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Care. - Pirelli 2010 | Bilancio Sostenibilitàannual-sustainability-report-2010.pirelli.com/sites/all/files/... · Nuova campagna di Employer Branding online e cartacea Nuovo Polo

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Bilan

cio Sosten

ibilità 2010 Volum

e 3

Care.

BILANCIO DI SOSTENIBILITà 2010 Volume 3VOLUME 3

correzioni fatte solo per la versione PDF per il sito

OBIETTIVI al 2010 PREVISTI IN BIlaNCIO DI SOSTENIBIlITÀ 2009

ClIENTI

Focus su informazione e dialogo - effettuazione opinion surveysFocus su informazione e dialogo - consolidiamento presenza attiva su principali piattaforme (Facebook, Twitter, YouTube)Formazione per la Sicurezza Stradale: campagna “Safe&Go” 2010Aggiornamento sito web istituzionale con focus su interazione con il cliente finale

COmuNITÀ ESTERNa

Partnership con EU-OSHA per la nuova Campagna Salute e Sicurezza sul lavoroRinnovo sostegno pluriennale all’Ospedale di Slatina mediante scambio di know-how con Ospedale Niguarda di MilanoFocus sulla diffusione della cultura d’impresa mediante attività della Fondazione PirelliAttivazione nuove iniziative a favore della Comunità Esterna coinvolgendo i dipendenti Pirelli in modo diretto (contribuzione attiva del dipendente)

ECONOmICS

Vendita di alcune partecipazioni non strategiche per migliorare la flessibilità finanziaria di Pirelli e sostenere la crescita nel core business Tyre (cessazione attività Pirelli & C. Real Estate S.p.A. - ora Prelios S.p.A - e Broadband Solutions S.p.A.)Impatto vendite prodotti “green performance” pari a 37% su totale vendite a fine 2010Consolidamento nuovo Modello di Risk Governance

FORNITORI

Implementazione piani di rientro su fornitori sottoposti ad audit nel 2009Nuovi audit di terza parte: Fornitori di servizi corrispondenti al 25% fatturato paesi occidentali; Fornitori di materie prime, gomma naturale e servizi corrispondenti al 25% fatturato Countries of concern. Totale 58 audit

DIPENDENTI

Campagna di comunicazione interna a tutti i lavoratori del Gruppo nelle rispettive lingue delle nuove versioni de: “I Valori e il Codice Etico del Gruppo Pirelli”, Politica “Responsabilità sociale per Salute, sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente”, “Politica Qualità”Nuova opinion survey a livello Gruppo (precedente nel 2008)Percorso di formazione e sviluppo sulla Leadership per tutti i dirigenti e un pool di altri manager in posizioni chiave, in coerenza con il nuovo modello elaborato dal Senior ManagementPerformance Management: ideazione, sviluppo e implementazione di nuove sezioni dedicate allo sviluppo del dipendente e alla mappatura delle competenze tecniche, in un’ottica di sempre maggiore allineamento del sistema di valutazione delle performance con il progetto di LeadershipProgramma Lean Manufacturing: il nuovo programma formativo dedicato alle famiglie professionali “Operazioni” e “Qualità” verrà lanciato nei primi mesi del 2010.Obiettivo sarà l’integrazione di metodi e logiche “Lean” nei processi managerialiRiprogettazione del career Development ProgramRiduzione indice di frequenza (Pirelli Tyre Industriale) del 10% vs 2009 (IF 2010=1.55)Incremento del numero di ore di formazione totali dell’HSE Campus: >100 oreEstensione delle attività HSE Campus agli stabilimenti LATAMDefinizione di un nuovo Standard di Gruppo per le attività di manutenzione

Legenda: In lavorazione Raggiunto

INVESTITORI E COmuNITÀ FINaNzIaRIa

Comunicazione Finanziaria: implementazione dell’Equity Story Pirelli per visibilità analisti ed investitori con particolare attenzione alla sostenibilitàEffettuazione Roadshows “SRI” in Europa

amBIENTE

Mappatura attività Pirelli in aree protette per biodiversità/Patrimonio dell’Umanità/Riserve della Biosfera UNESCO/Convenzione di RamsarProduzione di silice ecologica da lolla di risoNuovo Polo Settimo Torinese: unità di trattamento d’aria a doppio flusso di ripresa; unità di raffrescamento adiabatico; recuperatori di calore ad alta efficienza; impiego di pannelli solari termici; campo fotovoltaico da circa 1 MWp; Solar cooling

aREa ECONOmICa (in milioni di Euro) 2010 2009 2008

Vendite* 4848,4 4067,5 4169,2di cui tyre (%) 98,4% 98,2% 98,3%

Margine Operativo Lordo * 629,0 452,6 308,9Risultato Operativo* 407,8 249,7 102,4

% sulle vendite 8,4% 6,1% 2,5%Risultato Netto attribuibile 21,7 22,7 (347,5)Risultato per azione 0,044 0,047 (0,065)Investimenti immobilizzazioni materiali 433 225 311

% sulle vendite 8,9% 5,5% 7,5%nr. azioni ordinarie (milioni) 475,7 5233,1 5233,1nr. azioni risparmio (milioni) 12,3 134,8 134,8Capitalizzazione di Borsa ** 3010,7 2154,8 1318,1Valore aggiunto globale lordo 1495,9 1293,3 919,0

di cui liberalità esterne 3,6 3,3 2,6% sul valore aggiunto globale lordo 0,24% 0,26% 0,28%

Costi di ricerca e sviluppo 150 137 156% sulle vendite 3,1% 3,4% 3,7%

ROE del Gruppo 0,19% -0,93% -13,35%Gearing 0,22 0,21 0,43Vendite per addetto (medie) 160 138 148

aREa amBIENTalE 2010 2009 2008

Consumi energetici [GJ / tonPF

] 14,15 15,01 14,13Emissioni CO

2 [ton /ton

PF] 1,002 1,050 0,987

Prelievo acqua [m3 / tonPF

] 16,2 18,3 18,3Produzione rifiuti [kg / ton

PF] 140,5 136,2 142,7

Sedi operative tyre certificate ISO 14001 100% 100% 96%

aREa SOCIalE 2010 2009 2008

Perimetro Pirelli cui si applica lo Standard di riferimento SA8000 100% 100% 100%Sedi operative tyre certificate OHSAS 18001 90% 90% 87%Indice frequenza infortuni - IF 1,6 1,8 2,2Dipendenti a fine esercizio 29,573 29,570 31,056

di cui % donne in posizione manageriale (Dirigenti + Quadri) 17% 17% 17%Giornate medie di formazione per dipendente 6.3 5,1 5Sedi operative tyre certificate ISO 9001 100 100 100Segnalazioni per violazioni del codice di condotta in base alla Procedura di Segnalazione di Gruppo “Whistleblowing”

1,0 1,0 -

Numero di fornitori presso cui è stato effettuato Audit di terza parte su sostenibilità 46*** 26*** -

PRINCIPalI INDICaTORI DI PERFORmaNCE 2010 – 2009 – 2008Tutti i KPIs rendicontati coprono il perimetro consolidato di Pirelli, salvo diversa specificazione

* i dati non includono le attività facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A.) e Broadband Solutions, cessati nel 2010; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati rideterminati a perimetro omogeneo ** calcolata sulla base della quotazione media di dicembre - *** corrispondono al 50% dei volumi di gomma naturale acquistata nel 2009 + 50% del fatturato relativo ai servizi acquistati nel 2009

COmuNITÀ ESTERNa 2011 2012 2013 2015

Rafforzamento partnerships di responsabilità sociale e ambientale con ONG locali ed enti Istituzionali centrali e locali, fondate sul dialogoper l’individuazione delle priorità di azione

Continua proattività per la diffusione delle buone pratiche di sostenibilità a livello locale ed internazionale (tramite CSR Europe, World Business Council For Sustainable Development, ...)

Aggiornamento delle procedure interne per la gestione delle attività filantropiche

Applicazione della Whistleblowing Procedure alla Comunità esterna

DIPENDENTI 2011 2012 2013 2015

Focus sul welfare dei dipendenti: mappatura e interventi

Analisi differenze di genere in Pirelli, nel settore industriale di riferimento e nel contesto evolutivo globale al fine di aggiornare il Modello gestionale relativo e traslarlo, quindi, sulla gestione di tutti gli altri elementi di diversità per fissazione di target di aumento delle Diversitànel management nel medio e lungo periodo

Nuovi audit SA8000® di terza parte, da svolgersi nei siti produttivi presenti in Sud America, Cina, Egitto, Turchia, Romania

Nuova campagna di Employer Branding online e cartacea

Nuovo Polo Industriale di settimo Torinese: realizzazione di 11 giornate di formazione medie pro capite per un totale di 1250 dipendenti circa

Modello di Leadership Pirelli: realizzazione di campagne di formazione a favore del middle management locale (coinvolgimento finale di 400 capi intermedi), analoghe a quelle effettuate nel 2010 per i dirigenti

Standard OHSAS 18001: emissione di tutti i certificati con accreditamento internazionale SAS a partire dal 2011

Settimana Salute, Sicurezza e Ambiente - Evento in contemporanea in tutti i siti produttivi Pirelli

Riduzione IF Pirelli Tyre industriale: -40% circa rispetto al dato 2009

Definizione di un nuovo standard di gruppo per le attività di manutenzione

Consolidamento nuovo strumento POWRA (point of work risk assessment) per le attività di manutenzione

Certificazione OHSAS18001 degli Stabilimenti di Guacara in Venezuela e di Bumbesti in Romania

Focalizzazione “Safety Bulletin” mensile, diffuso internamente, sui leading indicators di sicurezza

Integrazione di un modulo Salute, Sicurezza e Ambiente nel percorso di formazione Process Kaizen Engineer

Definizione di uno standard di gruppo per il non-monetary Rewarding interno relativo ad aspetti Salute, Sicurezza e Ambiente

FORNITORI 2011 2012 2013 2015

Riformulazione clausole contrattuali di sostenibilità in ottica di semplificazione sintattica

Formazione di tutti i Buyers su gestione AUDIT di parte terza presso i fornitori e deployment piani di rientro

Portale Fornitori: sviluppo, progetto pilota su Italia e prima estensione su altri paesi EMEA nel 2011

Redazione del Manuale Pirelli sulla gestione della catena di fornitura

Determinazione di nuovi audit sulla base di criteri stabiliti dalle sedi locali di Pirelli, sempre mantenendo supporto centralee a valle della formazione di cui sopra

ClIENTI 2011 2012 2013 2015

Focus sul dialogo con il cliente finale attraverso piattaforme web e opinion surveys

Lancio del progetto Engaging the Consumers. Attraverso l’analisi approfondita di tutte le fasi del processo d’acquisto, il progetto ha l’obiettivo identificare e selezionare con precisione i consumer target di Pirelli, sui quali focalizzare piani che siano “consumer insights driven”oltre alle attività di marketing, il tutto in modo funzionale alle strategie di crescita del Gruppo

Campagne informative e formative sulla sicurezza stradale, secondo il Programma definito a valle della sottoscrizione della EU Safety Charter

amBIENTE 2011 2012 2013 2015

Intera gamma di pneumatici prodotti privi di olii altamente aromatici a livello mondiale

Estensione certificazione del Sistema di Gestione Ambientale a tutte le attività Nuovo Polo

Consumi energetici specifici pari a un complessivo -15% vs. 2009 (entro il 2015)

Consumi energetici specifici pari a un complessivo -13% vs. 2009 (entro il 2011)

Emissioni di CO2 equivalenti specifiche -15% vs. 2009 (entro il 2015)

Emissioni di CO2 equivalenti specifiche -9,5% vs. 2009 (entro il 2011)

Prelievo specifico di acqua -35% vs. 2009

Rifiuti: -5% produzione, +5% riciclo vs. 2009

Completa sostituzione di tutti i bancali in legno della Business Unit Steel Cord con bancali in plastica o metallo

Impiego dei solventi nei processi produttivi -5% vs. 2009 estendendo l’utilizzo di tecnologie solvent free

ECONOmICS 2011 2012 2013 2015

Impatto vendite da prodotti “green performance” sul totale delle vendite del gruppo >45%

Ribilanciamento della presenza produttiva fra economie in rapido sviluppo (RDE), America Latina e mercati maturi, nel cui ambito ciascunadelle tre aree contribuirà per 1/3 alla redditività del Gruppo nel 2015

Upgrade tecnologico di siti produttivi e macchinari (nel 2015 il 60% della produzione sarà realizzata in siti e impianti con età inferiore a 10 anni)

Nei prossimi 5 anni Pirelli investirà 1,9 miliardi di euro, aumentando la propria capacità produttiva e focalizzandosi sul segmentodi mercato “Premium” nelle economie a rapido siluppo, secondo una strategia “local for local” destinata a migliorare il mix di prodottoed efficienza nonché a consolidare la leadership in tutti i segmenti di mercato in America Latina

Mantenimento del valore degli investimenti nell’attività di ricerca nel prossimo triennio intorno al 3% delle vendite, che rappresentauno dei livelli più elevati del settore

INVESTITORI E COmuNITÀ FINaNzIaRIa 2011 2012 2013 2015

Comunicazione focalizzata nel dare visibilità alla progressiva implementazione del nuovo Piano Industriale 2011-2013

Progressivo aumento dei Roadshows dedicati agli Investitori Socialmente Resposnsabili

PRINCIPalI OBIETTIVI DI SOSTENIBIlITÀ 2010 PER Il 2011, 2012, 2013, 2015Legenda: In lavorazione Anno di raggiungimento Mantenimento

Molte delle immagini contenute sono state realizzate dagli studenti del naba (Nuova Accademia di Belle Arti Milano), su incarico di Pirelli.

Progetto graficoLeftloft, Milano

StampaArti Grafiche Mario Bazzi S.p.A.

Stampato su carta Arctic Paper Munken Lynx

La relazione di bilancio è consultabile sul sito www.pirelli.com

Pirelli & C. S.p.A. — Milano

Bilanciodi sostenibilità 2010Volume 3

4 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

SOMMARIO

RelAzIOne fInAnzIARIA AnnuAle Al 31.12.2010 Volume 1

Notizie preliminari

Relazione degli Amministratori*

Bilancio consolidato

Bilancio Capogruppo

Parte straordinaria

RelAzIOne AnnuAle Sul GOveRnO SOcIetARIO e GlI ASSettI PROPRIetARI** Volume 2

BIlAncIO dI SOStenIBIlItà 2010 Volume 3

Premessa Metodologica

Pirelli e la creazione di valore sostenibile

Modello Strategico di crescita sostenibile 19Stakeholder engagement 19La Sostenibilità nella struttura organizzativa 20Modello operativo di pianificazione e gestione Sostenibile 21Strategia di crescita sostenibile: Piano triennale e vision al 2015 22Governance sostenibile 23Strumenti di Governo per uno sviluppo di lungo periodo 25Compliance 29Procedura di segnalazione di Gruppo Whistleblowing 29Indici di Borsa & finanza etica 30Principali riconoscimenti ricevuti nell’anno 32

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SOMMARIO

Dimensione economica

Valore aggiunto 39Finanziamenti significativi ricevuti nel 2010 40Azionisti, investitori e comunità finanziaria 40I nostri Clienti 42I nostri Fornitori 46

Dimensione ambientale

L’approccio Pirelli alla gestione delle tematiche ambientali 53Eco-sostenibilità di prodotto 56Eco-sostenibilità di processo 72

Dimensione sociale

CoMunItà IntErnA 85I Pirelliani nel mondo 85una gestione consapevole delle diversità 87Compensation e Mobilità internazionale 89Ascolto, Employer Branding, Formazione e Sviluppo 90Comunicazione Interna: coinvolgere per comunicare 93Iniziative a favore della Comunità Interna 95Le relazioni industriali 96Salute, Sicurezza e Igiene nel lavoro 98

CoMunItà EStErnA 102relazioni con le Istituzioni e le Amministrazioni pubbliche 102Principali impegni internazionali per la Sostenibilità 103Iniziative aziendali a favore della comunità esterna 105

Tavole riassuntive 116

Lettera di Attestazione 118

* Rappresenta una specifica e integrante sezione della Relazione degli Amministratori la Relazione Annuale del Governo Societario e gli Assetti Proprietari

riportata nel Volume 2

** Il presente volume rappresenta una specifica e integrante sezione della Relazione sulla Gestione degli Amministratori

6 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

“ Per costruire un futuro sostenibile è necessario comprendere i cambiamenti della società e saper innovare. Per creare valore, nel profondo rispetto di culture e diversità”

7

FiLiPPo BeTTiNiDirettore Sostenibilità e Governo dei Rischi

9

PReMeSSA MeToDoLoGiCA

Il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Pirelli, giunto alla sesta edizione, è espressione di una cultura aziendale fon-data sull’integrazione delle scelte economiche con quelle di natura ambientale e sociale, secondo l’ap-proccio Triple Bottom Line. Per tale motivo la pre-sente descrizione della performance sostenibile, anziché essere pubblicata in forma separata, è parte integrante del Bilancio Pirelli, del quale costituisce il “Volume 3” (Volume 1: Relazione finanziaria annuale al 31.12.2010; Volume 2: Relazione Annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari).

Alla luce della citata integrazione, si precisa che: — la Dichiarazione del Presidente in apertura del

Volume 1 del Bilancio integrato Pirelli include i temi della sostenibilità di Gruppo;

— il perimetro di rendicontazione annuale del presen-te rapporto è il medesimo del consolidato di Gruppo;

— gli aspetti relativi a Identità aziendale, struttura del Gruppo e andamento economico nell’anno 2010 sono affronati nel presente rapporto in modo sintetico, a fronte di un’esposizione dettagliata nel Volume 1, cui si rinvia per ulteriori approfondimenti.

La redazione del Bilancio di Sostenibilità si ispira alle Sustainability Reporting Guidelines della Global Reporting Initiative (GRI), nonché ai principi di in-clusività, materialità e rispondenza dello Standard AA1000. L’analisi della performance sostenibile è basa-ta su un set di Key Performance Indicators (KPIs), sviluppati in conformità agli indicatori GRI (aggiornati G3), ai principi del Global Compact (cui Pirelli ade-risce dal 2004) e a quanto periodicamente monitorato dalle principali agenzie di rating di finanza sostenibile.

Per le dimensioni economica e sociale, sono stati utilizzati anche i Principi di rendicontazione redatti dal Grup-po di studio per il Bilancio Sociale (GBS).

I contenuti del rapporto, focalizzati su quanto più inte-ressa la pluralità degli stakeholders del Gruppo, danno evidenza dell’evoluzione 2010 di quanto rendicondato nel 2009, con vista sugli andamenti degli ultimi 3 anni. L’avvenuto raggiungimento degli obiettivi qualitativi e/o quantitativi posti per il 2010, così come i nuovi target 2011 e/o pluriennali, sono indicati sia all’inter-no dalla copertina, sia nei paragrafi relativi agli specifici Stakeholders cui i target si riferiscono.

Le Tavole Riassuntive, poste a chiusura del rapporto, riconducono i temi trattati nel testo agli specifici indi-catori di performance GRI (G3), oltrechè ai principi del Global Compact.

Il rapporto include l’Attestazione di parte terza.

Esso infine è pubblicato - nelle lingue italiana e ingle-se – nelle sezioni Sostenibilità e Investor Relations del sito www.pirelli.com.

Per chiarimenti e approfondimenti su quanto rendi-contato si rinvia ai Contatti pubblicati nella citata se-zione web; dalla stessa è inoltre possibile accedere al Su-stainability Channel, canale di comunicazione interattiva tra Pirelli e la comunità del web interessata a notizie ed eventi di sostenibilità che vedono protagonista il Gruppo. Attraverso il Sustainability Channel, gli utenti interessati possono commentare le notizie pubblicate.

10 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 310

11

12 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

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14 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

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16 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

PIRellI e lA cReAzIOne dI vAlORe SOStenIBIle

L’approccio adottato consente una creazione di valore sostenibile nel tempo, a fronte del quale l’Azienda beneficia di un ritorno di valore tangibile ed intangibile

17Pirelli e la creazione di valore sostenibile

Quinto operatore mondiale del Settore pneumati-ci per fatturato, il Gruppo è leader nei segmenti ad alta gamma ed elevato contenuto tecnologico.

Attiva da quasi 140 anni (fu fondata a Milano nel 1872), Pirelli oggi conta su 20 aree industriali distribuite in quattro continenti e opera in oltre 160 paesi. Si distingue per una lunga tradizione industriale, che ha da sempre coniugato con capacità d’innovazione, qualità del prodot-to e forza del brand: forza supportata dal 2002 anche dal progetto moda e high tech di PZero e oggi ulteriormen-

te valorizzata attraverso la Formula 1, di cui è fornitore esclusivo per il triennio 2011-2013.Da sempre focalizzato su ricerca e sviluppo, in linea con la strategia green performance il Gruppo opera con costante, crescente attenzione a prodotti e servizi a elevata qualità e tecnologia ma a basso impatto ambientale. In tal senso integrano le attività Pirelli Ambiente, operante nelle aree energetiche e ambientali, e Pirelli Eco Technology, attiva nelle tecnologie per il controllo delle emissioni.

PIRELLI & C. S.p.A.*

· CAMFIN· MEDIOBANCA· EDIZIONE S.R.L.· FONDIARIA SAI· ALLIANZ· ASSICURAZIONI GENERALI

20.3%4.6%4.6%4.4%4.4%4.4%

PRINCIPALI AZIONISTI**

PIRELLI TYRE

100%

PZERO MODA

100%

PIRELLI ECO TECHNOLOGY

51%

PIRELLIAMBIENTE

51%

% SU RICAVICONSOLIDATI ~98% ~1,3%

STRUTTURA SOCIETARIA PIRELLI AL 31/12/2010

L’esercizio 2010 ha visto la conclusione del processo di trasformazione del Gruppo in una Pure Tyre Company, av-viato coerentemente con l’obiettivo delineato dal Piano Industriale 2009-2011 e terminato nel corso dell’anno con la separazione da Pirelli Real Estate e la cessione di asset non strategici, tra cui Pirelli Broadband Solutions e Oclaro (ex Avanex). Il compimento di tale processo, insieme al raggiungimento - con un anno di antici-po - degli obiettivi 2011 previsti dal Piano Industriale 2009-2011, ha portato alla definizione del nuovo pia-no 2011-2013 con vision al 2015, presentato il 4 novem-bre 2010 e che verrà ampiamente trattato a seguire.

Nel Gruppo Pirelli, elemento fondamentale per prose-guire nella strategia di crescita è l’attività di ricerca e sviluppo, che permette non solo di innovare prodotti e processi in via continuativa ma anche di valutare nuove opportunità di business.

I costi relativi alle attività di ricerca e sviluppo sostenuti dal Gruppo nel 2010 sono stati pari ad euro 146 milioni, con un’incidenza sulle vendite pari al 3,1%. Tali attività sono prevalentemente concentrate in Pirelli Tyre, al cui interno il Gruppo dispone di un centro di ricerca in Italia e di otto centri applicativi nel mondo, con oltre mille addetti di cui oltre il 60% provenienti da Paesi diversi dall’Italia.

Il valore degli investimenti nell’attività di ricerca è previ-sto mantenersi nel prossimo triennio intorno al 3% delle vendite, che rappresenta uno dei livelli più elevati del settore. Tutto ciò consentirà di arricchire il portafoglio brevetti (a oggi oltre 4.500), di disporre di una capacità di rinnovamento della gamma prodotti premium, omologati per il primo equipaggiamento, inferiore a quattro anni e di produrre entro il 2013 a livello mondiale l’intera serie di pneumatici senza oli altamente aromatici.

(*) i singoli business si avvalgono del supporto di Pirelli Labs (100% Pirelli & C), polo di eccellenza tecnologica e motore dell’innovazione di Pirelli.(**) le percentuali di partecipazione indicate rappresentano esclusivamente la quota conferita al “Patto di Sindacato” alla data del 31 dicembre 2010. Camfin ha annunciato di

possedere, direttamente o indirettamente, un ulteriore 5.9% del capitale ordinario di Pirelli & C. SpA

18 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

VeNDiTe PeR AReA GeoGRAFiCA

Le vendite dell’esercizio 2010 ammontano a euro 4.848,4 milioni rispetto a euro 4.067,5 milioni dell’esercizio 2009,

con una crescita del 19,1%. In termini di attività, il 98,4% delle vendite è riferito al business Tyre (98,1% nel 2009).Segue una tabella esplicativa della suddivisione delle ven-dite del Gruppo per area geografica negli ultimi tre anni:

Vendite*(in migliaia di euro)

2010 % 2009 % 2008 %

Europa: - Italia 485.450 10,00% 443.103 10,89% 447.766 10,74%- Resto Europa 1.503.531 31,00% 1.326.326 32,60% 1.457.669 34,95%Nafta 477.394 9,85% 361.454 8,89% 332.009 7,96%Centro America e America del Sud

1.632.044 33,66% 1.296.285 31,87% 1.279.444 30,69%

Asia/Pacifico 286.922 5,93% 231.237 5,69% 648.020 15,54%

Middle Est/Africa 463.077 9,55% 409.056 10,06% 4.243 0,10%

totALE 4.848.418 100,00% 4.067.461 100,00% 4.169.151 100,00%

(*) le vendite del 2010 non comprendono le attività cessate nell’anno e facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A). e Broadband Solutions S.p.A.; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati conseguentemente rideterminati a perimetro omogeneo.

Il numero di dipendenti, al 31/12/2010 pari a 29.573 (29.570 nel 2009 e 31.056 nel 2008), riflette a sua volta la distribuzione dei siti produttivi sui 4 continenti, come evidente nelle tabelle che seguono:

29.573

2010

708

28.865

5.465

ASIA, AFR, OCE**

5.430

35

11.301

EUROPA

10.628

673

NORD AMERICA

2460

246 12.561

LATAM

12.561

0

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ORGANICO

2010

TOTALE

Altri business*

Tyre

29.570

2009

2009

11.754

LATAM

11.750

4

4.957

ASIA, AFR, OCE**

4.957

12.611

EUROPA

10.526

2.085

NORD AMERICA

248

248TOTALE

2.089

27.481

0 0

31.056

2008

2008

11.819

LATAM

11.804

15

4.703

ASIA, AFR, OCE**

4.702

1

14.269

EUROPA

11.830

2.439

NORD AMERICA

265

265TOTALE

2.455

28.6010

Per una fotografia completa dell’andamento economico di Pirelli nel 2010, si rinvia al Volume 1 (Relazione finan-ziaria annuale al 31.12.2010).

(*) include Corporate, P. Ambiente, P. Zero, P. Eco-Tech; per gli anni 2008 e 2009 include anche i business Real Estate e Broadband Solutions, cessati nel corso del 2010 le cui risorse non sono più presenti in organico alla data del 31.12.2010

(**) include Turchia

19Pirelli e la creazione di valore sostenibile

MoDeLLo STRATeGiCo Di CReSCiTA SoSTeNiBiLe

GESTIONE INTEGRATA

FINANZA, AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

GESTIONE RISORSE UMANE

RICERCA E SVILUPPO

ACQUISTI

LOGISTICA INBOUND / OUTBOUND

OPERAZIONIMARKETING & VENDITE

SERVIZI POST-VENDITA

DIMENSIONEECONOMICA

DIMENSIONEAMBIENTALE

DIMENSIONESOCIALE

MA

RG

INE

RITORNO DI VALORE

dalla gestione responsabile delle aspettative di tutti i

portatori di interesse

APPROCCIO OPERATIVO PIRELLI ALLA GENERAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE

La Gestione responsabile di Pirelli, come reso evidente dall’infografica, attraversa l’intera catena del valore. Ogni area gestionale integra la responsabilità economi-ca, sociale ed ambientale nella propria attività in costan-te interlocuzione con le altre funzioni e con i portatori di interesse, in attuazione delle linee guida strategiche di Gruppo. L’approccio adottato consente una creazione di valo-re sostenibile nel tempo, a fronte del quale l’Azienda beneficia del cosiddetto ritorno del valore, tangibile ed intangibile.

STAkehoLDeR eNGAGeMeNT

In Pirelli esiste l’assoluto convincimento che il ruolo dell’impresa, oggi più che mai, sia legato indissolubil-mente alla capacità di creare valore guardando alle aspettative di tutti gli Stakeholders:

— gli azionisti, gli investitori e la comunità finanziaria; — i clienti, in quanto la loro soddisfazione sta alla base

del nostro fare industria;

— i dipendenti, che costituiscono il repository di cono-scenza ed il motore del Gruppo;

— i fornitori, con i quali condividere un approccio re-sponsabile;

— i concorrenti, perché attraverso un confronto com-petitivo ma fair passa il miglioramento del servizio al cliente e la qualificazione del mercato;

— l’ambiente circostante, le Istituzioni, gli enti gover-nativi e non, le comunità dei diversi paesi in cui il Gruppo opera stabilmente, pur nella consapevolezza delle proprie responsabilità globali in qualità di Cor-porate Citizen.

L’identità Pirelli, peraltro, si fonda storicamente su una pluralità di valori da sempre perseguiti e tutelati: per que-sto l’Azienda adotta un approccio multi-stakeholder, ovvero ricerca una crescita sostenibile e duratura basata quanto più possibile sull’equo contemperamento degli interessi e delle aspettative di tutti coloro con cui interagisce.

Nella grafica seguente sono indicate le principali aree di creazione e ritorno di valore legate ai singoli portatori di interesse:

20 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

PUBBLICAAMMINISTRAZIONE

DIMENSIONESOCIALE

DIM

ENSIO

NE

ECO

NO

MIC

ADIM

ENSI

ON

E

AMB

IEN

TALE

VALORESOSTENIBILE

· Competizione leale

· Dialogo· Compliance· Cittadinanza globale· Etica di business· Collaborazione

Supporto & risorse

Integrazione, efficacia

relazionale

· Dialogo· Partnership di sviluppo

condiviso· Sostenibilità della catena

di fornitura

AZIONISTI E COMUNITÀ FINANZIARIA

· Dialogo· Performance economica

e �nanziaria · Trasparenza· Governo societario

· Dialogo· Eccellenza di prodotto

(sicurezza, performance, eco-ef�cienza)

· Af�dabilità· Piena soddisfazione dei Clienti

Cooperazione

CooperazioneInfrastrutture di Business

Tasse

Materiali e Servizi

Engagement

· Dialogo· Giusta remunerazione· Attrazione, sviluppo e

ritenzione del talento· Attenzione alle diversità

e Pari Opportunità· Salute e Sicurezza

sul Lavoro

· Dialogo· Creazione di Lavoro· Contribuzione sociale

e �nanziaria· Rispetto

dei Diritti Umani· Fabbriche

a basso impatto ambientale

· Dialogo· Partnership· Supporto

Offerta di lavoro

qualitativa

Engagement

Dividendi & Capital

Gains

Risorse finanziarie

Domandadi prodotto

Qualità e Innovazione

di Prodotto

Concorrenza leale

Concorrenza leale

· Eco-ef�cienza di prodotto e di processo

· Approccio gestionale LCA (Life Cycle Assessment)

Costante diminuzione dell’impronta

ecologica”

Più risorse a disposizione

per le generazioni

future

AMBIENTE

CONCORRENTI

FORNITORI

ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE

COLLABORATORI

CLIENTI

MODELLO PIRELLI DI STAKEHOLDER ENGAGEMENT: MASSIMIZZAZIONE DEL FLUSSO DI VALORE DALL’AZIENDA VERSO I PORTATORI D’INTERESSE E VICEVERSA

COMUNITÀ LOCALI

LA SoSTeNiBiLiTà NeLLA STRuTTuRA oRGANizzATiVA Un avanzato sistema di Governance della sostenibilità consente al Gruppo di gestire al meglio gli impatti eco-nomici, sociali e ambientali connessi ai propri processi, prodotti e servizi, sempre nel segno dell’innovazione, nel-

la consapevolezza del ruolo di multinazionale in un con-testo globale e nell’ottica di una prevenzione trasversale dei rischi. Tale governance trova il proprio fondamento organizzativo nello Steering Committee Sostenibilità, che riassume anche le responsabilità in merito alle Pari Opportunità. Questo organismo, nominato dal Presi-dente all’inizio del 2004 e da lui stesso presieduto, ha responsabilità di indirizzo e presidio dell’evoluzione

21Pirelli e la creazione di valore sostenibile

della sostenibilità nell’ambito dell’Azienda. La strut-tura organizzativa si compone quindi di una Direzione Sostenibilità e Governo dei Rischi di Gruppo, a di-retto riporto del Group General Counsel, nella quale

opera la Funzione Group Sustainability & Equal Op-portunities, e di Sustainability & Equal Opportuni-ties Country Managers, a copertura di tutte le affiliate del Gruppo.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA SOSTENIBILITÀ

STEERING COMMITTEE SOSTENIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ PARI OPPORTUNITÀ

CHAIRMAN & CEO

SUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &

EQUAL OPPORTUNITIESMANAGER DI PAESE

SUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESE

SUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &

EQUAL OPPORTUNITIESMANAGER DI PAESE

SUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &EQUAL OPPORTUNITIES

MANAGER DI PAESESUSTAINABILITY &

EQUAL OPPORTUNITIESMANAGER DI PAESE

MoDeLLo oPeRATiVo Di PiANiFiCAzioNe e GeSTioNe SoSTeNiBiLe

L’infografica mostra i passaggi operativi volti al miglio-ramento continuo delle prestazioni in ottica sostenibile:PROCESSO PIRELLI DI GESTIONE SOSTENIBILE

RENDICONTAZIONEINTERNA ED ESTERNA

MONITORAGGIO DEI RISULTATI

IDENTIFICAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO / CRESCITA

SUSTENIBILITÀ DI VISION & MISSION

VALUTAZIONE CONTESTO

· Dialogo con i portatori di interesse e altre parti rilevanti (Agenzie di Rating, SRI, Università, Associazioni, Istituti di ricerca,…

· Esperienza interna e bisogni sollevati

· Benchmark

GESTIONE OPERATIVA PER L’IMPLEMENTAZIONE DEI PROGETTI

DEFINIZIONE DEI PROGETTI E FISSAZIONE DEI TARGETS

22 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

STRATEGIA DI CRESCITA SOSTENIBILE

LA SOSTENIBILITÀ COME PARTE INTEGRANTE DELLA STRATEGIA PIRELLI

PER UNO SVILUPPO DI LUNGO PERIODO

AREE STRATEGICHE DEL PIANO DI SOSTENIBILITÀ2011-13 E VISION AL 2015

DIMENSIONE SOCIALE

· Salute e sicurezza sul lavoro

· Sviluppo organizzativo – Valorizzazione delle diversità – Bilanciamento vita-lavoro

· Sostenibilità della catena di fornitura

· Dialogo e coinvolgimento con le comunità, partnership internazionali

DIMENSIONE ECONOMICA

· Vendita di prodotti Green Performance

· Ottimizzazione del costo da “green” performance

· Minor costo del capitale da programmi derisking

· Asset intangibili– essere e rimanere

un “Employer of choice”– Aumento del brand equity– Attrazione di �ducia

· Gestione dell’impatto ambientale di prodotto– Pneumatici sempre più performanti

e sempre più eco-compatibili– Biomateriali

· Gestione dell’impatto ambientale di processo– Riduzione di consumi / emissioni– Fabbriche eco-compatibili

· Gestione dell’impronta ambientale di Pirelli: carbon e water

DIMENSIONE AMBIENTALE

Nei sistemi di produzione, Pirelli impiegherà sempre più materie prime a basso impatto ambientale e utilizzerà processi che porteranno entro il 2015 a una riduzione di oltre il 35% dei consumi di acqua e del 15 di quelli di energia, con un taglio delle emissio-ni di CO2 del 15% rispetto ai dati 2009. A supporto della politica energetica di Gruppo, dal 2011 sarà piena-mente operativo il nuovo polo tecnologico di Settimo Torinese: la fabbrica di pneumatici punta all’eccellenza sostenibile in termini economici, sociali, ambientali e co-stituirà il fiore all’occhiello del Gruppo, modello di riferi-mento anche per gli altri impianti produttivi.

Con riferimento ai prodotti, Pirelli continuerà a svilup-pare la propria strategia green performance, prevedendo

che l’impatto delle vendite di prodotti green performance sul totale passi dal 37% a fine 2010 a più del 45% entro la fine del 2013.

Con specifico riferimento alle mescole, Pirelli è impe-gnata nello sviluppo e nell’impiego di una serie di nuovi materiali sempre più ecologici. In particolare, l’attività di ricerca e sviluppo consentirà di produrre entro il 2013, a livello mondiale, l’intera gamma di pneumatici senza oli altamente aromatici.

Infine, per quel che riguarda le materie prime da fonti rin-novabili, l’Azienda prosegue le attività di ricerca che por-teranno alla produzione di silici ecologiche derivate da scarti della lavorazione alimentare (lolla di riso).

STRATeGiA Di CReSCiTA SoSTeNiBiLe: PiANo TRieNNALe e ViSioN AL 2015

Il 4 Novembre 2010, a Milano, Pirelli ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale del Gruppo per gli anni 2011-2013, con vision al 2015.Nei prossimi 5 anni Pirelli investirà 1,9 miliardi di euro, aumentando la propria capacità produttiva e foca-lizzandosi sul segmento di mercato Premium nelle eco-nomie a rapido siluppo, secondo una strategia local for local destinata a migliorare il mix di prodotto ed efficienza

nonché a consolidare la leadership in tutti i segmenti di mercato in America Latina. Come dichiarato dal Presiden-te di Pirelli & C, Marco Tronchetti Provera, “in un mondo che sta cambiando rapidamente e che vede affermarsi nuove aree di crescita, abbiamo sviluppato un piano che pone la Socie-tà nelle condizioni di competere al meglio. Nel 2015 il 60% della produzione sarà realizzata in siti e impianti con età inferiore ai 10 anni. Questo permetterà di offrire prodotti costantemente rinnovati, sempre più sviluppati sulle specifiche esigenze della clientela, a ridotto impatto ambientale e più competitivi”.Un piano ambizioso, di cui le strategie di sosteni-bilità costituiscono elemento essenziale. Il 4 No-vembre è stato infatti presentato al mercato anche il nuovo Piano di Sostenibilità Pirelli per il periodo 2011-2013, con vision al 2015.

23Pirelli e la creazione di valore sostenibile

Sul fronte sociale, i piani per la salute e sicurezza ne-gli ambienti di lavoro già in essere avranno ulteriori mi-glioramenti attraverso una rivisitazione costante di pro-grammi di prevenzione e formazione negli stabilimenti. Nell’area delle risorse umane sono previste politiche atte a migliorare la gestione delle diversità. Continue-ranno gli audit di parte terza sulla responsabilità eco-nomica, sociale e ambientale nella catena di fornitura. Nell’ambito dei rapporti con le comunità locali e in-ternazionali, si rafforzerà ulteriormente la cooperazione con le autorità, governative e non, nella condivisione di iniziative finalizzate allo sviluppo sostenibile.

Elemento centrale di sano e duraturo sviluppo è costituito dalla massima attenzione alla qualità del governo socie-tario; governo basato in primis sulla centralità del Consiglio di Amministrazione nella definizione dell’indirizzo strate-gico e nella supervisione del management, su un efficace sistema di gestione dei rischi e una politica di remunerazio-ne del top management fortemente legata alla creazione di valore nel lungo periodo. Il nuovo modello e l’analisi degli elementi di rischio, quindi anche di opportunità, è parte in-tegrante del processo di piano strategico e consente l’avvio di piani di rientro e mitigazione, che fanno della consapevo-

le gestione del rischio una leva di creazione di valore.Dall’integrazione tra il Piano Industriale e il Pia-no di Sostenibilità sono attesi consistenti benefici: da quelli intangibili di un’azienda employer of choice, con una brand equity in crescita, un’impresa affidabile per tutti i relativi portatori di interesse, a quelli tangibili che poggiano sul vantaggio competitivo e le vendite di prodotti rispettosi dell’ambiente, sul miglioramento nelle voci di costo e sul minore costo del capitale che può de-rivare da una gestione responsabile e attenta dei rischi.

Governance sostenibile

In Pirelli, questo termine identifica da anni la piena inte-grazione della sostenibilità nei vari aspetti e ambiti della gestione d’impresa. La sostenibilità costituisce dunque il modello di management adottato e si tradu-ce nella mappatura, nel controllo e nella gestione sosteni-bile degli impatti e delle opportunità economiche, sociali e ambientali connessi all’attività aziendale.

i principi ispiratori nel nostro Modello di sostenibilità

VISION SOSTENIBILE

I VALORI E IL CODICE ETICO

MISSION SOCIETARIA PIRELLI

MODELLO PIRELLI DI CORPORATE SUSTAINABILITY

DichiarazionePari Opportunità

PoliticaQualità

PoliticaResponsbilità Sociale per Salute,

Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente

· Lealtà e Correttezza ·Trasparenza · Crescita Sostenibile · Orientamento al Cliente · Responsabilità e Tensione ai Risultati · Eccellenza professionale · Innovazione · Qualità & performance · Integrazione · Rapidità

GLOBAL COMPACT NAZIONI UNITE - Linee guida ISO 26000

24 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Il Modello di sostenibilità si ispira al Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Pirelli è membro attivo sin dal 2004, ed alle Linee Guida ISO 26000, di recente pubbli-cazione. La compliance del Modello Pirelli alle Linee Guida citate è stata verificata da parte terza: si veda la lettera di at-testazione in chiusura del presente rapporto. La vision che ne deriva permea i documenti della Sostenibilità di Grup-po: i Valori e il Codice Etico, la Politica Qualità, la Politica di Responsabilità Sociale per salute, sicurezza e diritti nel lavoro, ambiente, la Dichiarazione sulle pari Opportunità.

Il Modello adottato abbraccia l’intera catena del valore, preservando e sviluppando gli asset di Gruppo.

GLoBAL CoMPACT DeLLe NAzioNi uNiTe

Nell’ottobre 2004, mediante una lettera indirizzata al Segretario Generale Kofi Annan, Pirelli ha formalizzato la propria adesione al Global Compact delle Na-zioni Unite, unitamente all’impegno a rispettarne e supportarne i Dieci Princi-

pi attinenti ai diritti umani, agli standard lavorativi, all’ambiente e alla lotta alla corruzione.

La lettera di adesione al Global Compact è pubblicata nella sezione Sostenibilità del sito internet www.pirelli.com.

i VALoRi e iL CoDiCe eTiCo DeL GRuPPo

Il documento delinea l’approccio sostenibile di Pirelli al business, sancendo linee guida stringenti e unifor-mi sulle pratiche professionali che devono essere rispet-tate da quanti operano nell’ambito dell’Azienda.Approvato nel 2003 dal Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A., il Codice è stato aggiornato e integra-to nel 2009, sia per adeguarlo all’evoluzione della strate-gia di sostenibilità, sia per rispondere a nuove esigenze di mercato e di corporate governance. La versione aggiornata è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Pi-relli & C. S.p.A.Amministratori, sindaci, dirigenti, dipendenti del Gruppo e in generale tutti coloro che operano in Italia e all’este-ro per conto o in favore del Gruppo, oppure che con lo stesso intrattengono relazioni di affari (“Destinatari del Codice”), ciascuno nell’ambito delle proprie funzioni e responsabilità, sono chiamati al rispetto dei principi e delle prescrizioni contenute nel Codice stesso.Più in dettaglio, il Codice:

— illustra i valori cui Pirelli informa la propria attività d’impresa, ovvero lealtà, correttezza, trasparenza, cre-scita sostenibile, orientamento al cliente, responsabili-tà e tensione ai risultati, eccellenza professionale, inno-vazione, qualità e performance, integrazione, rapidità;

— indica i principi di comportamento cui il Gruppo informa la propria attività d’impresa nelle relazioni interne ed esterne;

— identifica gli stakeholders con cui Pirelli interagisce, sancendo l’approccio di responsabilità che deve ca-ratterizzare il rapporto sostenibile con ognuno di essi;

— prevede opportune sanzioni in caso di mancato ri-spetto di quanto codificato.

Strumento aziendale a tutela del rispetto del Codi-ce è la procedura di segnalazione Whistleblowing, cui è dedicato un paragrafo nel presente capitolo.

I Valori e il Codice Etico, così come la Procedura di segnala-zione Whistleblowing sono stati comunicati a tutti i dipen-denti del Gruppo in lingua locale.

Il rispetto dei valori e dell’approccio di business espressi nel Codice sono formalmente richiesti anche ai fornitori; per questo motivo il documento è pubblicato nella sezio-ne sostenibilità del sito istituzionale Pirelli non solo nelle lingue parlate dai dipendenti, ma anche in quelle mag-giormente rappresentative del panel di fornitori.

LA PoLiTiCA Di GRuPPo ReSPoNSABiLiTà SoCiALe PeR SALuTe, SiCuRezzA e DiRiTTi NeL LAVoRo, AMBieNTe

La Politica sancisce la formale adesione di Pirelli alla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, alla Dichia-razione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel Lavoro, alla Dichiara-zione di Rio sull’ambiente e lo sviluppo e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, da cui derivano i principi del Global Compact.

Gli impegni declinati nella Politica si ispirano alle norma-tive citate, quindi al Global Compact delle Nazioni Unite e ai contenuti dello Standard internazionale SA8000®, adottato ufficialmente dall’Azienda nel 2004 come stru-mento di riferimento cui allineare la propria gestione del-la Responsabilità Sociale.

Il rispetto dei principi e degli impegni come espressi nella Politica è formalmente richiesto anche ai fornitori, esat-tamente come sopra indicato per l’approccio di Business e per i valori enunciati dal Codice Etico.La Politica, emessa nel 2004 e aggiornata nel 2009 a fir-ma del Presidente, è stata comunicata a tutti i dipendenti in lingua locale ed è pubblicata nella sezione Sostenibilità del sito istituzionale Pirelli non solo nelle lingue parlate dai dipendenti, ma anche in quelle maggiormente rappre-sentative del panel di fornitori.

25Pirelli e la creazione di valore sostenibile

LA DiChiARAzioNe Di GRuPPo SuLLe PARi oPPoRTuNiTà

La Dichiarazione specifica l’approccio proattivo che Pi-relli riserva alle Pari Opportunità di accesso e sviluppo sul luogo di lavoro, esplicitando altresì l’approccio di “valorizzazione” che caratterizza la gestione delle diver-sità. Declina gli impegni assunti da Pirelli in quest’am-bito come espressi sia ne I Valori e il Codice Etico, sia ne La Politica di Gruppo “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente” nonché - e a priori - dal Global Compact delle Nazioni Unite e dallo Standard SA8000®.

La Dichiarazione, emessa a firma del Presidente nel 2006, è stata comunicata a tutti i dipendenti in lingua locale ed è pubblicata nella sezione Sostenibilità del sito istituzio-nale Pirelli, a disposizione della Comunità Esterna.

Per un approfondimento relativo alla gestione di Diversità e Pari Opportunità in Azienda si rinvia al paragrafo dedicato nel capitolo Dimensione Sociale del presente rapporto.

LA PoLiTiCA QuALiTà

La Politica Qualità esemplifica la piena integrazione del-la sostenibilità nella strategia di gestione del Gruppo: la qualità è al centro delle attività di Pirelli, ne attraversa funzioni e processi in tutte le direzioni, dalla continua innovazione di prodotti, servizi, processi e sistemi alla tutela dell’integrità, della salute e del benessere dei di-pendenti, dalla salvaguardia dell’ambiente lungo tutto il ciclo di vita del prodotto fino alla collaborazione strate-gica con i fornitori.L’attenzione alle esigenze e agli interessi degli stakehol-ders, l’etica, l’innovazione, l’eccellenza e la sicurezza nell’ambito di una competitività sostenibile corrispondo-no in modo intrinseco alla “qualità” aziendale. Particola-re è l’enfasi data al coinvolgimento delle persone e al loro ruolo fondamentale nella promozione della cultura della qualità sostenibile.

La Politica, aggiornata nel 2009 a firma del Presidente, è sta-ta comunicata a tutti i dipendenti in lingua locale ed è pub-blicata nella sezione Sostenibilità del sito istituzionale Pirelli non solo nelle lingue parlate dai dipendenti, ma anche in quelle maggiormente rappresentative del panel di fornitori.

STRuMeNTi Di GoVeRNo PeR uNo SViLuPPo Di LuNGo PeRioDo

CoRPoRATe GoVeRNANCe

Pirelli adotta il sistema di amministrazione e controllo. Elementi caratterizzanti il modello di Corporate Gover-nance del Gruppo sono: (i) la centralità del Consiglio d’Amministrazione in quanto massimo organo depu-tato alla gestione della Società; (ii) un ruolo centrale degli amministratori indipendenti che rappresentano la maggioranza dei componenti del Consiglio di Am-ministrazione; (iii) una consolidata prassi di disclosure delle scelte e dei processi di formazione delle decisio-ni aziendali e un efficace sistema di controllo interno; (iv) un innovativo sistema di gestione dei rischi in modo proattivo; (v) un sistema di incentivazione dei managers legato agli obiettivi di medio e lungo termine; (vi) una disciplina rigorosa dei potenziali conflitti di interesse e saldi principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate.Pirelli & C. aderisce al Codice di Autodisciplina delle so-cietà quotate da Borsa Italiana sin dalla prima emana-zione. Successivamente, ha dichiarato la propria adesione alla nuova versione dello stesso (del marzo 2006).Altri elementi caratterizzanti il sistema di Governance di Pirelli possono essere sintetizzati in:

— l’elevato grado di trasparenza, con un’evidenza se-mestrale di aggiornamenti e integrazioni apportati al sistema stesso di governo societario rispetto a quanto contenuto nella Relazione annuale;

— la presenza in seno al Consiglio di un consistente numero di amministratori indipendenti, superiore al 50% dell’intero Consiglio di Amministrazione e circa il 90% del totale degli amministratori non esecutivi;

— l’importante ruolo riconosciuto alle minoranze, che in caso di presentazione delle liste eleggono il 20% dei Consiglieri di Amministrazione (attualmente 4 su 20);

— l’istituzione di Comitati interni al Consiglio compo-sti esclusivamente da amministratori indipendenti;

— l’istituzione del Lead Independent Director, cui è attribuito un ruolo attivo ed efficace di coordina-mento sia delle istanze che dei contributi dei consi-glieri indipendenti;

— riunioni periodiche degli amministratori indipen-denti e incontri di lavoro degli amministratori con il top management, volti ad accrescere la conoscenza della realtà e delle dinamiche aziendali, per una mag-giore efficacia dei rispettivi ruoli;

— l’ormai consolidata prassi del Consiglio di Ammini-strazione di eseguire, con l’ausilio di una primaria società di consulenza, un’autovalutazione della pro-pria performance;

26 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

— un nuovo modello di gestione e governo dei rischi manageriali;

— l’attività della funzione Group Compliance; — il controllo derivante della Procedura di segnalazio-

ne di Gruppo (Whistleblowing).

In linea con le previsioni relative al modello di ammini-strazione e controllo tradizionale adottato, la gestione del-la Società è affidata al Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo centrale nella guida strategica della stessa così come nella supervisione della complessiva attività di impresa, con un potere di indirizzo sull’amministrazione nel suo complesso e un potere di intervento diretto in una serie di decisioni necessarie o utili al perseguimento dell’oggetto sociale. Il Consiglio è l’organo competente ad assumere le decisioni più importanti sotto il profilo economico/strategico o in termini di incidenza struttu-rale sulla gestione, decisioni cioè funzionali all’esercizio dell’attività di controllo e di indirizzo del Gruppo. Per lo svolgimento dei propri compiti, il Consiglio di Amministrazione si avvale del supporto di appositi co-mitati istituiti al proprio interno - interamente composti da amministratori indipendenti - con compiti istruttori, propositivi e/o consultivi; nonché di comitati manageriali composti dal senior management del Gruppo che danno attuazione alle direttive e agli indirizzi stabiliti dal Consi-glio e dagli organi delegati.Il Consiglio di Amministrazione della Società, ai sensi di Statuto, è composto da non meno di sette e da non più di ventitre membri, che durano in carica tre esercizi (salvo un minor periodo eventualmente stabilito dall’Assemblea all’atto della nomina) e sono rieleggibili. Il Consiglio di Amministrazione in carica al 31 dicembre 2010 è compo-sto di 19 Amministratori ed è stato nominato dall’Assem-blea degli azionisti del 29 aprile 2008 per tre esercizi, con scadenza con l’Assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010. Di conse-guenza, la prossima Assemblea di Bilancio 2010 procederà al rinnovo del Consiglio di Amministrazione; si rinvia per maggiori dettagli in proposito alla Relazione degli Ammi-nistratori all’Assemblea disponibile sul sito internet della Società. Il Consiglio è composto da 2 amministratori ese-cutivi: il Presidente (al quale sono altresì delegate specifiche attribuzioni) Marco Tronchetti Provera e il Vice Presidente Alberto Pirelli, 7 amministratori non esecutivi e 10 ammi-nistratori indipendenti (dei quali X eletti dalle minoranze). Il Consiglio di Amministrazione è caratterizzato da tem-po da un numero di amministratori indipendenti che rap-presentano la maggioranza assoluta dei componenti.A tal proposito, si ricorda che il Consiglio di Amministra-zione individua l’indipendenza dei propri amministratori nella libertà da relazioni con la Società e/o i suoi principa-li azionisti e dirigenti che possano influenzarne il giudizio. Al fine di effettuare la relativa valutazione, il Consiglio ha fatto riferimento ai requisiti raccomandati dal Codice di

Autodisciplina di Borsa Italiana, cui la Società ha aderito; per una più articolata descrizione dei requisiti necessari a valutare l’indipendenza degli amministratori, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

La Società - in via anticipatoria rispetto alle previsioni (che entreranno in vigore il prossimo anno) contenute nel Codice di Autosciplina e ancor più recentemente nel Testo Unico della Finanza - ha deciso di adottare una Politica generale sulle remunerazioni, da sottoporre al voto consultivo degli azionisti in occasione della prossima As-semblea degli azionisti. La Politica contiene le linee guida per la definizione della remunerazione degli amministra-tori esecutivi e del management in generale, volta ad at-trarre, motivare e trattenere le risorse in possesso delle qualità professionali richieste per perseguire in modo proficuo gli obiettivi del Gruppo.La Politica è definita in modo da allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti, con l’obiettivo prioritario della creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo, grazie a un forte legame tra retribuzione, da un lato, e performance individuali e del Gruppo dall’altro.La definizione della Politica è il risultato di un processo chia-ro e trasparente in cui rivestono un ruolo centrale il Comita-to per la Remunerazione e il Consiglio di Amministrazione. La Politica è stata approvata dal Consiglio di Ammini-strazione nella riunione dell’8 marzo 2011 e viene sotto-posta all’Assemblea di approvazione del Bilancio 2010. Come detto, definisce principi e linee guida ai quali: (i) il Consiglio di Amministrazione si attiene per la defi-

nizione della remunerazione:• dei componenti il Consiglio di Amministrazione e

in particolare degli amministratori investiti di par-ticolari cariche;

• dei direttori generali;• dei dirigenti con responsabilità strategica;

(ii) il Gruppo fa riferimento per la definizione della re-munerazione dei Senior Manager e più in generale degli executive del Gruppo..

Per una più articolata descrizione in materia si rinvia alla Politica Generale sulle Remunerazioni riportata in calce alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.Per ulteriori dettagli e approfondimenti sul sistema di Governo Societario, si rinvia alla sezione ad esso dedicata all’interno del fascicolo di bilancio. Dalla homepage del sito www.pirelli.com è inoltre possibile accedere alla sezio-ne relativa alla corporate Governance della Società.

SiSTeMA Di GoVeRNo Dei RiSChi

Il quadro macroeconomico attuale, l’instabilità dei mer-cati finanziari, la complessità dei processi gestionali e le continue evoluzioni normative richiedono alle aziende di successo una rinnovata capacità di proteggere e massi-mizzare le fonti di valore, materiale e immateriale, che

27Pirelli e la creazione di valore sostenibile

caratterizzano il proprio modello di business. Valutare e prevenire i rischi che potrebbero pregiudicare i valori e gli obiettivi del Gruppo è da sempre parte integrante

dello spirito di innovazione ed eccellenza professionale su cui si fonda l’identità Pi-relli. Per tali ragioni il Consiglio di Ammi-nistrazione, nel corso del 2009, ha deciso di rafforzare il proprio sistema di Corpo-rate Governance introducendo un modello “proattivo” di governo dei rischi che, at-traverso la sistematica e strutturata iden-tificazione, analisi e valutazione delle aree di rischio suscettibili di compromettere il conseguimento degli obiettivi strategici, fornisca al Consiglio di Amministrazione e al Top Management gli strumenti necessari

all’assunzione di decisioni che anticipino e gestiscano gli effetti di tali rischi e, più in generale, li “governino”. Gli obiettivi strategici oltre ad essere di natura econo-mica, sono anche di natura sociale ed ambientale

a fronte del pieno recepimento del mo-dello di sostenibilità integrato nei piani di sviluppo aziendale.

Il modello scelto si fonda su un preciso ap-proccio metodologico che è: (i) value dri-ven, in quanto i rischi più significativi sono identificati in relazione alla loro capacità di pregiudicare il raggiungimento degli obietti-vi di Gruppo delineati nel Piano Strategico, ovvero di intaccare gli asset aziendali “critici” (c.d. Key Value Driver); (ii) Top-Down, in quanto il top management svolge un’azione di indirizzo nell’identificazione delle aree di rischio prioritarie e degli eventi a maggior impatto per il business; (iii) di tipo quan-titativo basato, ove previsto, su una misu-razione puntuale degli impatti dei rischi sul risultato economico e finanziario atteso.

SISTEMA DI GOVERNO DEI RISCHI

Analizzano e valutano gli eventi di rischio, descrivono in dettaglio l’infrastruttura di risk management in essere

e propongono piani di mitigazione

COMITATO MANAGERIALERISCHI

RISK OFFICER

AMMINISTRATOREESECUTIVO

BOARDCCIRCG*

UO** UO** UO** UO** UO** UO** UO**

2° LIVELLO DI RISK OWNERSHIP

1° LIVELLO DI RISK OWNERSHIP

Attiva e coordina il processo di assessment

Identificano ghli eventi correlati alle aree di rischio prioritarie

STAFF/BUSINESSUNITS FUNCTIONS

REGION

Crea un forte committment.Definisce mission e obiettivi

Definisce la metodologia di identificazione e misurazione dei rischi. Indica le aree di rischio prioritarie correlate ai driver di valore aziendale

Valida le esposizioni complessive, le strategie di risposta e monitora l’evoluzione dei rischi e dei piani di mitigazione

Esamina i rischi rilevanti, valida le strategie ed i piani di mitigazione inclusi nell’ARMP*** monitorandone l’implementazione. Propone, ove necessario, l’adozione di risk policy

Garantisce un monitoraggio continuo dell’esposizione del Gruppo ai principali rischi e verifica l’implementazione del piani di mitigazione

Consolidano le valutazioni dei principali rischi garantendone il raccordo con i piani strategici e operativi. Propongono strategie di gestione e piani di mitigazione

(*) Comitato Per Il Controllo Interno, Per I Rischi E Per La Corporate Governance | (**) Unità Operative | (***) Annual Risk Management Plan | Risk Owner

Funzione dedicata al Governo dei rischi indipendente da business e da Internal Audit

Focus sui driver del valore, oltre che sui processi

Centralità del ruolo del consiglio di amministrazione e del top management

28 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Per ulteriori dettagli sul modello Pirelli di governo dei ri-schi, si rinvia alla Relazione 2010 sul Governo Societario, Volume 2 (Relazione Annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari).

RiSChi e iNCeRTezze

Le principali aree di rischio cui l’Azienda può essere esposta sono dettagliatamente illustrate nel paragrafo Principali rischi e incertezze incluso nella Relazione degli Amministratori di cui al “Libro Primo” del Bilancio di Gruppo 2010, cui si rinvia per una trattazione estesa dei medesimi. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi:

— Area dei rischi strategici, strettamente legati agli obiettivi che Pirelli si pone e alle conseguenti scel-te strategiche in esso riflesse. In tale area rientrano i rischi esogeni legati alle evoluzioni del contesto esterno in cui il Gruppo opera e altri derivanti da fattori interni, quali i rischi finanziari, quelli connes-si ai processi caratteristici del business e alle risorse umane/organizzazione.

In particolare, tra i fattori di rischio più significativi in tale area si evidenziano un aumento della competitività nei mercati in cui il Pirelli è operativa, in particolare Eu-ropa e America Latina, e il trend di crescita progressiva del costo delle materie prime (specialmente la gomma naturale), fattori che potrebbero provocare una parziale riduzione della redditività complessiva, nella misura in cui il Gruppo non fosse in grado di agire sulla leva com-merciale prezzo/mix e su quella interna del recupero di efficienza sui costi. Si evidenzia inoltre che l’Azienda opera in Paesi quali Ve-nezuela, Argentina, Brasile, Turchia, Cina, Egitto, ove il contesto politico - economico generale e il regime fiscale applicato potrebbero in futuro rivelarsi instabili.

— Area dei rischi trasversali: a prescindere dalle stra-tegie in atto, possono comunque interessare le attivi-tà operative del Gruppo, sempre più dipendenti dal corretto e ininterrotto funzionamento dei sistemi in-formativi e delle infrastrutture di rete a supporto dei processi di business. La complessità dell’ambiente in-formatico utilizzato, la distribuzione delle attività su scala mondiale e le relative interconnessioni, possono incrementare il livello dei rischi connessi all’Infor-mation & Communication Technology. La dispersio-ne territoriale a livello globale delle attività operative espone inoltre il Gruppo a un’ampia varietà di scenari di rischio (correlati a eventi naturali, a comportamenti dolosi, al malfunzionamento degli impianti ausiliari o all’interruzione delle forniture delle utilities) che po-trebbero comportare discontinuità delle attività di bu-siness per periodi più o meno prolungati di tempo, con conseguente riflesso sui risultati operativi e finanziari.

Nel corso del 2010 è stato completato l’assessment su 10 sistemi informativi critici per il Gruppo e su 5 siti

produttivi. In relazione ai 10 sistemi informativi sono state avviate le attività di mitigazione del rischio ed in relazione ai siti produttivi sono stati predisposti piani di continuità operativa.

GLi AuDiT Di TeRzA PARTe iN TeMA Di ReSPoNSABiLiTà SoCiALe e AMBieNTALe

Il governo dei rischi in Pirelli è trasversale e include quin-di l’identificazione, l’analisi e il monitoraggio di quelli ambientali, sociali, economico/finanziari riconducibili all’Azienda in via diretta o attinenti alla sostenibilità della catena di fornitura.Accanto ai costanti coordinamento e monitoraggio da parte delle funzioni centrali, la continua verifica dell’ap-plicazione delle prescrizioni Pirelli in tema di sostenibi-lità economica, sociale (in particolare del rispetto dei diritti umani e del lavoro) ed ambientale avviene tramite audit periodici commissionati a società terze specializ-zate. Particolare attenzione è riservata alla sostenibilità dei siti Pirelli e dei fornitori nei cosiddetti paesi a rischio (dalla definizione countries of concern di EIRIS).

Già nel 2008 Pirelli ha commissionato audit di terza parte nei propri siti produttivi e commerciali situati in Turchia, Brasile, Venezuela, Argentina, Egitto, Cina, Romania, Colombia, Messico e Cile per monitorare il rispetto interno di quanto enunciato nello Standard SA8000® (strumento di riferimento adottato dal Gruppo per la gestione della responsabilità sociale).Nel corso del 2011 Pirelli commissionerà nuovi audit SA8000® a terza parte, da svolgersi nei propri siti produtti-vi presenti in Sud America, Cina, Egitto, Turchia, Romania.

Tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 sono stati com-missionati audit di terza parte che hanno coinvolto la catena di fornitura operante in paesi a rischio, per un totale di 72 fornitori.Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 sono stati esperiti ulteriori 58 audit che hanno coinvolto fornito-ri in UK, Germania, Italia, Cina, India, America Latina, Turchia, Egitto, Romania.Per maggiori approfondimenti a riguardo si rinvia al pa-ragrafo Fornitori all’interno del presente rapporto.

Ad hoc assessment vengono inoltre condotti prima di investire in uno specifico mercato, al fine di valutare even-tuali rischi politici, finanziari, ambientali e sociali, tra cui quelli legati al rispetto dei diritti umani e del lavoro.

29Pirelli e la creazione di valore sostenibile

CoMPLiANCe

La Funzione Group Compliance - nell’ambito della Dire-zione Affari Legali, Societari e Group Compliance - inte-ragisce in modo trasversale con tutte le funzioni azien-dali al fine di garantire il costante allineamento delle normative interne, dei processi e delle attività aziendali al quadro normativo applicabile e al Codice Etico.La funzione Group Compliance partecipa attivamente all’identificazione dei rischi di non conformità alle nor-mative interne ed esterne, così giocando un ruolo essen-ziale in termini di prevenzione di sanzioni giudiziarie, amministrative, ovvero perdite finanziarie rilevanti, sino ai danni di reputazione.

Tra i principali progetti attuati nel 2010 dalla funzione Group Compliance vanno citati:

— la revisione dei Modelli Organizzativi “231”, adottati dalle società del Gruppo in linea con lo spirito che ca-ratterizza Pirelli di continuo rafforzamento della pro-pria Corporate Governance e in particolare dei presi-di del sistema di controllo interno, anche alla luce dei nuovi “reati-presupposto”, della responsabilità delle società per fatti illeciti compiuti dai propri dipendenti e/o collaboratori che sono stati nel tempo introdotti dal legislatore. L’avvio del progetto è stato comuni-cato a tutti i dipendenti attraverso il portale intranet, inoltre i seguenti soggetti del Gruppo hanno ricevuto una comunicazione individuale in relazione all’avvio del progetto: Dirigenti di Società italiane, Funzionari di Società italiane, Quadri di Società italiane ed Espa-triati Dipendenti di Società italiane all’estero;

— il supporto metodologico in materia di L. 262/05 al “Dirigente preposto alla redazione di documen-ti contabili societari” e l’assistenza alle società del Gruppo al fine di garantire lo svolgimento delle atti-vità aziendali in conformità alla “normativa 262/05”;

— Nel 2010 sono state altresì riviste e integrate le Linee di Condotta, allegate ai modelli 231 ed applicabili a tutte le Società del Gruppo. Le Linee di Condotta rappresentano una declinazione operativa dei princi-pi del Codice Etico e introducono regole specifiche al fine di evitare la costituzione di situazioni ambien-tali favorevoli alla commisione di reati in gernere e tra questi in particolare dei reati di corruzione e de-gli illeciti amministrativi rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Le Linee di Condotta verranno comuni-cate a tutti idipendenti nel corso del 2011, in lingua locale. Nel corso dell’anno inoltre verrà pianificata l’attività di formazione a riguardo.

Con riferimento alla corruzione e reati correlati, come espresso nel Codice Etico e nelle Linee di Condotta di Grup-po, la posizione di Pirelli è netta nel non tollerare “al-cun tipo di corruzione in qualsiasi forma o modo, in qualsiasi

giurisdizione, neanche ove attività di tal genere fossero nella pratica ammesse, tollerate o non perseguite giudizialmente. Per tali ragioni – recita il Codice - è fatto divieto ai Destinatari del Codice di offrire omaggi o altre utilità che possano integrare gli estremi della violazione di norme, o siano in contrasto con il Codice, o possano, se resi pubblici, costituire un pregiudizio, anche solo d’immagine, al Gruppo Pirelli”.Il Codice precisa inoltre che Pirelli

— “tutela e protegge il patrimonio aziendale, anche dotan-dosi di strumenti per prevenire fenomeni di appropriazio-ne indebita, furto e truffa in danno del Gruppo”;

— “stigmatizza il perseguimento di interessi personali e/o di terzi a discapito di quelli sociali”.

Strumento a tutela dell’osservanza delle regoledel Grup-po è la procedura di segnalazione “Whistleblowing”, di cui al paragrafo seguente.Il Sistema di Controllo Interno a sua volta, mediante un processo integrato di identificazione, misurazione, ge-stione e monitoraggio dei principali rischi, presidia l’ef-ficacia e l’efficienza delle attività aziendali garantendo la tracciabilità degli atti e delle decisioni; l’affidabilità delle informazioni contabili e gestionali; il rispetto delle leggi e dei regolamenti; la salvaguardia dell’integrità del patri-monio aziendale.

PRoCeDuRA Di SeGNALAzioNe Di GRuPPo whiSTLeBLowiNG

Strumento funzionale all’attività di compliance e control-lo interno, oltre che alla prevenzione del rischio, è la pro-cedura Whistleblowing di Gruppo, messa a disposizione per segnalazioni relative a eventuali casi di corruzione/violazione di principi e/o precetti del Codice Etico – inclu-se le Pari Opportunità - norme e regolamenti.

La Procedura – comunicata a tutti i dipendenti in lingua locale - disciplina le modalità di segnalazione di violazio-ni, sospette violazioni e induzioni a violazioni in materia di leggi e regolamenti, principi sanciti nel Codice Etico, principi di controllo interno, norme e procedure azienda-li o qualsiasi altro comportamento commissivo o omis-sivo che possa determinare in modo diretto o indiretto un danno economico-patrimoniale, o anche di immagine, per il Gruppo e/o le sue società.

La norma incoraggia in modo esplicito i dipendenti che siano a conoscenza di potenziali o reali situazioni di violazione a darne immediata informativa – anche anoni-ma - all’Azienda, con la garanzia di essere assolutamente tutelati da massima confidenzialità e di non subire ritorsioni di alcun genere.

30 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Le segnalazioni possono riguardare amministratori, sin-daci, management, dipendenti dell’Azienda e, in genera-le, tutti coloro che operano in Italia e all’estero per Pirel-li ovvero intrattengono relazioni di affari con il Gruppo. Sono inclusi partner, clienti, fornitori,consulenti, colla-boratori, società di revisione, istituzioni ed enti pubblici.

Una casella e-mail e numeri di telefono/fax, messi a di-sposizione di chi volesse procedere con una segnalazione, sono gestiti centralmente dalla funzione indipendente Internal Audit e valgono per tutte le Affiliate del Gruppo.

La Direzione Internal Audit di Gruppo a sua volta ha il compito di:

— predisporre, gestire e aggiornare gli indirizzi per l’in-vio delle comunicazioni; ricevere, registrare e ana-lizzare le segnalazioni pervenute; coinvolgere le fun-zioni aziendali ritenute competenti per le necessarie attività di accertamento, interessando gli organi di controllo competenti in relazione a fattispecie su cui esiste un presidio specifico (per le società di diritto italiano: Collegio Sindacale, Organismi di Vigilanza per i reati ex D.Lgs 231/01);

— programmare piani di azione specifici; — assicurare la tracciabilità e la conservazione della do-

cumentazione per cinque anni dalla data di chiusura delle attività di verifica;

— relazionare su base trimestrale il Comitato per il con-trollo interno di Pirelli & C S.p.A. circa le segnala-zioni ricevute e le azioni in corso;

In caso di accertata fondatezza della segnalazione, l’Azienda adotterà gli opportuni provvedimenti disciplinari e le oppor-tune azioni legali a tutela della società stessa e del Gruppo.

Nel corso del 2010, la procedura Whistleblowing è stata attivata un’unica volta attraverso una segnalazione ano-nima su presunti comportamenti in violazione di norme e procedure della società, con particolare riferimento alle regole interne che governano i processi di acquisto secon-do principi di correttezza e trasparenza.Le analisi svolte dall’Internal Audit di Gruppo non han-no evidenziato comportamenti tali da ritenere fondate le circostanze indicate nella suddetta segnalazione.

iNDiCi Di BoRSA & FiNANzA eTiCAL’impegno alla creazione di valore nel lungo periodo, che caratterizza la gestione responsabile dell’Azienda e le per-formance economiche, sociali e ambientali, da anni con-sentono l’inclusione di Pirelli in alcuni tra i più prestigiosi indici borsistici di sostenibilità a livello mondiale.Pirelli ha inoltre una forte presenza nei portafogli degli in-

vestitori socialmente responsabili, in particolare istituzio-nali europei e nordamericani. A ciò è dedicata un’adeguata strategia di comunicazione, attraverso roadshow specifici.

Le valutazioni della performance dell’azienda da parte de-gli analisti e degli investitori SRI spesso generano opportu-nità di confronto e spunti per un continuo miglioramento.

Nel giugno 2010, Pirelli ha sponsorizzato il seminario “Sostenibilità d’impresa e investimenti responsabili per la creazione di valore nel lungo periodo”, organizzato dalla Academy-London Exchange Group e tenutosi presso la sede di Borsa Italiana. In tale sede il Presidente ha sottoli-neato l’importanza dell’integrazione del modello sosteni-bile nelle strategie di crescita del business e mantenimen-to del valore nel lungo periodo. Tra gli speakers all’evento anche Paul Druckman, chairman di Access Technolo-gy Group – The Prince’s Accounting for Sustainability Project e Giuseppe Van Der Helm, Presidente di Eurosif.

Seguono i principali Indici di finanza etica in cui Pirelli è presente:

GLi iNDiCi Di SoSTeNiBiLiTà Dow JoNeS

Pirelli fa parte degli indici Dow Jones Sustainability sin dal 2002.

A settembre 2010 e per il quarto anno consecutivo Pi-relli è stata confermata leader mondiale di sostenibilità del settore Autoparts & Tires, nell’ambito degli indici Dow Jones Sustainability World e Europe. Per il secondo anno consecutivo, Pirelli è inoltre l’unica società italiana ad essere leader mondiale del proprio settore. Il ra-ting globale Pirelli 2010 è stato pari a 90% (+ 2 rispetto al 2009) contro una media di settore pari a 55%.

La revisione degli indici Dow Jones viene eseguita ogni anno da SAM Group, Asset Manager svizzero responsabi-le del processo di valutazione, ammissione o esclusione del-le società dagli indici azionari di sostenibilità Dow Jones.A gennaio 2011 Pirelli è stata dichiarata, per il quarto anno consecutivo, leader di sostenibilità a livello mondiale del Settore Autoparts and Tyres e Gold Class Company nel prestigioso Sustainability Yearbook 2010, edito da SAM Group in collaborazione con Pricewaterhouse Coopers.Lo Yearbook è uno degli strumenti di riferimento più com-pleti e autorevoli per gli operatori della finanza sostenibile

31Pirelli e la creazione di valore sostenibile

a livello mondiale. Include solo le top sustainability scoring companies, valutate come tali da SAM Group nell’ambito del Dow Jones Sustainability Assessment, ovvero il 15% delle aziende appartenenti a ben 58 settori di attività.

GLi iNDiCi FTSe4GooD

La valutazione di Pirelli, è stata espressa sino a fine 2010 in termini qualitativi nel profilo redatto dagli analisti di EIRIS, re-gistrando miglioramenti di anno in anno.A marzo 2011, per la prima volta, FTSE Group ha stilato per le 2.400 so-

cietà incluse nell’indice un overall rating, attribuemdo a Pirelli un punteggio di 97 su una scala da 1 a 100, nell’ambito del settore Automobiles & Parts.L’universo di partenza è costituito dagli Indici FTSE All-share e FTSE Developed Europe Index, esclusi i produt-tori di tabacco, armi, detentori di stazioni di energia nu-cleare od operatori presso le stesse, imprese di estrazione o produzione di uranio.Pirelli è inclusa negli indici FTSE Global ed European STOXX sin dal 2002.

L’iNDiCe ASPi euRozoNe®

Dall’inizio del 2005 Pirelli è inclusa nell’indice ASPI EUROZONE® (Advan-

ced Sustainable Performance Indices), che comprende le pri-me 120 società in termini di sostenibilità sulla base dei ra-ting emessi da Vigeo, agenzia di rating sociale e ambientale. L’universo di riferimento ASPI sono le impre-se che fanno parte del DJ EURO STOXX. Le 120 aziende con la migliore performance di sostenibilità sono incluse nell’indice ASPI EUROZONE®.La valutazione di Pirelli effettuata nel 2010 ha registrato un ulteriore miglioramento rispetto agli anni prece-denti, con particolare riferimento alle aree di Corpora-te Governance e Diritti Umani.

GLi iNDiCi AxiA

Pirelli è inclusa in Axia Ethical Index dal 2004 (anno in cui l’indice è stato

creato) e in Axia Csr Index dal 2005 (anno di creazione). Pirelli fa inoltre parte dell’universo investibile di Axia Euro Ethical Index e di Axia Euro Csr Index.Gli indici Axia, che interagiscono con le principali piattafor-me internazionali per operatori finanziari, comprendono le best practices in ambito di responsabilità sociale d’impresa, in un universo selezionato tra le aziende a maggior capita-lizzazione dallo S&P Mib e dall’Eurostoxx60. Da quattro anni il rating di Pirelli è A+++ - sino al 2006 era A++ -, cioè il massimo ottenibile in termini di “classe etica”.

GLi iNDiCi eCPi

Sin dal 2008 Pirelli è inclusa negli indici di finanza etica ECPI.

In particolare Pirelli è inclusa: — nell’indice Ethical Index EMU, che comprende le

150 società a maggior capitalizzazione del mercato EMU (Economic and Monetary Union);

— nell’indice FTSE ECPI Italia SRI Benchmark i cui componenti, selezionati all’interno dei panieri FTSE MIB e FTSE Italia Mid-Cap, si distinguono per il buon rating in ambito ambientale, sociale e di gover-nance (ESG);

— nell’indice FTSE ECPI Italia SRI Leaders i cui componenti, selezionati all’interno dei panieri FTSE MIB e FTSE Italia Mid-Cap, si qualificano come ec-cellenti sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG);

— nell’universo investibile degli indici ECPI Ethical In-dex Global e nell’ECPI Ethical Index Euro.

Gli indici ECPI Italia SRI Benchmark ed FTSE ECPI Italia SRI Leaders sono stati lanciati il 19 settembre 2010 da ECPI e FTSE Group. Essi costituiscono la pri-ma serie di indici del mercato italiano destinati all’inve-stimento responsabile.

Il rating di Pirelli è EE+, corrispondente al profilo di aziende che mostrano un’attitudine strategica di lungo periodo trasparente, una buona gestione operativa e un contributo positivo verso la società e l’ambiente.

eThiBeL exeCeLLeNCe iNVeSTMeNT ReGiSTeR

Dal 2008 Pirelli è inclusa nell’ Ethibel EXCELLENCE Investment Register.La valutazione del profilo di sostenibi-

lità delle aziende affinché se ne determini l’inclusione nell’Ethibel Register, è eseguita da Forum Ethibel, associa-zione indipendente che basa le proprie ricerche sui rappor-ti stilati dall’agenzia di rating sociale e ambientale Vigeo.

GLi iNDiCi keMPeN

Sin dal 2003 Pirelli detiene il “Pass Sta-tus” nell’intero universo investibile di Kempen Capital Management, il “KEMPEN SNS Socially Responsible

Investing Universe”, con rating in continua crescita.Dell’universo investibile fanno parte le aziende quotate in Europa che dimostrano di avere adottato gli standard più alti in tema di´etica, ambiente, risorse umane e relativa rendicontazione.

32 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

PRiNCiPALi RiCoNoSCiMeNTi RiCeVuTi NeLL’ANNo

Nel corso del 2010 Pirelli ha ricevuto molteplici riconosci-menti in virtù delle performance sostenibili dimostrate, sia in termini di prodotto che di qualità delle relazioni con gli stakeholders. Tra gli altri si segnalano in ordine cronologico decrescente i seguenti premi per completezza di rendicon-tazione, partendo da gennaio 2011 sino a gennaio 2010.

GeNNAio 2011

— In Cina, al Salone dell’auto di Guangzhou, la ri-vista di motori Auto news ha premiato il pneumatico Cinturato P7 Pirelli come The best balanced tyre of the year. In particolare, il Cinturato P7 si è distinto per la tenuta di guida, la stabilità, il disegno battistra-da ottimizzato per la bassa generazione di rumore e il processo di produzione a bassa emissione di carbonio.

— In Inghilterra, Pirelli è stata giudicata la Marca di pneumatici più consigliata del 2010, secondo la ricerca di mercato di Encircle Marketing.

— Pirelli ha vinto la prima edizione del Lundquist Em-ployer Branding Online Awards Italy 100, qualifi-candosi numero uno in Italia nella comunicazione on-line dell’employer branding, ovvero la capacità attrattiva dell’azienda come datore di lavoro in base alla comuni-cazione trasparente, chiara e concisa del contesto verso cui si vuole attrarre forza lavoro. Nell’analisi sono stati presi in considerazione i principali componenti della comunicazione dell’employer branding online: Proposi-tion (come la società si presenta e cosa offre ai dipen-denti), Recruitment (informazioni per la candidatu-ra) e User experience (presentazione dei contenuti).

NoVeMBRe 2010

— Il governo della provincia dello Shandong ha confe-rito a Pirelli Cina il premio Qilu Friendship per il contributo dato allo sviluppo economico e sociale della provincia cinese.

— In Svizzera Pirelli è stata proclamata miglior marca di pneumatici dell’anno per il quinto anno consecutivo, e ha vinto il Best Tuning Cars & Best Brands 2010, il concorso più amato dai lettori della prestigiosa ri-vista automobilistica indipendente Auto Illustrierte.

— In Germania, per la terza volta consecutiva Pirelli è stata premiata come Best Brand 2010 dai lettori di SportAuto l’autorevole rivista tedesca per gli appassionati di moto-ri, in quanto “brand più ‘sportivo’ ed ‘emozionale’”. Pi-relli è stata particolarmente apprezzata nella categoria Sportsmanship, grazie al punteggio ottenuto nelle aree di “Stabilità in curva”, “Sicurezza ad alta velocità”, “Prestazioni eccellenti in frenata” ed Emotionality.

oTToBRe

— In Germania Pirelli è stata proclamata Top emplo-yer automotive 2010/2011 da CFR, l’istituto inter-nazionale di ricerca che fornisce analisi comparati-ve sulla gestione HR e sulle best practice aziendali. Cultura d’impresa, work-life balance, retribuzione, training, sviluppo, career opportunities e innovation management sono stati gli aspetti presi in esame nel-lo studio del CFR, che ha premiato 25 aziende del settore automotive, dalle grandi case automobilisti-che ai piccoli fornitori di ricambi. Giunta alla quarta edizione, la ricerca è stata condotta in collaborazio-ne con la società di consulenza AT Kearney, il CAR (Center for Automotive Research), l’Università di Duisburg-Essen e l’Associazione dell’industria auto-mobilistica tedesca. In particolare, Pirelli si è distinta nelle categorie “Benefit primari”, Career opportunities e “Innovation management”.

SeTTeMBRe

— A Varsavia Pirelli è stata ospite d’onore alla Cement Sustainability Initiative del World Business Council for Sustainable Development (WBC-SD), in qualità di best practice in tema di gestione volta al continuo miglioramento della Salute e Sicu-rezza sul luogo di lavoro. Le pratiche Pirelli, in base alla ricerca effettuata dalla Cement Sustainability Initiative, sono risultate le migliori tra i partecipanti alla ricerca appartenenti al settore Autoparts e Tyres.

— In Germania il Cinturato P7 di Pirelli è stato giudicato “Esemplare” da Autobild, che ne ha sottolineato “il talento convincente, con caratteristiche di risparmio ener-getico soddisfacenti; il comportamento di marcia armonio-so, con stabilità di grip in curva e spazi di frenata ridotti sia su asciutto sia su bagnato; il buon comfort acustico”.

— A seguito della revisione 2010 degli indici Dow Jones - eseguita da SAM Group, Asset Manager svizzero re-sponsabile del processo di valutazione, ammissione o esclusione delle società dagli indici azionari di soste-nibilità Dow Jones - per il quarto anno consecu-tivo Pirelli è stata confermata Leader mondiale di Sostenibilità del settore Autoparts & Tires,

33Pirelli e la creazione di valore sostenibile

nell’ambito degli indici Dow Jones Sustainabi-lity World e Europe. Per il secondo anno conse-cutivo, Pirelli è inoltre l’unica società italiana a essere lseader mondiale del proprio settore.

LuGLio

— A Londra Pirelli si è aggiudicata il “Country Award 2010” per l’Italia, assegnato dall’autore-vole IR Magazine Europe alle migliori aziende e professionisti nelle relazioni con gli investitori. Il premio si è basato sul giudizio di oltre 700 analisti e investitori nazionali ed esteri.

MAGGio

— In Cina Pirelli è stata dichiarata miglior marca del mercato dei ricambi da parte del “China Auto-mobile Aftermarket Summit”, il forum che si è tenuto alla fine di aprile a Pechino, promosso dalla prestigiosa rivista Motor Trend. Ventisette le mar-che di pneumatici candidate al premio, valutate dagli esperti del settore coinvolti nell’incontro, che hanno dichiarato Pirelli “Recommended Brand” per il 2010. Tema centrale del convegno lo stato dell’arte del mercato dei ricambi fra tecnologia e marketing, con uno sguardo analitico sul futuro

APRiLe

— Dagli Stati Uniti un altro importante riconosci-mento per Pirelli, che il 23 aprile ha partecipato alla cerimonia di premiazione del Ford World Excel-lence Award a Dearborn, nel Michigan, ricevendo il prestigioso premio per le ottime performance di qualità, costi e consegna nel corso del 2009. Prota-gonista di questo trofeo lo stabilimento pneuma-tici di Guacara, in Venezuela, da cui partono le co-perture Pirelli destinate a Ford.

— Sempre in USA, Pirelli ha vinto il prestigioso JD Po-wer & Associates Award per i propri pneumatici ad alte prestazioni per veicoli sportivi, risultati i preferiti nella categoria di appartenenza secondo i risultati dell’indagine “Original Equipment Tire Satisfaction Index Study” di JD Power & Asso-ciates, che ogni anno verifica il livello generale di soddisfazione degli automobilisti,

FeBBRAio

— Cinturato P7 e P6 hanno superato con lode i test indetti da ADAC, il più importante e prestigioso Automobil-Club di Germania e d’Europa, con oltre 19 milioni di iscritti. Pirelli ha dunque confermato la leadership in termini sia di performance e sicurezza,

sia di ecocompatibilità, dimostrando ancora una volta di aver fatto propria la filosofia e i valori guida della Green Performance. I risultati dei test, diffusi anche attraverso i Club automobilistici di Austria e Svizzera (TCS e OAMTC), hanno mostrato come Cinturato P7 e P6 siano coperture estremamente affidabili e, pertanto, ritenute molto raccomandabili agli utenti. Pirelli Cinturato P7 si è rivelato il migliore nel co-niugare performance di alto livello, sia sul bagnato che sull’asciutto, con una bassa resistenza al rotolamento, una maggiore resa chilometrica e ridotte emissioni sonore. Risultati analoghi per Cinturato P6 che non solo ha battuto tutti nei test, ma è anche stato l’uni-co pneumatico a essere collocato nell’area della Green Performance. Questi risultati hanno quindi premiato l’approccio alla stessa di Pirelli, che ha con-sentito di conquistare una posizione di leadership co-niugando sicurezza, performance ed ecocompatibilità.

GeNNAio

— Pirelli marca di pneumatici dell’anno anche in Nigeria: il 21 gennaio, nella capitale Lagos, si è svolta la cerimonia di premiazione dei Nigeria Auto Media Awards, concorso organizzato dalla stampa speciali-stica per il settore dell’auto e dei trasporti. Per la cate-goria pneumatici, Pirelli ha ritirato il Diamond Jewel Award in qualità di “Tyre Brand of the Year 2009”.

— A Tokio e alla presenza di oltre 500 partecipanti fra fornitori e attori del mondo automotive, Pirelli Giappone ha vinto l’Autobacs Award 2009 come miglior fornitore di pneumatici dell’anno. Autobacs, storico rivenditore giapponese di ricambi e accesso-ri automotive fondato nel 1947 con sedi in tutto il mondo, ha premiato Pirelli per il significativo contri-buito alle vendite del 2009. Protagonista del successo il P4 Four Season.Per Pirelli Tyre, il premio Auto-bacs rappresenta un importante successo, risultato di un efficace lavoro di squadra fra Headquarters, Pirelli China e Pirelli Japan, che insieme hanno col-laborato dall’inizio del progetto.

Per un quadro esaustivo e completo sui riconoscimenti at-tribuiti al Gruppo nel 2009, si rinvia alla sezione Sostenibi-lità del sito www.pirelli.com, area Sustainability Channel.

34 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

35Pirelli e la creazione di valore sostenibile

36 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

37Pirelli e la creazione di valore sostenibile

38 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

dIMenSIOne ecOnOMIcA

Creazione di Valore Condiviso

=Ritorno del Valore

39Dimensione economica

“Operare per garantire uno sviluppo responsabile di lungo pe-riodo, nella piena consapevolezza dei legami e delle interazio-ni esistenti tra le dimensioni economica, sociale e ambientale, considerandole ripercussioni che una decisione assunta in uno di questi ambiti esercita sui restanti.Cercare la leadership nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie e prodotti “verdi”, anticipando la domanda del mercato, nella consapevolezza degli effetti positivi che l’operato di oggi avrà sul mondo di domani. Coniugare creazione di valore, progresso della società, attenzione agli stakeholders, innalzamento degli standard di vita e qualità dell’ambiente.”(Codice Etico/Valori - Crescita Sostenibile)

2010 2009 2008

VALorE AGGIunto GLoBALE LorDo 1.495.881 % 1.293.255 % 918.953 %Remunerazione del personale (1.063.648) 71,1% (949.217) 73,4% (1.007.702) 109,7%Remunerazione della Pubblica Amministrazione (137.358) 9,2% (90.350) 7,0% (71.400) 7,8%

Remunerazione del capitale di credito (65.793) 4,4% (70.112) 5,4% (51.396) 5,6%

Remunerazione del capitale di rischio (81.151) 5,4% (81.132) 6,3% 0 0,0%

Remunerazione dell'azienda (144.306) 9,6% (99.144) 7,7% 214.157 -23,3%

Liberalità esterne (3.625) 0,2% (3.300) 0,3% (2.612) 0,3%

(*) i dati non includono le attività cessate facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A). e Broadband Solutions; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati conseguentemente rideterminati a perimetro omogeneo.

CLIENTI

RETRIBUZIONIQUOTE TFR

PROVVIDENZEAZIENDALI

RICAVI COSTIPIRELLI & C. S.p.A. FORNITORI

IMPOSTEE TASSE

ONERIFINANZIARI

UTILIDISTRIBUITI

AMMORTAMENTIACCANTONAMENTI

UTILINON DISTRIBUITI

LIBERALITÀESTERNE

PUBBLICAAMMINISTRAZIONEDIPENDENTI FINANZIATORI AZIONISTI AZIENDA COMUNITÀ

ESTERNA

VALORE AGGIUNTO GLOBALE

mette di esprimere in termini monetari le relazioni esistenti tra Pirelli e i principali portatori d’interesse, così spostan-do l’attenzione sul sistema socio-economico in cui opera il Gruppo (come sintetizzato nello schema seguente).

Il valore aggiunto creato dal Gruppo Pirelli & C. nel 2010, 2009 e 2008 risulta così ripartito:

“Il Gruppo Pirelli intende contribuire al benessere economico e alla crescita delle comunità nelle quali si trova a operare attraver-so l’erogazione di servizi efficienti e tecnologicamente avanzati”.(Codice Etico - Comunità).

VALoRe AGGiuNTo

Il termine indica la ricchezza prodotta nel periodo di ren-dicontazione, calcolata come differenza tra i ricavi gene-rati e i costi esterni sostenuti nell’esercizio.La distribuzione del valore aggiunto fra gli stakeholders per-

40 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Gli andamenti delle voci determinanti il valore aggiun-to globale lordo, come sopra riportate, trovano adeguata esplicazione nel Volume 1, (Relazione finanziaria annuale al 31.12.2010), cui si rinvia per gli opportuni approfondimenti.

Con riferimento alle liberalità esterne la tabella seguente indica l’ammontare di contributi e donazioni erogati da Pi-relli nel triennio 2010, 2009 e 2008, suddivisi per tipologia:

LIBErALItà EStErnE* (in migliaia di euro)

2010 2009 2008

Education 770 696 785Cultura 1.035 1215 624Ricerca 1.119 629 560Solidarietà, Sport 702 761 640Altro 0 0 3

totALE 3.625 3.301 2.612

(*) I dati non includono le attività cessate facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A). e Broadband Solutions; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati conseguentemente rideterminati a perimetro omogeneo.

Nonostante la complessità economica degli anni 2008 e 2009, il Gruppo ha mantenuto costante l’attenzione sull’importanza della distribuzione del valore alla Co-munità esterna. Nel 2010, anno di ripresa, tali contributi sono ulteriormente aumentati. L’evoluzione degli ultimi due anni, rispetto al 2008, mostra un deciso aumento della contribuzione alla ricerca, settore ritenuto strategi-co per la ripresa globale dalla crisi.

A titolo di corretto dimensionamento e proporzione dello speso tra vari settori di intervento, va tenuto in conside-razione che si tratta di dati consolidati in euro, sebbene perlopiù spesi in moneta locale nei differenti paesi - spesso mercati emergenti/in via di sviluppo-, in cui Pirelli opera. Ciò è vero in particolare nel caso delle categorie Education e “Solidarietà”, per cui paradossalmente le cifre riporta-te, in termini assoluti inferiori a quanto speso in Cultura e Ricerca, sono invece servite a finanziare un universo di progetti di sviluppo nei paesi destinatari della donazione.

Si rinvia al capitolo Dimensione Sociale per l’approfondi-mento descrittivo delle principali iniziative correlate alle erogazioni sopra indicate.

Si precisa che nel corso dell’esercizio 2010 non sono state comminate e pagate sanzioni significative a titolo definitivo per non conformità a leggi o regolamenti, incluse quante ri-ferite a fornitura e utilizzo di prodotti e/o servizi del Gruppo.

Il Gruppo, infine, “non eroga contributi, vantaggi o altre utilità ai partiti politici e alle organizzazioni sindacali dei la-voratori, né a loro rappresentanti o candidati, fermo il rispetto della normativaeventualmente applicabile”.(Codice Etico – Comunità).

FiNANziAMeNTi SiGNiFiCATiVi RiCeVuTi NeL 2010

Nel febbraio 2010 la Banca Europea per gli Inve-stimenti (BEI) ha erogato a favore di Pirelli Tyre S.p.A. un importo di 100 milioni di euro a valere su un contratto di finanziamento di 100 milioni di euro concesso a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo del Gruppo in corso negli anni 2009-2012. È stata così pienamente utilizzata la linea di credito deliberata allo scopo nel luglio 2009.

Nel maggio 2010 la stessa BEI ha inoltre erogato i primi 20 milioni di euro relativi a un nuovo finanziamento di totali 50 milioni, concesso a supporto dell’investimento di 250 milioni di euro destinati all’ampliamento dello stabilimento Pirelli di Slatina in Romania, focalizza-to sulla produzione di pneumatici per autovetture e veicoli commerciali leggeri. La nuova sovvenzione si affianca a un analogo finanziamento che già nel 2007 era stato erogato a supporto della fondazione del medesimo sito produttivo.

AzioNiSTi, iNVeSTiToRi e CoMuNiTà FiNANziARiA

“Il dialogo e le relazioni del Gruppo Pirelli con tutte le catego-rie di azionisti, con gli investitori istituzionali e privati, con gli analisti finanziari, gli operatori del mercato e, in genere, con la comunità finanziaria, sono improntati alla massima tra-sparenza, nel rispetto dei principi di accuratezza, tempestività e parità di accesso all’informazione e con lo scopo di favorire una corretta valutazione degli assets del Gruppo.”(Codice Etico – Azionisti, Investitori e Comunità Fi-nanziaria).

Pirelli attribuisce importanza strategica alla comuni-cazione finanziaria quale strumento fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia con il mercato. Ac-curatezza, tempestività, parità e trasparenza sono le regole di fondo che il Gruppo adotta nell’ambito di tale comunicazione.

Tramite il top management e la funzione Investor Relations, Pirelli mantiene un dialogo aperto e trasparente con ana-listi e investitori, sia istituzionali che individuali, per assi-curare una corretta valutazione degli assets.L’attività di comunicazione finanziaria nel 2010 è stata rivolta a promuovere l’Equity Story di Pirelli.La conclusione del processo di trasformazione della so-cietà in pura tyre company (a fronte della separazione di Pirelli RE e della vendita delle attività non strategiche)

41Dimensione economica

e il raggiungimento con un anno di anticipo degli obiettivi 2011, hanno portato alla definizione del nuovo Piano Industriale 2011-2013 con vision al 2015.

Il nuovo piano prevede: — un’ulteriore focalizzazione sul segmento Premium

Tyre, in crescita a un ritmo superiore al mercato ed in cui Pirelli detiene una posizione di eadership;

— il ribilanciamento della presenza produttiva fra econo-mie in rapido sviluppo (RDE), America Latina e mer-cati maturi, nel cui ambito ciascuna delle tre aree con-tribuirà per 1/3 alla redditività del Gruppo nel 2015;

— l’upgrade tecnologico di siti produttivi e macchinari (nel 2015 il 60% della produzione sarà realizzata in siti e impianti con età inferiore a 10 anni).

Nel corso del 2010, il Gruppo ha intensificato le occasioni d’incontro con gli investitori sulle principali piazze fi-nanziarie (Milano, Londra ed Edimburgo, New York, Boston, Parigi, Francoforte, Zurigo, Copenhagen e Stoccolma) attraverso roadshows dedicati e la partecipa-zione a conferenze di settore: 408 le istituzioni incon-trate tra azionisti ed investitori potenziali. Parallela-mente è stato promosso l’ampliamento della copertura sul titolo Pirelli da parte delle banche d’affari, in particolare quelle internazionali e con un coverage specializzato sul settore tyre: a fine 2010 tale coverage conta 21 brokers che regolarmente pubblicano sul titolo, di cui il 43%

global (25% a fine 2008). Da anni Pirelli dedica particolare impegno all’interazione con le società di rating che si occupano di finanza so-stenibile. Nel 2010 inoltre particolare attenzione è stata rivolta agli Investitori Socialmente Responsabili, con i quali si sono tenuti roadshows dedicati sulle Piazze finanziarie di Parigi e Francoforte.

La comunicazione finanziaria di Pirelli si completa di tutta una serie di servizi informativi offerti nella sezione Investitori del sito web Pirelli: da Investor Channel, canale di news finanziarie e di business, a Peers and Market, newsletter finanziaria settimanale, da Tyre Mar-ket Watch, osservatorio sui trend del mercato tyre nelle principali aree geografiche in cui il Gruppo è presente, alla sintesi delle stime (Consensus) degli analisti finanziari che coprono il titolo.

Grazie all’impegno profuso dalla società nelle attività di comunicazione finanziaria Pirelli si è aggiudicata il Country Award 2010 per l’Italia, importante riconosci-mento assegnato da IR Magazine Europe alle migliori aziende e ai migliori professionisti nell’ambito delle rela-zioni con gli investitori.Con riferimento all’andamento borsistico 2010, la seguente grafica mostra la performance del titolo Pirel-li & C., indicando altresì gli andamenti del comparto Auto&Parts e del STSE Mib, per agevole comparazione.

31-D

IC-0

9

14-G

EN-1

0

28-G

EN-1

0

11-F

EB-1

0

25-F

EB-1

0

11-M

AR-1

0

25-M

AR-1

0

8-AP

R-10

22-A

PR-1

0

6-M

AG-1

0

20-M

AG-1

0

3-GI

U-10

17-G

IU-1

0

1-LU

G-10

15-L

UG-1

0

29-L

UG-1

0

12-A

GO-1

0

26-A

GO-1

0

9-SE

T-10

23-S

ET-1

0

7-OT

T-10

21-O

TT-1

0

4-NO

V-10

18-N

OV-1

0

2-DI

C-10

16-D

IC-1

0

30-D

IC-1

0

Pirelli +39.5%

FTSE Mib -13.2%

Auto&Parts +48.0%

Nel corso del 2011, l’attività di comunicazione finanziaria proseguirà fornendo visibilità alla progressiva implemen-tazione del nuovo Piano Industriale 2011-2013, oltrechè ampliando i contatti con analisti e investitori, con par-ticolare attenzione agli Investitori SRI nel segno della

strategia di sostenibilità del Gruppo.Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla già citata se-zione “Investitori” del sito www.pirelli.com, strumento informativo completo e costantemente aggiornato degli aspetti di interesse di azionisti e comunità finanziaria.

42 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

i NoSTRi CLieNTi

“Il Gruppo Pirelli fonda l’eccellenza dei prodotti e servizi of-ferti sulla costante innovazione, con l’obiettivo di anticipare le esigenze dei propri Clienti e di soddisfarne le richieste at-traverso una risposta immediata e competente, con compor-tamenti sempre informati a correttezza, cortesia e massima collaborazione”. (Codice Etico – Clienti).

L’attività di Pirelli Tyre è rappresentata da due seg-menti principali: Consumer (pneumatici per vettura, SUV, veicoli commerciali leggeri e moto) e Industrial (pneumatici per autobus, autocarri, macchine agricole e cordicella metallica). Tali business sono a loro volta focalizzati su due diversi canali di vendita: - il Primo Equipaggiamento, direttamente rivolto ai maggiori produttori mondiali di veicoli;- il Ricambio, relativo alla sostituzione degli pneumatici di veicoli già in circolazione. Nell’ambito del “Ricambio” è possibile effettuare una macro distinzione tra “Rivenditori Specializzati” e “Distributori”.I primi sono gli specialisti del pneumatico che operano sul mercato in qualità di imprenditori indipendenti; costi-tuiscono un fondamentale punto di contatto fra il Grup-po e il consumatore finale. A essi viene dedicata partico-lare attenzione in termini di sviluppo condiviso, per la valorizzazione dell’offerta di prodotto integrata con un servizio di elevata qualità, in linea con i valori Pirelli e con le aspettative dei consumatori.I “Distributori” rappresentano partner fondamentali per garantire continuità nei rifornimenti di pneumatici ai riven-ditori specializzati, grazie all’offerta di un servizio di conse-gna e distribuzione capillare sul tutto il territorio.

In aggiunta ai clienti del Business Tyre, esiste un panel eterogeneo di clienti facenti capo agli “altri business”, ov-vero una nicchia di qualità composta da:Pirelli & C. Ambiente, attiva nelle fonti energetiche rinno-vabili da rifiuti, nel fotovoltaico e nelle bonifiche ambientali;Pirelli Eco Technology, che opera nel settore delle tec-nologie per il contenimento delle emissioni inquinanti dei veicoli diesel e degli impianti di riscaldamento; Pzero, progetto trasversale dallo spirito hi-tech, costruito tra marketing e moda ma con radici fortemente ancorate nell’industrial design.

oRieNTAMeNTo AL CLieNTe

L’orientamento al cliente è elemento centrale de I Valori e Codice Etico di Gruppo, presuppone un impegno costante da parte di Pirelli in termini di:

— comprensione del contesto di mercato in cui il Gruppo opera; — considerazione dell’impatto dei propri comportamenti e

azioni sul cliente; — utilizzo di tutte le opportunità offerte dalla gestione del

business per soddisfare i bisogni del cliente; — “anticipazione” delle esigenze del cliente; — massima qualità di prodotto, oltre che eccellenza dei siste-

mi e dei processi di produzione; — costante tensione alla performance per rispondere alle at-

tese del cliente in termini di prestazioni e sicurezza; — eccellenza e competitività sul mercato per offrire ai clienti

prodotti e servizi di qualità che soddisfino in modo effi-ciente le loro esigenze.

Proprio in quest’ottica di attenzione al cliente, Pirelli ha inoltre adottato una chiara procedura di risposta in caso di reclamo. Definita con norme interne interfunzio-nali, essa prevede che l’intervento nei confronti dell’in-terlocutore sia immediato.

Gli impegni sopraddetti sono altresì esplicitati nelle Condi-zioni generali di fornitura applicate dalle società del Gruppo.

TRASPAReNzA

Nell’ambito della comunicazione pubblicitaria, già dal 2009 Pirelli ha posto in essere un processo di centralizza-zione che concerne la gestione delle campagne pubblici-tarie e il coordinamento media internazionale, ponendosi anche l’obiettivo di far rispettare i principi di comporta-mento adottati dalla Capogruppo presso tutte le filiali este-re, fermo restando il rispetto delle diverse normative locali.

Il Gruppo è associato all’UPA (Utenti Pubblicità As-sociati) e grazie all’impegno costante e al ruolo primario che ha assunto a sostegno del Codice di autodisciplina pubblicitaria dell’UPA, al rappresentante Pirelli è ri-conosciuta la vice-presidenza dell’associazione. In aggiunta Pirelli aderisce al Consumer Forum, ente co-stituito da associazioni di consumatori e da aziende per la salvaguardia e tutela del consumatore.

Tramite l’UPA, Pirelli è inoltre membro della WFA (World Federation of Advertiser) che impegna le aziende partecipanti a una competizione e a una comuni-

43Dimensione economica

cazione oneste, veritiere e corrette nel rispetto del codice di responsabilità e autoregolamentazione cui aderiscono.

La tutela del consumatore è inoltre garantita nella scel-ta, da parte dell’Azienda, di fornitori del settore della comunicazione (agenzie creative, centri media, case di produzione) che a loro volta appartengono ad associazio-ni di categoria dotate di codici etici di comunicazione.

Si precisa che nel corso del 2010 non ci sono stati casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari ri-guardanti l’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione.

iNFoRMAzioNe e FoRMAzioNe

A proposito dell’informazione sulle prestazioni del prodotto Tyre, si precisa che a livello europeo sono in vi-gore obblighi di legge sulla rumorosità esterna. Que-sti diventeranno significativamente più severi a partire dal 2012 e allo stesso tempo entreranno in vigore nuove prescrizioni sulla resistenza al rotolamento e sulla tenuta sul bagnato (Regolamento Europeo sulla Sicu-rezza Generale del Prodotto 661/2009). Nel 2012 entre-ranno altresì in vigore le prescrizioni sull’etichettatura dei pneumatici (Regolamento Europeo 1222/2009). Esse mirano al miglioramento della sicurezza strada-le, attraverso la promozione di modelli ad elevata aderen-za su bagnato, e alla diminuzione dell’impatto ambientale del trasporto su strada attraverso la promozione di pneu-matici a bassa resistenza al rotolamento (più efficienti dal punto di vista dei consumi di carburante) e con bassi li-velli di rumorosità. Su ogni etichetta dovranno sempre essere indicate le informazioni relative alle prestazioni del prodotto in termini di resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato e rumorosità esterna, misurate secondo me-todi di prova armonizzati.

Negli Stati Uniti è invece richiesta l’informativa Uni-formity Tyre Quality Grading (UTQG): si tratta di prescrizioni attualmente in fase di revisione, nelle quali è prevista l’aggiunta del grado di resistenza al rotolamento. Tutto il prodotto Pirelli venduto riporta in ogni caso un safety warning sul fianco dei pneumatici, sebbene ciò non sia richiesto da previsioni di legge.

Prescrizioni sull’etichettatura dei pneumatici sono inoltre previste in Giappone (l’adesione è su base volontaria) e sono in fase di valutazione in altri paesi.

Si precisa che nel corso del 2010 non ci sono stati casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riguar-danti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi.

Pirelli fornisce costantemente informazioni ai clienti-distributori e ai consumatori finali, con riferimento sia al prodotto che alle iniziative ad esso collegate, attraverso molteplici strumenti.

Di particolare rilevanza è il sito internazionale www.pirelli.com, aggiornato a fine 2010, che introduce novità riguardanti perlopiù l’approccio al consumatore.L’obiettivo strategico del sito consiste nel supportare il consumatore nella scelta del prodotto più adatto alle pro-prie esigenze, accompagnandolo durante tutto il processo decisionale fino all’eventuale acquisto on-line, nel modo più informato possibile. Indipendentemente dal fatto che il “viaggio” del consumatore sul sito si concluda con un acquisto on-line, egli sarà stato in ogni caso dotato di tutti gli strumenti necessari per recarsi da qualsiasi rivenditore avendo già maturato una consapevole decisione d’acquisto.Più in particolare, il configuratore del pneumatico Find your perfect tyre (tradotto “trova il pneumatico perfetto per te”) è un percorso che coinvolge il consumatore par-tendo dalle sue caratteristiche personali e di guidatore, per accompagnarlo passo dopo passo sino a scoprire il pneumatico più adatto alle proprie esigenze, descritto nei particolari da esperti riconosciuti a livello internazionale, addirittura “provabile” grazie a test virtuali e interattivi.

Altri strumenti tutorial e di configurazione interattiva sono offerti nelle sezioni dedicate ai business Car, Moto e Truck, ciascuno con le proprie peculiarità mirate al tar-get di riferimento. Il nuovo sito web segna un cambio di passo significativo della digital identity Pirelli, emergendo per funzionalità e stile tra i siti delle marche più impor-tanti del settore automotive e non solo.

GETTYRE è a sua volta il sito e-commerce di Pirelli e Metzeler dedicato ai possessori di moto e scooter. In collaborazione con la rete di rivenditori presenti in ogni regione italiana, GetTyre.it è il negozio ufficiale online che espone gamma di pneumatici e offerte speciali in modo trasparente per il consumatore. Il sito é già at-tivo in Italia e dal 1° marzo 2011 lo sarà anche in Spagna.

Nell’ambito della comunicazione cartacea rivestono un ruolo primario le riviste aziendali Pirelli World e, per il Brasile Giro, oltre alle pubblicazioni per il mercato in-ternazionale tra cui Pirelli Truck, Street e Motopasion

44 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

in Brasile. Quest’ultima, disponibile anche online e pub-blicata in Europa in 4 lingue (italiano, spagnolo, tedesco, inglese) e in Sud America in 2 (spagnolo e portoghese), per Pirelli costituisce un appuntamento costante con ri-venditori e professionisti del trasporto, uno strumento fondamentale per diffondere informazioni e aggiorna-menti relativi a prodotti e applicazioni.

Nel corso del 2010 è stato sviluppato, e implementato a livello mondiale, un progetto di rafforzamento delle com-petenze sul pneumatico e sull’offerta di prodotti Pirelli volto sia ai dipendenti dell’azienda che ai clienti. Si trat-ta del Tyre Campus, con cui Pirelli ambisce all’eccel-lenza nella formazione sul prodotto sia in termini di contenuti che di metodologie: dalle visite in fabbrica alle simulazioni delle prestazioni del pneumatico, informazio-ne e formazione sono davvero a 360 gradi. Tyre Campus propone inoltre ai propri clienti una formazione di alto livello su temi amministrativi, gestionali e di marketing, in aggiunta a quella tecnica sul prodotto.

ASCoLTo e CoNFRoNTo CoMe FoNTi Di MiGLioRAMeNTo CoNTiNuo

La relazione con il cliente viene principalmente gestita attraverso due canali:

— la struttura di vendita operante sul territorio, che ha contatto diretto con la rete di clienti e che, grazie al sistema avanzato di gestione delle informazioni Sales Force Automation (SFA), può elaborare e rispondere on site a tutte le esigenze informative dell’interlocutore;

— i Contact Centers di Pirelli Tyre, che sono 31 nel mon-do e contano oltre 200 persone che sviluppano attività sia di supporto informativo che di gestione dell’ordine (inbound), telemarketing e teleselling (outbound), per oltre 1.800.000 chiamate all’anno. Nel corso del 2010 è stato inoltre sviluppato un programma di formazione per alcuni mercati europei (in via di ampliamento nel 2011), finalizzato all’ottimizzazione delle capacità rela-zionali con i clienti oltre che allo sviluppo di maggiori competenze tecniche e commerciali. Sulla base degli strumenti disponibili, vengono generate reportistiche e analisi specifiche atte a valutare l’efficienza, l’efficacia e il grado di soddisfazione del cliente.

Pirelli è inoltre presente sulle piattaforme di Facebook, Twitter e Youtube, tre canali sempre aggiornati che mo-strano una crescita esponenziale di partecipazioni sponta-nee da parte dei fans. Obiettivi principali sono mantenere il coinvolgimento degli utenti interessati alla marca e ai prodotti Pirelli, supportare la comunicazione dei contenuti del sito istituzionale, cogliere l’occasione di trasformare le esperienze dei clienti in opportunità di migliora-mento continuo.

Il marchio tedesco Metzeler é particolarmente attivo tra-mite RIDEXPERIENCE, il blog multilingua in cui i bloggers raccontano di viaggi estremi, consigli tecnici e notizie interessanti del mondo delle due ruote.

In termini di feedback. per il 2010 si segnalano in partico-lare i risultati delle Dealer Satisfaction Surveys, rilevazio-ni periodiche condotte in Italia e in Brasile del livello di sod-disfazione dei clienti nei confronti dei principali competitors. In Italia Pirelli ha registrato un indice di soddisfazione complessivo superiore alla media di mercato (+2,3%). Il vantaggio competitivo è stato confermato non solo a livel-lo generale, ma anche per i principali settori investigati, in particolare per il Marketing, che rimane un’area di forza per Pirelli (+5.1% verso la media dei principali competitors) e la gamma di Prodotto (+4.9% verso la media di mercato).In Brasile il 2010 ha confermato un trend molto po-sitivo, sia in termini di soddisfazione generale dei clienti (+3% vs 2009 e +18,3% vs 2008 su una scala da uno a cinque che vede Pirelli attestarsi ai più alti livelli di gra-dimento), sia in riferimento ad aree specifiche quali la qualità di prodotto (+4.2% vs 2009 e +15.6% vs 2008).

Nel 2010 inoltre, in collaborazione con un gruppo di docenti e ricercatori dell’università Bocconi di Milano, è stata condotta una ricerca specifica sul target di rife-rimento del nuovo Cinturato P1, in vista del lancio su mercato previsto per i primi mesi del 2011. La ricerca è stata condotta attraverso la metodologia statistica della conjoint analysis, volta a determinare i driver d’ac-quisto in funzione del valore percepito dal consu-matore. Il risultato ha evidenziato che il brand, come proxy di qualità e sicurezza, risulta essere il più im-portante driver d’acquisto (34%), seguito da aspetti di performance del prodotto quali tenuta su strada (23%) e durata (15%).

Nel corso del 2010 sono stati infine implementati i pia-ni d’azione definiti a seguito dei risultati delle indagini esperite in Europa nel corso del 2009.

Nel corso del 2011 Pirelli lancerà il progetto Engaging the Consumers. Attraverso l’analisi approfondita di tut-te le fasi del processo d’acquisto, il progetto ha l’obiettivo identificare e selezionare con precisione i consumer target di Pirelli, sui quali focalizzare piani che siano consumer insights driven oltre alle attività di marketing, il tutto in modo funzionale alle strategie di crescita del Gruppo.

CeRTiFiCAzioNi Di QuALiTà

ISO 9001

Dal 1970 il Gruppo si è dotato di un proprio sistema di gestione della qualità introdotto via via in tutti i centri di

45Dimensione economica

produzione. Dal 1993 Pirelli ha conseguito la certifica-zione di tale sistema secondo la norma ISO 9001. Oggi tutti gli stabilimenti vettura, truck, moto, agro, steel cord, filtri antiparticolato sono certificati in conformità alla più recente edizione di tale standard.

ISO/TS 16949

Il Gruppo ha conseguito dal 1999 la certificazione del pro-prio sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO/TS 16949 e ha mantenuto in seguito la conformità allo standard in vigore. Tutti gli stabilimenti che forniscono le case automobilistiche hanno conseguito tale certificazione.

ISO/IEC 17025

Dal 1993 il Laboratorio Materiali e Sperimentazione del Gruppo e dal 1996 il Laboratorio Sperimentazione della Pirelli Pneus (Latam), si sono dotati del sistema di ge-stione della qualità e sono accreditati secondo la norma ISO/IEC 17025. Tale sistema è mantenuto conforme allo standard in vigore.Con specifico riferimento ai pneumatici vettura, il focus sulla qualità viene confermato dalla supremazia di Pirelli in numerosi test di prodotto; è inoltre garantito dalla col-laborazione in termini di sviluppo e sperimentazione di prodotto con i partners più prestigiosi (case automobili-stiche, riviste specializzate, driving schools, ecc.).

Regolamento europeo n° 1907/2006 (REACH)

Con riferimento alla dichiarazione di conformità dei pro-dotti chimici in base alle norme europee tese a tutelare sia la salute dei lavoratori che l’ambiente, prosegue il mo-nitoraggio di produttori e fornitori delle materie prime utilizzate dal Gruppo.In accordo con i requisiti REACH, Pirelli non produce o importa in via diretta sostanze chimiche da Paesi non EU, controlla costantemente i processi di registrazione di tali sostanze eseguiti da parte di produttori e fornitori, ne ve-rifica la certificazione e richiede aggiornamenti continui in accordo con le esigenze di business.

SiCuRezzA, PeRFoRMANCe, eCo-SoSTeNiBiLiTà

Continua l’impegno R&D del Gruppo volto allo svilup-po di prodotti innovativi, caratterizzati da alte prestazioni e al contempo dotati di eco-sostenibilità, conformemente alla filosofia aziendale Green Performance.

Rispetto dell’ambiente, sicurezza e prestazioni all’avanguardia sono le caratteristiche fondamentali delle nuove linee di prodotto per vettura di Pirelli, quali la Famiglia Cinturato e lo Scorpion Verde. Nell’am-

bito dei veicoli commerciali, l’estensione della Serie 01, introdotta nel 2009 per motrici e trattori, anche a pneu-matici per equipaggiamento di rimorchi e semi-rimorchi (ST:01) costituisce un ulteriore esempio dell’impegno dell’Azienda: la marcatura eco-impact sul fianco dei pneumatici Serie 01 identifica i prodotti che consentono di ridurre l’impatto ambientale tramite minori resisten-za al rotolamento, consumo di carburante e rumorosità esterna, cui si affianca un maggiore chilometraggio. Le nuove generazioni di pneumatici vengono infatti già prodotte in linea con le future norme comunita-rie sul labeling, la cui applicazione è prevista per il 2012. Stesso approccio anticipatorio è stato adottato da Pirelli con riferimento all’eliminazione degli olii altamen-te aromatici dalle mescole dei prodotti Green Performance, eliminazione avvenuta sin dal 2008, a fronte di un obbli-gatorietà europea a partire dal 2010.

Per l’approfondimento delle caratteristiche “eco-sosteni-bili” dei prodotti, si rinvia al capitolo Dimensione Ambien-tale del presente rapporto.

La ricerca Pirelli è costantemente impegnata nel miglio-ramento della qualità e delle performance del pro-dotto, tanto quanto della sicurezza del consumatore finale. A tale scopo l’Azienda si avvale di una stretta collaborazione con le più prestigiose case automo-bilistiche del segmento di mercato Ultra High Per-formance, particolarmente attento ed esigente in tema di sicurezza, oltreché di prestazioni. Continui migliora-menti nelle dimensioni prestazionali chiave, quali frena-ta su asciutto e bagnato, consentono di offrire ai clienti prodotti ai vertici della categoria per quanto concerne la sicurezza su strada. Vi sono pneumatici sostanzialmente pensati per coniugare sicurezza ed innovazione, come i self-supporting (autoportanti) o i Run Flat, che garan-tiscono mobilità e controllo del veicolo anche in caso di rapida perdita di pressione.

Gli impegni di Pirelli per la sicurezza del consumatore fi-nale si sostanziano anche nella sottoscrizione della Carta Europea per la Sicurezza Stradale, documento pro-mosso dalla Commissione Europea attraverso la Direzio-ne Generale per l’energia e i trasporti, che mira alla ridu-zione del numero di vittime degli incidenti da viabilità. Con questo accordo Pirelli si è impegnata a intensificare il programma di iniziative già intraprese a livello inter-nazionale. In particolare, oltre a orientare la scelta dei consumatori verso pneumatici più performanti e quindi più sicuri, Pirelli ha messo in atto programmi d’ informa-zione (ad esempio, uno spazio dedicato a temi di sicu-rezza e prevenzione in ogni numero di Pirelli Truck) volti a sensibilizzare i conducenti sull’importanza di guidare con pneumatici in buone condizioni (corretta pressione di gonfiaggio, sufficiente battistrada residuo).

46 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Degna di nota in tal senso la campagna Safe&Go 2010, in occasione della quale sono state attrezzate delle ”offi-cine mobili” all’interno delle aree di sosta delle autostra-de italiane, in cui tecnici Pirelli hanno effettuato controlli gratuiti agli automobilisti sullo stato di salute dei pneu-matici e fornito vere e proprie “lezioni di manutenzione”.

Altre iniziative in programma a partire dal 2011 preve-dono la creazione di kit informativi indirizzati ai giova-ni, distribuiti attraverso i network di rivenditori Pirelli, all’interno,dei quali verranno descritte le caratteristiche dei pneumatici che più influenzano la sicurezza stradale.

Particolarmente sensibile al tema della sicurezza strada-le è certo il mondo dei motociclisti, target verso il quale Pirelli indirizzerà una campagna che si focalizzerà sugli aspetti della sicurezza attiva e passiva: dall’importanza di un equipaggiamento protettivo certificato alla manuten-zione della motocicletta, fino al Codice della Strada.

i NoSTRi FoRNiToRi

“I fornitori e collaboratori esterni rivestono un ruolo fondamen-tale nel migliorare la competitività complessiva dell’azienda.Le relazioni del Gruppo con i fornitori e i collaboratori ester-ni, nel perseguimento del massimo vantaggio competitivo, sono improntate alla lealtà, all’imparzialità e al rispetto delle pari opportunità verso tutti i soggetti coinvolti. Il Gruppo Pirelli richiede ai propri fornitori e collaboratori esterni il rispetto dei principi e delle prescrizionipreviste dal presente Codice”.(Codice Etico – “Fornitori e Collaboratori Esterni”).

La sostenibilità è pienamente integrata nei rapporti tra Pirelli e i suoi fornitori.Nel rispetto del Codice Etico di Gruppo e della politica “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente”, in ottica di miglioramento continuo, Pirelli ha sviluppato le procedure necessarie a valutare e selezionare fornitori e subfornitori sulla base dell’ impegno nel campo della responsabilità economica, sociale e ambientale.

Il modello di gestione sostenibile della catena di fornitura è stato verificato e validato da SGS, in sede di attestazio-ne del bilancio di sostenibilità 2009 secondo le previsioni dello standard AA1000.

Le CLAuSoLe CoNTRATTuALi Di SoSTeNiBiLiTà

Dal 2008 le clausole di sostenibilità vengono sistematicamen-te introdotte in contratti e ordini di acquisto di beni e/o ser-vizi e/o opere, sia con fornitori privati che nei confronti della Pubblica Amministrazione (o enti/società da essa controllati).

Tali clausole prevedono l’implementazione delle politi-che adottate in tema di sostenibilità: Codice Etico, Linee di condotta, Politica “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente”. La conclusio-ne del contratto comporta il diritto di Pirelli a effettuare presso il fornitore audit di verifica del rispetto dei principi e degli impegni condivisi attraverso la sottoscrizione delle clausole medesime.Le clausole di sostenibilità sono tradotte in 22 lingue stra-niere, al fine di garantire massima chiarezza e trasparenza nei confronti del fornitore in tema di obblighi contrattuali che lo stesso assume non solo nei rapporti con l’Azienda medesima, ma presso la sua stessa sede e nei rapporti con i propri fornitori.

Nel corso del 2011 le clausole verranno riformulate, in ot-tica di semplificazione sintattica, pur mantenendo gli ele-menti cardine di responsabilità sociale, ambientale, etica di business attualmente presenti. Sarà ovviamente mantenuta la previsione di verifica da parte di Pirelli mediante Audit.

ANDAMeNTo DeGLi ACQuiSTi

Segue una panoramica degli acquisti di beni e servizi effettuati da Pirelli nel 2010/2009/2008, con evidenza del peso degli acquisti Tyre sul totale acquistato:

VALorE PErCEntuALE DEGLI ACQuIStI DI BEnI E SErVIZI DEL GruPPo

ACQuIStI DI BEnI E SErVIZIpercentuale acquistato su totale acquisti

2010 2009 2008

TYRE 94% 94% 94%

ALTRI BUSINESS (CORPORATE + ECO TECNOLOGY + AMBIENTE + P ZERO)

6% 6% 6%

La due grafiche seguenti mostrano invece il valo-re degli acquisti Pirelli (Tyre + Altri Business) per area geografica e, nella seconda grafica, il numero di fornitori corrispondente a ciascuna area.Come si nota, più della metà del valore acquistato con-cerne fornitori da paesi OCSE. Analogamente, il nume-ro di fornitori del Gruppo è molto maggiore nelle aree OCSE rispetto alle non OCSE. È importante sottolineare che il 78%1 dei fornitori ope-ra localmente rispetto alle Affiliate Pirelli fornite, secon-do una logica di fornitura Local for Local.

1 Non comprende i fornitori di materie prime

47Dimensione economica

VALorE PErCEntuALE DEGLI ACQuIStI PIrELLI PEr ArEA GEoGrAFICA*

2010 2009 2008

PAESI OCSE EUROPA 50,0% 47,4% 49,2%

NORD AMERICA 2,4% 3,1% 1,4%

ALTRI* 2,5% 3,1% 0,4%

PAESI NON OCSE

AMERICA LATINA 18,2% 26,4% 26,9%

ASIA 20,8% 15,4% 20,2%

AFRICA 1,5% 1,4% 1,9%

ALTRI 4,6% 3,1% 0,0%

(*) I dati sopra riportati non includono le attività cessate facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A) e Broadband Solutions; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati conseguentemente rideterminati a perimetro omogeneo.

PErCEntuALE FornItorI PIrELLI PEr ArEA GEoGrAFICA*

2010 2009 2008

PAESI OCSE EUROPA 58,7% 63,5% 49,2%

NORD AMERICA 3,2% 4,3% 1,4%

ALTRI* 0,2% 3,4% 0,4%

PAESI NON OCSE

AMERICA LATINA 26,7% 22,9% 26,9%

ASIA 4,7% 4,5% 20,2%

AFRICA 3,0% 1,3% 1,9%

ALTRI 3,5% 0,1% 0,0%

(*) I dati sopra riportati non includono le attività cessate facenti capo a Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (ora Prelios S.p.A) e Broadband Solutions; i periodi precedenti (2009 e 2008) sono stati conseguentemente rideterminati a perimetro omogeneo.

Come guà precisato, gli acquisti di beni e servizi in capo al Business Tyre costituiscono il 94% degli acquisti del Gruppo. A titolo di approfondimento seguono quindi una spaccatura degli acquisti di Pirelli Tyre per tipologia di acquisto e una fotografia del numero di fornitori corrispon-denti alle tipologie di beni/servizi acquistati da Pirelli Tyre.

VALorE PErCEntuALE DEGLI ACQuIStI DI PIrELLI tyrE PEr tIPoLoGIA

2010 2009 2008

Materie prime 55,4% 52,4% 59,5%

Materiali di consumo 4,6% 4,8% 5,1%

Servizi 28,7% 34,1% 25,6%

Beni Patrimoniali 11,4% 8,8% 9,8%

PErCEntuALE FornItorI DI PIrELLI tyrE PEr tIPoLoGIA

2010 2009 2008

Materie prime 3,0% 3,3% 2,6%

Materiali di consumo 38,9% 9,7% 5,4%

Servizi 47,3% 73,8% 82,8%

Beni Patrimoniali 10,8% 13,2% 9,2%

La tabella valore percentuale degli acquisti di Pirelli Tyre per tipologia mostra che le materie prime rimangono la ca-tegoria d’acquisto piu importante, con un peso in termini di valore pari al 55% sul totale, percentuale in evoluzione crescente nel 2010 rispetto al 2009. La ragio-ne dell’incremento sta nella continua crescita dei prezzi, con particolare riferimento alla gomma naturale.Da evidenziare anche l’incremento della partita “Beni Patrimoniali”, strettamente connesso all’aumento di ca-pacità industriale che ha caratterizzato il periodo.

Circa la tabella percentuale fornitori di Pirelli Tyre per tipologia, relativa al numero di fornitori per tipologia, si precisa che per il 2010 sono stati affinati i criteri di categorizzazione dei fornitori di materiale di consumo e servizi. Il numero di operatori delle due categorie continua in ogni caso a su-perare l’80% del totale, nonostante il peso sul valore totale degli acquisti sia di molto inferiore rispetto, ad esempio, a quello degli acquisti di materie prime. Risulta evidente l’atomizzazione dei fornitori di materiale di consumo e ser-vizi, rispetto alla sostanziale concentrazione su pochi opera-tori per quanto attiene gli acquisti di materie prime.

Segue infine una grafica che rappresenta la composizio-ne percentuale del mix di materie prime acquistate da Pirelli Tyre nel 2010. A fianco, si riportano i dati 2009 e 2008 pubblicati nel rapporti di sostenibilità degli scorsi anni. In particolare rispetto al 2009, nel 2010 si nota un aumento del peso della gomma naturale a fronte di una diminuzione di carbon black e chemicals.Il volume medio di materie prime utilizzate per la pro-duzione di pneumatici nel 2010 è stato pari a circa 1 milione di tonnellate, di cui circa il 6% derivato da materiale riciclato.

MIx MAtErIE PrIME ACQuIStAtE2010 2009 2008

Gomma naturale 33% 24% 28%

Gomma Sintetica 24% 23% 22%

Carbon Black 11% 13% 12%

Chemicals 14% 17% 14%

Tessili 10% 13% 11%

Steelcord 8% 10% 13%

48 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

DiALoGo e iNTeRAzioNe TRA PiReLLi e i PRoPRi FoRNiToRi

Il rapporto con i fornitori è definito e vincolato da preci-si processi aziendali. Si distinguono in tal senso due fasi fondamentali:

— omologazione di nuovi fornitori, ove il processo interfunzionale basato su specifiche norme di qualità conduce all’inserimento del materiale/fornitore omo-logato nell’Albo Fornitori (Vendor List, ovvero l’elenco di quelli omologati per ogni singolo prodotto). I vincoli di sostenibilità sono integrati in questa fase dal 2007;

— monitoraggio del fornitore (Vendor Rating), che è valutato in base al livello qualitativo delle forniture, alla qualità del rapporto commerciale, alla collabo-razione tecnico-scientifica, alla prestazione riguardo a sicurezza sul lavoro, ambiente e responsabilità so-ciale attraverso audit in loco e monitoraggio perio-dico dello stato di avanzamento delle azioni previste nell’eventuale piano di miglioramento sottoscritto. La verifica della sostenibilità del fornitore viene ef-fettuata mediante audit di parte terza.

Il Vendor Rating copre tutte le aree merceologiche e ge-ografiche di acquisto ed è utilizzato quale parte integran-te nelle negoziazioni commerciali.Le procedure sono supportate da un apposito sito web co-mune, disponibile sul Portale Acquisti, che supporta le norme (fra cui Manuale Acquisti, Condizioni generali da ap-plicare ai fornitori), l’Albo Fornitori, le survey, il Vendor Rating con i relativi feedback e le conseguenti azioni di sostegno.Il portale permette uniformità di processo e garanzia di trasparenza, oltre a fungere da strumento di comu-nicazione, formazione continua e knowledge sharing.

Tanto il dialogo quanto l’interazione con i fornitori sono soggetti a continui miglioramenti di processo in termi-ni qualitativi e strumentali. In particolare, i risultati del Vendor Rating vengono periodicamente rivisti e com-mentati dalla Direzione Acquisti nell’ambito di incontri organizzati con i fornitori stessi, per individuare eventuali azioni correttive o migliorative della performance. Ogni contratto di acquisto inoltre riporta il nominativo del bu-yer di riferimento, affinché l’interlocutore abbia sempre a disposizione un canale aziendale per eventuali feedback.

Nel 2010 sono stati sviluppati e implementati alcuni nuo-vi progetti volti al miglioramento del processo d’acquisto e a supporto del rapporto con i fornitori. In particolare:

— continuo miglioramento ed estensione dei sistemi IT per l’analisi e il monitoraggio sistematico delle forni-ture di materiali indiretti e servizi;

— formazione dei fornitori sulla gestione sostenibile: avviati progetti pilota in Brasile e Turchia;

— avvio delle attività per il nuovo “Portale Acquisti” di

Gruppo, strumento avanzato che consentirà, a parti-re dal 2011, di gestire gli acquisti in modo ancor più efficente e coordinato tra i vari paesi rispetto a quan-to avviene oggi. Il nuovo strumento IT permetterà inoltre la realizzazione di campagne di comunicazio-ne, sensibilizzazione e formazione per i Fornitori, di cui la Sostenibilità costituirà elemento essenziale.

AuDiT Di PARTe TeRzA SuLLA SoSTeNiBiLiTà Dei FoRNiToRi

Con riferimento alla verifica del rispetto delle clausole di sostenibilità da parte dei fornitori, nel periodo compreso tra novembre 2009 e gennaio 2010 sono stati effet-tuati audit di terza parte su 72 fornitori di Pirelli Tyre, operanti nei cosiddetti Countries of Concern (in base alla classificazione EIRIS) in cui pirelli è presente ovvero Brasile, Argentina, Egitto, Cina, Romania, Turchia, Vene-zuela, Indonesia, Malesia e Thailandia.A valle degli audit sono stati sviluppati alcuni piani di rientro rispetto alle non conformità identificate, tutti in via di chiusura a fine 2010. Degno di nota l’impegno di Pirelli Turchia, che ha for-mato decine di fornitori sul processo di gestione aziendale sostenibile, in ottica di crescita condivisa.

Ulteriori 58 audit di terza parte sono in programma tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 in UK, Germania, Italia, Cina, India, America latina, Turchia, Egitto, Romania.Questi 58 audit coprono:

— il 25% del valore totale degli acquisti da fornitori di servizi nei Paesi occidentali;

— il 25% del valore totale degli acquisti da fornitori di materie prime nei cosiddetti Countries of concern.

Quanto alle modalità operative, gli audit di terza parte si svolgono sia presso i siti Pirelli, ove i fornitori pre-stano servizio con personale proprio, sia presso le sedi amministrative degli stessi.Le interviste per la verifica degli argomenti oggetto di audit coinvolgono sia i lavoratori che i dirigenti re-sponsabili.A livello centrale, un team composto dalle Direzioni Sostenibilità e Acquisti di Gruppo definisce le linee guida per la selezione dei fornitori da sottoporre ad audit, supportando le corrispondenti funzioni locali che opera-tivamente gestiscono il processo. Gli audit sono effettuati da una società leader a livello internazionale in materia di servizi di auditing di confor-mità in ambito Qualità, Salute e Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale, in base a una checklist di para-metri di sostenibilità fondata sullo standard SA8000®, sulla Politica Responsabilità Sociale per Salute, Si-

49Dimensione economica

curezza e diritti nel lavoro, Ambiente e sul Codice Etico di Pirelli, nel rispetto quindi di quanto previsto dalle clausole di sostenibilità di Gruppo sottoscritte dai fornitori medesimi.I risultati degli audit esperiti tra fine 2010 e inizio 2011 verranno immediatamente analizzati al fine di individuare aree di criticità e/o miglioramento e di predisporre azioni correttive da condividere e sviluppare con i fornitori stes-si, secondo un piano di priorità legato alla criticità delle eventuali non conformità rilevate.

oBieTTiVi 2011

In aggiunta ai 58 Audit già citati, seguono gli obiettivi per l’anno 2011:

— Programma di formazione aggiornamento sulla ge-stione sostenibile della catena di fornitura, destinato a tutti i buyers del Gruppo.

— Nuovo Portale Fornitori: sviluppo, progetto pilota su Italia e prima estensione su altri paesi EMEA.

— Determinazione di nuovi audit sulla base di criteri stabiliti dalle sedi locali di Pirelli, sempre mante-nendo supporto centrale (a valle della formazione di cui sopra).

— Redazione di un manuale Pirelli per la gestione so-stenibile della catena di fornitura, destinato a ren-dere l’approccio manageriale adottato più uniforme ed efficiente tra le varie affiliate, mettendo a fattor comune il know-how acquisito in materia.

50 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

51Dimensione economica

52 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

dIMenSIOne AMBIentAle

Gestire gli impatti ambientali lungo il ciclo di vita

53Dimensione ambientale

“Il Gruppo Pirelli gestisce le proprie attività nel rispetto dell’Ambiente e della salute pubblica. Le scelte d’ investimento e di business sono informate alla sostenibilità ambientale, in un’ottica di crescita eco-compatibile anche mediante l’adozio-ne di particolari tecnologie e metodi di produzione che - là dove operativamente ed economicamente sostenibile - consentano di ridurre, anche oltre i limiti fissati dalle norme, l’impatto am-bientale delle proprie attività. Il Gruppo governa le proprie attività con l’ausilio di Sistemi di Gestione Ambientale certifi-cati, adotta metodi e tecnologie produttive volti alla riduzione degli sprechi e alla conservazione delle risorse naturali, valuta gli impatti ambientali diretti ed indiretti dei propri prodotti e servizi. Il Gruppo collabora con primarie organizzazioni na-zionali e internazionali al fine di promuovere la sostenibilità ambientale su scala sia locale che globale”. (Codice Etico del Gruppo Pirelli – Ambiente)

I principi sopra enunciati sono ribaditi nella politica di Gruppo “Salute, Sicurezza sul lavoro, Ambiente e Re-sponsabilità Sociale”, il cui testo è a disposizione del-la comunità esterna nella sezione Sostenibilità del sito www.pirelli.com.

L’APPRoCCio PiReLLi ALLA GeSTioNe DeLLe TeMATiChe AMBieNTALi

LiFe CyCLe ThiNkiNG: TowARDS CARBoN AND wATeR FooTPRiNT

We must reject the mythology of perpetual growth that grew out of the fantastic technological developments of the past two centuries. […] We should be able to persuade the next gene-ration that the secret of living a good life is learning to live within limits.Perpetual Growth, Garrett Hardin 1994

La continua ricerca volta al miglioramento delle proprie performance si fonda anche sulla conoscenza sempre più approfondita ed estesa delle interazioni delle attività del Gruppo con l’ambiente, senza limitarsi a quelle gestite direttamente ma allargando il perimetro di analisi a tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti di Pirelli.

Questo approccio è l’unico in grado di garantire che nulla sia lasciato al caso e che le scelte strategiche siano guidate in modo consapevole ed efficace da processi decisiona-li integranti le variabili ambientali, e, più in generale, la sostenibilità. Tutto questo è riassunto in Azienda con il concetto di life cycle thinking: sviluppare i prodotti, preoc-cupandosi delle interazioni con l’ambiente derivanti dalla loro produzione, dal loro utilizzo e dal loro fine vita.

LIFE CYCLE ASSESSEMENT DI UN PNEUMATICO MEDIO EUROPEO PER AUTOVETTURA

PROCESSAMENTO DI FINE VITA

PRODUZIONEdelle materie prime e LAVORAZIONE

11,7%

FASE DI UTILIZZO

DISTRIBUZIONE

RACCOLTA PNEUMATICIA FINE VITA

Recupero di materiale

Recupero di energia

Discarica

86%

<1%

<1%

2%

fonte: ETRMA – On ETRMA’s track! – per ogni fase è riportato il valore percentuale dell’impatto ad essa associato, derivante dallo studio Life Cycle Assessment of an average European car tyre - Prè Consultants B.V. on behalf of BLIC, 2001).

54 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Questo approccio, fondamentale per garantire una so-stenibilità ambientale a tutto tondo, è supportato da strumenti scientificamente riconosciuti in grado di avva-lorare nel modo più oggettivo possibile le decisioni stra-tegiche, utilizzando i risultati derivanti dalla valutazione degli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita (life cycle assessment).

Il processo avviato rappresenta un obiettivo ambizioso per Pirelli, e prevede una prima fase di footprint analy-sis, ovvero di approfondimento della conoscenza delle interazioni esistenti tra ambiente e prodotto lungo tutto il ciclo di vita dello stesso, con particolare attenzione a due temi chiave: acqua (water footprint) e cambiamenti climatici (carbon footprint).

Sistema di Gestione Ambientale e certificazioni

Dal 1997, Pirelli ha adottato sistemi di gestione ambien-tale finalizzati al miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, costruiti e certificati in accordo allo standard internazionale ISO 14001. A fine 2010 il 100% dei siti produttivi Tyre a regime è certificato.

L’attenzione alla gestione delle tematiche ambienta-li ricade anche sui nuovi insediamenti, per i quali l’Azienda considera requi-siti fondamentali e impre-scindibili l’implementa-zione e la certificazione dei sistemi di gestione am-bientale in accordo alla nor-ma ISO 14001. Tale attività, insieme a quelle di controllo e mantenimento dei sistemi già implementanti e certi-ficati, è coordinata central-mente dalla direzione He-alth Safety and Environment.

Oltre ai sistemi di gestione dei siti produttivi, Pirelli ha voluto certificare secondo la norma ISO 14001 anche il Sistema di gestione ambientale del Campo Prove Pneumatici di Vizzola Ticino, centro di valutazione scientifica e sperimentazione delle prestazioni pneumati-co-veicolo in differenti condizioni di utilizzo, progettato e costruito alla fine degli anni sessanta nelle vicinanze del fiume Ticino.

Anche se gli impatti ambientali e sulla biodiversità dell’area non sono significativi, la certificazione ambientale è stata voluta per garantire il massimo livello di tutela dell’am-biente, in quanto i 26 ettari su cui si estende il centro fan-

no parte del Parco Lombardo della Valle del Ticino, area MAB (Man and Biosphere, un insieme di 425 riserve della biosfera in 95 Paesi del mondo) dell’UNESCO.

In aggiunta al sito di Vizzola, altre due unità Pirelli sono localizzate o adiacenti ad aree protette e/o di significativo valore per la biodiversità. Si tratta del sito di Breuberg in Germania, con un’estensione di 68.7 ettari, che si trova di fronte a un’area protetta da regolamento regionale e del sito di Gravataì in Brasile, avente una superficie di 57.4 ettari, di cui 16 ettari di ecosistema terrestre tutelati dalla legislazione federale. In entrambi i casi la presenza del sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 garantisce che tutti i potenziali impatti ambientali, seb-bene valutati come poco o per nulla significativi, siano tenuti in debita considerazione e gestiti al fine di ridurre al minimo ogni possibile impatto.

Con riferimento al perimetro dei siti produttivi di Pirelli Tyre, nel corso del 2010 è stata completata la dismissio-ne di quello di Settimo Torinese adibito alla lavorazione di pneumatici per autovetture, la cui produzione è stata trasferita presso il Nuovo Polo di Settimo Torinese, adia-cente al sito produttivo destinato ai pneumatici industria-li. Entro la fine del 2011, la certificazione del Sistema di gestione ambientale sarà estesa a tutte le attività presenti nel Nuovo Polo, incluse quelle trasferite dal vecchio sito di Settimo Torinese.

Monitoraggio delle prestazioni ambientali

In parallelo alla definizione di specifiche linee guida e pro-cedure per la realizzazione e l’implementazione dei siste-mi di gestione ambientali, è operante il sistema di gestione web-based Health, Safety and Environment Data Mana-gement (HSE-DM), elaborato e gestito a livello centrale dalla direzione Health, Safety and Environment. Tale siste-ma consente di monitorare le performance ambientali, di salute e sicurezza di ogni sito produttivo del settore Tyre.Accanto al sistema HSE-DM, Pirelli ha perfezionato il CSR-DM (CSR Data Management), sistema IT di ge-stione delle informazioni relative alla sostenibilità del Gruppo, per consolidare le prestazioni HSE di tutte le realtà Pirelli.

Nel corso del 2010 non si sono verificati sversamenti o al-tri incidenti ambientali significativi. Di conseguenza non sono state nemmeno registrate multe di pari entità. Sono avvenuti alcuni eventi di modesta portata, prontamente affrontati e risolti secondo le procedure previste dai siste-mi di gestione ambientale implementati.

100%dei siti operativi tyre Pirelli è certificato ISo 14001

55Dimensione ambientale

Come nasce un pneumatico

Dal punto di vista produttivo, la costruzione di un pneu-matico si può considerare, almeno inizialmente, compo-sta di due fasi principali:

— realizzazione della parte gommosa, della mescola del battistrada e dei fianchi;

— costruzione della struttura di base, un vero e proprio “telaio” gommato, che supporta tutti i componenti.

La parte gommosa del pneumatico (battistrada, fianchi e tele) è una particolare miscela, più nota con la dizione “mescola”, composta perlopiù da gomma (sia naturale che sintetica), da plastificanti (derivati del petrolio) e ca-riche (principalmente il nerofumo e la silice), le cui per-centuali sono pari circa al 30% ognuna, anche se il valore preciso dipende dal tipo di mescola che si vuole ottenere. Il restante 10% circa è costituito da altre cariche minerali e prodotti leganti vari (quali agenti acceleranti, antidegra-danti, vulcanizzanti…). I plastificanti e il nerofumo sono stoccati in silos dedicati e inviati a un mescolatore chiuso (banbury), all’interno del quale avviene la prima lavorazione della mescola. Un computer controlla e gestisce le quantità, sia provenienti dai depositi, sia inviate al mescolatore.Al contrario, la gomma (quella naturale come quella sin-tetica) viene tagliata in pezzi e immessa manualmente, dopo un controllo del peso per rispettare la composizione desiderata. In seguito, i tranci di composto passano in un

mescolatore aperto (calandra), composto da due grossi rulli; dopo averli attraversati, la mescola diventa più uni-forme, sia per composizione che per densità: infatti il par-ticolare percorso comporta una continua torsione accop-piata ad elongazione. Verso il termine del ciclo, vengono inseriti particolari elementi chimici, quali vulcanizzanti e acceleranti, necessari per le fasi successive.Di seguito, la banda di mescola viene tagliata a strisce e immersa in una vasca (batchoff), per il definitivo raffred-damento. A questo punto la mescola è pronta ed è desti-nata al battistrada o ai fianchi; passa nella successiva fase di trafilatura e assume la forma adeguata alle successive operazioni. Il cuore della struttura del pneumatico è rap-presentato dalle tele, che sono formate da fili longitudi-nali (trama) e trasversali (ordito) e possono essere di vari materiali. Le tele vengono quindi tagliate con un certo angolo rispetto alla direzione longitudinale (di marcia, di rotolamento o della trama).Un’altra parte fondamentale del pneumatico è il fianco, più precisamente la zona vicina al cerchio metallico che viene detta “tallone”. La base è sorretta dal cerchietto, costituito da una serie di fili d’acciaio ottonato, che dà rigidità alla zona a contatto con il cerchione.

Per arrivare ad avere il pneumatico finito, si deve eseguire un vero e proprio assemblaggio (confezione) dei compo-nenti finora descritti, effettuato mediante apparecchiatu-re chiamate, appunto, confezionatrici.

RAW MATERIAL FABRICBIAS CUTTERAND SHEETCALENDER

FABRICCALENDER

WIRECALENDER

WIRETREATMENTCUTTER

BEADCONSTRUCTION

FABRICMANUFACTURE

FINALINSPECTION

CURINGPRESSAND P.C.I.

BALANCE

FORCE VARIATION

X-RAY

VISUALINSPECTION

TEXTILE INDUSTRIES

RUBBERPLANTATION

BANBURYMIXER

EXTRUDERS

TIREBUILDINGMACHINE

BEAD, BELT,CARCASS WIREMANUFACTURE

STEEL INDUSTRIES

CHEMICAL INDUSTRIES

COME NASCE UN PNEUMATICO

56 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Il pneumatico così ottenuto (denominato “crudo”) è in-viato alla successiva fase di vulcanizzazione, una vera e propria reazione chimica condotta in fase solida. Prima di essere vulcanizzato, il pneumatico viene sottoposto alla fase di boiaccatura, trattamento che impedisce l’adesio-ne allo stampo o alla camera di vulcanizzazione.

Dopo un adeguato raffreddamento, il pneumatico vul-canizzato viene innanzitutto sottoposto a sbavatura per togliere eventuali imperfezioni che ne àlterino l’aspetto; quindi si procede a una prima ispezione visiva (sia interna che esterna, al fine di controllare che non ci siano grosso-lani errori di costruzione), seguita successivamente - per i pneumatici truck - da un controllo ai raggi X in apposite aree schermate.

CInturE

tELA

CErCHIEtto

FASCIA BAttIStrADA

FIAnCo

tALLonE

eCo-SoSTeNiBiLiTà Di PRoDoTTo

Già nel 2001, lo studio Life Cycle Assessment of an avera-ge European car tyre (Prè Consultants B.V. on behalf of BLIC, 2001) sottolineava il sostanziale impatto ambien-tale di un comune pneumatico durante la fase di utilizzo, di gran lunga maggiore a quello causato dallo stesso negli altri due stadi, la produzione e il fine vita. In tale fase, se-condo la pubblicazione, il 90% circa dell’impatto è da im-putarsi al consumo di carburante a seguito dell’attrito che sviluppa con il manto stradale, mentre la restante parte è

relativa all’interazione con l’ambiente delle particelle ma-teriali rilasciate a causa del consumo del battistrada (cioè il cosiddetto tyre debris). È stato stimato che durante il ciclo di vita un pneumatico produca una quantità di tyre debris compresa tra il 10% e il 14% del peso dello stes-so. L’impatto di queste particelle sull’ambiente è tuttora in fase di studio a livello internazionale. Il Gruppo Pirelli presidia questa tematica attraverso un continuo scambio di informazioni ed esperienze con altri produttori, e parte-cipa allo specifico gruppo di lavoro costituito sotto l’egida del World Business Council for Sustainable Development.

Per minimizzare l’impatto ambientale associato all’uti-lizzo del pneumatico, Pirelli è costantemente impegnata nella progettazione e nello sviluppo di mescole e di linee di prodotto che, in virtù di nuovi materiali, innovative strutture interne e diversi disegni del battistrada, riduca-no la resistenza al rotolamento pur assicurando le mede-sime prestazioni. Con specifico riferimento alle mescole, Pirelli è attiva nello sviluppo e nell’impiego di una serie di nuovi materiali sempre più ecologici. In particolare l’at-tività di ricerca e sviluppo consentirà di produrre entro il 2013, a livello mondiale, l’intera gamma di pneumatici senza usare oli altamente aromatici.

Per quanto attiene alle materie prime da fonti rinnovabili, nel 2010 Pirelli ha continuato l’attività di ricerca che por-terà alla produzione di silice ecologica derivata da scarti della lavorazione alimentare (cd. lolla di riso).

CiNTuRATo PiReLLi: PeRFoRMANCe NeL RiSPeTTo DeLL’AMBieNTe

Rispetto dell’ambiente, sicurezza e prestazioni sono le caratteristiche fondamentali del Cinturato Pirelli. Grazie a mescole, struttura e disegni battistrada innovativi, assi-cura minori consumi ed emissioni di anidride carbonica, maggiore durata chilometrica e accresciute caratteristi-che di sicurezza sia su asciutto che su bagnato.

Proposto nei battistrada di tipo P1, il cui lancio avverrà nella primavera del 2011, P4, P6 e P7 (dedicato al set-tore Premium Car) e contraddistinto dalla marcatura ECOIMPACT sul fianco, il Cinturato consente di ridurre del 20% la resistenza al rotolamento, del 4% il consumo di energia e, per la linea P4, di allungare il chilometraggio complessivo fino al 30%.

Le mescole di nuova generazione impiegate per la costru-zione del pneumatico, non solo nella fascia di usura o fascia battistrada ma anche all’interno, sono prive di oli altamente aromatici. Importante anche il contributo al comfort acustico, grazie a disegni di battistrada che con-sentono un abbassamento della rumorosità sia all’interno che all’esterno del veicolo.

57Dimensione ambientale

58 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

COMPORTAMENTO

RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

FRENATA SU BAGNATO

GREEN AREA PERFORMANCE AREA

CHILOMETRAGGIO

RUMOROSITÀ FRENATA SU ASCIUTTO

CINTURATO P1

120

110

100

90

80

CINTURATO P1RIFERIMENTO PIRELLI

Le principali caratteristiche della famiglia Cinturato sono le seguenti.

Meno consumi ed emissioni di CO2: il nuovo Cinturato abbassa la resistenza al rotolamento del 20%: in termini di consu-mi ed emissioni inquinanti significa un ri-sparmio fino al 4%. La resistenza al rotola-

mento dipende da fattori sia indipendenti dallo pneumatico (velocità e peso del veicolo, caratteristiche dell’asfalto, temperatura atmosferica e pressione di gon-fiaggio) che intrinsechi, quali la struttura, le mescole e il disegno del battistrada. Nella progettazione del Cintura-to, Pirelli è intervenuta su tutti questi ultimi fattori intro-ducendo soluzioni innovative coperte da brevetto.

Maggiore chilometraggio: la mescola battistrada è stata rinforzata con specifici in-gredienti che hanno consentito di aumenta-re la resa chilometrica del pneumatico senza sacrificare le caratteristiche di tenuta.

Abbattimento delle sostanze inqui-nanti: Pirelli ha eliminato gli oli altamente aromatici dalle mescole battistrada sin dal 2008, anticipando così la specifica norma-

tiva europea in materia. Le impurità presenti in questi tipi di oli sono costituite dai cosiddetti idrocarburi policiclici aromatici, potenzialmente pericolosi per la salute umana. A questo proposito, è da sottolineare come il Gruppo stia attivamente lavorando per la sostituzione di queste so-stanze anche nei Paesi extraeuropei, nei quali non sono in vigore le restrizioni di cui sopra.

Bassa rumorosità: una delle caratteristi-che distintive dei nuovi pneumatici vettura è l’emissione acustica sensibilmente atte-nuata. Ciò soddisfa allo stesso tempo sia le normative europee che entreranno in vigo-

re nel 2012, sia le attese delle case automobilistiche. In media, la riduzione di rumorosità è del 27% in termini di pressione sonora, sia per quanto riguarda l’emissione acustica esterna che la rumorosità interna. Tale abbassa-mento sia interno che esterno all’abitacolo costituisce obiettivo comune a tutte le nuove linee di prodotto.

Maggiori sicurezza e performance: tali obiettivi vengono raggiunti grazie a una migliore frenata su asciutto e bagnato. La sicurezza, che insieme alle alte prestazioni è da sempre il punto di riferimento della

59Dimensione ambientale

ricerca Pirelli, è l’altro cardine intorno a cui i nuovi mo-delli sono stati progettati. In particolare crescono la tenu-ta in curva sul bagnato e si accorcia lo spazio di frenata. Sul bagnato, lo spazio di arresto dell’auto si riduce dell’11% e anche sull’asciutto diminuisce significativa-mente rispetto ai pneumatici di riferimento.

SCoRPioN VeRDe PiReLLi: GReeN PeRFoRMANCe PeR SuV

Nell’ambito dei pneumatici vettura e light truck, accanto alla già esistente linea green del Cinturato, l’attività di ricer-ca e sviluppo Pirelli ha generato nel 2010 nuovi prodotti.È a Barcellona che il Gruppo ha scelto di lanciare Scor-pion Verde, il primo pneumatico ecologico ad alte pre-stazioni per suv e crossover che si inserisce nella strategia aziendale della green performance. Dal 15 al 25 marzo 2010, nel luogo in cui 13 anni fa veniva battezzata la famiglia di pneumatici “Scorpion” dedicata ai 4x4, oltre 150 giornalisti e 400 rivendito-ri provenienti da tutta Europa e dal Giappone si sono alternati in una maratona di presentazioni e test – in città e sul circuito di Idiada – organizzati da Pirelli per introdurre il primo pneumatico per suv e crossover che concentra rispetto dell’ambiente, risparmio, frenata, te-

nuta e piacere di guida senza deprimere la performance.Scorpion Verde estende l’offerta green performance al mon-do suv, il cui utente finale sente la necessità di un prodot-to performante che sia al contempo attento all’ambiente.Costruito con materiali privi di oli altamente aromati-ci, rispetto al miglior riferimento interno della categoria Scorpion Verde assicura una riduzione complessiva dei consumi fino al 3,9% su percorsi urbani e del 3,4% su percorsi misti (urbani ed extra-urbani); inoltre riduce le emissioni acustiche di un decibel, riducendo il rumore percepito di un terzo.Il nuovo pneumatico è stato quindi alleggerito e proget-tato per impiegare fino al 10% in meno di materie prime, con una riduzione di pari entità dell’impatto ambientale per unità prodotta.

Alla forte vocazione ecologica si accompagnano miglio-ramento della frenata, maggiore aderenza sul bagnato e maneggevolezza. Scorpion Verde, infatti, oltre ad eredita-re l’esperienza ecologica maturata dai tecnici Pirelli con il Cinturato P7, sviluppa la tecnologia delle alte prestazioni della famiglia PZero.Scorpion Verde risponde già alle normative europee che entreranno in vigore nel 2012-2015, relative ad auto e pneumatici ecologici.

60 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

10% in meno di materie prime

Mescole senza olii altamente aromatici

Minor impatto ambientale

ARIA PULITA

-20%

RISPARMIO DI CARBURANTE

Materiali innovativi

Minor dissipazione di energia

Profilo ottimizzato

10% in media di riduzione del peso

(Confronto con riferimento Pirelli)

BASSA RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

=RISPARMIO

DI CARBURANTE

RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

(Confronto con riferimento Pirelli)

Dinamica del battistradae stabilità dimensionale

41 litri al secondo a 90 km/h

Disegno battistradaottimizzato

Profondità acqua 7mm Misura 255/55R18

ESPULSIONEDI ACQUA

AUMENTO DELLA SICUREZZA

SUL BAGNATO

PERFORMANCE SU BAGNATO

=

0 Km/h 90 Km/h

RIDUZIONE DELLA RUMOROSITÀ

76

75

74

73

72

71

70

69

68

Limiti UE 2009

Limiti UE 2012

Scorpion Verde™

Larghezza nominale di sezione

LIVELLO DI RUMOROSITÀ

Scorpion Verde è già in linea con

gli standard di rumorosità previsti per il 2012

(Confronto con riferimento Pirelli)

61Dimensione ambientale

iNNoVAzioNe VeRDe TRuCk

L’obiettivo fondamentale di R&D per la Business Unit Truck consiste nel bilanciare tra loro tutte le caratteristiche di un pneumatico Pirelli: performance, sicurezza e rispetto per l’ambiente. Ciò significa sviluppare una copertura che non si limiti a rispettare le norme di legge in materia di integri-tà, ecocompatibilità, etc., ma che ricerchi anche tutti que-gli elementi che un pneumatico deve possedere per offrire sicurezza a 360°, sia per l’utente che per il mondo circo-stante. E questo cambia radicalmente il modo di progettare un pneumatico, in quanto implica uno sviluppo che valuti qualsiasi condizione d’impiego, anche fuori dalla norma.

Uno degli aspetti di eco-compatibilità principali è la riduzio-ne dell’energia necessaria alla produzione degli pneumatici. Per esempio, una diminuzione di peso contrae sia la quantità di materie prime che l’energia necessaria per fabbricarlo. Parlando di materie prime, l’utilizzo di materiali rigene-rabili riveste un ruolo fondamentale nella progettazio-ne. Anche la durabilità del pneumatico è un elemento fondamentale: non solo la prima vita, ma anche il nu-mero delle ricostruzioni realizzabili sulla stessa carcassa si traducono in risparmio di materie prime ed energe-tico. Si tratta, quindi, di ridurre il carico ambientale a 360°, mantenendo il focus sul miglioramento prestazio-nale del prodotto.

FRENATA SU BAGNATO

PESO

COMPORTAMENTO SU BAGNATO

COMPORTAMENTO SU ASCIUTTO

FRENATA SU ASCIUTTO

ACQUAPLANINGSU RETTILINEO

ACQUAPLANINGSU CURVA

CHILOMETRAGGIO

RUMOROSITÀ INTERNA

RUMOROSITÀ ESTERNA

RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

SCORPION VERDE

120

110

100

90

80

SCORPION VERDERIFERIMENTO PIRELLI

GREEN AREA PERFORMANCE AREA

62 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

SERIE01: INNOVAZIONE SOSTENIBILE

RICOSTRUIBILITÀ- Pneumatici facilmente riutilizzabili grazie

a un'elevata ricostruibilità e a materiali riciclabili privi di olii altamente aromatici dannosi per l'ambiente.

ENERGY™ EFFICIENT- Bassa resistenza al rotolamento con riduzioni

dei consumi e delle emissioni di CO2.

BASSA RUMOROSITÀ- Maggiore silenziosità ed elevato comfort di marcia.- Livelli di rumorosità già in linea con le direttive

europee del 2012.

ELEVATO CHILOMETRAGGIO- Migliorare resa chilometrica e allungamento della

prima vita dello pneumatico.

Il 2010 è stato un anno ricco di innovazioni. Da apri-le, Amaranto FH88 Energy™ è disponibile nella misura 385/65 R 22.5 per equipaggiare gli assi sterzanti di veicoli impiegati su percorsi stradali di lunga e media percor-renza (segmenti H e R). Rispetto al precedente FH55, il

nuovo 385/65 R 22.5 FH88 offre migliori prestanzioni in termini di vita utile, resistenza al rotolamento, sicurezza, comfort acustico e ricostruibilità.

Ancora, nel 2010 Pirelli ha completato la gamma di pneumatici per autobus cittadini più completa del mer-cato: MC85 / MC85 M+S / MC88 M+S per l’efficienza e la sicurezza nel trasporto pubblico urbano.Nel trasporto pubblico urbano le esigenze di aziende e passeggeri sono riassumibili in tre punti fondamentali: ef-ficienza, economicità e sicurezza. Queste prestazioni sono richieste sia ai veicoli impiegati che ai singoli componenti, in particolare agli pneumatici. In queste coperture, Pirelli ha impiegato strutture e ma-teriali di ultima generazione, messi a punto da Ricerca e Sviluppo per garantire elevate prestazioni in termini di resa chilometrica, durabilità, sicurezza e comfort.

— Resa chilometrica: grazie alla particolare formula-zione delle mescole ad alta resistenza all’abrasione e al tipo di disegno battistrada a tre incavi con un elevato dimensionamento, che consente anche la riscolpitura.

— Durabilità: significa resistenza della struttura di carcassa ai fini della ricostruibilità, grazie alla strut-tura SATT™, al cerchietto a filo esagonale e ai fian-chi rinforzati.

PESO

RICOSTRUIBILITÀ

RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

COMPORTAMENTO

GREEN AREA PERFORMANCE AREA

CHILOMETRAGGIO

RUMOROSITÀ TRAZIONE

FRENATA

SERIE 01

150

125

100

75

50

SERIE 01RIFERIMENTO PIRELLI

63Dimensione ambientale

— Sicurezza: in termini di grip, trattività su fondi ba-gnati e scivolosi e ridotti spazi di frenata, grazie alla formulazione di mescola battistrada e al particolare disegno con incavi a zig zag.

— Comfort: ovvero efficace assorbimento delle asperi-tà del fondo stradale e bassa generazione di rumore, grazie alla struttura SATT™ e alla geometria del di-segno battistrada.

Ogni linea è stata progettata per massimizzare i risultati prestazionali in una determinata condizione climatica, at-traverso caratteristiche specifiche del disegno battistrada, con attenzione particolare alle doti di trattività e tenuta. La qualità e la completezza della gamma, fanno sì che i pneumatici Pirelli siano la prima scelta di numerose aziende di trasporto pubblico locale ed equipaggino mi-gliaia di veicoli in varie città europee.

Resa KmRegolarità d’usura

125

110 108104

120

Comportamentoasciutto

Comportamentobagnato

Resistenzarotolamento

Ricostruibilità

FH88 Energy™

FH55

FH88 ENERGY™

La nuova misura garantisce maggiore resa chilometrica, migliori prestazioni su asciutto e bagnato, minore resistenza al rotolamento e una maggiore ricostruibilità

0 km 1.000.000 km

0 km 1.000.000 km

Tyre 1 Retr.1 Tyre 2 First Life Tyre 2 Retr.1 Tyre 3 First Life Tyre 3 Retr.1Tyre 1 First Life

Tyre 1 Retr.1 Tyre 1 Retr.2 Tyre 2 First Life Tyre 2 Retr.1 Tyre 2 Retr.2Tyre 1 First Life

+ 30% chilometraggio

+ 1 Vita (pneumatico ricostruito) – minimoDURATA = + 30% vs. Prodotti esistenti

DURATA DEL PNEUMATICO: IMPATTO SULL’AMBIENTE

Impatto sull’utilizzo di materie prime - 20%

Impatto sull’energia necessaria per produrre nuovi pneumatici - 22%

Risparmio in consumo di carburante > 3%

RISPARMIO ENERGETICO DELLA SERIE01 RISPETTO A PRODOTTI ESISTENTI

64 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Pirelli Truck completa la gamma di prodotti destina-ti all’impiego su rimorchi e semirimorchi dei segmenti H Highway / lunghe percorrenze) e R (Regional) con la misura 435/50 R 19.5 ST:01. Per caratteristiche dimen-sionali, questa misura è chiamata anche supersingle ed è impiegata, in particolare, nell’equipaggiamento dei mega-trailer, cioè dei rimorchi utilizzati per il trasporto di gran-di volumi. Rispetto alle misure 385/55 R 22.5 e 385/65 R 22.5, in termini di potenziale di mercato, i volumi sono ancora contenuti ma la popolarità è in crescita. L’impiego della misura 435/50 R 19.5, rispetto alla 385/55 R 22.5, consente di trasportare circa 4 m³ in più di merce, a parità di capacità di carico. Rispetto all’impie-

go di 19.5” in gemello, il vantaggio consiste nel gestire 6 coperture

più 6 cerchi, invece di 12 più 12. Questo, oltre a consentire un’ottimizzazione dei tempi di gestione e manutenzione, porta un lieve vantaggio nel-la portata di carico (peso) a parità di peso totale massi-mo del veicolo (circa 190 kg rispetto all’impiego di 285/70 R 19.5). A parte la versatilità di im-piego, il livello di prestazio-ni attese dai clienti è ovvia-mente lo stesso in entrambi gli impieghi, carico e volume:

durata, resa chilometrica, inte-grità, affidabilità. Dal punto di

vista tecnico, però, per le carat-teristiche dimensionali di diametro,

ribassamento e corda massima, la struttura di questa co-pertura è sottoposta più di altre a elevati livelli di solleci-tazione/stress: carichi, forze laterali, deformazioni, striscia-menti che aumentano le potenziali criticità alle estremità del pacco cinture e al tallone.Per questa misura, i tecnologi della Ricerca&Sviluppo del Gruppo hanno perciò messo a punto una nuova struttura da abbinare alla già nota tecnologia di processo SATT™: si tratta di TWST (Twin Wrapped Spiral Technology), bre-vetto Pirelli. La nuova struttura di cinture, abbinata all’impiego dei materiali più innovativi (mescole e cordi-celle), al tallone rinforzato, al cerchietto a piattina (HBW – brevetto Pirelli) da vita a una copertura che offre i be-nefici sintetizzati nel concetto ECOIMPACT, comune a tutte quelle di ultima generazione della Serie 01, che con-ciliano i benefit per l’utente con il rispetto per l’ambiente.Il Pirelli Life Cycle Management (programma di valoriz-zazione del pneumatico il cui obiettivo è la riduzione del costo al chilometro e dell’impatto ambientale attraverso

l’ottimizzazione dell’intero ciclo di vita del prodotto) ha visto interessanti sviluppi nel 2010.Nel settore della ricostruzione dei pneumatici per veico-li pesanti, Pirelli Tyre ha firmato un accordo di collabo-razione con Marangoni (con cui c’era già un’intesa dal 2003) per l’Europa, allargato poi anche al Sud America, dove il Gruppo è leader indiscusso del settore del pneu-matico autocarro. L’accordo prevede la fornitura di fa-sce prestampate per la ricostruzione degli pneumatici a marchio Novateck, di proprietà Pirelli, utilizzando il dise-gno originale del battistrada. Le fasce per l’Europa sono prodotte da Marangoni negli stabilimenti di Amburgo in Germania e Ferentino in Italia.

Questo progetto punta a valorizzare in particolare i nuovi prodotti della Serie 88 e 01, lanciati sul mercato nel 2009. Le fasce sono disponibili con 5 diversi tipi di mescole, ciascuna specifica per il proprio segmento di utilizzo. È importante sottolineare che la ricostruzione è affidata in esclusiva ad un network di ricostruttori selezionati e cer-tificati da Pirelli. La partnership tra il Gruppo e i rico-struttori, con la collaborazione di Marangoni sul fronte tecnico e industriale, creerà un’estesa rete professionale in grado di garantire qualità e presenza sul territorio a tutte le maggiori flotte europee.

SAFe & GReeN: CyBeR™ TyRe “LeAN”

Il normale utilizzo di una vettura con pneumatici la cui pressione sia il 20% inferiore rispetto alla pressione no-minale, può portare a una crescita del consumo di car-burante sino al 3% (con conseguente aumento dell’in-quinamento ambientale), oltre che a un’usura irregolare del battistrada accentuata del 25%, che si traduce in una riduzione della vita del pneumatico del 30%. Da qui, l’esigenza di installare sulla vettura un sistema di monito-raggio della pressione dei pneumatici. Pirelli, dopo aver offerto negli anni scorsi al mercato del ricambio il sistema K-Pressure™ Optic, oggi è in grado di proporre al primo equipaggiamento il sistema più evo-luto per il rilevamento della pressione e della temperatura dei pneumatici. Il Cyber™ Tyre Lean non solo soddisfa le nuove richieste normative in vigore in Europa dal 2012, ma offre anche una serie di informazioni aggiuntive che consentiranno di ottimizzare la pressione di gonfiaggio dei pneumatici in tutte le condizioni di carico del mez-zo, con un ulteriore beneficio in termini di consumo di carburante. Costituito da un sensore poco più grande di una moneta da due euro, montato all’interno del cerchio, costituisce il primo passo verso una profonda trasforma-zione dello pneumatico in un sistema attivo, in grado di comunicare dati e informazioni utili al veicolo, per offrire nuove funzionalità per la sicurezza degli automobilisti.

65Dimensione ambientale

FoRMuLA uNo

Nel 2010 la FIA (Fédération Internationale de l’Au-tomobile), i Team e l’organizzazione della Formu-la 1 hanno scelto Pirelli come fornitore unico per il triennio 2011-2013. Pirelli metterà a disposizione delle squadre sei differen-ti tipologie di pneumatici per l’intera stagione: quattro slick con mescole differenti, destinati alle gare con asfalto asciutto; un pneumatico rain sviluppato per condizioni di pioggia intensa; uno intermedio, destinato agli asfalti umidi e alle condizioni di pioggia leggera.Coerentemente con la strategia green performance, finaliz-zata allo sviluppo di prodotti e soluzioni in grado di co-

niugare il massimo delle prestazioni e della sicurezza con il rispetto dell’ambiente, anche la fornitura Pirelli alla For-mula Uno è ispirata a criteri di ecosostenibilità. Al pari di tutte le gomme da gara Pirelli, anche dalle mescole dei PZero destinati al massimo campionato automobilistico sono stati eliminati gli oli altamente aromatici. Inoltre, i processi del sito produttivo sono gestiti con criteri di ef-ficienza idrica ed energetica e volta anche al contenimen-to delle emissioni di gas a effetto serra. Come l’anidride carbonica. Particolare attenzione è posta al riutilizzo degli scarti di produzione e degli pneumatici usati. Il protocollo di smaltimento prevede il riciclo delle gomme F1 usate, che saranno destinate alla generazione di nuova materia prima per altri pneumatici o alla produzione di energia.

PIRELLI LIFE CYCLE MANAGEMENT

GARANZIA DI CARCASSA

• Prodotto nuovo• Prodotto ricostruito

MARCHIO NOVATECK

• Ampia gamma: disponibili fascecertificate per tutte le applicazioni

• Elevate prestazioni grazie all’impiego di mescole specifiche

• Valutazione della qualità• Controllo continuo

delle prestazioni

RETE CERTIFICATA PIRELLI

• Nuova struttura• Mescole innovative

RICOSTRUIBILITÀDELLA CARCASSA

66 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

67Dimensione ambientale

LA GeSTioNe Dei PNeuMATiCi A FiNe ViTA (PFu)

Ogni anno nel mondo sono venduti circa 1.4 miliar-di di pneumatici (JATMA Report 2010), che natural-mente diventano pneumati-ci a fine vita.

Nel 2009, in Europa, ne sono stati prodotti circa 2.6 milioni di tonnellate; negli Stati Uniti, nel 2007, 4.6 mi-lioni e in Giappone 800 mila tonnellate. Questi numeri danno una chiara idea delle dimensioni del fenomeno e della potenzialità dei relativi impatti ambientali.Nei tre casi citati, gli sforzi compiuti da istituzioni, pro-duttori, filiere del recupero hanno permesso di ottenere

risultati molto positivi. In Europa, nel 2009, il 95% degli pneumatici a fine vita (PFU - Pneumatici Fuori Uso) è sta-to riciclato; negli USA il valore è prossimo al 90% mentre in Giappone è di poco superiore (dati ETRMA ELT 2010).Il Gruppo è impegnato da anni nella gestione degli PFU sia interamente, attraverso i Pirelli Labs, sia mediante la collaborazione con i principali enti di riferimento a livello nazionale e internazionale. Pirelli è infatti attiva nel Tire Industry Project (TIPG) del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), nel gruppo di lavo-ro ELTs (End of Life Tyres) di ETRMA e, a livello nazio-nale e locale, interagisce direttamente con i principali enti attivi nel recupero e riciclaggio dei PFU.

In qualità di membro del TIPG, Pirelli Tyre ha collabora-to alla pubblicazione di un report inerente la gestione dei PFU, per sensibilizzare in modo proattivo sia i paesi emer-genti che quelli non ancora dotati di una filiera di recupe-ro dei PFU e per promuoverne riciclaggio e riuso secondo modelli di gestione definiti, già avviati con successo.

i PRoDoTTi oTTeNiBiLi DAL ReCuPeRo Dei PFu

Dal punto di vista dei ma-teriali, il pneumatico è una miscela di numerosi mate-riali che ne influenzano i percorsi di recupero.Il pneumatico a fine vita si presta a due differenti tipo-logie di recupero.

— Recupero di ma-teria: il pneumatico può essere utilizzato tal quale oppure dopo trattamento fisico in innumerevoli appli-cazioni; dalle opere di ingegneria civile alla produzione di asfalti e di mescole pronte per essere riutilizzate nei processi produttivi.

— Recupero di energia: grazie all’elevato potere ca-lorifico che contraddistingue gli PFU, superiore a quello del carbone, vengono impiegati come com-bustibile in impianti termoelettrici e nei forni degli impianti per la produzione del cemento. Ciò assicu-ra, grazie a un contenuto di biomassa derivante dal-la gomma naturale prossimo o superiore al 20% del peso dei PFU, una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dagli impianti che ne fanno uso.

95%i pneumatici recuperati in Europa nel 2009

1,4MiLiARDidi pneumatici venduti ogni anno nel mondo da tutti i produttori

100%

80%

60%

40%

20%

0%

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2009

EVOLUZIONE DELLO SMALTIMENTO DEI PFU

DISCARICA

RECUPERO DI ENERGIA

RICICLO DI MATERIALE

RIUTILIZZOESPORTAZIONE

RICOSTRUZIONE

Fonte: ETRMA ELT 2010

68 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

TAGLI IN PEZZI

PNEUMATICOA FINE VITA

01

02

03

GRANULAZIONE/POLVERIZZAZIONE

TECNOLOGIA PER LA PRODUZIONE DELLE MESCOLE

combustibilesolido

combustibilegassoso

asfalto

materialiper l’edilizia

prodotti in gommao plastica

materiali di isolamento acustico

nerofumo

SCHEMA DI RICICLAGGIO DI UN PNEUMATICO

I trE SIStEMI DI GEStIonE DEI PFuSistema a tassazione Ciascun Paese è responsabile del recupero e del rici-

clo dei PFU. I produttori pagano una tassa allo Stato che è responsabile globalmente dell’organizzazione e remunera gli operatori nella catena del recupero. La tassa viene quindi applicata al consumatore.

Vige in Danimarca, Slovacchia e Slovenia.

Libero mercato La legge stabilisce gli obiettivi da raggiungere e i re-ferenti per i singoli settori di attività, ma non prevede il responsabile di filiera. In tal modo tutti gli operatori del sistema stipulano contratti secondo le condizioni del libero mercato e agiscono in conformità con la locale legislazione sui rifiuti.

Vige in Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Irlanda, Svizzera e Regno Unito.

responsabilità del produttore

La legge definisce l’assetto legale e conferisce la responsabilità ai produttori di organizzare la gestione dei PFU. È possibile la costituzione di una società senza scopo di lucro per gestire i PFU attraverso le soluzioni più economiche. I produttori hanno l’obbligo di monitorare e rendicontare alle autorità nazionali.

Vige in Norvegia, Paesi Bassi, Svezia, Belgio, Finlandia, Estonia, Francia, Polonia, Portogallo, Ungheria, Roma-nia, Spagna, Grecia, Italia.

Fonte: “Ecopneus”, www.ecopneus.it

69Dimensione ambientale

GESTIONE PFU: IMPLEMENTAZIONE SPECIFICA PER NAZIONE IN EUROPA

MERCATO LIBERO

RESPONSABILITÀDEL PRODUTTORE

SISTEMA A TASSAZIONE

fonte: “ETRMA”, www.etrma.org

SoSTeNiBiLiTà, TeCNoLoGiA e PRoDoTTo: iNiziATiVe Di DiFFuSioNe DeLLA CuLTuRA AMBieNTALe e DeLLA SiCuRezzA

All’edizione 2010 della Fiera di Hannover, una delle più grandi e importanti rassegne industriali del mondo, inti-tolata “Efficienza, Innovazione, Sostenibilità”, la massiccia presenza di prodotti Pirelli nello stand italiano ha confer-mato l’orientamento eco-sostenibile adottato dall’azien-da milanese. Il Gruppo ha accolto l’invito a partecipare allo stand di ICE, l’occasione di presentare al pubblico il concetto di green performance: un insieme di tecno-logie, mescole e soluzioni orientate al miglioramen-to delle performance dei suoi nuovi prodotti e alla contemporanea riduzione dell’impatto ambientale.

Al padiglione Italia, che ha ospitato Pirelli, i visitatori han-no potuto ammirare il pneumatico per vettura Cinturato P7, il sensore TPMS Cyber™Tyre Lean e il nuovo filtro antiparticolato per veicoli pesanti Feelpure ™ A/R. Per il settore del trasporto industriale, invece, è stato molto apprezzato lo pneumatico Regional Serie:01. Sviluppato

con nuovi profili, strutture e materiali, l’FR:01 riduce gli impatti sull’ambiente ed è stato il vero ambasciatore della mobilità sostenibile.Nel 2010, all’interno dell’organizzazione hanno avuto luogo diverse iniziative di diffusione della cultura di so-stenibilità ambientale di prodottto.

Durante il mese di maggio si è svolto a Milano, presso la sede di Bicocca, il primo evento dedicato a rafforza-re la conoscenza dei prodotti del Gruppo, nell’ambito del progetto a respiro internazionale Product Experience dedicato sia ai dipendenti che ai clienti di Pirelli Tyre. Speaker d’eccezione il direttore Mercati Uberto Thun, che ha introdotto il concetto di Green Performance e la strategia di Pirelli in questa direzione; e il direttore Prodotto Maurizio Boiocchi, che ha illustrato le carat-teristiche esclusive e le prestazioni dello Scorpion Ver-de, quale risposta alle esigenze del consumatore finale e dell’industria automotive. Trecento persone hanno par-tecipato all’evento, che vuole diventare un appuntamen-to costante di aggiornamento e condivisione dell’offerta Pirelli con i dipendenti.

70 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Si è conclusa giovedì 16 dicembre, a Milano, presso l’Au-ditorium della Bicocca, la prima Tyre & Product Training Week, iniziativa contestualizzata all’interno del più ampio Tyre Campus con l’obiettivo di fornire una formazione teorica ed esperienziale sugli pneumatici. In questa oc-casione, venticinque technical training manager, prove-nienti da 24 paesi, hanno svolto attività di formazione sul pneumatico e sulla gamma di prodotti car di Pirelli, e rafforzato le proprie abilità di comunicazione attraverso il programma “Train the Trainers”. I partecipanti hanno svolto attività di product experience con la visita al repar-to sperimentazione di Milano e, il quarto giorno, al nuo-vo Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese. Durante l’evento sono stati messi a disposizione tutti gli strumenti di supporto delle attività di informazione e formazione sui prodotti Pirelli, come la Tyre & Product Library com-pletamente rinnovata nei contenuti e nelle modalità di fruizione, oltre a una piattaforma dedicata alla condivi-sione di informazioni e strumenti.

Pirelli ha inoltre sottoscritto la Carta Europea della Sicu-rezza Stradale (European Road Safety Charter), piattafor-ma partecipativa promossa dalla Commissione Europea e costituita da oltre 1950 aziende, associazioni, istituti di ricerca ed enti pubblici che si impegnano a intraprendere azioni concrete e condividere pratiche per risolvere i pro-blemi relativi alla sicurezza stradale con lo specifico obiet-tivo di ridurre il numero di vittime degli incidenti stradali.

Con questo accordo il Gruppo si impegna a intensificare il programma di iniziative sulla sicurezza già intraprese a livello internazionale. Oltre a orientare la scelta dei consu-matori verso pneumatici di alta gamma, Pirelli ha messo in atto programmi e strumenti di prevenzione e manuten-zione. Tra gli altri, le “officine mobili” per controlli gratuiti sullo stato di salute dei pneumatici e le “lezioni di manuten-zione” del pneumatico per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza dello stesso per la sicurezza stradale.

RiCoNoSCiMeNTi

Nel 2010 il prodotto green preformance per eccellenza di Pirelli ha ricevuto un signifi-cativo riconoscimento in termini di soste-nibilità a 360°.“Esemplare” e “senza punti deboli”. Cin-turato P7 esce a testa alta dai test a orien-tamento ecologico organizzati in Ger-

mania dalla rivista specialistica Autobild per valutare la capacità di questo tipo di prodotto di sposare risparmio energetico e sicurezza, anche nelle più impegnative con-dizioni di bagnato. Messo a confronto con altri quattro pneumatici nella misura 205/55R16 V, il “Verde” Pirelli per auto di media e alta cilindrata ha ottenuto il punteg-gio complessivo più alto, distinguendosi in particolare per le prestazioni su bagnato - handling e spazio di frenata - e nell’aquaplaning in curva.

Molti altri sono i riconoscimenti ricevuti dal Grup-po per la qualità, la performance e l’eco-sostenibi-lità di prodotto. Li abbiamo citati nel capitolo pri-mo del presente rapporto, nel paragrafo dedicato ai principali riconoscimenti ricevuti nell’anno.

PRoDoTTi Di ALTRi BuSiNeSS

Pirelli Eco Technology

Pirelli Eco Tecnology è la societá del Gruppo attiva nel set-tore delle tecnologie per il contenimento delle emissioni in-quinanti dei veicoli diesel e degli impianti di riscaldamento.

Nelle aree metropolitane emerge con crescente urgenza la necessità di soluzioni efficaci per la riduzione dell’in-quinamento atmosferico, in particolare delle polveri sot-tili (o particolato) cioè l’insieme delle sostanze - particelle solide o liquidi - sospese nell’aria. I principali responsabi-li della produzione di particolato in ambito urbano sono i processi di combustione per riscaldamento e i motori endotermici dei veicoli.

L’azione diretta su queste fonti rappresenta nell’immediato la soluzione più efficace per migliorare la qualità dell’aria delle città: Pirelli Eco Technology è focalizzata sulla fornitu-ra di soluzioni concrete e sostenibili al problema della ridu-zione di tali emissioni. I prodotti proposti sono: Feelpure™, sistema filtrante antiparticolato e GECAM, il gasolio bian-co™, gasolio a “ridotta emissione di particolato”.

il sistema feelpure™Dal 2004 Pirelli Eco Technology produce e sviluppa i si-stemi filtranti Feelpure™ come silenziatori sostitutivi delle marmitte installate in origine allo scarico dei motori diesel. Sono in grado di abbattere di oltre il 90% in massa le emis-

71Dimensione ambientale

sioni di PM10 e in media del 50% quelle di NO2 emesse da un motore diesel.

Grazie alle attività produttive presenti in Italia, in Roma-nia e dal 2010 anche in Cina, Pirelli Eco Technology pun-ta a diventare uno dei principali produttori di filtri anti-particolato sul mercato, sia nel primo equipaggiamento (veicoli nuovi) che nei sistemi retrofit per mezzi già in circolazione, con soluzioni applicabili a tutte le motoriz-zazioni diesel EURO0-EURO5 in ogni assetto di marcia. Pirelli Eco Technology ha sede in Italia, con uffici com-merciali nei principali paesi europei.

gecam™, il gasolio bianco

GECAM™ - brevettato dal Gruppo - è un’emulsione di acqua (10%) e gasolio per la trazione e il riscaldamento che permette di abbattere del 50% le emissioni di par-ticolato e di ridurre la produzione di ossidi di azoto, un altro dei principali inquinanti dell’ambiente urbano.

Pirelli Ambiente

Il Gruppo, attivo sia sulle tematiche energetiche che su quel-le ambientali, offre soluzioni per lo sviluppo sostenibile an-che attraverso la società Pirelli & C. Ambiente S.p.A.

Recuperando rifiuti solidi urbani tramite la collegata Idea Granda, Pirelli Ambiente produce CDR-Q, un combu-stibile di qualità sviluppato e brevettato con il contributo dei Pirelli Labs.Attraverso Solar Utility e le sue controllate e collegate, produce energia elettrica da impianti fotovoltaici, così fornendo al cliente finale energia “100% verde”.Pirelli Ambiente Site Remediation offre soluzioni nel campo della gestione delle problematiche ambientali me-diante due diligence ambientali. Green&CO2 opera nel campo delle certificazioni ener-getiche degli edifici e nel settore dell’ottimizzazione dei consumi per la riduzione delle emissioni inquinanti.

PZero moda

La continua ricerca della green performance è protagonista anche in PZero, luxury brand extension attiva nel campo dell’industrial design dell’abbigliamento.L’attenzione e la cura rivolte alla ricerca di materiali e soluzio-ni tecnologiche all’avanguardia, tanto nel campo del design quanto nel rispetto dell’ambiente, rappresentano la declina-zione della green performance anche all’interno di PZero.

72 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

eCo-SoSTeNiBiLiTà Di PRoCeSSo

PERIMETRO DEI SITI PRODUTTIVI TYRE + ECO TECHNOLOGY

UNITÀ PRODUTTIVE UNITÀ COMMERCIALI

3 ROMANIA1 tyre 1 steel cord1 ecotech

1 VENEZUELA1 tyre

2 GERMANIA2 tyre

2 REGNO UNITO2 tyre

4 ITALIA2 tyre1 steel cord1 ecotech

1 STATIUNITI1 tyre

1 ARGENTINA1 tyre

5 BRASILE4 tyre1 steel cord

2 CINA1 tyre1 ecotech(1 steel cord in corso di realizzazione)

1 EGITTO1 tyre

2 TURCHIA1 tyre 1 steel cord

AMPLiAMeNTi e NuoVi SiTi

Il 2010 è stato caratterizzato sia dall’avvio di diversi ampliamenti di siti produttivi esistenti che dalla realizzazione di nuovi stabilimenti.Nel dettaglio:

— Settimo Torinese (Italia), realizzazione del Nuovo Polo e trasferimento delle attività produttive dal sito di Settimo Vettura;

— Slatina (Romania), ampliamento dell’impianto di produzione dei pneumatici;

— Yanzhou (China), ampliamento sito di produzione

dei pneumatici e realizzazione impianto di produzio-ne steelcord;

— Messico, realizzazione di un nuovo stabilimento per la produzione di pneumatici high-performance e ultra high-performance operativo a partire dal 2012.

Ciascun intervento è stato realizzato prestando adeguata attenzione a tutte le relative tematiche ambientali, sia nel-la fase di progettazione e realizzazione degli edifici, che in quella di definizione e installazione dei processi e dei relativi macchinari produttivi, nella consapevolezza che tali scelte influenzeranno le prestazioni, anche ambienta-li, degli anni futuri.

73Dimensione ambientale

ALTRe SeDi

Per tutte le realtà non classificabili come produttive, Pi-relli verifica periodicamente le principali prestazioni am-bientali con particolare attenzione, ma non solo, al con-sumo energetico e idrico.L’impronta ecologica di queste realtà è marginale rispetto agli impatti generati dalle realtà produttive (ovvero 2% sui consumi totali del Gruppo); tuttavia sono in program-ma azioni sia per l’ottimizzazione dei consumi di risorse naturali ed energetiche, sia per la sensibilizzazione alle te-matiche ambientali specifiche per le differenti dimensioni di ciascuna realtà.

LA PeRFoRMANCe AMBieNTALe

I dati ambientali presentati coprono tutto il perimetro del Gruppo, quindi comprendono sia gli uffici che i siti pro-duttivi, ad eccezione di quelli ancora non ultimati.Il 2010 ha segnato una decisa ripresa della produzione, che ha permesso di tornare a livelli di saturazione degli impianti tale da garantire un sensibile miglioramento del-le performance ambientali, a prescindere dalle specifiche azioni di efficienza e di miglioramento.Le attività di ampliamento e quelle relative di cantiere han-no influenzato in modo sensibile alcuni parametri ambien-tali, con effetto più visibile sulla produzione di rifiuti.Nel corso del 2010 sono state cedute Pirelli Real Esta-te e Pirelli Broadband Solutions, rispettivamente il 30 settembre e il 31 ottobre. Gli indicatori di performan-ce ambientale consolidano i dati di tali società fino alla data di cessione.

Per quanto concerne gli indicatori ambientali del Grup-po, l’analisi interessa lo stesso perimetro della sezione economico-finanziaria. Sono rendicontate separatamente le performance del settore tyre da quelle degli altri bu-siness (Pirelli Eco Technology, Pirelli Ambiente, PZero, Corporate) in cui sono state incluse anche le attività ce-dute nel corso del 2010 (Prelios, ex Pirelli Real Estate, e Pirelli Broadband Solution). Da sottolineare che la quasi totalità degli impatti ambientali associati ai processi di Pirelli è determinata dai siti produttivi. Di seguito il det-taglio delle principali variazioni sul perimetro di rendi-contazione avvenute nel triennio 2008-2010:

— anno 2008: tutti i centri di produzione di pneumatici e cordicella metallica, a cui è stato aggiunto il contri-buto – per il solo secondo semestre – della fabbrica italiana di Eco Technology;

— anno 2009: tutti i centri di produzione di pneumatici e cordicella metallica, con l’aggiunta dei contributi delle fabbriche Eco Technology italiana e rumena;

— anno 2010: rispetto al 2009, è stato dismesso il sito di Settimo Torinese (Vettura); la relativa attività pro-

duttiva è stata trasferita nel Nuovo Polo. Cessione di Pirelli Real Estate e Pirelli Broad Band Solutions.

Per quanto riguarda le performance ottenute a livello am-bientale, si precisa che gli indicatori specifici degli ultimi tre anni rendicontati nei grafici seguenti sono stati calco-lati normalizzando i dati con la produzione di pneumatici (nel 2010 pari a circa 900 mila tonnellate).

Nel corso del 2010 è stato infine implementato un nuovo modello di calcolo basato su fattori e coefficienti energeti-co/ambientali aggiornati secondo le seguenti fonti ufficiali:

— IPCC 2006 Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories;

— IEA 2010 CO2 emission from fuel combustion.A tal proposito, anche gli indicatori 2008 e 2009 sono stati rivisti secondo tale nuovo metodo, in conformità alle regole di rendicontazione GRI e GHG Protocol.

Energia

Better energy efficiency can produce substantial benefits both for global economic growth and poverty reduction as well as for mitigating climate change.Kandeh K. Yumkella, Chair, UN-Energy

Continua anche nel 2010 l’attenzione all’efficien-za energetica e lo sviluppo del suo sistema di gestione e proseguono le azioni in ognuna delle unità produt-tive Pirelli ancora impegna-te su due fronti principali: il miglioramento delle presta-zioni dei siti produttivi esi-stenti e lo sviluppo di nuovi insediamenti secondo i mi-gliori standard di Gruppo. Per garantire una crescita e uno sviluppo della pro-duzione che minimizzino gli impatti ambientali, pur mantenendo un’adeguata efficienza economica, vengono applicati linee guida e standard internazionali, con l’im-pegno per la formazione e l’integrazione degli stessi nei processi di business; si promuovono l’eco-efficienza, la conservazione delle risorse naturali non rinnovabili e si investe nello sviluppo di prodotti e processi innovativi. Il Gruppo misura i propri impatti ambientali con l’obiettivo di migliorarli e di promuovere l’adozione di best practice.

Il 2010 ha segnato importanti progressi in tutte le aree di responsabilità, grazie alla continua applicazione di azioni finalizzate a:

-15%consumo energetico specifico entro il 2015

74 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

— migliorare i sistemi di gestione dell’energia, at-traverso la misurazione puntuale dei consumi e l’at-tenzione quotidiana agli indicatori tecnici;

— migliorare la qualità della trasformazione dell’energia ottimizzando le risorse e gli impianti;

— migliorare l’efficienza degli impianti di distribuzione; — recuperare l’energia per secondi utilizzi; — applicare piani mirati di manutenzione al fine di

ridurre gli sprechi.

Grazie alle suddette azioni ed alla saturazione dei pro-cessi produttivi, mancata lo scorso anno, la performance 2010 (vs. 2009) di Pirelli ha visto una riduzione di oltre il 5% dei consumi energetici specifici.

CONSUMO ENERGETICO

16E+6

12E+6

10E+6

8E+6

6E+6

4E+6

0

16

14E+6 14

12

10

8

6

4

0

2008

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICO

2009 2010 2015

[GJ]

[GJ/to

nPF]

ENERGIA ELETTRICA42%

OLIO COMBUSTIBILE2%

GAS NATURALE32%

VAPOREACQUISTATO

23%

ALTRICOMBUSTIBILI1 %

DISTRIBUZIONE FONTI ENERGETICHE − 2010

DISTRIBUZIONE FONTI PRIMARIE DELL’ENERGIA ELETTRICA ACQUISTATA

NON RINNOVABILI60%

RINNOVABILI40%

Si segnala in particolare che i risultati raggiunti dagli im-pianti di produzione confermano gli obiettivi delineati e riportati nel precedente rapporto di sostenibilità.

obiettivi al 2015Sono stati definiti specifici obiettivi di riduzione dei con-sumi energetici specifici, pari a un complessivo -15% nel quinquennio 2010-2015 prendendo a riferimento l’anno 2009. Per il 2011 si prevedono azioni che abbassino fino al 13%, sempre rispetto al 2009, i consumi specifici.

Emissioni di CO2

The scientific evidence remains overwhelming and the case for bold and urgent action to tackle climate change is stronger than ever. As business leaders, we are used to making decisions on the basis of projected risk and established scientific fact, at this point in time we cannot afford to ignore the undeniable impact of climate change on global populations, natural re-sources, the economy and on our businesses.The Cancun Communiqué

Nell’attività industriale di Pirelli le emissioni dirette di gas ad effetto serra de-rivano dalla trasformazio-ne di combustibili fossili (principalmente gas meta-no) in energia termica; le emissioni indirette deriva-no invece dalla produzione di energia da parte di terzi che viene poi acquistata dal Gruppo (energia elettrica e vapore). In particolare Pi-relli monìtora e consolida per le emissioni dirette la cosiddetta “CO2 equivalente”, in quanto tiene conto del contributo, seppur marginale, del metano (CH4) e del protossido di azoto (N2O).

-15%emissioni specifiche di Co2 entro il 2015

75Dimensione ambientale

Il 2010 evidenzia una riduzione di emissioni specifiche di poco inferiore al 5%, in gran parte determinata dalla riduzione di emissioni dirette, conseguente agli interventi adottati per l’incremento dell’efficienza energetica.

EMISSIONI DI CO2

1.050E+3

1.200E+3

750E+3

600E+3

450E+3

300E+3

150E+3

0

1,05

1,20

900E+3 0,90

0,75

0,60

0,45

0,30

0,15

0

2008 2009 2010 2015

[to

n]

[ton/to

nPF]

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICO

INDIRETTA74%

DIRETTA26%

TIPOLOGIA DI EMISSIONI DI CO2 − 2010

obiettivi al 2015Sono stati definiti specifici obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2eq. specifiche, pari a un complessivo -15% nel quinquennio 2010-2015 prendendo a riferi-mento l’anno 2009. Per il 2011 si prevede un ulteriore abbassamento delle emissioni specifiche fino al 9,5%, in dipendenza della variazione dei consumi energetici. Altre azioni più mirate sono in fase di studio.

altre iniziative

Compensazione emissioni di CO2

 

Le azioni adottate da Pirelli per la riduzione delle emissioni di gas serra derivanti direttamente e indiretta-mente dalle proprie attività com-prendono interventi di compensa-zione quali il sostegno alla creazione e alla tutela di aree boschive dedica-te in grado di assorbire le emissioni di anidride carbonica. Nel 2010 il Gruppo si è attivato per la creazione e la tutela di 26.936 mq

di foresta in Italia, nel Parco del Ticino, e di 5.014 mq in Madagascar. Queste iniziative genereranno crediti di car-bonio a compensazione totale delle emissioni prodotte dal Campo Prove di Vizzola Ticino, usato dalla Sperimenta-zione Pirelli per attività di testing e sviluppo pneumatici.Queste iniziative si contraddistinguono anche per i posi-tivi impatti sulla biodiversità.Il progetto nel Parco del Ticino si colloca nella rete di progetti di miglioramento, mitigazione e compensazione ambientale che il Parco Lombardo della Valle del Ticino sta perseguendo da diversi anni in seguito alla sempre crescente tendenza alla frammentazione del territorio a causa delle più svariate attività antropiche.L’intervento in Madagascar, realizzato nella Riserva Ma-nanby, è inserito in un più vasto progetto di riforestazione e di preservazione della biodiversità.L’iniziativa è stata definita in collaborazione con LifeGate ImpattoZero®.

Monitoraggio CO2 per trasporti dei dipendentiNel corso del 2010 è proseguito il monitoraggio delle emissioni di CO2 derivanti dalle trasferte dei dipendenti italiani mediante treni ed aerei. Sono stati inclusi, rispetto all’anno precedente, anche i viaggi effettuati con autovet-ture. Tale contributo è stato stimato in circa lo 0,6% di tutte le emissioni del Gruppo. Il dato risulta lievemen-te superiore rispetto al 2009 ma si attesta sui valori del 2008, anche grazie all’implementazione di politiche volte a incentivare la riduzione delle trasferte sostituibili con conferenze telefoniche o video.

Emissioni di NOX

Le emissioni di NOX (sia in termini assoluti che rappor-tati all’unità di prodotto) risentono in via diretta degli andamenti dei consumi energetici di cui sopra. Pertanto, sia i trend registrati che gli andamenti futuri previsti sono sovrapponibili a quelli energetici.

76 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

EMISSIONI DI NOX

2.100

2.400

1.500

1.200

900

600

300

0

2,1

2,4

1.800 1,8

1,5

1,2

0,9

0,6

0,3

0

2008 2009 2010

[to

n]

[Kg

/tonP

F]

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICO

Diretta17%

Indiretta83%

TIPOLOGIA DI EMISSIONE DI NOX − 2010

Acqua

Water touches practically all aspects of our lives. Water is the lifeblood of our planet - providing the life line to people, com-munities, biodiversity and in fact our economy as a whole and climate change threatens those very same things and to a large extent through impacts on water.Tim Kasten, Vice-chair, UN-Water

La diffusione geografica dei siti produttivi di Pirelli for-nisce un quadro rappresentativo e variegato dell’attuale situazione delle risorse idriche.Sebbene i processi produttivi del Gruppo necessitino di quantitativi di acqua modesti, comparati con quelli più water-intensive destinati in gran parte agli scambi termici, risulta ben visibile il divario in termini di disponibilità e qualità che contraddistingue le aree in cui sono installati gli insediamenti produttivi; divario che declina nel nostro quotidiano i fenomeni sempre più diffusi su scala globale che hanno ripercussioni significative a livello locale.

Pirelli ha deciso di affiancare a quello relativo al cambia-mento climatico un obiettivo concreto di contrazione dei propri prelievi di acqua entro il 2015, inserendolo in un progetto di riduzione della pressione esercitata sulle risorse idriche, denominato Water Project.

Nella pratica, il Water Project garantirà da un lato la con-tinuazione delle già avviate attività di ottimizzazione dei consumi interni, dall’altro l’identificazione e la gestione della propria water footprint, ovvero l’impatto esercitato sulle risorse idriche lungo tutto il ciclo di vita dei pneu-matici.La rilevanza dell’obiettivo è la testimonianza dell’impe-gno profuso da Pirelli per lo sviluppo sostenibile del-le proprie attività, e l’acqua è forse la risorsa che meglio esemplifica il concetto di sostenibilità: l’equilibrio tra le dimensioni economica, sociale ed ambientale e l’equili-brio esistente nel suo valore economico, che influenza ed è a sua volta influenzato dalla disponibilità fisica e dalla possibilità di soddisfare i bisogni sociali e ambientali.

L’applicazione del suddetto progetto ha già dato i suoi primi risultati: nel 2010 il prelievo specifico di acqua è stato ridotto di oltre l’11% rispetto all’anno precedente.

PRELIEVO D’ACQUA

21E+6

15E+6

12E+6

9E+6

6E+6

3E+6

0

21

18E+6 18

15

12

9

6

3

0

2008 2009 2010 2015

[m3 ]

[m3/to

nPF]

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICO

-35%prelievo specifico di H2o entro il 2015

77Dimensione ambientale

ALTRO (uffici, magazzini, …)

3%

SITI PRODUTTIVI PNEUMATICI88%

DISTRIBUZIONE PRELIEVI D’ACQUAPER TIPOLOGIA ATTIVITÀ − 2010

SITI PRODUTTIVI CORDICELLA METALLICA9%

POZZI ESTERNI 5,2%

POZZI INTERNI75,8%

ACQUEDOTTOPUBBLICO

10,8%

ACQUESUPERFICIALI

8,3%

PRELIEVO D’ACQUA PER FONTI IDRICHE − 2010

Per quanto concerne gli scarichi idrici: — il volume di acqua industriale scaricata è stimabile

in circa 8 milioni di metri cubi, di cui più del 70% è stato recapitato in corpi idrici superficiali;

— la restante parte è stata collettata nelle reti fognarie, cui sono inviate anche le acque reflue di natura civile;

— prima dello scarico nel recettore finale, le acque in-dustriali sono oggetto di periodici controlli analitici che non hanno evidenziato superamenti delle con-centrazioni limite previste dalle norme locali.

Rifiuti

Environmentally sound management of wastes was among the environmental issues of major concern in maintaining the qua-lity of the Earth’s environment and especially in achieving envi-ronmentally sound and sustainable development in all countries.Agenda 21

Gestire in modo sostenibile i rifiuti derivanti dai processi produttivi presuppone la primaria necessità di ridurre i ri-fiuti prodotti. Pirelli basa quindi le proprie attività di miglio-ramento delle prestazioni ambientali in materia di rifiuti su:

— innovazione dei processi produttivi, con l’obiet-tivo di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti, di-minuendo sempre più gli scarti di lavorazione;

— ottimizzazione della gestione degli imballaggi, sia introdotti tramite i prodotti acquistati, sia utiliz-zati per il confezionamento dei propri prodotti (ved.paragrafo sulla gestione degli imballaggi);

— gestione operativa dei rifiuti prodotti, volta a identificare e assicurare la selezione dei canali di trattamento degli stessi in grado di massimizzarne il recupero e il riciclo.

Il Gruppo, consapevole della rilevanza ambientale as-sunta dalla produzione dei rifiuti e dalla differenziazione degli stessi, intende ridurre del 5% il quantitativo di rifiuti specifici prodotti entro il 2013, rispetto al dato del 2009, e aumentarne nello stesso periodo la differen-ziazione fino al 75%.Il 2010 ha visto un lieve aumento della produzione spe-cifica di rifiuti, dovuto in buona parte alle attività di am-pliamento e di industrializzazione che saranno pienamen-te operative nei prossimi anni.

PRODUZIONE DI RIFIUTI

140E+3

160E+3

100E+3

80E+3

60E+3

40E+3

20E+3

0

140

160

120E+3 120

100

80

60

40

20

0

2008

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICOTotale Pirelli

2009 2010 2013

[to

n]

[Kg

/tonP

F]

78 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

RIFIUTI RICICLATI

70%

80%

50%

40%

60%

2008 2009 2010 2013

[%]

RifiutiNon Pericolosi88%

RifiutiPericolosi12%

TIPOLOGIA DI RIFIUTI − 2010

gestione degli imballaggi

A differenti tipologie di prodotto corrispondono differenti modalità di gestione degli imballaggi. Mentre il pneuma-tico è un prodotto commercializzato privo di imballaggi, la cordicella metallica (steel cord) e i filtri antiparticolato sono caratterizzati dalla presenza di specifici imballi. A riguardo occorre specificare che la vendita di pneumatici pesa per il 98% sul totale delle vendite 2010 del Gruppo.Fra le attività di riduzione dei rifiuti da imballaggi dei prodotti commercializzati, la business unit Steel Cord continua a sviluppare azioni volte alla gestione e all’ot-timizzazione dell’utilizzo degli imballaggi stessi, in col-laborazione con i propri clienti. Tali azioni mirano a in-crementare i quantitativi di imballaggi riutilizzabili, sia in termini di ritorno degli stessi ai siti produttivi, sia con la sostituzione di alcuni componenti delle attuali tipologie di imballaggi con modelli più resistenti, meno soggetti a usura e caratterizzati quindi da più lunga vita utile. Nel dettaglio, l’attenzione sì è concentrata sulla sostitu-zione dei tradizionali bancali in legno con nuovi modelli in plastica o in metallo, caratterizzati da elevato indice di riutilizzabilità: un bancale in plastica può essere usato circa una decina di volte contro una, o al massimo due, di quello tradizionale in legno. I benefici in termini di riduzione dei rifiuti prodotti sono evidenti.In particolare, a inizio 2011 è stata completata, anche in America Latina, la sostituzione di tutti i bancali di legno con esemplari in plastica e metallo.

Grazie anche a questo risultato, più del 90% dei bancali usati da steel cord sono in plastica o in metallo; in totale, 40 mila bancali ne hanno indicativamente sostituito 320 mila in legno, con conseguente risparmio di 3.500 ton-nellate di legno dal 2003 a oggi. L’obiettivo è di arrivare, in un paio di anni, alla completa sostituzione di tutti i bancali in legno.

Solventi

Per quanto riguarda i consumi dei solventi usati come au-siliari di processo, il grafico seguente evidenzia l’aumento della produzione registrato nel 2010 attraverso la crescita del consumo assoluto di solventi; il consumo specifico è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, mentre si registra un miglioramento vicino al 5% rispetto al 2008.Entro il 2013, si prevede di ridurne ulteriormente (-5% rispetto al dato 2009, pari a un complessivo -9% rispet-to al 2008) l’impiego nei processi produttivi, estendendo l’utilizzo di tecnologie solvent free.

UTILIZZO DI SOLVENTI

3.500

4.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

3,5

3.000 3,0

4,0

2,5

2,0

1,5

1,0

0,5

0

2008

TYRE ALTRI BUSINESSCompresi cessati 2010

SPECIFICO

2009 2010 2013

[to

n]

[Kg

/tonP

F]

Grazie all’installazione e all’entrata a regime di oppor-tuni impianti di abbattimento catalitico presso alcuni siti produttivi, la quantità stimata di sostanze organiche volatili emesse in atmosfera nel 2010 è risultata sen-sibilmente inferiore al sopraccitato consumo di 3.000 tonnellate.

Altri aspetti ambientali

sostanze lesive per l’ozono

La presenza di sostanze lesive dell’ozono è da attribuire esclusivamente ai liquidi refrigeranti impiegati negli im-pianti di condizionamento, dotati di circuiti chiusi.

79Dimensione ambientale

Salvo perdite accidentali e non prevedibili di tali sostanze, non sono presenti emissioni libere in atmosfera correlabi-li alle attività produttive.

emissioni di so2

Nel 2010, l’emissione diretta di SO2, derivante dalla combustione di gasolio e olio combustibile, è stimabile in circa 150 tonnellate.

GReeN FACToRy

Nell’ambito di un processo che garantisce i maggio-ri standard di efficienza e produttività - e nel conte-sto di un accordo-quadro fra Pirelli Tyre e Regione Piemonte, Provincia di To-rino e Comune di Settimo Torinese - anche nel 2010 è proseguita la realizzazio-ne del polo tecnologico e produttivo di Settimo Torinese per la produzione di pneumatici green perfor-mance, che sarà pienamen-te operativo nel 2011.

Il Nuovo Polo costituirà lo stabilimento tecnologicamente più avanzato del Gruppo per la produzione di pneumati-ci ecologici, high-performance e ultra high-performance. Ciò sarà possibile grazie a:

— l’adozione di misure che limitano al massimo gli im-patti ambientali e riducono i consumi energetici, in assoluta coerenza con la strategia di sviluppo soste-nibile di Pirelli;

— l’utilizzo delle più moderne tecnologie, frutto della ricerca del Gruppo, tra cui l’evoluzione del sistema robotizzato Pirelli per la produzione di pneumatici (Next Mirs) e il sistema di precisione per la produ-zione delle mescole (CCM).

La capacità produttiva a regime del Nuovo Polo, che sor-ge dall’integrazione in un’unica area dei due stabilimenti Pirelli già presenti a Settimo Torinese e occuperà oltre 1.200 addetti, potrà superare i 3,5 milioni di pneumatici l’anno esclusivamente per la fascia di prodotto premium.

L’esperienza maturata durante questo progetto sarà capi-talizzata nella pianificazione e nella realizzazione dei nuo-vi siti produttivi, con le dovute variazioni e integrazioni.

Iniziative di green performance

In linea con la strategia green performance da tempo adot-tata dal Gruppo, dal 2009 il progetto del Nuovo Polo industriale di Settimo To-rinese ha visto l’implemen-tazione di un piano azioni per la riduzione dei consumi energetici e la prevenzio-ne dell’impatto ambientale, per l’utilizzo responsabile delle risorse naturali, per la promozione e l’adozione di standard che vadano oltre le normative internazionali.

Dal punto di vista energeti-co e ambientale gli obiettivi principali del progetto, ri-spetto alla precedente pro-duzione vettura di Settimo Torinese, sono:

— la riduzione delle emissioni di CO2 con un abbassamento del 36% delle emissioni specifiche, attraverso la totale metanizzazione degli impianti;

— la produzione di energia da fonti rinnovabili per una quota superiore al 20%, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, pari a complessivi 1.1 MWe e di sistemi di cogenerazione a bio-combustibili, per una potenza pari a 1 MWe;

— l’efficienza energetica con una riduzione del 33% del consumo specifico, grazie a moderne tecnologie frutto sia della ricerca Pirelli che delle migliori op-portunità offerte dal mercato.

Per le pavimentazioni esterne in asfalto sarà utilizzato il “polverino in gomma” in modo da garantire, oltre al riu-tilizzo di pneumatici fuori uso, minori consumi di carbu-rante e abbattimento del rumore.

In alcune aree è in fase di progettazione una pavimenta-zione realizzata con una boiacca cementizia trattata con un principio attivo fotocatalico che ha la prerogativa di abbattere e ridurre gli inquinanti in atmosfera.

-36%riduzione emissioni Co2 specifiche +20%

energia da fonti rinnovabili

-33%riduzione consumi energetici specifici

80 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Progetti di ricerca e innovazione tecnologica

In particolare, nel contesto dell’accordo quadro per la re-alizzazione del Polo di Settimo Torinese per la produzione di pneumatici “verdi”, Pirelli Tyre e il Politecnico di Tori-no hanno proseguito i progetti comuni di ricerca e inno-vazione tecnologica dedicati non solo alla minimizzazio-ne dell’impatto del nuovo sito industriale ma soprattutto all’ulteriore innovazione dei processi e dei prodotti più avanzati della ricerca Pirelli Tyre.In aggiunta ai processi PTSM e Next Mirs, installati nel Nuovo Polo, nel seguito è presentato anche il pro-cesso CCM.

il processo ptsm

Il PTSM (Twin Screw Mixing) è il nuovo processo di preparazione delle mescole, frutto della combinazione delle tecnologie di mixing tradizionali a batch con quel-la in continuo CCM; è caratterizzato da elevati livelli di qualità, affidabilità ed efficienza, ed è stato sviluppato in modo specifico per la produzione delle mescole dei nuovi pneumatici green di Pirelli. La tecnologia permette di ot-tenere significativi vantaggi nell’uniformità dei composti, nella riduzione della dispersione di ingredienti e nella ri-duzione del 30% dei consumi energetici rispetto alle tec-niche tradizionali. Grazie al processo PTSM è stata otti-mizzata la reazione di silanizzazione delle mescole a base silice (pneumatici verdi): ciò ha permesso di ottenere su pneumatico una significativa riduzione della resistenza al rotolamento, che si traduce direttamente in un risparmio di carburante del veicolo. La tecnologia TSM ottimizza l’efficienza produttiva, garantendo incrementi di almeno il 300% rispetto alla precedente in continuo CCM. Nella realizzazione del progetto PTSM è stata anche presta-ta particolare attenzione alla definizione dei layout, per contenere in modo significativo le dimensioni finali degli impianti e ridurne l’impatto industriale.

il processo next mirs™MIRS™ è un sistema robotizzato integrato modulare per la produzione di pneumatici, caratterizzato da un alto gra-do di flessibilità e realizzato mediante un’ottimizzazione della modularità e della logistica. I pneumatici sono costru-iti intorno a un tamburo riscaldato, specifico per ogni par-ticolare modello, che viene fatto ruotare con continuità da robot sotto un dispositivo di estrusione che distribuisce la gomma sulla superficie. I movimenti di rotazione del tam-buro e di alimentazione sono coordinati in modo da fornire un dosaggio di materiale idoneo per lo specifico modello. Rispetto agli impianti tradizionali di grandi dimensioni, caratterizzati da altissimi ritmi produttivi e pensati per clienti dislocati in differenti posizioni geografiche, queste isole di dimensioni ridotte, flessibili e facilmente adatta-bili alla produzione di nuovi modelli con tempi di ap-prontamento minimi, costituiscono un miglioramento tecnologico e al tempo stesso di massima efficienza lo-gistica, perché facilmente collocabili in prossimità del processo manifatturiero da servire. La robotizzazione del ciclo consente un’altissima qualità di prodotto, in virtù di una distribuzione geometrica delle fibre di gomma che risulta costante per ciascun modello.Il Next MIRS rappresenta il radicale salto tecnologico nel processo di fabbricazione degli pneumatici successivo al MIRS: ne ampia lo spettro di flessibilità a linee differenti, caratterizzate da famiglie di materiali diverse e consen-te la realizzazione di prodotti destinati agli impieghi più estremi in termini di requisiti di performance: supercar stradali e racing.Il relativo contributo in termini di ecocompatibilità si svi-luppa su tre filoni principali.

1. Il processo di vulcanizzazioneNell’ambito del progetto Next Mirs, Pirelli ha svi-luppato un nuovo concetto che consente di ottenere un più omogeneo grado di vulcanizzazione tra le di-verse parti del pneumatico. Ciò consente di aumen-tare l’efficienza di produzione del vulcanizzatore fino al 30%, con conseguente:• riduzione proporzionale del numero di vulcaniz-

zatori e stampi, quindi una diminuzione della CO2 emessa per la loro realizzazione;

• considerevole riduzione dell’energia impiegata, soprattutto quella che veniva dispersa dai vulca-nizzatori e dagli impianti termici ad essi asserviti.

2. Il processo di estrusione Rispetto al progetto Mirs, il processo Next Mirs ha adottato un nuovo sistema di estrusione “fredda”, cioè a bassa temperatura, con conseguente riduzione dell’energia assorbita. Inoltre è stata migliorata l’effi-cienza delle viti degli estrusori. Il tutto si traduce anche in un miglioramento delle performance del prodotto, soprattutto in termini di mantenimento durante l’im-piego delle caratteristiche originarie delle mescole.

81Dimensione ambientale

3. Il prodotto Next MirsGrazie alle tecnologie Next Mirs si riescono a realiz-zare semilavorati più complessi e più precisi in ter-mini di peso. Per l’effetto combinato di queste due peculiarità, si potrà ridurre significativamente il peso delle specifiche prodotte con questo processo (circa -4/5%); pertanto, oltre a un’equivalente riduzione dell’impiego di materie prime, si otterrà anche una contrazione significativa del baseload di rolling resi-stance del prodotto all’impiego.

Il Next Mirs, grazie all’alto grado di flessibilità, all’otti-mizzazione della modularità e della logistica, rappresenta a tutti gli effetti “un incubatore di tecnologie di pro-cesso”. Alcune saranno in futuro applicabili alla normale produzione Pirelli, con conseguente miglioramento della green performance dei processi produttivi. Nel 2011 verranno effettuate prove di estensione del pro-cesso di vulcanizzazione del Next Mirs ai processi tradi-zionali, al fine di valutare i benefici ottenibili in termini sia di prodotto e processo, sia in termini ambientali.

il processo ccm

In aggiunta a quanto sviluppato e introdotto nel Polo Tecnologico, risulta particolarmente significativo il pro-cesso di produzione di mescole denominato CCM (Con-tinuous Compound Mixing). Esso consiste in un sistema di distribuzione pneumatico, interamente governato via computer, che permette di trasportare gli ingredienti dai silos di stoccaggio agli estrusori bivite che lavorano in continuo. Questo tipo di tecnologia è stata studiata per gestire la complessità derivante dalle decine di ingredien-ti necessari alla produzione della mescola, e permette di migliorare la qualità della stessa (oltre a quella, dunque, del prodotto finito). Attraverso uno specifico sistema di captazione e riciclo del materiale solido, ha permesso di ridurre i livelli di polverosità dei reparti produttivi a valori estremamente bassi.Inoltre, in termini energetici, il processo CCM consente di ottenere una riduzione di circa il 20% del consumo per unità di prodotto.

iNVeSTiMeNTi PeR iL MiGLioRAMeNTo DeLLe PReSTAzioNi AMBieNTALi

Gli investimenti 2010 per il miglioramento delle presta-zioni ambientali dei siti produttivi sono stati pari a 3.2 milioni di euro (2.8 milioni nel 2009).

82 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

83Dimensione ambientale

84 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

dIMenSIOne SOcIAle

essere un “ employer of choice”

Crescere nelle comunità CoN le comunità

85Dimensione sociale

CoMuNiTà iNTeRNA

“Il Gruppo Pirelli riconosce la centralità delle risorse umane nella convinzione che il principale fattore di successo di ogni impresa sia costituito dal contributo professionale delle persone che vi operano, in un quadro di lealtà e fiducia reciproca.Il Gruppo Pirelli tutela la salute, la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro, sia attraverso sistemi di gestione in continuo migliora-mento ed evoluzione, sia attraverso la promozione di una cultura della sicurezza e della salute basata sulla logica della preven-zione e sull’esigenza di gestire con efficacia i rischi professionali.Il Gruppo Pirelli ritiene essenziale, nell’espletamento dell’atti-vità economica, il rispetto dei diritti dei lavoratori.La gestione dei rapporti di lavoro è orientata, in particolare, a garantire pari opportunità, a favorire la crescita professionale di ciascuno e a valorizzarne le diversità, a vantaggio di un ambiente di lavoro multiculturale”. (Codice Etico – Risorse Umane).

I principi del Codice Etico sopra enunciati sono ribaditi nella politica di Gruppo “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e diritti nel Lavoro, Ambiente”. Gli impegni presi da Pirelli attraverso la Politica si ispi-rano allo Standard SA8000®, che da anni costituisce lo strumento di riferimento per la gestione della responsa-bilità sociale del Gruppo, e al Global Compact delle Nazioni Unite, cui Pirelli aderisce dal 2004.

i PiReLLiANi NeL MoNDo

23.714 29.573302

LA COMPOSIZIONE DELL’ORGANICO PER CATEGORIA

DIRIGENTI IMPIEGATI

2010

OPERAI 2010

2008

2009

23.519

195

5.093

46425349

5.557TOTALE

708

28.865

22.497 29.570407DIRIGENTI IMPIEGATI

2009

OPERAI

22.220

277

5.029

1.637175232

6.666TOTALE

2.089

27.481

23.481 31.056464DIRIGENTI IMPIEGATI

2008

OPERAI

23.251

230

5.109

2.002241223

7.111TOTALE

2.455

28.601

1.217 3-105DIRIGENTI IMPIEGATI

DELTA 2010 vs. 2009**

DELTA 2010 vs. 2008

OPERAI 2010 vs 09

2010 vs 08

1.299

-82

64

-1.173

21

-126

-1.109TOTALE

-1.381

1.384

233 -1.483-162DIRIGENTI IMPIEGATI OPERAI

268

-35

-1.538

-16

12

-174

-1.554TOTALE

264

-1.747

Altri business*

Tyre

Altri business*

Tyre

I Pirelliani con le famiglie in occasione dell’Open Day in Bicocca

(*) include Corporate, P. Ambiente, P. Zero, P. Eco-Tech; per gli anni 2008 e 2009 include anche i business Real Estate e Broadband Solutions, cessati nel corso del 2010 le cui risorse non sono più presenti in organico alla data del 31.12.2010

(**) il delta 2010 rispetto al 2009 nella sezione “Altri Business” include la riduzione di 1267 unità relative alle attività cessate nel 2010 (Real Estate e Broadband Solutions)

86 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

tIPoLoGIA ContrAtto DI LAVoro2010 2009 2008 10 vs 09 10 vs 08

Tempo Indeterminato

91,9% 92,4% 90,6% -0,5% 1,3%

Tempo Determinato

7,7% 7,0% 8,2% 0,7% -0,5%

Interinali 0,4% 0,6% 1,2% -0,2% -0,8%

Part-time (%sul totale dei FTE)

0,9% 0,7% 0,7% 0,2% 0,2%

Stage/Altro 612 401 435 211 177

AnZIAnItà MEDIA DI SErVIZIo (anni)

2010 2009 2008 10 vs 09 10 vs 08

DIrGEntI 17 14 12 2,7 4,7

IMPIEGAtI 12 11 11 1,1 1,1

oPErAI 9 9 9 0,5 0,7

FLuSSi Di oRGANiCo PeR AReA GeoGRAFiCA

I dati che seguono si riferiscono a entrate e uscite del solo personale dipendente da e verso l’esterno. Non conside-rano le cessioni o le acquisizioni di società o rami d’azien-da, né variazioni di orario di lavoro da full a part time.

EntrAtI uSCItI

2010

Europa 1.449 1.450

Nord America 38 32LATAM 2.978 2.025Asia, AFR, OCE* 1.627 1.045

totALE 6.093 4.552

2009Europa 852 2.164

Nord America 7 13

LATAM 1.752 1.961

Asia, AFR, OCE* 984 719 totALE 3.595 4.857

2008Europa 1.703 2.034Nord America 28 18LATAM 3.803 2.803Asia, AFR, OCE* 1.206 1.044 totALE 6.740 5.899

(*) include Turchia(* ) include Corporate, P. Ambiente, P. Zero, P. Eco-Tech; per gli anni 2008 e 2009 inclu-

de anche i business Real Estate e Broadband Solutions, cessati nel corso del 2010 le cui risorse non sono più presenti in organico alla data del 31.12.2010;

(**) include Turchia;(***) il delta 2010 rispetto al 2009 nella sezione “Altri Business” include la riduzione di

1267 unità relativi alle attività cessate nel 2010 (Real Estate e Broadband Solu-tions).

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ORGANICO

NORD AMERICA

246

0

246 29.573

2010

2010

12.561

LATAM

12.561

0

5.465

ASIA, AFR, OCE**

5.430

35

11.301

EUROPA

10.628

673

TOTALE

708

28.865

Altri business*

Tyre

29.570

2009

2009

11.754

LATAM

11.750

4

4.957

ASIA, AFR, OCE**

4.957

12.611

EUROPA

10.526

2.085

NORD AMERICA

248

248TOTALE

2.089

27.4810 0

DELTA2010 vs 2008

-1.766

-1.202

-1.483

2010 vs 08

743

LATAM

758

-15

762

ASIA, AFR, OCE**

728

34

-2.968

EUROPA NORD AMERICA

-19

0

-19TOTALE

265

-1.747

Altri business*

Tyre

3

DELTA2010 vs 2009***

2010 vs 09

807

LATAM

811

-4

508

ASIA, AFR, OCE**

473

35

-1.310

EUROPA

1020

-1.412

NORD AMERICA

-2

-2TOTALE

1.384

-1.381

31.056

2008

2008

11.819

LATAM

11.804

15

4.703

ASIA, AFR, OCE**

4.702

1

14.269

EUROPA

11.830

2.439

NORD AMERICA

265

265TOTALE

2.455

28.6010

87Dimensione sociale

L’andamento complessivo degli organici a fine 2010 è ca-ratterizzato da una sostanziale stabilità rispetto alla chiusura dell’anno precedente, con un incremento netto di 3 unità.Entrando nel dettaglio della movimentazione di persona-le nei singoli settori: a seguito della focalizzazione delle attività del Gruppo sul Business Tyre, nel corso del 2010 sono avvenuti sia il deconsolidamento del business Real Estate che la cessione della società Pirelli Broadband So-lutions, con una diminuzione complessiva di 1.267 unità rispetto al dicembre dell’anno precedente.In Pirelli Tyre invece, rispetto al 31 dicembre 2009, si evi-denzia una crescita netta di 1.384 unità di cui 85 dirigenti e impiegati e 1.299 operai. Per quanto riguarda le matu-re countries1, la riduzione netta di 175 unità ha coinvolto principalmente i seguenti Paesi: Spagna nello stabilimen-to di Manresa (-248) in seguito alla seconda e conclusiva fase di cessazione dell’attività produttiva a favore della riconversione in hub logistico; Italia nell’ambito di Set-timo Torinese (-94), per il riassetto tecnologico e orga-nizzativo in vista dell’avvio delle attività del nuovo Polo Car e Truck; Germania a Merzig presso lo stabilimento della cordicella metallica (-97) per la chiusura del reparto corderia e trafila sottile. Nel contempo si è rilevato l’in-gresso di manodopera a termine per esigenze produttive a Carlisle in UK (23) e a Breuberg in Germania (210). Nell’ambito degli emerging markets2, si registra una crescita di 1.559 unità di cui 61 dirigenti e impiegati e 1.498 ope-rai. L’incremento è avvenuto perlopiù in Romania (281), in Cina (317), in Brasile (714) e in Argentina (117), in seguito all’incremento dei volumi di produzione e vendita.Per quanto riguarda i movimenti annuali relativi a entrate e uscite di personale, rispetto al 2009 (caratterizzato dalla profonda crisi economico/finanziaria internazionale) il 2010 mostra un deciso incremento in entrata, essenzialmente do-vuto all’aumento dei volumi di produzione nelle fabbriche.

Pirelli non impiega alcun lavoratore di età inferiore ai 14 anni. Il Business Tyre impiega 14 giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni (3 in Brasile, 10 in Germania e 1 in Svizzera) ed eccezionalmente 6 giovani di età compresa tra i 14 e 16 anni (4 in Brasile, 1 in Germania e 1 in Sviz-zera)”, ognuno a fronte di piani di formazione e integra-zione, in armonia con le leggi locali.

1 Sono i paesi in cui Pirelli opera, internazionalmente definiti come mercati maturi, ovvero non “emergenti”.

2 Sono i paesi emergenti in cui Pirelli opera, Brasile, Argentina, Venezuela, Cile, Colombia, Messico, Cina, Romania, Turchia, Egitto.

uNA GeSTioNe CoNSAPeVoLe DeLLe DiVeRSiTà

Nel contesto multinazionale che da sempre contrad-distingue il Gruppo, le persone esprimono un enorme patrimonio di diversità di molteplice natura la cui gestione diviene essenziale perché si tramuti in fonte di vantaggio competitivo.

L’impegno che Pirelli riserva allo sviluppo delle diversità e al rispetto delle Pari Opportunità è esplicitato in tutti i documenti della sostenibilità di Gruppo, in particolare nel Codice Etico approvato dal Consiglio di Amministrazio-ne, nella Politica di Gruppo “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambien-te” e nella “Dichiarazione sulle Pari Opportunità”, a firma del Presidente. Documenti, questi ultimi, comu-nicati a tutti dipendenti in lingua locale e pubblicati sul sito istituzionale www.pirelli.com /Sostenibilità.

L’internazionalità è l’elemento immediatamente carat-terizzante il Gruppo: operiamo in oltre 160 paesi in 5 continenti, e addirittura l’88% dei dipendenti lavora fuori dai confini italiani. La consapevolezza delle dif-ferenze culturali che creano la nostra identità comporta la massima fiducia nel management di provenienza locale: l’88% dei senior manager lavora infatti presso il pae-se di origine. Al fine di sviluppare il potenziale innovativo e manageriale racchiuso nella multiculturalità e nel con-fronto con ambienti professionali diversi, l’azienda favori-sce la crescita dei propri manager attraverso la mobilità internazionale infragruppo (ved. paragrafo successivo). Non a caso, il 58% dei senior manager attivi nel 2010 ha vissuto almeno un espatrio infragruppo durante la propria esperienza professionale. A fine 2010, inoltre, sul totale degli espatriati il 15% è rappresentato da donne.

Pirelli è altrettanto impegnata nel diffondere la massima consapevolezza delle differenze positive e dinamiche che intercorrono tra generi nell’ambito di un’organizzazione complessa quale è quella aziendale, tenendo in costan-te considerazione che essa risente necessariamente delle diverse culture esistenti nei diversi paesi. Nel corso del 2011, un team di lavoro creato ad hoc si occuperà appun-to di “leggere” le differenze di genere nel Gruppo, nel settore industriale di riferimento e nel contesto evolutivo globale, in modo da definire azioni di ulteriore sviluppo per creare un nuovo modello gestionale, da mutuarsi a tutte le altre tipologie di diversità.

88 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Segue la suddivisione degli organici secondo il ge-nere nel triennio 2008/2009/2010, espressa come peso percentuale delle donne sul totale dei componenti la categoria.

Anno %DIrIGEntI %QuADrI %IMPIEGAtI %oPErAI

2010 8% 18% 31% 4%

2009 9% 18% 32% 4%

2008 10% 18% 31% 5%

Nel computo sono esclusi gli organici delle le attività cessate nel 2010 ovvero Prelios S.p.A. – ex Real Estate - e Pirelli Broadband Solutions S.p.A.

Il dato relativo alle donne sul totale della popolazione dirigente non mostra una variazione significativa rispet-to all’anno precedente. Nota positiva è la sostanziale, invariata incidenza femminile nella categoria Quadri, bacino potenziale di sviluppo verso posizioni dirigenziali.

All’equità retributiva Pirelli dedica particolare attenzio-ne, monitorandone l’evoluzione in ottica di miglioramen-to, trasparenza nella rendicontazione e per comprendere le motivazioni alla base delle differenze medesime. Perlome-no per quanto attiene le differenze di seguito riportate, esse sono in massima parte legate al background professionale e di carriera delle persone, oltre a risentire - in particolare in America latina - degli impatti da turnover in entrata e uscita, in grado di comportare evoluzioni sostanziali dei delta rendicontati l’anno precedente.Stante quanto sopra si reputa non abbia senso un confron-to incrociato tra Paesi volto a fornire un dato consolidato, che sconti differenze squisitamente locali frutto di logiche e mercati retributivi aventi peculiarità non confrontabili tra loro, oltre a mix di popolazione che per età piuttosto che per seniority professionale possono cambiare di molto.

A fine 2010 - sottolineando che le realtà evidenziate rap-presentano una fotografia dei 3/4 del totale della forza oggetto di politica retributiva in quanto la popolazione operaia segue tipicamente logiche di contratti collettivi nazionali - si rileva:

— in Italia la differenza retributiva tra salario medio uo-mini e salario medio donne si attesta intorno ad un 7% medio a favore degli uomini senza variazioni tra la po-polazione degli impiegati e quella dei quadri; nel 2009 la differenza tra salario medio uomini e salario medio donne si attestava attorno al 4% medio a favore degli uomini nella categoria dei quadri mentre per gli impie-gati la differenza si attestava a 2% a favore degli uomini.

— in America latina il trend rilevato in Italia si amplia per la popolazione degli impiegati che vede uno sco-stamento del 15% a favore degli uomini mentre sulla popolazione dei quadri la differenza scende al 13%; nel 2009 la differenza era pari a 2% a favore degli uo-mini nella popolazione dei quadri mentre non c’era differenza nella popolazioni di impiegati.

Inoltre, a fine 2010: — In Cina la differenza si riduce ad un 4% sia per qua-

dri che per impiegati a favore degli uomini; — In Turchia, mentre si conferma un ratio a favore de-

gli uomini nella popolazione degli staff di pari al 4%, i dati sono ribaltati a favore delle donne appartenenti alla categoria dei quadri con un 3% loro favorevole;

— Lo stesso trend rilevato in Turchia si osserva in Ger-mania ove il delta favorevole agli uomini apparte-nenti alla categoria degli impiegati (8%) si ribalta, seppur nella misura del 2%, a favore delle donne ap-partenenti alla categoria dei quadri

— con riferimento infine alla popolazione Dirigenti, tenendo conto del fatto che le donne rappresenta-no l’8% di tale popolazione, si rileva che a parità di “peso” della posizione ricoperta la differenza retri-butiva si attesta entro un range massimo del 3% a fa-vore degli uomini. Nel 2009 la differenza si attestava invece all’8 % a favore degli uomini.

La cultura di tipo inclusivo cui Pirelli informa il proprio modo di fare business permea la vita aziendale anche nel caso della diversa abilità. Va premesso che esiste spesso un’oggettiva difficoltà nel rilevare il numero dei dipen-denti diversamente abili; questo sia perchè in molti Paesi ove il Gruppo è presente non esistono normative specifi-che volte a favorirne l’occupazione, sia in quanto in molti paesi questa informazione riveste natura sensibile, quin-di tutelata dalla normativa sulla privacy. In ogni caso, la Politica Pirelli sulle pari opportunità esplicita la diversa abilità tra le diversità tutelate, fungendo da valore e mo-dello di gestione trasversale a tutte le affiliate. In Italia, il Gruppo ha definito e sottoscritto con gli uffici competen-ti apposite convenzioni volte a favorire l’inserimento in ambito aziendale di lavoratori diversamente abili.

Anche la gestione del fattore età è tra le priorità Pirelli. Come si può notare dalla tabella che segue la popolazio-ne, inclusa quella manageriale, è giovane in modo omo-geneo tra i generi.

Età MEDIA AL 31/12/2010Dirigenti Quadri Impiegati operai totale*

Femmina 45 42 36 33 36

Maschio 47 44 38 35 35Grand total 47 43 37 35 36

(*) dato relativo al 96% dell’organico del Gruppo

Di seguito è invece rappresentata l’anzianità media di servizio evidenziata per categoria professionale e per genere: non si notano sostanziali differenze tra uomo e donna. In tutte le categorie professionali e a fronte dell’età in media giovane dei dipendenti, la permanenza in Pirelli è proporzionalmente alta, a conferma di un alto senso di appartenenza.

89Dimensione sociale

AnZIAnItà DI SErVIZIo MEDIA AL 31/12/2010Dirigenti Quadri Impiegati operai totale*

Femmina 15 14 10 5 9

Maschio 17 15 12 9 9Grand total 17 15 11 9 9

(*) dato relativo al 96% dell’organico del Gruppo

In termini di gestione volta a favorire le pari oppor-tunità, sono ormai consolidate le seguenti attività:

— cercare per quanto possibile nell’ambito dei processi di selezione di fornire rose di candidature con signi-ficativa presenza femminile;

— utilizzo della formazione per incidere sul cambia-mento culturale connesso alla valorizzazione delle diversità, attraverso specifici moduli dedicati alla “Gestione delle diversità”, a partire dai corsi dedica-ti ai nuovi assunti (es. Pirelli’s way Joining the Group);

— azioni positive volte al rispetto della diversità cultu-rale, come cibi differenti e segnalati in modo chiaro nelle mense in modo che tutti possano liberamente rispettare i vincoli posti dalla propria religione; libre-rie “multilingua” in fabbrica, kit di accoglienza mul-tilingue destinati a chi entri in Pirelli presso una sede di nazionalità diversa dalla propria.

Pur nel rispetto delle differenze, ciò che inderoga-bilmente unisce tutte le affiliate Pirelli in una stessa cultura sono i valori, le politiche e le regole aziendali, applicate ovunque con l’unica differenza della lingua nel-la quale vengono tradotte.

L’indagine di clima Your Opinion 2010, aperta a tutti i dirigenti, i quadri e gli impiegati del Gruppo nelle lingue Inglese, Arabo, Cinese, Francese, Tedesco, Italiano, Por-toghese, Rumeno, Spagnolo, Turco, ha evidenziato un ri-sultato particolarmente apprezzabile per quanto riguarda l’alto livello di accettazione da parte del contesto lavorativo Pirelli delle diversità di genere, cultura e età. Le risposte corrispondenti a “sono totalmente favorevole” – il mas-simo tra quelle di area positiva - sono state pari all’82% per quanto riguarda il rispetto delle differenze di genere, l’85% a proposito del rispetto delle differenze culturali, l’85% per quanto riguarda il rispetto delle diffenze di età.

Pirelli è attiva da anni nella valorizzazione delle diver-sità anche all’esterno, sia a livello nazionale che interna-zionale. L’adesione all’Alleanza Europea per la CSR, a CSR Europe, le attività di redazione di toolkit sulla gestione della multiculturalità e delle diversità di genere con Fondazione Sodalitas (nel cui Consiglio Direttivo siede il Gruppo), la partecipazione attiva alla redazione della Carta italiana per le pari opportunità e l’ugua-glianza sul lavoro sono tra le attività maggiormente rap-presentative che da anni vedono l’Azienda impegnata nella condivisione di buone pratiche tra imprese responsabili.

Pirelli è inoltre impengata nel favorire iniziative di wel-fare per i propri dipendenti. Il Gruppo è storicamente attivo nell’ambito del supporto ai propri lavoratori, con misure molteplici e adeguate ai bisogni derivanti dai dif-ferenti contesti socio-culturali presso cui operano le affi-liate. Misure molto diffuse sono: asili nido convenzionati, vacanze assistite per i figli dei dipendenti, borse di studio, assistenza sanitaria, campagne di prevenzione, conven-zioni con esercizi che offrono i servizi più vari (da esami medici a noleggio auto).

Come annunciato al mercato il 4 novembre 2010, in sede di presentazione del Piano 2011-2013 e vision al 2015, tra gli obiettivi di crescita e creazione di valore Pirelli ha posto sia l’aumento delle Diversità nel manage-ment rispetto alla situazione a fine 2009, sia un focus sul sistema di welfare offerto/da offrire alla propria po-polazione nel mondo; per questo, a fine 2010, i risultati di una survey che ha raccolto tutte le pratiche di conci-liazione esistenti presso le affiliate è stata condivisa tra i responsabili gestionali, affinché ne traggano ispirazione integrando l’attuale offerta welfare locale.

CoMPeNSATioN e MoBiLiTà iNTeRNAzioNALeAl fine di governare le fasi cruciali del processo di inse-rimento e crescita delle risorse umane, Pirelli applica un articolato sistema di politiche sia a livello di Gruppo che di settore/affiliata.

Le politiche di compensation sono applicate a livello di paese, con l’eccezione dei processi riguardanti i dirigenti e le risorse in mobilità internazionale, coordinati centralmente.

Il sistema di incentivazione annuale (MBO – Ma-nagement by Objectives), che coinvolge la totalità dei dirigenti e circa il 60% dei quadri del Gruppo, ha per oggetto target in linea con i valori, gli obiettivi e i parame-tri del Piano di Gestione annuale. Per il Senior Management nel corso del 2009 è sta-to introdotto un Piano di incentivazione Cash 2009-2011, che ha l’obiettivo di rilanciare e sostenere la perfor-mance del Gruppo nel medio periodo a supporto del Piano Industriale Triennale, presentato a inizio 2009. In ottica di un maggior coinvolgimento del management, a fine 2010 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’estensione alla generalità dei dirigenti di un nuovo Pia-no di incentivazione Cash 2011-2013, basato sui target del Piano Industriale 2011-2013 presentato alla Comu-nità finanziaria a novembre 2010. Per i senior manager già beneficiari del Piano Cash 2009-2011, il nuovo piano ha comportato un coerente aggiornamento dei parametri per il biennio 2012-2013.

90 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Il Piano di incentivazione è in linea con le best practice di mercato che prevedono, per figure dirigenziali, una To-tal Compensation in cui la componente variabile sia sempre più rilevante, così da generare una correlazione positiva tra retribuzione percepita e risultati raggiunti.Di particolare rilevanza è il meccanismo del coinve-stimento - da parte del singolo partecipante - del 50% dell’incentivo annuale conseguito a supporto del pia-no triennale. La finalità consiste nel sostenere la perfor-mance di medio periodo attraverso il ricorso alla deferred compensation. Al raggiungimento degli obiettivi-target del triennio si prevede l’erogazione, oltre che dell’incentivo triennale, anche della quota annuale “investita” con mag-giorazione da parte della’Azienda secondo un certo mol-tiplicatore (l’eventuale devoluzione è prevista quindi solo alla fine del triennio, in modo da perseguire anche una politica di retention). In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi del triennio la quota di incentivo annuale “investita” viene restituita decurtata del 50%.Il costo del Piano di incentivazione Cash 2011-2013 sarà totalmente auto-finanziato dai risultati di busi-ness nel triennio, come avvenuto per il precedente Piano.

Nel corso del 2011 le attività di Compensation e Mobilità Internazionale saranno caratterizzate, tra l’altro, da parti-colare impegno in termini di comunicazione.L’obiettivo principale consiste nel perseguire un maggior engagement delle persone, anche attraverso un’accre-sciuta consapevolezza delle regole applicate dall’Azien-da. Verranno inoltre potenziate le iniziative di caring a supporto degli espatriati, volte ad esempio a facilitarne l’integrazione nel nuovo paese in cui prestano attività.

ASCoLTo, eMPLoyeR BRANDiNG, FoRMAzioNe e SViLuPPo

Il 2010 è stato per Pirelli l’anno dell’Ascolto, con la terza Opinion Survey di Gruppo cui ha partecipato il 78% della popolazione impiegatizia e a seguito della quale sono state avviate importanti azioni di Change Management.

Il 2010 è stato anche caratterizzato da una decisa crescita delle attività di formazione, oltre che ‘dalla estensione del processo di Performance Management, arricchito della mappature delle competenze, a tutte le affiliate.Il 2010 è stato anche l’anno di avvio del progetto Leader-ship, ovvero il programma di revisione e diffusione del nuo-vo modello manageriale del Gruppo destinato a favorire lo sviluppo di diversi comportamenti da parte dei capi, più in linea con le attuali strategie dell’azienda e riconducibili a 3 aree parallele di azione: gestione del Business, ge-stione delle persone e gestione del cambiamento.

Sono inoltre continuate a pieno ritmo le attività di Em-ployer Branding.

ASCoLTARe PeR eVoLVeRe: oPiNioN SuRVey 2010

Dal 2005 Pirelli ha introdotto l’indagine di clima a livello di Gruppo.

Your Opinion, terza indagine di clima condotta nel 2010 - la precedente fu nel 2008 - ha coinvolto tutti i dirigen-ti, quadri e impiegati del Gruppo ed è stata estesa alla popolazione operaia in tutto il Sud America. Attra-verso la proposizione di domande specifiche espresse in lingua locale, la survey aveva l’obiettivo di raccogliere un feedback da parte dei dipendenti al fine di promuovere attività e progetti volti al continuo miglioramento sia ge-stionale che di business.

Per quanto riguarda l’area staff, il tasso di risposta è stato particolarmente soddisfacente, pari al 78%. Ciò manife-sta un forte desiderio di comunicare con l’Azienda e di trasmettere al management le proprie valutazioni.Gli esiti della survey, consolidati a livello di Gruppo, sono risultati nel complesso incoraggianti; per tutte le categorie analizzate sono stati infatti conseguiti dei mi-glioramenti rispetto all’esito della precedente indagine, nella maggioranza dei casi caratterizzati da una differenza positiva rilevante.

Tra i risultati più rilevanti emergono il forte senso di ap-partenenza al Gruppo, un alto livello di conoscenza e competenza circa i servizi e i prodotti dell’Azienda nonchè la testimonianza di un buon livello di efficien-za operativa interna. Più del 75% dei partecipanti ha espresso parere favorevole o molto favorevole in tema di Pirelli Image, gestione della salute e sicurezza, em-powerment, comunicazione interna, responsabilità sociale ed ambientale dell’Azienda, accettazione delle diversità e relativamente al tema dell’engagement.

A partire dai mesi estivi è stato avviato un processo di progressiva diffusione dei risultati locali e globali nel-le diverse unità organizzative e nei vari paesi a cura del management locale. Ogni paese e ogni unità organizza-tiva hanno quindi avviato un piano di azioni locali per migliorare le aree risultate meno positive, da realizzarsi nei mesi a seguire e per tutto il 2011. Sono state indivi-duate anche azioni a livello di Gruppo: di cui alcune già avviate nel corso del 2010, altre previste per il 2011.

In ottica di massimo coinvolgimento e trasparenza, nel corso del 2011 verranno forniti periodici aggiorna-menti sullo stato di avanzamento delle azioni definite.

91Dimensione sociale

Sempre nel corso del 2010 è stata esperita un’analoga in-dagine di clima sulla popo-lazione operaia di tutti gli stabilimenti dell’area latino americana (Brasile, Argen-tina, Venezuela).

La survey, proposta in for-ma cartacea, ha coinvolto un campione statisticamen-te rappresentativo della po-polazione nei tre Paesi, per un totale di 2.334 persone.

Tra i punti di forza emersi vanno citati l’immagine del Gruppo, il livello di engagement, l’orgoglio per i pro-dotti/servizi offerti al cliente e la sostenibilità. Tra le aree su cui investire con azioni di miglioramento, il rewarding e il rapporto con il capo diretto.

I risultati sono stati presentati al management di Argen-tina, Brasile e Venezuela, quindi divulgati alla popola-zione locale. Sono in corso di attuazione piani locali di implementazione di specifiche azioni di migliora-mento per stabilimento.

CoNoSCeRe PiReLLi: ATTiViTà Di eMPLoyeR BRANDiNG

Le attività di Employer Branding sono finalizzate sia a fornire occasioni di orientamento ad hoc, sia a supporto di studenti e neolaureati, sia al reclutamento di candidati potenzialmente in linea con i fabbisogni dell’azienda. Il Gruppo nel 2010 ha operato non solo in canali tradizio-nali e consolidati (come Career Days, Career Books, do-cenze e testimonianze dei manager in aule universitarie, incontri di orientamento, visite negli atenei, sponsoriz-zazioni di scuole di formazione/master…) ma anche in nuovi media più vicini alle modalità di fruizione giovanili, quali i social network.

Sono inoltre continuati nel 2010 alcuni progetti di porta-ta e rilievo internazionale, tra cui:

— POLITONG: programma di collaborazione tra i Politecnici di Milano e di Torino e la Tongji Univer-sity di Shanghai;

— BOCCONI MERIT AWARDS: finanziamento di borse di studio ai migliori studenti (italiani e stranie-ri) iscritti all’università Bocconi;

— COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA’ DI CRAIOVA: progetto di ricerca in ambito IT;

— COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA’ CI-NESE DI SHANDONG: progetto di ricerca in am-bito R&D.

Tra gli strumenti di talent attraction ed Employer Bran-ding, oggi il web ha un ruolo fondamentale. Nel 2010 la sezione Carriera del sito www.pirelli.com è stata ri-vista sia nei contenuti che nello stile di comunicazione, alla ricerca della massima chiarezza e trasparenza. Gra-zie a questi sforzi la sezione si è aggiudicata la meda-glia d’oro come miglior sito italiano di Corporate per l’ Employer Branding, (Employer Branding On line Awards – Lundquist).

iL CoNTiNuo iNVeSTiMeNTo iN FoRMAzioNe & SViLuPPo

Come evidenziato dal grafico seguente, il trend dei gior-ni medi di formazione nel corso dell’ultimo triennio è in costante aumento.

Oltre al deciso incremento avuto nel 2010 rispetto al 2009, particolare attenzione merita il trend di crescita re-gistrato per tutte le categorie professionali tra il 2008 e il 2009, ovvero nei periodi della crisi economica. In quel biennio, Pirelli ha continuato a investire in formazione e sviluppo del personale, con la ferma intenzione di gestire in modo responsabile la crescita delle proprie persone e contestualmente essere pronta dal punto di vista qualita-tivo ad affrontare la futura ripresa.

GIORNI MEDI DI FORMAZIONE PRO-CAPITE DIVISI PER CATEGORIA CONTRATTUALE

Media Pirelli

6,3

5,1 5,0

6,2

5,0 4,9

7,0

5,75,4

Operai Staff

2009 20082010

Tra le affiliate industriali che hanno incrementato in modo cospicuo la formazione della popolazione ope-raia nel 2010, spiccano la Turchia (+124%), anche a fronte dell’assunzione nel 2010 di più di 200 lavoratori a tempo determinato che hanno ricevuto la formazione necessaria all’inserimento lavorativo; il Sud America (+26%) e la Romania (+29%), alla luce di un aumento dei volumi produttivi cui è corrisposto un’incremento di organico.

92 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Anche in Spagna, dove a fine 2009 la sede industriale di Manresa è stata riconvertita in hub logistico, lo sforzo for-mativo si è mantenuto a livelli decisamente interessanti.In Italia, nel corso del 2010 si è svolta la parte più consi-stente del piano avviato nel 2009 per supportare il Change Management nel Polo Industriale di Settimo Torinese, con una media di 6.2 giornate pro capite di formazione per tutta la popolazione operaia.Nel triennio 2009-2011, l’intera area industriale Pirel-li di Settimo Torinese viene investita da un importante progetto di reindustrializzazione e innovazione tecnolo-gica, finalizzato alla creazione di un nuovo grande Polo tecnologico. Il programma di formazione e addestramen-to di tutti i dipendenti (operai e impiegati), sia su aspetti tecnico-professionali e sulle metodologie di qualità e miglio-ramento, sia sulla sicurezza sul lavoro, sia infine sui compor-tamenti in squadra orientati alla responsabilità, prevede en-tro il 2011 la realizzazione di 11 giornate di formazione medie pro capite per un totale di 1.250 dipendenti circa.

Il significativo aumento della formazione nel 2010 è spie-gato inoltre da una serie di importanti attività internazio-nali avviate per le popolazioni di staff, tra cui il Lea-ding Pirelli People (Leadership Programme). Nel 2010 l’Azienda ha infatti intrapreso un percorso di riflessione finalizzato ad aggiornare e rafforzare il proprio modello di leadership alla luce delle sfide del piano sta-tegico 2011-2013. Il nuovo modello è scaturito da un’at-tività di condivisione composta da diverse fasi. Quell’ini-ziale diagnostica è stata realizzata attraverso 60 interviste individuali a dirigenti del Gruppo provenienti da tutti paesi in cui Pirelli opera e appartenenti a tutte le funzioni aziendali. A queste interviste sono seguiti degli workshop di allineamento strategico con il senior management e un confronto con il top management. Ne è derivata la defini-zione del nuovo modello di leadership sulla cui base sono stati ridisegnati i percorsi di formazione in tutti i paesi, i sistemi di diagnosi e valutazione delle prestazioni e del potenziale, le griglie di valutazione per la selezione del personale proveniente dall’esterno.È stata realizzata una campagna di formazione per tutti i dirigenti del Gruppo (circa 300 provenienti da tutti i paesi) della durata di 3 giorni, che ha inclu-so una valutazione individuale delle proprie competenze di leadership sulla base del nuovo modello definito e at-traverso un questionario cosiddetto a 360°. Tra la fine del 2010 e il primo semestre 2011 verranno realiz-zate in tutti i paesi campagne di formazione presso il middle management locale omologhe a quella dei dirigenti (è previsto un coinvolgimento finale complessivo di 400 capi intermedi).

Molti altri sono stati i progetti internazionali dedicati alla condivisione di nuovi contenuti e strumenti all’interno di specifiche famiglie professionali, che hanno supportato la crescita dello staff dell’azienda. A questi temi si sono

aggiunte attività finalizzate ad aumentare la sensibilità verso la responsabilità sociale d’impresa.È il caso del Progetto Team for Kids, grazie al quale 21 manager Pirelli sono stati per 3 giorni in corsia portando a termine un intenso programma di restauro e ristruttu-razione a favore dei bambini fra gli 1 e i 10 anni ricoverati in regime residenziale o in day hospital. L’iniziativa, che rientra nel più ampio programma di cooperazione avviato nel 2008 fra il Gruppo e l’Ospedale di Slatina, esemplifica inoltre una nuova modalità formativa adottata da Pirelli. La metodologia CAP – Community Action Program-me - si fonda infatti sull’attribuzione di un’utilità sociale ai progetti di team building, con l’obiettivo di far cresce-re la leadership in modo più consapevole e integrato con i valori del Gruppo.

È proseguito nel 2010 anche il programma internazio-nale di Career Development, strutturato in momenti di sviluppo (Development Centres) e momenti formativi (seminari intitolati Understanding Business Complexity, Managing Growing Complexity). Il programma, che ha coinvolto 170 persone provenienti da tutti i paesi in cui Pirelli opera, è stato riprogettato in alcune parti affinché le competenze oggetto di diagnosi e sviluppo fossero al-lineate con il già citato modello di leadership e i relativi driver di comportamento richiesti.

Merita infine di essere citata la “Pirelli Quality Week”, una settimana di eventi volti a sensibilizzare tutti i dipendenti del Gruppo sull’importanza dell’impatto del lavoro di ciascuno sulla qualità del prodotto e del servizio offerti al cliente.

PRiNCiPALi AzioNi e STRuMeNTi A SuPPoRTo DeLLe ATTiViTà Di SViLiPPo

Performance Management

Il PMT - Performance Management Tool - è lo strumento online di gestione e valutazione della performance lancia-to a livello di Gruppo nel 2007 ed esteso gradualmente a tutto lo staff (dirigenti, quadri e impiegati) delle real-tà Pirelli. Nel 2010 il processo ha coinvolto oltre 5.600 dipendenti, circa mille persone in più rispetto al 2009, perché lo strumento online è stato esteso anche ai dipen-denti di realtà industriali importanti del Gruppo quali Cina e USA, nonchè a tutta la popolazione delle affiliate commerciali che fino all’anno prima lo conduceva tra-mite strumento cartaceo. Il PMT si dimostra strumento estremamente dinamico, in grado di riflettere e accoglie-re le novità valoriali e culturali promosse dall’Azienda, agevolandone l’apprendimento. Nel 2010, infatti, anche il Performance Management Tool, come già specificato per altri processi che supportano la formazione e lo sviluppo dei dipendenti, è stato allineato al progetto di Leader-ship e al relativo modello. In particolare la sezione delle

93Dimensione sociale

skills, dal 2010 include i nove driver del nuovo modello di leadership per tutti coloro che all’interno dell’Azienda ri-coprono ruoli di responsabilità e gestiscono altre persone. In coerenza con l’importanza assegnata ai comportamen-ti nel corso del progetto di leadership, inoltre, dal 2010 il processo di Performance Management prevede che ci sia evidenza della valutazione non solo dei risultati rag-giunti ma anche dei comportamenti adottati nel corso dell’anno. Questa novità, naturalmente, risponde anche all’obiettivo di dare sempre maggiore trasparenza ai pro-cessi di valutazione e confronto tra capo e collabora-tore. A tal fine, in concomitanza con l’inizio del processo PM del 2010, è stata creata all’interno dello strumento una nuova sezione intitolata Development Plan, per dare spazio alle riflessioni di capo e collaboratore in rela-zione a ipotesi di crescita e di sviluppo.

Competence Mapping

Nel 2010 all’interno della piattaforma del Performance Management si è creata una nuova sezione dedicata alla mappatura delle competenze.Il processo ha l’obiettivo di:1. fornire all’Azienda una fotografia completa e pun-

tuale della distribuzione delle competenze;2. fornire allAzienda suggerimenti per mettere a piano

specifiche campagne di formazione;3. rendere consapevole la persona delle attese

dell’Azienda nei suoi confronti;4. fornire al capo uno specchio delle aree di forza e di

miglioramento dei propri collaboratori.

Rispetto al passato, quando le campagne di mappatura delle competenze erano svolte attraverso strumenti carta-cei, la nuova versione on line del processo permette di ri-levare in modo preciso il presidio di specifiche competen-ze, in un’ottica di mobilità e polivalenza delle risorse.

Attività di Scounting & Gestione Talenti

Il principale processo di scouting dei talenti presenti nel Gruppo è legato al momento del Development Center, parte iniziale del già citato programma di Formazione in-ternazionale Career Development.

Nel corso del 2010 sono state intraprese varie iniziati-ve per motivare, coinvolgere e trattenere i talenti dell’azienda.Il primo passo è stato definire i criteri di identificazione dei talenti in azienda. In secondo luogo è stato chiesto al management di funzione, business unit e paese di elen-care i nominativi dei talenti e definire per ognuno di essi un piano di sviluppo. In concomitanza con l’apertura del Performance Management 2010, i talenti hanno discusso e condiviso un piano di sviluppo a medio termine.

L’obiettivo di questo processo consiste nel rendere chiaro e tra-sparente alla risorsa di valore il proprio percorso professionale.

Inoltre, per monitorare e rendere operativo il processo anche a livello internazionale, verranno organizzati, a partire dal 2011, dei comitati interfunzionali composti dal senior management.

Il bacino dei talenti verrà infine utilizzato come prima fonte per verificare la copertura delle posizioni aperte nei ruoli dirigenziali.

CoMuNiCAzioNe iNTeRNA: CoiNVoLGeRe PeR CoMuNiCARe

Il coinvolgimento dei dipendenti nelle scelte strategiche dell’Azienda è stato nel 2010 uno degli obiettivi primari del-la comunicazione interna di Pirelli, in linea di continuità con il programma di azioni intraprese nel 2009 e in risposta alla domanda di informazione sempre più manifesta da parte dei dipendenti stessi. Le iniziative realizzate nel 2010 in questa direzione si sono distinte per la capacità di coinvolgimento. Non solo informazione dunque ma anche interazione, ovvero possibilità di far dire la propria, secondo un nuovo modello di comunicazione interna che scalza definitiva-mente il vecchio schema top down e riconosce al dipen-dente un ruolo attivo nel dialogo con la stessa Azienda.

La partecipazione è di fatto un altro tra gli obiettivi pri-mari che la comunicazione interna Pirelli ha inteso per-seguire nel corso del 2010. Coinvolgimento e senso di appartenenza sono i temi che hanno sorretto gli eventi (ad es. Gli Open Day aziendali) e le scelte per dare voce alle storie, alle opinioni ma anche alle proposte e poter scrivere un racconto davvero di gruppo Un’opportunità che ciascun membro della comunità aziendale può co-gliere per contribuire alla consapevolezza collettiva del chi si è e del dove si sta andando.

A favore della partecipazione sono stati introdotti nuovi format di comunicazione - di volta in volta al servizio di specifiche campagne (performance management, opinion urvey, ecc.) o in occasione di appuntamenti istituzionali importanti (piano industriale 2011-2013, settimana del-la qualità ), in grado di coinvolgere l’interlocutore anche grazie a linguaggi multimediali al passo con la comuni-cazione attuale e con un taglio emotivo sempre più incentrato sul dipendente.

Sempre per stimolare partecipazione, coinvolgimento e senso di appartenenza, sono stati organizzati nel corso

94 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

dell’anno eventi per la comunità interna, come gli open day in diversi Paesi e, in Italia, alla Bicocca e a Figline Val-darno. Quest’ultimo, in particolare, ha coinciso con i 50 anni dalla nascita del primo stabilimento Steelcord Pirelli.“La Pirelli siamo noi” potrebbe essere lo slogan della comunicazione interna 2010, che ha scelto come pro-tagonisti le persone: ha dato visibilità alle loro esperienze, ai talenti, alle relazioni che costituiscono uno dei valori intangibili del patrimonio aziendale.

Nei paragrafi successivi, a titolo esemplificativo, alcune delle principali iniziative di comunicazione interna con cui nel 2010 si è inteso raggiungere gli obiettivi sopra descritti. Lo stile sempre più caldo, empatico, e la maggior produ-zione di materiale video contraddistinguono l’intero pro-gramma di attività, che nel corso del 2011 conoscerà una fase di ulteriore sviluppo attraverso progetti di crescen-te coinvolgimento e valorizzazione del dipendente.

iNTeRAzioNe SuLLe SCeLTe e i VALoRi STRATeGiCi DeLL’AzieNDA

Il Piano Industriale Pirelli – canale aperto sulla Intranet

Il 4 novembre, il top management Pirelli ha presentato a Milano il Piano Industriale per i prossimi tre anni con vision al 2015. Un evento di primaria importanza strate-gica per il futuro dell’Azienda, per il quale sulla Intranet di Gruppo, a livello mondiale, è stato aperto un canale diretto top management - dipendenti.Piano Industriale, manda le tue domande: con questo tito-lo esortativo, qualche giorno prima dell’evento, è stato annunciata in tutto il mondo la trasmissione degli inter-venti sulla Intranet stessa (in differita di pochi minuti) e soprattutto la possibilità di inviare, entro un termine prestabilito, le proprie domande al top management. Sono state numerose quelle giunte da diversi paesi alla ca-sella e-mail creata appositamente per l’iniziativa. A ciascu-na è stata inviata una risposta ad personam. Si prevede la ripetizione del format nel 2011, in occasione di eventi di interesse molto rilevante.

iL RiToRNo Di PiReLLi iN FoRMuLA 1

Un leitmotiv multimediale

Il 2010 è stato caratterizzato da una comunicazione in crescendo sul tema del ritorno di Pirelli in Formula 1. Un caso modello di sinergia fra i diversi strumenti della comunicazione interna (intranet, house organ, progetti) che si sono completati e rafforzati a vicenda nel trasferire aggiornamenti in luoghi diversi in tempi diversi.

Con l’inizio dei test ufficiali e di quelli privati, le azioni di comunicazione si sono susseguite a ritmo incalzan-te: video-interviste ai giovani ingegneri che fanno parte del team Formula 1 di Pirelli, riprese della “fabbrica dei campioni” - lo stabilimento turco di Izmit dove vengono prodotte le gomme da gara -, filmati dai vari circuiti del mondo, interviste ai responsabili del motorsport e della ricerca e sviluppo del Gruppo, ai piloti. Anche i dipen-denti hanno prodotto i loro contenuti, postando sulla in-tranet un numero altissimo di commenti.La Formula 1 rappresenta per l’Azienda una leva strategica per i prossimi tre anni. Per questo ha dominato (e domine-rà) i canali di comunicazione con i dipendenti - intranet e house organ di tutto il mondo - con contenuti e format di-versificati, che per la varietà della loro stessa natura si presta-no a centrare tutti gli obiettivi della comunicazione interna.

‘LA CoMuNiCAzioNe iNTeRNA SiAMo Noi’

What’s my name – Diamo un nome alla Intranet

La campagna di comunicazione a coinvolgimento mondia-le per dare un nome alla intranet ha inteso far percepire la stessa come un “luogo” sempre più familiare e accogliente. L’iniziativa è stata concepita come una sorta di concorso a cui tutti i dipendenti erano invitati a mandare un’idea di nome e a votare il proprio preferito, anche dal punto di vista grafico. La partecipazione è stata alta: oltre trecento le pro-poste giunte in redazione, alcune delle quali già rese grafi-camente con le caratteristiche di un logo, a testimonianza di un coinvolgimento molto sentito e altrettanto creativo.Con un nome scelto quasi all’unanimità (P.net) e un logo votato, la intranet si avvia a una nuova stagione di infor-mazione, comunicazione, collaborazione.

Le SToRie AzieNDALi: uN PATRiMoNio DA CoNDiViDeRe

Il desktop dei pc racconta fatti e notizie dal mondo

Il desktop dei pc di tutti i dipendenti Pirelli del mondo si fa teatro, accoglie parole e immagini per raccontare i grandi eventi: i 100 anni di Pirelli Argentina, il lancio del nuovo Calendario, il ritorno del Gruppo in Formula 1. Per i fatti che scandiscono la vita dell’Azienda è stata in-trodotta una nuova forma di comunicazione – sintetica, immediata, universale – che raggiunge contemporanea-mente tutti, così rafforzando la percezione di far parte di un’unica comunità internazionale, costruita anche sulla condivisione di momenti e linguaggi.

uNA SeTTiMANA PeR LA QuALiTà

La qualità, un impegno strategico del Gruppo per cui coinvolgimento e contributo di tutti rappresentano un re-

95Dimensione sociale

quisito fondamentale. Per questo, dall’8 al 12 novembre, il mondo Pirelli si è dedicato alla qualità. Una settimana di eventi, di incontri negli stabilimenti, di visite presso i clienti e i fornitori, di giornate in aula per illustrare i pro-getti di qualità e miglioramento, showroom per presen-tare le nuove linee di prodotto negli impianti produttivi. Un programma che ha coinvolto migliaia di persone, dal Sudamerica alla Cina, dall’Italia all’Egitto, dal Nord Eu-ropa fino agli Stati Uniti.

Il progetto è stato fortemente voluto per sensibilizzare tut-to il mondo Pirelli sull’obiettivo di offrire al cliente pro-dotti e servizi in linea con le sue esigenze; quindi, maggiore efficienza e attenzione anche in termini di trasparenza, di sicurezza, di rispetto per l’ambiente. Una qualità a 360°.

La settimana dedicata alla qualità si è conclusa con una web-based conference, introdotta da un videomessaggio dell’amministratore delegato Pirelli Tyre Francesco Gori, che ha coinvolto in diretta 12 paesi. Ogni nazione ha mes-so a punto un calendario di iniziative rivolto ai dipendenti. In Italia, ad esempio, sono state organizzate visite ai vari stabilimenti (Bollate, Settimo, Figline e Milano Bicoc-ca;), è stato inoltre possibile provare l’ebbrezza della pista di collaudo a Vizzola Ticino con gli esperti collaudatori Pirelli, mentre ogni stabilimento ha programmato delle visite presso clienti e fornitori.

iNiziATiVe A FAVoRe DeLLA CoMuNiTà iNTeRNA

Il Gruppo da tempo intraprende a favore dei propri di-pendenti una serie di iniziative in diversi ambiti, dall’assi-stenza sanitaria alle convenzioni con vari enti, dalle attivi-tà sociali e relative al tempo libero, agli aiuti alle famiglie ed ai figli.Le iniziative dell’Azienda a favore della Comunità Inter-na da sempre differiscono da paese a paese e rispondono alle necessità tipiche dei diversi contesti sociali in cui le affiliate operano. Esse sono rivolte a tutti i dipendenti, a prescindere dal fatto che siano assunti a tempo indeter-minato, determinato o part time.

Una specifica survey del 2010 ha messo in evidenza che i servizi a favore della Comunità nterna, in ambito sia lavo-rativo/professionale che privato/familiare, possono essere sintetizzati in quattro filoni generali di intervento:

— l’assistenza sanitaria; — la famiglia; — il tempo libero; — l’ambito lavorativo (facility, formazione, celebrazioni

collettive).

Pur non esistendo una policy standardizzata e comune per tutti i paesi, nel 2010 sono state emesse da Risorse Uma-ne e Organizzazione alcune linee guida rivolte alle affi-liate del Gruppo: l’obiettivo era concentrare l’attenzione dei servizi offerti sul concetto allargato di welfare per le persone e le famiglie, includendo quindi l’aspetto della cultura (biblioteche, biglietti per spettacoli, convenzioni con librerie) e il supporto operativo (borse di studio per i figli, rimborsi di alcune spese per libri o tasse scolastiche).

Tra le nuove iniziative del 2010, meritano menzione Pirelli plus e Nasce una mamma realizzate per l’area milanese della Bicocca. “Pirelli plus” raccoglie i numerosi servizi a disposizione dei dipendenti Bicocca, inclusi quelli legati alla salute presso l’Ambulatorio Polispecialistico, esempio di assi-stenza sanitaria aziendale attivo da più di ottant’anni e dal 2010 con una nuova sede. “Nasce una mamma” si rivolge alle future madri e ai padri dando una serie di importanti informazioni sia dal punto di vista amministrativo (leggi e regolamenti specifici in materia, modulistica da presen-tare) che in riferimento ai benefici che l’Azienda mette a disposizione delle famiglie (modalità di rientro al lavoro per il genitore, asili nidi convenzionati, incontri delle neo mamme con uno psicologo del lavoro).

Per quanto riguarda le celebrazioni con i dipendenti, i loro amici e le famiglie, come di consueto sono stati orga-nizzati Open Day in diversi siti aziendali.Nel 2010 sono da ricordare quelli collegati a tre impor-tanti anniversari di stabilimenti: i 100 anni della fabbrica di Merlo in Argentina, i 50 dello stabilimento steelcord di Figline Valdarno e i 50 anni della presenza in Turchia.

In termini di assistenza sanitaria, Pirelli da sempre ospita all’interno delle proprie unità produttive delle in-fermerie che offrono a tutti i dipendenti,durante l’orario di lavoro, sanitari e medici specialistici. In queste strutture si effettuano attività di primo soccorso, di consulenza per problemi di salute extra-lavorativi e di sorveglianza sanita-ria per i lavoratori eventualmente esposti a rischi specifici.A titolo di esempio, le prestazioni complessive fornite dal-le infermerie delle unità brasiliane nel corso del 2010 sono state circa 80 mila, con una popolazione residente di circa 10.600 dipendenti.

Alle infermerie si appoggiano anche le campagne di pro-mozione alla salute che vengono sviluppate secondo pro-grammi locali, così come quelle di prevenzione. Anche nel 2010 Pirelli ha offerto a tutti i propri lavoratori l’opportuni-tà di effettuare gratuitamente la vaccinazione antinfluenza-le stagionale. Sono inoltre da segnalare le settimane della salute che in particolare in Sud America offrono a tutti i dipendenti attività di prevenzione e di educazione sanitaria.

96 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Le ReLAzioNi iNDuSTRiALi

La politica di relazioni industriali adottata dal Gruppo si fonda sul rispetto del dialogo costruttivo, della correttezza e dei ruoli. Garantire e rispettare il libero svolgimento del-le attività sindacali è uno dei valori cardine su cui Pirelli fonda il proprio sistema di gestione delle risorse umane.

I rapporti e le negoziazioni con il sindacato sono gestiti localmente da ogni affiliata, sempre nel rispetto delle leg-gi, dei contratti collettivi nazionali e/o aziendali, di usi e prassi vigenti in ciascun Paese. A tale livello si affianca il ruolo svolto dalle funzioni centrali, che coordinano le at-tività e garantiscono che i principi sopra menzionati siano osservati in tutto il Gruppo.

Nel corso del 2010,tale attività ha raggiunto importanti risultati negoziali tra cui la sottoscrizione del contratto collettivo di lavoro relativo al nuovo stabilimento in fase di realizzazione presso il sito di Guanajuato in Messico che occuperà, alla data di avvio delle attività prevista per marzo 2012, circa 1.200 dipendenti. Si segnalano inoltre i rinnovi dei contratti collettivi in diversi stabilimenti del Gruppo come avvenuto in Brasile, Argentina, Gran Bre-tagna, Germania, Romania e Turchia.

A ciò va aggiunto l’importante ruolo svolto in Italia nelle attività di rinnovo del contratto collettivo nazionale del set-tore Gomma Plastica nonché la sottoscrizione di due rile-vanti accordi aziendali: il primo al nuovo Polo Industriale di Settimo Torinese, avente come oggetto l’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi delle due unità pro-duttive vettura e veicoli industriali, il secondo relativo alla revisione di alcuni compensi economici per il personale con qualifica operaia di Pirelli Tyre, area Bicocca.

Nel 2010 l’Azienda ha proseguito il processo di raziona-lizzazione organizzativa e produttiva volta al contenimento dei costi, iniziato nel secondo semestre del 2008 e mirato a ridurre gli effetti negativi della crisi economica globale.

Più in particolare, sono proseguite le misure di messa in efficienza già avviate nel 2009 in Germania e in Italia.

Per quanto riguarda la Germania, sono stati completati i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale avviati nel novembre 2009 presso lo stabilimento pro-duttivo steelcord di Merzig; è stato sottoscritto con le rappresentanze sindacali un accordo con cui sono state convenute le modalità adatte a gestire nel modo meno traumatico i circa 150 esuberi causati della chiusura dei reparti di Corderia e Trafila Sottile. In Italia, l’Azienda ha proseguito il processo di ristruttura-zione e riorganizzazione avviato nel 2009 presso il nuovo sito tecnologico-produttivo del Polo industriale di Setti-

mo. Sono state avviate nel corso del 2010 due distinte pro-cedure di riduzione del personale presso le due unità pro-duttive di Settimo Torinese, che hanno consentito, insieme ad altri strumenti di gestione, l’uscita di più di 90 persone . Ancora in Italia, nel mese di aprile 2010, è stata avviata un’ulteriore procedura di riduzione del personale che ha coinvolto l’unità produttiva steelcord di Figline Valdarno.Per quest’ultima realtà, nell’ambito dello specifico ac-cordo raggiunto con le organizzazioni sindacali, si sono convenute le modalità di gestione che fossero il meno traumatiche possibile per 35 esuberi, di cui 14 sono già stati collocati in mobilità su base volontaria, mentre la gestione dei restanti proseguirà nel corso del 2011.

Nel rispetto delle normative di legge e/o contrattuali loca-li, le citate azioni di razionalizzazione organizzativa e pro-duttiva volte al contenimento dei costi sono state attuate da Pirelli con preventiva e/o tempestiva informazione alle organizzazioni sindacali e/o rappresentative dei lavoratori a livello di paese o sito.

In linea con l’approccio sostenibile dell’Azienda, a fronte dei processi di ristrutturazione sono state adottate poli-tiche di ricollocazione professionale mediante accordi quadro con società di primaria importanza aventi come oggetto piani di outplacement.

Nell’ambito dell’annunciata strategia di focalizzazione verso il core business Tyre, nel corso del 2010 sono sta-teperfezionate le separazioni dal Gruppo sia delle società di Prelios S.p.A. (già Pirelli & C Real Estate S.p.A.) ope-rante nel settore immobiliare, che di Pirelli Broadband Solutions SpA., attiva nel settore delle tecnologie per le telecomunicazioni e i media. L’Azienda ha proceduto a informare i propri interlocutori sindacali in merito alle operazioni societarie e agli even-tuali impatti delle medesime sui lavoratori coinvolti, an-che in assenza di specifici obblighi normativo/procedurali.

Sempre nell’ottica della focalizzazione sul core business, quale fase successiva e coerente della suddetta separazio-ne dal Gruppo delle attività di Prelios S.p.A., negli ultimi mesi del 2010 sono state avviate le procedure di informa-zione e consultazione con le Organizzazioni indacali/RSU, previste per legge (art. 47 L.. 428/90), in relazione a tre di-stinti trasferimenti di rami d’azienda da società del Grup-po (Centro servizi Amministrativi S.r.l. e Pirelli Sistemi Informativi S.r.l.) verso società del Gruppo Prelios per un numero complessivo di 42 lavoratori coinvolti, il cui rapporto di lavoro è stato trasferito in capo a società del Gruppo Prelios senza soluzione di continuità e nel rispetto delle normative vigenti.Le tre suddette procedure si sono tutte concluse positivamente con la sottoscrizione dei re-lativi verbali di esperita procedura con le OO.SS./RSU.

97Dimensione sociale

iL CoMiTATo AzieNDALe euRoPeo (CAe)

Il Comitato Aziendale Europeo (CAE) Pirelli, costituito nel 1998, si riunisce in sede ordinaria una volta all’anno a seguito della presentazione del Bilancio di Gruppo, per essere informato sull’andamento economico, sulle previ-sioni economico finanziarie, sugli investimenti realizzati e programmati, sui progressi della ricerca, ecc.L’accordo istitutivo del CAE prevede la possibilità di realizza-re ulteriori incontri in sede straordinaria, per adempiere agli obblighi d’ informazione dei delegati alla luce di eventi di por-tata transnazionale circa rilevanti cambiamenti degli assetti societari: apertura, ristrutturazione o chiusura di sedi, impor-tanti e diffuse innovazioni nell’organizzazione del lavoro.I delegati CAE sono dotati degli strumenti informatici necessari allo svolgimento della propria funzione, nonché del collegamento alla intranet aziendale utile ai fini della diffusione in tempo reale dei comunicati stampa ufficiali.In sede di incontro annuale con la Direzione Relazioni Indu-striali, i membri del CAE sono stati informati sull’andamen-to economico annuale di Gruppo e sul contenuto del Piano Industriale triennale 2011-2013 presentato a novembre.A seguito dell’uscita dal Gruppo di Pirelli Real Estate, il Comitato è attualmente costituito da 13 membri prove-nienti dalle sedi dei Paesi aventi diritto di rappresentanza nel Comitato medesimo, ovvero Italia, Germania, Spa-gna, Francia, Romania e Gran Bretagna.

iL RiSPeTTo DeLLe PReSCRizioNi LeGiSLATiVo-CoNTRATTuALi iN TeMA Di LAVoRo STRAoRDiNARio, RiPoSi, DiVieTo Di LAVoRo MiNoRiLe e oBBLiGATo

La politica del Gruppo è da sempre caratterizzata dal ri-spetto delle prescrizioni legislative e/o contrattuali in ma-teria di orario di lavoro, ricorso al lavoro straordinario e diritto alle giornate periodiche di riposo.Questi argomenti sono sovente materia di intese a livello sindacale, nel rispetto delle peculiarità normative di cia-scun paese. La fruizione della totalità dei giorni di ferie, quale diritto di ogni lavoratore, non subisce alcuna re-strizione. Il periodo viene generalmente concordato fra dipendente e Azienda.Del pari e come anche dichiarato nella “Politica di Re-ponsabilità Sociale”, Pirelli non ricorre a forme di lavoro minorile, nè a tipologie di lavoro forzato o obbligato.Anche in conformità alle prescrizioni dello Standard in-ternazionale SA8000®, adottato sin dal 2004 come stru-mento di riferimento per la gestione della responsabilità sociale presso le proprie affiliate, è costante il monitorag-gio dei diritti del lavoro sopra descritti, sia in virtù del coordinamento tra il centro e le affiliate, sia tramite audit commissionati a parte terza. Di ciò si è detto più specifi-camente nel capitolo primo del presente Rapporto, para-grafo Sistema di governo dei Rischi.

CoNTeNzioSo DeL LAVoRo e PReViDeNziALe

Nel corso del 2010, come in passato, il contenzioso lavo-ristico e previdenziale è stato contenuto grazie al man-tenimento di un trend di bassa conflittualità, sostanzial-mente in linea con l’anno precedente.Permane una condizione di contenzioso elevato in Brasile, tale da costituire, come negli anni scorsi, circa il 90 per cento delle cause oggi in atto nell’intero Gruppo. Continua a trattarsi di un fenomeno tradizionalmente molto diffuso nel Paese a causa della cultura giuridica locale; in quanto tale, non riguarda solo Pirelli ma anche le altre multinazio-nali operanti nel territorio. In genere, le cause lavoristiche si instaurano al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e vertono perlopiù su aspetti di interpretazione normativa e contrattuale controversi ormai da anni.È rilevante l’impegno dell’Azienda al fine sia di prevenire tali conflitti - per quanto possibile alla luce dell’elemento culturale citato - che alla loro risoluzione, anche attraver-so procedure di conciliazione.

GLi iNDiCi Di SiNDACALizzAzioNe e Le AGiTAzioNi SiNDACALi

È impossibile valutare con precisione il tasso di sindaca-lizzazione del Gruppo, in quanto non in tutti i Paesi in cui Pirelli è presente (oltre 160 paesi in quattro continenti) tale informazione è rilevabile. In ogni caso, si stima che circa la metà dei dipendenti Pirelli sia iscritta a un sin-dacato. La percentuale di lavoratori coperti da contrat-to collettivo nel 2010 non subisce variazioni significative rispetto agli anni precedenti e si attesta al 78%: un dato riconducibile perlopiù alle differenze storiche, normative e culturali dei diversi contesti nazionali. La conflittualità complessiva registrata nel 2010 è sta-ta piuttosto contenuta e in linea con quella rilevata nel 2009. Le agitazioni verificatesi nel corso dell’anno hanno riguardato soprattutto l’Italia e sono state incentrate su aspetti prettamente gestionali e/o di organizzazione del lavoro nonché su azioni di sostegno a tematiche di rile-vanza politico /sindacale a carattere nazionale.

PiANi PeNSioNe iNTeGRATiVi e PiANi SANiTARi iNTeGRATiVi

Nel corso del 2010, nel rispetto delle linee guida adottate negli anni precedenti dal Gruppo che prevedono l’abban-dono di fondi a beneficio definito in favore di fondi a con-tribuzione definita, Nel Regno Unito è stato esteso a tutti i lavoratori - a far data dal 1 aprile 2010, a seguito di spe-cifici accordi tra l’Azienda e i rappresentanti dei membri del Fondo - il fondo a contribuzione definita. In tal modo è stato superato il precedente sistema, che riservava tale contribuzione solo a lavoratori assunti da una certa data.Fondi a beneficio definito si trovano in UK (il fondo è

98 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

stato chiuso per tutti i dipendenti attivi a far data dal 1 aprile 2010), in USA (fondo chiuso alcuni anni fa per i dipendenti attivi a favore dell’introduzione di uno schema a contribuzione definita che, da allora, copre solo i pensio-nati ma non è legato alla crescita salariale) e in Germania (piano chiuso ai nuovi assunti a partire dal 1982). Altri fondi a beneficio definito, le cui passività non sono di am-montare particolarmente significativo, esistono in Olanda.Il Gruppo, inoltre, mantiene presso le affiliate i diversi piani sanitari integrativi previsti dall’Azienda in relazione alle necessità locali. Questi si differenziano da paese a pa-ese per livelli di destinazione e forme di copertura offerte. I piani sono gestiti da assicurazioni o fondi appositamen-te creati, cui l’Azienda partecipa versando una quota fis-sa come avviene in Italia, o un premio assicurativo come accade in Brasile e in USA.Per la valutazione economico-patrimoniale dei sopracitati benefici si rinvia alle note 23 (Fondi del personale) e 31 (Costi per il Personale) del Bilancio consolidato di Pirelli & C S.p.A. al 31 dicembre 2010.

SALuTe, SiCuRezzA e iGieNe NeL LAVoRo

“Il Gruppo Pirelli tutela la salute, la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro, sia attraverso sistemi di gestione in continuo miglioramento ed evoluzione, sia attraverso la promozione di una cultura della sicurezza e della salute basata sulla logica della prevenzione e sull’esigenza di gestire con efficacia i rischi professionali”. (Codice Etico – Risorse Umane).

“Il Gruppo Pirelli persegue e sostiene il rispetto dei diritti dell’uomo internazionalmente affermati e considera la prote-zione dell’integrità, della salute e del benessere dei propri di-pendenti oltreché dell’ambiente quali elementi primari e fon-damentali nell’esercizio e nello sviluppo delle proprie attività.…(omissis)…Il Gruppo Pirelli si impegna a:

— governare le proprie attività in tema di salute, sicurezza sul lavoro, ambiente e responsabilità sociale in conformità con gli standard internazionali più qualificati;

— comunicare e diffondere le informazioni riguardo a salu-te, sicurezza sul lavoro, ambiente e responsabilità sociale agli “stakeholders” interni ed esterni, dialogando con gli stessi e collaborando attivamente a livello nazionale ed internazionale con gli organismi accademici, istituzionali e con le comunità;

— promuovere l’uso delle tecnologie più avanzate per ottene-re l’eccellenza nella tutela della salute dei lavoratori, nella sicurezza sul lavoro e nella protezione dell’ambiente”.

(Politica “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e Diritti nel Lavoro, Ambiente”)

“Il Gruppo Pirelli considera la tutela dell’integrità, della salu-te e del benessere dei propri dipendenti come uno degli elementi generali e basilari nella definizione delle proprie strategie ed obiettivi al fine di acquisire una sempre maggiore competitivi-tà sul mercato mondiale, sostenibile nel tempo”. (“Politica Qualità”)

L’approccio gestionale di Salute, Sicurezza ed Igiene del Lavoro si informa ai principi e agli impegni espressi nei sopracitati documenti della Sostenibilità, trattati nel ca-pitolo introduttivo del presente rapporto e i cui testi in-tegrali, oltre a essere comunicati a tutti i lavoratori del Gruppo nelle rispettive lingue, sono pubblicati nella se-zione Sostenibilità di www.pirelli.com.

iL SiSTeMA Di GeSTioNe DeLLA SiCuRezzA

In Pirelli Tyre Spa (che comprende anche gli stabilimenti per la produzione di cordicella metallica) è già stato in-trodotto da tempo un sistema di gestione della sicurez-za strutturato e certificato secondo lo standard OHSAS 18001:2007. A fine 2010 gli stabilimenti produttivi del settore Tyre certificati secondo tale standard sono 19 su un totale di 21 attualmente esistenti.Nel corso del 2011 è in programma la certificazione di un ulteriore sito produttivo Tyre operante in Venezuela, oltre a quella dello stabilimento Eco Technology ope-rante in Romania.

Il Sistema di gestione della sicurezza, introdotto nelle unità produttive Pirelli Tyre, è stato sviluppato sulla base di linee guida e procedure elaborate a livello centrale. Ciò ha consentito di adottare un “linguaggio comune” all’interno del Gruppo in termini di individuazione de-gli elementi chiave per la gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre che a un modo di operare unitario e condiviso.A partire dal 2011, pur essendo gli attuali sistemi di ge-stione già perfettamente in linea con lo standard OHSAS 18001, tutti i certificati di conformità verranno emessi sotto accreditamento internazionale SAS (ente di accreditamen-to svizzero che valuta e accredita gli organismi di valutazio-ne della conformità - laboratori, organismi d’ispezione e di certificazione - in base alle norme internazionali).

SiCuRezzA SuL LAVoRo: PRiMA Di TuTTo è uNA CuLTuRA

Si è proseguito con il progetto Eccellenza in sicurezza (avviato nel 2009) che si prefigge di introdurre la metodo-logia DuPont (best in class da decenni) nelle nostre unità produttive partendo dal nuovo Polo di Settimo Torinese.

Il metodo DuPont si caratterizza, sinteticamente, dall’enfatizzazione della Sicurezza come:

99Dimensione sociale

— un fattore strategico che trascende la sola dimen-sione aziendale per coinvolgere la sfera personale, familiare e sociale;

— una leva di motivazione e di coinvolgimento nella gestione aziendale che richiede sforzi per mantenere alta l’attenzione necessaria a ottenere i risultati;

— una cultura che sviluppi strumenti e coinvolgimen-to per garantire la sicurezza propria e altrui.

Nell’arco del 2010 il progetto Eccellenza in Sicurezza nel Nuovo Polo ha sviluppato diversi “pilastri” fra cui:

— integrazione dei concetti di Health and Safety nella vision del sito;

— sviluppo di indicatori di performance con particolare focus sui Leading KPIs, ovvero indicatori delle atti-vità che vengono svolte per prevenire gli infortuni e coinvolgere la popolazione;

— training e coaching di tutti i manager, supervisor e operai sui concetti DuPont;

— applicazione dei Dialoghi di sicurezza e delle Riunio-ni informative “10minuti”;

— individuazione e training dei Champions di sicurezza tra la popolazione operaia;

— sviluppo nel 2011 di altri “pillar”, tra cui la gestio-ne dei contractors e le Riunioni di coinvolgimento “30minuti”.

A valle della conclusione del progetto, prevista nel 2011, verrà effettuato un re-assessment da parte di DuPont per valutare i progressi della cultura di sicurezza, che ver-ranno misurati con la Curva di Bradley.

Durante il 2010 il Progetto è stato avviato anche in Sud America. In particolare, con l’intervento diretto di Du-Pont, è stato eseguito l’assessment dei cinque siti produt-tivi brasiliani.Le visite in tali poli hanno visto il coinvolgimento esteso della popolazione aziendale, (con l’impiego anche di que-stionari e dialoghi su circa il 20% dei dipendenti) e hanno fornito indicazioni su alcuni Quick-Wins e su opportunità di miglioramento. L’output dell’assessment è stato condi-viso con il Top Management del Sud America ed è stato quindi definito un piano di azioni dettagliato che verrà implementato nel biennio 2011-2012.

I principi e le linee guida di “Eccellenza in sicurezza” sono già oggetto di diffusione presso altre unità operative.

L’impegno del Gruppo sul tema della Salute e Sicurezza vede la partecipazione anche delle Relazioni Industria-li attraverso l’attivazione, in molte delle realtà in cui è presente Pirelli e in funzione delle legislazioni vigenti nei diversi paesi, di forme di coinvolgimento del sindaca-to. In particolare in parecchi stabilimenti sono presenti comitati misti azienda - rappresentanti sindacali nei quali vengono periodicamente monitorati e affrontati,

con il supporto degli specialisti, i temi correnti e i piani/programmi di sensibilizzazione ed intervento.Tra le varie inziative intraprese, lo stesso progetto Eccel-lenza in Sicurezza, in qualità di piano di formazione per la prevenzione degli infortuni particolarmente innovativo, è stato oggetto di un accordo con i sindacati del Polo di To-rino per il suo finanziamento, traducendosi nell’erogazione di 8 ore di aula e due di pratica per ogni addetto nel 2010.

Nel corso del 2010 sono state consolidate le iniziative fi-nalizzate al cambiamento della cultura interna, tra cui la newsletter mensile Safety Bulletin e la periodica pub-blicazione di eventi significativi attraverso i tradizionali canali di comunicazione interna.

Come nel 2009, anche nel 2010 Pirelli prosegue la part-nership con l’Agenzia Europea per la Salute e Si-curezza nei luoghi di lavoro (EU-OSHA). L’Agenzia affronta ogni due anni una problematica diversa. Per il biennio 2010 e 2011 il tema è La Manutenzione Si-cura. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone del Gruppo sull’importanza della manutenzione nei luoghi di lavoro e sui rischi che essa comporta se non viene ese-guita correttamente. La campagna è stata lanciata in via ufficiale il 28 aprile 2010, Giornata mondiale della sicurez-za e della salute sul lavoro.

L’impegno di Pirelli sul tema della sicurezza nella manu-tenzione è stato affrontato durante il meeting mondiale HSE, tenutosi in Turchia, a cui ha partecipato anche un membro dell’Agenzia Europea.

Per il 2011 si sta procedendo alla definizione delle temati-che da affrontare nella prima Settimana HSE Pirelli che si terrà in contemporanea in tutti i siti produttivi mondiali.

In diversi siti produttivi si sono tenute attività di coin-volgimento del personale di manutenzione e sono state organizzate specifiche giornate di formazione.

iL “PiReLLi hSe CAMPuS” e LA CoNDiViSioNe DeLLe BeST PRACTiCeS

Tra le varie iniziative di formazione sul tema della salute e sicurezza, anche nel 2010 il Pirelli HSE Campus - lan-ciato nel 2009 - ha riscosso particolare successo. La for-mazione connessa è stata incrementata rispetto al 2009 e ha visto il coinvolgimento di circa 160 persone presso gli stabilimenti in Turchia, Egitto, Romania, Sud Ame-rica e Cina per un totale di circa 4000 ore in aula.Le verifiche effettuate alla fine di ogni modulo hanno confermato la validità e il gradimento dell’iniziativa. Dal 2010, al termine di ogni modulo formativo, viene inoltre consegnata la bandiera simbolo del nostro obiettivo: “TARGET ZERO INJURIES”.

100 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

Come più sopra anticipato, per il 2010-2011 Pirelli è partner ufficiale della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicu-ri” dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (EU-OSHA), lanciata il 28 aprile 2010 dal com-missario europeo per il Lavoro, le Politiche Sociali e l’Integra-zione László Andor. La campagna ha per oggetto la “Manu-tenzione sicura”. Obiettivo: ridurre il numero di incidenti sul luogo di lavoro legati alle pratiche di manutenzione.

Per Pirelli si tratta della seconda partnership con EU-OSHA, dopo quella dello scorso anno centrata sulla “Valutazione del rischio”, che si proponeva di pro-muovere un approccio partecipativo alla valutazione dei rischi, basato sulla consultazione e la partecipazione di tutti i presenti sul luogo di lavoro.

Fra le attività promosse dal Gruppo, il meeting interna-zionale HSE Pirelli 2010, tenutosi a Istanbul e negli stabili-menti Tyre e SteelCord di Izmit, dal 9 al 12 novembre 2010.In un contesto di condivisione di metodologie e best practi-ces, momenti in aula e workshop negli stabilimenti,l’incontro ha visto la partecipazione di Heike Klempa, responsabile della comunicazione dell’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, che ha presentato valori e obiettivi della campagna “Manutenzione sicura”.

Il meeting mondiale HSE, giunto alla terza edizione, ha avuto anche lo scopo di condividere le migliori pratiche ap-plicate nei vari siti mondiali. Si sono affrontati sia approfon-dimenti teorici sia applicazioni pratiche nei siti produttivi.

iL MoNiToRAGGio DeLLe PeRFoRMANCeS e LA CoNDiViSioNe DeLLe eSPeRieNze

In parallelo alla definizione di specifiche linee guida e procedure per la realizzazione e l’implementazione dei si-stemi di gestione, è operante il sistema web-based Health, Safety and Environment Data Management (HSE DM). Elaborato e gestito a livello centrale dalla Direzione He-alth, Safety and Environment, consente di monitorare le performance HSE di ogni sito produttivo del settore Tyre e di predisporre molteplici tipologie di reportistica di vol-ta in volta necessarie a fini gestionali e operativi.In particolare, nel sistema HSE-DM vengono raccolte tutte le informazioni relative agli infortuni accaduti nelle fabbriche (analisi dell’incidente, misure correttive adotta-te, ecc.). In caso di significatività della dinamica del caso, tutti gli insediamenti vengono non solo resi partecipi del-le informazioni ma anche sollecitati a condurre un’analisi interna di verifica circa la sussistenza di condizioni ana-loghe a quelle che hanno causato l’infortunio, nonché a definire eventuali azioni correttive.Mediante tale sistema informativo si provvede quindi alla raccolta delle soluzioni adottate nei vari insediamenti e alla condivisione di quelle reputate migliori.

Le PeRFoRMANCeS

L’indice di frequenza (IF) degli infortuni (numerosi-tà degli stessi rapportata alle ore effettivamente lavorate) nel 2010 ha registrato a livello di Gruppo una riduzione del 13% rispetto al 2009.

L’Indice di Gravità (IG), a sua volta, ha registrato una riduzione del 29% rispetto al 2009.

A livello di business di particolare rilievo il trend relati-vo all’indice di frequenza per Pirelli Tyre industria-le, che ha registrato una riduzione del 14% rispetto al 2009 e del 27% se si considera il triennio 2008-2010.Per una migliore comprensione dei dati, va ricordato che nel calcolo dell’IG sono stati considerati come “persi” tutti i giorni di calendario (escluso quello dell’infortunio) intercorsi tra l’allontanamento dell’infortunato dal posto di lavoro e il rientro in fabbrica, ovvero gli effettivi giorni necessari alla completa riabilitazione.Nel calcolo degli indici sopra menzionati non sono compresi gli incidenti in itinere, cui si fa cenno separatamente in una tabella dedicata a seguire, e che nel 2010 confermano un trend positivo in diminuzione rispetto al 2008 del -22%.

Nelle tabelle seguenti si riportano le performances IF, IG e relative agli incidenti in itinere, suddivise per business. Nel calcolo degli indicatori si fa riferimento alle attività svolte da parte del personale dipendente, sia industriali che d’ufficio.Gli indicatori riferiti a frequenza e gravità relativi alle im-prese esterne non sono calcolabili.

Iindice di Frequenza

2010 2009 2008

PErIMEtro

Tyre (Totale: Industriale + Commerciale) 1,6 1,87 2,18

Altri business (Corporate + Eco tecnology + Ambiente + P Zero)

0,33 0,45 0,25

totALE PIrELLI (attività in funzionamento)

1,57 1,83 2,15

Risultato attività cessate (PBS+PRE*) 0,27 0,10 0,21totALE PIrELLI (attività in funzionamento + attività operative cessate)

1,53 1,76 2,06

(*) PBS+PRE = Pirelli Broadband Solutions+ Pirelli Real Estate, ora Prelios, cessate nel 2010

101Dimensione sociale

Indice di Gravità

2010 2009 2008

PErIMEtro

Tyre (Totale: Industriale + Commerciale) 0,38 0,54 0,46

Altri business (Corporate + Eco tecnology + Ambiente + P Zero)

0,12 0,13 0,01

totALE PIrELLI (attività in funzionamento)

0,37 0,53 0,45

Risultato attività cessate (PBS+PRE*) 0,06 0,02 0,02

totALE PIrELLI (attività in funzionamento + attività operative cessate)

0,36 0,51 0,43

Infortuni in itinere

2010 2009 2008PErIMEtroTyre (Totale: Industriale + Commerciale) 110 108 134

Altri business (Corporate + Eco tecnology + Ambiente + P Zero)

2 5 3

totALE PIrELLI (attività in funzionamento)

112 113 137

Risultato attività cessate (PBS+PRE*) 3 6 11

totALE PIrELLI (attività in funzionamento + attività operative cessate)

115 119 148

(*) PBS+PRE = Pirelli Broadband Solutions+ Pirelli Real Estate, ora Prelios, cessate nel 2010

i NoSTRi BeST PeRFoRMeR 2010

Nell’ambito industriale Pirelli Tyre, due siti produttivi hanno raggiunto l’obiettivo di Zero Infortuni: Cord Romania, MIRS Rome (USA).Tali risultati sono stati ottenuti grazie al commitment della Direzione e del proprio staff, all’engagment sui temi HSE di tutte le funzioni di fabbrica, alla formazione e sensi-bilizzazione costanti a tutti i livelli e, infine, alla ricerca delle cause ultime nell’analisi degli infortuni del Gruppo considerati come potenziali Near-Miss del proprio sito.

iNFoRTuNi MoRTALi

Anche nel corso del 2010 non si sono verificati infortu-ni mortali sul lavoro tra i dipendenti Pirelli nè fra quelli di ditte esterne operanti presso le unità operative del Gruppo.

MALATTie PRoFeSSioNALi

Come si può osservare nella tabella seguente, l’indice di frequenza (IF) delle malattie professionali mostra nel triennio un trend in diminuzione, fino ad attestarsi nel 2010 su un valore di 0,25 (-25%).

IF MaIttie professionali2010 2009 2008

PErIMEtro

Tyre (Totale: Industriale + Commerciale) 0,26 0,29 0,35

Altri business (Corporate + Eco tecnology + Ambiente + P Zero)

0,00 0,00 0,00

totALE PIrELLI (attività in funzionamento) 0,25 0,28 0,34Risultato attività cessate (PBS+PRE*) 0,00 0,00 0,00totALE PIrELLI (attività in funzionamento + attività operative cessate)

0,25 0,27 0,33

(*) PBS+PRE = Pirelli Broadband Solutions+ Pirelli Real Estate, ora Prelios, cessate nel 2010

iNVeSTiMeNTi PeR SALuTe e SiCuRezzA

Nel corso del 2010 gli investimenti per la salute e sicurez-za da parte di Pirelli Tyre hanno raggiunto l’ammontare totale di circa 11 milioni di Euro.

InVEStIMEntI PIrELLI tyrE

2010 11

2009 10

2008 11,3

Gli investimenti 2010 hanno avuto per oggetto diver-si miglioramenti introdotti su macchine e impianti nonché, più in generale, sull’ambiente di lavoro. con ciò si intende, ad esempio, l’ottimizzazione delle condi-zioni microclimatiche e di illuminazione, le modifiche del layout per miglioramenti ergonomici delle attività, gli in-terventi a tutela della salubrità delle infrastrutture, ecc..

RAGGiuNGiMeNTo DeGLi oBieTTiVi PeR iL 2010QuAntItAtIVI

2010Riduzione IF Pirelli Tyre industriale: -10% vs 2009

AMPIAMENTE RAGGIUNTO

2010Incremento di numero totale di ore dell’HSE Campus > 100 ore

AMPIAMENTE RAGGIUNTO

QuALItAtIVI

2010 Monitoraggio mensile ore di formazione RAGGIUNTO

2010Estensione attività HSE Campus agli stabilimenti Latam

RAGGIUNTO

2010Verifica del grado di applicazione dello standard di Gruppo relativo al Risk Assessment

IN CORSO

2010Investimenti mirati a risolvere le situa-zioni a maggior rischio

RAGGIUNTO

102 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

I nuoVI oBIEttIVI DI BrEVE E MEDIo PErIoDoQuAntItAtIVI

2011 - 2013

Riduzione IF Pirelli Tyre industriale: -40% circa rispetto al dato 2009

QuALItAtIVI

2011Organizzazione in tutti i siti mondiali della 1a HSE WEEK Pirelli

2011Definizione di un nuovo standard di gruppo per le attività di manutenzione

2011Certificazione OHSAS18001 dello Stabilimento Eco tech-nology a Bumbesti, in Romania

2011Certificazione OHSAS18001 dello Stabilimento di Guacara, in Venezuela

2011Focalizzazione “Safety Bulletin” sui leading indicators di sicurezza

2011 - 2012

Consolidamento nuovo strumento POWRA (point of work risk assessment) per le attività di manutenzione

2011 - 2012

Integrazione modulo HSE nel percorso di formazione Pro-cess Kaizen Engineer

2011 - 2012

Definizione di uno standard di gruppo per il Non-monetary Rewarding su HSE

CoMuNiTà eSTeRNA

ReLAzioNi CoN Le iSTiTuzioNi e Le AMMiNiSTRAzioNi PuBBLiChe“Il Gruppo Pirelli mantiene con le pubbliche autorità locali, na-zionali e sovranazionali relazioni ispirate alla piena e fattiva collaborazione, trasparenza, rispetto delle reciproche autonomie, degli obiettivi economici e dei valori contenuti nel Codice. Il Gruppo Pirelli intende contribuire al benessere economico e alla crescita delle comunità nelle quali si trova a operare attraverso l’erogazione di servizi efficienti e tecnologicamen-te avanzati. Il Gruppo Pirelli considera con favore e, se del caso, fornisce sostegno a iniziative sociali, culturali e educative orientate alla promozione della persona e al miglioramento del-le sue condizioni di vita. Il Gruppo Pirelli non eroga contributi, vantaggi o altre utilità ai partiti politici e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori, né a loro rappresentanti o candidati, fermo il rispetto della normativa eventualmente applicabile”.(Codice Etico – “Comunità esterna”)

L’ampia diffusione geografica degli interessi industriali ed economici del Gruppo Pirelli richiede un’estesa ar-ticolazione delle relazioni istituzionali che interessano la dimensione nazionale, comunitaria e internazionale. La creazione di stabili relazioni con le autorità istituzio-nali, sempre improntate alla massima trasparenza e colla-

borazione reciproca, rappresenta per Pirelli una condizio-ne naturale in tutti i paesi in cui opera.

L’obiettivo delle relazioni istituzionali del Gruppo è innan-zitutto rivolto alla diffusione di informazioni relative alla propria identità industriale. Investimenti, sviluppo di nuove tecnologie di processo e di prodotto, indici occupaziona-li ed elementi di sostenibilità ambientale e sociale sono al centro della nostra attività di relazione con gli interlocutori istituzionali, al fine di garantire una costante ed esatta com-prensione delle attività svolte e degli interessi rappresentati. Ogni valutazione relativa a tematiche aziendali con rilevanti impatti nell’ambiente politico-istituzionale, comprende un attento esame sulle implicazioni possibili anche attraverso un completo e trasparente engagement di tutti gli interlocu-tori istituzionali coinvolti nel processo decisionale pubblico.

Al fine di garantire un approccio congruente con le esi-genze del Gruppo, particolare attenzione viene posta nel-la fase di analisi, non solo di carattere normativo e ammi-nistrativo, ma anche rispetto alle evoluzioni governative delle molteplici aree in cui Pirelli è presente con i propri insediamenti industriali.

In Italia il Gruppo interagisce in un sistema di relazioni in cui sono coinvolti numerosi organismi istituzionali. In am-bito parlamentare effettua il monitoraggio di tutta la produ-zione legislativa d’interesse; concentra particolare attenzio-ne sulle attività delle principali Commissioni permanenti di Camera e Senato, intervenendo a supporto dell’attività informativa parlamentare precedente l’attività di drafting.In ambito governativo, Pirelli mantiene relazioni costanti con le strutture della Presidenza del Consiglio e dei Mi-nisteri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti, dell’Am-biente, del Lavoro e degli Affari Esteri.

I temi maggiormente approfonditi durante gli incontri con i Ministeri hanno riguardato i progetti di reindustria-lizzazione nel territorio nazionale, procedure idonee alla sicurezza stradale, temi occupazionali, e varie opportuni-tà di finanziamento per progetti di investimento, ricerca scientifica e tecnologica.

Il 16 giugno 2010, Pirelli e Autostrade per l’Italia han-no presentato a Roma, alla presenza di Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, “Safe&Go”, campagna estiva per la sicurezza stradale, progettata e re-alizzata dalle due aziende: rivolta a tutti gli automobilisti che transitavano sulla rete di Autostrade per l’Italia, ha previsto un check-up completo delle gomme nei punti di controllo Pirelli dislocati sulla rete.

Il Gruppo considera altresì fondamentale il rapporto con le istituzioni europee - quali la Commissione, il Consiglio e il Parlamento - nella definizione degli obiettivi generali

103Dimensione sociale

e delle politiche comunitarie. Il monitoraggio dell’attività legislativa e la partecipazione attiva al processo decisio-nale sui temi di maggior interesse (tra cui trasporti e svi-luppo sostenibile, politica commerciale, mobilità urbana, ambiente, politica industriale e ricerca) costituiscono un elemento di fondamentale importanza.

Il 2010 ha visto la partecipazione del vertice del Gruppo alle delegazioni ufficiali che hanno ricevuto i leader di Russia e Cina, oltre a una ricca attività di rapporti istituzionali con il Brasile, dove Pirelli è presente da più di 80 anni. In oc-casione della visita del presidente del Consiglio Silvio Ber-lusconi, a giugno 2010, è stato deciso di varare il Business Council Italo-Brasiliano, con la partecipazione di Pirelli.

Nel 2010 il Gruppo ha festeggiato due importanti anni-versari: i 50 anni di attività in Turchia e la pietra miliare dei 100 anni in Argentina. Sono state due occasioni anche per rafforzare le relazioni con queste due nazioni e le loro istituzioni. Per la Turchia, Nihat Ergun, ministro per l’In-dustria e il Commercio, e Egemen Bagis, ministro per gli Affari Europei, hanno partecipato agli eventi: la conferen-za stampa di inaugurazione della “fabbrica dei campioni” a Izmit, dove vengono prodotti tutti i pneumatici per la Formula 1 e le altre attività di Motorsport, e una cena di gala a Istanbul con gli importanti stakeholder di Pirelli in Turchia. In Argentina, il Presidente Cristina Fernández de Kirchner ha voluto essere madrina della cerimonia in onore di un secolo di lavoro e di commercio nel Paese, e dell’annuncio di nuovi investimenti per il prossimo futuro.

Le relazioni istituzionali sono state particolarmente in-tense in Russia e in Messico, in previsione di nuovi pro-getti industriali. Nel mese di novembre, grazie anche ai buoni legami istituzionali, sono stati annunciati sia l’av-vio della costruzione di un nuovo stabilimento in Mes-sico per la produzione di pneumatici di alta gamma per tutto il mercato Nafta, sia un’ampia joint venture a tre con Russian Technologies e Sibur Holding, mirata allo sviluppo di attività congiunte nel settore dei pneumatici, dello steel cord, nella fornitura e nella produzione ad alta tecnologia dei derivati della gomma sintetica in Russia. Per sottolineare l’importanza di quest’ultimo accordo, Pi-relli ha scelto la Russia come location per i lancio del Ca-lendario Pirelli 2011, firmato Karl Lagerfeld. L’evento, di risonanza mondiale, è stato partecipato da importanti esponenti delle istituzioni moscovite.

Nel mese di dicembre, infine, il Gruppo ha firmato un ac-cordo, insieme al ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, per ampliare e rinnovare fino al 2013 la coo-perazione sanitaria internazionale già avviata nel 2008 tra l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano e l’Ospedale di Slatina, in Romania, con l’obiettivo di supportare l’aggior-

namento professionale del personale medico e infermieri-stico romeno attraverso un piano di formazione coordinato dalla struttura milanese. L’iniziativa fa parte dell’impegno di Pirelli in iniziative sociali a sostegno delle comunità lo-cali in cui la società è presente con propri siti produttivi.

PRiNCiPALi iMPeGNi iNTeRNAzioNALi PeR LA SoSTeNiBiLiTà Seguono alcuni tra i principali impegni assunti dal Gruppo a livello mondiale. La lista non include numerose attività e accordi esistenti a livello locale presso le società affiliate.

LA PReSiDeNzA Di eTRMA – euRoPeAN TyRe AND RuBBeR MANuFACTuReRS ASSoCiATioN

Sotto la presidenza di Francesco Gori, amministratore delegato e direttore generale di Pirelli Tyre al secondo mandato triennale come presidente, ETRMA ha lavorato in modo assai intenso anche nel corso del 2010, a fronte di uno sviluppo normativo del settore senza precedenti in Europa per la messa a punto delle prescrizioni di attua-zione dei regolamenti stessi.

In particolar modo per l’attuazione delle seguenti iniziati-ve della Comissione Europea in ambito di tutela ambien-tale, sicurezza stradale e maggiore competitività:

— regolamento sulla sicurezza generale dei veicoli e dei pneumatici, in base al quale all’industria del settore è richiesto un impegno significativo in termini di ridu-zione della rumorosità dei pneumatici, un migliora-mento delle prestazioni sul bagnato e l’ottimizzazio-ne dell’impatto sul consumo di carburante;

— regolamento sull’efficienza energetica, che richiederà che la commercializzazione dei pneumatici avvenga informando l’utente del livello di efficienza energe-tica, tenuta sul bagnato e rumorosità del prodotto.

L’associazione, con il supporto istituzionale del Grup-po, è il partner principale delle istituzioni comunitarie per lo sviluppo delle prescrizioni di implementazione dei regolamenti, con l’obiettivo di armonizzarne l’adozione in tutti i paesi dell’Unione. In parallelo ETRMA stimola quegli stessi paesi a sviluppare politiche di monitoraggio della conformità dei pneumatici presenti nel mercato alle leggi comunitarie.

È inoltre parte attiva nella messa a punto della nuova strate-gia “Europa 2020”, volta a definire l’azione della Comunità in campo economico e sociale per il prossimo decennio.A tre anni dalla firma della Carta europea per la sicurezza stradale, che contiene un impegno a dimezzare entro il

104 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

2010 il numero delle vittime degli incidenti, prosegue il programma di attività ETRMA in tema di sensibilizzazio-ne alla sicurezza stradale e mobilità sostenibile.

Infine, l’associazione porta avanti con successo la promo-zione di pratiche sostenibili per la gestione dei pneumati-ci a fine vita, che ha consentito di raggiungere in Europa un tasso di recupero superiore al 95%.

wBCSD – woRLD BuSiNeSS CouNCiL FoR SuSTAiNABLe DeVeLoPMeNT

Anche nel 2010 è proseguita la partecipazione di Pirelli al WBCSD – World Business Council for Sustainable Development, associazione con sede a Ginevra che rag-gruppa circa 200 aziende - di livello internazionale e pre-senti in più di 30 paesi - che propongono un impegno vo-lontario a unire crescita economica e sviluppo sostenibile.In particolare Pirelli Tyre è parte attiva nel Tire Industry Project, lanciato nel 2005 per identificare, in ottica di sviluppo sostenibile, il potenziale impatto su salute e am-biente dei materiali associati alla produzione e all’uso di pneumatici. Il progetto si focalizza su materie prime e tyre debris e mira a sviluppare ulteriore conoscenza e formula-re un nuovo approccio industriale che consenta non solo di cogliere, ma anzitutto di anticipare le sfide dello svilup-po sostenibile. I membri del gruppo hanno inoltre pub-blicato un nuovo manuale sulla gestione dei pneumatici a fine vita, che raccoglie esempi di best practice da varie parti del mondo, per promuovere il recupero e il riutilizzo degli stessi come risorsa (materia prima secondaria) nei pae-si emergenti. Ciò consente di ridurre lo sfruttamento di materie prime e l’impatto ambientale che esso comporta.

LA PARTNeRShiP CoN L’AGeNziA euRoPeA PeR LA SALuTe e LA SiCuRezzA Nei LuoGhi Di LAVoRo (eu-oShA)

Nel 2010 Pirelli ha aderito all’iniziativa “Ambienti di lavoro sani e sicuri” dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (EU-OSHA). La campagna 2010-11, lan-ciata il 28 aprile 2010 dal commissario

europeo per il Lavoro, le Politiche Sociali e l’Integrazione László Andor, verte sul tema della “Manutenzione sicu-ra” e ha l’obiettivo di ridurre gli incidenti sul luogo di lavo-ro legati alle pratiche di manutenzione. La campagna prevede conferenze, seminari, workshop e ses-sioni di addestramento per gli operai e tutti gli stakeholder coinvolti nel lavoro di manutenzione, specialmente nei set-tori dove la salute e la sicurezza dei lavoratori sono più a rischio come l’edilizia, l’agricoltura, la chimica. Fra le at-tività promosse dal Gruppo, l’organizzazione del meeting

internazionale HSE Pirelli tenutosi in Turchia, cui ha preso parte la delegazione EU-OSHA e varie attività di diffusione di buone pratiche sulla manutenzione. “Si stima che in Europa il 20% degli incidenti sul lavo-ro sia connesso alle pratiche di manutenzione; in alcuni settori metà degli infortuni si verifica a causa della ma-nutenzione non adeguata”, ha dichiarato Jukka Takala, direttore dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. “Per questo è fondamentale che la manutenzione si svolga correttamente, soprattutto se sono in gioco la salute e la sicurezza dei lavoratori”.Fra le attività promosse dal Gruppo, il meeting interna-zionale HSE Pirelli 2010, tenutosi a Istanbul e negli sta-bilimenti Tyre e SteelCord di Izmit dal 9 al 12 novembre 2010: in un contesto di condivisione di metodologie e best practices , momenti in aula e workshop negli stabilimenti, ha visto la partecipazione di Heike Klempa, responsabile della comunicazione dell’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, che ha presentato valori ed obiettivi della campagna “Manutenzione sicura”. Questa per Pirelli è la seconda partnership, dopo quella 2008-2009, centrata sulla “Valutazione del Rischio”, che si proponeva di promuovere un approccio partecipativo alla valutazione dei rischi, basato sulla consultazione e la par-tecipazione di tutte le persone presenti sul luogo di lavoro. Con oltre 30 paesi coinvolti e un volume di circa 4 milioni di materiali informativi distribuiti in tutte le lingue ufficiali dell’Unione, la campagna europea è diventata in assoluto una tra le più vaste operazioni di sensibilizzazione annuale.Maggiori dettagli riguardo la campagna e gli impegni as-sunti dal Gruppo: http://osha.europa.eu.

L’ADeSioNe ALL’ALLeANzA euRoPeA PeR LA CSR e A CSR euRoPe

Formalizzata all’inizio del 2007, l’Alleanza Europea si basa sulla piena condivisione della sostenibilità come modalità di gestione strategica e competitiva d’impresa. Finora l’adesione di Pirelli all’iniziativa - promossa dal-la Commissione di Bruxelles per favorire la diffusione e lo scambio delle migliori pratiche di sostenibilità tra le aziende - si è espressa tramite un’attiva partecipazione ai Laboratori Europei per l’Alleanza, coordinati in Ita-lia dalla Fondazione Sodalitas.Il Laboratorio Multiculturalità nel 2009 ha dato vita al toolkit La Multiculturalità, un valore per l’impresa. Esperienze e programmi a confronto: uno stimolo al miglioramento della vita in azienda, presentato a Milano il 27 ottobre 2009 da Pirelli e dalle altre imprese co-autrici insieme a UNAR, Ufficio Nazionale Anti discriminazioni Razziali, durante il convegno “Diversity management: un valore per l’azien-da”. Il Laboratorio sulle Pari Opportunità, a sua volta, nel 2008 ha prodotto il toolkit Praticare la parità di gene-re nelle carriere, presentato il 19 giugno 2008 a Bruxelles nell’ambito dell’Assemblea Generale di CSR Europe.

105Dimensione sociale

Anche nel 2010 è continuata l’attenzione ai temi e ai la-boratori di CSR Europe, con focus sulla diversità, la ge-stione responsabile della catena di fornitura, le iniziative a favore della comunità interna, pianificazione e valoriz-zazione delle iniziative a favore della comunità esterna.

LA SoTToSCRizioNe DeL CoMuNiCATo Di CANCuN

Nel 2010 Pirelli ha aderito al Comu-nicato di Cancun, iniziativa promossa dall’ente britannico Prince of Wales’s Corporate Leaders’ Group on Cli-

mate Change e sostenuta da oltre 500 aziende a livello mondiale.Si tratta di un documento programmatico, da presentare a Cancun alla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che richiede ai governi mem-bri dell’Onu l’attuazione di politiche energetiche attente, in grado di generare efficienza in tutti i settori, a vantag-gio della salute dell’uomo e dell’ambiente.

Già nel 2007 Pirelli Tyre, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite di Bali sui cambiamenti climatici, aveva aderito – insieme a 150 aziende di livello interna-zionale – al Comunicato di Bali, mirato allo sviluppo di strategie concrete, tramite l’intervento congiunto dei governi per un accordo mondiale esauriente sul clima. Successivamente Pirelli Tyre ha aderito al Comunicato di Copenhagen del 2009, che richiedeva di sviluppa-re nuove politiche – in particolare per il controllo delle emissioni di CO2 – per rispondere alla pressante questio-ne del cambiamento climatico.

iNiziATiVe AzieNDALi A FAVoRe DeLLA CoMuNiTà eSTeRNA

Fin dalla fondazione, nel 1872, Pirelli è stata consapevole del proprio importante ruolo nella promozione del pro-gresso civile in tutte le comunità in cui opera. In coerenza con il Codice Etico e la politica “Responsabilità Sociale per Salute, Sicurezza e diritti nel Lavoro, Ambiente”, il Grup-po ha sviluppato una strategia globale di presidio del ter-ritorio, sostenendo iniziative sociali nella sanità, nell’istru-zione e nella formazione, ambientali, culturali e sportive.

SoLiDARieTà SoCiALe, iSTRuzioNe e FoRMAzioNe, SANiTà

Le iniziative nel campo della solidarietà sociale hanno una radice profonda: storicamente risalgono alla nascita stessa di un’impresa che da subito – nel proprio cammino verso l’internazionalizzazione - si è posta a confronto con le più diverse realtà del mondo. Così è per Emergency, l’associazione umanitaria italiana che fornisce assistenza alle vittime civili della guerra in tutto il mondo e di cui Pirelli è tra i soci fondatori.Continua poi il sostegno del Gruppo all’iniziativa dell’Isti-tuto dei Ciechi di Milano, che attraverso il percorso-mostra Dialogo nel Buio diffonde la cultura dell’integrazione promuovendo il ruolo attivo delle persone non vedenti nel-la società, abbattendo pregiudizi e barriere psicologiche. Grazie anche al continuo supporto di Pirelli, l’Istituto ha potuto affiancare nuove attività all’ormai storico percorso-mostra. Teatro, cene, mostre tattili e sperimentazioni tea-

106 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

trali al buio che impegnano oltre 60 persone non vedenti. Attività che dal 2005 a oggi, hanno sempre registrato cre-scenti partecipazione e coinvolgimento di pubblico.

In Brasile, dove il Gruppo è storicamente attivo con ini-ziative di tipo sociale, è continuato il sostegno al “Proje-to Guri”, dedicato all’insegnamento di strumenti musi-cali e canto a 200 bambini delle classi sociali più povere.

Pirelli sostiene anche il “Projeto Santa Cruz”, che si occupa di assistenza a bambini, adolescenti e giovani han-dicappati, con diagnostica, riabilitazione e accompagna-mento nell’inclusione sociale a San Paolo. A Campinas, sede di una fabbrica, Pirelli sostiene FEAC, una federa-zione di 600 istituzioni assistenziali regionali, nell’esple-tamento per le loro pratiche amministrative e finanzia-rie. Nel 2010 Pirelli ha contribuito alla ristrutturazione dell’Hospital Pequeno Principe a Curitiba, il centro sanitario pediatrico più grande del Brasile, e ha sostenuto l’Aliança da Misericordia a San Paolo per il ricovero di circa 150 giovani e bambini bisognosi. Altra assistenza è stata data a due asili nido, Asilo Nido Dr. Klaide a San-to André e AMIC a Campinas, oltre alle scuole Educan-dario Imaculado Coracao de Maria a Amélia Rodri-gues, e Scuola Cajueiro a Alter do Chao in Amazonia.

Il Gruppo è impegnato a migliorare la vita di bisognosi e disagiati non solo in Italia e in Brasile, ma in tantissime aree del mondo. In Turchia sostiene la fondazione ZICEV di Istanbul per l’istruzione e la protezione dei bambini men-talmente handicappati, caricandosi di alcuni costi di man-tenimento della struttura. Nel corso degli anni ha fondato, e contribuisce a sostenere, due scuole a Izmit, vicino al sito produttivo, la Türk Pirelli Primary Schoole e la Türk Pirelli High School. In Argentina, Pirelli sponsorizza la sala pediatrica dell’ospe-dale Heroes de la Maldivia e la maratona dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires, raccogliendo soldi per la manu-tenzione del centro sanitario. Nel Regno Unito, le donazio-ni nel 2010 hanno raggiunto Queens Hospital Burton (per macchinari), St Giles Hospice, Marie Curie Cancer Care, Western Park Hospital, Transaid (per la Tanza-nia), Alzheimers Society, Community Projects Car-lisle (per giovani senza tetto), Teenager Cancer Trust, Diabetes UK, Eden Vally Hospice, Newcastle Chil-dren’s Cancer Fund, Children in Need e altri ancora.

In Messico Pirelli sostiene la Fundacion Teleton, im-portante progetto sociale per la riabilitazioni di bambini disabili. In Romania Pirelli ha provveduto alla cura dei denti di 110 bambini con l’iniziativa Overland for Smi-le, oltre al rilevante programma di assistenza all’Ospe-dale di Slatina, che comprende la formazione di per-sonale medico all’Ospedale Niguarda a Milano. Sempre in Romania, nel 2010, sono state fatte donazioni per ap-

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parecchiature mediche all’ospedale Fundatia Dan Voi-culescu, per il centro di fisioterapia Don Orione, per consulenza sanitaria all’IMSAS.Importanti borse di studio vengono erogate ai figli dei dipendenti, ai bisognosi e meritevoli nelle comunità locali e direttamente o attraverso i Rotary Club, alle università locali di tanti paesi, fra cui Italia, Romania, Turchia, Ve-nezuela e altri. In particolare, in Romania viene effettuata la formazione tecnica utile per uno sbocco lavorativo in fabbrica, con i fondi di Pirelli, mentre in UK il program-ma “Chance to Shine” consente ad alcuni giovani di entrare nel mondo del lavoro.

Un capitolo a parte va riservato alle importanti iniziative cui partecipano direttamente i dipendenti Pirelli con le loro forze e il loro impegno. In Messico, sostengono la “Casa Hogar” del Fundacion Familiar Infantil I.A.P., un progetto sociale che si occupa delle necessità di base per bambini con i genitori incarcerati. I dipendenti del Gruppo fanno donazioni e li visitano regolarmente. In Argentina, tutta la carta usata nella fabbrica viene raccolta e ricicla-ta, con profitti destinati alla manutenzione dell’ospedale Garrahan; i dipendenti si impegnano a riciclare altri rifiu-ti per sostenere la “Fundacion Ninos com Cancer”. In Romania i manager Steelcord hanno dedicato due giorni al reparto neuromotorio pediatrico dell’Ospedale di Slatina: si sono trasformati in arredatori d’interni. Insie-me ai bambini ricoverati, hanno dipinto e decorato le mura del reparto e della mensa, per rendere l’ambiente più ac-cogliente, quindi montato mobili e attrezzature per la ria-bilitazione. È stata organizzata una celebrazione finale con la distribuzione di giocattoli raccolti dagli stessi manager. In UK, infine, alcuni dipendenti si sono impegnati in ini-ziative sportive per raccogliere fondi per beneficienza. I più creativi sono riusciti a raccogliere donazioni camminando sui carboni ardenti, e, incredibilmente, facendosi crescere i baffi (nonostante le proteste di alcune mogli).

108 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

I dipendenti in vari paesi hanno partecipato a donazioni e raccolte fondi per le vittime dei disastri naturali in Haiti e in Moldovia.

Com’è noto, il 13 gennaio 2010 Haiti è stata colpita da un disastroso terre-moto (222 mila le vittime accertate, 300 mila i feriti, 600 mila le persone che hanno lasciato la capitale Port-au-Prince per cercare un riparo altrove, circa 100 mila gli edifici distrutti e 190 mila quelli danneggiati). Pirelli e i suoi

dipendenti hanno subito deciso di dare il proprio supporto per la ricostruzione, lanciando una raccolta di fondi per sostenere l’operazione “My time for Haiti”. La cultura del Gruppo, in qualità di azienda multinazio-nale, ritiene che l’integrazione e il supporto a favore del-le comunità dove un’azienda opera non siano sufficienti a connotarne una sostanziale “responsabilità sociale”. I bisogni e le emergenze globali vanno altresì considerati e per quanto possibile affrontati, indipendentemente dal fatto che in un dato luogo si produca o meno. Questo è il caso di Haiti: Pirelli non opera nel territorio, ma ha semplicemente risposto a un’emergenza globale in modo responsabile, nei limiti delle proprie possibilità.

Ogni dipendente ha potuto scegliere se e quanto dona-re in termini di ore del proprio lavoro (da ciò il titolo del progetto, “My Time for Haiti”). L’ammontare è stato quindi raccolto attraverso la deduzione delle ore donate dal salario dei singoli sottoscrittori. Alla cifra raccolta tra i dipendenti, l’azienda ha aggiunto una cifra pari al doppio.

Ciò ha consentito la ricostruzione di tre scuole in Haiti, due nella città di Belladère (Ecole Atenoir Furmin e Eco-le Congreganiste Marie Jeanne, filles de Marie), una ad Anse-à-Pitre (Anse-à–Pitre Liceum).

I dipendenti sono stati coinvolti con aggiornamenti fre-quenti sullo stato dei lavori, con foto e video, sia via in-tranet che attraverso le newsletters aziendali. Anche la comunità esterna è stata aggiornata periodicamente, at-traverso news sul “Sustainability Channel” di Pirelli.com

Impatti positivi diretti del progetto: 4.000 bambini hai-tiani hanno potuto tornare a scuola nel giro di pochi mesi (a fine 2010 le tre scuole erano interamente ristrutturate), in un contesto nuovo, sicuro e confortevole, un luogo di ritrovo e di crescita i cui effetti positivi hanno impattato anche sulle famiglie dei bimbi medesimi, per un totale di circa 20,000 persone.

Il Progetto ha visto nascere una partnership felice ed effi-cace tra il Gruppo e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che insieme alla NGO Plan International si è occupato delle attività di ricostru-zione sul posto. Pirelli è membro attivo del Global Com-pact dell’Onu sin dal 2004 e le Nazioni Unite da subito sono state parte attiva della ricostruzione. L’Alto Com-missariato, in particolare, era in prima linea ad Haiti subi-to dopo il sisma. Insieme a UNHCR, il Gruppo ha iden-tificato un progetto concreto di ricostruzione, da subito preferito rispetto alla mera donazione del denaro raccolto.

109Dimensione sociale

In merito alle dichiarazioni rilasciate sul progetto da UN-HCR e da Pirelli:

Antonio Guterrez – Alto Commissario delle Nazioni Unite per I Rifugiati – Washington:

“Following the devastating earthquake in Haiti last year, UNHCR appealed to the international community to help address the massive needs of the displaced. The management and staff of the Pirelli Group responded to that appeal. Thanks to their contribution, three schools in northern Haiti have been rehabilitated and furnished, restoring normalcy and hope to the lives of 4,000 schoolchildren”.

Marco Tronchetti Provera, Presidente e CEO di Pirelli - Milano:

“With the “My Time for Haiti” project and thanks to the valua-ble, effective partnership with UNHCR, Pirelli and its employees once again translated Corporate Global Citizenship into practi-ce. Children education is one of the most important values to be preserved and fostered in a reconstruction phase: a sustainable, responsible approach to enable them building a better future.”

Le dichiarazioni sopra citate saranno pubblicate entro la prima metà del 2011 sia da Pirelli che da UNHCR sui propri siti istituzionali, nell’ambito di una web story dedi-cata al progetto “My Time for Haiti”.

La struttura dell’iniziativa non era peraltro “nuova” per i dipendenti. A seguito dello tsunami che colpì l’Indonesia nel 2004, infatti, Pirelli diede vita al Progetto “My Time for Indonesia”, che aveva la stessa struttura di governan-ce (un comitato operativo e uno garante, la raccolta di ore di lavoro tra i dipendenti, la donazione aziendale di una cifra più che doppia rispetto a quanto raccolto). Partner era il governo indonesiano e i fondi raccolti hanno con-sentito la ricostruzione di due scuole in Banda Aceh, una delle zone più devastate dallo tsunami.

Ma i dipendenti Pirelli si sono organizzati anche in ini-ziative a favore dell’ambiente, raccogliendo rifiuti e ripu-lendo foreste in Romania, piantando alberi in Inghilterra, lavorando contro l’erosione del suolo in Turchia, pulendo le spiaggie in Venezuela: paese in cui altre iniziative com-prendono un calendario ambientale, un museo dedicato

110 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

all’ecologia e la riattivazione di un modello rurale sosteni-bile di produzione di cacao, con la donazione di alberi. In Messico, invece, il Gruppo è sponsor di giardini cittadini.

SPoRT e SoLiDARieTà: uN BiNoMio PeR CReSCeRe

Esiste un legame preferenziale tra solidarietà e sport, un circolo virtuoso in cui l’impegno nell’attività sportiva di-venta sinonimo di impegno nella diffusione di una sociali-tà solidale ed etica, soprattutto tra i giovani. Due calciatori dell’Inter, gli argentini Esteban Cambiasso e Javier Zanet-ti, hanno dato vita da qualche anno al progetto “Leoni di Potrero – Calcio per tutti”, un centro di formazione gratuito, sostenuto da Pirelli e con sede a Milano, rivolto a ragazzi tra i 5 e i 12 anni. L’obiettivo consiste nel par-tecipare alla crescita dei giovani allievi proponendo valori positivi quali l’amicizia, la lealtà, la costanza, il rispetto, la tolleranza: un modo di insegnare l’integrazione a bam-bini di classi sociali diverse, lavorando alla prevenzione di situazioni negative come isolamento e solitudine.

Ma il Gruppo sponsorizza anche il baseball in Venezuela con la Pirelli Baseball School, con oltre 300 iscritti fra bambini e adolescenti; basket e pallavolo in Brasile, e calcio e cricket in UK, per nominare alcune attività. È doveroso comunque citare, in via esemplificativa, l’espe-rienza “Inter Campus” in Romania.

Nel luglio 2008 FC Internazionale Milano, il Gruppo e Comunità Nuova hanno lanciato il progetto “Inter Cam-pus” anche a Slatina. Le attività sportive-recreative sono organizzate per l’intero anno, con la partecipazione di ol-tre 80 bambini che provengono da diversi ambienti sociali

e che da piu di due anni imparano attraverso il calcio i valori del lavoro in squadra, l’integrazione nella società, e l’importanza dell’amicizia. Ogni anno a luglio, quando finisce un anno di attività sportiva per i bambini del Campus come per quelli del-la città di Slatina, viene organizzato un torneo di calcio. Nel 2010 anno è stata organizzata la seconda edizione del trofeo “Milioni di sorrisi”: oltre 250 ragazzini si sono divertiti per 3 giorni insieme a personaggi celebri come il giocatore Cristian Chivu, volontari arrivati dal Italia, e allenatori dell’Inter.

Sempre all’interno delle attività di Intercampus, oltre alle gite che i bambini fanno per tutto l’anno per conoscere e comprendere meglio la storia, dal 14 al 31 luglio Pirelli ha organizzato per loro un corso di fotografia. Comunità Nuova, il locale partner sociale, ha mandato dall’Italia un fotografo che per due settimane ha insegnato ai bambini l’arte e la tecnica di base della sua professione.

Tanto potente è lo “strumento-calcio” nella strategia di radicamento nel territorio da parte di un’impresa che il Gruppo l’ha riproposto come aggregante anche in un mercato composito e denso di opportunità qual è quello cinese, rinnovando anche nel 2010 la sponsorizzazione della Chinese Super League.

LA CuLTuRA D’iMPReSA: FoNDAzioNe PiReLLi

Il Gruppo da oltre un secolo viene riconosciuto -in Italia e nel mondo - come uno dei più prestigiosi esempi in assolu-to di “cultura d’impresa”. Proprio per presiedere in modo

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continuativo, organico e autorevole alla cultura d’impresa, è nata nel 2009 la Fondazione Pirelli, ispirata dall’idea guida di promuovere la creatività di nuove generazioni di artisti e ricercatori, dare spazio al pensiero che salda la concreta esperienza industriale e la memoria custodita nell’Archivio Storico con la spinta alla progettazione, valorizzando l’attualità man mano che essa diventa storia.

Inaugurata nell’aprile del 2010 presso lo storico “Fabbri-cato 134” a Bicocca, la Fondazione ha ricevuto nel corso dell’anno oltre tremila visitatori in rappresentanza di scuole, istituzioni, associazioni, enti, musei aziendali, fondazioni, clienti anche grazie all’organizzazione di incontri, convegni e seminari, corsi di formazione, mostre e manifestazioni.La gestione e valorizzazione dell’Archivio Storico del Gruppo è tra gli scopi principali della Fondazione. Tra le attività archivistiche correnti, che hanno preso il via nel corso del 2010, va citata l’inventariazione automatizzata - tramite sistema standardizzato GEA - degli oltre due chilometri e mezzo di documenti custoditi dall’Archivio, insieme a catalogazione e digitalizzazione dell’imponente fondo fotografico e, ancora, la collaborazione con la Cine-teca Italiana di Milano per il restauro delle circa 200 pel-licole cinematografiche e la digitalizzazione della raccolta completa della Rivista Pirelli. Citazione particolare merita infine l’avvio dell’attività di restauro dei circa 150 bozzetti pubblicitari originali che diventeranno parte centrale del-la mostra – prevista a giugno 2011 presso la Triennale di Milano - dedicata al tema della moda a marchio Pirelli.

Contemporaneamente all’inaugurazione, ad aprile 2010 è andato online su Internet il sito www.fondazionepirelli.org:

il 2011 ne vedrà lo sviluppo e l’ottimizzazione, al fine di raggiungere un target sempre più diversificato di utenti an-che attraverso l’aggiunta sistematica di nuove funzionalità.

RACCoNTARe iL LAVoRo: DA SeTTiMo ToRiNeSe A BiCoCCA

La Fondazione Pirelli è dunque promotrice della cultura d’Impresa, nella convinzione che la conoscenza diffusa e puntuale del mondo imprenditoriale sia lo strumento mi-gliore per creare la consapevolezza del valore di un’azien-da, per un progresso economico e civile condiviso. L’im-presa vive nella società e della società è parte integrante: il denominatore comune è racchiuso nella parola “lavoro”.

“Raccontare il lavoro” è uno dei cardini su cui si fon-da l’attività della Fondazione. Lo è stato sin dall’inizio, quando cioé - nell’estate dello stesso anno 2009 - fu or-ganizzata presso la Triennale di Milano la mostra foto-grafica “Working. Uomini, macchine, idee”, quale ideale proseguimento iconografico del libro Racconti di Lavoro. Nel corso del 2010, questa narrazione dei luoghi del la-voro è proseguita, fino a concentrarsi su quello che oggi è il vero e proprio simbolo della vitalità industriale del Gruppo, il nuovo Polo di Settimo Torinese. Così, nel set-tembre 2010, è stata inaugurata presso lo spazio Giardi-nera del Comune di Settimo la mostra fotografica “Wor-kers”: settanta scatti del fotografo Carlo Furgeri Gilbert, che raccontano l’avventura industriale di Pirelli in questi storici stabilimenti alle porte di Torino, ora in procinto di trasformarsi in uno dei più avanzati centri di produzione pneumatici del mondo. Una narrazione fatta di storia ma

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anche di futuro, da costruire attraverso i volti di quegli uomini e quelle donne che alla fabbrica hanno dedicato e dedicano ogni giorno intelligenza, energie e competenze.

E nello stesso mese di settembre, mentre sfilavano i ritratti di Workers, la musica è tornata proprio in fabbrica. Più di quattrocento le persone hanno assistito al concerto de I Fiati di Torino voluto dalla Fondazione nell’ambito della rassegna MiTo: una platea che ha ridato vita, per una sera, allo stabilimento di via Torino, l’impianto che dopo 56 anni di produzione andava in pensione e veniva sostituito da uno nuovo impianto, tecnologicamente avanzato, in costruzione a cinque chilometri di distanza. Proprio que-sto concerto è valso alla Fondazione Pirelli la vittoria del Culture Business Partnership Award 2010, un rico-noscimento alle aziende che investono in eventi culturali diventando parte integrante del progetto stesso.

La trasformazione del complesso industriale torinese ha visto ancora la Fondazione impegnata - insieme al Centro per la Cultura d’Impresa - in un vasto progetto di rac-colta di fonti orali presso i dipendenti delle fabbriche di Settimo. Una ricerca che vuole andare al di là della pro-duzione di materiali “a futura memoria”, ma che indaghi nel profondo i rapporti tra lavoro e tecnologia, i valori, le

motivazioni, le aspirazioni e i comportamenti della nuova classe operaia, i modelli simbolici e pratici di riferimento, l’etica del lavoro, le forme di identificazione con l’azien-da. Il progetto si concluderà nel 2011 con la pubblicazio-ne dei risultati della ricerca, nella speranza di offrire validi contributi al più generale dibattito su impresa e lavoro.

Se Settimo Torinese è il paradigma della capacità di un’azienda di “darsi un futuro” industriale, l’area di Bi-cocca a Milano è parte di un più ampio racconto indu-striale, che coinvolge appieno l’anima del Gruppo. Nel novembre 2010, in questo senso, la Fondazione Pirelli è stata la prima tappa del progetto “I luoghi del lavoro, tra memoria e futuro”. Promosso da Assolombarda, ha previsto una serie di percorsi culturali per far conoscere ai cittadini alcune importanti realtà aziendali del territo-rio milanese. Il primo evento in calendario ha portato alla Fondazione oltre 150 persone, che desideravano scoprire l’azienda attraverso la sua storia, i valori e la creatività che ha saputo esprimere negli anni.

LA PRoMozioNe DeL SAPeRe

Indagare la situazione culturale del Paese, la sua creativi-tà e la capacità d’innovazione, dando vita a un Osserva-

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torio permanente, è stato l’obiettivo del convegno Idee Italiane, promosso a ottobre 2010 dalla Fondazione per l’Istituto Italiano di Scienze Umane e dalla Fondazione Corriere della Sera, con il sostegno della Fondazione Ca-riplo e della Fondazione Pirelli. Un osservatorio sullo sta-to della cultura nel nostro Paese che quest’anno ha avuto come focus l’architettura: obiettivo è la promozione in primo luogo della conservazione dei pilastri della cultu-ra italiana. Sono intervenute oltre 150 persone tra cui: il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, l’onorevole Walter Veltroni, Umberto Eco, Gae Aulenti, etc.

La Fondazione Pirelli, d’altra parte, gioca un ruolo im-portante anche nell’ambito specifico dell’istruzione sco-lastica. Fin dal 2009 è partner, assieme alla Fondazione Agnelli e alla Fondazione Edoardo Garrone, dell’Asso-ciazione per la Formazione d’Eccellenza: una società senza scopo di lucro finalizzata a promuovere e favori-re la formazione d’eccellenza in relazione alle esigenze e alle prospettive del mondo del lavoro, della ricerca e dell’impresa. Prima azione è stata l’apertura della Scuola di alta formazione al Management in collaborazione con il Collège des Ingénieurs, una delle più autorevoli istituzioni europee in quel campo.

Ma prima di arrivare ai vertici del sapere, Pirelli ritiene che ci si debba occupare della scuola di base e del diritto all’istruzione fin dai primi passi dei giovani.Così, dal 2010, la Fondazione siede nel consiglio d’ammi-nistrazione della Scuola Materna “G.B. Pirelli” di Va-renna, in provincia di Lecco, e allo stesso modo è attiva – sempre dall’anno passato- la collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli” di Roma.Sempre in ambito scolastico, da ricordare inoltre le due borse di studio da 10 mila euro ciascuna per i ma-turandi del Liceo Classico Giosué Carducci di Mi-lano, istituite fin dal 2007 dall’associazione degli ex studenti - con il sostegno del Gruppo - e dedicate alla memoria di Leopoldo e Giovanni Pirelli. Sono destina-te a quanti intraprendono studi umanistici (borsa “Gio-vanni Pirelli”) e scientifici (borsa “Leopoldo Pirelli”).

ARTe, TeATRo, MuSiCA

Il sostegno attivo all’arte, e più in generale alle iniziative cul-turali, appartiene alla tradizione stessa del Gruppo. Oggi si sostanzia nella collaborazione con alcune tra le più gran-di istituzioni internazionali. Da oltre tre anni è attiva tra il Gruppo Pirelli e la Triennale di Milano una partnership

114 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

istituzionale che prevede un’analisi sistematica e condivisa di strategie che valorizzino la “cultura del progetto” e la “cul-tura del prodotto”. Un’alleanza tra due delle realtà storiche più importanti di Milano: la Triennale - una delle massime istituzioni nel campo delle arti visive e architettoniche - è profondamente milanese “di nascita” - ma oggi fortemente votata all’internazionalizzazione, come il Gruppo. Pirelli a sua volta è tra le imprese che più hanno concorso alla cresci-ta della grafica in campo internazionale, e di questa cultura del segno la Triennale è il simbolo istituzionale.

Restando nel campo delle partnership internazionali con grandi istituzioni artistiche, da ricordare la collaborazio-ne con la Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia. Grazie anche a questo supporto nel corso del 2010, la Collezione Guggenheim ha raggiunto 332.375 presenze durante i 312 giorni di apertura del museo, con una me-dia giornaliera di 1.065 ospiti. A questo numero si som-mano 5.459 studenti e 417 insegnanti che hanno parteci-pato al programma di formazione del museo “A scuola di Guggenheim”, i 1.300 bambini dei laboratori domenicali dei “Kids Day”, le 11.600 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati, per un totale complessivo di oltre 350.000 visitatori. Oltre ai citati requisiti-base di autorevolezza e prestigio, il supporto Pirelli a un progetto culturale deve valutare poi la coerenza di tale disegno rispetto al core business del Grup-po: in altre parole, deve soddisfare la propria vocazione di fare innovazione, spingere la ricerca, sviluppare nuove tec-nologie, investire sui giovani. A proposito della capacità di innovare, è emblematica la partnership ultradecennale con la Pinacoteca di Brera: non si è limitata al finanziamento di un ciclo - pur importantissimo - di restauri ma ha porta-to anche allo sviluppo di un’innovativa, avanzatissima tec-nologia di restauro permessa dalla “machina” progettata da Ettore Sottsass, in grado di consentire “in pubblico” il lungo lavoro di risanamento di un’opera.

Tra sostegno all’arte e sostegno all’ambiente il passo è breve. Il Gruppo è da anni socio del FAI- Fondo Am-biente Italiano con cui collabora in diverse iniziative, tra cui spicca l’organizzazione di corsi pubblici di storia dell’arte e dell’architettura. Nel 2010 si sono svolte, in quest’ambito, trenta lezioni - intitolate a Leopoldo Pirel-li - sui Maestri del Rinascimento italiano. Grande suc-cesso di pubblico anche per le manifestazioni organizzate nei siti del FAI: appuntamenti culturali, mostre mercato, manifestazioni musicali dedicate all’ambiente che hanno richiamato circa 73.000 visitatori in tutta Italia, di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

Il modello di approccio “a 360 gradi” di Pirelli alla cultura si articola anche nelle collaborazioni in ambito teatrale e

musicale. Nel 2009 il Gruppo ha riconfermato lo storico le-game con il Teatro Franco Parenti, nato nel 1996: quan-do cioè l’Azienda decise di partecipare alla costituzione del-la Fondazione Pier Lombardo, creata per far crescere uno dei teatri più attivi e radicati nel tessuto culturale milanese.

La partecipazione di Pirelli, in qualità di socio sostenito-re, nel Piccolo Teatro di Milano riconferma la focaliz-zazione del Gruppo su temi culturali legati al territorio. La collaborazione con il Piccolo è un impegno che risale al 1947, data in cui Pirelli diventa socio sostenitore del primo teatro stabile pubblico di Milano. Oggi il Piccolo Teatro è una realtà presente in tutto il mondo, grazie a una tournée che interessa 37 Paesi, a spettacoli rappre-sentati in 20 lingue diverse. Dal 1999 al 2010, sono stati 3.657.825 gli spettatori che hanno assistito, in Italia e nel mondo, a 9.759 rappresentazioni. Di questi, poco meno di 2 milioni sono giovani di una fascia d’età tra i 3 e i 26 anni. Sono 3.229 gli artisti, scenografi, costumisti e regi-sti che hanno contribuito al successo.

Tra aprile e giugno 2010 si è tenuta la manifestazione “Milano ‘900”, ciclo di 10 lezioni a partecipazione gra-tuita dedicate agli eventi più importanti che hanno se-gnato - nel corso del Novecento - la storia del capoluogo lombardo. Ideato dall’editore Laterza Agorà con il contri-buto di sponsor meneghini tra cui Pirelli, il ciclo “Milano ‘900” ha portato presso la sede della Basilica di Santa Maria delle Grazie oltre ottomila spettatori.

Anche nel resto del mondo Pirelli promuove la cultura come valore fondamentale della società. In Brasile in particolare: l’azienda espone una delle più importanti collezioni di fotografia al Museu de Arte de Sao Pau-lo (MASP), e sostiene il Museu de Arte Moderna (MAM), uno dei più importanti centri espositivi di tutto il continente. Nel 2010, il Gruppo è stato impegnato nel-la divulgazione della cultura nazionale in Brasile con la sponsorizzazione della Settimana di Cinema Italiano, e dello spettacolo Mambo Italiano presso un teatro di

115Dimensione sociale

San Paolo. Sempre per promuovere il grande schermo, il Gruppo ha fatto tre donazioni di cinema mobili (“Ci-neco”) con collezioni di 150 dvd: il primo in un centro educativo, il secondo in un centro di convivenza e il terzo in un sito di lavorazione di canna da zucchero. Sempre in Brasile, Pirelli ha finanziato un’altra opera teatrale, intito-lata Tempo de Comédia.

In Messico Pirelli ha voluto dare importanza alla cultu-ra cinematografica, in questo caso sponsorizzando il film 21 Dias per promuovere la cultura locale. In Romania il Gruppo ha collaborato con il comune di Slatina con la sponsorizzazione di un nuovo teatro, nell’ambito del pro-getto “Masca Theatre”. Sempre in Romania ha parte-cipato alla divulgazione della cultura italiana, sostenendo nel 2010 il Festival Italiano con l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, e un forum economico con l’associazione delle imprese italiane nel Paese. Anche la musica è un forte valore per Pirelli, non solo in Italia. Nel Regno Unito ha sponsorizzato un concerto di Natale, e in Messico il “Concerto Dante Alighie-ri”, di musica italiana. Anche in Argentina il Gruppo ha ospitato, per la ventesima edizione, un concerto di musica classica, “Italia Canta en Merlo”. E in occasione dei festeggiamenti dei propri 100 anni in Argentina, dei 102 anni del famoso Teatro Colon, riaperto dopo un impor-tante restauro, e i 200 del grande Paese sudamericano, Pi-relli ha finanziato una magnifica trasferta dei musicisti del Teatro alla Scala di Milano a Buenos Aires con una versione concertante dell’Aida di Verdi. Anche in Brasile la musica viene sostenuta con varie modalità: dai concerti di grandi orchestre internazionali nel programma Mo-zarteum Brasileiro, a quelli del Orchestra Brasiliana dell’Auditorio dell’Ibirapuera, fino al progetto per le scuole pubbliche di San Paolo “Opera na Escola”, la mes-sa in scena di “Os Boemios de Adoniran” e il Projeto Guri di insegnamento della musica ai bambini disagiati.

116 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

eLeMeNTi Di RePoRTiNG

Elementi di reporting Pagine Volumi 1, 2, 3*

Strategia e Analisi 1.1 - 1.2 Volume 1 pag. 12, 13; Volume 3 pag. 17÷30

Profilo dell’organizzazione 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9, 2.10

Volume 1 pag. 10,11; Volume 2 pag. 14; Volume 3 pag. 17

Parametri del report Profilo del report 3.1, 3.2, 3.3, 3.4 Volume 1 pag. 3; Volume 3 pag. 9

Obiettivo e perimetro del report 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11 Volume 1 pag. 3; Volume 3 pag. 9

Tavola dei contenuti GRI 3.12 Volume 3 pag. 116,117

Assurance 3.13 Volume 3 pag. 118,119

Governance, impegni e coinvolgimenti

Corporate governance 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9, 4.10

Volume 2 tutto, Volume 3 pag. 25÷30

Impegni verso la comunità esterna 4.11, 4.12, 4.13 Volume 3 pag. 39, 40; 102÷115

Coinvolgimento degli stakeholder 4.14, 4.15, 4.16, 4.17 Volume 3 pag. 19, 20; 40, 41; 43, 44; 48, 49; 89÷91; 93÷95; 97; 102, 103

* Volume 1: “Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010”; Volume 2: “Relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari”; Volume 3: “Bilancio di Sostenibilità”.

TAVoLe RiASSuNTiVe

La sezione riconduce i temi trattati all’interno del rap-porto all’esperienza internazionale del GRI (G3) e del Global Compact.

iNDiCAToRi Di PeRFoRMANCeArea Aspetto Indicatori Pagine Volumi 1, 2, 3*

Economica Performance economica EC1, EC2, EC3 Volume 1 pag.198; 201;Volume 3 pag. 22, 23; 52; 97

Finanziamenti P.A. EC4 Volume 3 pag. 40

Politiche di spesa fornitori locali EC6 Volume 3 pag. 46, 47

Procedure di assunzione e percentuale senior management locale

EC7 Volume 3 pag. 87

Impatti economici indiretti EC8 Volume 3 pag. 39, 40

Ambientale Materie prime EN1, EN2 Volume 3 pag. 47

Energia-acqua EN3, EN4, EN5, EN6, EN7, EN8 Volume 3 pag. 74; 56÷71; 76, 77

Biodiversità EN11, EN12, EN13, EN14 Volume 3 pag. 54; 75

Emissioni, scarichi e rifiuti EN16, EN17, EN18, EN19, EN20, EN21, EN22, EN23, EN24

Volume 3 pag. 74÷79

Prodotti e servizi EN26 Volume 3 pag. 56÷71; 75

Imballaggi EN27 Volume 3 pag. 78

Conformità EN28 Volume 3 pag. 54

Trasporti EN29 Volume 3 pag. 75

Generale EN30 Volume 3 pag. 81

Pratiche di lavoro Impiego LA1, LA2, LA3 Volume 3 pag. 85÷89; 95

Relazioni industriali LA4, LA5 Volume 3 pag. 96, 97

Salute e sicurezza LA6, LA7, LA8, LA9 Volume 3 pag. 98÷102

Formazione e addestramento LA10, LA11 Volume 3 pag. 91÷93; 98÷100

Diversità e pari opportunità LA12, LA13, LA14 Volume 3 pag. 87÷89

117Dimensione sociale

i PRiNCiPi DeL GLoBAL CoMPACT e GLi iNDiCAToRi GRiAree del Global Compact Principi del Global Compact Indicatori GrI direttamente

rilevantidirettamente rilevantiIndicatori GrI indirettamente

rilevanti

Diritti umani Principio 1 - Alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani uni-versalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza.

HR1, 2, 3, 5, 6, 7 SO1

Principio 2 - di assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.

HR1-2

Lavoro Principio 3 - Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla con-trattazione collettiva.

HR5, LA4-5, LA9

Principio 4 - l’eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio.

HR7 HR1-3

Principio 5 - l’effettiva eliminazione del lavoro minorile.

HR6 HR1-3

Principio 6 - l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.

HR4, LA2, LA12, LA13, LA14 HR1-2, EC5, EC7, LA3, LA4

Ambiente Principio 7 - Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali.

Profile disclosure 4.11 EN1, EN3, EN4, EN7, EN8, EN11, EN12, EN16, EN17, EN19, EN20, EN21, EN22, EN23, EN24, EN27,

EN28, EN 29, EN30, EN2, EN5, EN6, EN10, EN18, EN26

Principio 8 - di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale.

EN1, EN3, EN4, EN8, EN11, EN12, EN13, EN16, EN17, EN19, EN20, EN21, EN22, EN23, EN24, EN27,

EN28, EN 29, EN30

EC2

Principio 9 - di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente.

EN2, EN5, EN6, EN10, EN18, EN26

Lotta alla corruzione Principio 10 - Le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti.

SO2, SO3, SO4, SO8 SO5-6

Area Aspetto Indicatori Pagine Volumi 1, 2, 3*

Diritti umani Pratiche di acquisto HR1, HR2, HR3 Volume 3 pag. 29, 30; 46÷49

Non discriminazione HR4 Volume 3 pag. 29, 30

Libertà di associazione e contrattazione collettiva HR5 Volume 3 pag. 24; 29; 46; 48, 49; 96÷98

Lavoro minorile HR6 Volume 3 pag. 24; 29; 46; 48, 49; 97

Lavoro forzato od obbligatorio HR7 Volume 3 pag. 24; 29; 46; 48, 49; 97

Società Comunità SO1 Volume 3 pag. 20, 21; 39,40; 108

Corruzione SO2, SO3, SO4 Volume 3 pag. 24, 25; 29, 30; 46; 48, 49

Contributi politici SO5, SO6 Volume 3 pag. 24; 40

Conformità SO8 Volume 3 pag. 40

responsabilità di prodotto

Sicurezza e salute dei consumatori PR1 Volume 3 pag. 43; 45, 46; 56÷70

Informativa prodotti PR3 Volume 3 pag. 43

Conformità Informazioni ed Etichettature prodotti PR4 Volume 3 pag. 43

Customer Satisfaction PR5 Volume 3 pag. 44

Adesione a codici volontari attività marketing e pubblicità

PR6 Volume 3 pag. 42, 43

Casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse pubblicità, promozione e sponsorizzazione

PR7 Volume 3 pag. 43

Conformità fornitura e utilizzo prodotti PR9 Volume 3 pag. 40

* Volume 1: “Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010”; Volume 2: “Relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari”; Volume 3: “Bilancio di Sostenibilità”.

118 Bilancio di Sostenibilità 2010 Volume 3

GP5008 Issue 1

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ 2010 DI PIRELLI & C. S.p.A. SGS Italia S.p.A. ha ricevuto l’incarico di eseguire la verifica indipendente del Bilancio di Sostenibilità 2010 di PIRELLI & C. S.p.A. Le informazioni contenute nel documento sono responsabilità esclusiva di PIRELLI & C. S.p.A. SGS Italia S.p.A. non è stata coinvolta in alcun modo nella preparazione del report e nei processi di raccolta ed elaborazione dei dati ivi contenuti. La responsabilità di SGS Italia S.p.A. è di esprimere un’opinione relativamente al testo, alle informazioni, ai grafici e alle dichiarazioni contenuti nel Bilancio di Sostenibilità, nell’ambito dello scopo di verifica di seguito riportato, con l’intento di informare tutte le Parti Interessate. SGS ITALIA S.p.A. dichiara la propria indipendenza da Pirelli & C. S.p.A. e ritene che non sussista alcun conflitto di interesse con l'Organizzazione, le sue controllate e le Parti Interessate. Scopo dell’attestazione Lo scopo dell’attestazione concordato con PIRELLI & C. S.p.A. prevede la verifica dei seguenti aspetti:

la valutazione di quanto prescritto dalle Linee Guida di Global Reporting Initiative (GRI-G3), con riferimento al Livello A+;

dell’accuratezza dei dati; la valutazione, attraverso un’assurance di tipo 2, sull’applicazione dei Principi e

sull’affidabilità delle informazioni rendicontate secondo AA1000 Assurance Standard (2008). Nell’ambito del capitolo “Strumenti di Governo per uno sviluppo di lungo periodo”, è stato inoltre sottoposto ad una valutazione di livello Alto il paragrafo dedicato al “Sistema di governo dei rischi”. L’organizzazione ha dato mandato a SGS Italia di esprimere una valutazione sull’aderenza del modello di sostenibilità adottato da Pirelli & C. rispetto ai requisiti della Guida alla Responsabilità Sociale UNI ISO 26000.

Metodologia e Limitazioni La verifica è stata condotta attraverso attività di ricerca preliminare, riesame di registrazioni e documenti, interviste al personale e al management, analisi di politiche, procedure e prassi adottate all’interno dell’Organizzazione. Sono stati verificati i testi, i grafici e le tabelle contenuti nel Bilancio, selezionando a campione informazioni qualitative e/o quantitative, al fine di confermarne l’accuratezza e seguirne il processo di elaborazione e sintesi. Il team di verifica è stato scelto sulla base della competenza tecnica, dell’esperienza e della qualifica di ciascun membro, in relazione alle diverse dimensioni valutate. Le attività di verifica hanno avuto luogo nel mese di Marzo 2011. Gli audit si sono svolti presso la Sede di Pirelli & C. S.p.A. in Italia e presso alcune realtà del Gruppo in Brasile, Romania, Turchia e Cina. Per quanto riguarda i dati di carattere economico e finanziario, essi corrispondono a quelli riportati nel Bilancio consolidato del “Gruppo Pirelli & C.” al 31 Dicembre 2010, già certificato dalla Società di Revisione.

LETTERA di ATTESTAZIONE

LeTTeRA Di ATTeSTAzioNe

119Dimensione sociale

Conclusioni Sulla base dell’attività di verifica svolta, si conferma l’affidabilità e l’accuratezza delle informazioni contenute nel Bilancio di Sostenibilità 2010, che rappresenta una significativa sintesi delle attività Stakeholder. Per quanto riguarda il grado di adesione ai principi di AA1000, il Gruppo di Valutazione esprime la seguente opinione: - Materialità: come già evidenziato nelle precedenti valutazioni, si ritiene che Pirelli & C. S.p.A.

abbia da tempo individuato, in maniera adeguata ed estensiva, i temi materiali di interesse per i suoi Stakeholder.

- Inclusività: si ritiene che Pirelli & C. S.p.A., tramite un dialogo costante con i suoi stakeholder e attraverso diversi canali di comunicazione, risponda al principio di inclusività. E’ in atto un processo volto a strutturare in modo più organico il meccanismo di coinvolgimento e di raccolta delle istanze da parte di tutti gli stakeholder da portare all'attenzione agli Organi di Governo del Gruppo.

- Rispondenza: il commitment alle tematiche di sostenibilità di Pirelli & C., espresso e discusso formalmente negli Steering Committee Sostenibilità dai vertici dirigenziali, è garanzia della costante revisione di sistemi e processi per indirizzare e gestire efficacemente tutte le questioni fondamentali, di interesse degli Stakeholder.

In relazione alla valutazione dell’informazione specifica, il Gruppo di Valutazione ritiene che le informazioni riportate al paragrafo “Sistema di governo dei rischi” siano affidabili e rispondenti ai principi di AA1000; la metodologia in atto si colloca ad alti livelli di best-practice di governo e offre alle strutture decisionali strumenti adeguati all’assunzione di decisioni nel rispetto degli obiettivi strategici, inclusi quelli legati alla sostenibilità. Si conferma inoltre che l'impostazione del modello di sostenibilità adottato da Pirelli & C. è in linea con quanto indicato dalla Guida alla Responsabilità Sociale UNI ISO 26000. Il sistema di Governance della sostenibilità, anche attraverso l’attività specifica del Sustainability Department, garantisce, a livello di Gruppo, la diffusione e il monitoraggio degli impegni presi e dei relativi obiettivi di miglioramento in tema di sostenibilità. Si conferma il raggiungimento del livello applicativo A+ di GRI G3 con le seguenti osservazioni e opportunità di miglioramento: Risultano soddisfatti i principi di definizione del report e i principi di garanzia della qualità delle informazioni comunicate. Il team di verifica riconosce il costante e progressivo livello di affidabilità del processo di raccolta, elaborazione e aggregazione dei dati; si invita l’Organizzazione a proseguire nel costante processo di revisione ed estensione qualitativa degli indicatori.

Milano, 31 Marzo 2011 SGS Italia S.p.A.

Stefano Bertoncini Marina Piloni Systems & Services Certification Systems & Services Certification Business Manager Project Leader