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Calcolo delle probabilità 1. Gli eventi - definizioni propedeutiche 2. La probabiltà nella concezione classica 3. La probabiltà nella concezione frequentista 4. La probabiltà nella concezione soggettiva 5. La probabiltà nell’impostazione assiomatica 6. Formule del calcolo delle probabilità a) Probabilità dell’evento complementare b) Probabilità della somma logica c) Probabilità condizionata ed eventi dipendenti e indipendenti d) Probabilità composta o del prodotto logico e) Probabilità totale o completa f) Probabilità nello schema di Bernoulli delle prove ripetute g) Teorema di Bayes h) Probabilità nel continuo 7. Variabili casuali discrete e distribuzioni di probabilità 8. Esercizi 1. Gli eventi - definizioni propedeutiche Ad ogni prova o esperimento o fenomeno, reale o concettuale (lancio di un dado, estrazione di una carta, di un numero del lotto, di un pezzo prodotto da un amacchina, ecc.) si può associare un insieme U, detto universo o spazio dei campioni o spazio degli eventi, i cui elementi sono tuti i possibili risultati dell’esperimento o prova o fenomeno. 1

Calcolo delle probabilità - digilander.libero.it · (Pierre-Simon Laplace - Beaumont-en-Auge 1749 - Parigi 1827) ... Dalle tavole demografiche maschili 1970-1972 si rileva che 88.867

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Calcolo delle probabilità

1. Gli eventi - definizioni propedeutiche

2. La probabiltà nella concezione classica

3. La probabiltà nella concezione frequentista

4. La probabiltà nella concezione soggettiva

5. La probabiltà nell’impostazione assiomatica

6. Formule del calcolo delle probabilità

a) Probabilità dell’evento complementare

b) Probabilità della somma logica

c) Probabilità condizionata ed eventi dipendenti e indipendenti

d) Probabilità composta o del prodotto logico

e) Probabilità totale o completa

f) Probabilità nello schema di Bernoulli delle prove ripetute

g) Teorema di Bayes

h) Probabilità nel continuo

7. Variabili casuali discrete e distribuzioni di probabilità

8. Esercizi

1. Gli eventi - definizioni propedeutiche

Ad ogni prova o esperimento o fenomeno, reale o concettuale (lancio di un dado,

estrazione di una carta, di un numero del lotto, di un pezzo prodotto da un amacchina, ecc.)si può associare un insiemeU, detto universo o spazio dei campioni o spaziodegli eventi, i cui elementi sono tuti i possibili risultati dell’esperimento oprova o fenomeno.

1

Esempio

Per l’esperimento “lancio di un dado”, l’universo è U={1, 2, 3, 4, 5, 6},sono eventi, per esempio:

A: “la faccia che compare è un numero primo”, A={2, 3, 5}

B: “la faccia che compare è un numero pari”, B={2, 4, 6}

C: “la faccia che compare è un numero dispari”, C={1, 3, 5}

in particolare:

Φ: l’evento impossibile corrisponde all’insieme vuoto (compare un numero > 6)

U: l’evento certo corrisponde all’insieme universo (compare un numero < 7)

Evento contrario o complementare

Se A è un evento, con A⊆U , il suo contrario o complementare è A , l’eventoche si verifica se e solo se non si verifica A, con A∪ A =U .

Esempio

Per l’esperimento “lancio di un dado”, si ha:

universo U={1, 2, 3, 4, 5, 6}

evento A: “la faccia che compare è un numero primo”, A={2, 3, 5}

evento contrario o complementare A : “la faccia che compare non è un numeroprimo”, A={1, 4, 6}

A∪ A =U={1, 2, 3, 4, 5, 6} .

Eventi compatibili e incompatibili

2

Due eventi A e B si dicono incompatibili se i loro sottoinsiemi sono disgiunti,cioè se A∩B=Φ.

Esempio

Per l’esperimento “estrazione di una carta da un mazzo da 40 carte”, si ha:

universo U={x/x è una delle 40 carte del mazzo}

e consideriamo i seguenti eventi:

A: “compare una carta di spade”, A={x/x è una delle 10 carte di spade}

B: “compare una carta di denari”, A={x/x è una delle 10 carte di denari}

C: “compare una figura”, C={x/x è una delle 12 figure}

avremo che:

A e B sono eventi incompatibili, A∩B=Φ.

A e C o B e C sono coppie di eventi compatibili, A∩C � Φ e B ∩C � Φ.

2. La probabiltà nella concezione classica

(Pierre-Simon Laplace - Beaumont-en-Auge 1749 - Parigi 1827)

La probabilità P(E) di un evento E è il rapporto fra il numero k deicasi favorevoli (al verificarsi di E) e il numero n dei casi possibili,giudicati egualmente possibili:

P (E) =k

ncon 0 6P (E)6 1 , P(E) ǫQ

3

P(E)= 0 significa evento impossibile, P(E) = 1 significa evento certo.

Esempi

1. In un contenitore ci sono 14 biglie, delle quali 7 bianche, 4 rosse e 3 nere;qual è la probabilità P(E) che estraendone una, essa sia bianca?

P (E)=7

14=

1

2[50%]

2. Qual è la probabilità P(E) di vincere il terno, giocando tre numeri al lottosu di un’unica ruota?

(Si estraggono per ogni ruota 5 dei primi 90 numeri interi; gli eventi possibili

sono quindi n=(

90

5

)

, mentre quelli favorevoli sono pari al numero delle

cinquine che contengono i tre numeri giocati, assieme ad altri due qualsiasidegli 87 numeri rimanenti, quindi sono tanti quante le combinazioni di 87

numeri presi 2 alla volta, cioè k=(

87

2

)

) .

P (E) =

(

87

2

)

(

90

5

) =1

11748

3. Nel lancio di un dado calcolare la probabilità di ottenere un numero dispari:

P(E) = 3/6 .

4. Si estrae una carta da un mazzo di 40 carte, calcolare la probabilità diottenere una figura: P(E) = 12/40 .

5. Si lanciano due dadi, calcolare la probabilità di avere due numeri uguali:

i casi possibili sono D6,2

=62= 36 ;

i casi favorevoli sono 6, quindi P(E) = 6/36 = 1/6.

6. Si lanciano due dadi, calcolare la probabilità di avere 5 come somma delledue facce:

i casi possibili sono D6,2

=62= 36 ;

i casi favorevoli sono 4: (1;4), (4;1), (2;3), (3;2), quindi P(E) = 4/36 =1/9.

7. Si lanciano 3 monete; calcolare la probabilità di avere due teste e una croce:

4

i casi possibili sono D2,3

=23=8, (T;T;T), (C;C;C), (T;T;C), (T;C;T), (C;T;T),

(C;C;T), (C;T;C), (T;C;C);

i casi favorevoli sono 3, (in grassetto), quindi P(E) = 3/8 .

8. Un’urna contiene 5 palline rosse e 10 palline nere tutte uguali fra loro,distinguibili solo per il colore. Si estraggono contemporaneamente 2 palline.

Calcolare:

a) la probabilità di estrarre 2 palline rosse;

b) la probabilità di estrarre 1 pallina rossa e 1 pallina nera.

I casi possibili sono C15,2=(

15

2

)

= 105.

a) casi favorevoli : C5,2=(

52

)

= 10 , quindi P(E)=10/105=2/21;

b) casi favorevoli : 5 · 10 = 50, quindi P(E)=50/105=10/21.

3. La probabiltà nella concezione frequentista

Non è sempre possibile applicare la definizione classsica di probabilità, comeper esempio quando i casi possibili e quelli favorevoli sono molto numerosi oaddirittura infiniti, oppure quando si devono calcolare probabilità di eventiquali la probabilità che una persona di 50 anni raggiunga l’età di 70, che dauna macchina esca un pezzo difettoso in un determinato intervallo di tempo,che un farmaco dia esiti positivi nella cura di una patologia, ecc.

Questi eventi sono trattati mediante la concezione frequentista che sipuò applicare quando si possono eseguire tante prove (esperimenti), oppurequando sono disponibili tavole di rilevazioni statistiche.

La concezione frequentista è basata sulla definizione di frequenza relativa diun evento.

Si definisce frequenza relativa di un evento in n prove effettuatenelle stesse condizioni, il rapporto fra il numero k delle prove nellequali l’evento si è verificato ed il numero n delle prove effettuate:

f =k

ncon 06f 6 1 , f ǫQ

Nel contesto frequentista non si può più parlare di evento impossibile, se f= 0, o di evento certo, se f =1, ma, fatto importante, che il rapporto f tendea stabilizzarsi, se il numero di prove n è sufficientemente alto.

Per eventi, per i quali è possibile calcolare la probabilità secondo la concezioneclassica, viene enunciata la

5

legge empirica del caso: in una serie di prove, ripetute un gran numerodi volte, eseguite nelle stesse condizioni, la frequenza tende ad assumerevalori prossimi alla probabilità dell’evento e, generalmente, l’approssimazioneè tanto maggiore quanto più grande è il numero delle prove eseguite.

Dalla legge empirica del caso segue la definizione frequentista di probabilità:

la probabilità di un evento è la frequenza relativa in un numero diprove ritenuto sufficientemente elevato.

Esempio

Dalle tavole demografiche maschili 1970-1972 si rileva che 88.867 uomini di 50anni, 59.690 ragiungono i 70 anni, dalle tavole demografiche femminili 1970-1972 si rileva che di 93.039 donne di 50 anni 75.923 raggiungono i 70 anni.

Calcolare per gli uomini e per le donne di 50 anni la probabilità di raggiungerei 70 anni.

Puomini= fu=59.690

88.867F 0, 67168, cioè circa il 67% .

Pdonne= fd=75.923

93.039F 0, 81603, cioè circa l’ 82% .

4. La probabiltà nella concezione soggettiva

Il calcolo delle probabilità effettuato mediante i criteri oggettivi delle conce-zioni classica e frequentista non è applicabile in molti contesti, per i quali sipuò procedere solo con criterio soggettivo, come, per esempio, per rispondereai seguenti quesiti:

· qual è la probabilità che la squadra di calcio X vinca lo scudetto?

·qual è la probabilità che il nuovo modello di automobile Y incontri il favoredel pubblico ?

In questi casi si stima la probabilità in base allo stato di informazione:

la probabilità P(E) di un evento E è la misura che un individuo coerenteattribuisce, in base alle sue informazioni ed alle sue opinioni, al verificarsidell’evento E.

L’individuo “coerente" deve attribuire lo stesso valore di probabilita’ a fenomeni simili (il

tifoso non sempre è coerente).

P (E)= attribuzione soggettiva con 0 6P (E)6 1 , P(E) ǫR

P(E)= 0 significa evento giudicato impossibile,

P(E) = 1 significa evento giudicato certo.

6

Esempio

Un imprenditore può attribuire una valutazione prudente del 40% al successodel nuovo modello di automibile Y, un altro imprenditore, con le stesse infor-mazioni, può azzardare una probabilità di successo più ardita, del 60%.

5. La probabiltà nell’impostazione assiomatica

Nella sua accezione più generale la probabilità rappresenta una misura dellapossibilità di realizzazione di un evento E ⊆ Ue si esprime mediante unrapporto.

Il modo in cui vengono determinati i valori di probabilità dipende dallanatura del fenomeno aleatorio studiato (ambito classico, frequentista, sog-gettivo), tuttavia, qualunque sia il modo in cui viene valutata la probabilità,essa gode di alcune proprietà che possono essere formalizzate e generalizzateutilizzando il linguaggio della matematica e, più in particolare il linguaggiodegli insiemi. Questa formalizzazione è detta probabilità assiomatica.

Gli assiomi

La probabilità P(E) di un evento E ⊆U è una funzione che associa ad ognievento dell’universo un numero reale, in modo che siano soddisfatti i seguentiassiomi:

I. P(E)>0

II. P(U)=1

III. Se E1 ed E2 sono incompatibili, ossia E1∩ E2 =∅, si ha

P(E1∪ E2)=P(E1 ) + P(E2)

Le proprietà

Dagli assiomi si deducono (si dimostrano) le seguenti proprietà:

a) L’evento impossibile φ ha probabilità zero:

P(φ)=0

b) Probabilità dell’evento contrario o complementare E :

P(E)=1-P(E)

c) Dall’assioma I e dalla precedente si deduce che la probabilità è unnumero compreso fra zero e uno:

06P (E)6 1

7

d) Generalizzazione dell’asioma III: se E1 , E2 ,..., En sono incompatibilia due a due, ossia Ei∩ Ej =∅ ∀i, j6n con i� j , si ha

P (E1 ∪ E2∪ .∪En)=P (E1 )+P (E2)+ ...+P (En)

e) Se E1 , E2 ,..., En sono n eventi elementari, incompatibili a due a due,e se la loro unione è l’universo, cioè se

Ei∩ Ej =∅ ∀i, j6n con i� j , e E1 ∪ E2∪ .∪En =U, si ha

P (E1 ∪ E2∪ .∪En)=P (E1 )+P (E2)+ ...+P (En)=P (U)= 1

Osservazione

La probabilità secondo la concezione classica è un caso particolare della probabilitàassiomatica, infatti se si agggiunge l’ipotesi che gli eventi siano equiprobabili,

ciascun evento avrà probabilità P(Ei)=1

n(i=1,2,...,n) e se E è un evento unione

di m eventi elementari, si avrà P(E)=m

n.

f) Se E1⊂E2 allora la probabilità della differenza fra E1 ed E2 è ugualealla differenza delle probabilità:

P(E1\E2)=P (E1)−P(E2)

6. Formule del calcolo delle probabilità

Dagli assiomi e dalle proprietà da essi dedotte nel n.5 si ottengono le seguentiformule-teoremi per il calcolo delle probabilità.

a) Probabilità dell’evento complementare (o contrario)

P (A )=1-P(A)

Esempio: nel lancio di un dado considero l’evento

A: “ si presenta un numero maggiore di 4 ”

l’evento contrario è

A : “ si presenta un numero non maggiore di 4 ”

risulta: U = {1, 2, 3, 4, 5, 6};A= {5, 6}; A = {1, 2, 3, 4}

P (A )=1 - P(A)=1 -2

6=

4

6=

2

3.

b) Probabilità della somma logica

8

Si definisce somma logica o unione di due eventi A e B, l’eventoA∪B che si verifica quando si verifica uno degli eventi A o B.

La probabilità della somma logica di due eventi è uguale allasomma delle probabilità dei due eventi diminuita della pro-babilità della intersezione dei due eventi.

P (A∪B)=P(A)+P(B) − P(A ∩B)

In particolare, se gli eventi sono incompatibili A∩B= φ, quindi

P (A∪B)=P(A)+P(B)

In generale per più di due eventi:

P (A∪B ∪C)=P (A)+P (B)+P (C)−P (A ∩B)−P (A ∩C) −P(B ∩C)+P(A ∩B∩C)

Esempio 1

Nel lancio di un dado considero gli eventi

A: “ si presenta un numero maggiore di 3 ”

B: “ si presenta un numero primo ”

l’evento somma logica o unione è

A∪B : “ si presenta un numero maggiore di 3 o un numero primo ”

risulta: U = {1, 2, 3, 4, 5, 6};A= {4, 5, 6};B= {2, 3, 5}

P (A∪B)=P(A)+P(B) - P(A ∩B)=3

6+

3

6-

1

6=

5

6

Esempio 2

Estraendo una carta da un mazzo da 40, considero gli eventi

A: “ si presenta una carta di coppe ”

B: “ si presenta una figura (fante, cavallo, re) di spade o di bastoni ”

9

l’evento somma logica o unione è

A ∪ B : “ si presenta una carta di coppe o una figura di spade o dibastoni ”

risulta: U = {40 carte};A= {10 carte di coppe};B={6 figure di spadeo di bastoni}

P (A∪B)=P(A)+P(B) - P(A ∩B)=10

40+

6

40- 0=

16

40

in questo caso P (A∪B)=P(A)+P(B)

A∩B= φ , gli eventi A e B sono incompatibili, quindi gli insiemi Ae B sono disgiunti.

Esempio 3

Un’urna contiene 50 palline numerate, si estrae una pallina. Calcolarela probabilità che sia un numero pari, o un numero divisibile per 5 oun numero maggiore di 30:

A: “ si estrae un numero pari ”

B: “ si estrae un numero divisibile per 5 ”

C: “ si estrae un numero maggiore di 30 “

l’evento somma logica o unione è

A ∪ B ∪ C : “ viene estratto un numero pari, o un numero divisibileper 5 o un numero maggiore di 30 ”

risulta:

U = {50numeri};A= {25numeri pari};B= {10numeri divisibili per 5}

C = {20 numerimaggiori di 30}

P (A∪B∪C)=P(A)+P(B)+P(C) - P(A ∩B) - P(A ∩C) - P(B ∩C)+P(A ∩B∩C)

10

P (A∪B ∪C)=25

50+

10

50+

20

50−

5

50−

10

50−

4

50+

2

50=

38

50

Esempio 4

Si lanciano 2 dadi, calcolare la probabilità che si presenti la faccia 4almeno su un dado (P (A∪B) ).

Considera i seguenti eventi:

A: “ esce 4 sul primo dado e un qualunque numero sul secondo ”

B: “ esce 4 sul secondo dado e un qualunque numero sul primo ”

A∩B: “ esce 4 su entrambi i dadi ”

A∪B: “ esce 4 su almeno un dado ”

con P(A) = P(B) =6

D6,2

′=

6

36e P (A∩B) =

1

36

P (A∪B)=P(A)+P(B) - P(A ∩B) =6

36+

6

36−

1

36=

11

36

oppure P(A∪B) = 1−P (A∪B )=1−D5,2

D6,2

′=1−

25

36=

11

36

c) Probabilità condizionata ed eventi dipendenti e indipendenti

Si definisce probabilità di un evento A condizionatadall’evento B (si indica P(A/B) ), la probabilità del veri-ficarsi di A nell’ipotesi che B si sia verificato.

Se B non si verifica, l’evento A/B non è definito.

P(A/B) =P (A∩B)

P (B)

Si possono presentare i seguenti casi:

11

P(A/B)<P(A) ⇒ gli eventi A e B sono dipendenti, correlati negati-vamente, cioè l’informazione ha diminuito la probabilità di A;

P(A/B)>P(A) ⇒ gli eventi A e B sono dipendenti, correlati positiva-mente, cioè l’informazione ha aumentato la probabilità di A;

P(A/B)=P(A) ⇒ gli eventi A e B sono stocastimente indipen-denti, l’informazione non ha modificato la probabilità di A.

La relazione di indipendenza stocastica è simmetrica, cioè se A è indi-pendente da B, anche B è indipendente da A.

Esempio 1

Un’urna contiene 90 palline numerate da 1 a 90. Si estrae una pallina;calcolare la probabilità che esca un numero divisibile per 5 subordi-natamente all’ipotesi che sia uscito un numero pari.

Soluzione

Considero gli eventi

A: “ esca un numero divisibile per 5 ” ; P (A)=18

90=

1

5

B: “ esca un numero pari ” ; P (B) =45

90

P (A∩B)=9

90

P(A/B) =P (A∩B)

P (B)=

9

90

45

90

=9

45=

1

5

In questo caso P(A)=P(A/B)⇒ gli eventi A e B sono stocasticamenteindipendenti.

Esempio 2

Si lanciano 2 dadi e, considerati gli eventi A e B indicati sotto, calco-lare P(A/B) e P(B/A).

Soluzione

Considero gli eventi

A: “ la somma dei punti è 8 ” ; P (A)=5

36{(2;6), (6;2), (3;5), (5;3), (4;4)}

B: “ almeno su un dado è uscito il numero 6 ”; P (B)=6

36+

6

36−

1

36=11

36(vedi esempio 6.b.4)

P (A∩B)=2

36{(2; 6), (6; 2)}

12

P(A/B) =P (A∩B)

P (B)=

2

36

11

36

=2

11; P(B/A) =

P (A∩B)

P (A)=

2

36

5

36

=2

5

In questo caso P(A/B)>P(A) e P(B/A)>P(B)⇒ gli eventi A e B sonodipendenti, correlati positivamente, cioè l’informazione ha aumentatole probabilità di A e di B.

Esempio 3

Un’urna contiene 90 palline numerate da 1 a 90. Si estrae una pallina;calcolare la probabilità che esca un numero divisibile per 5 subordi-natamente all’ipotesi che sia uscito un numero minore di 25.

Soluzione

Considero gli eventi

A: “ esca un numero divisibile per 5 ” ; P (A)=18

90=

1

5

B: “ esca un numero minore di 25 ” ; P (B) =24

90

P (A∩B)=4

90

P(A/B) =P (A∩B)

P (B)=

4

90

24

90

=4

24=

1

6

In questo caso P(A/B)<P(A) ⇒ gli eventi A e B sono dipendenti,correlati negativamente, cioè l’informazione ha diminuito la probabi-lità di A.

d) Probabilità composta o del prodotto logico

La probabilità dell’evento composto, o del prodotto logicoA ∩B, è uguale al prodotto della probabilità di uno dei dueeventi per la probabilità dell’altro condizionata al verificarsidel primo.

P (A∩B) =P (A) ·P (B/A) oppure P (A∩B)=P (B) ·P (A/B)

Se gli eventi sono stocasticamente indipendenti si ha:

P (A∩B) =P (A) ·P (B)

Esempio 1

Un’urna contiene 5 palline numerate da 1 a 5; si estraggono successi-vamente due palline rimettendo la prima estratta nell’urna.

Calcolare la probabilità che si estraggano due numeri dispari.

Soluzione

Gli eventi sono logicamente e quindi anche stocasticamente indipen-denti

13

( evento logicamente indipendente ⇒ evento stocasticamente indipen-dente )

P (A∩B)=P (A) ·P (B) ;

A: “ il primo numero estratto è dispari ” ; P (A)=3

5

B: “ il secondo numero estratto è dispari ”; P (B) =3

5

P (A∩B)=3

5·3

5=

9

25

Esempio 2

Un’urna contiene 5 palline numerate da 1 a 5; si estraggono successi-vamente due palline senza rimettere la prima estratta nell’urna.

Calcolare la probabilità che si estraggano due numeri dispari.

Soluzione

Gli eventi sono stocasticamente dipendenti

P (A∩B)=P (A) ·P (B/A)

A: “ il primo numero estratto è dispari ” ; P (A)=3

5

B: “ il secondo numero estratto è dispari ”; P (B/A)=2

4=

1

2

P (A∩B)=3

5·1

2=

3

10.

e) Probabilità totale o completa

Consideriamo una partizione di un universo U di eventi costituita dan eventi Ei non impossibili, incompatibili a due a due e tali che laloro somma logica sia l’evento certo U.

Su questa partizione valutiamo la probabilità di un evento A :

P (A)=∑

i=1

n

P (Ei) ·P (A/Ei)

fig.e1

14

Esempio 1

Si hanno tre urne:

1^ urna: contiene 12 palline rosse e 8 palline verdi

2^ urna: contiene 10 palline rosse e 15 palline verdi

3^ urna: contiene 9 palline rosse e 6 palline verdi

Si getta un dado e, detto n il numero uscito, si considerino i seguentieventi:

E1 : se n < 4 si estrae una pallina dalla prima urna; P (E1)=3

6

E2 : se n > 4 si estrae una pallina dalla seconda urna; P (E2)=2

6

E3 : se n = 4 si estrae una pallina dalla terza urna; P (E3) =1

6

Calcolare la probabilità che la pallina estratta sia rossa.

Soluzione

A: viene estratta una pallina rossa

P (A/E1) =12

20; P (A/E2)=

10

25; P (A/E3)=

9

15

P (A) =∑

i=1

3

P (Ei) ·P (A/Ei) =3

6·12

20+

2

6·10

25+

1

6·9

15=

8

15

Esempio 2

Si hanno tre macchine che producono lo stesso oggetto, con le seguenticaratteristiche:

1^ macchina: produce 30 pezzi all’ora con il 6% di pezzi difettosi

2^ macchina: produce 45 pezzi all’ora con il 10% di pezzi difettosi

3^ macchina: produce 25 pezzi all’ora con il 4% di pezzi difettosi

Scelto a caso un pezzo dal magazzino, qual è la probabilità che siadifettoso ?

Soluzione

Considero gli eventi

M1 : pezzi prodotti dalla 1^ macchina; P (M1)=30

100

15

M2 : pezzi prodotti dalla 2^ macchina; P (M2) =45

100

M3 : pezzi prodotti dalla 3^ macchina; P (M3) =25

100D: viene scelto un pezzo difettoso

P (D/M1)=1, 8

30; P (D/M2)=

4, 5

45; P (D/M3)=

1

25

P (D)=∑

i=1

3

P (Mi) ·P (D/Mi)=30

100·1, 8

30+

45

100·4.5

45+

25

100·1

25=

7, 3

100

f) Probabilità nello schema di Bernoulli delle prove ripetute

(Jakob Bernoulli - Basilea 1654 -1705)

Lo schema di Bernoulli può in generale essere descritto mediante laseguente definizione:

si dice esperimento di Bernoulli una sequenza di n prove (eventi) con leseguenti caratteristiche (per es. una serie di lanci di una moneta, con p=1/2):

1) il risultato di ogni prova può essere solo successo o fallimento;

2) il risultato di ciascuna prova è indipendente dai risultati delleprove precedenti;

3) la probabilità p di successo, e quindi la probabilità contrariaq = 1 - p di fallimento, sono costanti in ciascuna prova.

Consideriamo due casi particolarmente interessanti di calcolo delleprobabilità nell’ambito dello schema di Bernouilli, che si risolvonomediante le formule binomiale e geometrica .

f.1) Formula binomiale

Si vuole calcolare la probabilità Pk che, su n prove, k diano esitopositivo.

Supponiamo che abbiano dato esito positivo le prime k prove, alloraper il principio della probabilità composta si ha:

Pprimek= p1 · p2 · . · pk · q1 · q2 · . · qn−k= pk · qn−k

Poichè le k prove ottenute con successo si possono raggruppare con le

altre n-k in Cn,k combinazioni (Cn,k=Pnk,n−k=

n!

k!(n− k)!), si ottiene:

Pk=(

n

k

)

pk · qn−k 06k6n

16

Esempio 1

Si lancia 8 volte una moneta. Calcolare la probabilità di avere:

a) per 5 volte testa

b) almeno per 5 volte testa

Soluzione

Risposta a)

P5=(

85

)

·

(

1

2

)

5

·

(

1

2

)

3

=8 · 7 · 6 · 5 · 4

5!·

(

1

2

)

8

=56

256=

7

32

Risposta b)

E : almeno per 5 volte testa ⇔ per 5 volte testa o per 6 o per 7 o per 8 volte

P (E)=P5+P6+P7+P8

P5=56

256;

P6=(

86

)

·

(

1

2

)

6

·

(

1

2

)

2

=F28

256;

P7=(

87

)

·

(

1

2

)

7

·

(

1

2

)

=8

256;

P8=(

88

)

·

(

1

2

)

8

=1

256;

P (E) =56

256+

28

256+

8

256+

1

256=

93

256

Esempio 2

Una macchina produce pezzi con tasso di difettosità del 10%.

Su un campione di 10 pezzi, qual è la probabilità che, al massimo, visia un pezzo difettoso ?

Soluzione

Considero gli eventi

E : al massimo un pezzo è difettoso ⇔ nessun pezzo è difettoso o un pezzzo è

difettoso

P (E)=P0+P1

P0=(

10

0

)

·

(

1

10

)

0

·

(

9

10

)

10

=

(

9

10

)

10

; P0F 0, 3487 ( 34,87 % )

17

P1=(

10

1

)

·

(

1

10

)

1

·

(

9

10

)

9

=

(

9

10

)

9

; P1F 0, 3874 ( 38,74 % )

P (E)=

(

9

10

)

10

+

(

9

10

)

9

=

(

9

10

)

9(

19

10

)

F 0, 7361 (73, 61%)

f.2) Formula geometrica

Si vuole calcolare la probabilità P(n) che il primo evento favorevole(successo) in una sequenza bernoulliana avvenga alla n-esima prova.

P (n) = qn−1 · p

infatti, se che hanno dato esito negativo (fallimento) le prime n-1 prove,allora per il principio della probabilità composta si ha:

P (n) = q1 · q2 · . · qn−1 · p= qn−1 · p

Osservazione

Al variare di n si ottiene una sequenza (distribuzione) di probabilitàche costituisce una progressione geometrica di ragione q; da qui iltermine formula geometrica :

n

P(n)

1

p

2

q·p

3

q2·p

4

q3·p

5

q4·p...

P (n+1)

P (n)= q (ragione)

Esempio 1

Una coppia di dadi viene lanciata ripetutamente finchè non compareuna coppia di “ 3 ”.

Calcolare:

a) la probabilità che compaia al secondo lancio (n=2);

b) il minimo numero di n lanci richiesti perchè la probabilità siaminore di 0,024.

Soluzione

Risposta a)

p=1

36; probabilità che compaia una coppia di “ 3 “

q=35

36; probabilità che non compaia una coppia di “ 3 “

quindi P(2)=q · p=35

36·1

36=

35

1296F 0, 027 .

18

Risposta b)

P (n)< 0, 024 ⇒ qn−1p<0,024; n−1>logq0, 024

p;

n−1>log35

36

(0, 024 · 36) ; n>1+ln (0, 864)

ln (35/36)F 6, 2; ,

quindi il minimo numero di lanci richiesti è n=7 .

g) Teorema di Bayes (Thomas Bayes - Londra, 1702 -1761)

Dal teorema della probabilità composta (5d) e considerando gli eventiA ed E, si può scrivere

P (A∩E)=P (A) ·P (E/A) =P (E) ·P (A/E) , si ottiene

P (E/A)=P (E) ·P (A/E)

P (A)

relazione di Bayes per un solo evento E.

La formula generale del teorema di Bayes si ottiene considerando lasituazione di figura e1 per la probabilità totale:

poichè P (A) =∑

i=1

n

P (Ei) ·P (A/Ei) , si ricava

P (Ei/A) =P (Ei) ·P (A/Ei)

i=1

n

P (Ei) ·P (A/Ei)

Esempio 1

Riprendiamo l’esempio (1e) e, nell’ipotesi che sia uscita la pallinarossa, calcoliamo la probabilità che questa provenga dalla prima urna.

Soluzione

Considero gli eventi

E1: la pallina rossa proviene dalla prima urna; P (E1) =3

6A: è stata estratta una pallina rossa;

P (A) =∑

i=1

3

P (Ei) ·P (A/Ei) =8

15

19

P (A/E1) =12

20

Probabilità che la pallina rossa estratta provenga dalla prima urna:

P (E1/A) =3

12

208

15

=9

16.

Esempio 2

Riprendiamo l’esempio (2e) e, nell’ipotesi che sia uscito un pezzodifettoso, calcoliamo la probabilità che questo provenga dalla secondamacchina.

Soluzione

Considero gli eventi

M2: il pezzo difettoso proviene dalla seconda macchina; P (M2)=45

100

D: è stato estratto una pezzo difettoso;

P (D)=∑

i=1

3

P (Mi) ·P (D/Mi)=7, 3

100

P (D/M2)=4, 5

45

Probabilità che il pezzo difettoso uscito provenga dalla seconda mac-

china: P (M2/D) =45

100·

4, 5457, 3

100

=1

2·7

10·140

99=

49

99

45

73.

h) Probabilità nel continuo

Se l’insieme U è continuo, per esempio, segmento, arco di circonfe-renza, superficie, ecc., la funzione che viene assunta come probabilitàè la misura, soddisfacente agli assiomi del n.5 (concezione assiomatica),sull’insieme U, assunto come unità di misura.

Esempio

Scelti a caso due numeri x, y compresi fra 0 e 1, calcola la probabilitàP che la somma dei loro quadrati sia non superiore a 1.

Soluzione

L’insieme universo è costituito dalle coppie (x, y) di numeri reali taliche 06x6 1 e 06 y6 1 .

20

Deve essere

x2+ y26 106 x6 106 y6 1

P =area settore OAC

area quadrato OABC=

π

41=

π

4

7. Variabili casuali discrete e distribuzioni di probabilità

Una variabile casuale X o aleatoria o stocastica, è una funzione dello spazioU degli eventi che associa ad ogni evento Ei, appartenente ad una partizionedi U, un numero rale xi, al quale corrisponde la probabilità pi dell’eventostesso e si scrive:

P (X = xi)= pi

Si definisce distribuzione di probabilità della variabile X o, semplice-mente, distribuzione della variabile aleatoria X, l’insieme dei valori pi .

Esempio 1

Si lancia tre volte una moneta; l’insieme universo è formato da 8 eventi:

U={TTT, TTC, TCT, TCC, CTT, CTC, CCT, CCC}

Consideriamo la variabile casuale X=”il numero di teste che si possono pre-sentare”;

21

X può assumere i valori x1=3, x2=2, x3=1, x4=0 , con probabilità

p(x1) =1

8, p(x2)=

3

8, p(x3)=

3

8, p(x4)=

1

8.

Valori xi diX

Probabilità pi di xi

31

8

23

8

13

8

01

8

Esempio 2

Si lanciano due dadi; l’insieme universo è formato da D6,2

=62= 36 eventi:

U={(1,1), (1,2), (1,3), ... , (6,5), (6,6)}

Consideriamo la variabile casuale X=”somma dei punti”;

Valori xi diX

Probabilità pi di xi

21

36

32

36

43

36

54

36

65

36

76

36

85

36

94

36

103

36

112

36

121

36

22

Esempio 3

Si esegue un controllo di qualità sulla produzione di un componente elettro-nico esaminando un campione di 5 elementi scelti a caso. Sapendo che il tassodi difettosità della produzione è del 20%, studiare la variabile aleatoria

X= “numero di pezzi difettosi del campione”:

La variabile casuale può assumere uno dei 6 valori 0, 1, 2, 3, 4, 5, con leprobabilità calcolate con la formula binomiale delle prove ripetute:

Pk=(

5k

)

· 0, 2k · 0, 85−k

Valori xi diX

Probabilità pi di xi

00, 32768

10, 40960

20, 20480

30, 05120

40, 00640

50, 00032

8. Esercizi

Esercizio 1

Scegliendo a caso due numeri reali x e y, tali che |x| + |y | 6 1,determia la probabilità P che la loro somma sia maggiore di 1/4.

Soluzione

Il luogo dei punti che soddisfano alla relazione |x| + |y | 6 1è il quadrato ABCD di area A=2, mentre il luogo dei punti che soddisfano

alla relazione

x+ y >14

|x|+ |y |6 1 è il rettangolo EBCF di area A1=3

4,

quindi P=A1

A=

3

42=

3

8.

23

Esercizio 2

Un insetticida uccide una specie di insetti con probabilità del 99,9% e le lorouova con probabilità del 99%. Se in una casa ci sono un centinaio di tali insettie un centinaio di loro uova, qual è la probabilità che l’insetticida risolva ilproblema?

Soluzione

Considero gli eventi

I: “ viene ucciso un insetto ”; P(I)=0,999;

U: “ viene ucciso un uovo ”; P(U)=0,99;

per 100 insetti e per 100 uova si ha: (prob. composta o del prodotto logico per

eventi indipendenti)

P (I100) = 0, 999100 ; P (U100)= 0, 99100

(I100∩U100): “ vengono uccisi tutti gli insetti e tutte le uova”;(ancora prodotto logico per eventi indipendenti)

P(I100∩U100)=P (I100) ·P (U100)=0,999100·0, 99100F 0, 3312 (F33%).

Esercizio 3

Si lanci più volte un dado le cui facce sono numerate da 1 a 6 e si calcoli:

a) la probabilità che il 3 esca al 4o lancio;

24

b) il minimo valore di n affinchè la probabilità che il 3 esca all’n-esimo lancio

sia minore di 0,02.

Soluzione

Risposta a)

Considero gli eventi (prove ripetute bernoulliane - formula geometrica 6.f.2)

E: “ esce il numero 3 da un lancio ”; P(E)=1

6;

E : “ non esce il numero 3 da un lancio ”; P(E )=5

6;

la probabilità che il 3 esca al 4o lancio è: P=P(E )3·P (E) =

(

5

6

)

3

·1

6=

125

1296

Risposta b)

sia P< 0,02, quindi

0,02 >

(

5

6

)

n−1

·1

6⇒ n−1> log5

6

(6 · 0, 02)=ln (0, 12)

ln (5/6)F 11, 63

n >11,63+1=12,63 ⇒ nminimo=13 .

Esercizio 4

Sapendo che in un lancio di 3 dadi si è totalizzata la somma 6, qual è laprobabilità che uno almeno dei tre numeri apparsi sia 3 ?

Stabilire inoltre come gli eventi sono fra loro correlati.

Soluzione

Considero gli eventi relativi al lancio di tre dadi

25

A: “ si è totalizzata la somma 6 ” ; P (A)=10

D6,3

′=

10

63

B: “ almeno uno dei tre numeri apparsi sia 3 ” ; P (B) =91

63=

91

216F 0, 42

[

P (B)= 1−P (B )= 1−D5,3

D6,3

′=1−

53

63=1−

125

216=

91

216

]

A∩B: ”si è totalizzata la somma 6 ed è apparso almeno un 3 ” ;

P (A∩B)=6

63

B/A: “ almeno uno dei tre numeri apparsi sia 3, sapendo che si è totalizzata

la somma 6 ” : P(B/A) =P (A∩B)

P (A)=

6

63

10

63

=6

10=

3

5= 0,6

In questo caso P(B/A)>P(B) ⇒ gli eventi B e A sono dipendenti, correlatipositivamente, cioè l’informazione ha aumentato la probabilità di B.

Esercizio 5

Un’urna contiene 5 palline bianche e 7 nere. Calcola la probabilità P cheestraendone 3 insieme

a) non siano tutte dello stesso colore

b) siano tutte dello stesso colore.

Soluzione

Risposta a)

Considera gli insiemi di eventi

U: Universo o spazio degli eventi di cardinalità C12,3 (numero di eventi possibili)

A: “ le tre palline estratte non siano tutte dello stesso colore “ di cardinalità7C5,2 + 5C7,2 (numero degli eventi favorevoli), dove 7C5,2 è il numerodi estrazioni possibili senza avere 3 palline bianche, 5C7,2 è il numero diestrazioni possibili senza avere 3 palline nere.

Quindi P =7C5,2+5C7,2

C12,3=

7 · 10+5 · 21

220=

175

220=

35

44.

Risposta b)

L’evento “le tre palline estratte siano tutte dello stesso colore” è l’eventocontrario o complementare dell’evento A, quindi

P (A ) = 1−P (A)= 1−3544

=944

.

26

Esercizio 6

Studiando l’andamento in Borsa di un titolo T, si osserva che se un giorno ilvalore di T

− aumenta, c’è la probabilità di 3/4 che aumenti anche il giorno succes-sivo;

− diminuisce, c’è la probabilità di 1/10 che aumenti anche il giornosuccessivo.

Se lunedì il valore di T è aumentato, qual è la probabilità che giovedìaumenti ?

Soluzione

Considero gli eventi elementari

E : “ ieri il valore di T è aumentato ”

E : “ ieri il valore di T è diminuito ”

A: “ oggi il valore di T aumenta ”, P(A)=3

4P (E) +

1

10P (E )

quindi si ha

Martedì P(A)=3

4· 1+

1

10· 0=

3

4

Mercoledì P(A)=3

4·3

4+

1

10·1

4=

9

16+

1

40=

47

80

Giovedì P(A)=3

4·47

80+

1

10·

(

1−47

80

)

=771

1600=0, 481875 (F48%).

Esercizio 7

Un’azienda produce articoli con probabilità di difetto del 2%. Ogni articolopassa al collaudo che ha la probabilità del 92% di rilevare il difetto; in tal casol’articolo viene scartato. Può accadere che l’ispettore rilevi con probabilità0,1% dei difetti inesistenti. Calcolare la probabilità che:

a) l’articolo sia scartato

b) l’articolo sia scartato per sbaglio

c) l’articolo difettoso superi il collaudo.

Soluzione

Considero gli eventi

D: “ viene prodotto un pezzo difettoso ”; P(D)=2%

27

S/D: “ un pezzo difettoso viene rilevato e scartato ”; P(S/D)=92%

S /D: “ un pezzo difettoso non viene rilevato e scartato ”; P(S /D)=8%

S/D: “ un pezzo non difettoso viene rilevato e scartato”; P(S/D)= 0,1%

Risposta a)

La probabilità che il pezzo sia difettoso e venga scartato è

P(D∩S)=P(D)·P (S/D) = 0, 02 · 0, 92=0, 0184

la probabilità che il pezzo non sia difettoso e venga scartato è

P(D∩S)=P(D)·P (S/D )= 0, 98 · 0, 001=0, 00098

la probabilità che il pezzo venga scartato è la somma logica (di due eventi

incompatibili)

P[(D ∩S)∪(D∩S)]=P(D∩S)+P(D∩S)=0, 0184+0, 00098= 0, 01938 (1, 938%)

Risposta b)

La probabilità che il pezzo non sia difettoso e venga scartato è

P(D∩S)=P(D)·P (S/D )= 0, 98 · 0, 001=0, 00098 (0,098%)

Risposta c)

La probabilità che il pezzo difettoso superi il collaudo (cioè che il pezzo sia

difettoso e non venga scartato) è

P(D∩ S ))=P(D)·P (S /D)= 0, 02 · 0, 08=0, 0016 (0,16%)

Esercizio 8

Un sacco contiene 4 gettoni rossi, numerati da 1 a 4 e 3 gettoni azzurri,numerati da 5 a 7. Si estraggono a caso due gettoni.

Calcola la probabilità che

a) i gettoni siano dello stesso colore

b) la somma dei due gettoni sia dispari

c) la somma dei due gettoni sia dispari nel caso in cui si estraggono

gettoni dello stesso colore.

28

Soluzione

Considero gli eventi

R: “ vengono estratti due gettoni rosssi ”; P(R)=C4,2

C7,2=

6

21=

2

7

A: “ vengono estratti due gettoni azzurri ”; P(A)=C3,2

C7,2=

3

21=

1

7

Risposta a)

La probabilità P(C) che i gettoni siano dello stesso colore (cioè o due rossi o due

azzurri) è la somma logica du due eventi incompatibili:

P(C)=P(R∪A)=P(R) +P (A)=2

7+

1

7=

3

7.

Risposta b)

Le coppie di gettoni che possono dare per somma un numero dispari sono 4dispari per 3 pari = 12, quindi:

D: “ la somma due gettoni sia dispari”; P(D) =12

C7,2=

12

21=

4

7.

Risposta c)

considero gli eventi

C: “ i due gettoni estratti hanno lo stesso colore “; P(C)=3

7

C/D: “estraggo due gettoni dello stesso colore nell’ipotesi che la loro sommasia dispari”;

P(C/D)=P((R/D) ∪ (A/D))= P(R/D)+P(A/D)=4

12+

2

12=

1

2

D/C: “estraggo due gettoni dispari nell’ipotesi di aver estrattodue gettoni dello stesso colore”; per il teorema di Bayes si ha

P(D/C)=P(D)P (C/D)

P (C)=4

1

23

7

=4

7·1

2·7

3=

2

3.

In questo caso P(D/C)>P(D) ⇒ gli eventi D e C sono dipendenti, correlatipositivamente, cioè l’informazione ha aumentato la probabilità di D.

Esercizio 9

Consideriamo due urne A e B di cui:

29

A contiene 7 palline rosse e 3 palline nere;

B contiene 5 palline rosse e 2 palline nere;

Si sceglie a caso una delle due urne, con P(A)=P(B)=1/2, e si estrae unapallina.

Calcola la probabilità che

a) esca una pallina rossa e provenga da A;

b) esca una pallina rossa e provenga da B;

c) esca una pallina rossa;

d) provenga da A, sapendo che è rossa.

Soluzione

Risposta a)

Considero gli eventi

R: “esce una pallina rossa”

RA=R∩A : “esce una pallina rossa e proviene da A”;

P(RA)=P(R∩A)=P(A)·P (R/A)=1

2·7

10=

7

20.

Risposta b)

Considero gli eventi

R: “esce una pallina rossa”

RB=R∩B : “esce una pallina rossa e proviene da B”;

P(RB)=P(R∩B)=P(B)·P (R/B)=1

2·5

7=

5

14.

Risposta c)

Considero l’evento

R: “esce una pallina rossa”; (esce una pallina rossa o da A o da B)

cioè R=RA∪RB ; P(R)=P(RA∪RB)=P(RA)+P(RB)=7

20+

5

14=

99

140.

Risposta d)

Considero l’evento

30

A/R: “provenga da A, sapendo che è rossa”;

P(A/R)=P(A)·P (R/A)

P (R)=1

7

1099

140

=1

2·7

10·140

99=

49

99(formula di Bayes)

o anche P(A/R)=P (R∩A)

P (R)=

7

2099

140

=7

20·140

99=

49

99.

Esercizio 10

Quante volte bisogna lanciare un dado perchè la probabilità di avere almenoun “due” sia del 99% ?

Soluzione

Considero gli eventi:

E : “ esce il “due” con il lancio di un dado” ; P(E)=1

6

E : “ non esce il “due” con il lancio di un dado” ; P(E )=5

6

Dopo n lanci la probabilità P che il “due” sia comparso almeno una volta è:

P=

(

1

6

)n

·

(

5

6

)

0

+

(

1

6

)

n−1

·

(

5

6

)

+

(

1

6

)

n−2

·

(

5

6

)

2

+ .+

(

1

6

)

·

(

5

6

)

n−1

cioè P =

(

1

6+

5

6

)n

(

1

6

)

0

·

(

5

6

)n

= 1−

(

5

6

)n

,

quindi 1−

(

5

6

)n

=0,99 ⇒ n=ln (0, 01)

ln (5/6)F 25, 26, cioè n=26.

Secondo metodo:

più semplicemente possiamo considerare la probabilità P che in n lanciil “due” non compaia mai :

P =

(

5

6

)n

= 0,01 ⇒ n=ln (0, 01)

ln (5/6)F 25, 26, cioè n=26.

Esercizio 11

Un concorso prevede che si risponda a un questionario costituito da 10domande ognuna delle quali prevede 5 risposte, una sola delle quali è corretta.

a) Qual è la probabilità di rispondere correttamente a tutte le domande?

31

b) Qual è la probabilità di vincere il concorso se basta rispondere esattamentea 7 domande?

Soluzione

Risposta a)

A: “ rispondo correttamente alla domanda “; P(A)=1

5

A : “ non rispondo correttamente alla domanda “; P(A¯)=4

5

La probabilità di rispondere correttamente a tutte le domande è

P10=(

10

10

)

(

1

5

)

10(

4

5

)

0

=

(

1

5

)

10

Risposta b)

La probabilità P di rispondere correttamente ad almeno 7 domande è

P=P7+P8+P9+P10=(

10

7

)

(

1

5

)

7(

4

5

)

3

+(

10

8

)

(

1

5

)

8(

4

5

)

2

+

(

10

9

)

(

1

5

)

9(

4

5

)

1

+(

10

10

)

(

1

5

)

10(

4

5

)

0

.

32