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Casa di cura Città di Parma S.p.a. RASSEGNA STAMPA 2015

Casa di cura Città di Parma S.p.a. · una protesi in mate-riale metallico. L’in-tervento, che può es-sere focale (limitato ... gliano iniziare a usare la tecnica – è più

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Casa di cura Città di Parma S.p.a.

RASSEGNA STAMPA2015

- RASSEGNA STAMPA • 2015 -- RASSEGNA STAMPA • 2015 -

Osservatorio sanità e salute Febbraio 2015 • Pag. 10

Struttura sanitaria

Le cause dell’artrosi articolaredel ginocchio sono molteplici. Laprogressiva degenerazione del-la cartilagine può essere l’esitodi un trauma, di una predispo-

sizione individuale o di uno squilibriomeccanico. Come spiega il Dottor PaoloAdravanti, Referente organizzativo del-l’unità operativa di Ortopedia della Casa dicura Città di Parma e past president di Si-gascot (Società ita-liana ginocchio, ar-troscopia, sport, car-tilagine, tecnologieortopediche): «un pa-ziente con ginocchiovalgo o varo, cioèdeformato, tende adusurare maggior-mente una parte delginocchio rispettoall’altra, a causa diuno squilibrio di ca-rico. Esistono poipatologie, comequelle reumatiche,che hanno come ef-fetto la degenera-zione cartilaginea. Anche l’obesità è un fat-tore di rischio per il maggior carico a livelloarticolare». Tra le conseguenze ci sono laprogressiva usura cartilaginea e, quindi, do-lore e limitazione funzionale». Particolar-mente colpiti sono gli anziani e gli sporti-vi. Quali le risposte terapeutiche? «I trat-tamenti – spiega Adravanti – sono conser-vativi o chirurgici. Nel primo caso, si fan-

no infiltrazioni con acido ialuronico o confattori di crescita, ossia un centrifugato disangue del paziente, ricco di piastrine e pro-teine. I trattamenti conservativi, che si li-mitano a ridurre i sintomi, sono utili in de-generazioni di stadio iniziale o intermedioe sono indicati qualora si preferisca diffe-rire la chirurgia. L’intervento chirurgico,però, non è rimandabile nei casi di dege-nerazione completa. «In questi casi, abbia-

mo oggi a disposi-zione un’efficace chi-rurgia protesica, chesostituisce la carti-lagine rovinata conuna protesi in mate-riale metallico. L’in-tervento, che può es-sere focale (limitatoa un punto dell’arti-colazione) o totale, èrisolutivo con unadurata che può arri-vare fino a 20-25anni. Il vantaggio ri-spetto al passato èche questa chirur-gia è adesso molto

meno invasiva, con risultati estremamentebrillanti, tra cui la riduzione della degenza.Non sono quasi mai necessarie trasfusionidi sangue né cateteri o drenaggi nel post-operatorio e dopo 4-5 giorni il paziente puòessere dimesso. Quanto sopra, assieme a spe-cifici corsi di preparazione e di informazio-ne, fa sì che il paziente si approcci all’in-tervento con maggiore serenità». ■ L.C.

Recuperare la funzionalitàI progressi delle terapie conservative e chirurgiche nel trattamento dell’artrosi articolare del ginocchio. Paolo Adravanti indica i vantaggi delle infiltrazioni con fattori di crescita e degli interventi protesici sempre meno invasivi

Il dottor Paolo Adravanti, è referente organizzativo dell’unità operativa di Ortopedia

della Casa di cura Città di Parma - www.clinicacdp.it

Dopo un periodo di valuta-zione come centro pilota, adaprile 2014 la casa di curaCittà di Parma ha ufficial-mente acquisito una nuo-

vissima colonna 3D, già applicata nellachirurgia mininvasiva ginecologica, mache potrà essere utilizzata anche in al-tre branche, come l’urologia. Le poten-zialità dello strumento, attualmente di-sponibile in pochissime altre struttureitaliane, fra cui l’ospedale Sant’Orsola diBologna che lo usa nella chirurgia pe-diatrica, sono presentate dal professorBruno Andrei, referente del progetto Chi-rurgia mininvasiva ginecologica e on-cologica della casa di cura parmigiana:«con questa tecnologia innovativa ilchirurgo può operare in laparoscopia convisione tridimensionale della zona datrattare. Il fattore 3D è importantissimo,perché supera il punto debole della la-paroscopia tradizionale 2D: ovvero lamancanza della profondità e gli errori aessa associati. Così è migliorata la per-cezione degli spazi anatomici ed è piùsemplice, per il chirurgo, riconoscere learee funzionali sulle quali intervenire,aumentando così la precisione e ridu-cendo i tempi operatori, grazie a unamaggiore naturalezza nel movimento.Infatti, la visione esatta della profondi-tà e dei rapporti fra i diversi organi fa sìche il chirurgo non debba più procede-re a piccoli passi, al contrario può ope-rare con maggiore certezza dell’areasulla quale sta intervenendo». La colonna3D viene utilizzata per tutti gli interventiall’apparato ginecologico che richiedo-no la laparoscopia: chirurgia maggiore,come le isterectomie, oppure interven-

ti per la rimozione dei tumori (utero, en-dometrio, ovaio). «Nei circa quaranta in-terventi finora effettuati con la miaéquipe, abbiamo avuto la netta perce-zione di lavorare con più solidi margi-ni di sicurezza. E lo stesso training di ap-prendimento – teniamo due corsi l’an-no dedicati ai professionisti che vo-gliano iniziare a usare la tecnica – è piùefficace. L’unico svantaggio di questatecnologia potrebbe essere rappresen-tato dal costo. Tuttavia, se ne confron-tiamo il prezzo con quello delle solu-zioni robotiche, la colonna 3D è decinedi volte più economica, oltre che in-dubbiamente più flessibile».■ Valerio Germanico

Laparoscopia in 3DPiù sicurezza e precisione negli interventi grazie alla visionelaparoscopica tridimensionale. Bruno Andrei racconta la suaesperienza diretta nell’uso di una tecnologia entrata finora in pochissime strutture italiane

Il professor Bruno Andrei, è referente

del progetto Chirurgia mininvasiva

ginecologica e oncologica della Casa di cura

Città di Parma - www.clinicacdp.it

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MARTEDÌ 28 APRILE 201512

CULTURA L'ASSESSORE FERRARIS: «CONTINUIAMO AD INVESTIRE»

Biblioteche:aperture anchenel fine settimanaLa Pavese, la @lice, la Guanda e la Alpisaranno accessibili il sabato e la domenica

Pierluigi Dallapina

II La prima novità riguarda gliorari, con aperture prolungatedella biblioteca Pavese – che que-st’anno festeggia il trentesimocompleanno - e della biblioteca di@lice, senza dimenticare il lun-ghissimo elenco di appuntamentiche riguarderà proprio le biblio-teche comunali da inizio maggiofino al 30 giugno.

«La nostra volontà è di continuaread investire nonostante la situazio-ne precaria per quanto riguarda lerisorse, in quanto le biblioteche han-no un ruolo sociale fondamentale»,premette l’assessore alla Cultura,Laura Ferraris, durante la presen-tazione del fitto calendario di eventi.L’aggiudicazione dell’appalto deiservizi di accoglienza al pubblico al-la cooperativa «Le Pagine» di Fer-rara renderà possibile estendere l’o-

Tante le iniziative

Incontri e una lezione di cake designnn Le nuove aperture delle biblio-teche saranno accompagnate dauna serie di iniziative. Sabato 2maggio la biblioteca Pavese ospi-terà «Per mari interni», incontroletterario che coinvolgerà il poe-ta Giancarlo Baroni (autore dellerecenti «Le anime di Marco Po-lo») e alcuni studenti delle scuolemedie che leggeranno poesie sultema del viaggio. Domenica 3maggio la biblioteca di @liceaprirà le porte ai piccoli lettoridalle 9.30 alle 12.30 offrendo let-ture animate e un laboratorio ar-tistico. I laboratori e le lettureanimate proseguiranno nei suc-

cessivi fine settimana di maggioe giugno.Un mini-festival dedicato allapoesia, nel solco degli abitualiappuntamenti di «ConversiAmo»,sarà promosso dalla bibliotecaGuanda dall’11 al 15 maggio,mentre la biblioteca internazio-nale Ilaria Alpi proporrà due set-timane di centro estivo. Una set-timana sarà dedicata ai bambinidai 7 ai 12 anni, dal 15 al 19giugno sui temi dell’Expo, per unviaggio culturale tra i sapori delmondo, mentre la seconda set-timana sarà riservata ai ragazzidagli 11 ai 14 anni, dal 29 giugno

al 3 luglio, per momenti di studioe conversazione in lingua inglese.Le iscrizioni ai centri estivi si ac-cetteranno a partire dalle 9 dilunedì 4 maggio e il costo è di 40euro a settimana.Per informazioni è possibile te-lefonare allo 0521031983/4. Il 5maggio alle 10, alla biblioteca di@lice, è in calendario una lezionedi cake design con la cuoca An-gela Fornari per inaugurare ilprogramma di iniziative «Argentovivo. Fuori e dentro le bibliote-che», che andrà avanti fino al 30giungo. La prenotazione è obbli-gatoria. up.dall.

CONVEGNO ALLA «CITTA' DI PARMA»

Leucemie e linfomi:per alcune patologiesi può guarireII Negli ultimi anni sono stati fattipassi in avanti importantissimi neltrattamento delle malattie emato-logiche, quali leucemie e linfomi;per alcune patologie si arriva ad-dirittura alla guarigione nell’ottantaper cento dei casi. E’ un messaggiouscito chiaramente nel corso di uninteressante Progetto Ematologiasvoltosi alla Casa di cura Città diParma nell’ambito del Programmadi educazione medica continua 2015promosso dalla Clinica di PiazzaleMaestri. Un Progetto che prevedevaquattro incontri e che ha riscosso unnotevole interesse dimostrato dallapartecipazione di numerosi medici.Nel primo incontro il professorFranco Aversa, Direttore dell’Ema -tologia e Centro trapianti midolloosseo dell’Università di Parma, hatrattato dell’emocromo, esame dia-gnostico fondamentale. «Le altera-zioni quantitative e/o qualitative deiprincipali parametri dell’emocromoorientano il medico nella identifi-cazione dei successivi esami diagno-stici e nel validare un sospetto cli-nico di malattia» ha sottolineato ilrelatore, che ha preso in esame iprincipali parametri da verificare,non solo per diagnosticare malattiedi tipo ematologico, ma anche altrepatologie quali, ad esempio, le ma-lattie infiammatorie croniche.

Nel corso degli altri tre incontri sisono affrontate diverse patologieematologiche. La dottoressa Fran-cesca Re, dirigente medico dell’A-zienda ospedaliero universitaria diParma, ha affrontato il tema del-l’adenopatia. «I linfonodi possonoandare incontro ad aumento di vo-lume per processi infiammatori, in-fettivi e tumorali - ha sottolineato larelatrice -. L’orientamento versouna di queste condizioni si basa sumolteplici parametri. In genere,una diagnosi accurata deriva dallavalutazione isto-patologica dellabiopsia della tumefazione linfono-dale. La collaborazione con l’eco -grafista/radiologo e il chirurgo èfondamentale nella scelta del lin-fonodo più rappresentativo da sot-toporre a biopsia. Un approccio cor-retto sul piano del percorso diagno-

stico garantisce la più alta proba-bilità di successo terapeutico. Oggi,grazie alla combinazione della che-mioterapia con nuovi presidi qualianticorpi monoclonali, radiotera-pia e trapianto di cellule staminaliabbiamo percentuali di guarigionisuperiori al 70-80 per cento dei ca-si».

Il professor Nicola Giuliani, pro-fessore associato di Ematologia del-l’Università di Parma, ha invecetrattato di altre patologie ematolo-giche, ovvero le Gammopatie. «Legammopatie monoclonali com-prendono diverse patologie emato-logiche caratterizzate dal riscontrodi componenti monoclonali (pro-teine anomale) a livello del siero e/odelle urine associata o meno ad undanno d’organo. Di fronte a questasituazione è importante instaurareun percorso diagnostico che per-metta di capire a quale patologiasiamo di fronte per poter intrapren-dere un corretto percorso terapeu-tico». Nel quarto è ultimo incontroil professor Aversa ha illustratoquelle che sono le grandi ed im-portanti novità in tema di terapiadelle malattie del sangue. «Le te-rapie innovative introdotte nel cor-so degli ultimi 20 anni derivano dauno studio dei meccanismi pato-genetici che trasformano una cel-lula normale in una patologica.

L’introduzione di nuove terapiemiratehapermesso, adesempio,dimodificare la storia naturale dellaleucemia mieloide cronica, di gua-rire la leucemia promielocitica, dimigliorare qualità e quantità di vitadei pazienti con mieloma e mie-lodisplasie. Gli anticorpi monoclo-nali, in sinergia con la chemiote-rapia, si sono rivelati di elevata ef-ficacia nella cura dei linfomi. Infine,i progressi nelle procedure di tra-pianto di cellule staminali emato-poietiche hanno consentito diestendere il trapianto a fasce di etàin passato ritenute proibitive (70-80anni), a pazienti privi di donatoricompatibili attraverso l’impiego didonatori non consanguinei, del cor-done ombelicale e addirittura di do-natori incompatibili».ur. c.

Parma

rario di apertura di due biblioteche.La @lice, ospitata nelle ex serre delParco Ducale, sarà aperta anche tut-te le domeniche dalle 9.30 alle 12.30,mentre la Pavese, in via Newton, sa-rà accessibile il venerdì pomeriggiofino alle 18.30 e il sabato pomeriggiodalle 15.30 alle 18.30. L’appalto haconsentito al Comune di ampliarel’orario di apertura delle due biblio-teche ospitate nel complesso storicomonumentale del San Paolo: laGuanda e la biblioteca internazio-nale Alpi hanno unificato gli orari diservizio e resteranno aperte dal lu-nedì al sabato dalle 9 alle 20, e ogniseconda domenica del mese dalle15.30 alle 19.30.

«Questo ampliamento dell’offer -ta ha portato lavoro a nove per-sone. Cinque erano già impiegatealla Alpi, mentre altre quattrorientrano nelle nuove assunzio-ni», chiarisce Piera Fiorito, re-

sponsabile del settore bibliotechedalla cooperativa «Le Pagi-ne».Grazie al sostengo di BancaMonte Parma, il trentesimo anni-versario della Pavese sarà celebra-to a partire da oggi pomeriggio(martedì 28 aprile), quando dalle16.30 si terrà una festa di libri de-dicata a tutti i piccoli lettori dellabiblioteca, con l’esposizione dicentinaia di nuovi volumi e l’o-maggio ai bambini partecipanti diun segnalibro celebrativo. Giovedì,a partire dalle 10.30, la Pavese ospi-terà una tavola rotonda che coin-volgerà tutti gli amministratori, ibibliotecari e gli operatori che han-no avuto parte nella sua storiatrentennale. Il convegno sarà chiu-so da una conversazione tra il sin-daco Federico Pizzarotti e l’espertadi biblioteche Antonella Agnoli,autrice del pamphlet «Caro sin-daco parliamo di Biblioteche».u

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InBreveINCONTRO

Le patologie cronichedella terza etànn Domani alle 15, nel salone«N. Ghirarduzzi» della Cisl(Via Lanfranco 21 /a), ilCoordinamento donneFnp-Cisl di Parma e Piacenzae l’associazione AnteaPso-Vit, organizzano un se-minario di approfondimentoche avrà per tema: «Le pa-tologie croniche della terzaetà e l’utilizzo corretto deifarmaci», breve viaggio tra lepatologie croniche legate allaterza età e le diverse teorieed esperienze sui farmaciutilizzati: interazioni danno-se, combinazioni positive, ef-fetti collaterali, consigli diautomedicazione e luoghi co-muni. Relatore sarà MaurizioVescovi, medico di medicinagenerale e psicoterapeuta.

FONDAZIONE CARIPARMA

I Martedìdell'artenn Prosegue oggi alle 17,presso la sede di FondazioneCariparma (Strada al ponteCaprazucca, 4), la serie diincontri «I Martedì dell’Ar -te». La terza conferenza - acura di Francesca Campani-ni – ha per titolo «Il ma-noscritto: l’arte antica del li-bro».

MARTEDÌ 28 APRILE 201512

CULTURA L'ASSESSORE FERRARIS: «CONTINUIAMO AD INVESTIRE»

Biblioteche:aperture anchenel fine settimanaLa Pavese, la @lice, la Guanda e la Alpisaranno accessibili il sabato e la domenica

Pierluigi Dallapina

II La prima novità riguarda gliorari, con aperture prolungatedella biblioteca Pavese – che que-st’anno festeggia il trentesimocompleanno - e della biblioteca di@lice, senza dimenticare il lun-ghissimo elenco di appuntamentiche riguarderà proprio le biblio-teche comunali da inizio maggiofino al 30 giugno.

«La nostra volontà è di continuaread investire nonostante la situazio-ne precaria per quanto riguarda lerisorse, in quanto le biblioteche han-no un ruolo sociale fondamentale»,premette l’assessore alla Cultura,Laura Ferraris, durante la presen-tazione del fitto calendario di eventi.L’aggiudicazione dell’appalto deiservizi di accoglienza al pubblico al-la cooperativa «Le Pagine» di Fer-rara renderà possibile estendere l’o-

Tante le iniziative

Incontri e una lezione di cake designnn Le nuove aperture delle biblio-teche saranno accompagnate dauna serie di iniziative. Sabato 2maggio la biblioteca Pavese ospi-terà «Per mari interni», incontroletterario che coinvolgerà il poe-ta Giancarlo Baroni (autore dellerecenti «Le anime di Marco Po-lo») e alcuni studenti delle scuolemedie che leggeranno poesie sultema del viaggio. Domenica 3maggio la biblioteca di @liceaprirà le porte ai piccoli lettoridalle 9.30 alle 12.30 offrendo let-ture animate e un laboratorio ar-tistico. I laboratori e le lettureanimate proseguiranno nei suc-

cessivi fine settimana di maggioe giugno.Un mini-festival dedicato allapoesia, nel solco degli abitualiappuntamenti di «ConversiAmo»,sarà promosso dalla bibliotecaGuanda dall’11 al 15 maggio,mentre la biblioteca internazio-nale Ilaria Alpi proporrà due set-timane di centro estivo. Una set-timana sarà dedicata ai bambinidai 7 ai 12 anni, dal 15 al 19giugno sui temi dell’Expo, per unviaggio culturale tra i sapori delmondo, mentre la seconda set-timana sarà riservata ai ragazzidagli 11 ai 14 anni, dal 29 giugno

al 3 luglio, per momenti di studioe conversazione in lingua inglese.Le iscrizioni ai centri estivi si ac-cetteranno a partire dalle 9 dilunedì 4 maggio e il costo è di 40euro a settimana.Per informazioni è possibile te-lefonare allo 0521031983/4. Il 5maggio alle 10, alla biblioteca di@lice, è in calendario una lezionedi cake design con la cuoca An-gela Fornari per inaugurare ilprogramma di iniziative «Argentovivo. Fuori e dentro le bibliote-che», che andrà avanti fino al 30giungo. La prenotazione è obbli-gatoria. up.dall.

CONVEGNO ALLA «CITTA' DI PARMA»

Leucemie e linfomi:per alcune patologiesi può guarireII Negli ultimi anni sono stati fattipassi in avanti importantissimi neltrattamento delle malattie emato-logiche, quali leucemie e linfomi;per alcune patologie si arriva ad-dirittura alla guarigione nell’ottantaper cento dei casi. E’ un messaggiouscito chiaramente nel corso di uninteressante Progetto Ematologiasvoltosi alla Casa di cura Città diParma nell’ambito del Programmadi educazione medica continua 2015promosso dalla Clinica di PiazzaleMaestri. Un Progetto che prevedevaquattro incontri e che ha riscosso unnotevole interesse dimostrato dallapartecipazione di numerosi medici.Nel primo incontro il professorFranco Aversa, Direttore dell’Ema -tologia e Centro trapianti midolloosseo dell’Università di Parma, hatrattato dell’emocromo, esame dia-gnostico fondamentale. «Le altera-zioni quantitative e/o qualitative deiprincipali parametri dell’emocromoorientano il medico nella identifi-cazione dei successivi esami diagno-stici e nel validare un sospetto cli-nico di malattia» ha sottolineato ilrelatore, che ha preso in esame iprincipali parametri da verificare,non solo per diagnosticare malattiedi tipo ematologico, ma anche altrepatologie quali, ad esempio, le ma-lattie infiammatorie croniche.

Nel corso degli altri tre incontri sisono affrontate diverse patologieematologiche. La dottoressa Fran-cesca Re, dirigente medico dell’A-zienda ospedaliero universitaria diParma, ha affrontato il tema del-l’adenopatia. «I linfonodi possonoandare incontro ad aumento di vo-lume per processi infiammatori, in-fettivi e tumorali - ha sottolineato larelatrice -. L’orientamento versouna di queste condizioni si basa sumolteplici parametri. In genere,una diagnosi accurata deriva dallavalutazione isto-patologica dellabiopsia della tumefazione linfono-dale. La collaborazione con l’eco -grafista/radiologo e il chirurgo èfondamentale nella scelta del lin-fonodo più rappresentativo da sot-toporre a biopsia. Un approccio cor-retto sul piano del percorso diagno-

stico garantisce la più alta proba-bilità di successo terapeutico. Oggi,grazie alla combinazione della che-mioterapia con nuovi presidi qualianticorpi monoclonali, radiotera-pia e trapianto di cellule staminaliabbiamo percentuali di guarigionisuperiori al 70-80 per cento dei ca-si».

Il professor Nicola Giuliani, pro-fessore associato di Ematologia del-l’Università di Parma, ha invecetrattato di altre patologie ematolo-giche, ovvero le Gammopatie. «Legammopatie monoclonali com-prendono diverse patologie emato-logiche caratterizzate dal riscontrodi componenti monoclonali (pro-teine anomale) a livello del siero e/odelle urine associata o meno ad undanno d’organo. Di fronte a questasituazione è importante instaurareun percorso diagnostico che per-metta di capire a quale patologiasiamo di fronte per poter intrapren-dere un corretto percorso terapeu-tico». Nel quarto è ultimo incontroil professor Aversa ha illustratoquelle che sono le grandi ed im-portanti novità in tema di terapiadelle malattie del sangue. «Le te-rapie innovative introdotte nel cor-so degli ultimi 20 anni derivano dauno studio dei meccanismi pato-genetici che trasformano una cel-lula normale in una patologica.

L’introduzione di nuove terapiemiratehapermesso, adesempio,dimodificare la storia naturale dellaleucemia mieloide cronica, di gua-rire la leucemia promielocitica, dimigliorare qualità e quantità di vitadei pazienti con mieloma e mie-lodisplasie. Gli anticorpi monoclo-nali, in sinergia con la chemiote-rapia, si sono rivelati di elevata ef-ficacia nella cura dei linfomi. Infine,i progressi nelle procedure di tra-pianto di cellule staminali emato-poietiche hanno consentito diestendere il trapianto a fasce di etàin passato ritenute proibitive (70-80anni), a pazienti privi di donatoricompatibili attraverso l’impiego didonatori non consanguinei, del cor-done ombelicale e addirittura di do-natori incompatibili».ur. c.

Parma

rario di apertura di due biblioteche.La @lice, ospitata nelle ex serre delParco Ducale, sarà aperta anche tut-te le domeniche dalle 9.30 alle 12.30,mentre la Pavese, in via Newton, sa-rà accessibile il venerdì pomeriggiofino alle 18.30 e il sabato pomeriggiodalle 15.30 alle 18.30. L’appalto haconsentito al Comune di ampliarel’orario di apertura delle due biblio-teche ospitate nel complesso storicomonumentale del San Paolo: laGuanda e la biblioteca internazio-nale Alpi hanno unificato gli orari diservizio e resteranno aperte dal lu-nedì al sabato dalle 9 alle 20, e ogniseconda domenica del mese dalle15.30 alle 19.30.

«Questo ampliamento dell’offer -ta ha portato lavoro a nove per-sone. Cinque erano già impiegatealla Alpi, mentre altre quattrorientrano nelle nuove assunzio-ni», chiarisce Piera Fiorito, re-

sponsabile del settore bibliotechedalla cooperativa «Le Pagi-ne».Grazie al sostengo di BancaMonte Parma, il trentesimo anni-versario della Pavese sarà celebra-to a partire da oggi pomeriggio(martedì 28 aprile), quando dalle16.30 si terrà una festa di libri de-dicata a tutti i piccoli lettori dellabiblioteca, con l’esposizione dicentinaia di nuovi volumi e l’o-maggio ai bambini partecipanti diun segnalibro celebrativo. Giovedì,a partire dalle 10.30, la Pavese ospi-terà una tavola rotonda che coin-volgerà tutti gli amministratori, ibibliotecari e gli operatori che han-no avuto parte nella sua storiatrentennale. Il convegno sarà chiu-so da una conversazione tra il sin-daco Federico Pizzarotti e l’espertadi biblioteche Antonella Agnoli,autrice del pamphlet «Caro sin-daco parliamo di Biblioteche».u

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InBreveINCONTRO

Le patologie cronichedella terza etànn Domani alle 15, nel salone«N. Ghirarduzzi» della Cisl(Via Lanfranco 21 /a), ilCoordinamento donneFnp-Cisl di Parma e Piacenzae l’associazione AnteaPso-Vit, organizzano un se-minario di approfondimentoche avrà per tema: «Le pa-tologie croniche della terzaetà e l’utilizzo corretto deifarmaci», breve viaggio tra lepatologie croniche legate allaterza età e le diverse teorieed esperienze sui farmaciutilizzati: interazioni danno-se, combinazioni positive, ef-fetti collaterali, consigli diautomedicazione e luoghi co-muni. Relatore sarà MaurizioVescovi, medico di medicinagenerale e psicoterapeuta.

FONDAZIONE CARIPARMA

I Martedìdell'artenn Prosegue oggi alle 17,presso la sede di FondazioneCariparma (Strada al ponteCaprazucca, 4), la serie diincontri «I Martedì dell’Ar -te». La terza conferenza - acura di Francesca Campani-ni – ha per titolo «Il ma-noscritto: l’arte antica del li-bro».

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GAZZETTA DI PARMADOMENICA 24 MAGGIO 2015 7

Grazie alla biologia molecolare, medicine più efficaci e meno tossiche. Il ruolo del farmacista nel post-dimissioni

Tumori: verso farmaci sempre più personalizzati

Urologia Un problema che può essere risolto con gli antibiotici. Ma che può anche essere spia di altre patologie

II Se a dire di non bere e a spie-gare i danni provocati dall’alcolsono gli adulti il messaggio pro-babilmente non arriva, ma se acantarli sono gli Elio e le StorieTese, con il loro stile dissacrantee diretto, c’è qualche speranza inpiù. Proprio la canzone «Una se-rata speciale» degli «Elii» è ilcentro della nuova campagna«Alcol snaturato» del ministerodella Salute. Presentando la can-zone, Emanuele Scafato dell’isti -tuto Superiore di Sanità, ha spie-gato che sono oltre 775mila i gio-vani tra gli 11 e i 17 anni che con-sumano alcol in Italia, e che il 17%di tutte le intossicazioni alcolicheche arrivano al pronto soccorsoriguarda ragazzi sotto i 14 anni.Numeri che hanno colpito i testi-monial della campagna. «FrankZappa, uno dei più grandi musi-cisti di tutti i tempi che tutti con-siderano un’icona della trasgres-sione, in realtà non consumava nèalcol e droghe. Vogliamo far ca-pire i danni che può provocarel’alcol ai giovani», dice Elio.Nella canzone, accompagnata dain video girato interamente con la«spherical cam», che permette al-lo spettatore di guardare da tuttele angolazioni possibili utilizzan-do il puntatore del mouse (trovateil video anche su www.gazzetta-diparma.it) vengono esposti idanni dell’alcol con versi come«molti litri di alcolismo, una gitain ambulanza, è un nuovo tipo diturismo», ma anche «adolescen-ti, deficienti, ubriaconi». «Per lacampagna ho letto dati che nonconoscevo - ha detto Faso, il bas-sista -. Ho un figlio di 13 anni, enon pensavo che ci fossero ragaz-zi ancora più piccoli che finisconoall’ospedale per l’alcol». Mentre ilbatterista Rocco Tanica, parlan-do di un incidente stradale in cui èrimasto coinvolto a causa dell'al-col, ha detto: «Lì ho capito quantosono stato stupido e quanto sonostato fortunato». £

ALZHEIMER, «COLPA» DI UN GENEIl gene Trem2 è associato a unrischio di 3-5 volte superiore per losviluppo di Alzheimer, ma anchedelle altre malattie neurodegene-rative. Lo hanno scoperto, analiz-zando 20 mila pazienti, i ricercatoridell’Istituto auxologico italiano

IL GOZZO COLPISCE 2 BIMBI SU 10In Italia si ammalano di gozzo -malattia legata alla carenza di iodio- circa sei milioni di persone, piùdel 10 % della popolazione. Il gozzocolpisce almeno il 20% dei minori,dicono gli esperti dell'ospedale pe-diatrico Bambin Gesù di Roma

L'EMAIL DEL MEDICO DI FAMIGLIAPer comunicare con i pazienti imedici di base si servono nell’84%dei casi di email, sms (67%) echat di Whatsapp (40%). Lo diceuna ricerca realizzata dalla Fimmg(Federazione italiana medici me-dicina generale) con Doxapharma

Salute [email protected]

&Be n e s s e re pagina a cura diMonica Tiezzi

Þ IL MEDICO

MartaSimonazziUROLOGA DELLACITTÀ DI PARMA

Con la spherical cam

Un videocontro l'alcoldi Elio e leStorie Tese

Vittorio Rotolo

II Nel trattamento delle patologie tu-morali non si può fare ancora a menodella chemioterapia. Ma, in un futuronon troppo lontano, ci si potrebbe ar-rivare. Merito dei progressi nel campodella biologia molecolare, che hannoportato a farmaci innovativi, meno tos-sici e molto efficaci. È quanto emersoall'incontro organizzato dal diparti-mento di Medicina clinica e sperimen-tale dell’Università di Parma e rivolto aifarmacisti. «Perché queste figure pro-fessionali svolgono un ruolo essenziale,non solo per la distribuzione dei far-maci, ma anche nell’attività di consu-

Monica Tiezzi

Ne soffre, ne ha sofferto o nesoffrirà quasi il 40% delledonne italiane. La cistite -infiammazione della vesci-

ca urinaria, l’organo che raccoglie l’u-rina prodotta dai reni - è un problemaprettamente femminile (anche fra lebambine, ne colpisce il 3%, contro l'1%dei maschietti) che ha cause a voltecomplesse, e frequenti recidive. Neparliamo con Marta Simonazzi, spe-cialista che ha lavorato a lungo nell'u-rologia dell'ospedale Maggiore e oggi èimpegnata alla clinica Città di Parma.Perchè la cistite colpisce prevalente-mente le donne?Per motivi anatomici: nella donna ve-scica ed uretra son igienicamente piùesposte rispetto all'uomo ed è quindipiù alta la probabilità di un'infezioneda escherichia coli, il batterio mag-giormente responsabile della cistite.Nell'uomo la cistite è da ricondurreprevalentemente ad un problema diprostata che causa il non corretto

svuotamento della vescica. Per questoha batteri nelle urine dal 10 al 30%degli anziani.Quali sono i fattori di rischio che pre-dispongono alla cistite?Molteplici: rapporti sessuali frequentie poco protetti; stitichezza; igiene in-tima scarsa o, al contrario, troppo fre-quente e aggressiva (a questo propo-sito, il consiglio è di usare detergenti aph neutro); ciclo mestruale, perchè ilsangue è terreno proliferativo per igermi; gravidanza, perchè negli ultimimesi di gestazione il peso dell'uterosulla vescica crea problemi nella min-zione (in questi casi si è dimostratamolto efficace la fosfomicina); diabete,che indebolisce le difese immunitarie.Ci si ammala più frequentemente dicistite con l'avanzare dell'età. Perchè?Con la menopausa la quiescenza degliormoni femminili rende i tessuti me-no elastici e fa abbassare le difese lo-cali vaginali. Inoltre il prolasso dellavescica, uno degli effetti della meno-pausa, rende più difficile svuotare lavescica e questa è, come nell'uomo,

Cistite: comecombatterlae prevenirlaColpisce il 40% delle donne: per motivianatomici, ma anche abitudini errate

una delle cause principali del distur-bo. In caso di prolasso si può operare,e l'intervento ha l'80-90% di successo.Quali sono i sintomi della cistite?Stimolo improvviso e frequente a uri-nare, bruciore durante la minzione,senso di peso e tensione alla pancia, avolte sangue nelle urine, e in questocaso si parla di cistite emorragica.Come si fa la diagnosi?Ai primi sintomi è bene rivolgersi almedico che prescriverà analisi delleurine e urinocoltura con antibio-gramma. Quest'ultimo esame verificala carica batterica e indica l'antibio-tico specifico da somministrare.Sconsiglio decisamente l'autocura:l'uso indiscriminato di antibiotici èinfatti una delle cause delle cistiti,perchè induce una resistenza batte-rica. E non cessate il ciclo di antibio-tici prescritti appena il disturbo spa-risce: attenetevi alle indicazioni del

medico. Nel caso di cistiti dolorose, èutile affiancare all'antibiotico un an-tidolorifico.E se anche una terapia mirata non ri-solve il problema?È utile un'ecografia, una urografia ouretrocistoscopia, perchè la cistitepotrebbe essere sintomo di un'altrapatologia come tumore, calcoli, mal-formazione renale, o dovuta alla pre-senza di un corpo estraneo, ad esem-pio un frammento di un dispositivo

medico, come un catetere.C'è un regime alimentare che può aiu-tare a «tenere alla larga» la cistite?Ci sono integratori che aiutano le te-rapia antibiotica, che resta il rimedioprincipe. Possono essere utili i fer-menti lattici, che riequilibrano la flo-ra batterica intestinale, il mirtilloamericano, che agisce come anti-cia-notico ed è ricco di flavonoidi ed acidicitrici (con azione anti-batterica) epolifenoli (che bloccano l'adesivitàdel batterio alla mucosa vescicale).Bene anche vitamina C, semi di pom-pelmo e uva ursina, tutti antisettici. El'ultima raccomandazione, la più im-portante: bere, bere, bere. Almeno unlitro e mezzo di acqua (inclusa quellacontenuti nei vari alimenti) nelle 24ore. L'acqua ha un'azione meccanicache diluisce la carica batterica delleurine, fra le principali responsabilidella cistite. £

lenza per il paziente oncologico, nellafase post-dimissione» dice Pier GiorgioPetronini, coordinatore dell’Oncologiasperimentale del nostro ateneo.«I nuovi farmaci, già disponibili ed uti-lizzati per le patologie mammaria, pol-monare e del colon, colpiscono la nuovavascolarizzazione tumorale e le mutazio-ni specifiche della malattia, o potenzianoil sistema immunitario – spiega MarcelloTiseo, dirigente medico dell’Oncologiadel Maggiore - Nel 10-15% dei pazientiaffetti da tumore polmonare con speci-fica alterazione molecolare, le probabi-lità di beneficio legate ad un farmaco mi-rato si attestano intorno all’80%. L’aspet -tativa di vita è raddoppiata o triplicata:

impensabile, fino a qualche anno fa».«La priorità è una terapia sempre piùpersonalizzata, che parta dall’analisidelle caratteristiche molecolari del tu-

more del paziente, per individuare lamigliore combinazione possibile di far-maci per accrescere le speranze di gua-rigione» ribadisce Roberta Alfieri, do-

cente di Patologia generale dell’Univer -sità di Parma.Un contributo fondamentale, nel soste-gno e nell’assistenza ai pazienti, può ar-rivare dalla «farmacia dei servizi», cheamplia il ventaglio delle prestazioni of-ferte. «Eppure a livello locale – osservaAndrea Melegari, presidente dell’Ordinedei Farmacisti di Parma – si continua aparlare poco della nostra figura profes-sionale. Che invece, con le sue compe-tenze e l’attività di consulenza, migliorala qualità di vita delle persone». «Biso-gna far sì che questa nuova idea di far-macia dei servizi, peraltro disciplinata daun’apposita legge, venga vissuta da Asl eRegioni come una certezza –auspica An-drea Mandelli, presidente della Federa-zione Ordini Farmacisti Italiani -: non di-mentichiamo che la farmacia offre tantesoluzioni utili al cittadino, alleggerendo ilcarico di lavoro negli ospedali».£

Oncologia Da sinistra Roberta Alfieri, Giorgio Petronini e Mara Bonelli.

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GAZZETTA DI PARMADOMENICA 31 MAGGIO 2015 7

Alta la percentuale di successo

E per la spina calcanearestop al dolore dopo tre sedute

II Le infezioni contratte dai pa-zienti durante l’assistenza sonouno dei principali fattori di rischioin ambito sanitario: in Emilia-Ro-magna si registrano sei casi ognicento pazienti (poco sotto la medianazionale del 6,3%), con una di-minuzione del 29% negli ultimidue anni. E’ emerso dall’informa -tiva dei dirigenti dell’assessoratoregionale alla sanità resa in com-missione Salute e Politiche sociali,presieduta da Paolo Zoffoli.

Secondo i dati raccolti da Sic(Sanità in cifre), il centro studi diFederanziani, il numero di infe-zioni ospedaliere stimato in Italiaè tra il 5 e l’8%: circa 450-700 milainfezioni all'anno.

I reparti ospedalieri maggior-mente a rischio sono terapia inten-siva, riabilitazione, medicina e chi-rurgia. Le aree anatomiche piùesposte sono «le vie respiratorie equelle urinarie. L’uso errato degliantibiotici è tra le primarie causedell’aumento progressivo delle re-sistenze», hanno detto i tecnici. Da-ti confermati dall’European centerfor disease control, che ha eseguitouno studio su 29 Paesi europei e 947ospedali. In Italia su 100 infezioni,quelle più frequenti sono respira-torie (24,1%), urinarie (20,8%), delsito chirurgico (16,2%) e le batte-riemie (15,8%). La prevenzione e ilcontrollo sono gli unici strumentiper contrastare le infezioni corre-late all’assistenza sanitaria - è statoevidenziato - e «in questo ambito ilsistema sanitario regionale prestauna attenzione particolare», taleda porsi «subito dopo il Piemonte,la regione più attrezzata».

Raffaella Sensoli (M5s) ha pro-posto di «dotare le strutture sani-tarie di tecnologie che rilevano lacarica batterica, dispositivi già spe-rimentati nella struttura ospedalie-ra di Porretta Terme», nel bologne-se. Per i tecnici dell’assessorato sitratterebbe però di «tecnologie chenon hanno prodotto risultati equi-parabili ai costi». £

CARAMELLE «AL BENZENE»Allarme per una sospetta sofistica-zione: l'acido tartarico, additivo di ori-gine naturale molto usato nel settorealimentare (ad esempio in caramelle,latte per neonati, vino), sarebbe sop-piantato, in alcuni prodotti dall'Asia,da un sostituto derivato dal benzene.

«LAVATE I VESTITI NUOVI»I vestiti nuovi dovrebbero essere lavatiprima di essere indossati, perché lesostanze chimiche, come la formaldei-de, usate per minimizzare le pieghe,possono causare pruriti e reazioni al-lergiche. Lo consiglia Donald Belsito,dermatologo della Columbia University.

SALTARE I PASTI FA INGRASSARESaltare i pasti provoca la «pancetta»,dice una ricerca della Ohio State Uni-vesity. La causa sarebbero le ecces-sive fluttuazioni di insulina e zuccheriche portano all'aumento di peso ad-dominale. Il consiglio: pasti regolari espuntini a metà mattina e pomeriggio.

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ÞLO SPECIALISTA

Alberto ApeMEDICO FISIATRADELLA CLINICA«CITTÀ DI PARMA»

II Quel doloroso sperone nel calcagnoche non dà tregua è la patologia chemeglio risente della cura con le onded’urto focali.

«La spina calcaneare è una patologiaparticolarmente sensibile al tratta-mento con onde d’urto focali, tantoche la metodica è indicata come te-rapia di riferimento anche negli StatiUniti – spiega il fisiatra Alberto Ape –L’alta percentuale di successo si devealla riduzione del processo flogistico,perché solo la calcificazione può mo-dificarsi e assorbirsi, mentre lo spe-rone rimane tale».

Come per altre patologie sono suf-ficienti tre sedute a distanza di unasettimana per avvertire un netto mi-

glioramento dei sintomi e in molti casila guarigione definitiva. Mentre già dalprimo trattamento compare l’effettoantalgico di riduzione del dolore.

«La possibilità di recidiva è legatainvece a molteplici fattori, tra i qualila predisposizione, ad esempio perconformazione del piede, la familia-rità e il metabolismo – sottolinea lospecialista –Ma vi sono anche causeestrinseche, come l’uso di calzatureche non consentono un corretto ap-poggio del piede, ad esempio coltacco troppo basso o eccessiva-mente alto, le posture lavorativecon carico statico e il sollevamentocontinuo di ingenti pesi, che grava-no sul piede».£ P.C.

Meno 29% in due anni

Infezioniospedalierein caloin regione

Terapie Una metodica in continua evoluzione

Patrizia Celi

Agiscono come un ritmato eprofondo massaggio sullecellule le onde d’urto focali,che inducono una reazione

positiva di stimolo alla rigenerazionedei tessuti.Da oltre un decennio il loro uso tera-peutico si è sempre più diffuso dall’am -bito urologico a quello ortopedico e ria-bilitativo. E il futuro è il settore dell’e-stetica. La loro applicazione in medici-na iniziò negli anni Novanta con il bom-bardamento dei calcoli renali (litotrip-sia urologica), procedura dolorosa emeccanica. Oggi la tecnica si è raffinatae gli strumenti di ultima generazioneconsentono un uso indolore delle ondesulle lesioni ossee o tendinee.«In questo processo è fondamentale l’e-sperienza e la preparazione dello spe-cialista che orienta e dirige il manipolodel macchinario in modo da rendere laterapia più efficace» spiega AlbertoApe, fisiatra della Casa di Cura Città diParma, tra i pionieri dell’applicazionedelle onde d’urto focali alla cura di pa-tologie dall’apparato muscolo scheletri-co.

Cosa sono le onde d’urtoLe onde d’urto sono onde acustiche (im-pulsi sonori), in grado di propagarsi neitessuti, in sequenza rapida e ripetuta.Sono originate da specifici generatori, ilitotritori. Presenti in natura, possonopropagare energia anche a lunghe di-stanze, ad esempio dopo un rombo dituono o un’esplosione. La loro diffusio-ne nei tessuti segue le leggi della tra-smissione, della riflessione e dell’assor -bimento delle onde sonore, dipendecioè dalle caratteristiche del mezzo: cu-te, grasso, osso o muscoli.«Differiscono dalle onde radiali, dolo-rose perché provenienti da generatoripressori con sequenze altissime, alle

quali corrisponde una minore efficaciaterapeutica e un ridotto campo di ap-plicazione. Non sono da confondereneppure con gli ultrasuoni, le onde abassa energia non percepibili dall’orec -chio umano» sottolinea lo specialista.

Come un tuonoLa metodica non è invasiva, è ben tol-lerata e ripetibile. Il trattamento durapochi minuti. La seduta si svolge nellostudio dello specialista: il paziente si co-rica sul lettino posizionato vicino almacchinario simile ad un ecografo, sulquale il medico imposta le funzioni del-la macchina adattandole alle caratteri-stiche fisiche del paziente e alla pato-logia da trattare. Quindi il manipolodello strumento viene posizionato incorrispondenza del punto «focale», cioèin prossimità del centro della lesione.«Il trattamento oggi è completamenteindolore – spiega Alberto Ape – grazieall’aggiornamento tecnologico continuodei macchinari e alla maggiore prepa-razione dei professionisti che settano iparametri e utilizzano corretti ed effi-caci angoli d’applicazione delle onde»

Per patologie muscolari ed osseeLe onde d’urto focali sono consigliateper le patologie tendinee, muscolari, le-gamentose e ossee. Hanno proprietà be-nefiche antinfiammatorie, antidolorifi-che e di contrasto al gonfiore.«Oggi le onde d’urto focali sono con-siderate soprattutto un acceleratore del-

la biologia dei tessuti, ma fino a pochianni fa si riconosceva loro una funzionequasi esclusivamente meccanica, comequella utilizzata in urologia per la fran-tumazione dei calcoli - spiega il fisiatraApe - Invece hanno la capacità di bio-stimolare i tessuti molli, per favorirne lariparazione attraverso la neoangiogene-si, cioè la formazione di nuovi vasi san-guigni nella zona trattata».Sono efficaci anche in caso di ossa chenon si attaccano, seppure legate daplacche artificiali inserite dopo un in-tervento chirurgico, e per le ferite chenon si rimarginano.Motore del fenomeno di rigenerazionedei tessuti è il nitrossido, la sostanzanormalmente prodotta dal nostro orga-nismo nei processi riparativi delle cel-lule che dopo il trattamento aumentanelle parti trattate.«Le onde d’urto focali sono una meto-dica terapeutica in continua evoluzione– sottolinea Alberto Ape – Sono nume-rosi gli studi su possibili efficaci appli-cazioni, come la recente esperienza spe-rimentale di trattamento dell’area ne-crotizzata di un cuore infartuato, du-rante un intervento chirurgico».Anche in ambito urologico la tecnicaviene usata oggi per la difficoltà eret-tiva e nei casi di disordine dei tessuticonnettivi del corpo cavernoso del pe-ne.Molto interessanti sono anche gli studicondotti all'ospedale Federico II di Na-poli sull’applicazione nei bambini spa-stici. E la nuova frontiera di applicazio-ne è l’estetica, in particolare la cura del-la cellulite.

ControindicazioniLa terapia con onde d’urto focali è scon-sigliata alle donne in gravidanza, a sog-getti portatori di pacemaker, con ma-lattie gravi, patologie della coagulazionedel sangue e infezioni acute dei tessu-ti. £

Trattamentod'urtoper i muscolidolorantiI tanti impieghi delle onde d'urto:calcoli, ortopedia, mialgie, riabilitazione

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GAZZETTA DI PARMADOMENICA 14 GIUGNO 2015 7

L'hair stylist

«In testa filtri UV come per la pelleE occhio alla disidratazione»

II Dal vaccino contro la tuberco-losi può arrivare una nuova stra-tegia per il diabete di tipo I, ma-lattia autoimmune che si svilup-pa generalmente nell’adolescen -za. La Food and drug administra-tion, l’ente Usa che regola i far-maci, ha dato il via libera per laseconda parte di una sperimen-tazione clinica con il vaccino Bcgcontro la tbc per «bloccare» ildiabete.Lo studio, che durerà cinque an-ni, cercherà di capire se ripetutevaccinazioni di Bcg possano farmigliorare il diabete di tipo I (acausa del quale il pancreas nonriesce più a produrre insulina)negli adulti tra i 18 e 60 anni chehanno pochi, ma ancora rilevabililivelli di produzione di insulina.Il gruppo di ricerca guidato daDenise Faustman, direttore dellaboratorio di immunologia delMassachusetts General Hospital,ha infatti documentato per pri-mo la scomparsa della malattiain forma avanzata nei topi, e hacompletato con successo una pri-ma fase di sperimentazione sul-l’uomo. «Con i primi studi suitopi - spiega - abbiamo imparatomolto sui potenziali benefici te-rapeutici del Bcg, simili a quelliosservati contro altre malattieautoimmunitarie».Il Bcg, farmaco generico con oltre90 anni di uso clinico e dati di si-curezza, è usato contro la tuber-colosi, il cancro della vescica, lalebbra, l’ulcera e la sclerosi mul-tipla. Nella prima parte della spe-rimentazione i ricercatori, con dueiniezioni di Bcg a quattro settima-ne l’una dall’altra, hanno elimina-to temporaneamente le cellule Tcausa del diabete e portato ad unritorno della produzione di insu-lina. In questa nuova sperimen-tazione faranno più iniezioni perun tempo più lungo, su 150 adulti,per vedere se migliora lo stato au-toimmunitario e i marcatori delcontrollo dello zucchero. £

ALLERTA PER LA MERSDopo Ebola, è allarme per la Mers,malattia infettiva che causa unagrave polmonite. Nel Sud del Coreasono stati segnalati alcuni casi. Lamalattia circola già da 2-3 anni, manon solo in Medio Oriente. Segna-lato un caso in Toscana due anni fa

I COSTI DELL'ALZHEIMERNel 2030 saranno oltre 75 milioni ipazienti affetti da demenza, inclu-so il morbo di Alzheimer, in tutto ilmondo. Un numero destinato a su-perare i 135 milioni nel 2050, cononeri economici mondiali di cen-tinaia di miliardi di dollari

VITTIME DELL'INQUINAMENTOOltre 34.500 italiani ogni annomuoiono «avvelenati» dall’inqui -namento atmosferico: è come sescomparisse improvvisamenteuna città come Aosta. Al Nord, inparticolare, si registrano 22.500decessi annuali

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&Be n e s s e re pagina a cura diMonica Tiezzi

Þ IL MEDICO

Carla MariaCostaDERMATOLOGADELLA CASA DI CURACITTÀ DI PARMA

ÞL' E S P E R T O

LorenzoCampaniniPARRUCCHIERE DELSALONE CHIOMA

Sperimentazione

Il vaccinoanti-tbc utileanche controil diabete 1

Patrizia Celi

E'arrivato il sole dell’estatee le prime scottature. Asoffrire di un’intensaesposizione ai raggi sola-

ri non è solo la pelle, ma anche i ca-pelli. Colore e lunghezza non hannoimportanza: per lo stress da sole, ibagni frequenti in acqua salata o clo-rata e le docce ripetute, anche lechiome più resistenti si impoveri-scono e in casi estremi si può avereun’improvvisa ed abbondante cadu-ta di capelli.«Il caldo intenso e l’esposizione pro-lungata ai raggi solari, senza prote-zioni, possono produrre effetti nega-tivi sul ritmo di crescita del capello,con un aumento del ricambio fisio-logico e conseguenti cadute anoma-le ed intense» spiega la dermatologaCarla Maria Costa della Casa di curaCittà di Parma. Questo «effluviumtelogen» (così viene definito scien-tificamente il fenomeno di una so-stenuta perdita di capelli) può per-durare anche fino all’autunno, cau-sando un diradamento visibile.«Il capello ha una componente cel-lulare e cheratinica simile a quelladella cute, ma si differenzia in quan-to struttura specializzata, dotata dibulbo da cui si sviluppa come ema-nazione della cute, al pari dell’un-ghia» spiega la dermatologa.In caso di effluvium telogen può ac-cadere che il follicolo, la strutturadella pelle che produce le cellule dipeli e capelli, non abbia il tempo dirigenerarsi e quindi i bulbi riman-gano vuoti. Questo ciclo continuo diespulsione del pelo, riposo e ricre-scita avviene naturalmente, senzache ci siano conseguenze visibili. Main presenza di stress, come l’ecces-siva esposizione ai raggi solari, il fe-nomeno accelera e, mentre aumen-tano le cadute, rallentano le ricresci-te.«Quasi sempre si tratta di un feno-meno temporaneo e pian piano i fol-

licoli che sono stati esposti intensa-mente al sole tornano in fase “ana-gen”, di ricrescita – rassicura la spe-cialista – Fondamentale è quindiprevenire il fenomeno con alcuni ac-corgimenti in gran parte legati albuon senso».Coprire il capo con cappelli e ban-dane consente di ridurre la quantitàdi raggi solari che raggiungono lachioma. «È un consiglio valido an-che per le persone che già presen-tano diradamenti e calvizie andro-genetica, per i quali è consigliata an-che una lozione o crema protettiva»,prosegue Costa. È possibile ancheassumere fotoprotettori per bocca,come trattamento preventivo. E at-tenzione alle diete ferree prima del-l’estate: possono privare di elementiimportanti per la crescita dei capellie indebolirli. Quando il danno è fat-to, si possono mettere in atto alcuneazioni per tentare di rimediare nelpiù breve tempo possibile.Per stimolare la fase «anagen» delfollicolo si possono utilizzare lozionio assumere integratori a base di am-minoacidi, che contengono quasisempre anche oligoelementi utili adaumentare la corposità dei capelli erestituire volume alla chioma, e chepossono anche favorire un’accelera-zione della ricrescita.«Fortunatamente il problema vienequasi sempre compensato nel tempo– conclude la specialista – Ma nei ca-si in cui questo non accade si pro-cede con esami e controlli alla ricer-ca di altre cause, come ad esempio lacarenza di ferro».£

II Sole, acqua, aria: sono i tre elementidell’estate che a lungo andare posso-no danneggiare i capelli. Il cloro con-tenuto in abbondanza nell’acqua dellepiscine è un candeggiante e tende aseccare; così come il sale del mareasciuga l’umidità dei capelli. Unendoquesti effetti alle proprietà dei raggisolari si ottiene quella naturale schia-ritura che tutti agognano, ma che altronon è se non un «arrugginimento» del-le strutture del capello.

«Che per alcuni mesi ci regalano unaricchezza straordinaria di colori, damantenere proteggendo il capello du-rante l’esposizione al sole o i bagni, maanche con un’adeguata prevenzione»,spiega Lorenzo Campanini, seniorstylist di Chioma parrucchieri.

Per quanto riguarda la protezione, ilpericolo più grande per i nostri capellirimane la disidratazione, quella che ciriempie di doppie punte a settembre eche ci costringe a spuntare con de-cisione le lunghezze. «È un processochimico naturale che possiamo attu-tire con fattori protettivi da applicareai capelli prima dell’esposizione inten-sa al sole» spiega Campanini. Il par-rucchiere di fiducia deve indirizzare lacliente tra il mare di schiume, spray,creme, sieri e gel disponibili, indivi-duando la ricetta migliore per il tipo dicapello. Come per la pelle, i prodottiprotettivi devono avere filtri UV chegarantiscano una protezione totale eun apporto di vitamina E, antiossidan-te; oltre a proteine e fattori idratanti.

«I capelli ricci sono tendenzialmentecrespi, quindi necessitano di una gene-rosa idratazione, ma contemporanea-

mente anche di un prodotto che man-tenga il disegno senza gonfiare l’accon -ciatura, come gli spry e le creme – pro -segue l’hair stylist –All’opposto, i capellilisci e sottili, di solito chiari, soffrono me-no e quindi può bastare una protezionepiù leggera. Inoltre chi li ha non amautilizzare sostanze che possono appe-santire o ungere. In questo caso sonoconsigliati i sieri e i loro derivati, come glioli dalla texture leggera».

Inoltre, per prevenire i danni del solee dell’acqua è bene sottoporsi primadell’estate a qualche trattamento pre-ventivo che potenzi l’idratazione delcapello; eventualmente da ripetere insettembre. «La giusta cura del capellodipende dai gusti e dai bisogni dellacliente. Per questo è importante che ilparrucchiere abbia con lei un rapportodi fiducia e conoscenza - prosegueCampanini - Potrà così mischiare i di-versi prodotti oggi a disposizione percreare una miscela ad hoc, persona-lizzata sulle esigenze della cliente».

Tenendo conto dei cromatismi maanche delle esigenze legate al tipo divita o alla vacanza, perché, ad esem-pio, una donna sportiva non ha le stes-se abitudini di una estremamente raf-finata.

«Dagli anni ‘80, in cui era indispen-sabile apparire lampadati e muscolo-si, oggi siamo passati all’era egoistica,nella quale ci si cura e si vuole bene ase stessi, dentro e fuori – conclude ilparrucchiere – I capelli, cornice del vi-so, fanno parte della visione di sé, che ilprofessionista deve interpretare connaturalezza per fare stare bene la per-sona che a lui si affida».£ P.C.

Chiome in vacanza E per chi è calvo, mai dimenticare la crema

Capelli in estate:divieti e consigliOcchio a sole, sale e cloro: senza protezionisi rischia di sfibrarli e perderli. Bene i cappelli,e a volte consigliabile un fotoprotettore per bocca

MORE, BIONDE, ROSSE

Dimmi che colorehai e ti dirò chi seiIl colore dei capelli, simbolo atavicodella personalità femminile. La donnamora, mediterranea e orientale, èsimbolo di abbondanza e sensualitàe può essere oggetto d’invidia.Rappresenta anche la madre e ilcalore della famiglia. La bionda ènell’immaginario collettivo laprincipessa, magari algida eirraggiungibile, ma per questo unmodello di bellezza (perlopiùnordica). Il castano è diffusissimo trale ragazzine perché molto presentein televisione, ma è spesso graditauna leggera schiaritura (anche tra imaschi). La rossa è l’amantemisteriosa, festosa, la principessaceltica di bellezza rara, semprecapace di suscitare emozioniestreme: amore o odio.

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MENABO Salute DXq da copiare

GAZZETTA DI PARMADOMENICA 5 LUGLIO 2015 7

Artrosi e artrite

Nel mirinocartilagini, ossae membrane

Vacanze Lo specialista: «È falso che i reumatismi migliorino con il caldo. Anzi: il calore risveglia l'infiammazione»

Sole con cautela se c'è l'artrosiMai più di 20 minuti sotto i raggi, no a fanghi e sabbiature. E infradito «con saggezza»Patrizia Celi

Il sole non sempre fa bene aireumatismi, come recita unluogo comune. Quando si soffredi artrosi o di una delle tante

forme di artrite esporsi al sole puòcomportare seri danni e complicanze.«La reale influenza del clima sullemalattie reumatiche è ancora tutta dadefinire, anche se le credenze sul rap-porto tra dolori reumatici e clima siperdono nella notte dei tempi – spie -ga il reumatologo Gianni Buticchidella “Città di Parma” – Ad esempiol’arrivo dell’autunno può comportareuna riacutizzazione dei sintomi per ilpassaggio da un clima secco ad unoumido, con l’accentuarsi di un fasti-dioso dolore articolare, ma il più dellevolte il risveglio dei processi infiam-matori è causato dal calore dei raggisolari a cui si è stati esposti in estate».Il consiglio è di informarsi dal reu-matologo di fiducia che saprà consi-gliare la strategia per affrontare l’e-state, escludere fastidiosi rischi e gua-dagnare in salute. Nel mare delle ma-lattie reumatiche non esiste infattiuna ricetta valida per tutti, ma pos-siamo indicare, con l’aiuto dello spe-cialista, alcuni buoni consigli.

II Scienziati australiani hannoindividuato uno stretto legamefra vita sedentaria e ansia, anchese non è chiaro quale sia la causae quale l’effetto. Secondo la ri-cerca della Deakin University diMelbourne, le persone che tra-scorrono gran parte della gior-nata sedute, davanti al compu-ter, alla tv o ai videogiochi, sonopiù propense a sentirsi ansiose.La ricerca, pubblicata sulla rivi-sta BMC Public Health, rivela chela sedentarietà non porta soltan-to a ingrassare: il rischio di essereansiosi aumenta in proporzioneal tempo trascorso da fermi o se-duti. I ricercatori hanno passatoal vaglio nove studi che hannospecificamente esaminato l’asso -ciazione fra comportamento se-dentario e ansia. In cinque deinove studi hanno osservato cheun aumento di comportamentisedentari è stato associato a unaumentato rischio di ansia. Neglialtri quattro studi è stato rilevatoche il tempo totale di seduta èassociato ad aumento del rischiodi ansia.Nella società in cui viviamo, spe-cie nei paesi sviluppati, stare se-duti a lungo è diventata la norma,spiega Megan Teychenne, lacoordinatrice della ricerca. «Ilpunto importante è che esisteuna relazione fra stare seduti alungo e l’ansia, e questo legamenecessita certamente di ulterioristudi. Per ora è come il misterodell’uovo e della gallina, non sap-piamo ancora se viene primal’ansia o lo stile di vita sedenta-rio», osserva la studiosa.Nell’attesa di ulteriori ricerche, ilconsiglio ai sedentari è di aumen-tare l’attività fisica, che producesicuramente uno stato psichicoed emotivo più sereno e tranquil-lo. «Basta anche una passeggiatadi mezz’ora o meglio un’ora algiorno per avere effetti positivisia sul fisico sia sulla salute men-tale», raccomanda Teychenne.

FUOCO DI SANT'ANTONIOÈ disponibile in Francia il vaccino per laprevenzione del «Fuoco di Sant'Antonio»(Herpes Zoster) e della sua complicanza,il dolore neuropatico cronico. Per la Sa-nofi Pasteur, che lo produce, il farmacorappresenta un fattore chiave per l’im -munizzazione per tutta la vita

I CIECHI «VEDONO» CON LA LINGUAI ciechi potranno vedere usando la linguagrazie al BrainPort V100, apparecchiohi-tech che combina un paio di occhialicon videocamera e un dispositivo intrao-rale. Le immagini catturate dalla video-camera sono convertite in segnali elet-trici che causano vibrazioni sulla lingua

I PERICOLI DEI JEANS «SKINNY»No ai jeans super-aderenti «skinny» se sipassa molto tempo accovacciate, poichébloccano la circolazione. All'ospedale diAdelaide (Australia) è stata ricoveratauna 35enne che aveva perso ogni forzanelle gambe. Per trattarla i medici hannotagliato i jeans, impossibili da sfilare

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ÞLO SPECIALISTA

GianniButicchiMEDICOREUMATOLOGO ALLA«CITTÀ DI PARMA»

II Artrite e artrosi: malattie reumati-che dal nome simile ma dalle differenticaratteristiche. Lo specialista reuma-tologo ne riconosce i sintomi in faseprecoce, con esami di laboratorio ediagnostica per immagini, e consigliala corretta terapia. Entrambe infatti, acausa del dolore articolare, possonocondurre all’invalidità, limitando sem-pre più la capacità funzionale delle ar-ticolazioni colpite. Sono inoltre pato-logie quasi sempre croniche. Ma nonspaventiamoci: oggi le terapie farma-cologiche e riabilitative, oltre ad uncorretto stile di vita, possono ridurre ilsintomo doloroso e controllarne lap ro g re s s i o n e .

ARTROSIÈ una malattia reumatica degenera-

tiva che affligge la cartilagine dell’ar -ticolazione e l’osso ad essa sottostan-te. Può colpire qualsiasi articolazione,ma privilegia mani, ginocchio, anca ecolonna vertebrale. Causa deforma-zione degli arti e ne riduce la funzio-nalità. Ne soffrono in particolare gli an-ziani ma può colpire anche i giovani, acausa di ripetuti traumi legati all’at -tività sportiva o lavorativa. Il dolore siavverte soprattutto di giorno e quandosi inizia un movimento; al risveglio l’ar -ticolazione può essere rigida, ma su-bito questa sensazione scompare o siriduce. Il riposo attenua il dolore.

ARTRITEÈ un processo infiammatorio di tipo

reumatico della sinovia, la membranache riveste la capsula articolare. Col-pisce una sola o poche articolazioni edha carattere evolutivo, oltreché cro-nico, che può anche portare alla di-struzione dell’articolazione. La sinoviainfatti, a causa dell’infiammazione,aumenta di volume ed emette sostan-ze che erodono l’osso. Ne esistono di-verse forme; tra le più diffuse e gravi cisono l’artrite reumatoide, la psoriasi-ca, l’infettiva, la reattiva e quelle damicrocristalli (gotta e candrocalcino-si). L’artrite comporta dolore persi-stente, anche di notte, che può peg-giorare con il movimento e comparireanche a riposo. La rigidità al risvegliomigliora entro un’ora. £ P.C.

Troppa tv e pc

La vitasedentariarendeansiosi

Attenzione al sole«Se si soffre di malattie infiammato-rie croniche come l’artrite reumatoi-de, le sindromi correlate e le connet-tiviti, è bene evitare l’esposizione di-retta e prolungata al calore e quindianche ai raggi del sole: mai per più di20 minuti. No anche a fanghi e sab-biature. Non dimentichiamo inoltreche la maggior parte dei farmaci uti-lizzati dalle persone affette da malat-tie reumatiche sono fotosensibili, adesempio gli anti-infiammatori nonsteroidei, disponibili in pomata e ce-rotti, ma anche gli antibiotici e i far-maci di fondo per le poliartriti» diceButicchi.Esposizione al sole assolutamentevietata (o con filtri a totale copertura)per chi soffre di connettiviti sistemi-che, come il Les, il Lupus eritematososistemico. «Stesse cautele per la vi-tiligine, che produce quella strana ab-bronzatura cosiddetta a “macchia dileopardo”».

Quando il sole fa bene«Tra le patologie reumatiche chetraggono beneficio dalla stagione cal-da ci sono le sindromi acroparestesi-che acrali, cioè quelle che si accom-pagnano al fenomeno di Raynaud,per cui uno spasmo dei vasi, in alcunezone periferiche dell’organismo, de-termina l’interruzione momentaneadell’apporto di sangue - spiega lo spe-cialista - Lo spasmo in genere è pro-vocato dall’esposizione al freddo ecoinvolge le dita di mani e piedi, ma sipuò estendere anche ad altre regioniesposte, come orecchie e naso. Il solefa bene anche a chi soffre di crioglo-bulinemie e nelle forme di psoriasicutanea, che migliorano con la stagio-ne calda. Occorre però cautela quan-do alla psoriasi si associa una formaartritica, assiale o periferica. In gene-rale l’esposizione ai raggi del sole èimportante per l’attivazione cutaneadella vitamina D, ormone steroideoche svolge un’azione importantissimasul metabolismo minerale ed osteo-scheletrico, sulla condizione nervosae sul tono dell’umore. Spesso gli an-

I NUMERI

Colpiti sei milionidi italianiLe malattie reumatiche sononumerose, quasi cento;comprendono i reumatismiinfiammatori cronici (comepoliartriti, artrite reumatoide,spondiloartriti sieronegative), leconnettiviti sistemiche (come ilLupus e le sindromi sclerodermiche)e le forme degenerative involutive,quali l’artrosi, a varia localizzazione,le patologie periartritiche, deitendini, le sindromi fibromialgiche ealtre. Queste patologie colpiscono inItalia quasi sei milioni di persone eoltre 31.000 in Emilia Romagna, dicui 512 sono pazienti con meno di18 anni. Oltre l’80% dei malatihanno più di 60 anni e solo l’1%meno di 18. La patologia reumaticapiù diffusa in assoluto è l’artrosi(circa il 70%).

ziani sono carenti di vitamina D e de-vono assumerla da farmaci».

Calzature adeguate«La bella stagione comporta il riacu-tizzarsi di patologie tendinee quali latalalgia e la fascite plantare. I proble-mi si manifestano in autunno e in-verno, dopo l'uso troppo prolungatodi calzature basse o infradito durantel'estate, con alterazione della postura,del rapporto tra piede e suolo, aggra-vati dalle lunghe camminate», diceButicchi.C’è poi la «sindrome del fenomeno»,quella delle persone sedentarie che,senza adeguata preparazione, duran-te l’estate si dedicano ad un’attivitàmotoria intensa, con ovvia riacutizza-zione di processi lombosciatalgici ediscopatici. «Piuttosto di improvvi-sarsi sportivi, consiglio di approfitta-re delle temperature favorevoli perpraticare il nuoto, sport ideale per unbenessere generale, vista l’ampiezzadei movimenti consentita dalla legge-rezza del corpo nell’acqua», consigliail medico.£

- RASSEGNA STAMPA • 2015 -- RASSEGNA STAMPA • 2015 -

LUNEDÌ 20 LUGLIO 2015 11

RICERCA LO STUDIO SULLE MALATTIE MITOCONDRIALI COORDINATO DA CLAUDIA DONNINI

La fondazione Theletonpremia la ricerca di ParmaFinanziamento per il progetto di un team della nostra Università

SIMPOSIO TRE GIORNI DI INCONTRI ALLA CLINICA CITTA' DI PARMA

Le nuove possibilità di curanelle patologie dei reniSi tratta di malattiein aumento anche sela mortalità per tumoriè in diminuzioneII Le malattie renali sono state alcentro di un seguitissimo Proget-to Nefrologia che si è svolto allaSala convegni della Casa di cura«Città di Parma».

Tre incontri che hanno visto lapartecipazione di un numeroso eattento pubblico di medici.

Nel primo Simposio AlbertoMontanari, direttore dell'Unitàoperativa di Clinica e Semeioticamedica dell'Azienda ospedalie-ro-universitaria di Parma, ha trat-tato del rapporto che esiste tra far-maci e rene sottolineando come lamaggior parte dei farmaci ha uninteressamento a livello renaleche il medico deve sempre valu-tare con attenzione.

Nel secondo incontro AchilleGuariglia e Roberto Giacosa, ri-spettivamente specialisti in Ne-frologia e in Medicina interna del-la Città di Parma hanno affrontatoil tema delle malattie renali cro-niche.

««Si tratta di patologie in forteespansione raggiungendo circa il10 per cento dell'intera popolazio-ne mondiale.- Ha sottolineatoGuariglia- Sono malattie che si ca-ratterizzano per una tendenza allaprogressiva riduzione della fun-zione di filtro del rene . La dia-gnosi è relativamente semplice,essendo basata sostanzialmentesolo sul dosaggio della proteinu-ria e della creatininemia». E' fon-

damentale individuare la malat-tia in fase precoce per poter met-tere in atto le terapie più oppor-tune e, soprattutto, prevenire ilpiù possibile la progressione dellamalattia. Nel terzo incontro si èparlato di un tema estremamentedelicato, ovvero i tumori renali,con relatori Pietro Cortellini eVincenzo De Lisi, specialisti ri-spettivamente in Urologia e inOncologia della Città di Parma.

I progressi diagnostici e tera-peutici di recente introdotti nellapratica clinica hanno consentito,ad oggi, una riduzione della mor-talità per tumori renali, a fronteperò di un globale aumento di in-cidenza, a livello mondiale .

«Un trend di diminuzione della

mortalità è in parte riconducibilead una diagnosi di lesioni in stadiosempre più precoce», ha sottoli-neato De Lisi. «Negli ultimi annil'approccio chirurgico al tumorerenale si è modificato innanzitut-to grazie all'introduzione di tec-niche laparoscopiche.- Ha eviden-ziato Cortellini- Inoltre si cercasempre più di attuare, quandopossibile, una chirurgia conserva-tiva che consente, in presenza ditumori di non grandi dimensioni,la conservazione del rene». Nellamalattia avanzata la recente in-troduzione dei farmaci a bersagliomirato ha rivoluzionato l’approc -cio terapeutico ad una neoplasiache fino a pochi anni or sono eraconsiderata "orfana" di cure. u

Parma

II Un finanziamento da 105 milaeuro per studiare, attraversoesperimenti sui lieviti, le malat-tie mitocondriali, fra le quali lamiopatia infantile, l'encefalo-miopatia mitocondriale, le sin-dromi di Pearson e di Kearns-Sa-yre, l'epilessia mioclonica e laneuropatia ottica di Leber.

È tra i vincitori del bando diconcorso 2015 promosso dallaFondazione Telethon per la ri-cerca sulle malattie geneticherare il progetto di un team digenetisti dell'università di Par-ma, diretto da Claudia Donnini,professore associato di geneticadel dipartimento di Bioscienze.

Il progetto della professoressaDonnini è uno dei cinque sele-zionati in Emilia Romagna, aiquali nel complesso sono statiassegnati fondi per oltre 660 mi-la euro.

La ricerca di Claudia Donninistudierà le malattie mitocon-driali (i mitocondri sono le «cen-trali energetiche» delle cellule eproducono l'energia necessariaalle loro funzioni vitali) che pos-sono essere causate da mutazio-ni genetiche.

«Le malattie mitocondriali so-no molto eterogenee; possonocoinvolgere diversi tessuti ma ipiù colpiti sono in genere mu-scolo e cervello, tessuti con lamaggiore richiesta energetica.Per questo, sono spesso definite

“encefalomiopatie mitocondria-li”» spiega Donnini.

«Quelle mitocondriali sonomalattie rare, la cui genesi è an-cora in gran parte sconosciuta -continua la genetista - Nei la-boratori al Campus osserviamoe sperimentiamo sul lievito Sac-charomyces cerevisiae, organi-smo dotato di mitocondri congeni molto simili a quelli umani,variazioni genetiche che potreb-

bero essere causa delle malat-tie».

Il progetto è chiamato MitMeded è portato avanti da un con-sorzio di centri di ricerca italia-ni. Il team di Parma (del qualefanno parte anche il professoreassociato di genetica Tiziana Lo-di, gli assegnisti di ricerca EnricoBaruffini e Cristina Dalla Bona ela dottoranda Micol Gilberti)collabora in particolare con l'I-

stituto Besta di Milano, che re-cluta i pazienti. «Quando i me-dici del Besta hanno il sospettodi una malattia mitocondriale,fanno il sequenziamento del ge-noma del paziente e verificano levariazioni genetiche che potreb-bero essere causa di malattia. Aquel punto noi ricreiamo nel lie-vito la stessa mutazione geneticaosservata nel paziente, verifi-chiamo se effettivamente è re-sponsabile della patologia e te-stiamo potenziali approcci tera-peutici», spiega Donnini. «Sonomolto contenta di questo finan-ziamento - aggiunge Donnini,che ha svolto tutta la sua carrieraall'ateneo di Parma, dove si èlaureata in scienze biologiche -Non è solo utile ricevere fondiper la ricerca. È un riconosci-mento al lavoro svolto finora eun importante incentivo a con-tinuare su questa strada».

Complessivamente i fondi as-segnati quest’anno dal bandoTelethon sono stati 9,8 milioni dieuro e andranno a sostenere illavoro di 58 ricercatori impe-gnati in 33 centri di ricerca ita-liani. Tra le malattie oggetto distudio ci saranno nuove forme diepilessia e malattie convulsive,una forma ereditaria di Parkin-son, malattie del sangue fra cuil’emocromatosi e la malattia diVon Willebrand, e alcune formedisabilità intellettive. u m.t.

LUNEDÌ 20 LUGLIO 2015 11

RICERCA LO STUDIO SULLE MALATTIE MITOCONDRIALI COORDINATO DA CLAUDIA DONNINI

La fondazione Theletonpremia la ricerca di ParmaFinanziamento per il progetto di un team della nostra Università

SIMPOSIO TRE GIORNI DI INCONTRI ALLA CLINICA CITTA' DI PARMA

Le nuove possibilità di curanelle patologie dei reniSi tratta di malattiein aumento anche sela mortalità per tumoriè in diminuzioneII Le malattie renali sono state alcentro di un seguitissimo Proget-to Nefrologia che si è svolto allaSala convegni della Casa di cura«Città di Parma».

Tre incontri che hanno visto lapartecipazione di un numeroso eattento pubblico di medici.

Nel primo Simposio AlbertoMontanari, direttore dell'Unitàoperativa di Clinica e Semeioticamedica dell'Azienda ospedalie-ro-universitaria di Parma, ha trat-tato del rapporto che esiste tra far-maci e rene sottolineando come lamaggior parte dei farmaci ha uninteressamento a livello renaleche il medico deve sempre valu-tare con attenzione.

Nel secondo incontro AchilleGuariglia e Roberto Giacosa, ri-spettivamente specialisti in Ne-frologia e in Medicina interna del-la Città di Parma hanno affrontatoil tema delle malattie renali cro-niche.

««Si tratta di patologie in forteespansione raggiungendo circa il10 per cento dell'intera popolazio-ne mondiale.- Ha sottolineatoGuariglia- Sono malattie che si ca-ratterizzano per una tendenza allaprogressiva riduzione della fun-zione di filtro del rene . La dia-gnosi è relativamente semplice,essendo basata sostanzialmentesolo sul dosaggio della proteinu-ria e della creatininemia». E' fon-

damentale individuare la malat-tia in fase precoce per poter met-tere in atto le terapie più oppor-tune e, soprattutto, prevenire ilpiù possibile la progressione dellamalattia. Nel terzo incontro si èparlato di un tema estremamentedelicato, ovvero i tumori renali,con relatori Pietro Cortellini eVincenzo De Lisi, specialisti ri-spettivamente in Urologia e inOncologia della Città di Parma.

I progressi diagnostici e tera-peutici di recente introdotti nellapratica clinica hanno consentito,ad oggi, una riduzione della mor-talità per tumori renali, a fronteperò di un globale aumento di in-cidenza, a livello mondiale .

«Un trend di diminuzione della

mortalità è in parte riconducibilead una diagnosi di lesioni in stadiosempre più precoce», ha sottoli-neato De Lisi. «Negli ultimi annil'approccio chirurgico al tumorerenale si è modificato innanzitut-to grazie all'introduzione di tec-niche laparoscopiche.- Ha eviden-ziato Cortellini- Inoltre si cercasempre più di attuare, quandopossibile, una chirurgia conserva-tiva che consente, in presenza ditumori di non grandi dimensioni,la conservazione del rene». Nellamalattia avanzata la recente in-troduzione dei farmaci a bersagliomirato ha rivoluzionato l’approc -cio terapeutico ad una neoplasiache fino a pochi anni or sono eraconsiderata "orfana" di cure. u

Parma

II Un finanziamento da 105 milaeuro per studiare, attraversoesperimenti sui lieviti, le malat-tie mitocondriali, fra le quali lamiopatia infantile, l'encefalo-miopatia mitocondriale, le sin-dromi di Pearson e di Kearns-Sa-yre, l'epilessia mioclonica e laneuropatia ottica di Leber.

È tra i vincitori del bando diconcorso 2015 promosso dallaFondazione Telethon per la ri-cerca sulle malattie geneticherare il progetto di un team digenetisti dell'università di Par-ma, diretto da Claudia Donnini,professore associato di geneticadel dipartimento di Bioscienze.

Il progetto della professoressaDonnini è uno dei cinque sele-zionati in Emilia Romagna, aiquali nel complesso sono statiassegnati fondi per oltre 660 mi-la euro.

La ricerca di Claudia Donninistudierà le malattie mitocon-driali (i mitocondri sono le «cen-trali energetiche» delle cellule eproducono l'energia necessariaalle loro funzioni vitali) che pos-sono essere causate da mutazio-ni genetiche.

«Le malattie mitocondriali so-no molto eterogenee; possonocoinvolgere diversi tessuti ma ipiù colpiti sono in genere mu-scolo e cervello, tessuti con lamaggiore richiesta energetica.Per questo, sono spesso definite

“encefalomiopatie mitocondria-li”» spiega Donnini.

«Quelle mitocondriali sonomalattie rare, la cui genesi è an-cora in gran parte sconosciuta -continua la genetista - Nei la-boratori al Campus osserviamoe sperimentiamo sul lievito Sac-charomyces cerevisiae, organi-smo dotato di mitocondri congeni molto simili a quelli umani,variazioni genetiche che potreb-

bero essere causa delle malat-tie».

Il progetto è chiamato MitMeded è portato avanti da un con-sorzio di centri di ricerca italia-ni. Il team di Parma (del qualefanno parte anche il professoreassociato di genetica Tiziana Lo-di, gli assegnisti di ricerca EnricoBaruffini e Cristina Dalla Bona ela dottoranda Micol Gilberti)collabora in particolare con l'I-

stituto Besta di Milano, che re-cluta i pazienti. «Quando i me-dici del Besta hanno il sospettodi una malattia mitocondriale,fanno il sequenziamento del ge-noma del paziente e verificano levariazioni genetiche che potreb-bero essere causa di malattia. Aquel punto noi ricreiamo nel lie-vito la stessa mutazione geneticaosservata nel paziente, verifi-chiamo se effettivamente è re-sponsabile della patologia e te-stiamo potenziali approcci tera-peutici», spiega Donnini. «Sonomolto contenta di questo finan-ziamento - aggiunge Donnini,che ha svolto tutta la sua carrieraall'ateneo di Parma, dove si èlaureata in scienze biologiche -Non è solo utile ricevere fondiper la ricerca. È un riconosci-mento al lavoro svolto finora eun importante incentivo a con-tinuare su questa strada».

Complessivamente i fondi as-segnati quest’anno dal bandoTelethon sono stati 9,8 milioni dieuro e andranno a sostenere illavoro di 58 ricercatori impe-gnati in 33 centri di ricerca ita-liani. Tra le malattie oggetto distudio ci saranno nuove forme diepilessia e malattie convulsive,una forma ereditaria di Parkin-son, malattie del sangue fra cuil’emocromatosi e la malattia diVon Willebrand, e alcune formedisabilità intellettive. u m.t.

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MARTEDÌ 6 OTTOBRE 201512

CITTÀ DI PARMA CHIRURGIA GINECOLOGICA: LE NOVITÀ DELLA LAPAROSCOPIA

Quando il chirurgo vede in 3DII Le ultime novità di chirurgia gi-necologica sono state al centro delquinto meeting annuale dellaScuola italiana di chirurgia miniinvasiva ginecologica (Sicmig),che si è tenuto alla Casa di curaCittà di Parma. Un importanteappuntamento scientifico che harichiamato per tre giorni nella no-stra città medici da tutta Italia. Ipartecipanti hanno potuto assi-stere a sessioni di chirurgia in di-retta dalle sale operatorie dellaCittà di Parma e del Policlinico diModena.

Il convegno ha valorizzato an-

che l'impegno della Clinica dipiazzale Maestri in questo settore,come ha sottolineato il presidentedella Città di Parma, Cesare Salvi.«Siamo onorati di ospitare uncongresso di così elevato valorescientifico.- ha sottolineato Salvi -La scelta della nostra sede ci gra-tifica in quanto testimonia il gran-de sforzo che abbiamo compiutoin questi anni da un lato per ac-quisire apparecchiature all'avan-guardia, e dall'altro per avere nel-la nostra equipe professionisti dialto livello in grado di fare ancheformazione sulle più innovate tec-

nologie. In qualità di presidenteprovinciale Aiop (Associazioneitaliana ospedalità privata) sonolieto che un evento così si tenga inuna struttura privata, con colle-gamenti anche dal Policlinico diModena, a conferma della pienaintegrazione della sanità privatanel Servizio sanitario nazionale».

Gli interventi effettuati in diret-ta dalla clinica di piazzale Maestrisono stati eseguiti con l'innova-tiva tecnologia 3D di cui è dotatala struttura, come sottolineato daBruno Andrei, presidente del con-vegno e referente del Progetto chi-rurgia mininvasiva ginecologica eoncologica della Città di Parma.

«Si tratta di una tecnologia cheoffre notevoli vantaggi in quantoconsente al chirurgo di operare inlaparoscopia con una visione tri-

SOLIDARIETÀ I PICCOLI DI VALMOZZOLA ALLESTISCONO UN MERCATINO E DONANO IL RICAVATO. I MIGRANTI SORPRESI ED EMOZIONATI

L'aiuto ai profughi di Baganzola arriva dai bimbiI bambini di Ennovahanno costruito pupazzie altri oggetti che poihanno venduto

Chiara Pozzati

II Piccoli aiuti crescono e i bimbiincontrano i migranti di Bagan-zola. Già, perché proprio ungrappolo di bambini ha deciso didevolvere una generosa cifra –ricavata vendendo graziosi pu-pazzi e oggetti fatti con le loromani – ai richiedenti asilo ospi-tati nell’ex scuola di quartiereGolese.

A volte proprio dai piccoli gestisi costruiscono le grandi cose:con questo spirito martedì po-meriggio, i donatori specialihanno fatto capolino al centrod’accoglienza e consegnato aiprofughi ospiti della struttura ilfrutto del loro mercato della so-lidarietà.

Gli ingredienti di questa storiasono tanto semplici quanto pro-fondi e allo stesso tempo praticie concreti. L’idea è nata durantele vacanze estive: i bimbi, che disolito si ritrovano a Ennova, unamanciata di case sparpagliatenel cuore di Valmozzola, hannorealizzato gli oggetti da vendereper ricavare qualcosa da donare.A fare da ponte ci ha pensato poiil parroco di Baganzola, don Cor-rado Vitali, legato da un’amici -zia con diverse famiglie coinvol-te, che ha proposto di devolverela cifra direttamente ai ragazziospitati al centro.

Nei giorni scorsi l’emozionan -te incontro: occhi sgranati dimeraviglia e la busta con dentro icontanti che è scivolata dallemanine a quelle dei migranti.Quindi è stato organizzato untour guidato per bimbi e genitoriall’interno della struttura.

Tante le domande e gli sguardistupiti dei piccoli che hanno co-nosciuto questo spicchio di Par-

ma che racchiude una buona fet-ta di mondo. A incuriosirli è sta-to soprattutto il luogo di «cul-to»: da un lato i crocifissi per icristiani, poco distante i tappe-tini per i fedeli musulmani.

«Siamo davvero grati ai bam-bini e alle loro famiglie per que-sto gesto di autentica generosità- si schiarisce la gola Alberto Sca-lera, responsabile della strutturae uno dei veterani della CroceRossa -. Siamo convinti che, conil loro impegno, questi bambiniabbiano impartito una bella le-zione sull’accoglienza e la soli-darietà».

E tossicchia vagamente com-mosso: «Ho notato i loro sguardicuriosi e la voglia di conoscerepensieri e abitudini dei migran-ti. Ecco perché crediamo chequeste iniziative, al di là dell’a-spetto fondamentale dell’aiutoall’altro, siano preziose per farconoscere la nostra realtà. Masoprattutto quella di chi arrivada lontano».uGenerosità La consegna del denaro raccolto dai bambini di Valmozzola.

Esercitazione Simulazioni su una postazione virtuale.

Parma

dimensionale, ovvero estrema-mente realistica, come quella chepuò fornire una chirurgia a cieloaperto», spiega Andrei.

Una menzione particolare nelcorso del convegno è stata fattaanche alla miniaturizzazione de-gli strumenti chirurgici. «Oggi ab-biamo a disposizione uno stru-mentario chirurgico ultraminin-vasivo da tre millimetri che, oveapplicabile, a parità di risultati, hail grande vantaggio di lasciare ci-catrici invisibili» ha sottolineatoGian Luca Benassi, segretario delconvegno e ginecologo della Cittàdi Parma.

Nel corso del meeting non si èparlato solo di laparoscopia, maanche di chirurgia tradizionale.«È essenziale che un buon chi-rurgo sappia operare sia in lapa-

roscopia che in chirurgia vaginaletradizionale per poter optare perla strada migliore per il singolocaso», sottolinea Andrei. Proprioper questo nel meeting della Scuo-la italiana di chirurgia mininva-siva ginecologica si è dato spazio atutte e due le metodiche. «La no-stra scuola ha come missionequella di insegnare e diffondere letecniche di chirurgia mininvasivaginecologica, sia per via laparo-scopica che per via tradizionale ein questo convegno i massimiesperti in materia hanno presen-tato le ultime novità», dice Mas-simo Luerti, segretario Sicmig.

Una sessione pratica ha permes-so ai corsisti esercizi di isteroscopia,laparoscopia tridimensionale e mi-crolaparoscopia grazie a postazionivirtuali e modelli inanimati.ur. c.

OBESITY WEEK

Obesità e tumoriIncontro staseraall'Ordinedei mediciII Nell'ambito della ObesityWeek, la tradizionale settimanadedicata alla lotta all'obesitàgiunta quest'anno all'ottava edi-zione, questa sera alle 21 nellasede dell'Ordine dei medici dellaprovincia di Parma, in via Po, siterrà l'incontro - riservato ai me-dici - su obesità e prevenzionedei tumori. La settimana - chesarà presentata dopodomani inMunicipio - entrerà nel vivo sa-bato 10 ottobre con uno standinformativo sotto i Portici delGrano. Seguiranno, fra domeni-ca 11 e sabato 17 ottobre, sei in-contri che tratteranno vari temimedici legati al sovrappeso. L'O-besity Week è organizzata daLeone Arsenio, medico nutrizio-nista e direttore scientifico di«Progress in nutrition», in col-laborazione con la casa editriceMattioli 1885 di Fidenza.ur. c.

Antonio Rinaldi

II Trenta persone in coda un’oraprima dell’apertura degli uffici:questa la situazione di ieri da-vanti al centro per l’impiego del-la Provincia di Parma, in piaz-zale Barbieri. E a quanto parequella di ieri non è stata unamattina eccezionale, ma anziperfettamente rappresentativadella situazione di questi giorni.

«È il terzo tentativo che faccio -dice Daniela, in coda con un’a-mica per fare delle pratiche con-nesse al termine del suo periododi lavoro stagionale - Per duevolte la scorsa settimana (gio-vedì e venerdì) sono venuta alle10 e 9,30 e in entrambe le oc-casioni c’era un cartello conscritto di tornare nei giorni se-guenti perché, visto il numero dipersone già in coda, non se nepotevano accettare altre. La cosami ha dato parecchio fastidio -dice la ragazza - anche perché ilgiovedì gli uffici sarebbero rima-sti aperti poi fino alle 17; pos-sibile aver già chiuso l’accetta -zione alle 10? Ma non c’è statoniente da fare, e così stamattinasono venuta qui un’ora primadell’apertura, e son riuscita astaccare il numero (regolacode)32 prima che, anche oggi, chiu-dessero le porte già in mattina-ta». La cosa che incuriosisce è

che vi sia un tale afflusso di cit-tadini a questa struttura che of-fre servizi soprattutto a chi il la-voro lo interrompe, lo finisce, loperde, proprio nel momento incui la parola più di moda pare sia«ripresa».

Prova a spiegare la situazione

Rocco Rodolfi responsabile delCentro per l’impiego di Parma.«In questi giorni per vari motivisiamo in effetti in difficoltà. Co-minciamo col dire che ai primidel mese fisiologicamente ab-biamo un apice di richieste, con-nesse alla fine dei contratti tem-

poranei del mese precedente; aquesto, in ottobre, dobbiamo ag-giungere la fine dei contratti dimolti stagionali delle industrieconserviere. Poi bisogna dire chenelle ultime settimane, visti iprimi segnali di uscita dalla crisi,molti dei cosiddetti «scoraggia-

ti» (quelli che non lavorano enon cercano, ndr) sono tornatida noi per iscriversi e aggiornarela propria posizione; e c’è infineda dire che da anni a Parma (unadelle città che, dati alla mano, hameno risentito della crisi a li-vello occupazionale) registria-mo una forte «immigrazione in-terna», con tanti ragazzi ancheneolaureati, che da altre regionivengono a cercare lavoro qui».Questa la situazione che, dal2008 ad oggi ha portato quasi atriplicare le pratiche gestite dalcentro (che nel frattempo si sonoanche complicate e diversifica-te) che oggi sono circa 26.000.«Parallelamente all’aumento dilavoro - prosegue Rodolfi - stantela situazione delle Province, conpensionamenti senza sostituzio-ni, e personale che se ne va at-traverso la mobilità interna, ilnostro ufficio è passato da 30meno di 20 impiegati; in più abreve la competenza sul lavoropasserà probabilmente dallaProvincia a un’agenzia regiona-le, e non sappiamo bene che finefaremo. E mentre in ufficio sia-mo sempre di meno, stamattinaalle 8,30 quando ho aperto il por-tone c’erano già 120 persone inattesa. Tenete conto che in unamattina noi riusciamo ad assi-sterne 80, i conti sono presto fat-ti». u

I nostri errori.Don Mazza e don Scaccaglia

La foto con dida sbagliatann Per errore, sulla Gazzetta di Parma di ieri abbiamo pubblicatola foto di don Corrado Mazza con la didascalia sbagliata, cioècon il nome di Luciano Scaccaglia. Così quello che avrebbevoluto essere un pezzo di benvenuto a don Corrado, «sostitutoparroco» per due settimane in Santa Cristina, e di affettuososaluto a don Luciano, che tra qualche giorno tornerà sulla «sua»chiesa dopo un periodo di malattia, si è trasformato in unantipatico pasticcio. Ce ne scusiamo con don Corrado e donLuciano e con tutti i nostri lettori.

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NotizieInBreveIL CASO IERI C'ERANO 30 PERSONE IN ATTESA GIA' UN'ORA PRIMA DELL'APERTURA DEGLI SPORTELLI

Centro per l'impiego, codedi ore per fare le pratiche«Il personale si è ridotto e non riusciamo a servire più di 80 persone al giorno»

PRESENTAZIONE

Ricerca sui monasterifemminili a Parmann La Nuova Editrice Berti pre-senta «Monasteri e conventifemminili nella Parma medie-vale" di Fabrizia Dalcò saràpresentato sabato 10 ottobre al-le 18 nellla sede della casa edi-trice in piazzale San Lorenzo,in occasione della Festa inter-nazionale della Storia - edizio-ne di Parma. L'autrice ne par-lerà con il docente RobertoGreci, analizzando le presenzereligiose femminili in città inquel particolare contesto.

GIOVEDI' ALL'UNIVERSITA'

Una giornata di studidedicata a Capacchinn Una giornata di studi perricordare, a dieci anni dallascomparsa, Guglielmo Ca-pacchi: la promuove, giove-dì, l'Università di Parma chenella sua aula magna cele-brerà l'illustre studioso apartire dalle 17. Interverran-no docenti, esperti e criticiletterari quali Carlotta Ca-pacchi, Carla Corradi Musi,Giovanni Petrolini, Giusep-pe Marchetti e Davide Asto-ri.

MARTEDÌ 6 OTTOBRE 201512

CITTÀ DI PARMA CHIRURGIA GINECOLOGICA: LE NOVITÀ DELLA LAPAROSCOPIA

Quando il chirurgo vede in 3DII Le ultime novità di chirurgia gi-necologica sono state al centro delquinto meeting annuale dellaScuola italiana di chirurgia miniinvasiva ginecologica (Sicmig),che si è tenuto alla Casa di curaCittà di Parma. Un importanteappuntamento scientifico che harichiamato per tre giorni nella no-stra città medici da tutta Italia. Ipartecipanti hanno potuto assi-stere a sessioni di chirurgia in di-retta dalle sale operatorie dellaCittà di Parma e del Policlinico diModena.

Il convegno ha valorizzato an-

che l'impegno della Clinica dipiazzale Maestri in questo settore,come ha sottolineato il presidentedella Città di Parma, Cesare Salvi.«Siamo onorati di ospitare uncongresso di così elevato valorescientifico.- ha sottolineato Salvi -La scelta della nostra sede ci gra-tifica in quanto testimonia il gran-de sforzo che abbiamo compiutoin questi anni da un lato per ac-quisire apparecchiature all'avan-guardia, e dall'altro per avere nel-la nostra equipe professionisti dialto livello in grado di fare ancheformazione sulle più innovate tec-

nologie. In qualità di presidenteprovinciale Aiop (Associazioneitaliana ospedalità privata) sonolieto che un evento così si tenga inuna struttura privata, con colle-gamenti anche dal Policlinico diModena, a conferma della pienaintegrazione della sanità privatanel Servizio sanitario nazionale».

Gli interventi effettuati in diret-ta dalla clinica di piazzale Maestrisono stati eseguiti con l'innova-tiva tecnologia 3D di cui è dotatala struttura, come sottolineato daBruno Andrei, presidente del con-vegno e referente del Progetto chi-rurgia mininvasiva ginecologica eoncologica della Città di Parma.

«Si tratta di una tecnologia cheoffre notevoli vantaggi in quantoconsente al chirurgo di operare inlaparoscopia con una visione tri-

SOLIDARIETÀ I PICCOLI DI VALMOZZOLA ALLESTISCONO UN MERCATINO E DONANO IL RICAVATO. I MIGRANTI SORPRESI ED EMOZIONATI

L'aiuto ai profughi di Baganzola arriva dai bimbiI bambini di Ennovahanno costruito pupazzie altri oggetti che poihanno venduto

Chiara Pozzati

II Piccoli aiuti crescono e i bimbiincontrano i migranti di Bagan-zola. Già, perché proprio ungrappolo di bambini ha deciso didevolvere una generosa cifra –ricavata vendendo graziosi pu-pazzi e oggetti fatti con le loromani – ai richiedenti asilo ospi-tati nell’ex scuola di quartiereGolese.

A volte proprio dai piccoli gestisi costruiscono le grandi cose:con questo spirito martedì po-meriggio, i donatori specialihanno fatto capolino al centrod’accoglienza e consegnato aiprofughi ospiti della struttura ilfrutto del loro mercato della so-lidarietà.

Gli ingredienti di questa storiasono tanto semplici quanto pro-fondi e allo stesso tempo praticie concreti. L’idea è nata durantele vacanze estive: i bimbi, che disolito si ritrovano a Ennova, unamanciata di case sparpagliatenel cuore di Valmozzola, hannorealizzato gli oggetti da vendereper ricavare qualcosa da donare.A fare da ponte ci ha pensato poiil parroco di Baganzola, don Cor-rado Vitali, legato da un’amici -zia con diverse famiglie coinvol-te, che ha proposto di devolverela cifra direttamente ai ragazziospitati al centro.

Nei giorni scorsi l’emozionan -te incontro: occhi sgranati dimeraviglia e la busta con dentro icontanti che è scivolata dallemanine a quelle dei migranti.Quindi è stato organizzato untour guidato per bimbi e genitoriall’interno della struttura.

Tante le domande e gli sguardistupiti dei piccoli che hanno co-nosciuto questo spicchio di Par-

ma che racchiude una buona fet-ta di mondo. A incuriosirli è sta-to soprattutto il luogo di «cul-to»: da un lato i crocifissi per icristiani, poco distante i tappe-tini per i fedeli musulmani.

«Siamo davvero grati ai bam-bini e alle loro famiglie per que-sto gesto di autentica generosità- si schiarisce la gola Alberto Sca-lera, responsabile della strutturae uno dei veterani della CroceRossa -. Siamo convinti che, conil loro impegno, questi bambiniabbiano impartito una bella le-zione sull’accoglienza e la soli-darietà».

E tossicchia vagamente com-mosso: «Ho notato i loro sguardicuriosi e la voglia di conoscerepensieri e abitudini dei migran-ti. Ecco perché crediamo chequeste iniziative, al di là dell’a-spetto fondamentale dell’aiutoall’altro, siano preziose per farconoscere la nostra realtà. Masoprattutto quella di chi arrivada lontano».uGenerosità La consegna del denaro raccolto dai bambini di Valmozzola.

Esercitazione Simulazioni su una postazione virtuale.

Parma

dimensionale, ovvero estrema-mente realistica, come quella chepuò fornire una chirurgia a cieloaperto», spiega Andrei.

Una menzione particolare nelcorso del convegno è stata fattaanche alla miniaturizzazione de-gli strumenti chirurgici. «Oggi ab-biamo a disposizione uno stru-mentario chirurgico ultraminin-vasivo da tre millimetri che, oveapplicabile, a parità di risultati, hail grande vantaggio di lasciare ci-catrici invisibili» ha sottolineatoGian Luca Benassi, segretario delconvegno e ginecologo della Cittàdi Parma.

Nel corso del meeting non si èparlato solo di laparoscopia, maanche di chirurgia tradizionale.«È essenziale che un buon chi-rurgo sappia operare sia in lapa-

roscopia che in chirurgia vaginaletradizionale per poter optare perla strada migliore per il singolocaso», sottolinea Andrei. Proprioper questo nel meeting della Scuo-la italiana di chirurgia mininva-siva ginecologica si è dato spazio atutte e due le metodiche. «La no-stra scuola ha come missionequella di insegnare e diffondere letecniche di chirurgia mininvasivaginecologica, sia per via laparo-scopica che per via tradizionale ein questo convegno i massimiesperti in materia hanno presen-tato le ultime novità», dice Mas-simo Luerti, segretario Sicmig.

Una sessione pratica ha permes-so ai corsisti esercizi di isteroscopia,laparoscopia tridimensionale e mi-crolaparoscopia grazie a postazionivirtuali e modelli inanimati.ur. c.

OBESITY WEEK

Obesità e tumoriIncontro staseraall'Ordinedei mediciII Nell'ambito della ObesityWeek, la tradizionale settimanadedicata alla lotta all'obesitàgiunta quest'anno all'ottava edi-zione, questa sera alle 21 nellasede dell'Ordine dei medici dellaprovincia di Parma, in via Po, siterrà l'incontro - riservato ai me-dici - su obesità e prevenzionedei tumori. La settimana - chesarà presentata dopodomani inMunicipio - entrerà nel vivo sa-bato 10 ottobre con uno standinformativo sotto i Portici delGrano. Seguiranno, fra domeni-ca 11 e sabato 17 ottobre, sei in-contri che tratteranno vari temimedici legati al sovrappeso. L'O-besity Week è organizzata daLeone Arsenio, medico nutrizio-nista e direttore scientifico di«Progress in nutrition», in col-laborazione con la casa editriceMattioli 1885 di Fidenza.ur. c.

Antonio Rinaldi

II Trenta persone in coda un’oraprima dell’apertura degli uffici:questa la situazione di ieri da-vanti al centro per l’impiego del-la Provincia di Parma, in piaz-zale Barbieri. E a quanto parequella di ieri non è stata unamattina eccezionale, ma anziperfettamente rappresentativadella situazione di questi giorni.

«È il terzo tentativo che faccio -dice Daniela, in coda con un’a-mica per fare delle pratiche con-nesse al termine del suo periododi lavoro stagionale - Per duevolte la scorsa settimana (gio-vedì e venerdì) sono venuta alle10 e 9,30 e in entrambe le oc-casioni c’era un cartello conscritto di tornare nei giorni se-guenti perché, visto il numero dipersone già in coda, non se nepotevano accettare altre. La cosami ha dato parecchio fastidio -dice la ragazza - anche perché ilgiovedì gli uffici sarebbero rima-sti aperti poi fino alle 17; pos-sibile aver già chiuso l’accetta -zione alle 10? Ma non c’è statoniente da fare, e così stamattinasono venuta qui un’ora primadell’apertura, e son riuscita astaccare il numero (regolacode)32 prima che, anche oggi, chiu-dessero le porte già in mattina-ta». La cosa che incuriosisce è

che vi sia un tale afflusso di cit-tadini a questa struttura che of-fre servizi soprattutto a chi il la-voro lo interrompe, lo finisce, loperde, proprio nel momento incui la parola più di moda pare sia«ripresa».

Prova a spiegare la situazione

Rocco Rodolfi responsabile delCentro per l’impiego di Parma.«In questi giorni per vari motivisiamo in effetti in difficoltà. Co-minciamo col dire che ai primidel mese fisiologicamente ab-biamo un apice di richieste, con-nesse alla fine dei contratti tem-

poranei del mese precedente; aquesto, in ottobre, dobbiamo ag-giungere la fine dei contratti dimolti stagionali delle industrieconserviere. Poi bisogna dire chenelle ultime settimane, visti iprimi segnali di uscita dalla crisi,molti dei cosiddetti «scoraggia-

ti» (quelli che non lavorano enon cercano, ndr) sono tornatida noi per iscriversi e aggiornarela propria posizione; e c’è infineda dire che da anni a Parma (unadelle città che, dati alla mano, hameno risentito della crisi a li-vello occupazionale) registria-mo una forte «immigrazione in-terna», con tanti ragazzi ancheneolaureati, che da altre regionivengono a cercare lavoro qui».Questa la situazione che, dal2008 ad oggi ha portato quasi atriplicare le pratiche gestite dalcentro (che nel frattempo si sonoanche complicate e diversifica-te) che oggi sono circa 26.000.«Parallelamente all’aumento dilavoro - prosegue Rodolfi - stantela situazione delle Province, conpensionamenti senza sostituzio-ni, e personale che se ne va at-traverso la mobilità interna, ilnostro ufficio è passato da 30meno di 20 impiegati; in più abreve la competenza sul lavoropasserà probabilmente dallaProvincia a un’agenzia regiona-le, e non sappiamo bene che finefaremo. E mentre in ufficio sia-mo sempre di meno, stamattinaalle 8,30 quando ho aperto il por-tone c’erano già 120 persone inattesa. Tenete conto che in unamattina noi riusciamo ad assi-sterne 80, i conti sono presto fat-ti». u

I nostri errori.Don Mazza e don Scaccaglia

La foto con dida sbagliatann Per errore, sulla Gazzetta di Parma di ieri abbiamo pubblicatola foto di don Corrado Mazza con la didascalia sbagliata, cioècon il nome di Luciano Scaccaglia. Così quello che avrebbevoluto essere un pezzo di benvenuto a don Corrado, «sostitutoparroco» per due settimane in Santa Cristina, e di affettuososaluto a don Luciano, che tra qualche giorno tornerà sulla «sua»chiesa dopo un periodo di malattia, si è trasformato in unantipatico pasticcio. Ce ne scusiamo con don Corrado e donLuciano e con tutti i nostri lettori.

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NotizieInBreveIL CASO IERI C'ERANO 30 PERSONE IN ATTESA GIA' UN'ORA PRIMA DELL'APERTURA DEGLI SPORTELLI

Centro per l'impiego, codedi ore per fare le pratiche«Il personale si è ridotto e non riusciamo a servire più di 80 persone al giorno»

PRESENTAZIONE

Ricerca sui monasterifemminili a Parmann La Nuova Editrice Berti pre-senta «Monasteri e conventifemminili nella Parma medie-vale" di Fabrizia Dalcò saràpresentato sabato 10 ottobre al-le 18 nellla sede della casa edi-trice in piazzale San Lorenzo,in occasione della Festa inter-nazionale della Storia - edizio-ne di Parma. L'autrice ne par-lerà con il docente RobertoGreci, analizzando le presenzereligiose femminili in città inquel particolare contesto.

GIOVEDI' ALL'UNIVERSITA'

Una giornata di studidedicata a Capacchinn Una giornata di studi perricordare, a dieci anni dallascomparsa, Guglielmo Ca-pacchi: la promuove, giove-dì, l'Università di Parma chenella sua aula magna cele-brerà l'illustre studioso apartire dalle 17. Interverran-no docenti, esperti e criticiletterari quali Carlotta Ca-pacchi, Carla Corradi Musi,Giovanni Petrolini, Giusep-pe Marchetti e Davide Asto-ri.

- RASSEGNA STAMPA • 2015 -- RASSEGNA STAMPA • 2015 -

VENERDÌ 16 OTTOBRE 201514

RICONOSCIMENTO LETTERARIO ALLA BIBLIOTECA DEL MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA

Il premio «Flaminio Musa»: domani la cerimoniaII Il prestigioso e ormai storicopremio letterario nazionale«Flaminio Musa», dedicato altema della malattia tumorale, ègiunto al suo trentaseiesimo an-no di vita.

Il premioL'originalità del premio, realiz-

zato grazie alla forte volontà diFlaminio Musa, allora presiden-te della sezione Lilt ( Lega ita-liana per la lotta contro i tumori)di Parma, consiste nel trattarel'argomento con la più grande

libertà d'ispirazione, dando spa-zio ad ogni divulgazione lettera-ria, fantasiosa e di autentico vis-suto, purché riferita al tumore.

Domani pomeriggioLa cerimonia di premiazione

di quest'anno si svolgerà doma-ni pomeriggio alle ore 17 nellasplendida cornice della biblio-teca del Monastero di San Gio-vanni Evangelista.

Per l'occasione sarà presente ilpresidente nazionale della Legaitaliana per la lotta contro i tu-

mori, Francesco Schittulli.

L'associazione medici scrittoriL'evento è realizzato in colla-

borazione con diverse associa-zioni: l'associazione mediciscrittori italiani (Amsi) e con ilpatrocinio di Comune di Parma,Provincia di Parma, Aziendaospedaliero - universitaria eAzienda Usl di Parma, Univer-sità degli studi di Parma, Ordinedei medici chirurghi ed odon-toiatri di Parma e Università po-polare di Parma.u r.c.

CASA DI CURA IL PORTALE E' STATO REALIZZATO PER I MOTORI DI RICERCA DALLA COOPERATIVA CABIRIA

Un nuovo sito per la «Città di Parma»

TRADIZIONI SARANNO ORGANIZZATI INCONTRI E MOSTRE SULLA LUNGA STORIA DELLA STRUTTURA SANITARIA

Cento anni di cura, insegnamentoe ricerca all'ospedale MaggioreMassimo Fabi: «Per celebrare il centenario rifletteremo sul passato e sul futuro»

Pierluigi Dallapina

II L’ospedale Maggiore compiecento anni. La posa della primapietra del nuovo ospedale a pa-diglioni avvenne il 31 ottobre 1915alla presenza dell’allora presiden-te del consiglio Antonio Salandra,nella zona denominata Prati diValera, per dare alla città unastruttura di cura più moderna ri-spetto al vecchio Ospedale che an-cora oggi sorge nel cuore dell’Ol -tretorrente. «All’epoca vennecreato un ospedale con un altolivello di innovazione e una forteintegrazione col mondo univer-sitario. Per questo motivo l’Azien -da ospedaliero-universitaria,l’Ausl e l’Università hanno decisodi riflettere su questi cento anni distoria prestando attenzione nonsolo al passato, ma anche al fu-turo», dichiara Massimo Fabi, di-rettore generale dell’ospedale,durante la presentazione dei con-vegni, delle mostre e degli incon-tri organizzati per celebrare il cen-tenario.

Una ricorrenza che verrà festeg-giata all’insegna del motto «Centoanni di cura, insegnamento e ri-cerca», per dichiarare i tre valorisu cui si basa l’attività ospedaliera.Anche il direttore generale del-l’Ausl, Elena Saccenti, volge losguardo al futuro e sottolinea lanecessità di «assicurare semprepiù cure appropriate nei luoghi ap-

propriati». Il rettore Loris Borghiinizia il suo discorso in tono iro-nico, «non bisogna autocelebrarsiperché si rischia di diventare vec-chi», per poi concentrarsi su unaspetto di estrema importanzaquando si parla di cura alla per-sona. «La risorsa umana è l’ele -mento decisivo», assicura Borghi,per poi sostenere che «l’ospedalemoderno dovrà essere un luogofatto di attenzioni ai pazienti, maanche di formazione e di ricerca».Marco Vagnozzi, in rappresentan-za del presidente della Conferenzaterritoriale sociale e sanitaria, in-vita a «pensare come potrà esserel’ospedale fra altri cento anni»,mentre Maria Giovenzana, presi-dente del Comitato consultivo mi-sto, pone l’accento «sulla qualitàpercepita dal cittadino». Le cele-brazioni del centenario sono statesostenute da Comune, Provincia,Prefettura, Unione parmense de-gli industriali, Ordine dei medici,Collegio delle ostetriche e degli in-fermieri e dall’associazione Festainternazionale della storia, oltreche da Fondazione Cariparma eFondazione Monte di Parma, ierirappresentate rispettivamente daStefano Andreoli e dal presidenteRoberto Delsignore. «La qualità èil dono di questo ospedale, dob-biamo svilupparla facendo siste-ma», dichiara infine PierantonioMuzzetto, presidente dell’Ordinedei medici.u

Il programma

Il convegno su quella prima pietra nel 1915nn Gli eventi legati al centenariodell’Ospedale Maggiore andran-no avanti fino al primo dicem-bre, quando si terrà il convegnodal titolo «Ricerca tra innova-zione ed etica», ospitato nellasala congressi dell’aziendaospedaliera, durante il qualeverranno inaugurati alcuni labo-ratori di ricerca denominati Co-reLAB.

Il 24 ottobre, nella sala congressidalle 9 alle 13, è atteso il con-vegno «1915 Nasce il nuovoospedale di Parma», incentratosulla posa della prima pietra delprogetto redatto all’epoca daGiulio Marcovigi e IldebrandoTabarroni, mentre il 31 ottobre,nell’Aula 4 della Facoltà di Me-dicina, dalle 9 alle 18, sarà lavolta de «L’ospedale diffuso ol-

tre i confini del luogo», dedicatoalle politiche sanitarie.Per quanto riguarda le nume-rose mostre, da segnalare «Unapietra per il futuro», relativa allefoto storiche dell’ospedale, cheverrà inaugurata all’ingresso divia Volturno e resterà aperta fi-no al 31 dicembre. Per il pro-gramma completo è possibileconsultare il sito www.ao.pr.it.

PRESENTAZIONE OGGI ALLA FELTRINELLI

Piccole storiedi migranti a Parmanel libro di DeriuII Oggi alle 18 alla Feltrinelli Li-bri e Musica in strada Farini 17,«Parma per gli Altri» presenta lasua nuova pubblicazione, editada Battei Editore e realizzata dalsociologo Marco Deriu e dallevolontarie della Ong: «Sguardistranieri sulla nostra città».

Alla presentazione del volume,oltre agli autori, sarà presenteanche Adel Jabbar, sociologo deiprocessi migratori ed esperto direlazioni transculturali, il qualedarà una propria testimonianzasul tema che è oggi di grandeattualità.

Il libro rappresenta il risultatodell’intenso lavoro svolto negliultimi anni dalla Ong parmigia-na nella realizzazione del pro-getto «Luoghi comuni - piccolestorie migranti» sviluppato gra-zie alla raccolta di testimonianzee interviste a persone provenien-ti da diversi paesi del mondo eoggi abitanti della nostra città.In questo volume si affronta iltema della convivenza delle dif-ferenze nello spazio cittadino.

A raccontarlo, gli immigratiche oggi vivono a Parma e che,attraverso le loro storie, ci re-stituiscono un ritratto inedito esorprendente della città e deisuoi abitanti. Storie di incontro edi solidarietà ma anche di pre-giudizio e incomprensione che,sottraendo al quotidiano il velodell’ovvietà, aprono squarci diluce su chi siamo e come vivia-mo.

Sono state raccolte le loro sto-rie e testimonianze, ognuna di-

versa dall’altra ma con un filorosso comune: le sensazioni pro-vate nel momento della migra-zione. Una selezione di questestorie è già stata diffusa in tuttala città su locandine e manifesticon lo scopo preciso di regalareuno spunto di riflessione sullaricchezza proveniente dai rac-conti e dalle esperienze di chi èdiverso da noi.

Tutto questo materiale è statoanalizzato in profondità e oggi èdiventato un libro con l’intentodi essere fonte di arricchimentoumano e culturale per Parma.Tutta la cittadinanza è invitata apartecipare alla presentazionedel libro che potrà essere acqui-stato sul momento e, successi-vamente, nella sede dell’associa -zione Parma per gli Altri (borgodu Tillot 6, ingresso in borgoGiacomo Tommasini).u r.c.

Parma

Il presidente Salvi:«Su www.clinicacdp.itsi trovano le informazionisu tutti i servizi»II Semplicità di navigazione e co-lori caldi e piacevoli. E' questoche balza subito all'occhio quan-do ci si connette al sito della Casadi cura Città di Parma, che hamantenuto il dominio www.cli-nicacdp.it., ma che è stato neimesi scorsi completamente ri-visto sia nella grafica che neicontenuti.

L'aggiornamentoLa direzione della Clinica di

piazzale Maestri, infatti, consciadell'importanza della comuni-cazione on line, ha deciso di ag-giornare il proprio sito alle esi-genze attuali.

«Oggigiorno sono sempre piùcoloro che cercano informazionitramite internet e quindi abbia-

mo ritenuto corretto creare unsito di facile navigazione con levoci principali già presenti nellahome, di veloce caricamento econ criteri di responsività, ov-vero con adattabilità del forma-

to video ai vari dispositivi», spie-ga il presidente della Casa di cu-ra Città di Parma, Cesare Salvi.

Cooperativa CabiriaPer raggiungere questi obiet-

tivi la Casa di cura si è appog-giata ad esperti in materia, in-fatti il sito, che è stato curatodalla responsabile pubbliche re-lazioni della Città di Parma, Fe-derica Panicieri, è stato realiz-

zato e ottimizzato per i motori diricerca dalla Cooperativa Cabi-ria, con la consulenza della So-cietà Business Support di Mila-no.

Tutte le informazioniAll'interno di www.clinicac-

dp.it l'utente potrà trovare in-formazioni sui servizi offerti dal-la struttura, sia in regime di ri-covero che ambulatoriale, potràconsultare la Carta dei Servizi,l'elenco medici per nome e perspecialità, nonché avere indica-zioni sulle convenzioni in atto inCasa di cura e sui Convegni chela struttura organizza. Il tuttocorredato da piacevoli fotogra-fie.

Un notevole sforzo è stato com-piuto anche per ottimizzare ilsito per i vari motori di ricercaper permettere a tutti di poterlorintracciare con facilità.

Prossimamente sarà anchepossibile prenotare on line visiteed esami ambulatoriali.ur.c.

ATENEO PREMIATI BONAMINI E CONFORTI

«Giovanna Melegari»:le lauree meritevoliin Giurisprudenza

Pietro Razzini

II Un occhio al futuro e uno al pas-sato. Sostenere le nuove genera-zioni ricordando chi, in vita, hadedicato il suo tempo all’attivitàdidattica e di ricerca. L’aula dellabandiera della facoltà di Giuri-sprudenza è stata sede della con-segna dei premi di laurea dedicatia Giovanna Melegari.

Notaio, assistente alla cattedradi diritto costituzionale e docentedi legislazione dei beni culturalialla facoltà di Lettere, GiovannaMelegari è scomparsa dieci annifa ma il suo nome è rimasto nellamemoria dell’ateneo (rappresen-tato nell’occasione dalla prorettri-ce Maria Cristina Ossiprandi) alpunto che, grazie alla dedizionedei familiari, è stato possibilecreare ad hoc questi riconosci-menti in grado di sostenere e aiu-tare due laureati o laureandi nelproprio percorso.

Ecco quindi i premi «GiovannaMelegari», istituiti l’anno scorsodal dipartimento di Giurispru-denza allo scopo di promuovere ecoltivare l’interesse di giovani stu-diosi all’approfondimento delletematiche che ne hanno caratte-rizzato l’esperienza accademica e

professionale.Nel 2015 i ragazzi meritevoli

portano il nome di Tommaso Bo-namini e di Alessandro Conforti.A quest’ultimo un premio di lau-rea annuale dal valore di 2.000euro. Al primo, una borsa di studiobiennale di 10.000 euro. Entrambisi sono laureati alla facoltà di Giu-risprudenza della nostra città. Ilricordo del notaio è stato affidatoa Nicola Occhiocupo, già rettoredell’ateneo («Aveva una grandesensibilità che manifestava anchenella scrittura di poesie. Genera-zioni di giovani si sono affidati aGiovanna, donna al servizio dellacultura e dell’università»), e al ni-pote Giulio Melegari («Ringraziol’ateneo che mantiene in vita Gio-vanna, in questo modo»).

Il pomeriggio, magistralmentecondotto da Antonio D’Aloia, do-cente di diritto costituzionale, si èconcluso con la lezione magistra-le di Gian Claudio Spattini, cat-tedratico di legislazione dei beniculturali alla nostra università. Iltema trattato: «La riforma dell’or -dinamento dei beni culturali»,argomento in cui il docente de-scrive il mondo dei beni culturalicome un settore all’insegna diconflitti. u

VENERDÌ 16 OTTOBRE 201514

RICONOSCIMENTO LETTERARIO ALLA BIBLIOTECA DEL MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA

Il premio «Flaminio Musa»: domani la cerimoniaII Il prestigioso e ormai storicopremio letterario nazionale«Flaminio Musa», dedicato altema della malattia tumorale, ègiunto al suo trentaseiesimo an-no di vita.

Il premioL'originalità del premio, realiz-

zato grazie alla forte volontà diFlaminio Musa, allora presiden-te della sezione Lilt ( Lega ita-liana per la lotta contro i tumori)di Parma, consiste nel trattarel'argomento con la più grande

libertà d'ispirazione, dando spa-zio ad ogni divulgazione lettera-ria, fantasiosa e di autentico vis-suto, purché riferita al tumore.

Domani pomeriggioLa cerimonia di premiazione

di quest'anno si svolgerà doma-ni pomeriggio alle ore 17 nellasplendida cornice della biblio-teca del Monastero di San Gio-vanni Evangelista.

Per l'occasione sarà presente ilpresidente nazionale della Legaitaliana per la lotta contro i tu-

mori, Francesco Schittulli.

L'associazione medici scrittoriL'evento è realizzato in colla-

borazione con diverse associa-zioni: l'associazione mediciscrittori italiani (Amsi) e con ilpatrocinio di Comune di Parma,Provincia di Parma, Aziendaospedaliero - universitaria eAzienda Usl di Parma, Univer-sità degli studi di Parma, Ordinedei medici chirurghi ed odon-toiatri di Parma e Università po-polare di Parma.u r.c.

CASA DI CURA IL PORTALE E' STATO REALIZZATO PER I MOTORI DI RICERCA DALLA COOPERATIVA CABIRIA

Un nuovo sito per la «Città di Parma»

TRADIZIONI SARANNO ORGANIZZATI INCONTRI E MOSTRE SULLA LUNGA STORIA DELLA STRUTTURA SANITARIA

Cento anni di cura, insegnamentoe ricerca all'ospedale MaggioreMassimo Fabi: «Per celebrare il centenario rifletteremo sul passato e sul futuro»

Pierluigi Dallapina

II L’ospedale Maggiore compiecento anni. La posa della primapietra del nuovo ospedale a pa-diglioni avvenne il 31 ottobre 1915alla presenza dell’allora presiden-te del consiglio Antonio Salandra,nella zona denominata Prati diValera, per dare alla città unastruttura di cura più moderna ri-spetto al vecchio Ospedale che an-cora oggi sorge nel cuore dell’Ol -tretorrente. «All’epoca vennecreato un ospedale con un altolivello di innovazione e una forteintegrazione col mondo univer-sitario. Per questo motivo l’Azien -da ospedaliero-universitaria,l’Ausl e l’Università hanno decisodi riflettere su questi cento anni distoria prestando attenzione nonsolo al passato, ma anche al fu-turo», dichiara Massimo Fabi, di-rettore generale dell’ospedale,durante la presentazione dei con-vegni, delle mostre e degli incon-tri organizzati per celebrare il cen-tenario.

Una ricorrenza che verrà festeg-giata all’insegna del motto «Centoanni di cura, insegnamento e ri-cerca», per dichiarare i tre valorisu cui si basa l’attività ospedaliera.Anche il direttore generale del-l’Ausl, Elena Saccenti, volge losguardo al futuro e sottolinea lanecessità di «assicurare semprepiù cure appropriate nei luoghi ap-

propriati». Il rettore Loris Borghiinizia il suo discorso in tono iro-nico, «non bisogna autocelebrarsiperché si rischia di diventare vec-chi», per poi concentrarsi su unaspetto di estrema importanzaquando si parla di cura alla per-sona. «La risorsa umana è l’ele -mento decisivo», assicura Borghi,per poi sostenere che «l’ospedalemoderno dovrà essere un luogofatto di attenzioni ai pazienti, maanche di formazione e di ricerca».Marco Vagnozzi, in rappresentan-za del presidente della Conferenzaterritoriale sociale e sanitaria, in-vita a «pensare come potrà esserel’ospedale fra altri cento anni»,mentre Maria Giovenzana, presi-dente del Comitato consultivo mi-sto, pone l’accento «sulla qualitàpercepita dal cittadino». Le cele-brazioni del centenario sono statesostenute da Comune, Provincia,Prefettura, Unione parmense de-gli industriali, Ordine dei medici,Collegio delle ostetriche e degli in-fermieri e dall’associazione Festainternazionale della storia, oltreche da Fondazione Cariparma eFondazione Monte di Parma, ierirappresentate rispettivamente daStefano Andreoli e dal presidenteRoberto Delsignore. «La qualità èil dono di questo ospedale, dob-biamo svilupparla facendo siste-ma», dichiara infine PierantonioMuzzetto, presidente dell’Ordinedei medici.u

Il programma

Il convegno su quella prima pietra nel 1915nn Gli eventi legati al centenariodell’Ospedale Maggiore andran-no avanti fino al primo dicem-bre, quando si terrà il convegnodal titolo «Ricerca tra innova-zione ed etica», ospitato nellasala congressi dell’aziendaospedaliera, durante il qualeverranno inaugurati alcuni labo-ratori di ricerca denominati Co-reLAB.

Il 24 ottobre, nella sala congressidalle 9 alle 13, è atteso il con-vegno «1915 Nasce il nuovoospedale di Parma», incentratosulla posa della prima pietra delprogetto redatto all’epoca daGiulio Marcovigi e IldebrandoTabarroni, mentre il 31 ottobre,nell’Aula 4 della Facoltà di Me-dicina, dalle 9 alle 18, sarà lavolta de «L’ospedale diffuso ol-

tre i confini del luogo», dedicatoalle politiche sanitarie.Per quanto riguarda le nume-rose mostre, da segnalare «Unapietra per il futuro», relativa allefoto storiche dell’ospedale, cheverrà inaugurata all’ingresso divia Volturno e resterà aperta fi-no al 31 dicembre. Per il pro-gramma completo è possibileconsultare il sito www.ao.pr.it.

PRESENTAZIONE OGGI ALLA FELTRINELLI

Piccole storiedi migranti a Parmanel libro di DeriuII Oggi alle 18 alla Feltrinelli Li-bri e Musica in strada Farini 17,«Parma per gli Altri» presenta lasua nuova pubblicazione, editada Battei Editore e realizzata dalsociologo Marco Deriu e dallevolontarie della Ong: «Sguardistranieri sulla nostra città».

Alla presentazione del volume,oltre agli autori, sarà presenteanche Adel Jabbar, sociologo deiprocessi migratori ed esperto direlazioni transculturali, il qualedarà una propria testimonianzasul tema che è oggi di grandeattualità.

Il libro rappresenta il risultatodell’intenso lavoro svolto negliultimi anni dalla Ong parmigia-na nella realizzazione del pro-getto «Luoghi comuni - piccolestorie migranti» sviluppato gra-zie alla raccolta di testimonianzee interviste a persone provenien-ti da diversi paesi del mondo eoggi abitanti della nostra città.In questo volume si affronta iltema della convivenza delle dif-ferenze nello spazio cittadino.

A raccontarlo, gli immigratiche oggi vivono a Parma e che,attraverso le loro storie, ci re-stituiscono un ritratto inedito esorprendente della città e deisuoi abitanti. Storie di incontro edi solidarietà ma anche di pre-giudizio e incomprensione che,sottraendo al quotidiano il velodell’ovvietà, aprono squarci diluce su chi siamo e come vivia-mo.

Sono state raccolte le loro sto-rie e testimonianze, ognuna di-

versa dall’altra ma con un filorosso comune: le sensazioni pro-vate nel momento della migra-zione. Una selezione di questestorie è già stata diffusa in tuttala città su locandine e manifesticon lo scopo preciso di regalareuno spunto di riflessione sullaricchezza proveniente dai rac-conti e dalle esperienze di chi èdiverso da noi.

Tutto questo materiale è statoanalizzato in profondità e oggi èdiventato un libro con l’intentodi essere fonte di arricchimentoumano e culturale per Parma.Tutta la cittadinanza è invitata apartecipare alla presentazionedel libro che potrà essere acqui-stato sul momento e, successi-vamente, nella sede dell’associa -zione Parma per gli Altri (borgodu Tillot 6, ingresso in borgoGiacomo Tommasini).u r.c.

Parma

Il presidente Salvi:«Su www.clinicacdp.itsi trovano le informazionisu tutti i servizi»II Semplicità di navigazione e co-lori caldi e piacevoli. E' questoche balza subito all'occhio quan-do ci si connette al sito della Casadi cura Città di Parma, che hamantenuto il dominio www.cli-nicacdp.it., ma che è stato neimesi scorsi completamente ri-visto sia nella grafica che neicontenuti.

L'aggiornamentoLa direzione della Clinica di

piazzale Maestri, infatti, consciadell'importanza della comuni-cazione on line, ha deciso di ag-giornare il proprio sito alle esi-genze attuali.

«Oggigiorno sono sempre piùcoloro che cercano informazionitramite internet e quindi abbia-

mo ritenuto corretto creare unsito di facile navigazione con levoci principali già presenti nellahome, di veloce caricamento econ criteri di responsività, ov-vero con adattabilità del forma-

to video ai vari dispositivi», spie-ga il presidente della Casa di cu-ra Città di Parma, Cesare Salvi.

Cooperativa CabiriaPer raggiungere questi obiet-

tivi la Casa di cura si è appog-giata ad esperti in materia, in-fatti il sito, che è stato curatodalla responsabile pubbliche re-lazioni della Città di Parma, Fe-derica Panicieri, è stato realiz-

zato e ottimizzato per i motori diricerca dalla Cooperativa Cabi-ria, con la consulenza della So-cietà Business Support di Mila-no.

Tutte le informazioniAll'interno di www.clinicac-

dp.it l'utente potrà trovare in-formazioni sui servizi offerti dal-la struttura, sia in regime di ri-covero che ambulatoriale, potràconsultare la Carta dei Servizi,l'elenco medici per nome e perspecialità, nonché avere indica-zioni sulle convenzioni in atto inCasa di cura e sui Convegni chela struttura organizza. Il tuttocorredato da piacevoli fotogra-fie.

Un notevole sforzo è stato com-piuto anche per ottimizzare ilsito per i vari motori di ricercaper permettere a tutti di poterlorintracciare con facilità.

Prossimamente sarà anchepossibile prenotare on line visiteed esami ambulatoriali.ur.c.

ATENEO PREMIATI BONAMINI E CONFORTI

«Giovanna Melegari»:le lauree meritevoliin Giurisprudenza

Pietro Razzini

II Un occhio al futuro e uno al pas-sato. Sostenere le nuove genera-zioni ricordando chi, in vita, hadedicato il suo tempo all’attivitàdidattica e di ricerca. L’aula dellabandiera della facoltà di Giuri-sprudenza è stata sede della con-segna dei premi di laurea dedicatia Giovanna Melegari.

Notaio, assistente alla cattedradi diritto costituzionale e docentedi legislazione dei beni culturalialla facoltà di Lettere, GiovannaMelegari è scomparsa dieci annifa ma il suo nome è rimasto nellamemoria dell’ateneo (rappresen-tato nell’occasione dalla prorettri-ce Maria Cristina Ossiprandi) alpunto che, grazie alla dedizionedei familiari, è stato possibilecreare ad hoc questi riconosci-menti in grado di sostenere e aiu-tare due laureati o laureandi nelproprio percorso.

Ecco quindi i premi «GiovannaMelegari», istituiti l’anno scorsodal dipartimento di Giurispru-denza allo scopo di promuovere ecoltivare l’interesse di giovani stu-diosi all’approfondimento delletematiche che ne hanno caratte-rizzato l’esperienza accademica e

professionale.Nel 2015 i ragazzi meritevoli

portano il nome di Tommaso Bo-namini e di Alessandro Conforti.A quest’ultimo un premio di lau-rea annuale dal valore di 2.000euro. Al primo, una borsa di studiobiennale di 10.000 euro. Entrambisi sono laureati alla facoltà di Giu-risprudenza della nostra città. Ilricordo del notaio è stato affidatoa Nicola Occhiocupo, già rettoredell’ateneo («Aveva una grandesensibilità che manifestava anchenella scrittura di poesie. Genera-zioni di giovani si sono affidati aGiovanna, donna al servizio dellacultura e dell’università»), e al ni-pote Giulio Melegari («Ringraziol’ateneo che mantiene in vita Gio-vanna, in questo modo»).

Il pomeriggio, magistralmentecondotto da Antonio D’Aloia, do-cente di diritto costituzionale, si èconcluso con la lezione magistra-le di Gian Claudio Spattini, cat-tedratico di legislazione dei beniculturali alla nostra università. Iltema trattato: «La riforma dell’or -dinamento dei beni culturali»,argomento in cui il docente de-scrive il mondo dei beni culturalicome un settore all’insegna diconflitti. u

- RASSEGNA STAMPA • 2015 -

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