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Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore viene ad incontrarti, Il Signore viene ad incontrarti, Il Signore viene ad incontrarti, Il Signore viene ad incontrarti, il Signore viene ad incontrarti il Signore viene ad incontrarti il Signore viene ad incontrarti il Signore viene ad incontrarti Testimonianza di Andrea, Napoli Testimonianza di Andrea, Napoli Testimonianza di Andrea, Napoli Testimonianza di Andrea, Napoli È stato Lui a ristorare le nostre anime nella casa coloratissima che è la Terra. Dio ci ha fatto sperimentare la sua paternità e di conseguenza il sentirci tutti fratelli. Abbiamo abbattuto le separazioni, le divisioni, per vivere alla luce dell’unità, della fiducia. Nel silenzio della preghiera di Taizé si faceva viva la presenza di Cristo: solo il canto rompeva l’atmosfera di Cielo, per far entrare nel cuore di ciascuno la sua Parola viva. È stato un continuo atto di fiducia e questo ci ha fatto sperimentare una grandissima gioia, una gioia soprannaturale, che non si prova ogni giorno. Il pellegrinaggio di fiducia ci ha lasciato il desiderio di costruire la fraternità universale, cercando quello che unisce le nostre Chiese e i nostri popoli.

Capodanno a Roma con Taizé

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Pellegrinaggio di fiducia sulla terra 2012-2013

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Page 1: Capodanno a Roma con Taizé

Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana. Il Signore ti ristora, Dio non allontana.

Il Signore viene ad incontrarti,Il Signore viene ad incontrarti,Il Signore viene ad incontrarti,Il Signore viene ad incontrarti,

il Signore viene ad incontrartiil Signore viene ad incontrartiil Signore viene ad incontrartiil Signore viene ad incontrarti

Testimonianza di Andrea, NapoliTestimonianza di Andrea, NapoliTestimonianza di Andrea, NapoliTestimonianza di Andrea, Napoli

È stato Lui a ristorare le nostre anime nella casa coloratissima che è la Terra. Dio ci ha fatto sperimentare la sua paternità e di conseguenza il sentirci tutti fratelli. Abbiamo abbattuto le separazioni, le divisioni, per vivere alla luce dell’unità, della fiducia.

Nel silenzio della preghiera di Taizé si faceva viva la presenza di Cristo: solo il canto rompeva l’atmosfera di Cielo, per far entrare nel cuore di ciascuno la sua Parola viva. È stato un continuo atto di fiducia e questo ci ha fatto sperimentare una grandissima gioia, una gioia soprannaturale, che non si prova ogni giorno. Il pellegrinaggio di fiducia ci ha lasciato il desiderio di costruire la fraternità universale, cercando quello che unisce le nostre Chiese e i nostri popoli.

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I frère con la loro semplicità e il loro essere in Dio, ci hanno trasmesso la voglia di essenzialità: “solo Dios basta”, Dio solo basta. Uno dei momenti più speciali è stato l’incontro con Benedetto XVI: il popolo di Dio, di ogni razza e tribù, riunito intorno a Pietro. Il Papa ci ha lasciato un invito bellissimo: “Siete tutti chiamati ad essere delle piccole luci per quanti vi circondano”. Adesso a noi la sfida di portare ad ogni prossimo questa luce, per costruire un mondo più cristiano e quindi più umano.

Andrea Bisogni

Napoli

2000 Km verso Roma2000 Km verso Roma2000 Km verso Roma2000 Km verso Roma

Testimonianza di EmanuelaTestimonianza di EmanuelaTestimonianza di EmanuelaTestimonianza di Emanuela, , , , RomaniaRomaniaRomaniaRomania

Mi chiamo Emanuela, e vivo a Bucarest, Romania. Dal gennaio 2012, cioè da quando ho sentito che il prossimo pellegrinaggio di fiducia sulla terra avrebbe avuto luogo a Roma è nato dentro di me un grande desiderio di partecipare, perché conoscevo Taizé: sono stata 2 volte in Francia e una volta all’incontro di Budapest … e conoscevo anche Roma e le Suore della Carità.

I giorni trascorsi nella capitale italiana sono stati straordinari per me. L’accoglienza presso le Suore della Carità di S. Giovanna Antida è stata per me un’opportunità di riscoprire il valore del silenzio come maniera per trovare la pace, per fare un dialogo profondo con me stessa, il valore della semplicità che mi fa capire ciò che è davvero essenziale nella vita, il valore della preghiera per capire la direzione da prendere ogni giorno, il valore dell’amicizia come fondamento delle relazioni interpersonali.

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In una società in cui la competizione viene considerata l’unica via di successo, l’incontro di Taizé mi ha fatto riscoprire il vero significato dell’amicizia: la condivisione di ciò che hai e di ciò che vivi.

In questa meravigliosa esperienza ho avuto l’opportunità di osservare la gioia della persone che ho incontrato, suore e ragazzi, il loro volto sereno, sempre sorridente, pieno di speranza! Ho riscoperto la bellezza della diversità, ma anche la bellezza dell’unità, poiché anche se eravamo tutti diversi, con delle storie e esperienze di vita diverse, eravamo lì per un unico obiettivo: pregare insieme per la pace!

Ringrazio la comunità di Taizé che ha organizzato questo pellegrinaggio e le Suore della Carità che mi hanno accolto. Sono molto contenta di aver fatto 2000 km da Bucarest a Roma per riscoprire i veri valori che uniscono i giovani d’Europa: la preghiera, il silenzio, l’amicizia, la gioia, la semplicità della vita!

Emanuela Avram,

Bucarest, Romania

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Crystha (Filippine) "La nostra casa è la tua casa", questo è quello che la mia famiglia mi ha detto quando sono arrivata a casa loro. Io sono una straniera in questo continen-te, ma Roma mi ha fatto sentire a ca-sa. L’incontro europeo è riuscito a tra-scendere le differenze culturali, le bar-riere linguistiche e i disagi familiari. Vivere con una persona che parlava spagnolo in una famiglia italiana suona così difficile e impegnativo, ma non quando la tua famiglia ospitante italia-na parla italiano, spagnolo e inglese - anche i bambini! Nel nostro pellegri-naggio verso una più profonda relazio-ne con Dio nella città dove la storia e il cristianesimo si incontrano, ho sentito

Dio accogliere ciascuna delle 40.000 persone, con le braccia spalancate dicendo: "Benvenuto mio amato! La mia casa è la tua casa".

di San Giovanni in Latera-

no, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli, Santa Maria sopra Minerva, Santa Maria in Aracoeli e nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.

Morris (Svezia) Ieri sera siamo andati alla basilica di San Giovanni in Laterano per pregare insieme. La chiesa, con le sue dimen-sioni e le sue statue, le decorazioni e i dipinti bellissimi, era diversa da qual-

siasi posto abbia mai visto prima. È stato sorprendente vedere il gran numero di persone che

sono venute qui, e la preghiera era davvero incredibile. È un ricordo che porterò con me in futuro, in quanto mi ha toccato profondamente.

Jocelyn (Togo) Essere in grado di pregare insieme in una grande serenità nonostante le nostre differenze per me è già un se-gno di fiducia, di pace e di riconciliazio-ne. I momenti di silenzio e soprattutto la preghiera intorno alla croce durante le preghiere serali sono stati per me i più importanti. Il pellegrinaggio di fi-ducia sulla terra per me è stato una scoperta delle fonti della fede cristia-na.

La preghiera insieme in

un momento

chiave del pellegrinaggio di fiducia →→→

II n attesa di ricevere le esperienze scritte dai giovani che con noi hanno partecipato al “Pellegrinaggio di

fiducia sulla terra”, proponiamo alcune riflessioni di giovani provenienti da altri paesi. Sul sito della pasto-rale giovanile: www.giovanisgat.it si possono trovare le foto dei vari momenti vissuti.

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Sylvain (Svizzera)

Pregare con decine di migliaia di giovani provenienti da tut-ta Europa è stata un’esperienza meravigliosa. Cristo ci riuni-sce nella preghiera e nella gioia, passando sopra le nostre differenze di nazio-nalità e di denominazione. È un grande segno di speranza: tutti quei volti sorridenti mi danno felicità e fiducia. Il mes-saggio del papa mi ha parlato molto. Ci ha chiesto di pensa-re alla domanda: "Chi è Gesù per me?" Egli suggerisce che la risposta che diamo può essere reale e sarà in grado di dare un senso alla nostra vita. Penso di sentire che Gesù è mio amico. Ma ho bisogno di sapere di più su come vivere que-sta amicizia.

Ed (Scozia) Per me è stata la mia prima esperienza di preghiera con canti di Taizé, un formidabile cammino di silenzio con Dio. Unirsi al Papa in Vaticano, pregare nelle basiliche e vedere delle chiese ovunque ci fanno veramente vivere l’esperienza di essere nel cuore del mondo cristiano. È anche estrema-mente incoraggiante essere con 40.000 altri giovani di tut-to il mondo: la presenza dello Spirito Santo è palpabile e c’è un incredibile senso di unità e di reciproca appartenenza.

seguite dalla condivisione in

piccoli gruppi a partire dalla terza proposta del messag-gio di frère Alois

Angela (Inghilterra) La lettura di oggi che parla-va di tenere fisso lo sguar-do su Gesù mi ricorda perché sono venuta a Roma: per scoprire qualcosa di più sul mio rapporto con Dio. Per l’ultimo giorno dell’anno, mi sono fermata a ripensa-

re all’anno passato e a guardare al futuro…

Maria (Indonesia) Molti pellegrini sono venuti alla ricerca di qualcosa circa il senso della vita. Insieme ci riuniamo come giovani per con-dividere circa la vita e la fede. Insieme nella diversità, espri-mendo la solidarietà - è molto bello! E vedere altri giovani che condividono la loro vita è ancora meglio.

per il pellegrinaggio

di fiducia

Johanna (Germania)

Mangiare al Circo Massimo è sempre fantastico per noi. Oggi a pranzo ab-biamo aspettato con decine di mi-gliaia di altre persone in coda. La distribuzione del cibo era lenta e siamo rimasti lì per oltre un’ora ... poi abbiamo final-mente ottenuto il nostro pranzo. Ma non ci preoccupiamo - è stato incredibile vedere il Circo Massimo così pieno di gen-te in attesa, cantare e mangiare.

Il pellegrinaggio di fiducia continuerà con

l’incontro europeo nel 2013, sulla frontiera franco-tedesca

Marie (Francia, Strasburgo)

Avevamo sentito alcune voci nel corso delle ulti-me settimane, ed è bello vederle confermate. L’anno prossimo l’Incontro Europeo di Taizé sarà a Strasburgo. Ho molta voglia di fare tutto il pos-sibile per contribuire a rendere questo incontro molto bello. C’è una grande sfida davanti a noi: un anno per pre-parare tutto, e spero davvero che tutti i giovani sa-ranno in grado di essere ospitati in famiglia in Alsazia.

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CC on gioiosa sorpresa, nel mese di novembre u.s., ho

scoperto che già da parecchi an-ni, una decina di famiglie della nostra Parrocchia sono impegna-te nelle adozioni a distanza - chi di uno, chi di due, chi di tre bam-bini - promosse dalle Suore della Carità specialmente a Sosso e Goundi. Certamente suor Michela e la nostra cara suor Maria Costan-za, hanno portato questa venta-ta africana. Aver visto la gioia di una di que-ste signore che ha ricevuto la foto della bimba adottata, mi ha aperto ad una condivisione che non conoscevo. E allora ho riflet-

tuto come veramente vi sono laici che vivono nella pratica la carità e il Vangelo: “Non sappia la tua mano destra ciò che fa la sinistra”. Che gioia! Molti di loro fanno parte del gruppo degli Amici di SGA. Da anni cammino insieme a questi laici e scopro sempre più il loro impegno caritativo e solidale. Cercheremo di aiutare, per quanto possibile, anche i progetti della Campagna di Natale 2012 e di invitare altri Amici a gesti di bontà verso i più poveri, specialmente verso i bimbi orfani.

suor Tarcisia Assirelli

Comunità di Cervia