Chiara BOSIOCopywriter

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Legittima difesaChiara Bosio

Vito arrivò quella sera, scortatodalla sorella e dal cognato. I duefurono molto sbrigativi nelloscaricarlo a Ada: non varcarononemmeno la soglia di casa, maspinsero dentro l’uomo e la suavaligia e salutarono in tuttafretta. Così ebbe inizio la loroconvivenza.

— Pigghiame nu’ poco d’acqua,disse Vito, comodamente distesosul divano.

In copertina Lili style Renaissance (dettaglio), Jean Dubuffet

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ISBN 88-89421-31-2

Chiara Bosio è laureata in Storia

e Critica del Cinema all’Università

di Torino. Attualmente è assisten-

te alla regia per un’opera teatrale

e lavora nel settore audiovisivo.

Per Portaparole ha tradotto dal-

l’inglese Charlie Chaplin, la stella

del cinema muto di Ingeborg Kohn.

Questo è il suo primo libro.

Legittima difesa è un libro di rac-

conti noir, i cui protagonisti sono

affetti da disagi mentali di varia

natura e che trovano sollievo nel-

la propria fantasia, che li tiene

lontani da una realtà spesso dolo-

rosa, e nella figura del loro infer-

miere, l’unico ad averne a cuore

la situazione. Ma non tutto è co-

me sembra…

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Direttore responsabile: Sergio Negri. Spedizione in A.P.D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 2 DCB To contiene I.R.

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PERCHÉLEGGEREQUESTOGIORNALE?A cura di Sergio Negri

La funzione importante svolta dai servizidella Cgil, per i lavoratori, per inati e per molti cittadini che, in questianni, se ne sono serviti, è ormai una circostanza nota a tutti.La recente Conferenza dine ne ha, infatti, esaltato il ruolo e le doti.Quali sono i cambiamenti annunciati?Lo straordinario valore dell’attività deinostri servizi e delle nostre tutele ècumentato in modo inequivocabile dalnumero di persone che ogni anno sivolgono alle sedi della Cgil per avereformazioni e per ricevere il nostro aiuto:superiamo i 12 milioni. Un’altra conferma ci viene fornita dai dati ufficiali dellanostra attività: Inca è il primo in Italia eall’estero, il sistema Caaf della Cgil è intesta tra gli 80 centri di assistenza file che operano in Italia. Parliamo, inoltre,di più di 50mila vertenze di lavoro svoltein un anno dagli storici Uffici vertenzelegali e di una mole eccezionale di informazione per i giovani fornita dai nostriSportelli di orientamento al lavoro. Ma idati, sia pur premianti, non dicono tuttoil lavoro che gli operatori, con spirito diservizio e di solidarietà, accompagnatoda alti livelli di professionalità,no nei confronti delle persone e delleloro storie umane e familiari. È questoil valore aggiunto delle tutele individualidella Cgil. La Conferenzazione, partendo da queste valutazioni,ha individuato i percorsi per itinerari ditutela ancor più efficaci e più ampi. Trale priorità, il Comitato direttivo della Cgilha indicato un ancor più incisivomento della nostra organizzazione e deinostri servizi nei territori con una fortecabina di regia delle Camere del Lavoro,lo sviluppo di un sistema informatico cheincroci le banche dati dei servizi ela rappresentanza per dare più tutela ainostri iscritti, una formazione di sistemaper gli operatori e per i quadri chiamatia dare risposte globali ai bisogni dellepersone, una comunicazione chenei, tra gli iscritti e le persone che non ciconoscono, il valore d’insieme dellestre tutele. Infine, un più forte intrecciotra servizi e categorie e cioè tra tutelaindividuale e collettiva, le due facce dellarappresentanza Cgil.

Oggi il sistema dei servizi della Cgil deveaffrontare i nuovi bisogni che nasconodalle novità intervenute nella vitale, economica e nel mercato del lavoro.A quali occorrenze deve rispondere lanuova funzione del sistema servizi?L’invecchiamento della popolazione, laprecarietà del mercato del lavoro, ilsastro delle morti bianche, la mobilitàcrescente tra lavoro autonomo e lavorodipendente, l’aumento esponenziale didomanda di assistenza per la famigliache ha incentivato flussi di immigrazionespecifici, la riduzione dell’occupazione

nelle grandi imprese aiutano adere il ruolo importante che possonogiocare i servizi a sostegno dellasentanza, laddove non è sufficiente lasola leva della contrattazione collettiva.E poi c’è il grande contributo che puòessere consegnato alle categoriecali dal lavoro sulle singole persone e suiloro problemi svolto negli sportelli deiservizi: sempre più veri e propri sensoridei bisogni della gente e deiti del mondo del lavoro.

La richiesta di tutela da parte dei cittadini,che spesso occupano la fascia piùle della società, si è fatta più estesa, piùimperiosa. Sono cresciuti i bisognividuali e quelli collettivi. La popolazione

late le culture, gli ideali, le percezioni, sisono confuse le esigenze, le richieste,le necessità. Il lavoro si è frantumato, siè fatto instabile, il futuro è diventatocerto. In che modo può il nuovo sistemaservizi della Cgil contribuire a risolverequesti rilevanti problemi?Il sistema servizi della Cgil mette altro la persona. È una scelta strategicache orienta tutta la nostra attività. Lapersona, i suoi bisogni, i suoi diritti, lasua dignità sono l’asse del nostroro. Non offriamo servizi “per conto di”.Con una capacità di ascolto e di tutela

che viene da molto lontano abbiamofesteggiato l’anno scorso i nostri primicento anni con una grande attenzioneai cambiamenti economico e sociali, conil nostro forte spirito di accoglienza e dirispetto dell’essere umano, tanto piùnecessario in una società multietnica emulticulturale come è la nostra, i servizidella Cgil vanno oltre alla semplicesta a un quesitodenziale, sociale e /o fiscale. Con le persone che si rivolgono a noi cerchiamodi capire l’insieme dei problemi e la loro

legamento e siamo a disposizione per

sionistica in cui può essere necessarioun aiuto, una consulenza, un consiglio.Sempre, tutto, con la determinazione ditrasformare i tanti bisogni espressi, inrisposte collettive, in diritti esigibili, innuove conquiste.

Il progetto di sviluppo del sistema delletutele individuali e collettive ha bisognodi perfezionare la competenza e lalità comunicativa della Cgil e delma dei servizi. Il bisogno dize, di informazioni, di notizie continua acrescere fra gli operatori del settore ein tutti coloro che si servono dei servizidella Cgil. Ritieni sia necessariostire nuove risorse umane e finanziarienell’attività di comunicazione perbuire a far crescere la cultura dei dirittifra i cittadini?Èstatounargomentoalcentrodellaferenza d’organizzazione e delleguenti decisioni del Comitato direttivo.La risposta è sì. Dobbiamo continuare lanostra storica attività di comunicazioneper dare le informazioni che servono eper alimentare la cultura dei diritti tra ilavoratori e nella società. Abbiamogrammato corsi e master per lazione degli operatori dei servizi. Già oggimolte Camere del lavoro organizzanonuovi servizi per far fronte alle domandeche vengono dal territorio, quindi l’areadelle tutele si dilata un po’ ovunque consforzi finanziari notevoli da parte dellestrutture. Per far fronte a questiderevoli impegni, il Comitato direttivoha formulato un piano stringente dinomie di scala con il duplice obiettivo:quello di fronteggiare gli impegni vecchie nuovi sviluppando tutte le sinergie etutte le razionalizzazioni possibili elo di dare risposte integrate sempre piùqualificate e solidali, fondamentali per lepersone e utili al proselitismo e allapresentanza della Cgil. Ancora una voltala nostra organizzazione si trova adere a sfide importanti in una situazionedifficile e in clima politico ostile, in cui lapropensione a smantellare il Welfare èforte. Credo che il proficuo lavoro fattocon la Conferenza di organizzazione cipossa essere di grande aiuto in questocomplesso compito.

Il ruolo dei servizi della CGIL

“I servizi dellaCgil mettono alcentro la persona.È una sceltastrategica cheorienta tutta lanostra attività”.

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le nostre sedi i consumatori sanno di trovarela tutela necessaria alla difesa dei loro diritti.Ma la Federconsumatori con gli anni è divenutaanche un’associazione che informa ed orienta iconsumi dei cittadini.Sono trascorsi vent’anni, è stata percorsa moltastrada dal primo giorno, ma siamo consapevoliche davanti a noi ne resta molta ancora dapercorrere. Il sostegno dei consumatori è ilnostro motore ed il consenso dei cittadini è ilnostro carburante.

a Federconsumatori compie vent’anni. In questo cammino di crescita,lastricato da mete raggiunte e ostacolida superare è stata la fiducia chei consumatori ci hanno accordato,imparando a conoscerci per poi

sceglierci, a rappresentare il motore da cuiattingere per portare avanti un discorso, quellodella difesa dei diritti dei consumatori, che nonpuò esser altro che letto in prospettiva.Ciò che non abbiamo mai perso di vista èstata infatti l’attenzione al mutamento: lacietà cambia più velocemente degli usi che lacontraddistinguono, gli equilibrimici traballano nel tentativo di integrazionedelle istituzioni politiche ed economiche e, intutto ciò, il cittadino deve imparare a conoscere,per poi riuscire ad affrontare, delle prospettivefuture che lo spaventano senza potersi affire al presente che purtroppo è ancora troppoconfuso.Questa è la situazione: abbiamo vent’anni, siamocome si dice ormai “maturi” per affrontare ilmondo. In questo lungo periodo di educazione,lavoro ed impegno abbiamo maturatoun’esperienza tale da permetterci di affrontarei problemi che ci stanno a cuore da un’otticapiù ampia. Possiamo permetterci di ricercare laradice dei problemi per conoscerli e combatterli,forti di una competenza maturata nell’impegnoe di una sensibilità verso il singolo cittadino,nostro imprescindibile punto di forza. Sono queste le due anime della nostraassociazione.Il nostro impegno per anni, e così sempresarà, si è rivolto all’assistenza ed al sostegnoal cittadino. I nostri sportelli presenti nelterritorio rappresentano la risposta concretaalle esigenze di tutela dei consumatori e presso

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LA CRISIFINANZIARIAEVIDENZIAI LIMITI DELRISPARMIONEL MERCATOEUROPEO

di Giovanni Dei Giudici La crisi fi nanziariavolge il sistemario Americano e, in questesettimane, si è rifl essa sulsistema Europeo,gendo i governi Inglese,Francese, Belga eddese ad intervenire pervare dal fallimento grandibanche come Fortis exia. In Italia, lane ha colpito il gruppocredito che è l’istituto cheha più internazionalizzatoin Europa le sue attività.Ai cittadini che hanno iloro risparmi affi dati alleBanche non bastano lechiarazioni del Presidentedel Consiglio Berlusconiche contrasterà gli attacchispeculativi. I cittadinigliono sapere dalle autoritàche devono vigilare (cioè laConsob, la Banca d’Italiaed il Ministeromia) quale sia l’esattazione dei “titoli spazzatura”delle istituzioni fi nanziarie e quanti siano i cittadinicoinvolti ad oggi.Il sistema dei controlli, deimonitoraggi e dellesi fi nanziare è clamormente fallito e le società dirating hanno continuato amostrare in salute letà andate in default nel corso di questi anni (Parmalattra tutte).

di Diego Calabrese

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(continua a pag. 2)

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