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CAVATE DI SULMONAFESTEGGIAMENTI 2015

30/31 LUGLIO - 1/2/3 AGOSTO

CAVATE DI SULMONAFESTEGGIAMENTI 2015

30/31 LUGLIO - 1/2/3 AGOSTO

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Il saluto del Comitato

Cari amici,Siamo davvero felici di ritrovarvi al nostro appuntamento annuale con le feste patronali

della parrocchia di San Michele Arcangelo; vogliamo sperare con tutto il cuore che il lavoro e lo sforzo di questi anni siano valsi la vostra fede e la vostra fedeltà nei confronti della no-stra comunità parrocchiale.

Non vi nascondiamo che con il passare del tempo si accumulano la stanchezza e i compiti da svolgere e a volte subentra la delusione quando tutto non va secondo i piani; poi però accade sempre qualcosa che fa ricaricare le nostre batterie e ci fa ripartire con l`impegno di sempre.

Saremo quindi i primi ad essere felici se gradirete dividere con noi parte del vostro tempo. Troverete tutto il programma delle nostre iniziative nelle pagine successive e vi ricordiamo in particolare la serata di beneficenza dell’8 agosto in memoria di Padre Carmelo; il ricavato sarà devoluto interamente alle missioni dei Frati Cappuccini in America Latina.

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione della festa: il parroco, i parrocchiani, i nostri fratelli ed amici emigrati e in particolar modo tutte le atti-vità commerciali che non fanno mai mancare il loro supporto.

Vi auguriamo buon divertimento, vi ringraziamo ancora una volta di aver scelto di trascor-rere con noi queste sere di mezza estate.

Il Comitato Festeggiamenti

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TRIDUO DI PREPARAZIONELUNEDI’ 27 Luglio - ORE 21,00 ( presso Chiesa Madonna di Loreto )MARTEDI‘28 Luglio - ORE 21,00 ( contrada Mastroiacovo )MERCOLEDI 29 Luglio - ORE 21,00 ( presso Chiesa San Michele Arcangelo

PROGRAMMA RELIGIOSOSABATO 1 AGOSTOore 17,45 - SANTA MESSA, ore 18,30 - PROCESSIONE SAN MICHELE ARCANGELO - Chiesa Case IOMMI

DOMENICA 2 AGOSTOore 08,30 - Giro per le vie delle Frazioni del complesso bandistico “ BANDA DI INTRODACQUA “ore 10,30 - PROCESSIONE NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE - Chiesa Case MACILLIore 11,30 - SANTA MESSA, celebrata da S.E. Mons. Angelo Spina ore 19,00 - SANTA MESSA

SABATO 8 AGOSTOore 18,00 - SANTA MESSA - in memoria di Padre Carmelo Sciore O.F.M. Capp.

PROGRAMMA CIVILEGIOVEDI 30 LUGLIO

ore 21,30 - Orchestra spettacolo “ SIMONA QUARANTA ”VENERDI’ 31 LUGLIO

ore 21,30 - Orchestra spettacolo “ I MALAFE‘ ” Canti popolari pizzica e taranta “

SABATO 1 AGOSTO

ore 21,30 - “ GIGIONE E DONATELLO ” in concertoDOMENICA 2 AGOSTO

ore 21,30 - Cover ADRIANO CELENTANO - LUI E GLI AMICI DEL RE ore 24,00 - Grandiosi Fuochi Pirotecnici della Ditta Cav. Pace CostantinoLUNEDI 3 AGOSTOore 21,00 - ESTRAZIONE LOTTERIA DI BENEFICENZAore 21,30 - Discoteca all’aperto, con DJ Alex Natale “ LA NOCHE DELLA SANGRIA “SABATO 8 AGOSTOore 21,30 - SERATA DI BENEFICENZA in memoria di Padre Carmelo Sciore, 9^ edizione STANDS GASTRONOMICI - ARROSTICINI - MUSICA DAL VIVO

Programma Festeggiamenti 2015

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AUGURA BUONE FESTEda Boston

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La FamigliaLa famiglia per noi cristiani cattolici è un nucleo sociale rappresentato da un uomo e una donna

legati tra loro dal vincolo del matrimonio.

Questo è la cellula, l’inizio della famiglia; è la base principale della società, della nazione, il pilastro degli affetti, perché sono proprio quelli che costituiscono un buon carattere. L’unione familiare scatu-risce felicità, quando è completa sotto ogni aspetto: idee, sentimenti e volontà reciproca.

Attraverso il sacramento del matrimonio ufficiale, vi è un impegno che si assume davanti a tutti, davanti ai parenti, alla società dello Stato e per noi credenti, anche davanti a Dio. Però il matrimonio dà gioie, ma impone dei doveri di reciproca assistenza.

La famiglia cristiana come “chiesa domestica” è chiamata ad annunciare, celebrare e servire il vangelo della vita.

Papa Francesco, a riguardo della famiglia, nell’enciclica “ Laudato sii” la cita tra “gli ambiti educa-tivi” insieme a scuola, mezzi di comunicazione e catechesi.

Se “ una buona educazione scolastica nell’infanzia e nell’adolescenza pone semi che possono produrre effetti lungo tutta la vita” è nella famiglia, scrive il Papa, che “si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l’uso corretto delle cose, l’ordine e la pulizia, il rispetto per l’ecosistema locale e la protezione di tutte le creature.

La famiglia è il luogo della formazione integrale dove si dispiegano diversi aspetti, intimamente relazioni tra loro, della maturazione personale”.

Nella famiglia si impara a chiedere permesso senza prepotenza e a dire grazie come espressione di apprezzamento per le cose che riceviamo, a dominare l’aggressività o l’avidità, e a chiedere scusa quando facciamo qualcosa di male.

Questi piccoli gesti di sincera cortesia, infine aiutano a costruire una cultura della vita condivisa e del rispetto per quanto ci circonda.

La famiglia “tradizionale” era composta dal padre lavoratore, dalla madre casalinga, dai figli e da altre figure come i nonni che vivevano nella stessa casa. Oggi invece, la famiglia non vede più una struttura patriarcale perché si è molto ristretta, anche perché i genitori lavorano entrambi. Una volta la famiglia era determinante con i seguenti ruoli: il capo famiglia era l’uomo, che lavorava e aveva il compito di mantenere la famiglia, mentre la moglie era la “regina” della casa ed aveva il ruolo di accudire i figli e svolgere le faccende domestiche.

Con il passare del tempo si è conclusa la trasformazione della famiglia dal modello patriarcale. Nel nostro secolo la famiglia è attaccata violentemente su tanti fronti: per primo la mancanza di lavoro e quindi l’aumento di povertà che degenera anche in alcune famiglie in atti di violenza.

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Per cui noi appartenenti con radici profondamente cristiane sentiamo il dovere di custodire, proteg-gere e difendere la nostra famiglia su tutte queste forme di “attacco” mediatico. Oggi giorno vengono chiamate famiglie anche le libere unioni, le famiglie ricostituite, le famiglie allargate e le famiglie formate da single. È proprio per questo che l’istituzione familiare è prettamente in pericolo. Perciò è importante riscoprire la preziosità del vero valore della famiglia nella società. La famiglia è un bene inestimabile per la ricchezza della società tanto da diventare il punto di partenza per lo sviluppo e l’evoluzione della società futura.

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FESTA ALLE CAVATEÈ ormai una tradizione ben consolidata che alla prima domenica di Agosto alle Cavate si fa festa! Così anche quest’anno la tradizione continua, per lo spirito di sacrifico e la “cocciu-taggine” di un manipolo di collaboratori che con tenacia e tanta buona volontà si sottopon-gono a sacrifici e rinunce per dare la possibilità agli abitanti delle Cavate, “sparpagliati” in diversi chilometri quadrati, di incontrarsi, socializzare e passare qualche ora in piacevole compagnia con amici vicini e lontani che raramente incontrano.

L’occasione della festa è offerta da motivazioni religiose: venerare il protettore della Parroc-chia, San Michele Arcangelo, e la Mamma Celeste sotto il titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore.

Sabato 1 agosto veneriamo San Michele Arcangelo con la processione alle 17,45 verso Case Iommi. Al rientro della processione S. Messa.San Michele nella Bibbia viene citato diverse volte come il difensore di coloro che amano

Dio. Nella Chiesa è invocato come difensore di tutti i credenti, come Colui che riduce all’im-potenza l’eterno nemico dell’uomo: il diavolo.

Domenica 2 agosto veneriamo la Mamma Celeste. Alle 10,15 processione verso Case Macilli, al rientro S. Messa presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo, con la partecipazione anche dei rappresentanti delle amministrazioni dei tre Comuni sui quali si estende la nostra Parrocchia: Sulmona, Introdacqua, Pettorano sul Gizio.

La Madonna è l’esempio per tutti gli uomini di Colei che ha detto il suo “SI” incondizionato per tutta la vita a Dio. È diventata nostra Madre, per volere di Gesù morente.

A lei possiamo e dobbiamo ricorrere in tutti i momenti di gioia e di dolore, certi che saprà sempre ascoltarci, comprenderci e rinvigorire la nostra fede.

Augurando a tutti un sano riposo propizio per riflessioni anche esistenziali, invoco laBenedizione di Gesù e Maria.

Fra Clemente Agostiniparroco

SALUTO DEL PARROCO

SULMONAPRATOLA PELIGNA

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NEL 2014 NELLA NOSTRA PARROCCHIASONO ARRIVATI E SONO STATI BATTEZZATI:Antonella Rosa Antolini - Gabriele Lino Spinosa - Lorenzo Del DucaSofia Di Marcantonio - Sveva De Santis

SONO PARTITI PER LA CASA DEL PADRE:Annita Borgi - Antonio Del Monaco - Antonio Ramunno - Fernando Del MonacoFilomena Perfetto - Francesca Colaiocco - Rita D’Alessandro - Sestilia Leone

HANNO RICEVUTO GESU’ CON LA PRIMA COMUNIONE:Alessandro Di Meo - Asia Musti - Fernando Barone - Manuela SpicaMelissa Latini

HANNO RICEVUTO LA CRESIMA:Antonio Cuccurullo - Antonio Ventresca - Eduardo Cuccurullo - Elsa RecanatiIlenia Marinucci - Lucrezia Ventresca - Maria Luisa Cusumano - Mattia BarconeMichela Zavarella - Silvia Sperduto

SI SONO SPOSATI:Alessandro Caranfa e Charlie Di Camillo

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PARROCCHIA “SAN MICHELE ARCANGELO” E “NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE”

Emilio Marcantonio Gianni Valenza Giuseppe Berarducci Paolo Di Fonso Antonello Del Monaco Cesare PecceTerenzio D’Arcangelo Pasquale D’AmicoFeliciano Marzuolo Mario Marcantonio Angelo D’Ascanio Aldo Zavarella

COMITATO NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI BOSTON:

Rosa Giammarco Adriana SusiMaria Gasbarro Anna Ventresca

COMITATO ESTERO DI BOSTON:

Domenico Susi Domenico GrugnaleFrank Susi Fred Di Censo

Un ringraziamento di cuore a:Padre Clemente per la guida spirituale,Il coro della parrocchia diretto dal Signor Antonello Colonico Tutti gli amici impegnati nella gestione degli stand gastronomici Antonella Di Fonso per l’impegno costanteAlessandro Di Santo per la cura del sito internet www.casemacilli.comUn particolare ringraziamento va al Dott. Nicola De Meis per la disponibilità accordataci

GiovaniLuca Del MonacoMatteo Del MonacoErminio Di CensoAndrea Ramunno

COMITATO

Parroco Fra Clemente AgostiniPresidente Antonio ScannellaPresidente Onorario Dott. Raffaele Di Pietro

L’Amm. Provinciale dell’AquilaIl Comando dei Vigili Urbani di SulmonaCroce Rossa Italiana

Il Comune di SulmonaIl Comune di IntrodacquaIl Comune di Pettorano sul Gizio

- i parrocchiani - gli sponsor - le comunità dei paesi vicini- la Parrocchia di San Francesco di Paola

SI RINGRAZIA

CIACIA’CARROZZERIA

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IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

Nella Chiesa cattolica il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversio-ne e della penitenza sacramentale.

Riprende il nome dal Giubileo ebraico, la parola deriva da Jobel (ca-prone, in riferimento al corno di mon-tone utilizzato nelle cerimonie sacre).

L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo. Il Giubileo viene detto “Anno Santo” non solo perché si inizia, si

svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita.

Può essere ordinario, se legato a scadenze prestabilite; straordinario, se viene indetto per qual-che avvenimento di particolare importanza.

Il Giubileo straordinario della misericordia è stato indetto da papa Francesco per mezzo della bolla pontificia, Misericordiae Vultus.

Avrà inizio l’8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016.Il papa ha dichiarato che il giubileo, ricorrente nel cinquantesimo della fine del Concilio Vati-

cano II, sarà dedicato alla Misericordia.« Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua

missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. »

Il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali; questo fatto comporta un’attenzione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze, in modo che le iniziative non siano un sovrapporsi al calendario, ma tali da essere piuttosto complemen-tari.

Per la prima volta nella storia dei Giubilei viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa - Porta della Misericordia - anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un Santuario di particolare importanza per i pellegrini. Questo è un Giubileo tematico: si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale.

Il tema della Misericordia con la quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare potrà essere un momento di vera grazia per tutti i cristiani e un risveglio per continuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ha indicato.

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In tal senso, è centrale il richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrovare proprio sul tema della Misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico.

Un ulteriore tratto di originalità del Giubileo è offerto dai Missionari della Misericordia Il Papa darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in san Pietro.I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma

pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione.Nel motto del logo, “Misericordiosi come il Padre”, si propone di vivere la Misericordia sull’esem-

pio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (Lc 6,37-38).

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In questi giorni di fine giugno 2015 i miei nipoti stanno affrontando gli esami: il più gran-de quelli di maturità, il più piccolo quelli di terza media.

Per forza di cose, non posso fare a meno di sentirmi coinvolto nelle loro comprensibili paure. Sono andato indietro nel tempo e ho ricordato i miei esami di università, e quello precedente di maturità.

Non ho memoria di quelli di terza media, perché troppo lontani o perché, forse, a quei tempi non c’erano.Comunque ogni qualvolta che dovevo affrontare una prova d’esame era come andare al patibolo: la paura iniziava già dalla sera prima, dal monento cui dovevo puntare la sveglia.

La mattina successiva, prima dell’esame, mi assaliva un mal di stomaco con frequenti nausee. Gli amici e le amiche mi sorreggevano e qualche volta mi offrivano anche una camo-milla al bar vicino l’Università.

Ma non appena mi sedevo davanti alla commissione d’esame, passava tutto e, da gattino, diventavo una tigre. Per diversi anni ho continuato a sognare di non essere ancora laureato perchè mi mancava il temuto esame di geografia, del primo anno.Per fortuna in seguito la paura dell’esame è passata e ho fatto altri sogni.

Con soddisfazione posso dire che ero bravo e che vincevo diverse borse di studio: ho sempre considerato lo studio come una cosa molto importante e credo che a volte più si é bravi e preparati, più si ha paura dell’esame.

Ti sembra sempre che hai saltato qualche pagina. Invece chi ha solo “studiacchiato” magari affronta l’esame senza timore, nella convinzione di sapere tutto e perché, in fondo, non ha scommesso molto in termini di impegno su quell’ “appuntamento”. Beato lui!In vista delle prove d’esame, oltre allo studio più intenso e al ripasso, cresce dunque la paura e molti studenti riscoprono la fede: alla chetichella, al mattino, entrano anche in chiesa

Quando ho affrontato la maturità non c’era ancora l’abitudine di radunarsi a 100 giorni dall’esame nel Santuario di San Gabriele, a Isola del Gran Sasso (Teramo), per la benedizione delle penne, affinché scorrano meglio, quasi da sole, sulla carta.

Ai miei tempi c’era la tradizione di portate le statue dei santi nella processione parroc-chiale perché ci aiutassero all’esame, ed allora si scatenava una vera e propria guerra fra noi studenti per aggiudicarci un tale “onere”.

Oggi come allora, in vista degli esami, gli studenti riscoprono la devozione per i Santi: c’è chi si affida a San Giuseppe da Copertino, protettore degli studenti; qualcuno si affida a

Quando la paura...fa novanta!

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Santa Rita che è la protettrice delle cause impossibili; qualche altro all’ Arcangelo Zadkiel per ricordare tutto, e qualche altro ancora a Sant’Antonio di Padova o a San Tommaso D’Aquino, Dottori della Chiesa, per tenere a mente tutti gli studi fatti. Qualcun altro studia con il rosario in mano, sperando in un aiuto dalla Madonna.

Questa riscoperta della preghiera è stata anche documentata da un sondaggio realizzato da un noto Istituto di statistica, dal quale è emerso che durante il periodo di esame la percentuale dei giovani che riscopre la fede, tra circa 2.600 studenti, è salita dal 20 al 27%.

Talvolta, contrariamente alle aspettative, sono accadute delle cose straordinarie: si è stati promossi anche a pieni voti, la preghiera è stata accolta.Lo studio in realtà richiede impegno continuo e piena dedizione. Durante il cammino degli studi ci sono angeli e santi pronti ad aiutarci. Non è forse meglio che ci rivolgiamo a loro non solo quando ci troviamo nel bisogno, ma sempre? E non ridursi ad una visione solo superficiale della Fede!

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