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Casi clinici. Donna di 52 anni, nel 2009 si fa diagnosi di cirrosi HCV correlata: CHILD B9, MELD score 10; prevale la ridotta capacità protidosintetica. Ac anti-HBc positivi, HBV-DNA negativo; non segni di autoimmunità. - PowerPoint PPT Presentation
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Casi clinici
Inquadramento diagnostico
Donna di 52 anni, nel 2009 si fa diagnosi di cirrosi HCV correlata: CHILD B9, MELD score 10; prevale la ridotta capacità protidosintetica.
Ac anti-HBc positivi, HBV-DNA negativo; non segni di autoimmunità.
Ecografia addominale: milza 13.7 cm, non lesioni focali, nè ascite. Non varici esofagee. GT 1a HCV-RNA: 1.283.802 UI/ml.
CTD negativo per potus, la paziente riferisce di essere astemia da 1 anno
Cosa fare in questa paziente?
Eseguire il work-up per mettere la paziente in lista di attesa trapianto e solo successivamente proporre la terapia antivirale
Mettere subito la paziente in terapia antivirale riservandosi di proporre la paziente al centro trapiantologico solo in caso di peggioramento clinico
Mantenere la paziente in follow-up ambulatoriale effettuando i necessari controlli e valutando l’inserimento in lista di attesa solo dopo il peggioramento clinico.
Analisi delle risposte
Prima work-up per lista di attesa poi eventuale terapia
CHILD-B9: scarsa tollerabilità della terapia con aumentato rischio di scompenso e morte per sepsi, per questo bisogna prima inserire la paziente in lista di attesa per OLT
Se si riesce ad ottenere una risposta virologica si può prevenire la recidiva epatitica e migliorare la sopravvivenza dell’organo trapiantato
Mettere subito la paziente in terapia equivale ad accettare il rischio di non arrivare in tempo per il trapianto,
Le linee guida prevedono il trattamento antivirale, nei pazienti con MELD score < 18, se già inseriti in lista di attesa per trapianto
Mantenere la paziente in follow-up valutando l’inserimento in lista di attesa solo dopo il peggioramento clinico, significa rinunciare al tentativo terapeutico prima del trapianto
Si decide di eseguire il work-up iniziale del pretrapianto ma la paziente dopo i primi due appuntamenti viene persa al follow-up
Si ripresenta dopo 18 mesi in condizioni cliniche peggiorate, viene classificata come CHILD C, MELD score 21/23, ed è in terapia diuretica con furosemide 25 mg, canrenoato di potassio 100 mg
Anamnesi e documentazione clinica:
La paziente era stata valutata presso altra sede dove era stata prescritta terapia antivirale di combinazione a dosi piene e già dopo il primo mese di trattamento aveva sviluppato peggioramento clinico con camparsa di ascite ed edemi declivi
Protocollo LADR Dose iniziale della terapia
− PegIFN-2b 0.75 mcg/kg o PegIFN-2a 90 mcg settimanali
− RBV 600 mg die
− Incremento della dose ogni 1-2 settimane, se tollerata
Dosaggio pieno di Pegilato se:
ANC > 750, PLT > 30.000
Dosaggio pieno di RBV se:
Hb > 10 g/dl
GOAL: HCV-RNA negativo da almeno 16 settimane prima del trapianto
Dopo l’iniziale peggioramento clinico la terapia antivirale verrà dapprima ridotta e poi sospesa
La paziente viene quindi sottoposta a prima valutazione per inserimento in lista di attesa trapianto e le viene raccomandato di effettuare una serie di esami
Ma la paziente non accetta ancora l’idea di sottoporsi a trapianto e si ripresenta da noi nelle condizioni già indicate: MELD score 21/23
Dopo le valutazioni necessarie si ripropone alla paziente il trapianto, ma la paziente non potrà più arrivarci perché andrà incontro ad emorragia cerebrale
Epicrisi del caso e discussione Inizialmente la paziente con diagnosi di cirrosi epatica era stata
classificata come CHILD B9, MELD score 10
In mancanza di consenso al work-up per inserimento in lista di attesa per OLT, diviene legittimo non fare altro al di là del normale follow-up del paziente cirrotico
Trattare questi pazienti subito con terapia antivirale significa ridurre la spettanza di vita di questi pazienti, in 18 mesi il MELD score è più che raddoppiato
Se si decide di effettuare il trattamento bisogna rispettare il protocollo LADR, che prevede l’aumento progressivo della dose dei farmaci
Il work-up pretrapianto avrebbe consentito di individuare l’aneurisma cerebrale della paziente
Inquadramento diagnostico
Uomo di 46 anni affetto da ECA HCV correlata (GT1/F3) null responder a terapia di combinazione, inizia triplice terapia con Boceprevir.
Si informa il paziente che il trattamento avrà durata complessiva di 48 settimane e che la sua probabilità di eradicazione virale è del 30%
La viremia della quarta settimana (673051 UI/ml), espressione della lead-in riconferma la precoce non risposta, mentre il prelievo per la valutazione delle prime 4 settimane di terapia con boceprevir evidenzia una risposta eccellente (RNA < 12 UI/ml).
Successivo decorso
Successivamente ai controlli di follow-up, HCV-RNA risulta sempre non detectabile. Purtroppo alla 16 settimana, al controllo ecografico viene evidenziata una lesione nodulare compatibile con HCC
La TC addome eseguita nei giorni successivi conferma la diagnosi di epatocarcinoma di 4 cm con pattern vascolare tipico
COSA FARE?
Questioni sul tappeto
Biopsia epatica?
Se epatocarcinoma confermato quale trattamento effettuare?
Proseguire o interrompere la terapia antivirale?
Valutare con il paziente ogni opzione!
Nodulo epatico in cirrosi
< 1 cm 1-2 cm > 2 cm
Eco ogni 3 mesi 2 tecniche di imaging 1-2 tecniche
Stabile pattern vascolare pattern vascolare 24 mesi tipico atipico
Sorveglianza Biopsia ecografica diagnostica o non diagnostica ogni 6 mesi Trattare come HCC
Ripeti esami di imaging e/o Biopsia
Liver transplantation RFA/PEI
Curative treatments (30%); 5-yr survival: 40%-70%
TACE
Single
Increased Associateddiseases
Normal No Yes
Sorafenib
Portal pressure/bilirubin
3 nodules ≤ 3 cm
Resection Symptomatic (20%); survival
< 3 mosRCTs (50%); 3-yr survival: 10%-40%
Terminalstage (D)
Okuda 1-2, PS 0-2, Child-Pugh A-B
Multinodular, PS 0 N1, M1, PS 1-2
< 3 cm, PS 0
Intermediate stage (B)
Okuda 3, PS > 2,Child-Pugh C
Very early stage (0)Single < 2 cmCarcinoma in situ
Early stage (A)Single or 3 nodules
Advanced stage (C)Portal invasion,
PS 0, Child-Pugh A
HCC
Stadiazione BCLC e trattamento
Llovet JM, et al. Design and endpoints of clinical trials in hepatocellular carcinoma. Journal of the National Cancer Institute. 2008;100(10):698-711, by permission of Oxford University Press.
Come può aiutarci la letteratura?
Una scelta appropriata può permettere al paziente una sopravvivenza del 70%. Ma come scegliere fra termoablazione, trapianto e resezione?
Per tumori di diametro < 2 cm la radiofrequenza permette una risposta completa del 98%, che è comparabile a quella ottenibile con resezione
Per tumori di diametro > 2 cm la termoablazione non permette una risposta completa e il tumore può accrescersi, così per tumori di 4-5 cm di diametro, la radiofrequenza ottiene una risposta solo nel 50-60% dei casi. Pertanto in questi soggetti la resezione permette di ottenere risultati migliori
Una decisione collegiale
Ma il nostro paziente è affetto da cirrosi epatica e per di più è attualmente HCV-RNA negativo e questo risultato può essere mantenuto.
Insieme al paziente e allo staff chirurgico si opta per una termoablazione con radiofrequenza quale terapia ponte per il trapianto di fegato.
Si decide inoltre di mantenere la triplice terapia con Boceprevir, al fine di prevenire la recidiva epatitica nel organo trapiantato
Perché questa è la scelta migliore
Nei pazienti con cirrosi, la resezione chirurgica fornisce i risultati migliori quando il tumore è piccolo (<3 cm di diametro), l’ipertensione portale è assente e la bilirubina è normale. Il rischio di recidiva di HCC a 5 anni dopo resezione è del 70% poichè la cirrosi sottostante pone il paziente a rischio di sviluppare un nuovo HCC
Un nodulo solitario di diametro inferiore a 5 cm incontra i criteri di Milano permettendo con il trapianto una sopravvivenza a 4 anni dell’85% ed una sopravvivenza libera da recidiva del 92%.
La situazione si complica …
Il paziente sviluppa trombosi portale segmentaria
Necessario valutarne la natura
Necessario valutarne l’estensione
Non neoplastica ed estensione limitata, rimane in lista OLT
Non neoplastica ma estesa, esce da lista trapianto
Trombosi neoplastica: esce da lista di attesa, proponibile solo per: a) sorafenib b) radioembolizzazione con Ittrio
Speriamo non sia la fine …
Il paziente, anche per problemi familiari, pone in essere un atto dimostrativo autolesivo
Rischia l’uscita dalla lista di attesa trapianto …
Un caso davvero difficile!
Inquadramento diagnostico Donna di 31 anni, affetta da ECA HCV correlata (GT1b/F4),
ha acquisito l’infezione alla nascita dalla madre che è già deceduta per HCC all’età di 50 anni
Null responder a terapia di combinazione, inizia triplice terapia con Boceprevir. Si informa la paziente che il trattamento, in caso di risposta favorevole, avrà durata complessiva di 48 settimane
La viremia della quarta settimana, dopo la fase di lead-in evidenzia un drop viremico < 1 log rispetto al basale espressione di precoce non risposta, mentre il prelievo per la valutazione delle prime 4 settimane di terapia con boceprevir segnala una viremia residua di 6700 UI/ml.
Sino ad ora la paziente sta tollerando bene la terapia
Cosa fare?
Proseguire con la terapia rinviando la decisione alla 12 settimana
Oppure
Interrompere la terapia poiché la risposta è insoddisfacente
Valore predittivo della Lead-in nei pazienti “experienced”
*Pooled data from RGT and arm 3. 1. Foster G, et al. EASL 2011. Abstract 6. 2. Zeuzem, et al. EASL 2011. Abstract 481.
0
20
40
60
80
100
SV
R (
%)
33
REALIZE (TVR)[1]
82
≥ 1 log decline< 1 log decline
1580
20
40
60
80
100
SV
R (
%)
33
RESPOND-2* (BOC)[2]
76
158
Una decisione sofferta
Decidiamo di proseguire con la terapia in corso anche perché la paziente sta tollerando ottimamente i pochi effetti collaterali rappresentati da astenia lieve e da un po’ di disgeusia
Alla 12 settimana viene eseguito il prelievo per la valutazione della viremia residua che evidenzia un HCV-RNA di 1200 UI/ml e viene evidenziato un genotipo TT di IL28B
Stopping Rules per Telaprevir e Boceprevir
Telaprevir [package insert]. 2011. Boceprevir [package insert]. 2011.
Time Point TVR +PegIFN/RBV
BOC +PegIFN/RBV
4^ settimanaStoppare tutto se
HCV RNA > 100 IU/mL
N/A
12^ settimanaStoppare tutto se
HCV RNA > 100 IU/mL
24^ settimana Stoppare tutto se HCV RNA detectabile
In qualsiasi momento
Interrompere il DAA se pegIFN/RBV interrotti per qualsiasi motivo
REALIZE: SVR in rapporto alla Lead-in
62
94
56 59
15
54
Foster GR, et al. EASL 2011. Abstract 6.
0
20
40
60
80
100
SV
R (
%)
< 1 log ≥ 1 log
Partial NRRelapsers
Null NR
Trattare
Trattare o non trattare?
Considerare la terapia sempre
Soprattutto per naives e relapsers
Trattamento urgente
Pazienti motivati
Aderenza scarsa
Scarsa tollerabilità con IFN e/o RBV
Fattori prognostici negativi(null responder e malattia avanzata)
Pazienti non motivati, momento difficile
Trattamento non necessario
Complicate interazioni farmacologiche
Rinviare
SVR correlata a Fibrosi e risposta precedente
Relapsers Partial responders Null responders
144/167 12/38 53/62 2/15 48/57 2/15 34/47 3/17 10/18 0/5 11/32 1/5 24/59 1/18 15/38 0/9 7/50 1/10
F0-2 F0-2 F0-2F3 F3 F3F4 F4 F4
Zeuzem S, et al. J Hepatol 2011Zeuzem S, et al. J Hepatol 2011
SVR in PATIENTS POORLY RESPONSIVENESS TO IFN according to GENOTYPE in F3-4 STAGE and baseline VL >2.000.000
N=26 N=7
COMBINED SPRINT 2 AND RESPOND 2 STUDIES
Bruno S, et al manuscript in progress
Sviluppo di mutanti resistenti
Raccomandazione: i pazienti con fallimento terapeutico ad un DAA non devono essere ritrattati con farmaci dello stesso tipo
Nei pazienti resistenti, le mutazioni selezionate dai due farmaci BOC e TVR sono simili
Il significato clinico di queste varianti è sconosciuto
Il virus wild type per riemergere come specie dominante impiega 2 anni e questo processo è più lento con il GT 1a
Raccomandazione: seguire rigorosamente le stopping rules per minimizzare l’insorgenza dei mutanti resistenti
Boceprevir [package insert]. May 2011. Telaprevir [package insert]. May 2011. Ghany MG, et al. Hepatology. 2011;54:1433-1444.
Scomparsa dei mutanti resistenti nei pazienti che interrompono la terapia
Vierling JM, et al. EASL 2010. Abstract 2016.
*Data from phase II studies.
Cu
mu
lati
ve R
ate
of
Wil
d-T
ype
Var
ian
t (%
)*
Mos After End of Therapy
100
80
60
40
20
00 6 12 18
V36MT54AR155KAny mutation
BMS-790052 + BMS-650032 ± PegIFN/RBV per 24 settimane nei GT1 Null Responders
un inibitore della replica virale + un inibitore delle proteasi NS3 in associazione con Peg/RBV
SVR nel 100% dei trattati
Tollerabilità soddisfacente
Lok A, et al. EASL 2011. Abstract 1356.
BMS-790052 60 mg QD + BMS-650032 600 mg BID
(n = 11)Studio di fase 2
(N = 21)
Follow-up 48 wksBMS-790052 60 mg QD +
BMS-650032 600 mg BID +PegIFN/RBV
(n = 10)
Week 24Stratificati per sottotipo
(1a vs 1b)
Undetectable HCV RNA, % (n)
BMS-790052 +BMS-650032
(n = 11)
BMS-790052 +BMS-650032 + PR
(n = 10)
RVR 64 (7) 60 (6)
SVR 12 36 (4) 100 (10)
SVR 24 36 (4) 90† (9)