castagno 4

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  • 7/26/2019 castagno 4

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    Progetto PON Ob. 3, IT 053, PO 007, Avviso 6/01, Fascicolo n 184:

    "Nuovi modelli di formazione continua per il settore agricolo,legati a nuove forme flessibili di lavoro e ai mutamenti

    dell'organizzazione del lavoro"

    PERCORSO DIDATTICO:

    La coltivazione delle aree forestali e il mantenimentodellambiente

    Elemento 4:

    LA POTATURA DEL CASTAGNO

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    Sommario:SOMMARIO: ...........................................................................................................................2

    LEGENDA ICONE: ....................................................................................................................2

    STRUTTURA DELLALBERO .......................................................................................................3

    OBIETTIVI DELLA POTATURA ....................................................................................................8

    TIPI DI POTATURA ...................................................................................................................8

    LA PRODUZIONE DI FRUTTI.......................................................................................................9

    PERIODO DI POTATURA .........................................................................................................10

    INFLUENZA DELLA LUNA SULLA POTATURA...............................................................................10

    COME DIFENDERE GLI ALBERI DALLE FERITE............................................................................11

    PRINCIPI DELLA CICATRIZZAZIONE ..........................................................................................15

    TRATTAMENTO DELLE FERITE ................................................................................................16

    LUOGO DI TAGLIO .................................................................................................................16

    MODI DI OPERARE ................................................................................................................17

    PRECAUZIONI PARTICOLARI ...................................................................................................24

    UTILIZZO DI MASTICI DI PROTEZIONE .......................................................................................25

    GLI STRUMENTI ....................................................................................................................26TEST DI AUTO-VALUTAZIONE ..............................................................................................28

    LA RETE DEI TUTOR ..............................................................................................................30

    Legenda icone:

    Per agevolare la fruizione dei materiali, sono state inserite delle icone che stanno

    ad indicare:: introduzioni e/o punti di passaggio tra gli argomenti dellelemento;: punti di attenzione e/o concetti particolarmente importanti e significativi;: termine dellelemento;: test di auto- valutazione.

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    LA POTATURA DEL CASTAGNO

    La potatura un beneficioper lalbero.Esso in pochi anni arriva a maturit, cominciando la produzione dei frutti non

    appena la pianta immagazzina abbastanza sostanze di riserva. e raggiunge il suoaccrescimento in altezza, con una forma per disordinata, la produzione irregolare, conraccolte abbondanti alternate ad altre scarse e, in generale, con frutti di scarsa qualit.

    Un castagno giovane ha un accrescimento vigoroso nel quale predominano i ramiverticali che vanno a formare una chioma sferica e quanto pi aumenta il numero dirami, minore il loro accrescimento.

    Prima di poter capire in che modo si interviene con la potatura, dobbiamoconoscere qual la strutturadellalbero e le sue caratteristiche vegetative; vediamolenel paragrafo successivo.

    STRUTTURA DELLALBERO

    Al momento della potatura bisogna aver chiaro il tipo di albero che vogliamoottenere, anche se, a volte, la struttura pu essere condizionata da dove localizzatolalbero e la vegetazione circostante.

    In ogni caso la struttura dellalbero deve permettere, tra le altre cose,un facileaccesso per realizzare le operazioni pi comodamente. Conviene dare loro forma inmodo che abbiano un portamento pi basso e per conseguirlo si deve fare labiforcazionead unaltezza approssimativa di1,6-1,8 m.

    I portamenti bassi e aperti aumentano la superficie dinsolazione epermettono una maggiore aerazione, facilitando gli scambi gassosi; inoltre, gli alberiesercitano meno resistenza allaria e al vento, producendo meno rotture di rami (origine dipotenziali fuochi di carie e di infezioni difficili da localizzare).

    Nel disegno messo in evidenza come differenti altezze della pianta, possanoinfluire sullinsolazione delle piante adiacenti e come una chioma apertapossa favorire la

    circolazione dellaria.

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    Occorre ottenere una struttura aperta, perch questa permette: una maggiore

    insolazione e una maggiore circolazione daria tra i rami (la densit degli alberi alcontrario,la ostacola).

    Per questo, con la potatura si devono tagliare i rami:

    che crescono diritti verso lalto;che crescono verso linternodellalbero;che incrociano o che crescono in cattiva posizione.

    Negli alberi vecchi, con portamenti alti e chiome molto dense, ci risulta pi

    difficile da realizzare, per nelle giovani piantagioni non trova difficolt.In alberi di et media, ancora non eccessivamente sviluppati, si pu optare peruna potatura di riduzione regolata in vari anni per raggiungere la forma desiderata,tagliando i rami che crescono verso l interno dellalberoo alcuni di quelli che esconoverso lesterno.

    Se si tagliano molti dei rami che crescono verso lesterno si modifica il volume totaledella pianta e ci incide sul suo sistema radicale, obbligandola a cedere parte delle radici:ci pu produrre un debilitamento dellalbero.

    Una potatura che non modifichi pesantemente il volume, non debilita la pianta, male permette di conservare intatto il suo sistema radicale e di consumare le sueenergie in modo pi intenso per la parte aerea, incrementando la produzione.

    Nelle pagine che seguono, passeremo in rassegna alcune foto, chemostrano degli interventi cesori in varie situazioni colturali.

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    FOTO: PRIMA DELLA

    POTATURA LALBERO HA UNA

    GRAN QUANTITA DI RAMI

    CHE ANNO ALLA CHIOMA UN

    ASPETTO CHIUSO E

    COMPATTO (FONTE IRMA 1999

    SPAGNA)

    FOTO:DOPOLAPOTATURAESCOMPARSALAPARTEALTADELLACHIOMAESIEFORMATOUNO

    SPAZIOAPERTOPERFAVORIRELAINSOLAZIONEELAERAZIONE( FONTE I R M A 1 9 9 9 SPAGNA)

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    FOTO: QUANDO LALBERO E GIOVANE E

    PIU FACILE FORMARE LA SUA CHIOMA

    PER OTTENERE STRUTTURE APERTE E

    MAGGIORMENTE ACCESSIBILI (FONTE

    IRMA1999SPAGNA)

    FOTO: COME NELLE PRECEDENTI FOTOGRAFIE SI OSSERVANO LE DIFFERENZE TRA PRIMA EDOPOLAPOTATURA(FONTE IRMA1999SPAGNA)

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    FOTO: ECCESSO DI

    RAMI E DI PESO

    (FONTE IRMA 1998

    SPAGNA)

    FOTO: TRAMITE LA POTATURA SI

    FAVORISCE LA COMPARSA DI NUOVI

    RAMI(FONTE IRMA1998SPAGNA)

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    Come detto allinizio del paragrafo precedente, bisogna aver chiaro cosavogliamo ottenere, prima di passare ai tagli: vediamo quali possono essere i possibiliobbiettivi per cui si interviene con la potatura.

    OBIETTIVI DELLA POTATURA

    Generalmente, lalbero sviluppa una chioma adeguata al tipo di alimentazioneche il suo sistema radicale pu forn ire, ed ha una struttura sufficientemente solida perresistere a condizioni eccezionali.

    Quando svolgiamo un lavoro sullalbero dobbiamo aver chiaro il risultato chevogliamo conseguire, in modo che il lavoro svolto in funzione degli obiettivi possaessere efficace. In caso contrario si corre il rischio di non raggiungerli e persino diprovocare danni alla pianta.

    Per questo, al momento del progetto di una potatura, bisogna che i fini da conseguiresiano chiari; con la potatura si pu:

    mantenere nellalbero condizioni di equilib riotra la parte aerea (chioma)e la parte sotterranea (radici);

    ottenere un portamento gestibile e una struttura idonea a favorire

    linsolazione e laerazione nelle migliori condizioni possibili per la pianta, inmodo da influire positivamente sulla nutrizione della pianta e quindi sul suovigore, la sua forza e la sua produttivit;

    gestire problematiche fi to-sanitarie.

    Una potatura adeguata migliora notevolmente la produzione, si sa che nelle piantepotate orizzontalmente la produzione dei fior i, e quindi anche dei f rutti , maggiorerispetto a quella delle piante potate in senso verticale.Leffetto gravitazionale sembraesercitare una carta importante in questo fenomeno. (SALMERON, 1991).

    Inoltre, mediante la potatura si pu alleviare leccessivo peso della parte aereadellalbero e correggere un possibile disequilibrio nella struttura, che pu comportarefratture di rami o talvolta del tronco

    Passiamo adesso ad esaminare le tipologie di interventi di potatura, lecaratteristiche e finalit di ognuno e le modalit di attuazione degli stessi.

    TIPI DI POTATURA

    Esistono diversi tipi di potatura, che si differenziano per gli obbiettivi che sipongono, vediamoli in dettaglio di seguito.

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    La potatura di formazionedella chioma, per avere una struttura determinata e unaaltezza adeguata per permettere una migliore gestione e favorire la produzione dei frutti,nella quale saranno eliminati tutti quei germogli o rami che impediscono di arrivare ad una

    determinata struttura.Una potatura sanitaria, nella quale si eliminano tutte quelle parti della pianta chesono in cattive condizioni: infette o attaccate da parassiti, cariate o morte (dendro-chirurgia). Allo stesso modo si sopprimono i rami strutturali mal disposti, il cui sviluppo puarrecare danni ad altri rami, rendere pi difficile il loro accrescimento e presentare persinorischi di rotture.

    La potatura di produzione, nella quale si tende alleliminazione dei succhioni e/odei polloni, il chiarimento e la riduzione della chioma ed il rinnovo delle branche.

    La potatura di ricostituzione, eseguita principalmente su piante vecchie e/oabbandonati e/o fortemente deperite, allo scopo di ri-costituire la chioma o parti di essa.

    Delle tipologie appena dette, la potatura di produzione, sicuramente quellache richiede maggiori attenzioni e conoscenze; bench non meno importanti e necessarinella coltivazione di questa specie, gli altri tipi infatti, sono sicuramente pi intuitivi nellaloro esecuzione. Vediamo allora le considerazioni che devono guidarci nellesecuzione dipotature di produzione.

    La produzione di frutti

    Tutti quegli interventi che rendono pi difficile la circolazione della linfacontribuiscono alla formazione di sostanze di r iserva e alla frutt ificazione.Questo il motivo per cui i rami orizzontali e inclinati producono pi f rutti di quelli verticali.

    La linfa scorre maggiormente nei rami favoriti dalla luce e circola conpi rapidit nei rami verticali.

    I rami che ricevono una grande quantit di linfa sono vigorosi eproducono principalmente legno.

    I rami che ricevono meno linfa sono poco vigorosi e tendono aprodurre frutti.

    La potatura pu aumentare il vigore dei ramipotati e per ottenere questo:

    i rami poco vigorosi devono essere potati corti , perch riprendano vigore i rami vigorosi devono essere potati lunghi, per stimolare la

    produzione di frutti.

    In generale, vale la seguente regola: una potatura moderata porta ad un miglioramento della fruttificazione

    dellalbero.

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    una potatura intensa fa s che le gemme dormienti, che dopo una potaturamoderata passano a gemme fiorali e aumentano la produzione di frutti, sitrasformino invece in gemme da legno, che stimolano la produzione di polloni inparticolare nelle ferite e allapice del tronco, e diminuiscono la fruttificazione.

    Dopo aver visto come si effettua un taglio e come si trattano gli stessi perevitare le innumerevoli problematiche sanitarie che potrebbero sopravvenire, vediamoquali sono i periodi miglior i per effettuare la potatura.

    PERIODO DI POTATURA

    La potatura, pu essere praticata in qualsiasi periodo dellanno , ma sisconsigliadi effettuarla nel periodo di riposo vegetativo.

    Questo perch in questo periodo non si realizzano processi di cicatrizzazione, leferite rimangono esposte per lungo tempo e si possono produrre pi facilmenteinfezioni.

    Si consiglia di realizzarla durante il periodo vegetativo e in particolar modo neiseguenti periodi:Autunno- Dopo la raccolta delle castagne e prima che lalbero perda le foglie.Quando si vuol realizzare una potatura drast ica.

    Primavera- Alla fine dellinverno o allinizio della primavera, cio quando la linfa incomincia acircolare.- Si favoriscono i processi di cicatrizzazione delle ferite.- Si pu meglio osservare la struttura dellalbero.

    Se si realizza in primavera, lalbero in attivit e quindi reagisce attraverso iprocessi di cicatrizzazione naturaledel cambio adiacente alla zona dove la ferita. Intal modo si riduce il tempo di esposizione delle ferite e quindi si influisce sulle possibilicontaminazioni e infezioni. Le ferite inoltre cicatrizzano prima perch pi difficile che il

    cambio si secchi e non produca.Non si devono realizzare potature quando lalbero bagnato per la pioggia ,ma bisogna scegliere giorni secchi.

    Quando le ferite sono piccole possono essere disinfettate con lapplicazionediretta di un mastice di protezione, ma quando sono grandi(pi grandi di 15-20 cm didiametro), nel periodo vegetativo, prima di applicare il mastice, devono esserelasciate seccareper alcuni giorni (1 o 2 settimane) perch la pressione della linfa o lasua fuoriuscita lo scioglierebbero. Passato questo periodo si pu disinfettare di nuovo laferita e applicare il mastice senza pericolo.

    Influenza della luna sul la potatura

    La luna esercita una evidente influenza sulla potatura degli alberi, conosciuta sinda tempi ancestrali, sebbene attualmente tenuta meno in considerazione.

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    In generale si pu riassumere la sua influenza affermando che:

    loperazione completa effettuata con la luna nuova o in quarto crescentecomporter un maggiore sviluppo vegetativo ritardando la produzionedi frutti

    loperazione completa, effettuata inluna piena o in quarto calante favorirla produzione di frut ti con un minor sviluppo vegetativo.

    Tenendo conto di tutto ci, per potenziare laccrescimento o il vigoredellalbero, nel caso sia piccolo o pocovigoroso, si proceder alla potaturacon la luna nuova. Al contrario, perottenere una veloce entrata inproduzione dellalbero, nel caso siaeccessivamente vigoroso, si poter conla luna piena.

    Anche quando non si tratta dipotare ma di tagliare castagni per laproduzione legnosa, bisognaconsiderare la fase lunare. Si dovrpotare con la luna piena per ottenerelegname sanoe resistente per anni.

    Diversamente esso si deteriorer

    pi facilmente, e la durata e la resistenzasaranno minori. Se per vogliamoavere legna da ardere, si procederalla potatura in luna crescenteperchcos la legna brucia meglio e d picalore.

    FOTO: ALBERO CON DISEQUILIBRIO DELLA

    CHIOMA A CAUSA DI CATTIVE POTATURE

    (FONTE IRMA1997SPAGNA)

    Continuando a passare in rassegna alcune foto di interventi cesori, passiamoad esaminare un problema connesso alla potatura, specie a quella di alberi di grandedimensione (per il fatto che comportano grossi tagli), la protezione delle ferite e dei tagli .

    COME DIFENDERE GLI ALBERI DALLE FERITE

    Le piante godono di un record spettacolare di sopravvivenza, e dopo 400 milioni di annidi evoluzione, rappresentano gli organismi vivi pi alti e con vita pi lunga che siano

    mai esistiti. Nonostante questo sono privi di quelle difese di cui invece sono dotati glianimali: non possono fuggire le forze distruttive. A causa dellimmobilit non possonosfuggire ai loro nemici: il fuoco, il clima, i microrganismi, luomo Sono sopravvissuti

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    grazie al fatto che durante levoluzione hanno creato dei compartimenti, cioindividuano,circondano e isolano il legno ferito e infettato.

    Gli animali guariscono, gli alberi riparano . Si difendono dalle conseguenze dellaferita o dellinfezione circondando la parte danneggiata.

    Ogni anno un albero nuovo cresce sopra uno vecchio (anelli di accrescimento) e lagenerazione delle nuove cellule nella pianta dipende dal cambio vascolare.Il cambioforma due tipi di cellule basiche:

    quelle che hanno lasse maggiore perpendicolare allasse del tronco, radice oramo: raggi o setti radiali;

    quelle che hanno lasse maggiore parallelo allasse del tronco radice o ramo,cellule longitudinali: riempiono i vuoti tra i raggi.

    Le cellule longitudinali sono di tre tipi:

    con il contenuto vivo che dura poco tempo e d luogo a tubi che servono altrasporto dei fluidi: vasi otrachee;

    altre di parete cellulare pi grossa che hanno una funzione meccanica: fibre; cellule vive che immagazzinano nutrienti: parenchima.

    Il legno una struttura altamente ordinata, formata da cellule a distinti stadidinvecchiamento e divise in vari compartimenti.

    I compartimenti maggiori sono gli anelli annuali e i gruppi di cellule di ognianello sono compartimentate per raggi.

    Infine ci sono le cellule individuali, in tal modo lalbero non risponde allattacco degliorganismi particolari, ma isola la ferita.

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    FOTO: PER PRIMA COSA SI SGOMBRA LA PARTE INFERIORE DELLABERO ( FONTE I R M A 1 9 9 8

    SPAGNA)

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    FOTO: ALLA FINE LA

    STRUTTURA PERMETTE UNA

    BUONA AERAZIONE E

    INSOLAZIONE ( FONTEI R M A 1 9 9 8 S PAGNA)

    Lalbero,risponde in tre modi alle infezioni:

    uno consiste nel rafforzamento dei limiti esistenti per limitarelestensione della zona distrutta. Lalburno (il cambio), cambia ilcontenuto delle cellule: acido galico, fenoli (che tra laltro, sono sostanzeantimicrobiche). Nel duramen(il legno), si producono reazioni enzimatiche,grazie a composti fenolici;

    il seconda la formazione di una nuova parete. Si promuovono nuovecellule: cellule fibrose e tabulari; in piccole quantit: parenchima; in grandiquantit: cellule minori e con contenuto antimicrobico;

    la terza risposta la crescita continua sopra se stesso, (forma un nuovoalbero) con un nuovo gioco di compartimenti nellanno seguentedellaccrescimento.

    Se, prima di uninfezione, lalbero riesce ad apportare nuove cellule pivelocemente di quanto digerisca quelle vecchie, ha maggiori possibil it disopravvivere.

    Lalbero morir:

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    se rompe il tronco. se muore il cambio. se, durante la vita di lotta contro le infezioni e le ferite,gran parte del suo

    tessuto si isolato ma i compartimenti restanti risultano insufficienti

    per immagazzinare le riserve energetiche dellalbero.

    La carie costituisce la principalemalattia per qualsiasi albero.

    DISEGNO:COMPARTIMENTAZIONE SECONDO SHIGO 1990

    Vediamo adesso qual il modo appropriato di effettuare i tagli, di trattaregli stessi e le ferite, al fine di evitare problemi sanitari dovuti ai numerosi organismi che,oltre alla Carie, potrebbero approfittare di tessuti danneggiati.

    PRINCIPI DELLA CICATRIZZAZIONE

    Al momento di tagliare vogl iamo che la fer ita in fer ta all albero cicatrizzi, ondeevitare futuri fuochi di marcescenza e possibili infezioni, soprattutto di cancro.

    Bisogna considerare il fatto che lalbero non produce tessuti specifici perproteggere le ferite, ma queste si chiudono spontaneamentecon la formazione di unlabbro cicatrizzante, che si forma per azione diretta dellattivit del cambio. Questaattivit, pi intensa in prossimit delle ferite proprio perch possa realizzarsi il processo dicicatrizzazione, un meccanismo di difesa delle piante per evitare la debilitazione elattacco da parte dei parassiti.

    Per favorire la cicatrizzazione si devono conoscere idue principi essenziali che laregolano:

    1) Il cambio dei tessuti che circondano le ferite deve essere vivo per svilupparsi:untaglio con bordi puliti si ricoprir pi facilmente rispetto uno con i bordistracciati, con il cambio in malo stato o parzialmente distrutto;

    2) pi piccola la superficie della ferita, pi rapido il processo di copertura e pilimitato il rischio di infezione: il fatto che ci sia cicatrizzazione non vuol direche non ci sia infezione perch questa potrebbe essersi formataprecedentemente.

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    Per questo lobiettivo del taglio deve essere doppio:

    1) favorire unacicatrizzazione rapida e totale.

    2) evitare al massimolinfezione e la carie interna dei tessuti dellalbero.Tale azione pu essere

    incrementata utilizzando prodotti cherinforzino la cicatrizzazione.

    DISEGNO:FORMAZIONE DEL CALLO (FONTEKUSCHE

    D.E SEWNIAK M.1990)

    Trattamento delle ferite

    Nel trattamento delle ferite, lobiettivo evitare che si producano carie interneche debilitino la pianta. Per questo motivo le fibre che escono dalla ferita vengonoeliminate e le irregolarit del taglio vengono livellate, in particolare sui bordi dove siformer il taglio cicatrizzante che di norma favorisce la cicatrizzazione.

    Nel caso di ferite posteriori, bene avere certe accortezze per evitare che lacarie progredisca:

    la ferita deve essere tagliata bene, fino al legno sano; il taglio deve avere forma a mandorla capovolta (con la punta verso il

    basso) cosicch lacqua possa defluire senza depositarsi nella ferita, inparticolare si raccomanda questo lavoro per le ferite i cui bordi sono strappatio lacerati a causa degli utensili da taglio di cui si fatto uso (tenerli affilati).

    ritoccare i bordi della ferita e profilarla in modo preciso, togliendo tutte leparti lacerate, per favorire lo sviluppo del callo cicatrizzante.

    Nel caso che ci siano vuoti interni bisogna aver cura di non danneggiare il

    legno sano e pulire completamente linterno. Si pu introdurre un piccolo tubo un pocoinclinato che serva a drenare e aprire e a permettere una corrente daria che impediscalaccumulo di eccessiva umidit e freni il processo di putrefazione.

    Luogo di taglio

    Per permettere che la ferita cicatrizzi fondamentale tagliare nel punto adatto .Ogni ramo possiede in corrispondenza della sua ascella (unione tra rami o con il

    tronco) una ruga corticale, il cui orientamento varia con la situazione del ramo. Si forma acausa della pressione esercitata dalla massa di cellule prodotte dal cambio del tronco e alcambio del ramo (MICHAU, 1987). Questa pressione, fa s che i tessuti si deformino e siformi una zona di legno molto dura allascella del ramo.

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    DISEGNI:CARIE,PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO (FONTE KUSCHE D.E SEWNIAK M.1990)

    Nella parte bassa del ramo e ai suoi lati la ruga corticale presente ma menoaccentuata, perch langolo tra il tronco e il ramo pi aperto.

    La deformazione pi debole e costituisce il collo del ramo. Nella fotografia si puosservare con chiarezza questo fenomeno della ruga del ramo. Nei ramigiovani si osserva molto bene mentre nei rami vecchi si pu osservare con pi difficolt. Itessuti interni delle rughe ramali della corteccia e quelli del collo del ramo costituiscono illimite tra i tessuti del ramo e del tallo.

    Modi di operare

    Per tagliare un ramo,la posizione ideale del taglio deve situarsi nel piano che uniscela parte immediatamente esterna della ruga corticale del ramo e lestremitsuperiore del collo del ramo.

    Il piano di taglio quindi, leggermente obliquo rispetto al tronco e il suoangolo corrisponde approssimativamente al simmetrico angolo della ruga rispettoal tronco. Intorno alla ferita si deve formare un callo circolare in modo che lacicatrizzazione possa essere completa.

    Nelle fotografie che seguono si osservano sia le rughe ramali, sia come itagli che hanno dato con facilit luogo ad un callo circolare intorno alla ferita sonopraticamente chiusi.

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    FOTO:(FONTE IRMA 1999SPAGNA)

    FOTO:(FONTE IRMA 1994SPAGNA)

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    Questo modo di operare favorisce la formazione di un labbro circolare intorno altaglio che, con il tempo, va a chiudere totalmente la ferita.

    In caso diverso il callo che si forma non circolare e quindi la ferita non sichiude completamente. Se il taglio effettuato a livello del tronco o del ramo, il callo siformer solo nei lati del taglio perch il cambio inferiore e superiore strappato.

    Nelle foto, potete notare la differenza tra le realizzazioni di tagli nei punti scorrettie nei punti corretti e le conseguenze dei tagli nella cicatrizzazione.

    FOTO:POSIZIONE CORRETTA E POSIZIONE SCORRETTA DEL TAGLIO (FONTE IRMA 1995SPAGNA)

    Nella prima si osservano due tagli, uno molto lontano dalla ruga del ramo e laltro

    sulla stessa ruga. In questo caso la ferita del taglio non cicatrizzer.Nella seconda si osservano gli stessi tagli situati questa volta in posizione corretta.

    In questo caso la ferita si cicatrizzer completamente.Se il taglio fatto molto lontano dal tronco, il callo non si svilupper nel

    bordo del taglio, rimarr un moncone di legno morto che si carier con laccumularsidella linfa al suo interno. Si former un labbro di cicatrizzazione, per in prossimit deltronco e non ricoprir il moncone del ramo. Il labbro si forma soltanto nel piano ditaglio ideale.

    FOTO 3E 4:LE CICATRIZZAZIONI DERIVATE DAI TAGLI (FONTE IRMA 1995SPAGNA)

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    Nella terza, il taglio ha lasciato un piccolo moncone che non stato coperto dallabbro cicatriziale e la ferita non si chiuder completamente.

    Nella quarta, come nella precedente, il labbro si forma in posizione corretta per ilmoncone, formato dal taglio nel punto sbagliato, non permette la completa cicatrizzazione.

    Quando il taglio effettuato in un punto sbagliato e si lascia un moncone, come si visto nelle fotografie precedenti, la ferita non si chiude completamente.

    Quello che succede con il tempo che questi monconi diventano fuochi di carieche, apoco a poco, progrediscono verso linterno dellalbero formando cavit in cui sipossono insediare innumerevoli parassiti, sia animali sia funghi (si osservi lafotografia seguente). In ogni caso la pianta comincia a debilitarsi e a consumareenergia per proteggersi dalle infezioni.

    Nelle pagine successive, attraverso dei disegni schematici, vediamo alcunicasi particolari, relativi a tagli dibranche primarie(quelle che si inseriscono direttamentenel fusto principale), branche secondarie (le branche inserite su quelle primarie) e dibiforcazioni, per cercare di chiarire meglio come essi debbano essere effettuati, vistalimportanza che la corretta esecuzione degli stessi ha nella corretta gestione delle piante,al fine di evitare problematiche fito- sanitarie.

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    1) Taglio di rami primari:

    Il taglio circolare favorisce la cicatrizzazione

    Il taglio troppo inclinato non favorisce la formazione diun callo circolare

    Il taglio troppo vicino al tronco pregiudica lasuccessiva cicatrizzazione

    Il taglio molto lontano forma un moncone chefinisce per cariarsi.

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    2) Taglio di rami secondari:

    La presenza di tiralinfa evita lacomparsa di succhioni e carie.

    3) Taglio di biforcazioni

    Il taglio piano favorisce laccumulazione di

    acqua e la carie

    Il taglio troppo lontano forma un moncone

    che si caria con il tempo

    Il taglio corretto favorisce la cicatrizzazione della

    ferita

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    Una posizione corretta del taglio, permetter inoltre di:

    1) delimitare la carie interna,

    dovuta allinfestazione della feritada parte di microrganismi eallumidit,

    2) di formare rapidamente il callocicatriziale e di iniziare lachiusura della ferita.

    Lalbero risponde agli attacchi deimicrorganismi erigendo delle barrierecontro la loro progressione; una primabarriera posta subito dietro la

    connessione tra il ramo e il tronco, nelcono formato dai suoi tessuti allinternodel tronco; se il taglio corretto lacarie si ferma a questo livello ; sesupera questa barriera pu estendersinel tronco.

    La carie non si propaga mainel legno nuovo se non si forma unaferita posteriore a quella che si eraoriginata.

    DISEGNO:AVANZAMENTO DELLA CARIE A PARTIRE DA UNA FERITA

    (FONTE INVESTIGACION Y CIENCIA 1998)

    Per questo, quando si taglia un ramo consigliabile fare in modo che vicino ci siauna ramificazionee quindi tagliare in prossimit di questa affinch si abbia un tiralinfa(piccolo ramo o germoglio che aiuta a far affluire la linfa): in tal modo permetteremolirrigazione del resto del ramo e la formazione dellabbro cicatrizzante.

    In caso contrario, laccumulo della linfa nellestremit favorir il processo diformazione della carie e stimoler la proliferazione di germogli e di succhioni intorno altaglio.Bisogna far s che il piano del taglio sia parallelo alla ruga che si osserva nellacorteccia in prossimit del ramo, evitando di danneggiarla.

    Quando si vuol tagliare un ributto, o il prolungamento di un ramo, si avr cura dieffettuare il taglio in prossimit di una gemma che, anche in questo caso, svolger ilruolo ditiralinfa, tutto questo necessario affinch non si produca laccumulo di linfa e

    possibile inizio di un carie che pregiudicher lo sviluppo della gemma pi vicina.Si avrcura di effettuare sempre un taglio smussato.

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    Bisogna sempre tener presente che le ferite piccole cicatrizzano conpi facilit e in meno tempo rispetto a quelle grandi.

    Inoltre si devono evitare tagli piatti o molto lontani dallabiforcazione perch impediscono la cicatrizzazione e favorisconolaccumulo di acqua nel taglio, e quindi la formazione di fuochidimputridimento (come si osserva nei disegni delle pagine antecedenti).

    Per far s che le ferite di potatura siano piccole, e quindi accelerare ilprocesso di cicatrizzazione, si procurer di spaziarle del necessario, inmodo tale che non ci sia bisogno di tagliare rami grandi e si possa operaresempre su rami piccoli.

    Quando devono essere eliminati dei rami grossi essi devonoessere tagliati in pezzi pi piccoli per evitare che, durante la caduta,creino lacerazioni e danni ai rami inferiori.

    Inoltre, per effettuare il taglio in modo corretto, si deve sempre tener

    conto delle spiegazioni precedenti sulle rughe dei rami.Dopo che stato fatto il taglio, prima che la ferita cicatrizzitotalmente, si possono produrre delle infezioni dovute a diversi tipi diorganismi.Un modo per evitarle lutilizzazione di prodotti disinfettanti,dei composti prevalentemente a base di fungicidi di contatto, cheeviteranno le contaminazioni fungine, che sono le pi frequenti.

    DISEGNO: (FONTE IRMA

    2000SPAGNA)

    Precauzioni particolari

    Quando ci troviamo ad intervenire su rami di grande diametro, il taglio non sideve effettuare in una sola volta, bens in pi volte. La distanza tra i piani di taglio 1e2 (vedi disegno a lato), deve andare da 2 a 5 cm e l1non deve essere molto profondo.

    Un ramo da produzione non mantiene questa in modo costante nel tempo.Approssimativamente i rami sonoconsiderati produttivi almassimo per 7 anni. Ogni 7anni devono essere quindirinnovati per mantenere lamassima produttivit.

    Per questo ogni 4 anni si

    taglieranno alcuni rami e silasceranno altri che lisostituiscano , in modo damantenere unalta produttivit.

    DISEGNO: (FONTE DIETRICH KUSCHE E

    MAREK SIEWNIAK 1990)

    utile, infine, conoscere lutilizzo dei prodotti protettivi e cicatrizzanti , checoadiuvano le pratiche di potatura e, di seguito, le pratiche per il corretto utilizzo emantenimento degli attrezzi di taglio.

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    Utilizzo di mastici di protezione

    Qualsiasi taglio o ferita costituisce

    una por ta aperta alle malattie. Per questo utile lapplicazione di prodotti protettivifino a che non si realizzata la cicatrice.

    Il prodotto deve essere applicatosubito, per evitare che microrganismi sirifugino sotto.

    Una delle sue funzioni evitare undisseccamento rapido dei bordi dellaferita e la morte del cambio, che responsabile della formazione del callo.

    Useremo prodotti disinfettanti e

    cicatrizzanti ; questultimi sono prodottielastici che non si screpolano e che sonoimpermeabili allacqua e allaria; possonocontenere sostanze che favoriscono losviluppo del callo.

    FOTO: IL MASTICE PERMETTE DI SELLARE LA FERITA E

    DAL CLIMA E DAGLI AGENTI PATOGENI (FONTE IRMA

    1999SPAGNA)

    Il prodotto deve avere le seguenti caratteristiche: Deve essere composto da materiali compatibili con i tessuti vegetali e non

    deve contenere solventi. Deve lasciare uno strato protettore che permetta la traspirazione verso

    lesterno, in modo che il tessuto sia areato e sia evitata la formazionedacqua per condensazione.

    Si deve seccare elasticamente, seguendo le modificazioni di volume dellegno in accrescimento e i cambiamenti climatici senza screpolarsi.

    Non deve penetrare n nel legno, n nel tessuto, ma deve essere comeuna pelle sulla superficie.

    Deve essere assolutamente impermeabile allacqua e resistente alleavversit durante vari anni.

    Deve avere un colore simile a quello della corteccia.

    Lapplicazione di prodotti cicatrizzanti e disinfettanti sulle ferite prodotte, ha variscopi:

    favorire la chiusura della ferita evitando che si secchi il tessuto di

    formazione del callo cicatriziale evitare le possibili perdite di linfa attraverso la ferita prodotta;

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    evitare contaminazioni di organismi patogeni. Lazione disinfettante creaun ambiente ostile allo sviluppo di organismi portatori di malattie;

    impedire linizio di una carie causata dalla colonizzazione di organismicoprofagi prodotta dallaccumulo dacqua nelle ferite.

    Gli strumenti

    Dobbiamo avere cura degli strumenti utilizzati nei lavori di potatura perch daquesti dipende in gran misura il risultatodella stessa.

    La pulizia dei tagli ha una grande influenza sulla futura cicatrizzazione, coscome le frangiature prodotte dagli strumenti difficilmente cicatrizzano se non siaggiustano.

    Quando si utilizza la motosega, si devono sempre profilare i tagli con un coltello,sempre che si possa, perch lattrito della catena sopra i tessuti produce unriscaldamento degli stessi.Cos come lolio della stessa, pu inattivarli e evitare la formazione del labbrocicatriziale: eliminando questi tessuti si favorir la formazione del callo.

    Gli strumenti devono: rimanere in buone condizioni , perfettamente puliti eaffilati, ingrassati, per fare tagli puliti il pi possibile, evitando lacerazioni per quindifavori re la cicatrizzazione.

    Dobbiamo disinfettare gli utensili ad ogni albero e alla fine del lavoro di ogni

    giorno. Per questo possiamo utilizzare una diluizione di:

    solfato ferrosoal 50%; solfato di rameal 50%; candeggina commerciale al 50%; altri fungicidi;

    nei quali gli strumenti possono o essere immersi o applicati con spray e poiasciugati con un panno. Con questo si eviter di trasmettere possibili malattie da alcunialberi ad altri attraverso gli strumenti da potatura.

    Vediamo adesso di riassumere tutto ci che riguarda la potatura, esaminatofin qui, riassunto sinteticamentenella tabella seguente. Potrai passare poi ad effettuare itest di auto- valutazione o passare allelemento successivo della UFC.

    QUADRO DEI LAVORI DI POTATURA

    Utensili Affilati, puliti, disinfettatiPunto di taglio Esterno alla ruga del ramo, lasciando un tiralinfa

    Forma del taglio Smussato, Margini puliti, Di piccolo diametro

    Disinfezione degli st rumenti Tra ciascuna pianta e alla fine del lavoro di giornataProdotti impiegati Candeggina o solfato di rame al 50%Periodo di potatura Primavera

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    Bene, hai terminato questo elemento della UFC!Se lo ritieni opportuno, prima di passare allelemento successivo, puoi svolgere il

    test di auto-valutazione relativo ai contenuti fino a qui esaminati, in modo da valutare il tuoapprendimento e, se del caso, rivedere le parti che meno ti sono chiare.Puoi comunque decidere di effettuare il test alla fine dellintero percorso, in un'unica

    sessione, a seconda delle tue necessit ed esigenze.Allo stesso modo, i test possono servirti per valutare le tue conoscenze sugli

    argomenti trattati nel presente elemento della UFC, prima di affrontarla, decidendo, incaso di un buon risultato dei test, di passare allelemento successivo.

    La verifica dei test, potrai effettuarla grazie alle risposte che troverai in un unico file,suddivise per elementi, nella pagina relativa alla UFC, alla voce Auto- valutazione,correttori.doc , del sito www.ambienteagricoltura.it. Ad ogni elemento della UFC,corrisponde il relativo correttore, che potrai stampare o gestire in formato elettronico con

    Microsft Word (il file in formato .doc) o qualsiasi editor testuale.Se usato in formato elettronico, oltre a verificare le tue risposte ai test, servendotidel prospetto per il calcolo (un foglio di Microsoft Excell), riportato in ogni correttore,potrai eseguire anche il calcolodella percentuale delle risposte esatte.

    Non dovrai far altro che cliccare due volte sulloggetto (tabella di MS Excell) einserire, nelle apposite caselle (celle), quelle con lo sfondo verde, il valore 1 o 0, aseconda dellesattezza della risposta:

    1: risposta esatta;0: risposta errata.

    Il sistema, calcoler automaticamente il numero e la percentuale di risposte esatte del test.Potrai comunque calcolare la percentuale di risposte esatte anche se compili il

    prospetto in formato cartaceo, impostando una semplice equazione, moltiplicando ilnumero di risposte esatte del test relativo per 100 e dividendo il risultato per il numero didomande che erano previste in quellelemento:

    numero Risposte esatte X100numero di domande

    La valutazione percentuale, potr essere cos interpretata:

    inferiore al 70 %insufficiente; tra 70 % e 85 %: sufficiente; tra 85 % e 100 %: buono.

    Nel caso la valutazione sia: insufficiente, sar indispensabile che tu ripeta con maggior attenzione il

    percorso completo e compili di nuovo i test; sufficiente, il consiglio di andare a rivedere le parti del percorso che

    meno ti sono chiare, magari ripetendo il test; buono, potrai passare direttamente allelemento successivo della UFC.

    Potrai comunque contare sullassistenza della rete di tutor del progetto, che potraicontattare telefonicamente, tramite e-mail o direttamente, nei recapiti riportati alla fine deiseguenti test di valutazione.

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    TEST DI AUTO-VALUTAZIONE

    1.QUAL LALTEZZA MASSIMA ALLA QUALE SI DOVREBBE AVERE LA BIFORCAZIONE DEI RAMI IN UN

    CASTAGNO?. (barra la casella)) 2-2,20 m 1,8-2,0 m 1,4-1,6 m 1,6-1,8 m

    2.I PORTAINNESTI ALTI E CHIUSI SONO I MIGLIORI PERCH PERMETTONO UNA MIGLIORE AERAZIONEDELLE PIANTE NEL CASTAGNETO?(barra la casella)

    VERO FALSO

    3. GIUSTO TAGLIARE I RAMI CHE CRESCONO VERSO L ALTO E VERSO LINTERNO DELLA PIANTA?(barrala casella)

    sempre mai secondo la formache vogliamo dare

    4.QUALI TIPI DI POTATURA CONOSCI?(elencali)

    ... .. ..

    5.RENDERE PI DIFFICILE LA CIRCOLAZIONE DELLA LINFA NELLA PIANTA COSA PROVOCA ?(barrala casella)

    minor fruttificazione maggiorfruttificazione

    maggior rigogliovegetativo

    6..SPIEGA LA RISPOSTA ALLA DOMANDA PRECEDENTE?(descrivi brevemente).. .

    7.COSA PROVOCA UNA POTATURA INTENSA,NELLE GEMME DORMIENTI?(barra la casella) il loro passaggio agemme a legno

    un miglioramentodella fruttificazione

    una diminuzionedella produzione dipolloni

    8.SAI DIRE QUANTI TIPI DI CELLULE LONGITUDINALI ESISTONO?..(barra la casella) 1 2

    3 4

    5 pi di 5

    9...SAI INDICARLI?(elencali).

    ......

    10.NEL CASO DI FERITE POSTERIORI AD ATTACCHI DI CARIE NELLA PIANTA ,QUALI ACCORTEZZE SIDEVONO AVERE NEL TRATTARE LA FERITA?(descrivi brevemente).... .

    11.QUALE TESSUTO FORMA IL LABBRO CICATRIZZANTE E IN QUALE STATO DEVE ESSERE?(riempi lafrase con la/le parola/e mancante/i)Il tessuto il .che deve essere ...

    12.SAI DIRE QUALI SONO I DUE OBBIETTIVI PRINCIPALI CHE SI DEVONO TENERE PRESENTIQUANDO CI SI ACCINGE AD EFFETTUARE UN TAGLIO?(descrivi brevemente)

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    13.QUALE FORMAZIONE DI TESSUTI ESSENZIALE NON DANNEGGIARE NELLESEGUIRE IL TAGLIO,PERCH SI ABBIA UNA CORRETTA E VELOCE CICATRIZZAZIONE?..PERCH?(riempi la frase con la/leparola/e mancante/i) essenziale non danneggiare ,perch da queste si formano.. .

    14.PER QUANTI ANNI UN RAMO CONSIDERATO PRODUTTIVO?(barra la casella)

    4 anni 7 anni 3 anni 5 anni

    15.QUANDO,TRA QUESTE IPOTESI, SCONSIGLIABILE ESEGUIRE LA POTATURA?(barra la casella) nel periodovegetativo

    nel periododi riposovegetativo

    durante lafioritura

    in caso difori attacchiparassitari

    16.QUANDO DEVE EFFETTUARSI LA POTATURA PERCH SIA FAVORITA LA PRODUZIONE DI FRUTTI?(barra la casella)

    luna crescente luna calante

    17.SAI INDICARE UN PRODOTTO E LA SUA DILUIZIONE,PER LA DISINFEZIONE DEGLI ATTREZZI USATINELLA POTATURA?(riempi la frase con la/le parola/e mancante/i)Pu essere usato ., ad una diluizione del .. %.

    18.COSA UTILE FARE AI TAGLI EFFETTUATI CON LA MOTO-SEGA?(descrivi brevemente)..

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    LA RETE DEI TUTOR

    PER OGNI INFORMAZIONE E CHIARIMENTO IN MERITO AI PERCORSI DIDATTICI E AI MATERIALI DISPONIBILI

    SUL SITO WWW.AMBIENTEAGRICOLTURA.IT,PUOI RIVOLGERTI AI TUTOR,PERSONALE DEGLI ENTI PARTNERDEL PROGETTO;DI SEGUITO SONO RIPORTATI I LORO RECAPITI AI QUALI POSSONO ESSERE CONTATTATI.

    TOSCANA:CIA-CIPAAT TOSCANA:

    Valter Gost inelli, CIPA-AT Toscana; Tel. 055/2338932; e-mail: [email protected] . Anna Stopponi , CIPA-AT Siena; Tel. 0577/203711; e-mail: [email protected] . Cristina Pizzetti, CIPA-AT di Siena; Tel. 0577/203711; e-mail: [email protected] . Lucia Casarosa, CIPA-AT di Pisa; Tel. 0587/290373; e-mail: [email protected] . Marco Masi, CIPA-AT di Pistoia; Tel. 0573/934210/e-mail: [email protected] .

    Susanna Grilli, CIPA-AT di Livorno; Tel. /e-mail: [email protected] .

    COLDIRETTI-IRIPA TOSCANA:

    Sandro Stoppioni, IRIPA Toscana; Tel. 055/3215064; e-mail: [email protected] . Claudio Bucaletti; COLDIRETTI Arezzo; Tel. 0575/39951 e-mail: [email protected] . Laura Pestelli.; COLDIRETTI Firenze; Tel. 055/323571 e-mail: [email protected] . Sabrina Merano; COLDIRETTI Grosseto; Tel. 0564/24453 e-mail: [email protected] . Elena Biagioni; COLDIRETTI Lucca; Tel. 0583/341746 e-mail: [email protected] . Elena Biagioni; COLDIRETTI Massa; Tel.0585/43852; e-mail: [email protected] . Francesca Marcacci; COLDIRETTI Pisa; Tel.050/526010; e-mail: [email protected] . Stefano Tesi; COLDIRETTI Pistoia;Tel.05737991011, e-mail: [email protected] . Sabrina Guerranti; COLDIRETTI Siena; Tel.0577/46006, e-mail: [email protected] .

    EMILIA-ROMAGNA:

    CSADI BOLOGNA:

    Claudio Zangarini, CSA Bologna, Tel. 051/360747, e-mail: [email protected] .

    AGRIFORM:

    Claudia Bellaera, AGRIFORM Bologna, Tel. 051 6313815, e-mail: [email protected] . Laura Rivara,AGRIFORM, Parma, Tel. 0521/24478, e-mail: [email protected] Roberto Trampolin i, AGRIFORM Reggio Emilia, Tel. 0522/920437, e-mail: [email protected] . Silvia Fiori, NEW AGRIFORM Forl, Tel. 0543/724670, e-mail: [email protected] .

    IRFATA:

    Andrea Savi , IRFATA Piacenza, Tel. 0523/523080, [email protected] .