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serie
ZETAmini®
serie
ZETApiù®
serie
ZETAblock®
MORSETTIEREA SERRAGGIO INDIRETTOPER IL COLLEGAMENTO DI CONDUTTORI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI AD USO CIVILE, TERZIARIO ED INDUSTRIALE
07 V 052
Certified QualityManagement System
CARATTERISTICHE GENERALIED ESEMPI PRATICI DI UTILIZZO
CONFORMI ALLE NORME EN 60998-1:1993-08 + A1: 2001 e EN 60998-2-1: 1993-08EN 60947-7-1: 2002 e EN 60947-7-2: 2002
Prefazione
Cembre S.p.A. dal 1969 progetta e realiz-za connettori elettrici ed utensili per la loro installazione. Negli anni ha progressivamente accresciuto la propria presenza nel settore, occupando oggi una posizione di rilievo a livello euro-peo.
Dall’esperienza maturata nella realizzazio-ne di prodotti destinati alla produzione, al trasporto e alla distribuzione dell’energia, Cembre ha sviluppato una gamma com-pleta di morsettiere a serraggio indiretto (ZETAmini, ZETApiù e ZETAblock) per il collegamento di conduttori negli impianti elettrici ad uso civile, terziario ed industria-le.
Quale è stata la motivazione che ha spin-to Cembre a realizzare morsetti ZETAmini, morsettiere ZETApiù e partitori ZETAblock a serraggio indiretto?
Un’attenta analisi dei prodotti presenti sul mercato ci ha permesso di constatare che le connessioni negli impianti elettrici sono spesso realizzate con morsetti tecnologica-mente datati.Le loro caratteristiche costruttive diffi cilmen-te consentono la realizzazione di connessioni elettriche stabili e sicure, nel rispetto delle norme.
Ciò rende di fatto problematica la stesura, relativamente alle connessioni con morsetti, della “Dichiarazione di Conformità” dell’im-pianto elettrico che l’installatore deve obbli-gatoriamente redigere e che comporta la responsabilità civile e penale da parte del di-chiarante. (Legge 46/90 d.p.r. 462/2001 etc.).
A tale proposito si ricorda che l'utilizzo di un morsetto riportante la Marcatura CE o un Marchio rilasciato da ente terzo come l’IMQ, non è di per sè suffi ciente.
L’esecuzione di un impianto “a regola d’ar-te” è infatti subordinata all’impiego corretto dei morsetti, che devono essere installati rispettando le indicazioni del costruttore re-lativamente alla “capacità di connessione”.
1
Capacità di connessione
La “capacità di connessione” di un morset-to de fi ni sce la sezione massima del con dut -to re uti liz za bi le ed il numero e la sezione dei con dut to ri che, in com bi na zio ne, vi pos- so no es se re con nes si.
Viene certificata dall’ IMQ secondo le nor-IMQ secondo le nor-IMQ me di prodotto EN 60998-1:1993-08 + A1:2001, EN 60998-2-1:1993-08, EN 60947-7-1: 2002 e EN 60947-7-2: 2002 ed è in di ca ta sui ca ta lo ghi e sulle con fe zio ni dei morsetti.
Il verificatore dovrà accertare se tale capa-cità di connessione è stata rispettata.
Solo utilizzando materiale mar chia to, quin- di cer ti fi ca to, e rispettando le in di ca zio ni di uti liz zo del costruttore, si re a liz za un im pian to con for me alle norme vigenti.
L’utilizzo improprio di un morsetto, an che se prov vi sto di mar chio IMQ, com por ta la re a liz za zio ne di un im pian to fuo ri nor ma.
Se, ad esempio, a fronte della marcatura CE o del Marchio IMQ, il costruttore dichia-ra una capacità di connessione limitata a combinazioni di conduttori di uguale sezio-ne, l’uso del morsetto per la connessione di conduttori di sezioni diverse è da considera-re improprio; in questo caso eventuali dan-ni o inconvenienti provocati dalla connessio-ne saranno da imputare all’installatore che non ha rispettato le indicazioni di utilizzo del costruttore.
Le morsettiere ZETA, grazie alle loro ori gi -na li par ti co la ri tà costruttive, con sen to no la con nes sio ne di una gam ma mol to am pia di con dut to ri e quin di fa ci li ta no la re a liz za zio ne di im pian ti con for mi alle norme.
conformi alle normeconformi alle normeEN 60998-1:1993-08 + A1:2001,EN 60998-1:1993-08 + A1:2001,
EN 60998-2-1: 1993-08EN 60998-2-1: 1993-08EN 60947-7-1: 2002 e EN 60947-7-2: 2002
serie
ZETAmini®
serie
ZETApiù®ZETAmini
ZETApiastrinadi riscontro per
serraggio indiretto
fori d’ingressocon invito conico
per una facile e rapidaintroduzione del
conduttore
viti imperdibili
morsetticon estremità
di tamponamento per ingressinon utilizzati
piastrinadi collegamentoequipotenziale
serie
ZETAblock®
2
Capacità di connessione
• Esempio di connessioni in cui l’in-stallatore NON HA RISPETTATO la capacità di connessione dichiarata dal costruttore dei morsetti.
• Esempi di connessioni realizzate con morsetti ZETAmini, caratte-rizzati da un’ampia capacità di connessione.
Esempio di utilizzo dei morsetti tipo Z25-1 e Z35-1 all’interno di scatole di de ri va zio ne
• Il prodotto è stato utilizzato im-propriamente, il marchio “IMQ” non può garantire il rispetto delle norme e la dichiarazione di con-formità non è veritiera.
• L’installatore HA POTUTO RISPET-TARE la capacità di connessione dichiarata da Cembre, realizzando un impianto conforme alle norme vigenti.
Esempio di utilizzo dei morsetti tipo Z6-1, Z10-1e Z16-1 all’interno di scatole di de ri va zio ne
3
Capacità di connessionetabella comparativa morsetti ZETAmini ed altri presenti sul mercato
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7
4
Cos’è il serraggio diretto?
conduttore
fi li ele men ta ri non com pres si
vite
bussola
La vite agisce direttamente sui conduttori provocandone forti
deformazioni; inoltre l’azione di abrasione dovuta al movimento
rotatorio durante il serraggio compromette seriamente l’inte-
grità dei fi li elementari.
La vite di serraggio non comprime il 100% dei conduttori contenuti nella boc-cola di contatto in quanto il diametro della stessa è superiore al diametro della vite. Ciò determina un aumento della densità di corrente nella sezione di conduttore com-presso dalla vite ed un inevitabile surriscaldamento.presso dalla vite ed un inevitabile
Vista in sezione di un morsetto a serraggio diretto
Il serraggio diretto prevede che la vite del morsetto comprima direttamente il con-direttamente il con-direttamenteduttore contro la bussola, normalmente in ottone.
Il conduttore riceve dalla vite due solle-citazioni contemporaneamente: una di compressione tra la testa della vite e la parete di riscontro della bussola, l’altra di rotazione, dovuta al movimento che la vite stessa deve realizzare per poter avan-zare.
In pratica solo una parte dei fi li elementari del conduttore, quelli che si trovano esat-tamente sotto la vite, vengono compressi contro la bussola e quindi partecipano alla connessione elettrica; molti di questi, come conseguenza dell’azione di rotazione impo-sta dalla vite, subiscono deformazioni tali da comprometterne l’integrità.
Inoltre alcuni fi li elementari, quelli che ri-sultano esterni all’area di compressione della vite, non partecipano attivamente alla connessione elettrica; la sezione reale che trasporta corrente risulta essere quindi mi-nore della sezione nominale del conduttore. In tale situazione, oggettivamente critica, possibili sovraccarichi possono portare a pericolosi surriscaldamenti e quindi ad un repentino decadimento della connessione.
5
E il serraggio indiretto?
vite
piastrina
conduttore
bussola
Vista in sezione di un morsetto a serraggio indiretto
Il serraggio indiretto è un sistema largamente utilizzato su vari dispositivi, quali interruttori automatici, relé, terminali di apparecchiatu-re, etc., per realizzare una connessione elet-trica tra un conduttore ed un elemento fi sso. Il collegamento avviene tramite la pressione esercitata da un elemento mobile sotto l’azio-ne indiretta di una vite.indiretta di una vite.indiretta
Il conduttore viene praticamente compres-so tra due superfi ci parallele tra loro, una fi ssa e l’altra mobile, fi no a raggiungere una situazione statica in cui tutti i fi li ele-mentari, perfettamente integri, partecipa-no in modo omogeneo al trasporto della corrente.
Risultato: la connessione così realizzata ri-sulta essere eccezionalmente stabile nel tempo; il valore della resistenza di attraver-samento, decisamente basso, è praticamen-te insensibile agli sbalzi termici generati dai possibili sovraccarichi; la struttura stessa del connettore, assimilabile ad una gabbia chiusa, “respira elasticamente” assecondan-do le deformazioni termiche senza che ne derivi un rilassamento della connessione.
Cembre ha sempre adottato nei propri mor-setti ZETAmini, ZETApiù e ZETAblock il ser-ZETAblock il ser-ZETAblockraggio indiretto che, unito ad una attenta raggio indiretto che, unito ad una attenta scelta dei materiali e dei trattamenti, ha con-scelta dei materiali e dei trattamenti, ha con-sentito la realizzazione di prodotti che sinte-sentito la realizzazione di prodotti che sinte-tizzano quanto di meglio ci sia sul mercato in tizzano quanto di meglio ci sia sul mercato in questo settore.
6
Come si comporta una connessione nel tempo?
Il fi ne che Cembre persegue nella pro-gettazione e nella realizzazione dei pro-pri connettori, è avvicinarsi quanto più possibile alla condizione ottimale del conduttore integro non interrotto.Una connessione correttamente esegui-ta, nel momento in cui viene realizzata, presenta caratteristiche praticamente simili al conduttore integro, ma nel tem-po risente di un “invecchiamento”, più o meno marcato, in funzione dei tipi di morsetti utilizzati e della loro installazione.L’effetto più evidente di questo invec-chiamento è un aumento di resistenza elettrica, a cui corrisponde un aumento di temperatura.Questa situazione, in una connessione eseguita a regola d'arte con morsetti di qualità e correttamente installati, non crea problemi.Se invece la connessione è stata rea-lizzata con morsetti di scarsa qualità o senza rispettarne la capacità di con-nessione, si crea una condizione critica che si protrae nel tempo in quanto non provoca l'intervento della protezione del-l'impianto (fusibili o interruttori magne-totermici). In pratica la connessione si riscalda progressivamente fi no a raggiungere la temperatura critica dei materiali iso-lanti dei cavi o del morsetto. Le connessioni di fase o di potenziale diverso possono venire in contatto tra loro dando origine a corto circuiti, op-pure ad inneschi di incendio causati da particelle di materiale isolante ad eleva-ta temperatura a contatto con materia-le infi ammabile o combustibile.Questo è quanto molte volte viene dia-gnosticato dai Vigili del Fuoco come “Incendio dovuto a corto circuito elet-trico”.
Il metodo comunemente usato per va-lutare il comportamento di una connes-sione nel tempo è quello di sottoporla ad una prova di invecchiamento ai cicli termici.
Lo schema ed il grafi co riportati a lato (fi g. 1 e fi g. 2) sono relativi ad una prova comparativa ai cicli termici tra morsetti ZETA a serraggio indiretto e morsetti a ZETA a serraggio indiretto e morsetti a ZETAserraggio diretto.
Nel nostro caso sono stati utilizza-ti conduttori isolati in PVC di sezione 6 mmq , morsetti a serraggio indiret-to ZETAmini tipo Z6-1 e morsetti a serraggio diretto con bussola in ottone e vite in acciaio ; la capacità di con-nessione massima per entrambi i tipi è 2x6 mmq. Nel circuito serie è stata fat-ta circolare una corrente di 35 A, tale da generare sul conduttore di riferimen-to una temperatura di 70 °C. Per ciascun ciclo l'alimentazione è du-rata 30 minuti, seguiti da 30 minuti di raffreddamento forzato fi no alla tempe-ratura ambiente; ad intervalli regolari sono state rilevate le temperature dei due morsetti e del conduttore. I cicli sono stati complessivamente 150. Il grafi co mette in evidenzia come il mor-setto a serraggio diretto subisca un signifi cativo incremento di temperatu-ra già dai primi cicli fi no a raggiunge-re, dopo circa 100 cicli, la temperatura critica di rammollimento dell’isolante in PVC del conduttore, che è di 80 °C, e a fi ne prova circa 100° C.
7
120
110
100
90
80
70
600 50 100 150
T conduttore[°C]
T morsetto ZETAa serraggio indiretto [°C]
T morsetto a serraggio diretto [°C]
N° Cicli
Tem
pera
tura
[°C
]
morsetto ZETA a serraggio indiretto
morsettoa serraggio diretto
Schema del circuito di prova
Sez. Cond. = 6
I = 35 A ~
morsetto ZETA a serraggio indiretto
I morsetti ZETA grazie alle loro originali ca rat te ri sti che costruttive,consentono di re a liz za re con nes sio ni con resistenza di con tat to stabile nel tempo.
Il comportamento durante i cicli termici del le morsettiere ZETA ri spet to ad un morsetto a serraggio diretto e con boccola in ottone, è evidenziato dal grafi co in bas so.
Due morsetti, uno a serraggio indiretto ed uno a serraggio diretto, collegati in serie, sono stati sot to po sti al passaggio di cor ren te per un tempo di 30 minuti e raffreddati per un tempo di 30 minuti.
Il ciclo di riscaldamento-raf fred da men to è stato ripetuto 150 volte, misurando ad in ter val li re go la ri la temperatura dei due morsetti e del con dut to re.
Figura 2
Figura 1
8
9 buoni motivi per scegliere ZETAmini e ZETApiù
4x2,5 mm² 6x1,5 mm²
1x4 mm²+
2x2,5 mm²
2x2,5 mm²+
3x1,5 mm²
4x2,5 mm²4x2,5 mm²
4x2,5 mm² 6x1,5 mm²
1x4 mm²+
2x2,5 mm²2x2,5 mm²
+3x1,5 mm²
MORSETTI A SERRAGGIO DIRETTO
MORSETTI CEMBRE SERIE ZETA A SERRAGGIO INDIRETTO
LIMITATA CAPACITÀ DI CONNESSIONEIl numero dei conduttori connettibili non è limitato purché la somma della loro sezione
sia adeguata alla sezione nominale del mor-setto; i conduttori possono avere
sezioni differenti tra di loro.sezioni differenti tra di loro.
AMPIA CAPACITÀ DI CONNESSIONE
Esempio di morsetto sezione nominale 6 mm² (fl essibile)
Introduzione diffi coltosa Introduzione diffi coltosa dei conduttori dovuta dei conduttori dovuta alla discontinuità tra il diametro interno della boccola di contatto e quello del guscio isolante.
Introduzione facilitata dall’imboc-Introduzione facilitata dall’imboc-co conico ricavato nel guscio co conico ricavato nel guscio isolante.
Necessità di attorcigliare i Necessità di attorcigliare i conduttori fra di loro prima conduttori fra di loro prima dell’introduzione nella boccola dell’introduzione nella boccola di contatto. Operazione che di contatto. Operazione che richiede tempo e rende richiede tempo e rende poi diffi coltosa l’even-tuale sconnessione dei conduttori per ri-cerca di un guasto o connessione errata.
Non è necessario attorcigliare Non è necessario attorcigliare i conduttori prima della loro i conduttori prima della loro introduzione nel morsetto. introduzione nel morsetto. Una eventuale sconnes-Una eventuale sconnes-sione è estremamente semplice.(Risparmio di tempo)
La vite agisce diretta-La vite agisce diretta-mente sui conduttori mente sui conduttori provocandone forti deformazioni; inoltre deformazioni; inoltre l’azione di abra-sione dovuta al mo-vimento rotatorio durante il serraggio compromette seria-mente l’integrità dei fi li elementari.
La vite non agisce direttamente La vite non agisce direttamente sui conduttori; questi ven-sui conduttori; questi ven-gono compressi fra una gono compressi fra una gabbia in acciaio ed una gabbia in acciaio ed una barretta di contat-barretta di contat-to.Si ottiene in tal modo una connessione altamente affi -dabile senza compro-mettere l’integrità dei fi li elementari.
Z6-1esempio:
NONO
SI NO
SI SI
SI SI
Il numero dei conduttori connettibili non è limitato purché la somma della loro sezione å
Introduzione facilitata dall’imboc-co conico ricavato nel guscio isolante.çNon è necessario attorcigliare i conduttori prima della loro introduzione nel morsetto. Una eventuale sconnes-sione è estremamente é
La vite non agisce direttamente sui conduttori; questi ven-gono compressi fra una gabbia in acciaio ed una barretta di contat-to.è
9
MORSETTI A SERRAGGIO DIRETTO
MORSETTI CEMBRE SERIE ZETA A SERRAGGIO INDIRETTO
La gabbia in acciaio temperato è una struttu-ra robusta ma elastica; durante il serraggio infatti si deforma elasticamente accumulando energia grazie alla quale, il serraggio rimane costante durante i cicli termici ai quali viene sottoposta la connessione.sottoposta la connessione.
La boccola di serraggio in ottone è una strut-tura estremamente rigida, che non accumula energia elastica durante l’azione di serraggio.Le dilatazioni dovute ai cicli termici tipici del normale esercizio non vengono quindi com-pensate in alcun modo; pensate in alcun modo; si innesca così un fe-si innesca così un fe-nomeno di surriscal-nomeno di surriscal-damento che porta damento che porta la connessione ad un rapido dete-ad un rapido dete-rioramento.
La vite di serraggioLa vite di serraggionon comprime il 100% dei conduttori contenuti nella boccola di contatto in quanto il diametro della stessa è superiore al diametro della vite. Ciò determina un aumento della densità di corrente nella sezione di conduttore compresso dalla vite ed un inevitabile surriscaldamento.
I conduttori vengono compressi in modo uni-compressi in modo uni-forme e completo grazie forme e completo grazie alla gabbia in acciaio ed alla piastrina di contatto.La corrente trasportata si distribuisce in modo naturale ed uniforme su tutti i fi li elementari dei conduttori; ciò contribuisce a mantenere stabile il contatto nel tempo.
La dimensione trasversale La dimensione trasversale risulta essere estrema-risulta essere estrema-mente contenuta grazie mente contenuta grazie al disegno della gabbia di serraggio a forma ret-tangolare.
La dimensione tra-sversale dei mor-setti a cappuccio risulta essere maggiore a causa della boccola in-terna in ottone di forma circolare.
La vite dei morsetti comune-La vite dei morsetti comune-mente presenti sul mercato mente presenti sul mercato può, per effetto delle vibra-può, per effetto delle vibra-zioni durante il trasporto, zioni durante il trasporto, allentarsi completamente allentarsi completamente provocando il disas-semblaggio del mor-setto.
Grazie al particolare dise-Grazie al particolare dise-gno, nei morsetti ZETA-ZETA-mini e ZETApiù la vite è imperdibile anche se allentata completa-mente.
CITOFONIAI morsetti a serraggio diretto sono poco adatti a connettere conduttori solidi di piccolo diame-tro (Ø 0,4÷0,6 mm), poichè la vite di serrag-gio tende a divaricarli senza comprimerli, op-pure a deformarli fortemente rendendoli fragili fi no alla rottura.
CITOFONIAI morsetti a serraggio indiretto realizzano una buona connessione anche su conduttori solidi di piccolo diametro (Ø 0,4÷0,6 mm) grazie alla gabbia in acciaio che li contiene e li comprime contro la piastrina di con-tatto.
La gabbia in acciaio temperato è una struttu-ra robusta ma elastica; durante il serraggio infatti si deforma elasticamente accumulando energia grazie alla quale, il serraggio rimane costante durante i cicli termici ai quali viene sottoposta la connessione.
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I conduttori vengono compressi in modo uni-forme e completo grazie alla gabbia in acciaio ed alla piastrina di contatto.La corrente trasportata si distribuisce in
ëLa dimensione trasversale risulta essere estrema-mente contenuta grazie al disegno della gabbia di serraggio a forma ret-í
Grazie al particolare dise-gno, nei morsetti miniè imperdibile anche se allentata completa-ì
CITOFONIAI morsetti a serraggio indiretto realizzano una buona connessione anche su conduttori solidi di piccolo diametro (Ø 0,4÷0,6 mm)
î
10
Morsetti ad una via a serraggio indiretto
Ingressofacilitato
Vite imperdibile
Piastrinadi riscontro
per serraggioindiretto
Esempi di utilizzo dei morsetti tipo Z6-1, Z10-1e Z16-1 all’interno di scatole di de ri va zio ne
Esempio di utilizzo dei morsetti tipo Z25-1 e Z35-1all’interno di scatole di de ri va zio ne
Esempio di utilizzo dei morsetti tipo Z2,5-1
all’interno di scatola tonda
di derivazione
serie
ZETAmini®
11
Morsetti ad una via a serraggio indiretto
• Temperatura massima di funzionamento: 85°C
• Autoestinguenza: V-0 (UL 94)
• Tensione nominale: 450V
• Materiale: corpo in policarbonato, mor-setto e viti in acciaio trattato zincati elettroliticamente, pia-strina di riscontro in acciaio stagnato elettroliticamente
CARATTERISTICHE GENERALI
Direttiva 2006/95/CE Norme EN 60998-1: 1993-08 + A1: 2001e EN 60998-2-1: 1993-08
“Registro Italiano Navale” Lloyd‘s Register of Shipping
1
1
1
Z2,5-1
Z6-1
Z10-1
7,6x20xh23,5
11,5x28xh29
2,5
6
10
1Z16-1 18x34xh3816
1Z25-1 20,8x42,5xh43,425
1Z35-1 25x45xh51,535
TIPO N° VIECONFEZIONE
INTERNA N°pz
CONFEZIONEESTERNA
N°pz
DIMENSIONImm
SEZIONENOMINALE
15,6x32xh32,5
25 500
20 300
10 150
10 100
10 50
10 40
MARCATURE e MAR CHI
2,5 mm2
450 VT 85°C
6 mm2
450 VT 85°C
25 mm2
450 VT 85°C
16 mm2
450 VT 85°C
10 mm2
450 VT 85°C
35 mm2
450 VT 85°C
serie
ZETAmini®
12
Morsetti ad una via a serraggio indiretto
Z35-12 x 35 mm2
rigido o fl es si bi le
Z25-12 x 25 mm2
rigido o fl es si bi le
Z16-12 x 16 mm2
rigido o fl es si bi le
Z10-12 x 10 mm2
rigido o fl es si bi le
2 x 6 mm2
rigido o fl es si bi le
Z2,5-12 x 2,5 mm2
rigido o fl es si bi le
Capacità massima: Morsetti Tipo serie
ZETAmini®
Z6-1
13
Z2,5-1 2 x 2,5 R/F 2÷3 x 1,5 R/F 2÷5 x 1,0 R/F 2÷6 x 0,75 R/F 2÷10 x 0,5 R/F 2÷18 x ∅ 0,4÷0,6 mm filo unico per citofonia
2,5
SezioneNominale
Capacità di ConnessioneN° di Conduttori x SezioneTipo
Z6-1
2 x 6 R/F 2÷3 x 4 R/F 2÷4 x 2,5 R/F 2÷6 x 1,5 R/F 2÷8 x 1 R/F 2÷10 x 0,75 R/F 2÷12 x 0,5 R/F (1 x 6 F) + (4 x 1,5F) + (4 x 1,5F F) F) F (1 x 6 F) + (2 x 2,5F) + (2 x 2,5F F)F)F
6
Z10-1 2 x 10 R/F 2÷3 x 6 R/F 2÷5 x 4 R/F 2÷8 x 2,5 R/F 2÷12 x 1,5 R/F 2÷20 x 1 R/F 2÷25 x 0,75 R/F
10
Z16-1 2 x 16 R/F 2÷3 x 10 R/F 2÷5 x 6 R/F 2÷8 x 4 R/F 2÷12 x 2,5 R/F 2÷18 x 1,5 R/F
16
Z25-1 2 x 25 R/F 2÷3 x 16 R/F 2÷4 x 10 R/F 2÷8 x 6 R/F 2÷11 x 4 R/F 4÷16 x 2,5 R/F
25
Z35-1 2 x 35 R/F 2÷3 x 25 R/F 2÷4 x 16 R/F 2÷7 x 10 R/F 2÷11 x 6 R/F 4÷17 x 4 R/F 5÷28 x 2,5 R/F
35
(1 x 6 F) + (1 x 4F) + (1 x 4F F) + (2 x 2,5F) + (2 x 2,5F F) + (3 x 1,5F) + (3 x 1,5F F)F)F
Capacità di connessione dei morsetti ad una via serie ZETAmini
R = conduttore rigido F = conduttore fl essibile
Sono inoltre connettibili anche combinazioni dei conduttori previsti nel campo specifi ico purchè la sezione complessiva risultante non superi il doppio della sezione no mi na le
* Solo a fronte marcatura
14
Morsettiere unipolari a più vie a serraggio indiretto
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z6-5D all’interno di cassette di derivazione
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z16-5ND al l’in ter no di cassette di derivazione
Esempio di utilizzo dei morsetti
tipo Z6-3 e Z6-5all’interno
di scatole per uso civile
Viti imperdibili
Ingressofacilitato
Piastrinadi collegamentoequipotenziale
serie
ZETApiù®
15
Morsettiere unipolari a più vie a serraggio indiretto
• Temperatura massima di funzionamento: 85°C
• Autoestinguenza: V-0 (UL 94)
• Tensione nominale: 450V
CARATTERISTICHE GENERALI
• Materiale: corpo in policarbonato, morsetto e viti in acciaio trattato zincati elettroliticamente, piastrina di colle-gamento in rame ETP stagnato elettroliticamente.
TIPO N° VIE MARCATURE e MAR CHICONFEZIONEN°pz
DIMENSIONImm
SEZIONENOMINALE
20
10
40
15
35x23xh27,5
35x40xh36,5
23x23xh27,5
23x40xh36,5
66 6615
10
23x43xh28,5
23x53xh34
33 161620
15
38x31,3xh38
38x50xh44
44 161615
10
27x54xh37
27x58xh43
1010 6610
20
35x43xh28,5
35x53xh33
D= versione con attacco per guide DIN
8 8 (2+6)(2+6) (2)(2) 16 16(2) 16(2)(2) 16(2) + + (6)(6) 6 6(6) 6(6)(6) 6(6) 15
10
35,5x50xh36,5
35,5x57xh42
55 66
33 66
55 161610
5
61x31,5xh38
61x50xh44
16 mm2
450 VT 85°C
16 mm2
450 VT 85°CT 85°C
6 mm2
450 VT 85°C
11 (1+10)Z35T-11 (1) 35(1) 35(1) + (10) 6 58x43xh42 1035÷6 mm2
T 85°C
6 6 (2+4)(2+4) (2)(2) 35 35(2) 35(2)(2) 35(2) + + (4)(4) 161683x41xh43
83x49xh52
10
535÷16 mm2
450 VT 85°C
5
544 3535
37x85xh42
37x85xh48
10 (2+8)Z50-10D (2) 50(2) 50(2) + (8) 25(8) 25(8) 77,5x55xh49 6
26 (2+24)Z35-26D (2) 35(2) 35(2) + (24) 10(24) 10(24) 151x50xh50 435÷10 mm2
T 85°C
6 mm2
450 VT 85°CT 85°C
10
533 3535
53x48,5xh47
53x54xh5635 mm2
450 VT 85°C
16÷6 mm2
450 VT 85°C
12 12 (2+10)(2+10) (2)(2) 16 16(2) 16(2)(2) 16(2) + + (10)(10) 6 6(10) 6(10)(10) 6(10) 104,5x32,5xh36,5
104,5x50xh42
10
5
16÷6 mm2
450 VT 85°C
Z6-3Z6-3DZ6-5Z6-5DZ6-6Z6-6DZ6-10Z6-10DZ16-3Z16-3DZ16-4Z16-4DZ16-5NZ16-5NDZ16-8Z16-8DZ16-12Z16-12DZ35-3Z35-3DZ35-4Z35-4DZ35-6Z35-6D
35 mm2
450 VT 85°C
16 mm2
450 VT 85°C
Norme EN 60998-1: 1993-08 + A1: 2001e EN 60998-2-1: 1993-08
“Registro Italiano Navale” Lloyd‘s Register of Shipping
serie
ZETApiù®
Direttiva 2006/95/CE
50÷25 mm2
T 85°C**
Norme EN 60947-7-1: 2002 eEN 60947-7-2: 2002
**
16
Morsettiere unipolari a più vie ZETApiùUlteriori Caratteristiche
Piastrinadi col le ga men toequipotenziale
Corpo
Ingresso facilitato
Bussola
Vite imperdibile
Piastrina di collegamentoequipotenziale
Le Morsettiere unipolari a più vie ZETApiù sono caratterizzate da un certo numero di ingressi/uscite, di uguale o diverso ca-libro, collegati elettricamente tra loro da una piastrina in rame stagnato. Una mor-settiera ZETApiù realizza quindi giunzioni realizza quindi giunzioni e/o derivazioni di conduttori allo stesso e/o derivazioni di conduttori allo stesso potenziale.
Questa particolarità costruttiva presenta Questa particolarità costruttiva presenta evidenti vantaggi rispetto ad alcuni sistemi evidenti vantaggi rispetto ad alcuni sistemi tradizionali; ad esempio è possibile esegui-tradizionali; ad esempio è possibile esegui-re la singola sconnettibilità dei conduttori, re la singola sconnettibilità dei conduttori, richiesta in particolari campi di applicazio-richiesta in particolari campi di applicazio-ne dalle norme CEI 64-8 e 64-8/710.
Risultano molto semplici le ricerche di Risultano molto semplici le ricerche di guasti, comode le verifiche di continuità guasti, comode le verifiche di continuità e le misure della resistenza di tratti di im-e le misure della resistenza di tratti di im-pianto.Anche i tempi di installazione risultano ri-Anche i tempi di installazione risultano ri-dotti rispetto all’utilizzo di morsetti com-dotti rispetto all’utilizzo di morsetti com-ponibili da ponticellare o all’utilizzo di ponibili da ponticellare o all’utilizzo di barrette forate che richiedono il colle-barrette forate che richiedono il colle-gamento mediante capocorda.
Nelle raffigurazioni a lato sono ben Nelle raffigurazioni a lato sono ben visibili gli elementi che compongono visibili gli elementi che compongono le morsettiere ZETApiù: la piastrina di : la piastrina di collegamento equipotenziale in rame ETP collegamento equipotenziale in rame ETP stagnato elettroliticamente, le bussole e stagnato elettroliticamente, le bussole e le viti in acciaio trattato zincate elettroli-le viti in acciaio trattato zincate elettroli-ticamente, il corpo in policarbonato con ticamente, il corpo in policarbonato con forma appropriata che rende imperdibili le forma appropriata che rende imperdibili le viti e facilita l’introduzione dei conduttori.viti e facilita l’introduzione dei conduttori.
Le morsettiere ZETApiù sono disponibili sono disponibili in versione volante o con attacco in versione volante o con attacco posteriore per montaggio su guide posteriore per montaggio su guide DIN.Hanno un grado di protezione
IP20 che le rende idonee anche per collegamenti di fase; alcune morsettiere (Z35T-11, Z35-26D, Z50-10D) sono invece destinate espressamente alla realizzazione di nodi di terra.
17
Morsettiere unipolari a più vie ZETApiùResistenza di attraversamento
CORRENTE MASSIMA: Le morsettiere ZETApiù possono sop- por ta re cor ren ti superiori alla portata massima in re gi me per ma nen te del cavo di sezione mag gio re connettibile con la morsettiera stessa. (tabella 2)Le morsettiere sono in grado di sop- por ta re le sol le ci ta zio ni pro vo ca te dalle cor ren ti am mis si bi li nelle condutture
in servizio ordinario e dalle correnti di cortocircuito de ter mi na te sulla base delle ca rat te ri sti che dei dispositivi di pro te zio ne. La cor ren te di cortocircuito mas si ma sop por ta bi le dal le morsettiere (per un tem po di 1 secondo) sen za che si ma ni fe sti no danneggiamenti funzionali è ri por ta ta nel la ta bel la 3.
CORRENTE Max (A)(in regime permanente)
60
100
170
220
TABELLA 2
Z6Z16Z35Z50
MORSETTIERAserie
TABELLA 3
Tempo(S)
1111
MORSETTIERAserie
Z6Z16Z35Z50
Icc Max(A)
1000270060008500
La resistenza di attraversamento è il parametro che indica se, ed in che pro-porzione, la morsettiera presenta una
resistenza più elevata rispetto ad un conduttore di pari lunghezza e pari se-zione.Per quanto riguarda le morsettiere ZETApiù la resistenza di attraversamen-to è praticamente uguale alla resistenza del cavo (vedi tabella 1). Questo risultato è ottenuto grazie al sistema di serraggio ed alle caratteri-stiche della piastrina equipotenziale in rame stagnato e di sezione pari o supe-riore alla massima sezione del condutto-re alloggiabile nella morsettiera.
MORSETTIERAtipo
CONNESSIONE(cavo H07 V-K)
TABELLA 1
(1) RESISTENZA CAVO (mΩ)
lunghezza 1 m
(2) RESISTENZA CAVO-MORSETTIERA (mΩ)
lunghezza totale 1 m
Z6-3Z6-3Z6-5Z6-5Z6-5Z16-3Z16-3Z16-5NZ16-5NZ16-5NZ16-12Z35-6Z35-6Z35-6
1,5 – 1,5
6 – 6
1,5 – 1,5
6 – 1,5
4 – 4
2,5 – 2,5
16 – 16
6 – 6
16 – 6
16 – 16
16 – 6
35 – 35
35 – 16
35 – 6
12,4262,924
12,4267,6754,4567,8411,1232,9242,0231,1232,0230,7770,9831,867
11,9252,976
12,1687,0124,4357,7911,1582,9402,0121,1411,9460,7670,9381,768
(1) Resistenza del cavo tipo H07 V-K utilizzato (1) Resistenza del cavo tipo H07 V-K utilizzato (1)nella connessione.
Nel caso di derivazione senza variazione di sezione, la resistenza è relativa a 1 m di cavo.
Nel caso di derivazione con va ria zio ne di sezione, la resistenza è relativa a 0,5 m di cavo di sezione maggiore più 0,5 m di cavo di sezione minore (esempio: connessione 16-6 utilizzando Z16-12, R cavo = R 0,5 m cavo sez. 16 mmq + R 0,5 m cavo sez. 6 mmq)
(2) Resistenza della connessione cavo-morsettiera (2) Resistenza della connessione cavo-morsettiera (2)per una lunghezza totale di 1 m
MorsettoZ6-5
MorsettoZ16-12
Lmorsettomorsetto
Lmorsettomorsetto
L cavo L cavo
18
Morsettiere unipolari a più
Z16-5N • Z16-5ND
Z6-3 • Z6-3D
Z6-5 • Z6-5D
Z16-12 • Z16-12D
Z16-3 • Z16-3D
Z6-10 • Z6-10D
Z6-6 • Z6-6D
Z16-8 • Z16-8D
Z16-4 • Z16-4D
Capacità massima: Morsettiere Tipo
5 x 16 mm2
rigido o fl es si bi le
2 x 16 mm2 10 x 6 mm2
fl essibile
3 x 6 mm2
rigido o fl es si bi le
3 x 16 mm2
rigido o fl es si bi le
5 x 6 mm2
rigido o fl es si bi le
10 x 6 mm2
rigido o fl es si bi le
6 x 6 mm2
rigido o fl es si bi le
2 x 16 mm2 6 x 6 mm2 rigido o fl essibile
4 x 16 mm2
fl es si bi le
+
D = versione con attacco per guide DIN
+
serie
ZETApiù®
19
vie a serraggio indiretto
*
*
*
2 x 35 mm2 4 x 16 mm2
rigido o fl essibile Z35-6 • Z35-6D
Z35-26D2 x 35 mm2 24 x 10 mm2
rigido o fl essibile
3 x 35 mm2
rigido o fl es si bi le Z35-3 • Z35-3D
+
+
1 x 35 mm2
10 x 6 mm2
rigido o fl essibile Z35T-11+
Z50-10D2 x 50 mm2 8 x 25 mm2
rigido o fl essibile
+
Capacità massima: Morsettiere Tipo
4 x 35 mm2
fl es si bi le Z35-4 • Z35-4D
* Per circuiti di terra Per circuiti di terraD = versione con attacco per guide DIN
serie
ZETApiù®
20
Capacità di connessione delle morsettiere
Z16-5N Z16-5ND
1 x 16 R/F 1 x 10 R/F 1÷2 x 6 R/F 1÷3 x 4 R/F 1÷4 x 2,5 R/F 1÷8 x 1,5 R/F
16 5 x 16
1 x 16 R/F 1 x 10 R/F 1÷2 x 6 R/F 1÷3 x 4 R/F 1÷4 x 2,5 R/F 1÷8 x 1,5 R/F
1 x 6 R/F1 x 4 R/F
1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
Z16-8 Z16-8D
16/6
2 x 16
6 x 6
Z16-12 Z16-12D 16/6
2 x 16
10 x 6
1 x 16 F 1 x 10 F 1÷2 x 6 F 1÷3 x 4 F 1÷4 x 2,5 F
1 x 6 F1 x 4 F
1÷2 x 2,5 F 1÷2 x 1,5 F 1÷4 x 1 F
Z16-4 Z16-4D
1 x 16 F 1 x 10 F 1÷2 x 6 F 1÷3 x 4 F 1÷4 x 2,5 F 1÷8 x 1,5 F
16 4 x 16
Z6-3 Z6-3D
1 x 6 R/F1 x 4 R/F
1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
6
SezioneNominale
3 x 6
N° VieX Sezione Nominale
Capacità di Connessione di ogni ViaN° di Conduttori x SezioneTipo
1 x 6 R/F1 x 4 R/F
1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
Z6-5 Z6-5D 6 5 x 6
Z6-6 Z6-6D 6 6 x 6
Z6-10 Z6-10D 6 10 x 6
Z16-3 Z16-3D
1 x 16 R/F 1 x 10 R/F 1÷2 x 6 R/F 1÷3 x 4 R/F 1÷4 x 2,5 R/F 1÷8 x 1,5 R/F
16 3 x 16
1 x 6 R/F1 x 4 R/F
1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
1 x 6 R/F1 x 4 R/F
1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
21
unipolari a più vie serie ZETApiù
Z35-3 Z35-3D
35 3 x 35
SezioneNominale
N° VieX Sezione Nominale
Capacità di Connessione di ogni ViaN° di Conduttori x SezioneTipo
Z35T-11* 35/6
1 x 35
10 x 6
1 x 35 R/F 1 x 25 R/F 1 x 16 R/F 1 x 10 R/F
1 x 6 R/F 1 x 4 R/F 1÷2 x 2,5 R/F 1÷2 x 1,5 R/F 1÷4 x 1 R/F
1 x 35 R/F 1 x 25 R/F 1÷2 x 16 R/F 1÷3 x 10 R/F 1÷6 x 6 F Z35-6
Z35-6D 1 x 16 R/F 1 x 10 R/F 1÷2 x 6 R/F 1÷3 x 4 R/F 1÷5 x 2,5 F
35/16
2 x 35
4 x 16
Z35-4 Z35-4D
35 4 x 35
1 x 35 R/F 1 x 25 R/F 1÷2 x 16 R/F 1÷3 x 10 R/F 1÷6 x 6 R/F
Z35-26D* 1 x 10 R/F 1 x 6 R/F 1÷2 x 4 R/F 1÷4 x 2,5 R/F
35/10
2 x 35
24 x 10
1 x 50 R/F 1 x 35 R/F 1÷2 x 25 R/F 1÷4 x 16 R/F
1 x 25 R/F 1÷2 x 16 R/F 1÷3 x 10 R/F 1÷6 x 6 R/F 1÷9 x 4 R/F
Z50-10D* 50/25
2 x 50
8 x 25
1 x 35 F 1 x 25 F 1÷2 x 16 F 1÷3 x 10 F 1÷6 x 6 F
1 x 35 R/F 1 x 25 R/F 1÷2 x 16 R/F 1÷3 x 10 R/F 1÷5 x 6 R/F
R = conduttore rigido F = conduttore fl essibile
Sono inoltre connettibili anche combinazioni dei conduttori previsti nel campo specifi co purchè la sezione complessiva risultante non superi quella no mi na le
* Per circuiti di terra
22
Partitori quadripolari e bipolaria serraggio indiretto
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z50-DP12-160 all’interno di quadri elettrici di distribuzione
Partitori da 100, 125 e 160 A con ris-pettivamente 7, 14 e 12 vie per ogni fase.L’ampia gamma di sezioni collegabili L’ampia gamma di sezioni collegabili L’ampia gamma di sezioni collegabili (da 1 a 50 mm(da 1 a 50 mm(da 1 a 50 mm2) e le dimensioni conte-nute rendono i partitori ideali per il cablag-nute rendono i partitori ideali per il cablag-nute rendono i partitori ideali per il cablag-gio in quadri di comando e distribuzione.gio in quadri di comando e distribuzione.gio in quadri di comando e distribuzione.L’ingresso su due lati (ad esclusione sol-L’ingresso su due lati (ad esclusione sol-L’ingresso su due lati (ad esclusione sol-amente del modello Z35-DP14B-125) amente del modello Z35-DP14B-125) amente del modello Z35-DP14B-125) permette di distribuire i conduttori in permette di distribuire i conduttori in permette di distribuire i conduttori in modo omogeneo ed ordinato, rendendo modo omogeneo ed ordinato, rendendo modo omogeneo ed ordinato, rendendo più agevole il cablaggio e gli eventuali suc-più agevole il cablaggio e gli eventuali suc-più agevole il cablaggio e gli eventuali suc-più agevole il cablaggio e gli eventuali suc-cessivi interventi su tutte le fasi.cessivi interventi su tutte le fasi.cessivi interventi su tutte le fasi.cessivi interventi su tutte le fasi.Il cablaggio viene ulteriormente facilitato Il cablaggio viene ulteriormente facilitato Il cablaggio viene ulteriormente facilitato Il cablaggio viene ulteriormente facilitato dai fori di ingresso con invito conico e dai fori di ingresso con invito conico e dai fori di ingresso con invito conico e dai fori di ingresso con invito conico e dalle viti imperdibili già allentate.dalle viti imperdibili già allentate.dalle viti imperdibili già allentate.I morsetti a serraggio indiretto garantis-I morsetti a serraggio indiretto garantis-I morsetti a serraggio indiretto garantis-cono un’ottima stabilità nel tempo della cono un’ottima stabilità nel tempo della cono un’ottima stabilità nel tempo della connessione.connessione.connessione.
serie
ZETAblock®
23
Partitori quadripolari e bipolaria serraggio indiretto
TIPO N° FASI MARCATURE e MAR CHICONFEZIONE
N°pzDIMENSIONI
mmSEZIONE
NOMINALE
4 25 / 6 Z 25-DP7-100 70 x 84 x h 45 2
PESOg
290
4 35 / 16 / 6 Z 35-DP14-125 137 x 83 x h 46 1700
2 35 / 16 / 6 Z 35-DP14B-125 137 x 44 x h 46 2360
Norme EN 60947-7-1: 2002 e EN 60947-7-2: 2002
I modelli da 100 A e 125 A vengono for-niti con le staffe per il fissaggio su guida DIN già montate.
A CORREDO:• 1 etichetta con diciture adesive
TipoCorrente Nominale
di breve durata ammissibile
(Icw)
Corrente Massimadi picco presunta
(Ipk)
TensioneNominale
di isolamento(Ui)
Tensione di Impulso
(Uimp)
CorrenteNominale
(In)Grado
di Autoestinguenza
Z 25-DP7-100 800 V 8 kV 100 A 3 kA 18 kA V-0 (UL 94)
Z 35-DP14-125 800 V 8 kV 125 A 4,2 kA 18 kA V-0 (UL 94)
Z 35-DP14B-125 800 V 8 kV 125 A 4,2 kA 18kA V-0 (UL 94)
Z 50-DP12-160 800 V 8 kV 160 A 6 kA 18kA V-0 (UL 94)
51 mm 58,5 mm
61 mm 68,5 mm
FISSAGGIO SU GUIDE DIN:
con spessore
49 mm
59 mm
Z 25-DP7-100
49 mm
59 mm
Z 35-DP14-125 Z 35-DP14B-125
49 mm
59 mm
Z 50-DP12-160
50÷25÷16 mm24 50 / 25 / 16 Z 50-DP12-160 150 x 84 x h 48 1780
Z 25-DP7-100 Z 25-DP7-100
Z 35-DP14-125
Z 35-DP14B-125 Z 35-DP14B-125
Z 50-DP12-160
• 2 staffe per il fissaggio su guida DIN• 2 staffe per il fissaggio su guida DIN• 1 spessore 10 mm• 4 viti corte (2+2 scorta)• 4 viti lunghe (2+2 scorta) • 1 etichetta con diciture adesive
ACCESSORI A CORREDODEL MODELLO Z50-DP12-160 :
35÷16÷6 mm2
35÷16÷6 mm2
25÷6 mm2
• Autoestinguenza: V-0 (UL 94)
• Tensione nominale: 800 V
• Materiale:
Corpo in policarbonato antiurto autoestinguente, morsetti e viti imperdibili in acciaio trattato zinca-ti elettroliticamente, piastrina di collegamento in rame ETP stagnato elettroliticamente.
CARATTERISTICHE GENERALI
Direttiva 2006/95/CE
24
Capacità di connessione dei partitori
Z25-DP7-1002 x 25 mm2 5 x 6 mm2
fl essibile
+ + 4
Z50-DP12-16042 x 50 mm2 4 x 25 mm2
6 x 16 mm2
fl essibile
Z35-DP14B-12522 x 35 mm2 2 x 16 mm2
10 x 6 mm2
fl essibile
Z35-DP14-12542 x 35 mm2 2 x 16 mm2
10 x 6 mm2
fl essibile
+ +
+ +
+ +
+
+
+
7 (2+5)
14 (2+2+10)
14 (2+2+10)
12 (2+4+6)
Z25-DP7-100
Z35-DP14B-125
Z50-DP12-160
Z35-DP14-125
N°Fasi
N° Vieper Fase
Capacità massimaper Fase
Partitore Tipo
serie
ZETAblock®
100 AQUADRIPOLARE
125 AQUADRIPOLARE
160 AQUADRIPOLARE
125 ABIPOLARE
25
Capacità di connessione dei partitori
SezioneNominale
di ogni Fasemm2
N° VieX Sezione Nominale
di ogni Fase
Capacità di Connessione di ogni Via
N° di Conduttori x SezioneTipo
1 x 25q F
1 x 16q F
1÷2 x 10q F
1 x 6q F
1 x 4q F
1÷2 x 2,5q F
1÷2 x 1,5q F
1÷4 x 1q F
Z25-DP7-10025q
6q
2 x 25q
5 x 6q
1 x 35q F 1 x 25q F 1÷2 x 16q F 1÷3 x 10q F
1 x 16q F 1 x 10q F 1÷2 x 6q F 1÷3 x 4q F 1÷4 x 2,5q F
Z35-DP14-12535q
16q
6q
2 x 35q
2 x 16q
1 x 6q F 1 x 4q F 1÷2 x 2,5q F 1÷2 x 1,5q F 1÷4 x 1q F
10 x 6q
1 x 35q F 1 x 25q F 1÷2 x 16q F 1÷3 x 10q F
1 x 16q F 1 x 10q F 1÷2 x 6q F 1÷3 x 4q F 1÷4 x 2,5q F
Z35-DP14B-12535q
16q
6q
2 x 35q
2 x 16q
1 x 6q F 1 x 4q F 1÷2 x 2,5q F 1÷2 x 1,5q F 1÷4 x 1q F
10 x 6q
1 x 50q F 1 x 35q F 1÷2 x 25q F
1 x 25q F 1 x 16q F 1÷2 x 10q F
Z50-DP12-16050q
25q
16q
2 x 50q
4 x 25q
1 x 16q F 1 x 10q F 1÷2 x 6q F
6 x 16q
26
Principali applicazioni
MONTANTE
NON
INTERROTTO
• Per tutte le connessioni all’interno di cas-sette di derivazione, da incasso od ester-ne, in alternativa ai morsetti volanti ZETA-mini.
• Per la realizzazione del nodo equipotenzia-le, o sottonodo, nei locali bagno e doccia, in alternativa ai morsetti componibili o alle barrette in rame da collegarsi mediante capocorda.
In ambito civile-residenziale e terziario• Per la distribuzione della fase e del neu-
tro, o delle tre fasi e neutro, all’interno dei centralini o quadri di distribuzione per apparecchi modulari, evitando i ponticelli tra morsetti di apparecchiature (ad esem-pio interruttori automatici), ammessi dalla norma CEI 64-8 526 solo in determinate condizioni.
• Per il collegamento dei conduttori di pro-tezione al montante di terra delle singole unità abitative di palazzine, condomini o uffici pubblici e privati, garantendo la sin-gola sconnettibilità dell’utenza senza inter-ruzione del montante (CEI 64-8 520.1).
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z6-3 e Z6-5
all’interno di scatole per uso civile
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z16-12D all’interno di scatole di de ri va zio ne per la realizzazione
di nodi equipotenziali
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z50-10D
come nodo equipotenziale di terra
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z6-5D
all’interno di cassette di derivazione
Esempio di utilizzo delle morset-tiere tipo Z16-5ND al l’in ter no di
cassette di derivazione
Esempio di utilizzodelle morsettiere tipo Z35T-11 senza interruzione del montante
come nodo equipotenziale di terra
Esempio di utilizzodelle morsettiere tipo Z16-4D
all’interno di cassette di derivazione
In ambito civile-residenziale e terziarioserie
ZETApiù®
27
Principali applicazioni
CENTRALINI
PER APPARECCHI
MODULO DIN
Esempi di utilizzo delle morsettiere tipo Z16-8D e Z6-6Dall'interno di centralini per apparecchi modulo DIN
• Per tutte le applicazioni già descritte per il settore civile-residenziale e terziario per connessioni in cassette di derivazione, in centralini e quadri di distribuzione.
• Per la realizzazione di nodi equipotenzia-li e/o sottonodi, in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 64-8 710, in tut-ti i locali ad uso medico (locali di degenza, di diagnosi, sale operatorie, studi medici e dentistici ecc.).
Nei locali ad uso medico
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z35-6D e Z16-12D
come nodo equipotenziale di terra delle masse estranee negli im pian ti elettrici
Esempio di utilizzo delle morsettieretipo Z35-26D come nodo equipotenziale
di terra
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z16-12D come nodo equipotenziale
di terra delle masse estranee negli impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico
(Norma CEI 64-8 710),nell’impiantistica residenziale
e nel settore terziario nei locali bagno/doccia
(Norma CEI 64-8).
In ambito civile-residenziale e terziario
serie
ZETApiù®
28
Principali applicazioni
Nella quadristicaserie
ZETApiù®UTILIZZO DI MORSETTI SERIE ZETApiùSU GUI DA DIN IN QUADRISTICA
I morsetti della serie ZETApiù con attacco per guide DIN possono essere utilizzati nella re a liz za zio ne di quadri elettrici.
I quadri prefabbricati devono essere rispondenti alle prescrizioni della Norma EN 60439-1 e EN 60439-2.
Esempio di utilizzo delle morsettiere tipo Z6-10D all’interno di quadri elettrici industriali
29
Principali applicazioni
Nella quadristicaserie
ZETAblock®
Esempi di utilizzo dei partitori serie ZETAblock
tipo Z50-DP12-160 all’interno di quadri elettrici industriali
Esempi di utilizzo dei partitori serie ZETAblock tipo Z35-DP14B-125 e
Z25-DP7-100all’interno di quadri elettrici industriali
Esempio di utilizzo dei partitori serie ZETAblock
tipo Z35-DP14-125 all’interno di quadri elettrici industriali
30
Morsettiera Z35T-11
MONTANTE
NON
INTERROTTO
Installazione di una morsettiera Z35T-11per la realizzazione di un nodo equipotenziale derivato da un
montante di terra non interrotto
➊ ➋
➌
➍
➎
➏
➐➑
➒
➓
Montante di terra
Preparare la morsettiera separan-do le due parti che la compongono.
Conduttore di protezione
Morsetto perderivazioni
Morsetto permontante
Sguainare il montante di terra per 18 ÷ 20 mm.
Inserire il morsetto sul montante sguainato ed introdurre il morsetto per derivazioni.
Ricomporre la morsettieraavvitando a fondo il morsetto per montante.
Collegare i conduttori di protezione, sguainandoli per 11 ÷ 13 mm.Il nodo di terra è completato.
31
Impiego delle morsettiere ZETApiù nellarealizzazione di impianti e nodi equipotenziali
Conduttore equipotenzialesupplementare EQS
Conduttore di protezione PE
Dispersore artifi cialeDispersore naturale
Defi nizione dei componenti l’impianto di terra secondoCEI 64-8 FIGURA 1
Cen
tral
e Te
rmic
aLo
cale
Bag
no
Rete disperdente
Conduttore equipotenzialeprincipale EQP
Z6-5
Z50-10D
Z6-5
Z6-3
Collettore o nodo principale di terra
Conduttore di terra
IMPIANTI DI TERRA
Riferimenti normativi:NORMA CEI 64-8GUIDA CEI 64-50GUIDA CEI 64-12
Un impianto di terra è costituito principalmente dai seguenti com po nen ti (fi g. 1):A – rete disperdenteB – conduttore di terraC – collettore o nodo principale di terraD – conduttore di protezione PEE – conduttore equipotenziale principale EQPF – conduttore equipotenziale supplementare EQS
32
FIGURA 2
Dispersore naturale
Picchetto in profi lato
Dispersore naturale
Z50-10D
Collettore o nodo principale di terra
Conduttore di terraConduttore di terra
Di seguito vengono brevemente illustrati tali com po -nen ti:
A – Rete disperdenteLa rete disperdente è costituita da:– dispersori naturali come • plinti di fondazione o altre strutture metalliche interrate– dispersori artifi ciali come • tondi, pro fi la ti, tubi • nastri, corde • piastre.
Tali dispersori possono essere in rame, in acciaio ri ve -sti to di rame ed in materiali ferrosi zincati.I dispersori devono avere dimensioni trasversali tali da assicurare una buona durata, tenendo conto della na-tura del terreno e del materiale usato per il dispersore stesso.
La tabella seguente riporta i valori dimensionali minimi rac co man da ti dalla Norma CEI 64.8. per i dispersori artifi ciali (tab. 4)
Piastra
Nastro
Tondino oconduttoremassiccio
Conduttore cordato
Picchetto a tubo
Picchetto massiccio
Picchetto in profi lato
Spessore (mm)
Spessore (mm)Sezione (mm2)
Sezione (mm2)
∅ ciascun fi lo (mm)Sezione corda (mm2)
∅ esterno (mm)Spessore (mm)
∅ (mm)
Spessore (mm)Dimens. trasvers. (mm)
Tipo dielettrodo
Acciaio rivestito di rameDimensioni
Per
pos
a ne
l ter
reno
Per
infi s
sion
e ne
l ter
reno
15(2) (3)
Rame
3
350
35
1,835303
15
550
TABELLA 4
(1) Anche in acciaio senza rivestimento protettivo, purché con spessore aumentato del 50% (sezione minima 100 mm(1) Anche in acciaio senza rivestimento protettivo, purché con spessore aumentato del 50% (sezione minima 100 mm(1) 2)(2) Rivestimento per deposito elettrolitico: 100 µm(2) Rivestimento per deposito elettrolitico: 100 µm(2)
(3) Rivestimento per trafi latura: spessore 500 µm(3) Rivestimento per trafi latura: spessore 500 µm(3)
Tipo e dimensioni non considerati nella Norma
3
3100
50
1,850402
20
550
B – Conduttore di terra
Il conduttore di terra serve a collegare il nodo prin-cipale di terra con il dispersore o due dispersori tra loro. (fi g. 2)
(1)Acciaio zincato (1)Acciaio zincato (1)
a caldo Acciaio zincato
a caldo Acciaio zincato
(Norma CEI 7-6)
33
Z35-6
Conduttore di terra
Conduttore di terra
Conduttori di protezione PE
Sconnettendo il conduttore di terra dal morsetto è possibile misurare la resistenza della rete disperdentepossibile misurare la resistenza della rete disperdente
FIGURA 3a
FIGURA 3b
Z35-6
Conduttori di Conduttori di protezione PEprotezione PE
Collettore o nodo principale di terra
Collettore o nodo principale di terra
Conduttore equipotenzialeprincipale EQP
Conduttore equipotenzialeprincipale EQP
C – Collettore o nodo principale di terra
In ogni impianto deve essere predisposta una morset-tiera alla quale vanno collegati:– il conduttore di terra– i conduttori di protezione PE– i conduttori equipotenziali principali EQP.Tale morsettiera prende il nome di collettore o nodo principale di terra. (fi g. 3a)
D – Conduttore di protezione PEIl conduttore di protezione PE serve a collegare le parti da met te re a terra, per la protezione contro i contatti indiretti, con il nodo prin ci pa le di terra.La sezione del conduttore di protezione PE non deve essere inferiore al valore prescritto in tabella 5.La sezione di ogni conduttore di protezione PE che non faccia parte della conduttura di alimentazione non deve essere in ogni caso inferiore a:– 2,5 mm2 se è prevista una protezione meccanica– 4 mm2 se non è prevista una protezione meccanicaI conduttori di protezione PE possono essere costituiti
da:– anime di cavi multipolari– cavi nudi o cavi unipolari che fanno parte della stessa
conduttura dei conduttori attivi – cavi nudi o cavi unipolari che non fanno parte della stessa
conduttura dei conduttori attivi– involucri metallici per es. guaine, schermi e ar ma tu re
di cavi– tubi protettivi e canali metallici od altri involucri me-tallici
per conduttori– involucri metallici di apparecchiature costruite in fabbri-
ca quando:
Sezione dei conduttori di fase dell’impianto S (mm2)
S ≤ 1616 < S ≤ 35
S > 35
Sezione minima del corrispondente conduttore
di protezione Spp (mm2)
Sp = S
16 Sp
TABELLA 5
> S2
• sia assicurata la protezione contro il dan neg gia men to meccanico, chimico ed elettrochimico
• sia as si cu ra ta una conduttanza almeno pari a quella risultante per il relativo con dut to re di protezione
• sia possibile ef fet tua re la con nes sio ne di altri conduttori di pro te zio ne nei punti predisposti per la derivazione
– masse estranee che soddisfano le seguenti con di zio ni: • sia assicurata la continuità elet tri ca e garantita la
protezione contro danneggiamenti meccanici chimici ed elettrochimici;
• la conduttanza sia almeno uguale a quella del condut-tore di protezione cor ri spon den te;
• gli elementi non possano essere rimossi e siano stati previsti per l’impiego come conduttori di pro te zio ne.
In uno stesso impianto pos so no essere utilizzati due o più collettori.Combinato con il collettore principale di terra deve essere previsto, in posizione accessibile, un dispositivo di aper- tu ra che permetta di misurare la resistenza di terra; tale dispositivo deve essere apribile solo mediante attrezzo.Utilizzando un morsetto ZETApiù, come nodo principale di terra, è possibile in ogni istante aprire il circuito di terra per effettuare misure. (fi g. 3b)
34
EQS PE/2
EQS PE/2
MASSA MASSA
EQS PE/2
EQS PE EQS PE
Conduttore di protezione PE
FIGURA 6
Z16-5N
I conduttori di protezione PE devono essere ade gua ta men te protetti contro il danneggiamento mec ca ni co e chimico e contro le sol le ci ta zio ni elettrodinamiche. Le connessioni dei conduttori di protezione PE devono essere accessibili per ispezioni e per prove ad ec ce zio ne delle giunzioni di tipo miscelato o incapsulato.Sui conduttori di protezione PE non devono essere inseriti apparecchi di interruzione (sezionatori, in ter rut to ri au to -ma ti ci, contatti di relè e teleruttori ecc.) (fi g. 4) ma pos so no essere inseriti dispositivi apribili mediante attrezzo, al fi ne di effettuare prove. I morsetti della serie ZETApiù, es sen do apribili tramite cacciavite, possono essere inseriti su conduttori di pro te -zio ne PE. (fi g. 5)
E – Conduttore equipotenziale principale EQPI conduttori equipotenziali servono a mettere allo stes so po ten zia le elettrico masse e masse estranee. In particolare essendo i conduttori equipotenziali col le ga ti al nodo principale di terra, tutte le masse ven go no poste al potenziale di terra.I conduttori equipotenziali principali EQP collegano al nodo principale di terra le masse estese nell’edifi cio (es. tu ba zio ni me tal li che).I conduttori EQP devono avere una sezione non in fe rio re a metà di quella del conduttore di pro te zio ne PE di sezione più elevata, con un minimo di 6 mm2. Per conduttori in rame la sezione massima è co mun que fi ssata a 25 mm2.
F – Conduttore equipotenziale supplementare EQSRealizzano collegamenti equipotenziali locali tra mas se o tra masse estranee con l’impianto a terra.Il collegamento EQS è previsto nella Norma CEI 64.8come protezione contro i contatti indiretti in al ter na ti va all’interruzione automatica dell’alimentazione ed è obbliga-torio come miglioramento ai fi ni della si cu rez za in ag giun ta all’interruzione automatica del l’ali men ta zio ne nei lo ca li a maggior rischio elet tri co come pi sci ne, locali contenenti bagni o doc ce, o locali adi bi ti ad uso medico. (Norma CEI 64.8 701/710)I conduttori EQS che collegano tra loro due masse, devono avere una sezione non inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione PE collegato a queste masse.Un conduttore EQS che connette una massa ad una massa estranea, deve avere una sezione non inferiore alla metà della sezione del corrispondente conduttore di protezione PE (fi g. 6).
NO
SIZ6-5
R N PE
R N PE
R N PE
R N PE
PE
PE PE
Z6-5
FIGURA 4
FIGURA 5
Il conduttore di protezione PE non può essere in ter rot to da apparecchi di interruzione.
Sul conduttore di protezione PE possono essere inseriti dispositivi apribili mediante attrezzo.
35
1
3
4 5
6
7
910101010
11
220 V220 V
12121212
2
8FIGURA 7
Z35-26D - Z16-12(in base al nº dei conduttori)
COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALISUPPLEMENTARI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO
Quanto sopra vale con l’eccezione per gli ambulatori medici di gruppo 0 (locali adibiti ad uso medico nei quali non si utilizzano ap pa rec chi elettromedicali, oppure si utilizzano apparecchi elettromedicali privi di parti ap-plicate) per i quali sia stata adottata la protezione con interruttore dif fe ren zia le con Idn ≤ 30 mA.
Nel caso di due o più locali facenti parte dello stesso gruppo, si deve provvedere al collegamento equipoten-ziale tra loro.
Le prescrizioni sull’equalizzazione del potenziale non si applicano alle masse o masse estranee quando in qualunque condizione d’uso si trovino ad una altezza > 2,5 m.
L’equalizzazione del potenziale deve essere re a liz za ta con le modalità descritte di seguito.
In tutti i locali adibiti ad uso medico, dove si utilizzano apparecchiature elettriche con parti applicate, o dove vi siano masse o masse estranee che possono venire a contatto con il paziente, si deve ef fet tua re una equalizza-
1 Apparecchio inserito permanentemente sull’impianto di Apparecchio inserito permanentemente sull’impianto di Apparecchio inserito permanentemente sull’impianto di distribuzione generale
2 Apparecchio radiologico Apparecchio radiologico Apparecchio radiologico 2 Apparecchio radiologico 2 3 Lampada operatoria Lampada operatoria Lampada operatoria 3 Lampada operatoria 3 4 Tavolo operatorio Tavolo operatorio Tavolo operatorio 4 Tavolo operatorio 4 5 Apparecchio elettromedicale Apparecchio elettromedicale Apparecchio elettromedicale 5 Apparecchio elettromedicale 5 6 Apparecchio con doppio isolamento, senza morsetto di Apparecchio con doppio isolamento, senza morsetto di Apparecchio con doppio isolamento, senza morsetto di 6 Apparecchio con doppio isolamento, senza morsetto di 6
equipotenzialità 7 Apparecchio protetto con conduttore di protezione PE Apparecchio protetto con conduttore di protezione PE Apparecchio protetto con conduttore di protezione PE 7 Apparecchio protetto con conduttore di protezione PE 7 8 Illuminazione generale Illuminazione generale Illuminazione generale 8 Illuminazione generale 8 9 Condotte del gas, dell’acqua, dell’impianto di riscaldamento Condotte del gas, dell’acqua, dell’impianto di riscaldamento Condotte del gas, dell’acqua, dell’impianto di riscaldamento 9 Condotte del gas, dell’acqua, dell’impianto di riscaldamento 9
ecc.10 Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento10 Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento1010 Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento1010 Dispositivo di controllo della resistenza di isolamento1011 Trasformatore di isolamento con schermatura metallica tra Trasformatore di isolamento con schermatura metallica tra Trasformatore di isolamento con schermatura metallica tra
primario e secondario e presa centrale sul se con da rio12 Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento 12 Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento 1212 Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento 1212 Eventuale rete metallica di dispersione del pavimento 12
conduttore13 Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12) Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12) Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12)13 Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12)1313 Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12)1313 Collettore equipotenziale (es. Z35-26D - Z16-12)13
zione del potenziale realizzata con col le ga men ti elettrici tra le masse e/o le masse estranee accessibili in un locale o in un gruppo di locali. (fi g. 7)(CEI 64-8 710(CEI 64-8 710( )CEI 64-8 710)CEI 64-8 710
36
MASSA ESTRANEA
Z16-12
Collegamenti equipotenziali
Conduttore di protezione PEprotezione PE
FIGURA 9
Apparecchioelettromedicale
con proprio
Apparecchioelettromedicale alimentato tramite con proprio
morsetto di terraalimentato tramite presa a spina
Massa estranea
Rdb < 0.15 Ω
Rcb < 0.15 Ω
Rab < 0.15 Ω
a
dc
b
Z35-26D
Conduttore di protezione PE
Tutte le masse estranee, come tubazioni metalliche e strutture metalliche di qualunque genere, colonne di presa dei gas, impianti di riscaldamento centrale, de- vo no essere elettricamente connesse fra loro nel lo ca le medesimo a mezzo di conduttori equipotenziali, facenti capo ad un nodo equipotenziale del locale.
Detti conduttori equipotenziali devono essere in rame, con sezione nominale ≥ 6 mm2.
La resistenza di detti conduttori equipotenziali, mi su ra ta con corrente continua, tenuto conto della re si sten za di contatto delle connessioni, non deve es se re > 0,15 Ω. (fi g. 9)
Il nodo equipotenziale del locale deve essere col le ga to al conduttore di protezione PE.
E’ possibile collegare tra loro in parallelo le masse estranee all’impianto elettrico, ad esempio con dot te del gas, acqua ed impianto di riscaldamento; il con dut to re equipotenziale dovrà collegare al nodo equipotenziale del locale il punto di connessione di tali collegamenti. (fi g. 8)
Si applicano inoltre le seguenti prescrizioni.Al nodo equipotenziale del locale devono essere col le ga ti in modo visibile, con possibilità di disinserzione in di vi -dua le e di per ma nen te ac ces si bi li tà:– i conduttori equipotenziali– i conduttori di protezione PE collegati direttamente alle
masse– i conduttori di protezione PE collegati ai contatti di
terra delle prese a spina– le eventuali schermature contro i campi elettrici per-
turbatori, in particolare le schermature che possono essere necessarie per le apparecchiature di misura o di sorveglianza installate in camere operatorie ed in locali per sorveglianza o terapia intensiva
– la eventuale rete metallica di dispersione del pavimen-– la eventuale rete metallica di dispersione del pavimen-to semiconduttore, rac co man da ta per i locali
per sor ve glian za o terapia intensiva– le strutture metalliche e, dove possibile, i ferri di armatura del fabbricato– i morsetti di equipotenzialità degli apparecchi elettromedicali. (fi g. 9)
I singoli conduttori collegati al nodo equipotenziale del I singoli conduttori collegati al nodo equipotenziale del lo ca le devono essere chia ra men te contraddistinti per lo ca le devono essere chia ra men te contraddistinti per fun zio ne e pro ve nien za.I contatti di protezione delle prese a spina disposte I contatti di protezione delle prese a spina disposte vicine fra loro, possono essere connessi ad una stessa vicine fra loro, possono essere connessi ad una stessa dorsale di sezione non inferiore a quella più elevata fra i dorsale di sezione non inferiore a quella più elevata fra i con dut to ri di protezione connessi al nodo equipotenziale con dut to ri di protezione connessi al nodo equipotenziale del locale.Fra ogni presa a spina ed il nodo equipotenziale del Fra ogni presa a spina ed il nodo equipotenziale del locale sono ammessi una sola giunzione o un solo nodo locale sono ammessi una sola giunzione o un solo nodo in ter me dio.Gli apparecchi elettrici, le cui masse non possono essere collegate al nodo equipotenziale del locale (ad esem pio telefoni), devono essere collocati ad una distanza minima di 2,5 m dal l’am bien te cir co stan te il paziente, in modo che non sia pos si bi le il con tat to accidentale di ret to oppure in di ret to a mez zo di una per so na pre sen te nel locale del paziente con detti ap pa rec chi.
FIGURA 8
37
Z16-12
6 mm²2,5 mm²
2,5
mm
²
2,5
mm
²
6 m
m²
2,5 mm²
16
mm
²
Z16-3
COLLEGAMENTO EQS IN STUDIO DENTISTICO
Uno studio dentistico dove si praticano cure odontoia-triche senza anestesia generale è un am bu la to rio di Gruppo 1 (Norma 64-8 710).Per tale tipologia di locali, oltre alla protezione contro i contatti indiretti con interruzzione automatica del l’ali -
men ta zio ne (si consiglia l’utilizzo di interruttori dif fe ren zia li con Idn = 10 mA), deve essere realizzata l’equalizzazione del potenziale tra masse e masse estra nee presenti nel locale. Tale tipologia di impianto è schematizzata di seguito.
FIGURA 10
38
16 mm²
16 mm²
16 mm²
16 mm²
EQS 6
mm
²
Z50-10D
Z16-12
Z16-12
Z16-12
Z16-12
Z16-12
Z16-12
35 mm²35 mm²
16 mm²
16 mm²
COLLEGAMENTO EQS IN CORSIA OSPEDALIERA GRUPPO 1 E 2 (CEI 64-8 710)
In una corsia ospedaliera normalmente si trovano le ca-mere di degenza, cioè camere o gruppi di camere nelle quali sono alloggiati i pazienti. Nelle camere di degenza, normalmente di gruppo 1, deve essere
FIGURA 11
installato un nodo equipotenziale a cui collegare le masse o masse estranee situate, o che possono entrare, nella zona paziente. A maggior ragione è richiesta l'installazione del nodo equipotenziale se tali camere possono diventare locali di gruppo 2, locali ad uso medico nelle quali le parti applicate interessano anche la zona cardiaca.É ammesso un solo nodo intermedio (sub-nodo).applicate interessano anche la zona cardiaca.É ammesso un solo nodo intermedio (sub-nodo).applicate interessano anche la zona cardiaca.
39
Z1
6-1
2
Z1
6-5
N
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
Z6
-5
CAM
ERA
CAM
ERA
BAG
NO
BAG
NO
CU
CIN
A
SOG
GIO
RN
O
STU
DIO
CALD
AIA
BOX A
UTO
COLL
EGAM
ENTO
AR
MATU
RA
CAM
ERA
EQ
P
EQS
Impianto di terra di una unità abitativa ali men ta ta a 220V con un con trat to di fornitura di energia elettrica per 6KW + 10%.
IMPIANTO DI TERRA IN EDIFICIO RE SI DEN ZIA LE
Nello schema è rappresentato l’intero impianto di terra ad esclusione dei collegamenti equipotenziali sup ple -men ta ri nel locale bagno, che sono trattati con maggior det ta glio di seguito (det ta glio di seguito (fi g. 14fi g. 14).).
FIGURA 12
40
Z35T-11
Z6-5
CAM
ERA
CU
CIN
ASOG
GIO
RN
O
ATR
IO
BAG
NO
EQS
CAM
ERA
CONDUTTORE DI PROTEZIONE DA LINEA MONTANTE O DA NODO PRIN-CIPALE DI TERRA CONDOMINIALE
Z35T-11
Z35T-11
Altre utenzeAltre utenze
FIGURA 13
IMPIANTO DI TERRA IN EDIFICIO RESIDENZIALE
Impianto di terra di una unità abitativa alimentata a 220 Vcon un contratto di fornitura di energia elettrica per3 kW + 10%.
Negli schemi è rappresentato l’intero impianto di terra ad esclusione dei collegamenti equipotenziali sup ple -men ta ri nel locale da bagno, che sono trattati con maggior det ta glio di seguito (fi g. 14).
41
~
FIGURA 14
IngressoIngresso
Z6-5
Z1
6-1
2
LINEA EQP
TUBAZIONI RISCALDAMENTO TUBAZIONI ACQUA
TUBAZIONI ENTRANTINEL LOCALE BAGNO
Nel locale caldaia risultano accessibili tutte le masse estranee estese di un edifi cio (tubazioni) e risulta quin di estranee estese di un edifi cio (tubazioni) e risulta quin di comoda la realizzazione dei collegamenti equipotenziali comoda la realizzazione dei collegamenti equipotenziali principali. I conduttori equipotenziali prin ci pa li EQP devono principali. I conduttori equipotenziali prin ci pa li EQP devono avere sezione almeno pari a metà di quella del con dut to re avere sezione almeno pari a metà di quella del con dut to re di protezione PE di sezione più elevata.di protezione PE di sezione più elevata.
COLLEGAMENTO EQP IN LOCALE CAL DA IA
COLLEGAMENTO EQS IN LOCALE BA GNO
Tutte le masse estranee nel locale devono essere col- le ga te al conduttore di protezione PE. In particolare, per le tubazioni metalliche è suffi ciente che queste siano col le ga te al loro ingresso nel locale.I conduttori equipotenziali che collegano due masse
estra nee tra loro, o che collegano una massa estra nea al con dut to re di protezione, devono avere se zione ≥ 2,5 mm2 se è prevista una protezione mec ca ni ca e ≥ 4 mm2
se non è prevista una protezione meccanica. (fi g. 14)
FIGURA 15
42
Z50-10D
Z16-5N
Z16-5NZ6-5
EQ
P
MAGAZZINO
COLLEGAMENTI CON ARMATURA EDIFICIO
IMPIANTO DI TERRAIN EDI FI CIO AR TI GIA NA LE
Di seguito è riportata una schematizzazione del l’im pian to di messa a terra di un edifi cio artigianale ali men ta to direttamente dall’ente distributore (sistema TT).La rete disperdente è costituita da picchetti in profi lato d’acciaio zincato di spessore 5 mm e dimensioni tra sver -sa li di 50 mm, collegati tra loro da una corda in rame, posta in opera interrata, di sezione 50 mm2 e diametro
del fi lo elementare di 1,8 mm.La rete disperdente è collegata al collettore principale di terra (morsetto Z50-10D) con un cavo in rame di sezione 50 mm2 con isolamento di colore giallo-verde.Dal collettore principale di terra partono i conduttori di protezione PE ed il conduttore equipotenziale principale EQP per l’intero edifi cio.
FIGURA 16
43
Z6-3
In = 10 A
6 mm2
4 mm24 mm2
Iz1 > In1 + In2
Z6-3Z6-3
Z6-3
Z6-3
In = 10 A
6 mm
4 mm2
1,5 mm2
Z6-52,5 mm2
1,5 mm
Z6-5
In0 > In1 + In2 + In3 + In4
Iz0 > In0
Iz1 > In1 + In2 Iz2 > In3 + In4
In1 In2 In3 In4
Z6-3Z6-3
Z6-3
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE F.M. E LUCERiferimenti normativi:NORMA CEI 64-8GUIDA CEI 64-50
I morsetti della serie ZETApiù possono essere impie-gati ogniqualvolta si presenta la necessità di effettuare derivazioni da linee di di stri bu zio ne di forza motrice e luce.
Nel caso che le derivazioni presentino una di mi nu zio ne di sezione da linea principale a linea/e derivata/e, queste ultime dovranno essere co mun que protette con tro so- vrac ca ri chi e cortocircuiti in accordo con le pre scri zio ni della Nor ma CEI 64.8.
E’ possibile omettere la protezione contro i so vrac ca ri chi nei seguenti casi:
a - condutture situate a valle di variazioni di sezione, di natura, di modo di posa o di costituzione ed effetti-vamente protette contro i sovraccarichi da dispositivi di protezione posti a monte. (fi g. 17)fi g. 17)fi g. 17
b - condutture che alimentino ap pa rec chi utilizzatori che non possono dare luo go a correnti di sovraccarico a con di zio ne che le condutture stesse siano protette contro i cortocircuiti.
Esempi tipici di apparecchi che non possono dar luogo a so vrac ca ri chi sono:– impianti illuminazione– apparecchi termici (scaldaacqua, caloriferi ecc.)– motori con corrente, a rotore bloccato, minore della
portata della conduttura. (fi g. 18)
c - condutture che alimentano due o più derivazioni protette individualmente contro i sovraccarichi, a condizione che la somma delle correnti nominali dei dispositivi di protezione delle derivazioni sia inferiore alla corrente nominale del dispositivo che protegge contro i so vrac ca ri chi la conduttura stessa. (fi g. 19)
FIGURA 18
FIGURA 19FIGURA 19
FIGURA 17
44
Z35-6 Z35-6
Z35-6 Z35-6
Z6-3 Z6-3
ALL
ACCIA
MEN
TO E
NTE
DIS
TRIB
UTO
RE
MACCH
INA
OPER
ATR
ICE
Z35-6 Z35-6
Z35-6 Z35-6
Z6-3 Z6-3
Nell’esempio seguente è riportato lo schema di un impianto di distribuzione forza motrice in un edifi cio artigianale. (fi g. 20)fi g. 20)fi g. 20Per la distribuzione sono stati utilizzati morsetti tipo Z35-6 che permettono la realizzazione di una linea prin ci pa le passante di sezione 35 mm2 (ipotizzando cavo con iso la men to in PVC, posa in tubazione e coeffi ciente di stipamento pari a 0,8, la portata mas si ma della linea è di circa 100 A) e di quattro linee derivate di sezione 16 mm2 (portata massima di circa 60A).
Le macchine operatrici e le prese industriali con in ter rut to re di blocco sono state considerate dotate di di spo si ti vo di protezione contro i sovraccarichi in gra do di proteggere la linea di alimentazione di sezione 16 mm2.Affi nché sia garantita la protezione contro i so vrac ca ri chi della linea principale deve essere rispettata la condizione “c” di pagina precedente.La protezione contro i cortocircuiti di linea principale e linee derivate deve essere realizzata ad inizio linea tramite interruttore automatico.
FIGURA 20
IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE F.M. DA LINEA DOR SA LE PRINCIPALE IN EDIFICI ARTIGIANALI O DEL TERZIARIO
45
Z6-3
Z6-5
Z6-5
Z6-3
Z6-5
Z6-5
ALL
ACCIA
MEN
TO E
NTE
DIS
TRIB
UTO
RE
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE IN EDIFICI ARTIGIANALI O DEL TERZIARIO
Di seguito è riportata una schematizzazione del l’im pian to di illuminazione di un edifi cio artigianale. (fi g. 21)
Le linee alimentanti gli apparecchi di illuminazione possono non essere protette contro i sovraccarichi, la conduttura
deve avere una portata in regime per ma nen te superiore alla corrente di utilizzo del l’ap pa rec chio illuminante e deve essere protetta contro i cortocircuiti da un dispositivo posto ad inizio linea.
FIGURA 21
46
IngressoIngressoIngressoIngressoIngresso
QU
AD
RO A
BIT
AZIO
NE
25 A 16 A 10 A 10 A
Idn < 30 mA
6 mm2
25 A
32 A
4 m
m2
1,5
mm
2
1,5
mm
2
2,5
mm
2
Illuminazione
Utilizzatore P
>3,6
KVA
Prese 1
6 A
Prese 1
0 A
Z6-5
Z6-5
Id
IMPIANTO ELETTRICOIN EDIFICIO RESIDENZIALE
L’impianto elettrico ha origine da un gruppo di misura (contatore) posto in apposito contenitore accessibile al di stri bu to re anche in assenza dell’utente.Immediatamente a valle del gruppo di misura deve essere previsto un dispositivo di sezionamento atto a garantirne la protezione dalla linea in partenza contro cortocircuiti e sovraccarichi.Se l’alimentazione di box, cantine o locali caldaia ha origine immediatamente a valle del punto di con se gna, occorre proteggere tale linea di alimentazione con proprio dispositivo che dovrà essere adatto anche a ga-rantire una adeguata protezione contro i contatti indiretti (interruttore automatico magnetotermico dif fe ren zia le con Idn ≤ 30mA).All’interno dell’abitazione, in luogo facilmente ac ces si bi le, deve essere previsto un quadro con te nen te le apparrecchia-ture di sezionamento e comando delle linee di alimentazione delle utenze elettriche del l’in te ra abi ta zio ne.Per garantire una adeguata protezione contro i con tat ti indiretti, l’interruttore generale o tutti gli interruttori derivati devono essere dotati di dispositivo dif fe ren zia le ad alta sensibilità (Idn ≤ 30mA).Un impianto elettrico di unità abitativa deve com pren -de re almeno le seguenti linee:– linea con sezione 1,5 mm2 per illuminazione– linea con sezione 1,5 mm2 per punti presa da 10A– linea con sezione 2,5 mm2 per punti presa da 16A.Nel caso siano presenti elettrodomestici od altre uten-ze elettriche con potenza unitaria superiore a 3,6KVA, occorre prevedere circuiti appositi per cia scu no di essi con sezione almeno pari a 4 mm2.
Di seguito è riportato un esempio di schema unifi lare del l’im pian to elet tri co. (fi g. 22)
FIGURA 23IMPIANTO SOTTO TRACCIA
FIGURA 22FIGURA 22
47
PU
NTO
DI C
ON
SEG
NA E
NER
GIA
ELE
TTR
ICA
CAMERA
BAGNO
STUDIO
CUCINA
CAMERA
SOGGIORNO
ATRIO
Z6-5
Z6-5
Z6-5Z6-5
Z6-3
FIGURA 24IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE F.M. IN EDIFICIO CIVILE
48
Z6-5
Z6-5
Z6-5
Z6-5
BAGNO
PU
NTO
DI C
ON
SEG
NA E
NER
GIA
ELE
TTR
ICA
CAMERA
CAMERA
STUDIO
CUCINA
SOGGIORNO
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE IN EDIFICIO CIVILE FIGURA 25
APPENDICE A:Defi nizioni dei termini utilizzati(da Norma CEI 64-8)
MassaParte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto. Una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa, non è da considerare una massa.
Massa estraneaParte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale.
Parte attivaConduttore o parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro.
Contatto indirettoContatto di persone con una massa in tensione per un guasto.
Contatto direttoContatto di persone con parti attive
Impianto di terraInsieme dei dispersori, dei conduttori di terra, dei col let to ri (o nodi) di terra e dei conduttori di protezione ed equipotenziali, destinata a realizzare la messa a terra di protezione e/o di funzionamento.
Resistenza di terraResistenza tra il collettore principale di terra e la terra.
Impianto utilizzatoreÈ costituito dai circuiti di alimentazione degli ap pa -Impianto utilizzatoreÈ costituito dai circuiti di alimentazione degli ap pa -Impianto utilizzatore
rec chi utilizzatori e delle prese a spina, comprese le re la ti ve apparecchiature di manovra, sezionamento, in ter ru zio ne, protezione, etc.
Corrente di impiego (di un circuito)Corrente che può fl uire in un circuito nel servizio or di na rio.
Portata (in regime permanente di una conduttura)Massimo valore della corrente che può fl uire in una conduttura in regime permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore specifi cato.
SovracorrenteOgni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture il valore nominale è la portata.
Corrente di sovraccaricoSovracorrente che si verifi ca in un circuito elet tri -ca men te sano.
Corrente di cortocircuitoSovracorrente che si verifi ca in seguito ad un guasto di impedenza trascurabile fra due punti, fra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
CondutturaInsieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano il loro isolamento, il loro supporto, il loro fi ssaggio e la loro eventuale protezione.
SEGNI GRAFICI
linea sotterranealinea sotterranea
linea aerea linea aerea
condotto o canalizzazionecondotto o canalizzazione
conduttura a pareteconduttura a parete
conduttura in tubo protettivo incassatoconduttura in tubo protettivo incassato
conduttura in canaletta o su passerellaconduttura in canaletta o su passerella
conduttura in sbarra protettaconduttura in sbarra protetta
cassetta di connessionecassetta di connessione
quadro di distribuzionequadro di distribuzione
trasformatoretrasformatore
contatore di energia attivacontatore di energia attiva
messa a terramessa a terra
pozzetto ispezionabile con messa a terrapozzetto ispezionabile con messa a terra
massa telaiomassa telaio
pulsantepulsante
pulsante ad accesso protetto con coperchio di vetropulsante ad accesso protetto con coperchio di vetro
suoneriasuoneria
presa con contatto per conduttore di protezionepresa con contatto per conduttore di protezione
presa di sicurezza con contatto per conduttore di protezionepresa di sicurezza con contatto per conduttore di protezione
presa con interruttore interbloccato e fusibilepresa con interruttore interbloccato e fusibile
presapresa
fusibilefusibile
diffusore luce segnapasso segnagradinodiffusore luce segnapasso segnagradino
chiamata di aiuto doccia bagnochiamata di aiuto doccia bagno
interruttore orariointerruttore orario
antenna presa, mod. frequenza, presa TVantenna presa, mod. frequenza, presa TV
telefono, presa fi lodiffusione, presa telefonotelefono, presa fi lodiffusione, presa telefono
interfono o citofonointerfono o citofono
videocitofonovideocitofono
serratura elettricaserratura elettrica
interruttore unipolareinterruttore unipolare
interruttore unipolare con lampada spiainterruttore unipolare con lampada spia
interruttore bipolareinterruttore bipolare
deviatore unipolaredeviatore unipolare
deviatore unipolare con lampada spiadeviatore unipolare con lampada spia
invertitoreinvertitore
variatore d’intensità luminosavariatore d’intensità luminosa
interruttore automatico magnetotermicointerruttore automatico magnetotermico
interruttore automatico magnetotermico differenzialeinterruttore automatico magnetotermico differenziale
termostato ambientetermostato ambiente
punto lucepunto luce
punto luce a paretepunto luce a parete
lampada ad incandescenzalampada ad incandescenza
complesso autonomo di illuminazione di sicurezzacomplesso autonomo di illuminazione di sicurezza
apparecchio illuminazione per lampade a fl uorescenzaapparecchio illuminazione per lampade a fl uorescenza
lampada per segnalazione di direzionelampada per segnalazione di direzione
Que
sta
pubb
licaz
ione
è d
i pro
prie
tà d
ella
Cem
bre.
Ogn
i rip
rodu
zion
e, a
nche
par
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