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CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL’ANALISI DELLE DISABILITA’ RIDUZIONE DELL’IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA’ DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DI VITA NECESSITA’ DI UN ACCORDO CONDIVISO SUI TERMINI E SULLE ESPRESSIONI DA UTILIZZARE PER DESCRIVERE LE PERSONE CHE NECESSITANO DI AIUTO L’IMPORTANZA DELLE CLASSIFICAZIONI DELLE DISABILITA’ PSICHICHE E COMPORTAMENTALI NEL LAVORO DELL’INSEGNANTE SPECIALIZZATO

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL’ANALISI DELLE … · RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO LIEVE 1. Forme di disadattamento con soluzione esistenziale che contempla comportamenti instabili

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CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL’ANALISI

DELLE DISABILITA’

RIDUZIONE DELL’IMPORTANZA DEL Q.I.

NECESSITA’ DI MODELLI ECOLOGICO-COMPORTAMENTALI

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DI VITA

NECESSITA’ DI UN ACCORDO CONDIVISO SUI TERMINI E SULLE ESPRESSIONI DA UTILIZZARE PER DESCRIVERE LE PERSONE CHE NECESSITANO DI AIUTO

L’IMPORTANZA DELLE CLASSIFICAZIONI DELLE DISABILITA’ PSICHICHE E COMPORTAMENTALI NEL LAVORO DELL’INSEGNANTE SPECIALIZZATO

MODELLO DI ANALISI ECOLOGICO-

COMPORTAMENTALE (KANFER)

Indica che una corretta operazione di analisi deve

muoversi considerando:

le caratteristiche degli stimoli presenti (S),

lo stato biologico dell’organismo (O),

la reazione che riesce a elicitare (R),

la frequenza con cui compare (K),

le conseguenze che fa registrare (C).

COMPITI IPOTETICI

Test tradizionali: artificiali in quanto

contestualizzati e facenti riferimento a situazioni

ipotetiche

Procedure di problem solving relazionale:

pur essendo fittizi e caratterizzati da scenari e

compiti altamente strutturati, sono semplici da

applicare e le situazioni possono essere ricavate

dalle esperienze di vita, così da diminuirne

l’artificiosità.

Compiti narrativi: quando si vuole conoscere il

punto di vista della persona e i suoi vissuti.

Compiti analoghi: si propongono di richiamare

il più possibili situazioni di vita sperimentate

dalla persona coinvolta nell’operazione di

valutazione (role play assessment).

Il vantaggio di questo tipo di compito risiede nella

possibilità di proporre eventi rilevanti,

stimolando così l’elicitazione di prestazioni che

hanno più possibilità di manifestarsi nel vissuto

quotidiano.

OSSERVAZIONE DIRETTA

È la procedura che più di tutte le altre consente

di esaminare le prestazioni senza il problema

della trasferibilità delle informazioni dal

contesto valutativo a quello naturale.

Il merito principale è quello di consentire

all’esaminatore di constatare:

a) quanto le prestazioni dipendano dai contesti

b) come le variabili ambientali influenzino la loro

emissione.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

Valutazione delle potenzialità intellettive di soggetti da 6 a 16 anni.

Comporta 12 prove, di cui:

A. Verbali

- Informazioni,

- Somiglianze,

- Aritmetica,

- Vocabolario,

- Comprensione,

- Memoria di cifre

B. Performance

- Completamento di figure,

- Storie figurate,

- Disegno con cubi,

- Ricostruzione di oggetti,

- Cifrario e Labirinto.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

Ad ogni prova viene assegnato un punteggio grezzo,

che viene poi trasformato in punteggio standard

e, sommando tali punteggi relativi a 5 prove

verbali e 5 prove di performance si ottiene un Q.I.

verbale, di performance e totale.

Ciò che è di fondamentale importanza è osservare

l’atteggiamento e il comportamento del

soggetto durante la somministrazione del test.

Essendo una prova di tipo scolastico, potrebbe

facilmente creare una condizione di ansia tale da

compromettere gli item che richiedono un

maggior coinvolgimento della memoria

LE VARIABILI COGNITIVE IMPLICATE SONO:

- CAPACITÀ DI RICONOSCIMENTO E DI

RICHIAMO VISUO-PERCETTIVO

- MEMORIA VISIVA A LUNGO TERMINE

- CAPACITÀ DI PRESTARE ATTENZIONE AI

DETTAGLI

- VALUTAZIONE DELLE PARTI ESSENZIALI E

NON ESSENZIALI DI UNA FIGURA

VARIABILI AFFETTIVE CHE POSSONO

EMERGERE DAL SUBTEST:

- CAPACITÀ DI ACCETTAZIONE E DI ADATTAMENTO

- IMPULSIVITÀ

- OPPOSITIVITÀ, TESTARDAGGINE

- MOTIVAZIONE ALL’ATTIVITÀ E SPIRITO DI

INIZIATIVA

- PERFEZIONISMO

- ECCESSIVA VIGILANZA, IPERCONTROLLO

- TENDENZA DEPRESSIVA

- DISTORSIONE DELLA REALTÀ

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

1. Informazioni

“Che dito è questo? (Mostrando il pollice)”

“Da cosa si ricava la trementina?”

2. Completamento di figure

Tale prova valuta la capacità di attenzione

selettiva, la codifica simbolica, la capacità di

adeguato spostamento oculare e di stabilire i

corretti rapporti parte-tutto.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

3. Somiglianze

Il soggetto deve riconoscere le somiglianze tra due

parole per un totale di diciassette coppie, ad

esempio ruota-palla, candela-lampadina, camicia-

cappello e così via.

4. Storie figurate

Si presentano al soggetto dodici cartoncini

disegnati e gli si chiede di ordinarli

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

5. Aritmetica

Si tratta di diciotto item in cui vi sono delle

operazioni da compiere. Al soggetto vengono dati

due cartoncini: il primo comprende gli elementi

con cui fare le operazioni, il secondo è un

cartoncino bianco su cui riportare le operazioni

da fare

6. Disegno con cubi

Sono undici item in cui si chiede al soggetto di

ricostruire un disegno su un cartoncino usando

dei cubetti e si valuta anche la velocità

d’esecuzione

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

7. Vocabolario

Il soggetto deve spiegare il significato di

trentedue parole.

8. Ricostruzione di oggetti

Tutti i soggetti che devono ricostruire un

puzzle avendo a disposizione un foglio con

l’immagine completa.

9. Comprensione

“Cosa fai se ti tagli il dito?”

CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE

PREVALENZA 1% DELLA POPOLAZIONE

PIÙ COMUNE NEI MASCHI (RAPPORTO MASCHI-FEMMINE 1,5:1)

NON IN TUTTI I CASI IL RITARDO MENTALE DURA PER TUTTA LA VITA (ES. PERSONE CON RITARDO MENTALE IN ETÀ PRECOCE CON TRAINING POSSONO ESSERE RECUPERATI IN MODO SODDISFACENTE)

NON VI SONO CARATTERISTICHE FISICHE SPECIFICHE ASSOCIATE AL RITARDO MENTALE

OLTRE AI RISULTATI DEI TEST PSICOLOGICI E DELLE SCALE DI ADATTAMENTO NECESSARI PER LA DIAGNOSI NON CI SONO SPECIFICI DATI DI LABORATORIO ASSOCIATI ESCLUSIVAMENTE AL RITARDO MENTALE

CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE

NON CI SONO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI PERSONALITÀ E DI COMPORTAMENTO ASSOCIATI IN MANIERA ESCLUSIVA AL RITARDO MENTALE

I SOGGETTI CON RITARDO MENTALE HANNO DISTURBI IN COMORBIDITÀ DI TUTTI I TIPI DA 3 A 4 VOLTE SUPERIORE RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE

I QUADRI CLINICI POSSONO ESSERE MODIFICATI IN BASE ALLA GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE E DEGLI HANDICAPS ASSOCIATI

I PRINCIPALI DISTURBI ASSOCIATI SONO:

* DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ * DISTURBO DELL’UMORE

* DISTURBO GENERALIZZATO DELLO SVILUPPO

* DISTURBO MOVIMENTO STEREOTIPATO

FATTORI PREDISPONENTI – RITARDO MENTALE

EZIOLOGIA SCONOSCIUTA 30-40%

EREDITARIETÀ 5%

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO

PERINATALE 10%

CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE

L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%

INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%

FATTORI PREDISPONENTI

EREDITARIETÀ 5%

* ANOMALIE DI UN SINGOLO GENE

ES. SCLEROSI TUBEROSA

* ABERRAZIONI CROMOSOMICHE

ES. SINDROME DI DOWN

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%

* MUTAZIONI CROMOSOMICHE

ES. SINDROME DI DOWN

* USO DI ALCOOL DELLA MADRE

ES. SINDROME FETALE ALCOOLICA

* INFEZIONI

FATTORI PREDISPONENTI

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO

PERINATALE 10%

* MALNUTRIZIONI

* IPOSSIA

* PREMATURITÀ

* TRAUMI

CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE

L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%

* INFEZIONI

* TRAUMI

* AVVELENAMENTI (ES. PIOMBO)

INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%

* RIDOTTA CURA E ASSISTENZA

* RIDOTTA STIMOLAZIONE SOCIO- AFFETTIVA

DMS IV VERSUS DSM V

Ritardo mentale versus Disabilità intellettiva

Devono essere soddisfatti tre criteri:

- Ragionamento

- Problem solving

- Pianificazione

- Pensiero astratto

- Capacità di giudizio

- Apprendimento scolastico

- Apprendimento dall’esperienza

TRE CRITERI DIAGNOSTICI FONDAMENTALI

DEL RM:

1. QI circa uguale o inferiore a 70;

2. carente funzionamento adattivo;

3. esordio prima dei 18 anni.

QUOZIENTE INTELLETTIVO:

INCIDENZA: 85%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica e non organica

Q.I. : 50/55 - 70

ETA’ MENTALE: 8-11 anni

CARATTERISTICHE: Minime compromissioni senso-motorie

Con sostegno possono vivere in comunità

COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla quinta elementare

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO LIEVE

1. Forme di disadattamento con soluzione esistenziale che contempla comportamenti instabili e aggressivi verso l’ insuccesso e reazioni di collera ed esibizionismo.

2. Forme di disadattamento con soluzioni opposte alle precedenti: ripiegamento, inibizione, passività, sottomissione.

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO LIEVE

Ambito concettuale: supporto per imparare a

leggere e scrivere e fare operazioni aritmetiche

Ambito sociale: immaturità nei rapporti sociali

Ambito pratico: supporto per adulto nelle spese

e nella gestione della casa

INCIDENZA: 10%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : 35/40 – 50/55

ETA’ MENTALE: 5-7 anni

CARATTERISTICHE: - Discrete capacità comunicative

- Con supervisione provvedono alla cura della propria persona e lavori semplici

- Relativa autonomia nei luoghi familiari

- Discreto adattamento alla vita di comunità

COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla seconda elementare

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO MEDIO

1. Il pensiero a livello preoperatorio, la scolarizzazione a livelli

scadenti.

2. L’autonomia nelle condotte sociali della vita quotidiana, se il

soggetto è inserito in un contesto stimolante, può raggiungere

momenti di relativa autonomia.

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO

MODERATO

Ambito concettuale: ritardo marcato nello

sviluppo concettuale e linguistico fin dai primi sei

anni di vita

Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a

causa di un linguaggio povero

Ambito pratico: supporto per la cura dei bisogni

personali (mangiare, bere, igiene personale)

INCIDENZA: 3-4%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : 20/25 – 35/40

ETA’ MENTALE: 4 -6 anni

CARATTERISTICHE: - Minimi o assenti livelli di linguaggio

- Minime competenze di autonomia

- Da adulti possono svolgere attività semplici in ambienti protetti

COMPETENZE SCOLASTICHE: - Materie prescolastiche

- Riconoscere parole semplici per i bisogni

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO GRAVE

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO GRAVE

Ambito concettuale: può non essere in grado di

imparare a leggere a livello delle prime classe

della scuola primaria

Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a

causa di un linguaggio molto povero

Ambito pratico: supporto per tutte le attività di

vota quotidiana

INCIDENZA: 1-2%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : < 20/25

ETA’ MENTALE: meno di 4 anni

CARATTERISTICHE: - Compromissione significativa del funzionamento senso- motorio

- Assistenza e supervisione costante

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO PROFONDO O

GRAVISSIMO

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO

ESTREMO

Ambito concettuale: tali capacità si limitano

alla fase pre-simbolica

Ambito sociale: le difficoltà nella comunicazione

possono essere così significative da richiedere

l’utilizzo della comunicazione aumentativa

alternativa

Ambito pratico: massiccio supporto per tutte le

attività di vita quotidiana.

ESORDIO PRIMA DEI 18 ANNI

Questo criterio serve soprattutto a escludere i

casi in cui una qualche causa produce un

abbassamento di prestazioni cognitive prima

normali

Esempio: Incidente automobilistico!

È possibile diagnosticare per la prima volta un

ritardo mentale in persone adulte,

presupponendo che le prestazioni siano causate

da situazioni presenti anche prima dei 18 anni

ma che solo per carenza di occasioni diagnostiche

la diagnosi non è stata fatta precedentemente

CARENTE FUNZIONAMENTO ADATTIVO

Perché associarlo al criterio del QI?

Una diagnosi di ritardo mentale non può mai

essere affidata solo al punteggio di un test ma

deve esser frutto di un lavoro clinico che consideri

molti elementi.

Esempio: Basse prestazioni di un bambino con

svantaggio socioculturale possono essere causate

da:

carenze d’insegnamento

ma non da «scarsa intelligenza»

ELENCO DELLE AREE DEL FUNZIONAMENTO

ADATTIVO, COME GUIDA PER OGNI DIAGNOSI

CHE CONSIDERI LO SVILUPPO SOCIALE

comunicazione

cura della persona

vita in famiglia

capacità sociali/interpersonali

uso delle risorse della comunità

autodeterminazione

capacità di funzionamento scolastico e/o

lavorativo

tempo libero

salute

sicurezza

PER VALUTARE IL

FUNZIONAMENTO ADATTIVO

Retroterra culturale

Livello di istruzione

Handicap associati

Motivazione e collaborazione.

IL RITARDO MENTALE NON E’ UNA

SINDROME, MA UN “RISULTATO”

NON SI TRATTA DI SEMPLICI PRESTAZIONI

COGNITIVE BASSE, MA DI PRESTAZIONI

COGNITIVE DOVUTE A PROCESSI

PATOLOGICI CHE COMPORTANO

INADEGUATO FUNZIONAMENTO DEL

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

ATTENZIONE NELL’INTERPRETAZIONE DEL QI,

VANNO CONSIDERATI:

ERRORE DI MISURAZIONE:

è possibile diagnosticare un ritardo mentale

anche in presenza di un QI fra 71 e 75 (se altri

dati invitano a farlo) o, in senso opposto, si può

non diagnosticare un ritardo mentale con QI di

65 (come in certi casi di svantaggio

socioculturale)

RAPPORTO SOCIALE, assicurarsi quindi

che la persona si senta a proprio agio offrendo

un ambiente confortevole e un rapport

accogliente.

AUTONOMIA DI BASE: alimentarsi, lavarsi, vestirsi,

usare correttamente i servizi igienici

AUTOGESTIONE PERSONALE ED AMBIENTALE:

cura di sé e gestione del proprio ambiente di vita

ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE

ATTIVITA’ COGNITIVE: programmi specifici di

stimolazione cognitiva per codificare e decodificare le

informazioni provenienti dall’ambiente esterno.

ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM

ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI: pre-occupazionali e

professionali

ATTIVITA’ ESPRESSIVE: al fine di stimolare l’emozione

e la creatività

ATTIVITA’ LUDICHE: il gioco correlato allo sviluppo

cognitivo, affettivo e simbolico

RIDUZIONE DI EVENTUALI COMPORTAMENTI

PROBLEMATICI

ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM

Capacità e abilità

adattive

Fattori di rischio e

protettivi

Partecipazione

ambienti di vita

Aree di sostegno:

-Sviluppo della persona - Occupazione

-Insegnamento - Salute

-Ambiente domestico - Comportamento

-Comunità - Socializzazione

Intensità del

bisogno di

sostegno

Funzioni di sostegno:

-Insegnamento - Sostegno comportamentale

-Legami tra le persone - Assistenza ambiente domestico

-Programmazione finanziaria - Accesso comunità

- Assistenza sul lavoro - Assistenza sanitaria

Esisti personali:

-Indipendenza

-Creazione relazioni

-Partecipazione scolastica e comunitaria

-Benessere personale

Fonte sostegno

Intensità del

bisogno

Valutazione

sostegni

MANIFESTAZIONI E DISTURBI ASSOCIATI:

CARATTERISTICHE DESCRITTIVE E DISTURBI

MENTALI ASSOCIATI

SINDROME CARATTERISTICA

Sindrome di Williams Disturbo d’ansia

Sindrome di X-Fragile Iperattività

Sindrome di Prader-Willi Compulsività

Sindrome di Rett Autolesionismo

Sindrome di Down Malattia di Alzheimer