Il racconto di una bellissimaesperienza subacquea, vissuta

presso l’EXPLORACafé Cayo LevisaEcoResort di Cuba, per scatenare

la fantasia e progettare immersioniin questa piccola isola vergine,

con oltre 3 km di spiaggia bianca.di Umberto Natoli

CAYO LEVISA,CAYO LEVISA, VIAGGI

un’isola a un’isola a CUBACUBA

Entro all’interno e mi rendo subitoconto che il mio peso saràinevitabilmente destinato alievitare. Vicino a due griglie sonosistemati grandi vassoi di pescefreschissimo, carne di manzo e dimaiale e polli delle vicinecampagne, da cuocere al momento.

E poispaghetti,gnocchi,specialitàcubane edolcettisquisiti. Tuttoottimo. E saràcosì per tuttala settimana.Non si può

resistere. Raggiungo ilbungalow. È il tipo lusso,davvero bello, ma anche glialtri, più essenziali, più in armonia forse con lafilosofia del resort, che èispirata all’informalità e allasemplicità, sono ampi econfortevoli. Alle 3 sonofinalmente in mare. La barcaè grande e comodissima e ildiving è praticamente sulmolo. Non c’è alcunproblema di trasportoattrezzature e dispostamenti. Andy mi spiegache i punti d’immersione piùvicini sono tredici, di ventitréin tutto, e distano non più di1.5-2 miglia dall’imbarcadero,dal quale sono raggiungibiliin circa 15 minuti dinavigazione, e non siincontrano mai correntifastidiose. In pratica, sitrovano lungo tutto il grandesalto della barriera che sisviluppa davanti al cayo,verso il mare aperto.

Sui fondaliL’istruttore e guida vuolevalutarmi come subacqueocon questo primo tuffo e miporta assieme ad altri turistiche praticano snorkelinglungo una corona corallina

lunga 400 m che da un paio dimetri scende sulla sabbiabianchissima fino a 12 m. Unanoiosa e inutile immersione, pensoun po’ deluso, ma appena sceso miricredo immediatamente. Lungo labarriera coloratissima incontro

Havana, ore 8. Nella halldell’albergo, una borsa sub, una valigia rigida,una borsa

fotografica e io ad attenderel’incaricato di Press Tours.Puntualissimo, arriva assiemea un taxi con autista, e via perla Carrettera Norte. Mezz’ora esiamo fuori città. La campagnacubana ci circonda con la suabellezza. È la temporada delmango, la stagione in cuimaturano questi splendidifrutti. Alberi stracarichiovunque, e poi tabacco, palme,case dal tetto di paglia, gentebellissima sul ciglio dellastrada. Voglia di fermarsi,scendere, fotografare, macorriamo via e poco primadelle 11 eccoci nel piccoloimbarcadero di Palma Rubia esubito su una originale chiattain ferro, che ricorda vagamentequella di Braccio di Ferro. Inpoco più di 20 minutiattraversiamo l’acqua verde eimmota di una laguna earriviamo alla nostra metaCayo Levisa, un’isolettacorallina a 2.7 miglia da terra e lunga circa 4 km, sulla costanord cubana nella provincia diPinar del Rio.

Benvenuti!Approdiamo in un pontiletto in legno, tra le fitte mangrovieche occupano interamente illato rivolto verso la terraferma.Due minuti a piedi tra lavegetazione lungo unapassatoia in legno e,improvvisamente, come unsipario che si apre su ungrande palcoscenico, ci troviamo davanti a un magnificoscenario caraibico. Il verde cede il passo al biancoaccecante di una lunga spiaggia, al blu cobalto del mare e alleinfinite sfumature di un’acquatrasparentissima di coloresmeraldo. Faccio alcuni passi versola riva. Lunghe palme e conifere

tropicali incoronano il confine dellasabbia con il verde della bassavegetazione e, tra queste, appaionoi tetti in foglia di palma di alcunibungalow. Tutto in armonia con ilpeasaggio, tutto mi appare subitomolto semplice, allegro e vero.«Benvenuto all’EXPLORACaféCayo Levisa EcoResort. Bello, eh!»,mi dice in italiano Abilio, il mioaccompagnatore di Press Tours,intuendo il mio stupore. «Moltobello», rispondo,

da subito affascinato dal luogo. Ci avviciniamo a una grande tettoiacon un piccolo bar e indovinol’entrata del ristorante. Accanto un piccolo locale. È la reception.Tutto qua. Mi portano un cocktail di benvenuto e si avvicina unragazzone cubano biondo, dal visomolto “sovietico” e dalla

stretta di mano d’acciaio. È Andy, l’istruttore subacqueo. Già si è occupato della mia borsasub. Mi dà appuntamento alle 3 per la prima immersione. È mezzogiorno. Decido di mangiaresolo qualcosa di leggero, ma i mieipropositi saltano moltorapidamente.All’entrata delristorante appareuna signora. Ha un aspetto

molto italiano, molto rassicurante,da zia. Si presenta. È Matilde, di Milano, lavora a Cubaper alcuni mesi l’anno. Una sceltadi vita. È la coordinatrice del ristorante. «Ti piacciono gli gnocchi?», michiede. «Certo!», rispondo,sorpreso e divertito dall’incontro.

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VIAGGICAYO LEVISA,UN’ISOLA A CUBA

Nell’immagine asinistra, una cipreaCiphoma gibbosum,che vive praticamentein simbiosi con i rami di gorgonie.In immersione nelleacque di Boya Roja,già dai primi metrisotto la superficie si incontrano belleformazioni di spugnecolorate.

(continua a pag. 30)

In non più di 15 minuti di barca

si raggiungonotutti i punti

d’immersione.

Grandi stelle di mare accompagnano sempre le passeggiate sulla riva delle splendide spiagge di CayoLevisa. In alto, la spiaggia dell’EXPLORACafé EcoResort sull’isola. Nell’immagine

in basso, un pesce scoiattolo (Holocentrus rufus) tra i coralli, in poca profondità, alla Cadena Misteriosa.

VIAGGICAYO LEVISA,UN’ISOLA A CUBA

un’esplosione di vita incredibile.Fotografo di tutto: pesci, conchiglie,nudibranchi. Non vorrei più uscireda quell’acqua calda e moltoluminosa, sempre seguito dacinque o sei pesci Ocyuruschrysurus dalla banda gialla. Sonostate le mie guardie del corpo pertutta l’immersione. La sera, nelristorante, incontro gli altri ospitidel villaggio, che dispone ditrentatré bungalow, gli unici delcayo. Si respira un’atmosferafamiliare e tre musicisti regalanomomenti di vera allegria con i ritmicubani, a cui si uniscono ogni tantoun paio di camerieri dalla voceintonatissima, mentre Matildecompare con un paio di vassoi pienidi dolcetti. È Cuba. È autenticaCuba. Mi trovo bene. Che serenità.L’indomani di nuovo in mare, per le discese più profonde.

In pareteRaggiungiamo i 18-20 m tra ampicanaloni pieni di grandi ciuffi di

gorgonie simili a piume di struzzo,dove stazionano banchi di pesciazzannatori e grugnitori. Credevoche fosse solo quella la nostrameta, invece Andy mi fa cenno diseguirlo e raggiungiamo il grandesalto di una parete che si perde nelblu. Scendo di quota fino a oltre 35 m, ma il mio accompagnatoremi ferma con decisione. La voglia diproseguire è tanta e lo spettacolograndioso. La parete forma canyon,grotte e archi, il tutto tappezzatoda grandi spugne caraibiche.Un’enorme murena è protesa perdue terzi del corpo fuori tana e nelblu passano un paio di cernie di unaventina di chili e un brancovelocissimo di carangidi.Nell’immersione del giorno primaera stato avvistato anche un piccolosqualo martello.

Magici CaraibiChissà cosa c’è più sotto, maobbedisco agli ordini e risaliamo trapiccoli banchi di pesci di barriera.«Ti piace l’archeologia?», mi chiedeAndy. «Moltissimo», rispondo.

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Le immersioniGRAN CANYON. È sicuramente,tra le immersioni più vi-

cine al resort, quella più spettacolare.Da un lato di una piattaformagià molto interessante e piena di vita a 16 m di profondità,scende inun grande salto verticale una parete molto tormentata e formata dacanion,canaloni,grotte e archi.Grandi spugne e gorgonie si proten-dono verso l’esterno e non è difficile l’incontro con branchi di caran-gidi,tonnetti, cernie di 10-15 chili e,talvolta,squali.

EL JARDIN. Da un bassofondo corallino di 12 m scende apicco fino a 40 m una bella parete ricca di vita.Molto pesce in giro.In-torno ai 25 m, la profondità non eccessivamantiene nell’ambiente una grande lumi-nosità e crea una palestra ideale per la fo-tografia subacquea con un grandangolo,con soggetti come grandi rami di gorgoniee spugne.Nelle quote iniziali della parete,o proprio all’inizio del sal-to,è facile l’incontro con i barracuda.

LA BOYA ROJA. Altra parete che costituisce la continua-zione de El Jardin,ma si ferma a non più di 32 m con le stesse carat-teristiche.Molto interessante nelle quote più basse,a fine immersio-ne, in decompressione, una colonia di grandi gorgonie con i rami aforma di piume di struzzo nella luce di non più di 10 m di profondità.

LA CADENA MISTERIOSA. Un’mmersione facilissi-ma, ma molto divertente. 400 metri di reef corallino dai 2 ai 12 m,dove si possono incontrare tutti i pesci di barriera in un ambiente lu-minoso e molto vivo.Splendidi e grandi pesci angelo, cernie di variotipo, grugnitori, azzannatori, grandi murene, razze e persino barra-cuda sono incontri comunissimi. Per gli amanti della foto macro c’èdavvero di tutto.È il punto ideale per un’immersione notturna.

EL BALCON DEL CARIBE. In un’altra caduta interes-sante dai 20 ai 40 m si apre un ampio e suggestivo arco con alcuni ra-mi di corallo nero. È un angolo di fondale molto interessante per lafotosub.

Notizie utiliEXPLORACAFÉ CAYO LEVISA ECORESORT. Distanza da L’Havana:177 km; sistemazione: 7 bungalow in muratura di tipologia lusso, 6in muratura, 5 in legno e 15 a due piani in legno; bazar molto forni-to di articoli per igiene personale, pile, repellenti per le zanzare, ab-bigliamento, sigari, liquori e bibite; presenza medica; per gli sportnautici sono a disposizione degli ospiti di Press Tours imbarcazioni avela, pedalò e canoe; si possono organizzare interessanti escursionidi una giornata nella vicina e bellissima valle di Viñales.PRESS TOURS. È l’operatore di riferimento nel mercato italiano perviaggi e vacanze verso l’intero continente americano (Stati Uniti,

Centro America, Sud America), l’interoarcipelago dei Caraibi e il meravigliosomondo dell’Oceano Indiano. Primo ope-ratore italiano per movimentazione pas-seggeri verso Cuba (dato certificato dalMinistero del Turismo Cubano), haun’ampia ed esaustiva programmazione

sull’Isla Grande contenuta in un catalogo dedicato di ben 100 pagi-ne. Un’idea di viaggio? Abbinate il vostro soggiorno e le vostre im-

mersioni all’EXPLORACaféCayo Levisa EcoResort conun soggiorno a L’Havanapresso un hotel di fascino storico, in pieno centro della capitale, co-me l’EXPLORACafé Palacio San Miguel o l’EXPLORACafé Palacio ‘OFarril,oppure con un tour esclusivo Press Tours alla scoperta delle in-finite bellezze paesaggistiche, culturali, storiche e umane di questastraordinaria isola che è Cuba!Infinite possibilità di vacanze secondo i propri gusti, il proprio bud-get, i propri tempi,perché “il gusto del viaggio”è anche l’opportuni-tà di creare, con un tour operator come Press Tours e con l’aiuto e laconsulenza dell’agenzia di viaggio di fiducia, un itinerario e una va-canza che rimangano per sempre come un momento piacevole del-la nostra vita. Con lo spirito di esaudire il desiderio di un “viaggio sumisura”e soddisfare le diverse “voglie di viaggio”che ognuno di noiha quando programmiamo la nostra vacanza in luoghi lontani.Il tutto alla portata di un click: su PressTours.it è facile preventivarela propria vacanza, anche con voli di linea, con la certezza delle rea-li disponibilità in tempo reale,tutte le informazioni sulla propria va-canza, gallerie fotografiche, visite virtuali.Inoltre,unico in Italia, Press Tours tutela il consumatore finale grazieal suo prezzo garantito e all’adeguamento carburante bloccato, cheprevede, in caso di offerte ribassate rispetto al prezzo di prenotazio-ne, l’immediato rimborso della differenza tra quanto originaria-mente pagato e prezzo pubblico ultimo da offerta e la certezza delprezzo finale,grazie alla definizione,già in fase di prenotazione,del-l’eventuale adeguamento carburante (eventuali ulteriori supple-menti di prezzo legati alla variazione del prezzo del carburante ven-gono infatti assorbiti dall’operatore e non più richiesti al cliente).

Informazioni: diving@presstours.itwww.PressTours.it

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VIAGGICAYO LEVISA,UN’ISOLA A CUBA

«Bene, domani ti porto suicannoni». E così il giorno dopo, aventi minuti di barca dall’isola, inun bassofondo corallino di circa 4 m, arriviamo su alcuni splendidicannoni del XVII secolo, tutto ciòche resta di un galeone spagnolocarico di porcellane e oro, scavatoalcuni anni addietro dagliarcheologi cubani e i cui repertisono conservati a L’Havana, nel

Castillo de laReal Fuerza.L’ultimo giornoattendo iltramonto epercorro in unaquarantina di minuti laspiaggia versoovest. Il silenzio è assoluto e il mareimmoto. Raggiungo un posto da

fiaba. Granditronchi dimangrovie sispingononell’acqua,alcuni secchi econtortidisegnano unpaesaggio

irreale. Scatto molte foto. Mi sentofuori dal mondo. Torno poco prima

di sera nella luce ormai infuocatadell’ultimo sole. Ceno. Poi, stanco,vado verso il bungalow portandomidietro un buon sapore di rum e,nella mente, una canzone cubanadegli anni Cinquanta. Mi sorprendeuna fascia di luce lunare sull’acqua. Non resisto ed entro nella sciaargentea di quel mare tiepido. Apro la bocca. Volevo sentire ilsapore della luna.

Quello con il lamantino, sui bassi fondalidi Cayo Levisa, è un incontro divertente .Nelle acque di Boya Roja, uno Pteroisvolitans ripreso tra gli anfratti dellaparete.

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In immersione,ampi canalonipieni di grandi

gorgonie popolateda miriadi di pesci.

(segue da pag. 26)