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CATALOGO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE Proposte per insegnanti e scuole di ogni ordine e grado Anno scolastico 2016/2017

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CATALOGODELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

E FORMATIVEProposte per insegnanti e scuole di ogni ordine e grado

OPIFICIO GOLINELLI via Paolo Nanni Costa, 14 - 40133 Bologna

www.fondazionegolinelli.it

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COME SOSTENERE LA FONDAZIONE GOLINELLI

Sostenere la Fondazione Golinelli significa aiutare i nostri ragazzi a crescere più creativi, più svegli ed energici, più consapevoli. Significa avvicinarli alla ricerca scientifica e prepararli alle sfide del futuro. Significa amare l’arte e la scienza, credere che tutti possano accedere alla cultura, e che la cultura possa migliorare la nostra società. Significa partecipare a un grande progetto, concreto e visionario insieme.E significa avere la certezza che ogni somma donata, grande o piccola che sia, verrà investita in un’iniziativa fertile e importante.Sostenere la Fondazione Golinelli è semplice: puoi scegliere tra versamento bancario o versamento postale. O puoi decidere di destinare alla Fondazione Golinelli il tuo 5×1000.

SOSTIENICI CON IL TUO 5×1000Compilando il modello per la dichiarazione dei redditi (730 CUD, UNICO) scrivi nel riquadro “Fi-nanziamenti della ricerca Scientifica e dell’Uni-versità” questo Codice Fiscale:

03939010371Sottoscrivere il 5×1000 non costa niente e non esclude la possibilità di destinare anche l’8×1000.

VERSAMENTO POSTALEIntestazione: Fondazione GolinelliIBAN: IT29W0760102400000045357639Causale: Erogazione liberale

VERSAMENTO BANCARIOIntestazione: Fondazione GolinelliPresso: Cassa di Risparmio in BolognaIBAN: IT80R063850241307400029792LCausale: Erogazione liberale

Anno scolastico 2016/2017

Copertina catalogo didattico 2016_17.indd 1 30/05/16 17:48

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CATALOGO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

E FORMATIVE

Proposte per insegnanti e scuole di ogni ordine e grado

anno scolastico 2016/2017

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3OPIFICIO GOLINELLI

OPIFICIO GOLINELLI: UN LABORATORIO SUL FUTURO

Opificio Golinelli, come del resto era negli auspici di Marino Golinelli e di tutti coloro che insieme a lui hanno contribuito a disegnare un futuro per la Fondazione che porta il suo nome, si caratterizza per essere un corpo vivo, in espansione. Già durante questo primo anno di vita l’offerta delle attività in esso contenute ed il ventaglio di possibilità di sperimentazione si è allargato ad abbracciare nuovi orizzonti consentendo a moltissimi giovani di usufruire delle possibilità formative e sperimentali proposte.

Lo stesso cambio intervenuto nella governance della Fondazione a far data dalla fine di marzo 2016 sottolinea la dinamicità di questa istituzione: e l’occasione della presentazione di questo Catalogo didattico rappresenta un’occa-sione ideale per porgere un ringraziamento sincero e profondo al fondatore Marino Golinelli, al quale mi è toccato l’onore e la responsabilità di succedere e che continua a stare al nostro fianco nella veste di Presidente onorario.

Il potenziamento delle attività è facilmente rilevabile anche solo ad un prima scorsa delle pagine che seguono. Scienze in pratica che si propone di trasmettere agli adolescenti la passione per le tecnoscienze;Scuola delle idee tesa a sviluppare la creatività dei più piccoli; Educare a educare, volto ad aiutare gli insegnanti a praticare una didattica aggiornata ed innovativa; Giardino delle imprese che vuole introdurre precocemente i ragazzi ancora in età scolare all’esperienza imprenditoriale. Infine i comparti riservati alla diffusione delle conoscenze scientifiche ed artistiche sono filoni di attività che ormai stanno trovando la propria misura e caratura non solo sul territorio del Comune di Bologna o della Regione Emilia Romagna, ma su di un piano di interesse nazionale.

Tuttavia alla Fondazione Golinelli non interessa solo il potenziamento e l’ottimizzazione delle attività intraprese e consolidate: essa intende aprire nuovi campi di interesse e di azione, nella ricerca inesausta del possibile volto del futuro. È in questo spirito che essa sta raccogliendo idee e forze per mettere in campo un progetto ancora più ambizioso: Opus 2065. Come saremo tra cinquant’anni, quali le necessità, le esigenze, gli orizzonti formativi ai quali guardare in un tempo sempre più veloce, denso di incognite ma anche di possibilità? Per questo la Fon-dazione Golinelli intende tessere alleanze e diventare un partner anche nel mondo della ricerca più avanzata, fornire accoglienza e disponibilità a quei pensieri che possono aiutarci a trovare la via per costruire generazioni di uomini più preparati e consapevoli.

In questa direzione si muovono la Convenzione firmata con IIT ed il progetto (sostenuto finanziariamente da un bando Google che la Fondazione Golinelli – in compagnia di IIT, Nova 24 ed Expert System si è aggiudicato) teso a realizzare un’agenzia che filtri ed organizzi le informazioni tecnoscientifiche per trasferirle utilmente al sistema delle imprese e delle scuole italiane ed europee; nonché l’iniziativa Dialoghi Opus 2065, organizzata di concerto con l’Università di Bologna, volta a riunire intorno ad un tavolo alcune delle personalità più importanti e prestigiose della scienza e della cultura italiana per trarre utili suggerimenti ed ispirazioni per nuovi percorsi formativi e produttivi. Tessere inedite di un affresco in costruzione: nuove intraprese di quel cantiere in perenne movimento che confi-diamo possa essere, nell’interesse soprattutto dei più giovani, l’Opificio Golinelli.

presidente Fondazione Golinelli

OPIFICIO GOLINELLI2

Cari insegnanti, cari studenti,Fondazione Golinelli si riconferma un punto di riferimento per la didattica e la formazione, per prepararci ad affrontare con consapevolezza, responsabilità e con fiducia le incognite di un futuro imprevedibile.Opificio Golinelli, voluto dal nostro Fondatore Marino Golinelli, si configura come una cittadella per la conoscenza e la cultura; un polo di innovazione per la scuola di rilevanza nazionale. Opificio Golinelli è progettato per essere un ponte tra il mondo della scuola e un nuova filiera educativa e formativa che comprende istituzioni, università, centri di ricerca e imprese; l’Opificio è anche uno snodo per lo sviluppo dei più significativi cluster dell’innovazio-ne scientifica e tecnologica della Regione Emilia-Romagna e delle regioni limitrofe.Con OPUS 2065, il nuovo programma ultradecennale voluto e sostenuto dal nostro Fondatore, Opificio Golinelli affianca la scuola, supportandone la capacità di progettazione e di innovazione, ed investendo sempre di più sulla formazione di dirigenti scolastici e insegnanti.L’Opificio Golinelli è il luogo dove studentesse e studenti talentuosi possono sperimentare progetti reali ed espe-rienze concrete, con l’obiettivo di premiare il loro merito e le loro motivazioni, e per stimolare le loro capacità di competere in futuro in un mondo globale sulla base della loro creatività, passione, cultura, ma anche dei valori etici.I percorsi didattici e formativi saranno sempre più di tipo pratico-esperienziale in combinazione con gli impre-scindibili approfondimenti di natura teorica e disciplinare.Tutte le attività saranno poi sempre più improntate ad un’ottica di multi-disciplinarietà ed inter-disciplinarietà (arte, scienza e tecnologia), sulla base di un consolidato approccio project based incentrato sulla filosofia dell’ “imparare facendo”, che valorizzi al contempo le competenze e, in generale, favorisca un approccio “imprenditivo” e proattivo nei confronti dei bisogni della società nei prossimi decenni.Auguro a tutti uno splendido anno scolastico 2016/2017 con Fondazione Golinelli e Opificio Golinelli.

direttore generale Fondazione Golinelli

Carissimi,Opificio Golinelli inaugurato a ottobre 2015 ha avuto un inizio “esplosivo” con risultati e attenzione pubblica che confermano la bontà e l’utilità dell’iniziativa. Per noi non è un traguardo, è invece l’inizio di un coerente nuovo corso della Fondazione Golinelli che intende perseguire i propri obiettivi strategici attraverso la costruzione di programmi e progetti mirati sempre più ad aiutare i giovani ad affrontare con fiducia e responsabilità, sempre nel rispetto dei valori etici, un futuro che pur essendo imprevedibile può essere colmo di successi se saremo pronti ad accettarne le sfide.Buon lavoro

fondatore e presidente onorario Fondazione Golinelli

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INDICE

OPIFICIO GOLINELLI 6

SCUOLA DELLE IDEE nidi d’infanzia e scuole dell’infanzia 12 scuole primarie e secondarie di primo grado 18

SCIENZE IN PRATICA scuole secondarie di secondo grado 38

GIARDINO DELLE IMPRESE scuole secondarie di secondo grado e università 60

EDUCARE A EDUCARE insegnanti di ogni ordine e grado 70

ARTE SCIENZA E CONOSCENZA scuole di ogni ordine e grado 112

COME RAGGIUNGERCI 119

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7OPIFICIO GOLINELLI

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OPIFICIO GOLINELLI

FONDAZIONE GOLINELLI

GOVERNANCEPresidente onorario e fondatore: Marino Golinelli

Presidente: Andrea Zanotti

Vice Presidente: Filippo Cavazzuti

Consiglieri: Luca De Biase, Emilio Ferrari, Stefano Golinelli jr

Collegio dei revisori: Sergio Parenti, Giovanna Randazzo, Antonella Vannucchi

Direttore generale: Antonio Danieli

STAFFSegreteria di presidenza e direzione: Cristina Lertora, Fiorella Buffignani

Amministrazione: Daniele Vandelli

Comunicazione: Annalisa Perrone

Ufficio stampa: Sabrina Camonchia

Organizzazione e Ufficio Tecnico: Pier Francesco Bellomaria

Responsabile per la sicurezza: Marcello Verrocchio

STAFFSCUOLA DELLE IDEECoordinamento generale: Lucia Tarantino Coordinamento scientifico laboratori: Alessandro SaracinoSegreteria didattica e organizzativa: Giulia Bariselli, Jessica MaestriniReferente operativa per i laboratori: Pia de Paola

SCIENZE IN PRATICAResponsabile generale laboratori e didattica: Raffaella SpagnuoloCoordinamento laboratori: Maria Chiara PasceriniRicerca e sviluppo della didattica: Stefania BarbieriSegreteria didattica e organizzativa: Silvia CozziTutor di laboratorio senior: Sara Bernardi, Giuliano Matteo Carrara Tutor di laboratorio: Lorenza Camaggi, Paolo Manzi, Gabriele Mazzotta, Stefania Zampetti

GIARDINO DELLE IMPRESECoordinamento: Antonio Danieli (ad interim)Segreteria didattica e organizzativa: Giulia Bariselli, Silvia Cozzi, Mario Di Nauta, Anna Franzoni

SCIENZA IN PIAZZACoordinamento: Antonio Danieli (ad interim)Staff: Scienza in piazza è realizzata con il contributo fattivo, in virtù dei rispettivi ruoli, di tutto il personale della Fondazione Golinelli e di tanti collaboratori esterni e partner culturali e scientifici che da anni si adoperano per il successo dell’iniziativa

EDUCARE A EDUCARECoordinamento: Giorgia Bellentani Segreteria didattica e organizzativa: Valentina Lodi

ARTE, SCIENZA E CONOSCENZACoordinamento: Fiorella BuffignaniConsulenti di progetto e curatori mostre di arte e scienza: Giovanni Carrada, Cristiana Perrella

Referenti scientifici e tutor: Fondazione Golinelli in tutte le aree progettuali si avvale di eminenti esperti scienti-fici e di un gruppo di tutor, collaboratori e consulenti tutti con formazione scientifica, culturale e professionale altamente qualificata.

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NIDI D’INFANZIA E SCUOLE DELL’INFANZIA,SCUOLE PRIMARIE E SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

www.scuoladelleidee.it

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SCUOLA DELLE IDEE

Scuola delle idee è il progetto della Fondazione Golinelli rivolto ai bambini e ai ragazzi dai 18 mesi ai 13 anni, alle scuole (nidi e scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado) e alle famiglie, a cui offre ogni anno un am-pio programma di attività. Scuola delle idee introduce i bambini e i ragazzi all’importanza del metodo scientifico, valorizza la creatività, l’integrazione culturale, la capacità di cooperare e di cogliere le infinite possibilità offerte dal mondo che cambia. Le attività educative e didattiche impiegano metodi innovativi e scientificamente rigorosi e privilegiano l’approccio informale, che promuove la curiosità e la voglia di imparare proprie di ogni bambino. Scuola delle idee raccoglie l’esperienza di START - Laboratorio di culture creative, nato nel 2010 in collaborazione con il Comune di Bologna, ed è un Centro di servizio e consulenza per le istituzioni scolastiche autonome dell’E-milia-Romagna. Scuola delle idee è entrato nella short list dei finalisti - unico candidato italiano - per il Children’s Museum Award 2012, organizzato dall’European Museum Academy e da Hands On! International, che riconosce l’eccellenza nel settore specifico dei musei per bambini.

SPAZI E STRUMENTI

Scuola delle idee offre degli spazi attrezzati e allestiti con strumenti innovativi per attività didattiche di diverso tipo:

• 1 laboratorio di microscopia con 26 postazioni singole per osservazione diretta di preparati con microscopi biologici, 1 postazione per osservazioni collettive, 8 postazioni per osservazione singola e collettiva con ste-reomicroscopi

• 1 laboratorio dedicato alle attività di chimica e fisica, con strumentazioni, attrezzature e kit per esperi-menti scientifici

• 1 maker space per attività di robotica, programmazione, modellazione e stampa 3D

• 1 open space con postazioni modulabili per attività di laboratorio in grandi o piccoli gruppi

• 1 spazio con arredi morbidi dedicato all’infanzia da 18 mesi a 5 anni

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12LABORATORIO MOBILE

Alcuni laboratori possono essere trasferiti presso le sedi scolastiche grazie al servizio di laboratori mobili della Fondazione Golinelli. Per maggiori informazioni e per richiedere un preventivo contattare la segre-teria didattica.

Solo per i nidi d’infanzia di Bologna è possibile richiedere l’attività “Giochiamo con l’aria” (pag. 14) presso la propria sede scolastica a una tariffa agevolata: 180€ per sezione fino a 27 bambini.

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Nidi d’infanzia e scuole dell’infanziaNidi d’infanzia e scuole dell’infanzia

INFOQUANDOaperto da lunedì a venerdì: dalle 9 alle 17.

chiuso dal 23 dicembre al 9 gennaio, festività pasquali e giorni festivi.

NB: Il Planetario è prenotabile solo dal 5 al 22 dicembre 2016 e dal 18 al 28 aprile 2017

CONTATTILa segreteria didattica è aperta da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00Tel. 051 0923208; [email protected].

COMEPrenotazione obbligatoriaLe attività didattiche e i servizi sono a prenotazione obbligatoria, con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data di ingresso. Al fine di garantire un servizio ancora più preciso e pun-tuale, per procedere alla prenotazione dei laboratori, è necessario compilare un modulo di richiesta disponibile su www.scuoladelleidee.it/attivita-per-le-scuole/, sia per registrare tutti i desiderata, sia per garantire l’evasione delle pratiche in ordine cronologico. Sarà cura della segreteria didattica ricontattare l’in-segnante per procedere alla prenotazione effettiva e alla definizione dei dettagli.

VademecumPer motivi logistici e per consentire lo svolgimento ottimale delle attività, si richiede all’insegnante/ac-compagnatore di attenersi all’orario concordato con la segreteria al momento della prenotazione. È consentito un anticipo non superiore ai 15 minuti rispetto all’orario di inizio dell’attività.

In caso di ritardo è necessario avvisare tempesti-vamente la segreteria; se il ritardo è superiore a 15 minuti non è garantito lo svolgimento completo del protocollo dell’attività.

Durata e modalitàLa durata di ciascuna attività è di 1h15’.

TrasportiGrazie alla convenzione con SACA bus, sono dispo-nibili tariffe agevolate per il trasporto verso Opificio Golinelli e ritorno (pag. 36 e 37). Per esigenze diverse da quelle indicate, contattare la segreteria didattica.

TARIFFE• TARIFFE STANDARD70 € per attività da 1h15’ per sezione fino a 10 bambini

100 € per attività da 1h15’ per sezione fino a 27 bambini

110 € per Missione spaziale baby (pag. 16) per sezione fino a 27 bambini

• PACCHETTO CLASSE: 85€ per attività da 1h15’ se la stessa sezione prenota al-meno tre attività

• PACCHETTO ISTITUTO: 85€per attività da 1h15’ se lo stesso Istituto Scolastico prenota 5 attività (le classi possono essere di grado scolastico differente)

NB: per aderire ai pacchetti classe o istituto è necessario pre-notare tutte le attività in un’unica volta

• INGRESSO GRATUITO:insegnanti, educatori, adulti accompagnatori

INDICE TEMATICO

SCIENZE NATURALI: laboratori sui tre elementi

TRA ARTE E SCIENZA: laboratori di scienza creativa

NUOVE TECNOLOGIE: laboratorio di robotica educativa

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ

AREA TEMATICA

AREA TEMATICA

AREA TEMATICA

Giochiamo con l’aria

Missione spaziale baby

Io, robot

La scienza dell’acqua

Pittore ecologico

Scrigno di terra

Chimica dei colori

Scienze (tema: aria),Psicomotricità

Astronomia, Arte

Programmazione

Scienze (tema: acqua),Ecologia

Scienze, Arte

Scienze (tema: terra)

Scienze, Arte

Nidod’infanzia

Nidod’infanzia

Nidod’infanzia

Scuoladell’infanzia

Scuoladell’infanzia

Scuoladell’infanzia

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NOVITÀ

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Nidi d’infanzia e scuole dell’infanziaNidi d’infanzia e scuole dell’infanzia

GIOCHIAMO CON L’ARIA SCRIGNO DI TERRA

AMBITO DISCIPLINARE AMBITO DISCIPLINAREDESTINATARI DESTINATARIDURATA DURATA

Scienze (tema: aria)Psicomotricità Scienze (tema: terra)Nido d’infanzia (dai 2 anni)

Scuola dell’infanziaNido d’infanzia (dai 3 anni)

Scuola dell’infanzia1h15’ 1h15’

Obiettivi didattici e risultati > Permettere ai bambini di scoprire e sentire il proprio corpo, prendendone coscienza anche rispetto allo spazio che li circonda. Dare corpo al sapere scientifico nell’infanzia, rispondendo in modo semplice a domande sul volo degli uccelli, degli aerei o sul perché respiriamo. Approfondire, giocando, alcuni fenomeni fisiologici fondamentali per la vita. Promuovere il naturale processo della scoperta scientifica.

Attività > I bambini verranno accompagnati a sperimentare in modo attivo i primi saperi di fisiologia della respirazione e di fisica, tramite attività che rispetteranno la loro naturale propensione all’esplorazione e alla spe-rimentazione attraverso il gioco. Si alterneranno attività di movimento ed esplorazione dello spazio a piccoli esperimenti scientifici realizzati per comprendere le potenzialità dell’aria: se compressa, ad esempio, è capace di dare forza propulsiva a un razzo!

Obiettivi didattici e risultati > Proiettare i bambini nella dimensione microscopica dell’ecosistema terra. Rap-portarsi al terreno come a un tesoro da esplorare e da capire, permettendo di distinguere tra elementi organici e inorganici, naturali e artificiali. Familiarizzare con i concetti di micro e macro, evidenziando le differenze tra quello che osserviamo a “occhio nudo” e quello che possiamo osservare solo grazie al microscopio. Approcciarsi a un sistema di lenti di ingrandimento.

Attività > L’attività si comporrà di una prima parte introduttiva caratterizzata da una lettura animata, che ser-virà a far calare i piccoli uditori nel vivo della specifica tematica che si vuole affrontare. A seguire, i bambini scaveranno nella terra e, mediante l’uso di appositi microscopi, la esploreranno osservandone gli elementi, dal più grande al più piccolo. Il gruppo sarà stimolato a distinguere le varie componenti del vivente da quelle del non vivente e a catalogarle.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > I primi passi nella scienza: laboratori scientifici e strumenti didattici per collegare outdoor e indoor education (pag. 108)

IO, ROBOT

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Programmazione Scuola dell’infanzia (dai 4 anni)1h15’

Obiettivi didattici e risultati > Interagire con un robot programmabile e con funzioni anche complesse. Svi-luppare il pensiero spaziale e computazionale, il game-learning e le capacità logiche. Imparare a pensare in ma-niera ordinata e sequenziale, promuovendo maggiore consapevolezza nell’orientamento motorio. Creare contesti immaginari per rendere l’attività ancora più interattiva.

Attività > La “robotica educativa” è un filone didattico che consente, in maniera giocosa, intuitiva e partecipa-tiva, di sviluppare competenze altamente qualificanti come il pensiero computazionale, la logica, la conoscenza del mondo digitale, e di affiancarsi a percorsi multidisciplinari in maniera creativa. In questo laboratorio i bambi-ni potranno cimentarsi nella programmazione di un robot educativo di recente distribuzione, “Cubetto”, creando contesti e ambientazioni nei quali farlo agire. Saranno inoltre proposte simulazioni corporee per sviluppare la logica computazionale.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > I primi passi nel digitale: coding e pensiero computazionale alla scuola dell’infanzia? Si può fare! (pag. 107)

LA SCIENZA DELL’ACQUA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Scienze (tema: acqua)Ecologia Scuola dell’infanzia1h15’

Obiettivi didattici e risultati > Utilizzare suggestioni legate alla natura. Promuovere la crescita cognitiva attraverso attività di manipolazione. Sensibilizzare i piccoli cittadini sull’utilizzo dell’acqua potabile come risorsa rara e preziosa in ogni goccia che la compone e sull’importanza della raccolta differenziata per l’ambiente e per l’uomo. Comunicare l’importanza dell’acqua come fonte primaria per la sopravvivenza, imparando tecniche di filtraggio dell’acqua. Affrontare, in maniera interattiva e giocosa, il concetto dell’inquinamento.

Attività > L’acqua potabile è una risorsa primaria destinata al consumo, permette la sopravvivenza degli esseri viventi ed è destinata a fondamentali attività umane. L’attività si comporrà di una prima parte introduttiva ca-ratterizzata da una lettura animata che servirà a far calare i piccoli uditori nel vivo della specifica tematica che si vuole affrontare. Seguirà il vero e proprio esperimento, in cui i bambini potranno testare individualmente, mediante la costruzione di un filtro, come si possa ottenere acqua pulita partendo da acqua sporca.

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Nidi d’infanzia e scuole dell’infanziaNidi d’infanzia e scuole dell’infanzia

MISSIONE SPAZIALE BABYNB: Il Planetario è prenotabile solo dal 5 al 22 dicembre 2016 e dal 18 al 28 aprile 2017

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

AstronomiaArte Scuola dell’infanzia1h30’

Negli spazi di Opificio Golinelli, sarà allestito il Planetario digitale, una cupola gonfiabile dove poter ammirare e conoscere i segreti dell’Universo. Allo spettacolo sarà abbinato un laboratorio a tema astronomico, così da com-piere una vera e propria missione spaziale.In collaborazione con INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna e Associazione SOFOS.

CHIMICA DEI COLORI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ScienzeArte Scuola dell’infanzia1h15’

Obiettivi didattici e risultati > Far avvicinare i bambini alla sperimentazione scientifica e all’osservazione dei fenomeni che li circondano, in modo giocoso. Introdurre alla tecnica analitica della cromatografia e alla natura dei colori mediante l’uso di strumenti di laboratorio. Acquisire la manualità relativa all’attività di laboratorio, anche tramite attività che richiedono motricità fine. Capire la differenza tra colori primari, secondari e terziari.

Attività > L’attività inizia con il racconto di una storia per introdurre i bambini al fatto che i colori non sempre sono come appaiono. In seguito i piccoli partecipanti verranno iniziati all’uso di semplici, ma efficaci, strumenti d’analisi per portare a compimento alcuni esperimenti scientifici. Verrà effettuata una cromatografia di pigmenti estratti da elementi naturali e artificiali e si osserverà quale effetto ha il diluente (l’acqua) sui diversi pigmenti colorati. Sarà possibile osservare che alcuni di questi colori sono, in realtà, la composizione di più pigmenti e non sostanze pure: il marrone, ad esempio, si scomporrà in tutti i colori che lo compongono, mostrandoci un inaspettato arcobaleno.

PITTORE ECOLOGICO

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ScienzeArte

Nido d’infanzia (dai 3 anni)Scuola dell’infanzia1h15’

Obiettivi didattici e risultati > Stimolare i piccoli partecipanti all’osservazione della natura, fonte inesauribile di stupore, e al confronto tra prodotti sintetici e naturali. Capire che ogni prodotto sintetico ha una sua radice na-turale ed è solo un prodotto dell’avanzamento tecnologico volto a sfruttare meglio la natura. Introdurre il concet-to di cellula vegetale tramite la sperimentazione tattile. Acquisire la manualità relativa all’attività di laboratorio.

Attività > I colori sono ovunque nella natura, basta guardarsi attorno per trovarne di ogni tipo: dal rosso del pomodoro, al verde degli spinaci, al viola delle rape rosse e dell’uva. L’attività si comporrà di una prima parte introduttiva caratterizzata da una lettura animata che servirà a far calare i piccoli uditori nel vivo della speci-fica tematica che si vuole affrontare. Successivamente, i piccoli pittori impareranno a estrarre alcuni pigmenti naturali da frutta e verdura comuni. Il giallo, il verde, il rosso: tutti colori che potranno utilizzare per lasciare un’“impronta” artistica e fantasiosa.

Obiettivi didattici e risultati > Conoscere e comprendere le caratteristiche del Sole come stella importantis-sima del Sistema Solare e acquisire i primi cenni di astronomia. Capire che senza Sole, sul nostro pianeta Terra, non riusciremmo a sopravvivere. Reinterpretare i concetti trasmessi durante l’attività tramite un lavoro artistico.

Attività > L’attività si comporrà di una prima parte in cui i bambini entreranno all’interno del Planetario per iniziare un viaggio nello spazio alla scoperta delle meraviglie dell’Universo. Si scopriranno le caratteristiche del Sole, i moti dei pianeti e gli altri “abitanti” della sfera celeste come le stelle e le galassie. Seguirà il laboratorio creativo, in cui i giovani astronomi potranno mettere in pratica le conoscenze appena apprese. I bambini costru-iranno il loro piccolo pianeta colorato, che potranno appendere in aula o a casa.

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Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

INFOQUANDOaperto da lunedì a venerdì: dalle 9 alle 17. Pomeriggi su richiesta.

chiuso dal 23 dicembre al 9 gennaio, festività pasquali e giorni festivi.

NB: Il Planetario è prenotabile solo dal 5 al 22 dicembre 2016 e dal 18 al 28 aprile 2017

CONTATTILa segreteria didattica è aperta da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00Tel. 051 0923208; [email protected]

COMEPrenotazione obbligatoriaLe attività didattiche e i servizi sono a prenotazione obbligatoria, con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data di ingresso. Al fine di garantire un servizio ancora più preciso e pun-tuale, per procedere alla prenotazione dei laboratori, è necessario compilare un modulo di richiesta disponibile su www.scuoladelleidee.it/attivita-per-le-scuole/, sia per registrare tutti i desiderata, sia per garantire l’evasione delle pratiche in ordine cronologico. Sarà cura della segreteria didattica ricontattare l’in-segnante per procedere alla prenotazione effettiva e alla definizione dei dettagli.

VademecumPer motivi logistici e per consentire lo svolgimento ottimale delle attività, si richiede all’insegnante/ac-compagnatore di attenersi all’orario concordato con la segreteria al momento della prenotazione. È consentito un anticipo non superiore ai 15 minuti rispetto all’orario di inizio dell’attività.In caso di ritardo è necessario avvisare tempesti-vamente la segreteria; se il ritardo è superiore a 15 minuti non è garantito lo svolgimento completo del protocollo dell’attività.

Durata e modalitàLa durata delle attività è di 1h30’ o 2h. È possibile pre-notare moduli da 4h, costituiti da 2 attività collegate di 2h ciascuna, da svolgersi in una o due giornate a distanza di massimo 2 settimane.

TrasportiGrazie alla convenzione con SACA bus, sono dispo-nibili tariffe agevolate per il trasporto verso Opificio Golinelli e ritorno (pag. 36 e 37). Per esigenze diverse da quelle indicate, contattare la segreteria didattica.

TARIFFE• TARIFFE STANDARD110 € per attività da 1h30’ per classe fino a 27 studenti

120 € per attività da 2h per classe fino a 27 studenti

200 € per modulo da 4h per classe fino a 27 studenti

• PACCHETTO CLASSE: 100 € per attività da 1h30’ e 110 € per attività da 2h se la stessa classe prenota almeno tre attività.

• PACCHETTO ISTITUTO: 100€ per attività da 1h30’ e 110 € per attività da 2h se lo stesso Istituto Scolasti-co prenota 5 attività (le classi possono essere di grado scolastico differente).NB: per aderire ai pacchetti classe o istituto è necessario pre-notare tutte le attività in un’unica volta

• TARIFFA POMERIGGIO: sconto di 10 € sulla ta-riffa standard per attività prenotate dalle 14.00 alle 17.00.

• TOUR GUIDATO A OPIFICIO: 40 € per una visita di 1h alla struttura attraverso un percorso artistico archi-tettonico; 20 € per una visita breve di 30’ (se associata a un laboratorio).

• INGRESSO GRATUITO: insegnanti, educatori, adulti accompagnatori.

INDICE

SCU

OLA

DELLE ID

EE

ATTIVITÀ DA 1h30’

ATTIVITÀ AREA TEMATICA

AccadueO: arte e microrganismi

Aria, il clima che cambia

La scienza del cioccolato

Naturalmente belli

Fotosintesi: la luce e le piante

Acidi e basi

I sensi e il cibo

La chimica dell’acqua

Plastica: prove ed esperi-menti di chimica e fisica

Chimica e biologiadella digestione

In continua trasformazione

La geometria con gli origami

La vita in una goccia d’acqua

Piante in provetta

Biologia, Arte

Scienze della terra

Biologia, Scienze della terra

Chimica

Biologia, Scienze della terra

Chimica

Neuroscienze, Alimentazione

Chimica

Chimica, Fisica e Sostenibilità

Alimentazione, Chimica, Biologia

Chimica, Fisica

Matematica, Geometria, Arte

Biologia

Biologia, Sostenibilità ambientale

Primaria I ciclo

PrimariaII ciclo

PaginaSecondariaI grado

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27

24

22

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25

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NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

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MODULI DA 4h

MODULO Primaria I ciclo

PrimariaII ciclo PaginaSecondaria

I grado

MODULO TECNOLOGIA3D - Disegno e modellazione3D - Stampa

• 29•

MODULO PROGRAMMAZIONEProgrammazione 1Programmazione 2

• 3334

MODULO BIOLOGIACellule al microscopioMitosi nelle cellule vegetali

3033

MODULO ROBOTICARobotica 1Robotica 2

• 3435

I moduli da 4 ore prevedono due attività didatticamente correlate della durata di 2 ore ciascuna; possono essere svolte nella stessa giornata o in giornate diverse a distanza di massimo 2 settimane.I moduli, così composti, consentono agli studenti di vivere una piccola, ma intensa, esperienza di ricerca. Il mag-gior tempo a disposizione permette di approcciarsi alle tematiche proposte per prove ed errori, di stabilire un rap-porto meno frontale e più collaborativo con i tutor, di fare più domande e avere maggior tempo per impratichirsi con la strumentazione e soffermarsi sui contenuti.

SCU

OLA

DELLE ID

EE

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

* Questi laboratori sono anche parte dei moduli da 4h.

ATTIVITÀ DA 2h

ATTIVITÀ AREA TEMATICA

3D - Disegno e modellazione *

3D - Stampa *

Giochiamo con la chimica

Fotografia: luce, chimicae arte

I colori della chimica

Programmazione 1 *

Programmazione 2 *

Mitosi nelle cellule vegetali *

Arte al microscopio

Missione spaziale

Robotica 1 *

Robotica 2 *

Tecnologia

Tecnologia

Chimica

Chimica, Fisica, Arte

Chimica, Arte

Programmazione

Programmazione

Biologia, Genetica

Arte, Scienza

Astronomia, Arte

Tecnologia

Tecnologia

Primaria I ciclo

PrimariaII ciclo

PaginaSecondariaI grado

29•

29

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33

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34

35

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

Cellule al microscopio * Biologia • 30•

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ATTIVITÀ DA 1h30

ACCADUEO: ARTE E MICRORGANISMI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

BiologiaArte

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Osservare la varietà di forme di vita, invisibili a occhio nudo, che sono presenti in una piccola goccia d’acqua stagnante e riflettere sulla loro complessa organizzazione. Introdurre il concetto di biodiversità ed esprimere la propria creatività rielaborando quanto osservato. Conoscere il microscopio ottico e acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio.

Attività > Con il termine “acqua” si intende comunemente sia il composto chimico puro di formula H2O, sia la miscela formata dallo stesso composto chimico con altre sostanze disciolte al suo interno. L’acqua stagnante contiene numerosissimi esseri viventi di minuscole dimensioni, invisibili o appena visibili a occhio nudo, ma che si possono osservare facilmente con il microscopio ottico, risultando straordinariamente numerosi, molto diversi in forma e dimensione. Ciò permette di avere un’ampia panoramica di forme di vita.Durante il laboratorio verrà proposta una visualizzazione collettiva al microscopio di microrganismi che vivono in una goccia d’acqua stagnante; successivamente gli alunni potranno ricreare, con l’utilizzo di strumenti di labora-torio, uno dei microrganismi visualizzati al microscopio.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze (pag. 92)

ARIA, IL CLIMA CHE CAMBIA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Scienze della terra II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Acquisire informazioni e concetti riguardo le funzioni dell’atmosfera, l’effetto serra e l’equilibrio energetico sole-terra-spazio. Conoscere le conseguenze delle attività dell’uomo su questi feno-meni. Realizzare un modello in laboratorio e usarlo per comprendere un fenomeno naturale.

Attività > In quest’attività verranno affrontati i temi legati al ruolo dell’atmosfera nel Sistema Terra: l’insieme dei processi e dei fenomeni che rendono il nostro pianeta la culla della vita. Il laboratorio prevede un esperimento introduttivo in cui si andrà a presentare, spiegare e accendere un modello del ciclo dell’acqua sul pianeta Terra. Dimostreremo, con strumentazione scientifica adeguata, le criticità dell’effetto serra e, mediante un modello fisico messo a punto dagli stessi studenti, la tendenza all’equilibrio dei sistemi energetici.

ACIDI E BASI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Chimica II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Spiegare la differenza fra sostanze acide e basiche introducendo la scala dal pH e il suo utilizzo. Dimostrare il concetto di indicatore chimico e sfatare luoghi comuni sulla pericolosità di alcune sostanze e l’innocuità di altre.

Attività > Questo laboratorio si propone come un percorso sperimentale che permetterà, anche agli studenti che si approcciano alla chimica per la prima volta, di comprendere i concetti di acidità, basicità e neutralità. Nel corso del laboratorio si prenderà confidenza con i termini necessari per definire quando una sostanza chimica ha comportamento acido o basico e con la scala del pH. Saranno impiegati alcuni indicatori di pH, evidenziandone le differenze, e si vedrà la loro utilità in ambito chimico o biologico.

SCU

OLA

DELLE ID

EE

CHIMICA E BIOLOGIA DELLA DIGESTIONE

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

AlimentazioneChimica Biologia

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Prendere consapevolezza di ciò che avviene nell’organismo umano a livello meccanico e chimico durante il nutrimento, evidenziando il ruolo specifico di ciascun componente nella demo-lizione dei macronutrienti presenti negli alimenti, fino all’assimilazione degli elementi essenziali per la vita e all’escrezione delle feci. Apprendere, attraverso la sperimentazione, le reazioni chimiche che avvengono durante l’assunzione di alimenti.

Attività > Perché è necessario nutrirsi? Il corpo umano consuma energia per muoversi, pensare, mantenere la temperatura costante, ma anche solo per riposarsi. Durante il laboratorio verrà evidenziato, tramite esperimenti, ciò che accade al cibo nei vari distretti dell’apparato digerente, dalla bocca all’intestino, ricreandone un modello da osservare e analizzare.

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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LA CHIMICA DELL’ACQUA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ChimicaI ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Descrivere il comportamento di alcune sostanze quando vengono miscelate fra loro. Porre l’attenzione sulle proprietà che rendono un composto chimico solubile o insolubile in un determi-nato solvente, sui concetti di saturazione e sovrassaturazione e sulle energie coinvolte nel processo di solubiliz-zazione. Conoscere, attraverso esempi concreti e reali, in che modo i principi analizzati sono sfruttati a livello industriale e nella vita quotidiana.

Attività > Il laboratorio si compone di cinque differenti attività, ognuna studiata per porre l’attenzione dei ragazzi su un argomento diverso:

• simile scioglie il simile: prove di solubilità tra sostanze di natura simile o differente;• caldo/freddo: miscele che rilasciano calore o che ne assimilano;• miscibile/immiscibile: come far star insieme sostanze incompatibili;• soluzioni sature e sovrassature: esperimento di cristallizzazione istantanea che darà vita a effetti speciali;• precipitazione in solventi diversi: cosa succede quando due reagenti non vanno d’accordo?

SCU

OLA

DELLE ID

EE

I SENSI E IL CIBO

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

NeuroscienzeAlimentazione

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Riscoprire l’esperienza dell’alimentazione attraverso i nostri sensi. Migliorare la conoscenza dei processi fisici e mentali che avvengono in relazione al cibo, per un consumo più consapevole e attento. Prendere consapevolezza di ciò che avviene, durante il nutrimento, a livello sia fisico sia mentale, e comprendere le ragioni biologiche ed evolutive alla base del senso del gusto. Apprendere, attraverso la speri-mentazione, le interazioni che avvengono tra i vari sensi durante l’esperienza dell’alimentazione.

Attività > Il cibo è energia e nutrimento, eppure non mangiamo al solo scopo di nutrirci. Rifiutiamo alcuni piatti mentre di altri siamo talmente ghiotti da mangiarne fino a star male. Ma quali sono i meccanismi sensoriali e mentali che si scatenano quando siamo di fronte a un piatto? Quali strumenti abbiamo per stabilire se un alimento sia di nostro gradimento? È possibile ingannare i nostri sensi per farci acquistare alcuni prodotti al posto di altri?Tramite una serie di piccole prove ed esperimenti, gli studenti saranno guidati attraverso un viaggio sensoriale alla riscoperta del cibo, per una maggiore consapevolezza alimentare.

IN CONTINUA TRASFORMAZIONE

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ChimicaFisica

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Scoprire e osservare le varie forme in cui si presenta l’energia e imparare a rico-noscerne le trasformazioni. Progettare ed eseguire prove sperimentali per verificare le trasformazioni e realizzare modelli funzionanti allo scopo di evidenziare alcuni fenomeni energetici.

Attività > L’energia si presenta in tante forme diverse e produce trasformazioni riconoscibili e riproducibili, ge-nerando effetti come il movimento o l’accensione di una lampadina. La luce, il calore, le reazioni chimiche sono esempi di fenomeni osservabili che distinguono forme diverse di energia. In modo semplice e intuitivo, un per-corso a tappe composto da una serie di piccoli esperimenti e prove consentirà di visualizzare i diversi passaggi tra energia solare, eolica, cinetica, elettrica e chimica: dalla costruzione di un piccolo veicolo solare alla realizzazione di una pila chimica con la frutta, fino a una girandola che dimostrerà come il caldo che muove l’aria produce movimento.

FOTOSINTESI: LA LUCE E LE PIANTE

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Biologia Scienze della terra

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Apprendere quali sono le condizioni e i nutrimenti necessari a una pianta per poter crescere e svolgere il processo di fotosintesi clorofilliana. Conoscere il microscopio ottico e acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio.

Attività > La fotosintesi consiste in una complessa serie di reazioni chimiche in grado di convertire sostanze inorganiche semplici, come anidride carbonica e acqua, in sostanze organiche complesse come il glucosio e altri zuccheri, indispensabili fonti energetiche per far crescere e riprodurre le piante. Gli studenti sperimenteranno su una pianta alcuni prodotti del processo di fotosintesi clorofilliana, sia in condi-zioni di luce che di buio. Sarà inoltre possibile visualizzare al microscopio ottico alcune delle strutture fondamen-tali delle cellule vegetali.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze (pag. 92)

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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LA VITA IN UNA GOCCIA D’ACQUA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Biologia Scuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Osservare la varietà di forme di vita microscopiche che sono presenti in una goccia di acqua stagnante e riflettere sulla loro complessa organizzazione. Introdurre il concetto di biodiversità. Conoscere il microscopio ottico e acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio, come l’allestimento di preparati da osservare.

Attività > In acqua, il luogo in cui la vita sulla terra ha avuto inizio più di 4 miliardi di anni fa, si sono sviluppate migliaia di forme di vita differenti. Conosciamo, di queste, quelle visibili a occhio nudo, ma senza un microscopio non possiamo apprezzare quanti strani esseri possano affollare anche una singola minuscola goccia d’acqua. Con l’aiuto di un microscopio a disposizione di ogni studente, percorreremo un “microsafari”, incontrando protozoi, batteri, alghe di ogni forma e dimensione. Capiremo come questi organismi si nutrono, come si riproducono, quali strategie di sopravvivenza, di difesa e di caccia hanno sviluppato e quali organismi macroscopici potrebbero aver originato.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze (pag. 92)

NATURALMENTE BELLI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Chimica II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Esplorare da vicino la cosmetologia e comprendere i principi alla base delle preparazioni. Approfondire le caratteristiche generali delle soluzioni, delle emulsioni e il ruolo dei tensioattivi nelle preparazioni a uso cosmetico. Apprendere le fasi di confezionamento di un prodotto cosmetico e realizzarlo. Acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio.

Attività > La scienza cosmetica si occupa dei costituenti chimici che entrano nella composizione dei cosmetici e delle loro proprietà chimico-fisiche, dell’azione e degli effetti sull’uomo, della sicurezza e della corretta etichet-tatura del prodotto. Il laboratorio prevede la preparazione di alcune forme cosmetiche. Alla fine dell’attività i prodotti saranno confezionati ed etichettati e portati a casa dagli studenti.

LA SCIENZA DEL CIOCCOLATO

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Biologia Scienze della terra

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Conoscere le origini del cioccolato e le fasi di lavorazione del cacao che portano al prodotto finito. Sperimentare aromi, sapori, suoni, dimensioni, forme, attraverso l’uso dei cinque sensi. Acqui-sire, tramite giochi, assaggi e stimoli sensoriali, maggiori informazioni scientifiche sull’alimento.

Attività > Verranno illustrate l’origine, la storia, le caratteristiche della pianta di cacao e le sue fasi di lavorazione ed esportazione. Gli studenti dovranno ricostruire, con un gioco del domino, le diverse fasi di lavorazione del cioccolato. A seguire, come dei veri e propri Maître Chocolatier, gli studenti toccheranno con mano le fave di cacao (semi), annuseranno l’aroma che sprigionano, le osserveranno allo stereomicroscopio, ascolteranno il loro suono diffondersi nel “tubo della pioggia” e gusteranno diversi tipi di cioccolato (fondente, extrafondente, amaro, al latte, bianco, in gocce, in praline, etc.) per apprezzarne le differenze.

SCU

OLA

DELLE ID

EE

LA GEOMETRIA CON GLI ORIGAMI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

MatematicaGeometria

Arte

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Acquisire manualità con le pieghe e i tagli della carta. Consolidare i concetti di simmetria, figure geometriche, angoli. Sviluppare maggiormente la capacità di visualizzazione spaziale attra-verso oggetti bi-tridimensionali.

Attività > Quante forme si possono ottenere con un semplice foglio di carta? Alla base dell’arte giapponese de-gli origami, ci sono infinite combinazioni di ripiegature, tagli e curvature della carta atte a ottenere forme piane o tridimensionali. Gli studenti esploreranno alcuni principi matematici, geometrici e logici utilizzando dei pregiati fogli di carta da origami. In particolare ci si soffermerà sullo studio degli angoli e delle figure geometriche piane. Al termine dell’attività si potranno osservare esempi di figure complesse e tridimensionali.

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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EE

PLASTICA: PROVE ED ESPERIMENTI DI CHIMICA E FISICA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ChimicaFisica

Sostenibilità

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Comprendere, mediante attività sperimentali, le proprietà fisico-chimiche della plastica, sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale dell’industria delle plastiche e sugli scenari futuri.

Attività > La plastica è il materiale sintetico più utilizzato al mondo. Sappiamo quanto il suo impiego sia estre-mamente versatile; ciò nonostante, la sua produzione, il suo impiego e persino il riciclo nascondono punti oscuri dal punto di vista ambientale. In questo laboratorio gli studenti analizzeranno le numerose proprietà fisiche e chimiche di alcuni materiali plastici, si cimenteranno nella sintesi di un polimero plastico, effettueranno dei test fisici su alcuni campioni e sperimenteranno alcune proprietà e comportamenti singolari, talvolta bizzarri, di alcuni materiali. Saranno evidenziate le differenze tra plastiche tradizionali e bioplastiche, con particolare attenzione al tema della sostenibilità.

ATTIVITÀ DA 2h

3D - DISEGNO E MODELLAZIONE

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Tecnologia II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Prendere confidenza con la modellazione tridimensionale. Acquisire nozioni di problem solving.

Attività > Saper disegnare in tre dimensioni permette lo sviluppo del cosiddetto “pensiero spaziale”, la capacità di astrarre, immaginare, elaborare strutture tridimensionali nello spazio pur visualizzandole sulle due dimen-sioni dello schermo di un pc. Mediante l’utilizzo di un software gratuito e intuitivo, gli studenti riusciranno ad approcciarsi al disegno tridimensionale. Verranno stimolati a ragionare e ad astrarre in maniera creativa così da risolvere problemi di natura matematica, fisica o ingegneristica.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Stampa e modellazione 3D per la scuola di oggi (pag. 97)

Questa attività è anche parte del MODULO TECNOLOGIA da 4h

3D - STAMPA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Tecnologia II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Ottenere un oggetto fisico mediante un processo di automazione, progettato direttamente dagli studenti. Far conoscere il movimento dei makers e degli artigiani digitali, che cambierà alcuni paradigmi della nostra società e della nostra economia. Sensibilizzare gli studenti all’importanza della cultura tecnica.

Attività > Le stampanti 3D sono diventate strumenti “da banco”, sempre più economici e accessibili. Stampare in 3D consente di produrre oggetti di piccole o medie dimensioni (dal classico portapenne alla cover del telefono, dalle eliche di un drone alla meccanica di un motore), in materiale plastico resistente, progettati e disegnati direttamente dall’utente. In questo laboratorio gli studenti che avranno già partecipato al laboratorio 3D - DISEGNO E MODELLAZIONE, potranno realizzare i pezzi da loro disegnati, stampandoli e portandoli a casa. Impareranno come ci si approccia a uno strumento apparentemente complesso e a risolvere piccoli problemi tecnici, così da diventare “artigiani digitali” o, come si definiscono coloro i quali adottano questa filosofia, “makers”.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Stampa e modellazione 3D per la scuola di oggi (pag. 97)

Questa attività può essere svolta esclusivamente all’interno del MODULO TECNOLOGIA da 4h

PIANTE IN PROVETTA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Biologia Sostenibilità ambientale

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado1h30’

Obiettivi didattici e risultati > Apprendere quali sono le condizioni e i nutrimenti necessari a una pianta per poter crescere. Discutere i principi di base dello sviluppo di una pianta e seminare “un albero” in provetta. Cono-scere e utilizzare lo stereomicroscopio e acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio.

Attività > Una pianta, per vivere, ha bisogno di elementi nutritivi che trova nel terreno oltre a luce, acqua e anidride carbonica. Dopo una breve discussione sulle caratteristiche e sulle funzioni principali delle piante, gli studenti realizzeranno un terreno sintetico in provetta con tutto quanto occorre a una pianta per crescere e riprodursi. Inoltre durante il laboratorio verrà analizzato un seme allo stereomicroscopio, in modo da evidenziarne gli organi, l’embrione e la futura pianta che sarà in grado di generare.

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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ARTE AL MICROSCOPIO

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ArteScienza

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Introdurre i concetti di micro e macro tramite l’uso dello stereomicroscopio come strumento di indagine del non visibile. Indagare i particolari invisibili e le caratteristiche microscopiche della materia. Stimolare la creatività artistica utilizzando materiali insoliti. Comprendere la stretta connessione che può crearsi fra l’arte e la scienza.

Attività > L’attività consentirà di sperimentare come arte e scienza siano in grado di indagare la materia e il mondo fenomenico, di fondersi in un unico concetto e aiutare i giovani artisti a interpretare e reinventare mate-riali e strumenti di laboratorio per comporre una piccola opera d’arte. L’attività inizierà con una visita guidata ad alcune delle opere esposte a Opificio Golinelli che serviranno a mettere in evidenza la stretta relazione che intercorre tra arte e scienza. A seguire, in laboratorio i partecipanti verranno incoraggiati a osservare, toccare, descrivere materiali di origine organica e inorganica, naturale e artificiale (car-te, plastiche, tessuti di varia origine, sali, sabbie, chine, spezie), con i quali dovranno comporre una tela inusuale su un vetrino da microscopio. L’uso dello stereomicroscopio permetterà di coglierne gli elementi essenziali.

CELLULE AL MICROSCOPIO

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Biologia II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Fornire gli elementi necessari per comprendere la struttura e le funzioni delle cellule vegetali e animali. Conoscere il microscopio ottico e acquisire manualità relativa all’attività di laboratorio, come l’allestimento di preparati da osservare.

Attività > L’anello di congiunzione tra i nostri occhi e ciò che è infinitamente piccolo, cioè al di sotto del nostro potere di risoluzione, è il microscopio. Esso consente di elaborare le immagini invisibili alla vista, abitua alla pazienza dell’osservazione, alla metodicità delle procedure, all’assimilazione dei dati. È uno strumento di cono-scenza in grado di svelare strutture, dettagli e le piccole geometrie costituenti le basi della vita.Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche che distinguono le cellule animali da quelle vegetali, gli stu-denti potranno osservarle al microscopio. Verranno quindi evidenziate le prerogative strutturali e funzionali delle due tipologie di organismi.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze (pag. 92)

Questa attività è anche parte del MODULO BIOLOGIA da 4h

FOTOGRAFIA: LUCE, CHIMICA E ARTE

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Chimica Fisica Arte

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Apprendere e sperimentare principi chimici e fisici alla base della fotografia analogica, in gran parte validi anche per quella digitale.

Attività > La fotografia, dalla sua nascita fino alla rivoluzione digitale, si è sempre basata sul virtuoso incontro tra fisica, chimica e arte. Le moderne tecnologie digitali si basano fortemente su principi noti da più di duecento anni, eppure alcune stampe analogiche sono tuttora ineguagliabili in termini di qualità e definizione.In questo laboratorio, a cavallo tra arte e scienza, gli studenti produrranno una soluzione fotosensibile in grado di reagire e “svilupparsi” in presenza di una sorgente luminosa ultravioletta. La soluzione verrà quindi distesa su carta o tessuti e quindi impressionata. Il risultato sarà il “cianotipo”, una tecnica di stampa fotografica in uso dalla fine dell’800 in poi, che tende al blu ed è nota per essere evocativa e misteriosa.

GIOCHIAMO CON LA CHIMICA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ChimicaI ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Approcciarsi alla chimica, la scienza che studia la composizione della materia e il suo comportamento nel mondo che ci circonda, in modo semplice e divertente. Capire a cosa serve la chimica, dove la troviamo e qual è il ruolo del chimico nella nostra società attraverso domande ed esperimenti pratici.

Attività > Dopo una breve introduzione sulla chimica, gli alunni saranno divisi in squadre, pronti per giocare insieme alla scoperta della chimica. Il percorso è pensato come una sorta di gioco dell’oca: saranno affrontate diverse tematiche divise in macro-argomenti legate al quotidiano, come la chimica in cucina, la chimica e la luce, la chimica e i colori. Gli studenti avanzeranno nel gioco tirando i dadi: a ciascuna casella corrisponderà una domanda legata alla chimica nel quotidiano e verrà svolto un esperimento pratico legato alla domanda.

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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I COLORI DELLA CHIMICA

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

ChimicaArte

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Comprendere la struttura di molecole colorate che si trovano nel mondo natu-rale e produrre alcuni pigmenti inorganici.

Attività > Nel corso del laboratorio si vedrà quali sono le classi di composti organici colorati che si trovano naturalmente in frutta e verdura e si osserveranno quali funzioni svolgono. Gli studenti otterranno colori organici estraendoli da vegetali, per poi produrne altri inorganici mediante sintesi.Si scopriranno quali tecniche si possono utilizzare per separare composti con struttura e colori diversi e si andran-no a sintetizzare alcuni dei pigmenti inorganici che hanno segnato la storia modificando radicalmente il rapporto della società con l’arte.

MISSIONE SPAZIALE Prenotabile solo dal 5 al 22 dicembre 2016 e dal 18 al 28 aprile 2017

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

AstronomiaArte

I ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Conoscere il nostro Sistema Solare sia nelle caratteristiche chimico-fisiche di ogni singolo corpo celeste che nelle sue dimensioni e proporzioni.

Attività > L’attività si comporrà di una prima parte in cui gli studenti entreranno all’interno del Planetario per iniziare un viaggio nello spazio alla scoperta delle meraviglie dell’Universo. Scopriranno le caratteristiche del Sole, le proprietà di ciascuno degli 8 pianeti e degli altri corpi celesti come satelliti, asteroidi, comete, stelle e galassie. Seguirà il laboratorio creativo, in cui i giovani astronomi potranno mettere in pratica le conoscenze appena apprese, riproponendo le dimensioni e le distanze dei corpi celesti attraverso la costruzione in scala del Sistema Solare.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Alla scoperta del nostro posto nell’Universo. Insegnare le scienze in laboratorio (pag. 104)

Negli spazi di Opificio Golinelli, sarà allestito il Planetario digitale, una cupola gonfiabile dove poter ammirare e conoscere i segreti dell’Universo. Allo spettacolo sarà abbinato un laboratorio a tema astronomico, così da com-piere una vera e propria missione spaziale.In collaborazione con INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna e Associazione SOFOS.

MITOSI NELLE CELLULE VEGETALI

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

BiologiaGenetica Scuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Capire la funzione, l’organizzazione e la struttura del DNA e i meccanismi di duplicazione di una cellula. Osservare le cellule in divisione in campioni vegetali. Conoscere e utilizzare il micro-scopio ottico. Preparare vetrini per l’osservazione microscopica.

Attività > Il processo mediante il quale una cellula si riproduce è detto mitosi: essa avviene in varie fasi e ha lo scopo di trasmettere l’informazione genetica alle cellule figlie in modo che abbiano le stesse caratteristiche e le stesse funzioni della cellula genitrice. Durante l’attività i partecipanti potranno osservare questo importante processo biologico su materiale vegetale opportunamente preparato per l’osservazione al microscopio. Potranno quindi distinguere le varie fasi in cui avviene la mitosi, osservando il percorso di migrazione dei cromosomi per raggiungere i due futuri nuclei.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze (pag. 92)

Questa attività è anche parte del MODULO BIOLOGIA da 4h

PROGRAMMAZIONE 1

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Programmazione II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Dare i primi strumenti per sviluppare il pensiero computazionale. Stimolare la creatività e la logica. Instillare curiosità sulle nuove tecnologie, approcciandole in maniera proattiva. Riuscire a realizzare un’animazione grafica o un videogioco interattivo.

Attività > Mediante Scratch!, linguaggio di programmazione visuale a blocchi sviluppato dal MIT di Boston, gli studenti avranno la possibilità di sperimentare le prime nozioni di programmazione informatica in maniera creativa e giocosa, apprendendo e mettendo subito in opera concetti complessi come funzioni, operazioni e tutto quanto sia possibile sviluppare con i consueti linguaggi di programmazione.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Coding e robotica alla primaria: strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva (pag. 78); Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado (pag. 94)

Questa attività è anche parte del MODULO PROGRAMMAZIONE da 4h

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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SCU

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PROGRAMMAZIONE 2

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

Programmazione II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Passare dalla programmazione virtuale a quella fisica. Manipolare e program-mare dispositivi elettronici. Interagire con l’hardware. Fornire alcune nozioni di elettronica e di fisica.

Attività > In questa attività verrà ripreso l’utilizzo di Scratch! e verrà utilizzato MakeyMakey, un kit elettronico in grado di trasformare in interfaccia qualsiasi oggetto conduttivo (frutta, DIDÒ, metalli, persino persone), per sviluppare sia un videogioco, sia il controller necessario a giocarci.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Coding e robotica alla primaria: strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva (pag. 78); Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado (pag. 94)

Questa attività è anche parte del MODULO PROGRAMMAZIONE da 4h.È possibile svolgere l’attività da 2h, previa verifica delle competenze pregresse con la segreteria.

ROBOTICA 1

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDURATA

TecnologiaI ciclo Scuole primarieII ciclo Scuole primarie

Scuole secondarie di I grado2h

Obiettivi didattici e risultati > Apprendere la definizione di robotica. Acquisire nozioni basilari di program-mazione e di automazione. Imparare a lavorare in maniera cooperativa.

Attività > La robotica educativa offre numerosi spunti formativi e metodologici e sta penetrando sempre più nelle istituzioni scolastiche come materia trasversale, Partendo dall’utilizzo del kit di robotica base Bluebot, si descriveranno le prerogative di un robot. Una volta capita la logica sottostante la programmazione di un robot, gli studenti verranno iniziati alla programmazione di LEGO Mindstorms e sfidati nell’esecuzione di compiti sempre più complessi.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Coding e robotica alla primaria: strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva (pag. 78); Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado (pag. 94)

Questa attività è anche parte del MODULO ROBOTICA da 4h

DESTINATARIDURATA

II ciclo Scuole primarieScuole secondarie di I grado2h

ROBOTICA 2

AMBITO DISCIPLINARE

Tecnologia

Obiettivi didattici e risultati > Approfondire alcuni aspetti della robotica. Iniziare a conoscere la programma-zione di schede elettroniche. Interfacciarsi con microcontrollori come il noto Arduino, per gestire ogni dispositivo elettronico. Sviluppare un pensiero aperto, propenso alla soluzione di problemi e all’apprendimento basato su prove ed errori.

Attività > In questo laboratorio gli studenti che avranno già partecipato al laboratorio di Robotica 1 potranno sperimentare la programmazione di un robot modulare basato su scheda Arduino. Mediante Scratch! potranno controllare ogni singolo motore, led o sensore del robot in questione, programmando compiti complessi e svilup-pando automatismi utilizzati anche in ambito industriale.

Corsi di formazione per insegnanti collegati > Coding e robotica alla primaria: strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva (pag. 78); Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado (pag. 94)

Questa attività può essere svolta esclusivamente all’interno del MODULO ROBOTICA da 4h

Scuole primarie e secondarie di primo gradoScuole primarie e secondarie di primo grado

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SCUOLA DELLE IDEESCUOLA DELLE IDEE

A SCUOLA DELLE IDEE CON IL BUS

Grazie alla convenzione con SACA bus (www.sacaonline.it), Scuola delle idee offre tariffe agevolate per il traspor-to dalla scuola a Opificio Golinelli e ritorno.

MODALITÀ DEL SERVIZIO

Il servizio prevede il trasporto della/e classe/i dalla scuola a Opificio Golinelli con pullman dedicato. Per le scuole di Bologna e comuni limitrofi l’impegno massimo consentito dal pullman è di circa 3 h (che permette di svolgere 2 attività da 1h30’ o 1 attività da 2h); in caso di richiesta di impegno ulteriore verrà applicato un sovrapprezzo.

PRENOTAZIONE

È necessario comunicare l’intenzione di aderire all’offerta in fase di prenotazione dell’attività didattica, specifi-cando l’indirizzo al quale verrà effettuato il carico della scolaresca. Il giorno lavorativo precedente l’attività, la segreteria didattica invierà all’indirizzo mail dell’insegnante referente i dati dell’autista, il recapito telefonico e l’orario esatto di carico.

TARIFFE

NB: alle tariffe seguenti devono essere sommate le tariffe delle attività didattiche scelte.

Per Bologna e Comuni limitrofi (Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa)

Per Comuni del primo anello [Argelato, San Giorgio di Piano, Bentivoglio, Minerbio, Budrio, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Bazzano (Valsamoggia), Crespellano (Valsamoggia), San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, Castello d’Argile]

TIPOLOGIATARIFFE

PER APRILE, MAGGIO, GIUGNO 2017TARIFFE

DA SETTEMBRE 2016 A MARZO 2017

Bus da 16 posti

Bus da 19 posti

Bus da 34 posti

Bus da 53 posti

190,00 €

200,00 €

240,00 €

270,00 €

140,00 €

150,00 €

190,00 €

220,00 €

TIPOLOGIATARIFFE

PER APRILE, MAGGIO, GIUGNO 2017TARIFFE

DA SETTEMBRE 2016 A MARZO 2017

Bus da 16 posti

Bus da 19 posti

Bus da 34 posti

Bus da 53 posti

140,00 €

150,00 €

190,00 €

240,00 €

90,00 €

100,00 €

140,00 €

190,00 €

Per classi di Bologna e Comuni limitrofi, l’attività didattica presso Opificio Golinelli non potrà essere fissata prima delle ore 10:00.

SCU

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Per Comuni del primo anello della provincia di Bologna, l’attività didattica presso Opificio Golinelli non potrà essere fissata prima delle ore 11:00.

Per Scuole di Comuni della provincia di Bologna non indicati nella tabella precedente o di altre città d’Ita-lia, contattare la segreteria didattica per un preventivo ad hoc.

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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

www.scienzeinpratica.it

SCIEN

ZE IN PRATIC

A

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SCIENZE IN PRATICA

SPAZI E STRUMENTI

Nella nuova sede di Opificio Golinelli, Scienze in pratica si è dotata di laboratori più grandi e nuove tecnologie. I 3 laboratori dedicati a biotecnologie e scienze della vita possono accogliere contemporaneamente 96 studenti. Ogni laboratorio è dotato delle strumentazioni più avanzate per lavorare a posto singolo, sotto la guida di tutor esperti laureati. Gli studenti potranno amplificare, mediante la tecnica della reazione a catena della polimerasi, sequenze di DNA da analizzare grazie all’utilizzo di sistemi di visualizzazione di immagine. Si potranno, inoltre, eseguire analisi di molecole organiche presenti in alimenti o quantificare la presenza di conservanti in bevande alcoliche, grazie all’utilizzo di spettrofotometri. Il quarto laboratorio, al primo piano, da 25 postazioni è dedicato alle attività di chimica, quali cosmetica e cucina molecolare e protocolli sulle energie rinnovabili. Al primo piano un’aula informatica con 21 computer permette di esplorare le potenzialità della bioinformatica. La stessa aula è allestita con 25 microscopi ottici per la visualizzazione in singolo di preparati biologici e di 1 microscopio ottico a fluorescenza collegato a 21 monitor, che permette l’utilizzo di sonde marcate fluorescenti per visualizzare alcune strutture cellulari.Alcune delle attività potranno essere realizzate fuori sede grazie al Laboratorio mobile. Dal 2004, infatti, è attivo un servizio di laboratorio itinerante grazie a due unità mobili che consentono di allestire direttamente presso gli istituti scolastici laboratori a posto singolo dotati di attrezzature all’avanguardia. Le scuole possono in questo caso scegliere tra 13 differenti stage, che affrontano argomenti di biologia cellulare e molecolare, biochimica e scienze forensi.

Scienze in pratica è l’area progettuale della Fondazione Golinelli che ha lo scopo di accendere negli adolescenti dai 14 ai 19 anni la passione per le scienze e la tecnologia, grazie all’opportunità di fare concrete sperimentazioni in laboratorio. Primo centro italiano di formazione permanente, didattica informale e ricerca sulle scienze della vita, è un luogo dove docenti e studenti si confrontano e si interrogano sui grandi temi del dibattito scientifico a partire dalle esperienze di laboratorio hands-on di biologia molecolare, genetica e biotecnologie. Nato nel 2000 come Life Learning Center grazie a una sinergia tra Fondazione Golinelli e Università di Bologna, con la collaborazione di MIUR/Ufficio scolastico Regionale, nel 2014 il centro modifica il suo nome, divenendo Scienze in pratica.

Scienze in pratica si rivolge in particolare alle scuole secondarie di secondo grado, proponendo una vasta offer-ta di stage formativi, di anno in anno arricchita da nuovi laboratori inerenti diversi ambiti scientifici. Nell’anno scolastico 2016/2017, in particolare, per le classi che si recheranno all’Opificio Golinelli è possibile scegliere tra 21 diversi stage che affrontano argomenti di biologia molecolare, microscopia, biochimica, bioinformatica e ali-mentazione. I laboratori, rigorosamente realizzati con metodologia hands-on, coinvolgono tutti i partecipanti in prima persona e, prendendo spunto da temi di attualità, offrono l’opportunità di discutere su temi come le nuove scoperte della genetica, l’ambiente e gli OGM. Da alcuni anni, inoltre, è possibile seguire anche un protocollo in lingua inglese, in linea con la metodologia CLIL.

Nell’a.s 2016/2017 l’offerta didattica di Scienze in pratica si arricchisce di un nuovo percorso didattico nell’ambito della fisica (vedere pag. 51). Tale percorso è stato messo a punto grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna e il Dipartimento di fisica del LUMA Centre dell’U-niversità di Helsinki (http://www.luma.fi/helsinki-en/). I protocolli di fisica, saranno prenotabili a partire da fine giugno 2016 e potranno essere svolti da gennaio 2017.

SCIEN

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OFFERTA DIDATTICASCIENZE IN PRATICA

INFOQUANDOaperto Aperto da lunedì a venerdì: dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

chiuso dal 23 dicembre all’8 gennaio, festività pasquali e giorni festivi.

CONTATTILa segreteria didattica è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Per informazioni sulle attività didattiche, sul Labo-ratorio mobile e sulle modalità di prenotazione, è possibile scrivere una mail a [email protected] o telefonare allo 0510923240. Il personale di Scienze in pratica è disponibile a recarsi presso gli istituti scolastici per illustrare ai docenti le attività proposte. Sul www.scienzeinpratica.it sono disponibili tutte le informazioni ed i cataloghi didattici.

LA SUMMER SCHOOL SULLE SCIENZE DELLA VITAOltre ad offrire agli studenti una valida formazione nell’ambito delle scienze, Scienze in pratica si pone anche come obiettivo quello di fornire loro degli strumenti di orientamento e valutazione per le successive scelte di studio e profes-sionali. In tale prospettiva, ogni anno nei mesi di giugno e luglio viene organizzata una Summer school sulle Scienze della vita, della durata di una settimana. Punto di riferimento nazionale per l’apprendimento della cultura scientifica ed eccellenza del territorio emiliano-romagnolo, la scuola estiva si rivolge agli studenti che hanno frequentato il terzo, quarto e quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia e che desiderano approfondire le proprie conoscenze su scienze della vita e biotecnologie, mediante l’apprendimento di tecniche utilizzate nei più avanzati la-boratori di ricerca. Nel corso degli anni sono stati proposti progetti sulle cellule promielocitiche umane, sulle tecniche avanzate di biologia vegetale, così come di genetica forense, di proteomica e microbiologia.Realizzati all’interno di laboratori a posto singolo, i corsi estivi offrono dunque la possibilità di confrontarsi per un’intera settimana con la microbiologia, la biologia molecolare, la genetica, sotto la guida esperta di tutor di laboratorio. Essi rappresentano dunque un’ottima occasione per potenziare le competenze e abilità manuali dei giovani studenti, non-ché per stimolarne la curiosità e la capacità critica. Nella parte finale dello stage gli studenti sono anche chiamati ad elaborare un progetto originale di comunicazione della scienza collegato a quanto appreso in laboratorio. Stimolati a discutere dai tutor di laboratorio sulle ricerche pubblicate su riviste specializzate e sulla stampa generalista e sfruttando le potenzialità offerte dal digitale e dalla rete internet, i parte-cipanti acquisiscono in tale direzione competenze pratiche e strumenti utili a ideare, realizzare e diffondere on line un prodotto di comunicazione della scienza. I migliori lavori realizzati dagli studenti verranno premiati durante la giornata conclusiva della summer school che si terrà il 25 novembre 2016.

STAGE IN LINGUA INGLESE

STAGE DELLA DURATA DI 3 MEZZE GIORNATE (12 ORE)CODICE ATTIVITÀ

C3 Clonaggio gene GFP - Purificazione GFP - DNA fingerprinting

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STAGE DELLA DURATA DI 2 MEZZE GIORNATE (8 ORE)CODICE ATTIVITÀ

A2

O2b

CD2

G2

I2b

P2b

NS2

Trasformazione batterica - Purificazione GFP - DNA fingerprinting

Screening dei prodotti OGM - Bioinformatica

Analisi del polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) del gene cdk3

Purificazione della β-galattosidasi – SDS-PAGE della β-galattosidasi Immobilizzazione enzimatica-Attività della β-galattosidasi

Identificazione della specie carnea - Bioinformatica

Polimorfismi genetici mediante Alu PCR - Bioinformatica

Genetica del gusto e percezione

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STAGE DELLA DURATA DI 1 MEZZA GIORNATA (4 ORE)CODICE ATTIVITÀ

F1

M1

AO1

S1

CO1

CR1

F1b

G1

E1

CM1

CU1

FIS1

DNA fingerprinting (in italiano o in inglese)

Mitosi in apici radicali di cipolla

Determinazione del contenuto di antiossidanti in alcuni alimenti

Sofisticazioni alimentari: il caso dei solfiti nelle bevande - Fermentazione alcolica

Cosmetica

Cromatografia ad interazione idrofobica - Cromatografia a scambio ionico di amminoacidi

DNA fingerprinting - Bioinformatica

Immobilizzazione enzimatica - Attività della β-galattosidasi

Valutazione dell’attività fotosintetica in cloroplasti di spinacio

Energia rinnovabile: celle a combustibile microbico – Celle di Grätzel

Cucina molecolare e cosmetica

Old Quantum Physics

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L’attività di DNA Fingerprinting può essere svolta anche in lingua inglese secondo la metodologia CLIL.

SCIEN

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A

COMEPrenotazione obbligatoriaLe attività didattiche di Scienze in pratica sono a pre-notazione obbligatoria, previa compilazione del mo-dulo su www.scienzeinpratica.it.

TARIFFELe tariffe a studente per le attività in sede nell’anno scolastico 2016/2017 sono le seguenti:1 mezza giornata (4 ore) 15 €2 mezze giornate (8 ore) 25 €3 mezze giornate (12 ore) 30 €N.B. Per i protocolli in inglese è prevista una maggiora-zione di 1 € a studente rispetto ai prezzi sopra elencati.

SCONTIPer le scuole che prenotano 10 o più classi durante l’anno scolastico le tariffe a studente sono agevolate:1 mezza giornata (4 ore) 14 €2 mezze giornate (8 ore) 22 €3 mezze giornate (12 ore) 30 €

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

F1 - DNA fingerprinting

M1 - Mitosi in apici radicali di cipolla

F1b - DNA fingerprinting e bioinformatica

G1 - Immobilizzazione enzimatica e attività della β-Galattosidasi

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

DESTINATARI

DESTINATARI

DESTINATARI

DESTINATARI

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DURATA

DURATA

DURATA

DURATA

Scienze forensi

Microscopia

Scienze forensi e bioinformatica

Caratterizzazione delle proteine

classi II, III, IV, V

classi I, II, III

classi II, III, IV, V

classi III, IV, V

• •

• •

• •

• •

4 ore

4 ore

4 ore

4 ore

Obiettivi didattici > Confrontare le dimensioni dei frammenti di DNA generati dalla digestione enzimatica di diversi campioni, sfruttando le caratteristiche di unicità proprie del genoma degli organismi (fingerprinting).

Prerequisiti > Struttura del DNA, enzimi di restrizione.

Descrizione > La tecnica del fingerprinting, proprio per la sua peculiarità di consentire il confronto fra genomi appartenenti ad individui diversi, trova applicazione in un vasto numero di campi: medico, forense e genetico, solo per citarne alcuni. Questa esperienza, condotta a scopo didattico, utilizza DNA batterico quale fonte di ma-teriale da analizzare. La prova riproduce i passaggi chiave dei primi test di fingerprinting eseguiti nei laboratori di ricerca: digestione con enzimi di restrizione, elettroforesi, visualizzazione e confronto delle bande di DNA. Gli studenti prepareranno inoltre i gel di agarosio necessari per effettuare l’elettroforesi.

N.B L’attività potrà essere svolta anche in inglese secondo la metodologia CLIL. Su richiesta potrà essere fornito ai docenti il materiale per completare l’unità didattica a scuola.

Obiettivi didattici > Osservare nelle cellule di apici radicali di cipolla le diverse fasi della divisione mitotica in atto.

Prerequisiti > Caratteristiche delle cellule eucariotiche, ciclo cellulare e mitosi.

Descrizione > La mitosi è un processo di divisione cellulare per cui la cellula madre si divide in modo tale che ciascuna cellula figlia abbia esattamente lo stesso patrimonio cromosomico della cellula che l’ha generata. Gli apici radicali del bulbo di cipolla sono caratterizzati da una costante crescita e quindi da un’intensa attività di moltiplicazione cellulare e per tale motivo sono i campioni ideali per lo studio della mitosi. Durante il processo di mitosi, il DNA della cellula madre, precedentemente duplicato, è organizzato in strutture chiamate cromosomi, visibili al microscopio ottico previa colorazione con reagenti specifici. Ogni studente potrà preparare ed osservare il proprio campione al microscopio e distinguere le diverse fasi della mitosi.

DNA fingerprinting

Obiettivi didattici > Confrontare le dimensioni dei frammenti di DNA generati dalla digestione enzimatica di diversi campioni, sfruttando le caratteristiche di unicità proprie del genoma degli organismi (fingerprinting).

Prerequisiti > Struttura del DNA e enzimi di restrizione.

Descrizione > La tecnica del fingerprinting, proprio per la sua peculiarità di consentire il confronto fra genomi appartenenti ad individui diversi, trova applicazione in un vasto numero di campi: medico, forense e genetico, solo per citarne alcuni. Questa esperienza, condotta a scopo didattico, utilizza DNA batterico quale fonte di ma-teriale da analizzare. La prova riproduce i passaggi chiave dei primi test di fingerprinting eseguiti nei laboratori di ricerca: digestione con enzimi di restrizione, elettroforesi, visualizzazione e confronto delle bande di DNA.

Esercitazioni di Bioinformatica

Obiettivi didattici > Far conoscere agli studenti le potenzialità della bioinformatica nelle scienze della vita.

Prerequisiti > DNA, acidi nucleici e struttura proteine.

Descrizione > La bioinformatica è il campo della scienza in cui biologia ed informatica si fondono in un’unica disciplina per facilitare nuove scoperte e determinare nuovi paradigmi computazionali sul modello dei sistemi

Immobilizzazione enzimatica

Obiettivi didattici > Utilizzare la β‐galattosidasi (lattasi), immobilizzata su un opportuno supporto, per pro-durre latte privo di lattosio.

Prerequisiti > Proteine, enzimi e attività enzimatica.

Descrizione > La β-galattosidasi (lattasi) è un enzima che catalizza la reazione di idrolisi del lattosio a glucosio e galattosio, zuccheri più dolci e digeribili del lattosio. Nell’età adulta si ha una diminuzione dell’attività della lattasi, con un gradiente di frequenza del deficit nord-sud che varia dal 3% nelle popolazioni nord europee, sino al 100% nelle popolazioni asiatiche e nord americane. Per tale motivo, sul mercato, sono sempre più presenti latte e derivati privi di lattosio. Tali prodotti possono essere ottenuti mediante immobilizzazione enzimatica. Gli studenti dovranno far passare diversi tipi di latte attraverso una colonna contenente biglie di alginato di calcio in cui è stata intrappolata la lattasi e misurare la concentrazione di glucosio che si è formata in seguito all’azione dell’enzima.

viventi. È una materia interdisciplinare poiché oltre all’informatica e alla biologia coinvolge discipline quali la matematica applicata, la statistica, la chimica, la biochimica e nozioni di intelligenza artificiale. Dopo una parte introduttiva sulla bioinformatica gli studenti utilizzeranno dei programmi disponibili online (quali neb cutter) per simulare tagli virtuali con enzimi di restrizione per lo studio e la comparazione di sequenze di DNA.

SCIEN

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

E1 - Valutazione dell’attività fotosintetica in cloroplasti di spinacio

S1 - Sofisticazioni alimentari: il caso dei solfiti nelle bevandee fermentazione alcolica

A01 - Determinazione del contenuto di antiossidanti in alcuni alimenti

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

DESTINATARI

DESTINATARI

DESTINATARI

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DURATA

DURATA

DURATA

Biologia

Biologia

Biologia, Alimentazione

classi IV, V

classi II, III, IV, V

classi IV, V

• • •

• • •

• •

4 ore

4 ore

4 ore

Obiettivi didattici > Estrarre i cloroplasti di spinacio e analizzare una parte del processo fotosintetico utilizzando uno spettrofotometro.

Prerequisiti > Fotosintesi, cloroplasti, pigmenti fotosintetici e spettrofotometria.

Descrizione > Nel 1937 Robert Hill scoprì che un omogenato di foglia è in grado di emettere ossigeno se viene illuminato in presenza di un sale ferrico come l’ossalato. Nel 1954 venne dimostrato come il sistema in grado di svolgere ossigeno fosse localizzato in strutture presenti nei cloroplasti dette tilacoidi. Il sistema tilacoidale è dunque in grado di catalizzare la cosiddetta reazione di Hill, definita come la fotoriduzione di un accettore di elettroni a spese dell’acqua (che libera il prodotto dell’ossidazione, l’ossigeno molecolare). Gli studenti isoleranno i cloroplasti da spinaci e riprodurranno la reazione di Hill in presenza di ferricianuro di potassio. Tale reazione, oltre a chiarire e dimostrare una parte della fotosintesi, è utile per studiare l’impiego di nuovi diserbanti in grado di interferire con il processo fotosintetico.

Il caso dei solfiti nelle bevande

Obiettivi didattici > Misurare la concentrazione dei solfiti presenti in diverse bevande alcoliche utilizzando lo spettrofotometro.

Prerequisiti > Nozioni di base di spettroscopia.

Descrizione > L’anidride solforosa (E220) ed i solfiti (da E221 a E228) trovano impiego nell’industria alimentare come conservanti antimicrobici ed antiossidanti. I solfiti sono utilizzati soprattutto nel processo di vinificazione per impedire la crescita di batteri lattici e acetici che altererebbero il prodotto finale. La legge da alcuni anni obbliga a scrivere “contiene solfiti” su tutti gli alimenti (non solo il vino) che contengono solfiti in concentrazione superiore a 10 mg/l. Gli strumenti di misurazione attualmente utilizzati sono in grado di misurare la presenza di solfiti al di sopra dei 7 mg/l. Il laboratorio in oggetto utilizza lo spettrofotometro e permette quindi letture rapide. Nel test i solfiti sono fatti reagire con un composto cromogenico che produce un prodotto stechiometricamente correlato con la concentrazione di solfiti totali presenti nel campione.

Obiettivi didattici > Determinare l’attività antiossidante di un alimento tramite un metodo spettrofotometrico.

Prerequisiti > Reazioni di ossido-riduzione, struttura atomica, distribuzione degli elettroni nei vari orbitali e nozioni fondamentali di biologia cellulare.

Descrizione > La valutazione dell’attività antiossidante di un alimento pronto al consumo è importante per conoscere l’entità della protezione dietetica dal danno ossidativo causato dalla produzione di radicali liberi. Gli studenti dovranno misurare il potere antiossidante di vari alimenti tramite un metodo analitico che utilizza uno spettrofotometro. Il metodo si basa sull’uso di una sostanza radicalica (ABTS°+) la cui assorbanza, ad una deter-minata lunghezza d’onda, diminuisce in maniera proporzionale alla quantità di sostanza antiossidante aggiunta. La forma monocationica radicalica ABTS°+, colorata, se trattata con un agente antiossidante si converte nel-la forma radicalica dell’ABTS incolore. L’osservazione di un calo del colore che corrisponde ad una diminuzione dell’assorbanza alla lunghezza d’onda specifica per il radicale libero ABTS°+, permette di calcolare il potere an-tiossidante dell’alimento analizzato.

Attività della β-Galattosidasi

Obiettivi didattici > Studiare la regolazione dell’attività enzimatica della β-galattosidasi.

Prerequisiti > Struttura delle proteine, sito attivo negli enzimi, inibitori competitivi e non competitivi, spettro-fotometria e legge di Lambert Beer.

Descrizione > La β-galattosidasi o lattasi è un enzima localizzato principalmente nella parete intestinale ed è responsabile della digestione del lattosio. Il protocollo analizza l’attività enzimatica della β-galattosidasi median-te uno spettrofotometro. Come substrato dell’enzima è utilizzato l’ONPG (2-Nitrophenil-β-D-Galactopyranoside), un analogo del lattosio. Tale composto è incolore, ma in presenza dell’enzima è idrolizzato a ortonitrofenile (ONP) (un composto dal colore giallo) e galattosio. La velocità della reazione di idrolisi può essere calcolata allo spettro-fotometro misurando l’intensità della colorazione gialla in presenza e assenza di inibitori che possono impedire al substrato di entrare nel sito attivo (competitivi) o intralciare la reazione di catalisi dell’enzima (non competitivi).

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

Fermentazione alcolica

Obiettivi didattici > Verificare il processo di fermentazione alcolica, da parte di Saccharomices cerevisiae im-mobilizzato, utilizzando diversi substrati.

Prerequisiti > Fermentazione e pH.

Descrizione > La fermentazione è un processo utilizzato da microrganismi anaerobi obbligati o facoltativi e può portare alla produzione di diversi prodotti terminali quali etanolo, acido lattico, acido acetico, acido butirrico, ecc. I lieviti, così come qualsiasi altro microrganismo o enzima utilizzato nelle trasformazioni industriali, posso-no essere fissati a un supporto. Tali biocatalizzatori forniscono molti vantaggi quali un aumento di stabilità, la possibilità di riciclo o di uso in continuo dei microrganismi/enzimi e una facile separazione dalla miscela di rea-zione. In questa esperienza l’attività del lievito Saccharomices cerevisiae, immobilizzato in alginato di calcio, sarà valutata rilevando, con un indicatore universale di pH, l’acidificazione della soluzione iniziale dovuta all’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione. La reazione sarà effettuata utilizzando diversi substrati quali: fruttosio, glucosio, saccarosio e lattosio.

CM1 - Energia rinnovabile da sistemi biologici: celle a combustibilemicrobico e cella di Grätzel

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Chimica, biologia e fisica classi II, III, IV, V• • 4 ore

Celle a combustibile microbico

Obiettivi didattici > Costruire una cella elettrolitica che utilizzi come combustibile dei microrganismi.

Prerequisiti > Funzionamento della pila di Daniell e ossidoriduzioni.

Descrizione > Le celle a combustibile microbico, Microbial Fuel Cell (MCF), sono sistemi elettrochimici in grado di produrre corrente elettrica grazie al metabolismo di microrganismi quali batteri, alghe o lieviti. Tali microrganismi possono scomporre la materia organica (zucchero grezzo, ma anche frutta marcia o rifiuti organici) producendo ac-qua pulita e corrente elettrica. In ambiente privo di ossigeno, si è visto che è possibile far passare gli elettroni che gli organismi viventi normalmente generano durante il metabolismo ad un elettrodo e da questo ad un circuito elettrico, generando così una corrente. Gli studenti costruiranno una MCF che metteranno in serie per riuscire ad accendere una lampadina.

Cella di Grätzel

Obiettivi didattici > Costruire un particolare tipo di cella solare e capirne il funzionamento.

Prerequisiti > Fotosintesi e ossidoriduzioni.

Descrizione > Le celle di Grätzel sono delle particolari celle fotoelettrochimiche, costituite da due vetrini conduttori che fungono da elettrodi, separati da uno strato di biossido di titanio (TiO2), dal materiale attivo e dalla soluzione elettrolitica. Gli studenti dovranno assemblare una cella di Grätzel e misurare il voltaggio da essa generato sotto

illuminazione. Nel dispositivo che verrà realizzato le antocianine estratte dai frutti rossi, assorbono l’energia dalla ra-diazione luminosa e danno inizio ad una serie di processi, in cui sono coinvolte le altre componenti della cella solare, durante i quali l’energia luminosa viene convertita in energia elettrica. Tale energia si manifesta come un flusso di elettroni (corrente elettrica) che si muove lungo un circuito esterno ed è segnalata da una differenza di potenziale tra i due elettrodi.

C01 - Cosmetica

CU1 - Cucina molecolare e cosmetica

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

DESTINATARI

DESTINATARI

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DURATA

DURATA

Chimica

Chimica

classi I, II, III, IV, V

classi I, II, III, IV

4 ore

4 ore

Obiettivi didattici > Studiare le caratteristiche generali delle soluzioni, delle emulsioni, il ruolo dei tensioattivi nelle preparazioni ad uso cosmetico, i concetti di sistema monofasico e bifasico.

Prerequisiti > Caratteristiche generali delle soluzioni e delle emulsioni.

Descrizione > La scienza cosmetica si occupa dei costituenti chimici che compongono i cosmetici, delle loro pro-prietà chimico-fisiche, della sicurezza e della corretta etichettatura del prodotto stesso. Il laboratorio, in particolare, prevede la preparazione di alcune forme cosmetiche: si partirà dalle forme più semplici, come uno shampoo (un ten-siolita liquido nel quale le componenti che costituiscono la soluzione sono entrambe acquose) per passare a forme cosmetiche più complesse come i geli o le emulsioni.

Cosmetica

Obiettivi didattici > Studiare le caratteristiche generali delle soluzioni, delle emulsioni, il ruolo dei tensioattivi nelle preparazioni ad uso cosmetico, i concetti di sistema monofasico e bifasico.

Prerequisiti > Caratteristiche generali delle soluzioni e delle emulsioni.

Descrizione > La scienza cosmetica si occupa dei costituenti chimici che compongono i cosmetici, delle loro pro-prietà chimico-fisiche, della sicurezza e della corretta etichettatura del prodotto stesso. Il laboratorio, in particolare, prevede la preparazione di alcune forme cosmetiche: si partirà dalle forme più semplici, come uno shampoo (un ten-siolita liquido nel quale le componenti che costituiscono la soluzione sono entrambe acquose) per passare a forme cosmetiche più complesse come i geli o le emulsioni.

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

Cucina molecolare

Obiettivi didattici > Osservare alcuni fenomeni chimici che avvengono durante la preparazione dei cibi, spie-garli scientificamente e sfruttare queste conoscenze per creare divertenti preparazioni culinarie utilizzando stru-mentazione e materiali di laboratorio.

Prerequisiti > Caratteristiche delle soluzioni e proprietà delle macromolecole biologiche.

Descrizione > “Che cos’è la Gastronomia, se non l’arte dei processi fisici e chimici che avvengono durante la preparazione e la degustazione dei cibi?”. Così descrive la cucina Hervé This, fisico e gastronomo, che insieme a Pierre Gilles de Gennes (Premio Nobel per la Fisica nel 1991) e ad altri scienziati promosse lo sviluppo della Gastronomia Molecolare, disciplina che si prefigge di spiegare il perché delle reazioni che avvengono tra pentole e fornelli, cosa avviene a livello molecolare, quali sono le trasformazioni di proteine, grassi carboidrati contenuti negli alimenti. Gli studenti potranno eseguire alcune delle preparazioni inserite nel menù molecolare. Alcuni esempi: con l’alcol etilico a 95°C si potrà ottenere una cagliata d’uovo e si potranno preparare delle gelatine alla menta, usando l’agar come gelificante.

CR1 – Cromatografia a interazione idrofobica e Cromatografiaa scambio ionico di amminoacidi

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Chimica classi IV, V• • 4 ore

Cromatografia a interazione idrofobica

Obiettivi didattici > Purificare la proteina GFP sfruttando la diversa idrofobicità di superficie delle molecole pre-senti nella miscela.

Prerequisiti > Amminoacidi, struttura proteine, comportamento delle sostanze idrofobe e idrofile e interazioni intermolecolari.

Descrizione > L’esperienza prevede la purificazione su colonna, mediante cromatografia ad interazione idrofobica, della proteina GFP prodotta da cellule di Escherichia Coli trasformate. Dopo la separazione, le diverse frazioni eluite sono osservate con una lampada UV. La fluorescenza presente in ogni provetta dipenderà dalla diversa concentra-zione della proteina GFP.

Cromatografia a scambio ionico di amminoacidi

Obiettivi didattici > Separare tramite cromatografia a scambio ionico alcuni amminoacidi da una miscela com-plessa.

Prerequisiti > Struttura degli amminoacidi, concetti generali di cromatografia e pH.

Descrizione > La cromatografia è un metodo che permette la separazione dei componenti di una miscela in base alle loro caratteristiche chimico-fisiche. Essa si basa sulla differente migrazione di una soluzione (fase mobile) che contiene le molecole da separare attraverso un mezzo (fase stazionaria) generalmente impaccato in una colonna.

Ogni soluto passa nella fase mobile tanto più rapidamente quanto meno fortemente interagisce con la fase stazio-naria. L’esperimento permetterà di separare, utilizzando la cromatografia a scambio ionico, una miscela di ammino-acidi quali istidina, prolina e uno zucchero. Gli eluati, frazionati in diverse provette, reagiranno con la ninidrina: una sostanza che si combina con gli amminoacidi dando un colore porpora nel caso dell’Istidina o giallo nel caso della prolina.

FIS1 – Old Quantum PhysicsAMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Fisica quantistica classe V• • • 4 ore

Cromatografia a interazione idrofobica

Obiettivi didattici > Indagare sperimentalmente e riflettere criticamente su alcuni concetti di base della ‘Old Quantum Theory’, quali la discretizzazione dei processi energetici e il dualismo onda-corpuscolo, tramite esperimenti chiave nella prima fase di evoluzione della teoria.

Prerequisiti > Nozioni base su fenomeni ondulatori ed elettromagnetismo.

Descrizione > La teoria quantistica costituisce ad oggi il fondamento su cui si appoggiano gran parte degli svilup-pi di ricerca in fisica moderna e in ambito tecnologico, dalle particelle elementari ai materiali superconduttori, dai ‘Quantum Computer’ alla crittografia quantistica. Oltre alle enormi potenzialità descrittive e predittive, fin dalle sue prime origini questa teoria porta con sé un vero e proprio ribaltamento di alcune categorie concettuali date fino ad allora per assodate. Il laboratorio prevede un percorso attraverso alcuni degli esperimenti storici che segnano il passaggio dalla fisica classica al ‘mondo dei quanti’. Lo scopo è quello di mettere in luce la natura e la portata di questi fondamentali cambiamenti che la teoria quantistica impone al nostro modo di indagare e pensare la realtà fisica, quali la discretiz-zazione dei processi e dei livelli energetici, e il dualismo onda-corpuscolo.L’attività vuole fornire agli studenti competenze di tipo sia sperimentale che interpretativo nell’ambito della feno-menologia indagata.

Corsi di formazione consigliati > pag. 81

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

A2 – Trasformazione batterica, purificazione GFP e DNA FingerprintingAMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Biologia molecolare, biochimica,scienze forensi

classi III, IV, V• • 8 ore

Trasformazione batterica

Obiettivi didattici > Inserire in una cellula batterica di Escherichia coli una molecola di DNA circolare (plasmide) recante geni che verranno espressi dal batterio.

Prerequisiti > Cellula batterica, plasmidi, enzimi di restrizione, operone, struttura e duplicazione del DNA e sintesi proteica.

Descrizione > La trasformazione batterica è una tecnica di biologia molecolare, messa a punto per facilitare l’intro-duzione di plasmidi nei batteri al fine di ottenere l’espressione di proteine di interesse. La trasformazione si ottiene modificando alcune proprietà chimico-fisiche delle pareti e delle membrane cellulari. Il plasmide utilizzato per la trasformazione (pGLO) contiene il gene che codifica per la Green Fluorescent Protein (GFP), isolato dalla medusa tropicale Aequorea Victoria. I batteri sottoposti a trasformazione vengono fatti crescere su terreni selettivi con conse-guente formazione di colonie che, se esposte a radiazioni UV, emettono una fluorescenza verde, prova dell’avvenuta espressione fenotipica della GFP.

Purificazione della Green Fluorescent Protein (GFP)

Obiettivi didattici > Purificare la Green Fluorescent Protein (GFP) precedentemente estratta da cellule batteriche trasformate con il plasmide pGLO.

Prerequisiti > Amminoacidi, struttura proteine, comportamento delle sostanze idrofobe e idrofile e interazioni intermolecolari.

Descrizione > L’esperienza prevede la purificazione, mediante cromatografia ad interazione idrofobica, della pro-teina GFP prodotta da cellule di Escherichia Coli trasformate. Il risultato dell’esperimento viene verificato mediante l’osservazione alla lampada UV della soluzione eluita dalla colonna cromatografica. Le varie frazioni raccolte durante l’eluizione avranno una diversa fluorescenza dovuta ad una diversa concentrazione della proteina GFP.

DNA fingerprinting

Obiettivi didattici > Confrontare le dimensioni dei frammenti di DNA generati dalla digestione enzimatica di diversi campioni, sfruttando le caratteristiche di unicità proprie del genoma degli organismi (fingerprinting).

Prerequisiti > Struttura del DNA e enzimi di restrizione.

Descrizione > La tecnica del fingerprinting, proprio per la sua peculiarità di consentire il confronto fra genomi appartenenti ad individui diversi, trova applicazione in un vasto numero di campi: medico, forense e genetico, solo per citarne alcuni. Questa esperienza, condotta a scopo didattico, utilizza DNA batterico quale fonte di materiale da analizzare. La prova riproduce i passaggi chiave dei primi test di fingerprinting eseguiti nei laboratori di ricerca: digestione con enzimi di restrizione, elettroforesi, visualizzazione e confronto delle bande di DNA.

I2b - Identificazione della specie carnea e bioinformatica

O2b - Screening di prodotti OGM e bioinformatica

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

DESTINATARI

DESTINATARI

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DURATA

DURATA

Biologia molecolare e bioinformatica

Biologia molecolare e bioinformatica

classi IV, V

classi IV, V

• • •

• • •

8 ore

8 ore

Identificazione della specie carnea

Obiettivi didattici > Identificare la specie animale utilizzata nella produzione di alimenti carnei, evidenziando la presenza di sequenze nucleotidiche specie-specifiche.

Prerequisiti > Cellula eucariota, struttura del DNA, significato di polimorfismo, enzimi di restrizione e funzione della DNA polimerasi.

Descrizione > Nella sua universalità, il DNA presenta differenze che consentono di associare specifiche sequenze nucleotidiche ad una singola specie. Per rilevare questi polimorfismi occorre analizzare geni rintracciabili in tutti gli eucarioti. Un esempio utilizzato è il gene mitocondriale del citocromo b (cyt b). L’esperimento prevede dapprima l’estrazione e la purificazione del DNA dei campioni di carne in esame; quindi, tramite la reazione a catena della polimerasi (PCR), l’amplificazione di un frammento del gene cyt b, il taglio dell’amplificato con enzimi di restrizione specifici e, infine, l’elettroforesi. Le bande di DNA, individuabili nel gel elettroforetico, sono messe a confronto con profili di bande note per permettere l’identificazione del campione alimentare di carne incognito.

Esercitazioni di Bioinformatica

Obiettivi didattici > Far conoscere agli studenti le potenzialità della bioinformatica nelle scienze della vita.

Prerequisiti > DNA, acidi nucleici e struttura proteine.

Descrizione > La bioinformatica è il campo della scienza in cui biologia ed informatica si fondono in un’unica di-sciplina per facilitare nuove scoperte e determinare nuovi paradigmi computazionali sul modello dei sistemi viventi. È una materia interdisciplinare poiché oltre all’informatica e alla biologia coinvolge discipline quali la matematica applicata, la statistica, la chimica, la biochimica e nozioni di intelligenza artificiale. Dopo una parte introduttiva sulla bioinformatica gli studenti potranno consultare banche dati genetiche per acquisire conoscenze sulla sequenza del gene Cyt b, effettuare una digestione virtuale e una volta ottenuti i frammenti determinarne la lunghezza.

Screening di prodotti OGM

Obiettivi didattici > Verificare la presenza, in alimenti di origine vegetale, di elementi di controllo, associati a modificazioni genetiche, come il promotore P35S.

Prerequisiti > Cellula eucariota, struttura del DNA e DNA polimerasi.

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

Descrizione > L’esperimento, condotto su farine vegetali, prevede l’individuazione di un frammento del promotore P35S, una sequenza nucleotidica che nei casi di manipolazione del DNA è necessario abbinare al gene che viene trasferito nella cellula ospite. Il protocollo si articola in tre fasi: estrazione e purificazione del DNA dei campioni in esame, amplificazione della sequenza nucleotidica indagata attraverso la reazione a catena della polimerasi (PCR) e analisi dei frammenti amplificati tramite gel elettroforesi. L’amplificazione di un frammento di 195 bp è indice di presenza del P35S e quindi di una farina OGM.

Esercitazioni di Bioinformatica

Obiettivi didattici > Far conoscere agli studenti le potenzialità della bioinformatica nelle scienze della vita.

Prerequisiti > DNA, acidi nucleici e struttura delle proteine.

Descrizione > La bioinformatica è il campo della scienza in cui biologia ed informatica si fondono in un’unica di-sciplina per facilitare nuove scoperte e determinare nuovi paradigmi computazionali sul modello dei sistemi viventi. È una materia interdisciplinare poiché oltre all’informatica e alla biologia coinvolge discipline quali la matematica applicata, la statistica, la chimica, la biochimica e nozioni di intelligenza artificiale. Dopo una parte introduttiva sulla bioinformatica gli studenti potranno svolgere una digestione virtuale del frammento di 195 bp del promotore 35S del virus del mosaico del cavolfiore amplificato in laboratorio.

P2b - Polimorfismi genetici mediante Alu PCR e bioinformaticaAMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Biologia molecolare e bioinformatica classi IV, V• • • 8 ore

Polimorfismi genetici mediante Alu PCR

Obiettivi didattici > Conoscere e sperimentare le principali tecniche di biologia molecolare quali: estrazione, am-plificazione, separazione e confronto di sequenze di DNA.

Prerequisiti > Struttura del DNA e funzione della DNA polimerasi, significato di polimorfismo.

Descrizione > L’esperimento intende individuare la presenza sul Locus PV92 del cromosoma 16 dell’elemento tra-sponibile Alu, ovvero di una particolare sequenza di DNA che si “riproduce” copiando se stessa e si inserisce in nuove ubicazioni cromosomiche. Dopo aver isolato il proprio DNA dalla mucosa boccale, gli studenti visualizzeranno su gel d’agarosio una parte della sequenza Alu amplificata tramite la reazione a catena della polimerasi (PCR). Ogni studente potrà vedere se per tale sequenza è omozigote +/+ o -/- (la sequenza è presente o assente su entrambi i cromosomi) o eterozigote +/- (la sequenza è presente solo su un cromosoma della coppia). Sarà inoltre possibile evidenziare la frequenza genotipica di Alu PV92 all’interno della classe.

Esercitazioni di Bioinformatica

Obiettivi didattici > Far conoscere agli studenti le potenzialità della bioinformatica nelle scienze della vita.

Prerequisiti > DNA, acidi nucleici e struttura delle proteine.

Descrizione > La bioinformatica è il campo della scienza in cui biologia ed informatica si fondono in un’unica di-

sciplina per facilitare nuove scoperte e determinare nuovi paradigmi computazionali sul modello dei sistemi viventi. È una materia interdisciplinare poiché oltre all’informatica e alla biologia coinvolge discipline quali la matematica applicata, la statistica, la chimica, la biochimica e nozioni di intelligenza artificiale. Dopo una parte introduttiva sulla bioinformatica gli studenti potranno cercare in una banca dati il frammento amplificato del cromosoma 16 e ipotiz-zare la lunghezza dei frammenti che si otterranno con la reazione a catena della polimerasi (PCR).

Corsi di formazione consigliati > pag. 102

CD2 - Analisi del polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) del gene cdk3

NS2 - Genetica del gusto e percezione

AMBITO DISCIPLINARE

AMBITO DISCIPLINARE

DESTINATARI

DESTINATARI

DIFFICOLTÀ

DIFFICOLTÀ

DURATA

DURATA

Biologia molecolare

Biologia molecolare, neuroscienze

classi IV, V

classi IV, V

• • •

• • •

8 ore

8 ore

Obiettivi didattici > Conoscere e sperimentare le principali tecniche di biologia molecolare quali: estrazione, am-plificazione, digestione, separazione e confronto di sequenze di DNA.

Prerequisiti > Struttura del DNA, funzione della DNA polimerasi, enzimi di restrizione e significato di polimorfismo.

Descrizione > L’esperimento intende individuare la presenza/assenza nel gene cdk3 di un polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) caratterizzato dalla mutazione di una singola base azotata all’interno della sequenza in esame.Dopo aver isolato il proprio DNA dalla mucosa boccale, ogni studente amplificherà, tramite la reazione a catena della polimerasi (PCR), una specifica sequenza che verrà quindi sottoposta all’azione dell’enzima di restrizione HpaII in grado di riconoscere e tagliare una specifica sequenza di basi. In seguito i frammenti saranno evidenziati attraverso l’elettroforesi su gel. Dall’analisi dei gel sarà possibile osservare la combinazione negli alleli del gene cdk3 relativa alla presenza o meno del polimorfismo e ricavare la frequenza allelica all’interno della classe.

Corsi di formazione consigliati > pag. 102

Obiettivi didattici > Conoscere e sperimentare le principali tecniche di biologia molecolare quali: estrazione, am-plificazione, digestione, separazione confronto di sequenze di DNA. Partecipare alla realizzazione di un progetto di ricerca sperimentale.

Prerequisiti > Cellula eucariotica, struttura del DNA, definizione di polimorfismo, enzimi di restrizione e funzione della DNA polimerasi.

Descrizione > Gli individui possono essere definiti come “supertaster”, “medium taster” e “nontaster” a seconda del-

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Scuole secondarie di secondo gradoScuole secondarie di secondo grado

la loro percezione dell’amaro. Questa differente sensibilità è associata a polimorfismi del gene del recettore TAS2R38, e potrebbe essere associata al polimorfismo del gene della gustina, un enzima salivare implicato nello sviluppo delle papille gustative. L’esperimento intende valutare l’associazione tra polimorfismo genetico e la percezione fisiologica del sapore amaro. L’analisi dei polimorfismi genetici prevede: anzitutto l’estrazione e la purificazione del DNA dei campioni in esame; quindi, tramite la reazione a catena della polimerasi (PCR), l’amplificazione di sequenze del gene del recettore TAS2R38 e del gene della gustina; infine, la digestione dei frammenti con enzimi di restrizione specifici e elettroforesi del DNA tagliato.

G2 - Purificazione della ß-galattosidasi, SDS page della ß-galattosidasi, immobilizzazione enzimatica e attività della β-Galattosidasi

AMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Caratterizzazione delle proteine classi III, IV, V• • • 8 ore

Purificazione della ß-galattosidasi

Obiettivi didattici > Purificare la proteina ß-galattosidasi precedentemente estratta da colture batteriche di Escherichia Coli.

Prerequisiti > Cellula procariotica, vettori di espressione, sintesi proteica e struttura proteine.

Descrizione > L’esperienza di laboratorio prevede la purificazione della proteina ß-galattosidasi prodotta da cel-lule di Escherichia Coli modificate. A tale scopo l’estratto batterico totale verrà purificato mediante cromatografia di affinità. Questa tecnica permette di separare la proteina grazie alle interazioni specifiche fra la matrice della colonna cromatografia e la sequenza di poli-istidina (His-tag) legata alla proteina ß-galattosidasi in fase di costruzione del vettore di espressione utilizzato per sovraesprimere la proteina nei batteri. La purificazione permette di ottenere vari campioni proteici da caratterizzare mediante elettroforesi in gel di acrilammide.

SDS page della ß-galattosidasi

Obiettivi didattici > Conoscere e sperimentare le principali tecniche di biochimica utilizzate nella identificazione e caratterizzazione delle proteine quali l’elettroforesi su gel di poliacrilammide.

Prerequisiti > Cellula procariotica, enzimi di restrizione, vettori di espressione, sintesi proteica e struttura delle proteine.

Descrizione > L’SDS-PAGE (elettroforesi su gel di poliacrilammide in presenza di dodecil solfato di sodio) è il tipo di elettroforesi più utilizzato in biochimica, in quanto permette di stabilire con buona accuratezza sia il grado di purezza della proteina purificata, sia il suo peso molecolare. I campioni della proteina ß-galattosidasi, precedentemente purificati mediante cromatografia di affinità e contenenti differenti concentrazioni di proteina, sono caricati su gel di poliacrilammide. Dopo colorazione del gel è possibile evidenziare le diverse concentrazioni di proteina ottenute durante la purificazione e confrontarle con un marcatore di peso molecolare costituito da proteine di peso molecolare noto.

Immobilizzazione enzimatica

Obiettivi didattici > Utilizzare la β‐galattosidasi (lattasi), immobilizzata su un opportuno supporto, per produrre latte privo di lattosio.

Prerequisiti > Proteine, enzimi e attività enzimatica.

Descrizione > La β-galattosidasi (lattasi) è un enzima che catalizza la reazione di idrolisi del lattosio a glucosio e galattosio, zuccheri più dolci e digeribili del lattosio. Nell’età adulta si ha una diminuzione dell’attività della lattasi, con un gradiente di frequenza del deficit nord-sud che varia dal 3% nelle popolazioni nord europee, sino al 100% nelle popolazioni asiatiche e nord americane. Per tale motivo, sul mercato, sono sempre più presenti latte e derivati privi di lattosio. Tali prodotti possono essere ottenuti mediante immobilizzazione enzimatica. Gli studenti dovranno far passare diversi tipi di latte attraverso una colonna contenente biglie di alginato di calcio in cui è stata intrappolata la lattasi e misurare la concentrazione di glucosio che si è formata in seguito all’azione dell’enzima.

Attività della β-Galattosidasi

Obiettivi didattici > Studiare la regolazione dell’attività enzimatica della β-galattosidasi.

Prerequisiti > Struttura delle proteine, sito attivo negli enzimi, inibitori competitivi e non competitivi, spettrofo-tometria e legge di Lambert Beer.

Descrizione > La β-galattosidasi o lattasi è un enzima localizzato principalmente nella parete intestinale ed è re-sponsabile della digestione del lattosio. Il protocollo analizza l’attività enzimatica della β-galattosidasi mediante uno spettrofotometro. Come substrato dell’enzima è utilizzato l’ONPG (2-Nitrophenil-β-D-Galactopyranoside), un analogo del lattosio. Tale composto è incolore, ma in presenza dell’enzima è idrolizzato a ortonitrofenile (ONP) (un composto dal colore giallo) e galattosio. La velocità della reazione di idrolisi può essere calcolata allo spettrofotome-tro misurando l’intensità della colorazione gialla in presenza e assenza di inibitori che possono impedire al substrato di entrare nel sito attivo (competitivi) o intralciare la reazione di catalisi dell’enzima (non competitivi).

C3 - Clonaggio del gene EGFP – Purificazione GFP – DNA FingerprintingAMBITO DISCIPLINARE DESTINATARIDIFFICOLTÀ DURATA

Biologia molecolare, biochimica,scienze forensi classi IV, V• • • 12 ore

Clonaggio del gene EGFP

Obiettivi didattici > Clonare un gene in un plasmide per ottenere un vettore di clonaggio con cui trasformare un ceppo di Escherichia Coli che consenta l’espressione nel batterio di una proteina verde fluorescente.

Prerequisiti > Struttura del DNA, plasmidi, funzione della DNA polimerasi e enzimi di restrizione.

Descrizione > L’attività prevede l’isolamento del gene egfp (enhanced green fluorescent protein) dal plasmide pEGFP mediante la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR) e il clonaggio nel vettore pBluescript SK+,

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Scuole secondarie di secondo grado

in grado di esprimersi in un ceppo batterico di Escherichia Coli, reso competente alla trasformazione. Sia il gene egfp che il vettore pBluescript SK+ vengono tagliati con opportuni enzimi di restrizione, purificati e uniti tra loro dall’en-zima ligasi. Il nuovo costrutto prodotto viene quindi utilizzato per trasformare un ceppo batterico di Escherichia Coli.

Purificazione della Green Fluorescent Protein (GFP)

Obiettivi didattici > Purificare la Green Fluorescent Protein (GFP) precedentemente estratta da cellule batteriche trasformate con il plasmide pGLO.

Prerequisiti > Amminoacidi, struttura proteine, comportamento delle sostanze idrofobe e idrofile e interazioni intermolecolari.

Descrizione > L’esperienza prevede la purificazione della proteina GFP prodotta all’interno di Escherichia Coli dal resto delle proteine del batterio. A tale scopo l’estratto batterico totale verrà purificato mediante cromatografia ad interazione idrofobica. Il risultato dell’esperimento viene verificato mediante l’osservazione alla lampada UV della soluzione eluita dalla colonna. Le varie frazioni raccolte durante l’eluizione avranno una diversa fluorescenza dovuta ad una diversa concentrazione della proteina GFP.

DNA fingerprinting

Obiettivi didattici > Confrontare le dimensioni dei frammenti di DNA generati dalla digestione enzimatica di plasmidi diversi, sfruttando le caratteristiche di unicità proprie del genoma degli organismi (fingerprinting).

Prerequisiti > Struttura del DNA, plasmidi e enzimi di restrizione.

Descrizione > La tecnica del fingerprinting, proprio per la sua peculiarità di consentire il confronto fra genomi ap-partenenti ad individui diversi, trova applicazione in un vasto numero di campi: medico, forense e genetico, solo per citarne alcuni. Questa esperienza, condotta a scopo didattico, utilizza DNA batterico quale fonte di materiale da ana-lizzare. La prova riproduce i passaggi chiave dei primi test di fingerprinting eseguiti nei laboratori di ricerca: digestio-ne con enzimi di restrizione, elettroforesi e visualizzazione delle bande di DNA. L’osservazione delle bande prodotte dalla migrazione dei frammenti di DNA durante la corsa elettroforetica, permette di confrontare e discriminare i diversi profili genetici e comprendere le varie applicazioni della tecnica in ambito forense, medico ed evoluzionistico.

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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADOUNIVERSITÀ

www.giardinodelleimprese.it

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GIARDINO DELLE IMPRESE

SPAZI E STRUMENTAZIONI

A Opificio Golinelli: due aule a piano terra, sette uffici per il lavoro di gruppo e una terrazza dedicata a lezioni e incontri capace di accogliere fino a 40 studenti.

Alle Serre dei Giardini Margherita (l’hub metropolitano della città di Bologna): un openspace versatile di oltre 100m2 e un’area relax, il tutto immerso nel verde del parco dei Giardini Margherita.

Gli spazi a disposizione di Giardino delle imprese sono allestiti con le dotazioni tecnologiche funzionali alle diverse attività: videoproiettori, computer portatili, schermi LCD.

Giardino delle imprese è l’area progettuale della Fondazione Golinelli che si propone di avvicinare i giovani alla cultura imprenditoriale, stimolandone la creatività e offrendo occasioni concrete e strutturate per sfidare se stessi, sbagliare, mettersi alla prova e realizzare le proprie idee.

Creatività, intraprendenza, pensiero critico, responsabilità, lavoro di gruppo e molte altre competenze trasversali sono oggi indispensabili per affrontare la complessità e l’imprevedibilità del futuro in un mondo globale e mul-ticulturale come quello in cui viviamo.

Giardino delle imprese propone percorsi educativi informali che affiancano la tradizionale offerta di formazione e competenze che fa capo al sistema scolastico e universitario italiano.

Due sono i percorsi studiati e messi a punto con la collaborazione di esperti:

• Scuola informale di cultura imprenditoriale: per studenti del III e IV anno delle scuole secondarie di II grado• ICARO, palestra d’imprenditorialità: per studenti universitari

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26/06 – 07/07 Due settimane con frequenza giornaliera, dal lunedì al venerdì, 7 ore al giorno per 70 ore com-plessive di lezioni, attività pratiche e project work

04/09 – 08/09 Una settimane con frequenza giornaliera, dal lunedi al venerdi, 7 ore al giorno per 35 ore di attività per fornire ulteriori strumenti necessari a contestualizzare le idee scelte.

Studenti scuole secondarie di secondo grado64

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Studenti scuole secondarie di secondo grado

SCUOLA INFORMALE DI CULTURA IMPRENDITORIALE per studenti del III e IV anno delle scuole secondarie di secondo grado

Dopo aver coinvolto oltre 180 studenti, 30 scuole e 20 città nelle prime tre edizioni, la Scuola informale di cultura imprenditoriale si prepara alla sua IV edizione. Grazie alla presenza di esponenti accademici, esperti internazionali e imprenditori di successo, i partecipanti si alterneranno tra lezioni, lavoro di gruppo, attività pratiche e testimonianze di grande valore, per sperimentare le proprie idee imprenditoriali.

Tra i partner si ricordano: Comune di Bologna, Unindustria Bologna, H-Farm, CAST Centro Arte Scienza e Tecnologia, Cineca, Marconi Institute for Creativity, Aster, Istituto Italiano Imprenditorialità, Università di Bologna e Gruppo Emiliano Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro. Patrocini ottenuti: Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, EXPO e Bologna City of Food.

IV edizione - 2017La Scuola informale di cultura imprenditoriale si articola in quattro fasi principali:

• un campo estivo organizzato in due settimane intensive a giugno-luglio e una settimana a inizio settembre;

• un periodo di sviluppo del progetto nei mesi autunnali successivi per candidarsi a ricevere il finanziamento;

• il finanziamento dei progetti più meritevoli;

• un successivo percorso di accelerazione per la realizzazione del prototipo delle idee finanziate.

Durante le varie fasi, oltre ad assistere a lezioni di esperti e svolgere varie attività e insegnamenti, i partecipanti avranno il compito di lavorare in gruppo a un progetto imprenditoriale (project work).

Il project work verterà su due filoni tematici: da un lato l’ambito dell’alimentazione e della nutrizione, dall’altro il tema della sostenibilità ambientale e dell’ecologia già proposto nella III edizione.

L’intero percorso sarà caratterizzato da un forte orientamento pratico e di ricerca, ma non mancheranno nozioni teori-che, tecniche e scientifiche per fornire agli studenti quella “cassetta degli attrezzi” fondamentale per poter intrapren-dere un percorso di creazione d’impresa. Tutti gli studenti lavoreranno in gruppo al project work per l’intera durata del percorso. Sarà dato ampio spazio all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche.

Ogni edizione della Scuola informale di cultura imprenditoriale verte su un tema differente, definito in base alle nuove tecnologie disponibili e agli scenari di consumo contemporanei. Le tre precedenti edizioni hanno visto gli studenti lavo-rare a sistemi innovativi per migliorare la qualità del sonno nelle città (2014), trovare nuove soluzioni per valorizzare e internazionalizzare la filiera frutticola dell’Emilia-Romagna (2015), sviluppare nuove idee per la creazione di servizi per il benessere dei cittadini, la sicurezza ambientale e l’ecosostenibilità (2016).

1. CAMPO ESTIVO: GIUGNO 2017 > SETTEMBRE 2017Docenti universitari, esperti di livello internazionale e imprenditori di successo forniranno numerosi insegnamenti, testimonianze e attività pratiche al fine di fornire le basi culturali, teoriche e metodologiche per lo sviluppo di un’idea originale di impresa. Gli argomenti principali riguarderanno tematiche di cultura imprenditoriale, innovazione tec-nologica e project work di gruppo coordinati da tutor e mentor di riferimento.

Il campo estivo durerà 3 settimane, organizzato nel seguente modo:

Durante il campo estivo è prevista anche una intera giornata in visita a H-Farm, la più importante realtà in Italia per l’incubazione di imprese innovative con sede in provincia di Treviso.

2. SVILUPPO DEL PROGETTO: SETTEMBRE 2017 > NOVEMBRE 2017 Gli studenti parteciperanno a un percorso esclusivo per meglio sviluppare la loro idea progettuale, definendone il valore aggiunto all’interno del mercato di riferimento, gli aspetti tecnici e tecnologici, il modello di business, ecc.

Questa fase sarà caratterizzata da incontri a cadenza settimanale, in orario pomeridiano, da svolgersi in presenza o a distanza, durante i quali i membri dei gruppi potranno lavorare, continuando a confrontarsi con i tutor e i mentor del Giardino delle imprese.

Al termine di tale fase i gruppi presenteranno le loro idee progettuali candidandole così al finanziamento per passare alla realizzazione concreta del prototipo.

3. CONCORSO DI IDEE E FINANZIAMENTO: DICEMBRE 2017 Una giuria composta da membri esterni afferenti alla Fondazione Golinelli e ai partner del Giardino delle imprese sceglierà fino a un massimo di 3 progetti vincitori che riceveranno un finanziamento da 8.000 € a 15.000 € a seconda delle potenzialità di sviluppo.

I progetti selezionati verranno poi inseriti nell’acceleratore del Giardino delle imprese.

Tutti i progetti candidati verranno presentati nell’ambito della Maratona a Opificio Golinelli.

4. PERCORSO DI ACCELERAZIONE: GENNAIO 2018 > DICEMBRE 2018Le idee di impresa più meritevoli, oltre a ricevere il finanziamento per la realizzazione del prototipo e la copertura spese di creazione d’impresa, verranno inserite in un percorso di accelerazione caratterizzato da varie attività di trai-ning, tutorship e mentorship.

Questo percorso si svolgerà in collaborazione con le rispettive scuole di appartenenza, aziende del territorio e i part-ner del Giardino delle imprese.

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SCUOLA INFORMALE DI CULTURA IMPRENDITORIALE QUANDODal 26 giugno a dicembre 2017. Per i vincitori il percorso prosegue fino a dicembre 2018.PER CHIStudenti iscritti al III e IV anno di qualsiasi tipologia di Scuola secondaria di II grado dell’Emilia-Romagna e di tutto il territorio nazionale VADEMECUMIl percorso prevede 70 posti disponibili e non è accessibile agli studenti che hanno già preso parte a una prece-dente edizione.Modalità di candidatura e relative scadenze saranno disponibili da novembre 2016 su www.giardinodel-leimprese.it. Da febbraio 2017 sarà aperta la possibilità di presentare la propria candidatura.È possibile candidarsi al Giardino delle imprese in 2 modi: tramite la candidatura autonoma da parte dello stu-dente o attraverso la segnalazione e candidatura di uno o più studenti da parte di un insegnante.I candidati ideali sono ragazze e ragazzi ambiziosi, dinamici, pieni di iniziative e con molta voglia di mettersi in gioco. Questo percorso desidera coinvolgere non soltanto gli studenti i cui voti spiccano rispetto alla media, ma anche e soprattutto coloro che possono trovare in questo progetto di educazione informale una fonte di ispirazio-ne e una possibilità di dar vita alle proprie idee, interessi e passioni. BENEFITAlternanza scuola-lavoroIl percorso permette ai partecipanti di cimentarsi in un progetto concreto di creazione di impresa, il quale tocca tutti gli aspetti, soprattutto innovativi, di moltissime attività lavorative. La Fondazione Golinelli è a disposizione per valutare i ragazzi e certificarne le ore di frequenza per progetti di alternanza scuola-lavoro elaborati dagli Istituti. Orientamento in uscitaIl percorso è una grande occasione per interfacciarsi con quello che verrà dopo la scuola, con il mondo universi-tario e con il mondo del lavoro. Certificazione finaleAl termine del percorso, tutti gli studenti riceveranno un attestato di partecipazione che potrà essere utilizzato ai fini del riconoscimento dei crediti scolastici, previo accordo con gli Istituti scolastici partecipanti. Open Badge e e-PortfolioAgli studenti più meritevoli verrà rilasciato uno o più open badge come riconoscimento delle competenze im-prenditoriali sviluppate durante il percorso, tramite la nuova piattaforma https://bestr.it/ di CINECA.

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ICARO, PALESTRA D’IMPRENDITORIALITÀ per studenti universitari

La palestra d’imprenditorialità per studenti universitari si avvia verso la sua II edizione, sull’onda del successo dell’e-dizione pilota, che ha avuto inizio a febbraio 2016 e si concluderà a ottobre 2016 con il coinvolgimento di 33 studenti di 8 Scuole dell’Università di Bologna.

Il progetto, promosso nell’ambito dell’area Giardino delle imprese e denominato ICARO, si rivolge a studenti universi-tari del secondo e terzo anno di Laurea triennale e del primo anno di Laurea magistrale.

Utilizzando l’approccio di studio del Design thinking, applicazione di metodologie di design alla risoluzione di problemi in tutti gli ambiti della vita, il percorso vuole stimolare l’approccio imprenditoriale al di là del percorso di studi universitari e del proprio bagaglio culturale.

II edizione - 2017La seconda edizione di ICARO, sulla scorta dell’edizione pilota, si articola in tre sessioni full immersion nell’arco di sette mesi, intervallate da periodi di lavoro a distanza e in autonomia. Sono previsti momenti di aula, affiancamen-to da parte di mentor, workshop e incontri con imprenditori. Punto fondamentale del percorso è lo sviluppo di un progetto imprenditoriale (project work) stimolato da temi reali posti dalle aziende partner che cercano soluzioni all’avanguardia in un’ottica di open innovation. Organizzati in gruppi di lavoro interdisciplinari, gli studenti lavorano anche in autonomia supportati da mentor specializzati (imprenditori di successo, under 40, attivi nel comparto delle tecnologie ICT) e a contatto con le aziende coinvolte.

La seconda edizione partirà a febbraio 2017 e si articolerà in tre workshop:

• il primo workshop si terrà a febbraio 2017, con 16 ore suddivise in 3 giornate: agli studenti saranno presentate le aziende coinvolte e le tematiche su cui saranno chiamati a lavorare. Non mancheranno lezioni di Design thinking e di cultura imprenditoriale.

• Il secondo workshop si terrà a maggio 2017, con 20 ore suddivise in 3 giornate, per dare agli studenti ulteriori stimoli teorici e pratici.

• il terzo e ultimo workshop avrà luogo a ottobre 2017 e sarà l’occasione per presentare i lavori alle aziende coinvolte.

Durante i 7 mesi di lavoro si terranno visite nelle aziende partner e incontri denominati “stimoli laterali”. Le prime saranno fondamentali per consentire agli studenti di immergersi nelle realtà aziendali, mentre gli stimoli laterali mirano a suscitare domande, a favorire riflessioni e ad ampliare gli orizzonti degli studenti, uscendo in maniera netta dal tracciato accademico.

Durante l’edizione pilota (2016) i ragazzi si sono misurati con i problemi posti da due aziende del comparto biomedicale (Sebia Italia e Theras Group) e la Banca Patrimoni Sella & C del gruppo Banca Sella). Questa seconda edizione vedrà coin-volte più aziende, provenienti da differenti settori, che cercheranno soluzioni a problemi reali, mettendosi a disposizione dei ragazzi, insieme a tutor e mentor di diversa provenienza.

Tra i docenti della prima edizione: Simone Ferriani, (Università Bologna), Lorenzo Massa, (WU – Vienna e EPFL - Losan-na), Filippo Dal Fiore (Great Place To Work e Università Bologna), Alessandro Pastore (MBA PhD, Camfridge Ltd), Dario Voltattorni (AIdAF), Rosa Grimaldi (Università Bologna), Antonio Danieli (Direttore generale Fondazione Golinelli), Fran-cesco Baschieri (Spreaker), Matteo Buferli e Gilberto Cavallina (Comuni-Chiamo). Per gli incontri stimoli laterali: Dome-nico Lannutti (comico), Wu Ming (collettivo di scrittori) Jacopo Vigna (Milkyway), Andrea Porcarelli (Università Padova).

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Studenti universitariStudenti scuole secondarie di secondo grado

INFODOVEOpificio Golinelli Via Paolo Nanni Costa, 14 Bologna

Serre dei Giardini MargheritaVia Castiglione, 136 Bologna

COMEPartecipazione gratuitaProcesso di candidatura, relative scadenze e docu-mentazione necessaria disponibili su www.giardino-delleimprese.it a partire da novembre 2016

CONTATTISegreteria [email protected]. +39 051 0923218

STAFF SCIENTIFICOCoordinatori e responsabili educativi e didattici della Fondazione Golinelli. Il percorso viene progettato dalla Fondazione Golinelli con la collaborazione dei partner di progetto e con la partecipazione di docenti universitari, esperti di livello nazionale e internazionale e imprenditori di successo

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Sostenere il Trust Eureka Giardino delle imprese è semplice. Basta fare un versamento bancario intestato a EUREKA TRUST IN FUTURE CARISBO presso la filiale di BOLOGNA BORSA (5013) IBAN: IT22Q0638502413100000006692

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GIARDINO DELLE IMPRESE

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ICARO, PALESTRA D’IMPRENDITORIALITÀ QUANDODa febbraio a ottobre 2017

PER CHIStudenti iscritti all’Università

VADEMECUMIl percorso prevede 50 posti disponibili e non è accessibile agli studenti che hanno già preso parte a una precedente edizione.Modalità di candidatura e relative scadenze saranno disponibili da novembre 2016 su www.giardino-delleimprese.it, quando sarà possibile presentare la propria candidatura. I candidati ideali sono ragazze e ragazzi ambiziosi, dinamici, pieni di iniziative e con molta voglia di mettersi in gioco.

INFODOVEOpificio GolinelliVia Paolo Nanni Costa, 14 Bologna

Serre dei Giardini MargheritaVia Castiglione, 136 Bologna

COMEPartecipazione gratuitaProcesso di candidatura, relative scadenze e docu-mentazione necessaria disponibili su www.giardino-delleimprese.it a partire da novembre 2016

CONTATTISegreteria [email protected]. +39 051 0923218

STAFF SCIENTIFICOCoordinatori e responsabili educativi e didattici dellaFondazione Golinelli.Il percorso viene progettato dalla Fondazione Golinellicon la collaborazione dei partner di progetto e con la partecipazione di docenti universitari, esperti di livello nazionale e internazionale e imprenditori di successo.

PH. G

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INSEGNANTIDI OGNI ORDINE, GRADO E DISCIPLINA

www.educareaeducare.it

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EDUCARE A EDUCARE

SPAZI E STRUMENTAZIONI

La maggior parte dei corsi verranno svolti a Opificio Golinelli, permettendo ai partecipanti di usufruire dei labora-tori scientifici attrezzati con strumentazioni all’avanguardia delle aree progettuali di Scienze in pratica e di Scuola delle idee, e dell’Auditorium. I corsi su tematiche collegate all’imprenditorialità e al digitale si terranno nei nuovi spazi della Fondazione Goli-nelli presso le Serre dei Giardini Margherita.

Educare a educare è l’area progettuale che la Fondazione Golinelli dedica all’aggiornamento e alla formazione permanente degli insegnanti italiani di ogni ordine e grado. Propone ogni anno un programma di corsi gratuiti che forniscono strumenti e stimoli utili nella pratica quotidiana e promuove una didattica interattiva e partecipa-ta, in particolare nel campo delle scienze, che innovi il “fare scuola”. Per l’anno scolastico 2016/17 l’offerta formativa seguirà il solco pedagogico degli anni precedenti (centralità della sperimentazione in laboratorio, binomio tra scienza e società, valorizzazione delle nuove tecnologie per la didattica, interazione tra le discipline) prevedendo al contempo diverse novità, in linea con le indicazione del MIUR contenute nella legge 107/2015 e nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). Puntando sulla didattica per progetti e competenze e sull’apprendimento cooperativo saranno ampliati i corsi collegati al potenziamento delle abilità digitali e computazionali, saranno incrementate le proposte inerenti all’insegnamento delle STEM e introdotte sperimentazioni sull’utilizzo didattico degli open data e dei big data. Sarà inoltre dedicata particolare attenzione all’educazione della cultura imprenditoriale con corsi che includano nella programmazione scolastica strumenti e tecniche utilizzati nei processi di open innovation, come il design thinking, la prototipazione rapida e i lean canvas. Grande attenzione sarà dedicata all’interdisciplinarietà, con proposte interessanti per insegnanti di musica, arte, storia e letteratura, che colleghino le humanities alle scienze e alle tecnologie.Tutti i corsi sono stati studiati con la collaborazione di insegnanti formatori, docenti e ricercatori universitari con ampia esperienza di insegnamento e ricerca didattica.

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75Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina74

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Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

CORSI SU RICHIESTA PRESSO ISTITUTI Oltre all’offerta di corsi annuali Educare a educare è a disposizione per progettare percorsi ad hoc su richiesta per soddisfare esigenze formative speci-fiche. Le attività potranno essere realizzate diret-tamente presso gli Istituti scolastici.

INFODOVEOpificio Golinelli Via Paolo Nanni Costa, 14 Bologna

Le Serre dei Giardini MargheritaVia Castiglione, 136 Bologna

CONTATTISegreteria organizzativatel 051 [email protected]

COMEPartecipazione gratuita con prenotazione obbli-gatoria I corsi si rivolgono ad un numero preciso di parteci-panti. Ogni corso dovrà essere prenotato compilando un modulo di iscrizione disponibile su www.educare-aeducare.it. In caso di richieste eccedenti il numero di posti disponibili si considererà l’ordine di arrivo della prenotazione. La conferma di iscrizione al corso verrà comunicata formalmente dalla segreteria. Gli iscritti, se impossibilitati a partecipare al corso, avranno l’ob-bligo di informare per tempo la segreteria.

PER CHIInsegnanti di ogni disciplina, ordine e grado di ogni istituto scolastico.Per insegnanti sia di ruolo che non.Per futuri insegnanti che abbiano già conseguito la laurea.

PARTNER ISTITUZIONALIMinistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (protocollo d’intesa n.9 del 7/3/16)Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna(protocollo d’intesa n.3846 del 4/4/16) Alma Mater Studiorum Università di Bologna(convenzione quadro 39469 del 21/4/16)

PARTNER SCIENTIFICIUniversità di Bologna Dipartimento di Filologia Clas-sica e ItalianisticaINAF-Osservatorio Astronomico di Bologna

Scuola di psicologia e scienze della formazione Uni-versità di BolognaUfficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

STAFF SCIENTIFICOCoordinatori e responsabili educativi e didattici della Fondazione Golinelli a cui si aggiungono:Prof. Giorgio Bolondi, ordinario di matematiche complementari, Università di Bologna ed esperto di didattica della matematica.Prof.ssa Margherita Venturi, ordinaria di Chimica generale, Università di Bologna ed esperta di didat-tica della chimicaProf. Matteo Viale, associato di linguistica italiana, Università di Bologna ed esperto di didattica dell’ita-liano.Ogni anno scolastico Educare a educare si avvale inol-tre della collaborazione di esperti scientifici, professo-ri universitari, professionisti e di un gruppo di tutor e consulenti tutti con formazione scientifica, culturale e professionale altamente qualificata.

BENEFITCertificazione finaleAl termine di ogni corso verrà consegnato l’attestato di partecipazione ai docenti che abbiano frequentato almeno l’80% delle lezioni.

Riconoscimento dell’esonero dal servizioFondazione Golinelli è soggetto accreditato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola (decreto prot. Nr. AOODPIT.595 del 15/07/2014) con conse-guente diritto, nei limiti previsti dalla normativa vi-gente, al riconoscimento dell’esonero dal servizio del personale scolastico che partecipa ai corsi.

CORSI PER PRIMARIE E SECONDARIE

Inquiry based science education:strumenti e tecniche per la didatticasperimentale delle scienze

Coding e robotica alla primaria:strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva

Tecniche e strumenti per educare all’imprenditorialità

Open data come risorsa educativa digitale

Scrittura collaborativa e nuove tecnologie

Didattica dell’oralità e nuove tecnologie

Didattica del lessico e nuove tecnologie

Matematica e giochi digitali

Romeo e Giulietta: le scienze in scena

Il ruolo della lingua nell’apprendimento della matematica (base)

Condividere e collaborare con gli strumenti digitali in classe e nelle uscite scolastiche

Oltre la scuola trasmissiva: versouna didattica per problemi, progettie competenze

Il web 2.0 a scuola: costruire e condividere schemi, mappe, presentazioni interattive

Fisica moderna: concetti, esperimenti e strumenti didattici verso la fisica quantistica

Caratteristiche, potenzialità e applicazioni delle cellule staminali

TIPO/SKILLSPAG.

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ORDINESCOLASTICO

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SETTORE DISCIPLINARE

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

NOVITÀ

I contenuti: lista dei corsi in sintesi

Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze 92• ••

NOVITÀ

Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado

Design thinking for education

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• ••

• •NOVITÀ

EDU

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P: primarie | S1: sec di I grado | S2: sec di II grado | S&T: scienze e tecnologie | M&F: matematica e fisica | HUM: humanities | AL: altre materiale | Dig: digitale | Meto: metodologico | Tras: trasversale | Job: imprenditorialità

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77Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina76

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Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

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Strumenti di autoproduzione e diffusione on line di contenuti didattici digitali

Educare alla legalità e alla giustizia attraverso il pensiero critico e il dialogo maieutico

Alla scoperta del nostro posto nell’Universo. Insegnare le scienze in laboratorio

Progettazione didattica di lezioni cooperative con il metodo learning together (avanzato)

Arduino a scuola: prototipi dove l’esperimento diventa esperienza

Il ruolo della lingua nell’apprendimento della matematica (avanzato)

Stampa e modellazione 3D per la scuola di oggi

Innovare la didattica della musica con le nuove tecnologie

Scratch avanzato: funzionalità e applicazione alla didattica

Genetica umana e banche dati biologiche

Lingua italiana e realtà III edizione

Apprendimento cooperativo in classe (base)

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NOVITÀ

CORSI PER PRIMARIE E SECONDARIE

CORSI PER NIDI E SCUOLA INFANZIA

I primi passi nel digitale: coding e pensiero computazionale alla scuola dell’infanzia? Si può fare!

I primi passi nella scienza: laboratori scientifici e strumenti didattici per collegare outdoor e indoor educationL’inglese nella scuola dell’infanzia: metodologia e progettazione di percorsi di avvicinamento all’osservazione scientifica

I primi passi nella scienza: alimentazione e corpo

I primi passi nella scienza: luci e colori

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ORDINESCOLASTICO

NIDI

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P S&T DIGS1 M&F METOS2 HUM TRASAL JOB

SETTORE DISCIPLINARE

DESTINATARI

Insegnanti di discipline scientifiche, tecnologiche

e affini di ogni ordine e grado

(max. 35 iscritti)

ORE PRESENZA

9

QUANDO

13, 27 sett.; 18 ott. 2016dalle 14.45 alle 17.45

DOVE

Opificio Golinelli

INFANZIA

••

•••

P: primarie | S1: sec di I grado | S2: sec di II grado | S&T: scienze e tecnologie | M&F: matematica e fisica | HUM: humanities | AL: altre materiale | Dig: digitale | Meto: metodologico | Tras: trasversale | Job: imprenditorialità

Inquiry based science education: strumenti e tecniche per la didattica sperimentale delle scienze

L’obiettivo del corso è fornire i fondamenti pedagogici dell’approccio IBSE (Inquiry-Based Science Education) e gli strumenti di base per la progettazione di attività inquiry-based.

Il corso risulta utile per poter introdurre questo approccio didattico nel proprio lavoro a scuola attraverso:

• breveanalisidelquadrodiriferimentoteoricodellapedagogiadell’approccioIBSE;

• analisidellecaratteristicheessenzialidell’inquiryinclasseedeidiversilivellidiinquirysecondoquantoripor-tato in letteratura;

• analisidibuoniesempidiinquiryautentico;

• tecnichepertrasformareun’attivitàsperimentaleinattivitàinquiry-based;

• approfondimentodiunmodellodiprogettazionediunitàdiapprendimentobasatesull’inquiry(learningcycledelle 5E);

• costituzionediunacomunitàdipratiche(online attraverso la piattaforma di Edmodo).

Il corso sarà articolato in tre appuntamenti organizzati in forma di workshop.

Collaborazioni > Docenza: Prof.ssa Barbara Scapellato, insegnante di Scienze Naturali presso il Liceo scientifico dell’IIS Paciolo-D’Annunzio di Fidenza (PR) e PhD in Didattica delle scienze con l’approccio IBSE.

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TIPO/SKILLS

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79Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina78

78

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

79

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di scuola primaria

(max. 25 iscritti)*

Insegnanti di scuola secondaria di II grado*

(max 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

15 9

QUANDO QUANDO

14, 21, 28 sett.; 5, 12 ott. 2016

dalle 14.45 alle 17.45

16, 23, 30 sett. 2016Dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Le Serre dei Giardini Margherita

Le Serre dei Giardini Margherita

Coding e robotica alla primaria: strumenti e strategie per una didattica autentica e inclusiva

Tecniche e strumenti per educare all’imprenditorialità

Il corso si sviluppa come una introduzione ad alcuni degli strumenti più utili per integrare il coding, la robotica, il making e l’elettronica all’interno della didattica curricolare della scuola primaria.

Attraverso questa esperienza si intende trasmettere ai docenti gli elementi fondamentali e le metodologie dell’apprendimento creativo e dell’imparare facendo.

I docenti verranno guidati nella sperimentazione dei vari strumenti e nella ideazione/progettazione di attività didattiche sia specificamente disciplinari che trasversali in cui il coding sarà presentato come linguaggio univer-sale capace di assecondare la propensione individuale di tutti gli studenti a privilegiare le varie intelligenze, non solo logico-matematica e linguistica, ma anche spaziale, musicale, cinestetica, interpersonale e intrapersonale.

In dettaglio le giornate del corso:

• Iincontro:Pensierocomputazionale:riferimentiintroduttivial“PianoNazionaleScuolaDigitale”.Introduzioneal linguaggio di programmazione Scratch!;

• IIincontro:ProgrammazioneconScratch! e applicazione nella didattica curricolare;

• IIIincontro:Makey Makey, questo sconosciuto. Uno strumento inclusivo in classe;

• IVincontro:Roboticaeducativa;

• Vincontro:Circuitielettricie Tinkering.

Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti. Tali progetti potranno essere presentati pubblicamente a Opificio Golinelli.

I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori della Fondazione Golinelli.

*Il corso è consigliato anche per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Associazione ProgrammaBol, organizzatore di CoderDojo Bologna.

Attività collegate per le classi > Laboratori di programmazione e robotica educativa di Scuola delle idee (pag. 21, 33-35)

Raccogliendo le indicazioni previste dalla legge 107/15 e del Piano Nazionale Scuola Digitale il corso ha lo scopo di fornire agli insegnanti tecniche e strumenti utilizzati da startup e imprese nei processi di open innovation, per:

• coordinareprogettididatticipereducareall’imprenditorialità;

• sensibilizzareiragazzisull’importanzadiunapprocciosnelloallavalidazionedelleideed’impresacollegatealloro contesto autentico;

• favoriretrairagazzilamaturazionedicompetenzetrasversali,senzadimenticarel’importanzadellatraspa-renza e del confronto, valori essenziali del lavoro in team.

I partecipanti saranno coinvolti in veri e propri business case, mettendo in pratica concretamente tecniche e strumenti quali lean canvas, validated learning, concierge method, minimum viable product. Le attività proposte saranno collegate a casi reali vicini agli interessi dei ragazzi, con particolare riferimento alle startup digitali.

Sintesi del programma:

• Iincontro:introduzionealletecnicheeaglistrumentimutuatidallametodologialean startup;

• IIincontro:riflessionesulprimoincontroconannessasessionedidomandeerisposte;

• IIIincontro:casodistudio:progettareunmercatinoonline di libri scolastici tramite lean canvas;

• IVincontro:glistrumentidigitaliperl’organizzazionedellavorodeisingoliedelteam.

Alla fine del corso gli insegnanti avranno compreso le tecniche e gli strumenti per poter coordinare progetti di-dattici per educare i propri studenti all’imprenditorialità. Tale lavoro potrà essere raccolto e valorizzato all’interno di un contest finale, in cui i migliori progetti elaborati dagli studenti potranno essere presentati pubblicamente, ed essere premiati.

*Il corso è consigliato per i referenti dell’alternanza scuola-lavoro.

La prenotazione è obbligatoriaCollaborazioni > Docenza: formatori di Giardino delle imprese e Tommaso Grotto, Amministratore Unico di Kopjra Srl e Amministratore di Quadrante, associazione no profit che promuove la cultura imprenditoriale in Emilia-Romagna.

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81Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina80

80

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

81

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di ogni ordine e grado

(max. 25 iscritti)*

Insegnanti di matematica, fisica e scienze di scuola

secondaria di II grado(max. 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

12 9

QUANDO QUANDO

29 sett.; 7, 14 ott. 2016; 3 apr. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

12, 19, 26 ott. 2016dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Le Serre dei Giardini Margherita Opificio Golinelli

Condividere e collaborare con gli strumenti digitali in classe e nelle uscite scolastiche

Fisica moderna: concetti, esperimenti e strumenti didattici verso la fisica quantistica

Il corso si propone di fornire agli insegnanti strumenti per rivedere l’organizzazione dei propri spazi digitali at-traverso l’uso di sistemi cloud, di servizi e sistemi per la condivisione online disponibili in rete gratuitamente. In termini più generali si ritiene infatti che l’implementazione di tali risorse in classe possa potenziare l’interattività delle attività didattiche e la partecipazione attiva degli studenti alla costruzione di contenuti, oltre che concorre-re a creare il presupposto per una maggiore collaborazione con i colleghi nell’impostazione e nello svolgimento della propria attività.

Il corso prevede tre incontri ravvicinati che serviranno per definire gli strumenti e le modalità di lavoro. Questi potranno essere utilizzati dagli insegnanti e sperimentati nei mesi successivi in classe, con i propri studenti e colleghi. In tale periodo è prevista una fase di contatto e tutoraggio online da parte dei formatori. Le azioni messe in campo in questi mesi e i prodotti ottenuti saranno oggetto del confronto durante l’ultimo incontro.

Nel primo appuntamento, di tipo teorico pratico, verranno acquisite le competenze di base per l’utilizzo di sistemi cloud e per l’accesso selettivo a risorse online condivise. Nei due appuntamenti successivi i partecipanti faranno esperienza di produzione e condivisione di prodotti digitali collaborativi che integrano testi, video, immagini, mappe. Ogni attività proposta verrà svolta in piccoli gruppi, sempre in modo pratico e interattivo, dedicando ampio spazio al confronto per il follow up in classe.

In ogni fase del corso si richiede ai partecipanti di portare i propri pc portatili, tablet o smartphone. In questo modo si potrà mostrare che è possibile lavorare contemporaneamente anche con tipologie differenti di dispositivi.

Ai partecipanti è richiesto il possesso di un account personale Gmail o Google Apps for Education.

*Il corso è consigliato anche per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna.

Obiettivo del corso è sviluppare competenze disciplinari, sperimentali e didattiche per l’applicazione in classe delle Indicazioni Nazionali per i Licei Scientifici e i Licei scientifici OSA sul tema della fisica quantistica.

Il corso si sviluppa in tre appuntamenti:

• Ilprimoincontromiraadanalizzareleindicazioninazionali,collocandolenell’ambitodellaricercanazionaleeinternazionale sull’insegnamento/apprendimento della fisica quantistica.

• Idueincontrisuccessiviprevedonolosvolgimentodiattivitàdilaboratorioinerentiadalcunicontenutispeci-fici previsti dalle indicazioni.

Gli esperimenti saranno la base per riflessioni critiche circa la loro replicabilità a scuola, il loro significato concet-tuale, storico e culturale e la loro valorizzazione in possibili percorsi didattici.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e gruppo di ricerca di Didattica e Storia della Fisica presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna.

Docenza: Prof. Olivia Levrini, Dott.ssa Giulia Tasquier e Dott. Giovanni Ravaiol del gruppo di ricerca di Didattica e Storia della Fisica.

Attività collegate per le classi > Laboratorio di fisica quantistica di Scienze in pratica (pag. 51)

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83Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina82

82

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

83

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di biologia e/o scienze naturali di scuola

secondaria di II grado(max. 25 iscritti)

Insegnanti di matematica, fisica e materie tecni-

co-scientifiche di scuola secondaria di II grado

(max. 25 iscritti)*

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

12 9

QUANDO QUANDO

6, 13, 20, 27 ott. 2016dalle ore 14.45 alle 17.45

10, 17, 24 ott. 2016 dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Le Serre dei Giardini Margherita

Caratteristiche, potenzialità e applicazioni delle cellule staminali Open data come risorsa educativa digitale

L’obiettivo del corso è fornire agli insegnanti degli strumenti utili per il proprio aggiornamento e per il lavoro in classe.

Facendo riferimento alla ricerca scientifica e a una bibliografia internazionale, si approfondiranno gli sviluppi scientifici e terapeutici legati alla biologia delle cellule staminali, embrionali e adulte. Temi principali: caratte-ristiche e proprietà delle cellule staminali embrionali e somatiche adulte; tecniche di isolamento, espansione e differenziamento in vitro; possibile loro impiego in medicina rigenerativa.

Il corso proporrà sia momenti di presentazione frontale, sia la partecipazione ad attività di laboratorio in cui i docenti potranno sperimentare direttamente alcune delle tecniche impiegate nella ricerca.

In particolare, durante le due giornate di laboratorio i docenti potranno eseguire un protocollo di immunoistochi-mica, tecnica che permette di individuare specifiche molecole o strutture intra ed extra cellulari, grazie al princi-pio di coniugazione antigene-anticorpo e sistemi di rivelazione fluorescenti che rendono visibile al microscopio l’avvenuta reazione.

La prenotazione è obbligatoriaCollaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, CIRI Scienze della Vita dell’Università di Bologna e Zanichelli. Docenza: Prof.ssa Laura Calzà del CIRI Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute e Prof.ssa Luciana Giardino del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie. Laboratori a cura di Scienze in pratica area progettuale della Fondazione Golinelli ed i ricercatori del CIRI Scienze della Vita: Dott. Vito Antonio Baldassarro, PhD, e Dott.ssa Mercedes Fernandez, PhD e tecnico EP.

Il corso ha lo scopo di fornire strumenti e metodologie di base per utilizzare i dati aperti come risorse educative digitali.

Dal caso di studio “conoscere Bologna usando (anche) i dati”, i partecipanti potranno ottenere le linee-guida per riprodurre l’esperienza con strumenti e competenze analoghe in territori e contesti differenti.

L’utilizzo dei dati a scuola fornisce ai ragazzi attitudine alla collaborazione, al pensiero critico e basato sulle evi-denze, nonchè competenze di lettura e produzione di dati e grafici.

Dopo una giornata introduttiva sui dati aperti e sul loro utilizzo nel contesto educativo, il corso procederà facendo prendere confidenza con gli strumenti e le metodologie di uso e creazione di dati, concentrandosi su attività di gruppo allo scopo di progettare unità didattiche.

Le attività proposte impegneranno gli insegnanti in un’esperienza didattica innovativa e coinvolgente che per-metterà di unire le rispettive competenze e contesti di lavoro con le opportunità del digitale e dei dati.

Organizzazione di dettaglio delle singole lezioni:

• Iincontro:Cosasonoidatiaperti?Comelipossiamousareascuola?

• IIincontro:Laboratorioguidatodicreazioneemanipolazionedidati;

• IIIincontro:Progettazionediunitàdidatticheconl’aiutodeidati.

Agli insegnanti verrà proposto di utilizzare sistemi cloud, app e programmi per produrre documenti in modo con-diviso e collaborativo. I partecipanti lavoreranno in modalità BYOD (Bring Your Own Device): per questa ragione è richiesto di portare con sé computer portatili. Per una migliore fruizione del corso, sono auspicabili competenze di base quali conoscenza e utilizzo dei fogli di calcolo (Excel, OpenOffice, Fogli Google).

*Il corso è consigliato per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Docenza: Nicola Ghirardi, progettista software in ricerca e sviluppo, promotore della cultura dei dati e della conoscenza libera, attivista Coderdojo; Matteo Fortini, promotore di open data e open source, civic hacker, esperto di analisi di dati e di reti, programmatore Linux e kernel hacker, assegnista di ricerca presso il DICAM (Università di Bologna).

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85Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina84

84

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

85

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di italiano di scuola primaria

e secondaria di I e II grado(max. 20 iscritti primarie e

20 secondarie)

Insegnanti di italiano di scuola primaria

e secondaria di I e II grado(max. 20 iscritti primarie e

20 secondarie)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 9

QUANDO QUANDO

11 ott. (ogni ordine e grado); 19, 26 ott. (primarie);

21, 28 ott. (secondarie) 2016dalle 14.45 alle 17.45

11 ott. (ogni ordine e grado); 2, 10 nov. (primarie);

3, 11 nov. (secondarie) 2016dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Scrittura collaborativa e nuove tecnologie Didattica dell’oralità e nuove tecnologie

Basandosi su attività pratiche e differenziato per cicli scolastici, il corso si concentrerà in particolare sull’uso delle tecnologie per la didattica della scrittura di testi appartenenti a tipi e a generi testuali differenti.

Le attività proposte coinvolgeranno i partecipanti con lavori di gruppo mirati a seconda del contesto di lavoro e impiegheranno strumenti e ambienti digitali che modificano il tradizionale approccio alla scrittura. In particola-re, agli insegnanti verrà proposto di utilizzare sistemi cloud, app e programmi per scrivere testi in modo condiviso e collaborativo.

Il corso è parte di un ciclo di proposte formative sul tema “Educazione linguistica e nuove tecnologie”, che prevede anche i corsi “Didattica dell’oralità e nuove tecnologie” e “Didattica del lessico e nuove tecnologie”. Le tre proposte saranno presentate l’11 ottobre 2016 in una lezione introduttiva comune, propedeutica ad ognuno dei laboratori. L’incontro introduttivo sarà dedicato alla riflessione sul ruolo delle tecnologie nella didattica dell’italiano, alle loro potenzialità, ma anche ai loro limiti qualora l’utilizzo in classe di queste risorse non venga accompagnato da una reale innovazione didattica. Verranno inoltre fornite le nozioni di base per l’uso di Google Drive e delle altre applicazioni utili per i successivi laboratori.

Durante il corso i partecipanti lavoreranno in modalità BYOD (Bring Your Own Device): per questa ragione è richie-sto di portare con sé computer portatili, smartphone o tablet.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, Servizio Marconi T.S.I dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna e Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.A cura del Prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana ed esperto didattica della lingua italiana dell’U-niversità di Bologna e del Prof. Gabriele Benassi docente di italiano presso l’I.C. 21 di Bologna e formatore del Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

Basandosi su attività pratiche e differenziato per cicli scolastici, il corso si concentrerà in particolare sull’uso delle tecnologie per la didattica dell’oralità, con l’obiettivo di fornire esempi e strumenti per la realizzazione in classe di un podcast, attività in grado mettere in gioco abilità linguistiche e competenze tecniche. Le attività di gruppo proposte riguarderanno le varie fasi di sviluppo del progetto didattico e guideranno all’impiego di appositi stru-menti open source.

Il corso è parte di un ciclo di proposte formative sul tema “Educazione linguistica e nuove tecnologie”, che prevede anche i corsi “Scrittura collaborativa e nuove tecnologie” e “Didattica del lessico e nuove tecnologie”. Le tre propo-ste saranno presentate l’11 ottobre 2016 in una lezione introduttiva comune, propedeutica ad ognuno dei labo-ratori. L’incontro introduttivo sarà dedicato alla riflessione sul ruolo delle tecnologie nella didattica dell’italiano, alle loro potenzialità, ma anche ai loro limiti qualora l’utilizzo in classe di queste risorse non venga accompagnato da una reale innovazione didattica. Verranno inoltre fornite le nozioni di base per l’uso di Google Drive e delle altre applicazioni utili per i successivi laboratori.

Durante il corso i partecipanti lavoreranno in modalità BYOD (Bring Your Own Device): per questa ragione è richie-sto di portare con sé computer portatili, smartphone o tablet.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna e Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.A cura del Prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana ed esperto didattica della lingua italiana dell’Università di Bologna e del Prof. Gabriele Benassi docente di italiano presso l’I.C. 21 di Bologna e formatore del Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

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87Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina86

86

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

87

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di italiano di scuola primaria

e secondaria di I e II grado(max. 20 iscritti primarie e

20 secondarie)

Insegnanti di matematica della scuola secondaria

di I grado(max. 30 iscritti)*

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 12

QUANDO QUANDO

11 ott. (ogni ordine e grado); 14, 21 dic. (primarie);

15, 22 dic. 2016 (secondarie) dalle 14.45 alle 17.45

24 ott.; 2 o 3 o 4 nov.; 17 nov. 2016; 21 apr. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Didattica del lessico e nuove tecnologie Matematica e giochi digitali

Basandosi su attività pratiche e differenziato per cicli scolastici, il corso si concentrerà in particolare sull’uso delle tecnologie per la didattica del lessico. Il laboratorio si articolerà in una serie di attività che, a partire da specifici strumenti, software e ambienti digitali, si soffermeranno su vari aspetti dell’apprendimento lessicale: dall’uso di strumenti on line per lo sviluppo lessicale fino ad applicazioni in grado di gestire attività specifiche quali giochi lessicali, sviluppo di lessico di specifiche discipline, rapporto tra spazio e lessico e numerosi altri aspetti. I parteci-panti saranno chiamati a realizzare prodotti didattici concreti e a riflettere sul loro impatto educativo.

Il corso è parte di un ciclo di proposte formative sul tema “Educazione linguistica e nuove tecnologie”, che prevede anche i corsi “Didattica dell’oralità e nuove tecnologie” e “Scrittura collaborativa e nuove tecnologie”. Le tre propo-ste saranno presentate l’11 ottobre 2016 in una lezione introduttiva comune, propedeutica ad ognuno dei labo-ratori. L’incontro introduttivo sarà dedicato alla riflessione sul ruolo delle tecnologie nella didattica dell’italiano, alle loro potenzialità, ma anche ai loro limiti qualora l’utilizzo in classe di queste risorse non venga accompagnato da una reale innovazione didattica. Verranno inoltre fornite le nozioni di base per l’uso di Google Drive e delle altre applicazioni utili per i successivi laboratori.

Durante il corso i partecipanti lavoreranno in modalità BYOD (Bring Your Own Device): per questa ragione è richie-sto di portare con sé computer portatili, smartphone o tablet.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna e Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.

A cura del prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana ed esperto didattica della lingua italiana dell’Università di Bologna e del prof. Gabriele Benassi docente di italiano presso l’I.C. 21 di Bologna e formatore del Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

La proposta formativa ha l’obiettivo di fornire delle indicazioni operative per realizzare con le proprie classi uni-tà di apprendimento che integrino attività di rafforzamento delle competenze logico- matematiche con giochi on-line capaci di favorire tra i ragazzi l’engagement tipico dei videogiochi e, al contempo, potenziare abilità in lingua inglese e le competenze digitali. Si tratta di quiz da svolgere singolarmente o in piccoli gruppi, che facilita-no la peer-education, abituano al lavoro di gruppo e alla risoluzione autonoma di problemi matematici collegati ai principali temi curricolari.

Verrà messa a frutto l’esperienza del POST–Perugia officina scienza tecnologia che da anni ha avviato un progetto con centinaia di classi italiane promuovendo l’utilizzo di tools matematici della Khan Accademy (www.khana-cademy.org): esercizi strutturati, in lingua inglese, allineati con i principali curricula internazionali delle scuole primarie e secondarie di I grado, completamente personalizzabili alle necessità della classe e alle esigenze dei diversi alunni, da svolgere in gruppi di lavoro, a scuola e a casa, in un contesto educativo virtuale internazionale.

Si propone ai partecipanti un percorso su tre fasi:

• Ifase:formazionepressoOpificioGolinelliconunalezioneintroduttivadipresentazioneeprovadeglistru-menti didattici, una osservazione critica di attività di laboratori “tipo” condotte direttamente dai formatori del corso con alcune classi e un workshop di progettazione delle attività didattiche da svolgere in classe.

• II fase: Sperimentazione in classe.Durante l’anno scolasticogli insegnanti potrannoapplicare a scuolaglistrumenti del corso. Ogni istituto scolastico partecipante avrà diritto alla presenza di 2 ore di un formatore della Fondazione Golinelli in affiancamento.

• IIIfase:RestituzioneevalutazionepressoOpificioGolinelli

*Il corso è aperto a un massimo di 10 IC che potranno iscrivere fino a un massimo di 3 insegnanti di matematica.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e POST-Perugia Officine scienze e tecnologie. Do-cenza: Enrico Tombesi, esperto di didattica e educazione scientifica, direttore della Fondazione POST con staff didattico di Fondazione Golinelli.

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89Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina88

88

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

89

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di ogni discipli-na, ordine e grado(max. 60 scritti) *

Insegnanti di scuola secondaria di II grado

(max. 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 9

QUANDO QUANDO

7, 14, 21, 28 nov. ; 5 dic. 2016dalle 14.45 alle 17.45

8, 15, 22 nov. 2016dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Oltre la scuola trasmissiva: verso una didattica per problemi, progetti e competenze

Romeo e Giulietta: le scienze in scena

Il corso è organizzato in due fasi; la prima composta da tre incontri di introduzione alla didattica per problemi, progetti e competenze e la seconda di approfondimento e discussione dei progetti propri che i docenti parteci-panti proporranno alle proprie classi.

Temi trattati:

• Ladidatticapercompetenzeelavalutazioneautentica:imetodiperunadidatticacentratasull’alunnoeingrado di favorire lo sviluppo delle competenze, sia disciplinari, sia di vita (life skills). Verrà presentato un mo-dello di ambiente d’apprendimento indispensabile per questo nuovo approccio in cui le ICT sono considerate strumenti fondamentali ed efficaci per la sua realizzazione.

• LametodologiaProjectBasedLearning:ilPBL,didatticaperprogetti,verràpresentatoinmodalitàCooperative Learning, con il metodo di Lepida Scuola, quale strategia d’elezione per l’attuazione di un approccio didattico per Competenze e Learner Centered. Le fasi temporali, i deliverable attesi e le valutazioni relative permetteran-no al docente di ritrovarsi in questo rinnovato paradigma metodologico.

Senza trascurare gli aspetti teorico-metodologici gli interventi avranno un taglio pratico accompagnato da esem-plificazioni reali. Le ICT saranno introdotte, in tutte le fasi, come strumento indispensabile e funzionale a una corretta implementazione della PBL. Parte del corso sarà tenuta con modalità frontale, ma con un taglio concreto per un’immediata spendibilità in classe. Particolare rilievo sarà dato alle rubric, di cui saranno messe in evidenza sia le caratteristiche funzionali, sia un’euristica per la loro costruzione e il loro utilizzo. A corredo saranno proposte reali esemplificazioni.

*La seconda parte del corso (le ultime due lezioni) saranno aperte, sotto forma di esperienza avanzata, anche agli insegnanti che hanno frequentato il corso base durante l’anno scolastico 2015-2016.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Lepida Scuola. Docenza: Prof. Enzo Zecchi: ideatore del metodo Lepida Scuola, collaboratore con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, il servizio SELF della Regione Emilia-Romagna e con Università, Fondazioni e Istituti Sco-lastici nazionali ed europei.

L’obiettivo del corso, realizzato in occasione del quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespe-are, è fornire strumenti per una didattica interdisciplinare da utilizzare nella progettazione di unità di apprendi-mento a partire dal celebre dramma Romeo e Giulietta. Verrà proposto un originale percorso interdisciplinare: un viaggio scientifico-teatrale ricco di stimoli e temi che permetteranno di entrare nell’opera e nel mondo dramma-turgico shakespeariano attraverso riferimenti culturali e scientifici dell’epoca e attuali, per scoprire come alcune nozioni di astronomia, farmacia e medicina intervengano nell’intreccio narrativo.

Teatrino Giullare, che da anni conduce un’originale ricerca sulla drammaturgia contemporanea, vincendo più vol-te il premio Ubu (“l’oscar italiano” per il teatro), coinvolgerà i partecipanti in un laboratorio teatrale sui generis, in cui ad esercizi sulla comunicazione verbale e corporea, verranno affiancate attività creative di rivisitazione e attualizzazione del testo.

Il corso si articola quindi su tre livelli: uno introduttivo sull’opera e sull’autore con la lettura e l’analisi critica dei brani, uno sugli approfondimenti scientifici ed i collegamenti interdisciplinari, uno sulla messa in scena e le abilità performative.

Da un punto di vista tematico, il laboratorio affronterà i seguenti aspetti:

• IlcielodiGiulietta:astronomiaedosservazionedelcielo;

• Erbe,pozionieveleni:chimica,botanicaefarmacia;

• Pesteallevostrefamiglie!:biologiaemedicina.

Il corso si inserisce nel programma “Romeo + Giulietta + Shakespeare” che prevede diversi eventi attorno al testo shakespeariano, tra cui la messa in scena di Romeo e Giulietta nella versione Q1, ritenuta l’originale. Questo sarà un’opportunità per i partecipanti, che potranno così affiancare ad attività in classe anche esperienze extrasco-lastiche.

Si suggerisce ai partecipanti di portare una copia del testo shakespeariano.

Collaborazioni > Conduzione e cura di Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti di Teatrino Giullare con la collaborazio-ne di Associazione Liberty. Supervisione scientifica di Fondazione Golinelli.

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91Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina90

90

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

91

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di italiano e matematica

di ogni ordine e grado(max. 25 primarie e 25

secondarie)

Insegnanti di ogni discipli-na, ordine e grado(max. 30 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

6 12

QUANDO QUANDO

9, 16 nov. (primarie); 9, 23 nov. (secondarie) 2016

dalle 14.45 alle 17.45

24, 30, nov., 7 dic. 2016; 10 apr. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Le Serre dei Giardini Margherita

Il ruolo della lingua nell’apprendimento della matematica (base)Il web 2.0 a scuola: costruire e condividere schemi, mappe, presentazioni interattive

Come numerose ricerche hanno evidenziato, il linguaggio gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle com-petenze matematiche. A partire da questo presupposto, il corso si propone di far lavorare assieme insegnanti di italiano e di matematica nella prospettiva di individuare percorsi didattici interdisciplinari legati all’analisi a livello lessicale, sintattico e semantico di testi matematici e alle strategie di superamento di difficoltà linguistiche e concettuali che possono interferire nell’apprendimento disciplinare.

Organizzato con un’introduzione teorica e attività pratiche successive, il laboratorio prevede l’analisi di esercizi matematici e la simulazione di specifiche attività legate alla lingua della matematica che i partecipanti potranno riprodurre in classe nell’ottica di una collaborazione fattiva tra insegnanti di italiano e insegnanti di matematica.

Collaborazioni > A cura del Prof. Giorgio Bolondi, ordinario di Matematiche complementari ed esperto in di-dattica della matematica dell’Università di Bologna, e del Prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana ed esperto didattica della lingua italiana dell’Università di Bologna. Conduzione laboratori: ricercatori in didattica della matematica e dell’italiano (di ForMath Project).

Negli ultimi anni, la crescente disponibilità di connessioni a banda larga e di device personali eterogenei, PC, tablet, smartphone, ha radicalmente modificato le modalità di accesso e fruizione dei contenuti e le pratiche di (auto)produzione. Nel mondo della scuola, dove ancora è largamente presente un digitale “a misura di PC”, il contrasto, in tema di pratiche digitali, tra le dinamiche d’uso e relazionali degli studenti e quelle di molti docenti è sempre più accentuato.

Il corso si propone quindi di focalizzare le caratteristiche di fondo delle web application, delle loro possibilità di impiego a scuola, delle loro interazioni con i documenti digitali più tradizionali e le pratiche già possedute da docenti e studenti. La parte applicativa verterà sull’esplorazione di strumenti e applicazioni web 2.0 attraverso le seguenti tematiche:

• dallapresentazionelineareallospazio“illimitato”diPrezi;

• crearevideotutorial animati;

• leinfografichecomestrumentodisintesidell’informazione.

I prodotti ottenuti potranno avere vita “autonoma” (essere archiviati, scambiati, diffusi come oggetti digitali a sé stanti) o essere inseriti su altri documenti (relazioni, siti o blog, pubblicazioni tradizionali o digitali). Il corso prevede tre incontri ravvicinati che serviranno per definire gli strumenti e le modalità di lavoro. Questi potranno essere utilizzati dagli insegnanti e sperimentati nei mesi successivi in classe, con i propri studenti e colleghi. In tale periodo è prevista una fase di contatto e tutoraggio online da parte dei formatori. Le azioni messe in campo in questi mesi e i prodotti ottenuti saranno oggetto del confronto durante l’ultimo incontro.

Per partecipare al corso è consigliato possedere un account Gmail o Google Apps for Education.

*Il corso è consigliato anche per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Sevizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna.

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93Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina92

92

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

93

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di scienze di scuola primaria

e secondaria di I grado(max. 24 iscritti)

Insegnanti di scuola primaria e secondaria

di I e II grado (max. 30 iscritti: 10 primaria; 10 secondaria I°

e 10 secondaria II°)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 9

QUANDO QUANDO

29 nov. 2016; 6, 13 dic. 2016

dalle 14.45 alle 17.45

1, 12, 20 dic. 2016 dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Le Serre dei Giardini Margherita

Corso base di microscopia per l’insegnamento delle scienze Design thinking for education

Il corso proporrà attività di microscopia in cui i docenti potranno conoscere più a fondo le caratteristiche dei diversi microscopi ed imparare a preparare diverse tipologie di campioni da osservare.

Contenuti del corso:

• ilmicroscopiootticoeilsuofunzionamento:brevestoriadellamicroscopiaottica;analisidellepartidelmicro-scopio ottico e loro funzione;

• comparazionetrailmicroscopiootticoestereomicroscopio;

• tecnichediosservazione“afresco”didiversicampioni;

• riconoscimentoeosservazionedialcunetipologiedicelluleeinclusicellulari:nuclei,cloroplasti,cromoplasti,stomi;

• analisidellefasidipreparazionediunvetrinoperl’osservazioneinmicroscopiaottica;

• osservazionedialcuneformedivita,dasempliciorganismiunicellulariadorganismipiùcomplessi.

Collaborazioni > A cura di Fondazione Golinelli.

Attività collegate per le classi > Laboratori di Scuola delle idee: AccadueO: arte e microrganismi (pag. 22), Cellule al microscopio (pag. 30), La vita in una goccia d’acqua (pag. 27), Mitosi nelle cellule vegetali (pag. 33), Fotosintesi: la luce e le piante (pag. 24, Modulo di biologia (pag. 21).

Il corso ha lo scopo di fornire strumenti e competenze di base che possano abilitare gli insegnanti a promuovere il loro ruolo di progettisti dell’esperienza di apprendimento nelle loro classi e nelle loro scuole, diventando primi agenti del cambiamento e riprogettando il sistema scuola partendo da se stessi. Attraverso attività pratiche, il corso fornirà un’introduzione alle metodologie e agli strumenti del Design Thinking, processo creativo di innova-zione sviluppato a Stanford, utilizzato per progettare esperienze d’apprendimento student-centred da diversi insegnanti nel mondo.

Il corso sarà articolato in tre appuntamenti organizzati in forma di workshop, alternando momenti di formazione frontale con discussione di casi studio ed esercizi pratici in gruppo.

Al termine degli incontri i corsisti avranno fatto un’esperienza di base di Design Thinking e di un approccio di inno-vazione human-centred e avranno sperimentato attività di co-progettazione di unità didattiche in team. Inoltre, avranno a disposizione una serie di strumenti che potranno utilizzare direttamente nella loro pratica quotidiana.

Collaborazioni > Docenza: Prof. Matteo Vignoli (insegna processi di innovazione in numerosi corsi e master na-zionali e internazionali, referente italiano del Design Thinking Education Network, rete internazionale di Universi-tà coordinata da Stanford University che opera da 40 anni nell’applicazione di questo approccio all’innovazione) e Dott. Francesco D’Onghia (responsabile dei programmi educativi internazionali di Design Thinking UNIMORE).

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95Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina94

94

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

95

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di scuola secondaria di I grado

(max. 25 iscritti)*

Insegnanti di ogni disciplina, ordine e grado

(max. 30 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

15 12

QUANDO QUANDO

19 dic. 2016; 9, 16, 23, 30 gen. 2017dalle 14.45 alle 17.45

10, 17, 24 gen.; 11 apr. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Le Serre dei Giardini Margherita

Le Serre dei Giardini Margherita

Coding e robotica: tecnologie e metodologie per una didattica integrata nella scuola secondaria di primo grado

Strumenti di autoproduzione e diffusione on line di contenuti didattici digitali

Il corso si propone di fornire un’introduzione ad alcuni degli strumenti più utili per integrare il pensiero compu-tazionale, la programmazione informatica (coding), la robotica, il making e l’elettronica all’interno della didattica curricolare della scuola secondaria di primo grado.

I partecipanti verranno guidati nella sperimentazione in prima persona dei vari strumenti e nella ideazione/progettazione di attività didattiche sia disciplinari che trasversali in cui la programmazione informatica veicola differenti tematiche e si connota come strumento inclusivo per tutti gli studenti attraverso l’apertura a diversi stili di apprendimento secondo la propensione personale.

In dettaglio le giornate del corso:

• Iincontro:IntroduzioneaGoogle Classroom ed al linguaggio di programmazione Scratch!;

• IIincontro:ProgrammazioneconScratch! e applicazione nella didattica curricolare, con riferimento al “Piano Nazionale Scuola Digitale”;

• IIIincontro:Introduzioneall’hardware Makey Makey;

• IVincontro:ElettronicaeCircuitiElettrici;

• Vincontro:Roboticaeducativa.

Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti.

Tali progetti potranno essere presentati ad un evento pubblico presso Opificio Golinelli.

I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori che Fondazione Golinelli organizza per le scuole.

*Il corso è consigliato per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Associazione ProgrammaBol, organizzatore di CoderDojo Bologna.

Attività collegate per le classi > Laboratori di programmazione e robotica educativa di Scuola delle idee (pag. 21, 33-35)

È sempre più diffusa la consuetudine tra i docenti di produrre autonomamente materiali integrativi facendo ri-corso a risorse digitali; tuttavia non sempre la creazione di contenuti è accompagnata da adeguate modalità di pubblicazione e diffusione. Il corso si propone di fornire agli insegnanti le competenze per creare, pubblicare e diffondere i propri materiali didattici tenendo conto anche delle problematiche relative al diritto d’autore e alle licenze di distribuzione.

Sono previsti tre incontri ravvicinati che serviranno per definire gli strumenti e le modalità di lavoro. Questi po-tranno essere utilizzati dagli insegnanti e sperimentati nei mesi successivi in classe, con i propri studenti e colle-ghi. In tale periodo è prevista una fase di contatto e tutoraggio online da parte dei formatori. Le azioni messe in campo in questi mesi e i prodotti ottenuti saranno oggetto del confronto durante l’ultimo incontro.

*Il corso è consigliato anche per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, Servizio Marconi T.S.I. dell’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’Emilia-Romagna.

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97Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina96

96

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

97

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di italiano e matematica

di ogni ordine e grado(max. 25 iscritti primarie e

25 secondarie)

Insegnanti di scuola secondaria

di I e II grado(max. 30 iscritti)*

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

6 15

QUANDO QUANDO

11, 18 gen. (primarie), 25 gen., 1 feb. 2017

(secondarie) dalle 14.45 alle 17.45

12, 19, 26 gen.; 2, 9 feb. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Il ruolo della lingua nell’apprendimento della matematica (avanzato) Stampa e modellazione 3D per la scuola di oggi

Il modulo è dedicato a quanti hanno già partecipato al corso base, di cui riprende e amplia la prospettiva di lavoro fondata sulla collaborazione fattiva tra insegnanti di italiano e insegnanti di matematica. Se il modulo base era principalmente focalizzato sulle difficoltà del testo, il corso avanzato propone attività di gruppo e workshop spe-cifici a cavallo tra aspetti linguistici e matematici in grado di sviluppare un senso critico di lettura e l’appropria-zione del testo matematico nei suoi vari aspetti, a seconda del ciclo scolastico: fare matematica a partire da testi “atipici” come filastrocche, fiabe, testi letterari, articoli di giornale, fino a varie attività di manipolazione dei testi, anche di carattere ludico. Parte dell’attenzione è dedicata al lavoro sui testi matematici prodotti dagli studenti e legati alla verbalizzazione di contenuti matematici o ad attività di scrittura creativa in grado di unire le abilità linguistiche all’emergere di lacune concettuali in matematica.

Momenti specifici potranno essere dedicati all’analisi di manuali di matematica e ad attività sulle strategie orali usate in didattica.

Collaborazioni > A cura del Prof. Giorgio Bolondi, ordinario di Matematiche complementari ed esperto in didat-tica della matematica dell’Università di Bologna e Prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana ed esperto didattica della lingua italiana dell’Università di Bologna. Conduzione laboratori: ricercatori in didattica della matematica e dell’italiano (di ForMath Project).

Nel quadro generale delle competenze digitali e trasversali, il design e la stampa 3D iniziano ad assumere una funzione strategica. La visualizzazione 3D è il punto di partenza, ad esempio, per la realtà virtuale, la stampa digitale, lo sviluppo di animazioni, per la progettazione e prototipazione in diversi contesti (industriali, culturali, educativi, ecc.)

Con l’approccio del learning by doing ed hands-on, il corso consentirà in primo luogo di acquisire e consolidare le abilità di base per disegnare in modo tridimensionale mediante l’utilizzo del software gratuito Sketchup. In se-condo luogo consentirà di consolidare tali conoscenze lavorando insieme agli altri corsisti su progetti, replicabili anche in classe. Durante gli incontri, infatti i partecipanti in piccoli gruppi potranno produrre dei prototipi fisici di oggetti disegnati digitalmente, procedendo alla stampa in 3D e/o all’intaglio con laser-cutter.

Il corso fornirà gli strumenti da utilizzare in classe per instillare negli studenti curiosità, stimolare la fantasia e l’immaginazione, la scoperta e la comprensione dello spazio tridimensionale e l’intelligenza spaziale, ossia la capacità di generare, ruotare ed elaborare mentalmente oggetti solidi.

Inoltre consentirà di approcciarsi alle stampanti 3D, strumenti sempre più comuni anche nelle scuole.

Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti. Tali progetti potranno essere presentati ad un evento pubblico presso Opificio Golinelli.

I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori della Fondazione Golinelli.

*Il corso è consigliato anche per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e FabLab Bologna.

Attività collegate per le classi > Laboratori di disegno, modellazione e stampa 3D di Scuola delle idee (pag. 29)

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99Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina98

98

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

99

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di educazione musicale di

scuola secondaria di I grado

(max. 25 iscritti)

Insegnanti di scuola primaria

o secondaria di I grado

(max. 25 iscritti)*

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 12

QUANDO QUANDO

13, 20, 27 gen. 2017 dalle 14.45 alle 17.45

3, 10, 17, 24 feb. 2017Dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Le Serre dei Giardini Margherita

Le Serre dei Giardini Margherita

Innovare la didattica della musica con nuove tecnologie Scratch avanzato: funzionalità e applicazione alla didattica

Il corso intende fornire gli strumenti di base per una didattica musicale di blended learning, una situazione di ap-prendimento “mista”, dove si alternano esperienze in classe e attività online. L’utilizzo di alcuni software web-ba-sed permetterà di progettare attività cooperative di produzione musicale, mirando a un’ottimale integrazione tra “sapere” e “saper fare”. A partire da alcuni casi di buone pratiche, il corso mira al potenziamento delle attività di composizione e produzione musicale, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti.

Gli argomenti dei tre incontri:

• usodelsoftware noteflight per le attività di interpretazione e composizione;

• usodelsoftware soundtrap per produzioni di audio digitale;

• progettazionediattivitàmusicalicollaborativeattraversolepiattaformeonline.

I partecipanti lavoreranno in modalità BYOD (Bring Your Own Device): per questa ragione è richiesto ai parteci-panti di portare con sé computer portatili o tablet.

Collaborazioni > Docenza: Leo Izzo, musicologo e professore aggiunto al Conservatorio di Ferrara, docente di Musica di scuola secondaria di I grado.

Verranno approfonditi alcuni concetti, pratiche e prospettive del pensiero computazionale attraverso le funzio-nalità avanzate di Scratch! (tra cui: funzioni geometriche e di disegno, utilizzo avanzato delle variabili, operatori matematici, controllo con microfono e webcam, creazione di blocchi personalizzati).

I partecipanti saranno accompagnati e supportati nell’ideazione e creazione di progetti didattici più complessi ed elaborati, che sfruttano le funzionalità di Scratch! di volta in volta introdotte.

Le giornate del corso saranno organizzate come segue:

• unaprimaparteincuiaipartecipantiverràlanciataunasfida-breveesemplice,manonbanale-cherichiedeloro di utilizzare una o più funzionalità di Scratch! che non conoscono, per permettere un apprendimento per scoperta (supportato dai formatori, ove necessario);

• unasecondaparteincuiipartecipantisarannosupportatinellaideazione,realizzazioneautonoma,correzionee messa a punto di un’attività didattica con Scratch! - legata alle loro discipline - che può far uso delle nuove funzionalità apprese.

Le attività del corso saranno potenziate attraverso una specifica classe virtuale su Google Classroom; la classe resterà attiva al termine del corso per garantire ai partecipanti il supporto e supervisione a distanza. Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti. Tali progetti potranno essere presen-tati ad un evento pubblico presso Opificio Golinelli. I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori che Fondazione Golinelli organizza per le scuole.

*È necessario aver già frequentato un corso base di Coding e Robotica.

Il corso è consigliato per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Associazione ProgrammaBol, organizzatore di CoderDojo Bologna.

Attività collegate per le classi > Laboratori di programmazione e robotica educativa di Scuola delle idee (pag. 21, 33-35).

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101Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina100

100

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

101

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di italiano e affini di ogni ordine

e grado(max. 100 iscritti)

Insegnanti di ogni disciplina,

ordine e grado (max. 40 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

12 12

QUANDO QUANDO

14, 21, 28 feb.; 7, 14, 21 mar. 2017

dalle 15 alle 17

13, 20, 27 feb.; 6 mar. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Lingua italiana e realtà: III edizione Apprendimento cooperativo in classe (base)

Dopo i primi due cicli dedicati al lavoro su testi non tipici della tradizione scolastica, gli incontri di quest’anno si concentreranno sul rapporto tra pratica delle abilità linguistiche e tipi di testo. L’obiettivo è quello di arricchire lo spettro delle attività didattiche da proporre in classe per garantire quello “sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure” previsto dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”.

I temi trattati andranno dalle abilità linguistiche legate all’argomentazione, al lavoro sul testo regolativo ed espositivo, all’italiano digitato di chat, sms e social network, alle potenzialità legate al gioco linguistico e alla traduzione come terreno di sviluppo, tra l’altro, della competenza lessicale.

Gli incontri coinvolgeranno personalità della cultura e linguisti accreditati con lo scopo di fornire agli insegnanti spunti di riflessione e di azione didattica per venire incontro ai nuovi bisogni educativi legati all’uso della lingua italiana in tutta la sua pienezza e ricchezza.

L’incontro iniziale sarà dedicato ad esperienze di ricerca di partecipanti alle edizioni passate nate da spunti legati agli incontri degli anni precedenti.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bo-logna e Fondazione Golinelli. A cura di: Prof. Matteo Viale, associato di Linguistica italiana e docente di Didattica della lingua italiana presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.

L’obiettivo del corso è fornire strumenti di progettazione e gestione di diverse tecniche di apprendimento co-operativo, che possono essere facilmente riprodotte nella pratica di insegnamento. I temi principali sono per-tanto: le competenze sociali e i diversi approcci al cooperative learning, la progettazione di lezioni cooperative e la valutazione. Il corso sarà articolato in quattro appuntamenti, organizzati in forma di workshop interattivi, per apprendere, in gruppi cooperativi, ad utilizzare le strutture e le tecniche proposte. Trattandosi di tematiche didattiche, e non disciplinari, il corso si rivolge indistintamente a insegnanti di ogni ordine, grado e materia di insegnamento. Sarà data grande attenzione ai possibili adattamenti alle diverse condizioni di insegnamento delle strutture didattiche illustrate.

Al corso base farà seguito un workshop di approfondimento dal titolo “Apprendimento cooperativo in un’ottica learning together” che si svolgerà in una unica giornata, il 20 marzo 2017 (vedi pag.107).

Collaborazioni > Docenza: Prof. Adamo Lanna, insegnante di Scienze Naturali nella Scuola Secondaria di II Gra-do ed esperto in Cooperative learning, e della Prof.ssa Valeria Poggi, insegnante di Chimica nella Scuola Seconda-ria di II Grado e PhD in Science education presso l’Università di Camerino.

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103Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina102

102

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

103

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di biologia e/o scienze naturali di scuola

secondaria di II grado(max. 25 iscritti)

Insegnanti di ogni disciplina di scuola secondaria di I e II grado

(max. 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

12 15

QUANDO QUANDO

14, 21, 28 feb.; 7 mar. 2017

dalle 14.45 alle 17.45

1, 8, 15, 22 e 29 mar. 2017dalle 14.45 alle 17.45

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Genetica umana e banche dati biologicheEducare alla legalità e alla giustizia attraverso il pensiero critico e il dialogo maieutico

Il corso consentirà di introdurre un tema di interesse sia didattico che etico, ovvero l’utilizzo e la gestione di big data/open data per scopi medici e sanitari. Inoltre, prevedendo una parte di gestione ed analisi dati, seguirà al-cune delle indicazioni ministeriali previste dal PNSD (piano nazionale scuola digitale) consentendo di sviluppare in classe attività didattiche che collegano i temi di genetica all’analisi, interpretazione e visualizzazione di dati quantitativi.

Il corso presenterà le recenti innovazioni ottenute negli ultimi anni nel campo della genetica medica e offrirà indicazioni e spunti per poter trasferire tali conoscenze per la didattica in classe. Verranno date indicazioni su come ricostruire alberi genealogici, interpretare la segregazione delle malattie ereditarie, calcolare il rischio di ricorrenza delle stesse. Inoltre ci si soffermerà sull’analisi di linkage, i polimorfismi del DNA e i principi alla base delle malattie genetiche complesse.

Data la grande mole di informazioni che le analisi genetiche producono, parte del corso sarà incentrato sulle ban-che dati, su come si creano, quali dati contengono, come si consultano e quali importanti informazioni possono fornirci. Per quest’ultima parte è prevista un’esercitazione in laboratorio di bioinformatica.

Collaborazioni > Docenza: Prof. Marco Seri, Professore Ordinario, settore MED/03, presso Dipartimento di Scien-ze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna e Direttore della U.O. di Genetica Medica del Policlinico Sant’Or-sola Malpighi; Dott. Tommaso Pippucci e Dott.ssa Pamela Magini dell’U.O di Genetica Medica; Staff di Scienze in Pratica.

Attività collegate per le classi > Laboratori Polimorfismi genetici mediante ALU PCR (pag. 54) e Analisi del polimorfismo a singolo nucleotide (pag. 55) di Scienze in pratica.

L’obiettivo del corso è trattare le complesse tematiche di legalità, giustizia e rispetto delle regole, attraverso il pensiero critico favorito dal dialogo maieutico. I concetti di giusto ed ingiusto, di vero e di falso, di rispetto e di violazione, vengono discussi attraverso domande maieutiche suscitando la pratica del come pensare senza voler prescrivere cosa si debba pensare, né quali verità debbano essere credute. E’ un percorso nel quale si respira il gusto per la ricerca e dove si apprende la disponibilità a saper stare nell’incertezza senza affrettare i tempi delle risposte conclusive. Il percorso consente ai docenti di vivere l’esperienza dell’atteggiamento non giudicante, au-tentico ed incoraggiante, esercitando le proprie capacità argomentative e dialettiche che, attuate in classe, po-tranno incidere sullo sviluppo della facoltà etica di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e potranno aiutare nel passaggio dal rispetto delle regole vissute in modo obbligatorio per arrivare al rispetto delle regole in modo volontario e consapevole.

I temi principali saranno: bisogno e funzione delle regole, partecipazione e democrazia, rispetto e violazione, risoluzione dei conflitti, verità e falsità, giusto e ingiusto, giustizia e arte di giudicare.

Il corso sarà articolato in cinque appuntamenti. Verranno utilizzate tecniche di counseling (circle-time, visualiz-zazioni, esperienze percettive, espressioni creative) ed una serie di esperienze pratiche, ludiche e sperimentali che serviranno a rendere concreti ed operativi i concetti astratti trattati. Il percorso si concludera con l’esperienza del processo penale simulato nel quale ognuno trattera dei casi reali rivestendo la parte di uno dei soggetti del processo giudiziario (avvocato, pubblico ministero, cancelliere, giudice).

Trattando tematiche trasversali il corso si rivolge prevalentemente agli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado su qualsiasi materia di insegnamento. Tutte le tematiche affrontate potranno essere attuate in classe o adattate al contesto specifico della materia o della scuola.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Confederazione Nazionale dei Giudici di Pace. Docenza: Dott. Avv. Fabrizio Pertile, avvocato del Foro di Padova, giudice di pace in Venezia, formatore della Scuola Superiore della Magistratura presso la Corte d’Appello di Venezia e Dott. Avv. Stefania Trincanato, avvocato di libero Foro, giudice di pace di Bologna, presidente della Confederazione Nazionale Giudici di Pace.

EDU

CA

RE A ED

UC

ARE

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105Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina104

104

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

105

DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di scienze della scuola primaria

(max. 25 iscritti)

Insegnanti di ogni disciplina, ordine

e grado(max. 40 iscritti) *

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 6

QUANDO QUANDO

16, 23, 30 mar. 2017dalle 14.45 alle 17.45

20 mar. 2017dalle 10 alle 13

e dalle 14 alle 17

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

Alla scoperta del nostro posto nell’Universo.Insegnare le scienze in laboratorio

Progettazioni di lezioni cooperative in un’ottica di learning together (avanzato)

L’obiettivo del corso è fornire approfondimenti scientifici e strumenti operativi per collegare alcuni fenomeni astronomici significativi alle esperienze di vita quotidiana dei ragazzi, valorizzando allo stesso tempo l’apprendi-mento per scoperta tipico dell’inquiry based learning.

In ogni lezione i partecipanti verranno coinvolti in esperienze laboratoriali che potranno essere replicate in classe e diventare un passaggio di possibili unità di apprendimento.

In particolare il corso riguarderà i seguenti temi:

• imotidellaTerraedellaLuna(giorno,anno,stagioni,eclissiefasi);

• ilSole,lestelleelecostellazioni;

• ipianetidelSistemaSolare,laricercadellavitaextraterrestreelacomunicazione.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Bologna e Fondazione Golinelli. Docenza: Dott. Sandro Bardelli e Dott. Antonio de Blasi, ricercatori presso INAF-OABO, con la supervisione della Dott.ssa Giovanna Chiricosta, pedagogista.

Attività collegate per le classi > Laboratorio Missione spaziale (pag. 32).

Obiettivo dell’incontro è approfondire alcuni temi introdotti nei corsi base sul cooperative learning precedente-mente proposti. Si utilizzerà l’approccio learning together dei fratelli Johnson come modello concettuale e pro-cedurale per progettare lezioni cooperative nell’ottica dell’insegnamento significativo e del potenziamento delle abilità sociali.

Il corso sarà occasione per riprendere molti dei concetti generali riguardanti l’apprendimento cooperativo, at-traverso la costruzione passo dopo passo di attività aperte in cui è l’insegnante a organizzare il lavoro. I docenti avranno a disposizione degli esempi pratici di lezioni contestualizzate nei diversi ordini di scuola.

Il corso sarà organizzato in forma di workshop e si svilupperà nel corso di una unica giornata per favorire gli insegnanti con particolari esigenze logistiche.

* È necessario aver già frequentato un corso base sul cooperative learning durante questo anno scolastico o i precedenti.

Collaborazioni > Docenza: Prof. Adamo Lanna, insegnante di Scienze Naturali nella Scuola Secondaria di II Gra-do ed esperto in Cooperative learning, e della Prof.ssa Valeria Poggi, insegnante di Chimica nella Scuola Seconda-ria di II Grado e PhD in Science education presso l’Università di Camerino.

EDU

CA

RE A ED

UC

ARE

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107Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina106

106

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

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DESTINATARI DESTINATARI

Insegnanti di matematica, fisica e materie tecnico- scientifiche della scuola

secondaria di II grado (max. 25 iscritti)*

Insegnanti di scuola dell’infanzia

(max. 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

12 12

QUANDO QUANDO

30 marzo 2017; 6, 20, 27 aprile 2017

dalle 14.45 alle 17.45

6, 13, 20, 27 ott. 2016dalle 14.30 alle 17.30

DOVE DOVE

Le Serre dei Giardini Margherita Opificio Golinelli

Arduino a scuola: prototipi dove l’esperimento diventa esperienza I primi passi nel digitale: coding e pensiero computazionale alla scuola d’infanzia? Si può fare!

Il corso si pone l’obiettivo di introdurre i partecipanti all’applicazione dell’hardware Arduino nella didattica curricolare delle materie S.T.E.M. (matematica, informatica, fisica, chimica, tecnologie informatiche, scienze e tecnologie applicate, robotica, elettronica). Arduino offre a docenti e studenti la possibilità di ideare e realizzare vari tipi di progetti ed esperimenti (acquisizione di dati in tempo reale, controllo di fenomeni fisici e di reazioni chimiche, costruzione di computer indossabili e robot).

I partecipanti verranno guidati nella sperimentazione in prima persona dei diversi strumenti e saranno suppor-tati dai formatori nell’ideazione e nella progettazione di attività didattiche sia disciplinari che interdisciplinari dove la programmazione e l’elettronica diventano la piattaforma di lancio per esperienze didattiche inclusive e sperimentali.

In dettaglio le giornate del corso:

• Igiorno:introduzioneallaschedaArduinoedalconcettodimicrocontrollore;analisidell’hardware e dell’am-biente di sviluppo con linguaggio di Arduino;

• IIgiorno:presentazioneedesplorazionedialcuniesempidididatticasperimentaleconArduino;

• IIIgiorno:ideazioneesviluppodiunprogettodidatticoconArduino;

• IVgiorno:realizzazione hardware, test e debug dei progetti ideati nella lezione precedente.

Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti. Tali progetti potranno essere presentati ad un evento pubblico presso Opificio Golinelli.

I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori che Fondazione Golinelli organizza per le scuole.

*Il corso è consigliato per gli animatori digitali.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli, FabLab Bologna e Associazione ProgrammaBol, organizzatore di CoderDojo Bologna.

Il corso offre una panoramica sulle nuove frontiere della tecnologia applicate alla didattica nella scuola dell’infan-zia. Partendo dal confronto sui punti salienti del Piano Nazionale Scuola Digitale, si farà un breve excursus sulle principali risorse digitali e unplugged utilizzabili per introdurre, già a partire dalla scuola dell’infanzia, alcuni basilari elementi del pensiero computazionale.

I partecipanti saranno accompagnati in un percorso di sperimentazione di vari strumenti pensati per portare il coding ed il making in classe attraverso attività divertenti ed utili a stimolare lo sviluppo delle competenze di base proprie della scuola dell’infanzia come l’orientamento all’interno dello spazio, il pensiero logico-deduttivo, la lateralità, la scomposizione in parti di stimoli complessi, nonché la socialità e la capacità di collaborare tra pari.

In dettaglio le giornate del corso:

• Iincontro:ildigitaleall’infanzia:cosadiconole“indicazioninazionaliperilcurricolo”? Una nuova frontiera educativa: la robotica;

• IIincontro:coding con Scratch jr;

• IIIincontro:circuitiMorbidi:cosac’èdentroadunrobot?

• IVincontro:coding Unplugged.

Al termine del corso, i docenti partecipanti saranno invitati a sviluppare con gli alunni delle proprie classi alcuni progetti che prevedano l’utilizzo delle competenze e degli strumenti di lavoro acquisiti. Tali progetti potranno essere presentati ad un evento pubblico presso Opificio Golinelli. I progetti più meritevoli saranno premiati con la possibilità di portare la propria classe gratuitamente ad uno dei laboratori che Fondazione Golinelli organizza per le scuole.

Collaborazioni > Una collaborazione tra Fondazione Golinelli e Associazione ProgrammaBol, organizzatore di CoderDojo Bologna.

Attività collegate per le classi > Laboratorio di programmazione e robotica educativa di Scuola delle idee (pag. 15).

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109Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina108

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Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

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DESTINATARI DESTINATARI

Educatori di nido d’infanzia e insegnanti di scuola

dell’infanzia(max. 25 iscritti)

Insegnanti di scuola dell’infanzia

con livello linguistico inglese B1 o superiore

(max. 30 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 15

QUANDO QUANDO

25 ott.; 8, 15 nov. 2016dalle 14.30 alle 17.30

28 nov.; 5, 16 dic. 2016; 12 gen.; 15 feb. 2017dalle 14.30 alle 17.30

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

I primi passi nella scienza: laboratori scientifici e strumenti didattici per collegare outdoor e indoor education

L’inglese nella scuola dell’infanzia: metodologia e progettazione di percorsi di avvicinamento all’osservazione scientifica

L’obiettivo generale del corso è quello di valorizzazione l’ambiente naturale esterno alla scuola sia da un punto di vista scientifico, sia naturalistico, per la progettazione di attività educative e didattiche tra interno ed esterno. Esso si sviluppa in 3 appuntamenti. Gli incontri, a cadenza settimanale, prevedono lo svolgimento di un’attività di laboratorio specifica utilizzata sia per affrontare alcuni contenuti scientifici, sia per favorire una riflessione sulla possibile valorizzazione, adattamento e trasferimento in classe anche con l’affiancamento, per esempio, di letture, animazioni ed altre attività specifiche.

I principali temi affrontati durante il corso saranno:

• “viventenonvivente”:comefareadefinirecheciòchecicircondasiaviventeoppureno;

• “studiodellavitachecresce”:piantumazionedi semiepiantineeosservazionealmicroscopiooalla lented’ingrandimento;

• “piccolozooquotidiano”:scoprireglianimaliegliinsettinascostiinunpugnoditerra.

Collaborazioni > A cura di Fondazione Golinelli

Attività collegate per le classi > Laboratorio per l’infanzia Scrigno di terra di Scuola delle idee (pag. 15).

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti un inquadramento teorico sui fondamenti dell’educazione pluri-lingue in tenera età e di sviluppare alcune competenze metodologiche specifiche per la didattica delle lingue ai bambini in età prescolare (3-6 anni).

Durante il corso, composto da una parte teorica e da una parte laboratoriale, gli insegnanti saranno guidati nel-la programmazione di una unità di acquisizione da sperimentare nelle proprie sezioni. All’interno dei cinque incontri è prevista anche un’attività scientifica laboratoriale in lingua italiana dedicata a temi ecologici quali l’estrazione di pigmenti naturali da frutta e verdura.

A partire da questa esperienza, gli insegnanti verranno supportati nell’elaborazione di attività in lingua inglese che stimolino nei bambini l’osservazione dei fenomeni naturali, li avvicinino alla sperimentazione scientifica e favoriscano lo sviluppo delle abilità in lingua inglese dei bambini.

Particolare attenzione verrà prestata a strategie e tecniche che promuovano nei bambini la capacità di discri-minare e di riprodurre suoni della lingua inglese che non sono presenti nell’italiano, questione di fondamentale importanza, in quanto l’apprendimento di una lingua straniera avviene in questa fascia d’età con modalità non replicabili successivamente soprattutto per quanto riguarda questi aspetti.

Prima fase: formazione (6 ore): quadro teorico di riferimento sull’educazione plurilingue in tenera età; strategie operative e tecniche per lo sviluppo delle abilità linguistiche.

Seconda fase: workshop (6 ore) e sperimentazione: laboratorio scientifico in lingua italiana; analisi ed elabora-zione di programmazioni e attività in lingua inglese; sperimentazione con la propria sezione di due attività tra quelle progettate.

Terza fase: conclusione (3 ore): condivisione di alcune delle sperimentazioni sviluppate a scuola; feedback da parte delle formatrici; discussione finale.

Collaborazioni > Docenza: Dott.ssa Luciana Favaro e Dott.ssa Marcella Menegale, dottori di ricerca dell’Uni-versità Ca’ Foscari Venezia, esperte in glottodidattica, formatrici per l’insegnamento delle lingue straniere come lingua veicolare.

Attività collegate per le classi > Laboratorio per l’infanzia Pittore ecologico di Scuola delle idee (pag. 17)

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111Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina110

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Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina

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DESTINATARI DESTINATARI

Educatori di nido d’infanzia e insegnanti di scuola

dell’infanzia(max. 25 iscritti)

Educatori di nido d’infanzia e insegnanti di scuola

dell’infanzia(max. 25 iscritti)

ORE PRESENZA ORE PRESENZA

9 9

QUANDO QUANDO

2, 9, 16 feb. 2017dalle 14.30 alle 17.30

2, 9, 16 mar. 2017dalle 14.30 alle 17.30

DOVE DOVE

Opificio Golinelli Opificio Golinelli

I primi passi nella scienza: alimentazione e corpo I primi passi nella scienza: luci e colori

L’attività di formazione teorico-pratica si propone di fornire agli insegnanti degli stimoli per iniziare a intrapren-dere con i bambini alcuni semplici esperimenti, così da favorire la loro esplorazione scientifica del mondo. La proposta formativa verterà attorno all’alimentazione, al cibo e alla scoperta che ciascun bambino naturalmente fa di se stesso e del mondo che lo circonda.

Gli obiettivi sono diversi: fornire alcune semplici conoscenze scientifiche di base; stimolare nuove sperimenta-zioni educative a scuola; fornire strumenti pratici per la didattica con la classe con suggerimenti di esperimenti replicabili.

Il corso evidenzierà l’importanza che l’alimentazione ha nella nostra vita quotidiana, sia da un punto di vista strettamente biologico che da un punto di vista psicopedagogico. Il primo incontro affronterà aspetti di base sull’alimentazione, sia a livello anatomico che fisiologico. Seguiranno due appuntamenti in cui i partecipanti verranno coinvolti in attività pratiche di laboratorio e riflessioni sulle possibili ricadute in classe.

A cura di Fondazione Golinelli.

Il percorso promuove il dialogo tra sapere scientifico, pedagogico e artistico per favorire il piacere della scoperta, l’apprendimento collaborativo e la dimensione argomentativa.

I tre temi chiave del corso, luce, colore e visione, verranno affrontati in modo trasversale e multidisciplinare, integrando diversi approcci:

•scientifico,attraversolafisica,labiologia,lageometriael’astronomia;

•pedagogico,attraversoesperienzecorporee;

•artistico,attraversoesperienzeespressivo-artistiche.

Diverse attività di gioco e di laboratorio comporranno l’ossatura delle lezioni, permettendo ai partecipanti di condividere riflessioni e acquisire strumenti pratici da utilizzare nella didattica a scuola.

A cura di Fondazione Golinelli.

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www.artescienzaeconoscenza.it

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ARTE SCIENZA E CONOSCENZA

Arte scienza e conoscenza è l’area progettuale che la Fondazione Golinelli dedica al grande pubblico e alle scuole attraverso occasioni di apprendimento e di dibattito su singoli temi scientifici di rilevante attualità e complessità.L’attività di Arte scienza e conoscenza si sviluppa su due direttrici complementari: da una parte c’è la proget-tazione e la realizzazione di importanti mostre di arte e scienza rivolte al grande pubblico. Dall’altra c’è l’organizzazione di convegni rivolti a un pubblico di specialisti e di incontri di approfondimento aperti a tutti.Accostando opere di grandi artisti contemporanei a exhibit che raccontano alcuni fra i più interessanti risultati della scienza di oggi, le mostre di arte e scienza della Fondazione Golinelli indagano grandi temi della nostra vita. L’idea è infatti proprio quella di offrire al visitatore la possibilità di guardare alle stesse cose unendo i risultati della ricerca dell’artista e quelli della ricerca dello scienziato, perché possa vedere e capire di più, integrando intelligenze diverse della nostra mente.Le mostre sono affidate a Giovanni Carrada, che ne cura anche la parte scientifica, mentre la parte artistica è affidata a Cristiana Perrella.

ARTE SC

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Lucy+Jorge OrtaOrta water. PurificAtion station, 2005

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ARTE SCIENZA E CONOSCENZA

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LA MOSTRA DEL 2017 IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà

Mostra di arte+scienza

Imprevedibile è una mostra su come e perché le nuove idee (quindi l’innovazione) possono creare un futuro migliore. Apparentemente semplice, il tema è in realtà profondo e poco capito. Altrimenti, la nostra società sa-rebbe ben più dinamica e innovativa, e la nostra economia crescerebbe. È anche un tema controintuitivo. Perché è meglio vivere in un mondo che cambia, anche se è imprevedibile? Perché ci si può preparare a un futuro che non possiamo prevedere? E come? Le risposte alla prima domanda educano a un atteggiamento positivo ma non ingenuo nei confronti dell’innova-zione e dei cambiamenti che essa produce, e che non sono solo di tipo materiale, ma anche politico e morale. Il futuro cui l’innovazione dà vita è in realtà imprevedibile, e questo facciamo fatica ad accettarlo, tanto che ci siamo sempre fatti illudere da profeti di ogni tipo. Ma proprio la sua imprevedibilità, insieme al fatto che aumenta le risorse a disposizione, è la migliore garanzia di una società aperta e socialmente mobile, e che offre a un maggior numero di persone la possibilità di vivere una vita piena di senso e di soddisfazioni.La seconda domanda rimanda invece al fatto che il futuro è sì imprevedibile, ma “funziona” sempre allo stesso modo, almeno nelle economie moderne, e per questo ci si può preparare imparando dalle esperienze del pas-sato più o meno recente. E capire “come funziona il futuro”, non uno in particolare ma il futuro in generale, è il cuore della mostra.La mostra si articola attraverso 5 sezioni: Il futuro arriva comunque, Il futuro crea più di quanto distrugga, Il futuro non si lascia prevedere, Il pregiudizio contro le cose nuove, Fare i conti con la natura.La mostra, ideata e prodotta da Fondazione Golinelli, è un progetto di Giovanni Carrada, a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella.

QUANDO: da lunedì 30 gennaio a domenica 2 aprile 2017DOVE: Opificio Golinelli, via Paolo Nanni Costa 14, BolognaDESTINATARI: Scuole di ogni ordine e gradoINFO: [email protected]

La mostra sarà fruibile dalle scuole attraverso percorsi didattici appositamente studiati e modulati per fasce d’età: visite guidate interattive per le classi di scuole primarie e secondarie di I grado, laboratori di discussione e confronto per classi di scuole secondarie di II grado.

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COME RAGGIUNGERCI

Opificio Golinelli si trova a Bologna in via Paolo Nanni Costa 14 (zona Ospedale Maggiore) ed è facilmente rag-giungibile sia in macchina che con i mezzi pubblici dal centro di Bologna. Per macchine e pullman è disponibileun ampio parcheggio gratuito.

In macchina:Da A13 (PADOVA): prendere l’uscita Bologna Arcoveggio verso Bologna/Arcoveggio, continuare verso Tangen-ziale Nord Bologna.

Da A1-A22 (VERONA, MODENA, MILANO o FIRENZE): prendere l’uscita verso Casalecchio/Bologna Centro, se-guire le indicazioni per Bologna Ospedale Maggiore.

Da A14 (IMOLA-ANCONA-TARANTO): prendere l’uscita Bologna S. Lazzaro verso Bologna Centro/Aeroporto Bologna, continuare su tangenziale nord.

In autobus:Dal centro di Bologna: prendere il bus 13 da via Farini/piazza Malpighi/via Lame in direzione Borgo Panigale escendere alla fermata Santa Viola.

Dalla stazione centrale di Bologna: prendere il bus 35 in direzione Fac. Ingegneria/Ospedale Maggiore e scen-dere alla fermata Rotonda Granatieri – Avis (il sabato pomeriggio e la domenica la linea è sospesa).

Dalla stazione di Borgo Panigale: prendere il bus 13 in direzione San Ruffillo e scendere alla fermata Santa Viola.

Per ulteriori calcoli di percorsi, si consiglia di consultare la pagina www.tper.it/percorsi-orari/il-tuo-percorso-da

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CATALOGODELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

E FORMATIVEProposte per insegnanti e scuole di ogni ordine e grado

OPIFICIO GOLINELLI via Paolo Nanni Costa, 14 - 40133 Bologna

www.fondazionegolinelli.it

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COME SOSTENERE LA FONDAZIONE GOLINELLI

Sostenere la Fondazione Golinelli significa aiutare i nostri ragazzi a crescere più creativi, più svegli ed energici, più consapevoli. Significa avvicinarli alla ricerca scientifica e prepararli alle sfide del futuro. Significa amare l’arte e la scienza, credere che tutti possano accedere alla cultura, e che la cultura possa migliorare la nostra società. Significa partecipare a un grande progetto, concreto e visionario insieme.E significa avere la certezza che ogni somma donata, grande o piccola che sia, verrà investita in un’iniziativa fertile e importante.Sostenere la Fondazione Golinelli è semplice: puoi scegliere tra versamento bancario o versamento postale. O puoi decidere di destinare alla Fondazione Golinelli il tuo 5×1000.

SOSTIENICI CON IL TUO 5×1000Compilando il modello per la dichiarazione dei redditi (730 CUD, UNICO) scrivi nel riquadro “Fi-nanziamenti della ricerca Scientifica e dell’Uni-versità” questo Codice Fiscale:

03939010371Sottoscrivere il 5×1000 non costa niente e non esclude la possibilità di destinare anche l’8×1000.

VERSAMENTO POSTALEIntestazione: Fondazione GolinelliIBAN: IT29W0760102400000045357639Causale: Erogazione liberale

VERSAMENTO BANCARIOIntestazione: Fondazione GolinelliPresso: Cassa di Risparmio in BolognaIBAN: IT80R063850241307400029792LCausale: Erogazione liberale

Anno scolastico 2016/2017

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