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Aeronautica Militare 2° Reparto Genio A.M. 8° Gruppo Genio Campale CIAMPINO - 2° R.G.A.M. ALLOGGI SOTTUFFICIALI / UFFICIALI PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA Novembre 2019 CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE

CIAMPINO - 2° R.G.A.M. - Ministry of Defence

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Aeronautica Militare 2° Reparto Genio A.M. 8° Gruppo Genio Campale

CIAMPINO - 2° R.G.A.M.ALLOGGI SOTTUFFICIALI / UFFICIALI

PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA

Novembre 2019

CAPITOLATO SPECIALEDESCRITTIVO E PRESTAZIONALE

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CAPITOLATO DESCRITTIVO - PRESTAZIONALE

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1. DESCRIZIONE E REQUISITI PRESTAZIONALI

1.1 Generalità

Per soddisfare l’esigenza di richieste alloggiative presso il 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino, risulta

necessario disporre di un complesso di alloggi all’interno del sedime, volto ad ampliare l’attuale disponibilità

logistica del Reparto, tramite la realizzazione di una “palazzina alloggi” dotata di n. 8 posti letto (1 posto

letto per ogni modulo abitativo), da considerarsi parte di un più ampio complesso alloggiativo, da realizzarsi

nel corso dei futuri esercizi finanziari, di cui questa Amministrazione renderà disponibile l’inserimento

architettonico.

Al fine di soddisfare il requisito di Forza Armata, si necessita di una struttura di tipo modulare, facilmente

realizzabile e manutenibile, in grado di garantire il benessere termo – igrometrico degli utenti e che presti

particolare attenzione alla problematica energetica/ambientale tramite l’adozione di tecnologie attente ai

consumi e all’ambiente.

Tale struttura, i cui requisiti prestazionali indicativi di seguito riportati potranno essere oggetto di

miglioramento in sede di offerta, dovrà essere costituita da moduli abitativi prefabbricati in stabilimento ed

assemblati in cantiere.

1.2 Descrizione

La struttura, realizzata su due livelli, sarà composta da moduli prefabbricati e pre-assemblati pressoché

integralmente off-site, costituenti la cellula abitativa ad uso singolo. Ogni cellula abitativa dovrà garantire

un’altezza lorda minima di 2,9 (altezza netta di 2,7 m nella zona d’ingresso dotata di controsoffitto). La

superficie minima calpestabile sarà di circa mq 20.

La palazzina che sarà realizzata in 1° Fase, come riportato negli allegati grafici, si comporrà di n. 2

sottostrutture, strutturalmente indipendenti, separate da un vano scala posto in posizione baricentrica. Ogni

sottostruttura si articolerà in due piani, ognuno dei quali composto da n. 2 cellule abitative, per un totale di n.

4 cellule abitative per sottostruttura. L’edificio realizzato in 1° Fase coprirà una superficie di ca. 80 mq ed

avrà uno sviluppo in elevazione di ca. 7 m.

Ogni modulo prefabbricato sarà composto dai seguenti principali elementi costitutivi:

• Struttura di fondazione (platea di fondazione);

• Struttura portante;

• Struttura di base

• Pareti esterne;

• Pareti interne non portanti, con relative finiture;

• Struttura di copertura;

• Serramenti interni ed esterni;

• Pavimentazione interna ed esterna;

• Impianto idrico-sanitario;

• Impianto elettrico.

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• Impianto di condizionamento.

Lunghezza (m) 20 m circa

Larghezza (m) 6 m circa

Altezza (m) 7 m circa

Numero cellule n. 8 (n. 4 per ogni piano)

Si evidenzia che la progettazione è riferita all’intera opera, comprensiva della parte di edificio oggetto di

futura realizzazione con ampliamento fino a n. 24 alloggi, n. 12 al Piano Terra e n. 12 al Piano Primo, come

evidenziato negli elaborati grafici.

1.3 Trasporti e montaggi

I moduli industrializzati dovranno essere trasportati ed installati in sito, conformemente a quanto si prevedere

nel progetto esecutivo, su fondazioni, non oggetto della fornitura, ma precedentemente realizzate da questa

Amministrazione secondo gli schemi ed i progetti strutturali forniti dalla ditta aggiudicataria.

Si evidenzia altresì che il progetto dovrà tener conto dell’esigenza dell’Amministrazione di procedere ad una

realizzazione per Lotti /Fasi.

1.4 Assicurazione della qualità

A garanzia della qualità del manufatto, la ditta produttrice dovrà essere in possesso della Certificazione di

Qualità UNI EN ISO 9001:2015.

2. STRUTTURA

2.1 Struttura portante

La struttura portante sarà costituita da elementi in acciaio profilati a freddo e zincati a caldo di spessore

variabile, secondo le dimensioni e le condizioni di carico previste.

La struttura a pavimento sarà realizzata in lamiera in acciaio zincato, di spessore da definire in sede

progettuale, in funzione dei carichi gravanti sull’elemento strutturale, con sovrapposto massetto di

compartecipazione, posato in opera e dimensionato di modo da assicurare la rigidezza del solaio che

conferisca i minimi livelli di confort all’utente finale.

Le pareti autoportanti dovranno essere realizzate con elementi in acciaio profilati a freddo e zincati a caldo,

di dimensioni da definire in sede di progettazione, con orditura verticale e orizzontale.

La copertura verrà realizzata mediante l’istallazione di profili perimetrali e montanti in acciaio zincato a

caldo, e rifinita mediante stesa di un manto protettivo anticorrosione.

Dovranno essere opportunamente previsti e dimensionati i rinforzi perimetrali in corrispondenza delle

aperture di facciata.

L’assemblaggio dei vari componenti strutturali sarà ottenuto mediante collegamenti di tipo imbullonato.

L’ancoraggio alle fondazioni avverrà mediante imbullonatura dei profilati metallici, per mezzo dell’adozione

di un sistema di piastre forate rese solidali alla fondazione tramite barre filettate di dimensioni da definire in

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sede progettuale. Si evidenzia altresì che il progetto dovrà tener conto dell’esigenza dell’Amministrazione di

procedere ad una realizzazione per Lotti /Fasi

Materiali

Acciaio

Acciaio strutturale profilato a freddo

Protezione superficiale Sabbiatura, zincatura e verniciatura

Piastre di base

Acciaio strutturale

Protezione superficiale Sabbiatura, zincatura

Bulloni

Classe 8.8

Protezione superficiale Sabbiatura, zincatura

Barre filettate

Classe 8.8

Protezione superficiale Sabbiatura, zincatura

2.2 Azioni di progetto

Azione sismica

Per il fabbricato saranno adotatti i seguenti parametri di classificazione:

- Vita nominale: per un’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura,

purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è

destinata. Nello specifico è stata assunta una VN = 50 anni (rif. ad opere ordinarie);

- Classe d’Uso: in presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di

operatività o di un eventuale collasso, la costruzione è stata considerata in classe d’uso II

(coefficiente C U = 1.0) (Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti

pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali).

- Periodo di Riferimento per l’Azione Sismica: l’azione sismica sarà stata valutata in relazione al

periodo di riferimento VR, ricavata nel seguente modo:

VR = VN • cu = 50 anni

Le forme spettrali saranno definite, per ciascuna delle probabilità di superamento PVR nel periodo di

riferimento VR, a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale:

- ag accelerazione orizzontale massima al sito;

- Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;

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- TC valore di riferimento per la determinazione del periodo di inizio del tratto a velocità costante

dello spettro in accelerazione orizzontale.

Azione del vento

Per il carico da vento si deve considerare una velocità base di riferimento pari a 27 m/s .

Carico da neve

Per il carico da neve si deve considerare il valore di riferimento del carico della neve al suolo qsk pari a 0,6

kN/m2

Combinazione delle azioni

Ai fini delle verifiche degli stati limite, si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni:

- Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU);

- Combinazione caratteristica, cosiddetta rara, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio

(SLE) irreversibili;

- Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili;

- Combinazione quasi permanente (SLE), generalmente impiegata per gli effetti a lungo termine;

- Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione sismica

E;

- Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite ultimi connessi alle azioni eccezionali A.

2.3 Riferimenti normativi

- D.M. 17/01/2018 Norme tecniche per le costruzioni

- CIRC. MIN. LL.PP. Istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento

delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al

decreto ministeriale 17 gennaio 2018

Altre norme e documenti tecnici integrativi

- UNI EN 1991-1-1 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture

Parte 1-1: Azioni in generale – Pesi per unità di

volume, pesi propri e sovraccarichi per gli

edifici

- UNI EN 1991-1-3 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture

Parte 1-3: Azioni in generale – Carichi da neve

- UNI EN 1991-1-4 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture

Parte 1-4: Azioni in generale – Azioni del vento

- UNI EN 1993 EUROCODICE 3 Progettazione delle strutture

di acciaio

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3. COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

La composizione architettonica dovrà rifarsi al progetto architettonico messo a disposizione da questa

Amministrazione e potrà essere oggetto di miglioramento in sede di offerta.

3.1 Struttura di base

La pavimentazione della struttura sarà realizzata in elementi cementizi e composta come segue:

• Massetto a secco incollato con collante a base epossidica (sigillatura e connessione tra gli

elementi con resina a base cementizia);

• Materiale isolante;

• Intelaiatura metallica con protezione anticorrosione;

• Pavimentazione in gres ceramico.

La pavimentazione rispettare le caratteristiche di trasmittanza termica ed isolamento acustico previste dalle

normative vigenti.

3.2 Pareti esterne

Pareti esterne (parete ventilata), realizzate come segue:

• paramento interno in cartongesso (15 mm);

• barriera al vapore (pellicola di polietilene o similari);

• camera d’aria (30 mm);

• uno strato isolante continuo costituito da pannelli termoisolanti di idoneo materiale (60 mm);

• finitura esterna in (a scelta del Committente):

o intonaco legato con minerali;

o intonaco in resina sintetica.

La finitura estera dovrà essere tale da nascondere la presenza dei pannelli, imitando la resa estetica delle

classiche pareti intonacate.

Le pareti dovranno rispettare le caratteristiche di trasmittanza termica ed isolamento acustico previste dalle

normative vigenti.

3.3 Pareti interne non portanti

All’interno verranno realizzate pareti non portanti, per bagni e locali interni, secondo progetto, costituita da:

• Doppio paramento in cartongesso.

• Profilo metallico orizzontale.

• Profilo metallico verticale.

• Isolamento in lana minerale.

Le pareti dovranno essere debitamente stuccate (se necessario), rasate e tinteggiate.

Struttura di copertura

La copertura dell’edificio modulare sarà calpestabile del tipo piano con pendenza tra 1% e 2% e sarà

realizzata come segue (strati elencati dall’inferiore al superiore):

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• paramento interno in cartongesso (12 mm);

• barriera al vapore (pellicola di polietilene o similari);

• camera d’aria (30 mm);

• strato isolante continuo costituito da pannelli termoisolanti di idoneo materiale (120 mm);

• camera d’aria (40 mm);

• strato isolante continuo costituito da pannelli termoisolanti di idoneo materiale (60 mm + 200

mm);

• impermeabilizzazione con guaina bituminosa;

• massetto pendenze;

• pannelli in poliestere rinforzato con fibre di vetro.

La copertura dovrà rispettare le caratteristiche di trasmittanza termica ed isolamento acustico previste dalle

normative vigenti.

La copertura dovrà altresì essere rifinita mediante la fornitura e posa di manto impermeabile. Si prevede

altresì la fornitura e posa in opera di scossalina in alluminio, colore naturale, inclusi elementi di fissaggio,

accessori e pezzi speciali.

Nella copertura saranno previste le necessarie forometrie per il passaggio di canali e/o tubazioni.

3.4 Serramenti esterni ed interni

L’edificio dovrà essere realizzato completo delle finiture e dei relativi serramenti, secondo il progetto

esecutivo, che dovrà essere accettato da questa Amministrazione.

I serramenti esterni per finestre dovranno essere in materiale plastico non infiammabile e di colore bianco,

comprensivi di vetri di sicurezza.

I serramenti saranno completi di serrande avvolgibili in PVC predisposte per automazione dello scorrimento,

struttura del telaio di contenimento in alluminio pressopiegato.

Le porte esterne di ingresso, di tipo T90 a due battenti, avranno uno spessore orientativo dell’anta 60 mm,

spessore della lamiera d’acciaio di circa 1 mm, colore RAL bianco. Le ante saranno dotate di apertura

antipanico.

Porte interne secondo progetto, ad una anta, struttura in acciaio e rivestimento in laminato plastico.

Porte interne con rivestimenti speciali in materiale plastico e struttura in acciaio per aperture su locali con

presenza di umidità (bagni).

3.5 Finitura interna: pavimentazione in ceramica

Pavimentazione in piastrelle di ceramica per tutti i locali, dimensioni 100/100 mm colore bianco, livello

antiscivolo classe R10.

3.6 Rivestimenti a parete

Rivestimenti a parete per tutti i locali interni. Rivestimento in gres porcellanato nei locali adibiti ai servizi

igienici, colore a scelta della D.L. Nei restanti locali il rivestimento dovrà essere eseguito tramite rasatura e

verniciatura.

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3.7 Controsoffitto

Nei corridoi (zona ingresso) si prevede la fornitura e posa in opera di controsoffitto in pannelli di fibre

minerali decorati, spessore 15 mm, appoggiati su struttura metallica a vista in acciaio zincato rivestita in

acciaio preverniciato composta da profili portanti e profili intermedi a T fissati alla struttura tramite

pendinatura regolabile, profili perimetrali compresi.

3.8 Scale

Si prevede un vano scale da installare adiacentemente alla struttura. Le scale saranno l’elemento di

collegamento verticale tra il piano di calpestio esterno alla struttura e il ballatoio del primo piano della stessa.

Il prodotto finale dovrà risultare conforme al progetto architettonico messo a disposizione da questa

Amministrazione.

Le scale dovranno essere dimensionate e posate in opera in conformità a quanto previsto dalle normative

vigenti al fine di garantire la corretta modalità di esodo dell’utente finale in caso di evento eccezionale.

Le scale, ed il relativo pianerottolo di sbarco posto alla quota di calpestio del primo piano, dovranno essere

rettilinee a struttura autoportante in acciaio. I gradini dovranno essere in materiale adatto all’utilizzo in

esterno con finitura antiscivolo.

La rampa sarà dotata, sui due lati, di una ringhiera costituita da montanti e corrimano in acciaio inox, a

sezione circolare, collegati tra loro da pannelli in lamiera forata, o da altro materiale definibile in sede di

gara.

3.9 Ballatoio di distribuzione

Si prevede la realizzazione di un ballatoio di distribuzione che partendo dalla scala (nelle due direzioni) e si

sviluppa per tutta la lunghezza degli alloggi. da installare adiacentemente alla struttura. Il prodotto finale

dovrà risultare conforme al progetto architettonico messo a disposizione da questa Amministrazione.

La struttura del ballatoio dovrà essere dimensionata e posata in opera in conformità a quanto previsto dalle

normative vigenti al fine di garantire la sicurezza degli utenti.

Il ballatoio sarà dotato di una ringhiera costituita da montanti e corrimano in acciaio inox, collegati tra loro

da pannelli in lamiera forata, o da altro materiale definibile in sede di gara.

Il ballatoio sarà dotato altresì di pannelli frangisole, posizionati in corrispondenza degli ingressi, con telaio

metallico e listelli metallici e legno (si veda documentazione grafica).

Sul lato giardino i pannelli frangisole, che avranno le stesse caratteristiche tecniche, saranno di tipo mobile,

movimentabili manualmente su appositi binari.

3.10 Aree di pertinenza

Ogni alloggio sarà dotato di area di pertinenza indipendente, di forma rettangolare e dimensioni di ca. 4,5

mq. Le pareti divisorie saranno analoghe a quanto previsto per gli ambienti esterni degli alloggi.

Ogni veranda sarà dotata di parapetto, costituito da montanti e corrimano in acciaio inox. Si prevede altresì,

per ogni veranda, l’istallazione di tenda antisole a pannello con lamelle orizzontali in alluminio, di modo da

garantire i minimi livelli di privacy per l’utente finale.

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4. IMPIANTI

4.1 RETE ACQUA POTABILE E SANITARIA

L’impianto idrico avrà origine dalla rete acqua potabile a servizio del complesso; la tubazione, dal punto di

consegna fino al nuovo manufatto, sarà in polietilene interrata.

In prossimità della centrale idrica sarà posta in opera una valvola di intercettazione alloggiata in apposito

pozzetto in cls. Dalla tubazione idrica interrata sarà derivato un circuito per la produzione dell’acqua calda

sanitaria e di riempimento impianti termici.

A monte del produttore di acqua calda e, quindi, a monte dei sistemi di riempimento dell'impianto di

riscaldamento, dovrà essere posto in opera un addolcitore automatico con dispositivo di by-pass.

L’alimentazione delle varie utenze (wc e camere) avverrà mediante colonne montanti passanti nei cavedi

verticali predisposti per il passaggio delle alimentazioni impiantistiche (acqua potabile fredda, acqua calda

sanitaria e ricircolo).

Le tubazioni di adduzione acqua calda sanitaria, fredda e ricircolo saranno realizzate in acciaio zincato,

coibentate come da legge.

Gli apparecchi previsti saranno composti come di seguito elencato:

• Lavabo con gruppo miscelatore, accessori di corredo;

• W.C. con cassetta di scarico tipo Geberit incassata a parete;

• Bidet, con gruppo miscelatore, accessori di corredo;

• Piletta di scarico;

• Doccia (dimensioni piatto minime 70 x 70 cm).

4.1.1 Rete di scarico verticale interna al fabbricato

Le colonne di scarico verticali delle acque nere saranno realizzate in PEAD.

Le colonne di scarico dovranno proseguire sino al tetto ove termineranno con un torrino d’esalazione. La

colonna di ventilazione dovrà collegare tutti i sanitari; alla base di ogni colonna dovrà essere posto in opera

un pozzetto con sifone.

Le giunzioni tra tubazioni di scarico interne agli edifici (braghe singole o multiple) e colonna di scarico

andranno realizzate con giunto a bicchiere provvisto di anello elastomerico.

Le colonne dovranno essere staffate a mezzo di braccioli, staffe e mensole in acciaio zincato e realizzate in

modo tale da permettere la rapida rimozione dei tubi.

Ad ogni piano dovranno essere inseriti dei manicotti per consentire la dilatazione termica.

4.1.2 Rete acque chiare

La rete che raccoglierà l’acqua piovana, proveniente direttamente dai pluviali posti sui lati dell’edificio, si

collegherà ai pozzetti in cls posti in prossimità delle colonne stesse.

Rete acque nere

La rete sub-orizzontale di raccolta acque nere avrà pendenza minima non inferiore all’1% dai punti di

partenza sino al punto di collegamento alla rete esistente.

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La predisposizione di allaccio alla rete esistente sarà precedentemente realizzata dall’Amministrazione.

La rete di smaltimento delle acque nere dovrà essere realizzata in tubazioni in polietilene rigido ad alta

densità.

4.1.3 Camerette di immissione

Per ciascuna nuova immissione in fogna è prevista una cameretta terminale contenente ispezione, sifone,

braga e prelievi.

4.2 Impianto di climatizzazione

L'impianto di climatizzazione dovrà garantire i valori di temperature previsti dalla legge.

Per il raffrescamento estivo dei locali è previsto un impianto a sistema di condizionamento tipo monosplit

tropicalizzato non inferiore a 12.000 BTU per ciascun modulo.

Per il riscaldamento invernale si prevede l’installazione di pavimento radiante ad uso autonomo per ogni

cellula alloggiativa alimentato dalla centrale termica generale o apposita caldaia dedicata.

4.3 Impianti elettrici

Gli impianti all’interno della palazzina saranno gestiti localmente da un quadro di distribuzione principale,

sito in apposito spazio al piano terra; in testa al quadro sarà presente un sezionatore generale su cui si

attesterà la linea principale.

Tale quadro sarà dedicato all’alimentazione delle utenze luce e FM comuni; per comandare e proteggere le

utenze del primo piano, nonché le utenze del condizionamento, sarà previsto un apposito sottoquadro.

Gli impianti saranno del tipo incassato con corpi illuminati a plafone. Ogni cellula sarà gestita localmente dal

centralino di camera.

La stanza sarà dotata di punti presa, generalmente composti di scatola portafrutto da incasso da 3 moduli,

muniti di prese di corrente di tipo 2P+T da 10 e 16 A (230 V, 50 Hz), da posizionare almeno nei seguenti

punti:

• a lato del letto;

• scrivania;

• televisore;

• locale servizi igienici.

L’accensione delle luci dovrà essere possibile sia all’ingresso della camera, sia sul posto letto; si dovrà

prevedere altresì un punto luce indipendente all’interno dei locali adibiti ai servizi igienici.

Nelle aree comuni, in particolare il ballatoio di distribuzione al piano primo e le aree in prossimità degli

ingressi al piano terra sotto il ballatoio stesso, sarà previsto un impianto di illuminazione a plafone; i

collegamenti elettrici saranno realizzati con tubazioni rigide o flessibili sulla base del tipo di posa.

L’accensione delle luci sarà gestita come segue:

• Luci corridoio e ballatoio: l’accensione degli apparecchi di illuminazione sarà attivata da rivelatori di

presenza ad infrarossi posizionati nei percorsi comuni. In parallelo al circuito automatico di attivazione

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delle luci, saranno predisposti pulsanti di accensione manuale disposti opportunamente, da utilizzare in

caso di mal funzionamento dei rilevatori di presenza;

• Luci Scala esterna: la scala esterna è aperta e, dunque, illuminate dalla luce ambiente nelle ore diurne;

l’accensione durante la notte sarà comandata dal crepuscolare.

Si dovranno prevedere interruttori, deviatori e invertitori in numero e posizione tale da rendere agevole l’uso

dell’impianto di illuminazione.

I corpi illuminanti, opportunamente disposti nei locali, dovranno determinare l’illuminazione pressocché

uniforme ad assicurare, per ciascun ambiente, i necessari valori di illuminamento secondo quanto previsto

dalle norme vigenti.

Nella progettazione degli impianti dovranno adottarsi tutti gli accorgimenti necessari per:

• protezione contro i contatti diretti;

• protezione contro contatti indiretti;

• protezione contro le sovracorrenti.

I circuiti elettrici dovranno presentare un grado non inferiore idoneo al luogo di installazione.

4.4 Impianti speciali

Gli impianti speciali previsti a servizio del fabbricato sono i seguenti:

• impianto di rivelazione incendi;

• impianto TV terrestre.

4.4.1 Impianto di rivelazione incendi

L’impianto di rivelazione incendio a servizio del citato edificio sarà del tipo ad indirizzamento singolo;

questo sistema è in grado di identificare il sensore che ha dato origine all’allarme. Infatti, in caso di allarme,

oltre a provocare lo sbilanciamento in corrente della zona di appartenenza, il sensore, per mezzo di una

opportuna interfaccia alloggiata nella base dello stesso, trasmette alla centrale un codice che lo identifica in

modo inequivocabile.

L’impianto di rivelazione incendio di progetto farà capo ad una nuova centrale di allarme incendio che

gestirà tutti gli elementi di campo costituiti nel complesso da:

• Rilevatori Ottici di fumo;

• Rivelatori Termovelocimetrici;

• Pulsanti manuali di attivazione incendio;

• Pannelli Ottici/Acustici;

• Sirene di allarme incendio;

• Moduli d’uscita per il comando dei pannelli Ottico/Acustici;

• Moduli d’uscita per il comando delle Sirene.

Il sistema di rivelazione d’incendio sarà completato con un sistema di segnalazione manuale dell’incendio,

costituito da punti di segnalazione manuale.

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CAPITOLATO DESCRITTIVO - PRESTAZIONALE

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Tali punti saranno realizzati con appositi pulsanti ubicati in luoghi di facile accesso; l’attivazione non deve

essere generata da urti accidentali, e quindi il pulsante sarà custodito da apposito vetro protettivo.

L’intero impianto di rivelazione sarà gestito con 2 linee di rivelazione asservite alle seguenti zone:

• Linea 1: Controllo zona Piano Terra;

• Linea 2: Controllo zona Piano 1°.

Ogni singola linea sarà gestita a loop chiuso, garantendo maggiore flessibilità e continuità di esercizio.

Sia i cavi di alimentazione che il cavo di segnale dovranno essere resistenti al fuoco con bassissima

emissione di gas tossici e corrosivi.

I loop, lungo il corridoio, saranno posati nella canalina metallica in acciaio zincato dedicata agli impianti

speciali.

4.4.2 Impianto tv terrestre

Dovrà essere realizzato un impianto TV terrestre che servirà tutti gli alloggi.

L’impianto sarà formato dei seguenti elementi:

• antenne VHF e UHF montate su palo;

• centralino amplificatore a larga banda;

• deviatori di piano e di appartamento;

• prese TV nei locali.

In ogni alloggio sarà predisposta la tubazione necessaria sottotraccia per detto impianto TV con la

realizzazione di n.1 presa TV.

Il segnale terrestre sarà convogliato fino alla presa finale attraverso un sistema di distribuzione realizzato con

cavo coassiale, da partitori e deviatori con opportuno dB di attenuazione al fine di ottenere sulla presa finale

un segnale video mediamente compreso tra 47 e 77 dBuV.

Il cavo coassiale sarà posato nell'apposita via cavi dedicata ai segnali.

5. MATERIALI

Resta stabilito che la progettazione, le opere da realizzare, i materiali da impiegare, prima della loro posa in

opera, devono essere sottoposti alla preventiva approvazione e autorizzazione della D.L. e rispondere per

qualità, caratteristiche, dimensioni alle prescrizioni contrattuali ed essere comunque conformi alle norme

vigenti, specificatamente per ciascun tipo di materiale.

Pertanto, la Ditta è obbligata a predisporre, in apposito locale, la campionatura di tutti i materiali elementari,

lavorati e/o semilavorati, corredandola di depliants illustrativi e quant’altro necessario.

I suddetti materiali, inoltre, dovranno provenire dalle migliori fabbriche esistenti sul mercato ed essere

provvisti di marchio di fabbrica, di qualità CE, del certificato di origine e garanzia, di omologazione, nel

rispetto delle normative vigenti.

In caso di inidoneità riscontrata e/o non rispondenza ai requisiti richiesti dei materiali forniti, la D.L. si

riserva la facoltà di ordinare l’allontanamento e la sostituzione con altri idonei oppure disporre, anche in

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corso lavori, il prelevamento di campioni di materiali per l’esecuzione, a spese della ditta, delle prove

necessarie presso laboratori ufficiali.

6. NORMATIVA DA OSSERVARE

Le opere civili ed impiantistiche saranno realizzate nel rispetto dei più moderni criteri della tecnica in uso

all’atto dell’esecuzione dei lavori, nel rispetto della buona regola d’arte, nonché delle Leggi, Norme,

Regolamenti, Disposizioni e Direttive Comunitarie vigenti sul territorio nazionale in materia edilizia, di

impianti, di antinquinamento, igiene del lavoro e prevenzione infortuni. Si intendono, conseguentemente,

operanti a termini di legge le altre e/o nuove disposizioni legislative e regolamenti, qui non citati.

7. DOCUMENTAZIONE MINIMA A SUPPORTO DELL’OFFERTA

L’offerta dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

• Tavole grafiche della struttura e layout impianti elettrici;

• Relazione di calcolo strutturale sottoscritta da tecnico abilitato;

• Schede tecniche del gruppo elettrogeno, del sistema di condizionamento e dei componenti

elettrici principali.

8. ONERI A CARICO DEL CONTRAENTE E A CARICO

DELL’AMMINISTRAZIONE/DIFESA

8.1.1 Oneri a carico del contraente

• Progettazione definitiva/esecutiva della struttura in oggetto secondo le vigenti Normative

Tecniche per le Costruzioni, relazioni di calcolo strutturale e certificati dei materiali e di

conformità, da consegnarsi all’A.D. in fase di contrattualizzazione;

• Certificato di idoneità statica rilasciato da professionista abilitato;

• Conformità CE;

• Attività di installazione presso il n. 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino (RM) con squadra di

tecnici specializzati;

• Noleggio mezzi d’opera necessari al montaggio e alla movimentazione in cantiere e alla logistica

locale;

• Messa a terra dell’impianto elettrico e della struttura e protezione dalle scariche elettriche;

• Tutti gli oneri e magisteri, anche se non espressamente citati, per dare il lavoro finito a perfetta

regola d'arte.

Si evidenzia altresì che il progetto definitivo-esecutivo (relativo alle opere strutturali, civili ed

impiantistiche) dovrà tener conto dell’esigenza dell’Amministrazione di procedere ad una realizzazione per

Lotti /Fasi.

8.1.2 Oneri a carico dell’Amministrazione/Difesa

• Disponibilità delle aree;

Page 14: CIAMPINO - 2° R.G.A.M. - Ministry of Defence

CAPITOLATO DESCRITTIVO - PRESTAZIONALE

13

• Predisposizioni impiantistiche (allacci servizi fino al punto di scambio) e strutturali

(realizzazione delle fondazioni sulla base del progetto fornito dal Contraente) per garantire la

corretta posa in opera della struttura;

• Autorizzazioni per l’accesso di uomini e mezzi esterni all’Amministrazione Difesa all’interno

del cantiere.