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Centro Studi C.N.I. - 07 giugno 2014

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 07 giugno 2014

Pagina I

FONDI EUROPEI

Fondi Ue, professioni a seccoItalia Oggi 07/06/14 P. 1-31 Benedetta Pacelli,Ignazio Marino

1

POS PER PROFESSIONISTI

Il Pos è insostenibileItalia Oggi 07/06/14 P. 33 Lucia Basile 4

AUTORITÀ VIGILANZA APPALTI PUBBLICI

C'è anche un'Authority che dovrebbe vigilare sugli appalti pubblici ma non ha mai scopertouna sola tangente. Perché non abolirla?

Italia Oggi 07/06/14 P. 6 Tino Oldani 5

LAVORI PUBBLICI

Maxi appalti nelle mani di otto uominiSole 24 Ore 07/06/14 P. 7 Mariano Maugeri 6

AVVOCATI

Prima riunione osservatorio CnfSole 24 Ore 07/06/14 P. 19 8

EFFICIENZA ENERGETICA

Efficienza energetica con 75 mlnItalia Oggi 07/06/14 P. 29 9

FATTURA ONLINE

Ai ministeri solo fatture onlineItalia Oggi 07/06/14 P. 28 Andrea Mascolini 10

ILVA

Se il governo entra direttamente in acciaieriaSole 24 Ore 07/06/14 P. 10 Paolo Bricco 11

IMPIANTI

Gli impianti alla proroga del librettoItalia Oggi 07/06/14 P. 29 12

INNOVAZIONE E RICERCA

I volti del nuovo rinascimento tecnologicoSole 24 Ore 07/06/14 P. 4 Raoul De Forcade,Matteo Meneghello

13

NOTAI

Sanzione al notaio che non fa le visoreSole 24 Ore 07/06/14 P. 19 Enrico Bronzo 15

NUCLEARE

Nucleare, quei 20 milioni sulla scelta del depositoCorriere Della Sera 07/06/14 P. 41 Stefano Agnoli 16

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Autonomi alla cassa entro il 16Italia Oggi 07/06/14 P. 30 Leonardo Comegna 17

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Pubblica amministrazione digitale serve equilibrio tra risparmi e qualitàCorriere Della Sera 07/06/14 P. 50 Edoardo Segantini 19

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Pagina II

RICERCA

Il bonus ricerca ai nastriItalia Oggi 07/06/14 P. 29 Cinzia De Stefanis 20

SICUREZZA SUL LAVORO

Incidenti sul lavoro, arriva il piano dell'UeItalia Oggi 07/06/14 P. 31 21

CYBER SECURITY

High-profile hacking provokes public fearsFinancial Times 07/06/14 P. I 22

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L'Europa rende disponibili 32 miliardi, altri 24 sono i cofinanziamenti nazionaliAla le regioni sono in affanno: solo in cinque hanno pubblicato i bandi necessari

L'Italia fa il pieno dei fondi europeiper il sostegno dei lavoratori auto-nomi e dei professionisti, ma lapolitica sta a guardare. E di queltavolo tecnico richiesto da tempodalle rappresentanze delle profes-sioni (Cup, Adepp , Confprofessio-ni), che avrebbe dovuto discutere lestrategie migliori da mettere incampo, non vi è traccia. Non a caso,ad essere partite sono solo cinqueregioni: Lazio, Lombardia, Puglia,Calabria e Umbria.

Marino Porcelli a pag. 31

Fondi europei Pagina 1

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Dal 2014 bandi aperti' anche awprofesstoriisii, molli gli enti in i-ìtardo. Ecco il vadernecurnw •

e, refyion¡ in a10Solo da cinque amministrazt"onifinanzt*aDI BENEDETrA PACELLI

E IGNAZIO ~NO

Italia fa il pieno deifondi europei per ilsostegno dei lavora-tori autonomi e dei

professionisti, ma la politicasta a guardare rischiando diperdere le opportunità che l'Uericonosce ai paesi membri. E diquel tavolo tecnico richiesto dadiversi mesi dalle rappresen-tanze delle professioni, dalCup all'Adepp fino a Confpro-fessioni, che avrebbe dovutodiscutere le strategie migliorida mettere in campo per ot-timizzare la nuova dotazionedi fondi che arriva dall'Euro-pa, non vi è traccia. Ad esserepartite per il nuovo settennatoche si è avviato a gennaio 2014sono, cinque regioni: Lazio,Lombardia, Puglia, Calabriae Umbria. In ballo c'è infattiuna nuova generazione di fon-di relativi al periodo 2014-2020che potranno essere utilizzatiproprio dai professionisti con iltramite delle regioni. Per aiuta-re i professionisti a orientarsi,l'Inpgi (l'Istituto pensionisticodei giornalisti che al momentopreside anche l'Associazionedegli enti di previdenza deiprofessionisti) ha realizzatoun vero e proprio vademecum.

Quanti sono i fondi

L'Italia beneficerà di untotale di risorse comunitariepari a 32.268 milioni di euro.Di questi 7.695 milioni di eurosaranno destinati alle regionipiù sviluppate, 1.102 alle re-gioni di transizione e 22.334a quelle meno sviluppate. Allaquota comunitaria si aggiunge-rà il cosiddetto cofinanziamen-to nazionale a carico del fondodi rotazione che ammonta a24 miliardi di euro, nonché laquota di cofinanziamento difonte regionale da destinareai Por che costituiranno il 30%del cofinanziamento comples-sivo del programma. Ma nonsolo, perché nella dotazionefinanziaria entreranno anchequelle risorse previste nel pre-cedente piano di sviluppo del-la Ue (2007-13) che per effettodella clausola di «non regresso»possono accompagnare i pro-grammi di interesse per i pro-fessionisti fino all'esaurimentodelle risorse stanziate.

Le diverse tipologie di fondi

Il maggiore sostegno peri professionisti sono i fondiindiretti, cioè quella parte difinanziamenti assegnati nondirettamente dalla Commis-sione europea ma attribuiti

attraverso le amministrazionicentrali o regionali. In Italia lagestione di questi fondi viene

affidata dai ministeri alle re-gioni, che in base alle necessitàdel proprio territorio identi-ficano le priorità di azione,

emanandone i relativi bandi.Le risorse per i fondi indirettiprovengono in parte dal Fondosociale europeo, cioè il princi-pale strumento della Ue perinvestire in risorse umane e ilFondo di sviluppo regionale cheha l'obiettivo di riequilibrare leprincipali disparità tra le re-gioni finanziando lo sviluppo el'adeguamento strutturale del-

le diverse regioni. In casi parti-colari (progetti particolarmen-te innovativi in partnership) iprofessionisti possono parteci-pare anche alla spartizione dei

fondi diretti. In questo caso èla commissione europea che lieroga e che stabilisce i criterie i principi di funzionamentodei vari programmi (i cosiddet-ti bandi comunitari). Si trattaquindi di risorse regolate daun rapporto diretto tra la com-missione Ue e gli utilizzatorifinali attraverso appositi inter-mediari accreditati, abilitati a

gestire i fondi presso gli statimembri. Questa fetta di finan-ziamento è assegnata a coloro(organizzazioni pubbliche oprivate università, aziende)

che presentano proposte diprogetti che promuovono le po-litiche europee nelle varie aree(ricerca e sviluppo, educazione,formazione e ambiente).

I programmi peri professionisti

Sono diverse le azionistrategiche messe in campodall'Europa per i professioni-sti. Si va dal Programma Pro-gress, strumento finanziarioche sostiene lo sviluppo e ilcoordinamento delle politichenel settore dell'occupazione

e della parità così come del-la lotta alle discriminazioni.C'è poi il Piano Eures (Euro-pean Employment services)che punta invece a favorire lamobilità professionale e trasuoi obiettivi ha anche quello«di contribuire alla realizza-zione di mercati del lavoroaccessibili a tutti i lavoratoripotenzialmente mobili». C'èpoi il Programma ProgressMicrofinance che eroga piccoliprestiti non superiori al valoredi 25 mila euro. In questo casoil finanziamento non è diretto,nel senso di erogare il prestitodirettamente ai professionisti,ma mette a disposizione unaserie di intermediari (banche,istituti di microfinanza nonbancari, erogatori di micro-credito senza fini di lucro) dimicrocredito dell'Unione eu-ropea.

Le opportunità di microcredito

Tre regioni in prima lineaper le opportunità di micro-credito offerte anche ai pro-fessionisti: Emilia-Romagna,Veneto, Toscana e Marche.In Emilia-Romagna i prestitisono variegati. Ci sono quellicompresi in una forbice che vadai 10 mila ai 25 mila euro, de-stinati a coloro che intendonoavviare un'attività di lavoroautonomo o di microimpre-sa, oppure c'è il fondo di mi-crocredito start-up orientatoa finanziare il microcreditod'impresa e d'emergenza o

alin40enti ad hoc

infine, tra gli altri, c'è un fon-do ad hoc destinato in parti-colare per le imprese costitu-ite successivamente alla datadel l° gennaio 2011. In Venetoinvece i prestiti, suddivisi intre grandi contenitori, vannoda un minimo di 1.000 euro aun massimo di 25 mila euro.Diversi gli obiettivi a secondadi chi lo eroga: prestiti per chiintende avviare nuove attivi-tà economiche, per chi intenderealizzare un progetto lavora-tivo che lo renda autonomo echi semplicemente vuole cre-are un'attività microimpren-ditoriale. In Toscana invecesi erogano microcrediti gra-zie all'utilizzo di un fondo digaranzia rotativo di 500 milaeuro di base e infine nelleMarche si erogano prestitifino a 25 mila euro finalizza-ti a nuove imprenditorialità.L'obiettivo è quello di realiz-zare l'avvio di nuove iniziativeattraverso al concessione delmicrocredito a medio termine.La regione ha anche pensatoa prevedere un fondo di ga-ranzia di 1.800.000 euro a co-pertura del 50% dell'importodelle insolvenze in termini dicapitale e interessi.

Fondi europei Pagina 2

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Fondi europei Pagina 3

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Una circolare dellAssociazione spiega la novità per i tribictaristi

I1 Po s è inso s tenibilePer gli studi un costo eccess ivo e inutile

Di LUCIA. BASILE

a Lapet, l'Associazionenazionale tributaristipresieduta da Rober-to Falcone con la Cir-

colare del 20 maggio 2014inviata a tutti gli iscritti hainteso fare chiarezza sul pre-sunto obbligo di dotarsi diPos che graverebbe su tuttii professionisti a partire dal30 giugno prossimo. Occorrericordare (si veda Italia Oggidel 31/12/2013) i ripetuti ap-pelli che Rete Imprese Ita-lia (a cui la Lapet aderisceattraverso Cna Professioni),aveva lanciato, denunciandol'insostenibilità del provvedi-mento. L'associazione infattichiedeva, all'allora governo,di rinviare l'entrata in vigo-re della norma per tutte leimprese, e di studiare unasoluzione che potesse favo-rire la diffusione della mo-neta elettronica attraversoun abbassamento dei costi diutilizzo, per le imprese e peri cittadini.

In modo particolare lanorma di riferimento è l'art.

15 comma 4 del dl Sviluppobis modificato dal decretoMilleproroghe che prevedeappunto che a decorrere dal30 giugno, i soggetti che ef-fettuano l'attività di venditae di prestazione di servizi,anche professionali, sonotenuti ad accettare anchepagamenti effettuati attra-verso carte di debito.

Il Centro Studi Lapet hapertanto chiarito che la di-

sposizione di legge pratica-mente non introduce alcunobbligo. Nessuna sanzione èprevista in caso di rifiuto diaccettare il pagamento me-diante carta di debito. Qua-lora infatti il cliente chiedadi pagare la prestazione pro-fessionale con carta di debi-to e il professionista ne siasprovvisto, si determineràsemplicemente la mora delcreditore.

«L'art. 15 del Dl 179/2012non prevede alcun obbligodi munirsi del Pos intesoquale dispositivo. La nor-ma, infatti, obbliga solo adaccettare anche pagamentieffettuati attraverso carte didebito. Pertanto che l'accet-tazione debba avvenire ne-cessariamente attraverso ildispendioso apparecchio, ilcui costo grava interamen-te sul professionista, è unaevidente forzatura interpretativa del testo normativo»ha precisato Falcone.

In merito a quest'ultimoaspetto, in un contesto dicosì grave crisi economicacome quello che stiamo at-traversando, i costi per l'in-stallazione e per l'utilizzodel Pos ad esclusivo caricodel professionista, certa-mente rappresentano unaingiustificata vessazione. Èfuori discussione il principioper cui è stata introdotta lanorma: ridurre l'uso del con-tante per aumentare la trac-ciabilità, e, quindi limitarel'evasione fiscale, ma è purvero che l'assegno o il bo-

nifico bancario (già in uso)non sono da meno. Chiaroè che se si vorrà incenti-vare l'adozione di questonuovo strumento occorre-rà conciliare le esigenze dimaggiore tracciabilità con irelativi costi. Propositivo ilpresidente: «Un obbligo dilegge che favorisce l'Ammi-nistrazione finanziaria nonpuò gravare economicamen-te sui professionisti, né sipuò pensare che le societàfornitrici del Pos forniscanoil servizio gratuitamente.Allora è necessario risalireal beneficiario della dispo-sizione, cioè l'Amministra-zione finanziaria, la qualedeve farsi carico degli oneridell'operazione. Pertanto»,ha chiarito Falcone, «inapplicazione al principiodi equità fiscale, bastereb-be riconoscere un creditod'imposta agli utilizzatori,che potrebbe trovare coper-tura nelle maggiori entratederivanti proprio dalla lottaall'evasione fiscale». A vol-te, le cose più difficili sonoquelle che non si osa fare.

Pos per professionisti Pagina 4

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C'è anche u 'Authority che dorrebbe vigilare sugli a alti u licinia non lia ai scoperto una sola tangente . Perché noti a olirla

DI TINO OLDANI

Sono davvero inutili, coane sem-bra, le Authority? I casi Expoe Mose, come era inevitabile,hanno acceso i fari non solo3q )

sulle tangenti, ma anche sull'Autoritàper la vigilanza sui contratti pubblici dilavori, servizi e forniture, entità finorasconosciuta ai più, che in teoria avrebbedovuto contrastare il malaffare. Comemai non lo ha fatto? Giovedì sera, suRadio24, Giuseppe Cruciani e Da-vid Parenzo hanno dato sfogo allecritiche più ovvie e popolari, spiegan-do che in questa Autorità «lavora unsacco di gente che prende 200 milaeuro l'anno, ma non ha mai scoperto unsolo contratto irregolare nei lavori perl'Expo e per il Mose». Dunque, un enteinutile, da chiudere al più presto. Sen-za saperlo, i due conduttori radiofonicihanno così sostenuto la stessa tesi cheLuigi Mazzella , vicepresidente dellaCorte Costituzionale, sostiene in un suorecente saggio («Eurocrash»; ArmandoCurcio), dove dice peste e corna di tuttele Authority esistenti in Italia, «nuoviapparati pubblici d'incerta natura edi ambigua collocazione istituzionale,importati dagli Stati Uniti, dalla GranBretagna e dalla Francia, Paesi tutticaratterizzati da poteri di governo, percosì dire, di ferro».

Da noi , per la natura più debo-le dell'esecutivo , le Authority hannodato invece pessima prova: «Hannocontribuito a creare maggiore caos nelnostro sistema di governo, oltre che na-

turalmente nelle nostre finanze, per ilauti compensi che sono stati attribuitiagli appartenenti a tali aree di privi-legio».

Mazzella, che in passato è statoministro della Funzione pubblica nelsecondo Governo Berlusconi (2002-04),ricorda che in quella veste predisposeun disegno di legge per ridurre in mododrastico il numero delle Authority, magli fu «impedito di portarlo in Consigliodei ministri per evitare una pericolosacrisi di governo». Da allora nessunoha osato rimettere in discussione lenumerose Authority (dalla Consob ingiù, per elencarle tutte non basterebbeuna pagina), con l'eccezione del com-missario alla spending review, CarloCottarelli , che tra i tagli di spesa da

lui giudicati opportuni, avrebbe indica-to proprio la soppressione dell'Autoritàper la vigilanza sui contratti pubblici.

Bombardata dalle accuse, questaAutorità ha provato a difendersi conalcune interviste del suo presidente,Sergio Santoro . Ma, così facendo, hareso ancora più evidenti due aspetti. Ilprimo: come sia stato facile aggirare leregole nazionali ed europee sui contrat-ti d'appalto, e pilotarli a suon di tan-genti. Il secondo: come e perché in tuttoquesto malaffare l'Authority sia statatagliata fuori, a seguito di alcune deci-sioni di vari governi e del Parlamento.Andiamo con ordine.

L'Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici è stata istituita nel 1994(legge Merloni sui lavori pubblici) ede stata ristrutturata e potenziata nel2006, con maggiori competenze (servi-zi e forniture). Al suo interno, operanoben sei direzioni generali. Il loro com-pito, sulla carta, sarebbe di compieretutti quei controlli che ora sono statiaffidati dal premier Matteo Renzi alsupercommissario Raffaele Cantone,magistrato messo a capo di un'ennesi-ma Autorità, che dovrà vigilare sui con-tratti e sugli appalti dell'Expo 2015. Mapoiché i fatti (e le tangenti) hanno di-mostrato che gli appalti per l'Expo sonosfuggiti ad ogni controllo, Santoro si èincontrato con Cantone per spiegarglicome ciò sia potuto accadere.

Qui viene il bello . In teoria, ognicontratto d'appalto dovrebbe rispet-tare il Codice dei contratti, che imponetrasparenza. In pratica, però, si pos-sono verificare delle eccezioni, dovuteall'emergenza. Chi lo stabilisce che c'èun'emergenza? Non certo l'Autorità,ma il governo, con un provvedimentoche poi diventa legge con il benestaredel Parlamento. Tutto ciò si giustificain presenza di un terremoto o di unaalluvione, per accelerare i lavori diricostruzione. Ma, incredibile a dirsi,più di un governo ha pensato bene diclassificare come «emergenza» anche ilavori dell'Expo, manifestazione asse-gnata all'Italia nel 2008, con sette annid'anticipo sullo svolgimento, fissato nel2015, consentendo così ogni deroga alCodice dei contratti. In pratica, complicialcuni ritardi nei lavori, si è dato via li-bera a contratti senza gara, ma con tan-gente incorporata. Si è cominciato conl'ordinanza del Presidente del Consiglio

del 19 gennaio 2010 (governo Berlu-sconi ), e si è andati avanti con altrederoghe nel 2012, fino alla più recente,che è contenuta nella legge n. 80 del 23maggio 2014 (governo Renzi), si riferi-sce ai contratti di sponsorizzazione edai servizi, ed è addirittura successiva aiprimi arresti per le tangenti Expo.

A conti fatti, con quattro ordi-nanze della presidenza del Consiglio,sono state abrogate 82 disposizioni delCodice degli appalti e reso impossibileogni tipo di controllo. Di conseguenza,ben 72 appalti Expo sono stati affidatisenza pubblicazione previa del bando,per un importo di 959 milioni di euro,sottratti alle procedure ordinarie. Ilcaso dell'Expo è solo l'ultimo di una se-rie di deroghe, accompagnate tutte dascandali: il G8 della Maddalena, i mon-diali di nuoto a Roma, la ricostruzionedell'Aquila, fino alla «riqualificazione emessa in sicurezza degli edifici scolasti-ci» (nella versione ante-Renzi).

Conclusione: le Authority sonofoglie di fico, uno schermo costoso einutile dietro il quale il potere politicofa i suoi giochi sporchi, comme d'abitu-de. Il fatto che a riscuotere le tangentifossero ancora, dopo 20 anni, PrimoGreganti e Gianstefano Frigerio, ladice lunga sul coinvolgimento dei parti-ti di riferimento. E prendersela solo conloro, tra i pochi finiti in prigione, è a dirpoco ipocrita. Intanto sono arrivate leprime defezioni all'Expo: Danimarca,Norvegia, Finlandia, Svezia, Islanda,Olanda, Portogallo, Australia, Canada,Sudafrica, Turchia, India e Ucraina.

Autorità vigilanza appalti pubblici Pagina 5

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Artico, Baita, Brentan, Chisso, Gala n, Marchese, Mazzacurati e Sartori hanno gestito affidamenti per decine di miliardi

Maxï appalti nelle mani dï otto uominiMariano MaugeriVENEZIA. Dal nostro inviato

La cupola aveva una forma-zione calcistica a otto, il numerodivinatorio che nella tradizioneorientale è sinonimo di successo,prosperità giustizia. Galan, Sarto-ri, Chisso e Artico (a destra); Mar-chese e Brentan, (a sinistra). Cen-travanti di sfondamento e cassie-ri: Mazzacurati (Consorzio Vene-zia Nuova) e Piergiorgio Baita(presidente di Mantovani, l'im-presa che ha ricostruito ilVenetodalle fondamenta).

Un ottobell o d'oro che dai primianni del 200o ha benedetto decinedi miliardi di opere pubbliche, daldisinquinamento di Marghera agliospedali, dal passante di Mestre alMose. I magnifici otto li ritrovi inogni progetto, gara d'appalto, gran-de opera, infrastruttura, elucubra-zione o fantasia che contenesse unsolo grammo di calcestruzzo. Unassetto bellico che non smetteva (esmette) di produrre piani faraoni-ci, quasi sempre in finanza di pro-getto e a pedaggio. Che significa: isoldi li anticipano le grandi impre-se o lo Stato, come nel Passante,poi però il cittadino-contribuente,suo figlio e suo nipote pagherannofino all a fine dei loro giorni. Tuttoorigina dalle proteste imprendito-rial-leghiste della secondametà de-gli anni'9o, quando il Veneto, allo-ra straricco, recapitava al Quirina-le le chiavi delle aziende e Umber-to Bossi daRiva Sette Martiri, aVe-nezia, invocava il Dio Po e la seces-sione. L'atto d'accusa era semprequello, da Vicenza aTreviso, daVe-

rona a Venezia: «Fare impresa sen-za strade è come scalare una mon-tagna a mani nude». Il cemento èstatal'armaperriportare iveneti al-la ragione, una pax durata quasi trelustri con la Lega che da forza agita-trice si trasfonde in un cocktail an-siolitico. Molti dimenticano cheLucaZaiafu pluriassessore di Gian-carlo Galan. E quel Renato Chisso,l'assessore galaniano alle Infra-strutture che ora sostiene di volercacciare, sedeva negli scranni del-la giunta accanto a lui.

Cemento metaforico, l'unitàin-vece della disgregazione, e cemen-

Dal disinquinamentodi Marghera agli ospedali,dal passante di Mestre alraccordo anulare di Padova:la lunga lista dei casi anomali...........................................................................

io reale, milioni di tonnellate dicalcestruzzo spalmato sulle tan-genziali di Vicenza e Padova, ilPassante di Mestre, sul Mose, sul-la Pedemontana veneta (2 miliar-di), la terza corsia della Venezia-Trieste (costo totale 2,3 miliardi,primo lotto in corso aggiudicatodalla solita Mantovaniper un con-trovalore di 44o milioni), sugliospedali di Mestre, Schio e Pado-va(progetto preliminare da 1,7 mi-liardi). Un'idea degna di Riche-lieu. Opere quasitutte indispensa-bili. Con il Passante e il Mo se in te-sta, checché ne dicano i catastrofi-

sii. Ma il modus operandi mafiosonon c'entra nulla, e la pervicace ri-cerca del sistema migliore pernon celebrare una gara e spartirsii lavori fa orrore. Esempio eclatan-te il Passante di Mestre, dove purdi evitare la gara il concedente (loStato) diventa concessionario at-traverso l'Anas, in società con laRegione Veneto. Ad anticipare ilmiliardo necessario alla costruzio-ne dei 32,3 chilometri più agognatid'Italia (le declinazioni per gli in-gorghi apocalittici verso Est furo-nole più svariate, da "valico di Me-stre" a "Cristo si è fermato a Me-stre", ndr) ci ha pensato l'Anas.

Si archivia il quindicennio delDoge Galan, arriva Zaia. Lascia alsuo posto Chisso, che si avvale deibuoni uffici del fidatissimo Silva-no Vernizzi, una specie di Super-man delle opere pubbliche venete,soprannominato mister Passante.Vernizzi è uno e trino: commissa-rio della Pedemontana veneta, vi-cecommissario per la terza corsiaVenezia-Trieste, direttore genera-le di Veneto strade e fino a qualcheanno fa amministratore delegatodella stessa struttura per tre man-dati, oltre a gestire il dipartimentoinfrastrutture della Regione. Trop-pi incarichi e conflitti d'interesse.A sua volta, mister Passante dele-ga le partite più delicate al devotoingegner Giuseppe Fasiol, fedelis-simo braccio destro. Una pedinafondamentale del risiko cementi-zioveneto, se nonfosse stato prele-vato mercoledì alle cinque delmat-tino nella sua casa polesana dagliuomini delle Fiamme gialle

nell'ambito dell'inchiesta sul Mo-se. In carcere pure il suo capo, l'as-sessore Renato Chisso. Così comesei degli otto componenti dell'otto-bello (Mazzacurati e Baitali aveva-no preceduti). I due, Chisso e Fa-siol, stavano lavorando alacremen-te a un'altra grande opera, una diquelle alchimie lapidee che posso-no germogliare solo nellamente diuomini troppo svegli come questi:riconnettere le tangenziali di Vero-na, Vicenza e Padova fino a crear-ne un nastro d'asfalto di 107 chilo-metri che correrebbe paralleloall'attuale autostrada Serenissi-ma, la A4. Costo: i,8 miliardi, sem-pre nelle nobili e sicure mani dellafinanza di progetto.

Finita? Macché, gli uffici regio-nali e l'Anas lavorano pancia a ter-ra. Pronto il piano del Grande rac-cordo anulare di Padova, approva-ta dal Cipe la Nogara Mare sull'as-se Rovigo-Cremona che a sua vol-ta si innesterebbe con la ciclopicaMestre-Orte, 396 chilometri attra-verso Veneto, Emilia-Romagna,Toscana, Umbria e Lazio. E le ferro-vie?LalineaMaginot dellamanifat-tura italiana, da Milano a Trieste,non ha neppure un chilometro diAltavelocità. A Venezia sostengo-no che i progetti siano abortiti perl'indifferenza del solito Chisso,complice la litigiosità arcaica tra icampanili. L'ottobello ha dimenti-cato però che la numerologia, co-me la cosmologia, è meglio non sia-no avversate. A incastrali uno auno è stato il magistrato trevigianoStefano Ancillotto, lo stesso chedue annifatirò il filo dellatangento-poli veneta arrestando l'ex ammini-stratore delegato dell a Padova-Ve-nezia e alto esponente del Pd, LinoBrentan. L'otto che ritorna, stavol-ta nei panni del censore.

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Lavori pubblici Pagina 6

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La cupola a «otto»La cosiddetta cupola aveva unaformazione calcistica a otto.Galan, Sartori, Chisso e Artico(a destra); Marchese e Brentan,(a sinistra). Centravanti disfondamento e cassieri:Mazzacurati (ConsorzioVenezia Nuova) e PiergiorgioBaita (presidente di Mantovani,l'impresa che ha ricostruito ilVeneto dalle fondamenta)

I principali interventiDal Passante di Mestre (fotosopra) alle tangenzia lidiVicenza e Padova, dallaPedemontana Veneta (2miliardi) fino alla terza corsiadella Venezia-Trieste (2,3miliardi il primo lotto, in corso,aggiudicato alla Mantovani).Ma all'orizzonte ci sarebberostati già altri interventi: laconnessione tra le tangenzialidi Verona, Vicenza e Padova,107 chilometri paralleli allaSerenissima, la A4. Costo: 1,8

miliardi. E poi anche il raccordoanulare di Padova e la NogaraMare

iAlta velocità al palo

Oltre la Lombardia l'altavelocità è al palo. A Venezia sidice che i progetti siano abortitiper l'indifferenza di Chisso,complice la litigiosità arcaicatra i campanili

Nel mirino gli ospedaliIl sistema collaudato di politica

e affari non poteva noncomprendere gli ospedali:quelli di Mestre , di Schio (nellafoto) e di Padova

Lavori pubblici Pagina 7

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Prima riunioneosservatorio Cnf

Ieri si è tenutala primariunione dell'Osservatorionazionale permanente sullagiurisdizione - organo delConsiglio nazionale forense(Cnf? previsto dalla riformaforense con il compito dipromuovere analisi eformulare proposte - con lapartecipazione delle tante«istituzioni interessate albuon funzionamento delsistema». Il presidente delCnf, Guido Alpa (nellafoto).ha esposto le linee diintervento sulla giustiziacivile tracciate dal ministerodella Giustizia , parlandodell'impegno del Cnf nelpromuovere il processocivile telematico.

Avvocati Pagina 8

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FONDO DEL MISE Ì

Efficienzaenergeticacon 75 rnln

Istituzione presso il Misedel fondo nazionale per l'ef-ficienza energetica con unadotazione iniziale di circa75 milioni di euro l'anno. Ilfondo, di natura rotativa, siarticolerà in due sezioni cheoperano, rispettivamente,per il rilascio delle garanziee per la concessione difinan-ziamenti per investimentiin reti di teleriscaldamento,nella riqualificazione ener-getica degli edifici dellap.a. e dell'edilizia popolare,all'ef fzcienza energetica delleinfrastrutture pubbliche. Lasfida del fondo sarà di riu-scire a mobilitare finanzia-menti privati per oltre 400milioni di eurol'anno che siandrannoad ag-giunge-re allerisorsepubblichestanziateper l'effi-cienza ener-getica. Que-stoèquantosostienevicemi-nistro del-sviluppo eco-

nomico Claudio De Vin-centi, nell'audizione alle

issioni riunite dellaCamera, ambiente e attivi-tà produttive del 30 maggiocorsa Per effetto dello sche-

ma di decreto di recepimen-to della direttiva efficienzaenergetica approvato dalonsiglio dei ministri del 4

aprile 2014 ed, attualmente,all'esame delle competentiammissioni parlamentari,

ricorda il vice ministro ilmix degli strumenti messiin campo per il raggiungi-

zento dei target di efficien-za energetica 2020, sarà po-tenziato ed ampliato. Alcunedelle disposizioni previstedallo schema di decretoavranno un effetto positivo

lo sviluppo della greeneconomy. Il decreto, coeren-temente con le prescrizionidella direttiva, prevederà lariqualificazione energeticadi almeno il 3% all'anno del-la superficie degli immobilidella pubblica amministra-zione centrale dello Statonel periodo 2014-2020. Peril raggiungimento di que-sto obiettivo sarà realizzatoun programma di efficien-tamento energetico degliedifici e per il quale sonostati allocati 355 milioni dieuro. Il programma darànuova linfa alle impresenei settori delle costruzionie dell'impiantistica e favo-rirà lo sviluppo delle escocoinvolte nella realizzazio-ne degli interventi potendoricorrere al finanziamento

ite terzi.

Efficienza energetica Pagina 9

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L4zctoritò Contratti pubblici: vanno indicati, a perla ruwllita , Codice gara e codice cli progetto

Ai ministeri solo fatture onlineieri obbligo ifatturazione elettronica alle p .a. centrali

DI ANDREA MASCOLINI centrali, la norma approvatadal senato (salve sorprese alla

itturazione elettronica, camera) ritocca il testo inizia-obbligatoria da ieri per le del decreto e stabilisce che,i contratti con le ammi- al fine di assicurare l'effettivanistrazioni centrali, a tracciabilità dei pagamenti da

pena di nullità con indicazio- parte delle pubbliche ammini-ne del codice di identificazione strazioni, in ogni fattura emes-gara e del codice unico di pro- sa deve essere sempre inseritogetto; obbligo di ricorso a cen- Cig (codice identificativo dellatrali di committenza per i beni gara) e il Cup (Codice unicoindividuati dall'Autorità per la del progetto). Questi codici do-vigilanza sui contratti pubbli- vranno inoltre essere inseriti aci; differito al 2016 l'obbligo di cura della stazione appaltantepubblicazione dei bandi di gara nei contratti relativi a lavori,esclusivamente online. Sonoqueste alcune delle principalimodifiche approvate dal senatoal decreto-legge 66 sulla spen-ding review in tema di contrattipubblici. Per quel che riguardala fatturazione elettronica, ilcui obbligo non viene differitoe da ieri è operativo per gli enti

servizi e forniture sottoscritticon gli appaltatori nell'ambitodella clausola prevista all'art.3, comma 8 della legge 13 ago-sto 2010, n. 136 che preve-de a pena di nullitàassoluta, l'assunzionedegli obblighi di

zione della norma approvatadal senato, cioè di indicarein fattura il Cig e il Cup. Lastessa disposizione prevedeun richiamo espresso alladeterminazione n. 4/2011dell'Autorità per la vigilanzasui contratti pubblici in cui sielencano le fattispecie per lequali non è necessario l'inse-rimento dei codici ai fini dellatracciabilità dei flussi finan-ziari (fra gli altri: i servizi diarbitrato, di sponsorizzazionepura, i contratti nel settoredell'energia, gli appalti perl'acquisto di acqua e quelli fraamministrazioni).

Per quel che concerne la pub-blicazione dei bandi di gara diappalto, si sposta a inizio 2016l'entrata in vigore delle normedi modifica del codice dei con-

tracciabilitàdei flussifinanziari.Pertantole stazioniappaltantidovrannoriportare,a pena dinullità, ilriferimen-to esplicitoagli obblighidelle partiderivantidall'applica-

tratti pubblici , sia per quantoriguarda l'obbligo di pubblica-zione esclusivamente online,sia per il rimborso delle spesedi pubblicazione sulla Gazzet-ta Ufficiale . Da ciò deriva chepermane l 'obbligo di pubblici-tà sui quotidiani e il relativoi.°imborso delle spese sostenutedalla stazione appaltante daparte dell'aggiudicatario delcontratto.

Confermato il ruolo centraledell'Autorità per la vigilanzasui contratti pubblici per quelche riguarda la riduzione dellespese per beni e servizi, chedovranno essere il più possibi-le centralizzate . Così si preve-

de, da un lato che l'Autori-tà per la vigilanza sui

contratti pubbliciindichi (ognianno) le cate-gorie di benie di servizinonché le so-glie al supe-ramento dellequali le am-ministrazionistatali centra-li e periferiche(con alcuneesclusioni) e icomuni noncapoluogoricorrono a

Consip Spa oagli altri soggetti aggregato-ri. Dall'altro lato si stabilisceche la stessa Authority, per ibeni e servizi individuati, nonrilasci i codici identificatividella gara (Cig) alle stazioniappaltanti che non ricorranoa Consip o ad altro soggettoaggregatore. Si fa però salvala possibilità di acquisire, me-diante procedura di evidenzapubblica, beni e servizi, qua-lora i relativi prezzi sianoinferiori a quelli emersi dallegare Consip e dei soggetti ag-gregatosi.

Infine, per quanto riguardal'Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici, si correggeda «controllo» a «vigilanza» lafunzione da svolgere sulle atti-vità finalizzate all'acquisizionedi beni e servizi.

Fattura Online Pagina 10

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PaoloBricco

-1 1 governo Renzi entradirettamente in acciaieria. Isoldi e i collaboratori. E

scusate se è poco. Ilneocommissario straordinario,Piero Gnudi, dovràoccuparsene subito. I soldi: ilfamoso prestito ponte con cuistabilizzare una fisiologiafinanziaria in via didisgregazione. I collaboratori: imanager della siderurgia concui costruire la propria équipe.E, poi, la comunicazionecontinua e costante conl'Esecutivo. Il governo sa beneche cosa potrebbe succedere aTaranto se l'Ilva implodesse:prima il silenzio dell'animaleindustriale morente, quindil'urlo di una comunità che aiproblemi ambientaliaggiungerebbe il buco nerodella disoccupazione di massa.Uno scenario da brividi:qualcosa che, per forzaesplosiva, potrebbe ricordare larivolta di Reggio Calabria,guidata nel 197o da CiccioFranco. Anche per questaragione il governo ha scelto diandare direttamente a Taranto.Ci spieghiamo: Gnudi in questesettimane è stato di fatto un"aggiunto" alla squadra delministero dello Sviluppoeconomico. Non a caso -simbolicamente - il suo ufficio

di consulente personale si trovaa fianco di quello della titolaredel dicastero, Federica Guidi.Dunque, il grado dicomunicazione garantito dallasua nomina è, in teoria,massimo. Renzi avevapromesso un cambio di passo.Vedremo la rapidità con cuiassumerà le sue decisioniGnudi. In particolare, saràinteressante verificare seconfermerà prima di tuttol'ipotesi di lavoro di un prestitoponte da 300 milioni di euro.Ma, soprattutto, se sapràconvincere le banche,particolarmente riottose neiconfronti di Bondi, a tirare fuorii soldi. Che non sono propriopochi. Nel senso che, da unaprima ipotesi del governo, lametà (15o milioni di euro)dovrebbe provenire dagliistituti di credito (il resto dallaCdp). Su questo non c'è micatanto da scherzare: il punto difusione finanziaria dell'Ilva ètutt'altro che lontano. Serveacqua (cioè denaro fresco) concui raffreddare il motore.L'altro punto su cui si misureràl'efficienza di Gnudi è larapidità con cui saprà costruireuna prima linea manageriale ingrado di mettersi a lavorareprima di tutto sull'Aia (cheresta la priorità strategica) e,quindi, sull'elaborazione di unpiano industriale. Perchéquesto accada, saràfondamentale che la siderurgiaitaliana, la quale si è oppostastrenuamente a Bondi e alle sueipotesi di conversione alpreridotto, metta adisposizione tecnici eingegneri, così da supportareappieno uno Gnudi che dovràappunto fare il lavoro diricucitura fra banche e governo,acciaieria e città di Taranto.

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ILVA Pagina 11

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DM IN ARRIVO

Gli impiantialla prorogadel librettoVerso la proroga dell'en-trata in vigore del libret-to unico per gli impiantie per il rapporto di effi-cienza energetica. É allafirma del ministro dellosviluppo economico, Fe-derica Guidi, il decre-to contente la prorogadell 'entrata in vigore dellibretto unico (1° giugno,ma siccome era festivo èslittato al 3 giugno) comeriferiscono ad ItaliaOggii tecnici del Mise. E conil decreto ministeriale 10febbraio 2014 (pubblicatonella Gazzetta Ufficialedel 7 marzo 2014 n. 55)che sono stati definiti inuovi modelli di librettodi impianto per la clima-tizzazione e di rapportodi efficienza energetica.Il libretto non è suddivi-so in due distinti model-li (libretti di centrale el'altro di impianto), maè costituito da un unicodocumento , composto datante schede , utilizzabiliin funzione delle apparec-chiature componenti l'im-pianto. Nel nuovo librettosarà possibile indicare lapresenza sia dell'impiantotermico ( di qualsiasi po-tenza ) sia dell'impianto diclimatizzazione estiva.

Impianti Pagina 12

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Dalla molletta d'acciaio «reinventata» alle stampanti 3D, la sfida di riuscire a cavalcare il cambiamento

I volti del nuovo rinascimento tecnologicoRaoui de ForcadeMatteo MeneghettoS. MARGHERITA LIGURE. Dai nostri invial'

L'evoluzione della tecnolo-so,

gia è talmente veloce nell'attualemomento storico, che le grandiaziende spesso non riescono a se-guirla. Tuttavia l'impostazionedel tessuto produttivo dell'Italia,composto da aziende piccole esnelle, unito alle opportunità of-ferte proprio dallo sviluppo tecno-logico e informatico che favoriscel'innovazione, possono dar vita aun nuovo Rinascimento italiano.Ne è convinto Salimismail, giàca-po di Brickhouse, la factory diidee innovative diYàhoo e oggi al-la guida di Singularity University,impegnata nell'applicare le nuo-ve tecnologie per creare impattipositivi sul più largo numero pos-sibile di persone. L'opinione diIsmail,peraltro, è largamente con-divisa dagli imprenditori che par-tecipano, a SantaMargheritaLigu-re, alle tavole rotonde del qq ° con-vegno dei Giovani imprenditori.

«L'evoluzione del mondo, sup-portata dall'informatica e dallatecnologia- afferma Ismail - oggiè imprevedibile e le aziende ri-schiano di non riuscire a seguir-la». L'imprenditore ricorda chenovità quali le stampanti 31) o l'au-to senza pilota di Google, cambie-ranno radicalmente, e in tempi

brevissimi, la realtà. «Ma così co-me 6oo anni fa abbiamo avuto ilRinascimento che è iniziatodall'Italia, ora siamo arrivati a unpunto in cui bisogna riorganizza-re il mondo. E per farlo civoglionotutti gli elementi che ha l'Italia, apartire dalla capacità di pensarein modo originale. Per questo- di-ce Ismail rivolto al parterre di im-prenditori - vi invito ad avviareun nuovo Rinascimento».

Invito che non cade nel vuotoma viene colto immediatamente

-- ----- --- TIVEMagnani ( Harvard): abbiamopotenzialità enormi nelmanifatturiero ma dobbiamoimparare ad attrarre le risorsegiuste per fare ricerca...........................................................................

daMassimo Russo, direttore del-la rivista Wired, il quale incalza:«Siamo alla vigilia della secondaetà delle macchine, qualcosa di si-mile alla rivoluzione avutasi conla prima macchina a vapore. Lastampa 3D cambia i modelli pro-duttivi e si incontra, in Italia, conuna manifattura che non si basasu modelli fordisti. La tipologiadi produzione del nostro Paese èparticolarmente adatta a questa

innovazione. E ogni impresa puòanche sfruttare l'ascensore digi-tale per arrivare sul mercatomondiale. Esiste la possibilità diriorganizzare le aziende, renden-dole delle strutture piccole, snel-le, in rete e con capacità di innova-re. Qualcosa su cui noi italiani ab-biamo costruito il nostro model-lo produttivo».

L'esempio di un'azienda che haimboccato quella strada è Wo-od'd, una start-up nata dall'ideadei fratelli, Andrea e StefanoAschieri, i quali, muovendosi dal-la tradizionale falegnameria di fa-miglia, hanno creato un brand diaccessori e oggetti di legno e pel-le, interamente progettati e pro-dotti amano ma all'ins egna dell'in-novazione tecnologica

Un percorso altrettanto parti-colare è quello delle Officine Ar-duino, che producono l'omonimapiccola scheda elettronica, utileper realizzare rapidamente dispo-sitivi come controllori di luci, divelocità per motori e sensori. Conla particolarità, spiegal'ad DavideGomba, che le informazionisull'hardware e iprogetti, sono di-sponibili per chiunque: si tratta diun hardware open source e, chilodesidera,può legalmente auto-co-struirsi un clone di Arduino o rea-lizzarne una versione modificata.«L'unica cosa che non possono fa-

re- dice Gomba- è usare ilnome».D'altra parte l'innovazione, de-

clinata nel reale, si nasconde indettagli insospettabili. La mollet-tain acciaio inox dilpac per esem-pio, nata dallanecessità di valoriz-zaregliscarti delle lavorazioni del-le pentole, decenni fa, oggi è unog-getto di design che ha dato vita aduna nuova gamma di 65 prodotti.«Un contributo fondamentale èstato fornito dal Moma (il Museodi arte moderna di New York,ndr) - spiega l'ad Guido Chiti -che ha allestito un'esposizioneper raccontare questa storia. Daqui è nato un vero passaparola traimuseiin tutto ilmondo». Ebasta-ta una piccola intuizione per con-ferire quel "quid" divalore aggiun-to fondamentale per generare lanecessaria spinta di marketing alprodotto. «Quella molletta l'hoavuta davanti per 3o anni-aggiun-ge Chiti - all'estero hanno capitosubito come valorizzarla».

Alla Mutti, invece, l'approccioall'innovazione è sistemico, purpartendo da un prodotto, ilpomo-doro, per il quale all'apparenzanon si deve più inventare nulla.«Cresciamo a doppia cifra da unaventina d'anni - spiega l'ad Fran-cesco Mutti - da quando abbiamocambiato paradigma ricostruen-do tutta la filiera, dall'agronomi-cafino al packaging e alla distribu-

Innovazione e ricerca Pagina 13

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zione». Le scelte del futuro ora ri-guardano la tecnologia, la chimi-ca, ma anche le risorse umane(un terzo dei lavoratori è laurea-to). «Fondamentali, però - con-cludel'ad-sono le scelte dipoliti-ca industriale di lungo termine diquesto Paese. Non ci servono mi-sure emergenziali».

L'emergenza avrebbe però po-tuto essere il vero motore per ilrinnovamento; invece è statasfruttata solo amerà Ne è convin-to Marco Magnani, dell'HarvardUniversity. «La crisi non è stataabbastanza dura, non ci siamo spa-ventati a sufficienza- spiega-. Ab-biamo potenzialità enormi nel ma-nifatturiero, che non ha le dimen-sioni per fare ricerca, masafare in-novazionelow cost.Dobbiamo so-

lo sapere attrarre le risorse giuste,andare a caccia di talentinella nuo-va immigrazione . Soprattutto, leimprese devono ricordarsi di con-dividere il loro successo sul terri-torio, proiettarsi a livello interna-zionale senza dimenticare la co-munitàlocale».

L'export italiano , ricorda Ales-sandro Castellano, ad di Sace (500milioni di utile nell'ultimo eserci-zio), «è un punto di forza, ma haancora un grosso potenziale ine-spresso». Le imprese più piccolesono però ancoratroppovulnera-bili nel panorama congiunturale.«Il capitale bancario-spiega-rap-presenta l'8ooo delle risorse di fi-nanziamento, contro il 57°iß delleconcorrenti spagnole e francesi eil 65°io delle tedesche».

Ricette a confronto

I settoriNella sua relazione, ilpresidente dei Giovaniindustriali di Confindustria hasottolineato che l'Italia è leadermondiali nell'innovazione diprodotto in 100 settoriindustriali. Non solo: il nostroPaese ètra primi cinque almondo ad avere un surplusmanifatturiero superiore ai100 miliardi di dollari

«Sono fondamentali le sceltedi politica industrialedi lungo termine di questoPaese. Non ci servonomisure emergenziali»

«L'export italianoè sicuramenteun punto di forzama ha ancora un grossopotenziale inespresso»

Le fabbriche rimpatriatePer Marco Gay il fenomeno delreshoring - cioè chiuderefabbriche all'estero e riaprirlein patria - «è già una realtà: dal2009 sono 79 le lineeproduttive rimpatriate e 26 casisi sono verificati nell'ultimoanno, di cui 10 aziendemeccaniche»

Il cuneo fiscaleIl cuneo fiscale italiano è del53%, ben 18 punti sopra allamedia dell'Ocse

«Il mondo va riorganizzato.E per farlo ci vogliono tuttigli elementi che ha l'Italia,a partire dal pensarein modo originale»

«Le nostre informazionisull'hardware e i nostriprogetti sono disponibiliper tutti in open source,il marchio è proprietario»

Innovazione e ricerca Pagina 14

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Nel rogito un'abitazione «fantasma»

Sanzione al notaioche non fa le visoreEnrico Bronzo

Riconosciutala responsa-bilità del notaio che non ha ef-fettuato le apposite verifichesui pubblici registri, dal mo-mento che questa è un'attivitàobbligatoria per il professioni-sta. Quest'ultimo, infatti, nonpuò limitarsi ad accertare lavolontà delle parti ma è tenutoa effettuare precise indagini enon su base volontaria. Que-sta le decisione presa dallaCorte di cassazione, secondasezione civile, con la sentenzan. 12797 pubblicata ieri.

La vicenda trae origine da unrogito "sbagliato" dal notaio, aseguito del quale lo stesso veni-va sanzionato disciplinarmentedalla Commissione amministra-tiva regionale di disciplina dellaCampania e della Basilicata.Sbagliato perché il notaio avevarogato l'atto di compravenditadi abitazione, con annesso ap-pezzamento di terreno, senzaverificare la giuridica esistenzadella costruzione, non risultan-te dgli atti di trasferimento»

La corte d'Appello di Napoliconfermava il verdetto di primogrado ricordando come «l'ope-ra professionale del notaio nonsi riduce al mero compito di ac-certamento della volontà delleparti e di direzione nella compi-lazione dell'atto, ma si estendealle attività preparatorie e suc-cessive perché sia assicurata laserietà e la certezza degli effettitipici dell'atto e del risultato pra-tico perseguito dalle parti».

Inoltre, viene ricordato comerientri tra gli obblighi del notaioil compimento delle cosiddettevisure catastali e ipotecarie alloscopo di individuare esattamen-te il bene e verificarne le libertà,salvo l'espresso esonero da taleattività per concorde volontà

dell e parti, per motivi di urgen-za o per altre ragioni, purchémessa per iscritto.

Infatti, a questo proposito - silegge nel dispositivo - «non è con-divisibile l'assunto diparte ricor-rente secondo cuiigiudice delre-clamo non avrebbe tenuto in debi-to conto la dispensa data dalle par-ti per esonerarlo dalle visure ipo-tecarie e catastali, giacché lagiuri-sprudenzaha al riguardo precisa-to che la responsabilità delprofes-sionista rimane esclusa solamen-te in caso di espresso esonero -

La responsabilità rimaneesclusa solo in casodi espresso esonero,con tanto di clausolapattuita per iscritto........................................................................

per motivi di urgenza o per altreragioni - per concorde volontàdelle parti , con clausola inseritanella scrittura , sempre che appa-iagiustificata da esigenze concre-te dalle parti». Mentre nel rogitodi scritto non c 'era niente.

Peraltro, secondo la ricostru-zione della Corte di merito, «erastato lui stesso a richiedere allepartidi essere dispensato dallevi-sure, tutto ciò in evidente contra-sto con il protocollo dell'attivitànotarile» . La sentenza impugnatainoltre osserva come alprofessio-nista era stata già comunicatanell'anno 2007 la sanzione dell'av-vertimento , motivata dal rilievodi una certa abitudine all'esecu-zione della prestazione professio-nale con modi superficiali.

La Corte di cassazione, per tut-to ciò , ha quindi rigettato il ricor-so del notaio.

RI PRO OUZION E RIS ERVATA

Notai Pagina 15

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NUCLEARE,

QUEI 20 MILIONI

SULLA SCELTA

DEL DEPOSITO

I ntempi difficili per le

finanze locali c'è uncapitolo del processo per lalocalizzazione del futurodeposito nazionale deirifiuti radioattivi chepotrebbe risultareinteressante, quanto menoagli occhi di parecchisegretari comunali. Sitratta delle compensazioniterritoriali che spetterannoa chi lo ospiterà. Una cifra?Nelle tasche dei Comuniche sono siti delle excentrali (come lapiacentina Caorso, lapiemontese Trino eccetera)odi impianti del ciclo delcombustibile nucleare(come Rotondella inBasilicata, e diversi altri)sono confluiti, per il 2011,all'incirca 15,5 milioni dieuro, prelevati dallebollette elettriche. Unavolta che sarà completatolo smantellamento degli

impianti e realizzato ildeposito nazionale questifondi dovranno essereversati al Comune (o aiComuni) che accoglierannola nuova struttura.Mettendo nel conto ilrientro in Italia deicombustibili trattati inFrancia e Inghilterra,secondo qualche stima lacifra delle compensazionipotrebbe aggirarsi intornoai 20 milioni. L'anno,naturalmente. Come sigiustificano? Con il fattoche per ospitare il depositoi territori saranno legati avincoli stringenti relativi ainsediamenti e attività. Adelle «servitù» per lequali, appunto, lo Statopaga dei risarcimenti.Sarà sufficiente questo«incentivo» a cambiare lecarte in tavola e adammorbidire eventualiperplessità o resistenzelocali? È possibile. Anchese la prospettiva di unParco tecnologico annessoal deposito è in teoriaaltrettanto appetibile,quella di sistemare qualchebilancio locale potrebbepesare di più.

Stefano Agnoiia@stefanoagnoli

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f!

Nucleare Pagina 16

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Circolare clell'Inps per ar/.çgiani, cornrnercian/i e pro/ essr.`orus/r iscri/./.i allca ges/.ione separc.c/c.r

Autonomi alla cassa entro i116C 'è da pagare il saldo 2013 e il primo acconto 2014

DI LEONARDO COMEGNA

rossimo appuntamen-to alla cassa dell'Inpsper artigiani, commer-cianti e professionisti

iscritti alla gestione separata,i quali devono pagare il saldodei contributi del 2013 e il pri-mo acconto 2014 sulla quotaeccedente il minimale. Il 16giugno scade infatti il termi-ne utile per il versamento, chepuò comunque essere eseguitoentro il 16 luglio, con la mag-giorazione dell'importo deicontributi dello 0,40% a titolodi interessi. A ricordarlo è lacircolare n. 74/2014 dell'Isti-tuto di previdenza, dove tral'altro viene sottolineato chele domande per effettuare leoperazioni dovranno esserepresentate esclusivamenteonline collegandosi all'indiriz-zo www.inps.it, selezionandodall'opzione «Elenco di tutti iservizi» l'applicazione «Cas-setto previdenziale artigianie commercianti»; dal menùposto a sinistra dello scher-mo selezionare «Domandetelematizzate», quindi «Com-pensazione contributiva» o«Rimborso». L'importo even-tualmente risultante a credi-to dal Quadro RR del modelloUnico 2014 può essere portatoin compensazione nel modellodi pagamento unificato F24.

Reddito imponibile. Laquestione del conguaglioprende le mosse dalla legge n.438/1992, dove è stabilito chela contribuzione previdenzia-le dovuta dalle due categoriedebba essere calcolata sullatotalità dei redditi d'impresadenunciati ai fini Irpef (capoVI articoli da 51 a 79, e inquelli come tali consideratisecondo le disposizioni conte-

16 giugno *

Saldo anno 2013 e 1a rata di accontocontribuzione anno 2014 (50%della quota eccedente il contributominimo)

1, i20 agosto 2' rata contributo minimo 201.4

17 novembre I' rata contributo minimo 2014-----------------------------rata i!'<:: _:onto conti bu_zione anno

dicembre 2014 (=51_'';_ _ielin quota eccedente ilcontributo miniE o

16 febbraio 4a rata contributo minimo anno 20142015 ---------- -------------------------------------------------------

Si pj;c ; agare -siïio :;I 1C3 luglio, coi la r-lag ;icra;-iai edello 0.4%.

nute negli articoli 5, i redditidi partecipazione, e 6, commi1 e 3, del Tuir), prodotti nellostesso anno al quale i contri-buti si riferiscono. Per i soci disrl, la base imponibile, oltre aquanto eventualmente dichia-rato come reddito d'impresa,è costituita dalla parte delreddito d'impresa della socie-tà corrispondente alla quotadi partecipazione agli utili,ovvero alla quota del redditoattribuita al socio per le so-cietà partecipate in regime ditrasparenza.

Il reddito da assoggettaread imposizione contributivaprevidenziale deve essere con-siderato al netto delle perdi-te pregresse ma al lordo deicontributi previdenziali, cheil contribuente dovrà indica-re nel rigo CM7. Per i soggettiche (art. 27, del dl n. 98/2011)fruiscono del regime di van-taggio per l'imprenditoriagiovanile, la base imponibileper il calcolo dei contributi do-vuti viene determinata come

segue: per coloro che svolgo-no attività d'impresa e quindisoggetti alla contribuzionedelle gestioni degli artigiani ecommercianti, solo nel caso incui sono state barrate le casel-le «Impresa» o «Impresa fami-liare» relative all'indicazionedell'attività dal quale deriva ilreddito dichiarato LM6 (Red-dito lordo o perdita) - LM9(Perdite pregresse); per coloroche producono reddito da artie professioni e sono obbligatialla Gestione separata, solonel caso in cui è stata barratala casella «autonomo» e nonrientrano tra i professionistiche sono tenuti al versamen-to del contributo previdenzialepresso le casse professionaliautonome (cosiddetto Contri-buti soggettivo) il reddito dadichiarare è la differenza fraquanto indicato nel rigo LM6-LM9. Il reddito da assoggetta-re a imposizione contributivaprevidenziale, infatti, deve es-sere considerato al netto delleperdite pregresse ma al lordo

dei contributi previdenziali,che il contribuente dovrà in-dicare nel rigo LM7.

Rateizzazione . La rateiz-zazione può avere a oggettoesclusivamente i contributidovuti sulla quota di redditoeccedente il minimale impo-nibile, con esclusione quindidei contributi dovuti sul mi-nimale predetto, ancorchérisultanti a debito del con-tribuente nel quadro «RR» inquanto non versati in tutto oin parte all'atto della compila-zione del modello Unico 2013.La prima rata deve esserecorrisposta entro il giorno discadenza del saldo e/o dell'ac-conto, eventualmente differito;le altre rate entro il giorno 16di ciascun mese di scadenza(per i titolari di partita Iva) edentro la fine di ciascun mese(per gli altri contribuenti). Inogni caso il pagamento ratealedeve essere completato entroil mese di novembre 2013.L'importo da pagare a ogniscadenza è dato dalla sortecapitale, a cui va sommatal'eventuale maggiorazione do-vuta per differimento (0,40%),divisa per il numero delle rate,e dagli interessi relativi allasingola rata, da calcolareal tasso dello 0,5% mensile,presso gli sportelli delle ban-che, dei concessionari e delleagenzie postali. In merito allemodalità di compilazione delmodello F24 in caso di paga-mento rateale, l'Inps precisaquanto segue:

- gli interessi vanno espostiseparatamente dai contribu-ti;

- le causali Cp, Cpr, Ap, Aprdevono quindi riguardaresolo contributi; mentre peril pagamento degli interessicomprensivi anche della mag-

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giorazione devono essere uti-lizzate le causali Cpi o Api;

- la rateizzazione riguardasia i contributi dovuti che lamaggiorazione dello 0,40% nelcaso in cui il versamento dellaprima rata sia effettuato dal17 giugno al 17 luglio agosto.

Compensazione . L'impor-to eventualmente risultantea credito dal quadro RR delmodello Unico 2014 può es-sere portato in compensazio-ne nel modello di pagamentounificato F24. Per effettuarela compensazione il contri-buente deve compilare uno opiù righi di uno o più modelliF24 indicando la causale con-tributo AP o AF (artigiani)o CP o CF (commercianti),il codice sede, il codice Inps(17 caratteri) relativo alla ri-scossione dell'anno 2012, seil credito è evidenziato nella

colonna 16 o 28 del quadro RR(credito dell'anno precedente)o dell'anno 2013, se il creditoemerge dalla dichiarazione2012 (i codici Inps sono rile-vabili dai prospetti inviatiunitamente ai modelli F24dei predetti anni). Sarà quin-di indicato il periodo di riferi-mento (l'anno 2012 ovvero il2013, secondo quanto appenaevidenziato) e l'importo che siintende compensare. Qualo-ra venga portata in compen-sazione soltanto una quotaparte della contribuzioneoriginariamente versata conuna delle quattro rate relati-ve al minimale imponibile ilcodice Inps (codeline di n. 17caratteri) deve essere rideter-minato in funzione del nuovoimporto. A tal fine può essereutilizzata la funzione di calco-lo della codeline rilevabile nelsito internet servizi online -art./com. - calcolo codeline.

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIGITALE

SERVE EQUILIBRIO TRA RISPARMI E QUALITÀ

> 11 governo ha dichiarato di voler ac-celerare la messa in opera del-

l'Agenda digitale e la trasformazione infor-matica della Pubblica amministrazione (Pa),che dell'Agenda rappresenta l'asse fonda-mentale. Se questa è l'intenzione, allora èimportante che ne seguano atti coerenti: so-prattutto quando si tratta di conciliare lo svi-I uppo tecnologico coni vincoli della spesa. Aquesto proposito è interessante il caso dellagara d'appalto in corso per il «sistema pub-blico di connettività» della burocrazia, conuna base d'asta di 2,4 miliardi di euro su setteanni, che sta suscitando le proteste deglioperatori di telecomunicazioni più impor-tanti, da Telecom Italia (che ha presentato ri-corso) a Fastweb e a Wind.

Le critiche rivolte alla Consip, la Spa delministero dell'Economia che gestisce gli ac-quisti per conto della Pa, sono sostanzial-mente tre. In primo luogo i servizi previstidal bando sarebbero inferiori alle attuali do-tazioni dell a Pa: la velocità minima richiestaè di soli 8 mega (una soglia davvero moltobassa) in aree dove già oggi vengono utilizza-ti i Zoo mega. Ma, soprattutto, non sarebbero

previsti quegli obblighi di copertura ritenutiindispensabili per sviluppare una capillareinfrastruttura di nuova generazione: senza laquale non si realizzano i progetti della buro-crazia digitale né si raggiungono i traguardidell'Agenda 2014-2020. Parliamo infatti diservizi importanti come l'anagrafe digitaleunica.

In terzo luogo, il bando prevede l'assegna-zione al massimo ribasso e senza punteggiotecnico per le offerte, che penalizza gli ope-ratori con infrastrutture in fibra ottica. I ri-bassi pare siano arrivati al qo% sulla based'asta: un'ottima notizia per la riduzione del-la spesa pubblica, ma sarà garantita la quali-tà? La Consip (che in sedici anni, su mille ri-corsi, ne ha persi solo due) assicura di sì.Tuttavia la vicenda sottolinea l'esigenza ditrovare un equilibrio corretto tra i vincolidella spending review e le necessità, altret-tanto stringenti, dell'innovazione. E richiedeche il governo vi dedichi la dovuta attenzio-ne.

Edoardo Segantini,a Segantini.E

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Pubblica amministrazione Pagina 19

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Lo Sviluppo economico al lavoro sulla piattaforma online per le domande

Il bonus ricerca ai nastriUn decreto fissera termini e moduli di istanza

DICINZIA DE STEFANIS

ta per sbloccarsi ildecreto attuativo sulcredito d'imposta perricerca e sviluppo. Le

cui domande di agevolazioniandranno presentate per viatelematica attraverso un'appo-sita piattaforma informaticache sarà predisposta sul sitowww.mise.gov.it. Lo Sviluppoeconomico proprio in questigiorni sta recependo le indica-zioni formulate dal dicasterodi Pier Carlo Padoan. Il de-creto poi passerà alla Corte diconti e infine verrà pubblicatoin Gazzetta Ufficiale. Ma perla piena operativa della mi-sura agevolativa la direzioneper gli incentivi alle impresedovrà emanare un decretodirettoriale che individuerà itermini per la presentazionedelle domande e una circolarecontenente la modulistica e leregole per la presentazione.Questo è quanto riferisconoad ItaliaOggi fonti interne alMinistero dello sviluppoeconomico . Ricordiamo cheil decreto interministeriale

del Mise e dell 'Economia èattuativo dell'articolo 3 deldestinazione Italia (dl n. 14512013 convertito dalla leggen. 9 del 2014 ) che ha istituitoun credito di imposta a favoredelle imprese che investono inattività di ricerca è sviluppo (siveda ItaliaOggi del 21 febbraio2014 ). Il bonus ricerca è direttoa tutte le tipologie giuridichedi impresa con un fatturatoinferiore a 500 min di euro. Ibeneficiari del credito ricono-sciuto sono anche i consorzi ele reti di impresa . Le risorsemesse a disposizione per l'age-volazione in commento am-

montano a euro 600 min per iltriennio 2014 -2016. Il creditod'imposta è riconosciuto, fino aun importo massimo annualedi euro 2 . 500.000 per ciascunbeneficiario e nella misura del50% degli incrementi annualidi spesa nelle attività di r&s.E a condizione che siano soste-nuti investimenti per almeno50 mila euro nell'anno di rife-rimento.

SPESE AMMISSIBILI . Le attivi-

tà ammesse alle agevolazionisono le quote di ammortamen-to delle spese di acquisizioneo utilizzazione di strumenti

e attrezzature di laboratorio(nei limiti dell'importo risul-tante dall'applicazione dei co-efficienti stabiliti con decretodel ministro delle finanze del31 dicembre 1988 ) e i costidella ricerca svolta in collabo-razione con le università e gliorganismi di ricerca o pressogli stessi , quella contrattua-le, le competenze tecniche e ibrevetti , acquisiti o ottenuti inlicenza da fonti esterne.

DICHIARAZIONE REDDITI. Il

credito d'imposta deve essereindicato nella dichiarazionedei redditi relativa al periodod'imposta nel corso del qualeil beneficio è maturato. Essonon concorre alla formazionedel reddito , né della base im-ponibile dell'imposta regiona-le sulle attività produttive edè utilizzabile esclusivamentein compensazione . Il decretodisciplina anche le cause didecadenza e revoca del benefi-cio, le modalità di restituzionedell'importo di cui l'impresa hafruito indebitamente e le even-tuali relative maggiorazioni.

Ricerca Pagina 20

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Incidenti sul lavoro , arriva il piano dell'Uemilioni di incidenti gravi sul lavoro

l'anno , di cui 4 mila mortali , in tutta Eu-ropa. Sono le cifre che la Commissione Ue

de contrastare con il nuovo quadroategico per il 2014-2020. I punti chiave

sono il miglioramento dell'applicazionedelle norme esistenti su salute e sicurez-za, rafforzando in particolare la capacitàdi piccole e micro imprese di adottare mi-

e di prevenzione efficaci. Poi migliorarea prevenzione delle malattie professionali

la sfida dell'invecchiamento della forzaavoro europea . «Gli infortuni sul lavoro ee malattie professionali colpiscono tutti

ori e le professioni, che il lavoratorea a una scrivania o alla guida di un ca-

mion o che lavori in una miniera o un can-

tiere», ha sottolineato il commissario agliaffari sociali Lazslo Andor nel presentarei nuovi obiettivi Ue, «e non solo causanosofferenza personale, ma impongono anchecosti elevati per le imprese e per la societànel suo insieme». In particolare , Bruxellessuggerisce di consolidare ulteriormentele strategie nazionali, fornire un sostegnoconcreto alle imprese anche tramite stru-menti come la piattaforma web Vira per lavalutazione interattiva online dei rischi, lavalutazione dell'efficienza degli ispettoratidel lavoro nazionali e migliorare la raccoltadei dati statistici , oltre a rafforzare il co-ordinamento con le organizzazioni interna-zionali che si occupano di salute e lavorocome no , Oms e Oese.

Sicurezza sul lavoro Pagina 21

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l ighp rof i l e®hack ingprovokespublic fearsAttacks online have made internet crime awidespread concern but knowledge of how tofight back is lacking, writes Hannah KuchlerT he dark world of cyber crime

is slowly being prised open,as threats rise to levelswhere companies and indi-viduals are forced to treat

the matter as of critical importance.Large scale attacks on retailers

including international online market-place eBay and Target, the US chain,have made everyone from executivesto shoppers more aware of the threathackers pose to the online world.

Long spoken of in hushed tones,cyber warfare now fmds itself plas-tered on FBI "Wanted" posters. TheUS in May brought criminal chargesagainst five of China's military offic-ers for cyber crime.

Law enforcement authorities aregrappling with a complex onlinethreat that knows no national bor-ders. In some simpler cases, they havefound real-life doors to break down toarrest cyber criminals.

Lee Weiner, senior vice-president ofproducts and engineering at Rapid 7,IT security data specialists in Boston,Massachusetts, says companies areincreasing their investment in cybersecurity in the face of "outstanding"economics for cyber criminals, themajority of whom are motivated bythe money they can make.

"The awareness of cyber crime hasdefinitely increased because of theseverity and frequency of attacks," he

says. "It is more of a boardroom topicnow, which hopefully will let compa-nies allocate greater budgets to it."

The number of companies reportingconcerns about'cyber security to USregulators more than doubled in thepast two years to 1,174, according toofficial data. Commercial bankers andoil and gas producers were amongthose most worried about attacks.

The theft of millions of items ofcustomer data - including credit carddetails and passwords - is a relativelyeasy issue to understand comparedwith the complex world of cyber espi-onage, nation state actors and illicitmarkets in intellectual property.

The Target and eBay attacks rever-berated through boardrooms acrossthe world. Directors watched closelyas Target's chief executive resigned,with under-investment in securityseen as partly to blame.

Cyber attacks have wreaked dam-age on companies for years, but theircost has often been hard to calculate.In the Target case, customers tookflight and earnings suffered. "Targetdefinitely helped with the wake upcall because of the timing, the magni-tude and the subsequent impact to the

'Awareness of cyber crimehas definitely increaseddue to the severityof attacks'

business, including the chief execu-tive," says Mr Weiner.

The impact of the hack on eBay,announced in May, is not clear. Acyber criminal penetrated eBay's net-work using employee credentials andstole encrypted passwords and per-sonal details such as addresses andbirth dates. Some cyber securityexperts question how a hacker wasable to access the full customer data-base. Others suggest that eBay - per-haps surprisingly for a company thatowns online payment system PayPal -did not have the most advancedencryption levels.

Continued on Page 3

Cyber security Pagina 22

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High-profile hacking increasespressure to respond to public fearsContinued from Page 1

In the China case, Wash-ington has surprised manywith its public warning toBeijing. The justice depart-ment alleged that the offic-ers hacked into the compu-ter systems of five US steelcompanies and a labourunion to steal secrets.

Eric Holder, attorney-general, pointed to a unit ofthe People's LiberationArmy in Shanghai. Previ-ously, the US governmenthas tended to speak in.broad terms about cyberthreats. Unusually, henamed the companies thathad been the victims of thealleged intellectual propertytheft.

The Wanted postersraised awareness of a threatbut the chance of arrestingthe officers or halting anycyber espionage programmeis slim. China hit back, call-ing 'thé US a "high-levelhooligan", and announced anew security screeningprocess for foreign IT prod-ucts and services.

Cyber criminals in the USface heightened attentionfrom law enforcers.

In May, the FBI arrestedhackers who allegedly useda "sophisticated and perni-cious" form of malware. At$40, the Blackshade remoteaccess tool, says PreetinderBharara, US Attorney forthe Southern District ofNew York working on thecase, is "inexpensive andsimple to use" but with"breathtaking" invasive-ness, including the abilityto spy on people using theirweb cameras and log theirkeystrokes.

The FBI were able toarrest Brendan Johnston,

who was allegedly paid tohelp sell malware includingBlackshade, and two peoplealleged to have bought thesoftware and used it to stealonline account information.

In a rare victory for cross-border cyber crime co-oper-ation, Alex Yucel, allegedco-developer and head of agroup selling Blackshade,was arrested in Moldovalast year and awaits extra-dition to the US.

These moves are the firststeps of a fightback againsta still growing threat.

Stuart McClure, founderof cyber security companyCylance, says the very defi-nition of a cyber criminalhas changed in recentyears: "It used to be kids inthe basement, then itmoved to organised groupssuch as Anonymous [thehacking activist associa-tion] in the early stage,then more organised crime,targeted espionage and thennation states."

Protections against hack-ers remain conspicuouslyweak, what with security

software that turns out tobe hugely flawed and askills shortage that makescyber security specialiststoo expensive for manycompanies and state andlocal governments to hire.

The discovery of the"Heartbleed" bug in Aprilhighlighted quite howunder-resourced cyber secu-rity has been. The flaw inOpen SSL, better known asthe software behind the lit-tle padlock image that indi-cates a web page is secure,left two-thirds of theworld's websites vulnerableto cyber attack.

Hackers were able toexploit the flaw to requestanything in a computer'sshort term memory, frompasswords to data such associal security numbers sto-len from Canada's taxauthority.

Open SSL, a vital plank ofsecurity, which was evenused by large technologycompanies including Googleand Yahoo, was severelyunderfunded and main-tained by the equivalent of

just two full time softwareengineers.

The project to developOpen SSL was set up in thelate 1990s as a non-profitfoundation. It received lessthan $2,000 in donations ayear until the flaw wasunearthed, prompting thetech industry to pledgealmost $3m to secure thesoftware and other coreinfrastructure.

The shortage of cybersecurity skills makesdefence difficult even fororganisations with largerbudgets. In the US, 200,000software security positionsare unfilled, with a particu-lar shortage of experts innetwork security, accordingto the, Boston ConsultingGroup.

The targets rich with con-fidential data that can besold on the thriving blackmarket are not necessarilythose able to lure the bestsecurity engineers. Stateand local government, uni-versities and small busi-nesses, for example, strug-gle to recruit the talentthey need.

Law enforcement sorelylacks an internationalframework to help withcross-border investigationsand prosecutions.

Mr McClure says: "Inter-pol, God love them, I knowa lot of guys there try reallyhard, but there are no uni-versal laws, no Geneva pactfor cyber war and engage-ment, no cross-boundary or-nation laws.

"There probably needs tobe a 100-fold increase inwhat law enforcementauthorities are doing. Theyjust don't have the band-width, the resources, to dothat."

Cyber security Pagina 23