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Spedizione in Abbonamento Postale: comma 20/c - Art. 2 - Legge 662/93 Bergamo Giugno-Settembre 2012 Anno 16 Nr. 2 BERGAMO O.N.G. nel mondo ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE CRISTIANO LA TERRA PRIMA DI TUTTO Vandana Shiva a Bergamo: alleanza tra le realtà che hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità

Celim Bergamo nel mondo n.2 Giu-Ago 2012

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Notiziario n.2/2012 del Celim Bergamo

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Giugno-Settembre 2012 Anno 16 Nr. 2

BERGAMOO.N.G.

nel mondoOrganizzaziOne di VOlOntariatO internaziOnale CristianO

LA TERRAPRIMA DI TUTTOVandana Shiva a Bergamo:alleanza tra le realtà che hanno a cuorela salvaguardia della biodiversità

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Il futuro del Celim Bergamo con la nuova governance pag. 3

Proposte per Cre e Oratori pag. 5

PRIMO PIANO- “Difendiamo la biodiversità” pag. 6- 26-27 marzo 2012: il programma realizzato pag. 8

IL PROGETTOPrimi passi in Ecuador pag. 10

EVENTI CELIM pag. 11

L’ANALISI - La svolta del Celim pag. 12- Le modifiche allo statuto pag. 13- I tre più eletti del nuovo consiglio pag. 13

Notizie Flash pag. 14

Donando online è ancora più semplice pag. 15

Sostienici adesso! pag. 16

Direzione, redazione, amministrazione Via Conventino, 824125 Bergamotel. 035 459.85.00fax 035 459.85.01e-mail: [email protected]

Registrazione delTribunale di Bergamo: n° 13 del 29/4/1983

Direttore Responsabile:Elena Catalfamo

Proprietario pro-tempore:Presidente Celim Bergamo:Andrea Milesi

Hanno collaborato:Daniela Agazzi, Umberto Amadigi,Andrea Milesi, Nicola Vitali

Trimestrale interno dell’O.N.G.Distribuzione gratuita fuori commercio

Stampa:Tipografia dell’IsolaTerno d’Isola (BG)

Garanzia e tutela dei dati personaliai sensi dell’art.13 D. Lgs n.196/03I dati personali vengono trattati solo in relazione alle finalità della nostra Orga-nizzazione, in particolare per la creazione di un indirizzario (invio del notiziario) e per informare sulle attività associative in genere.I dati non saranno comunicati a terzi o diffusi all’esterno dell’Organizzazione.

iL CELim BErGamoiN UDiENZa Da BENEDETTo XVi

Sabato 19 maggio, in occasione del suo 40° compleanno, la Focsiv è stata ricevuta in udienza da Benedetto XVI. Anche Andrea Milesi, il Presidente del Celim Bergamo era presente nella sua carica di consigliere della Focsiv. Milesi racconta di aver vis-suto momenti molto intensi e di grande commozione dinnanzi a Benedetto XVI che li ha ringraziati per il costante impegno mettendo in risalto la connotazione cristia-na del fare caratteristico della Federazione. Per evocare simbolicamente l’impegno della Focsiv, in particolare sul tema del diritto al cibo, al Papa è stato donato il riso della Campagna di sensibilizzazione “Abbiamo Riso per una cosa seria”.

BERGAMOO.N.G.

nel mondoOrganizzaziOne di VOlOntariatO internaziOnale CristianO

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3CELim MARzO 2012

Editoriale

IL FUTURO DEL CELIm BERgamOCON LA NUOVA GOVERNANCE

Come succede in ogni gruppo organizzato aperto e partecipato, la vita e la traiettoria dell’agire per raggiungere le aspirazioni e le ambizioni che hanno dato origine all’esperienza, subiscono delle variazioni e dei

percorsi a volte imprevedibili. Tenendo ferma appunto quella che viene definita la vision e la mission, la prassi che vuole portare il gruppo alla coerenza con questa idea, diventa solo uno strumento che può essere rimodulato e ricalibrato a secon-da dei contesti che si presentano di volta in volta.

Ad oggi stiamo vivendo un momento tanto difficile quanto fecondo di cambi e di ripensamenti, che diventano il motore e la linfa per provare a battere nuove piste. Cambi che non vogliono pertanto essere una rottamazione del vecchio e del passato, ma solo una rivisitazione o attualizzazione della speranze espresse sin dall’inizio. Per quanto concerne il Celim perciò fermi restando le ambizioni della cooperazione allo sviluppo e del volontariato internazionale, la attuale congiuntura mette in evidenza una crisi profonda delle prassi fino ad ora esercitata dalle ONG, che hanno fondato la propria vita sulla coniugazione di progetti co-finanziati da soggetti pubblici e privati, che venivano supportati con iniziative di educazione

alla mondialità.La crisi ovviamente non risiede solamente nel modello

del progetto, quanto piuttosto sulla opportunità di continuare a sostenere economicamente queste iniziative senza imma-ginarsi fondi pubblici all’uopo o aggressive campagne media-tiche di raccolta fondi, che nulla di diverso hanno rispetto alle ben più esplicite campagne pubblicitarie delle imprese priva-te. Non solo, siamo in un epoca in cui le nuove generazioni,

sembrano fare fatica ad immaginare un futuro, anche prossimo, che si organizzi in associazioni stabili come quelle nostre, avviate negli anni 70. Se allora questa crisi economica e generazionale vuole uno sbocco possibile, allora non resta che provare a trasformare le nostre associazioni in luoghi molto più fluidi e malleabili, dove provare a dar sfogo a queste nuove energie, forse immature, ma sicuramen-te stimolanti.

E se dobbiamo provare ad immaginare quale possa essere la guida di una as-sociazione come quella appena descritta, allora la risposta diventa ovvia; snella, giovane, veloce, idealista, inesperta, ecc.

Ecco, la nuova governance del Celim votata nella ultima assemblea ha accol-to questa idea. Questa scelta segnerà un solco nella storia di questo gruppo, sia che abbia un esito positivo, sia che non lo abbia.

Come sempre mi hanno insegnato; non possiamo sperare in un futuro diver-so da quello che abbiamo scelto oggi.

Andrea MilesiPresidente Celim Bergamo

Gli stessi valori, ma in una guida fluida capace di trovare nuove energie

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4 CELim MARzO 2012

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5CELim MARzO 2012

Fotonotizia

PROPOSTE PER CREE ORATORI

NOTE DI SOLIDaRIETàLa scuola è finita, l’estate sta arrivan-

do e lo svago sta per iniziare! Presto i ra-gazzi si ritrovano per trascorrere momenti di sano divertimento rimanendo in contatto con i loro amici nel consueto appuntamento dei Cre che affollano gli oratori di una fiu-mana di maglie e cappellini dai mille colori.

Da quest’anno le attività saranno an-cora più animate grazie alla presenza della band di Marco Brena, musicista che ormai da un anno collabora con il Celim Berga-mo organizzando concerti di raccolta fondi. “Note di solidarietà” è il titolo dell’iniziativa nata da una provocazione lanciataci dallo stesso Brena da proporre agli oratori per tutto il periodo estivo. L’obiettivo è quello di raggiungere i giovanissimi e giovani del territorio di Bergamo attraverso la musica suonata dai loro coetanei al fine di sensi-bilizzarli al tema della solidarietà fra popoli, riflettere su diritti umani e giustizia sociale, stimolare il desiderio di volontariato e gene-rare donazioni per il sostegno dei progetti di cooperazione del Celim Bergamo. Un’attivi-tà di animazione musicale dunque, quella che viene proposta dalla “Marco Brena’s minstrels”, un gruppo di studenti musicisti di età media 14 anni che, accompagnati dall’insegnante Marco Brena, propongono musica italiana ed internazionale partico-larmente orientata agli anni 80 e 70, mu-siche che fanno ballare ed accompagnano piacevolmente momenti di allegria e diver-timento. Dal rock dei Deep Purple alla di-sco music anni 80 con aggiunte di versioni personali di alcuni successi italiani di Pfm e Pooh, le “Note di solidarietà” intratterranno non solo i ragazzi nei pomeriggi di anima-zione dei Cre, ma anche le loro famiglie nelle serate estive fino a settembre.

In occasione dei concerti verrà pre-sentato il Celim Bergamo, le sue attività ed i progetti in corso e sarà inoltre possibile ospitare in oratori e parrocchie le mostre fotografiche “Ecuador: terra di comunione” e “Nat’s – Ragazzi e adolescenti lavoratori in Bolivia” realizzate in collaborazione con il Centro missionario diocesano, delle quali si prevede una settimana di permanenza.

Per il concerto di due ore con le due mostre è richiesto un contributo di 200 € più le donazioni della raccolta fondi. Per infor-mazioni e richieste: 035.459.85.00.

Daniela Agazzi

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6 CELim MARzO 2012

Vandana Shiva studiava fisica quan-tistica in Canada quando nella sua terra natale nel nord dell’India han-no cominciato a disboscare: «Ho visto le donne difendere gli alberi, fino a creare un movimento di opi-nione. Questo - racconta oggi - mi fece riflettere sui legami che esisto-no fra la vita della gente e la prote-zione della natura».Da quel momento la dottoressa Shi-va si è dedicata all’ecologia sociale, allo studio della sovranità alimenta-re, della biodiversità come garan-zia di sopravvivenza. La sua lotta contro le multinazionali del settore agroalimentare, contro gli ogm che danneggiano le colture tradizionali e obbligano i contadini ad acquista-re a caro prezzo tecnosementi, l’ha resa famosa in tutto il mondo.Invitata a Bergamo dal Celim, ha incontrato i ragazzi delle scuole di Clusone e della Consulta studen-tesca e ha concluso il suo passag-gio bergamasco con un convegno aperto alla cittadinanza. «Invitando la dottoressa Shiva - ha spiegato il presidente Celim Andrea Milesi - ci siamo proposti due obiettivi. Far ri-flettere soprattutto i giovani sui temi

della sicurezza alimentare - e la vi-vace partecipazione degli studenti ci ha convinto di aver centrato un tema interessante per le nuove genera-zioni - e avviare un nuovo metodo di lavoro. Noi siamo una piccola ong no profit, per poter avere Vandana Shiva a Bergamo abbiamo chiesto la collaborazione di altre associa-zioni, come Slow Food, di cui la scienziata indiana è vicepresidente internazionale, e di enti e aziende che ci hanno sostenuto economica-mente. Cooperazione oggi significa compiere uno sforzo collettivo per migliorare le cose, profit e no pro-fit insieme. A entrambi la situazione mondiale chiede di essere respon-sabili».A svegliare definitivamente la gio-vane Vandana fu la tragedia di Bho-pal: «Mi accorsi che il punto di vista accademico non mi bastava, la vita era troppo preziosa per non agi-re in sua difesa. Così ricominciai a studiare: prima la rivoluzione verde per capire in che cosa consistesse esattamente, e poi tutti i problemi connessi con la biodiversità. Il nodo centrale è che l’ingegneria genetica impoverisce la varietà della natura e

Primo Piano

SUSANNA PESENTI, giornalista

“DIFENDIAMO LA BIODIVERSITà”GraNDE PUBBLiCo CoN VaNDaNa SHiVa

L’economista Vandana Shiva ospite a Bergamo grazie al Celim. Esperta di ecologia sociale ha dichiarato che “Gli ogm non garantiscono più cibo. Lavorare in modo responsabile aumenta la quantità di cibo.Possiamo cambiare la situazione salvando le nostre sementi e promuovendo le colture organiche”

inaridisce i terreni e una natura im-poverita non può nutrire tutti gli es-seri viventi. Quando il seme diventa un prodotto brevettato di proprietà di qualcuno, il contadino è in balia della fame».Vandana, che ha fondato un istitu-to di ricerca sulle risorse naturali e il loro uso corretto, ha molti esempi in mente: «Il passaggio dai vecchi trattati commerciali Gatt alla glo-balizzazione spinta dei trattati uru-guayani del World Trade Organiza-tion ha aperto la strada ai brevetti tecnoalimentari e di conseguenza

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7CELim MARzO 2012

“DIFENDIAMO LA BIODIVERSITà”GraNDE PUBBLiCo CoN VaNDaNa SHiVa

ai monopoli. Il 95% del cotone è controllato da una sola azienda glo-balizzata e per i contadini il prezzo dei semi è cresciuto di 8.000 volte. Il riso basmati era coltivato da tutti in Punjab, la Monsanto ha introdotto a forza altre varietà brevettate spaz-zando via il riso tradizionale. Sono prodotti che al primo raccolto rendo-no di più, ma hanno bisogno di più acqua, più fitofarmaci, più pesticidi. Che costano, esauriscono la terra e fanno perdere la conoscenza tradi-zionale legata alle coltivazioni. Oltre 250.000 contadini in Punjab si sono

suicidati per debiti».La battaglia di Vandana Shiva si è attirata anche molte critiche, soprat-tutto di ingenuità economica e di ideologia. Le sue teorie sarebbero inapplicabili e, quando lo fossero su piccola scala, peggiorerebbero le condizioni di vita delle popolazioni. Al contrario, l’introduzione di pro-dotti ogm ad alta resa aiuterebbe i contadini indiani a combattere le carestie.La risposta di Vandana è secca e lo sguardo ridente si indurisce: «Gli scienziati e gli economisti seri sono

dalla mia parte, perché alcuni fatti sono provati e altri evidenti. Modifi-care un gene in una pianta significa modificare tutta la pianta e di con-seguenza tutta la catena alimen-tare collegata e non puoi misurare tutte le conseguenze che inneschi sull’ecosistema. Abbiamo bisogno di un’economia che aiuti la vita, non che la ostacoli. Bisogna stare attenti a certe operazioni che aumentano i profitti di pochi ma uccidono l’e-conomia, il lavoro e la qualità del prodotto. Gli ogm non garantiscono più cibo, lavorare in modo respon-

Vandana Shivanella sede del Celim Bergam

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8 CELim MARzO 2012CENA RISTORANTE BALICCO

Primo Piano

26-27 maRZO 2012:IL PROgRamma REaLIZZaTO

sabile aumenta la quantità di cibo. Possiamo cambiare la situazione salvando le nostre sementi e pro-muovendo le colture organiche. Che la biodiversità, cioè il contrario del-la monocultura, sia la chiave della sostenibilità alimentare per tutto il pianeta è scientifi camente assoda-

to. Nella biodiversità si trovano tutti gli elementi necessari alla vita. Non ci occorre un riso ogm al carotene, perché il carotene è già nel tegu-mento che copre il chicco di riso. Se non fosse inondato di pesticidi, non sarebbe necessario brillare il riso». A chi la accusa di sognare un mon-

do arcadico che non è mai esistito, ribatte che non si tratta di demoniz-zare la tecnologia, ma di mantener-la al servizio della vita.

Da L’Eco di Bergamo,26 marzo 2012

Incontri con glistudenti Tra lunedì 26 e martedì 27 marzo Vandana Shiva ha incontrato più di 650 studenti delle scuole superiori di Bergamo e provincia. A Cluso-ne sono stati coinvolti gli studenti dell’istituto Rezzara e Fantoni dove Vandana Shiva ha partecipato alla premiazione del concorso artisti-co “Segni di Pace” e un gruppo di studenti dell’Istituto alberghiero che ha preparato e servito un pranzo improntato alla ricerca di cibi genu-ini prodotti nelle valli bergamasche, con l’aiuto ed il contributo di Slow Food. A Bergamo, presso l’audito-rium del liceo scientifi co Maschero-ni di Bergamo, la dott.ssa Shiva ha incontrato gli studenti delle classi quarte e quinte, una rappresentan-za di studenti dell’Istituto Tecnico

Agrario, una rappresentanza di stu-denti dell’istituto Quarenghi. Nella sede di Sant’Agostino dell’U-niversità degli studi di Bergamo, inoltre, Vandana Shiva ha incontrato gli studenti della facoltà di scienze della formazione e la Scuola di dot-torato in antropologia e epistemo-logia della complessità diretta dal prof. Mario Salomone. E’ intervenuto inoltre il rettore dell’università, prof. Stefano Paleari.

Confi ndustria ComoLunedì 26 marzo è stato realizzato un incontro a Como presso la sede Confi ndustria. Erano presenti circa 200 persone che, dopo aver ascol-tato l’introduzione di Vandana Shiva hanno animato un vivace dibattito, condotto e moderato dal giornalista di Avvenire, Nello Scavo.

Il Convegno Martedì 27 presso il Centro Con-gressi di Bergamo si è svolto il con-vegno cittadino, aperto a tutta la po-polazione, a cui hanno partecipato 400 persone. Inizialmente è interve-nuto il Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, che ha portato i suoi saluti e quelli della Diocesi al pubblico presente in sala e a Van-dana Shiva, è seguita la relazione della dott.ssa Shiva ed infi ne un di-battito con numerose domande dal pubblico e con l’intervento di Sergio Marelli, Presidente del CISA (Comi-tato Italiano per la Sovranità Alimen-tare). Erano presenti in sala, tra gli altri, rappresentanti di diverse asso-ciazioni ambientaliste, associazioni di categoria, assessori comunali e provinciali all’ambiente, rappresen-tanti degli ordini degli agronomi e degli architetti, imprenditori berga-maschi.

LICEO MASCHERONICONFINDUSTRIA COMO

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Cooperativa AretèMartedì 27 marzo Vandana Shiva ha visitato la cooperativa sociale Aretè di Torre Boldone, da sempre attenta alla produzione biologica di ortaggi, esempio di possibile pro-duzione in armonia con la natura, la terra e l’uomo. Toccante è stato l’intervento di un detenuto che ha raccontato la sua storia e il suo re-cupero proprio attraverso il lavoro nella cooperativa: Vandana Shiva ha colto l’occasione per sottolineare come da sempre l’uomo cura la ter-ra e allo stesso tempo la terra cura l’uomo.

La Cena A conclusione delle due giornate con Vandana Shiva è stata orga-nizzata un cena presso il ristoran-te Balicco di via Borgo Palazzo a Bergamo. Erano presenti il sindaco di Bergamo, dott. Franco Tentorio, diversi rappresentanti dell’impren-ditoria bergamasca, numerosi im-prenditori agricoli, rappresentanti dell’associazione artigiani di Berga-mo e di Slow Food Lombardia e Na-zionale.

RingraziamentiIl Celim Bergamo ringrazia i vari collaboratori, patrocinatori e soste-nitori che reso possibile l’ottima ri-uscita dell’iniziativa: fondazione Ca-riplo, PrimaSpes-Fondazione, Slow Food, regione Lombardia, provincia di Bergamo (Assessorato grandi infrastrutture, pianifi cazione territo-

riale, expo), comune di Bergamo, diocesi di Bergamo, università degli studi di Bergamo, Coldiretti Berga-mo, centro di etica ambientale Lom-bardia Bergamo, L’Eco di Bergamo, zanetti, BCC banca della berga-masca, Aspan, Azimut, ATB, TEB, Movimento ecclesiale di impegno culturale.

CONFINDUSTRIA COMO

ISTITUTO ALBERGHIEROCOOPERATIVA ARETÈ

CENTRO CONGRESSI

ISTITUTO FANTONI

ISTITUTO REzzARA

CENTRO CONGRESSICENTRO CONGRESSI

UNIVERSITÀ

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10 CELim MARzO 2012

Carissimi amici, il progetto muove i primi passi e le attività iniziano ad entrare nel vivo.

Insieme ai coordinatori e tecnici della Pastorale Sociale Caritas Ecuador, ho potuto verificare lo stato di avanzamen-to del progetto a pochi mesi dal suo inizio.Dopo un primo periodo in cui si è dise-gnato il piano di azione annuale, il pas-so successivo è quello di entrare nelle comunità, soprattutto in quelle nuove, con un’azione di sensibilizzazione e con interviste alle singole famiglie per avere un quadro reale ed attuale del-la situazione sullo stato di salute dei bambini con meno di tre anni e delle mamme incinte e delle problematiche relative alla nutrizione. Inoltre verranno realizzate interviste alle autorità locali e ad altri gruppi focali come i giovani e i leader. Questa attività viene chiamata linea di base, il punto di riferimento iniziale, per comprendere, alla fine del progetto, quali sono i risultati realmente conse-guiti. Lo studio della linea base è stato affidato ad una consulente esperta nel settore e le volontarie di salute della Caritas locale (tanto di Puerto Limòn quanto di Pucayacu e Guasaganda), assieme ai coordinatori ed ai tecnici incaricati, stanno realizzando le intervi-ste. Anche io ho potuto partecipare a questo lavoro di inchiesta nelle comuni-

tà ed è stato molto utile per conoscere da vicino la realtà nella quale stiamo operando e la situazione di povertà delle famiglie della zona e che vengono raggiunte dal progetto e per conferma-re che il grado di interesse che ciascu-na persona dimostra nei confronti del progetto è molto alto e le aspettative altrettanto. Ad una temperatura di circa 35°C e una umidità del 90% ho sudato come non mai per condividere un pomeriggio con gli studenti di un collegio di P.to Limòn per la realizzazione di un orto scolasti-co biologico: questa è una delle attività che verrà portata avanti per sensibiliz-zare fin da giovani e stimolare ad una produzione biologica per l’autoconsu-mo familiare che consenta di ottenere una alimentazione sana. Che soddisfa-zione vedere il risultato finale!Per realizzare l’attività educativa, ele-mento centrale del progetto, Caritas Ecuador, ha incaricato una equipe di esperti per la realizzazione del piano di formazione diretto ai diversi attori del

progetto e che verterà su cinque temi principali (a cui contribuiranno anche tecnici di diverse istituzioni pubbliche come la Fao ed il Ministero dell’agri-coltura): formazione di leader, alimen-tazione, orti biologici, salute di base ed igiene, micro-impresa e commercializ-zazione.Dei risultati di questi primi tre mesi di lavoro si può sottolineare come, dei 100 volontari previsti per la realizza-zione delle attività nelle comunità, ne siano già stati reclutati 74: giovani, soprattutto ragazze, che con spirito di servizio alla propria comunità si sono rese disponibili a “perdere” un poco del proprio tempo per formarsi e lavorare al tema della sicurezza alimentare, pre-stando attenzione e segnalando i casi particolarmente delicati di denutrizione ed anemia presenti. Un altro risultato, molto importante per-ché descrive simbolicamente ed identi-fica visivamente il progetto, è la scelta del logo e dello slogan del progetto: Redsan – Rete per la sovranità alimen-tare e la nutrizione. Definito il logo è stato possibile realizzare una brochu-re di presentazione del progetto che consente di presentarsi alle istituzioni pubbliche con una visione chiara e sin-tetica di quanto si realizzerà, diffondere ed informare le famiglie in merito alle attività del progetto che li vedrà coinvol-ti in prima persona.La visita alle comunità e gli incontri con le autorità locali completano il quadro della missione di valutazione. Ci tengo a sottolineare come, in ognuno di questi incontri, pur nell’estrema povertà delle famiglie che ho visitato, delle mamme con cui ho parlato, dei bambini con cui ho giocato, ho visto una grande ric-chezza d’animo e dignità: l’accoglienza così fraterna di uno straniero che inva-de l’intimità di una famiglia ed entra a condividere, seppur per pochi momen-ti, le difficoltà della loro vita quotidiana non è scontata e mi ha riempito il cuore di gioia.Alla prossima…

Il progetto

PRIMI PASSIiN ECUaDorPrimi passi del progetto in Ecuador con la Caritaslocale. Nicola Vitali, responsabile dei progetti delCelim Bergamo, in visita alle comunità di Puerto Limòn.Realizzate interviste sul territorio, un laboratorio di orti con le scuole e conclusa la formazione dei volontari sui temi della sovranità alimentare

NICOLA VITALI

Nicola Vitali e gli studenti di Puerto Limònnell’orto biologico della scuola

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11CELim MARzO 2012

Eventi Celim

VIaggIO IN BOLIVIa50 ANNI IN MISSIONE

Il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, in occasione dei 50 anni di cooperazione missionaria tra la Chiesa di Bergamo e il mondo, visiterà la missione diocesana in Bolivia. Un viaggio in programma dal 26 luglio all’8

agosto che toccherà l’Ecuador e la Bolivia. Durante la visita in Bolivia monsignor Beschi visiterà anche il centro educativo e professionale di Eterazama realizzato dal Celim con il Centro missionario diocesano e in collaborazione con diversi partner (tra cui la Cei, la Fondazione San zeno, Ubi Banca).Il centro si trova nella zona tropicale e forma giovani infermieri, tecnici dell’agroindustria e informatici che poi vengono inseriti sul territorio. Un modo per combattere la diffusione della coltivazione di coca e soprattutto della produzione di cocaina nella regione attra-verso la promozione di alternative per le nuove generazioni. Il viaggio in Bolivia partirà da Munaypata, la prima parrocchia aperta dai missionari bergamaschi nel 1962, ma

anche Cochabamba e Santa Cruz dove verrà dedicata una chiesa a monsignor Roberto Amadei, già vescovo di Bergamo e promotore della missione diocesana a Cuba.

Torna ogni due anni la sottoscrizione a premi del Celim Bergamo, in collaborazione con il Cmd, a sostegno dei progetti nel Sud del mondo. Gli operatori e i volontari del Celim sono già all’opera per far stampare i biglietti della

lotteria e iniziare la vendita che proseguirà per tutta l’estate. In palio tantissimi premi: nei primi posti un viaggio di cinque giorni in Toscana, un soggiorno in residence in Italia, una city bike e uno smartphone.La fortunata estrazione avverrà domenica 14 ottobre in Piazza Vittorio Veneto a Berga-mo dove per l’occasione gli alpini della Bassa bergamasca organizzeranno una bella castagnata.In loco sarà possibile acquistare gli ultimi biglietti il cui ricavato, insieme alla vendita delle castagne, andrà a sostenere il progetto “Non solo coca” di Eterazama (Bolivia). Chi

volesse impegnarsi nella vendita dei biglietti può passare nella sede del Celim Bergamo in via Conventino 8 a Bergamo e ritirare i blocchetti da distribuire. Per info 035.459.85.00

SOTTOSCRIZIONE a PREmIBLOCCHETTI IN PARTENZA

La Caritas diocesana bergamasca è vicina alle comunità delle diocesi di Mantova e dell’Emilia colpite dal terre-moto. Ingenti danni sono stati rilevati alle chiese e nei luoghi religiosi e comunitari. Per chi volesse è aperta una

raccolta fondi, denominata «Emergenza Mantova ed Emilia». Le donazioni possono essere consegnate agli sportelli della Caritas in via Conventino 8 a Bergamo, oppure versate con un bonifico bancario a favore della Caritas diocesana bergamasca, attra-verso il codice Iban IT40 O 03336 11105 000000006330 (Credito Bergamasco, filiale Bergamo-Malpensata) con causale «Emergenza Mantova ed Emilia».Disponibile anche il conto corrente postale numero 11662244 intestato a Caritas dioce-sana bergamasca.Chi volesse invece usufruire della detraibilità fiscale può indirizzare l’offerta a favore

dell’Associazione Diakonia Onlus, all’Ubi-Banca Popolare di Bergamo di piazza Vittorio Veneto, con la causale «Emergenza Mantova ed Emilia» (il codice Iban è il seguente: IT81 V 05428 11101 000000099169).

TERREmOTO IN EmILIaSOLIDARIETà CON LA CARITAS

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12 CELim MARzO 2012

L’analisi

Quando programma un viag-gio, la pianificazione delle tappe e la ponderazione del-

le risorse necessarie a portarlo a termine, è un lavoro che deter-minerà il successo o l’insuccesso dell’im-presa che si vuole avviare. In una asso-ciazione come il Ce-lim, questa pondera-zione non solo deve fare i conti con le risorse economiche ed umane a dispo-sizione, ma anche con la coerenza della propria storia e della propria mis-sione fondamentale; il volontariato internazionale cristiano. Ecco allora che pianificare quanto poi verrà rea-lizzato nel proseguimento dell’anno sociale, e magari anche oltre, diven-ta un esercizio tanto utile quanto vi-tale. Nella ultima assemblea il nuovo consiglio eletto ha recepito un man-dato preciso: operare per un rilancio della associazione e una maggiore incisività non tanto sulla quantità di progetti di cooperazione, quanto sul-la capacità di saper offrire alle nuove generazioni uno strumento nuovo di formazione e di crescita intorno ai temi della mondialità e della giustizia sociale, coerente con la Dottrina So-

LA SVOLTA DEL CELIMProGETTi E ProSPETTiVE

ANDREA MILESI

ciale della Chiesa e sempre al passo con i profondi cambiamenti sociali e politici che questo periodo storico

così tanto difficile e complesso sta por-tando alla luce. Ecco che allora si fanno avanti diversi obiet-tivi: la costruzione di progetti di Sovranità Alimentare in Africa e America Latina, la messa in opera di ini-ziative di solidarietà internazionale condi-vise con le realtà mis-sionarie della nostra Diocesi di Bergamo,

la costruzione di alleanze solide e programmatiche con le realtà del territorio attive sul tema dell’immi-grazione e del co-sviluppo, la promo-zione e la creazione di esperienze di volontariato internazionale e laicato missionario orientate ai giovani e, per finire, la realizzazione di eventi sulle tematiche del Diritto della Natura e della Giustizia So-ciale all’intera c i t t ad inanza . Un lavoro sicu-ramente molto ambizioso e di lungo respiro, che necessiterà della partecipazione e delle idee di tutti. Tanti auguri al nuovo Consiglio e tanti auguri a tutti i volontari vecchi e nuovi che decideranno di darci una mano.

Presidente Celim Bergamo

Il nuovo consiglio ha il mandatodi accompagnare le nuove generazionia una nuova attenzione ai temi della mondialità

“operare per un rilan-cio della associazione e una maggiore inci-sività non tanto sulla quantità di progetti di cooperazione, quanto sulla capacità di saper offrire alle nuove gene-razioni uno strumento nuovo di formazione e di crescita intorno ai temi della mondialità e della giustizia sociale”

“un lavoro si-c u r a m e n t e molto ambizio-so e di lungo respiro, che n e c e s s i t e r à della parteci-pazione e delle idee di tutti”

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13CELim MARzO 2012

LE moDiFiCHE aLLo STaTUTo

La relazione programmatica pre-sentata dal Presidente, a nome dell’intero Consiglio uscente,

all’Assemblea del 12 maggio scor-so, ampiamente dibattuta e poi ap-provata, portava come conseguenza il ritocco di alcuni articoli dello Sta-tuto per dare coerenza contenutisticamente e or-ganizzativamente al cam-biamento suggerito.La proposta più importan-te riguardava il rifacimento della “premessa” e degli art.2 (scopo) e 3 (oggetto sociale) che venivano so-stituiti rispettivamente, secondo gli attuali canoni della comunicazione, da una formulazione della “Vision “ (le prospettive ideali e di valore in cui si colloca il Celim ), della “Mis-sion” ( che cosa intende fare in con-creto il Celim) e degli obiettivi (quali settori prioritari di azione si intendo-no perseguire).È stato subito avvertito il forte di-stacco tra la precedente formulazione (cioè quel-la dello Statuto in vigore) e quella nuova proposta che, mentre attutiva al-cune formulazioni di prin-cipio, (con particolare riferimento ad una meno rigida presentazione dell’ispirazio-ne cristiana della associazione e al rapporto con la chiesa di Bergamo) inseriva aspetti sociologicamente nuovi come l’attenzione agli immi-grati, il rispetto dei diritti umani, la sovranità alimentare, ecc…In conclusione non essendoci stata una concordanza decisionale le tre proposte non sono state accettate

i TrE PiÙ ELETTi DEL NUoVo CoNSiGLio

ed è stato incaricato il nuovo con-siglio di ristudiare la materia e di ri-presentare precise proposte ad una nuova assemblea straordinaria.A livello strutturale- organizzativo è

andata meglio e quin-di: il Consiglio è stato ridotto da 7 a 3 mem-bri eletti dall’assem-blea dei soci mentre il nuovo Consiglio potrà cooptare fi no a 2 soci o soci simpatizzanti con diritto di voto. Di conseguenza è stato abrogato il Comitato esecutivo.

Per la cronaca, l’assemblea ha poi eletto, nell’ordine di preferenze, An-drea Milesi, Paolo Cattaneo e Tama-ra Mazzoleni.Rimane il problema centrale sopra accennato. Da un lato i testi ricon-fermati così come sono risalgono agli anni novanta e sono frutto di una mentalità e di un linguaggio poco adatto al “sentire” di oggi, spe-

cialmente del mon-do giovanile. Ma si tratta non di abro-gare scelte di fondo e valori sui quali è stato costruito l’inte-ro esistere e fare del Celim, ma di mante-

nere questo orientamento di fondo traducendolo in un linguaggio che metta in evidenza l’essenziale, sen-za tanti fronzoli, e tenga presente le diffi coltà che oggi incontra la religio-ne nel mondo e il vivere, per ogni credente, la propria fede.

Vicepresidente Celim Bergamo

UMBERTO AMADIGI

“il Consiglio è stato ridotto da 7 a 3 membri eletti dall’assemblea dei soci mentre il nuo-vo Consiglio potrà cooptare fi no a 2 soci o soci simpa-tizzanti con diritto di voto”

l’assemblea ha poi eletto, nell’ordine di preferenze,Andrea Milesi,Paolo Cattaneoe Tamara Mazzoleni

ANDREAMILESI

PAOLOCATTANEO

TAMARAMAZZOLENI

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14 CELIM marzo 2012

Notizie flash

A fine settembre si terrà a Milano il Forum sulla cooperazione italiana. In vista di questo appuntamento il ministro Andrea Riccardi ha lanciato un processo di consultazione tra i cittadini interessati e gli attori tradizionali della cooperazione internazionale per raccogliere idee e proposte da discutere pubblicamente durante il Forum. Il

blog “Tutti i bandi per le ong” proporrà maggiore trasparenza nell’erogazione dei fondi ai progetti delle ong. Il Forum avrà l’obiettivo di fare incontrare i cittadini interessati, gli esper-ti e i giovani con le più alte cariche dello Stato italiano, i ministri europei e dei paesi del Sud del mondo. Un Forum che sul sito del Ministero è descritto come “un cantiere d’idee per aggiornare l’azione di cooperazione dell’Italia alle nuove realtà del mondo in trasfor-mazione”. Il Forum sarà preceduto da un “percorso preparatorio partecipativo” che punta a raccogliere idee e contributi da parte della cittadinanza e che è strutturato intorno a dieci tracce di discussione che verranno poi discusse pubblicamente. I dieci percorsi affrontano

tematiche “calde” nel dibattito su cooperazione e no profit: lo sviluppo mondiale post 2015, le eccellenze italiane, il ruolo dell’Italia nelle aree di crisi, il volontariato, i migranti, il partenariato pubblico-privato nel no profit.

FORUmSULLA COOPERAZIONE ITALIANA

Più di 110 capi di Stato e di governo si ritroveranno il 20-22 giugno a Rio de Janeiro per discutere di sostenibilità e green economy. Il processo di negoziazione in vista della conferenza negli ultimi mesi è stato segnato da fasi

di stallo, e si attende l’ultimo incontro preliminare a metà del prossimo mese. La Focsiv chiede un impegno serio per raggiungere un accordo efficace. “Il futuro che vogliamo.”È il motto che guiderà i partecipanti della conferenza cosiddetta RIO+20.Ma qual è il futuro che vogliamo? Lo sviluppo dei paesi più poveri nel rispetto dell’ambien-te e lo sradicamento della povertà sono alla base del summit. La Focsiv, in un documento della Collana Strumenti curato da Sergio Marelli e pubblicato lo scorso aprile, espone la

propria posizione in merito alla conferenza, sottolineando alcuni punti fondamentali e presentando le proprie raccomandazioni.

110 CaPI DI STaTOALLA CONFERENZA DI RIO 2012

Nel nuovo dossier “Il Paese di Pollicino”, dati inediti e proposte di Save The Children per la lotta alle povertà minorili. Il quadro indicato non è rassicurante: un minore su quattro in Italia è a rischio povertà. Tra i più colpiti i

bambini con un solo genitore e i figli delle giovani coppie, dove i redditi sono troppo bassi. “Mentre si parla tanto e giustamente dello spread fra i titoli pubblici italiani e quelli tede-schi mai si sente parlare di quest’altro spread che riguarda la povertà e in particolare, la povertà minorile” dichiara Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “I dati ci dicono infatti che negli ultimi 15 anni, con un intensificarsi del fenomeno fra il 2006 e il 2010, la povertà ha colpito più di tutti e con crescente intensità i bambini.” Il 22,6% dei bambini che sono nel nostro paese è a rischio povertà, circa uno su quattro, secondo un’elaborazione inedita dei dati della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane rea-

lizzata appositamente per Save the Children e pubblicate nel Dossier Il Paese di Pollicino. Questo valore è il più alto che sia stato registrato negli ultimi 15 anni, con una crescita del 3,3% rispetto al 2006.

SaVE THE CHILDRENUN BIMBO SU 4 A RISCHIO

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