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Poste Italiane Spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 art.1, comma 1, DCB Milano Allegato al N. 276 di BELL’EUROPA EDITORIALE GIORGIO MONDADORI LUCERNA NEL SEGNO DELLA GRANDE MUSICA ZURIGO IL RITMO DELLA METROPOLI WINTERTHUR DALLE FABBRICHE ALLE AVANGUARDIE BERNA UNA CAPITALE TRA MEDIOEVO E CONTEMPORANEO BASILEA LE NUOVE FRONTIERE DELL’ARTE LOSANNA DAI MUSEI AI VIGNETI UNESCO GINEVRA LO CHARME COSMOPOLITA LUGANO IL VERDE RIFUGIO DEGLI ARTISTI PICCOLE CITTÀ 8 METE DA SCOPRIRE Città d’arte e di cultura SVIZZERA APRILE 2016

Citt dÕarte e di cultura...18 LUCERNA La citt della musica Dove Come Quando 26 BERNA Capitale a misura di genio Dove Come Quando 34 BA SI LEA Le nuove frontiere dellÕarte Dove Come

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EDITORIALE GIORGIO MONDADORI

LUCERNA NEL SEGNO DELLA

GRANDE MUSICAZURIGO

IL RITMO DELLA METROPOLI

WINTERTHUR DALLE FABBRICHE

ALLE AVANGUARDIEBERNA

UNA CAPITALE TRA MEDIOEVO E

CONTEMPORANEOBASILEA

LE NUOVE FRONTIERE DELL’ARTELOSANNA DAI MUSEI

AI VIGNETI UNESCOGINEVRA

LO CHARME COSMOPOLITA

LUGANO IL VERDE RIFUGIO

DEGLI ARTISTIPICCOLE CITTÀ

8 METE DA SCOPRIRE

Città d’arte e di cultura

SVIZZERA

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Lugano

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San Gallo

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Biel/Bienne

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AarauBaden

Zug

Frauenfeld

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BrienzThun

Gstaad

Sion

Zermatt

Saas-Fee

Crans-Montana

Interlaken

Altdorf

Schwyz

Airolo

Chiasso

Ascona

St. Moritz

Davos Scuol

Glarus

Sciaffusa

Neuchâtel

La Chaux-de-Fonds

Solothurn

Coira

LocarnoBellinzona

Lago deiQuattro Cantoni

Lagodi Como Lago

Maggiore

Lago di Costanza

Lago di Neuchâtel

Lago di Ginevra

Lago diLugano

Lago di Zurigo

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Gran San Bernardo2.473 Monte Bianco

4.810

Cervino4.478

MonteGeneroso

1.701

Piz Bernina4.049

Piz Nair3.056

Monte Rosa4.634

Jungfrau4.158

Eiger3.970

Mönch4.107

Pilatus2.132

Rigi1.798

0 5 10km

N

EO G E R M A N I A

A U S T R I AF R A N C I A

I T A L I A

COME ARRIVARE E COME MUOVERSIIn aereo Gli aeroporti internazionali serviti da voli diretti dall’Italia sono Zurigo, Ginevra e Basilea. Da Roma voli per Zurigo con SWISS (www.swiss.com), Etihad Regional (www.etihadregional.com), Vueling (www.vueling.com), Alitalia (www.alitalia.com), airberlin (www.airberlin) a partire da 80 euro (a tratta, tasse incluse); per Ginevra con SWISS, easyJet (www.easyjet.com), Alitalia, airberlin da 39,26 euro; per Basilea/Mulhouse con easyJet da 41,30 euro.

In auto La rete autostradale svizzera copre circa 1.400 km ed è a pedaggio: vignetta annuale valida un anno (dall’1/12 dell’anno precedente al 31/1 dell’anno successivo) con accesso illimitato, 40 franchi (37 euro).

In treno Con 27mila km di linee ferroviarie, autobus e battelli la Svizzera vanta la rete di trasporti pubblici più !tta al mondo. Dal Nord Italia il treno è sicuramente l’opzione più veloce, comoda ed economica per raggiungere le principali città: collegamenti Eurocity diretti partono da Milano e Venezia per Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano e Zurigo: da Milano con la tariffa Mini (disponibile !no a 21 giorni prima della partenza) si parte da 9 euro per Zurigo, Lugano e Lucerna e da 19 euro per Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Montreux. Prenotando !no a 14 giorni prima della partenza, le tariffe Smart partono da 19 euro. I posti sono limitati quindi è bene prenotare con buon anticipo. I biglietti si possono acquistare nelle stazioni ferroviarie, nelle agenzie di viaggio

abilitate e online su www.trenitalia.it Info: www.svizzera.it/intreno

Swiss Travel Pass È il biglietto all-in-one che permette di muoversi in tutta la Svizzera con treni, autobus e battelli. Valido anche sulla maggior parte dei treni panoramici per cui il Paese è famoso, include l’uso gratuito dei trasporti pubblici in 75 città, l’ingresso gratuito in oltre 490 musei e il 50% di sconto su numerosi impianti di risalita. Disponibile con validità di 3, 4, 8 e 15 giorni, costa a partire da 199 euro; sconto del 15% per minori di 26 anni. Info e acquisti: www.swisstravelsystem.com

DOVE INFORMARSISvizzera Turismo, numero verde 00800-10020030; www.svizzera.it

Le immagini di questo numero: Zurigo: Switzerland Tourism/A. Meier (p. 3), Switzerland Tourism/I. Scholz (p. 6), A. Naparty (p. 8); Winterthur: Switzerland Tourism/I. Scholz (pp. 12-13, 14, 15), Switzerland Tourism/C. Schuerpf (p. 15); Lucerna: R. Gerth/Sime (pp. 18-19), Switzerland Tourism/C. Sonderegger (pp. 20-21), Switzerland Tourism/I. Scholz (p. 21),

Swiss Image/C. Perret (p. 23), Switzerland Tourism/L. A. Fischer (p. 23); Berna: Switzerland Tourism/J. Geerk (pp. 26-27, 28), Bernisches Historiches Museum/C. Moor (p. 29), Switzerland Tourism/S. Schacher (pp. 30-31), Switzerland Tourism/ M. Maegli (pp. 30-31); Basilea: Basel Tourism (pp. 36-37), Switzerland Tourism/ S. Schacher (p. 37), G. Croppi/Sime (p. 38);

Losanna: A. Herzog (p. 45), Cuboimages (pp. 44-45), Swiss Image/N. Schaerer (p. 47), Switzerland Tourism/C. Schuerpf (p. 49), Switzerland Tourism/I. Scholz (p. 49); Ginevra: Switzerland Tourism/M. Buehler-Rasom (p. 57), Switzerland Tourism/ B. Glauser (p. 57), Marka (p. 59); Lugano: Contrasto (p. 62), M. Carassale (pp. 63-64, 65), Studio Pagi (p. 65), Swiss Image/C.

Sonderegger (p. 66), Switzerland Tourism/ R. Steinegger (p. 67); Altre città: Swiss Image/M. Buehler-Rasom (pp. 70-71), Swiss Image/P. Giegel (p. 71), Swiss Image/ C. Schuerpf (p. 70), Swiss Image/A. Gerth (p. 71), Swiss Image/W. Storto (pp. 70-71).Le foto alle pagine 4, 8, 9, 14, 20, 21, 23, 28, 37, 39, 40, 46, 47, 48, 56, 58, 59, 64, 67: Switzerland Tourism.

Allegato al n. 276 di BELL’EUROPA

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SOMMARIO

primavera la Svizzera è la meta ideale per un viaggio nell’arte, nella storia, nel paesaggio. Oltre alle montagne e alle rinomate località di vacanze invernali, la Confederazione offre molto di più. Le sue città, da Zurigo alla piccola Winterthur, affiancano al fascino dei centri storici monumentali sorprendenti aperture verso il futuro: nuovi musei, architetture d’avanguardia, spesso in aree ex industriali, una vita culturale vivacissima e ricca di appuntamenti, fra mostre e festival. A poche ore di treno dall’Italia, un invito al viaggio a cui è difficile resistere.

Direttore di Bell’Europa

Sopra A Berna, la Kramgasse impavesata con i gonfaloni dei Cantoni della Confederazione (servizio a pag. 26). In copertina Il centro storico di Lucerna (foto di Olaf Protze/Contrasto).

2 ZURIGO Il ritmo della metropoli Dove Come Quando

12 WINTERTHUR La vita a misura d’uomo Dove Come Quando

18 LUCERNA La città della musica Dove Come Quando

26 BERNA Capitale a misura di genio Dove Come Quando

34 BASILEA Le nuove frontiere dell’arte Dove Come Quando

44 LOSANNA L’arte di vivere la cultura Dove Come Quando

52 GINEVRA Capitale del mondo Dove Come Quando

62 LUGANO La luce del Sud Dove Come Quando

70 LE PICCOLE CITTÀ 8 tappe dai laghi alle vette

DIRETTORE RESPONSABILEEmanuela [email protected] A CURA DI: Elisabetta PlancaHANNO COLLABORATO: Claudio Agostoni, Renato Diez, Rosalba Graglia, Iceigeo, Auretta Monesi, Claudia Sugliano, Clara Svanera

Svizzera Allegato al n. 276 di Bell’Europa. Copyright 2016. Cairo Editore S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione dell’Editore. Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano il 14/11/92, n. 609.

PRESIDENTE URBANO CAIRO

DIRETTORE GENERALE Giuseppe Ferrauto

CONSIGLIERI Andrea Biavardi, Alberto Braggio, Giuseppe Cairo, Ugo Carenini, Giuliano Cesari, Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara, Marco Pompignoli, Mauro Sala

CAIRO EDITORE S.P.A.DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: corso Magenta 55, 20123 Milano, tel. 02 433131, fax 02 43313927, www.cairoeditore.it (e-mail: [email protected])

STAMPATORE: Caleidograf, via Milano 45, 23899 Robbiate (LC)

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI divisione di

A

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3BELL’EUROPA

Zurigo, il ritmo della metropoli

La prima città svizzera è stata la culla del Dadaismo e continua a stupire, un secolo dopo aver tenuto a battesimo l’avanguardia più rivoluzionaria del ’900.

Container si trasformano in negozi di tendenza, un casei!cio diventa accademia e sotto i grattacieli cresce l’insalata TESTI CLAUDIO AGOSTONI ✶ FOTO MATTEO CARASSALE

Nei tardi anni ’70 lo yogurt Toni, il primo commercializzato in vasetti di vetro, era un must per qualsiasi svizzero. Veniva prodotto a Zurigo dall’azienda di lavorazione del lat-te più grande d’Europa. Oggi, dopo un’epocale ristrutturazione, quel caseificio è diventato la sede della scuola di Belle Arti. Le migliaia di studenti che la frequentano hanno a disposizione aule, un conserva-torio, sale concerti, atri e scalinate dove studiare e rilassarsi e un enor-me terrazzo con vista sulla città. Dal settembre 2014 l’ex caseificio ospi-ta anche il Museum für Gestaltung Zürich, museo del design dove si possono ammirare quattro collezio-ni con oltre 500mila oggetti.

La rinascita della Toni-Areal è solo uno dei cambiamenti che stanno trasformando Zürich-West, ex sob-borgo industriale della più popolosa metropoli svizzera. Fabbriche e can-tieri sono stati riconvertiti in gallerie d’arte, teatri, jazz bar, atelier di gio-vani stilisti. È tutto figlio di una pia-nificazione urbanistica di fine anni ’80, quando la municipalità doveva risolvere il problema della riconver-sione di un’area esclusivamente in-dustriale. Decise di non destinarla al terziario ma di creare un quartiere vivo, dove eventuali uffici dovevano essere solo ai piani superiori degli edifici. A piano terra le licenze sono state concesse a laboratori artigiani, negozi, asili... Uno scampolo

NLA TORRE DI

CONTAINER dello store Freitag (foto

grande) svetta sullo svincolo stradale

dell’Hardbrücke, nella zona di Zürich-West.

A sinistra: la struttura si alza per 26 metri.

ZURIGO | CENTRO E PERIFERIA

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di quest’area è stato destinato ai pro-fughi che arrivano dagli angoli critici del Pianeta. Sono container metal-lici, convertiti in monolocali, su cui campeggia un cartellone che invita a rispondere alla scritta Nachbarschaft wäre wenn... (cioè “La vicinanza sa-rebbe quando...”).

Da Freitag al tempio DadaContainer riciclati sono stati utilizza-ti anche dai grafici Markus e Daniel Freitag come negozio per le proprie produzioni. La loro avventura è ini-ziata nel 1993: i due fratellini Freitag volevano una borsa per trasportare i loro disegni che fosse funzionale, ro-busta e resistente all’acqua. Ispirati dai mezzi pesanti che passavano da-vanti al loro appartamento, proget-tarono una borsa postina fatta con teloni di autocarri usati. Nel soggior-no nacquero le prime borse Freitag, ognuna (allora come oggi) un esem-plare unico. Da allora i fratelli hanno inondato il mercato con borse e ac-cessori ricavati da materiali riciclati legati al trasporto su strada: oltre ai teloni di autocarri, camere d’aria di biciclette, cinture di sicurezza, vecchi airbag. Oggi nel negozio di Zürich-West arrivano giovani da tutto il mondo, attratti anche dalla nuova li-nea di abbigliamento Freitag: abiti in tessuti biodegradabili al 100%. Ecologico anche lo spazio ai piedi dei 17 container di Freitag: l’oasi verde Frau Gerolds Garten. Su un pezzo di terreno incolto, in un’ottantina di orti rialzati vengono coltivate verdu-re, erbe aromatiche, frutta. I prodotti sono utilizzati nella cucina del risto-rante omonimo, davvero a chilome-tro zero. Gli orti-aiuola sono anche un punto d’incontro per gli abitanti del quartiere, che possono affittare o chiedere in prestito i cassoni in cui coltivare le piante.

Zürich-West(a sinistra) si sta trasformando da area ex industriale a centro direzionale, ma anche di negozi e locali di tendenza. Sotto: sedute di design custodite nel Museum für Gestaltung Zürich. Qui le collezioni vengono esposte a rotazione. Pagina accanto: vista panoramica dal ristorante-bistrot Clouds, al 35° piano della Prime Tower, il grattacielo più alto della Svizzera.

ZURIGO

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A Zurigo anche la Hauptbahnhof, la stazione ferroviaria centrale, è decorata da opere d’arte contemporanea, come l’Uovo !loso!co di Mario Merz (a destra). A sinistra: l’Opernhaus, oggi tempio di lirica e balletto, accolse le prime esecuzioni delle composizioni di Schönberg. Sotto: il centro si specchia nel !ume Limmat, emissario del lago di Zurigo. Pagina accanto: un piatto del ristorante Maison Manesse.

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7BELL’EUROPA

A fare ombra a questa enclave bu-colica ci pensa la Prime Tower, un grattacielo alto 126 metri progettato secondo le direttive del Leed (Leader-ship in Energy and Environmental Design), sistema internazionale che classifica la compatibilità ambienta-le degli edifici. Il 35° piano, sede del ristorante Clouds, è un ottimo osser-vatorio su un paesaggio urbano in continua evoluzione. La conferma arriva da un nuovo spa-zio museale che ha aperto in febbra-io: il FIFA World Football Museum. In circa tremila metri quadrati, l’isti-tuzione che governa l’universo cal-cistico cerca di illustrare come, ogni giorno, il calcio generi emozioni in tutto il mondo. La prima parte del

museo ospita documenti, video in-terattivi, “reliquie” e oggetti ricchi di storia non solo calcistica. La seconda è più ludica e accoglie tutto ciò che la mente umana ha partorito per gioca-re virtualmente a calcio: dal calcioba-lilla alla Playstation. Sono match alla portata di chiunque; serve invece un fisico da atleta per partecipare a tutte le iniziative che Zurigo ha preparato per celebra-re nel 2016 il centenario del movi-mento dadaista (presso l’Ufficio del Turismo si trova Dada City Zürich, mappa gratuita che elenca luoghi e appuntamenti delle celebrazioni, disponibili anche sull’app City Guide Zürich). Le provocatorie avventure artistiche di Tristan Tzara,

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Hugo Ball e soci ebbero inizio nel Ca-baret Voltaire, un piccolo locale del-la città vecchia che da qualche anno ha riaperto i battenti grazie all’aiuto della municipalità. Qui esplose l’ani-ma ribelle di Zurigo che, mettendo al centro del suo agire il rifiuto di ogni razionalismo, aveva come mo-tore “il caso”: una scelta provocato-ria che doveva generare una nuova arte, coincidente con la vita stessa e non separata da essa. Dal Cabaret Voltaire oggi parte un tour dadaista che attraversa la città con più di cen-to tappe fra teatri, musei, gallerie, bar, ristoranti, strade e piazze.

Gastronomia per l’arteImperdibile una visita alla Kunst-haus, uno dei musei di arte moderna più importanti d’Europa, custode di circa 700 documenti storici e opere d’arte dada: quadri, sculture, fotogra-fie, lavori su carta, lettere, appunti, libri, riviste, manifesti e manoscritti. Per il centenario tutti i documenti e le opere su carta verranno digitaliz-zati e messi a disposizione del pub-blico mondiale. Per un brindisi con cui celebrare l’esperienza dadaista è tassativo tornare al bar del Cabaret Voltaire e ordinare il cocktail Hugo Ball. Contrariamente ai dettami dei dadaisti, gli ingredienti (prosecco, sciroppo di sambuco e menta fresca) non sono scelti a caso. Ma per una volta la scelta “razionale” non spia-cerebbe neanche a loro... Del resto a Zurigo arte e cucina vanno a braccetto: quest’anno la città ospi-ta Manifesta 11, undicesima bienna-le itinerante di arte contemporanea, e per l’occasione Fabian Spiquel, lo chef stellato della Maison Manesse, collaborerà con l’artista e designer John Arnold per creare piatti ancora più innovativi del solito da presenta-re nei chioschi zurighesi.

Lo spirito di Dada rivive nei graf!ti sui muri del Cabaret Voltaire (a sinistra). Sopra: nel quartier generale della FIFA, una piramide lignea di giocatori celebra il calcio come sport che affratella gli uomini. Sotto: cimeli e manifesti nel nuovo FIFA World Football Museum. Pagina accanto: le Ninfee (1916-22) di Claude Monet e due bronzi di Auguste Rodin nella sala della Kunsthaus dedicata ai due artisti francesi.

ZURIGO

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9BELL’EUROPA

Fino al 1° maggioDADAGLOBE RECONSTRUCTEDLa mostra alla Kunsthaus presenta i materiali – più di 200 opere d’arte e scritti – che nel 1921 furono inviati a Tristan Tzara dai dadaisti europei e americani per una monumentale pubblicazione mai realizzata. Info: www.kunsthaus.ch

Fino al 15 maggioOBSESSION DADACon questa mostra il Cabaret Voltaire celebra i 100 anni del movimento. Fino al 18 luglio c’è un “of!zio” alle 6.30 di mattina, !no al 15 maggio anche un “of!zio” serale alle 20. Dato l’imprinting dadaista, è meglio veri!care l’orario

pomeridiano giorno per giorno sul sito. Info: www.dada100zuerich2016.ch; www.cabaretvoltaire.ch

Dal 3 al 26 giugno FESTSPIELE ZÜRICHLa 20a edizione della kermesse di arte, musica e teatro è dedicata al centenario di Dada: avrà per titolo Dada - tra pazzia e nonsense. Evento chiave del festival sarà la retrospettiva dedicata a Francis Picabia (3 giugno-25 settembre) alla Kunsthaus. Info: www.festspiele-zuerich.ch

Dall’11 giugno al 18 settembreMANIFESTA 11È la Biennale europea d’arte contemporanea, che cambia

location a ogni edizione. Quella di quest’anno si tiene a Zurigo: nei 100 giorni di mostre ed eventi che coinvolgeranno i principali musei d’arte contemporanea cittadini ci sarà anche un omaggio al Dadaismo; cuore di tutto sarà il Pavillon of Re#ections, piattaforma galleggiante sul lago, con maxischermo a Led, tribune, piscina e bar. Info: www.manifesta11.org

Dall’8 al 18 settembreFOOD ZURICHIl primo food festival cittadino: chioschi gastronomici all’aperto, lezioni di cucina, degustazioni nei ristoranti e un grande picnic collettivo. Info: www.zuerich.com

Gli eventi: i cento anni di Dada e la biennale d’arte

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Stazione

Lago di Zurigo

Limm

at

Sihl

Limmatquai

BahnhofstrasseNiederdorfstrasse

10 BELL’EUROPA

THE DOLDER GRAND

dove comequandoZurigo

Come arrivare

In auto Da Milano A8 !no a Chiasso, poi autostrada 2 sino a Altdorf quindi 4 in di-rezione Zürich. In tutto sono 280 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.it; www.ffs.ch) in 4 ore senza cambi: biglietto a partire da 9 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ The Dolder Grand Kurhaus-strasse 65, tel. 0041-(0)44-4566000; www.thedoldergrand.com Fondato nel 1899, rinnovato dallo studio londinese Foster + Partners, è incastonato su un’altura affacciata sulla città, il lago e le montagne. Offre 176 tra camere e suite, due ristoranti (uno con 2 stelle Michelin: a pranzo menù da 98 franchi, 90 euro), bar e Spa d’ispirazione giapponese di 4mila metri quadrati. Doppia da 570 franchi (526 euro), colazione 48 franchi (44 euro).

★ ★ ★ ★ Sorell Hotel Zürichberg Orellistrasse 21, tel. 0041-(0)44-2683535; www.sorellhotels.com A 10 minuti dal

centro, in posizione elevata sulla città, vanta una splendida vista sul lago e le montagne. L’edi!cio storico in stile Art Nouveau e l’annesso moderno ospitano 66 camere di design, un elegante ristorante, terrazza in giardino e lounge con dj. Prenotando con anticipo, doppia con colazione da 234 franchi (249 euro).

★ ★ ★ Hotel Adler Rosengasse 10, tel. 0041-(0)44-2669696; www.hotel-adler.ch In un edi!cio risalente al XVI secolo nel cuore di Niederdorf, il centro storico, è affacciato sul !ume. Il lago e la ferrovia sono a cinque minuti di cammino. Rifatte nel 2014, le 52 camere hanno parquet, minibar ecologico e !nestre insonorizzate; alle pareti i murales di Heinz Blum con vedute di Zurigo. Il ristorante Swiss Chuchi è un classico di cucina elvetica, soprattutto fonduta e raclette (da 26,50 franchi, 25 euro). Doppia con colazione da 216 franchi (199 euro).

★ ★ ★ Hotel City Zürich Löwenstrasse 34, tel. 0041-(0)44-2171717; www.hotelcity.ch A due passi dalla Bahnhofstrasse, un boutique hotel con 60 camere da poco restaurate. Gli interni sono !rmati dallo studio zurighese Dyer-Smith Frey. Doppia da 142 franchi (131 euro), colazione 16 franchi (15 euro).

Dove mangiare

Maison Manesse Hopfenstrasse 2, tel. 0041-(0)44-4620101; www.maison manesse.ch Lontano dal centro (ma facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici), in un quartiere popolare. Arredo rustico in legno e tavolate promiscue. Per pranzo insalate mai banali, alla sera

menù degustazione da 6-8 portate. Piatti progressivi e creativi, con sapori e ingredienti del mondo, serviti come se si stesse giocando. Menù degustazione di 6 portate 140 franchi (127 euro).

Clouds Maagplatz 5, tel. 0041-(0)44-4043000; http://clouds.ch Il locale si suddivide in lounge bar, fumoir e sala ristorante: in comune una vista strepitosa sulla città garantita dal fatto di essere al 35° piano della Prime Tower, il grattacielo più alto della Svizzera (126 metri). Cucina stagionale, menù sempre nuovi. Consigliato l’aperitivo del sabato con dj o musica dal vivo. Conto medio: 80 franchi (74 euro).

Markthalle Limmatstrasse 231, tel. 0041-(0)44-2010060; www.restaurant-markthalle.ch Ristorante con mercato coperto ospitato nel Viadukt, il viadotto ferroviario trasformato in shopping district, con decine di negozi sotto le 36 arcate. Gli ingredienti arrivano dai produttori che vendono al mercato. Opzioni vegetariane tra cui couscous con funghi e scorzonera. Conto medio a cena: 60 franchi (56 euro).

Hiltl Sihlstrasse 28, tel. 0041-(0)44-2277000; www.hiltl.ch Aperto dal 1898, è il ristorante vegetariano più antico del mondo. Chi ritiene noioso il cibo veg qui si ricrede: cucina fusion, ghiotto buffet, atmosfere hipster, serate con dj set. Quasi indispensabile prenotare. A pranzo menù a 22,50 franchi (21 euro), conto medio a cena: 45 franchi (42 euro).

INFO Zürich Tourismus, Hauptbahnhof (Stazione centrale), tel. 0041-(0)44-2154000; www.zuerich.com

Museum für Gestaltung Zürich Schaudepot, Toni-Areal, P!ngstweidstrasse 96; www.museum-gestaltung.ch Orario: mar.-dom. 10-17, mer. 10-20. Ingresso: 12 franchi (11 euro).

Freitag Geroldstrasse 17; www.freitag.ch Orario: lun.-ven. 10.30-19, sab. 10-18, chiuso dom.

Frau Gerolds Garten Geroldstrasse 23-23A; www.

fraugerold.ch Orario mercato: lun.-ven. 11-19, sab. 11-18, chiuso dom.

FIFA World Football Museum Seestrasse 27; www.!famuseum.com Orario: mar.-sab. 10-19, dom. 9-18.

Ingresso: 24 franchi (22 euro).

Cabaret Voltaire Spiegelgasse 1; www.cabaretvoltaire.ch Orario mostra e negozio: lun.-sab. 12-20, dom. 12-17. Caffè: lun.-gio. 17-24, ven.

17-2, sab. 14-2, dom. 14-20. Ingresso libero.

Kunsthaus Zürich Heimplatz 1; www.kunsthaus.ch Orario: mar. e ven.-dom. 10-18, mer.-gio. 10-20. Ingresso: 14 franchi (13 euro).

A cura di Claudio Agostoni

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12 BELL’EUROPA

WINTERTHUR | DALLE FABBRICHE AI MUSEI

Winterthur, la vitaa misura d’uomoL’ex polo industriale a venti minuti di treno da Zurigo ha cambiato pelle: nel luogo in cui si costruivano le locomotive oggi si vive, si studia, si lavora e ci si diverte. Ma nella città che vanta la più estesa zona pedonale del mondo è l’arte a trionfare, dai classici del ’900 alla fotogra!a di ricerca TESTI RENATO DIEZ

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Paesaggi in mostra al Fotomuseum di Winterthur (sopra), uno dei più importanti spazi europei dedicati alla fotogra!a.

Sotto: scorcio della Steinberggasse, nel centro pedonale. In estate nella via si tengono numerosi concerti e spettacoli.

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QQuella di Winterthur è una delle più riuscite trasformazioni da città indu-striale a città giardino, con un amore particolare per l’arte, soprattutto la pittura, la scultura e la fotografia. Il centro storico, che vanta la più este-sa zona pedonale del mondo, merita una lunga passeggiata. Si può partire dal nucleo medievale e dalla gotica Stadtkirche, la cattedrale di San Lo-renzo, con le sue torri gemelle: all’in-terno è conservato, perfettamente funzionante, un prezioso organo del Settecento. Invece la fontana nella Steinberggasse è opera di Donald Judd (1928-94), celebre protagonista del Minimalismo americano: sono tre vasche ellittiche, collocate ad al-tezze diverse giocando sulla penden-za della strada. L’acqua, depurata da un impianto di filtrazione sotterra-neo, è così limpida che gli abitanti di Winterthur, nelle calde giornate estive, non disdegnano di usarla per una breve rinfrescata. Nel parco de-dicato a Max Bill (1908-94) si trova dal 1997 un padiglione-scultura, l’ul-timo progetto del grande architetto, artista e designer, che era nato pro-prio a Winterthur.La Sulzer Areal, un vecchio sito in-dustriale in cui si fabbricavano lo-comotive, è stato completamente ristrutturato ed è ora uno dei luoghi più animati di Winterthur. Qui si vive, si lavora e, la sera, in posti fasci-nosi come la Katharina-Sulzer-Platz si cena, si beve e ci si diverte. Da non perdere è poi il belvedere del Bäumli, che si può raggiungere con una pia-cevole passeggiata oppure salendo i 425 gradini della più lunga scalinata della città: un’impresa impegnativa, senza dubbio, ma la ricompensa del-la veduta sui tetti di Winterthur è davvero appagante. Situata ad appena una ventina di chilometri da Zurigo, Winterthur è un eccellente punto di partenza per escursioni alle cascate del Reno e al lago di Costanza. Ma la città non è

solo un satellite della metropoli zu-righese: i suoi musei d’arte da soli valgono il viaggio fino a qui.

Quattro musei imperdibiliUna visita del Kunstmuseum è una cavalcata emozionante tra i capola-vori dell’arte dall’Ottocento ai nostri giorni. Si parte da Claude Monet e Vincent van Gogh e, attraverso le opere cubiste di Pablo Picasso e Ge-orges Braque, il Surrealismo di Gior-gio de Chirico e René Magritte, le invenzioni di Piet Mondrian e le sculture rivoluzionarie di Constantin Brancusi, Alberto Giacometti e Ale-xander Calder, si arriva alle tele di Giorgio Morandi e Nicolas De Staël. Il Kunstmuseum possiede anche raccolte importanti di arte italiana e americana contemporanea, da Lucio Fontana, Piero Manzoni e molti rap-presentanti dell’Arte Povera a Eva Hesse, Brice Marden, Agnes Martin e Richard Artschwager. La Collezione Oskar Reinhart “Am Rö merholz”, ospitata in una villa im-mersa nel verde su una collina che domina la città, conserva 200 opere d’arte, dal tardo Gotico ai moderni: da Lucas Cranach, Hans Holbein e Fran-cisco de Goya a Cézanne e Van Gogh. Villa e collezione appartenevano a Oskar Reinhart (1885-1965), il mece-nate di Winterthur cui la città deve anche il Museum Oskar Reinhart: 600 opere (tra cui un importante nu-cleo di dipinti del simbolista svizzero Ferdinand Hodler) allestite in un’ex scuola elementare di fine ’800.Tutt’altra atmosfera al Fotomuseum, uno dei più importanti spazi pubblici europei dedicati al mondo della foto-grafia documentaria e di ricerca. Al-lestito negli spazi di un’ex fabbrica, è stato creato dalla Fondazione Svizze-ra per la Fotografia, che ha traslocato qui da Zurigo nel 2003: accanto a una straordinaria collezione permanente, organizza importanti rassegne sui grandi maestri dell’obiettivo.

La sede del Fotomuseum (sopra) è ricavata in un’ex fabbrica alla periferia est della città. Sotto: un ardito scorcio del centro storico di Winterthur visto da una delle due torri campanarie gemelle, del XVI-XVII secolo, della cattedrale di San Lorenzo; in primo piano l’altra torre, con l’orologio dell’Ottocento. Pagina accanto, da sinistra in alto e in senso orario: una sala della Collezione Oskar Reinhart

“Am Römerholz” con dipinti degli impressionisti francesi; sculture contemporanee in una sala e all’esterno del Kunstmuseum; una veduta della Sulzer Areal, ex zona industriale ora restituita alla cittadinanza; il Plan B, nel Pionierpark, uno dei più raf!nati e frequentati lounge bar di Winterthur; il Grande torso femminile, piombo del 1907 di Aristide Maillol nella Collezione Oskar Reinhart “Am Römerholz”.

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Fino al 16 maggioTOTAL RECORDSAl Fotomuseum, gli scatti di grandi fotogra! – da Irving Penn ad Annie Leibovitz – su 500 copertine di album rock e pop, dai Beatles a Bowie. Info: www.fotomuseum.ch

Fino al 22 maggioHANS ARPAl Kunstmuseum, una mostra che ripercorre l’intera produzione di Arp (1886-1966), !gura centrale del modernismo, dalla !ne degli anni Venti ai lavori astratti realizzati dagli anni Trenta. Info: www.kmw.ch

Dal 10 al 28 agostoMUSIKFESTWOCHENMusica contemporanea e cabaret animano per 12 giorni piazze e vie del centro storico intorno alla Steinberggasse. Info: www.musikfestwochen.ch

Gli eventi

WINTERTHUR | DALLE FABBRICHE AI MUSEI

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Stazione

Kirchplatz

Steinberggasse

Bahnhofplatz

Katharina-Sulzer-Platz

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SORELL HOTEL KRONE

dove comequandoWinterthur

Come arrivare

In auto Da Milano A9 Como-Chiasso, poi in Svizzera autostrade 2 e 4 in direzione Zurigo, in!ne autostrada 1 per Winterthur. In tutto circa 315 km.In treno Da Milano a Winterthur (www.ffs.ch) in circa 4,30 ore con cambio a Zu-rigo: biglietto a partire da 75 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ Best Western Hotel Wartmann Rudolfstrasse 15, tel. 0041-(0)52-2600707; www.wartmann.ch In centro, a 50 metri dalla stazione, offre 68 camere confortevoli con wi-! gratuito, cassaforte e tv satellitare. Ristorante-steakhouse di cucina latinoamericana. Doppia con colazione da 174 franchi (158 euro).

★ ★ ★ Sorell Hotel Krone Marktgasse 49, tel. 0041-(0)52-2081818; www.sorellhotels.com/krone Albergo di

charme dall’atmosfera particolarmente piacevole in un edi!cio storico, di recente ristrutturato con un interior design moderno. Le camere, tutte con parquet, offrono, oltre a un rilassante silenzio, wi-! e acqua minerale gratuiti. Lobby bar aperto dalle 6.30 alle 23. Doppia con colazione da 167 franchi (150 euro).

Depot 195 Lagerplatz 4, tel. 0041-(0)52-2031363; www.depot195.ch Per un’esperienza diversa, un ostello molto particolare, ricavato in un edi!cio industriale della Sulzer Areal vicino al centro storico e a 7 minuti di cammino dalla stazione centrale. Si sceglie tra 9 camerate (da 4 a 8 letti) e 11 tra doppie e family room con bagno privato, arredate in modo semplice ma accogliente. Wi-! gratuito in tutta la struttura. Doppia da 139 franchi (127 euro), colazione 10 franchi (9 euro).

★ ★ Ibis Winterthur City Brühlbergstrasse 7, tel. 0041-(0)52-2645700; www.ibis.com Collocato nei pressi dei musei, davanti a un centro commerciale e a 5 minuti di taxi dalla stazione, dispone di 88 camere con wi-! gratuito. Doppia da 105,60 franchi (96 euro), colazione 16 franchi (15 euro).

Dove mangiare

Rössli Technikumstrasse 56, tel. 0041-(0)52-2136644; www.rössliwinterthur.ch Ristorante di buon livello, con bar dalla buona scelta di rum, whisky e grappe. A pranzo offre un menù mediterraneo leggero a 18,50 franchi (17 euro), mentre

a cena sono da provare i due menù a sorpresa di 3 portate (85 franchi, 78 euro) o di 4 portate (95 franchi, 87 euro).

Goldenberg Süsenbergstrasse 17, tel. 0041-(0)52-2420202; www.goldenberg.biz Una cucina di qualità, con piatti stagionali d’ispirazione mediterranea, e la magni!ca vista della città che si gode dal belvedere del Bäumli. Conto da 56 franchi (51 euro).

Boilerroom Im Kesselhaus, Zürchestrasse 1-3, tel. 0041-(0)52-2033149; www.boilerroom.ch Un lounge bar dal fascino industriale ricavato (donde il nome) nell’ex impianto a caldaie che forniva di energia la Sulzer Areal. Le pareti, alte 18 metri, sono di mattoni a vista ma il décor è elegante. Qui si mangiano, oltre a quesadillas, club sandwiches e ali di pollo in stile tex-mex, i migliori hamburger della città. Hamburger da 21 franchi (19 euro).

George Museumsbistro Grüzenstrasse 45, tel. 0041-(0)52-2381090; www.george-museumsbistro.ch Una scelta eccellente per il pranzo è il ristorante del Fotomuseum. È aperto !no alle 18 (mercoledì !no alle 20). Lo chef Werner Schrenker offre una cucina d’ispirazione indiana e asiatica, con un tocco regionale e solo ingredienti bio. Il menù cambia ogni giorno: martedì vegano, giovedì curry vegetariano, venerdì frittura di pesce... Da provare il Pastrami-Sandwich all’americana e la zuppa di lenticchie all’indiana. Conto da 21 franchi (19 euro).

Plan B Lounge Bar Zürcherstrasse 7, tel. 0041-(0)52-2032800; http://planb-bar.ch Al pianterreno del Pionierpark, complesso di edi!ci di nuova architettura nella Sulzer Areal, il bar più di tendenza della città: interni scuri e molto cool accolgono il popolo dell’aperitivo e dei cocktail, ma dalla cucina escono anche insalate, focacce farcite, quiches e piattini vari per accompagnare i drink. Menù da 18,50 franchi (17 euro).

INFO Winterthur Tourismus, Im Hauptbahnhof, tel. 0041-(0)52-2676700; www.winterthur-tourismus.ch

Kunstmuseum Winterthur Museumstrasse 52; www.kmw.ch Orario: mar. 10-20, mer.-dom. 10-17. Ingresso: 10 franchi (9 euro), collezione permanente + mostre temporanee: 15 franchi (14 euro).

Sammlung Oskar Reinhart “Am Römerholz” Haldenstrasse 95; www.roemerholz.ch Orario: 10-17, mer. 10-20, chiuso lun. Ingresso: 15 franchi (14 euro). Dal 1° aprile disponibile audioguida anche in italiano (gratuita

!no al 31 agosto).

Museum Oskar Reinhart Winterthur Stadthausstrasse 6; www.museum oskarreinhart.ch Orario: mar.-dom. 10-17. Ingresso: 12 franchi (11 euro), 15 franchi (14 euro)

durante le mostre temporanee.

Fotomuseum WinterthurGrüzenstrasse 44-45; www.fotomuseum.chOrario: 11-18, mer. 11-20, chiuso lun. Ingresso: 10 franchi (9 euro).

A cura di Renato Diez

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Lucerna, la città della musicaLa gemma del lago dei Quattro Cantoni ha da sempre una vocazione musicale: qui Wagner compose alcune delle sue opere più celebri e ogni estate al KKL, il centro culturale !rmato Jean Nouvel, va in scena uno dei festival più prestigiosi del mondo. E dopo i concerti e l’arte, ci sono le escursioni alle vette di Pilatus e Rigi TESTI CLAUDIA SUGLIANO

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UN’ICONA CITTADINA: il Kapellbrücke, il ponte coperto in legno del XIV secolo sul !ume

Reuss, con la Wasserturm, la torre ottagonale in pietra, è il simbolo

di Lucerna e un must di ogni visita al centro storico. Sulla riva si riconosce la facciata barocca

della chiesa dei Gesuiti, del 1667.

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Lucerna conquista al primo sguardo: gli specchi acquei del lago dei Quat-tro Cantoni e del fiume Reuss, la cor-nice di maestose montagne come il Pilatus e il Rigi, la movimentata con-formazione urbana, le luci notturne con i loro riflessi ne fanno un luogo da fiaba. Per ammirare gli scorci più belli del suo centro storico, l’ideale è percorrere quanto resta del Musegg-mauer, ovvero i bastioni medievali che chiudono la città vecchia, scan-diti da nove torri quadrate. L’acqua interagisce con la città, fa-mosa per i ponti coperti, primo fra tutti il trecentesco Kapellbrücke, Ponte della Cappella, il più antico ponte in legno d’Europa che, parzial-mente distrutto da un incendio nel 1993, è stato prontamente ricostrui-to: attraversa il fiume in diagonale, movimentato dalla Wasserturm, l’ot tagonale Torre dell’acqua. Sulla sponda sinistra della Reuss, dove da maggio a ottobre ogni sabato si dispiega un vivacissimo mercato del-le pulci, svetta la Jesuitenkirche St. Franz Xaver (1666), la chiesa baroc-ca dei Gesuiti dalle torri gemelle con cupole a bulbo. La si ammira in tutta la sua grandiosità dallo Spreuerbrü-cke, il Ponte della Pula (1408), de-corato da pannelli lignei dipinti con scene di Danza macabra.Non si contano i visitatori illustri e gli artisti che hanno amato Lucerna, città da vivere e da gustare sedendo sulle terrazze affacciate sulle rive della Reuss, passeggiando per le vie e le raccolte piazzette medievali rac-chiuse da case dalle facciate decora-te a graffiti, o magari avventurandosi in escursioni sulle vicine montagne. Se Goethe, nel 1779, fu tra i primi estimatori di Lucerna, Richard Wag-ner la scelse per viverci insieme alla moglie Cosima, in una villa che guar-da il lago e che ora è un affascinante museo in cui si conservano oggetti personali del compositore, partiture,

fotografie e il suo pianoforte a coda Érard. Qui Wagner compose alcuni dei suoi capolavori, ma il terzo atto del Tristano e Isotta venne scritto nel lussuoso Hotel Schweizerhof Luzern, che ospitò, fra gli altri, Mark Twain e Tolstoj e ancora oggi mantiene un fascino Belle Époque.

Una Konzertsaal di designLa musica, del resto, è nel Dna della città, sede di un celebre festival la cui prima edizione fu tenuta a battesimo nell’agosto 1938 da Arturo Toscanini, nel parco della Villa Wagner a Trib-schen, dove il maestro diresse L’idillio di Sigfrido. Tre sono gli appuntamen-ti della prestigiosa manifestazione,

LUCERNA

LIl KKL Luzern (sopra), Kultur- und Kongresszentrum progettato dal francese Jean Nouvel, è uno dei !ori all’occhiello della città. A destra: un concerto del Blue Balls Festival, una delle numerose rassegne musicali che animano l’anno lucernese.

che richiama i massimi interpreti: a Pasqua, in estate e in novembre. La cornice in cui si tengono i richiestis-simi concerti dimostra come Lucerna sia aperta alla contemporaneità e alle più audaci architetture. Il KKL Lu-zern, ovvero Kultur- und Kongress-zentrum, la cui Konzertsaal, dall’acu-stica perfetta, ospita i concerti del Lucerne Festival, è un avveniristico edificio in vetro e acciaio, la cui tet-toia riflette le luci e le trasparenze del lago. Opera dell’archistar fran-cese Jean Nouvel (cui si deve anche l’allestimento del The Hotel, ispirato ai capolavori del cinema), sembra dialogare con la vicina stazione fer-roviaria, firmata da un altro

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La Collezione Rosengart (sotto), negli spazi del KKL, include 132 opere di Pablo Picasso. A lato: da Max Chocolatier si trovano !nissimi cioccolatini e praline, diversi secondo le stagioni.A sinistra: l’auditorium del KKL, con 1.800 posti e un’eccezionale acustica, ospita i concerti del Lucerne Festival.

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architetto di fama globale, Santiago Calatrava. La musica s’insinua anche nell’arte di vivere per cui la città è famosa: basta fare un salto da Max Chocolatier al 2 di Schweizerhofquai (www.maxchocolatier.com), tempio dell’alta cioccolateria, per trovare fra le varie creazioni, sempre stagionali, squisiti cioccolatini decorati con una chiave di violino.

Dall’arte alle vetteAnche l’arte stupisce a Lucerna: il Kunstmuseum, che ha sede nel KKL ed è dedicato in particolare all’arte svizzera, è sede di spettacolari mo-stre di artisti contemporanei; men-tre la Collezione Rosengart, con ca-polavori del XIX e XX secolo – tra cui opere di Claude Monet e Marc Cha-gall – e forte di 132 lavori di Picasso e 125 di Paul Klee, è stata aperta al pubblico nel 2002 in un edificio neo-classico della città vecchia da Ange-la, figlia del celebre mercante d’arte Siegfrid Rosengart.

La natura e il paesaggio costituiscono un altro grande richiamo della capi-tale dell’omonimo cantone: la vetta del Pilatus (2.132 m), il monte di Lu-cerna, è raggiungibile in cabinovia e funivia, oppure con la cremaglie-ra più ripida del mondo, aperta nel 1889: da lassù si gode un panorama che comprende oltre 70 vette alpine e 14 laghi. Lo storico Hotel Pilatus-Kulm, pur rinnovato, conserva il fascino ottocentesco di quando era frequentato da Wagner e dalla regi-na Vittoria (alla quale è dedicato il ristorante d’atmosfera) e rappresen-ta una sosta indimenticabile anche dal punto di vista gastronomico. L’altra grande montagna di Lucer-na, il Rigi (1.798 m), imprescindibile meta dei viaggiatori dell’Ottocento, si raggiunge da Vitznau con la più antica ferrovia a cremagliera d’Euro-pa (venne aperta nel 1871-74) che, in varie tappe panoramiche, porta fino al Rigi-Kulm, superba terrazza dove le Prealpi svizzere si rivelano in tutta

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la loro emozionante bellezza. Ai pie-di del massiccio, tra i pittoreschi vil-laggi di Weggis e Vitznau, si distende la “Riviera di Lucerna”, così detta sia per i paesaggi quasi mediterranei e la dolcezza del clima, sia per le ville d’epoca, ora in parte trasformate in esclusivi alberghi, alcuni dei quali dotati di Spa che sono autentici pa-radisi del benessere. Uno di questi, il Park Hotel Vitznau, vanta anche il ristorante Focus, regno di Nenad Mlinarevic, 2 stelle Michelin e Chef dell’anno 2016 per GaultMillau. Per godere appieno della bellezza del lago di Lucerna, l’ideale è una gita su un romantico battello a vapo-re: con l’itinerario paesaggistico Wil-helm Tell Express, dedicato all’eroe nazionale elvetico, si può navigare fino a Flüelen, proseguendo poi in treno su una carrozza panoramica per raggiungere, lungo la spettaco-lare Ferrovia del Gottardo, un altro meraviglioso angolo della Svizzera, il Canton Ticino.

Il ristorante Focus (sotto, la sala) è l’indirizzo gourmet dell’esclusivo Park Hotel di Vitznau, affacciato sulle sponde del lago dei Quattro Cantoni. Il borgo di Vitznau, a 25 km da Lucerna, si raggiunge anche in battello con una

bella gita di un’ora.Sopra, a sinistra: lo chef del Focus, Nenad Mlinarevic, zurighese, classe 1981, vanta due stelle Michelin ed è stato eletto Chef dell’anno 2016 da GaultMillau; a destra: un suo piatto.

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Gli eventi Dal 16 al 24 aprileFUMETTO - INTERNATIONAL COMIX FESTIVAL Nell’edizione 2016, la kermesse internazionale dedicata all’arte del fumetto vede anche l’italiano Lorenzo Mattotti tra gli ospiti d’onore. Si tiene in varie location. Info: www.fumetto.ch

Dal 22 al 30 luglioBLUE BALLS FESTIVALNove giorni di musica di ogni genere – dai Corrs a Katie Melua, da Seal a Steven Wilson – al KKL e all’Hotel Schweizerhof, con contorno di mostre d’arte e spettacoli. Info: http://blueballs.ch

Dal 12 agosto all’11 settembreLUCERNE FESTIVALL’edizione 2016 del prestigioso festival di musica classica ospitato nell’auditorium del KKL è tutta dedicata alle donne: direttrici d’orchestra, compositrici, soliste. Info: www.lucernefestival.ch

Dal 19 al 27 novembrePIANO FESTIVALÈ l’appuntamento del Lucerne Festival dedicato al miglior pianismo: grandi interpreti internazionali in concerto al KKL e nella Lukaskirche. Info: www.lucernefestival.ch

La piscina termale (sopra) del Mineralbad & Spa Rigi Kaltbad, lo stabilimento termale progettato da Mario Botta e raggiungibile in cabinovia da Weggis o con la ferrovia a cremagliera da Vitznau. A destra: il Richard Wagner Museum di Lucerna occupa la villa in cui il compositore visse con la seconda moglie Cosima. Sotto: il tramonto sul lago dei Quattro Cantoni visto dalla vetta del Pilatus.

LUCERNA | IL LAGO E LE MONTAGNE

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Stazione

Lago deiQuattro Cantoni

Reuss

Bahnhofstrasse

Schweizerhofquai

Pilatusstrasse

Spreuerbrücke

Kapellbrücke

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WILDEN MANN LUZERN

dove comequandoLucerna

Come arrivare

In auto Da Milano autostrada A9 Como-Chiasso, poi autostrada 2 per Bellinzona-Airolo-Tunnel del Gottardo-Stans !no a destinazione. In tutto sono 245 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.it; www.ffs.ch) in 4 ore con cambio ad Arth-Goldau: biglietto a partire da 9 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ Hotel Schweizerhof Luzern Schweizerhofquai, tel. 0041-(0)41-4102971; www.schweizerhof-luzern.ch In magni!ca posizione sul lago, è l’“hotel dei festival”. Ognuna delle 101 tra stanze e suite narra la storia di una celebrità – da Wagner a Winston Churchill – che ha soggiornato qui. Due ristoranti, terrazza, bar. Doppia da 450 franchi (412 euro), colazione 35 franchi (32 euro).

★ ★ ★ Hotel Pilatus-Kulm Schlossweg 1, Kriens, tel. 0041-(0)41-3291212; www.pilatus.ch Aperto dal 1890, a 2.132 m nel magni!co scenario del monte Pilatus, offre 27 stanze in stile alpino e fascinosi spazi comuni, come il ristorante Regina Vittoria, la Dohlenstübli e la Sala del Camino. Doppia con mezza pensione da 340 franchi (312 euro) per 2 persone.

★ ★ ★ ★ Wilden Mann Luzern Bahnhofstrasse 30, tel. 0041-(0)41-2101616; www.wilden-mann.ch Antica taverna, albergo dal 1860, questo romantico indirizzo lucernese ha 48 camere arredate con gusto. Doppia con colazione da 270 franchi (248 euro).

The Hotel Sempacherstrasse 14, tel. 0041-(0)41-2268686; www.the-hotel.ch Boutique hotel con 30 camere super-tecnologiche !rmate da Jean Nouvel, l’architetto del vicino KKL. Doppia con colazione da 265 franchi (243 euro).

★ ★ ★ ★ Hotel des Balances Weinmarkt, tel. 0041-(0)41-4182828; www.balances.ch Sulle rive della Reuss, in un edi!cio del XII secolo, 56 camere rinnovate di recente. Ristorante, lounge bar e terrazza. Doppia da 220 franchi (202 euro), colazione 32 franchi (29 euro).

★ ★ Hotel Stern Luzern Burgerstrasse 35, tel. 0041-(0)41-2275060; www.stern-luzern.ch Un indirizzo intimo, con 15 camere rinnovate, vicino al lago. Ristorante di cucina tradizionale. Doppia con colazione da 179 franchi (165 euro).

Dove mangiare

Focus Seestrasse 18, Vitznau, tel. 0041-(0)41-3996060; www.restaurant-focus.ch; www.parkhotel-vitznau.ch Nel Park Hotel Vitznau, sala di design, dehors con vista lago e la più fornita cantina di tutta la Svizzera. Nenad Mlinarevic, 2 stelle Michelin, è Chef dell’anno 2016 per GaultMillau. Menù di 4 portate da 150 franchi (138 euro).

Restaurant RED Europaplatz 1, tel. 0041-(0)41-2267110; www.kkl-luzern.ch Cucina contemporanea in questo frequentato locale al primo piano del KKL, che propone anche un “menù concerto”. Menù da 45 franchi (41,50 euro).

Old Swiss House Löwenplatz 4, tel. 0041-(0)41-4106171; www.oldswisshouse.ch A pochi passi dal famoso monumento del Leone morente, un indirizzo classico in una bella casa a graticcio. La Wiener Schnitzel, specialità della casa, viene preparata al tavolo. Menù a pranzo da 42 franchi (39 euro).

Wiederkehr Zürichstrasse 16, tel. 0041-(0)41-4104144; www.restaurant-wiederkehr.ch A due passi dal centro storico, è rinomato per la cucina regionale innovativa del giovane chef Markus Thomczyk. A pranzo menù da 25,50 franchi (23,50 euro).

INFO Luzern Tourismus, Bahnhofstrasse 3, tel. 0041-(0)41-2271717; www.luzern.com

Richard Wagner Museum Richard Wagner Weg 27; www.richard-wagner-museum.ch Orario: mar.-dom. 10-12 e 14-17. Aperto !no al 30/11. Ingresso: 8 franchi (7,25 euro).

Kunstmuseum Luzern Europaplatz 1; www.kunstmuseum

luzern.ch Orario: mar.-dom. 10-17, mer. 10-20. Ingresso: 15 franchi (14 euro).

Sammlung Rosengart Pilatusstrasse 10; www.rosengart.ch Orari: apr.-ott. 10-18; nov.-mar. 11-17. Ingresso: 18 franchi (16,50 euro).

Pilatus Si sale in vetta da Kriens in cabinovia e funivia o da Alpnachstad in cremagliera. Da maggio a ottobre si consiglia l’escursione circolare Anello d’oro: 106 franchi (97 euro); 50% di sconto per chi viaggia con Swiss Travel Pass. Info e prenotazioni: tel. 0041-

(0)41-3291212; www.pilatus.ch

Rigi Sulla vetta con la cremagliera da Vitznau o cabinovia da Weggis. Tour circolare da/per Lucerna: 86,60 franchi (80 euro), gratis con Swiss Travel Pass. Info e prenotazioni: tel. 0041-(0)41-3998787; www.rigi.ch

Wilhelm Tell Express In battello a vapore da Lucerna a Flüelen e treno da Flüelen a Locarno o Lugano. Biglietto di andata da 197 franchi (180 euro), gratis con Swiss Travel Pass (obbligatoria prenotazione). Info e prenotazioni: www.swisstravelsystem.ch

A cura di Claudia Sugliano

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BERNA | E L’EMMENTAL

Il centro storico di Berna chiuso dall’ansa dell’Aare, il !ume che attraversa la capitale elvetica. Sui tetti medievali svetta la guglia (XV sec.) della Nydeggkirche.

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Berna, capitale a misura di genio

Paul Klee e Albert Einstein sono i protagonisti dei musei e della storia bernesi: un gigante della pittura e un rivoluzionario

della scienza, testimoni della doppia identità di questa città sobria e sorprendente, circondata da una natura bucolica

che invita alle scampagnate golose TESTI AURETTA MONESI

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Il Museo della Comunicazione di Berna (sopra) ricostruisce in modo coinvolgente l’evoluzione del rapporto tra l’uomo e i media.

Sotto: le bandiere con gli stemmi cantonali sui portici della Kramgasse fanno da quinta alla Zytglogge, l’antica Torre dell’orologio oggi nelle

forme settecentesche. Pagina accanto: una fotogra!a di Albert Einstein nell’ala del Bernisches Historisches Museum dedicata allo scienziato.

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Capitale sommessa e fascinosa, come tutta la Svizzera, antica, conservatri-ce nei suoi stili di vita e architettonici. Ma capace di coup de théâtre come il Zentrum Paul Klee firmato da Renzo Piano, una triplice onda di cristallo e arcate che spuntano dal verde della collina a due passi dal centro. Aperto nel 2005 e dal 2015 gestito da un’uni-ca fondazione insieme al Kunstmu-seum, il Museo di Belle Arti, il più antico del Paese, il Zentrum racco-glie il messaggio di Paul Klee, nato a Münchenbuchsee, non lontano da Berna. Un grande che ha aperto la strada all’astrattismo, segnando l’arte moderna soprattutto per l’accosta-mento tra musica e pittura, costante della sua ricerca. Qui dipinti, disegni e grafica di Klee sono esposti a rota-zione, insieme a opere di Kandinskij, Marc e Jawlensky; intenso il calenda-rio delle mostre.Il centro medievale di Berna nasce su un promontorio roccioso a strapiom-

bo sull’ansa del fiume Aare; sulle sue sponde c’è il parco abitato dai famo-si orsi cittadini, oggi in semilibertà. Le vie sfilano parallele e ordinate davanti a palazzi millenari, con sei chilometri di bassi portici rischiarati dalle luci delle vetrine. Strade anti-che, silenziose, cariche di storia: la più spettacolare è la Marktgasse che diventa Kramgasse dopo la Zytglog-ge, la Torre dell’orologio con carillon animato, e poi Gerechtigkeits gasse, punteggiata da antiche fontane con sculture, anche policrome, che ricor-dano personaggi o eventi cittadini. La via talvolta è impavesata con i gonfaloni dei Cantoni, ed è un colpo d’occhio che non si dimentica: non per nulla il centro storico bernese, con il gotico Münster, la Cattedrale, è Patrimonio Unesco dal 1983. Annidata tra i portici, a 200 metri dalla Zytglogge, c’è la casa di Albert Einstein, che visse e lavorò a Berna dal 1903 al 1905. L’abitazio-

C

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Fino al 21 maggioJAZZFESTIVAL BERN41a edizione della kermesse con oltre 200 concerti – in sei sedi tra cui il Kursaal e l’Hotel Schweizerhof – di nomi top del jazz. Info: www.jazzfestivalbern.ch

Fino al 19 giugno CHINESE WHISPERSL’arte cinese degli ultimi 15 anni in una mostra divisa tra Kunstmuseum e Zentrum Paul Klee: 150 opere dalla collezione di Uli Sigg, imprenditore ed ex ambasciatore svizzero in Cina. Info: www.kunstmuseumbern.ch; www.zpk.org

Fino all’8 gennaio 2017PAUL KLEE. IMMAGINI IN MOVIMENTOAl Zentrum Paul Klee, una mostra in tre “puntate” indaga la fascinazione dell’artista per la rappresentazione del movimento. Info: www.zpk.org

Dal 7 aprile al 21 agostoMAESTRI DELLA MODERNITÀLa ricca collezione di pittura del primo ’900 del Kunstmuseum in una prospettiva inedita, quella delle acquisizioni: molte opere approdarono qui

perché alienate dai musei tedeschi durante la campagna nazista contro l’arte “degenerata”. Info: www. kunstmuseumbern.ch

Dall’11 al 13 agostoBUSKERS FESTIVALUn grande festival

per metter "ne allo stereotipo di Berna città “compassata”: più di 300 eventi di musica e arte di strada, messi in scena da una quarantina di gruppi da Europa, Americhe e Australia. Info: www.buskersbern.ch

Gli eventi: dalle mostre d’arte al jazz

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BERNA | E L’EMMENTAL

ne dello spettinato genio si presenta come una borghesissima casa del pri-mo ’900, e vi si coglie il senso della quotidianità dell’epoca in cui Einstein elaborò la teoria della relatività. Berna tributa un altro o maggio al premio Nobel con un’ala del Berni-sches Historisches Museum, castello eclettico dell’800 costruito oltre l’an-sa dell’Aare per illustrare la storia della città. Anche se Einstein visse a Berna solo tre anni, a lui e alla sua opera è dedicato molto spazio: oltre a ripercorrerne l’avventura umana e scientifica, si sono ricreati in modo a tratti interattivo il tempo e gli eventi che hanno accompagnato la sua vita. Da visitare il resto del museo per sa-pere tutto su Berna e il suo Cantone.

Dalla scienza al formaggioDa non perdere è anche il Museo della Comunicazione (Museum für Kom munikation), creato dalle miti-che Poste svizzere per narrare la sto-ria dei contatti umani, dal linguaggio del corpo a quello digitale: il messo e le diligenze, la centralinista e il te-legrafista, l’alfabeto Morse e il cyber-spazio, una vicenda infinita. A est di Berna si apre poi la splendida zona dell’Emmental, un susseguirsi di colline, boschi e pascoli dove il lat-te di mucche fortunate crea il famo-so formaggio omonimo, quello con i buchi: fregiato della Dop, se ne pos-sono scoprire le fasi di produzione al caseificio dimostrativo di Affoltern (dotato di ristoranti e shop). Mentre a Trubschachen un’altra visita golo-sa è quella alla fabbrica di biscotti Kambly, uno dei più storici marchi elvetici. Burgdorf, con il castello, e Langnau sono i due centri più grandi, poi è tutta una costellazione di villag-gi deliziosi, un’Arcadia incorniciata dalle cime dell’Eiger e della Jungfrau. I laghi di Brienz e Thun chiudono l’Emmental a sud. Garantiti chalet antichi, sgambate in bici, cammina-te e ottima ospitalità, per una pausa tranquillamente diversa.

La sede del Zentrum Paul Klee (nella foto) è opera di Renzo Piano.

L’alba sulle colline e sui casolari di Affoltern, nell’Emmental (a lato). La valle del !ume Emme, a est di Berna, offre uno dei paesaggi agricoli più intatti della Svizzera, e uno dei suoi prodotti più noti nel mondo, il “formaggio coi buchi” che appunto dall’Emmental prende il nome. Se ne possono scoprire i segreti della produzione con una visita all’Emmentaler Schaukäserei, il casei!cio dimostrativo ad Affoltern.

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Stazione

AareNydeggbrücke

Bundesplatz

Münsterplatz

Kramgasse

Gerechtigkeitsgasse

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HOTEL SCHWEIZERHOF BERN

dove comequandoBerna

Come arrivare

In auto Da Milano A9 Como-Chiasso, poi autostrada 2 Bellinzona-Airolo-Gottardo, dopo il tunnel sempre sulla 2 per Lucerna e Aarburg dove si prende la 1 per Berna. In tutto sono circa 350 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.com; www.ffs.ch) in 3 ore senza cambi: biglietto a partire da 19 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ Hotel Schweizerhof Bern Bahnhofplatz 11, tel. 0041-(0)31-3268080; www.schweizerhof-bern.ch Il massimo dell’ospitalità bernese: un hotel storico (aprì nel 1859), centrale, raf!nato, con arredi classici e di design. Rinnovato nel 2011, ha 99 camere spaziose con macchina Nespresso e wi-!, due ristoranti, piscina, spa, palestra e terrazza panoramica sul tetto. Doppia da 413,10 franchi (377 euro), colazione 25 franchi (23 euro).

★ ★ ★ ★ Hotel Allegro Bern Kornhausstrasse 3, tel. 0041-(0)31-3395500; www.allegro-hotel.ch Un albergo elegante e funzionale con 171 camere nel complesso del Kursaal. Bella vista sul centro e le montagne, 4 ristoranti, area !tness, bar e parcheggio. Doppia da 217 franchi (199 euro), colazione da 26 franchi (24 euro).

★ ★ ★ ★ Unique Hotel Innere Enge Engestrasse 54, tel. 0041-(0)31-3096111; www.innere-enge.ch Hotel di charme del ’700, rinnovato con estro, ospita concerti jazz. La musica ritorna negli arredi delle 26 camere (con Nespresso e wi-!). Parking gratuito. Doppia da 216 franchi (198 euro), colazione 25 franchi (23 euro).

★ ★ ★ Alpenblick Kasernenstrasse 29, tel. 0041-(0)31-3356666; www.alpenblick- bern.ch Tranquillo e non lontano dal centro: 53 camere ampie e con wi-!, ricca colazione, parcheggio. Doppia con colazione da 194 franchi (177 euro).

★ ★ ★ Hotel Restaurant Goldener Schlüssel Rathausgasse 72, tel. 0041-(0)31-3110216; www.hotel-goldener-schluessel.ch In centro, risale al 1508. Arredi moderni, wi-! nelle 34 camere, ottimo ristorante (il più antico di Berna, conto da 50 franchi, 46 euro). Doppia con colazione da 190 franchi (174 euro).

Dove mangiare

Kornhauskeller Kornhausplatz 18, tel. 0041-(0)31-3277272; www.bindella.ch/de/kornhauskeller.html Nell’antico

granaio, un immenso caveau con colonne e loggiato, affrescato da Rudolf Münger. In menù piatti italiani e bernesi. Servizio impeccabile e ambiente suggestivo, notevole l’enoteca, romantici i tavolini a due ricavati nelle nicchie. Conto da 55 franchi (50 euro).

Restaurant Harmonie Hotelgasse 3, tel. 0041-(0)31-3131141; www.harmonie.ch I parlamentari elvetici e la borghesia vengono a mangiare qui. Locale d’antan, cucina bernese: Suure Mocke (brasato-arrosto all’aceto), fonduta, Spätzli, trippa, persico. Menù completo del giorno 49 franchi (45 euro).

Anker Kornhausplatz 16, tel. 0041-(0)31-3111113; restaurant-anker.chQuesto ristorante è il regno del Rösti, il piatto di patate grattugiate, tipico della Svizzera centrale, qui proposto in 20 variazioni. Tovaglie a quadri, ambiente alpino, fondue, taglieri di formaggi e salumi e, inattese, alcune proposte peruviane. Centralissimo. Conto da 45 franchi (41 euro).

Altes Tramdepot Grosser Muristalden 6, tel. 0041-(0)31-3681415; www.altestramdepot.ch Ex deposito di tram, a picco sul parco degli orsi e vicino al !ume: ottima la birra artigianale della casa, in menù piatti di sostanza come cinghiale, salsicce, Spätzli, Wiener Schnitzel. Ambiente informale, servizio celere. Conto da 40 franchi (36,50 euro).

INFO Bern Tourismus, Bahnhofplatz 10A, tel. 0041-(0)31-3281212; www.bern.com

A cura di Auretta Monesi

Zentrum Paul Klee Monument im Fruchtland 3; www.zpk.org Orario: mar.-dom. 10-17. Ingresso: 24 franchi (22 euro). Si raggiunge col bus 12 dalla Stazione centrale.

Kunstmuseum Bern Hodlerstrasse 8-12; www.kunst

museumbern.ch Orario: mar. 10-21, mer.-dom. 10-17. Ingresso: 26 franchi (24 euro).

Einsteinhaus Bern Kramgasse 49; www.einstein-bern.ch Orario: tutti i giorni 10-17. Ingresso: 6 franchi (5,50 euro).

Bernisches Historisches Museum- Einstein Museum Helvetiaplatz 5; www.einsteinmuseum.ch Orario: mar.-dom. 10-17. Ingresso: 18 franchi (16,50 euro).

Museum für Kommunikation Helvetiastrasse 16;

www.mfk.ch Orario: mar.-dom. 10-17. Ingresso esposizione permanente e mostre temporanee: 15 franchi (13,50 euro).

Emmentaler SchaukäsereiSchaukäsereistrasse 6, Affoltern im Emmental; www.emmentaler-

schaukaeserei.ch Orari: apr.-ott. 9-18.30; nov.-mar. 9-17. Ingresso libero.

Universo Kambly Mühlestrasse 4, Trubschachen; www.kambly.ch Orario: 8.30-18.30, sab.-dom. 8.30-17. Ingresso e degustazione liberi.

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Basilea, le nuove frontiere dell’arteColta e ricca, al con!ne con Francia e Germania, la città sul Reno è diventata un polo globale del contemporaneo. Grazie alla !era più importante del mondo e a una rosa di musei d’eccezione TESTI RENATO DIEZ

FOTO GABRIELE CROPPI

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BASILEA | CROCEVIA SUL RENO

Il Museum Tinguely, ideato da Mario Botta, si affaccia sul Reno ed è aperto verso il Solitudepark. Oltre la vetrata una delle tipiche

installazioni in movimento di Jean Tinguely (1925-91), l’artista svizzero capo!la dell’arte cinetica, molto amate anche dai bambini.

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BASILEA | CROCEVIA SUL RENO

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La Fondation Beyeler si trova nel sobborgo di Riehen, poco fuori Basilea.A sinistra: una sala del museo con uno dei 25 rari oggetti di arte primitiva africana, asiatica e dell’Oceania conservati nelle collezioni. Sopra: la sala che ospita uno dei capolavori della Beyeler, la monumentale tela (2 m di lunghezza) di Claude Monet Il bacino delle ninfee, del 1917-20. Nel giardino, oltre le vetrate, si scorge lo stagno delle ninfee.Sopra, a destra: Fernand Léger, Natura morta con maschera di gesso, olio del 1927. La

Fondazione conserva una dozzina di opere dell’artista francese.Sotto: la sede della Fondation Beyeler è stata progettata da Renzo Piano e inaugurata nel 1997. Nella collezione permanente, creata dal gallerista di Basilea Ernst Beyeler e dalla moglie Hildy, sono conservati capolavori di artisti del calibro di Constantin Brancusi, Henri Matisse, Vasilij Kandinskij, Kazimir Malevic, Francis Bacon e Anselm Kiefer. L’arte americana è rappresentata da Jackson Pollock, Mark Rothko, Barnett Newman e Andy Warhol.

CCittà ricca da sempre, Basilea ospita alcuni colossi dell’industria farma-ceutica e chimica. Situata in posizio-ne strategica sulle rive del Reno, al confine con la Francia e la Germania, è una città coltissima. Centro impor-tante dell’Umanesimo nel Quattro-cento, tra il 1431 e il 1448 ospitò un Concilio ecumenico e nel 1460 inau-gurò la prima università svizzera. A Basilea hanno insegnato o vissuto personalità del calibro di Erasmo da Rotterdam, Albrecht Dürer, Hans Holbein, Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung e Arnold Böcklin. Città d’arte a tutto tondo, nel 1661 inau-gurò la prima collezione pubblica del mondo, poi confluita nel Kunstmu-seum. Oggi Basilea, una piccola me-tropoli di 170mila abitanti, può van-tare la più alta densità museale della Svizzera. Della sua offerta culturale fanno parte alcuni musei imperdibi-li, mentre in giugno Art Basel, la più importante fiera mondiale d’arte mo-derna e contemporanea, visitata ogni anno da 90mila collezionisti, attira da ogni dove direttori di musei, criti-ci e semplici appassionati.Quella degli abitanti di Basilea è una passione per l’arte molto democra-tica: nel 1967 decisero, con un refe-rendum, l’acquisto di due opere di Picasso. La maggioranza dei favore-voli fu talmente ampia che

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BASILEA | CROCEVIA SUL RENO

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l’artista regalò alla città altre quattro composizioni. Gli abitanti di Basilea conoscono anche l’arte del buon vi-vere, come dimostrano i tanti risto-ranti di rango sparsi in città, a partire dallo storico Cheval Blanc (3 stelle Michelin, 19/20 nella guida Gault-Millau): lo troverete nel Grand Hotel Les Trois Rois, uno dei più antichi e raffinati 5 stelle d’Europa.

Tutte le tappe dell’artePer visitare Basilea occorre un week-end lungo. Ci si può spostare coi si-lenziosi tram che attraversano in lun-go e in largo la città, o a piedi, dando così un’occhiata anche agli edifici più recenti, spesso capolavori di architet-tura contemporanea. Si parte dalla Markt platz, la lunga piazza che, insie-me all’edificio rosso del Municipio (il Rathaus) ospita, la mattina dei giorni feriali, un mercato alimentare ricco di prelibatezze. Da qui a piedi si rag-giunge il Münster, la cattedrale co-struita tra il 1019 e il 1500, con le due torri gotiche lievemente diverse, alte più di 60 metri. In una cripta è sepol-to l’umanista Era smo da Rotterdam. Poco distante, nella piazza del Tea-tro adiacente alla Kunst halle, sede d’interessanti mostre di arte contem-poranea, si trova una monumentale scultura in acciaio corten di Richard Serra. A pochi passi c’è la Fontana del

Il Vitra Design Museum (nella pagina accanto, sopra) a Weil am Rhein, meno di 10 km da Basilea, ha sede dal 1989 in un edi!cio progettato da Frank Gehry. Il complesso museale è una collezione di architettura contemporanea: altri edi!ci sono !rmati da Zaha Hadid, Álvaro Siza, Tadao Ando, Herzog & de Meuron, Jean Prouvé, Richard Buckminster Fuller, Nicholas Grimshaw e dallo studio Sanaa. Nella pagina accanto, sotto: una delle passeggiate pedonali lungo il Reno. Oltre il ponte si riconoscono le

guglie gemelle del Münster, la cattedrale di Basilea, capolavoro romanico-gotico dell’XI-XVI secolo costruito in arenaria rossa. Sopra, da sinistra: al Kunstmuseum, uno scorcio dell’Arlecchino seduto, tela del 1923 di Pablo Picasso; e un bronzo di Alberto Giacometti in fondo a un’in!lata di sale. Sotto, da sinistra: lo Schaulager, !rmato da Herzog & de Meuron; la sede storica del Kunstmuseum, inaugurata nel 1936; Picasso, I due fratelli, 1906, sempre nelle collezioni del museo.

Carnevale di Jean Tinguely, con le sue dieci figure meccaniche di ferro che, in continuo movimento, creano una serie di giochi d’acqua. Di lì si arriva in cinque minuti a pie-di al Kunstmuseum, che riaprirà in grande spolvero il 17 aprile, dopo il restauro della sede storica e la costru-zione di un nuovo edificio, collegato al principale da un passaggio sotter-raneo. Qui è assolutamente da non perdere la collezione permanente, con 35 opere di Hans Holbein, 18 di Lucas Cranach, la più ampia raccolta di dipinti di Arnold Böcklin e un’im-pressionante serie di capolavori di Monet, Degas, Van Gogh, Gauguin, Cézanne, Picasso e Giacometti. Vale la pena di dedicare una breve visita, nel fascinoso quartiere delle vecchie cartiere affacciato sul fiume, anche al Kunstmuseum Basel-Gegenwart (già Museum für Gegenwartskunst), la “sezione staccata” del Kunstmuseum che ospita mostre di arte contempo-ranea. Attraversato il Wettsteinbrü-cke, in Claraplatz si prende il tram 6 (direzione Riehen Grenze) per rag-giungere la Fondation Beyeler, o il bus 55 per il Vitra Design Museum di Weil am Rhein (in territorio tedesco). Al Vitra, che possiede una collezione di cinquemila sedie, oltre agli oggetti che hanno scritto la storia del design internazionale sono da non

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È !rmato da Herzog & de Meuron il nuovo edi!cio della !era (sopra, a sinistra), che ospita Art Basel, la rassegna commerciale dedicata all’arte moderna e contemporanea più importante del mondo. L’edizione di quest’anno si terrà dal 16 al 19 giugno. Sopra: la facciata del Grand Hotel Les Trois Rois, che ospita lo Cheval Blanc, 3 stelle Michelin, il miglior ristorante di Basilea.

Sotto: una veduta della Kaserne Basel, lo spazio dedicato alla musica, alla danza e al teatro più innovativi.A destra: la Marktplatz, cuore del centro storico, dominata dall’edi!cio rosso del Rathaus. Capolavoro tardogotico del XVI secolo, ospita gli uf!ci del Comune di Basilea. Da qui, o dalla vicina Barfüsserplatz, si prende il tram 11 che porta allo Schaulager.

perdere gli edifici realizzati da archi-star quali Frank Gehry, Zaha Hadid, Tadao Ando, Álvaro Siza, e le instal-lazioni monumentali di Carsten Höl-ler e Claes Oldenburg & Coosje van Bruggen. Nell’edificio progettato da Renzo Piano per la Beyeler, invece, 300 capolavori selezionatissimi, da Monet e Van Gogh a Picasso, Giaco-metti, Calder e Rothko, si confronta-no con 25 sculture di arte primitiva.

In tram a mostre e localiSi riprende il tram 6 per tornare in-dietro alla Badischer Bahnhof e dalla stazione con una piacevole passeg-giata si arriva al Museum Tinguely, un edificio di Mario Botta che, in una galleria affacciata sul Reno, ha uti-lizzato lo stesso artificio prospettico inventato dal Borromini per la Gal-leria Spada di Roma. Sono di scena le complesse installazioni di oggetti trovati di Jean Tinguely. Tornati alla Marktplatz, con il tram 11 si raggiun-ge lo Schaulager, dalla forma esterna misteriosa, firmata da Herzog & de Meuron. Qui è conservata la collezio-ne della Emanuel Hoffmann Founda-tion: visitabile su appuntamento, è aperta al pubblico per le mostre tem-poranee. Una piacevole serata si può trascorrere nella Kaserne Basel, cen-tro polifunzionale dedicato al teatro, alla musica e alla danza.

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BASILEA | CROCEVIA SUL RENO

Dal 19 aprile al 18 settembreSCULPTURE ON THE MOVE 1946-2016 Il Kunstmuseum esplora i molti modi in cui la scultura è stata interpretata negli ultimi settant’anni. Da Brancusi e Giacometti a Jeff Koons, Mike Kelley e Robert Gober.Info: www.kunstmuseumbasel.ch

Dal 29 maggio al 4 settembreALEXANDER CALDER & FISCHLI/WEISS Alla Fondation Beyeler, le opere di Calder, che fece entrare il movimento e per!no le ombre nella scultura, si confrontano con le invenzioni degli svizzeri Peter Fischli e David Weiss. Info: www.fondationbeyeler.ch

Dal 16 al 19 giugnoART BASEL Nell’edizione di quest’anno 287 gallerie internazionali esporranno le opere di 4mila artisti. La !era accoglie ogni anno 90mila visitatori. Si incontrano artisti, galleristi e collezionisti, direttori di musei e critici d’arte. Info: www.artbasel.com

Dal 2 ottobre al 22 gennaio 2017IL POLLOCK FIGURATIVOUno sguardo molto atteso su un aspetto meno conosciuto del grande maestro dell’Action Painting: al Kunstmuseum è di scena la sua prima produzione, ancora !gurativa. Info: www.kunstmuseumbasel.ch

Gli eventi: un anno all’insegna dell’arte

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R e n oMarktplatz

Münsterplatz

Barfüsserplatz

Wettsteinbrücke

BlumenrainClaraplatz

StazioneBadischer

Bahnhof

Stazionecentrale

Riehenstrasse

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DER TEUFELHOF BASEL

dove comequandoBasilea

Come arrivare

In auto Da Milano A9 Como-Chiasso, passato il con!ne autostrada 2 Bellinzo-na-Gottardo, dopo il tunnel sempre 2 per Lucerna e Basilea. In tutto circa 340 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.com; www.ffs.ch) in 4 ore senza cambi: biglietto a partire da 19 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ Grand Hotel Les Trois Rois Blumenrain 8, tel. 0041-(0)61-2605050; www.lestrois rois.com L’albergo più raf!nato di Basilea ha 101 tra camere e suite che vanno da 19 mq !no ai 250 mq della suite Les Trois Rois, con 2 camere, 3 bagni, camino e jacuzzi su terrazzo privato. Tutte le suite affacciano sul Reno. Arredi classici ed eleganti. Doppia con colazione da 500 franchi (450 euro).

★ ★ ★ Krafft Basel Rheingasse 12, tel. 0041-(0)61-6909130; www.krafftbasel.ch

Ottimo 3 stelle dal design minimalista annidato nelle viuzze della Kleinbasel, la città vecchia sulla riva destra del !ume. Le camere che si affacciano sul Reno hanno vetrate panoramiche. Aperto nel 1872, è un albergo storico, e letterario: qui Hermann Hesse scrisse nel 1927 Il lupo della steppa. Il ristorante, che offre anche una elegante smoking room per il dopocena, è molto apprezzato dalla clientela locale più raf!nata. Doppia con colazione da 200 franchi (180 euro).

★ ★ ★ ★ Nomad Brunngässlein 8, tel. 0041-(0)61-6909160; www.nomad.ch Metropolitano, cosmopolita e informale: questo neonato albergo 4 stelle a 1 km dalla Stazione centrale ha 65 camere di design, ristorante Eatery aperto 24 ore, area !tness con sauna e biciclette gratuite. Doppia con colazione da 180 franchi (163 euro).

★ ★ ★ S Der Teufelhof Basel Leonhardsgraben 49, tel. 0041-(0)61-2611010; www.teufelhof.com A intervalli regolari la decorazione di otto stanze e una suite di questo “art hotel” viene af!data ad artisti locali o emergenti. Ci sono anche 22 camere arredate in modo tradizionale. L’hotel è partner del Vitra Design Museum: nelle camere si trovano pezzi e riedizioni di capisaldi del design moderno (oltre a macchina Nespresso, wi-! e lettore cd). Doppia tradizionale da 169,10 franchi (154 euro), doppia d’artista da 207,10 franchi (189 euro).

Dove mangiare

Cheval Blanc Blumenrain 8, tel. 0041- (0)61-2605125; www.lestroisrois.com

Per appassionati dell’alta cucina: è considerato uno dei migliori ristoranti di tutta la Svizzera e lo chef Peter Knogl vanta 3 stelle Michelin e il punteggio di 19/20 nella prestigiosa guida francese GaultMillau. Nei mesi estivi si cena su una terrazza affacciata sul Reno. Menù degustazione da 60 franchi (55 euro) e 72 franchi (65 euro).

Bel Etage Leonhardsgraben 49, tel. 0041-(0)-61-2611010; www.teufelhof.com Uno dei due ristoranti dell’hotel Der Teufelhof offre l’alta cucina dello chef Michael Baader in un ambiente arredato come la sala da pranzo di un appartamento lussuoso. La carta dei vini propone 450 etichette. Menù degustazione da 36 franchi (33 euro) e 63 franchi (58 euro).

Noohn Henric Petri-Strasse 12, tel. 0041-(0)61-2811414; www.noohn.ch Cucina Asian fusion di ottimo livello in un ambiente contemporaneo dal design molto suggestivo. Al centro della scena si trova il sushi bar. In estate si mangia nel piccolo giardino. Da provare il menù degustazione a 35 franchi (32 euro).

Löwenzorn Gemsberg 2-4, tel. 0041-(0)61-2614213; www.loewenzorn.ch Cucina tradizionale svizzera e basilese – spezzatino, Läberli – in un ristorante storico annidato nello Spalenberg, il quartiere più antico di Basilea. A pranzo menù da 18 franchi (17 euro), conto medio 50 franchi (45 euro).

INFO Basel Tourismus, Barfüsserplatz 1 (Stadtcasino), tel. 0041-(0)61-2686868; www.basel.com

Kunsthalle Steinenberg 7; www.kunsthallebasel.ch Orario: 11-18, gio. 11- 20.30, sab.-dom. 11-17, chiuso lun. Ingresso: 12 franchi (11 euro).

Kunstmuseum Basel e Kunstmuseum

Basel | Gegenwart St. Alban-Graben 16 (Kunstmuseum) e St. Alban Rheinweg 60 (Gegenwart); www.kunstmuseumbasel.ch Orario: mar.-dom. 10-18. Ingresso cumulativo: 16 franchi (15 euro).

Fondation BeyelerBaselstrasse 101, Riehen-Basilea; www.fondationbeyeler.ch Orario: 10-18, mer. 10-20. Ingresso: 25 franchi (23 euro).

Vitra Design Museum Charles-

Eames-Strasse 2, Weil am Rhein (Germania); www.design-museum.de Orario: 10-18. Ingresso: 11 euro, cumulativo mostre + museo: 18 euro.

Museum Tinguely Paul Sacher-Anlage 2;

www.tinguely.ch Orario: mar.-dom. 11-18. Ingresso: 18 franchi (17 euro).

SchaulagerRuchfeldstrasse 19, Münchenstein-Basilea; www.schaulager.org Visite su appuntamento.

A cura di Renato Diez

R e n oMarktplatz

Münsterplatz

Wettsteinbrücke

BlumenrainClaraplatz

StazioneBadischer Bahnhof

Stazionecentrale

Riehenstrasse

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LOSANNA | E I VIGNETI UNESCO

Losanna, l’arte di vivere la culturaIl Museo Olimpico e quello della fotogra!a, la Collection de l’Art Brut e il nuovo Chaplin’s World a Vevey. L’offerta culturale è sempre più varia nella capitale del Canton Vaud. Che le af!anca una vocazione gourmande declinata tra ristoranti stellati, pintes storiche e i vigneti del Lavaux, Patrimonio Unesco TESTI ROSALBA GRAGLIA

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La guglia cinquecentesca della chiesa di Saint-François (sotto), simbolo del quartiere Bourg, dialoga coi monti che incorniciano Losanna. Sopra: l’avveniristico Rolex Learning

Center, ideato dallo studio giapponese Sanaa, accoglie la biblioteca del Politecnico, aree per lo studio e uf!ci. Senza scale né barriere, è uno spazio continuo ispirato a forme organiche.

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DDove sta l’anima di Losanna? È più sportiva (qui ha sede il Museo Olim-pico), più culturale (oltre 20 musei) o più gourmande? In realtà, Losan-na è tutto questo e anche un po’ di più. La chiamano “San Francisco d’Europa” per via dei suoi saliscen-di ma soprattutto per l’art de vivre, e l’Huffington Post l’ha inserita fra le 11 piccole città europee da non perdere. Non a caso l’hanno scelta in molti nel corso del tempo: l’elen-co degli ospiti spazia da Voltaire e Rousseau a Goethe, Stendhal, Byron e Shelley, fino a Georges Simenon, il padre del commissario Maigret, e al grande danzatore e coreografo Mau-rice Béjart, mentre Hugo Pratt stava appena fuori città, a Grandvaux, fra i vigneti a terrazza del Lavaux, dove oggi una statua del suo eroe Corto Maltese scruta le acque del lago.

Un’altra idea di museo C’è anche Charlie Chaplin fra gli ospi-ti eccellenti di questa fetta di lago: Charlot nel 1953 approdò a Corsier-sur-Vevey, 25 chilometri da Losan-

na, e qui visse per più di vent’anni fino alla morte nel 1977. Proprio a Corsier il 17 aprile s’inaugura il Cha-plin’s World, tremila metri quadrati di spazi interattivi attorno al castello dell’artista, il Manoir de Ban, il tutto firmato dal genio creativo di François Confino. Più che un museo, uno spa-zio di cultura e divertimento, come è il Leitmotiv dei musei losannesi.Il Museo Olimpico, per esempio. Il più famoso e visitato, tremila metri quadrati e tecnologie d’avanguardia: un museo “festoso”, 1.500 oggetti e 5mila foto, dedicato soprattutto allo spirito delle Olimpiadi e ora, fino a settembre, votato a Rio, con il pro-gramma Cap sur Rio che culminerà in agosto, fra notti bianche, capoeira e il lago in versione Copacabana. Anche i musei d’arte qui hanno un tocco diverso. Il Musée de l’Elysée è uno dei primi spazi espositivi d’Eu-ropa interamente dedicati alla foto-grafia, con 100mila scatti: aperto nel 1985 in un bel palazzo del ’700, è in attesa di trasferirsi (insieme al Mu-dac, Museo del design e delle arti ap-

plicate contemporanee, e al Museo di Belle Arti) nel nuovo spazio pro-gettato dagli architetti portoghesi di Aires Mateus nella storica Halle aux Locomotives della vecchia stazione. Quest’anno celebra il centenario del-la nascita del grande fotografo sviz-zero Werner Bischof con due mostre, cui seguono altre esposizioni sino a fine anno e una Notte delle immagini il 25 giugno nei giardini del museo. La Collection de l’Art Brut è un altro museo speciale. Nato esattamente 40 anni fa, nel 1976, per iniziativa di Jean Dubuffet, l’artista e teorico dell’Art Brut, è unico nel suo genere, con una collezione di 60mila pezzi. Fino al 28 agosto ospita la grande mostra Le origini della collezione. Im-perdibile anche l’esposizione su Paul Signac alla Fondation de l’Hermita-ge, fino al 22 maggio.In attesa che prendano vita il nuovo polo museale vicino alla stazione, l’Aquatis, il primo vivaio d’acqua dolce d’Europa (aprirà nel 2017), e il Bosco Verticale, eco-struttura che l’architetto italiano Stefano

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LOSANNA | E I VIGNETI UNESCO

Il paesaggio del Lavaux, con i terrazzamenti coltivati a vite affacciati sul lago di Ginevra (sopra), dal 2007 è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sotto: il Manoir de Ban, a Corsier-

sur-Vevey, dove visse Charlie Chaplin, da aprile è un museo dedicato al grande attore e regista britannico. Pagina accanto: il Musée de l’Elysée è consacrato alla fotogra!a.

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Boeri ha progettato per l’area peri-ferica di Chavannes, l’edificio più avveniristico di Losanna è il Rolex Learning Center. Centro culturale internazionale, con una biblioteca di 500mila titoli, è stato rea lizzato nel campus del Politecnico dagli ar-chitetti giapponesi Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, premi Pritzker dello studio Sanaa. È come una gigantesca onda a due passi dal lago, 88mila me-tri quadrati senza muri o scale: solo morbide salite e discese a definire gli spazi, come in un paesaggio di valli, terrazze, colline… Emozionante.

Il Flon, le notti di LosannaEra il quartiere industriale, tutto ma-gazzini e fabbriche dismesse, oggi è il quartiere di tendenza, un laborato-rio d’arte, con gallerie, negozi, risto-ranti, locali. Aperto notte e giorno, è scandito dalla regolarità delle strade ad angolo retto e dalle forme cubi-che dei vecchi edifici trasformati: i tre complessi commerciali Mercier, le facciate di acciaio traforato, ve-tri serigrafati, ossature metalliche a specchio, gli effetti luminosi dell’edi-ficio La Miroiterie… Nuovo e vecchio si uniscono qui in un modo inedito e creativo di vivere la città. Oggi al Flon persino le toilette pubbliche

sono piccoli capolavori architettoni-ci: sono state inserite al secondo po-sto tra le 10 migliori del mondo nel 2015. Sorprendente Losanna!

La città a tavolaDalle pintes (versione locale delle brasseries) centenarie – la più antica è la Pinte Besson, aperta dal 1780 – ai ristoranti stellati, Losanna è una capitale gastronomica, con una tren-tina di eventi da giugno a settembre per la kermesse del gusto Lausanne à table (www.lausanneatable.ch).I grandi chef officiano negli hotel più prestigiosi, dal Royal Savoy al Lausanne Palace & Spa. La star è Anne-Sophie Pic, l’unica donna chef 3 stelle di Francia, che qui ha eleva-to alle 2 stelle Michelin il ristorante del Beau-Rivage Palace. E poi c’è il vino: quello di Losanna nasce dai vigneti del Lavaux lungo il lago, che arrivano a sfiorare l’acqua tra la città e Vevey. Un paesaggio di terrazza-menti scolpiti nel corso dei secoli da generazioni di viticoltori, dai monaci medievali ai produttori di oggi, e così spettacolare da essere Patrimonio Unesco dal 2007: 830 ettari di vigne, villaggi antichi, 8 vini Doc e un treni-no su misura, il Lavaux Express, per scoprire il tutto, senza fretta.

Il Museo Olimpico (sopra) è circondato da un parco affacciato sul lago e ornato di opere d’arte a tema sportivo. Sotto: l’allestimento del museo, rinnovato nel 2013.

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Fino al 1° maggioWERNER BISCHOF. POINT DE VUE E HELVETICAAl Musée de l’Elysée, due mostre per celebrare il centenario della nascita del grande fotografo svizzero. Info: www.elysee.ch

Da metà giugno a metà settembreLAUSANNE ESTIVALE Festeggia l’edizione numero 40 la kermesse estiva che comprende oltre 400 eventi gratuiti in città. Info: www.lausanne.ch/lausanneestivale

25 giugnoNUIT DES IMAGESProiezioni son et lumière di scatti di grandi fotogra! sulla facciata del Musée de l’Elysée, e vari eventi di contorno per adulti e bambini. Info: www.nuitdesimages.ch

5 agostoNOTTE BIANCA DELLE OLIMPIADIAl Musée Olympique, musica, concerti e cibo do Brasil seguendo in diretta su maxischermo la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici 2016 a Rio de Janeiro. Info: www.olympic.org

Dal 18 novembre al 31 dicembreFESTIVAL LAUSANNE LUMIÈRESLuci d’artista illuminano tutta la città per le festività natalizie. Info: www.festivallausannelumieres.ch

Gli eventi: la fotogra!a e i Giochi di Rio

La Collection de l’Art Brut (in questa foto) è dedicata alle opere di artisti non convenzionali: autodidatti, malati mentali, detenuti. Sotto: la Passerelle du Grand-Pont, nell’ex quartiere industriale del Flon, passa sopra il tetto “verde” del Ticket Of!ce della metropolitana. Progettato da Merlini & Ventura, l’edi!cio è stato aperto nel 2008.

LOSANNA | E I VIGNETI UNESCO

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Stazione

Lago di Ginevra

avenuede Rhodanie

rue Centrale

avenued’Ouchy

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BEAU-RIVAGE PALACE

dove comequandoLosanna

Come arrivare

In auto Da Milano, autostrade A4/A5 per Aosta e Gran San Bernardo, quindi in Sviz-zera autostrada 9 per Martigny, Montreux, Losanna. In tutto sono 330 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.it; www.ffs.ch) in 3 ore sen-za cambi: biglietto a partire da 19 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ S Beau-Rivage Palace Place du Port 17-19, tel. 0041-(0)21-6133333; www.brp.ch L’hotel più storico: esiste dal 1861. Ha ospitato Victor Hugo, Coco Chanel, Chaplin... Giardino in riva al lago, magni!che sale d’epoca, Spa. Doppia con colazione da 408 franchi (376 euro).

★ ★ ★ ★ ★ Royal Savoy Lausanne Avenue d’Ouchy 40, tel. 0041-(0)21-6148888; www.royalsavoy.ch Aperto nel 1909, ha l’allure di uno storico castello,

rifugio di re e aristocratici. Totalmente rinnovato, con terrazza panoramica e una nuova splendida Spa. Doppia con colazione da 355 franchi (327 euro).

★ ★ ★ ★ ★ S Lausanne Palace & Spa Rue du Grand-Chêne 7-9, tel. 0041-(0)21-3313131; www.lausanne-palace.com Aperto nel 1915, ha appena compiuto cent’anni. Un hotel raf!nato, amato da teste coronate e star del cinema e della musica. Doppia con colazione da 318,40 franchi (293 euro), nei weekend tre notti al prezzo di due.

★ ★ ★ Agora Swiss Night Hotel Avenue du Rond-Point 9, tel. 0041-(0)21-5555955; www.agoraswissnighthotel-lausanne.com Un hotel anni ’70 rivisitato in uno stile “svizzero montagnardo” dai tocchi originali e ironici, come le mele alla Guglielmo Tell o gli orologi a cucù. Doppia con colazione da 135 franchi (125 euro).

★ Lhotel Place de l’Europe 6, tel. 0041-(0)21-3313939; www.lhotel.ch Al Flon, un hotel di design, 26 camere bianche ed essenziali, vecchi mobili del Lausanne Palace rivisitati come installazioni, terrazza panoramica e il Friends Café per passare la serata. Doppia da 100 franchi (91 euro), colazione 14 franchi (13 euro).

Dove mangiare

Anne-Sophie Pic Lausanne Place du Port 17-19, tel. 0041-(0)21-6133339; www.brp.ch La grande Anne-Sophie Pic, 3 stelle Michelin, !rma i menù del ristorante del Beau-Rivage Palace:

Émotions (210 franchi, 194 euro), e Pic Collection con i classici della cucina di famiglia (350 franchi, 323 euro).

Brasserie du Royal Avenue d’Ouchy 40, tel. 0041-(0)21-6148888; www.royalsavoy.ch Il ristorante di design del lussuoso Royal Savoy propone la cucina del territorio rivisitata dal celebre chef alsaziano Marc Haeberlin, 3 stelle Michelin. Menù “di Monsieur Marc” da 80 franchi (74 euro).

La Table d’Edgard Rue du Grand-Chêne 7-9, tel. 0041-(0)21-3313131; www.lausanne-palace.com Edgard Bovier, stella Michelin, nel ristorante totalmente rinnovato nell’hotel Lausanne Palace & Spa propone i sapori del Midi, soprattutto pesce e crostacei. A pranzo menù Plaisir a 75 franchi (69 euro).

Eligo Rue du Flon 8, tel. 0041-(0)21-3200003; www.eligo-restaurant.ch Guillaume Raineix ha aperto al Flon il suo ristorante di design e cucina creativa. Piatto del giorno 29 franchi (27 euro), a cena menù sorpresa 90 franchi (83 euro).

Le Berceau des Sens Route de Cojonnex 18, tel. 0041-(0)21-7851221; www.berceau-des-sens.ch È il ristorante della Scuola alberghiera di Losanna: atmosfera minimal-chic e cucina di stagione. A pranzo menù business a 50 franchi (46 euro).

INFO Lausanne Tourisme, avenue de Rhodanie 2, tel. 0041-(0)21-6137373; www.lausanne-tourisme.ch

Chaplin’s WorldRoute de Fenil 2, Corsier-sur-Vevey; www.chaplinmuseum.com Orario: tutti i giorni 10-18. Ingresso: 23 franchi (21 euro).

Musée OlympiqueQuai d’Ouchy 1; www.olympic.org Orari: 15/10-30/4 mar.-dom. 10-18; 1/5-14/10 tutti

i giorni 9-18. Ingresso: 18 franchi (17 euro), mostre 5 franchi (4,50 euro).

Musée de l’ElyséeAvenue de l’Elysée 18; www.elysee.ch Orario: mar.-dom. 11-18. Ingresso: 8 franchi (7 euro).

Collection de l’Art

Brut Avenue des Bergières 11; www.artbrut.ch Orario: mar.-dom. 11-18 (in estate anche lun.). Ingresso: 10 franchi (9 euro).

Fondation de l’Hermitage Route du Signal 2; www.fondation-hermitage.ch Orario: 10-18, gio. 10-21, chiuso lun.

Ingresso: 18 franchi (16 euro).

Rolex Learning Center Campus École Polytechnique Fédérale Lausanne, Route Cantonale; http://rolex learningcenter.ep!.ch Biblioteca: tutti i giorni 7-24. Anche ristoranti, libreria e shop. Visite guidate prenotabili via

e-mail (learningcenter @eplf.ch): massimo 30 persone, 100 franchi (91 euro) per gruppo.

Lavaux Express È il trenino da strada per visitare vigneti e cantine del Lavaux: tel. 0041-(0)848-848791; www.lavauxexpress.ch Biglietti da 15 franchi (14 euro).

A cura di Rosalba Graglia

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Ginevra capitaledel mondoCosmopolita per storia, tollerante e accogliente per vocazione, la metropoli sul lago non è solo la sede delle grandi organizzazioni internazionali ma anche uno dei centri europei dell’arte contemporanea TESTI CLARA SVANERA

FOTO GABRIELE CROPPI

GINEVRA | LA CITTÀ, IL LAGO, IL FIUME

PLACE DE LA FUSTERIE è sede di vivaci mercatini sui quali veglia il Temple de la Fusterie, chiesa protestante eretta nel 1713-15 su progetto

dell’ugonotto Jean Vennes. Tra il ’600 e il ’700 Ginevra accolse un grande numero di protestanti francesi in fuga dalle persecuzioni religiose.

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Ginevra è da sempre considerata la città più cosmopolita della Svizzera. La comunità straniera rappresenta il 70 per cento della popolazione e lo spirito universale è iscritto nel suo Dna. D’altra parte quello ginevrino è stato uno degli ultimi Cantoni a entrare nella Confederazione sviz-zera, due secoli fa. Quando si arriva, s’intuisce subito che è diversa dalle altre città elvetiche: è incastonata tra le colline, il lago di Ginevra e le vette del Monte Bianco, e attraversata dal-le linee sinuose del fiume Rodano, che la divide in Rive gauche e Rive

droite. Sarà merito della conforma-zione geografica, che le attribuisce un aspetto quasi ovattato, o della pacatezza dei suoi cittadini, fatto sta che da sempre Ginevra è sinonimo di ospitalità, o meglio di tolleranza: religiosa, politica, culturale. Sin dal XVI secolo iniziò a dare asilo ai pro-testanti in fuga dalle persecuzioni, diventando la culla della Riforma di Giovanni Calvino, che qui visse dal 1541 fino alla morte, nel 1564. Da allora, nel corso dei secoli, esuli di guerra o politici l’hanno eletta come rifugio. E sono stati proprio loro, i

rifugiati stranieri, a dare per primi a Ginevra quell’impronta cosmopolita che oggi la contraddistingue. Questa vocazione all’ospitalità si è affermata poi con la neutralità della Svizzera, che ha portato a Ginevra le sedi di numerose organizzazioni internazionali: è del 1919 la crea-zione della Società delle Nazioni, il primo nucleo delle attuali Nazioni Unite, che nel 1945 si trasferirono a New York, mantenendo però Gi-nevra come sede europea. Una delle organizzazioni non governative più legate al territorio ginevri-

GINEVRA | LA CITTÀ, IL LAGO, IL FIUME

G

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Il Mamco, aperto nel 1994 in un’ex struttura industriale (foto grande), è un museo dinamico: accoglie molte mostre temporanee e rinnova a cadenza periodica

l’esposizione permanente. In basso, da sinistra: il Jet d’Eau, grande fontana sul lago, il cui getto arriva a 140 metri d’altezza, è l’icona ginevrina per eccellenza;

un murale per le vittime delle mine antiuomo nel quartiere di Plainpalais.A destra: visitatori in una galleria del Quartier des Bains durante una delle Nuits des Bains.

Dal 13 al 17 aprileSALON INTERNATIONAL DES INVENTIONSScienziati, ricercatori e inventori presenteranno le loro idee e creazioni al Palexpo per la 44a edizione di questo evento. Info: www.inventions-geneva.ch

7 e 8 maggioGENEVA MARATHONL’8 maggio la maratona di Ginevra tocca tutti i luoghi clou cittadini, dal lungolago col Jet d’Eau, ai punti panoramici sulle montagne. “Antipasto” il 7, con la corsa sui 10 chilometri e le “maratone” per bambini. Info: www.harmonygenevemarathon.org

19 maggio e 15 settembreLES NUITS DES BAINSLe notti bianche di musei e gallerie nel Quartier des Bains. Info: www.quartierdesbains.ch

2 luglioLAKE PARADEDalle 13 alle 3 i quais ginevrini accoglieranno una grande parata con dj, musica live, danze e ospiti internazionali. Traf"co in tilt, biglietti speciali per muoversi con i mezzi. Info: www.lakeparade.ch

Dal 9 all’11 dicembreFÊTE DE L’ESCALADES"late in costume, "accole, rievocazioni e stand gastronomici per ricordare la vittoria della Repubblica ginevrina sui Savoia (1602). Info: www.1602.ch

Dal 26 al 29 gennaio 2017ARTGENÈVELa "era d’arte contemporanea negli spazi del Palexpo è un appuntamento must del circuito artistico internazionale. Info: www.artgeneve.ch

Gli eventi: un annotra scienza, arte e sport

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GINEVRA | LA CITTÀ, IL LAGO, IL FIUME

no è la Croce Rossa Internazionale, fondata dallo svizzero Henri Du-nant nel 1864. Una visita all’omoni-mo museo è d’ob bligo per un viag-gio virtuale attraverso l’avventura umanitaria partita da questa città. Il museo ha riaperto nel 2013 dopo quasi due anni di trasformazioni. L’esposizione permanente intitolata L’avventura umanitaria è divisa in tre percorsi emozionanti, dedicati alla difesa della dignità umana, alla ricostruzione dei legami familiari e ai rischi naturali. Ma il cosmopolitismo non passa solo

attraverso le organizzazioni interna-zionali e le istituzioni ufficiali per cui Ginevra è famosa: lo si respira anche nei quartieri alternativi che pullulano di gallerie, dove il cataliz-zatore è l’arte.

Tre notti per l’arteIl Quartier des Bains, nel distretto di Plainpalais, è il crocevia delle gallerie che guardano alla contemporaneità. Un quartiere vivace e multietnico, dove tutto gravita intorno all’arte, grazie soprattutto ai due principali poli: il Mamco (Museo d’Arte Con-

temporanea) e il Centro d’Arte Con-temporanea. Dal 2004 l’associazione del Quartier des Bains, per incorag-giare questa spiccata vocazione del-la zona, ha dato vita alle Nuits des Bains, serate speciali in cui le nu-merose gallerie si associano con ver-nissage collettivi e incontri aperti al pubblico. Sono tre appuntamenti all’anno: il terzo giovedì di marzo, di maggio e di settembre, durante i quali a fare da padroni di casa sa-ranno, come di consueto, il Mamco e il Centro d’Arte Contemporanea, che rimarranno aperti fino

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Il Mah, Museo d’arte e storia (foto grande), sorge presso le antiche forti!cazioni, preceduto da una scultura di Henry Moore: espone opere d’arte e reperti di varia

natura ed epoca. A destra: una polemica installazione al Mamco, il Museo d’arte moderna e contemporanea. Sotto, da sinistra: a 500 metri dal Mah, il

Mur des Réformateurs celebra i protagonisti principali della Riforma protestante; la nuova sede del Meg, Museo di etnogra!a, progettata da Graber Pulver.

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a tarda sera accogliendo il pubblico con visite guidate. Tra i protagonisti delle Nuits des Bains c’è anche il Meg, il Museo Et-nografico, che raccoglie le testimo-nianze di cinque continenti e oltre 1.500 culture mondiali attraverso più di 80mila manufatti. Dall’au-tunno 2014 è ospitato in una nuova sede, un candido intreccio struttu-rale firmato dallo studio zurighese Graber Pulver: un edificio modu-labile che comprende spazi esposi-tivi, auditorium, biblioteca, shop e caffetteria con terrazzo affacciato sul giardino. È una passerella per di-battiti, atelier e mostre temporanee e permanenti, come Les archives de la diversité humaine, che riassume secoli di storia e presenta un centi-naio di civiltà attraverso un migliaio di pezzi in mostra.

Sulle tracce della storiaMa ogni angolo di Ginevra ci rac-conta a suo modo un pezzo di que-sta storia cosmopolita. Il Mah, Mu-seo d’arte e storia, per esempio, è una tappa obbligata per entrare nel-le corde più intime della città. Set-temila metri quadrati di “storia in immagini”, dalla preistoria alle arti figurative del XX secolo, che raccon-tano le culture avvicendatesi in que-sto fazzoletto di terra, un autentico crocevia, e molto altro. Concedersi un’incursione nel picco-lo borgo-quartiere di Carouge, alla periferia meridionale di Ginevra,

significa toccare con mano la con-vivenza della cultura ginevrina con quella savoiarda. Si tratta di una sorta di piccola enclave italiana nel territorio di Ginevra: l’abitato fu ri-costruito interamente nella seconda metà del XVIII secolo, per volere dei duchi di Savoia, da architetti pie-montesi che lo realizzarono in stile neoclassico con costruzioni basse e giardini interni, tuttora conservati in perfetto stato. Oggi quegli edifi-ci ospitano una quantità di localini, negozi di tendenza e botteghe d’an-tiquariato.

Soggiorni da gourmetDa città internazionale, anche a ta-vola Ginevra offre una varietà di esperienze che spaziano dai risto-ranti di tradizione a quelli gourmet di alta caratura. La scelta è vastissi-ma, ma c’è una tavola in particola-re dove fare una tappa rappresenta un’esperienza per tutti i sensi. È il Domaine de Châteauvieux, un risto-rante gastronomico immerso nella campagna ginevrina, a 15 minuti d’auto dal centro. Ospitato in un’an-tica casa in pietra, offre una cucina ricercata e genuina al tempo stes-so. Pranzare o cenare qui, magari fermandosi a pernottare nell’hotel annesso, avvolti dalle vigne e dal Rodano, significa fermare le lancet-te dell’orologio e vivere l’altra faccia della Ginevra travolgente e dinami-ca, immergendosi in una dimensio-ne bucolica e senza tempo.

Immerso nel verde, tra alberi da frutta e vigneti, il Domaine de Châteauvieux (a sinistra) offre ospitalità all’insegna del relax e una cucina stellata che coniuga creatività e ingredienti genuini. A destra: il Jet d’Eau proietta il suo getto d’acqua davanti al molo del quartiere Les Eaux-Vives.

Il Museo della Croce Rossa (nella foto) testimonia l’impegno di questa istituzione in difesa della dignità umana. A destra: una via di Carouge, borgo ricostruito dai Savoia nel ’700 pochi chilometri a sud di Ginevra.

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GINEVRA | LA CITTÀ, IL LAGO, IL FIUME

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Stazione

Lago diGinevra

Rodanorue du Rhône

place dela Fusterie

rue de Carouge

rue duMont-Blanc

60 BELL’EUROPA

LA RÉSERVE GENÈVE HOTEL & SPA

dove comequandoGinevra

Come arrivare

In auto Da Milano autostrada A4-A5 !no a Courmayeur e Tunnel del Monte Bianco (pedaggio a/r 55,20 euro), poi in Francia A40 !no ad Annemasse, oltre la quale si entra in Svizzera: Ginevra è a 10 km. In tutto sono circa 320 km. In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.it; www.ffs.ch) in 4 ore sen-za cambi: biglietto a partire da 19 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ La Réserve Genève Hôtel & Spa Route de Lausanne 301, Bellevue, tel. 0041-(0)22-9595959; www.lareserve.ch Fastoso 5 stelle extra lussuoso di design moderno. Calde atmosfere, vista a 360 gradi sul lago, 81 camere e 21 suite, 5 ristoranti, grande Spa con centro !tness e piscina. Doppia con colazione da 690 franchi (637 euro).

★ ★ ★ ★ ★ Beau-Rivage Genève Quai du Mont-Blanc 13, tel. 0041-(0)22-7166666; www.beau-rivage.ch

Un altro 5 stelle da capogiro, tra i must del lusso ginevrino: nel 2015 ha celebrato i 150 anni di storia. Le 90 camere, pur rinnovate, conservano l’antico arredo, compresa la suite che ospitò l’imperatrice Elisabetta d’Austria, Sissi (che qui morì nel 1898, dopo esser stata pugnalata da un anarchico). Doppia da 610 franchi (562 euro), colazione 47 franchi (43 euro).

★ ★ ★ ★ Hotel N’vY Rue Richemont 18, tel. 0041-(0)22-5446666; www.hotelnvygeneva.com A 300 metri dal lago, ristrutturato nel 2012, offre 153 eleganti sistemazioni. È stato progettato con un design esclusivo dallo street artist statunitense Meres One. Bar, caffè e ristorante interno. Doppia da 171 franchi (158 euro), colazione 30 franchi (28 euro).

★ ★ ★ Hôtel Jade Rue Rothschild 55, tel. 0041-(0)22-5443838; www.hoteljade geneva.com A 5 minuti a piedi dal lago e a 10 dalla stazione ferroviaria, 47 camere progettate secondo i principi del feng shui. A due passi si trovano il ristorante Trilby (conto da 60 franchi, 55 euro) e il Tag’s Café. Doppia da 120 franchi (111 euro), colazione 19 franchi (18 euro).

★ Hôtel St-Gervais Rue des Corps-Saints 20, tel. 0041-(0)22-7324572; www.stgervais-geneva.ch In centro città, è un piccolo ostello che offre 26 camere (con lavabo; wc e doccia al piano) piccole ma confortevoli. Doppia con colazione da 115 franchi (106 euro).

Dove mangiare

Le Floris Route d’Hermance 287, Anières, tel. 0041-(0)22-7512020; www.le!oris.com A 20 minuti da Ginevra

sulla sponda meridionale del lago, propone la cucina creativa e raf!nata dello chef Claude Legras, insignito di 2 stelle Michelin. Dai tavoli si gode una vista incantevole sul lago. C’è anche un menù vegetariano. Conto medio: a pranzo 100 franchi (92 euro), a cena da 135 franchi (125 euro).

Domaine de Châteauvieux Chemin de Châteauvieux 16, Satigny, tel. 0041-(0)22-7531511; www.chateauvieux.chPoco fuori Ginevra, sul Rodano, è il ristorante di Philippe Chevrier, 2 stelle Michelin, già nominato chef dell’anno da GaultMillau. Chef e anche padrone di casa, propone cucina di alto livello sul !lo del mercato e delle stagioni: superbe presentazioni, contesto elegante. Conto medio: 80 franchi (72,50 euro), menù degustazione da 180 franchi (166 euro).

Brasserie-Restaurant de l’Hôtel-de-Ville Grand-Rue 39, tel. 0041-(0)22-3117030; www.hdvglozu.ch Un’autentica brasserie ginevrina nel cuore della città vecchia. Il menù è tutto svizzero: dal !letto di persico di lago al gratin di cardi del quartiere di Plainpalais, alle fondute moitié-moitié (con 2 tipi di formaggio). Conto medio: 50 franchi (46 euro).

La Broche Rue du Stand 36, tel. 0041-(0)22-3212260; www.restaurant-la-broche.ch Ideale per un pranzo genuino e a buon mercato, e i prezzi restano contenuti anche a cena. La specialità è lo spiedo (broche) che dà il nome al locale. A pranzo menù da 24 franchi (22 euro).

INFO Genève Tourisme, rue du Mont-Blanc 18, tel. 0041-(0)22-9097000; www.geneve.com

Musée International de la Croix-Rouge et du Croissant-Rouge Avenue de la Paix 17; www.redcross museum.ch Orari: apr.-ott. 10-18; nov.-mar. 10-17; sempre chiuso lun. Ingresso: 15

franchi (14 euro).

Mamco Rue des Vieux-Grenadiers 10; www.mamco.ch Orario: mar.-ven. 12-18, sab.-dom. 11-18. Ingresso: 8 franchi (7,50 euro), gratuito la prima domenica del mese.

Centre d’Art Contemporain Genève Rue des Vieux-Grenadiers 10; www.centre.ch Orario: mar.-dom. 11-18. Ingresso: 5 franchi (4,50 euro), gratuito la prima domenica del mese.

Meg-Musée d’Éthnographie de Genève Boulevard Carl-Vogt 65-67; www.ville-ge.ch/meg Orario: mar.-dom. 11-18. Collezione permanente: ingresso libero. Mostre: da 9 franchi (8,50 euro).

Mah-Musée d’Art et d’Histoire Rue Charles-Galland 2; www.ville-ge.ch/mah Orario: mar.-dom. 11-18. Esposizione permanente: ingresso libero. Mostre temporanee: da 5 franchi (4,50 euro).

A cura di Clara Svanera

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62 BELL’EUROPA

Lugano, la luce del SudIl clima mite e il fascino del lago l’hanno resa ambita meta di villeggiatura, rifugio di artisti e scrittori. Ma la città è anche la capitale culturale ticinese, grazie ai suoi musei e a un ricco calendario di eventi TESTI CLAUDIA SUGLIANO ✶ FOTO MATTEO CARASSALE

LUGANO | E MONTE TAMARO

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MANOSCRITTI, prime edizioni e oggetti personali (sopra) nel museo di Hermann Hesse, a Montagnola presso Lugano. Pagina accanto: il lungolago di Lugano. Bordato da giardini ed edi!ci ottocenteschi, si snoda per circa due chilometri.

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ÈÈ un punto d’incontro tra cultura el-vetica e italiana Lugano, il maggiore centro del Canton Ticino, benedetta da un clima mediterraneo che, insie-me all’incantevole posizione sul lago omonimo, l’ha resa un luogo di vil-leggiatura privilegiato. A fare la for-tuna turistica della città, circondata da un variegato paesaggio di colline e montagne, hanno contribuito la sua arte di vivere, l’intensa vita cul-turale e le bellezze artistiche del cen-tro storico. Qui, agli edifici d’epoca si integrano moderne architetture, alcune delle quali realizzate da ar-chistar, come la Banca del Gottardo firmata da Mario Botta. Opera di un altro architetto della “scuola ticine-se”, Ivano Gianola, è il nuovo centro culturale LAC-Lugano Arte e Cultu-ra, ospitato in un’imponente eppure leggera struttura in vetro sorta sul sito dell’ex Hotel Palace. Il grandio-so insieme si affaccia sul lago confe-rendo una veste contemporanea alla piazza Bernardino Luini. Il centro polifunzionale, nella cui hall ogni domenica si tengono concerti gratu-iti di musica classica, include l’anfi-teatro all’aperto Agorà, una Sala Te-atro rivestita in legno, rivisitazione dei teatri ottocenteschi, e il MASI-Lugano, ovvero Museo d’Arte della Svizzera Italiana, nato dall’unione con il Museo Cantonale che ha sede nel rinascimentale Palazzo Reali. Nel nuovo spazio accanto alla colle-zione permanente si succedono nu-merose mostre: Markus Raetz fino al 1° maggio, Aleksandr Rodcenko fino all’8 maggio, Paul Signac dal 3 settembre all’8 gennaio 2017. Dal LAC si raggiunge il cuore pe-donale della città, con le tre vicine piazze della Riforma, Rezzonico e Manzoni. La prima, vegliata dal neo-classico Palazzo di Città e con tanti

LUGANO | E MONTE TAMARO

caffè affollati, ospita il martedì e il venerdì un vivace mercato e, nel corso dell’anno, varie manifestazio-ni. A collegarle sono caratteristiche strade, alcune con portici, come via Nassa, animate da un’infinità di ne-gozi eleganti e locali di tendenza.

Un celebre lungolago Se vicino al LAC si trova la chie-sa cinquecentesca di Santa Maria degli Angioli, capolavoro artistico con l’affresco rinascimentale più celebre della Svizzera, La Passione e Crocifissione di Cristo di Bernardino Luini, la cattedrale di San Lorenzo, dall’armoniosa facciata in stile Ri-nascimento lombardo, svetta sulla collina. Lungo il golfo dominato dal-la sagoma del Monte San Salvatore, il lungolago, che si snoda per oltre due chilometri da Paradiso al Lido e poi fino a Castagnola, rimane uno dei più accattivanti biglietti da visita della città, affiancato da architettu-re ottocentesche, giardini e opere d’arte. Si affaccia sempre sul lago il polmone verde del Parco Civico, o Ciani, dal nome della villa che ospi-tò anche Giuseppe Mazzini. Questi spazi diventano in estate il palcosce-nico del Longlake Festival, mentre la musica classica del Progetto Martha Argerich, giunto nel 2016 alla 15ª edizione, porta la città alla ribalta del panorama internazionale.

In gita fuori portaI dintorni di Lugano offrono spunti di grande interesse culturale e pae-saggistico, oltre a ospitare i famosi grotti, le tradizionali cantine-osterie. Sulla Collina d’Oro, il pittoresco bor-go di Montagnola fu il buen retiro di Hermann Hesse: lo scrittore e pitto-re tedesco vi si trasferì nel 1919, ri-manendovi fino alla morte

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L’ESTERNO DEL LAC (sopra), il nuovo centro culturale polivalente Lugano Arte e Cultura, !rmato dall’architetto ticinese Ivano Gianola; e la Sala Teatro (a sinistra), interamente rivestita

in legno: utilizzata per concerti e spettacoli teatrali, è dotata di 1.000 posti a sedere.A destra: fotogra!e e memorie personali di Hermann Hesse nel museo a lui dedicato a Montagnola, dove

lo scrittore visse dal 1919 alla morte, avvenuta il 9 agosto 1962; tra i pezzi forti del museo, anche la macchina per scrivere di Hesse.Sotto: l’ingresso al museo, allestito nella suggestiva Torre Camuzzi.

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LUGANO | E MONTE TAMARO

avvenuta nel 1962. La sua memoria rivive nel Museo Hesse, adiacen-te alla casa (ora privata) in cui lo scrittore visse per 12 anni, grazie a oggetti personali come la macchina per scrivere e gli occhiali, la tavoloz-za e la casacca di foggia orientale, nonché fotografie e testimonianze, libri e i celebri acquerelli. Due di-versi percorsi conducono attraverso i luoghi cari a Hesse e al cimitero di Sant’Abbondio, dov’è sepolto. Carona, altro borgo incantevole, si può raggiungere a piedi seguendo un bel sentiero naturalistico dalla funicolare che da Paradiso sale al Monte San Salvatore. Carona è fa-mosa per il nucleo antico e le belle chiese, come la cinquecentesca par-rocchiale di San Giorgio, con affre-schi coevi e cupola ottagonale; nei

dintorni non si possono mancare Santa Marta, affrescata da Cristoforo e Nicolao da Seregno, e il santuario barocco della Madonna d’Ongero. Un’autentica perla è il vasto Parco Botanico di San Grato, che in prima-vera dispiega una sontuosa fioritura di azalee e rododendri.Un armonico incontro tra paesag-gio e architettura contemporanea si rivela sul Monte Tamaro, balcone panoramico dove, su uno sperone roccioso, sorge la chiesa di Santa Maria degli Angeli, progettata da Mario Botta e con affreschi di Enzo Cucchi, uno degli artisti della Trans-avanguardia. La sua architettura in porfido, percorsa da un’infilata di fi-nestre circolari, la rende simile a un trampolino teso verso le vallate e i monti della bella terra ticinese.

LA CHIESA di Santa Maria degli Angeli (sopra), situata sul Monte Tamaro e progettata dal ticinese Mario Botta, è un felice

connubio tra natura alpina e architettura d’autore. Sotto: il folto pubblico a un concerto del Longlake Festival 2015.

Pagina accanto: il Lago di Lugano visto dal Parco di San Grato; sul Monte Tamaro, uno dei percorsi del parco avventura.

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Fino al 6 giugnoLUGANOMUSICANella nuova sala concerti del LAC, i grandi interpreti della musica classica internazionale. Info: www.luganomusica.ch

Fino al 1° settembreSANTO DEGLI HIPPIES? HERMANN HESSE NEGLI USAUna mostra al Museo Hesse

Gli eventi: grande musica per ogni gusto

rievoca la popolarità dello scrittore nell’America del dopoguerra. Seguirà dal 16 settembre I piaceri in Collina d’Oro. Hermann Hesse – Il paesaggio, il giardino, il vino. Info: www.hessemontagnola.ch

Dal 28 maggio al 14 agosto PRESS ART Dalla collezione di Annette e Peter Nobel, arte contemporanea sul tema della stampa e della comunicazione al MASILugano. Info: www.masilugano.ch

Dal 7 al 30 giugno PROGETTO MARTHA ARGERICH 15a edizione della kermesse di musica classica patrocinata dalla grande pianista argentina: 15 concerti in varie sedi cittadine. Info: www.luganofestival.ch

Dal 23 giugno al 23 luglioLONGLAKE FESTIVALMusica classica, rock, buskers, world music: oltre 250 eventi negli spazi all’aperto del centro. Info: www.longlake.ch

Dal 7 al 9 luglioESTIVAL JAZZ Concerti di jazz internazionale all’aperto in piazza Riforma. Info: www.estivaljazz.ch

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Stazione

via Nassa

Riva Vela

piazzaRiforma

Lago d i Lugano

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KURHAUS CADEMARIO HOTEL & SPA

dove comequandoLugano

Come arrivare

In auto Da Milano autostrada A9 Como-Chiasso poi autostrada 2: in tutto 78 km.In treno Da Milano con treni Eurocity (www.trenitalia.it; www.ffs.ch) in circa un’ora senza cambi: biglietto a partire da 9 euro.

Dove dormire

★ ★ ★ ★ ★ Grand Hotel Villa Castagnola Viale Castagnola 31, tel. 0041-(0)91-9732555; www.villacastagnola.com In un parco punteggiato di opere d’arte, una ricca dimora, divenuta albergo nel 1885, è un magni!co resort con 74 lussuose camere e due ristoranti gastronomici. Doppia con colazione da 480 franchi (440 euro).

★ ★ ★ ★ Hotel Lugano Dante Piazza Cioccaro 5, tel. 0041-(0)91-2280429; www.hotel-luganodante.com Nel centro pedonale, questo storico albergo ha 85

camere confortevoli e offre una squisita ospitalità. Ottima colazione a buffet con dolci appena sfornati. Doppia con colazione da 255 franchi (234 euro).

★ ★ ★ ★ Kurhaus Cademario Hotel & Spa Via Kurhaus 12, Cademario, tel. 0041-(0)91-6105111; www.kurhaus cademario.com Una splendida vista su Alpi e lago e la cornice di un parco per un hotel di tradizione, di recente rinnovato con 82 eleganti camere. La DOT.Spa ha piscina interna ed esterna, hammam, tepidarium, bagno turco, sauna, frigidarium. Doppia con colazione da 207 franchi (190 euro).

★ ★ ★ Hotel Villa Carona Piazza Noseed, Carona, tel. 0041-(0)91-6497055; www.villacarona.ch Un quieto, delizioso albergo in un’antica dimora patrizia affacciata su un bel giardino. Le 18 camere sono tutte diverse e arredate con pezzi di artigianato. Doppia con colazione da 180 franchi (165 euro).

★ ★ ★ Hotel Federale Via Regazzoni 8, tel. 0041-(0)91-9100808; www.hotel-federale.ch Vicino alla stazione di Lugano, un albergo a gestione familiare con 48 camere curate. Nella bella stagione si fa colazione in giardino. Buon ristorante. Doppia con colazione da 172 franchi (158 euro).

Dove mangiare

Ristorante Galleria Arté al Lago Piazza Emilio Bossi 7, tel. 0041-(0)91-9734800; www.villacastagnola.com Uno dei due ristoranti del Grand

Hotel Villa Castagnola si affaccia sul lago ed è una vera galleria d’arte che periodicamente ospita mostre. Lo chef Frank Oerthle, una stella Michelin, !rma una raf!nata cucina mediterranea. Menù completo 120 franchi (110 euro), menù degustazione 110 franchi (100 euro).

La Cucina di Alice Riva Vela 4, tel. 0041-(0)91-9220103; www.lacucina dialice.ch Sul lungolago, con magni!ca vista, deliziose ricette stagionali legate al territorio e reinterpretate con fantasia. Conto medio: 72 franchi (66 euro).

Osteria Gallo d’Oro Via Vigin ang. via Cantonale 3A, Davesco-Soragno, tel. 0041-(0)91-9411943; www.osteria gallodoro.ch È a 10 minuti da Lugano questo locale dalla cui terrazza si apre un panorama impagabile. Pane, pasta, gelati vengono preparati nella cucina di Matteo Napolitano, oste d’origine !orentina, che propone molti piatti della sua regione. A pranzo menù da 45 franchi (41 euro).

Grotto dell’Ortiga Strada Regina 35, Manno, tel. 0041-(0)91-6051613; www.ortiga.ch Non lontano da Lugano, un locale rustico e d’atmosfera con specialità ticinesi. Da provare i risotti di stagione e il brasato di manzo al Merlot/Cabernet. A pranzo menù da 24 franchi (22 euro), a cena 4 portate a partire da 40 franchi (36 euro).

INFO Ente Turistico del Luganese, Palazzo Civico, piazza Riforma, tel. 0041-(0)58-8666600; www.luganoturismo.ch

LAC-Lugano Arte e Cultura Piazza Bernardino Luini 6; www.luganolac.ch Orario: mar., mer. e dom. 10.30-18.30, gio.-sab. 10.30-20, chiuso lun. Ingresso libero.

MASILugano www.masilugano.ch Sede presso il LAC,

orario: mar., mer. e dom. 10.30-18, gio.-sab. 10.30-20, chiuso lun. Ingresso collezione permanente: gratuito; ingresso museo: 15 franchi (14 euro); combinato con la sede di Palazzo Reali: 18 franchi (16 euro). Sede presso Palazzo Reali, via Canova 10, orario:

mar. 14-17, mer.-dom. 10-17, chiuso lun. Ingresso: 12 franchi (11 euro).

Fondazione Hermann HesseRa Cürta, Torre Camuzzi, Montagnola; www.hessemontagnola.ch Orario: 10.30-17.30,

marzo-ottobre tutti i giorni, novembre-febbraio solo sab.-dom.; per i gruppi aperto tutti i giorni su richiesta. Ingresso: 8,50 franchi (8 euro).

Parco Botanico di San GratoSan Grato, Lugano-Carona; www.

luganoturismo.ch Ingresso libero.

Monte TamaroTelecabina in funzione tutti i giorni dal 26 marzo al 6 novembre, 8.30-17. Biglietto andata 18 franchi (16 euro). Info: tel. 0041-(0)91-9462303; www.montetamaro.ch

A cura di Claudia Sugliano

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70 BELL’EUROPA

aperta, anche per l’Unesco, che ha inserito nel Patrimonio mondiale i tre castelli cittadini: Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro, che si arrampicano verso il monte in una suggestiva murata.

Coira

Crocevia delle AlpiCoira porta nel nome il suo antico passato di stazione romana (Curia), uno snodo stradale alpino che metteva in comunicazione l’impero con le terre del Nord. Questo suo carattere di “città di passaggio” è rimasto, e spesso la capitale dei Grigioni è solo una tappa per chi si reca a Davos, Flims, St. Moritz. E tuttavia la Altstadt, la città medievale, vale una sosta per le sue numerose chiese, i palazzi e i musei: da vedere la chiesa di St. Martin con le vetrate di Augusto Giacometti, la Regierungsplatz con la casa settecentesca dei von Salis, e il Bündner Kunstmuseum (che riaprirà in giugno dopo il restauro), pinacoteca con importanti opere di Segantini, Giacometti, Hodler: il meglio dell’arte sulle Alpi. Coira è anche punto di arrivo/partenza del Bernina Express.

San Gallo

Dal Rococò al rockVale la pena di andare a San Gallo anche soltanto per ammirare la fastosa sala rococò della

8 tappe dai laghi alle vetteDa Locarno a Coira, da Sciaffusa a Neuchâtel, un giro della Svizzera attraverso i centri minori: per passeggiare in nuclei storici di monumentale bellezza e ammirare musei antichi e nuovi, chiese, castelli e le creazioni delle archistar TESTI ICEIGEO

Locarno

Avamposto mediterraneoInondata dalla luce del Lago Maggiore, immersa in un clima mite, Locarno, con poco più di 15mila abitanti, è un avamposto mediterraneo a ridosso delle Alpi. Il suo carattere italiano si rivela nelle architetture ottocentesche della città vecchia e nelle chiese romaniche e barocche, come il santuario della Madonna del Sasso che la domina dall’alto, ma anche nella vegetazione che la circonda: palme, viti, giardini botanici (da vedere quello delle vicine isole di Brissago). Una città allegra, soprattutto in agosto, quando la spiaggia erbosa del Lido si riempie di bagnanti e Piazza Grande accoglie il pubblico del Festival del film.

Bellinzona

Museo a cielo apertoLa prima cosa da fare, arrivati nella capitale del Canton Ticino, è salire al più grande dei suoi castelli e affacciarsi dal belvedere: la vista spazia fino al Lago Maggiore, e sotto si apre uno dei centri medievali meglio conservati della Svizzera. Recenti restauri e interventi urbanistici hanno fatto della città un piacevole salotto, ricco di piazze porticate (piazza Nosetto), vie pedonali, chiese affrescate (San Biagio e Santa Maria delle Grazie). Un museo all’aria

SCOPERTE | LE PICCOLE CITTÀ

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OTTO PICCOLE GRANDI CITTÀ Sopra, da sinistra: l’Altstadt di Coira dominata dal pro!lo aguzzo del campanile della chiesa di St. Martin; la fortezza del Munot a Sciaffusa, sulle rive del Reno; la Fontaine Monumentale di La Chaux-de-Fonds, costruita nel 1888 per celebrare l’arrivo dell’acqua corrente.A sinistra: a San Gallo, la Notrufzentrale, la Centrale cantonale di emergenza, con tetto mobile, è uno dei tre edi!ci cittadini

progettati da Santiago Calatrava. A destra: lo Château de Neuchâtel, sede del governo cantonale.Sotto, da sinistra: il santuario della Madonna del Sasso di Locarno sullo sfondo del Lago Maggiore; la Torre dell’orologio e la fontana di St. Ursus nella Marktplatz di Solothurn; veduta di Bellinzona con la collegiata dei Santi Pietro, Paolo e Stefano, il Castello Montebello a mezza altezza e, in lontananza, il Castello di Sasso Corbaro.

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72 BELL’EUROPA

Stiftsbibliothek, una delle più importanti biblioteche monastiche europee (150mila volumi antichi), oggi protetta dall’Unesco. Ma la città, capitale dell’omonimo cantone, offre anche lo straordinario contrasto tra gli edifici storici (la cattedrale, i palazzi medievali della Gallusplatz e della Marktplatz) e i più recenti interventi di artisti e architetti, come le strutture metalliche di Santiago Calatrava o lo Stadtlounge, salotto urbano arredato da Carlos Martinez e Pipilotti Rist. Un’apertura alla cultura contemporanea che si rivela anche in campo musicale, con l’Open Air St. Gallen, uno dei più importanti festival rock della Svizzera che si tiene ogni anno alla fine di giugno. Sciaffusa

Le cascate del RenoSciaffusa, 34mila abitanti sulla riva destra del Reno, è un vero scrigno di tesori. Chi cerca antiche architetture ha l’imbarazzo della scelta, tra il Münster, la cattedrale dal bellissimo chiostro romanico, la fortezza cinquecentesca del Munot, le case decorate da stucchi e affreschi della Vordergasse, l’orologio astronomico della Fronwagplatz. Chi ama l’arte contemporanea trova una magnifica collezione nelle Hallen für Neue Kunst. Mentre gli appassionati di orologeria possono puntare sulla vecchia fabbrica dell’Iwc, prima industria elvetica, dove è allestito un museo. Ma la cifra più piacevole di Sciaffusa è proprio l’acqua del fiume: dalle piscine estive del Rhybadi alle spettacolari cascate del Reno, le Rheinfall, a tre chilometri dalla città.

Solothurn

Capolavoro baroccoSulla sponda sinistra dell’Aare, un nucleo compatto di edifici rinascimentali e barocchi costituisce il centro storico di Solothurn, piccola (appena 16mila abitanti) ma sorprendentemente ricca: era infatti soprannominata “città degli ambasciatori” poiché era sede dei legati di Francia. Le architetture più importanti si raccolgono attorno alla Marktplatz (dove sorge la Torre dell’orologio) e alla Hauptgasse,

che si animano in occasione dei numerosi eventi culturali (musica, danza, letteratura, oltre al più importante festival di cinema elvetico) e gastronomici (birra, formaggi e un festival del mercato) che hanno luogo in ogni stagione dell’anno.

La Chaux-de-Fonds

Atmosfere LibertyA mille metri di quota, sui crinali del Giura, La Chaux-de-Fonds, capitale dell’orologeria svizzera, è una cittadina industriale che proprio nella sua urbanistica progettata a tavolino, nelle fabbriche, nelle case in stile Liberty della borghesia imprenditoriale ha il maggior motivo di fascino: tanto che insieme al vicino centro di Le Locle è stata inserita nel 2009 tra i siti Patrimonio Unesco. Entrambi i centri vantano importanti musei dell’orologeria, soprattutto quello di La Chaux-de-Fonds chiamato “L’Homme et le Temps”. Ma un secondo motivo di richiamo è la figura di Le Corbusier: l’architetto vi nacque nel 1887, qui ebbe il suo studio e costruì la sua prima casa, la Maison Blanche progettata per i genitori.

Neuchâtel Fascino franceseÈ la più francese delle città svizzere, e una delle più piacevoli, soprattutto nella bella stagione, quando i curatissimi vigneti attorno al lago che da lei prende il nome sono rigogliosi e i canneti si riempiono di uccelli di passo. Neuchâtel deve il suo carattere alla comunità di ugonotti francesi che nel XVI secolo vi trovò riparo, portando con sé l’arte dei tessuti e dell’orologeria. Di quei secoli di ricchezza conserva i palazzi che circondano place des Halles e rue du Trésor, la Collegiata di Notre-Dame eretta in forme gotico-borgognone e il castello, oggi sede del governo cantonale. Contribuiscono al suo fascino anche i nuovi musei: il Laténium di Hauterive, dedicato all’archeologia, e il Centre Dürrenmatt, progettato sulla casa dello scrittore svizzero dall’architetto Mario Botta.

LOCARNO Ascona-Locarno TurismoLargo Zorzi 1tel. 0041-(0)848-091091 www.ascona-locarno.com

BELLINZONA Bellinzonese e Alto TicinoPalazzo Civicotel. 0041-(0)91-8252131www.bellinzonaturismo.ch

COIRA Chur TourismusBahnhofplatz 3tel. 0041-(0)81-2521818www.churtourismus.ch

SAN GALLOSt. Gallen-Bodensee Tourismus Bankgasse 9 tel. 0041-(0)71-2273737 www.st.gallen-bodensee.ch

SCIAFFUSA Schaffhauserland Tourismus Herrenacker 15 tel. 0041-(0)52-6324020 www.schaffhauserland.ch

SOLOTHURN Region Solothurn Tourismus Hauptgasse 69tel. 0041-(0)32-6264646 www.solothurn-city.ch

LA CHAUX-DE-FONDS Tourisme Neuchâtelois Espacité 1tel. 0041-(0)32-8896895 www.neuchateltourisme.ch

NEUCHÂTEL Tourisme Neuchâtelois Hôtel des Postes tel. 0041-(0)32-8896890 www.neuchateltourisme.ch

INFO

SCOPERTE | LE PICCOLE CITTÀ

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