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Luciana Sinisi Responsabile Ambiente e Salute
ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
La strategia nazionale sui
Cambiamenti Climatici
CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI EMERGENTI PER LA SALUTE
Roma, 14-15 dicembre 2015 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Overview presentazione
• L’adattamento nella lotta ai cambiamenti climatici
• Adattamento, determinanti ambientali e rischi per la salute
• Le strategie europee e nazionali per l’adattamento
L.SINISI, ISPRA
LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI:
MITIGAZIONE
ADATTAMENTO
Disaster management
Cambiamenti ambientali globali - buco dell’ozono - inq. chimico persistente - perdita biodiversità - desertificazione, uso del suolo
Fenomeni globali non climatici - urbanizzazione - globalizzazione e spostamenti di persone,merci e servizi - trend demografici
Sinergie
OBIETTIVI, LIVELLO D’AZIONE
mitigazione
RIDUZIONE EMISSIONI
TECNOLOGIE INQUINANTI
AZIONI GLOBALI
PRODUZIONE/ENERGIA
adattamento
RIDUZIONE GRAVITA’ IMPATTI
TECNOLOGIE RESILIENTI
AZIONI NAZ./ LOCALI
TUTELA/PREVENZIONE
L.SINISI, ISPRA
La gestione del rischio di pericoli per salute, benessere e sicurezza della popolazione è una responsabilità di molti settori
I sistemi di prevenzione e risposta alle emergenze, di prevenzione sanitaria e tutela ambientale, la pianificazione urbana, lo sviluppo di attività produttive chiave per salute e benessere della popolazione si sono sviluppate su costanti meteo climatiche che oggi non sono
più valide;
I cambiamenti climatici amplificano gli effetti di vulnerabilità preesistenti :ambientali (es. inq. atmosferico),territoriali (es. rischio
idrogeologico), tecnologici , sistemi prevenzione e pienificazione, formazione operatori e informazione popolazione
Premesse per l’adattamento
Clima e salute: rischi e impatti
aria
• Sinergia con inquinanti atmosferici;
• Aumento allergeni
• ARIA INDOOR
acqua
• Alghe tossiche e cianobatteri
• Contaminazione chimica,virus,batteri ,
• Danni funzionamento servizi idrici
suolo
• contaminazione in alluvione
• aumentato uso di pesticidi
• sicurezza alimentare
• Qualità NUTRIZIONALE
• Danni servizi ecosistemici
• Specie aliene e invasive
biodiversità
Danni diretti Ondate di calore/gelo, Alluvioni etc Danni popolazione, infrastrutture,beni e servizi
Danni indiretti Mediati da impatti matrici ambientali e biodiversità
L.SINISI, ISPRA
Fonte: Annuario ISPRA 2015 : Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni estivi (T° >25°) in Italia rispetto al valore normale 1961- 1990.
Periodo 1961- 2013
Fonte: Annuario ISPRA 2015 : Serie delle medie annuali del
numero di giorni con ondate di calore (WSDI) in Italia rispetto al valore normale 1961-1990. Periodo 1961- 2013 - (WSDI:Warm Spell Duration Index)
Determinanti climatici e aria indoor
Elevate temperature e l’irradiazione solare possono influenzare la volatilità e la reattività degli inquinanti (ad es. è facilitata la formazione di ozono da inquinanti secondari e le reazioni tra ozono e inquinanti indoor) Le ondate di freddo e di caldo possono limitare il ricambio d’aria naturale (apertura delle finestre) e uso interno di caminetti e stufe (fonti inquinanti). L’aumento della temperatura media influenza direttamente il comfort termico dei nostri ambienti (performance!) e la lunghezza delle stagioni di fioriture di pollini (che aumentano in quantità anche per l’aumento della CO2) Gli eventi meteorologici estremi possono causare alti livelli indoor di umidità (infiltrazioni, danni diretti agli edifici, crescita di muffe allergizzanti ) o blackout dell’elettricità con danni ai sistemi di ventilazione, condizionamento, riscaldamento. L’aumento della temperatura media provoca anche l’aumento della distribuzione geografica e il numero di insetti vettori (zanzare) e specie vegetali infestanti (maggior uso di pesticidi/insetticidi anche indoor).
Determinanti climatici e aria indoor:alcuni esempi
Elaborazione ISPRA su dati ISS
Elaborazione ISPRA su dati Ministero della Salute
Determinanti climatici e aria indoor
Clima, adattamento e salute
«vulnerabilità» ambientali
• Qualità dell’acqua
• Biodiversità
• Qualità dell’aria outdoor
• Qualità aria indoor
• Isole di calore urbano
• Eventi meteorologici estremi
• Rischio idrogeologico
• Sicurezza nutrizionale
Obiettivi dell’adattamento: ridurre/prevenire
Rischio di malattie infettive da
vettori, acque e cibo contaminato;
Rischio di allergie e m.respiratorie
Aumento mortalità cardiovascolare
Aumento esposizione a sostanze
chimiche
Aumento mortalità/morbilità negli
eventi estremi
Aumento impatti socio-economici
L.SINISI, ISPRA
L’adattamento delle politiche UE
• Green Paper “Adapting to climate change in Europe - options for EU action” – 29 giugno 2007 • White Paper “Adapting to climate change: Towards a European framework for action” –
4 aprile 2009 - • Water Framework Directive - Floods Directive : o River basin management plans - 2009 e 2015, o Flood risk assessment - 2011, plans entro 2015) • Water Scarcity and Droughts strategy, assessment - entro 2012 • Nature protection directives - Post-2010 Strategy on Biodiversity • Marine Strategy Framework Directive; Integrated Coastal Zone Management (ICZM) • Agricoltura, foreste (Green paper 2010), salute, natural disaster reduction (Communication 2009), SEA/IEA Directive (review IEA, 2010) • Environmental accounting (UN System of Environmental-Economic Accounting, SEEA) - water accounts
Libro Bianco UE sull’Adattamento
Commission staff working documents con il White Paper: Impact Assessment and executive summary (2009) Adapting to Climate Change: the Challenge for European Agriculture and Rural Areas (2009) Human, Animal and Plant Health Impacts of Climate Change (2009) Climate Change and Water, Coasts and Marine Issues (2009)
L.SINISI, ISPRA
+
2013-14
2005-2007
Water and Adaptation REGIONE ONU –ECE 2010-2011
Verso la Strategia Nazionale d’Adattamento
La Strategia Nazionale per la Biodiversità
LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI DEL CALDO SULLA SALUTE
Gruppo di lavoro per la Strategia Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici (SNAC) in Italia SETTORE CLIMA E SALUTE “Clima e salute: rischi e impatti, determinanti ambientali e meteo climatici “ Coordinamento: Luciana Sinisi, ISPRA Coautori: Francesco Cuccaro (ASL BT), Francesca De Maio (ISPRA), Annamaria De Martino (Ministero della Salute), Anna Maria Fausto (Università della Tuscia), Luca Lucentini (Istituto Superiore di Sanità), Maura Manganelli (Istituto Superiore di Sanità ) , Roberto Romi (Istituto Superiore di Sanità), Remo Rosati (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, Roma), Gianfranco Tarsitani (Sapienza Università di Roma), Jessica Tuscano (ISPRA). •
10 dicembre 2015 "Cambiamenti climatici: la sfida delle regioni italiane e
mediterranee",
Alla Cop21 le regioni italiane e le strategie di adattamento ai cambiamenti
climatici saranno al centro di un evento che ha per protagonisti
rappresentanti di governi nazionali, istituzioni europee e governi regionali
(italiani, statunitensi e baschi) per analizzare la necessaria integrazione tra
i diversi livelli di governo. A partire da un esempio concreto che nasce
proprio in Italia: il tavolo interregionale di coordinamento sulla
strategia di adattamento promosso dalla Regione Sardegna con
l’obiettivo di favorire e monitorare l’implementazione di strategie
regionali a piani di azione che siano coerenti con la strategia nazionale
(SNAC).