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Tutto partì tre anni fa, il 14 settembre 2013, quando un gruppo di ragazzini intimoriti entrò nella struttura che li avrebbe visti crescere da li a tre anni. Da quel giorno ad oggi ci sono stati numerosi cambiamenti, quei ragazzini intimoriti sono diventati delle persone più re- sponsabili e mature…o almeno la maggior parte di loro! Rispetto al primo anno ora le cose sono cambiate completamente, siamo tutti amici, scherziamo e ridiamo tra noi con grande complicità. La seconda media, per noi alunni, può essere considerata come un anno di "passaggio", l’anno in cui “siamo cresciuti.” Giunti ormai alla fine della terza media, molte paure ci affliggono: la paura degli esami e quella di non sapere cosa incontreremo appena usciti dalle medie. Noi crediamo che questa sia la prova più grande che dovremo affrontare, quella di riuscire a fronteggiare ciò che verrà. Nonostante ciò, ci ricorderemo sempre dell'ansia "pre-verifica", delle battute e delle risate, ci ricorderemo sempre le persone incon- trate, le amicizie, quelle appena nate e quelle già radicate, le ore passate a parlare, la gita di fine anno. Rammenteremo sempre quello che abbiamo vissuto durante questi tre anni, perché i ricordi hanno segnato una parte di noi. Se siamo diventati delle persone più mature e responsabili lo dobbiamo in gran parte ai nostri professori che ci hanno accompagnato per tutto il tempo. Grazie per le sgridate, per i compiti e per le verifiche; grazie per le risate fatte in classe, per le battute e per le storie; grazie per l'infinita pazienza per le continue spiegazioni. Grazie a voi, che ci avete insegnato, tramandandoci la vostra passione. Un grazie particolare va anche alle nostre mitiche bidelle, Eleonora e Rosanna, che ci hanno assistito durante "malori" improvvisi. Tutto ciò ci ha reso delle persone diverse, forse anche migliori, in sole tre anni, e di questo vi siamo molto grati. Classe terza A Il primo giorno di prima media, desiderosi di entrare in una nuova realtà, ci siamo messi lo zaino in spalla. In quello stesso giorno, l’entrata della nostra scuola era gremita da un branco di ragazzini undicenni che si sentivano già “grandi”. Gli anni della prima e della seconda me dia, sono volati in un batter d’occhio. Quanto abbiamo imparato e studiato... Quanti bei momenti (a volte anche difficili) abbiamo passato! I nostri profes sori hanno guidato il cammi- no delle nostre giovani vite; ci hanno istruito e aiutato a diventare cittadini del mondo. Hanno capito le sfumature dei nostri caratteri ed hanno saputo trasmetterci valori e principi fondamentali. Ora che ci pensiamo, capiamo di essere riusciti a coltivare un rapporto che va oltre al tipico “docente-alunno”. Noi “scansafatiche” di Bergamelli, quante volte abbiamo dovuto ascoltare i “vi devo dare i compiti” di Marabelli, i “santa pa tata” di Frisia e gli “accipicchiolina” di Calcagno, ma in fondo, solo noi “principesse” di Belingheri e “bambini” di Lorenzi possiamo comprendere il vero significato di queste frasi. A loro diamo tutto il nostro riconoscimento e gratitudine. Siamo sicuri che ogni singola persona di questa scuola ci rimarrà impressa nella mente. Il preside Quartini sarà sicuramente uno di questi. Includiamo anche le bidelle Eleonora e Rosanna e il Signor Cortinovis, il cuoco. Realizzando che tra meno di un mese, questa scuola e questa classe saranno solo un ricordo, inizia a farsi sentire la nostalgia. Tenteremo di posticipare le lacrime e gli ab- bracci a dopo gli esami, quando i minuti rimanenti si potranno contare sulle dita di una mano. Ciò che speriamo profondamente è di lasciare alla scuola, che per tre bellissimi anni è stata la nostra seconda casa, tanto quanto lei ha lasciato a noi. Dai ragazzi della terza B Tutto è iniziato solamente tre anni fa, ora a guardare indietro, ci si rende conto di quanto siano proprio volati via! Le medie sono anni di passaggio, di cambiamento; entriamo spaesati e curiosi, ma anche un po’ impauriti, ogni cosa pare nuova e ci fa sentire grandi. Adesso, agl i sgoccioli di Maggio, siamo a tutti gli effetti dei "teenager" che stanno lentamente scendendo dal ponte di transito per imbarcarsi sulla nave delle superiori. Questo breve viaggio è stato ricco di emozioni, sia positive che negative, che porteremo con noi nel tempo. La terza C rimarrà nei nostri cuori e non la dimenticheremo mai. Al termine di quest’anno vorremmo, oltre che passare l’esame, ringraziare in nostri professori, per averci insegnato a guardare avanti e a non mollare, an- che se ci si scontra con gli ostacoli quotidiani. Grazie per non esservi arresi con noi, per non averci lasciato a noi stessi e per aver provato in ogni situa- zione a essere dei buoni educatori. Ci siete riusciti. La vostra terza C Scuola Santa Bartolomea Capitanio www.osabg.it Punto a Cap...itanio Diocesi di Bergamo Opera S. Alessandro Scuola Primaria Secondaria di I grado Via S. Antonino, 11/b Tel. 035.227.9711 Fax. 035.227.9777 Liceo Linguistico Europeo Paritario Via S. Alessandro, 49 24122 Bergamo Tel. 035.3886077 Fax. 035.3886086 Maggio 2016 Scarica la copia ON LINE 3 NEWS SCUOLA MEDIA 8 giugno 2016 “PALIO DELLE SEZIONI” (gare sportive) SCUOLA ELEMENTARE Saggi musicali 6 giugno 2016 in mattina Anno Scolastico 2015-2016

Capitanio 2015-2016 giornalino numero 3

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Giornalino della Scuola Media Capitanio

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Page 1: Capitanio 2015-2016 giornalino numero 3

Tutto partì tre anni fa, il 14 settembre 2013, quando un gruppo di ragazzini intimoriti entrò

nella struttura che li avrebbe visti crescere da li a tre anni. Da quel giorno ad oggi ci sono

stati numerosi cambiamenti, quei ragazzini intimoriti sono diventati delle persone più re-

sponsabili e mature…o almeno la maggior parte di loro! Rispetto al primo anno ora le cose

sono cambiate completamente, siamo tutti amici, scherziamo e ridiamo tra noi con grande

complicità. La seconda media, per noi alunni, può essere considerata come un anno di

"passaggio", l’anno in cui “siamo cresciuti.” Giunti ormai alla fine della terza media, molte

paure ci affliggono: la paura degli esami e quella di non sapere cosa incontreremo appena

usciti dalle medie. Noi crediamo che questa sia la prova più grande che dovremo affrontare,

quella di riuscire a fronteggiare ciò che verrà. Nonostante ciò, ci ricorderemo sempre

dell'ansia "pre-verifica", delle battute e delle risate, ci ricorderemo sempre le persone incon-

trate, le amicizie, quelle appena nate e quelle già radicate, le ore passate a parlare, la gita

di fine anno. Rammenteremo sempre quello che abbiamo vissuto durante questi tre anni,

perché i ricordi hanno segnato una parte di noi.

Se siamo diventati delle persone più mature e responsabili lo dobbiamo in gran parte ai nostri professori che ci hanno accompagnato per tutto il tempo.

Grazie per le sgridate, per i compiti e per le verifiche; grazie per le risate fatte in classe, per le battute e per le storie; grazie per l'infinita pazienza per le

continue spiegazioni. Grazie a voi, che ci avete insegnato, tramandandoci la vostra passione. Un grazie particolare va anche alle nostre mitiche bidelle,

Eleonora e Rosanna, che ci hanno assistito durante "malori" improvvisi.

Tutto ciò ci ha reso delle persone diverse, forse anche migliori, in sole tre anni, e di questo vi siamo molto grati.

Classe terza A

Il primo giorno di prima media, desiderosi di entrare in una nuova realtà, ci siamo messi lo zaino in spalla. In quello stesso giorno, l’entrata della nostra

scuola era gremita da un branco di ragazzini undicenni che si sentivano già “grandi”. Gli anni della prima e della seconda media, sono volati in un batter

d’occhio. Quanto abbiamo imparato e studiato... Quanti bei momenti (a volte anche difficili) abbiamo passato! I nostri professori hanno guidato il cammi-

no delle nostre giovani vite; ci hanno istruito e aiutato a diventare cittadini del mondo. Hanno capito le sfumature dei nostri caratteri ed hanno saputo

trasmetterci valori e principi fondamentali. Ora che ci pensiamo, capiamo di essere riusciti a coltivare un rapporto che va oltre al tipico “docente-alunno”.

Noi “scansafatiche” di Bergamelli, quante volte abbiamo dovuto ascoltare i “vi devo dare i compiti” di Marabelli, i “santa patata” di Frisia e gli

“accipicchiolina” di Calcagno, ma in fondo, solo noi “principesse” di Belingheri e “bambini” di Lorenzi possiamo comprendere il vero significato di queste

frasi. A loro diamo tutto il nostro riconoscimento e gratitudine. Siamo sicuri che ogni singola persona di questa scuola ci rimarrà impressa nella mente. Il

preside Quartini sarà sicuramente uno di questi. Includiamo anche le bidelle Eleonora e Rosanna e il Signor Cortinovis, il cuoco. Realizzando che tra

meno di un mese, questa scuola e questa classe saranno solo un ricordo, inizia a farsi sentire la nostalgia. Tenteremo di posticipare le lacrime e gli ab-

bracci a dopo gli esami, quando i minuti rimanenti si potranno contare sulle dita di una mano.

Ciò che speriamo profondamente è di lasciare alla scuola, che per tre bellissimi anni è stata la nostra seconda casa, tanto quanto lei ha lasciato a noi.

Dai ragazzi della terza B

Tutto è iniziato solamente tre anni fa, ora a guardare indietro, ci si rende conto di quanto siano proprio volati via! Le medie sono anni di passaggio, di

cambiamento; entriamo spaesati e curiosi, ma anche un po’ impauriti, ogni cosa pare nuova e ci fa sentire grandi. Adesso, agli sgoccioli di Maggio, siamo

a tutti gli effetti dei "teenager" che stanno lentamente scendendo dal ponte di transito per imbarcarsi sulla nave delle superiori. Questo breve viaggio è

stato ricco di emozioni, sia positive che negative, che porteremo con noi nel tempo. La terza C rimarrà nei nostri cuori e non la dimenticheremo mai. Al

termine di quest’anno vorremmo, oltre che passare l’esame, ringraziare in nostri professori, per averci insegnato a guardare avanti e a non mollare, an-

che se ci si scontra con gli ostacoli quotidiani. Grazie per non esservi arresi con noi, per non averci lasciato a noi stessi e per aver provato in ogni situa-

zione a essere dei buoni educatori.

Ci siete riusciti.

La vostra terza C

Scuola Santa Bartolomea Capitanio

www.osabg.it

Punto a Cap. . . i tan io

D io c es i d i B erg a mo O p era S . A le ssan dr o

Scuola Primaria

Secondaria di I grado

Via S. Antonino, 11/b

Tel. 035.227.9711

Fax. 035.227.9777

Liceo Linguistico Europeo

Paritario

Via S. Alessandro, 49

24122 Bergamo

Tel. 035.3886077

Fax. 035.3886086

Maggio

2016

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ON LINE

3 NEWS

SCUOLA MEDIA

8 giugno 2016 “PALIO DELLE SEZIONI” (gare sportive)

SCUOLA ELEMENTARE

Saggi musicali

6 giugno 2016 in mattina

Anno Scolastico 2015-2016

Page 2: Capitanio 2015-2016 giornalino numero 3

SCUOLA “ELEMENTARE”

PAINT YOUR LIFE! Classi quinte Lunedì 18 aprile 2016, presso l’aula magna

della nostra scuola, è stato messo in scena

uno spettacolo molto importante: quello di

fine anno delle classi quinte. Come sempre

è stato realizzato da tutti noi ragazzi con

tanto impegno ed entusiasmo e, visto che è

l’ultimo anno, abbiamo deciso di fare le cose

davvero in grande per lasciare tutti a bocca

aperta. Ogni martedì, nell’ora di laboratorio,

ci siamo riuniti per pensare alla trama dello

spettacolo e dal confronto delle nostre idee

è nato “Paint your life!”.

L’idea principale è stata quella di raccontare

le storie che avrebbero potuto esistere dietro

a tre quadri famosi: la “Gioconda” di Leonar-

do da Vinci, “Il Viandante” di Friedrich e

“Golconda” di Magritte. Da quel momento

abbiamo iniziato a scrivere il copione e in

seguito a progettare lo spettacolo sceglien-

do chi doveva recitare, chi ballare e chi can-

tare. Abbiamo provato per tre mesi, cercan-

do di dare sempre il meglio di noi stessi. La

sera dello spettacolo eravamo tutti molto

agitati all’idea di dover presentare il nostro

lavoro davanti ad un pubblico così vasto di

genitori, famigliari e amici, ma allo stesso

tempo eravamo felici ed eccitati. La tensione

era molto alta e infatti ci sono stati alcuni

inconvenienti durante la recita: qualcuno ha

dimenticato la propria parte o ha sbagliato

qualche parola, ma siamo comunque riusciti

a non farlo troppo notare, anche grazie

all’aiuto delle maestre che ci suggerivano da

sotto il palco. Dopo la canzone finale “Pensa così” di Arisa, il Preside è salito sul palco e ha

annunciato una sorpresa per noi bambini: ci siamo seduti e abbiamo guardato un filmato che

rappresentava ognuno di noi in una foto con una dedica speciale di augurio per il nostro

futuro da parte dei nostri genitori. La serata è così volta al termine, e siamo andati via tutti

felici ma anche commossi perché questo spettacolo ha segnato un po’ la fine di un percorso

fatto insieme ai compagni e alle maestre in questi cinque anni.

Classi quinte

Gita allo spazio circo di Bergamo Giovedì 28 aprile siamo andati in gita allo Spazio Circo a Telgate.

Nel tendone del circo abbiamo provato tanti attrezzi: i piedoni giganti, il rullo, la sfera, il

pedalò e i trampoli. Abbiamo perfino camminato in equilibrio su una corda di ferro.

Come dei veri pagliacci abbiamo imparato a fare le espressioni buffe, le capovolte nei cerchi

e soprattutto la sberla dei pagliacci, chiaramente finta! Ci è tanto piaciuto tenere in equilibrio

sulla testa i piattini cinesi e farli girare su un bastoncino, anche se ci vuole tanto allenamen-

to. Inoltre è stato bello far volare in aria e riprendere al volo i fazzoletti colorati come i gioco-

lieri.

Nel pomeriggio, dopo aver mangiato dei buonissimi panini ed essere stati giocolieri, pagliac-

ci ed equilibristi, abbiamo fatto la parte del pubblico in un divertentissimo spettacolo nel ten-

done del circo.

Come potete immaginare è stata una gita strepitosa e speriamo di poter ritornare in questo

posto un po’ magico con i nostri genitori.

Alla prossima avventura!

Le classi prime

Page 3: Capitanio 2015-2016 giornalino numero 3

Lavoro realizzato da: Eleonora Crespi -classe 3^C Notre planète est en train de devenir

fragile malheureusement à cause de nos gestes hypocrites par rapport à nos pensées positi-

ves sur l’environnement. Il est nécessaire de surveiller les conséquences de nos actes, de

les rendre plus écologiques pour améliorer notre futur et surtout notre présent.

Lavoro realizzato da: Giovanni Ielmini e Filippo Paganoni -classe 3^A

Certaines fois on ne pense pas aux gestes et aux actions superficiels qu’on fait habituelle-

ment.

On arrive à envahir et rendre sale l’environnement et les espaces

(dans le dessin le “A”, son nasal…, rappelle le “A” de “Ambiente” en italien) qui nous entou-

rent.

Lavoro realizzato da: Giorgio Bentivoglio -classe 3^A Courge… Terre + Lumière faible…

Chaleur = Energie… Soutenons les énergies qui ne polluent pas pour être durables et écolo-

giques comme la chaleur de la terre. La géothermie est une énergie qui a plusieurs avanta-

ges et qui n'est comparable à aucune autre, elle permet la préservation de l’environnement.

Lavoro realizzato da: Giorgio Ghisalberti -classe 3^A “Avoir de l’influence positive, c’est

pas naïve…” Un homme bien champagné utilise un marteau piqueur pour tirer quelque cho-

se de la terre. La cravatte et le chapeau sont un stéréotype des riches, les vêtements sont

pareils aux autres. Cela pour dire qu’il faut protéger la terre, quels que soient nos conditions,

plutôt qu’en profiter.

Lavoro realizzato da: Elena Dallari - classe 3^B Grise et terne est ma planète! Verte et vive

c’est plus chouette! Il faut soutenir le défis des transports en commun, pour avoir des dépla-

cements agréables, sécuritaires et des véhicules propres. On mettra en place une solution

écologique pour faire face à la grisaille de la pollution des volture

Lavoro realizzato da: Federica Ravassi e Alessandra Sorti -classe 3^C Il ne faut pas faire

contre mauvaise fortune bon coeur! Il faut agir… On parle beaucoup mais souvent nos ge-

stes ne confirment pas ce que disent nos mots. Il faut prendre quelques habitudes simples,

des petits gestes pour contribuer à l’amélioration de la qualité de notre environnement.

Classi terze. Des mots pour la planéte

SCUOLA “MEDIA”

Le projet a été realisé en collaboration avec les professeurs de Art et de Technologie.

On a decidé de s’inscrire au concours parce que le thème abordé rentrait parmi nos parcours interdisciplinaires pour l’examen final des

classes de troisième année du collège.

On a proposé aux élèves de participer librement, seuls ou en couple, et ils ont bien accepté.

On a partagé, alors, le travail en deux phases: réflexion linguistique dans une première séance de français et conception/réalisation gra-

phique des idées avec les professeurs de Art et Technologie.

On a laissé un peu de temps pour organiser le travail à la maison et enfin on a choisi les cinq projets qui mieux représentaient le thème.

Eleonora Crespi

Giovanni Ielmini e Filippo Paganoni

Giorgio Bentivoglio

Giorgio Ghisalberti Elena Dallari Federica Ravassi e Alessandra Sorti

Page 4: Capitanio 2015-2016 giornalino numero 3

Noi Genitori Capitanio - Gruppo Culturale Gruppo genitori Capitanio

[email protected]

DINAMICONCERT 6

Già a metà marzo partono i primi messaggi tra alcuni reduci dello scorso anno per sondare il terreno … chi c'è quest'anno, si fa, non

si fa …. Ecchessifà? E' così che a un certo punto mi scappa un messaggio a Mariarosa, la “capa” del progetto, che guarda caso sta-

va pensando esattamente la stessa cosa negli stessi giorni. Beh … allora si fa!

Raccolte le adesioni dei cosiddetti artisti (noi), si attiva gruppo WhatsApp e giorno fisso per prove, che incredibilmente tutti o quasi

rispettiamo. Come al solito si parte con la cosa più semplice, vale a dire dichiarazione d'intenti sui pezzi che faremo da soli, più breve

l’esibizione, più momenti di confronto tra di noi … servono poi per decidere che fare. Ludovico ormai è navigato e ci fa sent ire i sui

pezzi con nonchalance. L’immagine della prima sera di prove che resta impressa ad alcuni è la faccia di Matteo, mio figlio di otto

anni, a 30 cm dalla cassa mentre i Viatrix Psichè si scatenano in un loro pezzo psichedelico. Al solito la parte che richiede più atten-

zione sono duetti e “incastri” vari; non mi preoccupo troppo del duetto che ci siamo promessi con Margherita, visto che sappiamo già

che alla fine lo proveremo in corridoio il giorno del concerto. Luminosa la proposta di Emanuela di fare insieme un pezzo di Patty

Pravo, al quale ci dedichiamo immediatamente. Filippo si butta con i Viatrix su un pezzo rock, che funziona quasi subito. Il professor

Composti, Luciano insomma, ci annuncia un duetto dal tema doppiamente fedifrago (nota canzone dei Pooh...) con il rettore. Giulia

danzerà su un tema musicale che definiremo, ma non è un problema, tanto è brava.

Ci raggiunge Martina con il suo pezzo, che va subito bene.

Ultima prova con il cronometraggio delle durate, i bigliettini sul tabellone per la scaletta , i cenni di assenso dei presentatori Enrico e

Martina… e OK, appuntamento per il pomeriggio del concerto per le ultime prove.

Ecco il foto delle nostre performance!

Luca Sartelli