Categorizzazioni Del Femminile e Del Maschile

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Sessismo nella lingua

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  • 0. PREMESSA

    E diffusa, rispetto alle nuove tecnologie, una presunzione di oggettivited efficienza per cui la soglia critica di attenzione da parte dellutente pibassa. In altre parole, gli strumenti offerti vengono utilizzati in modo del tut-to automatico1, data anche la loro immediatezza ed apparente semplicit. Trale varie utilizzazioni automatiche (e parziali, in quanto normalmente estem-poranee e limitate a poche richieste) dellutente, un posto significativo per la

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    1 Lautomaticit sembra giocare pesantemente anche nella strutturazione: ad es, ilcorrettore ortografico di Microsoft France sostituiva anti-stress con anti-arabes perchle due parole hanno, oltre a anti-, tre lettere in comune (ed stato condannato per questo,cfr. Le Monde, 23/03/2000, p. 36, articolo di Michel Alberganti).

    193

    Categorizzazioni del femminile e del maschilenelle nuove tecnologie: prime ricerche

    nel Thesaurus italiano, spagnolo, francese, inglese di Word

    Carla BAZZANELLAUniversit di Torino

    Catherine CAMUGLI-GALLARDOUniversit de Caen

    Pura GUILUniversidad Complutense de Madrid

    Manuela MANERAUniversit di Torino

    Paloma TEJADAUniversidad Complutense de Madrid

  • categorizzazione linguistica (e culturale; cfr. Violi 1997)2 va riconosciutoallo strumento Thesaurus di Microsoft Word, che, relativamente alla linguain uso, suggerisce, per ogni termine selezionato, una gamma di "significati"3,e per ogni "significato", dei "sinonimi"4 (cfr. tabelle in appendice).

    Analizzando in modo sistematico5 "significati" e "sinonimi" forniti dalThesaurus di Word 6.0 ai due termini donna e uomo6, le sorprese (dopo tan-ti anni non solo di lavoro femminista e di ricerche sul linguaggio femmini-le7, ma di discorsi sul politically correct e sulla par condicio) non sono man-cate, come vedremo. La sorpresa maggiore, se vogliamo, consistita nelcontrasto tra una tecnologia recente, che ci si aspetta innovativa, e lo spac-cato culturale-sociale che viene veicolato, che corrisponde invece alla visio-ne pi tradizionale e retriva possibile8.

    Il lavoro, iniziato sullitaliano (a cura di Manuela Manera e Carla Baz-zanella), si successivamente espanso, per verificare contrastivamente ilquadro che era emerso, ad altre lingue: spagnolo (Pura Guil), francese (Ca-therine Camugli-Gallardo), inglese (Paloma Tejada). Abbiamo pensato che i

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    2 [...] gli schemi e le strutture attraverso cui diamo senso alle espressioni della lin-gua non sono diversi da quelli con cui diamo senso al nostro essere e agire nel mondo. Vio-li (1997: 211-212).

    3 "Significati" il termine usato nel Thesaurus; lo assumeremo per semplicit di rin-vio, mantenendo per le virgolette, per distinguerlo da altri usi pi canonici.

    Lorganizzazione del Thesaurus nelle varie lingue parzialmente diversa; non ci sof-fermeremo qui su questo problema.

    4 Anche qui (v. nota 3) non si tratta di "sinonimi" in senso stretto; infatti per ognunodei "significati" si forniscono dei "sinonimi" nella stessa finestra non necessariamente coin-cidenti con quelli suggeriti se questi "significati" si adoperano separatamente dai lemmi. Inaltre parole, i "sinonimi" non si riferiscono in generale al termine ricercato, si tratta di pos-sibili sostituzioni di un lessema specifico in relazione ad un "significato" selezionato.

    5 Sono stati considerati rilevanti non solo la quantit di informazioni date, ma anchele differenze lessematiche, la distribuzione dei lessemi stessi, la loro variet/registro e, so-prattutto, lordine in cui essi comparivano.

    6 Nelle trascrizioni riportato in corsivo il termine ricercato, seguito dai "significati"nellordine in cui vengono dati nel Thesaurus; i "significati" possono essere accompagnatida eventuali "sinonimi", posti tra parentesi (v. nota 3).

    7 Cfr. ad es. Cameron 1998 (presente anche in rete), Coates 1986, Coates e Cameron1988, Holmes 1995, Johnson 1998, Milroy 1992, Preisler 1986, Tannen 1994; per litalianoin particolare Berretta 1983, Marcato 1988 e 1995, Sbis 1976 e 1984, per il francese Mo-reau 1999, Niedzwiecki 1994, Koskas Eliane & Leeman Danielle (eds) 1989 (ed in questovolume, specificamente: Houdebine-Gravaud, Khaznadar, Milner); per lo spagnolo GarcaMeseguer 1994, Iglesias 1990.

    8 Cfr. anche, per un accenno ai siti web caratterizzati da luoghi comuni e stereotipi,Bazzanella, Fornara, Manera i.c.s.

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  • risultati, negativamente sorprendenti, meritassero una immediata risonan-za; proponiamo quindi una prima presentazione del problema come prelimi-nary report.

    1. ITALIANO

    1.1. La prima coppia

    Dal risultato della ricerca rispetto a donna/uomo emerge una prima dif-ferenza tra i due generi:

    (1) donna: femmina, signora (dama), moglie (consorte, sposa), dome-stica, compagna (amica), ragazza, colf.

    uomo: essere (umano), maschio, individuo (Signore), amante(compagno), sposo (marito).

    In (1), infatti, oltre alla prevedibile universalizzazione del genere ma-schile (uomo come essere (umano) e individuo; cfr. Violi 1986), la se-quenzialit di "significati" appartenenti alla stessa area semantica come moglie/sposo e compagna/amante diversa, sottintendendo che quando sidice donna si intende solitamente9 signora e moglie, mentre quando si diceuomo si allude nella maggior parte dei casi pi a un amante che a uno spo-so. Inoltre, se si analizzano in modo pi approfondito questi "significati"prendendone in considerazione anche i "sinonimi", emerge che:

    gli inversi sono distribuiti in modo diverso: mentre moglie imme-diatamente visibile tra i "significati" di donna, perch sul video ven-ga visualizzato marito bisogna fare un numero maggiore di passag-gi10. Ovvero: non solo alcuni "significati" sono pi nascosti di altri,ma non viene evidenziata la simmetria delle relazioni semantiche(cfr. Lyons 1977)11;

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    9 Si suppone che la sequenzialit rimandi ad una scala di marcatezza (cfr. Greenberg1966): dal pi frequente e generale al meno frequente e pi specifico.

    10 I "sinonimi", infatti, vengono visualizzati solo quando si seleziona un "significato",e relativamente a quello: perci marito potr comparire solo nel caso in cui venga selezio-nato sposo.

    11 Cfr. invece il diverso trattamento degli antonimi sposo/a e marito/moglie in IlGrande Dizionario Garzanti della lingua italiana, 1987 (sottolineature nostre): "Sposo s.m.

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  • lequivalenza apparente di lessemi che sembrano individuare unastessa area semantica viene smentita analizzando i relativi "sinoni-mi": con compagna si intende non amante, come nel caso del ma-schile, bens amica.

    Indicativa, sempre in questo primo confronto, la presenza di domesti-ca (che addirittura precede compagna e ragazza) e colf12 tra i "significati" indonna e non in uomo, quasi a riproporre la stereotipica dicotomia degli am-biti dazione: proprio delluomo sarebbe la speculazione astratta (lessere,lumano), mentre alla donna toccherebbero le occupazioni pi casalin-ghe13.

    1.2. I significati di donna

    Confrontando femmina/maschio (v. 2) la situazione certamente pi pa-ritaria che in (1); unica differenza la minor quantit di "sinonimi" che vie-ne fornita a femmina: non troviamo infatti i corrispettivi femminili di ragaz-zo e bambino.

    (2) femmina: donna (fanciulla).maschio: uomo (ragazzo, bambino, fanciullo).

    La disuguaglianza ricompare in signora/signore (v. 3):

    (3) signora: donna (dama), moglie (consorte, coniuge), padrona.signore: uomo, padrone (proprietario), sovrano (principe, re), gen-

    tiluomo (galantuomo).

    dove si riscontra la presenza di lessemi esclusivi di una parte o dellaltra(nella versione femminile dama, moglie, consorte, coniuge; in quella ma-

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    1. luomo nel giorno del matrimonio; 2. marito" / "Sposa s.f. 1. la donna nel giorno del ma-trimonio; 2. moglie". "Marito s.m. uomo sposato, considerato in relazione alla moglie" /"Moglie s.m. donna sposata, considerata in relazione al marito".

    12 Domestica e colf (che sono registrati come "sinonimi", v. oltre) sono qui riportati adistanza tra loro, con una ridondanza che sembra ribadire un ruolo femminile. Aspetti diridondanza si ritroveranno anche per termini maschili, ma, come vedremo, avranno una di-versa funzione.

    13 La stessa dicotomia risultata dallanalisi di un corpus di pubblicit radiofonica, inBazzanella, Fornara, Manera i.c.s. .

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  • schile proprietario, sovrano, principe, re, gentiluomo, galantuomo) che in-dividuano aree semantiche molto diverse tra loro. Anche nel caso di unostesso "significato", lordine nel quale viene presentato comunque diverso:padrona solo in terza posizione preceduto da moglie mentre padro-ne compare immediatamente dopo uomo, ed per di pi corredato da un "si-nonimo" (assente nel corrispettivo femminile) che ne ribadisce laurea di po-tere. Segnaliamo inoltre lassenza nel Thesaurus del termine gentildonna e ilrimando a "parola correlata"14 per sovrana.

    In (4) la apparente simmetria viene meno a causa della non corrispon-denza tra signora e compagno: a differenza di compagno, signora rimandaanche a una precisa situazione giuridica; inoltre, mentre il termine maschilesalvaguarda lindividualit allinterno di una relazione di coppia, il corri-spondente femminile che viene dato la annulla, poich esso implica lessereconsiderata non individuo, ma moglie di.

    (4) moglie: sposa (coniuge, consorte, signora, donna).marito: sposo (coniuge, consorte, compagno, uomo).

    Significativo il caso di domestica/o in cui, oltre alla presenza di donnacome "sinonimo" di colf (cfr. nota 12), notiamo un aumento di prestigio peril maschile: non si parla infatti di colf 15, bens di collaboratore, termine chenon sempre richiama i lavori domestici16.

    (5) domestica: colf (donna).domestico: collaboratore.

    In compagna/compagno (v. 6) si ritrovano ancora una volta, da un lato,una diversa distribuzione degli inversi per cui ragazzo visibilissimo tra i"significati", mentre ragazza addirittura lultimo dei "sinonimi"; e, dallal-tro, il diverso ordine in cui compaiono termini correlati: mentre sposa pre-

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    14 Notiamo qui che il rimando a termine correlato si trovato esclusivamente perlessemi femminili, ed stato registrato nei seguenti 8 casi, su 20 termini femminili ricerca-ti: domestica, compagna, ragazza, figlia, bambina, sposa, casalinga, amica.

    15 "Colf s.m. e f. invar. collaboratore, collaboratrice familiare; persona addetta ai ser-vizi domestici. Abbr. di col(laboratore) f(amiliare)." da Il Grande Dizionario Garzanti del-la lingua italiana, 1987 (sottolineature nostre).

    16 In effetti di solito si ricorre, anche per la donna, a un termine pi politically cor-rect come collaboratrice domestica.

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  • cede il pi individuale ragazza, sposo compare solo alla fine. Si nota inol-tre una maggior informativit per il maschile, data dalla presenza di compa-re, privo di corrispondente femminile (ed anche qui il rimando alla cultura pertinente), e soprattutto dalla ricchezza di "sinonimi" forniti a ragazzo (bentre termini in pi rispetto a quelli forniti ad amica).

    (6) compagna: amica (donna, amante, sposa, ragazza).compagno: amico, ragazzo (uomo, amante, partner, amore, marito,

    sposo), compare.

    Come in (4), anche nella coppia riportata in (7), ragazza/o, i rapporti re-lazionali vengono preferibilmente attribuiti alla donna: solo a ragazza si for-nisce il "significato" di figlia, con esplicito rimando alla sfera familiare. Conun salto di et, sempre in (7), bambina simmetrico rispetto a giovane (so-lo maschile) tra i "sinonimi" di fanciulla/fanciullo; ma pi sorprendente lapresenza di zitella, prima ancora di figlia e dopo compagna17.

    (7) ragazza: fanciulla (adolescente, bambina), compagna (donna), zi-tella (nubile), figlia.

    ragazzo: fanciullo (adolescente, giovane), maschio, compagno.

    1.3. La vita relazionale e lambito familiare

    Se analizziamo zitella/scapolo (v. 8) o, per verificare un eventuale con-dizionamento del registro linguistico, nubile/celibe (v. 9), colpisce lassenzatotale di scapoli.

    (8) zitella: nubile (ragazza).scapolo: NON TROVATO.

    (9) nubile: zitella (ragazza).celibe: NON TROVATO.

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    17 Notiamo che maschio, prima di compagno, non ha corrispondente femminile, a me-no di considerare il famigerato zitella, che non ha per corrispondenti nel Thesaurus (v. ol-tre nel testo).

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  • Esempio di povert lessicale per lambito femminile il seguente, rela-tivo a amica/o (v. 10), in cui il genere femminile relegato alla sfera mera-mente sessuale, mentre quello maschile vede riconosciute competenze e po-teri sociali attraverso sette lessemi in pi. E inoltre emblematico il fatto cheil lessema amante, comune a entrambi anche se in posizioni differenti, abbiadue diversi "sinonimi" a seconda del genere: per il femminile amante equi-vale a donna, per il maschile a innamorato; ne emerge unimmagine di don-na come oggetto sessuale piuttosto che come soggetto che prova emozioni esentimenti18.

    (10) amica: compagna, amante (donna).amico: compagno (intimo), alleato, sostenitore (fautore, simpatiz-

    zante), amante (innamorato), conoscente, confidente.

    Passiamo ora allanalisi di altri termini di famiglia.

    (11) sposa: moglie (coniuge, consorte), compagna, donna.sposo: marito (coniuge, consorte), compagno, uomo.

    (12) madre: genitrice, mamma, origine (causa, radice), matrice.padre: pap (babbo), progenitore, Creatore (artefice, autore).

    (13) figlia: bambina (bimba), ragazza [ricevuta].figlio: figliolo (creatura, bambino, rampollo, prole, bimbo) [risul-

    tato].

    (14) bambina: fanciulla (bimba, ragazza), figlia.bambino: bimbo (fanciullo, marmocchio, pargolo), figlio (rampol-

    lo, figliolo, creatura), beb (infante, lattante, neonato, pu-po, baby, maschio).

    Se in (11) c una corrispondenza perfetta19, questa non si conserva negli altri casi: in (12), madre in primo luogo genitrice, poi origine, ma-

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    18 Ci sembra questo un chiaro esempio della funzione strategica dellimplicito: il non-dire-esplicitamente, lalludere ed il suggerire indirettamente permettono di nascondere ledifferenze profonde sotto lapparente corrispondenza semantica.

    19 Ma allora perch vengono utilizzati in modo diverso in altre occorrenze, come (1)?

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  • trice, ma non Creatrice, come invece lo il padre (naturalmente incidelinfluenza religiosa); in (13), per figlio vengono forniti pi termini (esat-tamente il doppio), alcuni dei quali (rampollo e prole) nella loro attribu-zione solo maschile sembrano rimandare alla concezione patrilineare dellatrasmissione del patrimonio e del cognome; in (14) si ritrova ancora a van-taggio del maschile non solo una maggior ricchezza di lessemi (15 di con-tro ai 5 per il femminile!), tra laltro appartenenti a vari registri linguistici(marmocchio, pargolo, beb, pupo, baby), ma anche una loro maggiore ap-propriatezza: qualit questa che manca al corrispettivo femminile, in cuiviene dato infatti come "sinonimo" di fanciulla, accanto a bimba, il termi-ne ragazza. Decisamente sorprendente (se non ci rifacciamo ad una cultu-ra di trasmissione ereditaria maschile, che dovrebbe per essere superatanella cultura occidentale del 2000) la sinonimit esclusiva di beb conmaschio!

    1.4. Ambiti di potere

    Maggiore ricchezza lessematica, e maggiori autorit e prestigio attribui-ti allambito maschile si riscontra in padrona/e (v. 5) in cui la padrona so-lo la signora (cio la moglie, la consorte, la coniuge: cfr.(3)) mentre il pa-drone proprietario, titolare, Signore, capo, boss, principale, sovrano, re:due ambiti semantici decisamente, e discriminatamente, diversi.

    (15) padrona: signora.padrone: proprietario (titolare, Signore, capo, boss, principale),

    sovrano (re).

    A proposito ancora di ambiti di potere, sar un caso se non si trovano20

    regina e principessa mentre sono attestati sia re che principe (v. 16 e 17)?La situazione inversa a quella di (8) e (9); la distribuzione delle assenze,per, non casuale: dove avviene la cancellazione delluomo, dove quelladella donna? Non c lo scapolo, ma presente il re; manca la regina, mac la zitella.

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    20 In altri casi, come in quello gi menzionato di sovrana, si rimanda perlomeno allaparola correlata.

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  • (16) regina: NON TROVATO.re: sovrano, Signore (padrone).

    (17) principessa: NON TROVATO.principe: sovrano (Signore), maestro.

    1.5. Femminilmente vs maschilmente

    Infine, ancora rivelatori, gli avverbi:

    (18) femminilmente: con femminilit, effeminatamente.maschilmente: virilmente.

    (19) effeminatamente: da femmina (leziosamente, femminilmente).virilmente: maschilmente (da uomo), coraggiosamente (valorosa-

    mente).

    Femminilmente vuol dire certamente con femminilit, ma anche effemi-natamente, ovvero da femmina, cio leziosamente. Maschilmente, invece,significa virilmente, cio coraggiosamente, come dire da uomo.

    1.6. Conclusione per i dati italiani

    In sintesi una prima ricerca rivela:

    una maggiore articolazione, accuratezza e ricchezza di termini per levoci maschili (v. in particolare (13) (15) e (10));

    nei casi in cui sono i lessemi femminili a contare un numero mag-giore di "significati"/"sinonimi", questi appartengono a un ambito se-mantico particolare: quello del domestico e del familiare, come ad es.in (1);

    in alcuni casi, ad es. (3) e (15), si registra la copertura di aree se-mantiche non corrispondenti;

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  • a livello pi profondo, diverso il modo di organizzare le informa-zioni fornite, secondo i due parametri della distribuzione (ovvero vi-sibilit) e della sequenzialit (cio frequenza). A parit di lessemi siassiste infatti a

    1) una loro diversa distribuzione: ci che in un genere posto tra i"significati" (cio primario, subito visualizzato, visibile) nellal-tro lo si ritrova solo tra i "sinonimi" (ovvero in secondo piano,pi difficile da trovare)21;

    2) una loro diversa sequenzialit: i "significati"/"sinonimi" vengo-no presentati in ordine decrescente, partendo quindi dal pi co-mune e diffuso22.

    Il modo in cui viene organizzato il vocabolario permette, quindi,di manipolare, in modo sottile e scaltro, il senso dei suoi lesse-mi (ad es. (1)) e limmagine che da questi affiora (si vedano co-me es. (6) e (10)).

    i "significati"/"sinonimi" delle voci femminili tendono nel comples-so a definire la donna non in s, ma in relazione ad altri (v.(4) (6) e(7)), creando unopposizione individualit (maschile) relaziona-lit (femminile);

    in alcuni casi si assiste alla deformazione (v.(5)) e anche alla can-cellazione (v. (8) (9) (16) e (17)) di informazioni: ci avviene nei confronti di entrambi i generi, ma in modo funzionalmente di-verso, poich si tende, da un lato, al mantenimento del prestigiomaschile e, dallaltro, al non riconoscimento della significativitfemminile.

    si assiste talvolta a una ridondanza dovuta alla ripresa di uno stessoconcetto; il fenomeno riguarda entrambi i generi, ma, anche in que-sto caso, in modo differente, per cui si ribadiscono prestigio e poteredelluomo (es. (3)) e si relega la donna a un certo ambito stereotipi-co (cfr. (1)).

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    21 Si pu parlare di vere e proprie strategie di occultamento funzionalmente diverseper i due generi.

    22 Poich la gerarchia rivela qual il "significato" pi comune, anche a parit di les-semi c una differenza di immagine, ma a un livello meno immediatamente individuabile.

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  • 2. SPAGNOLO

    2.1. O Venus o Maritornes o costilla

    Una prima angolazione dei dati offerti dal Word 6.023, creatrice di unaprospettiva che condiziona la loro ricezione, la si pu trovare nella ricercadei lessemi mujer e hombre:

    (20) mujer: hembra, criada, esposa.hombre: varn.

    Mentre per il lemma hombre lunico "significato" offerto varn, permujer non si fornisce, in modo analogo, solo quello relativo al genere, hem-bra, ma se ne visualizzano immediatamente altri due criada, esposa,che rimandano ad ambiti ben precisi: basso status socio-professionale e re-lazione di coppia. Unaltra conseguenza di questa impostazione che, di-versamente da criado e/o esposo, sia criada che esposa appariranno almenodue volte nel Thesaurus, una nel "significato" di mujer ed unaltra come en-trata diretta.

    Tuttavia, per mettere a confronto livelli omogenei (cfr. nota 4), seguire-mo nell'analisi l'impostazione fissata per hombre.

    (21) mujer: hembra (hembra, seora, dama, duea, matrona, ama,seorita, doncella, venus, eva, nia, joven, chica, mucha-cha, moza, zagala).

    hombre: varn (varn, macho, persona, individuo, mortal, criatu-ra, semejante, prjimo, ser humano, sujeto, cristiano,qudam, personaje, ente, ser, fulano).

    Dopo il generale hembra, che le donne condividono con gli animali del-lo stesso genere a differenza delluomo, che oltre a macho, gode di un ter-mine esclusivo per gli umani, varn, gli altri "sinonimi" offerti per mujer:hembra si dispongono in una serie ordinata sequenzialmente secondo unascala di marcatezza crescente, che ha come base la nozione di et, cio lefasi dello sviluppo biologico. Si inizia dallet adulta, ma designata nei ter-

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    23 Il Thesaurus offerto dal Word 97 rimane in genere uguale a quello del Word 6.0. Siindicheranno in nota le varianti pi vistose.

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  • mini relativi ad un certo status sociale (seora, dama), meno marcati che i se-guenti (duea, matrona, ama), antiquati e in disuso nellattualit. Appare su-bito dopo una fase pi giovane rappresentata dal lessema seorita, seguito dadoncella, cio "mujer virgen"24. E proprio qui si interrompe la serie cronolo-gica per fornire due termini sorprendenti, quanto meno, come "sinonimi": ve-nus ed eva, con le loro connotazioni di donna molto bella e donna tentatri-ce a riprodurre il diffuso stereotipo che le attribuisce in modo prevalente e/oesclusivo ad un preciso stadio fisico della donna, rendendola cos eroticamen-te desiderabile per luomo. Il termine seguente che viene fornito, nia, sembrafare un salto allinfanzia, anche se non si pu dimenticare che, almeno perestensione, si applica comunemente a chi "tiene pocos aos"25, in coerenza conla fase cronologica denotata dai successivi "sinonimi", joven, chica, mucha-cha, moza e zagala, offerti in una scala crescente di marcatezza (infatti i dueultimi risultano antiquati o rurali). Si osservi lassenza di lessemi indicatori deltrovarsi nellultimo periodo della vita naturale, tipo vieja o anciana, come sein et avanzata la donna diventasse un essere non solo escluso da considera-zioni estetiche o sessuali, ma anche privo del tratto di genere26.

    Per contro, nei "sinonimi" offerti per hombre: varn non si riscontranodei corrispondenti maschili per le fasi vitali, e invece, come al solito, si ri-propongono termini maschili con valore generico: la donna viene cos oc-cultata dietro l'uomo che, in questo modo, risulta preposto. Dalla settorialit,dal disuso attuale o dal carattere indeterminato di alcuni di questi traspare losforzo compiuto per arricchire lelenco27.

    Non sar certo di grande aiuto la consultazione del Thesaurus allutenteattuale che, nel redigere un testo, voglia rintracciare un lessema adeguato perdesignare laddetto ai servizi domestici (v. 22).

    (22) criada: sirvienta (sirvienta, doncella, moza, camarera, fmula,maritornes, chica, muchacha, servidora, asistenta, doms-tica, azafata, niera).

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    24 Prima accezione registrata nel Mara Moliner (Diccionario de uso del espaol. Ed.electr., Madrid, Gredos, 1996).

    25 E questa la sua seconda accezione nel DRAE (Diccionario de la Lengua Espao-la. Ed. electr., versin 21.1.0. Real Academia Espaola, Madrid, Espasa-Calpe, 1995).

    26 Sintomaticamente, nella versione 97 di Word, si aggiungono i lessemi adulta e an-ciana alla fine dellelenco riportato sopra, che rimane lo stesso tranne che per la soppres-sione proprio di venus ed eva (!).

    27 C da congratularsi del fatto che non si siano raccolte le femminilizzazioni degli in-determinati adoperati, tutte con chiaro valore peggiorativo (individua, prjima, sujeta, fulana).

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  • criado: sirviente (sirviente, camarero, mozo, fmulo, domstico,asistente, servidor, recadero, lacayo, mayordomo, ayudade cmara).

    E vero che si tratta di un settore lessicale delicato perch il parlante cer-ca di solito di adoperare termini, pi o meno neutri o eufemistici, che non re-chino offesa agli interessati. In questo senso, la maggior parte dei "sinoni-mi", femminili e maschili, che vengono suggeriti da Word dovrebbero essererifiutati, tranne asistenta (domestica a ore), chica o muchacha (pi comu-ni, ma non affatto neutri), doncella e niera28 (con apposite funzioni), ca-marera/camarero (nella loro accezione di addetto al servizio di tavola in lo-cali pubblici) e azafata (nellaccezione di hostess). Daltra parte, molti diquesti termini non sono gi in uso semplicemente perch o non esiste pi ilmestiere denotato o sopravvive in ambiti ristrettissimi (azafata, camarera,camarero). Ciononostante, si trovano delle differenze tra i due generi. Alfemminile si suggeriscono lessemi come fmula o maritornes29, possibili so-lo con valore scherzoso e/o spregiativo, valori assenti tra i "sinonimi" ma-schili offerti, che invece presentano termini indicativi di gradi alti allinter-no del personale di servizio (mayordomo, ayuda de cmara).

    Pi paritaria si presenta la situazione in (23), se si esclude linaspettatapresenza di compaero nel "significato" di esposo, invece di marido, coppiacomplementaria di mujer.

    (23) esposa: mujer (mujer, seora, cnyuge, pareja, compaera, costi-lla, consorte, contrayente, desposada, casada, media na-ranja, cara mitad).

    esposo: compaero (compaero, marido, cnyuge, hombre, con-sorte, pareja, contrayente, casado, cara mitad, media na-ranja).

    Mentre lordine mujer, seora pu rispondere alluso comune del primotermine tra i ceti sociali medio e alto e del secondo tra quello popolare, nonsi capisce, nei due generi, la separazione tra cnyuge e consorte (tutti e duei termini rimandano ad ambiti formali, amministrativi o giuridici), con lin-

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    28 La versione 97 non che metta gran rimedio alla situazione: cancella moza ma an-che proprio chica, muchacha e niera.

    29 Maritornes il nome proprio di una serva nel Quijote, e il termine viene definito"criada tosca" (Mara Moliner), "moza de servicio, ordinaria, fea y hombruna" (DRAE).

    205 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • serzione di hombre (decisamente volgare) e, nel femminile, di pareja, com-paera (di solito indicativi di membro di una coppia unita da vincoli nonmatrimoniali) e ancor pi di costilla, denominazione scherzosa e popolare(allude, chiaro, a quella di Adamo dalla quale fu creata Eva) che mette inrilievo un chiaro senso di dipendenza e possesso. Dopo il riferimento a fasidel rito matrimoniale, compaiono, in entrambi i generi, espressioni forse untempo usate, ma oggi, senza dubbio, sentite assolutamente ridicole: medianaranja e cara mitad.

    2.2. Altre coppie significative

    La situazione non migliora molto se si prendono in considerazione altrecoppie di lessemi complementari. Per darne un'idea, ci pare che basti una ro-sa di esempi.

    (24) seora: dama (dama, matrona, ama, duea, madre, cortesana, ca-marera, seor [sic]), mujer (mujer, esposa, cnyuge, com-paera, pareja, consorte, costilla, media naranja).

    seor: caballero (caballero, noble, patricio, aristcrata, ttulo, hi-dalgo, cortesano), amo (amo, dueo, patrn, patrono, jefe,propietario, superior, cabeza, poseedor).

    Come si pu osservare, nellinfervorimento dellaccumulazione di "si-nonimi", si annoverano dei termini in tanti casi ammuffiti, altri sbagliati(seor elencato tra i femminili [!]), si dimentica laccezione usuale di corte-sana come prostituta elegante o distinguida30, e non solo si fa persistere lostereotipo discriminante sessuale (la donna seora in tanto che sposa di,mentre luomo seor perch proprietario o dirigente), ma anche quellal-tro stereotipo che attribuisce agli spagnoli manie di grandezza (v. i terminiindicati per il "significato" relativo allo status sociale di seora, seor).Diverso il trattamento di madre/padre (v. 25):

    (25) madre: matrona (matrona, seora, ama, mujer, hembra, dama, ma-draza, mam).

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    30 Cos registrata dallultimo grande dizionario uscito dello spagnolo: Seco, M.,Andrs, O., Ramos, G.: Diccionario del espaol actual. Madrid, Aguilar, 1999. E vero cheil lessema cortesana viene tolto nella versione 97 che invece conserva seor.

    Cuadernos de Filologa Italiana 2062000, n. 7: 193-245

  • padre: progenitor (progenitor, procreador, padrazo, pap, cabeza,padrastro, familiar, ascendiente, autor de los das).

    La madre tale in quanto in grado di generare31, mentre il padre lo in quanto d origine ad una stirpe (e, naturalmente, gli viene attribuito, au-tomaticamente, fuori contesto, il ruolo di cabeza).

    Pi discriminante ancora la situazione presentata in (26): si fa regredi-re la hija ad un livello dimmaturit puerile, ed invece si sottolinea palese-mente in hijo la linea solo maschile della trasmissione del patrimonio e delcognome:

    (26) hija: nena (nena, chiquilla, infanta, cra, chicuela, mocosuela, mu-chacha, chica, pequea, nia).

    hijo: retoo (retoo, vstago, descendiente, sucesor, heredero, fa-miliar).

    (27) soltera: expresiones relacionadas (soltero).soltero: clibe (clibe, libre, suelto, mozo, mancebo, casadero,

    nbil, virgen, doncel, soltern).

    In modo inatteso, soltera rimanda a soltero32, tra i cui "sinonimi" si fa fi-gurare virgen, ma se si va a cercare virgen si scopre che i termini suggeritisono femminili:

    (28) virgen: doncella (doncella, adolescente, pubescente, impber, chi-quilla, chica, moza, zagala, muchacha, seorita, damisela)33.

    Rispetto a lemmi che denotino sfere di autorit o potere, si possono ri-portare i seguente esempi (29 e 30):

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    31 Nuovamente stupisce trovare in uno strumento che si presume almeno aggiornato,termini come matrona. La prima accezione registrata dal Seco-Andrs-Ramos (1999) mujer madura y corpulenta e solo la seconda madre de familia.

    32 Ma la sorpresa maiuscola ce la riserva la versione 97 di Word. Il termine solteroviene definito nientedimeno che cos: soltero: virtuoso (adjetivo) (continente, virtuoso, de-coroso, puro, inmaculado, honesto, pudoroso, ntegro, cndido, nbil, casto, virgen, decen-te, honrado, continente, abstinente, vergonzoso).

    33 Ma si osservi che il Mara Moliner registra le seguenti tre accezioni di damisela:1. Moza bonita, alegre y que presume de dama; 2. Seorita; 3. Prostituta. La versione 97mantiene questo termine.

    207 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • (29) jefa: duea (duea, seora, patrona, propietaria, ama, casera).jefe: director (director, dirigente, superior, regente, rector, super-

    intendente, decano, seor, patrn, patrono, amo, dueo, so-berano, tirano, dictador, autcrata)34.

    (30) directora: no se encontr.director: regente (regente, rector, jefe, presidente, encargado, diri-

    gente, directivo, dignatario, gua, autoridad, principal,encauzador, tutor, adiestrador, orientador, conductor).

    Di fronte alla ricchezza lessicale dellambito maschile (il che non vuoldire che tutti i termini proposti risultino accettabili), non si ritiene che ladonna possa essere directora e sar jefa solo in quanto detentrice di beni(ereditati dalluomo?).

    Per concludere, la coppia di aggettivi femenino/masculino proprio laciliegina sulla torta:

    (31) femenino: mujeril (mujeril, femenil, suave, dbil, afeminado,amujerado, gracioso, sutil, grcil, delicado).

    masculino: varonil (varonil, viril, fuerte, hombre, macho, recio,enrgico, vigoroso, valiente, hombruno).

    Lelenco di attributi35 non pu essere pi rappresentativo del tristementecosiddetto pensiero maschile. Anche se non ha bisogno di ulteriori com-menti, non possiamo sottrarci dal formulare qualche domanda al riguardo:perch sutil, lunica propriet vincolata alla sfera dellintelletto, si annoveratra le altre che dobbiamo supporre negative attribuite allambito del fem-minile? E questa la valutazione che il pensiero maschile ha delle pro-priet intellettuali?

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    34 I cinque ultimi "sinonimi" vengono sostituiti nella versione 97 da patriarca, ma-gistrado, caudillo, conductor e gua.

    35 La versione 97 ne raccoglie solo i seguenti: femenino: mujeril (mujeril, femenil)- masculino: varonil (varonil, viril, hombre, macho, hombruno).

    Cuadernos de Filologa Italiana 2082000, n. 7: 193-245

  • 3. FRANCESE

    3.1. Il quartetto di partenza

    I dati che riguardano la versione francese non distano purtroppo da quan-to osservato precedentemente:

    (32) femme: pouse (epouse, conjointe, compagne), personne.homme: tre (tre, individu, personne).

    La femme prima identificata con un riferimento a legami matrimonialicon un uomo (pouse) e solo dopo in quanto essere umano (personne), ordi-ne diametralmente opposto a quello dei dizionari di referenza francesi36. I"sinonimi" suggeriti si allacciano tutti a quel primo "significato": pouse,conjointe, compagne.

    Notiamo, come in tutte le altre versioni, luniversalizzazione del generemaschile a genere neutro, essendo tre proposto come significato esclusivo.

    Non esiste, in lingua francese per gli umani37, la coppia italiana di sos-tantivi femmina/maschio (v.2). Se cerchiamo nella "generazione successiva"(fille e garon), la povert semantica dei "significati" proposti per il femmi-nile curiosa:

    (33) fille: demoiselle (dame). garon: fils (gars, petit), serveur (steward), clibataire ("pas de sy-

    nonymes").

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    36 Ad esempio nel T.L.F. Trsor de la Langue Franaise (1971 segg. a cura di P.Imbs), Paris, CNRS.: Femme I. Essere umano di sesso femminile, II. Persona di sesso fem-minile, sposata. Sin. pouse.

    La definizione di Word ricorda quanto M.Yaguello (1979:167) aveva reperito nel La-rousse 1940.

    37 Femelle e mle, due parole insieme sostantivali e aggettivali, si riferiscono solo alcampo animale. Per il sesso degli umani, il francese possiede solo gli aggettivi fminin emasculin. Su questo punto, la ricerca non potr essere totalmente parallela a quella sullita-liano.

    Il dizionario Word offre tre "significati" per Mle: masculin (Adj), energique (Adj),homme (N) e non essendoci "sinonimi" rimanda a masculin mentre per femelle nessun "si-gnificato" viene segnalato ("parola sconosciuta") e si rimanda non allatteso feminin ma alsostantivo (!) femme (32).

    209 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • Sono occultati per fille sia la relazione di ascendenza parents/fille pre-sente per il maschile in primo posto38, sia un periodo nella crescita di unessere umano la (petite) fille vs gars, per ridurre fille alla sola denomi-nazione dello stato civile demoiselle, non sposata in opposizione a pouse (illaccio con dame quindi improprio). Ma nonostante tale taglio, Word nonriporta accezioni affini nellarea della socializzazione ossia vieille fille, fillemre39, presenti nella stessa rubrica del T.L.F. (II.A.2) ed evita laccezioneprofessionale parallela al serveur tradotta dalla struttura "fille + mestiere/in-carico (T.L.F., II,B) fille de cuisine, ferme, salle40.

    Rimanendo nel campo delle fasi di sviluppo biologico (cfr. i due "sino-nimi" di garon/fils), i dati sono i seguenti:

    (34) fillette: [parola sconosciuta] da sostituire con film (!)41.gars: garon (jeune homme, fils, type), gaillard (vigoureux, fort).

    (35) petite: [parole correlate] petit. petit: enfant (bambin, fille, fils, garon, jeune, mioche).

    E allargando allet successiva:

    (36) jeune fille: jeune (adolescente).jeune homme: adolescent (phbe, gars).

    Da piccola, la femmina non esiste in modo autonomo (34 e 35) e, quan-do cresce, si vede rifiutare qualificanti estetici quale phbe! E anche stra-na la presenza del femminile fille nei "sinonimi" di petit (35).

    Per chiudere col quadro generale, le coppie di avverbi italiani (18 e 19)non hanno corrispettivi letterali in francese. Si ricorre alle espressioni defaon (+ Agg.), oppure avec (+ N):

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    38 Come per il femminile nel gi citato T.L.F. Fille I. Persona di sesso femminile, con-siderata dal punto di vista della sua ascendenza, della sua origine (il sostantivo maschile co-rrispettivo fils) II. Essere umano di sesso femminile (il sostantivo maschile corrispettivo garon) (sottolineature nostre).

    39 Fille mre (ragazza madre) che il corrispettivo maschile clibataire avrebbe potu-to richiamare.

    40 Forse per evitare il tab di un settore sensibile - cfr. supra per lo spagnolo (22) eforse anche perch la struttura "fille de + N" genera espressioni dispregiative quali fille derue.

    41 Ritroviamo qui una certa affinit con leffetto perverso del correttore ortograficoevocato in nota 1.

    Cuadernos de Filologa Italiana 2102000, n. 7: 193-245

  • (37) (de faon) fminine: [parole correlate] (effmin, mou).(de faon) masculine: [parole correlate] (mle, viril).(de faon) virile: mle (masculin, hommasse), courageux (ferme,

    vigoureux, fort).

    (38) (avec) fminit: [parola sconosciuta] da sostituire con foda-lit (!)

    (avec) virilit: maturit ("pas de synonymes"), vigueur (nergie).

    Quando non casca nel non-senso (fodalit), la femminilit connotatasolo negativamente (effmin, mou) e se vuole avvicinarsi alla forza e al co-raggio maschili, una donna riceve lappellativo con suffissazione gergale dihommasse. Spuntano qui indici linguistici di un taglio semantico denuncia-to da Yaguello (1979:143).

    Il fosso si scava quando consideriamo fils in quanto membro della cop-pia di filiazione fils/fille. Alla laconicit di fille, gi sottolineata, si opponela prolissit dei "sinonimi" di fils:

    (33bis) fils: garon (petit, gars, hritier, enfant, rejeton).

    Lasciamo da parte i primi sinonimi che rimandano con termini collo-quiali (petit, gars) ad una fase della crescita gi evocata. I livelli di lingua so-no allegramente calpestati: laccezione di rejeton come termine di ascen-denza ormai antiquato (epoca classica) e se viene ripresa in francesecontemporaneo, solo in modo colloquiale ed ironico, avendo tale parolacome primo "significato", quello vegetale42. Il femminile totalmente esclu-so dalla sfera della filiazione. Tale distorsione riproduce la situazione evo-cata per litaliano (v. 13).

    Il trattamento dellaltro polo della filiazione, i genitori, rivela uno squi-librio analogo ed un impoverimento riguardo alle osservazioni fatte prece-dentemente sullitaliano (12) e lo spagnolo (25):

    (39) mre: maman (maman, mater) + [parole correlate] (mer = mare).pre: chef de famille (papa, parent), crateur (fondateur, inven-

    teur, directeur), religieux, anctre (aeul).

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    42 Cfr. Le Nouveau Petit Robert, 1994 (a cura di J. Rey-Debove & A. Rey). Paris, LeRobert.

    211 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • Oltre a quanto stato gi detto per le altre lingue, questo nesso (39) sus-cita varie domande:

    1) perch mre, in quanto "chef de famille"43 viene designata solo conlipocoristico maman?

    2) perch, riguardo al corrispettivo maschile, vengono cancellate ungran numero di accezioni, pur presenti nella lingua: la mre/reli-gieuse e mre/origine di una stirpe?44

    3) in tale riduzione dei "significati", se viene proposto come "sinoni-mo" di mre lappellativo latineggiante colloquiale e ironico mater,perch non sono suggeriti anche i corrispettivi colloquiali maschiligniteur, dab, paternel e vieux (cfr. Nouveau Petit Robert)?45

    4) infine, nella costruzione della voce pre, risuona qualche eco deglistrumenti lessicografici tradizionali46 ma in tale disordine da ottene-re risultati buffi: il direttore (di coscienza, padre spirituale) vienecos spostato sotto "creatore" e il lessema directeur isolato non puoche evocare, nella mente contemporanea dellutente, il posto gerar-chico esistente nellindustria o lamministrazione.

    Al termine di questo primo percorso, constatiamo la frequenza di propo-sizioni circolari per la donna ed una disparit quantitativa dei lessemi pro-posti.

    Proseguiamo ora in due direzioni: le relazioni con il sesso opposto elambito sociale/professionale.

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    43 Ricordiamo che in Francia, la madre "capo-famiglia" alla pari col marito dal 4giugno 1970 (art.213 del Codice Civile legge 70.469).

    44 Cfr. Le Nouveau Petit Robert / mre: 1) donna che ha messo al mondo uno o pi fi-gli, 2) femmina per ogni essere vivo, 3) donna che ha concepito e porta un figlio, 4) donnache assomiglia a una madre, 5) superiore in una communit religiosa, 6) [colloquiale] par-lando di una donna di una cert et o che non apprezzata Mre Michel, 7) [lett.] allorigi-ne di una stirpe, 8) [antiquato o lett.] paese dorigine o di elezione, 9) origine, fonte.

    45 Noteremo che stato evitato, come per lo spagnolo (21), lappellativo dispregiati-vo la vieille.

    46 In via illustrativa, riportiamo le varie accezioni del Nouveau Petit Robert per la vo-ce pre: 1) uomo che ha dato nascita a uno o pi figli, 2) padre di famiglia, 3) il genitoremaschio di ogni essere vivo sessuato, 4) avo, 5) la prima persona della santa Trinit, 6) crea-tore, fondatore, inventore, 7) per analogia (religione) pre spirituel, directeur de conscien-ce, 8) pre noble a teatro, 9) antichit romana pres conscrits, 10) titolo di rispetto (rel.) p-re abb, le Saint-Pre, 11) (XVIII) + nome di famiglia: designazione di un uomo di etmatura e di modeste condizioni Pre Goriot.

    Cuadernos de Filologa Italiana 2122000, n. 7: 193-245

  • 3.2. Intorno alla coppia

    Consideriamo ora le relazioni matrimoniali e non-, suggerite dalla primacoppia lessematica (32):

    (40) pouse: femme (femme, compagne, conjointe).poux: mari (mari, conjoint, homme, compagnon), couple.

    I "sinonimi" di pouse ricalcano quelli di femme (32). La coppia (couple) visibile solo fra i "significati" del maschile. Da notare la sequenzialit di-versa fra maschile e femminile: il giuridico-sociale conjointe menzionatosolo alla fine dei "sinonimi" dopo i "biologici" femme e compagne mentreconjoint il secondo "sinonimo" evocato dopo mari. I poli "legame sociale"vs "relazione naturale" sono esattamente inversi.

    Constatiamo la stessa costruzione in chiasmo per gli equivalenti di con-joint/conjointe; pi che semanticamente significativa, sar da ascrivere allanoncuranza dellautore del dizionario:

    (41) conjointe: pouse (pouse, femme).conjoint: mari (mari, poux).

    Se proseguiamo con vincoli non necessariamente matrimoniali, scopria-mo altre disparit quantitative e qualitative:

    (42) compagne: pouse (femme).compagnon: ami (camarade, copain, condisciple, associ, com-

    mensal, acolyte, poux).

    Si nota di nuovo la ricchezza dellelenco maschile. I primi tre termini siriferiscono a relazioni di amicizia (ami, camarade, copain), i due seguenti asodalizi intellettuali (condiscile) o professionali (associ), di complicit an-che poco raccomandabili (acolyte) o sociali (commensal). Tali aree sono to-talmente assenti dal femminile anche se presenti nelle opere lessicografichetradizionali. La simmetria compagne/pouse compagnon/poux di nuovodistrutta, essendo poux ricacciato alla fine dellelenco dei "sinonimi".

    Alla fine di questo primo percorso, costatiamo la frequenza di proposi-zioni circolari per la donna ed una disparit quantitativa dei lessemi propo-sti.

    Allargando la sfera affettiva ad amori pi o meno leciti:

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    213 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • (43) amante: dulcine (N) (bien-aime).amant: amoureux (Adj. galant, soupirant, bien-aim) e (N. ami,

    bien-aim, flirt, galant, soupirant, tourtereaux (sic), hom-me).

    Lamant viene definito attraverso i suoi sentimenti (amoureux), stato af-fettivo totalmente sconosciuto per il femminile, poi attraverso lessemialquanto antiquati che si riferiscono al suo atteggiamento esterno (galant,soupirant) per terminare con lunica parola con corrispettivo femminilebien-aim. In quanto sostantivo, si arricchisce di prestiti dallinglese, ormaiun po fuori moda (flirt) e, da solo, fa la parte della coppia di tourtereaux:

    (44) amoureuse: [Parole correlate] (amoureux)amoureux: affectionn (Adj. passionn, soupirant, pris, ardent,

    lascif, voluptueux, fervent, fou, attach, galant, senti-mental, adorateur, tendre, transport, uni) Amant (N)(galant, soupirant).

    (45) amie: [Parole correlate] (ami)ami: alli (Adj) (alli, intime, sympathique, tendre, uni, amical,

    infod), camarade (N) (copain, compagnon, connaissance,intime, pote, poteau, amant, alli).

    Il passaggio dal maschile al femminile tramite il passaggio "parole cor-relate" potrebbe giustificarsi se il francese presentasse solo parole epicene(intime, sympathique, ecc) o segnasse morfologicamente il genere solo conun processo di suffissazione regolare (adorateur/adoratrice). Ma da una par-te la derivazione non ha prevedibilit meccanica e daltra parte, come si saaccanto allaggiunta della cosidetta "e muta" (soupirant/e), il francese ricor-re anche a variazioni lessematiche esclusive dellaltro genere (qui i gergalipote, poteau). Lutente rimarr quindi solo con la propria competenza lin-guistica.

    Inoltre se tale fosse stata la scelta, perch non averla allargata a (43)invece dintralciarla con il ridicolo, ironico e leggermente dispregiativo perch antiquato dulcine47 come unico "significato" di amante?

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    47 T.L.F. Dulcine (Fam p. plaisant) femme inspirant une passion vive et romane-sque.

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  • Clibataire il corrispettivo francese insieme di nubile e celibe manelluso quotidiano, vengono usati vieux garon e vieille fille ("scapolo","zitella"):

    (46) clibataire: seul (libre), solitaire (garon, vieux garon, jeunehomme, demoiselle, jeune fille, vieille fille).

    (47) vieille fille: solitaire (garon, vieux garon, jeune homme/demoi-selle, jeune fille, clibataire).

    vieux garon: solitaire (garon, clibataire, jeune homme/demoi-selle, jeune fille, vieille fille).

    E strano notare che i "sinonimi" appaiono nello stesso ordine come pereffetto di un meccanico "copia-incolla" ma il risultato un nonsenso lessi-cografico: i veri "sinonimi" di vieille fille vengono nominati dopo gli equi-valenti maschili. Unica modificazione nella lista il neutrale clibataire cherisale in 3 posizione per il maschile.

    Nellarea affettiva quindi, la donna debitrice di una parziale trasferibi-lit dei lessemi maschili.

    3.3. La dimensione sociale e le relazioni gerarchiche

    (48) madame: demoiselle (demoiselle, dame).monsieur: seigneur (seigneur, sire).dame: demoiselle (madame).

    I titoli madame/monsieur suscitano incongruit referenziali gi osserva-te per (33): madame/dame e demoiselle corrispondono a fasi di sviluppo bio-logico diverse. Dame in quanto titolo ha un sapore desueto; solo quando vie-ne usato come sostantivo (une dame) pu essere messo in relazione conmadame. Lesclusivit maschile del potere osservata per litaliano (v. 3) ampliata nel Thesaurus francese dalla distanza storico-culturale: seigneur strettamente e unicamente legato a relazioni feudali. Lequipollenza mon-sieur/seigneur sparisce daltronde nel 700 come il titolo Sire!48

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    48 Tale componente nobiliare sviluppata nel lessema seigneur, senza corrispettivo fem-minile gi nella lingua: Seigneur: matre (souverain, suzerain, sire, crateur, noble, prince).

    215 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • La coppia padrona/padrone corrisponde in francese alle accezioni dimatre/matresse (de maison, ad esempio), patron/patronne, propritaire eanche chef per il maschile.

    (49) matresse: institutrice ("pas de synonymes"), [parole correlate](matre).

    matre: comptent (adroit, expert), libre, fieff (sacr), puissant,propritaire (possesseur), chef (commandant, dictateur, di-rigeant, dominateur, gouvernant, souverain, despote), artis-te, modle (virtuose), seigneur (patron), arbitre, enseignant(instituteur, ducateur, pdagogue, prcepteur, professeur,rgent, magister, matre dcole), expert (savant).

    La riduzione del femminile di (49) grottesca: laccezione erotica dimatresse totalmente cancellata49 e il primo "significato" riportato il con-testo educativo institutrice ("maestra di scuola", una delle prime professioniad essere stata fortemente femminilizzata). Altra stranezza: institutrice nonavrebbe "sinonimi" mentre cliccando su instituteur/matre, otteniamo bennove lessemi.

    (50) patronne: [parole correlate] (patron) patron: directeur (entrepreneur, chef, matre), modle (= "carta-

    modello, sagoma"), saint.

    Da notare (come per 44 e 45) lassenza dindicazione di modificazionemorfologica directeur/directrice e limpossibilit di modificazione rispetto aquesta con entrepreneur e chef50.

    3.4. Il mondo del lavoro

    Il mondo del lavoro ampio; effettueremo solo qualche prelievo per per-mettere paragoni con le altre lingue qui analizzate, ma rimandiamo a Giaco-

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    49 E pero la seconda accezione riportata dai dizionari tradizionali dopo I. "femmini-le di matre in alcuni casi". Le Nouveau Robert (sottolineature nostre).

    50 Riportiamo la corrispondenza a chef: patron (matre, suprieur, tte, dirigeant, gou-vernant, meneur, animateur, entraneur, commandant, directeur, gneral, leader, doyen, ca-boche, cuisinier); ed a entrepeneur: expditeur (patron, adjudicataire).

    Cuadernos de Filologa Italiana 2162000, n. 7: 193-245

  • mo-Marcellesi (1985) per un quadro generale di tale problematica. Nellareafamiliare:

    (51) domestique: serviteur (servante, laquais, larbin, gens, valet).

    (52) servante: domestique (bonne, camriste, soubrette).serviteur: domestique (valet, laquais, employ de maison, lar-

    bin).

    (51) mescola in modo sconvolgente nei "sinonimi" il corrispettivo fem-minile (servante), due funzioni ormai prive di realt (laquais, valet) e un as-siologico sub-standard larbin. Il maschile di (52) riprende quasi gli stessilessemi di (51) e aggiunge in mezzo allelenco il moderno employ de mai-son ("collaboratore domestico"). Tale referente assente dal femminile (si-tuazione analoga allitaliano v.5) che propone invece bonne, forma troncaper bonne tout faire, con sapore borghese novecentesco e ormai disappro-vato nelluso attuale. La sorpresa cresce con camriste e soubrette, la servaa teatro! Non figurano n femme de mnage n femme de chambre pi fre-quenti, almeno il primo, e cliccando su queste voci, cimbattiamo nella soli-ta definizione circolare: femme de chambre (servante, camriste) e femme demnage: servante.

    Paysanne, ouvrire, serveuse51, banquire, avocate, infirmire, commer-ante, aviatrice, magistrate, prpose, factrice sono semplicemente "corre-late" ai maschili paysan, ouvrier, serveur, banquier, avocat, infirmier, com-merant, aviateur, magistrat, prpos, facteur. Employe non conosceneanche tale trattamento:

    (53) employe: [parole vicine] employ, employer.employ: salari (salari, agent, commis, fonctionnaire, garde, tra-

    vailleur, prpos), serviteur (domestique).

    Caissier/caissire sono "parole sconosciute"; secrtaire solo loggetto(scrivania); journaliste, pilote, juge offrono solo "sinonimi" maschili. Nelcampo artistico si osserva la stessa distorsione qualitativa e quantitativadellinglese (cfr. infra):

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    51 Serveuse: [parole correlate] (serveur). Serveur: barman (garon). Stranamente, non ritroviamo la correlazione di (33) serveur (steward).

    217 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • (54) actrice: vedette (toile, acteur, star).acteur: artiste (interprte, comdien, cabotin, histrion, figurant,

    star, vedette, protagoniste, toile).

    Una squisitezza: lassenza di attivit professionale femme au foyer se-gnata come "parola sconosciuta" e rimanda a una lista contenente femme dechambre con la quale propone la sostituzione (!).

    Tale settore sembra essere stato trattato con una certa noncuranza: non siapre sulla femminilizzazione di certe professioni (journaliste, pilote, juge)quando non nega parit di dignit nel campo artistico; e sono dimenticateprofessioni frequenti (caissier/caissire, secrtaire e employe che entra pu-re in tante composizioni).

    3.5. Conclusioni per i dati francesi

    Lo squilibrio fra designazioni femminili e maschili gi un dato dellalingua francese52. Il dizionario Word ipertrofizza il fenomeno, dotando spes-so il femminile di definizioni circolari, sconvolgendo con spregiudicatezzapreoccupante la gerarchia delle accezioni, frutto di un lavoro lessicograficodi grande qualit e di lungo respiro quale quello delle quipes del TLF, delDictionnaire Robert (Jean Rey) o del Larousse (Dubois), e turbando luten-te da una parte con una mescolanza disinvolta dei livelli di lingua e contestiduso e dallaltra con lassenza dindicazione delle costrizioni morfologichenei nessi maschile/femminile. Specifico della versione francese, sembra es-sere il legame con il correttore ortografico che genera suggerimenti incoe-renti (34, 38, 39). Inoltre, e paradossalmente, unipercorrezione riguardo atutto quanto potrebbe toccare attivit sessuali illecite della donna (a nostroparere, per anticipare reazioni negative dellopinione)53 suscita amputazioniincongrue di "significati" (cfr. matresse (49) priva anche dellaccezione pi

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    52 Il Dictionnaire Electronique des Synonymes realizzato da B. Victorri (LTM, ENSMontrouge) in collaborazione con S. Ploux (ISC Lyon) e J.L. Manguin (CRISCO - Caen)sulla base dei legami sinonimici di 7 dizionari del francese (due dell 800 e cinque del900), visibile sul sito http://elsap1.unicaen.fr, elenca 80 "sinonimi" per homme e solo 34per femme.

    53 Gli autori del dizionario citato nella nota precedente non contano pi le risposte les-sicografiche che devono opporre alle critiche morali degli utenti del sito.

    Cuadernos de Filologa Italiana 2182000, n. 7: 193-245

  • blanda di matresse de maison)54 e contribuisce a fare di questo Thesaurusuno strumento inadeguato.

    4. INGLESE

    4.1. Premessa

    Prima di analizzare il campo lessicale uomo-donna che compare nel di-zionario di Microsoft Word 6.0 in inglese (americano), relativamente ai ter-mini riguardanti lambito socio-familiare e quelli riguardanti le attivit e ilrango economico e professionale (complessivamente circa 100 termini di-versi, v. Appendice), ricordiamo che Microsoft Word un prodotto america-no, la cui lingua di base linglese. Inoltre

    a) i professionisti incaricati del dizionario, se non sono nativi, hannouna certa padronanza della lingua che adoperano;

    b) nellinglese che le proposte femministe sul linguaggio sono anda-te oltre; basti ricordare la reiconizzazione che soffrono da decadiaffissi come man, la pressione istituzionale che induce a utilizzaretermini comuni e di riferimento asettico, validi per uomini e donne,o in casi pi estremi le reinterpretazioni a cui vengono sottomesseparole come history, rianalizzata morfologicamente come his-story,e quindi biasimate o contrattaccate (herstory);

    c) formalmente linglese una lingua poco marcata rispetto al generegrammaticale55.

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    54 E putain [parola sconosciuta] da sostituire con . putrfaction.Prostitue, senza "sinonimo" si deve passare attraverso "parole vicine" per trovare ver-

    bi quali: avilir, dgrader, corrompre, deshonorer, abaisser.55 Possiamo trovare elementi lessicali diversi riferiti a uomo/donna, come nelloppo-

    sizione mother/father, che a volte ammettono un termine comune, parent; e esistono anchedei casi in cui lopposizione viene realizzata tramite morfemi distintivi, actor/actress, maqueste opposizioni non sono sistematiche e, in genere, le parole non presentano marche pa-lesi di genere. Ciononostante, anche vero che man mano che cresce la coscienza linguisti-ca e la necessit di rompere con prototipi concettuali (il fatto che determinate cariche o pro-fessioni siano state tradizionalmente svolte da uomini) viene reinterpretato quello chesincronicamente non si percepiva come grammaticalmente marcato, e in questo modo si ca-ricano di nuovo senso o riprendono quello originale suffissi come -er (lawyer, manager,shopkeeper, employer), etimologicamente maschile, il che rende necessaria la comparsa dei

    219 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • Lanalisi del corpus sar diviso in due parti, daccordo con la selezionepreviamente operata:

    a) termini socio-familiarib) termini riguardanti attivit e rango economico e professionale.

    4.2. Termini dellambito socio-familiare

    Per quanto riguarda il primo gruppo di termini selezionati, quelli che ap-partengono allAMBITO SOCIO-FAMILIARE, lanalisi lessicale riflettetutte le deficienze pi volte denunciate delluso che si fa della lingua. La-sciando da parte lutilizzazione di termini maschili come generici o nonmarcati (man in primo luogo human being, e woman female), si pu rile-vare:

    a) Lassenza di termini significativi, sia riguardo al termine femminiledi una coppia (cfr. host/hostess; bridegroom/bride; Mr./Mrs.; bachelor/spinster, anche se questultimo meriterebbe un maggior commento); sia almaschile corrispettivo di maid; sia alla presenza di termini equitativi, nonmarcati, come child nella sua accezione di figlio, -a, duso abituale.

    b) La mancanza di simmetria tra termini opposti, la cui conseguenza che la donna viene associata con qualit di natura inferiore a quelle attribui-te alluomo o con certe connotazione poco favorevoli del termine. Cos, ladonna (woman) non compagna (partner), a differenza delluomo; la bam-bina (girl) come female child "sinonimo" di child, alquanto pi infantiledel boy, che rimane definito come giovane (youth); la madre (mother) so-lo questo, cio madre alla quale si pu alludere per mezzo di numerosi ipo-coristici; il padre (father) invece anche originator, generator, author,questione che si trova riprodotta nel "significato" di parent, termine chemette in rilievo limportanza delle origini, riservate culturalmente ai maschi(v. ancestor, forefather). Caratteristico della madre (motherly) lesserematernale, protettrice e compassionevole; del padre lessere cortese (kind),tenero e protettore, questultimo in atteggiamento pi attivo di quello dellamadre, come si pu desumere dallinserimento tra i "sinonimi" del derivato

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    corrispettivi femminili o delle innovazioni formalmente non "sbieche" (legal professionalinvece di lawyer).

    Cuadernos de Filologa Italiana 2202000, n. 7: 193-245

  • verbale protecting accanto a protective. Alla matriarca (matriarch) vengo-no richieste ricchezza o nobilt di nascita, mentre patriarchi (patriarch) so-no tutti gli uomini, dei quali si mettono in risalto inoltre le doti di comando(ruler, master). Sufficientemente conosciuta lasimmetria tra mister e mis-tress, che vedremo pi avanti, ma forse non lo cos tanto quella esistentetra manhood e womanhood. Il termine femminile fa riferimento alle qualitconvenzionalmente intese come proprie del genere, mentre quello maschiledesigna let legale, la maggiore et, let adulta, nella sfera pubblica eistituzionale.

    Ugualmente vistoso il processo di democratizzazione subito dalla pa-rola lady, oggi applicabile a ogni donna adulta o matura di fronte ai suoi op-posti lord, riservato a Dio, ai monarchi o agli uomini di una classe socialeprivilegiata, e gentleman, anche questo di uso ristretto. Allo stesso modo, sesi analizzano i due "significati" offerti dal dizionario per companion si puosservare che quello di associate, cio quello che indica maggiore ugua-glianza, presenta delle connotazioni maschili, mentre attendant (assistente)ne ha di femminili. Dobbiamo sottolineare che la sposa (wife) resta in-comprensibilmente definita come little woman e compagna di fatiche (help-mate), e invece lo sposo (husband) , tra laltro, semplice compagno di letto(bedmate).

    Per ultimo, a dire la verit, il termine neutro spouse e i corrispondenti afiglio (son) e figlia (daughter) non presentano un particolare taglio nelladescrizione offerta dal dizionario.

    c) In terzo luogo, il lessico analizzato evidenzia una notevole mancan-za di parit per quello che riguarda la presenza di tratti del tipo et, virginit,stato civile o finanziario nelle definizioni di termini generali come female difronte a male, maid nella sua accezione di girl, lady o widow, e nei titoli(miss/Mr.). I parametri prima accennati emergono solo nella definizione del-la donna. Curiosamente della parola bachelor rimasta esclusa la sua co-mune accezione di scapolo: il dizionario raccoglie solo quella di diplo-mato.

    d) Non possiamo non segnalare il carattere valutativo nei confronti diquello semplicemente descrittivo che si osserva nella definizione dei termi-ni femminili, il che di solito d luogo a una considerazione dellattrattivasessuale della donna o allassociazione della donna con attivit sessuali illi-cite. Ben conosciuto com, certo non diviene, ad esempio, meno aggressi-vo il confronto tra i termini Mr. e master, etimologicamente vincolati, e il lo-ro opposto mistress: il primo indica nobilt, dominio e condizione di sposo,e il secondo resta definito come esperto, leader, persona autorevole per in-

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    221 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • telligenza o per perizia singolari, perfino come essere supremo, per in-fluenza religiosa. Accanto a loro, mistress fa riferimento alla condizione diamante marginale o mantenuta. Girl raccoglie la accezione di sweetheart,di fronte a boy; e abbiamo gi accennato prima che little woman compari-va come "sinonimo" di wife; dal paragone tra gli aggettivi handsome epretty, convenzionalmente associati con la bellezza maschile e femminile,deduciamo che la donna bella se affascinante e piacevole, mentre ilmaschio tale se nobile, virile ed elegante. (Qualcosa di simile si ottie-ne dal confronto tra witch e wizard, spesso oggetto di commento nella let-teratura di genere e linguaggio, che abbiamo incluso nel secondo gruppodel corpus analizzato).

    e) Infine, lanalisi conferma che attraverso il lessico si mantengonole reti simboliche che convenzionalmente hanno costituito la mascolinitrispetto alla femminilit. Il femminile (female) viene associato con la de-licatezza, la raffinatezza e la dolcezza; viene equiparato a unmanly, ciolopposto al maschile. Se cerchiamo questa ultima parola, si confermalaggressivo rapporto stabilito dal dizionario tra la natura femminile e lapusillanimit, la meschinit, la paura, la timidezza o la debolezza. Lam-bito maschile (male), al contrario, trapela virilit e forza sessuale, ma glivengono anche attribuiti i tratti di genitore, dai quali curiosamente esclusa la donna in female. La natura materna, in tanto che fornitrice delnutrimento (nurturing) riconosciuta alla donna soltanto tra i "sinonimi"di feminist. I ruoli simbolicamente e culturalmente associati con luno elaltro sesso vengono confermati quando si paragonano gli aggettivi femi-nine e masculine. In modo ancora pi esplicito si mette in risalto la naturapotente e generatrice delluomo. Lopposizione manlike/womanlike riba-disce lidea delluomo come modello della specie di fronte alla condizio-ne sostanzialmente marcata della donna. Come contrappunto da segnala-re la definizione di feminist come il modo di essere naturale del femminile(like a woman).

    In sintesi, lanalisi di questo primo gruppo conferma che luomo rima-ne associato a parametri di attivit, dominio sociale e intellettuale e facoltcreatrice; i termini vengono proiettati nella sfera del pubblico e del social-mente privilegiato, anche se vengono ammesse tenerezza e capacit di pro-tezione. I lessemi pi palesemente sbilanciati da questo punto di vista lin-guistico-ideologico sono forse father, unmanly, manhood, gentleman e ilgruppo ternario formato da mister/master/mistress.

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    Cuadernos de Filologa Italiana 2222000, n. 7: 193-245

  • 4.3. Attivit e rango economico e professionale

    Come indicato prima, il secondo ambito analizzato prende in considerazio-ne il lessico riguardante le ATTIVIT E IL RANGO ECONOMICO E PRO-FESSIONALE. Possiamo anticipare che abbiamo prestato speciale attenzionea questo secondo campo, poich i dati si sono rivelati particolarmente signifi-cativi. Come si potr vedere, uno dei principali parametri che spesso articolanole differenze di genere nella societ occidentale, cio quello che associa UO-MO con CONTROLLO/ATTIVIT/ AGENTIVIT/PROTAGONISMO, vie-ne a galla chiaramente nei termini e definizioni forniti dal dizionario inglese.

    Dal punto di vista formale dobbiamo ricordare che, bench non dovreb-be esserci in linea di principio distinzione sessuale tra quelli che svolgono lediverse attivit professionali o tra quelli che occupano determinati posti, eanche se linglese una lingua morfologicamente poco marcata per quantoriguarda il genere grammaticale, possibile stabilire diverse categorie mor-folessicali lungo un continuum graduale:

    a) opposizioni in cui intervengono elementi lessicali diversi, comequeen/king;

    b) opposizioni in cui abituale la distinzione morfologica di genere:actor/actress, waiter/waitress; host/hostess e, in misura minore,manager/manageress;

    c) attivit o cariche in cui la parola adoperata nel linguaggio quotidia-no (per ambedue i sessi) presenta un suffisso chiaramente marcatocome maschile o femminile: housewife, nurseryman, salesman, se-aman, sportsman, tradesman, headman56;

    d) attivit o cariche in cui intervengono i suffissi er o or, progressi-vamente percepiti come sbilanciatamente maschili (professor, shop-keeper, leader, winner, farmer, ecc.);

    e) infine, si possono trovare attivit o cariche denotate da termini for-malmente neutri, come nurse, typist, pilot o industrialist. E tutto ciindipendentemente dalle connotazioni e dalle immagini culturalimaschili o femminili che ognuna di queste parole incluse nelle cate-gorie a) e) possano suscitare.

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    56 Anche se, con eccezione di qualche caso come chairman, chairwoman cfr. chair-person non stato generalizzato il termine corrispondente di genere opposto, linnova-zione lessicale progredisce notevolmente.

    223 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • La nostra analisi ha preso in considerazione principalmente due pro-blemi:

    1. Vedere quale grado di rinnovamento lessicale stato incorporato neldizionario, soprattutto nei confronti di c) e d);

    2. Determinare in quale misura, sia nella definizione sia attraverso i"sinonimi" forniti, persistevano nel dizionario i noti pregiudizi so-ciali sulle attivit che continuano ad essere riservate o, al contrario,vietate alla donna.

    Riguardo alla sostituzione di termini marcatamente maschili, bisognaammettere che il dizionario riflette un tentativo di rilessificazione, permezzo di parole formalmente neutre oppure attraverso perifrasi eufemisti-che: housewife, come housekeeper, sono adesso maintainer of the house-hold, salesman viene sostituito da salesperson, legislator da dignitary, navi-gator da pilot, seaman da sailor, professor da college teacher, sportsman daathlete, statesman da fellow citizen, chairman da speaker, chairwoman daposition of authority, leader da boss o guide, ruler da one who governs ewinner da victorious contestant. Forse lesempio pi vistoso nurserymanche il dizionario definisce come nursemaid, neutralizzando cos le connota-zioni dei due elementi suffissati man e maid. Ciononostante, questo tenta-tivo non coerente, n, come si pu vedere, risulta ugualmente soddisfacen-te in tutti i casi. C un gruppo di termini semanticamente omogeneo restioa quello che abbiamo chiamato rilessificazione, ma ne parleremo dopo. Epeggio ancora, limmagine si danneggia se superiamo i limiti dellambitoformale.

    4.4. Business: materia riservata

    Ritornando alla classificazione fatta prima e prendendo in considerazio-ne quelle coppie terminologiche che presentano parole diverse o morfologi-camente separate per luomo e per la donna (queen/king, actor/actress, ecc.),rimaniamo stupiti nellosservare un alto grado di convenzionalizzazione nel-la definizione delle attivit denotate da ognuno dei poli della coppia. I ter-mini femminili sono sussidiari di quelli maschili; actor viene sostituito daperformer, che sarebbe lo stesso valido per actress, ma questa non sempli-cemente performer, ma viene definita come actor (!) e ha come "sinonimo"female performer. Lo stesso elenco dei "sinonimi" implica in una certa mi-

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    Cuadernos de Filologa Italiana 2242000, n. 7: 193-245

  • sura unattivit svalutata dellattrice di fronte allattore (starlet). Qualcosa disimile succede con waitress quale corrispettivo di waiter. Questultimo ac-coglie nella definizione una sostituzione formale e diventa attendant, cosache non succede con il "significato" di waitress. La donna non ottiene mi-glioramento alcuno neanche nel significante e viene definita come maid.Daltra parte, se prendiamo in considerazione i "sinonimi", luomo in que-sta professione pu diventare headwaiter (maitre), o innkeeper, ma la donna rimarr sempre donna di servizio o domestica. La differenza tra managere manageress ancora pi notevole, come si pu rilevare non tanto nella co-lonna del "significato", ma di nuovo in quella dei "sinonimi": il termine fem-minile chiaramente svalutato rispetto a quello maschile. Invece queen, an-che se viene definito in termini sussidiari come female sovereign, non soffredella sottrazione delle sue competenze istituzionali e tra i "sinonimi" figurasolo alla fine la condizione di consorte. Infine, richiama lattenzione las-senza di hostess nel dizionario, di fronte a host, essendo la prima una paro-la codificata da tempo e trattandosi di una delle attivit pi concordementeammesse come femminili: la donna culturalmente la padrona di casa.

    Per quello che riguarda le parole che erano originalmente marcate e chetendono ad essere sostituite nella casella del "significato" da altre formal-mente pi asettiche, dobbiamo precisare che in molti casi lelenco dei "si-nonimi" ci fa ritornare alla situazione precedente. Vale a dire, alla situazio-ne tradizionale che attribuisce determinate attivit alla donna o alluomo permezzo dellutilizzazione di termini marcatamente maschili o femminili. Peresempio, dai "sinonimi" possiamo dedurre che housekeeper di solito unadonna, che pilot, ruler e winner sono degli uomini. Ci sono per delle ecce-zioni: in termini come secretary, typist, chairperson, boss, nurseryman o, so-prattutto, nurse osserviamo che il tentativo di riassestare le dissonanze so-ciali che si riflettono nel linguaggio e vengono da esso trasmesse ha unaportata pi ampia; nel nostro caso, si estendono alla colonna dei "sinonimi".

    Come si sar potuto osservare abbiamo lasciato un bel numero di termi-ni senza commento. Si tratta di termini indiscutibilmente marcati come ma-schili, cos come si pu avvertire se si da unocchiata alla caratterizzazioneche ne offre il dizionario nelle colonne del "significato" e dei "sinonimi". Maa ben guardare si pu scorgere quale sia il rapporto semantico che vincola itermini di questo sottogruppo lessicale. I suoi elementi fanno riferimento a:

    i) lattivit commerciale o economica: broker, financier, industrialist,merchant, shopkeeper, tradesman, wholesaler, employer, magnate,millionaire, owner,

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    225 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • ii) cariche di alto rango o massime di una gerarchia: chief, headman,supervisor, pilot (in tanto che steersman), champion o winner,

    iii) attivit creativa (e di decisione): artisan, inventor, founder, maker,planner.

    Vale a dire, sembra che il successo individuale e, ancor pi, quello chesi ottiene attraverso i soldi riservato agli uomini nella societ anglosasso-ne. E questa conclusione risulta ancor pi sgradevole quando, come si sa,lindividualit e la ricchezza sono i due sostegni pi solidi della cultura edella sensibilit puritana: qualcosa che la persona deve procacciarsi per sal-varsi.

    Ci sono altri dati particolarmente vistosi. Nella definizione che fornisce lacolonna del "significato" di parole come merchant, tradesman, shopkeeper omanager non si avverte sforzo alcuno per includere la donna. In industrialistosserviamo che la condizione maschile viene aggiunta a quella di nobilt, e ilmassimo si raggiunge quando si fa la prova con la parola millionaire, for-malmente non marcata, che rimane espressamente ristretta attraverso una pe-rifrasi che non ammete ambiguit: rich man.

    Anche se broker, salesman, employer e financier accettano che lattivitsia svolta da donne poich includono qualche volta "sinonimi" femminili, cisono altri termini in cui questo non succede. E questo il caso di artisan, pi-lot (steersman) shopkeeper, tradesman, wholesaler. Perfino in alcune diqueste parole si offrono nellelenco dei "sinonimi" termini maschili, a mioavviso assolutamente non necessari in quanto regressivi rispetto alla formache presenta lo stesso termine definito (che farebbe pensare in un grado diintenzionalit celata che si scioglie solo nel valutare la mancanza di coeren-za e di raffinatezza generale con cui sembra essersi elaborato il dizionario).Si trovano in questo gruppo, per esempio, magnate (con "sinonimi" comebaron, czar, king, merchant prince, prince), supervisor (con foreman, head-man), champion e winner (con victor, hero, in entrambi), owner (con land-lord e master), ruler (con emperor), founder (con forefather, patron) e chief(con master e lord).

    Per finire, dobbiamo dire che sono stati messi in rilievo unicamente itratti pi rivelatori del corpus selezionato, tralasciando altre considerazionirispetto ad uno strumento che parla di inamorata, cavalier o patrician, for-nisce come "sinonimo" di wholesaler man in a gray flannel suit e di bar-ber tonsorial artist, che considera lo inventor mad scientist, o che inmezzo ad un panorama come quello prima descritto include papal see sottoil lemma chairwoman.

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  • Ciononostante, due questioni sembrano degne di interesse: il fatto chesia proprio lambito che pi chiaramente configura la base culturale e iden-tificatrice della societ anglosassone quello che contribuisce con i dati lin-guistici pi radicali riguardo allo squilibrio uomo/donna. E in secondo luo-go, sono proprio le aree pi occulte della attuale separazione uomo-donnaquelle che sembrano filtrare non un progresso, ma una chiara regressione alivello linguistico. Proprio una lingua che formalmente permetterebbe unlinguaggio asettico e integratore, alle soglie del XXI secolo, in seno ad unacomunit in apparenza preoccupata per luguaglianza sociale e linguistica,diffonde in realt orgogliosamente il suo supposto leaderismo.

    5. STRUTTURAZIONE SOCIO-CULTURALE, CODIFICAZIONELINGUISTICA E TRATTAMENTO INFORMATICO: ALCUNEOSSERVAZIONI GENERALI ED UNA PROPOSTA DI RICERCA

    Dal confronto tra le diverse lingue che abbiamo preso in esame in que-sta prima fase risulta un quadro complessivamente molto negativo rispetto aquesto strumento che, come si accennava allinizio, probabile venga uti-lizzato in modo del tutto automatico, acritico, considerandolo a priori og-gettivo, di alta qualit, e moderno. Queste attese sono invece del tutto vio-late: a parte elementi, sia pur non banali, di trascuratezza (cfr., ad es. per lospagnolo seor "sinonimo" di "seora" (v. 24), e "soltero" (v. nota 32); perl'inglese: wholesaler "man in a gray flannel suit", barber "tonsorial artist",chairwoman "papal see"), lassenza di indicazioni sociolinguistiche relati-vamente alle variet coinvolte (v. ad esempio l'italiano 14, gli spagnoli 22,24, i francesi rejeton e dulcine, gli inglesi lord e gentleman)57, la sfera ana-lizzata viene proposta secondo la visione pi tradizionalmente retriva, in for-te contrasto con quella che si presenta come "nuova tecnologia". Ad un for-mato tecnologico ed innovativo corrisponde cos una proposta culturalebasata su vecchi stereotipi, e su una disparit che sembra persino superiorea quella del mondo reale. Pi specificamente, in tutte le lingue risultano58, a

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    57 Lapparente semplicit a cui si accennava nellintroduzione, relativamente anche alThesaurus, in realt comporta la perdita di molte informazioni contestuali, presenti invecetipicamente nei dizionari cartacei, che si rivelano indispensabili per un uso adeguato.

    58 Non trattiamo qui le differenze tra le quattro lingue analizzate, da cui potrebbero ri-saltare diversi fasci simbolici delle due culture, sassone e mediterranea, ed alcune caratte-ristiche specifiche, come la maggiore affettivit nel dizionario spagnolo.

    227 Cuadernos de Filologa Italiana2000, n. 7: 193-245

  • parte la prevista universalizzazione del genere maschile a genere neutro (cfr.ad es. Violi 1986):

    una sproporzione quantitativa e qualitativa a favore del maschile, sianel proliferare dei "sinonimi" per il maschile che nella maggior com-plessit e cura nello strutturare "significati" e "sinonimi";

    una diversa organizzazione delle informazioni, rispetto alla distribu-zione/visibilit ed alla sequenzialit/frequenza che comporta spessola subordinazione dei termini femminili a quelli maschili, quandonon una 'tecnica di occultamento';

    un confinamento della donna allambito domestico, senza neppure ri-conoscerle (paradossalmente) la funzione di procreare;

    la linea maschile delleredit e la superiorit sociale delluomo; gli stereotipi diffusi della forza del maschio e della grazia della don-

    na; una frequente mancanza di autonomia per la definizione del femmi-

    nile e dipendenza dal maschile, a cui spesso il termine femminile sicollega (quando, incredibilmente, non lo sostituisce: v. nota 14 perl'italiano, gli spagnoli 27, 28, 30, i francesi 44 e 45, linglese actor).

    La manipolazione si pone non solo nella scelta dei "sinonimi" e dei "si-gnificati", ma anche nelle strategie di diversa visibilit a seconda del genere(v. 1 e 6, 20, 40; cfr. nota 18), o nelloccultamento completo, nel senso dinon inserire del tutto determinate voci per il femminile (v. casi gentildonna,16 e 17, 30, 34, 38, 49 linglese hostess)59. La tematica dellimplicito giocainfatti un ruolo cruciale nei processi inferenziali e nella costruzione del sig-nificato (cfr. Grice 1988/1993, Levinson 1983/1985, Sbis i.c.s., Sperber eWilson 1986/1993); come sappiamo pi difficile contrapporsi a posizionimascherate ed implicite che a posizioni dichiarate ed esplicite.

    In conclusione il dizionario proposto da Word, nelle lingue che abbiamoanalizzato finora, funziona da sostegno a stereotipi relativi al gender, con unmodo di comportarsi pi valutativo che descrittivo; filtra una percezione del-la societ criticabile in quanto asimmetrica e rafforza, implicitamente, atteg-giamenti sociali non solo conservatori ma retrivi rispetto alla problematicadel gender.

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    59 Per quanto riguarda la "significativit delle assenze" v. ad es. in spagnolo lassen-za di lessemi indicatori del trovarsi nellultimo periodo della vita naturale.

    Cuadernos de Filologa Italiana 2282000, n. 7: 193-245

  • La ricerca dovrebbe approfondire successivamente il quadro, in relazio-ne ad altre lingue europee come il tedesco, lolandese, lungherese, ecc., masoprattutto a quelle non europee, come il coreano, giapponese, malese, ecc.(lingue tutte presenti in Word), in modo da confrontare le diverse categoriz-zazioni linguistiche del femminile e maschile in culture ed organizzazionisociali molto lontane tra loro, e la seguente 'mediazione' tramite questo stru-mento informatico (la cui attendibilit, come abbiamo visto, discutibile).

    I livelli coinvolti sarebbero tre:

    strutturazione socio-culturale60

    codificazione linguistica61

    organizzazione e presentazione informatica.

    Linteresse di tale analisi si porrebbe sia su di un piano teorico (di cate-gorizzazione linguistica delle tematiche relative al gender, e di confrontocross-culturale a livello sociale e culturale), sia sul piano applicativo, nelladirezione di acquisire uno strumento non solo utile ma corretto.

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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    COATES, J. (1986): Women, men and language. A sociolinguistic account of sexdifferences in language. London/New York, Longman.

    Carla Bazzanella et al. Categorizzazioni del femminile e del maschile nelle nuove tecnologie...

    60 Pensiamo, ad esempio, alla significativit del diverso trattamento di regina (inesis-tente in italiano, v. 16), e di queen, che ci sembrano rispecchiare nitidamente le diverse sto-rie nazionali.

    61 Per avere un quadro completo in questa prospettiva si dovrebbe procedere anche aduno studio comparativo dei vari repertori lessicografici recenti nelle varie lingue per tutte levoci considerate; non solo i monolingui dovrebbero essere considerati, ma anche i bilinguipotrebbero essere rivelatori (cfr. Corda 1998).

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