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pietrina-carlucci
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Chi chiamo ?
118Numero telefonico unico nazionale per la richiesta di soccorso sanitario
La chiamata è gratuita e registrata
Regione Veneto
• 7 province
• 18.364 km2
• 4.500.000 abitanti
• 7 centrali operative
BL
TV
VE
PD
VI
VR
RO
S.U.E.M.Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica
Centrale Operativa di Coordinamento Provinciale
S.U.E.M.
Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica
La chiamata è gratuita e registrata
Provincia di Padova
2141 Km2
840.000 abit.
388 ab/km2
Compiti della centrale operativa Ricezione e gestione delle chiamate di soccorso
telefoniche provenienti dai cittadini (118). Organizzazione del soccorso sanitario nel
territorio di competenza. Gestione trasporti secondari di pazienti critici. Gestione trasporti connessi alle attività di
trapianto. Coordinamento occupazione posti letto terapia
intensiva. Individuazione del luogo di ricovero più idoneo
per pazienti affetti da patologie che richiedono trattamento medico di particolare complessità o specializzazione.
Tipologie di risposta
non necessità di intervento coinvolgimento guardia medica coinvolgimento pediatra ospedaliero,
medico di base, pediatra di base invio taxi-ambulanza soccorso e trasporto assistito soccorso e trasporto avanzato
Richiesta di soccorso
• Informazioni precise
• La collaborazione dell’utente è
fondamentale
• Chi chiama è il testimone
dell’evento
Richiesta di soccorso• Mantenete la calma
• Lasciate che sia l’operatore a formulare le domande
• Numero di telefono da dove chiamate
• Conclusa la telefonata lasciate libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi.
Richiesta di soccorso
• Malore, trauma, intossicazione…
• E’ cosciente, respira, si muove, parla, da
dove sanguina…
• Quante vittime, quanti e quali mezzi
• Ci sono pericoli (fuoco, tossici, ecc.)
• L’accesso è ostacolato, persone incastrate
Richiesta di soccorso
• Località esatta, via e n. civico
• Eventuali punti di riferimento
• Inviare una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile.
Se la persona è apparentemente senza vitaSe la persona è apparentemente senza vita
VERIFICARE LO STATO DI COSCIENZA
A. Apertura delle vie aeree B. Breathing (Respirazione artificiale) C. Circulation (Massaggio cardiaco)
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)
bls=basic life supportbls=basic life support
Supporto delle funzioni di baseSupporto delle funzioni di base
Se non dà segni di rispostaSe non dà segni di rispostaAPRIRE LE VIE AEREE
•Nella persona non cosciente la lingua può ostruire le vie aeree superiori
•Inclinare all’indietro la testa della persona soccorsa
•Sollevare il mento
Se non dà segni di risposta
APRIRE LE VIE AEREE
Se non dà segni di risposta
APRIRE LE VIE AEREE
•Aprire la bocca e rimuovere eventuali corpi estranei che ostruiscano il cavo orale
G-uardate se la cassa toracica si solleva e si abbassa
A-scoltate se vi sono rumori respiratori
S-entite se vi è flusso di aria espirata sulla vostra guancia
La verifica va fatta per 10 secondiLa verifica va fatta per 10 secondi
Se non dà segni di rispostaSe non dà segni di risposta
Dopo aver aperto le vie aeree
VERIFICARE LA RESPIRAZIONE
Se non respiraSe non respira
PRATICARE DUE VENTILAZIONI EFFICACI
(CON LA RESPIRAZIONE BOCCA-A-BOCCA)
•Assicurarsi che le vie aeree siano aperte iperestendo la testa e sollevando il mento
•Chiudere le narici delle persona con due dita a pinza
•Insufflare lentamente, per 2 secondi, nella bocca della
persona fino a far sollevare il torace
Se non respiraSe non respiraPRATICARE DUE VENTILAZIONI EFFICACI
(CON LA RESPIRAZIONE BOCCA-A-BOCCA)
•È estremamente improbabile che il soccorritore possa contrarre infezioni praticando una respirazione bocca-a-bocca•Ciò nonostante, ci si può sentire a disagio nel contatto diretto delle proprie labbra con quelle di un estraneo, in particolare se questi ha vomitato•In questi casi un dispositivo protettivo quale la maschera facciale elimina ogni disagio ed esitazione nel ventilare
Presidi di protezione per la Presidi di protezione per la ventilazioneventilazione
Maschera facciale
La verifica viene eseguita osservando, ascoltando e cercando di percepire:
•MOvimenti•Tosse Polso carotideo (per olso carotideo (per
esperti)esperti)•REspirazione
La verifica va fatta per 10 secondiIn caso di dubbio agire come se non vi fossero segni di circolo
Dopo due ventilazioni efficaciDopo due ventilazioni efficaci
VERIFICARE SE CI SONO I SEGNI DI CIRCOLAZIONE
C
•Collocare le mani al centro del torace della persona soccorsa in corrispondenza della metà inferiore dello sterno•Comprimere il torace premendo in basso verso la colonna per 4-5 cm•Mantenere una frequenza di 100 compressioni al minuto
Se non vi sono segni di Se non vi sono segni di circolazione (MO.TO.RE.)circolazione (MO.TO.RE.)
PRATICARE 15 COMPRESSIONI TORACICHE
C
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)
SEQUENZA RCP AD UN SOCCORRITORE PASSO PER SEQUENZA RCP AD UN SOCCORRITORE PASSO PER PASSOPASSO
PROSEGUIRE CON LA RCP
•Alternare 15 compressioni e 2 ventilazioni (impiegando il minor tempo possibile per passare dalle compressioni alle ventilazioni e viceversa)
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP)
SEQUENZA RCP AD UN SOCCORRITORE PASSO PER SEQUENZA RCP AD UN SOCCORRITORE PASSO PER PASSOPASSO
CONTROLLI
Controllare se compaiono i segni di circolo:
•Dopo il primo minuto (4 cicli 2/15) dall’inizio della RCP
I controlli successivi devono essere effettuati ogni 3 minuti
Defibrillatore semiautomatico esternoDefibrillatore semiautomatico esterno
Strumento di facile usoApprendimento rapidoDiffusione della defibrillazione precoce
Libera l’operatore dall’onere della diagnosi
La legge ora ne consente l’utilizzo anche da parte di personale sanitario non medico e non sanitario (“laici”)
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO
RIEPILOGANDO…….RIEPILOGANDO…….
Algoritmo di interventoAlgoritmo di intervento Persona apparentemente inanimata
VALUTARE LO STATO DI COSCIENZA
SE RISPONDE•Osserva•Chiama 118 se necessario
SE NON RISPONDE•Chiama 118•Richiedi il defibrillatore•VALUTA IL RESPIRO (apertura via aeree, GAS)
RESPIRO PRESENTE
•Metti in posizione laterale di sicurezza
•Attendi i soccorsi
RESPIRO ASSENTE•Ventila due volte lentamente•VALUTA SEGNI DI CIRCOLO
CIRCOLO PRESENTE•Continua ventilazione 12/min•Controlla i parametri vitali
CIRCOLO ASSENTE
INIZIARE MANOVRE DI RCP
La mancanza di ossigeno provoca danni al La mancanza di ossigeno provoca danni al cervellocervello
lesioni irreversibili dopo circa
4 - 6 minuti4 - 6 minutidi arresto della circolazione del sangue
Danno anossico cerebrale
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO
Se respiraSe respira
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
Segni:perdita di coscienzascosse muscolari tonico-clonichedifficoltà respiratorialesioni alla lingua da morsicaturafase di “coma postcritico”
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
CONVULSIONICONVULSIONI
Proteggere il paziente Controllare le funzioni vitali Non tentare di fermarlo Allertare 1 1 8 Cessate le convulsioni posizione laterale
di sicurezza finchè non si risveglia
PRIMO SOCCORSO IN AZIENDAPRIMO SOCCORSO IN AZIENDA
CONVULSIONICONVULSIONI
Condizione clinica acuta causata da varie patologie primitive e secondarie
È caratterizzata da difficoltà respiratoria
Può essere di grado lieve, moderato e grave
La più comune causa è la BPCO
PRIMO SOCCORSO PRIMO SOCCORSO
INSUFFICIENZA RESPIRATORIAINSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Sintomi:Difficoltà respiratoria a riposoFame d’aria
Segni:Cianosi (colorito bluastro) alle labbraSudorazioneIpertensione o ipotensione arteriosa
PRIMO SOCCORSO PRIMO SOCCORSO
INSUFFICIENZA RESPIRATORIAINSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Trattamento: ABC della rianimazione cardiopolmonare Allertamento immediato 1 1 8 Posizione ortopnoica (semiseduto)
Tranquillizzare il paziente Arieggiare l’ambiente Allontanare i presenti Se possibile fornire ossigeno
PRIMO SOCCORSO PRIMO SOCCORSO
INSUFFICIENZA RESPIRATORIAINSUFFICIENZA RESPIRATORIA
OSTRUZIONE VIE AEREE DA CORPO OSTRUZIONE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEOESTRANEO
L’OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE RAPPRESENTA UNA DELLE CAUSE PIÙ FREQUENTI DI ARRESTO RESPIRATORIO E CONSEGUENTE ARRESTO CARDIACO
IL CORPO ESTRANEO PUÒ ESSERE RAPPRESENTATO DA QUALSIASI OGGETTO IN GRADO DI OSTRUIRE PARZIALMENTE O TOTALMENTE LE VIE AEREE SUPERIORI E DETERMINARE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA PIÙ O MENO GRAVE
PER GLI ADULTI IL CORPO ESTRANEO PIÙ FREQUENTEMENTE È DATO DAL BOLO ALIMENTARE
NEI BAMBINI INVECE SI TRATTA PER LO PIÙ DI GIOCATTOLI DI PICCOLE DIMENSIONI
OSTRUZIONE VIE AEREE DA CORPO OSTRUZIONE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEOESTRANEO
Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo
- Soffocamento -
Manovre di
Heimlich
Passo “A”
Apertura vie aeree
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
SVENIMENTOSVENIMENTO
È caratterizzato da improvvisa perdita di coscienza con caduta a terra, pallore
spesso è conseguente a fattori ambientali : Eccessivo caldo Eccessivo affollamento
fattori emotivi Spavento Stress Visione di sangue
mancata alimentazione
Trattamento: ABC della rianimazione cardiopolmonare Slacciare cinture e vestiti Arieggiare l’ambiente Allontanare i presenti Tenere sotto controllo respirazione e
circolazioneSi risolve spontaneamente in pochi secondi senza
lasciare esitiAttenzione: non far rialzare l’infortunato
rapidamente; trattare eventuali lesioni da caduta
SE NON SI RIPRENDE ALLERTARE 1 1 8
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
SVENIMENTOSVENIMENTO
coronarica con conseguente assenza di flusso di sangue ossigenato a valle della occlusione
ATTACCO CARDIACOATTACCO CARDIACO
Insieme dei sintoni correlati all’infarto cardiaco, ma presenti anche in caso di angina pectoris:
•Dolore improvviso al centro del torace
•Irradiazione del dolore alle braccia, al dorso, collo
•Improvvisa difficoltà respiratoria
•Debolezza
•Nausea, vomito, forte sudorazione
INFARTO CARDIACOINFARTO CARDIACO
È dato dalla morte di una parte del muscolo cardiaco. È causata da una occlusione trombotica dell’arteria
INFARTO CARDIACO/ATTACCO CARDIACOINFARTO CARDIACO/ATTACCO CARDIACO
È IMPORTANTE RICONOSCERE UN ATTACCO CARDIACO PER TRASPORTARE IL PIÙ VELOCEMENTE
POSSIBILE IL PAZIENTE IN OSPEDALE
INOLTRE LA PERSONA IN PREDA AD UN ATTACCO CARDIACO HA MOLTE PROBABILITÀ DI ANDARE INCONTRO AD ARRESTO CARDIACO, DOVUTO QUASI SEMPRE A FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE
Il 75% dei casi di arresto cardiaco è dovuto a fibrillazione ventricolare
Questa provoca un movimento incoordinato “tipo tremito” del cuore con perdita della funzione di pompa
Arresto della circolazione sanguigna
Mancanza di apporto di ossigeno a tutto l’organismo
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO
Eruzioni cutanee
Difficoltà respiratorie
Shock anafilattico
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
REAZIONI ALLERGICHEREAZIONI ALLERGICHE
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
FERITA CON EMORRAGIAFERITA CON EMORRAGIA
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
FERITA CON EMORRAGIAFERITA CON EMORRAGIA
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
TRAUMI MUSCOLO-SCHELETRICITRAUMI MUSCOLO-SCHELETRICI
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
TRAUMI MUSCOLO-SCHELETRICITRAUMI MUSCOLO-SCHELETRICI
SEGNI E SINTOMISEGNI E SINTOMI
•DOLORE INTENSO NEL PUNTO DI FRATTURA CHE DOLORE INTENSO NEL PUNTO DI FRATTURA CHE PUÒ IRRADIARSI A TUTTO L’ARTOPUÒ IRRADIARSI A TUTTO L’ARTO
•GONFIOREGONFIORE
•SEGNI EVENTUALI DI EMATOMA IN FORMAZIONESEGNI EVENTUALI DI EMATOMA IN FORMAZIONE
•DEFORMAZIONE DELL’ARTO EVIDENTE DEFORMAZIONE DELL’ARTO EVIDENTE SOPRATTUTTO NELLE FRATTURE SCOMPOSTESOPRATTUTTO NELLE FRATTURE SCOMPOSTE
•EVENTUALE DIMINUZIONE/ASSENZA DELLA EVENTUALE DIMINUZIONE/ASSENZA DELLA SENSIBILITÀ TTDSENSIBILITÀ TTD
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
TRAUMI AGLI ARTITRAUMI AGLI ARTI
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
TRAUMI VERTEBRALITRAUMI VERTEBRALI
SEGNI E SINTOMI
•DOLORE INTENSO CHE AUMENTA CON I MOVIMENTI
•ALTERAZIONI DELLA SENSIBILITÀ TTD
•ALTERAZIONI DELLA CAPACITÀ MOTORIA MUSCOLARE
•ALTERAZIONI DELLA RESPIRAZIONE
•ALTERAZIONI DELL’EMODINAMICA
•RILASCIO DEGLI SFINTERI
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
TRAUMI VERTEBRALITRAUMI VERTEBRALI
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
USTIONIUSTIONI
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
COLPO DI CALORECOLPO DI CALORE
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
COLPO DI SOLECOLPO DI SOLE
Solo se perfettamente cosciente
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
FOLGORAZIONEFOLGORAZIONE
Secondo l’OMS l’annegamento costituisce la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.
Soprattutto i bambini e i giovani maschi sono vittime di annegamento che può verificarsi nella vasca da bagno, in raccolte d’acqua vicine a casa, in canali, fiumi o piscine.
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
annegamentoannegamento
I meccanismi fisiopatologici alla base delle forme di annegamento e semiannegamento con e senza inalazione di acqua sono alquanto differenti.
Il vero annegamento senza inalazione si verifica per asfissia determinata da un serrato laringospasmo tale per cui viene ad essere impedito l’ingresso di liquidi nei polmoni (oltre che dell’aria).
Vi sono poi i casi di “morte nell’acqua” non causati da asfissia.
E quelli con inalazione di acqua con differenze tra acqua salata e acqua dolce
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
annegamentoannegamento
Valutazione secondo ABC della rianimazione cardiopolmonare delle condizioni cliniche della vittima e sua classificazione in una delle seguenti condizioni:
• acquastress : l’annegato non ha inalato, è soltanto spaurito, polipnoico e tachicardico;
•ipossia modesta: il soccorso è stato tempestivo, ma acqua è penetrata nelle vie aeree, la vittima è cosciente, presenta tosse violenta e insistente, tachicardia;
•ipossia importante: l’annegato è obnubilato o in coma, tachicardico, ipoteso, dispnoico con cianosi variabile, tosse con emissione di escreato schiumoso
•anossia: il quadro è quello dell’arresto respiratorio e cardiocircolatorio
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
annegamentoannegamento
Alcuni gesti terapeutici vanno eseguiti sempre, senza peraltro ritardare le manovre di rianimazione cardiopolmonare:
•Allontanare l’infortunato dall’acqua
•liberare le vie aeree
•porre al riparo dal vento
•rimuovere i vestiti bagnati e avvolgere il soggetto con panni asciutti.
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
annegamentoannegamento
Sulla base dei quadri clinici indicati il primo soccorso prevede:•IN CASO DI ACQUASTRESS
• Rassicurare la vittima e predisporre per un ricovero ospediero di almeno 24 ore
•IN CASO DI IPOSSIA MODESTA •Assistere la respirazione della vittima e attivare il 118
•IN CASO DI IPOSSIA IMPORTANTE• Può essere necessaria una respirazione artificiale
•IN CASO DI ANOSSIA• Adottare le tecniche di rianimazione cardiopolmonre di base
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
annegamentoannegamento
PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
AVVELENAMENTIAVVELENAMENTI