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C'era una volta una principessa - estratto - Paoline

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Dodici racconti, con raffinate illustrazioni, scelti tra il repertorio classico della letteratura e delle leggende tramandate dalle diverse tradizioni popolari che hanno per protagonista le principesse.

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C,era una volta una

Testi: Joan e Albert Vinyoli

Illustrazioni: Sara Ruano

principessa

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Titolo originale dell’opera:El Gran Libro de las Princesas

© Parramón Ediciones, S.A. - 2009, World RightsRosselló i Porcel, 21, 9a planta08016 Barcellona (Spagna)www.parramon.com

Testi di Joan e Albert VinyoliIllustrazioni di Sara Ruano

Traduzione dallo spagnolo di Isabella Mastroleo

PAOLINE Editoriale Libri

© FIGLIE DI SAN PAOLO, 2011Via Francesco Albani, 21 - 20149 [email protected]: Diffusione San Paolo s.r.l.Corso Regina Margherita, 2 - 10153 Torino

Stampato in Cina

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SommarioIntroduzione - 6 La principessa della rosa azzurra - 8L

,indovinello - 16

La sirenetta - 26La principessa sul pisello - 34 La principessa Donají - 42Le dodici principesse danzanti - 50 La principessa Ileana e gli spiriti - 60Enrichetto dal ciuffo - 68 Pocahontas - 76La principessa maya Sac-Nicté - 84 La principessa e il drago - 92La leggenda della principessa Kossou - 100 Chi è chi - 110

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Introduzione

moltissime bambine e ragazzine sarà capitato di sognare, almeno

una volta nella vita, di essere una principessa; per questo abbiamo

voluto raccontarvi la storia di alcune fra le più belle principesse di

tutti i tempi. Come potrete vedere, ce ne sono state di coraggiose e determinate,

vere e proprie eroine, ma anche di capricciose, viziate e perfino crudeli.

Alcune principesse di questo libro appartengono a leggende di culture e Pae-

si diversi, come La principessa della rosa azzurra (di origine cinese e ambientata

in Occidente), La principessa maya Sac-Nicté (Messico), La principessa Donají

(eroina del popolo zapoteco), La principessa e il drago (principessa salvata da san

Giorgio, nella tradizione europea), La principessa Ileana e gli spiriti (ambientata

non lontano dalla Transilvania, una regione della Romania), La leggenda della

principessa Kossou (Africa Occidentale).

Altre principesse di cui leggerete la storia appartengono alla tradizione delle

fiabe classiche europee, divenute universali, come per esempio: La sirenetta e La

principessa sul pisello, scritte da Hans Christian Andersen; Enrichetto dal ciuffo,

di Charles Perrault, L’indovinello e Le dodici principesse danzanti, fiabe scritte dai

fratelli Jacob e Wilhelm Grimm. Troverete anche una principessa storica, vissuta

più di duecento anni fa, le cui avventure hanno ormai assunto i tratti di una fiaba

o leggenda conosciutissima: Pocahontas, principessa indiana degli Stati dell’Ame-

rica del Nord.

C’è qualcosa di assai curioso nelle principesse di questo libro, ed è il fatto

che sono molto più famose di tante principesse di oggi. E questo anche se ai loro

tempi non esistevano né fotografi, né cineprese, né riviste «rosa». Le loro storie e

leggende erano fatte conoscere dai cantastorie o dai narratori di favole e dai libri…

Libri come questo, per esempio.

Per concludere, tornando a parlare di sogni, vogliamo soltanto ricordarvi

qualcosa di molto importante: per molti papà e nonni, anche se a volte non lo

dicono, le loro figlie e nipotine sono sempre vere principesse.

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L eggenda considerata da alcuni di origine cinese e

da altri tipicamente europea. Narra della ribellio-

ne della principessa Ny al suo destino di essere figlia di

re. La ragazza chiede ai suoi pretendenti qualcosa di im-

possibile, perché non ha conosciuto l’amore. Ma quando

si innamora, sia lei sia suo padre il re, fanno di tutto per-

ché questo amore trionfi.

Una bella storia di ribellione e di amore.

La principessadella rosa azzurra

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L obbligo– Ma perché una principessa deve per forza sposarsi, padre?

– Per una ragione molto semplice, figlia mia. Il mio impero ha bisogno di un

successore. Per questo devi sposarti.

– Ma io non voglio ancora sposarmi! – ribatté la principessa Ny.

– Quante volte devo dirtelo? Devi sposarti, punto e basta.

Il padre era il signore di un impero immenso e favolosamente ricco, e i pre-

tendenti che aspiravano a sposare la principessa per diventare imperatori erano

tanti quanti i granelli di sabbia di tutte le spiagge della costa del Sud.

Una rosa azzurraIl giorno della grande cerimonia di presentazione della figlia dell’imperatore

ai pretendenti, la principessa si alzò dal trono e annunciò:

– Sposerò colui che riuscirà a portarmi una rosa azzurra.

Quindi si risedette per godersi tranquillamente le espressioni di sconcerto sul

volto di tutti i suoi pretendenti.

– Una rosa azzurra – si dissero. – Ma non esistono rose azzurre!

,

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rosa di lapislazzuli magnificamente intagliata e custodita in un astuccio di legno pre-

giato foderato di seta e oro. Il famoso guerriero la offrì a Ny, ma la fanciulla gli disse:

– Grazie per questo bel regalo e per i tuoi sforzi, ma una pietra non è un fiore.

L’alto funzionario desideroso di diventare imperatore, pensa e ripensa, alla fine

incaricò il miglior artista dell’impero di dipingere una rosa azzurra che sembrasse

vera. L’uomo dipinse una bellissima rosa azzurra in un vaso di fine porcellana bianca:

sembrava così vera che se ne poteva quasi sentire il profumo. Tutti si meravigliarono

della bellezza e del realismo di quell’opera d’arte, ma, come avrete già immaginato,

Ny, dopo essersi complimentata con l’artista e con l’alto funzionario per la sua idea,

ricordò al pretendente che lei aveva chiesto una rosa vera.

Tre pretendentiGli innumerevoli pretendenti, uno dopo l’altro, se ne

andarono via con la coda fra le gambe tranne tre: un ricco

commerciante, convinto che con il denaro fosse possibile

comprare tutto; un famosissimo guerriero, amante delle

sfide più difficili; e un brillante, alto funzionario del go-

verno, che sognava di diventare imperatore.

Il ricco commerciante mosse cielo, terra e tutti i suoi

contatti per trovare una rosa azzurra. Alla fine riuscì a

far in modo che un artigiano di un lontanissimo Paese

gli tingesse una rosa di azzurro con una tale perfezione

che era praticamente impossibile scoprire che si trattava

di un colore artificiale. Vedendo il fiore, la principessa

Ny rimase di sasso. Dove mai era riuscito quell’uomo a

scovare una rosa così improbabile?

– Lasciami la rosa per una notte e domani annun-

ceremo il nostro fidanzamento – disse la principessa al

commerciante.

Quella notte, però, piovve e la rosa perse il suo colore.

Al commerciante non restò che riconoscere la scon-

fitta. Il denaro può fare molte cose, ma non tutto.

Il famoso guerriero viaggiò con il suo esercito in Pae-

si remoti, pensando che in quei luoghi sarebbe riuscito

a trovare l’impossibile. Ma l’unica cosa che gli riuscì fu

di spaventare con i suoi feroci guerrieri i re dei Paesi che

attraversava. Uno di loro, ansioso di allontanare dal suo

regno quel tremendo guerriero e la sua spada, gli offrì una

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Nessuno contraddice un imperatoreQuella notte Ny dormì sonni tranquilli.

Per il momento non ci sarebbero state nozze. Ma la notte seguente, una voce

incantevole la svegliò. Era quella di un giovane cantastorie, di cui Ny si innamorò

perdutamente. E il cantastorie si innamorò di lei.

– Ci amiamo, ma non ci possiamo sposare – gli disse la principessa Ny.

– Perché?

– Perché ho annunciato pubblicamente che sposerò soltanto colui che riuscirà

a portarmi una rosa azzurra.

– Non preoccuparti di questo. Domani verrò a chiedere ufficialmente la tua mano…

Il giorno seguente, con grande attesa di tutti, il cantastorie si presentò con una

rosa rossa in mano. Tutti risero, tranne l’imperatore, che vedendo l’immenso amore

che sua figlia e il giovane nutrivano l’una per l’altro, disse:

– Questa rosa è azzurra.

Nessuno aprì bocca. Chi avrebbe osato mettere in discussione la parola dell’im-

peratore a proposito del colore di una rosa?

Ny e il suo cantastorie si sposarono e vissero felici e contenti.

j iFine

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