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Ceppo di Gré

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Quaderno sulla pietra naturale originale della Bergamasca denominata Ceppo di Gré

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Page 1: Ceppo di Gré
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La Camera di Commercio di Bergamo, con il supporto di Servitec srle del CNR-IDPA*, ha istituito il marchio di origine delle pietre orobi-che, che garantisce la provenienza geografica dei materiali lapidei aduso ornamentale estratti nella provincia di Bergamo.Si tratta di uno strumento finalizzato alla valorizzazione ed alla pro-mozione della conoscenza del prodotto lapideo Bergamasco, checostituisce non solo una risorsa economica, ma soprattutto una pre-ziosa eredità di tradizioni e cultura inscindibili dalla storia del territo-rio. Anche a livello locale, sono in gran parte sconosciute le ottimecaratteristiche tecniche ed estetiche dei materiali orobici, a cui vengo-no spesso preferite pietre di altra provenienza e di limitata o scono-sciuta tradizione.

Il marchio è stato ideato in modo da fornire un agile riferimento agliaddetti ai lavori e non solo, relativamente ad origine, caratteristichetecniche e varietà commerciali del materiale. Ogni pietra commercializzata con il marchio rispetta le caratteristichestabilite nel relativo disciplinare di produzione, un documento strut-turato in 6 articoli, mediante i quali vengono fornite sia informazionigeologiche, che indicano l’unicità del materiale da un punto di vistagenetico e ambientale, sia informazioni tecniche, che mostrano leproprietà e l’applicabilità del materiale nei vari contesti edilizi.

Nel dettaglio sono indicati:• formazione geologica di appartenenza• bacini di estrazione e distribuzione geografica degli

affioramenti nell’ambito della provincia di Bergamo• composizione chimica e mineralogica • caratteristiche petrografiche• proprietà meccaniche (valori ottenuti da prove meccaniche

eseguite secondo la normativa vigente)• varietà e formati disponibili in commercio.

* CNR-IDPA Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per laDinamica dei Processi Ambientali

Arabescato Orobico 2698 143 - 18 0.71 - 0.066

Porfiroide Grigio 2725 268 - 41.5 1.32 11.6 0.19

Porfiroide Grigio Scuro 2751 175 - 51.6 1.04 7.25 0.20

Ceppo di Gré 2478 54 52 6.3 0.32 9.3 2.43

Pietra di Credaro Medolo 2658 172(carico perp.) 161.2 23 0.66 8.6 0.61165(carico par.)

Pietra di Credaro Berrettino 2579 149(carico perp.) 144.1 19 0.53 7.1 1.33144(carico par.)

Tipo di pietre Massa volumicaKg/m3

Resistenza a compressione

monoassiale MPa

Resistenza a compressione

monoassiale dopo cicli di gelività MPa

Resistenza all’usura

Resistenza aflessione MPa

Dilatazione termicamm/°C E -6

Coefficiente di imbibizione

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Porfiroide Grigio - Branzi

Porfiroide Grigio Scuro - Valleve

Arabescato Orobico - Camerata Cornello

Pietra di Credaro

Pietra Cote - Pradalunga

Ceppo di Gré - Solto Collina

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Oltre al Ceppo di Gré, conil nome di ceppo sono notemolte rocce nel campodelle pietre ornamentali,come il Ceppo dell’Adda, ilCeppo di Brembate, ilCeppo di CamerataCornello e San Pellegrino,il Ceppo di Poltragno, ilCeppo Presolana, il Ceppodi Muscoline, ecc.Ciò è dovuto al fatto che iltermine ceppo è piuttostogenerico: secondo gli stu-diosi infatti risale alla vocedialettale lombarda scèppo cep, che significa maci-gno, pietra macigna, pietracon cui si fanno blocchi pergli edifici.

Originariamente il termine è stato utilizzatoper indicare le rocce di aspetto conglomera-tico facilmente reperibili nell’alta pianuralombarda - soprattutto nelle attuali provincedi Bergamo e Milano - e sfruttate comemateriali da costruzione fin da tempi moltoantichi: gran parte dei manufatti che cirestano della Milano romana sono infattirealizzati in ceppo. Mentre fino ai primi decenni del XX secolole aree di estrazione dei “ceppi” eranonumerose ed in commercio si potevano tro-vare tutti i ceppi citati, attualmente esisteuna sola cava in attività, quella ubicata sullasponda nord-occidentale del lago d’Iseo,presso Gré (comune di Castro), dove si col-tiva il Ceppo di Gré.

Il palazzo sede della Banca d’Italia a Bergamo

La sede della CCIAA di Bergamo La sede della CCIAA di Mantova

La cava di Gré vista dal lago d’Iseo

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Page 5: Ceppo di Gré

Il Ceppo di Gré è stato inizialmente coltiva-to a partire dagli ultimi anni del XX secolo(1896), ed ha subito goduto di un grandesuccesso. Lo stile Liberty e lo stile Piacentini*, duedelle principali correnti architettoniche deiprimi decenni del XX secolo, hanno portatoalla ribalta questa pietra esprimendo innumerose soluzioni artistiche la bellezza e laversatilità di un materiale che, grazie all’a-spetto sempre diverso, rende ogni manufat-to un pezzo unico.Anche oggi tuttavia il sobrio fascino delCeppo di Gré è particolarmente apprezzato,non solo in Italia ma anche all’estero,soprattutto in Germania ed in Austria.

Gli operai addetti all’estrazione del Gré. Questa foto ha 100 anni!

Una veduta della cava agli inizi dello sfruttamento

L’unica via per il trasporto del ceppo era il Lago d’Iseo

*PIACENTINI: (Marcello, Roma 1881 - 1960)architetto e urbanista in gran voga nel periodo fascista. In numerose città d’Italia ci sono sue opere, come a Roma(dove costruì tra l’altro la città Universale e lavorò per l’E42,ora EUR), Bergamo, Mantova ecc.A Bergamo progettò la ricostruzione dell’area ex fiera, attuale Sentierone, Il Teatro Donizetti, Il Cimitero Unico.

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La roccia che conosciamo con il nome diCeppo di Gré ha un’età molto recente, geo-logicamente parlando: la sua origine infattirisale al Pleistocene Inferiore o Medio, valea dire all’intervallo temporale compreso tra1.8 milioni e 125.000 anni fa.

In questo periodo l’assetto territoriale del-l’area orobica era poco dissimile dall’attua-le: l’edificio alpino era già in gran parte for-mato (in realtà è ancora in formazione) e l’a-rea bergamasca era per lo più emersa einteressata quindi dai processi di evoluzio-ne morfologica tipici delle aree continentali,connessi all’azione dei ghiacci, dell’acqua,del vento, e degli altri agenti esogeni.

Tra questi processi vi è anche quello che haportato alla formazione della roccia ora col-tivata come Ceppo di Gré.

L’origine geologica del Ceppo di Gré è dovutaall’accumulo di abbondanti depositi di ver-sante (detriti di falda) distaccati dalla paretemolto inclinata del Monte Clemo, in unambiente molto simile a quello che possiamoosservare oggi in zone di alta montagna escarsa vegetazione, come ad esempio il ver-sante sud-occidentale della Presolana quiriportato, in gran parte coperto da fasce didetrito proveniente dalle sovrastanti pareti inroccia.

Allo stesso modo, migliaia di anni fa, ighiaioni che costituivano il detrito del MonteClemo hanno mantellato l’antica morfologiadel versante, ricoprendolo con gli sfasciumiprodotti dai numerosi crolli che si sono suc-ceduti nel tempo e di cui rimane traccia nellegrossolane stratificazioni.Tutti questi detriti si sono accumulati in un’a-rea concava, che ora costituisce il giacimento.

Una veduta del massiccio della Presolana:ghiaioni come questi sono all’origine della formazione delle brecce di versante come il Ceppo di Gré

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Successivamente la circolazione diacque meteoriche ha saldato fra loro isingoli detriti, favorendo la cementazio-ne del ghiaione e la sua trasformazionein roccia tenace che i geologi chiamanobreccia cementata.

Come si osserva sullo stralcio di cartageologica, l’area di affioramento delmateriale è circoscritta al versante orien-tale del Monte Clemo.

La peculiare origine di questa rocciainfatti la rende unica, in quanto la com-posizione mineralogica e petrograficadei detriti dipende esclusivamente dallalitologia delle rocce che costituiscono ilMonte Clemo e che appartengono allaFormazione della Dolomia Principale.

Schizzo della conoide con tipico inarcamento della porzio-ne centrale e apparente immersione da entrambi i lati;giacitura degli strati circa 25/30°

Disegno di una frana di detrito

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• resistenza al gelo (DIN 52104-A): indica l’entità della variazione di resistenza ad escursioni termiche estreme (gelo/disgelo)

• resistenza all’usura (R.D.2234/5): indica la resistenza all’abrasione o al logoramento per attrito

• variazione lineare termica (DIN 18155): indica la dilatazione indotta dal riscaldamento.

In riferimento alle altre pietre che occupanola medesima categoria commerciale, ilCeppo di Gré mostra buoni valori.

In particolare, sono significativi i valori dicoefficiente di imbibizione, apparentementemolto elevato.

In realtà la spiccata tendenza del materialead assorbire acqua va attribuita alla porosi-tà macroscopica, non deleteria per la rocciain quanto evita la permanenza d’acqua neipori a cui conseguono pressioni elevate incaso di formazione di ghiaccio.

I valori di resistenza a flessione, e di varia-zione lineare termica indicano l’impiegoideale del materiale per rivestimento, tantoin esterno quanto in interno.

PROVE MECCANICHE

Le proprietà tecniche del Ceppo di Gré sonotestimoniate dall’utilizzo secolare come pie-tra da costruzione nelle aree prossime agliaffioramenti.

Tuttavia, per avere informazioni oggettive etali da permettere un confronto con altrimateriali appartenenti alla medesima cate-goria commerciale, sono state determinatele proprietà tecniche del materiale secondola normativa vigente.

La buona lavorabilità del materiale unita algradevole aspetto hanno favorito da tempol’utilizzo come materiale da rivestimento,prevalentemente in esterno.

Per questo tipo di impiego le caratteristichepiù importanti da tenere in considerazionesono:

• massa volumica (UNI 9724/2): indica il peso di un volume di roccia di 1 m3

• coefficiente di imbibizione (UNI 9724/2): indica la tendenza ad assorbire acqua

• resistenza a compressione e flessione (UNI 9724/3,5): indica la resistenza che un materiale oppone a sollecitazioni per schiacciamento e incurvatura

Brecce calcaree (media) 2643 123 118 12 0.67 4.5 0.60

Travertini (media) 2450 101 91 14 0.46 5.2 0.90

Ceppo di Gré 2478 54 52 6.3 0.32 9.3 2.43

Biancone Apricena 2671 247 221 18.2 0.63 4.5 0.09

Trani chiaro 2631 194 195 19.7 0.64 4.7 0.84

Tufi pipernoidi 2225 46 26 5 0.25 4.3 4.28

Tipo di pietre Massa volumicaKg/m3

Resistenza a compressione

monoassiale MPa

Resistenza a compressione

monoassiale dopo cicli di gelività MPa

Resistenza all’usura

Resistenza aflessione MPa

Dilatazione termicamm/°C E -6

Coefficiente di imbibizione

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COMPOSIZIONE CHIMICO-MINERALOGICA

Nonostante l’aspetto irregolare della roccia,la composizione chimica del Ceppo di Gré èmolto omogenea, e risulta costituita quasiesclusivamente da carbonati di calcio emagnesio/dolomite, CaMg(CO3)2 nella fra-zione clastica e di calcio/calcite, CaCO3 nelcemento ed in modesta quantità nella fra-zione clastica.

Sono talora presenti delle minute plaghe olivelletti di argille secondarie, di composi-zione prevalentemente illitica.

TESSITURA

La tessitura indica le relazioni che i varicostituenti della roccia hanno tra loro.

Nel caso del Ceppo di Gré si tratta di pro-prietà ben osservabili su lastre di roccia. La roccia è costituita da clasti, cioè da gra-nuli di forma spigolosa ed irregolare, salda-ti fra loro da cemento di composizione cal-carea.

La morfologia e le dimensioni dei clastisono variabili e distribuite in modo irregola-re.

Le dimensioni dei singoli elementi varianoda qualche centimetro fino a qualche deci-metro e conferiscono alla roccia il tipicoaspetto “mosso”, oltre alla garanzia che ognilastra è un pezzo unico.

COLORE

Il colore, come si può osservare nella lastraqui riportata, è grigio-azzurro, variabile datoni chiari a toni scuri.

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La cava di Gré vista dal provinciale, sulla riva del lago d’Iseo. Una delle Derrik usate per spostare i grossi massi di ceppo

Da circa dieci anni l’estrazione avviene in

galleria mediante tagliatricea catena diamantata

Quando, nel 1896, si intra-prese lo sfruttamento degliaffioramenti del Ceppo diGré lungo la riva nordocci-dentale del Lago d’Iseo, lacoltivazione avveniva acielo aperto, mediante l’uti-lizzo di esplosivo e un’in-stancabile manodopera.Successivamente si passòalla coltivazione a gradoni

con filo elicoidale, per approdare, all’iniziodegli anni ’90, alla coltivazione in sotterraneo.L’evoluzione della tecnica di coltivazione haabbattuto notevolmente l’impatto ambientaleconnesso con l’attività estrattiva, permettendouna migliore simbiosi tra l’attività produttiva eil turismo legato al lago. La coltivazione avviene mediante il taglio deiblocchi direttamente in galleria, con tagliatricea catena diamantata. I blocchi vengono selezionati sul piazzale dicava e poi inviati alla lavorazione.

Sequenza di immagini degli anni ‘30

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L’omogeneità mineralogica del materiale(costituito esclusivamente da carbonati) per-mette un’ottima lavorabilità del materiale, acui corrisponde un’ampia gamma di lavorazio-ni, soprattutto riguardo alla rifinitura superfi-ciale delle lastre.

Una colonnina nelle ultime fasidi lavorazione

Primo taglio delle lastre

Rifinitura nei vari formati

Sgrossatura dei ceppi

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Nel 1994 l’ampliamento del Cimitero diSovere (Bg), realizzato dall’Arch. MarcoTomasi con il Ceppo di Gré è stato insignitodel Primo premio alla Marble ArchitecturalAwards 1994, un concorso indetto annual-mente dalla Internazionale MarmoMacchine di Carrara.

La giuria ha premiato questa realizzazione inquanto “il progetto rivela un felice rapporto tra l’o-pera e l’ambiente nel quale essa si colloca.I corpi, che affondano come una forbice nelterreno e inquadrano la valle in una vedutaprospettica, sono caratterizzati in modo par-ticolare dall’uso della pietra, capace, in que-sto caso, di definire al meglio i volumi e diesprimere compiutamente nell’architetturadell’opera una delle proprie qualità essen-ziali: la solidità. La combinazione, infine traCeppo di Gré e il marmo bianco di Carraraed il contrasto giocato tra la stabilità dellemura e la leggera e trasparente coperturaarricchiscono di ulteriori motivi la composi-zione complessiva del progetto, la cui sem-plicità è appropriata alla scala dell’interven-to”.

La scelta del Ceppo di Gré è motivata essen-zialmente dal fatto di essere la pietra tipicadel luogo, dalla sua economicità e dalla sualimitata alterabilità agli agenti atmosferici.

Due vedute del cimitero di Sovere, realizzato con il Ceppo di Gré

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Page 13: Ceppo di Gré

Un lato del palazzo della Banca d’Italia a Bergamo

Il palazzo sede dell’Associazione Artigiani di Bergamo

Part. del palazzo della C.C.I.A.A di Bergamo

Part. del palazzo della C.C.I.A.A di Bergamo

Part. del palazzo della Banca d’Italia a Bergamo

Il Ceppo di Gré è utilizzato prevalentemente perrivestimenti esterni, in cui la versatilità di lavora-zione della pietra permette la realizzazione di unampio spettro di creazioni architettoniche: daforme e volumi squadrati, rettilinei dai contorninetti e dalle linee rigorosamente sobrie, ai giochidi pieni e vuoti dei rivestimenti bugnati, alla per-fetta mimesi con altri materiali innovativi comevetro e metallo.

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Balaustra e alzate per accedere alla chiesa di Desenzano di Albino

Gradini realizzati con Ceppo di Gré

Alcune delle realizzazioni possibili con il Ceppodi Gré

Muratura in Ceppo di Gré ad opus incertum

Un utilizzo più legato alla tradizione èquello come pietra da costruzione, o perelementi architettonici decorativi, comecornici di finestre, davanzali, balaustre,colonnine, copertine, ecc.

Un altro importante campo d’applicazio-ne è quello connesso con il recupero ed ilrestauro di manufatti di interesse storico,come gli interventi di recupero agli arginidei Navigli milanesi, ai palazzi storici ditutta la Lombardia.

Leffe, Piazza Titanic

Cimitero di Mantova

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RivestimentoHotel Plaza, e

CentroCongressiAmburgo

Museum Zentrum, Essen

Ingresso metropolitana di Monaco

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Il Ceppo di Gré è la pietra che più di ognialtra ha varcato i confini non solo dellaprovincia di Bergamo, ma anche quelliitaliani.È molto apprezzata nel centro Europa,soprattutto in Germania e in Austria,dove i progettisti sono attentissimi aldesign ed alla praticità. Il Ceppo di Gréviene utilizzato per opere importanti ditutti i tipi e di grande visibilità, comemetropolitane e grattacieli, centri com-merciali e centri congressi, musei ehotels.

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