6
Anno 3 - n° 18 Giugno - Ottobre 2014 Cammin i amo nsieme REDAZIONE Salvatore Burrometo Irene Cafiso E-mail [email protected] Sede Parrocchia Angelo Custode C.so V. Veneto 328 Tel. 0932.622146 Hanno collaborato: P. Angelo Sparacino Grafica: Salvatore Burrometo Adriana Campo P. Luigi Butera Giulia Boscarino Adriana Campo C arissimi, dopo diversi mesi di pausa, di riposo, di ricordi, di incontri con parenti e amici, particolarmente dopo il 15 Settembre si riprende la vita di ogni giorno, si riprendono le attività lavorative, scolastiche e religiose nella forma più completa e tradizionale. Riprende il lavoratore, dopo un meritato riposo. Riprende lo studente dopo necessario relax dai numeri, dalla storia, dalla geografia, dalla scienza. Riprende il fedele, che non dovrebbe fare mai ferie spirituali. Rileggendo le Fonti Francescane n.359 troviamo:- “…Francesco … prima di comunicare la parola di Dio al popolo radunato, augurava la pace, dicendo ‘Il Signore vi dia la pace!’Questa pace egli annunciava sempre sinceramente a uomini e donne, a tutti quanti incontrava o venivano a lui. Molti che odiavano insieme e propria salvezza, con l'aiuto del Signore, La Voce del Parroco abbracciavano la pace con tutto il cuore, diventando essi stessi figli di questa pace e desiderosi della salvezza eterna”. Il mondo parla di pace e vive nella guerra. Tutti vogliamo la pace e poi non sappiamo saper perdonare il piccolo affronto del fratello. Non si può morire solamente perché ognuno vuole professare la propria fede, la propria religione. Non esiste un Dio che spinge ad uccidere particolarmente l'innocente. La stessa vita umana, per alcuni non ha più valore. Tutto è lecito, tutto si può fare. Colgo l'occasione di questo mio scritto per ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini nel giorno del mio onomastico. Colgo l'occasione di ringraziare tutti i gruppi parrocchiali, tutti gli amici per la partecipazione numerosa alla festa degli Angeli Custodi e di S. Francesco arricchita da momenti religiosi e socio-culturali. Colgo l'occasione di salutare tutti i bambini di catechismo, con le catechiste e i loro genitori, specialmente i bambini che per la prima volta si iscrivono al catechismo. Augurando a tutti gruppi parrocchiali un impegno costante e gioioso a continuare il cammino di formazione, saluto fraternamente con le parole di Francesco.- Il Signore vi dia la pace . Il vostro P. Angelo Web angelocustoderg.altervista.org/blog P. Luigi Butera Alessia Distefano 1 Gianni Tidona Sofia Licitra Mariacarmela Dirosa Parrocchia Angelo Custode dei Frati Minori Conventuali

Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

Embed Size (px)

DESCRIPTION

parrocchia angelo custode dei frati minori conventuali ragusa www.angelocustoderg.altervista.org/blog

Citation preview

Page 1: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

Anno 3 - n° 18

Giugno - Ottobre 2014

Camminiamonsieme

REDAZIONE

Salvatore Burrometo

Irene Cafiso

[email protected]

Sede Parrocchia Angelo Custode

C.so V. Veneto 328Tel. 0932.622146

Hanno collaborato:

P. Angelo Sparacino

Grafica:Salvatore Burrometo

Adriana CampoP. Luigi Butera

Giulia BoscarinoAdriana Campo

Carissimi, dopo diversi mesi di pausa, di riposo, di ricordi, di incontri con parenti e amici,

particolarmente dopo il 15 Settembre si riprende la vita di ogni giorno, si riprendono le attività lavorative, scolastiche e religiose nella forma più completa e tradizionale. Riprende il lavoratore, dopo un meritato riposo. Riprende lo studente dopo necessario relax dai numeri, dalla storia, dalla geografia, dalla scienza. Riprende il fedele, che non dovrebbe fare mai ferie spirituali. Rileggendo le Fonti Francescane n.359 troviamo:- “…Francesco … prima di comunicare la parola di Dio al popolo radunato, augurava la pace, dicendo ‘Il Signore vi dia la pace!’Questa pace egli annunciava sempre sinceramente a uomini e donne, a tutti quanti incontrava o venivano a lui. Molti che odiavano insieme e propria salvezza, con l'aiuto del Signore,

La Voce del Parrocoabbracciavano la pace con tutto il cuore, diventando essi stessi figli di questa pace e desiderosi della salvezza eterna”.Il mondo parla di pace e vive nella guerra. Tutti vogliamo la pace e poi non sappiamo saper perdonare il piccolo affronto del fratello. Non si può morire solamente perché ognuno vuole professare la propria fede, la propria religione. Non esiste un Dio che spinge ad uccidere particolarmente l'innocente. La stessa vita umana, per alcuni non ha più valore. Tutto è lecito, tutto si può fare. Colgo l'occasione di questo mio scritto per ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini nel giorno del mio onomastico. Colgo l'occasione di ringraziare tutti i gruppi parrocchiali, tutti gli amici per la partecipazione numerosa alla festa degli Angeli Custodi e di S. Francesco arricchita da momenti religiosi e socio-culturali.Colgo l'occasione di salutare tutti i bambini di catechismo, con le catechiste e i loro genitori, specialmente i bambini che per la prima volta si iscrivono al catechismo.Augurando a tutti gruppi parrocchiali un impegno costante e gioioso a continuare il c a m m i n o d i f o r m a z i o n e , s a l u t o fraternamente con le parole di Francesco.- “ I l S i g n o r e v i d i a l a p a c e ” . Il vostro P. Angelo

Webangelocustoderg.altervista.org/blog

P. Luigi Butera

Alessia Distefano

1

Gianni TidonaSofia LicitraMariacarmela Dirosa

Parrocchia Angelo Custode dei Frati Minori Conventuali

Page 2: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

In estate, noi ragazzi delle parrocchie dell'Angelo Custode, dell'Ecce Homo e della cattedrale diSan Giovanni Battista, ci siamo cimentati ed avventurati verso un'esperienza del tutto nuova: essere animatori del "grest in centro". Possiamo definire il nostro grest come un'unione, in cui noi animatori e i bambini delle diverse

parrocchie ci siamo potuti confrontare ed unire anche nelle diverse idee, opinioni e modo di fare. Per noi giovani è stato un modo di imparare e soprattutto per i bambini un modo di divertirsi, il tutto sotto la protezione di Dio. Infatti i bambini sotto la guida di Padre Maurizio si divertivano a cantare quella piccola canzoncina che esprimeva tutto l'amore per nostro Signore. Si sosteneva anche il principio di aiutarsi a vicenda, tra bambini, tra animatori, tra bambini e animatori. All'interno di ogni squadra si è creato durante queste tre settimane un clima di serenitá e di unione, caratterizzato anche dalla piacevole vivacità dei bambini. Questa circostanza si è protratta fino all'ultimo grande giorno, dove tutti abbiamo dato il meglio di noi stessi, ed i bambini venivano stimolati anche dalla presenza dei genitori, dai quali abbiamo ricevuto molti commenti positivi r i g u a r d o q u e s t a p r i m a , e m o z i o n a n t e e s p e r i e n z a .

di Soa Licitra

Un'esperienza emozionante che ho provato insieme ad altri ragazzi durante questa estate è stata l'organizzazione del Grest del centro storico, organizzato da noi ragazzi della parrocchia dell'Angelo Custode, dell'Ecce Homo e dalla Cattedrale S.Giovanni Battista. E' iniziato tutto a fine Maggio con una

riunione nella quale ci siamo riuniti i ragazzi dell'Angelo,dell'Ecce Homo e P.Maurizio che ci ha guidato in questa avventura; abbiamo discusso delle cose principali: dove fare il Grest, quando farlo, come organizzarlo; quindi quando e dove vederci per fare tutto ciò! Dopo questa riunione il tempo è volato tra riunioni, cercare materiale, preparare l'occorrente per il Grest: qualcosa di davvero incredibile … e siamo arrivati finalmente al pomeriggio del 30 Giugno: felicissimi e pronti ad incontrare tanti bambini per vivere un'avventura insieme. Il tema di questo Grest era: ABITARE e l'abbiamo affrontato in quattro dimensioni differenti: il corpo, i vestiti, la casa e Dio, per affrontare questo tema abbiamo seguito la storia di Gulliver che con le sue avventure ci ha fatto capire meglio questi quattro

punti. Durante queste tre settimane di divertimento c'è stata una giornata davvero coloratissima!! Ci siamo incontrati tutti i Grest di Ragusa ai Salesiani per passare e condividere un pomeriggio di allegria ,nel quale è venuto a trovarci anche il vescovo. Un'altra bellissima giornata è stata quella trascorsa a Sampieri, nella quale ci siamo divertiti a giocare con l'acqua, la sabbia e abbiamo messo un po' di colore nel boschetto, dove abbiamo pranzato e trascorso il pomeriggio con bellissimi giochi di squadra. Purtroppo è arrivato anche l'ultimo giorno, nel quale abbiamo avuto il piacere di passare una serata in compagnia dei grestini e delle loro famiglie; una serata divertente, piena di musica, balli, risate e…tanta tanta allegria!!Questa avventura penso sia indimenticabile, in quanto non solo abbiamo provato l'esperienza di fare gli

animatori del Grest ma anche perché abbiamo stretto nuove amicizie e ne siamo usciti tutti felicissimi e pronti per un altro Grest, pieno di emozioni e tanto divertimento!!Posso dire che questa avventura mi ha fatto crescere, divertire e mi ha dato tantissime emozioni positive, tra le quali vedere tanti bambini colorati divertirsi a giocare e ballare!!

Grest in Centro Storico

di Alessia Distefano

Page 3: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

3

Ne l 1 9 1 7 , s u l l a s c i a dell'impegno teologico e i n t e l l e t t u a l e c h e i

francescani avevano speso nei s e c o l i p e r p r o m u o v e r e i l riconoscimento dell'Immacolata Concezione di Maria, fondò assieme ad alcuni confratelli la "Milizia dell'Immacolata". L'obiettivo era dare continuità anche sul fronte esistenziale e pastorale al legame dei Frati Minori Conventuali con Maria, diffondendone nel mondo la devozione anche attraverso i mezzi offerti dalle tecnologie del tempo, quali la stampa e, successivamente, l a r a d i o . K o l b e e r a i n f a t t i consapevole di doversi impegnare in un periodo storico difficile, caratterizzato dall'emergere di ideologie totalitarie e dalle sfide sociali poste dall'industrializzazione, dal materialismo e, appunto, dallo sviluppo dei mass-media. Studiò quindi tutto, per vedere gli aspetti positivi di ogni realtà e costruire poi su queste basi.

La sera del 16 ottobre 1917, già

aveva le idee chiare: voleva portare tutto il mondo all'immacolata e l'immacolata a tutto il mondo. La Milizia nacque come reazione alle manifestazioni della massoneria nella città di Roma. Ricordando quei giorni scriveva nel 1939: "Negli anni precedenti la guerra, nella capitale del cristianesimo, a R o m a , l a m a fi a m a s s o n i c a , spadroneggiava in maniera sempre più sfrontata. Non rinunciò neppure a sbandierare per le vie della città, un vessillo nero con l'effigie di Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero e tanto meno a sventolare le insegne massoniche di fronte alle finestre del Vaticano". Sette giovani frati si consacrano all'immacolata. " L o s c o p o d e l l a M i l i z i a dell'immacolata è di conquistare il mondo intero, tutti i cuori e ognuno singolarmente per la Regina non solo del cielo ma anche della terra; dare la felicità vera a quei poveri infelici che la cercano nei piaceri effimeri di questo mondo". II vero milite, scrive: "Non restringe il proprio cuore solamente a se stesso, né alla propria famiglia, ai parenti, ai vicini, agli amici, ai connazionali, ma abbraccia con essi il mondo intero, tutti e ognuno singolarmente, poiché tutti sono stati redenti dal

sangue di Gesù, tutti sono nostri fratelli. Il suo è un amore che non pone limiti. La felicità di tutta l ' uman i t à in Dio a t t r ave r so l'immacolata è il suo sogno".

Negli anni vissuti a Roma, Kolbe contrasse la tubercolosi che, tra alti e bassi, lo accompagnò per il resto della vita. Dall'esperienza di studio in Italia trasse anche una buona conoscenza dell'italiano, lingua nella quale redasse molti suoi scritti.

Il ritorno in Polonia

Tornato in Polonia, iniziò ad i n s e g n a r e n e l s e m i n a r i o d i Cracovia, ma presto dovette abbandonare e recarsi a Zakopane e poi a Nieszawa per curare la tubercolosi.

La malattia non lo demoralizzò. Anzi progettò tutta una serie di a t t i v i t à m i s s i o n a r i e , t a p p e fondamentali della sua vita e delle sue attività: La conquista del mondo all'Immacolata che la può realizzare attraverso la stampa: per questa ragione fonda una città tutta d e d i c a t a a l l ' i m m a c o l a t a , "Niepokalanow".

Nel 1922 uscì il primo numero del Cavaliere dell'Immacolata

Un Santo Geniale“PATRONO DEL NOSTRO DIFFICILE SECOLO”

L'UOMO CHE HA CREDUTO NEI SOGNI E LI HA RESI REALTÀ A cura di P. Luigi Butera - parte II

Quest'estate, abbiamo avuto modo di organizzare insieme ai ragazzi della parrocchia del Ss. Ecce Homo e alla cattedrale san Giovanni Battista, il primo grest in centro storico. Da subito, appena appresa la notizia, i nostri cuori sono stati animati da un forte entusiasmo. Così ci siamo messi subito a lavoro. Dopo settimane di duro

impegno e di buona volontà ecco che il grande giorno arriva: ha finalmente inizio la fantastica avventura del grest "Pianoterra". Per molti di noi questa è stata la prima esperienza come animatori grest; non potremo mai dimenticare la gioia provata ogni qual volta che cresceva il numero degli iscritti, quelle piccole ansie provocate dalla consapevolezza della responsabilità che ciascuno di noi stava assumendo, l'allegria e i sorrisi dei bambini e tante altre piccole ma grandi emozioni. E tra canti, giochi, balli, uscite e tante altre attività, sono passate queste tre indimenticabili settimane. Quella del grest è stata un'esperienza meravigliosa e nello stesso tempo istruttiva sia per i piccoli grestini, sia per noi animatori. Ha saputo insegnarci tanto, a partire dallo svelarci qual è il vero significato del lavoro di squadra; ci ha fatto inoltre capire quanto sia fondamentale nella vita rispettare e volere bene il prossimo e l'importanza dell'aiuto vicendevole ;ma è stata anche un mezzo per conoscere tanti altri nuovi amici.È stato molto bello condividere tutto questo e ringrazio il Signore per averci sostenuti e per averci dato la forza e l'entusiasmo necessario per affrontare questa meravigliosa avventura.

di Giulia Boscarino

Page 4: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

4

(Rycerz Niepokalaney), la rivista della Milizia dell 'Immacolata, l'associazione fondata da Kolbe a Roma nel 1917. La tiratura iniziale fu di 5.000 copie, che diverranno un milione nel 1938. Nel 1926 venne stampato anche il primo calendario-almanacco, mentre I l piccolo giornale, un piccolo quotidiano in formato tabloid, giunse a diffondere 130.000 copie.

Dopo un nuovo soggiorno a Z a k o p a n e p e r l a c u r a d e l l a tubercolosi, nel 1927 fondò in Polonia, non lontano da Varsavia, un convento chiamato Niepokalanow, cioè Città di Maria (letteralmente: "Proprietà dell'Immacolata"), dotato di una tipografia e di un seminario m i s s i o n a r i o . S o t t o l i n e a n d o l'importanza della devozione a Maria, Kolbe amava ripetere che «Chi ha Maria per madre, ha Cristo per fratello.»

Il 31 ottobre 1927 segna l'erezione canonica di "Niepokalanow” da parte della Sacra Congregazione di Roma. Alla vigilia della seconda guerra mondiale (I° settembre 1939) sono presenti circa 800 frati, tutti dediti all'attività editoriale il cui unico s c o p o è d i f a r c o n o s c e r e l'Immacolata, limitando "al massimo l e p r o p r i e e s i g e n z e q u a n t o all 'abitazione, al vestiario, al nutrimento, purché il maggior numero possibile di copie della rivista "Cavaliere dell'immacolata" possa diffondersi nel mondo".Tutto nello spirito della santa povertà, e nella luce dell'Immacolata (lettera del 1931).

Dopo solo tre anni dalla fondazione della città dell'immacolata polacca, nel 1930 si reca in Giappone per intraprendere la stessa attività missionaria. Un mese dopo il suo arrivo, stampa la rivista dedicata all'immacolata in 10.000 copie non avendo ancora alcuna conoscenza de l l a l i ngua e de l l ' o r tog rafia giapponese. La vita in Giappone richiama lo stile di vita di San Francesco e dei suoi primi frati:"Qui il pane, le patate, il latte e cose simili sono ritenuti generi di lusso e costano molto; per questo non prendiamo nemmeno il latte" (lettera del 1930). Auschwitz è l'ultima tappa della sua vita. Nel luogo dove molti vedono svanire la fede come volute di fumo, lui attesta che "Dio ama tutti e tutto con infinito amore" (Lettera alla mamma). II dare la vita per i fratelli è l'atto supremo di una storia personale vissuta tutta e solo con l'amore. "Sono un prete cattolico, voglio andare a morire al posto di quel papà di famiglia".

"Follemente" innamorato della Vergine Immacolata dal Giappone descrive ad un confratello la sua giornata: "sgobbare tutto il giorno, ammazzarsi di lavoro, essere ritenuto poco meno che un pazzo da parte dei nostri ed, esausto, morire per l'Immacolata". Un amore illimitato alla Madonna lo eleva fino a Lei, al punto di essere "come" Lei, "simile" a Lei. "Noi abbiamo una volontaria, amata "idea fissa" ed è l'Immacolata. Noi viviamo, lavoriamo, soffriamo e bramiamo morire per Lei, e con tutta l'anima, in tutti i modi, con tutte le

invenzioni, ecc., desideriamo innestare questa "idea fissa" in tutti i cuori". Celebre è rimasta la sua affermazione: "Solo l'amore crea, l 'odio distrugge". Era anche follemente innamorato della povertà di san Francesco: "la santa povertà, è il capitale che permette a noi di misurarci con le più grandi potenze finanziarie.., perché la santa povertà è la cassa senza fondo della Divina Provvidenza". Chi voleva far parte della città doveva puntare a "uno sconfinato amore verso l'Immacolata che non indietreggi di fronte a nessuna difficoltà, una fiducia nelle Sue f o r z e s e n z a l i m i t i e u n a predilezione nei confronti della P o v e r t à d i F r a n c e s c o " . Diversamente non ci sarebbe stato nessun motivo di rimanere ed un lavoratore non impregnato di questi ideali sarebbe stato più di ostacolo che di aiuto. Pertanto "l'obbedienza soprannaturale, in q u a n t o è l a V o l o n t à dell'immacolata, e la povertà più rigida", dovevano essere le note caratteristiche di Niepokalanow per rendere possibile la conquista del mondo e la somiglianza più vera a l l ' immacola ta s tessa . (continua…)

Ricostruzione della stanzadi P. Massimiliano

Voi dovete andare fuori. Io non capisco le comunità cristiane che sono chiuse, in parrocchia. Voglio dirvi una cosa. Nel Vangelo è bello quel brano che ci parla del pastore che, quando torna all’ovile, si accorge che manca una pecora, lascia le 99 e va a cercarla, a cercarne una. Ma, fratelli e sorelle, noi ne abbiamo una; ci mancano le 9 9 ! D o b b i a m o

uscire, dobbiamo andare da loro! ( P a p a F r a n c e s c o )Quante volte abbiamo paura di annunciare Gesù alle persone?Il mandato di Gesù è chiaro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ognicreatura” (Mt 15,16), la Chiesa, difatti, non ha mai cessato di annunciare la buona novellain duemila anni di cristianesimo.

Purtroppo negli ultimi tempi a b b i a m o p e r s o l o s l a n c i omissionario della Pentecoste, quando gli apostoli ricevettero lo S p i r i t o S a n t o , u s c i r o n o ePietro prendendo la parola convertì circa tremila persone. Il Beato P a o l o V I c i r i c o r d a i n u ndocumento del 1963 (Evangelii Nuntiandi) che la Chiesa esiste per evangelizzare ed ognuno di noi

Uscire fuori dalle Parrocchie Salvatore Burrometo

Page 5: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

5

Adriana Campo La Festa degli Angeli Custodi e di san Francesco d’Assisi

E anche quest'anno siamo giunti alla festa degli Angeli Custodi (giorno 2 ottobre) e di San Francesco (giorno 4 ottobre), due festività molto sentite dalla nostra comunità che si è impegnata per la sua realizzazione sin dall'inizio. Infatti, giorno 30 settembre ci siamo riuniti alle 20.30 per la Veglia di preghiera e il giorno

successivo, 1 ottobre, per la celebrazione della Santa Messa e dei Vespri solenni della vigilia degli Angeli Custodi. Giorno 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi, abbiamo partecipato alla celebrazione della Santa Messa presieduta dal

nostro parroco P. Angelo seguita da una serata di fraternità nel salone parrocchiale in occasione del suo onomastico. Per la vigilia della festa di San Francesco, giorno 3 ottobre, abbiamo partecipato alla Santa Messa e al Transito terminato con la benedizione dei ramoscelli di ulivo e seguito da un omaggio musicale in onore a San Francesco d'Assisi con canti, letture e video a cura del coro parrocchiale. Infine, sabato 4 ottobre, il giorno più importante, abbiamo festeggiato la solennità di San Francesco d'Assisi partecipando alla celebrazione della Santa Messa presieduta dal Superiore P. Luigi Butera e animata dal coro parrocchiale. E con queste serate di fraternità e allegria anche quest'anno abbiamo onorato le festività principali della nostra parrocchia dando il via agli impegni settimanali della nostra comunità come l'inizio dell'anno catechistico giorno 8 ottobre e i vari incontri dei diversi gruppi. Concludendo voglio augurare un felice e sereno anno pastorale a tutta la comunità, affinché il Signore ci guidi ogni giorno e ci doni la Sua pace.

Anche quest'anno la comunità

parrocchiale si è attivata per la

realizzazione della festa di San

An ton io da Padova . Ques t a

ricorrenza è molto sentita in

parrocchia e richiama gente da tutta

la città. La festa religiosa ha avuto il

seguente svolgimento:

Dal 10 al 12 Giugno alle ore 17.45

Triduo di predicazione in chiesa a

cura dei frati. Il 13 Giugno, alle ore

19 S.Messa con offerta floreale da

parte dei bambini e Benedizione nel

corti le adiacente alla Chiesa

parrocchiale.

A seguire breve processione,

nell'ambito del giardino e/o cortile

parrocchiale, di una statua portata

dagli stessi bambini. Benedizione

del pane e distribuzione ai fedeli.

Programma socio-colturale

1 0 g i u g n o m o s t r a d i

modellismo “La bella ferrovia”

a c u r a d e g l i a m i c i

Fermodellisti Iblei

11 giugno convegno “il pane di

s.giovanni” e “Il carrubo”

12 giugno serata di cabaret a cura

dell'Associazione Youpolis 14

giugno serata di fraternità 15 giugno

commedia teatrale a cura degli amici

dell'angelo custode.

La Festa di Sant’Antonio di Padova in parrocchia Gianni Tidona

prete o laico è chiamato a farlo nella quotidianità. Come? Di certo non è semplice evangelizzare in un mondo che oramai è molto relativista, ma se la Chiesa primitiva rimaneva chiusa nel cenacolo allora non sarebbe mai nata e il cristianesimo non sarebbe p i ù e s i s t i t o . A l l a b a s e dell’evangelizzazione ci sta un incontro, come dice Benedetto XVI, l’incontro con Gesù che ci cambia la v i t a e l a r e n d e a r m o n i o s ain quanto ha riversato il suo amore su di noi. La gioia dell’incontro con Cristo non possiamo tenercela per noi ma bensì dobbiamo comunicarla

così possiamo fare in modo che la fede cresca nelle persone che ogni giorno il Signore ci mette accanto, anche se possiamo provare tante volte scoraggiamenti. Ci rimane, in compenso, la gioia di aver seminato, e poi cosa più importante è che possiamo farlo “tutti”, se pensiamo alle parole: “per evangelizzare non occorre una laurea in teologia […] ma possedere lo Spirito di Dioche già è in noi mediante i l ba t t e s imo” (omel i a d i Papa Francesco). Uscire dalle parrocchiesignifica, uscire da noi stessi, dai

nostri schemi dal “si è fatto sempre così” – (Evangelii Gaudium) e non e s se re de l l e pa r rocch ie che contengono attività ma annunciatori di Gesù, essere come il buon samaritano il quale fascia le ferite ed accompagna ogni persona ad un incontro autentico con Gesù. Quindi, coraggio, usciamo dal r e c i n t o e a n d i a m o incontroa l l e 9 9 pecorelle!

Page 6: Camminiamo Insieme Giugno ottobre 2014

Assisi….che dire di più? Un’emozione unica! Arrivare in treno e veder sorgere Assisi, il cuore batteva forte, e poi trascorrere là i tre giorni della festa insieme a mio fratello, è stato

bellissimo ed emozionante al tempo stesso. Entrare nella basilica di Santa Maria e assistere al transito e constatare da vicino la piccola chiesa “ la Porziuncola” è stato molto toccante sapere che Francesco la riparò con le sue mani e che divenne la sua dimora. Che dire? E’ un posto davvero accogliente, bellissimo, dove vi abita il silenzio, ma soprattutto vi regna pace e serenità per poter rivolgere le tue preghiere senza nessun disturbo! Davanti ad un prato sempre verde, ecco che si vede sorgere la stupenda facciata della Basilica di san Francesco, già da fuori dice tutto, ma dentro è stupenda! Ogni mattina il mio primo

pensiero era rivolto alla tomba di San Francesco, stare là davanti inginocchiata, pregare e poter toccare con le tua mani la cripta è una emozionante sensazione che vi auguro di provare anche voi. Sabato 4 ottobre festa di San Francesco, dopo aver assistito alla santa messa, siamo stati insieme alla nostra sorellina postulante Chiara a Torchiagina un paesino d’assisi, nel pomeriggio insieme alle consorelle e altri fedeli da Valfabbrica (paesino vicino Torchiagina) insieme al parroco della parrocchia ci siamo incamminati fino ad Assisi per un pellegrinaggio di quattro ore a piedi. Cantando, pregando e meditando in mezzo alla natura eccoci arrivati ad Assisi, tutti insieme ci siamo riuniti davanti alla tomba del serafico Francesco per ringraziarlo per i prodigi che continua a compiere. Che bellissima emozione essere stati benedetti con la reliquia di San Francesco! Da vera francescana non potevo che non andare a visitare la chiesa di Santa Chiara e San Damiano.Molto toccante ed emozionante è stato entrare nella Cappella del crocifisso di San Damiano che parlò a

Francesco all’inizio della sua conversione, sull’ esempio di Francesco anche io ho pregato la sua stessa preghiera immedesimandomi in lui. Il convento è gestito dalle clarisse, ci siamo soffermati a parlare con una di loro e gli abbiamo raccontato del nostro cammino della Gi.fra. lei ci ha detto questa frase che porteremo sempre nel cuore: “seguire Francesco è un cammino stupendo, ma mettere e vivere in pratica le regole è davvero difficile. Io sono contenta per voi, dai vostri occhi noto che siete molto contenti della scelta che avete intrapreso è siete entusiasti di seguirlo. Io vi auguro di essere sempre felici e un buon cammino.” Sono state delle parole che a me personalmente mi hanno riempito di gioia e amore! Dopo santa chiara l’altra tappa importante:

San Damiano, dopo aver percorso una tortuosa strada, ecco che si comincia a intravedere la chiesetta di San Damiano, dove il giovane Francesco sostava ripetutamente, fu qui che egli compose il cantico delle creature. La chiesetta è buia, angusta, ed ecco che sopra l’altare è appesa una copia del crocifisso che parlò a San Francesco trasmettendo questo messaggio “Francesco, va’ e ripara la mia casa che cade in rovina”egli vendette tutti i suoi averi ed acquistò il necessario per riparare la dimora”. Il suggestivo interno della chiesa è magnifico, invita al raccoglimento. Per non parlare del bellissimo chiostro, un angolo di mirabile armonia. Infatti ci siamo soffermati là a pregare, riflettere e goderci la natura. Infine siamo andati a visitare la chiesa nuova edificata nel 1615 sul luogo occupato dalla casa paterna di san Francesco e tutt’oggi vi sono ancora alcuni resti; le porte d’ ingresso al negozio, il magazzino del padre, la prigione dove Francesco fu rinchiuso dal padre. Questo breve viaggio ad assisi è stato ricco di tantissime emozioni, una dietro l’altra…non volevo ritornare, il giorno dopo già mi mancava, auguro anche a voi di andarci presto! Io ci ritornerei subito! Il luogo che mi ha colpito di più e che porterò sempre nel mio cuore e la magnifica tomba, ci andavo tre/quattro volte al giorno io là mi sentivo bene e a mio agio. Naturalmente ho pregato per tutta la comunità, affinché tutti insieme seguendo le orme di Francesco anche noi potremo essere araldi del suo cuore.

Racconto di un viaggio...Assisidi Mariacarmela Di Rosa

6