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ISSN 1970-741X Anno VIII Numero 2/2013 Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. I comma I, DCB Milano Taxe Perçue A FIRENZE UN CONGRESSO EUROPEO SUL GINOCCHIO METALLO-METALLO: CONSENSUS CONFERENCE IL QUESITO DIAGNOSTICO ORTHOVIEWS LA RICERCA NEL MONDO CORSI E CONGRESSI OSTEONECROSI: DIAGNOSI E LINEE DI TERAPIA Da tempo siamo sprofondati in un periodo di crisi econo- mica che continua a produrre tagli in tutti i settori, tra i primi quello socio-sanitario. Secondo il Centro studi di economia sanitaria Ceis di Tor Vergata, nel 2012 più di tre milioni di italiani hanno dovuto affrontare difficoltà econo- miche legate alle spese sanitarie, mentre due milioni e mezzo di persone – per lo più bambini e anziani – hanno cancellato visite, analisi, appuntamenti dal dentista. La contrazione su farmaci e visite specialistiche si attesta in Italia sul 15%. Inoltre, una considerevole parte della popolazione pare stia rinunciando a interventi chirurgici o dichiara di averli rinviati per difficoltà nel budget familia- re. Anche per curarsi, insomma, bisogna arrangiarsi, come lo si fa con il lavoro, l’abbigliamento, il trasporto e persi- no con il cibo. In questo ambito parlare di riduzione della spesa e di risparmio è sempre complicato perché in gioco non c’è solo la qualità della vita ma la vita stessa delle persone. Già da molti anni, infatti, si discute e si afferma che la vera necessità è quella di razionalizzare, piuttosto che ridurre in modo indiscriminato le risorse. Ma a livello ospedaliero la soluzione è quella di ridurre in modo spesso scriteriato il numero di posti letto, rilanciare al ribasso sugli acquisti, disdire contratti di consulenza (false partite Iva); accanto a tutto ciò, si assiste al fiorire di congressi, dichiarazioni d’intenti, relazioni e tanti altri momenti di confronto il cui tema dominante è la ricerca del benessere delle persone. Si parla, per esempio, della qualità di vita delle persone affette da patologie gravi e invalidanti e l’assistenza domiciliare è stata pensata pro- prio come “strumento” per migliorarla: ma cosa accadrà Tagli dei costi e medici low cost EDITORIALE L’intervista GRIFFIN EDITORE www.griffineditore.it - [email protected] CONTINUA A PAGINA 2 >> >> SCONTO SPECIALE 2013 POLIZZA Giovane Medico POLIZZA Dipendente POLIZZA Libero Professionista Colpa Grave ORTOPEDICO Polizze R.C. Professionale Pier Paolo Mariani La cura dell’ernia non invasiva wwww.winformweb.it Chirurgia del ginocchio in traumatologia dello sport Chirurgia del ginocchio in traumatologia dello sport ©Foto Bartoletti L i n t e r v i s t a

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ISSN 1970-741X A n n o V I I I N u m e r o 2 / 2 0 1 3 Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. I comma I, DCB Milano Taxe Perçue

A FIRENZE UN CONGRESSOEUROPEO SUL GINOCCHIO

METALLO-METALLO: CONSENSUS CONFERENCE

IL QUESITO DIAGNOSTICOORTHOVIEWSLA RICERCA NEL MONDO

CORSIE CONGRESSI

OSTEONECROSI: DIAGNOSIE LINEE DI TERAPIA

Da tempo siamo sprofondati in un periodo di crisi econo-mica che continua a produrre tagli in tutti i settori, tra iprimi quello socio-sanitario. Secondo il Centro studi dieconomia sanitaria Ceis di Tor Vergata, nel 2012 più di tremilioni di italiani hanno dovuto affrontare difficoltà econo-miche legate alle spese sanitarie, mentre due milioni emezzo di persone – per lo più bambini e anziani – hannocancellato visite, analisi, appuntamenti dal dentista. Lacontrazione su farmaci e visite specialistiche si attesta inItalia sul 15%. Inoltre, una considerevole parte dellapopolazione pare stia rinunciando a interventi chirurgici odichiara di averli rinviati per difficoltà nel budget familia-re. Anche per curarsi, insomma, bisogna arrangiarsi, comelo si fa con il lavoro, l’abbigliamento, il trasporto e persi-no con il cibo. In questo ambito parlare di riduzione della spesa e dirisparmio è sempre complicato perché in gioco non c’èsolo la qualità della vita ma la vita stessa delle persone.Già da molti anni, infatti, si discute e si afferma che lavera necessità è quella di razionalizzare, piuttosto cheridurre in modo indiscriminato le risorse. Ma a livello ospedaliero la soluzione è quella di ridurre inmodo spesso scriteriato il numero di posti letto, rilanciareal ribasso sugli acquisti, disdire contratti di consulenza(false partite Iva); accanto a tutto ciò, si assiste al fioriredi congressi, dichiarazioni d’intenti, relazioni e tanti altrimomenti di confronto il cui tema dominante è la ricercadel benessere delle persone. Si parla, per esempio, dellaqualità di vita delle persone affette da patologie gravi einvalidanti e l’assistenza domiciliare è stata pensata pro-prio come “strumento” per migliorarla: ma cosa accadrà

Tagli dei costi e medici low cost

EDITORIALE L ’ i n t e r v i s t a

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Pier Paolo Mariani

La cura dell’ernia non invasiva

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Chirurgia del ginocchioin traumatologia dello sportChirurgia del ginocchioin traumatologia dello sport

©Foto Bartoletti

L ’ i n t e r v i s t a

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I punti fermi dellachirurgia del ginocchioLa disciplina è in continua evoluzione, ma la letteratura scientifica esprime alcune certezze: la ricostruzione del legamento crociato anteriore,ad esempio, offre buoni risultati «nell’oltre il 90 per cento dei casi»

Professor Mariani, il titolodel congresso romano –Ginocchio e calcio: dall’in-fortunio al rientro incampo – evidenzia unapresa in carico complessi-va del paziente. Quanto èimportante non limitarsisolamente all’atto chirur-gico?Uno degli obiettivi princi-pali del nostro convegno èproprio quello di migliora-re le conoscenze reciprochetra noi ortopedici che ese-guiamo l’intervento e glialtri sanitari che seguono ilcalciatore, giorno dopogiorno, per tutto il lungopercorso riabilitativo.Un intervento eseguitobene, se non supportato dauna corretta e adeguata ria-

bilitazione, può allungaredi molto i tempi di recupe-ro.

Quali figure professionaliseguono questo percorso,e in che modo? Cosa ècambiato rispetto al passa-to?Dal momento dell’infortu-nio al rientro in primasquadra, l’ortopedico, ilmedico sociale, il fisiatra, ilfisioterapista e infine il pre-paratore atletico devonolavorare tutti con lo scopodi un rientro in campo,sicuro e precoce. L’ultimaparola spetterà poi all’alle-natore che dovrà deciderese e quando l’atleta è pron-to per il rientro in campo.

In tutte le diverse fasi, oalmeno all’inizio, il chirur-go sarà il principaleresponsabile del recuperocoordinando le diversefigure professionali del per-corso riabilitativo. Negli ultimi anni, il percor-so riabilitativo non solo ècambiato ma anche miglio-rato poiché diverse sono leconoscenze specifiche, letecniche di riabilitazione edi riadattamento all’attivitàsportiva. I tempi di recupe-

ro per il ritorno all’attivitàsportiva si sono notevol-mente ridotti rispetto alpassato.

Tornando alla traumatolo-gia dello sport: oggi assi-stiamo spesso all’attivitàagonistica affrontata daadolescenti e bambini.Quali problematiche sonolegate a questo fenomeno?Quale spazio viene datoall’attività di prevenzione?

Nel calcio l’attività agoni-stica inizia a 12 anni. Ibambini quindi lo possonopraticare solo come attivitàludica. Gli infortuni negli adole-scenti sono in aumento ecreano diverse problemati-che. Una rottura del lega-mento crociato anteriore,non più rara anche a que-st’età, non può essere ope-rata con intervento di rico-struzione sino a che non sisiano chiuse le cartilagini

di accrescimento osseo,cioè sino ai 15-16 anni.Questo comporta lasospensione dell’attivitàcalcistica per alcuni anni.Spesso però questi giovaniatleti sono indotti dai geni-tori o dal mister a conti-nuare a giocare anche conun ginocchio instabile, congravi conseguenze sulmenisco e sulla cartilagine,compromettendo sia la lorostessa carriera di calciatoresia la futura integrità fisica

Pier Paolo Mariani dirige il servizio d’urgenza di ortopedia etraumatologia dello sport di Villa Stuart ed è un chirurgoortopedico molto noto al pubblico, soprattutto perché haoperato molti calciatori professionisti. Si occupa soprattuttodelle patologie della caviglia e del ginocchio, articolazionimolto sollecitate durante l’attività calcistica. Le conseguenze che infortuni e sovraccarico producono alginocchio dei giocatori e le nuove possibilità di trattamentosono al centro del convegno che si tiene in aprile a Roma, aPalazzo Carpegna. Due chairmen prestigiosi presiedono ilcongresso, uno è il presidente della Società italiana di artro-scopia Giancarlo Coari, l’altro è proprio Pier Paolo Mariani,che Tabloid di Ortopedia ha intervistato.

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VILLA STUART DI ROMA LA CLINICA DELLO SPORT Villa Stuart Sport Clinic è una struttura privata dove ope-rano diverse branche specialistiche. Per quanto riguardalo sport, sono presenti diverse specialità che dopo lasala operatoria consentono all’atleta di essere seguito inun reparto di riabilitazione all’avanguardia. Un camposportivo annesso alla clinica consente il riadattamentoall’attività sportiva sotto la guida di un team di preparato-ri atletici. Nel laboratorio di biomeccanica si eseguono le valutazionifunzionali e atletiche sino al rientro all’attività agonistica. «Inpoche parole – spiega Pier Paolo Mariani – un giocatore,sia esso atleta professionista o amatoriale, è seguito dallasala operatoria al rientro in squadra». L’insieme di tuttequeste diverse professionalità, indirizzate al recupero del-l’atleta infortunato, il numero di atleti professionisti trattati indecine di anni e l’eccellenza del lavoro svolto hanno rice-vuto nel 2011 il prestigioso riconoscimento di fregiarsi deltitolo di Centro di eccellenza dalla Fifa (FédérationInternationale de Football Association) per la prevenzione,il trattamento e il recupero dei calciatori.

GINOCCHIO DEL CALCIATOREIL CONGRESSO DI ROMA Il congresso che si terrà a Roma il 12 e 13 aprile,“Ginocchio e calcio: dall’infortunio al rientro in campo”è un convegno dedicato a tutte le figure professionaliche gravitano intorno all’atleta calciatore, da quandoquesti subisce un infortunio al ginocchio sino al suorientro in campo. È stato organizzato dal noto chirurgoPier Paolo Mariani e da Giancarlo Coari, presidentedella Società italiana di artroscopia (Sia), coadiuvati daGuglielmo Cerullo e Alessandro Tripodo come segreta-ri scientifici. Vi si affrontano le patologie del ginocchio più frequentidel calciatore, sia traumatiche sia da sovraccarico, met-tendo a confronto il parere dei vari sanitari che interven-gono prima, durante e dopo l’infortunio, fino al completorecupero dell’atleta. Le patologie trattate sono quelle cheriguardano il tendine rotuleo, la cartilagine articolare, illegamento crociato anteriore e i menischi.

Per informazioni: Segreteria organizzativa SiaTel. 051.380748 – [email protected]

a queste persone se i tagli in sanità continueranno a ridur-re risorse e quindi servizi? Mi chiedo inoltre come possa-no i familiari farsi carico per anni dell’assistenza, di cui siassumono non solo la fatica, ma anche la responsabilitàlegata all’atto di cura. Penso a un genitore che deve aspi-rare un figlio tracheotomizzato, penso a chi esegue cate-terismi vescicali a un parente immobilizzato o esegueesercizi di mobilizzazione e così via. I caregiver familiari siaccollano, loro malgrado, compiti che in ospedale vengo-no svolti da infermieri e le pesanti ricadute a livello distress rischiano di fare ammalare a loro volta coloro che siritrovano ad assistere.Fuori dall’ambito ospedaliero, a livello ambulatoriale, acca-de che la reintroduzione di pesanti ticket stia mettendo le aliai piedi alle cure dei medici low cost. Così, per i tempi dicrisi è in arrivo la sanità sociale: poliamabulatori specialisti-ci hanno già aperto a Milano e Bologna, in concorrenza siacon il pubblico che con il privato. La formula “bassi prezzi ebuona qualità” è il cuore stesso della sanità sociale: spessosono gestiti da giovani medici che si associano per rispar-miare sui costi fissi. Ma entro la fine dell’anno saranno 25 gliambulatori polispecialistici riconducibili a Welfare Italia, conIntesa Sanpaolo e un gruppo di Banche popolari come primiazionisti. Nella maggior parte dei casi, la prenotazioneavviene senza l’impegnativa del medico di base; segue lavisita (la prima, a volte, può essere gratuita) oppure l’esamediagnostico di cui si ha bisogno.

(Paolo Pegoraro)

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> A sinistra il professor Pier Paolo Mariani con il calciatore FrancescoTotti, capitano della Roma; qui sopra Fabio Quagliarella, attaccantedella Juventus. Entrambi sono stati operati con successo dall’équipemedica guidata dal professor Mariani presso la Villa Stuart di Roma

©Foto Tedeschi

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di uomo.Purtroppo, una scarsa atti-vità di prevenzione è svoltasui campi di calcio giovani-le perché è ritenuta piùimportante la tecnica. Laparte atletica e il lavoro inpalestra, indubbiamentepiù noioso per un giovane,sono spesso trascurate daparte dell’allenatore. Inmolte società sportive gio-vanili la presenza di un pre-paratore atletico è unmiraggio ed è impossibileche l’allenatore abbia anchequesto tipo di competenze.

In generale, sta passando ilconcetto che l’attività fisi-ca faccia bene, ma aumen-tano i fenomeni di sovrac-carico. Esistono patologiee lesioni specifiche asso-ciate a sovraccarico eusura? Specie nel calcio moderno,in cui si richiede notevolepotenza a scapito dell’agili-tà, le patologie da sovracca-rico sono aumentate, speciea carriera avanzata. Inoltre,la preparazione atletica cheè praticata a inizio stagio-ne, non sempre prende inconsiderazione le differen-ze individuali degli atleti.Tutti devono svolgere lostesso carico di lavoro conconseguenze deleterie. Le patologie più frequentiriguardano le tendinopatiecroniche, la patologia carti-laginea e il sovraccaricomuscolare che sono tra gliargomenti dibattuti nelnostro convegno. Tali pato-logie risentono favorevol-mente di un trattamentoconservativo e solo nei casipiù gravi si può intervenirechirurgicamente.

Quali infortuni sono inve-ce più diffusi e pongono lesfide maggiori nei calcia-tori e in generale neglisportivi professionisti?A tutt’oggi, la rottura dellegamento crociato ante-riore rappresenta ancorauna lesione frequente egrave per l’atleta, anche senegli anni il periodo neces-sario per il rientro incampo si è ridotto. Un altro infortunio grave,sottovalutato in passato, èla lesione del meniscoesterno, che al contrario diquello interno non permet-te un precoce rientro incampo. Dopo una meni-scectomia esterna, seppurparziale, le conseguenzesulle strutture cartilagineee legamentose sono mag-giori. Talora, dopo la meni-scectomia esterna, il rientroin campo è possibile solodopo molti mesi. Questo èun altro degli interessantiargomenti del corso poichéla prevenzione e il tratta-

mento delle complicanzedopo meniscectomia ester-na sono ancora argomentidibattuti.

Si sono avuti progressi enuove tecniche nel tratta-mento dei traumi al ginoc-chio?La chirurgia del ginocchioè in continua evoluzione.Ogni anno migliora la dia-gnostica strumentale, letecniche chirurgiche e siaffacciano le nuove terapiebiologiche (fattori di cre-scita). Anche la rieducazio-ne e le tecniche di allena-mento sono in continuaevoluzione. Per questomotivo è sempre più senti-ta l’esigenza di un conve-gno multidisciplinare.

Quali sono le ultime evi-denze riguardo agli inter-venti sul legamento cro-ciato anteriore?Possiamo affermare che almomento la letteraturascientifica è concorde sualcuni punti: che la rico-struzione del legamentocrociato anteriore diabuoni risultati nell’oltre il90 per cento dei casi; che irisultati della ricostruzionecon tendine rotuleo e quel-li con gracile e semitendi-noso siano sovrapponibili;che non ci siano evidenzeall’Ebm che dimostrino lasuperiorità delle tecnichedi ricostruzione a doppiofascio rispetto a quelle afascio singolo.

Traumi distorsivi delginocchio, lesioni meni-scali, lesioni dei legamenticrociati, lesioni periferi-che sono in aumento? I traumi del ginocchio sonoin aumento per l’incremen-to del numero di praticantilo sport e l’età degli stessi.Oggi si continua a faresport tranquillamente finoa sessant’anni e oltre, prati-cando il calcetto amatorialeo il tennis. La palestra o ilcampo di calcio rappresen-tano un importante luogodi socializzazione, irrinun-ciabile per moltissime per-sone. Sempre più spesso,pazienti che una voltaerano definiti anziani, oggipraticano attività sportive,non tenendo presente cheesiste un processo di invec-chiamento fisiologico dellenostre strutture articolari. Per quanto riguarda invecel’incidenza dei traumi nellosport professionistico, sem-bra in lieve diminuzioneper le incrementate cono-scenze sulla prevenzione.

Renato Torlaschi

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