180
Azione C Se FIDARSI AMARE SPER Cattolica di Vic ettore Giovani RARE Ad uso de dei gruppi di I, II cenza egli animatori i Giovanissimi I, III tappa

Cammini Formativi Ac

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Cammini Formativi Ac

Citation preview

  • Azione Cattolica di Vicenza

    Settore Giovani

    FIDARSI

    AMARE

    SPERARE

    Azione Cattolica di Vicenza

    Settore Giovani

    SPERARE

    Ad uso degli animatori

    dei gruppi Giovanissimi

    di I, II, III tappa

    Azione Cattolica di Vicenza

    Ad uso degli animatori

    dei gruppi Giovanissimi

    di I, II, III tappa

  • 2

    SI RINGRAZIANO PER LA REALIZZAZIONE DEL CAMMINO FORMATIVO

    La commissione diocesana del Settore Giovani di AC:

    1. sottocommissione campi e cultura: Chiara Casarotto,

    Nicola Dal Bianco, Erika Rizzotto, Davide Vivian.

    2. sottocommissione feste: Ruggero Carli, Flavio Dal Bosco,

    Nicola Dalla Via, Alberto Fattori, Serena Gasparotto,

    Anna Moro.

    3. sottocommissione formazione: suor Maria Rosaria Callipo,

    Andrea Frison, Silvia Orlandi, Elisa Pollina, Valentina

    Sanson.

    4. sottocommissione spiritualit: suor Federica

    Cacciavillani, Monica Chilese, Ivan Maruzzo, Elisa

    Masini, Simone Negro, Samuele Pianezzola.

    Gregory Brunello, Chiara Meneghetti, Mirco Paoletto: per i

    loro contributi di riflessione e di approfondimento sotto il

    profilo pedagogico e psicologico.

    I preti che hanno collaborato: don Giovanni Casarotto, don

    Emilio Centomo, don Andrea Dani, don Massimo Frigo, don

    Alessio Graziani, don Andrea Guglielmi, don Matteo Lucietto,

    don Gianni Magrin, don Fabio Ogliani, don Simone Stocco, don

    Matteo Zilio.

    Tutti gli animatori e responsabili che alle giornate studio

    hanno dato i loro preziosi suggerimenti per rendere questo

    sussidio un valido strumento per aiutare i nostri giovanissimi

    nel loro cammino di crescita.

  • 3

    INTRODUZIONE

    I DESTINATARI DELLA PROPOSTA

    Il Cammino formativo che avete tra le mani rivolto ai Giovanissimi di Azione Cattolica. Ma cosa vuol dire Giovanissimo di AC? Come si colloca questo Cammino formativo allinterno dellAssociazione e della Chiesa?

    I giovanissimi di AC sono, prima di tutto, adolescenti. Sono ragazzi normali che vivono e condividono con i loro coetanei i dinamismi propri dellet, le sollecitazioni e i condizionamenti legati al determinato ambiente culturale, spazio sociale e periodo storico nei quali si trovano a muovere i loro passi.

    I giovanissimi di AC sono poi adolescenti cristiani: sono cio ragazzi inseriti in una comunit perch spinti dai loro genitori o perch desiderosi di dare un senso alle domande profonde che la vita comincia a porre. Sono ragazzi che condividono il dono della fede, vissuto tuttavia con modalit conflittuali oppure con latteggiamento dellindifferenza. Ladolescente, a causa dellet e del contesto culturale in cui si trova, non vive la fede in modo pacifico e scontato, ma ha la necessit di una riappropriazione personale.

    Il Giovanissimo di AC non semplicemente un adolescente o un adolescente cristiano. Lidentit dei Giovanissimi di Azione Cattolica deriva dalla scelta che i ragazzi fanno di aderire alle proposte formative proprie dellAC, come i Cammini Formativi. Questa proposta non nasce semplicemente dalla buona volont di alcuni, ma frutto del preciso contesto associativo dellAC.

    LAzione cattolica d una particolare attenzione alla formazione cristiana delle persone proponendo un cammino che sia a misura della loro vita. Anche litinerario per i giovanissimi una proposta associativa. Questo non significa che il singolo adolescente debba essere iscritto allAC o conoscerla a fondo. Il problema principale non questo. Si tratta piuttosto di far prendere consapevolezza al giovanissimo che la proposta e laccompagnamento educativo nascono da credenti che hanno scoperto e assunto questa responsabilit allinterno di quellesperienza ecclesiale specifica che lAzione Cattolica. Non solo, i ragazzi devono percepire che grazie allAzione Cattolica animatori ed educatori alimentano e vivono la loro personale e particolare vocazione nella Chiesa e nella societ.

    Ecco allora che la figura del giovanissimo di AC pu essere delineata con maggiore chiarezza nella misura in cui si rispetta lorganicit del cammino associativo. Per organicit qui si intende la fedelt ai momenti della vita di gruppo a livello parrocchiale, ai momenti diocesani e a quelli nazionali, oltre che la valorizzazione della dimensione unitaria dellassociazione.

    Per la vita di fede dei giovanissimi di vitale importanza sentirsi coinvolti in una relazione buona e feconda con gli adulti, i giovani e i ragazzi di AC. Emerger cos limportanza dellessere associazione prima ancora del fare associazione; si guster una fraternit data dallincontrarsi di persone che condividono una particolare modalit di vivere la loro fede, via ad una fraternit universale.

  • 4

    IN DIALOGO CON LA PASTORALE GIOVANILE

    Da sempre lUfficio diocesano per i Giovani della Diocesi di Vicenza propone gli itinerari formativi del Settore Giovani di AC come via ordinaria per leducazione alla fede degli adolescenti. Le motivazioni di questa scelta sono spiegate nel Progetto di Pastorale Giovanile Ci vuole pi vivere dentro:

    LAzione Cattolica il cuore delle attivit formative di una diocesi e della parrocchia, poich essa ha lo scopo, riconosciuto dalla gerarchia, di "servire, con un particolare metodo, all'incremento di tutta la comunit cristiana, ai progetti e all'animazione evangelica di tutti gli ambiti della vita, con fedelt e operosit".

    Affermare che l'AC il cuore delle attivit formative significa che:

    * la comunit cristiana, che in ogni progetto e attivit privilegia l'evangelizzazione e la formazione, assume l'esperienza associativa di AC come necessaria al suo progetto pastorale, poich le riconosce la singolare forma di ministerialit e una assodata specializzazione nella formazione laicale;

    * l'AC accoglie e serve (tutte) le attivit formative diocesane e parrocchiali, si mette a disposizione e si fa coinvolgere nella progettazione e nella attuazione. quindi opportuno promuovere esplicitamente l'AC come 'via'

    normale/comune/quotidiana/ordinaria di santit per un giovane1.

    Pertanto questo strumento formativo viene offerto anche agli animatori e alle comunit cristiane che non vivono lesperienza associativa dellAC, nella speranza che vi possano trovare spunti di riflessione e proposte concrete utili a elaborare dei buoni percorsi per laccompagnamento dei gruppi parrocchiali.

    METODO E OBIETTIVI

    Questo itinerario di educazione alla fede intende custodire e promuovere le grandi intuizioni della Chiesa italiana negli anni seguenti al Concilio Vaticano II, espresse nel Documento di base per il Rinnovamento della Catechesi (1970).

    In questo importante documento si evidenziano in particolare i seguenti punti:

    Lesigenza di fedelt alluomo concreto, alla situazione in cui si trova;

    Lopportunit di una catechesi che parta dalluomo, dai suoi problemi;

    La necessit di una proposta di fede capace di accogliere, ascoltare e illuminare le situazioni concrete di vita e i molteplici problemi delluomo doggi;

    La preoccupazione costante di una catechesi che sappia integrare la fede nella vita della persona.

    1 Ci vuole pi vivere dentro, pagg. 141-142

  • 5

    Assumendo queste sollecitazioni lAC da alcuni decenni ha adottato per i giovanissimi il metodo della catechesi esistenziale.

    Fare catechesi esistenziale significa aiutare a leggere nella propria vita i segni della presenza del Signore; aiutare a valutare ogni esperienza umana come un fatto significativo di salvezza; aiutare a scoprire il significato profondo dellesistenza umana alla luce della Parola di Dio, educando alla dimensione dellascolto; fare catechesi esistenziale significa, in definitiva, scoprire e coltivare lincontro di Dio con luomo nellesistenza quotidiana.

    Sullo sfondo di tale orizzonte metodologico, lAzione Cattolica ha elaborato negli ultimi decenni itinerari e sussidi per la formazione dei giovanissimi che sono diventati sempre pi la mediazione del testo catechistico preparato dalla CEI per questa fascia det: Io ho scelto voi.

    In seguito allaggiornamento dello Statuto e alla pubblicazione del nuovo progetto formativo Perch Cristo sia formato in voi, stata attuata una rielaborazione degli itinerari formativi che ha prodotto il documento Sentieri di speranza. Linee guida per gli itinerari formativi.

    Contemporaneamente a livello diocesano, per integrare il progetto formativo nazionale con la nostra storia associativa locale (con il suo patrimonio di riflessione e di esperienze formative), e per recuperare la specificit dei settori, stato pubblicato il testo Note Associative.

    Lo strumento formativo che avete tra mani si colloca in continuit con il cammino nazionale, di cui condivide la nuova impostazione triennale scandita da tre parole chiave: FIDARSI, AMARE, SPERARE. Sono i temi che fanno da filo conduttore nei tre anni in cui si articola il percorso; si legano ai tre vangeli che accompagnano le domeniche dellanno liturgico: Marco (fidarsi), Luca (amare), Matteo (sperare); le tre parole riprendono, inoltre, e traducono a misura di giovanissimo, le consegne di Giovanni Paolo II allAC nellincontro di Loreto (settembre 2004): contemplazione, comunione, missione.

    In questo cammino ci sembra di poter conservare alcuni elementi importanti di continuit con la nostra storia.

    Le tre consegne del Papa (rilette per i giovanissimi con i tre temi fidarsi, amare e sperare) mantengono un chiaro collegamento con le tre parole chiave della regola di vita spirituale dei giovanissimi e dei giovani: preghiera, comunione e discernimento.

    Pur essendosi ridotto il cammino per i giovanissimi (tre anni e non pi quattro come nel precedente itinerario), fidarsi, amare e sperare possono essere letti in continuit con i temi del precedente cammino formativo, che riprendeva i titoli del catechismo dei giovani: In cammino con gli altri, Liberi per amare, Responsabili nel mondo, Chiamati a seguire Ges. Lorizzonte tematico rimane sostanzialmente lo stesso.

    Il Catechismo dei Giovani 1 Io ho scelto voi continua di fatto ad essere il punto di riferimento contenutistico per litinerario dei giovanissimi.

    In questo strumento, per, si noteranno alcune scelte diverse rispetto agli itinerari e ai sussidi nazionali. Innanzitutto gli obiettivi generali (che derivano dal nuovo progetto formativo) interiorit, fraternit, responsabilit, ecclesialit, sono stati riformulati con parole o espressioni che custodiscono con maggiore pregnanza di senso la storia dellAC con il suo patrimonio di

  • 6

    riflessione e di scelte: VITA SECONDO LO SPIRITO, COMUNIONE, RESPONSABILIT. Inoltre, anzich proporre una modalit ciclica e unitaria di cammino formativo che segue lanno liturgico (con un sussidio annuale che vale per tutti), si ritenuto opportuno continuare a proporre un itinerario graduale in tre tappe:

    1. prima tappa: FIDARSI

    2. seconda tappa: AMARE

    3. terza tappa: SPERARE

    Tutto questo non ci impedisce di mantenere una connessione stabile con il centro nazionale e di poter collegare la nostra proposta diocesana con i sussidi che di anno in anno vengono proposti e che costituiscono un ottimo supporto allanimazione.

    LA SCELTA DEL GRUPPO

    Il Settore Giovani di AC propone ai giovanissimi il gruppo come luogo in cui coltivare la propria crescita personale, lapertura relazionale e sociale, lappartenenza alla Chiesa in tutte le sue dimensioni (parrocchiale, vicariale, diocesana, nazionale, universale).

    Il gruppo giovanissimi di AC si caratterizza per una serie di elementi.

    costituito da un numero limitato di persone, tendenzialmente della stessa et o di et vicine; tutto questo permette che si creino relazioni personali autentiche e approfondite, dove a ciascuno sia data la possibilit di ascoltare e raccontarsi, dove le esperienze siano vissute da tutti in un clima di partecipazione e condivisione.

    Non un gruppo autogestito; ha al suo interno delle figure di riferimento che guidano il cammino del gruppo e connettono il gruppo alla comunit cristiana e alla vita associativa: gli animatori.

    Non un cammino improvvisato, ma che segue un itinerario articolato, graduale e organico, che a sua volta si radica in un progetto formativo, dentro la storia appassionante di unassociazione divenuta nel corso degli anni palestra di santit laicale.

    LAC propone il gruppo come esperienza di Chiesa: permette di scoprire nella concretezza la vita della parrocchia, apre alla dimensione diocesana, educa alla carit, allattenzione verso i poveri

    Il nuovo progetto formativo, pur mettendo in luce le crescenti fatiche a fare esperienza di gruppo oggi (a motivo di alcuni fattori culturali o personali come la mobilit delle persone o lindividualismo), riconferma questa scelta come qualificante, nonostante le difficolt.

    Lesperienza del gruppo rimane per una scelta formativa qualificante, nonostante le difficolt. Esso appare come necessaria esperienza di apprendimento di relazioni che educano alla comunit: una delle situazioni che insegnano alle persone ad uscire da se stesse. Nella prospettiva cristiana, il gruppo esperienza fraterna per aiutarsi a crescere insieme nella fede, dandosi obiettivi che nel contesto comunitario superano quelli di ciascuno per se stesso.

  • 7

    Nel gruppo ci si forma attraverso lesperienza narrata e testimoniata di ciascuno; la circolarit di relazioni in cui ciascuno faccia a faccia con ogni altro; limpegno a realizzare progetti comuni e condivisi; il coinvolgimento che

    ciascuno realizza nellesperienza comune e in vista di essa2.

    Il nostro testo diocesano Note Associative ribadisce la scelta del gruppo, nel capitolo dedicato allitinerario formativo in riferimento al metodo.

    un metodo che ha nel gruppo uno dei propri riferimenti fondamentali. () Lesperienza del gruppo si radica nel quotidiano della vita personale, ecclesiale, associativa. nel gruppo infatti che si vive la dimensione fraterna e di

    comunicazione della fede3.

    Sempre pi chiaramente, tuttavia, emerge la necessit di superare schemi troppo tradizionali nella gestione del gruppo. Per quanto concerne il gruppo giovanissimi possiamo evidenziare le seguenti necessit.

    Il gruppo va pensato in termini di flessibilit: sempre pi improbabile avere le varie tappe distinte una dallaltra; c lesigenza di accorpare le tappe e fare gruppi pi unitari (evitando il rischio di creare gruppi troppo disomogenei per et); inoltre va tenuta presente la fatica degli adolescenti a partecipare con continuit e fedelt agli incontri di gruppo.

    Accogliendo la provocazione di Giovanni Paolo II a Tor Vergata nel 2000, il gruppo deve diventare un laboratorio della fede, attraverso il coinvolgimento personale dei partecipanti e proposte fortemente esperienziali; il gruppo non pu pi essere impostato in una forma statica, ma dovr essere dinamico, con proposte che attivino la dimensione fisica e quella emotiva/affettiva, integrandole con la sfera razionale e spirituale; sono importanti in tal senso le uscite, i pellegrinaggi, lincontro con testimonianze vitali.

    necessario oggi aiutare i giovanissimi a vivere un proprio cammino personale, attraverso laccompagnamento spirituale, la lettura, momenti di dialogo che non si riducano allora settimanale di gruppo, proposte differenziate valorizzando le diverse sensibilit e i differenti gradi di maturazione (a qualcuno sar utile proporre lesperienza diocesana del week end di spiritualit).

    LA, B, C DELLEDUCAZIONE

    Consultando questa guida ai percorsi formativi di Azione Cattolica ti renderai immediatamente conto della grande sfida che come giovane e come animatore ti stai apprestando a vivere. Ti stai preparando ad una esperienza associativa, ad un cammino di gruppo, ad una intensa esperienza relazionale. Ma prima di tutto stai per intraprendere la fantastica avventura delleducazione, che ti vedr protagonista del cammino di maturazione umana e cristiana dei ragazzi e delle ragazze della tua parrocchia. Si tratta di una grande opportunit e di un altrettanto grande responsabilit: li accompagnerai in un momento estremamente delicato della loro vita, ladolescenza, sulla quale troverai alcune indicazioni

    2 Progetto Formativo Perch Cristo sia formato in voi, pagg. 98-99.

    3 Note Associative, pag. 45.

  • 8

    nelle pagine che seguono. Sarai testimone di contraddizioni e di problematiche personali che potranno anche assumere le caratteristiche della devianza, e anche su questo troverai delle chiavi di lettura nelle pagine seguenti.

    Prima di iniziare la programmazione del percorso di gruppo ti invitiamo a porti una domanda fondamentale: cosa significa essere educatore/animatore? A una domanda tanto ampia quanto complessa vogliamo proporti di approfondire da solo e con il tuo gruppo animatori due semplici ma fondamentali concetti che non potrai sottovalutare nel camminare in compagnia dei giovanissimi.

    Il primo rappresenta la necessit che tu possa essere consapevole dei fattori che renderanno educativa la tua presenza nel gruppo. Lessere animatore/educatore dipender da:

    a. il tuo vissuto;

    b. le tue aspettative;

    c. le tue competenze.

    Trova il tempo e le occasioni per prendere consapevolezza da solo e con laiuto del gruppo animatori di queste tre dimensioni. Sono tre aspetti di te che uniscono e intrecciano le tue scelte concrete di vita, la tua emotivit, la spiritualit, il bagaglio di esperienze e di abilit che fino ad oggi hai saputo raccogliere ed esprimere. Se credi nella possibilit di portare significati e valori nel percorso di maturazione dei giovanissimi che incontrerai, non puoi trascurare di chiarire a te stesso cosa puoi donare loro nella relazione educativa. Perci chi educatore non deve mai perdere di vista limportanza della cura di s, lasciarsi a sua volta accompagnare da una guida spirituale.

    Se questo primo aspetto lo possiamo ritenere il punto di partenza dellesperienza di animazione che stai per iniziare, il secondo riguarda il punto di arrivo: ti invitiamo ad approfondire e chiarire con gli altri animatori quale uomo/donna volete far crescere domani negli adolescenti che oggi incontrate in gruppo. Ci rendiamo conto che non risulta semplice proiettarsi in avanti e prendersi la responsabilit di immaginare o sognare questi ragazzi tra 5 o 10 anni. Ma proprio perch siamo portati ad essere prigionieri del presente, schiacciati dallincertezza e dalla mutevolezza delle cose e degli eventi, vogliamo prenderci la responsabilit di immaginare e inseguire il meglio per i giovanissimi che incontriamo. Non vi pu essere educazione e crescita se non c una intenzionalit nelleducatore e una capacit di immaginare scenari nuovi, risposte creative e originali alle domande di senso che i giovanissimi ci pongono. Abbiamo la fortuna di appartenere a unassociazione che per realizzare i propri obiettivi pi ambiziosi crede in noi e scommette sulla nostra laicit e sul valore di quanto possiamo vivere nella nostra quotidianit. Solo giocandoci completamente, con i doni che il Signore ci ha dato da custodire con la nostra vita, possiamo riuscire ad accompagnare anche altri verso la consapevolezza e la gioia della cura di s, che diventa dono di s.

    LADOLESCENTE: CHI ? BISOGNI E RISORSE

    Chi ?

    Definizione: Fase dello sviluppo, che va dai 13-14 anni ai 18-20 anni, legata allacquisizione di una identit adulta, alla sperimentazione di un ruolo sessuale e collegata allacquisizione di conoscenze e ad apprendimenti disciplinari importanti per il futuro professionale.

  • 9

    Ladolescenza una delle tappe fondamentali che rappresenta il periodo pi critico nellarco della vita di ciascuno. In questo periodo si assistono a numerosi mutamenti, dalla sfera fisiologica, morfologica e sessuale, ma anche nei processi di sviluppo cognitivo, sociale, morale e spirituale.

    Affinch il risultato della risoluzione di questa fase critica sia la formazione di una nuova identit, necessario affrontare fino in fondo le incertezze, le domande che tale crisi comporta.

    Nelladolescenza diviene primario il processo di separazione-individuazione e di acquisizione di unidentit personale. Lindividuo tende infatti al raggiungimento dellautonomia psicologica e sociale che lo porter progressivamente a staccarsi dalla famiglia di origine. In questo processo tutte le certezze dellinfanzia vengono smantellate, gli altri (soprattutto i genitori) non rappresentano pi un modello educativo di riferimento per il comportamento. Ladolescente assume come riferimento per le proprie scelte e comportamenti gruppi diversi da quello familiare, nei quali tende a identificarsi.

    Bisogni e risorse

    Nelladolescente coesistono una serie di bisogni che sono contrapposti tra loro. Dai bisogni scaturiscono le spinte del comportamento e a seconda di come si da voce a questi bisogni emergono i propri punti di debolezza e i propri punti di forza. Ad esempio, tipico degli adolescenti il bisogno della crescente autonomia e allo stesso tempo di protezione. Ladolescente da un lato tende ad affermarsi come persona (da dire ci in cui si crede al fare acquisti non pi con la mamma), ma allo stesso tempo necessita di tornare al nido genitoriale per sentirsi accolto e protetto. Quando tra questi due aspetti non possibile il dialogo (ad esempio si racconta qualche cosa al genitore il quale reagisce sgridandolo anzich ascoltandolo, quindi non corrispondendo alle aspettative del ragazzo/a) emergono i conflitti che, se ripetuti, possono innescare una serie di incomprensioni con ricadute negative sulla relazione educativa.

    Va precisato che in generale il conflitto uno strumento di crescita per ladolescente perch contribuir a definire lequilibro tra i bisogni contrapposti.

    Qui sono riassunti una serie di bisogni contrapposti che caratterizzano ladolescente.

    Libert (curiosit)

    Fare delle scelte Conformismo Adattarsi/adagiarsi a quello che propongono gli altri

    Ricerca Trovare stimoli nuovi, fare nuove esperienze ecc.

    Noto Fare quello che si fa di solito, non cercare altre soluzioni o proposte.

    Vivere relazioni

    Costruire relazioni con altri

    Sentirsi solo Assenza di relazioni con altri

    Solitudine Vuoto dentro di s Compagnia

    Silenzio Parole/presenza dentro di Rumore

  • 10

    S

    Emozione Provare emozioni, stati danimo

    Ragione Capacit di ragionare, elaborare un pensiero

    Controllo Gestione delle proprie emozioni e controllare quando opportuno esprimere unidea

    Impulsivit Agire o esprimere la propria idea in modo impetuoso.

    Confronto Esprimere il proprio punto di vista e ascoltare/capire/accentare quello di un altro

    Scontro O il proprio o il punto di vista dellaltro, senza mediazione

    Corpo Prevale il ruolo del fisico e delle sue pulsioni

    Corporeit Mettere in relazione il corpo con idee, valori, sentimenti, situazioni.

    Fiducia Vivere relazioni affidandosi allaltro

    Controllo Mettere al centro della relazione il proprio io e non lasciare spazio allaltro (non ascoltare).

    In alcuni casi la risoluzione di un conflitto andare in una direzione e non in un'altra. In altri casi la soluzione che potrebbe meglio aiutare la crescita il giusto equilibrio tra i due tipi di bisogni.

    Il ruolo degli adulti

    La presenza degli adulti importante perch visualizzano alladolescente le fasi del divenire e le mete che dovr raggiungere. importante aiutare ladolescente a divenire consapevole di questo periodo critico in tutti i suoi aspetti affinch possa elaborare strumenti per affrontare la situazione critica in modo positivo. In questo modo il ragazzo inizia a prendere in mano la propria vita, ad essere protagonista delle proprie scelte. Il ruolo della relazione educativa pu avere una notevole rilevanza per affrontare tale momento critico. Conoscere ed entrare in relazione con persone pi grandi di lui/lei (ma non troppo, come pu essere un educatore) che possano rappresentare chi ha gi superato ladolescenza importante per la crescita del ragazzo/a. Dalla relazione educativa si possono testimoniare messaggi di vita a 360 gradi (cio in tutti gli aspetti, dalla vita sessuale alla vita sociale, dalle proprie idee politiche alla dimensione spirituale). Altrimenti non vera testimonianza.

    Una precisazione va fatta. Non necessariamente persone che hanno cronologicamente 5-6 anni pi degli adolescenti hanno superato completamente la loro crisi adolescenziale. Anche leducatore dovrebbe essere consapevole delle proprie ambiguit. Fa parte di ogni persona avere certe insicurezze e debolezze; limportante esserne consapevoli e cercare di capire come queste possono influenzare la relazione con gli altri. Se certe insicurezze/debolezze non sono conosciute e quindi la persona non ha gli strumenti per cercare di gestirle in una relazione educativa, potrebbero invadere la relazione e avere conseguenze negative sulla crescita del ragazzo. Quindi anche una persona che coinvolta in

  • 11

    relazioni educative (ad esempio come educatore nei gruppi) ha il compito di conoscere i propri punti di debolezze e punti di forza e capire il loro ruolo nella relazione educativa.

    GIOVANI TRA RICERCA DEL PIACERE E DIMENSIONE DEL RISCHIO

    Le parole che non ti ho detto

    Una delle caratteristiche del percorso educativo dell'Azione Cattolica quella di voler restare dentro alla vita delle comunit locali, coerenti con la quotidianit che investe i giovani, con la consapevolezza che quei ragazzi e ragazze che vanno al gruppo parrocchiale non sono diversi da quelli che passano la loro serata al bar o non frequentano i cosiddetti luoghi formali. In quest'ottica fondamentale prevedere nei cammini formativi anche quelle tematiche che da sempre trovano faticosamente un posto tra le attivit previste dagli animatori perch riguardano ambiti difficili, delicati, ambigui, in cui facile cadere nelle posizioni di comodo o nei luoghi comuni. necessario per parlare di temi come la droga, o meglio le dipendenze in generale, la ricerca del piacere, il ruolo del rischio: sono realt che esistono e toccano anche i bravi ragazzi!

    L'animatore, pi che dettare legge o insegnamenti, ha il ruolo di ricucire frammenti di storie attraverso un dialogo franco e faticoso; dedicare tempo alla persona perch possano emergere quelle parole che a fatica si dicono; lavorare sulle tante e di cui oggi un giovane composto, evitando certe prese di posizione drastiche, tipiche di chi fatica a mettersi seriamente in ascolto dellaltro.

    Provare oggi a entrare nel mondo giovanile vuol dire anche fare i conti con questa visione diversa: per un gruppo di amici il correre in motorino, l'ubriacatura al sabato sera, la musica alta, il video poker sono tutte forme di ricerca del piacere, spesso indotto da sostanze, spesso mischiato e confuso con il gusto di vivere insieme, l'omologazione dei pari, il desiderio di farcela da solo, la voglia di evasione. La ricerca del piacere porta a fare i conti con l'aspetto del rischio: il rischio di rovinare la propria vita, la propria incolumit psico-fisica, le amicizie, la possibilit di vivere in maniera sana un evento e in ultima analisi mettendo a rischio la propria e l'altrui vita. Talvolta cos scarsa la percezione del rischio concreto che ci si stupisce di come certi comportamenti da pazzi vengano attuati con spontaneit e indifferenza dai ragazzi. Di contro, si sta perdendo la voglia sana di rischiare, quella dell'affidarsi all'altro, quella del giocarsi i propri talenti nel mondo del lavoro o dello studio, quella di manifestare la propria opinione ad alta voce.

    L'Azione Cattolica, l'animatore, il giovane credente deve farsi testimone di quale sia il vero e profondo significato del rischio: giocare la propria vita per gli altri e non sprecarla per ci che inconsistente. Si apre quindi anche l'importanza di mostrare al giovane quale possa essere una vera ricerca del piacere di vivere, possibile solo se si riesce a dare un nome alla propria spiritualit, alla propria ricerca di senso. L'animatore di AC diventa colui che fa scoprire ai ragazzi e ai giovanissimi il dono della fede attraverso una testimonianza concreta, quotidiana e sana. A volte invece si ha l'impressione che l'animatore sia poco capace di mostrare comportamenti adulti, ma anzi imita quelli adolescenziali: pur apparendo un figo, in realt molto lontano dall'essere un giovane o un adulto responsabile e significativo.

  • 12

    I nuovi volti della dipendenza e del consumo

    Oggi i volti della tossicodipendenza sono molto variegati. Non sono cambiati solo i protagonisti, sono cambiate anche le sostanze stupefacenti presenti sul mercato e le modalit della loro assunzione

    Il diffondersi del poliabuso

    Il modello prevalente di consumo il poliabuso: varie sostanze, legali e illegali, vengono usate alternativamente, in sovrapposizione e in supporto luna dellaltra. Tra gli ultimi reclutati al consumo e alla dipendenza si evidenziano, sempre pi numerosi, gli stranieri immigrati con o senza il permesso di soggiorno. Labuso di alcol, cocaina ed eroina rappresenta spesso il capolinea di un progetto migratorio fallito, di fronte alle difficolt di sopravvivenza e di inserimento nella societ italiana. La maggior parte dei giovani sperimentatori di sostanze oggi si rivolge alle cosiddette nuove droghe o droghe di sintesi. Apparentemente meno pericolose, perch confezionate in pastiglie che si assumono per via orale, vengono utilizzate nei contesti di aggregazione e di divertimento, mescolate spesso allalcol.

    La problematica del nuovo consumo

    La popolarit delle nuove droghe, penetrate in questi anni tra decine di migliaia di giovani pi o meno trasgressivi che frequentano discoteche, locali di tendenza e rave-parties, impone oggi allattenzione degli adulti la problematica del nuovo consumo. Un consumo da interpretare non come anticamera della dipendenza, ma come fenomeno di per s, caratterizzato da rischi e danni specifici. Un dato comunque caratterizza oggi il fenomeno delle dipendenze e dei consumi. La sua continua evoluzione, che d vita a sempre nuovi assetti. Questa fluidit del fenomeno chiede al mondo adulto un'attenzione costante per ripensare continuamente ladeguatezza dei propri interventi.

    Cannabis, la droga pi diffusa

    La droga illegale oggi pi usata nel mondo la cannabis. Dei 200 milioni di persone che si stima facciano uso di sostanze stupefacenti illecite, 163 milioni fanno ricorso a cannabis (dati ONU 2003).

    Cocaina, un mercato in crescita

    Da alcuni anni la cocaina, per labbassamento del prezzo di acquisto, diventata accessibile alle tasche di molti giovani, meno attrezzati nel far fronte alle conseguenze di questo consumo. La pericolosit di questo nuovo fenomeno non pu essere ulteriormente ignorata.

    Alcol, la droga sottovalutata

    Se vero che luso di sostanze oblianti accompagna da sempre levolversi delle societ, oggi prendiamo atto di quanto lalcol sia proposto dai media e vissuto dalla maggior parte delle persone come elemento puramente piacevole e non problematico, normalmente presente nei momenti di incontro e di svago. Questo avviene nonostante sia evidente il tragico primato dellalcol come causa di elevata problematicit e mortalit. Lalcol la prima causa di morte per i giovani uomini europei. Il dato pi preoccupante tuttavia il fatto che lalcol primeggia sempre di pi nei consumi dei giovani.

    Lapproccio allalcol sta diventando sempre pi precoce. I giovani si avvicinano al bere per molte ragioni, che variano in base alle circostanze personali e sociali (desiderio di

  • 13

    appartenenza al gruppo, ricerca di un sostegno per affrontare situazioni di difficolt, vincere la noia, piacere del gusto, favorire la socializzazione). Le ragazze, pur bevendo meno dei ragazzi, si avvicinano ai modelli maschili di consumo, esponendosi a rischi gravi soprattutto in et fertile e durante la gravidanza.

    UNA COMUNIT EDUCANTE?

    Il nostro contesto culturale tende a riconoscere la persona solo dai ruoli che questa riveste nella societ e non dalle potenzialit o risorse che invece essa pu esprimere. Lidentit che il giovane percepisce e si costruisce troppo spesso lo specchio di ci che gli viene restituito dallinsegnante, dal datore di lavoro, dal genitore, in un quadro incompleto dove viene tralasciato tutto quel prezioso mondo, strutturato o meno, del tempo libero, cio slegato dalle incombenze della scuola o del lavoro. Questo tempo dovrebbe infatti rappresentare un luogo, per eccellenza, di espressione della persona, dentro al quale manifestare le proprie passioni, potenzialit e desideri. In realt un tempo che il mercato ha saputo riempire lasciando poco spazio alla spontaneit e alliniziativa personale. Un mondo economico, quasi esclusivamente legato al solo consumo, che sta saturando il desiderio, colmandolo di false illusioni e vuoti emotivi. Sono i mercati a imporre il cocktail del divertimento: solo se bevi una certa bevanda e vesti in un certo modo c' il party, la festa, le belle donne. Un mercato che conosce tutti i meccanismi per indurre i giovani al consumo.

    necessario che i soggetti che lavorano con i gruppi di giovani (insegnanti, allenatori, animatori parrocchiali) pongano al centro di nuovo queste tematiche. Parlare di stili di vita piacevoli e rischiosi non deve far paura ma pu aiutare a far emergere le difficolt, le vere problematicit che caratterizzano questi comportamenti. Il dialogo deve essere franco, privo di pregiudizi, privo di indici puntati. Informare e sensibilizzare con serate a tema altrettanto necessario, ma risulta efficace solo se accompagnato da un importante lavoro sullo sviluppo della criticit. Non punire n condannare, ma portare i giovani a capire come solo una coscienza critica, libera, creativa, autonoma possa renderli veramente adulti significativi.

    COME LEGGERE E UTILIZZARE LITINERARIO FORMATIVO

    Litinerario che viene proposto ai giovanissimi si articola come gi stato detto in tre tappe, i cui temi sono condensati nelle tre parole chiave: FIDARSI, AMARE, SPERARE.

    Gli obiettivi di ogni anno, sono il frutto della combinazione dei tre temi con le tre dimensioni della formazione: Vita secondo lo Spirito, Comunione, Responsabilit.

    La griglia che troverai al termine di questa breve presentazione rende visibile lo schema degli obiettivi.

    Gli obiettivi vengono ripresi e concretizzati resi operativi attraverso i moduli, che sono unit formative in s compiute e circoscritte, finalizzate, allinterno di un percorso pi ampio, allacquisizione di determinate competenze. Ogni modulo d lopportunit di programmare un determinato tempo dellanno liturgico e formativo: tempo di inizio, tempo di Avvento e Natale, tempo di pace, tempo di quaresima, tempo di Pasqua, fase conclusiva.

    I moduli hanno una doppia flessibilit:

  • 14

    sia allinterno del singolo modulo, che pu essere strutturato dallanimatore con una certa elasticit, a seconda delle esigenze del gruppo in quella determinata fase dellanno; per cui i moduli potranno avere durata variabile: non prevedono un numero fisso di incontri di gruppo; sar lanimatore a valutare in sede di programmazione;

    sia nellorizzonte pi ampio del cammino annuale; in ogni tappa saranno disponibili sette moduli, dei quali soltanto il primo e il settimo sono gi collocati nel percorso dellanno, allinizio e alla fine; gli altri cinque moduli possono essere scelti con libert dallanimatore valutando il tipo di lavoro che si intende portare avanti in gruppo nei vari momenti dellitinerario annuale. Saranno fondamentali la programmazione iniziale e la verifica continua, al termine di ogni modulo.

    Tra il modulo introduttivo e quello conclusivo, gli altri cinque proposti per ogni anno presentano delle specificit evidenziate anche dallo slogan che da il titolo al modulo.

    Il secondo modulo viene identificato con la sigla SMS e permette un lavoro sulla dimensione relazionale del giovanissimo, con una particolare attenzione al suo legame con i coetanei.

    Il terzo modulo viene chiamato Ipod e si concentra maggiormente sulla dimensione dellinteriorit, del rapporto con se stessi.

    Il quarto e il quinto modulo sono connotati da un riferimento pi forte alla persona, alla vita e allo stile di Ges; hanno titoli presi direttamente dallicona biblica di riferimento.

    Il sesto modulo si apre alla dimensione sociale della responsabilit e della cittadinanza ed ha come slogan il motto di don Lorenzo Milani: I care.

    I vari moduli seguono tutti una struttura comune:

    Tema Obiettivi (riprendono e ampliano gli obiettivi generali dellanno). Fai click (le domande che lanimatore deve farsi e fare ai giovanissimi prima di iniziare

    il modulo; aiutano a fare il punto della situazione sia a livello personale, sia in riferimento al cammino del gruppo).

    Icona biblica e commento: in ogni anno si segue un Vangelo: Marco (fidarsi), Luca (amare), Matteo (sperare). I commenti sono stati affidati ad alcuni preti giovani della nostra diocesi.

    Per la preghiera personale e di gruppo (si propone un Salmo biblico e la sua versione attualizzata; vengono aggiunti altri testi di preghiera e di riflessione; molto spesso gli autori sono testimoni molto significativi).

    Attivit (realizzano gli obiettivi del modulo). Materiali utili (suggeriscono testi, materiali, link che favoriscono lapprofondimento e

    la formazione personale).

    sempre in agguato la tentazione della pigrizia che ci pu portare ad essere educatori passivi e superficiali; lanimatore cerca nel sussidio la scorciatoia per eludere limpegno personale: lattivit gi pronta per luso, che ti evita la fatica di pensare, di programmare, di fare il punto della situazione, di avere uno sguardo vigile sulla situazione che le persone stanno vivendo, di lavorare sulla propria crescita umana, culturale, spirituale. Questo strumento non un insieme di tecniche per lanimazione dei giovanissimi. una mappa che ti fornisce le indicazioni utili per compiere insieme ad altri fratelli pi piccoli un importante tratto di strada: ma per camminare

  • 15

    bene ciascuno deve investire le proprie energie, deve metterci la testa, il cuore, le gambe, le mani, i piedi, lo zaino!

    NB: ti accorgerai che nei vari moduli non mancano riferimenti a due attenzioni particolari che vanno tenute costantemente presenti:

    1. lattenzione alla vita della Chiesa; 2. lattenzione alla vita associativa.

    compito dellanimatore non perdere mai di vista le occasioni di crescita spirituale e umana offerte dalla nostra Chiesa locale e dallAzione Cattolica: veglie di preghiera, week end di spiritualit, possibili esperienze di servizio ai poveri, pellegrinaggi diocesani, uscite vicariali, momenti di incontro e di festa lanimatore ha il compito di aprire il gruppo e connetterlo a tutta questa meravigliosa linfa vitale che ancora scorre dentro a tante proposte parrocchiali, vicariali, diocesane.

    A te, caro amico animatore, cara amica animatrice a te e ai tuoi giovanissimi auguriamo:

    BUON CAMMINO!!

    La commissione diocesana del Settore Giovani di AC

  • 16

    TABELLA SINTETICA DEGLI OBIETTIVI DELLE TRE TAPPE

    FIDARSI AMARE SPERARE

    VITA SECONDO LO SPIRITO

    Ascolto di s

    Aprirsi allascolto di s stessi: suscitare nel giovanissimo le domande Chi sono?, Cosa voglio?, In cosa credo?, Perch? cercando di capire quali sono i propri bisogni, valori e ideali.

    Suscitare il desiderio di conoscere la storia di Ges, una storia che provoca e illumina la vita di ciascuno.

    Relazione damore verso se stessi

    Educare alla corporeit e alla sessualit: sensibilizzare a comprendere il significato del proprio corpo e dellentrare in relazione con laltro (diverso da s).

    Educare al sentirsi amati: comprendere che la propria esistenza un dono gratuito di Dio che amorevolmente ci pensa e ci accompagna; Amare una risposta al sentirsi amati.

    Scoprire la virt della speranza nella propria vita

    Aiutare i giovanissimi a coltivare i propri sogni e il desiderio di futuro.

    Educare al discernimento: cercare il proprio posto nel Progetto di Dio.

    Scoprire anche nellesperienza del limite e della sofferenza la presenza di un Dio che ti sorregge.

    COMUNIONE

    Ascolto dellaltro

    Maturare uno stile aperto nelle relazioni: capacit di ascoltare, saper valorizzare le differenze, rispettare la libert altrui e dare fiducia allaltro, non dando centralit esclusivamente a se stessi.

    Relazione damore verso laltro

    Educare allaffettivit: far cogliere la bellezza dellincontro con laltro nel rispetto e nellarricchimento reciproci.

    Educare a riconoscere la famiglia come luogo damore: riscoprire la famiglia come luogo di relazioni autentiche e legami responsabili.

    Far conoscere latteggiamento

    della compassione di Ges.

    Donare tempo di speranza a tutti

    Impegnarsi concretamente e investire tempo ed energie in situazioni di emarginazione materiale e affettiva.

    RESPONSABILIT

    Cura dellaltro

    Educare a prendersi cura delle relazioni, imparando a tessere legami profondi.

    Maturare un senso critico rispetto allutilizzo e ai messaggi del mass media: educare a saper utilizzare (e a non lasciarsi usare) in modo critico internet, TV e giornali.

    Relazione damore verso la propria vita

    Educare alla carit e alla giustizia: scegliere di stare dalla parte degli ultimi e dei pi poveri, seguendo lo stile e le orme di Cristo.

    Educare allamore per lo studio e alla propria crescita culturale: aiutare il giovanissimo a comprendere che lobiettivo finale dello studio mettere la propria formazione e le proprie conoscenze a servizio della giustizia e della carit.

    Vivere in modo evangelico e costruttivo i contesti di vita

    quotidiana

    Scoprire limportanza di testimoniare la fede negli ambienti di vita.

    Maturare attenzione e interesse al tema della pace e al valore della cittadinanza attiva.

  • 17

    FIDARSI

    (PRIMA TAPPA)

    INTRODUZIONE:

    La dimensione della fiducia lingrediente fondamentale con cui costruiamo le relazioni pi significative. Ladolescente in particolare si trova a ridefinire la fiducia in se stesso, negli amici, nei genitori, negli adulti in genere e certamente anche in Dio. Nella misura in cui ladolescente incontra persone significative a cui pu dare fiducia, si apre nel suo cammino la possibilit di riscoprire un Dio affidabile, che ti ama gratuitamente, ti accoglie come sei e si prende cura della tua storia. Il termine fidarsi include una parte che interessa la persona, il suo mondo interiore e una parte che include la relazione: come questa persona si relaziona. Questi due costrutti sono reciprocamente integrati e influenzanti diventando la base luno dellaltro. Infatti cos come linteriorit, gli aspetti del s possono maturare attraverso relazioni, allo stesso tempo gli aspetti del s possono aiutare a costruire relazioni significative, autentiche, vere. Una persona impara a fidarsi dellaltro perch laltro che ci crea un posto nella sua vita. Ci si fida perch qualcuno pone lo sguardo su di noi e noi ci sentiamo captati da questo sguardo. Questo ci che avviene quando scopriamo di avere una relazione con Dio. Nel percorso di questanno i giovanissimi sono accompagnati a fidarsi del gruppo, a imparare a dare voce a ci che sentono, a scoprire come costruire relazioni nuove e vere, a scoprire lo sguardo di Ges sulla loro vita.

    OBIETTIVI:

    Vita secondo lo spirito: Ascolto di s Aprirsi allascolto di s stessi: suscitare nel giovanissimo le domande Chi sono?, Cosa

    voglio?, In cosa credo?, Perch? cercando di capire quali sono i propri bisogni, valori e ideali.

    Suscitare il desiderio di conoscere la storia di Ges, una storia che provoca e illumina la vita di ciascuno.

    Comunione: Ascolto dellaltro Maturare uno stile aperto nelle relazioni: capacit di ascoltare, saper valorizzare le

    differenze, rispettare la libert altrui e dare fiducia allaltro, non dando centralit esclusivamente a se stessi.

    Responsabilit: Cura dellaltro Educare a prendersi cura delle relazioni, imparando a tessere legami profondi. Maturare un senso critico rispetto allutilizzo e ai messaggi del mass media: educare a saper

    utilizzare (e a non lasciarsi usare) in modo critico internet, TV e giornali.

  • 18

    MODULO INTRODUTTIVO

    TEMA:

    Per iniziare un cammino importante dare le coordinate giuste. Lo sforzo dellanimatore in questo primo modulo consiste nel costruire un gruppo, ma non un gruppo qualsiasi, un gruppo di AC. importante allora che i ragazzi percepiscano subito lo stile del gruppo giovanissimi: lo stile della compagnia, una compagnia che fa crescere, seguendo Ges Cristo. Per questo lanimatore si impegna a presentare il gruppo come unopportunit di amicizia, di relazioni vere, di confronto, dove si entra in profondit alle cose, alla vita, alle relazioni, alla fede. La parola chiave dellanno fidarsi e in questo primo modulo intesa come apertura fiduciosa verso i compagni del gruppo e gli animatori, come disponibilit a mettersi in cammino. Su questa strada i ragazzi saranno chiamati a dare fiducia a Ges, iniziando con Lui una personale relazione di fede. Il gruppo giovanissimi non un gruppo qualsiasi. un gruppo al quale si sceglie di appartenere e di mettersi in gioco. Durante tutto lanno, nei ragazzi dovr maturare questa consapevolezza. Ma non finisce qui. I ragazzi sono invitati a capire come lAzione Cattolica sia unassociazione alla quale affidarsi, accogliendo le occasioni formative che offre e le opportunit per allargare gli orizzonti. Il tesseramento pu essere proposto ai giovanissimi in questa particolare prospettiva del fidarsi. In questo periodo di vita i ragazzi cominciano a scegliersi nuove amicizie. importante che riescano a cogliere come il gruppo giovanissimi sia unopportunit di amicizia che diventa cammino di crescita. Non un appuntamento qualsiasi, ma un impegno da prendersi. Nota per lanimatore: lui il primo componente del gruppo! fondamentale che lanimatore si metta in gioco per primo e abbia il coraggio di raccontarsi in profondit attivando una sorta di contagio vitale verso i ragazzi. Questo modulo prevede la presentazione del cammino dellanno e limpostazione delle modalit dello stare assieme. Introduciamo il tema della fiducia come atteggiamento fondamentale per volere creare il gruppo e per volere costruire un buon rapporto con Dio. Quello che proponiamo noi, quello che propone Ges un invito: perch allora non rischiare, cosa abbiamo da perdere? OBIETTIVI:

    - Fare gruppo creando un clima positivo e abbattendo le barriere iniziali. - Favorire la condivisione e la conoscenza delloriginalit di ciascuno, partendo dalle

    motivazioni che spingono i ragazzi a rispondere s alla chiamata di far parte di questo gruppo.

    - Delineare le caratteristiche del gruppo: un gruppo associativo di AC. - Aiutare il ragazzo a mettersi in gioco, partendo dalla partecipazione attiva al gruppo. - Iniziare ad interrogarsi sulla propria fede.

    FAI CLICK:

    - Nel proporre ai ragazzi di partecipare ad un gruppo di AC io quanto ci credo e qual la mia testimonianza?

    - Che stile di gruppo ho in mente di proporre loro? - Come posso relazionarmi con i ragazzi fin dai primi incontri (quando ancora non li

    conosco)? - Cosa significa per me vivere un cammino di fede? - Da dove arrivano questi ragazzi? Che esperienze hanno gi vissuto in parrocchia? - Quali sono le aspettative e i desideri che spingono i ragazzi a partecipare al gruppo? - C e qual la differenza tra la compagnia di amici e il gruppo parrocchiale? - Cosa significa per i ragazzi del mio gruppo vivere un cammino di fede? - Cosa pensano di Ges Cristo? Sono interessati a conoscerlo meglio? - Incide sulla loro vita lessere cristiani?

  • 19

    ICONA BIBLICA: Marco 1, 16-20 (Chiamata dei primi quattro discepoli) Commento al Vangelo: Seguitemi, una chiamata che irrompe nel quotidiano di quattro pescatori, abituati a lavorare mentre gli altri dormono, ad aggrappare la loro vita alla buona o cattiva sorte del mare. Esperienza quasi quotidiana, quella di provare verso alcune persone da noi conosciute una certa voglia di stare insieme, condividere pensieri e sentimenti, alcune volte poi con la voglia di seguirle un po, di fare strada dietro a loro. Cos succede che qualche insegnante dotato di una buona dose di empatia e capace di dialogare con te ti attragga positivamente, o ancora allenatori pronti a caricarti, ad ascoltarti e a darti fiducia al momento opportuno, diventano col tempo modelli forti e insuperabili Ti viene un po istintiva la voglia di metterti alla loro scuola, per mostrare loro che tu sei diverso dagli altri, che tu hai capito cosa serve per fare il salto di qualit nella vita, che sei pronto ad imparare da loro, perch non ti accontenti di una vita scontata, monotona, banale. Vuoi essere in gamba come loro, quando sarai grande... Tutto questo accade di solito nel silenzio degli incontri; nessun insegnante o allenatore esplicitamente ti chiama a fare scuola dietro a lui, quello che fa per te a mettere in moto la tua naturale predisposizione a voler imparare un po da loro, da questi adulti che ti capiscono. Per Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni fu un po cos: sentirono in quelluomo che passava lungo il loro quotidiano una calamita capace di attrarli verso un di pi tanto atteso nella loro vita, ma sempre sottaciuto. Quello sguardo limpido e penetrante di Ges, come se ti conoscesse da sempre, quella elementare parola seguitemi, nasconde dietro una promessa che riscalda il cuore: vi far diventare pescatori di uomini. Non lo siete ancora, lo diventerete con sacrificio, ma con me ce la farete. Non vi stravolgo la vita: pescatori siete e pescatori resterete, vi allargo solo gli orizzonti: dal mare di Galilea al mondo intero. Perch ci sono altri cuori da riscaldare, altre attese da risvegliare. Ges ribalta la tradizione: erano i discepoli che sceglievano per s i maestri, qui lui, il maestro, a scegliere e a chiamare. Anche a noi forse, darebbe un po di fastidio, se, per quanto carismatico, un bravo insegnante o allenatore, ci chiedesse di stare alla sua scuola siamo noi che eventualmente decidiamo per lui, obietteremo con orgoglio! Ma queste categorie di valutazione si infrangono con Ges. Lui molto di pi di un adulto da seguire come modello di vita. Lui molto di pi di un bravo consigliere, come il grillo parlante di pinocchio. Lui molto di pi del nostro migliore amico che ci capisce sempre. Ed cos non per contraddire tutto il bello e il buono di un adulto significativo o di un amico insostituibile per noi. cos perch Lui lorigine del tuo respiro, il punto di partenza e di arrivo dei tuoi sogni, Lui quanto non avremo mai osato chiedere: il cuore del nostro essere e cercare, delle nostre amicizie e dellesperienza pi intima e forte che solo noi conosciamo di noi stessi, Lui linizio, la continuit e ci che ci aspetta, Lui Dio. Ges esigente perch in ballo c la cosa pi importante per ogni uomo: sentirsi ed essere veramente al sicuro, cio essere salvi, per sempre. Certo le mareggiate della vita continueranno: piccoli o grandi fallimenti, malattie, povert, lutti ma per chi decide di seguirlo veramente c una certezza incrollabile: Lui sar fedele con noi per sempre, anche in mezzo al pericolo pi grande e imprevisto. Lui sar sempre quelloltre che spinge via le nuvole della tua disperazione, del tuo non senso e ti fa sentire sicuro perch conosciuto, atteso ed amato col tuo nome, con le tue resistenze, con le tue ferite, col tuo mondo interiore che neppure tu conosci tutto. Dio chiama dei poveri pescatori a diventare il corpo docenti della sua scuola, poteva sceglierne di pi bravi, invece no, cos dallantico testamento. Si sempre servito del debole per

  • 20

    abbattere il forte, perch luomo non si insuperbisca e non consideri come opera sua tutto il bene che viene compiuto. Solo da Dio viene la sicurezza per il nostro essere, nessun uomo pu darcela. E i pescatori come reagiscono? Abbandonarono subito le reti e lo seguirono. Queste parole indicano una rottura definitiva e completa col passato, un cambio di rotta nella loro vita. Lavevano in parte conosciuto un po prima, questo Ges: al fiume Giordano (Gv 1, 35-51) ed erano rimasti con Lui tutto quel giorno. Tre giorni dopo, quando Ges venne invitato ad un matrimonio a Cana di Galilea, cerano anche loro (Gv 2, 2) e furono testimoni del primo miracolo. Poi Ges lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, lungo il mare, qui lavevano conosciuto meglio e lun laltro si dicevano Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mos e i profeti (Gv 1, 45). Un po lo conoscevano Ges, ma la novit ora la chiamata: Seguitemi. Cos per noi: Egli si fa conoscere un po alla volta, ci d del tempo per capire cosa significa seguirlo, ma sta a noi decidere se andare con chi ci chiama o continuare con la nostra vita di prima. PER LA PREGHIERA PERSONALE E DI GRUPPO:

    Salmo 24

    Del Signore la terra e quanto contiene, luniverso e i suoi abitanti.

    lui che lha fondata sui mari, e sui fiumi lha stabilita.

    Chi salir il monte del Signore, chi star nel suo luogo santo?

    Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna,

    chi non giura a danno del suo prossimo. Otterr benedizione dal Signore,

    giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca,

    che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

    Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche,

    ed entri il re della gloria. Chi questo re della gloria? Il Signore forte e potente,

    il Signore potente in battaglia. Sollevate, porte, i vostri frontali,

    alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria.

    Chi questo re della gloria? Il Signore degli eserciti il re della gloria.

    Attualizzazione del Salmo

    La terra di Dio! Lintero universo e i viventi che lo abitano

    appartengono a lui. La sua potenza ha generato la vita

    e il suo amore premuroso la conserva.

    Chi pu avvicinarsi a Dio,

  • Chi retto nel pensare e nellagire,chi cerca verit in se stesso e negli altri.

    egli guster ci di cui ha sete;

    Superate uomini il vostro scetticismo,le vecchie paure e i nuovi pregiudizi,

    e accogliete il Signore della vita.

    Chi questo Signore della vita?

    Superate uomini le vostre sicurezze,

    e accogliete il Signore della vita.

    Chi questo Signore della vita?

    Dio che si manifestato agli uomini. Preghiera Signore Ges, tu sai quanto grande sia la voglia di amicizia che c nel nostro cuore di giovani. Per questo ci hai chiami amici e ci inviti a camminare insieme nel tuo nome. Conoscerti, incontrarti, seguirti sempre stato un fatto quasi scontato e per trdimenticati il tuo nome e il tuo volto. Ma cristiani non si nasce, si diventa solo scegliendo te che sei lamico pi sincero e fedele. Donaci la gioia di sentirti vicino e confidente, svelaci i segreti del Padre, il senso pieno della vliberi. Mons. Cesare Nosiglia (preghiera per il sinodo dei giovani) Riflessione Vocazione la parola che dovresti amare di pi, perch il segno di quanto sei occhi di Dio. l'indice di gradimento presso vuol dire che ti ama. Gli stai a cuore non c' dubbio. un nome: il tuo. Stupore generale! microfoni della storia, ti affida un compito su misura per Lui! S, per Lui, non per te. una "missione" sembra una "scommessa". Ha scritto "t'amo"come nelle vecchie canzoni. E anella tua notte. Alleluia! Puoi dire a tutti: non si vergognato di me! Don Tonino Bello

    21

    chi pu sentirsi degno di lui? Chi retto nel pensare e nellagire,

    chi cerca verit in se stesso e negli altri.

    Ecco luomo gradito a Dio, egli guster ci di cui ha sete;

    ecco i veri cercatori di Dio, del volto di quel Dio

    che Giacobbe ha conosciuto.

    Superate uomini il vostro scetticismo, le vecchie paure e i nuovi pregiudizi,

    e accogliete il Signore della vita.

    Chi questo Signore della vita? Dio, forte e misericordioso,

    Dio che vince il male.

    perate uomini le vostre sicurezze, lindifferenza e la mediocrit,

    e accogliete il Signore della vita.

    Chi questo Signore della vita? proprio lui,

    Dio che si manifestato agli uomini.

    Signore Ges, tu sai quanto grande sia la voglia di amicizia che c nel nostro cuore di giovani. Per questo ci hai chiami amici e ci inviti a camminare insieme nel tuo nome. Conoscerti, incontrarti, seguirti sempre stato un fatto quasi scontato e per troppo tempo ci siamo dimenticati il tuo nome e il tuo volto. Ma cristiani non si nasce, si diventa solo scegliendo te che sei lamico pi

    Donaci la gioia di sentirti vicino e confidente, svelaci i segreti del Padre, il senso pieno della vita, la verit che fa

    (preghiera per il sinodo dei giovani)

    Vocazione la parola che dovresti amare di pi, perch il segno di quanto sei l'indice di gradimento presso di Lui, della tua fragile vita. S, perch se ti chiama

    cuore non c' dubbio. In una turba sterminata di un nome: il tuo. Stupore generale! A te non ci aveva pensato nessuno.

    un compito su misura per Lui! S, per Lui, non per te. ssione" sembra una "scommessa". Ha scritto "t'amo" sulla roccia

    E accanto ci ha messo il tuo nome. Forse l'ha sognato di

    Alleluia! Puoi dire a tutti: non si vergognato di me!

    Vocazione la parola che dovresti amare di pi, perch il segno di quanto sei importante agli S, perch se ti chiama

    In una turba sterminata di gente, risuona A te non ci aveva pensato nessuno. Lui s! Davanti ai

    un compito su misura per Lui! S, per Lui, non per te. Pi che sulla roccia, non sulla sabbia,

    Forse l'ha sognato di notte,

  • 22

    ATTIVIT:

    Attivit 1 Elenchiamo alcune proposte per rompere un po il ghiaccio con i ragazzi per favorire la conoscenza tra di loro e gli animatori. Sarebbe significativo che gli animatori si presentassero inventando qualche modalit simpatica (un filmato, un power point). Gomitolo: la presentazione avviene tenendo in mano un gomitolo di lana. Chi ha il gomitolo si racconta (pone l'accento su: nome, perch ha scelto di partecipare al gruppo, cosa si aspetta); dopodich lancia il gomitolo ad un compagno. Chi lo riceve dice il nome della persona da cui l'ha ricevuto e si racconta. Si verr gradualmente a formare una ragnatela. Al termine, per disfarla, si fa il processo inverso raggomitolando il filo. Ad ogni passaggio ciascuno dovr ricordarsi del nome e di quello che aveva detto il compagno da cui ha ricevuto il gomitolo. Consigliamo che al gioco partecipino anche gli animatori. Carta didentit: ogni ragazzo si descrive facendo un suo identikit (potete preparare prima un foglio simpatico con alcune caratteristiche che volete emergano da ogni ragazzo per conoscerlo meglio, per es. qualit, hobbies, ecc ).Poi si condivide in gruppo. Identikit: descrivere la propria identit da condividere con gli altri (es. rispondendo alle domande: Quali sono i miei pregi? Quali sono i miei difetti? Cosa sogno per il mio futuro?). Tutti scrivono il proprio identikit, il gruppo dovr capire a chi corrisponde la descrizione. Intervista doppia: si dividono i ragazzi a coppie. A turno una coppia alla volta sar intervistata dallanimatore. I due ragazzi siederanno uno a fianco dellaltro e di fronte a loro il resto del gruppo. NB. Le domande devono essere fatte a raffica e le risposte devono essere immediate per un effetto pi spontaneo (ad ogni domanda dellanimatore a turno devono rispondere entrambi)! Esempio di intervista:

    1. nome 2. cognome 3. et 4. scuola frequentata 5. sport praticato 6. conosci il tuo compagno di intervista? ci sei mai uscito assieme? 7. conosci i suoi interessi? se s, quali sono? 8. un aggettivo con cui lo definiresti? 9. quale caratteristica di lui apprezzi di pi? 10. fagli un sorriso 11. cosa fai nel tempo libero? 12. credi in Dio? 13. e lui? (il tuo compagno di intervista?) 14. senti mai la solitudine? quando? 15. hai tanti amici? 16. cosa cerchi in un amico? 17. cosa fai per essere tu un buon amico? 18. la cosa che ti pi difficile fare? 19. sai chiedere scusa quando sbagli? 20. la prima cosa che pensi al mattino quando ti svegli 21. l'ultima prima di andare a letto? 22. vai pi d'accordo con mamma o pap? perch? 23. cosa ti piace di pi trovare nelle persone che conosci? 24. cosa ti piace meno? 25. mettetevi in posa per fare una foto! (magari scattatela davvero!potrebbe essere utile

    per creare un album di gruppo!)

    Interrogarsi sulla propria fede: vedi attivit proposte da Attacca bottone, pp.26-27-28 (in particolare la n.3).

  • 23

    Attivit 2 Lobiettivo la scoperta degli atteggiamenti indispensabili per una serena vita di gruppo. Si dividono i ragazzi in gruppetti per stabilire i sei elementi indispensabili per vivere insieme questa avventura, o meglio, i sei modi per vivere serenamente insieme (autenticit, rispetto, disponibilit, collaborazione, impegno, fiducia). Ogni gruppo si riunisce prima singolarmente, poi ci si riunisce tutti assieme per cercare di raggiungere una decisione comune allinterno della trib. Alla fine ognuno dichiara di condividere i sei modi per vivere serenamente insieme e si ripromette di viverli durante lanno (magari si possono scrivere in un cartellone e farli firmare da tutti). Attivit 3 Lobiettivo di questo incontro far conoscere al gruppo i ragazzi delle altre tappe affinch capiscano che non sono i soli a camminare, ma che altri ragazzi come loro hanno deciso di crescere assieme ai Giovanissimi. Si potrebbe organizzare una festa di accoglienza rendendo magari protagonisti nellorganizzazione i ragazzi pi grandi e invitando a partecipare anche gli animatori degli altri gruppi (magari anche ACR) e i responsabili AC parrocchiali in modo che questo momento diventi anche una forma di presentazione dellAzione Cattolica. Attivit 4 Valorizzare la festa delladesione allAC il giorno 8 dicembre. Anche in questo caso si pu prevedere un momento di festa assieme agli altri gruppi (anche Acr e Adulti): potrebbe essere loccasione per coinvolgere i genitori invitandoli oltre che alla Santa Messa anche ad un momento comunitario (magari un pranzo organizzato con la collaborazione di tutti!!) MATERIALI UTILI:

    FILM: CIELO D'OTTOBRE (October sky) Regia: Joe Johnston Anno di uscita: 1999 Tematiche: AMICIZIA che va oltre le difficolt, sogni dei ragazzi, rapporto genitori-figli. Soggetto: Ottobre 1957. Un ragazzino rimane folgorato dall'apparizione di quello Sputnik che, solcando il cielo e l'atmosfera terrestre, avrebbe cambiato i destini del mondo. Nella speranza per lui, figlio di un minatore della West Virginia, di un'esistenza migliore, decide di seguire questo segno del cielo assecondando le sue inclinazioni scientifiche. Le stesse che lo avrebbero portato pi tardi a diventare un celebre ingegnere della Nasa. MATRIX Regia: fratelli Wachowski Anno di uscita: 1999 Tematiche: CHIAMATA, scoperta di s. Soggetto: In un prossimo futuro, un hacker di nome Neo scopre che l'intera vita sulla terra potrebbe essere nient'altro che un'elaborata finzione, creata da una entit artificiale e malevola al fine di tenere buona l'umanit mentre le nostre essenze vitali vengono utilizzate per sostenere la campagna di "Matrix" per la dominazione del mondo "reale". Si unisce cos ai ribelli Morpheus e Trinity nella loro lotta contro "The Matrix".

    CANZONE: Prima di partire per un lungo viaggio di Irene Grandi

    Prima di partire per un lungo viaggio Devi portare con te la voglia di non tornare pi

    Prima di non essere sincera Pensa che ti tradisci solo tu

  • 24

    Prima di partire per un lungo viaggio Porta con te la voglia di non tornare pi

    Prima di non essere d'accordo Prova ad ascoltare un po' di pi

    Prima di non essere da sola

    Prova a pensare se stai bene tu Prima di pretendere qualcosa

    Prova a pensare a quello che dai tu

    Non facile per tutto qui

    Non facile per tutto qui

    Prima di partire per un lungo viaggio

    Porta con te la voglia di adattarti Prima di pretendere l'orgasmo

    Prova solo ad amarti

    Prima di non essere sincera Pensa che ti tradisci solo tu

    Prima di pretendere qualcosa Prova a pensare a quello che dai tu

    Non facile per

    tutto qui Non facile per

    tutto qui

    Non facile per tutto qui

    Prima di pretendere qualcosa Prova a pensare a quello che dai tu

    Commento alla canzone (di don Pino Fanelli per la rivista "Se vuoi": rivista di orientamento per i giovani, ed. Apostoline) Prima di partire per un lungo viaggio: il lungo viaggio pu essere la metafora della nostra vita, che proprio un viaggio con una sua durata pi o meno lunga. Per affrontarla occorre essere ben equipaggiati, cio assumere quelle qualit interiori per viverla in profondit, evitando cos di sprecarla. devi portare con te la voglia di non tornare pi: a volte, nel cammino della vita, abbiamo la tentazione di tornare indietro. I motivi possono essere molteplici: il dubbio di aver sbagliato tutto, la paura davanti alle scelte importanti, il disimpegno e la superficialit Ma chi torna indietro solo uno che fugge alla realt, che non accetta con coraggio le sfide della storia, che non riesce a vedere le difficolt come una chance per un ulteriore passo in avanti, come unoccasione di crescita. Se tu vuoi riuscire nella vira devi imparare ad andare avanti con coraggio, a credere fino in fondo, perch la vita ti insegni che solo non arrendendosi realizzerai te stesso, i tuoi sogni, i tuoi ideali pi veri. prima di non essere sincera / pensa che ti tradisci solo tu: una qualit importante da mettere nella nostra bisaccia la sincerit, che deve caratterizzare le nostre relazioni con gli altri. La mancanza di sincerit un atteggiamento che alla fine si ritorce contro se stessi, perch prima o poi la verit viene a galla. Oggi c davvero bisogno di autenticit e trasparenza nei rapporti sociali, spesso allinsegna della finzione e della pura facciata. Essere sinceri significa far cadere tutte quelle maschere dietro cui, a volte, ci nascondiamo, superare la diffidenza e il pregiudizio che abbiamo verso gli altri, visti spesso come avversari e non come un dono.

  • 25

    prima di non essere daccordo / prova ad ascoltare un po di pi: unaltra qualit importante la capacit di ascolto. A volte, per partito preso, ci arrocchiamo sulle nostre posizioni affermando a tutti i costi il nostro punto di vista, senza nemmeno dare allaltro il tempo e la possibilit di esprimere le sue idee. Siamo presi dalla tentazione di schedare laltro in base al suo passato o alla sua appartenenza sociale, politica o religiosa e pensiamo: Conosciamo tutto di lui non pu dire nulla di nuovo (anche Ges ha sperimentato questo pregiudizio nei suoi confronti, cf Mt 13,53-56). Cos il dialogo si trasforma in monologo, in una difesa ad oltranza delle nostre vedute, nello scontro e nel rifiuto dellaltro. Se, invece, superando il facile pregiudizio e lostinata contrapposizione, imparassimo ad ascoltare un p di pi, il nostro punto di vista si arricchirebbe dellesperienza dellaltro e insieme potremmo arrivare alla verit. prima di non essere da sola / prova a pensare se stai bene tu: la peggiore solitudine che possiamo sperimentare la solitudine dellanima, cio il disagio interiore che la spia di un malessere che ci portiamo dentro. Molti problemi nascono dal fatto che non ci accettiamo per quello che siamo: non accettiamo il nostro passato, i nostri limiti, il nostro corpo. E allora viviamo in conflitto con noi stessi. A volte per superare questo disagio cerchiamo il rifugio nelle relazioni sociali, nello stare insieme, finendo in questo modo solo ad evadere il problema. Per star bene con gli altri devi prima star bene con te stesso, riconciliarti con la vita, accettare i tuoi difetti, ma anche prendere coscienza dei tuoi doni e della ricchezza che ti porti dentro. Devi prenderti a cuore, avere cura di te stesso, coltivare la vita interiore, regalarti tempo Solo cos il tuo stare con gli altri ti aiuter veramente a crescere e ad essere sempre pi te stesso. prima di pretendere qualcosa / prova a pensare a quello che dai tu: siamo tutti debitori verso la vita. Fin da bambini siamo abituati a ricevere, a volte a pretendere tutto, ma arriva il momento in cui siamo invitati a dare qualcosa di noi stessi. Non possiamo vivere da parassiti! Il mondo del terzo millennio ha bisogno della nostra creativit, del nostro entusiasmo, delle nostre forze fisiche, intellettuali e spirituali per crescere, per diventare sempre pi una grande famiglia, perch il progresso si trasformi in benessere per tutti, in solidariet. SIAMO DEBITORI VERSO TUTTI. Ci significa che dobbiamo passare dalla logica dellavere alla logica del dare, del condividere. E lesperienza cinsegna che nel momento in cui do ricevo pi di quanto ho dato, perch si crea un effetto boomerang: il bene che faccio in qualche modo mi ritorna! Non facile per tutto qui: assumere questo stile di vita non certamente facile, ma possibile basta crederci! Il coraggio di guardare avanti, la sincerit, lascolto (di te, degli altri, di Dio), la cura di te stesso, la capacit di donare sono tutte qualit di cui non puoi fare a meno. E allora non aver paura di metterle nella tua bisaccia: ti aiuteranno a raggiungere la mta di quel lungo e grande viaggio che la tua vita; dandoti, alla fine, la certezza di non aver vissuto invano. La canzone pu essere utilizzata per presentare lattivit dellanno, fissare i momenti importanti del gruppo e le sue caratteristiche fondamentali.

  • 26

    MODULO 2: SMS (SOTTO MENTITE SPOGLIE)

    TEMA:

    In questa et i ragazzi ampliano le proprie conoscenze, scelgono gli amici, cambiano scuola e iniziano a cambiare il loro modo di rapportarsi con altre persone che hanno esperienze e idee diverse. Questo porta i ragazzi a mettere in discussione se stessi, alla ricerca di una identit che corrisponda ai loro desideri e sentimenti pi profondi, ma che sia anche accettata e valorizzata dagli altri. In questa fase, allora, quanto pesano le maschere che uno pu indossare per farsi accettare o i pregiudizi che vengono appiccicati come delle etichette sugli altri? Partendo dallanalisi degli SMS come via di comunicazione prevalente e al tempo stesso problematica (in quanto limita il dialogo a poche parole, facilmente fraintendibili), riflettere sullautenticit dei nostri rapporti, ponendo una particolare attenzione a quanto i pregiudizi e gli atteggiamenti di sospetto reciproco possano limitare le relazioni, rendendole meno vere. OBIETTIVI:

    - Imparare a stare dentro le relazioni in modo autentico: essere se stessi cercando di presentarci per ci che siamo.

    - Prendere coscienza di quanto i miei pregiudizi condizionano le relazioni con gli altri. - Imparare a costruire le relazioni in modo personale e autentico, maturando una pi

    profonda capacit dascolto dellaltro. - Sviluppare la capacit di riconoscere le differenze reciproche e valorizzare lunicit di

    ogni persona. FAI CLICK:

    - Come animatore, costruisco una relazione personale con i ragazzi? Mi metto in gioco con sincerit?

    - Che dinamiche comunicative ci sono nel gruppo? I ragazzi si ascoltano? Si parlano? Vivono una relazione che li coinvolge tutti positivamente?

    - Come il nostro modo di comunicare influenza il valore delle nostre relazioni? - Ci sono, nel gruppo, dinamiche di esclusione o di etichettamento? - Come esprimono i ragazzi i loro sentimenti? Riescono ad esprimerli con serenit davanti

    ai loro amici?

    ICONA BIBLICA: Marco 2, 13-17 (Chiamata di Levi e pasto con i peccatori) Commento al Vangelo: Perfino una passeggiata lungo il lago diventa per Ges unoccasione per fare del bene, per cambiare la vita ad una persona. Levi, esattore delle tasse, seduto al suo solito banco, in una citt come Cafarnao, lungo il lago di Galilea, citt di commerci marittimi. Tutti sappiamo comerano considerati gli esattori delle tasse, pubblici peccatori o pi semplicemente appunto, pubblicani. Temuti ed odiati nello stesso tempo, per il loro potere e per lodiosa collaborazione con limpero straniero di Roma. Chi entrava a casa di un pubblicano era ritenuto un peccatore come loro, un contaminato. Ges non accetta questi muri costruiti ad arte dagli uomini, fatti per isolare e giudicare, Ges guarda Levi e lo chiama: Seguimi. Cafarnao era una piccola cittadina, le notizie giravano in fretta. Forse Levi era tra la folla fuori dalla casa di Pietro quando Ges aveva guarito la suocera del discepolo, pu aver assistito al miracolo del paralitico, comunque presumibile che ne avesse sentito parlare di questo maestro di Nazaret. Magari Levi sentiva linsofferenza per la propria vita, ma non ne aveva avuto, fino a quel momento, la voglia o la possibilit di cambiarla. Ora, Ges in persona glielo chiedeva, in quella parola Seguimi ci stava la possibilit di un nuovo inizio.

  • Come reagisce Levi? Lo capiamo subito: scoppia di gioia! Quando non stai pi nella pelle per qualcosa di grande che ti capitato, corri a condividere la tua gioia per le strade, con i tuoi amici. Cos la sera di quel giorno in casa Levi viene organizzata una festa di amici e gli amici di Levi non potevano che essere tutti pubblici peccatori come lui. Prima era da solo Levi, ora gi un discepolo di Ges. Senza volerlo Ges si trova davanti un numero cospicuo di altri disperati che hanno bisogno di un vnuovo da guardare, di qualcuno che ascolti le loro sofferenze senza posare occhi di giudizio su di loro.Levi: chi lavrebbe mai detto? della misericordia di Dio nei confronti di tanti altriDalla luminosit di questincontro alle chiacchiere oscure dei dottori della legge.fatte in maniera indiretta, non in faccia.una casa di peccatori che stanno facendo festa perhanno bisogno di questo Nazareno, sono gi giusti, loro.che stanno provando per questo branco di fannulloni in festa e mandano a dire, attraverso i discepoli di Ges, che non conveniente per Ges stare con quella compagnia di peccatori, tempo perso! Quante volte sentiamo dire tanto quella persona non cambiaaiutare quellaltro la legge della convenienza! Per convenienza non vogliamo disturbarecoscienze, per convenienza meglio tacere le ingiustizie, per convenienza meglio pensare prima a me stesso e poi agli altriMa che cosa conviene veramente?!difendono da scomode scelte verso il nostro prossimo e Dio, oppure fare quello che giusto fare: combattere il male con una massiccia dose di fiducia, non spegnere mai la speranza del cambiamento. Ges conosce solo questa possibilit: non emarginando il malapprovate analisi) che si realizza il regno di Dio, ma avvicinando i peccatori per guardare assieme un nuovo orizzonte, verso cui camminare fianco a fianco.Cos Ges cambia il mondo a partire da un cuore risollevato, quello di Levi. Da quel giorno, Levi sar Matteo, che significa dono di Dio: per dono Dio cambia la tua vita.

    PER LA PREGHIERA PERSONALE E DI GRUPPO:

    vieni

    quanti attentano alla mia vita.Retrocedano e siano svergognati

    quanti vogliono la mia rovina.Per la vergogna si volgano indietro

    dicano sempre: Dio grande

    27

    Lo capiamo subito: scoppia di gioia! Quando non stai pi nella pelle per qualcosa di grande che ti capitato, corri a condividere la tua gioia per le strade, con i tuoi

    Cos la sera di quel giorno in casa una festa di

    amici e gli amici di Levi non potevano che essere tutti pubblici

    Prima era da solo Levi, ora gi Senza

    volerlo Ges si trova davanti un numero cospicuo di altri disperati che hanno bisogno di un volto nuovo da guardare, di qualcuno che ascolti le loro sofferenze senza posare occhi di giudizio su di loro.

    Era seduto da solo nel suo banco di imposte, ora testimone della misericordia di Dio nei confronti di tanti altri suoi amici. Dalla luminosit di questincontro alle chiacchiere oscure dei dottori della legge.fatte in maniera indiretta, non in faccia. Non vanno da Ges, del resto non possono entrare in una casa di peccatori che stanno facendo festa per una gioia incolmabile, anche perch non hanno bisogno di questo Nazareno, sono gi giusti, loro. Non possono tenersi dentro la rabbia che stanno provando per questo branco di fannulloni in festa e mandano a dire, attraverso i

    conveniente per Ges stare con quella compagnia di peccatori,

    Quante volte sentiamo dire tanto quella persona non cambia non conviene dire questo o la legge della convenienza! Per convenienza non vogliamo disturbare

    coscienze, per convenienza meglio tacere le ingiustizie, per convenienza meglio pensare prima a me stesso e poi agli altri la convenienza della tiepidezza! Ma che cosa conviene veramente?! Trincerarsi dietro a convenienti luoghi comuni che ci

    ndono da scomode scelte verso il nostro prossimo e Dio, oppure fare quello che giusto fare: combattere il male con una massiccia dose di fiducia, non spegnere mai la speranza del

    Ges conosce solo questa possibilit: non emarginando il male (magari con serie ed approvate analisi) che si realizza il regno di Dio, ma avvicinando i peccatori per guardare assieme un nuovo orizzonte, verso cui camminare fianco a fianco. Cos Ges cambia il mondo a partire da un cuore risollevato, quello di Levi. Da quel giorno, Levi sar Matteo, che significa dono di Dio: per dono Dio cambia la tua vita.

    PER LA PREGHIERA PERSONALE E DI GRUPPO:

    Salmo 70

    Vieni a salvarmi, o Dio, vieni presto, Signore, in mio aiuto.

    Siano confusi e arrossiscano quanti attentano alla mia vita.

    Retrocedano e siano svergognati quanti vogliono la mia rovina.

    Per la vergogna si volgano indietro quelli che mi deridono.

    Gioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano;

    dicano sempre: Dio grande

    Era seduto da solo nel suo banco di imposte, ora testimone

    Dalla luminosit di questincontro alle chiacchiere oscure dei dottori della legge. Oscure perch Non vanno da Ges, del resto non possono entrare in

    una gioia incolmabile, anche perch non Non possono tenersi dentro la rabbia

    che stanno provando per questo branco di fannulloni in festa e mandano a dire, attraverso i conveniente per Ges stare con quella compagnia di peccatori,

    non conviene dire questo o la legge della convenienza! Per convenienza non vogliamo disturbare le

    coscienze, per convenienza meglio tacere le ingiustizie, per convenienza meglio pensare

    convenienti luoghi comuni che ci ndono da scomode scelte verso il nostro prossimo e Dio, oppure fare quello che giusto

    fare: combattere il male con una massiccia dose di fiducia, non spegnere mai la speranza del

    e (magari con serie ed approvate analisi) che si realizza il regno di Dio, ma avvicinando i peccatori per guardare

    Cos Ges cambia il mondo a partire da un cuore risollevato, quello di Levi. Da quel giorno, Levi sar Matteo, che significa dono di Dio: per dono Dio cambia la tua vita.

  • quelli che amano la tua salvezza.

    tu sei mio aiuto e mio salvatore;

    Attualizzazione del S

    perch da sono ostacolato ed emarginato.

    che mi calunniano e deridono.

    Fa che abbia modo di ricredersi

    chi contrasta le mie idee e il mio impegno.

    Diventi questo motivoper gli amici che mi stanno sostenendo

    e per tutti i servitori della verit.

    coloro che sperano in te con cuore limpido.

    Veramente grande il Signore,fedele e

    E di me, tuo discepolo, abbi curain questa vita carica di amarezze,

    negli alti e bassi del mio cuore fragile.

    Solo da te aspetto una ricompensa:gustare il tuo amore di tenerezza

    che mi rassereni e mi riempia di gioia. Preghiera

    O Signore, fa' di me uno strumento della tua pacech'io porti l'amore; dov' offesa ch'io porti il perdonodiscordia ch'io porti l'unione; dovdov' errore ch'io porti la verit; dsperanza; dov' tristezza ch'io porti la gioia; porti la luce. Oh! Maestro, fa' che io non cerchi tanto: aconsolato, quanto a consolare; comprendere; ad essere amato, quanto ad amareche si riceve Perdonando che si risuscita a Vita Eterna.

    San Francesco

    28

    quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono povero e infelice,

    vieni presto, mio Dio; tu sei mio aiuto e mio salvatore;

    Signore, non tardare.

    Attualizzazione del Salmo

    Signore, portami soccorso perch da troppo tempo ormai sono ostacolato ed emarginato.

    Umilia Signore e da torto

    a tutti gli arroganti che mi calunniano e deridono.

    Fa che abbia modo di ricredersi

    chi mi accusa e condanna, chi contrasta le mie idee e il mio impegno.

    Diventi questo motivo di gioia

    per gli amici che mi stanno sostenendo e per tutti i servitori della verit.

    Rafforzino la loro fede

    i discepoli della tua Parola, coloro che sperano in te con cuore limpido.

    Torneranno allora a cantare:

    Veramente grande il Signore, fedele e paziente il suo amore!.

    E di me, tuo discepolo, abbi cura in questa vita carica di amarezze,

    negli alti e bassi del mio cuore fragile.

    Solo da te aspetto una ricompensa: gustare il tuo amore di tenerezza

    che mi rassereni e mi riempia di gioia.

    O Signore, fa' di me uno strumento della tua pace. Dov' odio ov' offesa ch'io porti il perdono; dov'

    ov' dubbio ch'io porti la fede; errore ch'io porti la verit; dov' disperazione ch'io porti la

    ov' tristezza ch'io porti la gioia; dov' tenebra ch'io , fa' che io non cerchi tanto: ad essere

    ad essere compreso, quanto a d essere amato, quanto ad amare. Poich Dando

    he si riceve Perdonando che si perdonati, Morendo, che si

  • 29

    Riflessione Nella vita terrena dopo laffetto dei genitori e sorelle uno degli affetti pi belli quello dellamicizia: ed io ogni giorno dovrei ringraziare Dio perch mi ha dato amici cos buoni ed amiche che formano per me una guida preziosa, per tutta la mia vita. Le amicizie terrene producono al nostro cuore dolori per lallontanamento di coloro che amiamo, ma io vorrei che noi giurassimo un patto che non conosce confini terreni n limiti temporali: lunione nella preghiera. Pier Giorgio Frassati

    ATTIVIT:

    Attivit 1 Lo scopo dellattivit analizzare come i ragazzi utilizzano il cellulare e quale utilizzo scelgono come prioritario. Lanimatore fornisce un ipotetico credito iniziale che i ragazzi avranno nel cellulare e ciascuno dovr decidere come usufruirne: inviare un SMS, fare una chiamata urgente, una chiamata ad un amico a sua scelta. Si potrebbe dividere lattivit in diverse situazioni, sempre pi problematiche. Per esempio, si potrebbe cominciare dicendo ai ragazzi di trovarsi in un parco, poi in un supermercato, poi a scuola, poi in un grattacielo avvolto dalle fiamme. Ovviamente il credito viene fissato allinizio e quello rimane. Nel mezzo dellincendio qualcuno potrebbe rimanere senza credito I ragazzi si presteranno il cellulare? Attivit 2 Questa attivit ha lo scopo di stimolare il dialogo tra i ragazzi del gruppo, lo scambio di opinioni e lascolto reciproco. Si dividono i ragazzi in due gruppi che si dispongono in cerchi concentrici, che ruotano. I ragazzi devono reciprocamente comunicare le proprie impressioni, opinioni con la persona che di volta in volta hanno di fronte (caratteristiche fisiche, qualit, pregi, ) Si pu pure avere un confronto reciproco inerente allargomento affrontato (lanimatore prepara delle domande accattivanti). MATERIALI UTILI:

    FILM: PHILADELPHIA di Jonathan Demme, 1993 Trama: A Philadelphia un giovane e brillante avvocato che ha per anni nascosto la sua omosessualit finisce per essere licenziato quando un collega si accorge che ha contratto l'Aids. Comincia cos il suo calvario alla ricerca di un avvocato per far valere le sue ragioni e riconquistare la dignit che gli dovuta. Domande per la discussione: Quali sono i miei pregiudizi verso certe categorie di persone? Con quali criteri scelgo i miei amici? In riferimento allicona biblica: sono tra i giusti o i malati? Con quale personaggio del Vangelo appena letto mi identifico?

  • 30

    MODULO 3: I-POD TEMA: Vedere ragazzi che si isolano dagli altri con le cuffiette potrebbe anche essere letto come il bisogno di staccarsi dal mondo per fare spazio a se stessi, e la loro musica che ascoltano potrebbe essere come uno specchio in cui i ragazzi si riflettono per capire chi sono veramente. Capire chi si veramente e dedicarsi del tempo per star da soli sono cose importanti, ma non bastano. Ci vuole il confronto con gli altri, stare da soli non deve voler dire isolarsi. Nel momento in cui sono insieme agli altri, per, spesso i giovanissimi, come Bartimeo, protagonista dellicona biblica di questo modulo, vivono chiusi nel loro mantello, un po per ripararsi e un po per non mostrarsi come sono realmente. In questo modulo si cerca di aiutare i ragazzi a conoscersi, a liberarsi gradualmente da quel mantello che racchiude la preoccupazione: che cosa diranno gli altri?. OBIETTIVI:

    - Conoscere se stessi cercando di capire quali sono i propri bisogni, valori e ideali. - Consolidare la fiducia in se stessi. - Capire che il gruppo di Ac un luogo in cui ognuno viene preso in considerazione e pu

    essere se stesso, liberamente. FAI CLICK:

    - Come animatore riesco ad esprimermi liberamente nel gruppo e permetto a tutti i ragazzi di esprimersi liberamente?

    - Cosa faccio nel gruppo per aumentare la fiducia dei ragazzi in loro stessi? - Chi sono i ragazzi che ho nel gruppo? - Quanto si conoscono i ragazzi tra di loro? - Che grado di fiducia hanno in loro stessi? (Che immagine hanno di loro stessi? Cosa

    pensano di loro stessi? Quanto si fanno influenzare dal giudizio degli altri? Quanto sono liberi di esprimersi nel gruppo o quanto si mascherano?)

    - Per i ragazzi pi importante lessere o lapparire? Quanto si lasciano influenzare dai giudizi degli altri e dalle mode? Quanto si lasciano influenzare dai messaggi TV e pubblicitari?

    - Quali strategie utilizzano i ragazzi per aumentare la fiducia in se stessi? ICONA BIBLICA: Marco 10, 46-52 (Il cieco alluscita di Gerico) Commento al Vangelo: Gerico: gi dagli imponenti resti capiamo oggi limportanza e lantica fondazione di questa citt, situata nel deserto di Giuda, tra il fiume Giordano che l vicino sfocia nel mar Morto e la catena dei monti su cui si trova la citt di Gerusalemme. Tappa obbligata per le carovane che dalla valle del Giordano volevano salire a Gerusalemme, che dista 28 Km. Ges, dopo essersi fermato per un po in questa citt, sta per partire verso la citt Santa. Marco ci aveva abituato ad un Ges sul mare di Galilea, in sinagoga o per case, qui invece c la strada. Sulla strada Ges poco prima aveva interrogato i suoi discepoli (8, 27), un cieco ora lo chiama sulla strada e, dopo la guarigione, comincer a seguirlo per strada (10, 52). Un Ges che sta andando incontro al compimento della sua vita a Gerusalemme e che in questo cieco guarito vede il discepolo perfetto che lo segue sul cammino della croce. Bartimeo, cio in ebraico figlio di Timeo ricorda Marco, sta seduto a chiedere la carit, lungo la strada. Probabilmente aveva sentito parlare del nazareno, dei miracoli compiuti da lui, ma ora per la prima volta, nella confusione di gente che attornia Ges e parla di lui, ha la possibilit di incontrarlo, veramente! Come fare per farsi sentire? Comincia ad urlare pi volte e forte Figlio di Davide, abbi piet di me. Il titolo Figlio di Davide lo troviamo qui in Marco per la prima volta, ma non una novit per la storia di salvezza del popolo ebraico: si aspettava da tempo un Messia discendente dalla

  • famiglia di Davide. Questa certezza si fondava sulla profezia che Natan aveva fatto a Davide: La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempreappellativo Figlio di Davide aveva preso un significato politico e significava: restauratore deRegno di Davide contro i pagani.Titolo pericoloso, ma un Ges che sta andando a Gerusalemme, ne ben consapevole.E la gente che faceva ressa attorno a Ges?Incarna la perfetta duttilit, come oggi del resto: un giorno la nostra nazionale di calcio buttare per i pi, il giorno dopo vince e allora tutti ad esaltarla!Cos dapp