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Le origini dell’albero di Natale 2 La città smemorata 2 L’anno Pastorale 2013 3 Le celebrazioni del Natale 2013 3 Visita Pastorale del Nostro Vescovo 3 Eventi programmati del Nuovo Anno 4 Dicembre 2013 Dicembre 2013 Dicembre 2013 Dicembre 2013 Sommario Carissimi amici, eccoci arrivati insieme, ancora una volta, dinanzi alla grotta di Betlem- me. Qualcuno di noi vi è arrivato con la stanchezza di chi ha camminato troppo e a lungo senza fermarsi mai, qualcuno con la gioia e la frenesia di chi attendeva da molto una notizia di vita, qualcun altro ancora con la fatica dei propri peccati, di quelli commessi, come di quelli subiti. Per tut- ti, per ciascuno in quella grotta accade qualcosa di inedito, di nuovo: Dio prende carne. Prende la tua carne. Diventa bam- bino. Sceglie di es- sere uomo. Vedete, non si tratta di una allegra e benevola finzione: Dio, in Ge- sù, sceglie davvero di abitare le nostre vite e le nostre sto- rie, mette in conto la possibilità di soffrire, di subire l’ingiustizia e l’assurdità del male, sceglie di gioire e di sperare con un cuore d’uomo. Prende la nostra car- ne. Si unisce a noi nel bene e nel male della nostra storia. Mescola il suo sangue al nostro: diventa nostro fratello, amico, compagno. Insomma ci comunica il suo amore folle! È per accogliere quest’amore che siamo insieme, ancora una volta, dinanzi alla grotta di Betlemme. Ma guai a noi fratelli e sorelle se il Natale si fermasse alle soglie di questa grotta senza guardare oltre. L’Avvento e il Natale ci dicono che Colui che è venuto, verrà! Colui che è nato nella carne, tornerà nella gloria! Il Natale ci grida la speranza e ridesta in noi l’attesa del Signore! Si, figli miei, il Signore viene. Non ci abbandona. La crisi, il male, la guerra, il bioci- dio, la criminalità organizzata prima o poi passeranno. Ma Lui no! Lui non passa! Lui è Colui che è venuto, viene e verrà! Lui è colui che ci salva dal non senso, dal sentirci meteore im- pazzite nel caos della storia. Lui è colui che ci dice il senso della storia, un senso così profondo da poter es- sere racchiuso in una sola parola, la più semplice e la più bella: amore. Allora non disperiamo. Allora impegnamoci a crescere nell’amore. Soprattutto verso i piccoli e i poveri. Ri- prendiamo il cammino della vita sapendo che solo l’amore resta e che solo sull’amore conviene costruire. E l’amore richiede impe- gno, sacrificio, pazien- za, coraggio. Chi non si decide per l’amore, chi non accoglie i po- veri e i piccoli non ha diritto a festeggiare il Natale. Un noto scrit- tore, Curzio Malaparte, affermava: «Vorrei che il giorno di Natale il pa- nettone diventasse carne dolente sotto il nostro coltello, che il vino diventasse sangue e avessimo tutti, per un istante, l'orrore del mondo in bocca. Vorrei che il giorno di Natale i no- stri bambini ci appa- rissero all'improvviso come saranno doma- ni, fra alcuni anni, se non oseremo ribellarci contro il male che ci minaccia: poveri corpi straziati, abbandonati nel fango rosso di un campo di batta- glia. Vorrei che la notte di Natale, in tutte le chiese del mondo, un povero prete si levasse gridando: "Via da questa culla, vigliacchi, andate a casa vostra a piangere sulle culle dei nostri figli! Se il mondo soffre, è anche per colpa vostra, che non osate difendere la giustizia e la bontà fino in fondo! Via da questa culla, ipocriti: questo bam- bino, che è nato per salvare il mondo, ha nausea e pietà di voi!». Carissimi, scusatemi i toni forti, ma come vostro Pastore vorrei che insie- me dinanzi alla culla di Betlemme, in attesa del Signore che viene, con la nostra decisione e il nostro impegno ad amare, il Bambino divino avesse per voi un sorriso benevolo e di miseri- cordia e non uno sguar- do di giudizio verso le nostre ipocrisie. Tutto qui. Decidiamoci per il bene, per la giustizia, per il perdono e la pa- ce. E allora sarà Nata- le. E allora saremo feli- ci. Qui nel tempo. Nell’eternità. Vi benedico uno ad uno, soprattutto chi soffre ed è nella malat- tia e a ciascuno di voi dico: ti voglio bene! Buon Natale! Il vostro parroco don Marco Bollettino informativo della Comunità Parrocchiale S. Alfonso Maria de’ Liguori - Castello di Monteleone Via Castel Belvedere, 323 80016 Castello di Monteleone - Marano di Napoli (NA) tel. e fax 081 57.63.214 - email: [email protected] Giorni Feriali 18:30 Giorni Festivi 09:00 11:00 18:30

Camminiamo insieme - Dicembre 2013

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Giornalino della Parrocchia S.Alfonso Maria de' Liguori di Castello Monteleone (Fraz. di Marano di Napoli - NA).

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Page 1: Camminiamo insieme - Dicembre 2013

Le origini dell’albero di Natale 2

La città smemorata 2

L’anno Pastorale 2013 3

Le celebrazioni del Natale 2013 3

Visita Pastorale del Nostro Vescovo 3

Eventi programmati del Nuovo Anno 4

Dicembre 2013Dicembre 2013Dicembre 2013Dicembre 2013

Sommario

Carissimi amici,

eccoci arrivati insieme, ancora una volta, dinanzi alla grotta di Betlem-me. Qualcuno di noi vi è arrivato con la stanchezza di chi ha camminato troppo e a lungo senza fermarsi mai, qualcuno con la gioia e la frenesia di chi attendeva da molto una notizia di vita, qualcun altro ancora con la fatica dei propri peccati, di quelli commessi, come di quelli subiti. Per tut-ti, per ciascuno in quella grotta accade qualcosa di inedito, di nuovo: Dio prende carne. Prende la tua carne. Diventa bam-bino. Sceglie di es-sere uomo. Vedete, non si tratta di una allegra e benevola finzione: Dio, in Ge-sù, sceglie davvero di abitare le nostre vite e le nostre sto-rie, mette in conto la possibilità di soffrire, di subire l’ingiustizia e l’assurdità del male, sceglie di gioire e di sperare con un cuore d’uomo. Prende la nostra car-ne. Si unisce a noi nel bene e nel male della nostra storia. Mescola il suo sangue al nostro: diventa nostro fratello, amico, compagno. Insomma ci comunica il suo amore folle! È per accogliere quest’amore che siamo insieme, ancora una volta, dinanzi alla grotta di Betlemme. Ma guai a noi fratelli e sorelle se il Natale si fermasse alle soglie di questa grotta senza guardare oltre. L’Avvento e il Natale ci dicono che Colui che è venuto, verrà! Colui che è nato nella carne, tornerà nella gloria! Il Natale ci grida la speranza e ridesta in noi l’attesa del Signore! Si, figli miei, il Signore viene. Non ci abbandona. La crisi, il male, la guerra, il bioci-

dio, la criminalità organizzata prima o poi passeranno. Ma Lui no! Lui non passa! Lui è Colui che è venuto, viene e verrà! Lui è colui che ci salva dal non senso, dal sentirci meteore im-pazzite nel caos della storia. Lui è colui che ci dice il senso della storia, un senso così profondo da poter es-sere racchiuso in una sola parola, la più semplice e la più bella: amore.

Allora non disperiamo. Allora impegnamoci a crescere nell’amore. Soprattutto verso i piccoli e i poveri. Ri-prendiamo il cammino della vita sapendo che solo l’amore resta e che solo sull’amore conviene costruire. E l’amore richiede impe-gno, sacrificio, pazien-za, coraggio. Chi non si decide per l’amore, chi non accoglie i po-veri e i piccoli non ha diritto a festeggiare il Natale. Un noto scrit-

tore, Curzio Malaparte, affermava: «Vorrei che il giorno di Natale il pa-nettone diventasse carne dolente sotto il nostro coltello, che il vino diventasse sangue e avessimo tutti, per un istante, l'orrore del mondo in bocca. Vorrei che il giorno di Natale i no-stri bambini ci appa-rissero all'improvviso come saranno doma-ni, fra alcuni anni, se non oseremo ribellarci contro il male che ci minaccia: poveri corpi straziati, abbandonati nel fango rosso di un campo di batta-glia. Vorrei che la notte di Natale, in tutte le chiese del mondo, un povero prete si levasse gridando: "Via da

questa culla, vigliacchi, andate a casa vostra a piangere sulle culle dei nostri figli! Se il mondo soffre, è anche per colpa vostra, che non osate difendere la giustizia e la bontà fino in fondo! Via da questa culla, ipocriti: questo bam-bino, che è nato per salvare il mondo, ha nausea e pietà di voi!».

Carissimi, scusatemi i toni forti, ma come vostro Pastore vorrei che insie-me dinanzi alla culla di Betlemme, in attesa del Signore che viene, con la nostra decisione e il nostro impegno ad amare, il Bambino divino avesse per voi un sorriso benevolo e di miseri-

cordia e non uno sguar-do di giudizio verso le nostre ipocrisie. Tutto qui. Decidiamoci per il bene, per la giustizia, per il perdono e la pa-ce. E allora sarà Nata-le. E allora saremo feli-ci. Qui nel tempo. Nell’eternità.

Vi benedico uno ad uno, soprattutto chi soffre ed è nella malat-tia e a ciascuno di voi dico: ti voglio bene!

Buon Natale!

Il vostro parroco

don Marco

Bollettino informativo della Comunità Parrocchiale

S. Alfonso Maria de’ Liguori - Castello di Monteleone

Via Castel Belvedere, 323 80016 Castello di Monteleone - Marano di Napoli (NA) tel. e fax 081 57.63.214 - email: [email protected]

Giorni Feriali 18:30

Giorni Festivi 09:00 11:00 18:30

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stanchezza cominciò a subentrare ed il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco. L'albero, intenerito-si, abbassò i suoi rami fino a far tocca-re loro il suolo, sì da proteggere il bam-bino dalla neve e dal freddo.

La mattina dopo il bimbo si destò, udì da lontano le voci degli abitanti del vil-laggio che si erano messi a cercarlo, e, uscito dal suo riparo, poté riabbraccia-re i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo

che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, aveva formato dei festo-ni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole dell'alba, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incom-parabile. In ricordo dell’accaduto l'abe-te venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addob-bato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. E da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno conservato la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.

Antonio Galasso

La tradizione dell'albero di Natale, come quella del Presepe, ha origini antichissime. Si fa infatti risalire all’anno 720, quando il missionario San Bonifacio, incontrando i pagani tede-schi, indicò in un giovane pino il simbo-lo a cui il popolo tedesco avrebbe do-vuto guardare: sempre verde, anche in pieno inverno.

Così come lo conosciamo noi, però, l’albero di Natale fu introdotto più recentemente, nel 1611.

Si racconta che la duchessa di Brieg, in Germania, avesse già preparato tutto nel suo castello per festeggiare il Natale, quando notò che un angolo del salone appariva vuoto.

Uscì allora nel parco per cercare qual-cosa di adatto e trovò un piccolo abe-te. Lo fece trapiantare in un vaso e trasferire nel salone.

Nella tradizione cristiana l'albero di Natale è "l'albero cosmico", cioè la manifestazione divina del Cosmo, dove le luci rappresentano Cristo che illu-mina l'umanità (in quanto Gesù è la luce del Cosmo) e i doni e le decora-zioni simboleggiano la sua generosità verso gli uomini.

Ma fra le tante leggende sulle origini dell’albero di Natale, quella che pre-ferisco non ha né fondamenti storici ne’ geografici precisi.

Essa narra che in un villaggio di cam-pagna, il pomeriggio della Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione. Si attardò più del previsto e non si accorse che stava facendo buio. Cominciò nel frattempo a cadere una fitta neve. In quelle condizioni il ragazzino non seppe ritrovare la stra-da per tornare a casa, e, sentitosi assalito dall'angoscia, pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.

Mentre vagava nel bosco sempre più scoraggiato, vide ad un certo punto un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto i suoi rami: era un abete. La

Una volta, in una piccola città, uguale a tante altre, cominciarono a succedere dei fatti strani.

I bambini dimenticavano di fare i compi-ti, i grandi si dimenticavano di togliersi le scarpe prima di andare a dormire, nessuno si salutava più.

Le porte della chiesa rimanevano chiuse. Le campane non suonavano più. Nessu-no sapeva p iù le p regh iere. Un lunedì mattina, però, un maestro domandò ai suoi alunni: "Perché ieri non siete venuti a scuola?"

"Ma ieri era domenica!" risposero gli scolari, "La domenica non c'è scuola". "Perché?", chiese il maestro.

Gli alunni non seppero che cosa rispon-dere.

Si avvicinava il Natale.

"Perché suonano questa musica dolce?".

"Perché sull'albero ci sono le candele?".

Nessuno lo sapeva.

Due amici avevano litigato: si erano insultati fino a diventare rauchi. "Ora non ho più nessun amico", pensava tri-stemente uno di loro il giorno dopo. E non sapeva che cosa fare.

La piccola città si faceva sempre più grigia e triste. La gente diventava ogni giorno più egoista e l it igiosa. "Ho l'impressione di aver dimenticato qualcosa", ripetevano tutti.

Un giorno soffiava un forte vento tra i tetti, così forte da smuovere le campane della chiesa.

La campana più piccola suonò. Improvvisamente la gente si fermò e guardò in alto. E un uomo per tutti e-sclamò: "Ecco che cosa abbiamo dimen-ticato: Dio!".

Se c'è speranza in questo mondo è solo perché risuona ancora il nome di Dio. Milioni e milioni di persone gettano su questo nome le gioie e le paure della propri a esistenza. E' l'unico nome che porta su di sé il peso dell'umanità e che dà un senso a tutto.

Anche per questo non possiamo rinun-ciare a pronunciarlo con rispetto e fidu-cia.

Bruno Ferrero

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Il nostro Vescovo, Gennaro Pascarella

nella Solennità di Nostro Signore Gesù

Cristo Re dell’Universo, ha annunciato di

dare inizio alla Visita Pastorale. Giovanni

Paolo II definiva la Visita Pastorale “un

autentico tempo di grazia, anzi unico, in

ordine all’incontro e al dialogo del Vesco-

vo con i fedeli, in quanto si mostra qual è,

un segno della presenza del Signore che

visita il suo popolo nella pace”.

Il Vescovo resterà nelle comunità par-

rocchiali una settimana circa, nella quale

vorrà ravvivare la memoria del Sinodo,

ma anche cogliere un’opportunità per leg-

Dal 1° gennaio si sono aggiunti alla nostra comunità mediante il Sacra-mento del Battesimo 25 bambini; si sono accostati al Sacramento dell’Eucarestia 39 ragazzi; hanno ricevuto il Sacramento della Cresima 23 giovani e si sono uniti nel sacra-mento del Matrimoni 8 coppie. Diamo lode al Signore perchè ci renda sem-pre pietre vive nella sua Chiesa.

Martedì 31 dicembre 2013 alle ore 17.30 celebreremo la Santa Messa di ringraziamento nella quale ricorde-remo tutti i nostri cari fratelli e sorel-le che in questo anno ci hanno pre-ceduto nella Gerusalemme Celeste; in modo particolare: Anna Pennac-chio, Maria Palumbo, Vincenzo Scic-cone, Francesco Sommella, Maria Stella Fantuzzi, Antonietta Paraglio-la, Grazia Di Paola, Tobia Simeoli, Raffaela Paragliola.

gere il presente che viviamo nella

prospettiva del futuro che ci sarà

donato. Durante la Visita, oltre ai

vari momenti liturgici e agli incontri

con le varie realtà parrocchiali, il

Vescovo incontrerà ammalati e per-

sone ferite in vario modo dalla vita.

Nella nostra parrocchia verrà da

Sabato 29 marzo a Domenica 5

aprile 2014.

Il programma dettagliato con i

relativi impegni verrà distribuito

nelle domeniche precedenti.

Domenica 29 e Lunedì 30 Dicembre

Presepe vivente del ‘700 Napoletano

Nel piazzale della parrocchia, dalle ore 19:00 alle 22:00

Martedì 31 Dicembre

S.Messa di ringraziamento

di fine anno

con il canto del Te Deum

Ore 17:30

Mercoledì 1 Gennaio 2014

Solennità

Maria SS. Madre di Dio

Orari SS. Messe

11:00 - 18:30

Lunedì 6 Gennaio 2014

Epifania del Signore

Orari SS. Messe

9:00 - 11:00 - 18:30

Mercoledì 25 Dicembre

Natale del Signore

Orari SS. Messe

9:00 - 11:00 - 18:30

Martedì 24 Dicembre

Santa Veglia

Ore 23:45

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AD USO INTERNO DELLA COMUNITA' PARROCCHIALE

DI S. ALFONSO MARIA DE’ LIGUORI

Castello di Monteleone Marano di Napoli (NA)

[email protected]

Responsabile di Redazione :

don Marco Montella

Hanno collaborato a questo numero : Bruno Ferrero e Antonio Galasso

Disegni: Qumran2 Impaginazione: Antonio Galasso

Link per questa pubblicazione:

http://en.calameo.com/read/0011592708dee

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Domeniche di Solidarietà - Raccolte Caritas

Nelle domeniche di seguito indicate si raccolgono generi alimenta-

ri, prodotti per l’igiene personale, saponi di vario genere, scarpe e

indumenti intimi nuovi, che possono essere depositati in Chiesa,

nella cesta posta in prossimità dell’altare:

19 Gennaio - 16 Febbraio - 23 Marzo - 27 Aprile Nei mercoledì successivi alle domeniche di raccolta vi sarà la di-

stribuzione e l’assistenza alle famiglie bisognose della parrocchia.

Si ricorda che tutti i giovedì sarà data assistenza agli extracomu-

nitari presenti sul territorio della nostra parrocchia.

Ore 18.00 S. Rosario e preghiera di Intercessione

Ore 18.30 S. Messa di ringraziamento per i doni del crea-

to e benedizione degli animali

Dopo la celebrazione, accensione del falò e

SAGRA DELLA PORCHETTA

Venerdì 17 Gennaio 2014 - S. Antonio Abate

Ore 9.30 S. Messa

Ore 10.00 Esposizione del SS. Sacramento e tempo di preghiera

personale

Ore 18.30 Vespro Solenne cantato con Benedizione Eucaristica

Lunedì 17 e Martedì 18 Febbraio 2014 Solenne Esposizione del Santissimo Sacramento

“Quarantore”

Ore 18.30 Benedizione dei ceri nel piazzale della parrocchia,

processione e Celebrazione Eucaristica

Domenica 2 Febbraio 2014 Presentazione del Signore al Tempio

“Candelora”

Pellegrinaggi

• I grandi Lunedì della Madonna dell’Arco

Lunedì 10 Febbraio 2014 -

Partenza ore 15:00

• Santa Maria Goretti - Santuario Madonna della Civita (Gaeta)

Mercoledì 12 Marzo 2014 -

Partenza ore 6:30

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al parro-

co.

S. Messa in suffragio di tutti i giovani defunti

Ultimo venerdì del mese Ore 18:30

SS. Messe con intenzione di guarigione

Giovedì: 23 Gennaio - 20 Febbraio - 20 Marzo

Adorazione Eucaristica

1° Venerdì e 3° Sabato del mese, dopo la S. Messa

La Quaresima ci prepara ai frutti della Passione, Morte e Risurre-zione di Gesù con la penitenza e le opere buone.

Tempo di Quaresima

BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE in occasione della Santa Pa-

squa.

Inizio Lunedì 24 febbraio 2014 dalle ore 9.30 alle 12.30

Di domenica in domenica, al termine della S. Messa, verrà comuni-

cato il programma della settimana

MERCOLEDÌ DELLE CENERI - 5 Marzo 2014

Digiuno e astinenza dalle carni

Ore 18.30 S. Messa, benedizioni e imposizioni delle Ceneri.

Nei VENERDI’ DI QUARESIMA è prescritta l’astinenza dalle

carni.

Ore 18.00 Pio esercizio della via Crucis - Segue la S. Messa

Gite ed Escursioni

Pomeriggio al Circo Lidia Togni

Viale Giochi del Mediterraneo - Napoli

Venerdì 3 Gennaio 2014

Partenza dal piazzale antistante la parroc-

chia alle ore 16:00

Inizio dello spettacolo alle ore 17:00

Costo del biglietto 13,00 euro

(comprensivo del trasporto andata e ritor-

no con autobus riservato)

Percorsi spirituali

• Sulle orme di San Francesco da martedì 22 a giovedì 24 aprile 2014.

Per info, programma e relativo costo rivolgersi all’ufficio parrocchiale.

• Sui luoghi di Gesù

Nella prima settimana di agosto 2014, insieme con la parroc-

chia Gesù Divin Maestro, ci recheremo in Terra Santa per

scoprire il Vangelo attraverso i luoghi in cui è vissuto Gesù. Per info, programma e relativo costo (circa 1.100 euro per persona)

rivolgersi all’ufficio parrocchiale.