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Mussolini socialista
Mussolini arringa le folle
La fine di Mussolini
Inflazione Disoccupazione
Disagi per lavoratori dipendenti (operai,
impiegati, contadini)
Tensione e proteste sociali
Gli operai scioperano
e manifestan
o
I contadini occupano le terre
Scioperi nelle fabbriche da parte di operai per protestare contro la crescita dei prezzi e per chiedere aumenti salariali e diminuzione dell’orario di lavoro
I contadini occupano le terre per ottenere la riforma agraria e contratti di lavoro migliori
Prezzi dei generi di maggior consumo in Italia
Anni Alimentari Abbigliamento
1913 100 100
1918 285 501
1920 443 990
La tabella mostra quanto siano aumentati i prezzi tra il 1913 (prima della guerra) e il 1920 (dopo la guerra). Ipotizziamo che i prodotti costino 100 nel 1913. Gli stipendi non aumentano certamente in maniera proporzionale ai prezzi dei prodotti, quindi la situazione economica di chi percepisce uno stipendio fisso tende a peggiorare decisamente
Totale
5.684.833 100,00 508
Il Partito socialista era il più votato dagli operai e da una parte dei contadini, e si era rafforzato a seguito dei movimenti di protesta del dopoguerra. Il successo della rivoluzione russa aveva diffuso ancora di più l’idea socialista tra le classi popolari
Il Partito socialista è diviso al suo interno in due correnti principali:
Riformisti: guidati da Filippo Turati,
pensavano che si potessero introdurre miglioramenti nelle
condizioni dei lavoratori con riforme e senza dover ricorrere
alla rivoluzione
Massimalisti: costituivano la
maggioranza del partito, e prendevano
come modello la rivoluzione russa
Il Partito popolare, fondato dal sacerdote Luigi Sturzo, si ispirava alla dottrina sociale cattolica, e quindi era favorevole a riforme che migliorassero le condizioni delle classi più povere, da realizzare con l’accordo tra le diverse classi sociali
I nazionalisti avevano mobilitato la popolazione a favore dell’entrata dell’Italia in guerra, e aveva tra le sue figure di riferimento il poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio. I nazionalisti nel dopoguerra ritenevano che quella dell’Italia fosse una «vittoria mutilata», e ritenevano che all’Italia (che pur aveva ottenuto con i trattati di pace Trento, Trieste, l’Alto Adige e l’Istria) dovessero spettare anche la città di Fiume e una parte della Dalmazia
Partiti Obiettivi
Partito socialista Instaurazione del socialismo attraverso la rivoluzione (massimalisti) o progressivi miglioramenti delle condizioni dei lavoratori (riformisti)
Partito popolare Realizzazione della dottrina sociale cattolica
Partito nazionalista Modifica dei trattati a favore dell’Italia, e politica imperialista