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30 SETTEMBRE - 1 OTTOBRE 2017 Ciclo camminata Paesaggi, storia e sapori delle terre dei Giovi COMMISSARIOTERZO VALICO Accompagnare la realizzazione per garantire l’interesse pubblico Iniziativa di promozione territoriale nell’ambito del Progetto condiviso di sviluppo dell’Alessandrino. Due giorni tra pedalate e camminate per riscoprire le potenzialità attrattive del territorio. Città di Alessandria Provincia di Alessandria Comune di Fraconalto Comune di Gavi Città di Novi Ligure Comune di Pozzolo Formigaro Comune di Serravalle Scrivia Comune di Tortona Comune di Vignole Borbera Comune di Voltaggio Comune di Arquata Scrivia Comune di Carrosio IN COLLABORAZIONE CON

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30 SETTEMBRE - 1 OTTOBRE 2017

Ciclocamminata

Paesaggi, storia e sapori delle terre dei Giovi

COMMISSARIO TERZO VALICOAccompagnare la realizzazione per garantire l’interesse pubblico

Iniziativa di promozione territoriale nell’ambito del Progetto condiviso

di sviluppo dell’Alessandrino.

Due giorni tra pedalate e camminate per riscoprire

le potenzialità attrattive del territorio.

Città di Alessandria

Provincia di Alessandria

Comune di Fraconalto

Comune di Gavi

Città di Novi Ligure

Comune di Pozzolo Formigaro

Comune di Serravalle Scrivia

Comune di Tortona

Comune di Vignole Borbera

Comune di Voltaggio

Comune di Arquata Scrivia

Comune di Carrosio

IN COLLABORAZIONE CON

Due giorni di pedalate e camminate per riscoprire le eccellenze e le potenzialità attrattive del territorio degli 11 comuni dell’Alessandrino interessati dalla nuova linea ferroviaria del Terzo Valico, oggi in costruzione.

Il basso Piemonte alessandrino, compreso tra la pianura padana occidentale e l’appennino ligure-piemontese, è considerato storicamente una terra di frontiera per le vicende che, fin dall’epoca pre-romana, ne hanno segnato le sorti.

Come spesso accade ai territori di frontiera, questa porzione di territorio rappresenta, oggi, uno “scrigno” di straordinarie emergenze paesaggistiche, naturalistiche, storiche, culturali ed eno-gastronomiche, illustrate in questo pieghevole. La Ciclocamminata offre una prima opportunità di scoprirne alcune e rappresenta anche un’occasione per gli attori del territorio di cooperare in direzione di una comune valorizzazione turistica delle realtà locali.

Il primo giorno, sabato 30 settembre, l’itinerario è di tipo cicloturistico, adatto a tutti, con un tratto aggiuntivo più impegnativo rivolto al pubblico sportivo dei ciclisti. Il secondo giorno, domenica 1 ottobre, l’itinerario è di tipo escursionistico, con trasferimenti in bus e alcuni percorsi a piedi. In entrambe le giornate nelle tappe lungo il percorso i partecipanti vengono introdotti ai luoghi da guide e sono allestiti punti ristoro e degustazioni.

COME PARTECIPAREGrazie alla collaborazione con le istituzioni, le associazioni e le imprese del territorio, la partecipazione, a una o a entrambe le giornate, è gratuita previa iscrizione dalla home page del sito commissarioterzovalico.mit.gov.it. Sul sito è anche possibile scaricare il programma di dettaglio.

Info: [email protected], tel. 011. 4322663 dalle 9.00 alle 12.30 dal lunedì al venerdì.

COME ARRIVAREAdiacente al popolare Monferrato, la fascia di territorio che da Alessandria arriva fino al confine ligure è facilmente raggiungibile via ferrovia da Genova, Torino e Milano, con stazioni ad Alessandria, Tortona, Novi Ligure, Serravalle Scrivia e Arquata Scrivia.

Il primo giorno della Ciclocamminata il punto di partenza e arrivo è a Novi Ligure, il secondo ad Arquata Scrivia.

DOVE ALLOGGIAREPer chi intende dormire in zona, sul sito dell’Agenzia turistica locale della provincia di Alessandria è possibile consultare l’elenco delle strutture ricettive per tipologia e per località. www.alexala.it

IL PROGETTO CONDIVISO DI SVILUPPODELL’ALESSANDRINOIl 12 settembre 2016 il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture, la Regione Piemonte, Rete Ferroviaria Italiana, la Provincia di Alessandria e 11 comuni dell’alessandrino hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la realizzazione di un Progetto condiviso di sviluppo, con il coordinamento del Commissario di governo per il Terzo Valico. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale, ambientale e turistico dei territori coinvolti dal passaggio dell’opera, per un valore globale di 60 milioni di euro a sostegno delle iniziative nei comuni aderenti.

Nell’ambito del Progetto condiviso è emersa la centralità di ciclismo, escursionismo ed enogastronomia come potenziali attrazioni turistiche.

PAESAGGILa grande ricchezza naturalistica di questo

territorio è costituita sia dall’appennino

piemontese, oggi riunito in un’unica

grande riserva naturale che vanta rarità

botaniche e faunistiche offrendo migliaia

di percorsi escursionistici, sia dalle colline

del Gavi e dai colli tortonesi costellati

di vigneti e ville diventate - nel tempo

- cantine di produzione di vini pregiati,

sia, infine, dall’affascinante paesaggio di

pianura, che racconta di come il torrente

Scrivia cambiò il suo corso negli ultimi

80mila anni.

STORIALe terre dei Giovi vantano testimonianze

che dal periodo romano, con gli

insediamenti lungo la via consolare

Postumia, conducono agli importanti

insediamenti monastici del Medioevo

e, successivamente, alle contese tra

il Ducato di Milano e la Repubblica di

Genova le cui presenze hanno lasciato il

segno nei centri urbani. Da non perdere

le tracce del periodo napoleonico

lasciate durante le due campagne

d’Italia e consacrate dalla vittoria di

Marengo, fino a quelle più recenti della

Resistenza con le sue tragiche vicende.

CULTURAE COSTUMENelle chiese, nei palazzi e nei musei

delle Terre dei Giovi è custodito un

ricchissimo patrimonio di opere di arte,

dai preziosi affreschi degli esponenti

della famiglia Boxilio alla collezione

di arte sacra della “scuola ligure” del

‘600 custodita presso la Pinacoteca

dei Cappuccini di Voltaggio, fino

alla raccolta di importanti opere del

Divisionismo della Pinacoteca della

Fondazione Crt di Tortona. Ma visitando

questa parte dell’alessandrino si può

anche scoprire tutto quanto c’è da

sapere sul ciclismo o sull’apicoltura,

e trovare vantaggiose occasioni di

shopping…

SAPORII turisti curiosi e buongustai potranno

infine scoprire molte prelibatezze

enogastronomiche, frutto della ricca

produzione agricola delle terre dei

Giovi.

Di cantina in cantina, si apprezzerano

i prestigiosi vini di Gavi e dei Colli

tortonesi (Barbera e Timorasso) e si

potrà vagare per la Fraschetta alla

ricerca del Neretto di Marengo, il vino

prediletto da Napoleone Bonaparte.

Sarà possibile fare colazione con la

rinomata focaccia di Novi o dedicare

uno spuntino all’assaggio della farinata

prodotta con i ceci della Merella.

Nei ristoranti e nelle trattorie si

potranno gustare antipasti con i salumi

della Val Curone, i salami Nobile del

Giarolo e Gentile del Giarolo delle valli

tortonesi (*), la testa in cassetta di Gavi

(*) e il salamino di vacca di Litta Parodi

e sarà possibile assaggiare il Montebore

(*), formaggio consacrato da Leonardo

da Vinci che lo inserì nel banchetto

di nozze di Isabella d’Aragona e Gian

Galeazzo Maria Sforza svoltosi a Tortona

nel 1489, il tutto accompagnato magari

dal pane grosso di Tortona.

Si potranno poi scoprire le sfumate

differenze tra i ravioli e gli agnolotti e si

apprezzeranno i corzetti di Novi, dischi

di pasta che riportano lo stemma di

famiglia e sono tradizionalmente conditi

con sugo di salsiccia e funghi porcini,

o, ancora, i rabaton della Fraschetta,

deliziosi gnocchetti.

E si potrà chiudere in bellezza con la

fragola profumata di Tortona (*), la

“bella” di Garbagna (*), ciliegia ottima

sia fresca sia sotto spirito, gli amaretti

di Gavi e Voltaggio, i baci di dama la

cui primogenitura è contesa tra Novi

e Tortona, i canestrelli al vino bianco e

infinite altre squisitezze.

(*) presidio Slow Food

Il Museo Apicoltura al Maglietto

L’Abbazia cistercense di Rivalta Scrivia

La Bollina e le cantine del Gavi

Il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure

Il Castello di Pozzolo Formigaro

Il Museo Apicoltura al Maglietto Vicino allo Scrivia in località Merella, nel comune di Novi Ligure, si

trova Il Maglietto, un mulino che sfruttava la forza dell’acqua per

azionare un pesante maglio (martello) con il quale il fabbro lavorava

il ferro. L’edificio si trova in una zona d’importanza comunitaria e a

protezione speciale per il notevole interesse naturalistico e ospita

una collezione unica nel suo genere, dedicata all’apicoltura: arnie,

bugni villici, nutritori, smielatori, torchi e tanto altro. È presente

anche una ricca biblioteca dove appassionati e studenti possono

consultare libri, riviste di settore e documentazione storica.

maglietto-noviligure.it

L’Abbazia cistercense di Rivalta ScriviaL’Abbazia di Santa Maria di Rivalta, costruita a partire dal 1180, è

quanto resta del complesso cistercense che nei secoli XII e XIII

esercitò una grandissima influenza su tutta la regione, ponendosi

come perno politico e commerciale e punto di riferimento per la

popolazione locale. L’Abbazia presenta una caratteristica architettura

cistercense tra il romanico lombardo e il gotico francese. L’interno,

a tre navate, conserva un ciclo di affreschi datato tra la fine del

Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Del monastero sopravvive

solo la sala capitolare, in stile gotico-cistercense.

www.comune.tortona.al.it

Il Castello di Pozzolo FormigaroIl Castello, oggi sede del Municipio, fu costruito intorno all’XI secolo

come rocca difensiva di pianura e per sette secoli questo borgo

fortificato ha rappresentato un baluardo contro l’espansionismo di

Genova. Il fronte d’ingresso, di epoca sforzesca, conserva la porta

carraia e le scanalature per il ponte levatoio. All’interno del Castello

vi sono affreschi del XV secolo realizzati dalla scuola tortonese dei

fratelli Franceschino e Manfredino Boxilio, “strappati” dalla chiesa

di S. Sebastiano (oggi Nostra Signora delle Ghiare) e una Madonna

lignea che risale al 1400. www.pozzoloformigaro.gov.it

Il Museo dei Campionissimi a Novi LigureA Novi Ligure si trova il più grande museo d’Europa sul ciclismo: il

Museo dei Campionissimi, dedicato in particolare a Fausto Coppi e

Costante Girardengo, che hanno vissuto in questa città. Una lunga

pista centrale divide gli oltre 3mila metri quadri di esposizione,

creando spazi che evocano le grandi imprese e i grandi personaggi

di questo sport, ma che raccontano anche l’evoluzione della

bicicletta dai primi modelli a oggi. E poi megaschermi dove vengono

proiettati filmati d’epoca sul ciclismo, laboratori ludici e artistici, una

videoteca, esposizioni a tema.

www.comunenoviligure.gov.it - www.distrettonovese.it

La Bollina e le cantine del GaviSulle colline di Serravalle Scrivia, all’interno del comprensorio di

produzione del Gavi Docg (Denominazione di origine controllata

e garantita), si estende per 120 ettari la tenuta La Bollina, per secoli

residenza dei marchesi Figari di Genova. Oltre alla parte dedicata

alla produzione vinicola sono presenti strutture ricettive e un campo

da golf. Molte altre ville padronali nella zona del Gavi Docg sono

diventate modernissime cantine di vinificazione e affinamento,

come ad esempio La Lomellina, La Giustiniana, la Centuriona e La

Toledana a Gavi, La Marchesa a Novi. www.labollina.it

Sabato 30 settembredalle 9.00 alle 18.30

La via Interiore e Palazzo Spinola ad Arquata ScriviaArquata Scrivia è una cittadina di origine romana lungo la via

Postumia. Percorrendo il suo cuore storico, la via Interiore,

s’incontrano edifici con particolari gotici e rinascimentali e la chiesa

di San Giacomo, con una statua lignea dello scultore genovese

Bartolomeo Carrea e affreschi di Santo Bertelli, pittore di Arquata tra

i protagonisti dell’800 ligure. Da lì si sale al quattrocentesco Oratorio

di S. Maria Vergine Assunta. La via Interiore si apre su piazza Bertelli,

con l’imponente Palazzo Spinola, oggi sede del Municipio, che risale

al ‘400 e le cui forme attuali sono del ‘600.

www.comune.arquatascrivia.al.it

Il Geosito di Carrosio Con una passeggiata di 30 minuti da Carrosio è possibile visitare

uno dei circa 70 geositi Gssp (Global Stratigraphic Section and

Point) classificati a livello mondiale, di cui ben 10 in Italia. Si tratta

di luoghi particolari del paesaggio che rappresentano punti di

riferimento nella ricostruzione della storia della Terra. Il geosito di

Carrosio, datato a 23 milioni di anni fa, è un affioramento roccioso

- le “Marne di Rigoroso”, costituite da calcare e materiale fine

come limo e argille - che indica il limite tra due periodi geologici,

il Paleogene e il Neogene, e due epoche, l’Oligocene e il Miocene.

www.comune.carrosio.al.it

Il Sacrario dei martiri della Benedicta Del cascinale della Benedicta, sede nel Medioevo di un monastero

benedettino, oggi restano solo i ruderi, all’interno del Parco

Capanne di Marcarolo, ma il luogo riveste un profondo significato.

Nella primavera del 1944 l’edificio, sede dell’intendenza partigiana

della III Brigata Liguria, fu fatto saltare dalle forze nazi-fasciste, al

termine dell’eccidio di circa 150 partigiani. Un’opera di restauro

e recupero ha portato alla creazione del Sacrario dei Martiri della

Benedicta e una passeggiata attrezzata, Il Sentiero della pace,

ricorda la storia partigiana del luogo lungo un percorso dedicato al

tema della pace. www.parcocapanne.it

La Pinacoteca di VoltaggioNell’ex convento seicentesco dei Cappuccini di Voltaggio è

custodita una delle più interessanti pinacoteche a soggetto sacro

del Piemonte, realizzata dal cappuccino di fine Ottocento Pietro

Repetto. Si tratta di opere dal XV al XVIII secolo di autori liguri,

piemontesi e lombardi quali Agostino Bombelli, Luca Cambiaso,

Andrea Semino, Lazzaro Tavarone, Sinibaldo Scorza, Bernardo

Strozzi, Domenico Fiasella, Giovanni Benedetto Castiglione detto

il Grechetto e molti altri. All’interno del complesso conventuale

vi sono anche sculture lignee settecentesche di Anton Maria

Maragliano. www.pinacotecadivoltaggio.it

Il Forte di Gavi Il Forte sorge su un isolato sperone roccioso e fu costruito dai

genovesi su un preesistente castello medioevale, lungo l’antica

via Postumia. Nel 1540 l’ingegnere militare Giovanni Maria Olgiati

ricostruì la cinta muraria realizzando nuovi bastioni. Durante il ‘600

un ulteriore intervento, ad opera del frate esperto in architettura

militare Vincenzo da Fiorenzuola, trasformò la struttura nella

fortezza che ancor oggi vediamo. Ma gli ampliamenti proseguirono

sino all’inizio del XIX secolo, realizzati dai più famosi ingegneri

militari dell’epoca. Oggi il Forte di Gavi è adibito a museo.

www.comune.gavi.al.it

L’area archeologica di LibarnaTra Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia affiorano i resti della città romana

di Libarna, nata nel II secolo a.C. lungo la via Postumia, la strada che

collegava Genova ad Aquileia. L’attuale area archeologica rappresenta

una piccola parte dell’antica città, ma sono comunque visibili i resti

dell’anfiteatro, del teatro e di due quartieri di abitazioni. La visita può

essere arricchita grazie all’app Libarna, che consente di vedere gli

antichi edifici ricostruiti in 3D, leggere e ascoltare informazioni su ciò

che si sta visitando, guardare i reperti ritrovati sul posto.

scoprilibarna.it - www.libarna.al.it - www.comune.serravalle-scrivia.al.it

Domenica 1 ottobredalle 9.00 alle 18.30

La via Interiore e Palazzo Spinola ad Arquata Scrivia

Il Geosito di Carrosio

Il Sacrario dei martiri della Benedicta

L’area archeologica di Libarna

La Pinacoteca di Voltaggio

Il Forte di Gavi

Altri luoghi d’interesse nelle vicinanze:

La Cittadella di AlessandriaLa Cittadella di Alessandria è una delle più grandiose fortificazioni

del XVIII secolo e una delle meglio conservate in Europa. Voluta a

inizio Settecento dal Duca di Savoia Vittorio Amedeo II, fu realizzata

dall’ingegnere militare Ignazio Bertola. Da allora ha sempre avuto

un ruolo centrale nelle vicende storiche, dalla guerra di successione

austriaca del 1745 alla prima campagna d’Italia di Napoleone, fino al

Risorgimento e alla seconda guerra mondiale. Oggi sta per partire

un’imponente operazione di recupero finanziata dalla regione Piemonte

e dal ministero dei Beni culturali. www.comune.alessandria.it

Il Marengo Museum di AlessandriaLa battaglia del 14 giugno 1800 a Marengo fu un momento

storico fondamentale e la vittoria napoleonica ha originato nel

tempo infinite rappresentazioni pittoriche, narrative, musicali. Il

Marengo Museum, nella frazione Spinetta Marengo di Alessandria,

racconta la campagna d’Italia di Napoleone del 1800 e la storia

della battaglia è rivissuta attraverso video, mappe, opere grafiche,

armi. Il museo è ospitato nella splendida Villa Delavo, costruita nel

1847 come monumento all’Imperatore. Le pitture murali sui soffitti

rappresentano momenti e luoghi importanti della vita di Napoleone.

www.marengomuseum.it

Le Stanze di Artù ad AlessandriaMeritano una visita le “Stanze di Artù”, all’interno dei Musei civici di

Alessandria: un ciclo di affreschi ispirati al romanzo Lancillotto del

lago e commissionati alla fine del XIV secolo da Andreino Trotti,

condottiero e membro di un’importante famiglia alessandrina. Si

tratta di uno degli esempi più antichi di “camera Lanzaloti”, come

in epoca medievale venivano chiamate le sale decorate con questi

soggetti. In origine le quindici scene del ciclo decoravano le pareti

della Torre Pio V di Frugarolo (Al) e se ne erano perse le tracce

fino a quando nel 1971 furono ritrovate nella torre ridotta a rudere,

“staccate” e restaurate. www.comune.alessandria.it

In Val Curone da TortonaLa Val Curone, è una vallata appenninica tra Piemonte e Lombardia,

tra pianura padana e appennino. Per via di questa posizione è stata

fin dai tempi più antichi un’importante via di comunicazione con

il mare e di questo rimane traccia nei resti dei numerosi castelli,

mulini, pievi. Da Tortona parte “La Via del Mare”, itinerario di oltre

100 chilometri che giunge fino a Portofino e il cui primo tratto risale

appunto la Val Curone, con un percorso suddiviso in cinque tappe.

www.valcurone.org

Il Museo diocesano a TortonaIl Museo diocesano si snoda attraverso un itinerario che tiene conto

delle diverse identità geografiche che compongono la Diocesi:

Novese, Oltregiogo, Pavese e Oltrepò, Tortonese. Tra le opere più

preziose il Codex Purpureus Sarzanensis, risalente all’inizio del VI

secolo e arredi provenienti dalla ex basilica minore di N.S. di Loreto.

Il Museo d’arte sacra fa parte del progetto Città e Cattedrali, che

coinvolge diverse Diocesi con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio

storico e artistico dei luoghi di culto del Piemonte e della Valle

d’Aosta. www.diocesitortona.it

Il Divisionismo a TortonaPresso il Palazzetto medioevale Tortona ospita “Il Divisionismo”, un

museo che raccoglie la collezione della Fondazione Cassa di risparmio

di Tortona: oltre cento opere che documentano questa stagione

artistica italiana tra Ottocento e Novecento, che per i successivi

protagonisti della rivoluzione futurista costituiva il linguaggio della

modernità. Vi sono rappresentati i maestri del movimento divisionista,

da Gaetano Previati a Giuseppe Pellizza da Volpedo, a Giovanni

Segantini, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il tortonese

Angelo Barabino. www.fondazionecrtortona.it - www.vivitortona.it

Il Biotopo dello Scrivia Il greto del fiume Scrivia è l’ambiente fluviale meglio conservato in

Piemonte, essendo sfuggito quasi completamente alla generalizzata

“artificializzazione” dei corsi d’acqua. Per questo una porzione di

territorio lungo lo Scrivia - circa 2mila ettari di cui parte nei comuni

di Novi Ligure, Tortona e Pozzolo Formigaro - rientra fra i Sic, Siti

di importanza comunitaria e fra i biotopi fluviali da sottoporre a

tutela. Un’area di grande interesse naturalistico dove convivono con

l’agricoltura residui del bosco che un tempo occupava la pianura

padana e zone umide con numerose specie di uccelli acquatici.

La Torre del castello di Novi LigureLa Torre del castello è quanto resta di una complessa struttura

fondata nel X secolo e smantellata durante la guerra di successione

austriaca del 1745-48. La torre, alta trenta metri e costruita dai

Tortonesi nel 1233, si trova all’interno di un parco realizzato da

Gerolamo Durazzo alla fine del Settecento. Nei pressi sono ancora

riconoscibili parti della cinta muraria fatta erigere dalla Repubblica di

Genova nel ‘400. Una leggenda vuole che la Torre sia abitata da un

fantasma, un cavaliere senza testa che appare indossando l’armatura

e con l’elmo in mano. www.comunenoviligure.gov.it

Le case in terra della Fraschetta L’area della Fraschetta, fra Alessandria, Tortona e Novi Ligure, deriva

da antiche alluvioni dello Scrivia e la particolare alterazione del suolo

ha portato alla formazione di masse argillose rossastre, la laterite.

Ciò ha fatto sì che quasi tutti gli edifici costruiti durante l’Ottocento

e la prima metà del Novecento – ma alcuni risalgono al XV secolo

– siano caratterizzati dall’utilizzo della terra cruda: una delle più

antiche forme di costruzione, cui oggi si guarda con attenzione in

quanto esempio di architettura sostenibile. La Fraschetta conserva la

maggiore presenza di costruzioni in terra cruda di tutta Italia.

Le facciate dipinte di Novi LigureNovi Ligure, “città dipinta”. Il centro storico della cittadina è

caratterizzato dalla tradizione dei palazzi con le facciate dipinte

ad affresco, che s’impose nel XVII secolo quando la Repubblica di

Genova elesse Novi sede delle Fiere di Cambio, in occasione delle

quali mercanti da tutta Europa si riunivano qui. Le famiglie nobili

genovesi iniziarono pertanto a costruire ricche dimore con facciate

ornate da preziose pitture che rappresentano elementi architettonici,

figure storiche e mitologiche, elaborate decorazioni floreali. Fra gli

esempi più pregevoli i palazzi Negrone e Brignole Sale.

www.comunenoviligure.gov.it

L’Outlet McArthurGlen a Serravalle ScriviaÈ stato realizzato come un tipico borgo ligure, con negozi che

si susseguono lungo stradine e piazzette. Si tratta dell’Outlet

McArthurGlen, più noto come Outlet Village Serravalle ed è un

grande villaggio dello shopping nei pressi di Serravalle Scrivia. È stato

uno dei primissimi Outlet Center ad aprire in Italia ed è considerato

oggi uno dei più grandi d’Europa. Una visita all’Outlet di Serravalle

è l’occasione per fare acquisti vantaggiosi in oltre 180 negozi delle

migliori firme di abbigliamento, scarpe, accessori e tanto altro.

www.mcarthurglen.com

In Val Borbera da Vignole BorberaLa Val Borbera, delimitata a ovest dallo Scrivia, è circondata da

montagne che la rendono un luogo isolato e quindi con una natura

ben conservata. Un territorio a tratti duro e selvaggio, che dalla piana di

Vignole Borbera arriva a conquistare le cime più importanti della zona:

l’Ebro (1.699 m) e l’Antola (1.597 m). A partire da Vignole Borbera, sentieri

da percorrere in moto, in mountain-bike, a cavallo o a piedi consentono

di scoprire paesaggi straordinari come il Sito di importanza comunitaria

(Sic) le Strette, un’imponente gola profonda sino a 100 metri e lunga

quasi 10 chilometri. www.comune.vignoleborbera.al.gov.it

L’Abbazia di San Pietro di Precipiano A Vignole Borbera, alla confluenza del Borbera nello Scrivia, si

trovano i resti dell’importante abbazia benedettina di San Pietro

di Precipiano, fondata secondo la tradizione dal re longobardo

Liutprando nel 722 in occasione della traslazione del corpo di

Sant’Agostino da Genova a Pavia, ma probabilmente di più antiche

origini. L’Abbazia, cui nel 1584 subentrarono i monaci olivetani, fu

soppressa nel 1785 e oggi rimane la torre centrale, immersa nel

parco privato di Villa Cauvin. È l’edificio più vecchio di tutta la Val

Borbera. www.comune.vignoleborbera.al.gov.it

Le cascate del Neirone e le Arenarie di Serravalle Prima di confluire nel Lemme, il torrente Neirone forma piccole ma

suggestive cascate che incidono le “Arenarie di Serravalle”. Queste

rocce, che risalgono a 13 milioni di anni fa, sono la testimonianza del

fondo sabbioso di un antico mare che occupava gran parte della zona

collinare e di pianura del Piemonte. Una passeggiata nella zona intorno

al Forte di Gavi, la cui collina è formata dallo stesso tipo di rocce, porta

lungo il torrente Neirone fino alle cascate; lungo il sentiero si incontra

una parete di arenaria dove si può praticare arrampicata, con oltre 50

vie di differente difficoltà. www.provincia.alessandria.gov.it

Il portino di GaviGavi, di origine romana, per secoli fu al centro dell’unica via che da

Genova raggiungeva il Nord Italia. Nei secoli successivi diventò sede

di dazio doganale, ospitò la corte del Barbarossa e passò via via sotto

il dominio dei Visconti, della Repubblica di Genova, dei Guasco e dei

francesi. Di queste vicende restano molte tracce, fra cui il Portino

risalente al XII secolo: una torre a pianta rettangolare, unica rimasta

delle quattro porte di accesso al borgo quando l’abitato era circondato

da mura, parte del sistema difensivo che scendeva dal Forte.

www.comune.gavi.al.it

La chiesa di San Giacomo Maggiore a GaviIl primo documento sulla chiesa di San Giacomo Maggiore è del 1172,

anno in cui gli alessandrini giurano fedeltà al marchese di Gavi. Negli

anni ‘50 l’edificio è stato sottoposto a lavori di restauro per riportare

in luce le originarie linee romaniche. La facciata è in arenaria locale;

l’interno a tre navate è stato modificato in periodo barocco e ospita

molte opere d’arte che datano dal 1300 al 1800: affreschi, sculture

in marmo e in legno, dipinti. Un porticato con volta in conci a vista si

apre su un piccolo giardino a terrazzo da cui si gode un’ampia visuale

sul paesaggio circostante. www.comune.gavi.al.it

I Calanchi e le orchidee di Sottovalle A Sottovalle, frazione di Arquata Scrivia, l’azione dell’acqua nelle

cosiddette “Marne di Rigoroso” ha creato un suggestivo paesaggio

a calanchi, cioè piccole valli incise nella roccia. Ma Sottovalle è

famosa anche per le orchidee spontanee e passeggiando qui si

può incontrare ben il 50 per cento delle varietà nazionali esistenti.

Quest’area, insieme ad altri comuni dell’alessandrino, il parco

Capanne di Marcarolo e la comunità montana dell’Alta Val Lemme e

Ovadese, rientra nel “Geosito dei due mari”, progetto di salvaguardia

e valorizzazione del territorio a cavallo tra Piemonte e Liguria.

www.comune.arquatascrivia.al.it

Le mura di Carrosio A Carrosio, villaggio di circa 500 abitanti, sono visibili sulla rocca

a strapiombo sul fiume Lemme resti di mura e una torretta di

avvistamento. È quanto rimane del castello costruito probabilmente

intorno alla seconda metà del XII secolo dai marchesi di Gavi per

controllare questo importante punto di passaggio. Nel 1197 Genova

lo distrusse, per poi ricostruirlo pochi anni dopo quando s’impadronì

del feudo di Carrosio. La fortezza fu definitivamente demolita dalla

Repubblica genovese alla fine del XIV secolo.

www.comune.carrosio.al.it

La chiesa di S. Maria Assunta a CarrosioGià citata nel 1268, l’attuale chiesa di S. Maria Assunta a Carrosio

fu costruita tra il 1675 e il 1729 e nei primi anni del ‘900 è stata

affrescata dal pittore Luigi Gainotti, famoso per i suoi dipinti a

soggetto religioso. Conserva una reliquia della Santa Croce oltre

a diverse opere settecentesche fra cui una statua della Madonna

Assunta, di un autore ligure della scuola del genovese Anton

Maria Maragliano, e l’altare scolpito, anche questo di scuola ligure.

L’attiguo oratorio della Trinità risale al tardo XV secolo.

www.comune.carrosio.al.it

Il Ponte Romano di VoltaggioA Voltaggio, sul torrente Lemme alla confluenza con i rii Morsone

e Carbonasca, si trova il Ponte Romano, chiamato anche “dei

pagani“. Il ponte fu costruito nel XII secolo, quando i Genovesi

acquistarono dal marchese di Gavi il castello del borgo. Voltaggio

era infatti indispensabile alla Repubblica genovese come punto di

passaggio lungo la via Postumia che attraversava anche Fiaccone

(oggi Fraconalto), Gavi e Novi. Da allora il paese seguì le sorti della

Repubblica fino all’annessione al Regno di Sardegna nel 1815.

www.comune.voltaggio.al.it

Il Passo della Bocchetta e Molini A 728 metri di altezza Fraconalto, antico punto di sosta lungo la via

Postumia, è un ottimo punto di partenza per escursioni nella natura.

Ad esempio verso il passo della Bocchetta, reso celebre da Fausto

Coppi, con la possibilità di proseguire lungo i sentieri che portano

verso la riviera di Levante o nel parco delle Capanne di Marcarolo. Ma

è anche occasione per un’interessante passeggiata alla frazione di

Molini, dove ancora esistono mulini ad acqua lungo il torrente Lemme,

come il maglietto Patrone dove il fabbro lavorava il ferro e il mulino di

Juan dove si macinavano i cereali. www.comune.fraconalto.al.it

Gli alberi monumentali Nelle terre dei Giovi vivono quattro piante inserite nell’Albo

degli alberi monumentali del Piemonte. Il bicentenario “Platano

di Napoleone”, si trova lungo la SS10 per Marengo (Al), ha una

circonferenza di tronco di 7,6 metri per un’altezza di 37. Segue il

centenario “Platano di Tortona”, nella frazione di Ova, con i suoi 36

metri di altezza e una circonferenza di 6,36. In strada Castellone, la

“Quercia Virgiliana di Novi” ha un tronco di 5,4 metri ed è alto 20.

Infine, nella frazione Rigoroso ad Arquata Scrivia la “Quercia leccio

di Ca’ del Bello” ha 200 anni e 4 metri di circonferenza per 15 di

altezza. www.regione.piemonte.it

Il Parco naturale Capanne di Marcarolo Il parco delle Capanne di Marcarolo, punto più a sud del Piemonte,

con il Mar Ligure a poco più di 10 km in linea d’aria, è una delle aree

protette dell’appennino piemontese: una superficie di oltre 9.500

ettari che abbraccia il territorio di più comuni fra cui Voltaggio e

Fraconalto, un’altitudine compresa tra 335 e i quasi 1.200 metri del

Monte delle Figne, una ricca presenza faunistica e molti punti di

interesse. Sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike

consentono di esplorare il parco, godendo di magnifiche viste sui

laghi della Lavagnina e del Gorzente. www.parcocapanne.it

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