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Campagna aires ecobonus

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Informazioni sugli ECOBONUS concessi dal Governo Italiano fino al 31/12/2013

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ECOBONUSMOBILI E GRANDIELETTRODOMESTICI

CAMPAGNA INFORMATIVA

ASSOCIAZIONE ITALIANA RETAILER ELETTRODIMESTICI SPECIALIZZATI

D: Se non faccio opere di ristrutturazione e acquisto solo mobili e elettrodomestici posso chiedere la detrazione fiscale?R: No. La norma fa riferimento ai lavori di cui all’Art. 16 bis Tuir, che elenca espressa-

mente le opere di ristrutturazione che danno diritto ai benefii fiscali.

D: Il massimale di cui si parla per l’acquisto di mobili e elettrodomestici (10.000 euro) è compreso nei 96.000 euro previsti per la ristrutturazione?R: No, si tratta di un massimale di spesa aggiuntivo rispetto a quello per le ristruttu-

razioni edilizie.

D: Quindi se ristrutturo casa e acquisto elettrodomestici posso usufruire di un bonus del 50% su un massimo di 10.000 euro. Ho quindi ho diritto a uno sgravio di 5.000 euro?R: Si. Non bisogna però confondersi e pensare che lo sgravio avvenga in un’unica

soluzione. Il costo è detraibile in 10 anni a rate di uguale importo. Quindi, per 10

anni lo sgravio sarà pari a 500 euro all’anno. Questo nel limite della propria imposta

(se l’imposta è minore di 500 euro la detrazione spetta fino all‘occorrenza di tale

imposta).

D: Sto ristrutturando casa, e sono io stesso a fare i lavori, ho diritto al bonus per l'acquisto degli elettrodomestici?R: E’ necessario avere diritto alla detrazione per le ristrutturazioni, che, per chi

effettua personalmente i lavori, in genere riguarda solo il sostenimento delle spese

per l’acquisto dei materiali purché gli interventi di ristrutturazione siano tra quelli

citati all’art. 16 bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

D: Ho affittato un appartamento di mia proprietà. Qualora le spese di ristrutturazione siano sostenute dall’affittuario, chi di noi due ha diritto a usufruire del bonus? R: Il bonus spetta a chi abbia sostenuto effettivamente le spese.

DOMANDE E RISPOSTE

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D: Se effettuo lavori di ristrutturazione in salotto e acquisto elettrodomestici per la cucina posso applicare il bonus?R: La condizione essenziale è che ci siano in corso opere di ristrutturazione. Se i

lavori di manutenzione sono tali da essere riconosciuti come ristrutturazione è possi-

bile chiedere il bonus per l’acquisto degli elettrodomestici destinati ad altre parti

dell’abitazione.

D: Ho cominciato i lavori di ristrutturazione ad ottobre del 2012, non ancora conclu-si. Se acquisto degli elettrodomestici ora, posso richiedere il bonus?R: Si, purché l’acquisto faccia riferimento ai lavori di ristrutturazione e sia effettuato

entro il 31 Dicembre 2013.

D: Ho letto che possono fruire della detrazione del 50% tutti coloro che hanno avvia-to una ristrutturazione a partire dal 26 giugno 2012, io al momento ho in corso la pratica per la detrazione del 55% per la sostituzione degli infissi esterni (presentata nel 2013), posso accedere anch'io al bonus per l’acquisto di elettrodomestici? R: No, perché, il bonus è collegato solamente alle agevolazioni per le ristrutturazio-

ni edilizie, mentre, la detrazione che si riferisce agli infissi fa parte delle agevolazioni

previste per il risparmio energetico.

L’Agenzia delle Entrate ha stablito che la detrazione d’imposta del 55% (65%) non è

cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre

disposizioni di legge nazionali (quale, ad esempio, la detrazione del 36% - 50% per il

recupero del patrimonio edilizio).

Nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni previste per il

risparmio energetico, sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, il contribuen-

te potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio fisca-

le, rispettando gli adempimenti previsti per l’agevolazione prescelta.

D: Ai fini della detrazione fa fede esclusivamente la data di pagamento degli elet-trodomestici (non hanno quindi alcuna influenza né la data dell'ordine, né la data della consegna, né la data della fattura)? R: Occorre fare riferimento al “criterio di cassa” quindi al momento del pagamento.

Purché il pagamento venga effettuato con bonifico e con le modalità previste.

Dovrebbe valere (a meno di chiarimenti successivi) anche la data di eventuale

accensione di finanziamento per l’Acquisto.

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ECOBONUSMOBILI E GRANDIELETTRODOMESTICI

CAMPAGNA INFORMATIVA

ASSOCIAZIONE ITALIANA RETAILER ELETTRODIMESTICI SPECIALIZZATI

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

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Il 1° Agosto 2013 il Senato ha convertito definitivamente in legge (con modificazioni) il D.L. 63/2013.

Oltre ad altri punti, la normativa prevede la proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione degli edifici fino al 31 Dicembre 2013.

Inoltre, l’art. 16 dello stesso provvedimento introduce: ..«una detrazione dall’imposta lorda, fino a decorrenza del suo ammontare, nella misura del 50 per cento delle ulteriori spese documentate e sostenute dall’entrata in vigore del presente decreto per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione..».

Pertanto i Grandi Elettrodomestici in classe energetica A+ o superiore (classe A per i Forni) che possono essere acquistati con questi benefici fiscali sono: lavatrici, lavastoviglie, lavasciuga, asciugatrici, frigoriferi, cappe, forni, piani cottura (elettrici, a gas, ad induzione), congelatori, cantinette per il vino.

La spesa massima per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici che può essere utilizzata come base di calcolo per le detrazioni fiscali è di 10.000 euro (in aggiunta a quella di 96.000 euro concessa per la ristruttura-zione edilizia).

Gli elettrodomestici acquistati devono essere utilizzati per immobili i cui lavori di ristrutturazione siano comincia-ti a decorrere dal 26 Giugno 2012 (e siano ancora in corso).

Secondo la legge approvata il 1 Agosto 2013 l’Ecobonus fiscale sarà applicabile a beni acquistati fino al 31 Dicembre 2013.

Eventuali estensioni anche nel 2014 dovranno eventualmente essere oggetto di un futuro provvedimento.

Per usufruire del bonus fiscale è necessario che i lavori siano in linea con quanto previsto dall’art. 16-bis del DPR 917/1986 TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), come introdotto con il D.L. 201/2011 e dalla relativa legge di conversione. Si precisa che molte di queste opere non necessitano di venire comunicate alle autorità com-petenti tramite la cosiddetta SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Lavori). Il testo integrale dell’articolo è riportato nella pagina seguente.*

Per avere diritto alla detrazione, come indicato dall’Agenzia delle Entrate il 4 Luglio 2013, l'intestatario dei lavori di ristrutturazione dovrà eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali.Nel bonifico dovranno essere indicati: - la causale del versamento - il codice fiscale del beneficiario della detrazione; - il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Sulle modalità di pagamento è in corso una riflessione da parte della Agenzia delle Entrate e auspicabilmente a breve potrebbero essere possibili modalità semplificate per i pagamenti. Il personale del punto vendita saprà fornire tutte le indicazioni necessarie non appena vi saranno novità.

La spesa è detraibile al 50% e viene ripartita in 10 rate di uguale importo sull'Irpef (quindi in dieci anni) in sede di dichiarazione dei redditi.

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02

Possono usufruire della detrazione: proprietari degli immobili, ma anche i titolari di diritti reali/personali di godi-mento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese. Proprietari o nudi proprie-tari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Inoltre, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento di ristrutturazio-ne, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.

Si precisa che al momento della stampa di questo materiale informativo non è stata ancora diramata una circolare applicativa specifica da parte della Agenzia delle Entrate. Ulteriori indicazioni saranno date tramite altri opuscoli o direttamente dal personale di vendita.

*Art. 16-bis(1)Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici1. Dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, fino ad un ammontare complessi-

vo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unita' immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contri-

buenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi:

a) di cui alle lett. a) b), c) e d) dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, effettuati

sulle parti comuni di edificio residenziale di cui all'articolo 1117 del codice civile;

b) di cui alle lettere b), c) e d) dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, effettuati

sulle singole unita' immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;

c) necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorche' non

rientranti nelle categorie di cui alle lettere a) e b) del presente comma, sempreche' sia stato dichiarato lo stato di emer-

genza, anche anteriormente alla data di entrata in vigore della presente disposizione;

d) relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprieta' comune;

e) finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione

di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia piu' avanzata, sia adatto

a favorire la mobilita' interna ed esterna all'abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravita', ai sensi

dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

f) relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;

g) relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dell'inquinamento acustico;

h) relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installa-

zione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in

assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di rispar-

mi energetici in applicazione della normativa vigente in materia;(2)

i) relativi all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza

statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la

sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonche' per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta

documentazione. Gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza

statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e compren-

dere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unita'

immobiliari;

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Documento tecnico di interpretazione

Oggetto: Parere su incentivo per l’acquisto di grandi elettrodomestici  

- Art.16 comma 2° Decreto-legge del 04 giugno 2013 n. 63 -

1. Premessa

 In data 06 giugno 2013 è entrato in vigore il Decreto-legge del 04 giugno

2013 n.63, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 05 giugno 2013.

L’usuale iter del decreto-legge prevede che lo stesso debba essere

convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

In data 30 luglio 2013, il decreto è stato approvato per la conversione in

legge dalla Camera dei Deputati. In sede di conversione sono stati però approvati

alcuni emendamenti che introducono importanti novità in materia di agevolazioni

fiscali.

Lo stesso decreto è stato approvato in via defintiva al Senato il 01 agosto

2013, ed è stato pertanto convertito in legge.

Rimane in attesa alla data attuale di essere pubblicato in Gazzetta

Ufficiale.

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2. Decreto legge 04 giugno 2013 n. 63 - Contenuto

In particolare, il decreto legge, prevede:

- innalzamento dal 55% al 65% della detrazione fiscale per la riqualificazione

energetica degli edifici;

- detrazione di cui sopra riconosciuta per spese sostenute dal 06 giugno 2013 (data

di entrata in vigore del D.L. 63/2013) e fino al 31 dicembre 2013 per i privati. La

scadenza è prorogata fino al 30 giugno 2014 per lavori effettuati da condomini(

interventi relativi alle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano

tutti gli immobili di cui si compone il complesso).

- innalzamento della detrazione del 65% anche in relazione a sostituzione di

impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti

geotermici a bassa entalpia nonché quelli di sostituzione di scaldacqua tradizionali

con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda

sanitaria.

- riconoscimento di una detrazione specifica per spese relative ad adeguamento

antisismico (65% per gli edifici adibiti a prima casa e ad attività produttive site in

zone a elevato rischio sismico, 50% negli altri casi)

- proroga dal 30 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 del termine di scadenza

dell'innalzamento della percentuale di detrazione IRPEF dal 36 al 50 per cento

nonché del limite dell'ammontare complessivo da 48.000 a 96.000 euro in

relazione alle spese di ristrutturazione edilizia; la detrazione viene ripartita in

dieci rate annuali

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- introduzione di una ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e

elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni)

finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Il decreto contiene inoltre proposte di messa a regime delle detrazioni di

cui sopra oltre alla determinazione di nuovi requisiti per la determinazione della

prestazione energetica degli edifici.

3- Detrazione per acquisto elettrodomestici

Analizzando più nello specifico la detrazione prevista per l’acquisto di

elettrodomestici, di seguito i punti principali previsti dal decreto legge in esame,

in fase di conversione in legge:

- la detrazione spetta per una spesa massima pari a € 10.000,00 (importo da

considerarsi comprensivo di iva) per ciascun immobile oggetto di ristrutturazione

- la norma decorre per gli acquisti effettuati dal giorno successivo alla data di

pubblicazione della norma in Gazzetta Uffciale e vale per tutte le spese sostenute

fino al 31 dicembre 2013 (sul punto l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere la

retroattività alla data del 06 giugno 2013, data di entrata in vigore del decreto)

- la detrazione spetta per una quota pari al 50% della spesa sostenuta;

- la detrazione deve essere ripartita in dieci rate annuali di pari importo.

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In particolare l’articolo 16, comma 2 prevede che: “…è altresì

riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo

ammontare, nella misura del 50 per cento delle ulteriori spese documentate e

sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto per l’acquisto di

mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i

forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica,

finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione….”

4- Beni oggetto dell’agevolazione

Il decreto fa riferimento, oltre che ai mobili, ai “grandi elettrodomestici” e

le “apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica”, a condizione

che gli stessi siano finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di

ristrutturazione.

Nello specifico sono quindi detraibili gli acquisti di:

- asciugatrici, cappe aspiranti, congelatori, forni, frigoriferi, lavasciuga,

lavastoviglie, lavatrici, piani di cottura, (cosiddetti “grandi elettrodomestici” o

“elettrodomestici bianchi”) di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni,

per i quali sia prevista l’etichetta energetica.

- elettrodomestici di cui sopra senza distinzione tra quelli a incasso e quelli a

libera installazione;

Sono in ogni caso esclusi i televisori, i personal computers, i tablet e i

telefoni.

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La spesa è agevolata purché gli elettrodomestici acquistati vengano

utilizzati per un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione ai sensi dell’articolo

16-bis del Tuir e che tali lavori di ristrutturazione siano stati avviati a partire dal

26 giugno 2012. A meno di successivi chiarimenti sembra da escludersi

l’applicazione ad interventi di ristrutturazione avviati precedentemente a tale data

e ancora in corso alla data dell’acquisto degli elettrodomestici.

Anche se in generale, per gli interventi di ristrutturazione e di recupero

edilizio nonché di manutenzione straordinaria sono previste specifiche formalità

(Scia al comune, comunicazione asl), l’estensione prevista dalla norma in esame

ai lavori di cui all’art. 16-bis del Tuir, comporta un riconoscimento della

detrazione per acquisto di elettrodomestici e di mobili anche in occasione di lavori

di manutenzione opere volte ad evitare infortuni domestici, o lavori relativi

all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti

illeciti da parte di terzi, nonché lavori di sostituzione di finestre, adeguamento o

rifacimento di impianti tecnologici, realizzazione ed integrazione di servizi

igienico sanitari, e altri per i quali non sono previsti specifiche formalità.

In via esemplificativa, ma non esaustiva, potranno pertanto essere oggetto

di agevolazione l’acquisto di mobili e elettrodomestici destinati ad immobili su

cui sono stati compiuti lavori di:

- rifacimento pavimento, rifacimento porte esterne, infissi esterni, terminali degli

impianti;

- rifacimento o adeguamento di servizi igienici, impianti elettrici, citofoni,

videocitofoni, ascensori;

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- installazione di apparecchi di rilevazione di gas inerti, montaggio di vetri

antiinfortunistica,

- installazione di corrimano, l’installazione di cancelli o recinzioni, apposizione o

sostituzione di serrature, lucchetti, spioncini.

Tali lavori dovranno però essere necessariamente iniziati prima

dell’acquisto dell’elettrodomestico.

Il limite massimo di spesa agevolabile di mobili e elettrodomestici è pari a

complessivi € 10.000,00.

Tale limite è da aggiungersi al limite previsto per le opere di

ristrutturazione (€ 96.000 fino al 31 dicembre 2013).

Se l’immobile è cointestato a più persone il limite massimo previsto di

spesa pari a € 10.000,00 dovrà essere ripartita tra i comproprietari.

5 -Modalità operative per la fruizione della detrazione

Al fine di poter usufruire della detrazione in oggetto, l’Agenzia delle

Entrate ha precisato con un comunicato stampa del 04 luglio 2013 che rimangono

valide per il beneficio in oggetto le medesime modalità operative previste per la

detrazione dei lavori di ristrutturazione (il comunicato fa in realtà riferimento ai

soli mobili, in quanto a quella data non era ancora stato introdotta l’estensione del

beneficio agli elettrodomestici).

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In tale comunicato l’Agenzia precisa che per usufruire della detrazione in esame

occorre che:

- I contribuenti devono eseguire i pagamenti dei mobili e elettrodomestici

mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i

pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. (con la stessa

modalità prevista per le ristrutturazioni dovrebbe essere applicata la ritenuta del

10%)

Nei bonifici, pertanto, dovranno essere indicati:

- la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane

SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati,

ovvero l’articolo 16-bis del d.P.R. 917/1986 (negli istituti di credito e negli uffici

postali sono generalmente disponibili dei modelli per il bonifico già predisposti

per l’utilizzo a questo scopo, con l’indicazione della normativa di riferimento);

- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;

- il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il

bonifico è effettuato.

Milano, 2 agosto 2013

CONSULTING EVOLUTION TRADE S.R.L.