Che fine ha fatto una generazione di 400isti?

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  • 7/29/2019 Che fine ha fatto una generazione di 400isti?

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    Che fine ha fatto una generazione di 400isti?!

    di Andrea Benatticon i contributi di Valerio Bonsignore e Gianluca Zuddas

    Incuriosito dagli esiti dello studio dei 100 metri femminili di qualche giorno fa e la loro clamorose

    tendenze di "stallo" delle prestazioni con annesso effetto "collo di bottiglia", ho voluto verificarecon quella stessa curiosit (che non dovrebbe essere solo mia...) cosa succede con i 400 maschili,che stranamente in Italia non hanno una "storia" come potrebbero essere le gare pi limitrofe, comei 200 e gli 800. Come mai? Le motivazioni saranno probabilmente cos complesse che esulerannoda questo "studio" (che poi semplicemente consistito nel mettere su un foglio Excel dei datidisponibili a chiunque sul data-base della Fidal), ma quanto meno potrebbe porre dei dubbi a chi didovere. Quello che presento qui sotto quindi uno studio a mio modo di vedere sconvolgente sulledinamiche che riguardano questa specialit tanto difficile, ma che certificano quelle che erano fino a

    poco fa solo delle sensazioni: abbandono, incapacit tecniche, disaffezione di una specialit tantodifficile e faticosa.

    Cos ho preso le graduatorie italiane allievi del quadriennio 2005-2008, quello che in teoriaavrebbe dovuto dare i 400isti pi evoluti di queste stagioni (le classi di et che vannodal 1988 al 1992), ma che se guardate bene chi al top in Italia, ha prodotto molto

    poco.Naturalmente c anche chi non rientrava in quei primi 20, ma che poi esploso negli annisuccessivi.

    Ritengo che compito di una Organizzazione di persone, se volesse migliorare gli esiti della propriafunzionalit, dovrebbe essere quella di capire le macro-tendenze in atto al suo interno, noncontinuamente domandarsi perch le cose vadano male, piangendosi addosso. Se non si conosconoquelle tendenze, tutti i provvedimenti che eventualmente adotter saranno solo il tentativo ditappare i buchi di un colabrodo. Scientificamente un nonsenso.

    Il soggetto dello studio - Ritorniamo alle Graduatorie Italiane Allievi 2005-2008. Ho preso iprimi 20 delle graduatorie annuali e per ognuno di loro (alla fine saranno 69, visto che in 11 nellegraduatorie ci sono entrati due volte, perdue anni all'interno della categoria) si tracciata lacarriera fino ai nostri giorni. Le tabelle pivot saranno due. La prima con i record personali anno peranno. Quindi una seconda tabelle, in cui il dato presente sar la media dei tre migliori risultati diquello stesso anno preso in considerazione. Questo per "pesare" la prestazione e considerare il400ista in questione, un vero quartermiler. Ho ritenuto cio di rappresentare la "presenza" nellaspecialit, non solo qual itativamente ma anche quantitativamente. Gareggiare in un solo 400 inun'intera annata, risulterebbe infatti un'attivit molto estemporanea rispetto ad un'ipotetica"specializzazione" in quella stessa specialit.

    EsclusioniQuesto naturalmente ha escluso dalle valutazioni nella tabella quantitativa (oppure liha inclusi come numero oscuro) alcuni atleti che in realt risultano ancora in attivit, qualcunocon una visibilit non certo secondaria (parlo ad esempio di Giordano Benedetti e Michael Tumi),ma che, con tutta evidenza, non si sono specializzati nei 400. Di fatto una perdita per la specialita guadagno di altre. Sono stati esclusi, come gi detto, coloro che hanno gareggiato solo una o duevolte sul gironella stagione.

    Labbandono di massa: l80% non corre pi i 400

    La tabella analitica (qualitativa) dei personali anno per anno partiamo con quella che latabella analitica basata suiseasonal best, anno per anno. Come leggere la tabella: GS o CS stannoper Gruppo Sportivo o Societ Civile. Quindi ci sono i 4 anni presi in considerazione, con la

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    posizione nella graduatoria nazionale. Quindi i tempi (personali annuali o le medie, a seconda dellatabella).

    05 06 07 08 ALLIEVI JUNIOR PROMESSE SENIOR

    AITA GIUSEPPE 88 GS 1 48,65 48,50

    FALZONI GIOVANNI 88 SC 2 49,39 50,67 49,90 50,23 49,37 49,41 49,24 49,81

    CAVAZZANI FRANCESCO 88 SC 3 49,45 49,42 48,63 48,54 48,37 49,91

    INGRAVALLE GIORGIO 88 SC 4 49,99

    BELLINO GIOVANNI 88 GS 5 50,11 49,20 49,32 50,02 50,28

    CAPOTOSTI LEONARDO 88 GS 6 50,14 50,44 49,52 48,66 48,77 48,50 49,95

    PERRONE MARCO 88 SC 7 50,27 49,67 48,96 47,80 47,59 47,77 47,99

    SCIARRA ALESSIO 88 SC 8 50,40 49,94 49,42 48,49 48,84 48,47

    CASCELLA LUIGI 88 SC 9 50,44 50,04 49,21 49,43 49,59

    ZAPPULLA MATTEO 88 SC 10 50,46 50,33 50,87

    PANIZZA GIACOMO 89 GS 11 3 50,52 50,05 49,30 50,16 48,64 48,89 48,49 48,15

    TREVELLIN ALBERTO 88 SC 12 50,52 51,66 48,74 51,80 50,88

    BRICCHI AMEDEO 88 SC 13 50,54 51,19 50,20 50,70 51,47 53,09

    ANDREANI MATTEO 88 SC 14 50,57 50,87 49,09

    DE PAOLI JACOPO 88 SC 15 50,60 50,82 50,00 49,45 50,63 49,82 48,93 48,90 49,01

    SIRTOLI DORINO 89 SC 16 2 50,61 49,80 48,78 48,67 50,05

    SANTORI DANTE 89 SC 17 50,70 51,69 50,44 51,46 50,47

    MANENTI DAVIDE 89 GS 18 50,89 48,60 49,86

    SCAPINI MARIO 89 SC 19 1 51,01 49,53

    QUATTRINI STEFANO 88 SC 20 51,04 51,54

    SANTORI LUCA 90 SC 4 8 50,11 50,04 48,90 49,70

    LOMARTIRE GIUSEPPE 89 SC 5 50,12 51,25

    BENEDETTI GIORDANO 89 GS 6 50,21 49,06 48,57 48,61 48,69 48,39 47,97 47,64

    MONTELEONE PASQUALE 90 SC 7 50,37 51,62

    CIGNONI ANDREA 90 SC 8 5 50,53 49,73 49,35 50,44

    ROLLA DANIELE 89 SC 9 51,89 50,55 50,38

    SEVERI ROBERTO 89 SC 10 54,28 50,63 48,33 48,75 48,04 49,42 47,31 46,86 47,71

    AMOIA DOMENICO 90 SC 11 50,74 53,31 51,40 51,79 52,84 53,51 52,05 51,06

    CAPPELLIN FRANCESCO 90 GS 12 3 50,86 49,39 48,74 47,52 47,32 46,66 48,36 46,98RIGO ADRIANO 89 SC 13 50,96 51,29 51,29 52,21

    MILAN NICOLO' 89 SC 14 54,16 51,04 50,98 51,85

    DAMINELLI ANDREA 90 SC 15 2 51,11 49,30 48,84 48,07 48,31 49,96 48,16 47,63

    GUGLIELMO RICCARDO 89 SC 16 53,06 51,17 51,44 53,94 50,88 53,34 51,55 51,52

    GALLINA ANDREA 89 GS 17 52,24 51,24 50,34 47,96 47,86 48,64 51,11 49,04

    MAFFEI ENRICO 89 SC 18 52,44 51,25 51,93 51,60 52,64

    DOTOLO MATTEO 89 SC 19 51,29 51,28 50,96 51,30 55,34

    NIEDDU MARCO 90 SC 20 51,28

    RAVASIO FRANCESCO 91 SC 1 2 48,60 48,64 47,61

    HALITI EUSEBIO 91 SC 4 49,45 47,89 47,16 47,05 46,78 47,45 47,24

    TRIONFO ANDREA 90 SC 6 51,30 49,93 49,79 49,64 49,88 50,25

    BUFALINO ANDREA 90 SC 7 52,85 50,00 49,59 48,70 49,16 48,16 48,84 49,05

    LEMMA RUGGERO 90 SC 9 52,26 50,23 49,62 50,52

    SALA DANIELE 90 SC 10 52,92 50,25 49,22 49,51

    CAMPOLO CHARALMBOS 91 SC 11 17 50,34 50,74 52,44

    CARGNELLI MANUEL 90 SC 12 52,76 50,40 51,78 49,11 50,04 49,66

    ALBANO GIOVANNI 91 SC 13 3 49,00 48,73 48,47 48,43 49,07 48,85

    ECCHER LORIS 90 SC 14 51,48 50,70 50,26 48,95 49,40

    ROBELLO MANUELE 90 SC 15 56,11 50,78 49,65 49,73 49,14 48,50 48,70 49,05

    PEDRAZZOLI ALESSANDRO 91 SC 16 1 50,87 47,94 47,97 48,13 50,73

    TUMI MICHAEL 90 GS 17 50,98

    MAIORANI MARTINO 90 SC 18 51,00 51,75

    OREFICI LUCA 90 SC 19 53,32 51,01 50,25 48,99 48,99

    MACCIOCCHI VALERIO 90 SC 20 56,93 51,15 50,24 50,34 50,43 50,50

    BENCOSME DE LEON JOSE 92 GS 4 49,77 48,68 47,89 47,09GUARNERIO DIEGO 91 SC 5 51,78 49,81 50,34 49,95 50,09

    BASCIANI FRANCESCO 91 GS 6 51,62 50,08 50,34

    BACCI ALESSANDRO 92 SC 7 50,22 49,85 50,31 49,54 48,55 48,88

    INCERTI EUGENIO 91 SC 8 53,79 50,22 49,16 48,96 48,84 49,01

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    SCARPONI BENEDETTO 91 SC 9 52,72 50,36 49,78 49,03

    XHELLA FEDERICO 91 SC 10 50,43 50,26 49,33 51,53 51,33

    RAMON EVELYN ROSARIO 91 SC 11 50,44 49,88 50,32 49,55

    PICCOLO DAVIDE 91 SC 12 53,85 51,00 51,05 49,73 49,34 48,60 48,78

    ACETO STEFANO 92 SC 13 50,53 52,36 51,07 50,38 50,01

    BIANCHI AUGUSTO 92 SC 14 50,58 50,07

    DANESINI PAOLO 92 SC 15 50,59 49,44 50,83 47,36 47,36 47,27

    DIDIONI MATTEO 92 SC 16 50,66 50,53 52,57 51,51

    LAZZARINI TOMMASO 91 SC 18 50,75

    CAPRIOTTI MATTEO 92 SC 19 50,80 50,57 49,41 50,73 53,00 54,22

    FIORINI ENRICO 91 SC 20 51,82 50,85 51,51 51,60 50,31 50,22

    La tabella analitica (quantitativa) dei migliori 3 risultati dellanno - Quella che segue invecela tabella riferita agli stessi atleti, ma assunta in riferimento alla media dei primi 3 400 corsi anno

    per anno. Come noterete, molti risultati rispetto alla tabella qualitativa, vengono a mancare proprioper lassenza di gare disputate nel minimo di 3.

    05 06 07 08 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

    AITA GIUSEPPE 88 GS 1 48,906 48,800 0,000

    FALZONI GIOVANNI 88 SC 2 49,830 50,763 50,080 50,326 49,416 49,706 49,330 49,890CAVAZZANI FRANCESCO 88 SC 3 50,470 49,560 49,146 48,796

    INGRAVALLE GIORGIO 88 SC 4 50,126

    BELLINO GIOVANNI 88 GS 5 50,196

    CAPOTOSTI LEONARDO 88 GS 6 50,310 50,660 49,673 49,203 48,943

    PERRONE MARCO 88 SC 7 50,473 49,726 49,033 47,826 47,933 47,836 48,146

    SCIARRA ALESSIO 88 SC 8 50,613 50,003 49,450 48,706 49,076 48,926

    CASCELLA LUIGI 88 SC 9 50,540 50,290 50,166 49,686 49,846

    ZAPPULLA MATTEO 88 SC 10 50,670 50,386 51,063

    PANIZZA GIACOMO 89 GS 11 3 50,946 50,123 50,200

    TREVELLIN ALBERTO 88 SC 12 50,736 49,206 51,293

    BRICCHI AMEDEO 88 SC 13 51,836 50,513 51,420

    ANDREANI MATTEO 88 SC 14

    DE PAOLI JACOPO 88 SC 15 50,736 50,936 50,326 49,856 50,143 49,040 49,186 49,220

    SIRTOLI DORINO 89 SC 16 2 51,026 49,970 49,186 48,670

    SANTORI DANTE 89 SC 17 50,900 51,783 50,663 51,686 51,040

    MANENTI DAVIDE 89 GS 18 48,703

    SCAPINI MARIO 89 SC 19 1 51,413

    QUATTRINI STEFANO 88 SC 20 51,563 51,593

    SANTORI LUCA 90 SC 4 8 50,243 49,270

    LOMARTIRE GIUSEPPE 89 SC 5 50,586 51,586

    BENEDETTI GIORDANO 89 GS 6 50,743 49,253 48"113

    MONTELEONE

    PASQUALE 90 SC 7 50,563 51,893

    CIGNONI ANDREA 90 SC 8 5 50,700 50,330 49,570 50,446

    ROLLA DANIELE 89 SC 9 52,176 50,790 50,700

    SEVERI ROBERTO 89 SC 10 54,686 50,776 48,726 48,946 48,310 47,353 47,000 47,730

    AMOIA DOMENICO 90 SC 11 51,513 51,610 51,990 52,916

    CAPPELLIN FRANCESCO 90 GS 12 3 50,886 49,853 49,086 47,770 47,406 46,873 48,546 47,050

    RIGO ADRIANO 89 SC 13 52,173 51,776

    MILAN NICOLO' 89 SC 14 51,443 51,150

    DAMINELLI ANDREA 90 SC 15 2 51,363 49,600 48,626 48,273 48,360 48,293 47,856

    GUGLIELMO RICCARDO 89 SC 16 53,646 51,556 52,140

    GALLINA ANDREA 89 GS 17 52,666 52,193 48,623 48,550

    MAFFEI ENRICO 89 SC 18 52,723 51,323 52,180 51,860

    DOTOLO MATTEO 89 SC 19 51,423 51,190

    NIEDDU MARCO 90 SC 20

    RAVASIO FRANCESCO 91 SC 1 2 48,706 48,833 47,733

    HALITI EUSEBIO 91 SC 4 49,573 48,043 47,516 47,166 46,963 47,610 47,340

    TRIONFO ANDREA 90 SC 6 51,343 49,983 50,360 49,946

    BUFALINO ANDREA 90 SC 7 53,480 50,203 49,706 49,503 49,503

    LEMMA RUGGERO 90 SC 9 52,496 50,320 49,736 50,880

    SALA DANIELE 90 SC 10 52,973 50,600 49,470 49,633

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    CAMPOLO CHARALMBOS 91 SC 11 17 50,780 50,866

    CARGNELLI MANUEL 90 SC 12 53,396 50,516 49,363 50,080

    ALBANO GIOVANNI 91 SC 13 3 50,626 49,466 49,106 48,573 48,500 49,090 48,896

    ECCHER LORIS 90 SC 14 51,623 50,946 50,380 49,703

    ROBELLO MANUELE 90 SC 15 50,856 49,766 49,820 49,290 48,796 48,800 49,343

    PEDRAZZOLI

    ALESSANDRO 91 SC 16 1 50,926 48,083 48,163 48,333

    TUMI MICHAEL 90 GS 17

    MAIORANI MARTINO 90 SC 18 51,913OREFICI LUCA 90 SC 19 53,463 51,116 50,386 49,166 49,110

    MACCIOCCHI VALERIO 90 SC 20 51,263 50,540 50,536 50,786

    BENCOSME DE LEON

    JOSE 92 GS 4 49,936 48,803 48,836

    GUARNERIO DIEGO 91 SC 5 52,773 49,950 50,406 50,250 50,150

    BASCIANI FRANCESCO 91 GS 6 51,816

    BACCI ALESSANDRO 92 SC 7 50,370 50,030 50,400 49,636 48,743 48,903

    INCERTI EUGENIO 91 SC 8 50,496 49,223 49,046 49,186 49,196

    SCARPONI BENEDETTO 91 SC 9 53,043 51,030 49,930 49,310

    XHELLA FEDERICO 91 SC 10 50,570 50,740 49,540

    RAMON EVELYN

    ROSARIO 91 SC 11 50,580 49,983

    PICCOLO DAVIDE 91 SC 12 55,250 51,100 51,206 49,923 49,603 48,890 48,910

    ACETO STEFANO 92 SC 13 51,663 52,456 51,283 50,556 50,163

    BIANCHI AUGUSTO 92 SC 14

    DANESINI PAOLO 92 SC 15 50,703 49,763 47,496 47,406 47,446

    DIDIONI MATTEO 92 SC 16

    LAZZARINI TOMMASO 91 SC 18

    CAPRIOTTI MATTEO 92 SC 19 51,296 49,820

    FIORINI ENRICO 91 SC 20 52,346 50,933 51,783 51,303 51,100

    Il primo dato incontrovertibile sullanalisi della tabella quantitativa, lincredibile tasso diabbandono della specialit da parte dei vertici delle graduatorie nazionali. Come facciamo adefinire abbandono? Prendiamo un primo target, ovvero chi, tra tutti i 69selezionati, nel 2013ha

    corso i 400. Ebbene il dato dice il 17,39%,ovvero 12atleti. Dato incredibile: pi di 8 atleti su 10che erano nelle graduatorie nazionali del quadriennio 2005-2008, questanno non si sono visti nei400. Naturalmente mi si potrebbe obiettare che nel 2013 ci possa essere stata qualche forma diinfortunio, e il 400ista in questione non sia sceso in pista. Ebbene, se c ome abbandonoconsideriamo il 2012come anno limite, il numero di 400isti in attivit sale a 15, portando il tasso diabbandono a 21,73%. Vista dallaltra parte:

    Tasso di abbandono elitario sui 400 al 2013: 57su 6982,60% Tasso di abbandono elitario sui 400 al 2012: 54su 6978,26%

    Il dato davvero incredibile se si pensa che si sta parlando dei primi 20nelle graduatorie nazionali,

    quindi coloro che in teoria avrebbero avuto pi soddisfazioni dalla pratica sportiva e di conseguenzapi motivati a proseguire.

    Abbandonano al 2 anno junior - Se guardiamo invece il dato relativo allabbandono (diqualunque natura possa essere, ovvero per cambio di specialit e proprio per aver lasciato latletica),let media allabbandono (presa dividendo il numero complessivo di atleti distaccati, per la sommadelle et medie dellabbandono stesso) avvenuta a 3,7 anni dallinizio della categoria allievi,ovvero mediamente al secondo anno junior. Quindi nel 19 anno det, ovvero nellannocritico dopo il termine delle scuole medie superiori sar un caso? Comunque, se ancora ce nefosse stato bisogno (dopo lo studio con Gianluca Zuddas sulle gare indoor) risulta destituita dicontezza statistica la solita lagna che i problemi dellatletica derivino dal mancato reclutamento

    presso le scuola. La scuola sicuramente un problema, ma visti i dati che abbiamo raccolto in 3studi su 3, sembra pi impattante sul numero di tesserati il tasso di abbandono pi che il numero digiovani che abbracciano latletica.

  • 7/29/2019 Che fine ha fatto una generazione di 400isti?

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    Atleti militarizzatiNel dato sono presenti per diversi atleti (11) che sono convolati nei gruppisportivi delle diverse Forze di Polizia. Di quegli 11 solo 1 diventato uno specialista dei 400,ovvero Francesco Cappellin. Vediamoli in sintesi:

    Giuseppe Aita: 100/200 Giovanni Bellino: 800 Leonardo Capotosti: 400hs Giacomo Panizza: 400hs Davide Manenti: 200 Giordano Benedetti: 800 Francesco Cappellin: 400 Andrea Gallina: 400hs Michael Tumi: 100 Jose Bencosme: 400hs Francesco Basciani: 100/200

    1 solo semi-professionista sui 400 in 4 anni - Due sono le considerazioni: la prima che sono

    transitati casualmente per i 400, ed essendo atleti con un certo portato di classe, in specialitlimitrofe ai 400, hanno lasciato traccia del loro passaggio nelle suddette graduatorie. La seconda che, semplicemente, hanno cambiato disciplina perch non attratti, o perch cos consigliati dai

    propri tecnici. Sta di fatto che solo il citato Cappellin risulta esser diventato uno specialista del giroallinterno di un gruppo sportivo militare. Ora se assumiamo lappartenenza ai gruppi sportivi comesemiprofessionismo, sintetizzando, i primi 20 delle graduatorie dei 400 del quadriennio 2005-2008 hanno prodottoun solo atleta semiprofessionista nella specialit. C da che riflettere.

    Quanti atleti ai campionati italiani assoluti?ho voluto anche verificare quanti atleti compresitra i primi 20 nelle liste del quadriennio olimpico 2005-2008, siano poi riusciti ad arrivare aicampionati italiani assoluti. Qui sotto i risultati analitici:

    Cagliari 08 Marco Perrone batteria: 4868Milano 09 Francesco Ravasio batteria:4761; finale: 64781Milano 09 Marco Perrone batteria: 4860Milano 09 Andrea Daminelli batteria: 4939Grosseto 10 Marco Perrone batteria: 4796Grosseto 10 Francesco Cappellin batteria: 4755; finale:54732Torino 11 Francesco Cappellin batteria: 4666, finale: 64694Torino 11 Paolo Danesini batteria: 4772;Torino 11 Severi Roberto batteria: 4810;

    Bressanone 12 Severi Roberto batteria: 4775; finale: 74773Bressanone 12 Paolo Danesini batteria: 4809; finale: 64736Milano 13 Francesco Cappellin batteria: 4779;Milano 13 Paolo Danesini batteria: 4756;Milano 13 Giordano Benedetti batteria: 4764;Milano 13 Severi Roberto batteria: 4772;

    Quindi, di quel quadriennio, solo 7 atleti di quelle liste hanno partecipato ai campionati italianiassoluti. 5 le finali per 4 ragazzi. 3 finali le hanno raggiunte Marco Perrone (che dovrebbe aversmesso), Francesco Cappellin, Paolo Danesini e Roberto Severi.

    Le graduatorie integrate dei 2 da allievi dei primi 20 del quadriennio vediamo adesso legraduatorie integrate di quegli atleti per anno di categoria. Giusto per osservare e per potersichiedere che fine abbiano fatto alcuni atleti che allapparenza sarebbero potuti passare perfenomeni.

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    1 anno allievo

    Francesco Ravasio 4860

    Eusebio Haliti 4954Jose Bencosme De Leon 4977Luca Santori 5011Alessandro Bacci 5022

    Campolo Charalambos 5034Pasquale Monteleone 5037Giacomo Panizza 5052Andrea Cignoni;Stefano Aceto

    5053

    2 anno allievo

    Eusebio Haliti 4789

    Alessandro Pedrazzoli 4794Francesco Ravasio 4864Giuseppe Aita 4865

    Jose Benscosme De Leon 4868Giovanni Albano 4900Andrea Daminelli 4930Giovanni Falzoni;Francesco Cappellin

    4939

    Paolo Danesini 4944

    Riflessioni sulla prima tabella del 1 anno da Allievi: della tabella relativa al primo anno, cheracchiude il meglio del meglio di quel quadriennio, sono ancora in attivit con elevati livelli di resain 3: Eusebio Haliti, Jose Bencosme De Leon e Giacomo Panizza. Cosa salta subito allocchio?Che sono tutti e 3 specialisti dei 400hs. Altro aspetto: nessuno tra i primi 10 400isti al primo annodi un intero quadriennio tra coloro che sono andati forte al primo anno allievo, ha proseguito sui

    400: 3 come detto si sono dati agli ostacoli, 7 non hanno smesso con i 400. Forse diventare troppoforti troppo precocemente un problema.

    La sparizione del fenomeno Francesco Ravasioquello che sorprende ancor di pi lapresenza di un vero e proprio fenomeno dellatletica italiana, ovvero il bergamascoFrancesco Ravasio. Ebbene, il suo 4860al primo anno di allievi rappresentava al tempo incui stato conseguito, il pi veloce 400 mai corso da un allievo italiano al primo anno.Addirittura quasi un secondo in meno di Haliti alla stessa et, il secondo pi velocequartermilerdel quadriennio. Ravasio, nato il 6 aprile del 1991, corse quel tempo appenasedicenne (10 giorni dopo il compimento dellet, a Lodi), ma di fatto allentrata nellacategoria allievi. Una sorta di record italiano allievi al primo anno, battuto soli due anni piardi da Davide Re, con il suo 4815corso a Bressanone. Di Ravasio non si hanno pi traccedal 2010 e non ne conosco francamente i motivi. Su alcuni articoli presenti in rete si parlasolo di un suo abbandono, senza specificarne i motivi, che saranno anche fatti suoi. Sta difatto che un piccolo fenomeno dopo solo due anni dallesplosione non ha pi calcato le

    piste. C da dire, che dopo quellexploit (che non fu comunque limitato solo a quella gara,ma in quellannata in ben 3 circostanze scese sotto i 49 , con un 4864 e un 4888 acorollario di quellincredibile 4860), il secondo anno da allievo lo vide stallare suimedesimi tempi (i migliori un 4864, un 4888, un 4898 e un 4899 sempre tempi

    pazzeschi per un allievo), per poi riprendere la strada verso prestazioni deccellenza nelprimo anno da junior: 4761, ovvero ben un secondo in meno di quanto fece vedere da

    allievo, e secondo solo, in quella particolarissima graduatoria avulsa delle carriere di quegliallievi del quadriennio, ad Eusebio Haliti, che da primo anno junior seppe correre in 4716.Ora, a parte chiederci come mai Haliti corra ancora su quei tempi che correva 5 anni fa(altro super fenomeno di precocit), la domanda che dovrebbe animare una Federazione

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    votata a preservare il numero non solo di tesserati, ma anche le eccellenze appartenenti aquei tesserati anzi direi di iniziare proprio da qui. La Mission. Tornando a Ravasio: nel2009si prodig in una stagione stupefacente, sino al 6 posto ai Campionati Italiani Assoluti(da primo junior) e poi pi nulla. Speriamo naturalmente nulla di grave in relazione ad unabbandono di un piccolo fenomeno.

    Riflessioni sulla seconda tabella del 2 anno allievi: nella seconda tabella ecco Eusebio Haliti colsuo 4789, che in una lista italiana in cui potrebbe essere embeddato, figurerebbe al 5 posto disempre. Ma Haliti, diventato italiano, diventato specialista degli ostacoli. Ravasio scende al 3

    posto, superato da Alessandro Pedrazzoli, con 4794.

    E di Pedrazzoli che ne ? Il giorno in cui corse quel 4794, Pedrazzoli raggiunse il 4rango di sempre nelle classifiche all-time, superato solo da Donato Sabia, ClaudioLicciardello e Stefano Quaia. Ma seppe correre anche in 4801, due tempi che corsi daallievo profumerebbero di futura gloria. Ebbene, quel 4794 rimasto invece il suo migliorrisultato in carriera, che per continu sino al 2011, ovvero per altri tre anni. Lannosuccessivo, a Rieti, corse in 4797, mentre il miglior risultato del 2010 fu il 4813 di

    Bressanone. Nel 2011 ci fu un mesto 5073, dopodich non ci sono pi tracce di sue garesulle statistiche della Fidal dal settembre di quellanno. Aita passato ai 100: tra i migliori dieci nel quadriennio, altra strana scelta risulta quella

    fatta da Giuseppe Aita, miglior allievo nei 400 del 2005 (con 4865, 18 di sempre nelleliste all-time al giorno dellottenimento), riconvertito allo sprint puro al termine del 2007,dove poi raggiunger i suoi picchi prestativi nel 2010 ( 1047 sui 100). Dal 2007 nonrisultano pi prove superiori ai 100 metri al suo attivo. E s che nei 200 da junior correva in2150 (si parla del 2006, tempo in cui risale il suo PB). Proprio al 2006 (ovvero lannosuccessivo allexploit da allievo risale il suo ultimo 400. Qui, evidente, siamo di fronte aduna scelta tecnica precisa.

    Pi longevit ai migliori del secondo anno: dei migliori al secondo anno comunqueevidente che vi sia una maggiore longevit. In 7 hanno proseguito e hanno partecipato a garenel 2013, bench in 3 abbiano preferito altre specialit. Ma fanno parte del loto FrancescoCappellin (3 finali agli assoluti), Paolo Danesini (3 finali agli assoluti), Andrea Daminellie Giovanni Falzone.

    Analisi dei miglioramenti per atleta ottenuti nella carriera basandosi sui record personali,vediamo nella tabella sotto, invece, quanto i diversi atleti siano migliorati in 3 diverse fasi della lorocarriera. Il best iniziale la migliore media ottenuta tra la doppia categoria allievi-junior, mentre perI fase si intende quella promesse, e la II quella senior. Natu ralmente come ritirati compaionoanche tutti coloro che hanno cambiato specialit. Non sono inclusi gli atleti dellannata 2008, inquanto ancora promesse nel 2013.

    Best

    iniziale 1a fase 2a fase Migl. I fase Migl. II fase Migl. Da I fase

    AITA GIUSEPPE 48,50 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    FALZONI GIOVANNI 49,39 49,37 49,24 0,040% 0,263% 0,304%

    CAVAZZANI FRANCESCO 48,63 48,37 0,00 0,535% RITIRATO Ritirato

    INGRAVALLE GIORGIO 49,99 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    BELLINO GIOVANNI 49,20 50,02 0,00 -1,667% RITIRATO Ritirato

    CAPOTOSTI LEONARDO 49,52 48,66 48,50 1,737% 0,329% 2,060%

    PERRONE MARCO 48,96 47,59 47,99 2,798% -0,841% 1,981%

    SCIARRA ALESSIO 49,42 48,47 0,00 1,922% RITIRATO Ritirato

    CASCELLA LUIGI 49,21 49,43 0,00 -0,447% RITIRATO Ritirato

    ZAPPULLA MATTEO 50,33 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    PANIZZA GIACOMO 49,30 48,64 48,15 1,339% 1,007% 2,333%

    TREVELLIN ALBERTO 48,74 50,88 0,00 -4,391% RITIRATO Ritirato

    BRICCHI AMEDEO 50,20 50,70 0,00 -0,996% RITIRATO Ritirato

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    ANDREANI MATTEO 50,57 49,09 0,00 2,927% RITIRATO Ritirato

    DE PAOLI JACOPO 50,00 49,45 48,90 1,100% 1,112% 2,200%

    SIRTOLI DORINO 48,67 50,05 0,00 -2,835% RITIRATO Ritirato

    SANTORI DANTE 50,44 50,47 0,00 -0,059% RITIRATO Ritirato

    MANENTI DAVIDE 48,60 49,86 0,00 -2,593% RITIRATO Ritirato

    SCAPINI MARIO 49,53 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    QUATTRINI STEFANO 51,04 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    SANTORI LUCA 48,90 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    LOMARTIRE GIUSEPPE 50,12 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    BENEDETTI GIORDANO 49,06 48,39 47,64 1,366% 1,550% 2,894%

    MONTELEONE PASQUALE 50,37 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    CIGNONI ANDREA 49,35 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    ROLLA DANIELE 50,38 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    SEVERI ROBERTO 48,33 47,31 46,86 2,110% 0,951% 3,042%

    AMOIA DOMENICO 50,74 52,05 51,06 -2,582% 1,902% -0,631%

    CAPPELLIN FRANCESCO 48,74 46,66 46,98 4,268% -0,686% 3,611%

    RIGO ADRIANO 50,96 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    MILAN NICOLO' 51,04 51,85 0,00 -1,587% RITIRATO Ritirato

    DAMINELLI ANDREA 48,84 48,16 47,63 1,392% 1,100% 2,477%

    GUGLIELMO RICCARDO 51,17 50,88 51,52 0,567% -1,258% -0,684%

    GALLINA ANDREA 50,34 47,86 49,04 4,926% -2,466% 2,582%

    MAFFEI ENRICO 51,25 52,64 0,00 -2,712% RITIRATO Ritirato

    DOTOLO MATTEO 50,96 55,34 0,00 -8,595% RITIRATO Ritirato

    RAVASIO FRANCESCO 47,61 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    HALITI EUSEBIO 47,05 46,78 0,00 0,574% RITIRATO Ritirato

    TRIONFO ANDREA 49,64 49,88 0,00 -0,483% RITIRATO Ritirato

    BUFALINO ANDREA 48,70 48,16 49,05 1,109% -1,848% -0,719%

    LEMMA RUGGERO 49,62 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    SALA DANIELE 49,22 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    CAMPOLO CHARALMBOS 50,34 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    CARGNELLI MANUEL 49,11 49,66 0,00 -1,120% RITIRATO Ritirato

    ALBANO GIOVANNI 48,47 48,43 0,00 0,083% RITIRATO Ritirato

    ECCHER LORIS 48,95 49,40 0,00 -0,919% RITIRATO Ritirato

    ROBELLO MANUELE 49,65 48,50 49,05 2,316% -1,134% 1,208%

    PEDRAZZOLI

    ALESSANDRO 47,94 50,73 0,00 -5,820% RITIRATO Ritirato

    MAIORANI MARTINO 51,00 0,00 0,00 RITIRATO RITIRATO Ritirato

    OREFICI LUCA 48,99 48,99 0,00 0,000% RITIRATO Ritirato

    MACCIOCCHI VALERIO 50,24 50,34 0,00 -0,199% RITIRATO Ritirato

    TOTALE -0,168% -0,001% 1,619%

    Non so se apprezzate le medie totali qui sotto. Dallecatombe di atleti che non si sono pi presentatia correre dei 400 nel quadriennio 2005-2008, di fatto non vi stato miglioramento complessivotra la categoria allievi/junior a quella promesse! Anzi, un arretramento dello 0,168% (diciamocirca 2/3 decimi mediamente). Mentre il miglioramento tra le categorie giovanili e quelle assolute, apprezzabile: 1,619%, tenendo conto che questa media appesantita dalle prestazioni una-tantumdei 400ostacolisti professionalizzati, e da Giordano Benedetti.

    Vi propongo unaltra tabella, ovvero quella relativa alle tendenze prestative degli atleti a secondadel numero di stagioni affrontate. Tali tendenze sembrano avvalorare le tesi che chi meglio va,

    prosegui lattivit (le curve sono pi basse, ovvero pi prestative), mentre chi va piano si fermaunovviet, ma adesso certificata da questa tabella riportata qui sotto. Come leggerle?

    Semplicemente, con 1 e 2 gli atleti con allattivo una o due stagioni, con 2 o 3, due o tre stagionie cos via.

  • 7/29/2019 Che fine ha fatto una generazione di 400isti?

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    Conclusionicerto, uno studio potrebbe essere molto pi esaustivo, ma solo con questi dati gi adisposizione, si riescono a comprendere alcuni aspetti del quattrocentismo giovanile italiano(almeno di quel quadriennio). Sarebbe bello continuare lo studio con il quadriennio successivo, cheha prodotto talenti come quello di Valentini, Tricca, Incantalupo, Re talenti esplosi da allievi -

    junior, ma la cui piena maturit ancora da verificare.

    Abbandono oceanico: Secondo me emerge prima di tutto, come gi detto diverse volte in questapiccola analisi, un clamoroso tasso di abbandono: e stiamo parlando dei migliori delle liste italianedi un quadriennio, non degli ultimi. Ora, come gi detto in precedenza, unorganizzazione dovrebbecercare di limitare anche gli aspetti negativi, non solo individuare i fattori di possibile crescita. E

    per questo che per macro-fenomeni che probabilmente interessano pi specialit e non certo solo i400, sarebbe il caso di impegnare del personale (la Fidal?) al fine di condurre surveys su questifenomeni. Perch non creare un database su questi atleti talentuosi che abbandono forse troppo

    presto? E capire come intervenire nel futuro: se labbandono dovuto ad aspetti motivazionali, disicuro bisogner intervenire, come anche per la mancanza di risultati (questione tecnica?). Per altremotivazioni esogene, chiaramente, non di sola atletica vive luomo.

    Labbandono a 19 anni: altro elemento emerso il periodo di abbandono medio, ovvero i 19 anni.Qui entrano in gioco diversi elementi esiziali, qualcuno dei quali, come detto, esula da motivazionidi natura sportiva. Probabilmente il bivio per continuare, per i migliori, si presenta con lopportunitdi entrare in un gruppo sportivo o dover fare scelte progettuali di vita diversa. Come intervenire?

    Come attirare gli atleti? Come farli rimanere? Secondo me latletica deve avere attrattive anche esoprattutto per chi (ed la maggioranza!) arrivato a quel bivio dove si condensa la maggior partedelle perdite di tesserati. necessario prendere in considerazione opportunit agonistiche per chinon potr pi gareggiare ad armi pari con chi avr fatto scelte sportivamente elitarie, soprattutto alivello di tempo a disposizione, visto che un professionista in qualunque campo, guadagnersicuramente pi dellatleta semi-professionista. Serve cio prevedere, a mio modesto modo divedere, una strutturazione dei campionati italiani assoluti come quelli francesi, dove si tiene uncampionato di serie B, con una partecipazione limitata a tutti quelli che, bench in possesso di

    prestazioni notevoli, non riescono ad essere competitivi con le elite nazionali, allo stile franceseappunto. Ribadisco cio la necessit di trovare tamponi per tappare le falle del sistema atletica, chequel poco che entra se lo fa pure scappare prima che le carriere entrino nel vivo.

    400 specialit senza campioni: la storia del quattrocentismo in Italia, come ho gi avuto modo discrivere diverse volte, non ha mai prodotto una figura che si stagliasse a livello internazionale.Tutto quello cui si assistito negli ultimi 30 anni stato spesso a livello di una sola stagione, o

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    stagione e mezza (Zuliani, Attene, Licciardello), oppure su stagioni altalenanti a medio livello masenza grossi exploit nelle grandi manifestazioni (Nuti, Barberi, Vaccari). Lo spessore di Galvan losi scoprir lanno prossimo. come se mancasse una cultura, o come se, quella che la culturaimperante da ormai un trentennio, non sia mai riuscita ad individuare una strada efficace nei 400. Il

    problema cio pare di natura tecnica, pi che umana, visto che i talenti, come documentato anche inquesto piccolo studio, sembrano esistere. Il quadriennio successivo a quello analizzato, tra l altro,ha prodotto fenomeni ancora pi incredibili, ma che inopinatamente hanno stallato su quella no flyzone, che sono i 47, o poco meno. Gente che ha lambito il muro dei 46, o che ha corso appenasopra i 470 da allievo, oggi, nella propria evoluzione sportiva, non pu non vantare dei 45 sulla

    propria carlinga. Gli infortuni, gli intoppi, per carit, esistono per tutti. Ma il fatto che leffetto collodi bottiglia, (ovvero lo stallo delle elite, nonostante le premesse per avere delle punte molto

    performanti) oltre che a verificarsi tra le elite dei 100 femminili (lo studio presentato qualche giornofa) si presenti anche tra i 400 giovanili, fa sorgere il dubbio che il problema sia sistemico. E consistemico, intendo tecnico. E per la propriet transitiva, per tecnico intendo una metodologia difondo che produce tanti buoni atleti (li spreme?) ma che con la il pezzo di marmo che ha, non riescemai, ma mai, a tirar fuori la statua immortale.

    E se mancassero pianificazioni pluriennali?Allora bisognerebbe andare al nocciolo del problemae per prima cosa diventare consapevoli di un aspetto: forse in Italia non si sanno allenare i 400.Partiamo da qui. Ma forse non si sanno nemmeno programmare nel tempo i ragazzi. Forse ilRavasio di turno si stancato di farsi un mazzo tanto a 16 anni, con sacrifici forse troppo duri perquella et. Mi domando quanto si sappia di programmazione pluriennale in Italia. O di

    programmazione in et giovanile. Ci sono diversi studi sulla materia, e non penso che il pensierodominante qui in Italia abbia mai affrontato la cosa scientificamente, riducendo il tutto ad una meramodulazione dei volumi di lavoro. Penso che con la collaborazione di Valerio Bonsignore,

    prossimamente proveremo a fornire quanto c sulla piazza a livello internazionale sullapianificazione non solo allinterno della stagione, ma negli anni. Un allenatore, sembra pacifico,non pu manipolare il corpo di un ragazzo senza sapere cosa comportino gli input motori cui lo sta

    sottoponendo.

    e naturalmente poteva mancare il professionismo?Questo discorso labbiamo affrontato tantevolte in queste settimane, e non potrebbe non rientrarci anche per questo discorso sui 400 tra gliallievi. Gli aspetti tecnici assumono un ruolo fondamentale, e non avere i diversi elementi delsistema un portato professionale, si riverbera chiaramente in modo negativo sugli esiti delle

    prestazioni. Ma su questo argomento ci siamo espressi pi volte e ci ritorneremo, naturalmente.

    Vabb concludo qui. Alla fine far emergere semplici fenomeni sociali in atto pu esser un buonmetodo per capire dove si stia andando a parare. Se non si conosce il nostro mondo, non si potrmai intervenire e tutto quello che si far per migliorarlo, risulter solo un mero tentativo sparato

    puntando sul fattore C. E di questi tentativi penso che se ne siano visti fin troppi.