettuali o ampliamenti di campo di
azione della legge a firma di Carrara (Pd), Righini,
Fabrizio Santori di Fratelli d'Italia e di Marta Bonafoni
(Si - Sel).
92
La seduta è stata quindi sospesa dal presidente del
Consiglio regionale, Daniele Leodori, per essere
aggiornata a mercoledì prossimo 15 marzo.
Seduta n. 72 del 15 Marzo 2017
Odg: proposta di legge numero 39 del 14 giugno 2013:
"Istituzione degli ecomusei"; proposta di deliberazione consiliare n. 67 del 21 luglio
2016 concernente "Approvazione del programma strategico regionale per la ricerca l'innovazione e il trasferimento tecnologico 2016-2018 di cui all'articolo
10 della legge regionale 13/2008 e successive modifiche e integrazioni".
SINTESI
(Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
ECOMUSEI DEL LAZIO, I LAVORI DELL'AULA
AGGIORNATI A MERCOLEDÌ 22 MARZO
15/03/2017 - Seconda seduta questa mattina in
Consiglio regionale per la discussione sulla proposta di
legge per il riconoscimento e la valorizzazione degli
ecomusei regionali. Nel corso dei lavori, con la
presidenza del vicepresidente Francesco Storace, l’Aula
ha approvato tre emendamenti, tutti relativi all’articolo 1
del testo (oggetto e finalità). Constatata l’assenza del
numero legale, il presidente di turno ha quindi
annunciato l’aggiornamento dei lavori a mercoledì 22
marzo, ore 10, per il question time e la prosecuzione
dell’esame della proposta di legge.
Degli emendamenti approvati stamattina, due (a firma
delle consigliere di Mdp Marta Bonafoni e Daniela
Bianchi) apportano modifiche a carattere terminologico,
mentre il terzo - promosso dal M5s - inserisce tra le
93
finalità prioritarie degli ecomusei la valorizzazione degli
impianti industriali e produttivi di particolare interesse
storico o artistico.
Seduta n. 72 del 22 Marzo 2017
Odg:
question time;
proposta di legge n. 39: "Istituzione degli ecomusei". Con successiva comunicazione sarà data informazione delle
interrogazioni a risposta immediata che saranno svolte all'inizio della seduta.
SINTESI
(Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
APPROVATA LA LEGGE PER PROMUOVERE GLI ECOMUSEI NEL LAZIO
22/03/2017 - Via libera a maggioranza, dal Consiglio
regionale del Lazio, alla proposta di legge per
“Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei
regionali” presentata dai consiglieri Enrico Maria Forte
(Pd) e Rosa Giancola (Mdp). Trenta i voti a favore, un
voto contrario, nove gli astenuti. Con questa normativa
la Regione intende promuovere, riconoscere e
disciplinare gli ecomusei regionali, con lo scopo – in
particolare – di favorire la cultura della conservazione
del paesaggio, valorizzare il patrimonio ambientale e
culturale e promuovere la conservazione e la
trasmissione della memoria storica. La legge è finanziata
da uno stanziamento complessivo di 550 mila euro per il
triennio 2017-2019, dei quali 250 mila per la parte
corrente e 300 mila in conto capitale.
94
L’oggetto della nuova legge sono gli ecomusei, definiti
allo stesso tempo “luoghi fisici” e “spazi mentali di una
comunità”, spazi aperti e di condivisione che riuniscono
paesaggio e storia. Insomma, da quanto si ricava dalla
relazione di accompagnamento, una sorta di “musei
dell’identità” per la promozione sul territorio di iniziative
che possano sostenere anche l’economia locale,
l’enogastronomia tipica, il turismo, l’artigianato, i
mercati locali. Tra le esperienze già attive nel Lazio, la
relazione alla proposta (che risale al 2013) ne ha
ricordati quattro: quello del litorale di Ostia (1981),
dell’Agro pontino (2004), del Lazio virgiliano (2008) e
della Teverina (2009).
La legge regionale sugli ecomusei si ispira alla
Convenzione europea del paesaggio adottata dal
Consiglio d’Europa nel luglio 2000. Sulla base delle
disposizioni regionali approvate oggi potranno ottenere il
riconoscimento gli ecomusei gestiti da enti locali, anche
se in forma associata, associazioni e fondazioni culturali
e ambientaliste. Altri soggetti ammessi: organismi senza
scopo di lucro con le stesse finalità che si propone la
legge e gli enti di gestione delle aree naturali protette
regionali nel cui territorio ricade l’ecomuseo.
I criteri e i requisiti necessari per il riconoscimento degli
ecomusei saranno definiti da un regolamento di Giunta,
dopo di che gli ecomusei già attivi avranno un anno di
tempo per adeguarsi ad esso. Gli ecomusei “riconosciuti”
potranno utilizzare il marchio regionale e godere dei
contributi regionali. Criteri e modalità per accedervi
saranno fissati annualmente dalla Giunta. Prevista
95
l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico.
Nel corso delle tre sedute sulla proposta di legge in
materia di ecomusei (la prima tenutasi l’8 marzo scorso),
sono stati approvati numerosi emendamenti al testo
originario. Le modifiche che il Consiglio ha accolto sono
state proposte dal presidente della commissione
Cultura, Cristian Carrara (Pd), Fabrizio Santori e
Giancarlo Righini (FdI), da Marta Bonafoni e Daniela
Bianchi (Mdp), da Eugenio Patanè (Pd), da Forza Italia e
dal Movimento cinque stelle.
Approvato infine dall’Aula un ordine del giorno,
promosso da Righini e Santori, che ha impegnato il
presidente della Giunta regionale affinché,
nell’attuazione della legge, gli ecomusei siano valorizzati
anche per “mettere a sistema i servizi e gli istituti
culturali e le aree protette naturali presenti nel territorio
di riferimento”. Nell’atto di indirizzo si chiede che gli
ecomusei siano utilizzati per “valorizzare le altre
strutture museali in un’ottica interdisciplinare” e
possano contribuire “fattivamente all’attuazione della
Convenzione europea del paesaggio”. Inoltre si sollecita
il coinvolgimento dei rappresentanti di ecomusei, enti
locali, associazioni e istituzioni nonché, nella stesura del
regolamento di Giunta, quello delle amministrazioni
locali.
Seduta n. 72 del 29 marzo 2017
Question time; proposta di deliberazione consiliare n. 67 del 21 luglio 2016: "Approvazione del programma strategico regionale
per la ricerca l'innovazione e il trasferimento tecnologico
96
2016-2018 di cui all'articolo 10 della legge regionale 13/2008 e successive modifiche e integrazioni".
SINTESI
(Vedi pagine precedenti)
Lavori d’Aula aggiornati al 5 Aprile 2017
97
EVENTI
TRATTATI DI ROMA, IL MANIFESTO DI VENTOTENE
NELLE BIBLIOTECHE DELLE SCUOLE DEL LAZIO
24/03/2017 - Il Manifesto di Ventotene entrerà nelle
biblioteche delle scuole secondarie di primo e secondo
grado del Lazio. La pubblicazione, inviata dal Consiglio
regionale del Lazio, è stata accompagnata questa
mattina da una lettera ai dirigenti scolastici del
presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Daniele
Leodori. "Mi auguro - ha scritto Leodori - che la sua
lettura possa accompagnare gli studi e le riflessioni dei
nostri ragazzi, contribuendo alla costruzione della loro
‘visione d’Europa’ e a formarli in tutto e per tutto come
cittadini del mondo".
L'annuncio della consegna del documento considerato
tra gli ispiratori dell'Unione europea, è stato fatto alla
vigilia del 25 marzo 2017, data nella quale l'Europa
unita celebra i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma.
"Dobbiamo costruire una vera cittadinanza europea -
afferma Leodori - rinnovare il senso di appartenenza a
una comunità che nacque per salvaguardare valori
fondamentali come libertà, democrazia e uguaglianza". Il
"Manifesto per un’Europa libera ed unita" è stato redatto
nel 1941 sull'isola laziale di Ventotene da Altiero Spinelli
ed Ernesto Rossi insieme ad altri autori.
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INDICE DEI NOMI
Abbruzzese, Mario, 64, 65
Agabiti, Giuseppe, 83
Agosta, Raffaele, 56
Agostini, Riccardo, 46
Alessandro, Vincenzo, 22
Aluffi, Maurizio, 83
Angelilli, Roberta, 43
Avenali, Cristiana, 9, 43, 46, 60
Baldi, Michele, 25, 78
Barcaroli, Roberto, 33
Basilona, Paola, 72, 73
Bellini, Fabio, 6,7, 9, 46, 60
Bianchi, Daniela, 14, 17, 21, 26, 27, 82, 92, 95
Bianchi, Maria Giacinta, 14, 15
Blasi, Silvia, 9, 11, 29
Bonafoni, Marta, 16, 21, 23, 27, 28, 53, 59, 69, 71, 73, 91, 92, 95
Bosi, Rodolfo, 48
Buschini, Mauro, 29, 30-32, 34, 35, 41, 42
Cacciapuoti, Alessandro, 14, 15
Cagnetta, Cesare, 22
Cardillo, Giancarlo, 67, 68
Carrara, Cristian, 9, 14, 17, 1821, 22, 24, 25, 91, 95
Cerreti, Danilo, 56
Ciarla, Mario, 89
Cintoli, Rossana, 43
Cioffredi, Giampiero, 71
Civita, Michele, 35, 36, 38, 40, 41
Corrado, Valentina, 8, 9, 57, 62
Cristofari, Mario, 83
De Lillo, Fabio, 73
De Paolis, Gino, 27
De Righi, Giuseppe, 50
Denicolò, Silvana, 11, 57, 59
Di Paolantonio, Pietro, 80, 81, 82, 84
Di Siena, Vincenzo, 67, 68
Fabi, Valerio, 18, 19
Fabiani, Guido, 56, 57, 63
Facciotti, Leopoldo, 56
Fagiani, Serena, 14
Fardelli, Marino, 27
Favara, Baldassarre, 67, 68, 72-74, 76, 78
Fichera, Daniele, 11, 13, 54, 55, 57, 61, 62
Fiumara, Mario, 56
Forte, Enrico Maria, 52, 53, 89, 90, 91, 93
Ghignoni, Eugenio, 22
Giammaria, Valter, 13, 60, 61
99
Giancola, Rosa, 11, 17, 23, 26, 60, 89, 90, 93
Graziano, Annamaria, 38, 40
Hausmann, Carlo, 57-59
Lena, Rodolfo, 52
Leodori, Daniele, 17, 85, 86, 89, 92, 97
Leoni, Marcello, 83
Lupi, Simone, 9, 10, 11, 33, 61
Makhoni, Maria Ntuli, 17
Malcotti,Luca, 11, 42, 59, 60
Mallamo, Antonio, 38, 39
Manetti, Manuela, 38, 40
Mannocchi, Mauro, 56
Manzella, Gian Paolo, 9, 26, 72, 78, 79
Mascolo, Giuseppe, 22
Migliorati, Fabrizio, 56
Mitolo, Daniele, 82, 84
Modigliani, Daniel, 48
Montalbano, Giuseppe, 14, 16
Ombuen, Simone, 47
Pallottini, Fabio Massimo, 61, 62
Palozzi, Adriano, 35, 40, 52
Pantuso, Saverio, 22
Panunzi, Enrico, 27, 29, 32, 35, 37, 40, 44, 47, 49, 50
Patanè, Eugenio, 23, 25, 95
Peduto, Cosimo, 56
Perilli, Gianluca, 17, 20, 23, 25, 72, 73, 75, 70
Pernarella, Gaia, 16, 21, 25, 69, 91
Perrone, Luca, 33
Persieri, Cristiano, 56
Petrangolini, Maria Teresa, 9
Petrassi, Piero, 17, 21, 23, 26, 69, 73, 86, 88
Petrucci, Stefano, 44
Porrello, Devid, 29, 34, 44, 46, 53, 82, 84
Porta, Diego, 75-79
Potolicchio, Livia, 22
Quadrana, Gianluca, 65, 82
Raggi, Virginia, 38, 40, 74
Ranaldi, Giacomo, 14, 15
Regnini, Vincenzo, 82-84
Ridolfi, Alessandro, 47
Righini, Giancarlo, 46, 47, 62, 65, 91, 95
Rinaldi, Giuseppe, 81
Rossi, Ernesto, 97
Sabatini, Daniele, 46, 65
Santori, Fabrizio, 9, 43, 73, 75, 79, 84, 91, 95
Sartore, Alessandra, 11-13, 56, 57, 63
Savarino, Pompeo, 70-72
Sbardella, Pietro, 16, 21, 26-28, 34,35, 37, 46, 57, 62
Sbordoni, Riccardo, 14, 15
100
Scacchi, Roberto, 48
Sciarra, Elisa, 15
Sitta, Enrico, 16
Smeriglio, Massimiliano, 24, 26
Spinelli, Altiero, 97
Stefanelli, Gerardo, 67, 68
Storace, Francesco, 27-29, 31, 65, 82, 89, 92
Terzulli, Giovanni, 32, 34
Tarzia, Olimpia, 78
Testa, Alessia, 18
Tosti, Leonardo, 83
Tulumello, Carmelo, 7, 8
Turchi, Mariarosa, 73-75
Ursino, Carmelo, 18, 19, 21
Valentini, Riccardo, 9, 57
Venerucci, Alessia, 18
Zingaretti, Nicola, 35