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CARRARACave attive 83Blocchi escavati 1.000.000e venduti tonnellate/annoDetriti escavati 4milionie venduti tonnellate/anno
MASSACave attive 20Blocchi escavati 100.000e venduti tonnellate/annoDetriti escavati 400.000e venduti tonnellate/anno
VERSILIACave attive 30Blocchi escavati 97.000e venduti tonnellate/annoDetriti escavati 400.000e venduti tonnellate/anno
il caso APUANE
di Cinzia Carpitaw CARRARA
A Carrara il mondo del marmonon tranquillo. Anselmo Ricci,presidente della Cooperativa dicavatori Gioia, stato a pi tavo-li, anche in Regione, per sostene-re le richieste degli imprendito-ri. Quella di Gioia, assieme allecooperative di Lorano e Canal-grande (tutte e tre legate al colos-so Sam-Marmi Carrara) unapresenza storica nei bacini car-raresi che contano una ottanti-na di cave attive (900 addetti pilindotto) di cui circa il 30% lavo-rate da Sam-Marmi Carrara conle cooperative.
Ricci preoccuato: spera chegli emendamenti che finalmen-te sembrano riconoscrere quellache la nostra realt, spazzinovia definitivamente certi vincolie il concetto che le cave sono so-lo criticit per il paesaggio. Nelsito della Regione c un link sulPit e anche un link sullExpo conun video in cui parla del paesag-gio della Toscana e del paesag-
gio delle cave. Tra l'altro le cave,famose in tutto il mondo per laqualit della lavorazione e dellemaestranze, rappresentano me-no del 4% delle Apuane. Quandosi sente dire che lescavazionesbriciola le montagne, bisognaavere presente quel 4 per cento.Inoltre negli ultimi anni le pro-duzioni si sono ridotte di oltre il30% a Carrara passando da pic-chi di 1.300.000 tonnellate alle940.000 tonnellate del 2014.
Ricci aggiunge un altro ele-mento di preoccupazione, per lemodifiche e contromodifiche alPit: Avevamo chiesto di limita-re il vincolo ai crinali principali.Sembrava che fosse stato recepi-to, poi ecco la carta peggiorativanella delibera del 4 dicembre sul-la base del Pit. Mi viene da pen-sare che in Regione non ci sia lapiena consapevolezza di questarealt locale. Faccio un esempioconcreto che tocca la nostra ca-va: nell'allegato 4 relativo ai cri-nali, hanno tracciato un crinaleda salvaguardare in un'area incui per non esiste pi da centi-
naia di anni. Siamo a rischio checi blocchino lattivit. Nella zo-na (con una decina di cave inbuona parte controllate dalla co-operativa Gioia) ci lavorano fradiretti e indotto circa trecentopersone. Noi abbiamo cercatodi salvaguardare i crinali ancoraintegri.
E ancora: La stesura del 4 di-cembre non consente nuove au-torizzazioni all'escavazione, an-
che per le cave attive, prima delpiano attuativo che deve fare ilComune dopo il Pit (ci vorr deltempo). Tutte le cave le cui auto-rizzazioni scadono nel 2015, so-no a forte rischio di chiusura. Ela riforma della legge regionale78 sulle cave? Nella bozza an-nullano i beni estimati. Noi, perla pace sociale dichiara Ricci -siamo pronti a pagare il beneestimato come agro marmifero,ma non a rinunciare alla pro-priet: sar poi lorgano compe-tente a decidere. Se vinceremonoi, non richiederemo indietro isoldi. Abbiamo presentato in re-gione (come cooperative, Mar-mi Carrara, Sam, piu altri) unprogetto sottoscritto da una qua-rantina di aziende apuane fra ca-ve e piano, che prevede un inve-stimento di circa 30 milioni dieuro e un incremento occupa-zionale, per incentivare la lavo-razione in loco, di marmo e deri-vati. Mi auguro che possa final-mente nascere un periodo colla-borativo fra istituzioni e impre-se.
w FIRENZE
Se mi dimetto? Aspetto di ca-pire quali spazi di mediazioneci sono sullemendamento delPd, poi mi riservo di trarne leconclusioni, risponde amaralassessore allurbanistica An-na Marson. Che si limita a que-ste poche parole, non vuolebuttare benzina sul fuoco. AlTirreno risulta che per tutta lagiornata di ieri abbia inviatomolti sms di chiarimento aRossi ricevendone risposte la-coniche, generiche. Anna siagita troppo, spiega Rossinellintervista che pubblichia-mo.
La partita si giocher giovedprossimo quando si riunir lamaggioranza che sostiene Ros-si per dirimere la guerra tra ilgruppo del Pd e la Marson. Laquale pi che agitata infuria-ta. Al di l dei singoli aspetti esettori - cave, oliveti, spiagge ecos via -, allassessore non vagi che lemendamento del Pd,presentato dai consiglieri Arde-lio Pellegrinotti e Matteo Torto-lini, avrebbe trasformato le di-rettive previste nel piano in in-dirizzi. Per cui un comune unadirettiva obbligato a recepirlamentre un indirizzo no. E co-me dire in soldoni ad uno: Ticonsiglio di fare questo. Anzi-ch: Devi fare questo.
Ma Pellegrinotti replica: Ilpiano sar valido per i prossi-mi ventanni e non si possonostabilire norme cogenti che og-gi possono essere valide e do-mani forse no. Come dire,non si pu vincolare il paesag-gio toscano ai lacci della Mar-son. Le modifiche che il Pd in-tende inserire puntano a ga-rantire la salvaguardia dell'am-biente con lo sviluppo delle at-tivit produttive. Per le cave dimarmo si mantiene fermo il di-vieto di aprirne di nuove soprai 1200 metri nelle aree di crina-le integre, mentre in quelle do-
ve insistono gi delle cave atti-ve, le si lascia lavorare fino all'estinguersi dellattivit. Nellearee contigue ai parchi invece,si prevede che per il manteni-mento delle cave esistenti ol'apertura di nuove, queste do-vranno essere soggette ai pianiattuativi dei bacini estrattivi ealla valutazione paesaggisti-ca, conclude Pellegrinotti.
Nella sfida tra gruppo dei de-mocratici e Marson, il segreta-rio regionale del Pd Dario Parri-ni si affrettato a prendere le
parti dei consiglieri che hannopresentato lemendamento.
Per lo scontro tra Pd e la Mar-son esulta il centrodestra: Me-glio tardi che mai. Quasi un an-no fa fu Forza Italia a eviden-ziare che il piano paesaggisticoavrebbe bloccato lo sviluppodella Toscana, dal settore lapi-deo a quello balneare, all'agri-coltura, mettendo in ginoc-chio le imprese e lasciando acasa centinaia di lavoratori.Proprio per arginare questi ri-schi abbiamo presentato neigiorni scorsi circa 200 emenda-menti , affermano il capogrup-po Fi Giovanni Santini e il con-sigliere Nicola Nascosti.
Se la destra plaude a Pellegri-notti e compagni, Sel e il sotto-gretario Borletti Buitoni difen-dono a spada tratta la Marson.
Ma alla fine il maxi emenda-mento potrebbe rivelarsi inuti-le perch ladozione del pianosul paesaggio frutto di un ac-cordo con il ministero compe-tente: qualunque modifica altesto adottato dovr essere rivi-sta dal governo.
Non solo. Nel frattempo lediplomazie sono al lavoro perevitare il 10 marzo un voto chesconfessi la Marson e ancheRossi che lha sempre difesa. (m.l.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
di Mario Lancisiw FIRENZE
Queste polemiche sul pianodel paesaggio sono stucchevo-li. La vera novit sar la leggesulle cave che valorizza la filie-ra corta: chi escava marmo de-ve anche lavorarlo. Dobbiamotenere insieme lavoro e rispet-to dellambiente, spiega il pre-sidente della giunta regionaleEnrico Rossi al Tirreno.
Prima di capire come, ne-cessario un passo indietro. Daquando lha scelta come asses-sore allurbanistica il governa-tore ha sempre difeso AnnaMarson dagli attacchi di sinda-ci e imprenditori. Lha bacchet-tata qualche volta per certe po-sizioni giudicate un po estre-me, radicali, accademiche. Malha sempre difesa, le ha paratoi colpi degli avversari. Cos an-che questa volta. Mentre il Pdapprova emendamenti chestravolgono il piano sul paesag-gio e la Marson minaccia le di-missioni, Rossi getta acqua sulfuoco. E sposta il baricentrodello scontro.Citando persi-no Marx in unpost su Face-book: Luomocrea la bellezzae costruisce se-condo le sueleggi.
Presidente,che ne pensadello scontro Pd-Marson?
Anna si agita troppo, ma en-tro il 10 marzo, giorno in cui sa-r approvato il piano, sicura-mente troveremo un punto diequilibrio.
Si agita troppo? Ma se il Pdgli ha stravolto il piano...
Vabb, si discute, ci sonoposizioni e storie diverse. Poiuna sintesi si trova. Tutte que-ste polemiche mi sembranouna tempesta in un bicchieredacqua. Anche perch il veropunto della questione un al-tro.
Quale?La legge sulle cave che gi
in commissione. Vogliamo age-
volare coloro che presentanoprogetti industriali di coltiva-zione che rispettino lambientee il paesaggio e nel contempoproducano lavoro.
Tutti dicono cos: ambientee lavoro. Poi per...
La legge sar molto concre-ta. Parliamoci chiaro: si posso-no ingessare le Apuane ma poicosa ne sar dellindustria delmarmo? E di contro no anchead un liberismo che buca lamontagna senza rispetto delpaesaggio. Mentre le parlo so-no in Val d'Orcia dove non c'un lembo di terra che non siastato plasmato dal lavoro uma-no. La bellezza del paesaggio,la sua salubrit, sono opera de-gli uomini.
Venendo alle cave?Io dico ai cavatori: ok, ti do
una concessione sulla tua cavaanche di dieci, venti anni, sevuoi. Ma ti pongo due condizio-ni.
Quali?Primo: tu il marmo che esca-
vi lo lavori anche e quindi pro-duci lavoro, occupazione. Oggi
il problema nu-mero uno delleApuane che ilmarmo vieneimbarcato e sene va in giro peril mondo men-tre le aziende dilavorazionehanno chiuso
in questi anni la saracinesca. Bi-sogna tornare a lavorare il mar-mo, non solo a escavarlo.
No ai predatori del marmo.I vecchi cavatori che escava-
vano il marmo e poi lo lavorava-no non rappresentavano soloricchezza, ma anche tutela perlambiente. Mio padre faceva ilcontadino e sapeva costruireun muro a secco o coltivare gliolivi. Chi, come dice Marx, creabellezza la difende anche. S, leregole, i vincoli vanno bene,ma occorre tornare al lavoro diqualit che nasce dallamoreper la bellezza. Difendere lam-biente interesse anche dei la-voratori.
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Dimettermi? AspettoMa il governo potrebbebloccare le modificheAnna Marson infuriata per lemendamento salva cavatoritrova un alleato a Roma. Per ha tutto il gruppo Pd contro
INFURIATA. Lassessore Marson
Cave, stop ai predatoriRossi: concessioni pi lunghe solo a chi lavora il marmo sul posto
Regole pi soft o chiuderemoLindustriale Ricci: le autorizzazioni che scadono nel 2015 non rinnovabili in tempo
PRUDENTE. Anselmo Ricci
Lucca: la Provinciasi schiera controil piano regionaleCARRARA. La filiera corta va
attivata il pi presto possibilesecondo la Cgil e la Fillea di MassaCarrara e di Lucca, e non fra diecianni: in una nota congiunta, inmerito agli emendamenti propostidal Pd lo scorso 19 febbraio, nellacommissione ambiente dellaRegione Toscana sul PianoPaesaggistico esprimono fortecontrarier alla proposta dispostare al 2025 lobiettivo diraggiungere almeno il 50% dellelavorazioni in filiera corta
(lavorazione in loco dei blocchiestratti) cos come definitodallart.20 della disciplina del PIT.Per noi si tratta di una propostainaccettabile. Perch c unestremo bisogno subito di lavoraresul territorio al fine di favorire ilsostegno economico allapopolazione locale attraversolavorazioni di qualit in filiera cortadi blocchi estratti sul territorio. Itantissimi disoccupati, soprattuttogiovani, chiedono di creare lavorosubito e non nel 2025.
Filiera corta subito e non nel 2025
SCONTRO SUL PIANO
w MASSA CARRARA
Questo l'ennesimo inchinodel Pd alle lobbies del marmo.Sono parole di amarezza, piche di rabbia, quelle pronuncia-te ieri dagli ambientalisti davan-ti alla notizia dell'ennesimostravolgimento del piano pae-saggistico regionale. Un docu-mento che, per quanto riguar-da il capitolo marmo, come senon fosse mai stato scritto. Adeccezione del divieto di estrarresopra i 1200 metri;ma questo
chiarisce Rosalba Lepore, delgruppo Salviamo le Alpi Apua-ne e Amici delle Alpi Apuane -lo vietava gi la legge Galasso;solo che non mai stata rispet-tata. Ma la partita per gli am-bientalisti non finisce il 10 mar-zo: la prossima manifestazioneanti cave sar infatti il 16 apri-le sul monte Corchia in provin-cia di Lucca. Continueremocon i sentieri della distruzionequalsiasi sia il Pit, fa sapere Ro-salba. Gli ambientalisti aveva-no salutato con entusiasmo la
prima versione del documento.Raccolsero anche 80mila firmesu avaaz.org in una manciata diore e le consegnarono al gover-natore Rossi, davanti alla sededel consiglio regionale, con tan-to di presidio e pullman straca-rico di ambientalisti arrivati daMassa Carrara. Era il giorno (1luglio) della votazione e il gover-natore assicur loro:terr con-to delle vostre richieste. Nonand cos, perch il piano ven-ne adottato con modifiche chene stravolsero la natura.
Quel piano commenta ErosTetti, del gruppo Salviamo leApuane - era gi frutto di com-promessi tra le parti tanto cheera intervenuto anche il Sotto-segretario ai beni culturali, Ila-ria Borletti Buitoni, per chiede-re che non venisse stravolto ul-teriormente. Ma ieri arrivatoappunto un altro colpo di falce.E adesso la sensazione che gliambientalisti siano stati gliinutili eroi cantati da GiorgioGaber.
Melania Carnevali
AD APRILE UNA MANIFESTAZIONE SUL CORCHIA
Gli ambientalisti: linchino del Pd alla lobby del marmo
La Provincia di Lucca sischiera con le cave sul pianoMarson.L'ordine del giorno dellaProvincia (unico astenutoPaolino Barsanti di Sel) chiedealla giunta provinciale e alpresidente di impegnarsiaffinch possa proseguirel'attivit estrattiva nelle areecontigue al Parco delleApuane.Il documento licenziato con 20voti favorevoli eun'astensione, statopresentato ieri a PalazzoDucale dai capigruppo dimaggioranza e opposizione inconsiglio provinciale.Il Piano paesaggistico, puressendo un documentocomplesso, ambizioso econdivisibile negli obiettivifondamentali, mantiene eforse amplifica una visionefortemente statica delpaesaggio e delle componentia questo associate.
Cgil e fillea apuoversiliesi
DETERMINATO. Il presidente Rossi
Modificheal piano?La Marson
si agita troppo, troveremoun punto dequilibrio
SABATO 21 FEBBRAIO 2015 IL TIRRENO Primo Piano 3