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1 Città di Castellammare di Stabia (Provincia di Napoli) dipinto di Castellammare di Stabia del 1902 fonte Wikipedia IL PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE AGGIORNAMENTO 2016-2018 Predisposto dal Responsabile per la prevenzione della corruzione: Segretario Generale Adottato in data................ con deliberazione n............ del Commissario Straordinario assunti i poteri della Giunta Comunale Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione trasparente” in data_________ IL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA

Città di Castellammare di Stabia

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Città di Castellammare di Stabia (Provincia di Napoli)

dipinto di Castellammare di Stabia del 1902 fonte Wikipedia

IL PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE AGGIORNAMENTO 2016-2018

Predisposto dal Responsabile per la prevenzione della corruzione: Segretario Generale Adottato in data................ con deliberazione n............ del Commissario Straordinario assunti i poteri della Giunta Comunale Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione trasparente” in data_________

IL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA

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IL CONTESTO ESTERNO

La superficie complessiva del Comune di Castellammare di Stabia è di 1.771 ettari, di cui 887 aree boscate, 205 aree coltivate, 28 aree incolte e il restante 35% aree edificate. Il sistema insediativo del comune è costituito dalla città consolidata, che racchiude il centro storico e le espansioni, realizzate fino agli anni "40, (fabbricati caratterizzati dall'alternarsi di strutture popolari, tipiche del periodo di costruzione, con strutture con caratteristiche e tipologie edilizie di pregio, tipiche degli edifici nobiliari); dai nuclei minori di Scanzano, Mezzapietra, Privati e Pozzano; dalla zona industriale lungo la costa a nord del porto e da una recente edificazione, diffusa su quasi tutta la parte pianeggiante del territorio comunale, caratterizzata da grande casualità e disordine, da mancanza di un tessuto urbano definito e organico. Il territorio di Castellammare di Stabia è posto a valle della catena montuosa dei Lattari e si specchia nelle acque del golfo di Napoli. Il clima temperato e le brezze marine determinano nelle campagne quelle condizioni bioclimatiche necessarie ed ottimali allo sviluppo delle colture orto-frutto-floricole. Sebbene la città non goda, allo stato attuale, di grande reputazione turistica, essendo la sua fama piuttosto legata alle sorgenti di acque minerali, alle terme e al cantiere (risorse attualmente in grave stato di crisi), nondimeno essa dispone di ottime risorse potenziali adatte a farne un polo turistico di prima importanza. Durante gli anni '60, in seguito al boom economico che interessò l'intera penisola, si sacrificarono le zone agricole per un ampliamento disordinato della città, sebbene il centro storico rimase sempre popolato, fino al terremoto del 1980, in seguito al quale alcuni edifici crollarono ed altri, gravemente danneggiati, risultano tutt'ora disabitati.

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Durante gli anni '80 la città venne colpita da una grave crisi economica che portò alla chiusura di molte fabbriche, lasciando la zona industriale in totale abbandono e degrado ed il conseguente decremento delle presenze turistiche. L'inizio del XXI secolo coincide con il periodo del rilancio, sia turistico che commerciale , puntando sulle poche industrie rimaste e soprattutto sulla vocazione turistica dell'area, inserendo la città all'interno di un quadro generale a scala regionale e prevedendo una serie di progetti finanziati da fondi della comunità europea che potrebbero farla tornare all'antico splendore . Negli ultimi decenni del secolo scorso, nell’ambito del contratto d’area torrese-stabiese relativamente al tratto finale del waterfront del Comune di Castellammare, quello a confine con Torre Annunziata, è stato realizzato il porto turistico di “Marina di Stabia”. Per l’ampiezza e per la sua strategica collocazione, oltre che per la sua modernità, il nuovo porto costituisce la struttura più importante del mediterraneo meridionale. Questa importante realizzazione risulta essere un tassello di grande rilievo per la valorizzazione complessiva del waterfront stabiese ponendosi quale punto di riferimento nello sviluppo turistico locale e, più in generale, del settore terziario di tutta l’area favorendo anche l’insediamento di nuove attività turistiche, principalmente rivolte all’accoglienza e allo svago e, così, determinare notevoli vantaggi per un contesto socioeconomico in crisi che non ha ancora individuato alternative sostenibili al sistema industriale che agli inizi del secolo scorso era tra le principali fonti di occupazione per l’intera area e che oggi, invece, risulta per gran parte in dismissione o agonizzante. Dai dati statistici rilevati dall’Istat al 2013 risulta che Il territorio di Castellammare si inquadra in un contesto fortemente urbanizzato e con uno dei più elevati indici di popolazione a livello nazionale, raggiungendo una densità di 3723 ab/Kmq., al contempo si evidenzia un forte indice di vulnerabilità sociale e materiale ed un’elevata incidenza delle famiglie in stato di disagio. La crisi economica e finanziaria degli ultimi anni ha inciso in maniera particolarmente evidente sulle dinamiche occupazionali della Città in linea, peraltro con la situazione generale della Regione Campania e del Mezzogiorno: i tassi di disoccupazione hanno raggiunto livelli che si ritenevano ormai da tempo superati. Le statistiche relative alla forza lavoro nell’area, sebbene riferite al 2011, anno del censimento generale della popolazione, evidenziano una ripartizione tra forza lavoro e non, complessivamente più svantaggiosa rispetto a quella regionale e nazionale. Si rileva un’incidenza elevata di giovani di età 19/29 anni che non studiano e non lavorano, dato in evidente aumento rispetto al range regionale e nazionale .

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

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Le principali attività produttive del territorio stabile sono concentrate in attività di servizi, ed a seguire in attività di alloggio e ristorazione, solo in parte minore ad attività agroalimentari - florovivaistiche, (38% delle aziende florovivaiste campane è localizzato nell’area vesuviana–stabiese); attività delle costruzioni ed attività industriali: Cantieristica. La crisi della Cantieristica Navale e della cantieristica da diporto hanno, tra l’altro, determinato l’inserimento dell’area di Castellammare tra le aree di crisi della regione Campania. I dati del Censimento dell’Industria e dei Servizi 2011 evidenziano la presenza sul territorio di un cospicuo numero di unità attive nel campo del non profit. Dal punto di vista delle attività realizzate, spiccano “cultura, sport e ricreazione” che rappresentano la maggioranza delle attività, seguita da “assistenza sociale e protezione civile”. Nonostante un incremento del terzo settore a Castellammare, si deve registrare un dato più significativo in senso negativo: il crollo del numero dei volontari, che testimonia un graduale scollamento della società civile dal mondo del non profit e dell’associazionismo e presumibilmente denota sentimenti di disaffezione e distacco, se non di scetticismo e disillusione che meriterebbero approfondimenti ulteriori.

CRITICITÀ AMBIENTALI E FUNZIONALI La situazione complessiva del territorio stabiese è caratterizzata da elementi di criticità legati in modo prevalente alla scarsa qualità degli insediamenti (disordine, degrado, congestione del traffico); allo stato di relativo abbandono del centro storico e dei beni culturali; alla scarsa integrazione tra le diverse risorse; alla crisi e alla dismissione di molte aree industriali; al rischio idrogeologico; alla presenza diffusa nelle aree agricole di serre con i connessi problemi di inquinamento dei suoli per un uso eccessivo di concimi e fitofarmaci e per l’inquinamento da metalli pesanti ed altre componenti dei terreni e delle acque costiere determinate dalle esondazioni e dalla foce del fiume Sarno; al conseguente impoverimento del territorio socio-economico-culturale che determina e favorisce l’allignare di fenomeni malavitosi. Dalla “Relazione sull'attività delle forze di polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata”, presentata dal Ministero degli Interni al febbraio 2015 rispetto alla Regione Campania e significativa anche per la città di Castellammare, si evidenzia che : La camorra si conferma, anche per il semestre oggetto di analisi, un'entità capace di esprimere la sua pervasività su più piani, quello criminale, imprenditoriale e politico, diversificando quindi i propri settori di interesse. Presupposto indispensabile all'introduzione capillare in tali ambiti, risulta essere il controllo del territorio, realizzato principalmente attraverso il prelievo del "pizzo" presso esercizi commerciali ed imprese, soprattutto quelle che operano nel settore dell’edilizia….. Per la camorra imprenditrice diviene importante stringere accordi funzionali alla gestione di attività criminali complesse. L’interesse per il condizionamento della vita

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amministrativa degli enti pubblici campani è rivolto soprattutto ai grandi appalti pubblici. Dalla relazione presentata da Confcommercio Imprese per l'Italia, della Provincia di Napoli, emerge che negli ultimi 6 mesi, fra Napoli e provincia, sono state chiuse più di 2000 attività e circa 600 tra bar e ristoranti. Il dato è sintomatico di una crisi economica strutturale che si riverbera sulla disoccupazione e quindi sulle dinamiche di cooptazione della manovalanza criminale.

IL CONTESTO INTERNO In data 2013 l'Amministrazione Comunale, entrata in carica a seguito della tornata elettorale tenuta in primavera, ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. In data 13.10.15, venuto meno il numero legale di Consiglieri Comunali a seguito di una perdurante crisi politica che ha inficiato quasi tutta l'attività realizzata dall’uscente Amministrazione durante il biennio di governo, il Prefetto della Provincia di Napoli ha decretato la sospensione del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia (Na). Per garantire la provvisoria gestione dell'Ente, è stato nominato il Commissario prefettizio con i poteri del Consiglio, del Sindaco e della Giunta municipale, un sub-commissario per le funzioni vicariali, un sub-commissario per le deleghe relative alle competenze del settore Economico Finanziario-Fiscalità Locale, Partecipate, Gare e Contratti, rapporti con l'Organismo Straordinario di liquidazione. Successivamente con il D.P.R. del 3 novembre pubblicato sulla G.U n. 268 del 17 novembre 2015 è stato decretato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia

DATI DELL’ENTE DESUNTI DAL CONTO ANNUALE 2015: Numero attuale dei dipendenti non dirigenti: 378 Numero attuale dei Dirigenti: 4 (di cui uno in aspettativa) Numero totale dipendenti in servizio: 382 Numero totale dipendenti previsti dalla pianta organica rideterminata con del. di G.C. n.61/14: 621 di cui 10 con qualifica dirigenziale. Numero dei settori previsti in pianta organica : 10.

ORGANIGRAMMA

1° SETTORE AA.GG. Risorse Umane

2° SETTORE P.I. Cultura Gioventù e Turismo

3° SETTORE Politiche Sociali

4° SETTORE SS.DD. Immigrati Sportello Donna

5° SETTORE EE.FF. Fiscalità Locale

Servizi Organi Istituzionali

Servizio Pubblica istruzione

Politiche sociali Servizi Demografici Servizio Bilancio Contabilità Rendiconto

Presidenza del Consiglio

Servizio Politiche per la gioventù

Ufficio di Piano legge 328/2000

Politiche per gli Immigrati Economato

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Ufficio di segreteria Generale Ufficio Sport Sportello donna Servizio tributi locali

Segreterie Assessorati

Biblioteca Comunale Mercato ortofrutticolo

Ufficio del Segretario Generale

Ufficio Turismo Patrimonio

Servizio Risorse Umane

Archivio Storico

Gabinetto del Sindaco

Ufficio Stampa Avvocatura Servizio Gare e Contratti

6° SETTORE Lavori Pubblici

7° SETTORE Ambiente

8° SETTORE Urbanistica

9° SETTORE Servizio Innovazione Tecnologica -Urp-Sito Web

10° SETTORE Corpo di P.M. - Protezione Civile

Servizio Lavori Pubblici

Servizio Tutela Ambientale

Servizio di piani e programmi

Servizio Informatico e Innovazione tecnologica

Servizio controllo sul territorio

Manutenzione del Cimitero

Ciclo Integrato dei Rifiuti Politiche Territoriali Ufficio Urp Servizio Amministrativo

Ufficio Vivibilità Ufficio di Igiene e Sanità e agricoltura

Servizio Centro Storico Sito Istituzionale Ufficio Passi

Tutela Idrogeologica

Servizio Edilizia Privata Servizio di Protezione

Civile SUE e SUAP

Servizio controllo sul territorio

PIU Europa Datore di Lavoro L'amministrazione Comunale nel corso del 2015, definito dalla Stampa locale annus horribilis, ha dovuto affrontare il piano di ristrutturazione conseguente allo stato di dissesto finanziario dichiarato nel 2013 e la fine anticipata della Consiliatura determinata dalle dimissioni presentate da 13 Consiglieri Comunali, seguita dal decreto prefettizio di sospensione del Consiglio Comunale e conseguente commissariamento e dal D.P.R. di scioglimento del 3 novembre 2015. Le gravi difficoltà finanziarie dell'Ente, lo stato di fallimento in cui versano tutte le Aziende Partecipate, tranne una; il forte ridimensionamento della pianta organica dovuta al deupaperamento del personale per i numerosi pensionamenti di dipendenti ( dal 2010 al 2014 si sono avuti 98 pensionamenti e 19 per il triennio

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2014- 2016 ); l’assenza di turn over per il blocco delle assunzioni; l’indice di età media del personale dipendente attestantesi tra i cinquantacinque ed i sessanta anni; lo sforzo che tutta la macchina comunale ed in particolare il settore economico finanziario, ha dovuto affrontare per approvare nel corso del 2015 i bilanci preventivi e consuntivi del 2013-2014 e 2015, (l’ultimo bilancio approvato dal Commissario ad acta risaliva al 2012); tutti questi fattori hanno determinato di fatto forti e concrete difficoltà gestionali nella struttura organizzativa dell’Ente determinata in pianta organica in 9 settori di linea, cui si sommano gli Uffici di Staff tra i quali figura il 10° settore - Polizia Municipale; con un organico previsto per 621 dipendenti e di dieci dirigenti, mentre i numeri attuali sono rispettivamente di 378 e 4, di questi ultimi uno in posizione di distacco presso altro Comune.

Dati sugli illeciti verificatisi nell’ ultimo quinquennio rilevati dall’Avvocatura Municipale .

1) I giudizi penali pendenti a carico di ex amministratori e dipendenti ed ex dipendenti comunali, aventi ad oggetto reati ascritti per fatti commessi contro l'amministrazione, non hanno trovato all'oggi conclusione con sentenza definitiva; le ipotesi contestate sono di tentata truffa, peculato e concorso in peculato, abuso d'ufficio, turbativa della libertà degli incanti. 2)I giudizi erariali che si sono conclusi a carico di ex amministratori e dipendenti con pronuncia definitiva hanno riguardato l'erogazione della produttività anni 2001 e ss; ritardo nell'ottemperanza a sentenza. 3)sono stati oggetto di impugnativa giudiziale i seguenti appalti: igiene urbana; riqualificazione lungomare cittadino; trasporto scolastico; ristrutturazione edifici comunali; affidamento servizi ex art. 45 bis codice della navigazione; l'appalto di igiene urbana ha visto più contenziosi inerenti sia alla procedura di evidenza pubblica in sé, sia all'aggiudicazione, che all'esecuzione dell'appalto; allo stato, i giudizi definiti con sentenza di secondo grado hanno visto prevalere il comune, come quelli definiti con sentenza di primo grado; quelli inerenti agli ulteriori appalti sono in corso di svolgimento. Ulteriore contenzioso ha avuto ad oggetto l'affidamento del servizio di esazione dei tributi comunali, che si è definito con soccombenza dell'ente, per intervenuta fissazione di requisiti eccessivamente restrittivi.

PREMESSA Statistiche nazionali ed internazionali hanno verificato che la diffusione di fenomeni corruttivi nella P.A. Costituisce un fenomeno allarmante per la continua crescita.

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Sino a qualche anno fa l’Italia a differenza dei principali Paesi europei non aveva una legislazione e un programma anticorruzione, con la legge 190/12 ed i successivi decreti legislativi n. 33 e n. 39 del 2013, si è cercato di porre rimedio a tale grave lacuna. Per prevenire la corruzione e i cd. fenomeni di “maladministration” la legge ha previsto una serie di misure organizzative e di strumenti che interessano sia il livello nazionale che quello locale. Per gli enti locali, il primo adempimento da attuare consiste nel programmare, mettere in atto e monitorare una serie di attività di prevenzione della corruzione predisponendo il Piano triennale di prevenzione della corruzione, (P.T.P.C.). Il P.T.P.C. Viene adottato annualmente dalla Giunta Comunale, sulla base della proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, nei termini e secondo le modalità previste non solo dalla legge 190/2012 ma anche da appositi atti di indirizzo, come le intese adottate in sede di Conferenza Unificata e il Piano Nazionale nonché, da ultimo, l'Aggiornamento del PNA 2015 approvato dalla Autorità Nazionale Anticorruzione nell'ottobre 2015 per dare nuovi indirizzi operativi agli Enti pubblici in materia di programmazione anticorruzione, nelle more del nuovo Piano Nazionale. Il presente Piano Triennale di Prevenzione del Comune di Castellammare 2016/2018 viene redatto ai sensi delle citate normative, cui si adegua.

L’OGGETTO DEL PTPC- AGGIORNAMENTO 2016/18 Con il Piano attuale l’Amministrazione programma una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo partendo da una fase preliminare di analisi del contesto territoriale dell’Ente e del contesto interno della struttura organizzativa e operativa comunale, delle sue regole e prassi di funzionamento in termini di possibile esposizione al fenomeno corruttivo, delle esperienze attuate con i precedenti PTPC 2014/16 e 2015/17, che vengono richiamate, confermate ed implementate dal presente aggiornamento.

Sono stati oggetto di analisi e valutazioni • le aree maggiormente a rischio; • la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione; • gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; • il collegamento tra corruzione-trasparenza-performance nell’ottica di una più

ampia gestione del “rischio “. • la previsione, per le attività individuate a rischio di meccanismi di prevenzione,

formazione, controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione;

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• la previsione di obblighi di comunicazione nei confronti del Responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento del piano;

• il monitoraggio, in particolare, del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;

• il monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione comunale e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti;

• l'individuazione di specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL PIANO IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

A norma dell'articolo 1, comma 7, della Legge 6 novembre 2012, n.190, il Responsabile della prevenzione della corruzione nel Comune di Castellammare di Stabia è individuato nel Segretario Generale che svolge anche le funzioni di Responsabile per la trasparenza.

Funzioni IL RPC /RPTI: - elabora la proposta di piano triennale di prevenzione della corruzione ed i

successivi aggiornamenti da sottoporre all'organo di indirizzo politico ai fini della successiva approvazione;

- verifica l'efficace attuazione del piano e la sua idoneità e ne propone la modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti rilevanti nell'organizzazione o nell'attività dell'amministrazione;

- verifica, d'intesa con i Dirigenti l'attuazione del piano di rotazione degli incarichi di cui in seguito negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;

- definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori individuati quali particolarmente esposti alla corruzione;

- si avvale del supporto dell'Ufficio per i provvedimenti disciplinari (UPD) obbligatoriamente costituito ai sensi dell'art. 55 bis e dell'art.l5 , comma 3 del codice generale (approvato con D.P.R. n. 62 del 16 Aprile 20 13),

- entro il 15 dicembre di ogni anno pubblica sul sito web istituzionale dell'Ente una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette alla Giunta Comunale a cui riferisce in ordine all'attività espletata.

- Il Responsabile si avvale di una struttura con funzioni di supporto.

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- L'individuazione dei soggetti della struttura di supporto spetta al Responsabile della prevenzione della corruzione

I REFERENTI del RPC/RPTI l referenti curano la tempestiva comunicazione delle informazioni nei confronti del Responsabile, secondo quanto stabilito nel piano anticorruzione dell'Ente. I Referenti coincidono, di norma, con i Dirigenti dei Settori in cui è articolato l'Ente. Implementazione 2016/18: Migliorare il coinvolgimento, la valorizzazione e responsabilizzazione dei Referenti attraverso la trasformazione delle misure di prevenzione in obiettivi di performance il cui raggiungimento è motivo di valutazione di responsabilità disciplinare e di valutazione per l’assegnazione di indennità del risultato .

Soggetti coinvolti nell’attuazione del Piano Gli Organi di indirizzo Politico; I dipendenti; L’OIV; I concessionari e incaricati di pubblici servizi e i soggetti di cui all'art. 1, comma 1- ter, della L. 241/90. Implementazione 2016/18: Gli amministratori verranno coinvolti dal RPC come organi di controllo cui indirizzare gli esiti del monitoraggio sull’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e da coinvolgere nella fase pre-approvazione del nuovo Piano mediante azioni divulgative e consultive. Per l’O.I.V. ( Organismo Indipendente di Valutazione ), il ruolo di rilievo già svolto per il monitoraggio degli obblighi di trasparenza, e per la verifica del raggiungimento viene implementato dall’attribuzione di funzioni all'interno del Controllo Integrato Successivo, che integra il sistema dei controlli interni ed è delegato anche al Segretario Generale ed all'Organo di Revisione Contabile dell'Ente. Il coinvolgimento, la valorizzazione e responsabilizzazione dei dipendenti verranno migliorati identificando anche per essi l’attuazione delle misure previste dal P.T.P.C. quale elemento di valutazione di performance . Per i concessionari e incaricati di pubblici servizi e i soggetti di cui all'art. l, comma 1- ter, della L. 241/90, mediante l'introduzione di formule contrattuali di rescissione in caso di comportamenti o azioni in violazione del Codice di comportamento dei dipendenti dell’Ente.

L’ANALISI DEL RISCHIO L’analisi del rischio ha come obiettivi: • comprendere le cause del verificarsi di eventi corruttivi e, conseguentemente,

individuare le migliori modalità per prevenirli ( creando i presupposti per l’individuazione delle misure di prevenzione più idonee );

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• definire quali siano gli eventi rischiosi più rilevanti e il livello di esposizione dei processi.

Nell’analisi del PTPC 2014/2016 e dell’aggiornamento al piano del 2015 l’Ente si è attenuto strettamente alla metodologia presentata nell’allegato 5 del PNA evidenziando i seguenti dati e misure di prevenzione.

Tabella di valutazione delle aree di rischio Aree di rischio basso medio alto A) attività oggetto di concessione e /o autorizzazione

X

B)Area: affidamento di lavori, servizi e forniture X C) concessione di sovvenzioni contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati

X

D) concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all’art. 24 del citato decreto legislativo 150/09;

X

E) opere pubbliche : gestione diretta delle stesse

X

F)opere pubbliche : scelta del contraente e controlli della gestione

X

G) flussi finanziari e pagamenti in genere X H) manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici comunali;

X

I ) manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade;

X

J) attività di edilizia privata, cimiteriale, condono edilizio e sportello attività produttive

X

K) controlli in genere ( ambientali, urbanistici, relativi ad illeciti amministrativi e penali , attività di accertamento e informazione espletate per altri Enti e/o settori del Comune, fiscali e tributari…)

X

L) rilascio di autorizzazioni all’esercizio di attività diverse su aree pubbliche;

X

M) scelta del contraente nelle procedure di alienazione e/o concessione di beni pubblici;

X

N) irrogazione di sanzioni X O) verifica e controlli dell’esatto adempimento degli obblighi contrattuali da parte degli affidatari dei servizi e forniture

X

P) attività di controllo dell’utilizzo del patrimonio pubblico

X

Q) attività di accertamento e verifica della elusione ed evasione fiscale

X

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Tabella delle misure specifiche individuate per alcune tipologie di procedure

ritenute maggiormente a rischio.

SCHEDA N. 1 : APPALTI

Procedimenti Livello di rischio Misure di prevenzione

Lavori eseguiti in somma urgenza

Alto

1)Registro delle somme urgenze, recante le seguenti informazioni: - Estremi provvedimento di affidamento - Oggetto della fornitura - Operatore economico affidatario - Importo impegnato e liquidato Pubblicazione del registro sul sito web istituzionale dell'Ente nella sezione Trasparenza 2) Report semestrale da trasmettersi, a cura del Dirigente/Responsabile del servizio al Responsabile della prevenzione su: - nr. di somme urgenze/appalti di lavori effettuati - somme spese/stanziamenti assegnati

Affidamenti diretti (ex art. 56 e 125 del d.lgs 163/2006)

Alto

1) Registro degli affidamenti diretti, recante le seguenti informazioni: - Estremi provvedimento di affidamento - Oggetto della fornitura - Operatore economico affidatario - Importo impegnato e liquidato Pubblicazione del registro sul sito web istituzionale dell'Ente nella sezione Trasparenza 2) Report semestrale da trasmettersi, a cura del Dirigente/Responsabile del servizio al Responsabile della prevenzione su - nr. di affidamenti diretti/appalti effettuati - somme spese/stanziamenti assegnati

Transazioni, accordi bonari e arbitrati

Alto

Elenco, da pubblicarsi sul sito istituzionale dell’Ente, delle transazioni, degli accordi bonari e degli arbitrati di cui agli artt. 239, 240 e 241 del d.lgs. 163/2006, contenenti le seguenti informazioni: - oggetto - importo

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- soggetto beneficiario - responsabile del procedimento - estremi del provvedimento di definizione della procedimento

Procedimenti di affidamento di appalti

Medio

Espressa indicazione negli avvisi, bandi di gara o lettere di invito che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità, costituisce causa di esclusione dalla gara.

Opere pubbliche Medio

Scheda opere pubbliche, da pubblicarsi sul sito internet dell'Ente e da aggiornarsi periodicamente, recante le seguenti informazioni: 1) Progettista dell'opera e Direttore dei lavori 2) Fonte di finanziamento 3) Importo dei lavori aggiudicati e data di agg. 4) Ditta aggiudicataria 5) Inizio lavori 6) Eventuali varianti e relativo importo 7) Data fine lavori 8) Collaudo 9) Eventuali accordi bonari 10) Costo finale dell'opera

SCHEDA N. 2: URBANISTICA

Procedimenti Livello di rischio Misure di prevenzione

Lottizzazioni edilizie Alto

1) Valutazione analitica dei costi delle opere di urbanizzazione proposte a scomputo

2) Predisposizione ed utilizzo di schemi standard di convenzioni di lottizzazione

3) Archiviazione informatica di tutti i procedimenti di lottizzazione

SCHEDA N. 3: EDILIZIA

Procedimenti Livello di rischio

Misure di prevenzione

Concessioni edilizie

Medio 1) Archiviazione informatica di tutti i procedimenti, sin dalla fase di avvio, con la scannerizzazione della relativa documentazione. 2) Report semestrale da trasmettersi, a cura del

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Dirigente/Responsabile del servizio al Responsabile della prevenzione su: - nr. casi di mancato rispetto dell'ordine cronologico nell'esame delle istanze, sul totale di quelle presentate. - nr casi di mancato rispetto dei termini di conclusione del procedimento sul totale di quelli avviati

Repressione abusi edilizi

Alto Idem

Concessioni edilizie in sanatoria

Medio Idem

SCHEDA N. 4: ATTIVITA' PRODUTTIVE

Procedimenti Livello di rischio

Misure di prevenzione

Attività produttive in variante allo strumento urbanistico (art. 8 D.P.R. n. 160/2010 - ex art. 5 D.P.R.n 447/1998 )

Alto

1. Tempestiva trasmissione al Consiglio, a cura del Responsabile SUAP - in ogni caso almeno 20 giorni prima dell’eventuale attivazione della conferenza di servizi -, di una relazione istruttoria indicante la verifica effettuata circa la ricorrenza dei presupposti per l’attivazione del procedimento di variante semplificata richiesta dal privato.

2. Elenco delle iniziative produttive approvate in variante, da pubblicarsi sul sito internet dell’Ente con l’indicazione: 1. Tipologia dell’intervento e ditta proponente 2. Data di presentazione dell’istanza 3. Data di attivazione della conferenza di servizi 4. Estremi di pubblicazione e deposito progetto approvato in conferenza 5. Estremi deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione 6. Convenzione sottoscritta

SCHEDA N. 5: BENI CONFISCATI

Procedimenti Livello di rischio Misure di prevenzione

Utilizzo dei beni Alto Pubblicazione del sito istituzionale dell'Ente dell'elenco dei beni, riportante: - descrizione ed estremi catastali identificativi

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- l'attuale utilizzo - soggetto assegnatario - oneri a carico dell'assegnatario - estremi del provvedimento di assegnazione - durata dell'assegnazione

SCHEDA N. 6: GESTIONE PATRIMONIO

Procedimenti Livello di rischio

Misure di prevenzione

Concessione in uso beni immobili

Alto

Pubblicazione sul sito internet dell’Ente dell’elenco dei beni immobili di proprietà comunale, concessi in uso a terzi, indicante le seguenti informazioni. 1. Descrizione del bene concesso 2. Estremi del provvedimento di concessione 3. Soggetto beneficiario 4. Oneri a carico del beneficiario 5. Durata della concessione

SCHEDA N. 7: CONTRIBUTI

Procedimenti Livello di rischio Misure di prevenzione Sovvenzioni,sussidi, vantaggi economici...

Alto Pubblicazione dell'elenco dei destinatari secondo le modalità degli artt. 26 e 27 del D.P.R.33 / 2013)

SCHEDA N. 8: ASSUNZIONE DEL PERSONALE

Procedimenti Livello di rischio Misure di prevenzione

Bandi di concorso per assunzioni e prove selettive per progressioni di carriere

Medio

Pubblicazione e aggiornamento costante dei bandi in corso e di quelli dell'ultimo triennio,per il reclutamento a qualsiasi titolo di personale presso l'A. C. con indicazione per ognuno di essi del numero di dipendenti assunti e delle spese effettuate Divieto di nomina nelle commissioni e di affidamento di incarichi per i dipendenti che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale

Azioni di implementazione 2016 / 2018:

Ai sensi dell’ “Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione” già menzionato, tutte le aree di attività, intese come complessi settoriali di

Page 16: Città di Castellammare di Stabia

16

processi/procedimenti svolti dal Comune, devono essere analizzate ai fini dell’individuazione e valutazione del rischio corruttivo e del relativo trattamento. L’aggiornamento del piano 2016/18 del Comune di Castellammare privilegia tale attività, nella consapevolezza di dover dare maggiore efficacia e possibilità di concreta realizzazione alle azioni programmate di prevenzione e della necessità, quindi, di fondarle su una conoscenza più puntuale e specifica dei diversi processi in cui si articola l’attività dell’Ente. Peraltro, la situazione interna dell’Ente, precedentemente esposta in termini di dati numerici e di organizzazione, ben evidenzia le particolari e complesse criticità in cui esso versa attualmente, impegnato in una ristrutturazione post dissesto che assorbe la maggior parte delle energie e della disponibilità del personale dirigente e dipendente, riducendosi, pertanto, a livelli di esiguità le risorse sia umane che strumentali tecnicamente adeguate e disponibili da poter impegnare per l’attuazione della laboriosa attività necessaria per la mappatura dei processi dell’Ente. Del resto Il Piano Anticorruzione è uno strumento di conoscenza e di auto analisi dell’Ente che, pur senza rinunciare alla propria azione di prevenzione della corruzione deve, anche, prendere atto della propria realtà interna ed esterna e proporre rispetto ad esse avanzamenti sia pure graduali. Su tale convincimento l’Aggiornamento 2016/18, partendo dalla valutazione dei dati raccolti sul contesto esterno, sia di carattere socio-economico-culturale che di sicurezza, dei dati organizzativi e strutturali del contesto interno, dei dati sugli illeciti dell'ultimo quinquennio verificatisi nell'Ente trasmessi dall’Ufficio Avvocatura e dall’UDP, ha individuato quale priorità per il corrente anno la mappatura dei processi ampliativi della sfera giuridica del destinatario privi di effetto economico diretto ed immediato per i destinatari, e dei processi relativi ai contratti pubblici, procedendo all’ identificazione dei fattori e del livello rischio nonché delle relative misure di prevenzione. Il completamento della mappatura dei processi verrà realizzato con prossimo aggiornamento anno 2017 senza, peraltro, voler escludere ogni possibilità di miglioramento e di completamento di quella realizzata con il presente Piano di aggiornamento.

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17

TABELLA DEI PROCESSI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEL DESTINATARIO PRIVI DI EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO.

Mappatura processi ampliativi della sfera giuridica del destinatario privi di effetto economico diretto ed immediato per il

destinatario

PROCESSI procedimenti SETTORI-UFFICI Eventi rischiosi da elenco

livello di

rischio

Misure di prevenzione

CONDONO EDILIZIO

permesso di costruire in sanatoria x art.31 della L.47/1985

Urbanistica-Ufficio condono

alto

Urbanistica-Ufficio controllo sul territorio R1-R4-R6-R7-R11

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Urbanistica-Ufficio edilizia privata

Certificato di abitabilità/agibilità

art.35

Urbanistica-Ufficio condono

alto

Urbanistica-Ufficio controllo sul territorio R4-R6-R7-R11

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Urbanistica-Ufficio edilizia privata

EDILIZIA PRIVATA

SCIA- CIL

Ufficio viabilità

alto

Ufficio fogne

Ufficio verde pubblico

S.U.A.P. R7 R4 R11-R6

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio tributi Ufficio demanio Polizia Municipale

Accertamento di conformità ai sensi degli art.36/37 Dpr 380/2001

Ufficio viabilità

alto

Ufficio fogne Ufficio verde pubblico

S.U.A.P. R10 R4 R11-R6

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio tributi Ufficio demanio Polizia Municipale

Permesso a costruire proroghe volture

Ufficio viabilità

alto

Ufficio fogne Ufficio verde pubblico

S.U.A.P. R1 R4 R11-R6

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio tributi Ufficio demanio Polizia Municipale

PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

Permesso di costruire in deroga al P.R.G.

Ufficio viabilità

alto

Ufficio fogne Ufficio verde pubblico

S.U.A.P. R1-R6 R4 R11

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio tributi Ufficio demanio

Page 18: Città di Castellammare di Stabia

18

Polizia Municipale

Rilascio permessi a costruire correlati a

P.U.A.

Ufficio viabilità

alto

Ufficio fogne Ufficio verde pubblico S.U.A.P.

Ufficio tributi R1 R4-R6 R11 M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio demanio

Polizia Municipale

Ufficio controllo sul territorio

CONTROLLO SUL TERRITORIO

Rilascio di certificazione di destinazione urbanistica e frazionamenti

Ufficio condono edilizio

alto

Ufficio controllo sul territorio

R4-R6 R9 R11

M1-M2-M4-M5-M6-M7-M8-M10-M11-M20

Ufficio edilizia privata

Ordinanze di sospensione lavori/ripristinatorie

Ufficio condono edilizio

alto

Ufficio controllo sul territorio

R4-R6 R9 R11 M1-M2-M4-M5-

M10-M12-M19 Ufficio edilizia privata

Acquisizione manufatti abusivi. Demolizione

Ufficio condono edilizio

alto

Ufficio controllo sul territorio

R4-R6 R9 R11 M1-M2-M4-M5-

M8-M12 Ufficio edilizia privata

LEGGE 219/1981

Rilascio dei titoli abilitanti e certificazioni su immobili danneggiati dal sisma del 23/11/1980

Ufficio controllo sul territorio

alto

Ufficio edilizia privata R4-R6 R9 R11 M1-M2-M4-M5-

M8-M12-M19

Ufficio condono edilizio

SUPERAMENTO ED ELIMINAZIONE

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Procedimenti relativi ai contributi erogati dalla R.C.

Ufficio edilizia privata

alto

Ufficio controllo sul territorio R4 R2 R11 M1-M2-M4-M5-

M8-M12-M19

Ufficio edilizia privata

PUBBLICA E PRIVATA INCOLUMITA'

Atti ordinatori eliminazione parti pericolanti

Ufficio pubblico e privata incolumità

medio

R11 R9 R6 R4 M1-M2-M4-M5-M8-M12-M19

COMMERCIO E ATTIVITA'

PRODUTTIVE

Istruttoria dei pareri diversi da acquisire sia preliminari che successivi

Ufficio viabilità

alto

S.U.A.P.

Ufficio tributi R4-R6-R9

R2 R11 M1-M2-M4-M5-M8-M12-M19

Polizia Municipale

attività produttive in variante allo strumento urbanistico

alto

S.U.A.P. R11 R2 R4-R6-R9

M1-M2-M4-M5-M8-M12-M19

CONTROLLI E VIGILANZA NEL

applicazione della sanzione accessoria

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

medio

Page 19: Città di Castellammare di Stabia

19

CAMPO DELLA VIABILITA'

della decurtazione dei punti dalla patente di guida; rif. normativo art. 126 bis del D.Lgs n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i.

R2 R11 R6 M1-M2-M11-M12-M7

archiviazione di verbale di accertamento di infrazione alle norme del C.d.S. da utilizzarsi nei soli casi di notifica di verbale a soggetto estraneo alla violazione; rif. normativo art. 386 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 ”Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

basso

R2 R11 R6 M1-M2-M7-M11-M12

autorizzazione alla demolizione di autovettura sequestrata a causa di circolazione senza copertura assicurativa a norma delle vigenti disposizioni di legge sulla responsabilità civile verso terzi; riferimento normativo art. 193 comma 3 del D.Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

R2 R11 R6 medio M1-M2-M11-M12-M7

ricorso al Giudice di Pace avverso verbali di accertamento di infrazioni alle norme del C.d.S.; rif. normativo art. 204 bis del D.Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

medio

R2 R6 R11 M1-M2-M12-M7

ricorso al Prefetto avverso verbali di accertamento di infrazioni alle norme del C.d.S.; rif. normativo art. 204 bis del D.Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

medio

R2 R6 R11 M1-M2-M12-M7

richiesta di contrassegno per disabili comprensivo di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; rif. normativo art. 381 del D.P.R. n. 495/1992

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

alto

R2-R6 R4 R11 M1-M2-M12-M7-

M11

Page 20: Città di Castellammare di Stabia

20

(Regolamento di Esecuzione del C.d.S.) e ss.mm.ii introdotte con il D.P.R. n. 151 del 30 luglio 2012

istruttoria dei sinistri stradali; rif. normativo legge n. 241 del 7 agosto 1990, art. 11 del D..Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i ed art. 21 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 ”Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

medio

R2-R6 R9 R11 M1-M2-M12-M7-

M11

richiesta di copia di atti relativi a sinistri stradali; rif. normativo legge n. 241 del 7 agosto 1990, art. 11 del D..Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i ed art. 21 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 ”Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada

Ufficio polizia Amministrativa e Viabilità

medio

R6-R8-R11 M1-M2-M7-M12-M19

effettuazione controlli generali su strada Ufficio Viabilità

medio

R3-R6-R10 M2-M18-M11

GESTIONE RUOLI istruttoria e provvedimento finale Uffici amministrativi P.M.

medio

R6-R8-R11 M2-M11-M7-M19

POLITICHE DI SVILUPPO E

PRODUTTIVITA' PERSONALE DIPENDENTE

gestione e archiviazione del flusso documentale in entrata e in uscita

Ufficio risorse umane

medio

R8 M19

GESTIONE GIURIDICA DEL PERSONALE

rilevazioni presenze -controllo anomalie timbrature - visite fiscali

ufficio presenze

alto

R4-R9 M11-M7-M12

autorizzazioni per aspettative - congedi - permessi

ufficio presenze

alto

R4-R7-R11 M11-M7-M12-M19

provvedimenti disciplinari risorse umane

medio

R8-R4-R11 M2-M4-M7-M12-

Page 21: Città di Castellammare di Stabia

21

M11-M19

autorizzazioni allo svolgimento di attività extraistituzionale

risorse umane

alto

R11 M6-M7-M11-M12-M19

procedimento per attribuzione ticket mensa

ufficio presenze

medio

R5 M12

cambio di qualifiche risorse umane

basso

R11 M2-M19-M7-M12

atti per il collocamento a riposo dei dipendenti risorse umane

medio

R9-R11 M7-M12-M19

istruttoria diritto allo studio risorse umane

basso

R11 M11-M12

istruttoria legge 104/92 risorse umane

medio

R2-R11 M11-M12-M7

affidamento incarichi dirigenziali, incarichi di P.O

risorse umane

medio

R4-R11 M14

AREA AFFARI GENERALI

postalizzazione e notifiche atti ufficio posta

basso

R6-R8 M11

Protocollo informatico e gestione pec istituzionale

ufficio segreteria

basso

R8-R9 M11

verifica presenza consiglieri comunali alle sedute del Consiglio e alle Commissione

Ufficio AA.GG.

alto

R9 M12-M11

GESTIONE ANAGRAFICA A.I.R.E.

iscrizione e cancellazione anagrafica

ufficio anagrafe

basso

R9 M12-M11-M7

autenticazione di firma - rilascio carte d'identità ufficio atti notori

basso

R9 M12-M11-M7

gestione A.I.R.E. e iscrizione e cancellazione comunitarie e extracomunitarie

ufficio anagrafe

medio

R9 M12-M11-M7

STATO CIVILE

tenuta registri atti di nascita, cittadinanza, matrimonio e di morte

ufficio di stato civile

alto

R4-R9 M12-M11-M7

rilascio certificazioni dai registri ufficio di stato civile

basso

R9 M12-M11-M7

ELETTORALE iscrizioni e ufficio leva elettorale basso

Page 22: Città di Castellammare di Stabia

22

cancellazione elettori R9 M12-M11-M7

rilascio certificati iscrizione leva elettorale e godimento diritti politici

ufficio leva elettorale

medio

R9 M12-M11-M7

rilascio duplicato e rinnovo tessere elettorali

ufficio leva elettorale

basso

R11 M12-M11-M7

gestione albi scrutatori, presidenti, giudici popolari

ufficio leva elettorale

medio

R4-R11 M12-M11-M7

SOSTEGNO E PROMOZIONE DELLA

PUBBLICA ISTRUZIONE

fornitura gratuita libri di testo ad alunni scuole primarie

ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

fornitura gratuita totale o parziale libri di testo ad alunni scuole secondarie I° e II° grado

ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

borse di studio legge 62/00 ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

servizio di supporto organizzativo per alunni disabili

ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

iscrizione refezione scolastica ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

trasporto scolastico ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

iscrizione asili nido e scuola materna ufficio scuola

basso

R11 M12-M11-M7

CONCESSIONE DI PATROCINI A ORGANISMI

PUBBLICI E PRIVATI SENZA SCOPO DI

LUCRO

ricezione istanza - valutazione - concessione

ufficio informagiovani

basso

R11-R6 M12-M7-M2-M6-M19-M10

ricezione istanza - valutazione - concessione

ufficio cultura

basso

R11-R6 M12-M7-M2-M6-M19-M10

AUTORIZZAZIONI PER L'UTILIZZO DEGLI

IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI

ricezione istanza - valutazione - concessione

ufficio sport

basso

R11-R6 M12-M7-M2-M6-M19-M10

ricezione istanza - valutazione - autorizzazione

ufficio sport

basso

R11-R6 M12-M7-M2-M6-M19-M10

GESTIONE TRIBUTI

anagrafe contribuenti TA.RI.(iscr.var.canc.disc. accer. rimborsi riscossioni)

ufficio TA.RI.

medio

R3-R6-R11 M12-M11-M2-M7

anagrafe contribuenti IMU e TASI ufficio IMU medio

Page 23: Città di Castellammare di Stabia

23

(iscr.var.canc.disc.accer. rimborsi riscossioni)

R3-R6-R11 M12-M11-M2-M7

TOSAP (accertamento - autorizzazione - riscossione - controlli)

ufficio Tosap - Comando VV.UU.

medio

R3-R6-R11 M10-M11-M2-M7-M5-M12

rilascio certificazioni fiscali ufficio tributi

medio

R3-R6-R10 M10-M11-M2-M7-M19-M12

GESTIONE DEL PARTRIMONIO

gestione fitti attivi ufficio patrimonio

alto

R3-R4-R10 M11-M7-M19-M12-M2

gestione fitti passivi ufficio patrimonio

alto

R3-R4-R10 M11-M7-M19-M12-M2-M21

concessioni in uso beni immobili ufficio patrimonio

alto

R5-R11-R10-R6 M2-M6-M7-M10-M12-M11-M22

beni confiscati ufficio patrimonio

alto

R5-R11-R10 M2-M7-M10-M12-M11-M22

CERTIFICAZIONE DI CREDITO

ricezione istanza - rilascio certificazione fiscale (P.C.C.)

settore EE.FF. ufficio amministrativo

basso

R4-R6-R10 M2-M15

ACCESSO AGLI ATTI ricezione istanza - valutazione - provvedimento finale

trasversale a tutti i settori

medio

R3-R11-R6 M2-M11-M19-M6-M12

TUTELA PAESAGGISTICA

ricezione istanza - valutazione - emissione autorizzazione

commissione paesaggistica - ufficio condono

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M10-M5-M7-M11-M12

DEMANIO concessioni riguardanti il demanio marittimo

ufficio demanio - polizia municipale

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M10-M5-M7-M11-M12

TUTELA AMBIENTE autorizzazioni -scarico acque

superficiali, acque reflue domestiche in

deroga, autorizzazioni in

deroga al rumore - provvedimenti e

ordinanze ambientali

istruttoria - adozione del provvedimento - controlli e verifiche

ufficio ambiente e acque

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M10-M5-M7-M11-M12

IGIENE E SANITA'

autorizzazioni attività produttive e commercio

istruttoria - verifica - autorizzazione ufficio igiene e sanità

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M10-M5-M7-M11-M12

Page 24: Città di Castellammare di Stabia

24

CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI

rapporti con la società gestore del servizio -controllo del contratto di servizio - monitoraggio sulla produzione dei rifiuti - monitoraggio sulla qualità dei servizi

ufficio igiene urbana

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M3-M4-M5-M8-M10-M7-M11-M12

CONCESSIONI CIMITERIALI

concessione loculi e ossari - concessione aree cimiteriali per sepolture

ufficio cimitero

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M5-M7-M11-M12-M6

rapporti con le società gerenti i servizi cimiteriali - monitoraggio sulla qualità dei servizi

ufficio cimitero

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M4-M5-M7-M11-M12-M10

CONCESSIONI IMMOBILI ED AREE

MERCATALI

istruttoria - provvedimento finale - controlli su versamento oneri concessori

ufficio mercato

alto

R2-R4-R6-R11 M2-M3-M4-M5-M7-M11-M12-M6

AUTOCERTIFICAZIONI E/O ATTESTAZIONI DI

LEGGE

acquisizione delle dichiarazioni tutti i settori dell'Ente

alto

R4-R10 M2-M11-M12

verifiche tutti i settori dell'Ente

alto

R4-R10 M2-M11-M12

ACCESSO

ALL'ASSISTENZA DOMICILIARE

ANZIANI

istruttoria, controlli requisiti, provvedimenti finali

uffici Politiche sociali

medio

R3-R4-R6-R11 M6-M8-M2-M12

GRADUATORIA DI ACCESSO

TRASPORTO DISABILI AI CENTRI DI

RIABILITAZIONE

istruttoria, controlli requisiti, provvedimenti finali

uffici Politiche sociali

medio

R3-R4-R6-R11 M6-M8-M2-M12

TRASPORTO ALUNNI DIVERSABILI A

SCUOLE SUPERIORI

istruttoria, controlli requisiti, provvedimenti finali

uffici Politiche sociali

medio

R3-R4-R6-R11 M6-M8-M2-M12

ASSISTENZA DOMICILIARE

DISABILI

istruttoria, controlli requisiti, provvedimenti finali

uffici Politiche sociali

medio

R3-R4-R6-R11 M6-M8-M2-M12

INTEGRAZIONE SOCIALE ANZIANI

RESIDENTI

istruttoria, controlli requisiti, provvedimenti finali

uffici Politiche sociali

medio

R3-R4-R6-R11 M6-M8-M2-M12

Allegato 1 Catalogo dei processi e registro dei rischi del Comune di Castellammare di Stabia

LEGENDA TIPOLOGIA DI RISCHI

R1 Rilascio di concessioni edilizie con pagamento di contributi inferiori al dovuto al fine di agevolare determinati soggetti.

R2 Corresponsione di tangenti per ottenere omissioni di controllo e “corsie preferenziali” nella trattazione delle proprie pratiche

R3 Richiesta e/o accettazione impropria di regali, compensi o altre utilità in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati

Page 25: Città di Castellammare di Stabia

25

R4

Omissioni in ambiti in cui il pubblico ufficio ha funzioni esclusive o preminenti di controllo (ad es. controlli finalizzati all’accertamento del possesso di requisiti, omessa custodia dei beni patrimoniali mobili e immobili, omesso aggiornamento dell'inventario dei beni, omessi procedimenti di rilascio beni patrimoniali, omesso controlli versamento canoni e omesso controllo timbrature badge)

R5 Distrazione, errata ripartizione o concessione indebita di risorse o fondi

R6

Un dipendente richiede/ fornisce illecitamente benefici a individui, associazioni, organizzazioni o gruppi di interesse ai quali è direttamente o indirettamente collegato (o li favorisce in qualsiasi modo ai fini dell'ottenimento del beneficio).

R7 Concessioni/autorizzazioni non dovute per irregolarità delle istanze presentate dai soggetti richiedenti

R8 Soppressione, occultamento, distruzione di atti veri (art. 490 c.p.)

R9 Falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.)

R10 Sottoscrizioni relazioni, report, certificati attestando falsamente di aver compiuto accertamenti

R11 Interpretazione distorta delle normative al fine di favorire/danneggiare i destinatari dei provvedimenti

Allegato 1 Catalogo dei processi e registro dei rischi del Comune di Castellammare di Stabia

LEGENDA MISURE PREVENTIVE M1 rotazione del R.P.

M2 Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse ( legami di parentela, coniugio, affinità, rapporti professionali…….) mediante comunicazione del R.P. al Dirigente

M3 In fase di assegnazione di incarico, rilevazione di motivi di incompatibilità/inconferibilità del R.P. mediante rilascio di dichiarazione di responsabilità ai sensi del D.lgs 165/01

M4 Controlli a campione espletati dal Dirigente sulle dichiarazioni di responsabilità del R.P. ( non meno del 20% )

M5 Archiviazione informatica di tutti i procedimenti sin dalla fase di avvio con scannerizzazione della relativa documentazione - pubblicazione del provvedimento finale

M6 Definizione analitica dei requisiti previsti per il provvedimento richiesto e pubblicazione degli stessi sul sito istituzionale dell'Ente

M7 Previsione di controllo successivo integrato successivo a campione sui provvedimenti

M8 Report semestrale del Dirigente al RPC rispetto al monitoraggio effettuato sui procedimenti, indicando n. casi di mancato rispetto dell'ordine cronologico ( motivazioni ) n. casi di mancato rispetto dei termini di conclusione ( motivazioni )

M9

Elenco delle iniziative produttive approvate in variante, da pubblicarsi sul sito internet dell'Ente con l'indicazione: 1) tipologia di intervento e ditta proponente; 2) data di presentazione dell'istanza; 3) data di attivazione della conferenza dei servizi; 4) estremi di pubblicazione e deposito progetto approvato in conferenza; 5) estremi deliberazione del C.C. di approvazione; 6) convenzione sottoscritta

Page 26: Città di Castellammare di Stabia

26

M10

Verifica dell'esistenza di situazioni in cui i dipendenti pubblici con poteri autorizzativi o negoziali cessati dal servizio sono stati assunti o hanno svolto nell'ultimo triennio incarichi professionali per soggetti privati destinatari dei provvedimenti ( ex art. 53 comma 16 ter del D.lgs 165/01 mediante rilascio di dichiarazione di responsabilità secondo la modulistica allegata al piano ). Report semestrale sul monitoraggio effettuato indicando: la periodicità e il numero dei controlli effettuati e delle violazioni accertate.

M11 Definizione delle procedure standard per i controlli e per i provvedimenti

M12 Frazionamento dei procedimenti tra più funzionari, ferma restando la responsabilità in capo ad uno solo.

M13 verifica di situazioni di "pantouflage" mediante controlli a campione su dichiarazioni di legalità rilasciate dagli interessati ai provvedimenti

M14 In caso di affidamento di incarichi dirigenziali, applicazione del D.lgs 39/13 per verifiche di inconferibilità/incompatibilità

M15 Intervento di più soggetti nelle operazioni di certificazione del credito tramite piattaforma del MEF

M16 Assunzione impegni, liquidazione e emissione mandati: intervento di più soggetti nel controllo, pubblicazione sul sito internet dei tempi di pagamento, pubblicazione sul sito di tutte le determine, controlli a campione su procedure di spesa da parte dei revisori dei conti

M17

1. Tempestiva trasmissione al Consiglio, a cura del Responsabile SUAP - in ogni caso almeno 20 giorni prima dell'eventuale attivazione della conferenza di servizi, dì una relazione istruttoria indicante la verifica effettuata circa la ricorrenza dei presupposti per l'attivazione del procedimento di variante semplificata richiesta dal privato. 2. Elenco delle iniziative produttive approvate in variante, da pubblicarsi sul sito internet dell'Ente con l'indicazione: 1-Tìpologia dell'intervento e ditta proponente 2-Data dì presentazione dell'istanza 3-Data dì attivazione della conferenza dì servizi 4-Estremi dì pubblicazione e deposito progetto approvato in conferenza 5-approvazione 6-Estremi deliberazione del Consiglio Comunale dì Convenzione sottoscritta

M18 Abbinamento casuale delle pattuglie su strada

M19 Utilizzo esclusivo del sistema informatico per la gestione e archiviazione del flusso documentale

M20

Pubblicazione e aggiornamento costante dei bandi in corso e di quelli dell'ultimo triennio,per il reclutamento a qualsiasi titolo di personale presso l'A. C. con indicazione per ognuno di essi del numero di dipendenti assunti e delle spese effettuate

M21 Divieto di nomina nelle commissioni e affidamento di incarichi per i dipendenti che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro II del codice penale

M22

Pubblicazione del sito istituzionale dell'Ente dell'elenco dci beni, riportante: -descrizione ed estremi catastali identificativi - l'attuale utilizzo - soggetto assegnatario - oneri a carico dell'assegnatario - estremi del provvedimento di assegnazione - durata dell'assegnazione

Page 27: Città di Castellammare di Stabia

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M23

Pubblicazione sul sito internet dell'Ente dell'elenco dei beni immobili di proprietà comunale, concessi in uso a terzi, indicante le seguenti informazioni. l. Descrizione del bene concesso 2. Estremi del provvedimento di concessione 3. Soggetto beneficiario 4. Oneri a carico del beneficiario 5. Durata della concessione

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Mappatura processi relativi ad affidamento di lavori, servizi, forniture, incarichi professionali e contratti pubblici

PROCESSI procedimenti SETTORI-UFFICI Eventi rischiosi da elenco livello

di rischio

Misure di prevenzione

AFFIDAMENTO LAVORI, SERVIZI, FORNITURE,

INCARICHI PROFESSIONALI

procedimenti in economia - affidamenti diretti

tutti i settori

alto

R2-R3-R7-R12-R15-R16-R17

M30-M31-M1-M8-M13-M11-M12-M15-M20-M9-M23-M24-M25-M26-M27

affidamento lavori di somma urgenza

uffici LL.PP. - Ambiente - Urbanistica

alto

R1-R7-R14

M1-M11-M12-M12-M15-M29-M30-M31-M9-M23-M24

fornitura beni e servizi sottosoglia tutti i settori

alto

R4-R7-R12-R16-R17

M4-M8-M9-M11-M22-M23-M24-M30-M31-M25-M26

autorizzazione subappalto tutti i settori

alto

R5-R7

M10-M12-M11-M12-M15-M24-M30-M31

varianti in corso d'opera

uffici LL.PP. - Ambiente - Urbanistica

alto

R6-R10-R11

M10-M12-M11-M15-M29-M30-M31

affidamento lavori/servizi analoghi o complementari

tutti i settori

alto

R3-R7-R10-R11-R12

M13-M7-M9-M11-M30-M31-M22-M23-M24-M29

procedura negoziata tutti i settori

alto

R2-R3-R7-R12-R14

M3-M4-M8-M26-M29-M30-M31-M13-M23-M24

arbitrati tutti i settori

alto

R7-R9-R10-R11 M14-M12-M30-M31

collaudi uffici LL.PP. - Ambiente - Urbanistica

alto

R7-R9-R10-R11 M14-M12-M30-M31

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contabilizzazione lavori

uffici LL.PP. - Ambiente - Urbanistica

alto

R7-R9-R10-R11 M14-M12-M30-M31

incarichi e consulenze professionali

uffici LL.PP. - Ambiente - Urbanistica

alto

R7-R12-R14

M16-M17-M18-M19-M23-M24-M28-M30-M31

Affidamento e gestione dei contratti per servizi di cura all’infanzia e agli anziani oggetto di finanziamento PAC

uffici Servizi Sociali

alto

R9-R10-R12-R3-R2-R7-R16

M7-M9-M11-M12-M15-M21-M23-M30-M31-M32-M33-M34

Allegato 1 Catalogo dei processi e registro dei rischi del Comune di Castellammare di Stabia

LEGENDA TIPOLOGIA DI RISCHI

R1 discrezionalità interpretativa della normativa vigente in materia d'urgenza nei lavori pubblici (ricorso frequente a procedure d'urgenza)

R2 abuso dell'affidamento diretto e procedure negoziate in deroga ai casi di legge o con eccessiva frequenza

R3 definizione dei requisiti di accesso alla gara, dei requisiti tecno-economici dei concorrenti e tecnico funzionale dei beni in maniera strumentale per favorire un'impresa…..

R4 requisiti tecnico funzionali dei beni e servizi troppo specifici per eludere i bandi Mepa e Consip

R5 eccessivo ricorso al subappalto, abuso della discrezionalità nella verifica della documentazione presentata.

R6 ricorso frequente a varianti per favorire la ditta appaltatrice R7 situazioni di incoferibilità/incompatibilità

R8 interpretazione troppo estensiva dei presupposti di legge per favorire l'impresa appaltatrice

R9 scelta di sistemi alternativi a quelli giudiziali per favorire l'appaltatore

R10 abusi/irregolarità nella vigilanza dell'esecuzione del contratto e sulla qualità per favorire l'impresa appaltatrice

R11 abusi/irregolarità nella contabilizzazione dei lavori per favorire…..

R12 scarsa trasparenza nella fase di pubblicazione degli avvisi di selezione/affidamento incarichi/servizi/forniture

R13 requisiti troppo specifici per incarichi professionali

R14 omissione nei controlli dei requisiti necessari per favorire determinati concorrenti

R15 mancata programmazione del fabbisogno / o non rispondente alle reali esigenze

R16 frazionamento in piccoli affidamenti con lo stesso oggetto R17 reiterazione degli stessi soggetti affidatari

R18 uso distorto della modalità di assegnazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa per favorire un'impresa

R19 concessione proroghe irregolari

R20 abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara con esiti diversi da quelli attesi

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Allegato 1 Catalogo dei processi e registro dei rischi del Comune di Castellammare di Stabia LEGENDA MISURE PREVENTIVE

M1

1)Registro delle somme urgenze, recante le seguenti informazioni: Estremi provvedimento dì affidamento -Oggetto della fornitura - Operatore economico affidatario - Importo impegnato e liquidato Pubblicazione del registro sul sito web istituzionale dell'Ente nella sezione Trasparenza 2)Report semestrale da trasmettersi, a cura del Dirigente/Responsabile del servizio al Responsabile della prevenzione su: - nr. di somme urgenze/appalti dì lavori effettuati - somme spese/stanziamenti assegnati

M2

1)Registro degli affidamenti diretti, recante le seguenti informazioni: - Estremi provvedimento di affidamento - Oggetto della fornitura - Operatore economico affidatario - Importo impegnato e liquidato - Pubblicazione del registro sul sito web istituzionale dell'Ente nella sezione Trasparenza 2)Report semestrale da trasmettersi, a cura del Dirigente/Responsabile del servizio al Responsabile della prevenzione su - nr. di affidamenti diretti/appalti effettuati -somme spese/stanziamenti assegnati

M3 individuazione di requisiti più generici al fine di incentivare l'utilizzo del MEPA e CONSIP

M4 applicazione del regolamento comunale per servizi e beni sottosoglia

M5 report semestrale al RPC sul numero dei subappalti indicando, oggetto dei lavori/forniture/servizio/importo

M6 forte motivazione sostanziale del ricorso all'urgenza

M7 procedure di scelta del contraente fondata su regole atte a garantire la massima concorrenza

M8 incremento del numero di soggetti coinvolti nelle indagini di mercato

M9 adozione di clausole contrattuali disciplinanti controlli oggettivi sull'esecuzione e sulla qualità, attuati da dipendenti diversi da quelli coinvolti nella fase di affidamento

M10 report semestrale al RPC sul numero delle varianti e subappalti approvati con indicazione di importi e nominativo dell'impresa

M11 accertamenti situazioni incomp./inconf. a mezzo dichiarazione ex DPR 445/00 (controlli a campione non < al 20%)

M12 controllo integrato successivo a campione

M13 report semestrale al RPC sul numero di affidamenti; l'oggetto, i nominativi degli affidatari, l'importo, eventuali proroghe e revoche del bando

M14 report semestrale al RPC sugli arbitrati indicando: numero degli arbitrati, l'oggetto, l'importo

M15 controlli sull'esecuzione dei contratti esercitati da personale diverso da quello che ha predisposto l'affidamento dell'appalto e da quello che ne ha seguito l'esecuzione

M16 pubblicazione sul sito dell'avviso di selezione per l'affidamento di incarichi di consulenza e incarichi professionali con indicazione dei requisiti, delle scadenze della documentazione da presentare, dei criteri di valutazione

M17 pubblicazione dell'elenco degli elenchi degli incarichi e consulenze già assegnati su "Amministrazione Trasparente"

M18 pubblicazione su "Amministrazione Trasparente" dei concorsi svolti negli ultimi tre anni per assunzione di personale indicando numero degli assunti, le spese sostenute per l'espletamento del concorso

M19 nelle commissioni per la selezione di personale interno dell'ente prevedere la presenza di un commissario esterno all'ente

M20 programmazione annuale ( entro il mese di febbraio ) per gli appalti di lavori pubblici, servizi e forniture, preordinata su criteri di priorità e di effettiva necessità - trasmissione al SG/RPC

M21 per gli appalti utilizzo dell'avviso di pre informazione anche se facoltativo

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M22 limitazione del ricorso a procedure in base ad offerte economiche più vantaggiose nel caso di servizi e beni standardizzati o di lavori senza margini di discrezionalità per l'impresa appaltatrice

M23 obbligo per i componenti di commissioni di gara di dichiarazione ex DPR 445/00 per incompatibilità/inconferibilità.

M24 nei provvedimenti di aggiudicazione definitiva per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture occorre dare atto dei controlli fatti sulle dichiarazioni su menzionate

M25 divieto di frazionamento o innalzamento artificio dell'importo contrattuale

M26 motivare adeguatamente il ricorso a procedimenti di gara con limitazione della concorrenza

M27 assicurare la rotazione tra le imprese affidatarie dei contratti affidati in economia

M28 assicurare la rotazione tra i professionisti negli affidamenti di incarichi professionali/consulenze

M29 report semestrale dei dirigenti al RPC per monitoraggio dei contratti su tempi di esecuzione e qualità

M30 rotazione dei RUP

M31 frazionamento dei procedimenti fra più incaricati ( resp. istruttoria/provvedimento finale….. )

M32

obbligo di attuare il piano d’intervento per l’attuazione del programma nazionale per servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti - finanziamento PAC, nel pieno rispetto dell’art.2 del disciplinare regolante i rapporti con il ministero dell’interno ( in particolare comma b: obblighi e termini di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione ex d.lgs. n.163/06 e s.m.i. e dal d.lgs n.33/13 nonché quelli previsti dall’art.1 comma 32 della legge 190/12

M33

per l’affidamento di servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, finanziati con fondi PAC è fatto obbligo di avvalersi per le procedure di importo sopra la soglia comunitaria o di particolare complessità della vigilanza collaborativa dell’ANAC, ai sensi dell’art.4 del regolamento in materia di vigilanza e di accertamenti ispettivi, pubblicato sulla G:U n.300 del 29.12.14 pag.56

M34

per l’affidamento di servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, finanziati con fondi PAC è fatto obbligo di inserire negli atti di gara e nell’allegato schema di contratto la seguente clausola: “la stazione appaltantesi impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art.1456 c.c., ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o di componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli art.317 c.p., 318 c.p., 319 bis c.p., 319 ter c.p., 319 quater c.p., 322 c.p., 322 bis c.p., 346 bis c.p., 353 c.p., 353 bis c.p.

FORMAZIONE

Il personale dei settori individuati ad alto rischio viene inserito prioritariamente nelle azioni di formazione. La formazione del personale è obbligatoria, nel piano formativo approvato con il P.T.P.C. 2015 /17 sono previste azioni formative specifiche per il RPC/RPTI e per il personale dell’ufficio di supporto, nonché per i dirigenti. Le azioni formative attuate nel 2015 hanno riguardato: una giornata di formazione sulla contabilità armonizzata rivolta a tutti i Responsabili dei servizi ed alle professionalità con funzioni direttive; seminari formativi gratuiti realizzati con il sistema e-learning dal Formez e dedicati a tutti i dipendenti delle P.A. della Regione Campania sui temi dell'anticorruzione, della legalità, della formazione valoriale; la realizzazione della Giornata della Trasparenza, oltre ai dipendenti aperta a tutta la cittadinanza ed con stakeholders di elezione: associazioni e rappresentanze di scuole medie inferiori e superiori del territorio. Le azioni formative svolte in tale contesto

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hanno riguardato la normativa dell’anticorruzione (L. 190/12, e decreti attuativi) e il Piano Anticorruzione dell’Ente oltreché il Codice di comportamento dei dipendenti. Realizzazione in formato digitale e cartaceo di opuscoli graficamente rappresentativi e riassuntivi sulla normativa in menzione e delle azioni del Piano anticorruzione comunale trasmessi a mezzo della posta elettronica interna dell’Ente agli indirizzi personali di tutti i dipendenti, quale vademecum di pronta e facile consultazione. Azioni di implementazione per il 2016/2018 Ritenendo vantaggioso l’utilizzo del sistema informatico di flusso documentale in quanto consente l’aggiornamento formativo del personale, in tempi reali, raggiungendolo direttamente alla propria postazione di lavoro, senza causare dispendio di tempi per spostamenti e di risorse per allestimento di luoghi appositi per la formazione, si continuerà ad utilizzare tale mezzo per proporre azioni ulteriori di sensibilizzazione e informazione ed accompagnamento all’attuazione delle azioni previste dal Piano e sull’arricchimento valoriale, indirizzate a tutto il personale dipendente specificamente rivolte ai dirigenti e funzionari addetti alle aree a rischio, Inoltre, avvalendosi di strutture formative esterne verranno proposte azioni di formazione specifiche, maggiormente dettagliate nell’allegato n.3 – Piano della Formazione-. Infine, per soddisfare il principio di rotazione degli addetti ai procedimenti a maggior rischio, senza per questo venir meno ai principi di efficacia e efficienza dell’azione, i Dirigenti dovranno programmare azioni interne di tutoraggio per consentire l’acquisizione delle competenze ai nuovi addetti. I dirigenti semestralmente trasmetteranno report al RPC indicando le azioni di tutoraggio avviate nei propri settori, il numero dei dipendenti individuati per le azioni formative , le eventuali criticità.

ROTAZIONE L'Ente assicura la rotazione dei dirigenti e dei funzionari addetti alle aree a più elevato rischio di corruzione. Il personale impiegato nei settori a rischio deve, ove possibile, essere sottoposto a rotazione periodica, secondo un intervallo non inferiore a tre anni, tenendo conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni, salvaguardando l'efficienza e la funzionalità degli uffici tramite l'affiancamento ed azioni di tutoraggio attuate mediante l'utilizzo di professionalità interne. A tal fine ogni Dirigente comunica al Responsabile della prevenzione della corruzione, entro il 30 settembre di ogni anno, il piano di rotazione relativo al settore di competenza. Nel piano devono essere indicati per ciascun dipendente interessato il tempo di permanenza nello specifico ruolo/funzione considerati a rischio. La maggior durata dell'incarico ricoperto, rappresenta un criterio di priorità nell'individuazione del personale da sottoporre a rotazione. Per il personale dirigenziale addetto ai settori a rischio la durata dell'incarico è fissata al limite massimo di tre anni, fatti salvi i casi di infungibilità (quale nel corpo della Polizia Municipale); alla scadenza dell'incarico la responsabilità del settore deve essere

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affidata ad altro Dirigente, indipendentemente dall'esito della valutazione riportata dal Dirigente uscente. Nelle precedenti annualità tutti i Dirigenti dell’Ente sono stati interessati con cadenza semestrale da disposizioni di rinnovo degli incarichi e da assegnazione di nuove competenze essendo chiamati a dirigere una struttura diversa o ulteriore rispetto a quella diretta in precedenza. In pratica dal 2013 si è realizzata una significativa rotazione di personale dirigenziale. Azioni di implementazione per il 2016/2018. Premesso che: permane la necessità della rotazione dei dipendenti particolarmente esposti; la rotazione non si applica solo per le figure dichiarate infungibili (sono tali i profili professionali nei quali è previsto il possesso di competenze specialistiche, dettagliatamente motivate, possedute da una sola unità lavorativa); preso atto delle criticità manifestate dai dirigenti nell’attuazione della misura della rotazione; richiamato il programma di formazione precedentemente esposto, la rotazione dei dipendenti verrà programmata dai Dirigenti dei singoli settori promuovendo azioni di tutoraggio ed affiancamento dei dipendenti già esperti nei confronti di nuovi addetti secondo principi di scambio ed alternanza di funzioni negli stessi processi. A titolo di esempio la rotazione nell’ambito dello stesso Settore e dello stesso processo verrà programmata: tra responsabili di attività di back e front office; tra responsabili di attività istruttoria di procedimenti (es. appalto servizi); tra responsabili di attività analoghe (es. direzione lavori, sportelli sociali); tra responsabili di aree tematiche diverse (es. Polizia Municipale). La rotazione verrà inoltre sostenuta dal programma formativo generale previsto dal presente Piano. I Dirigenti entro il primo semestre dell’anno informano il RPC sulle azioni avviate sui procedimenti per cui è stata avviata la misura della formazione e sul numero di personale coinvolto. In mancanza dei provvedimenti dirigenziali programmati, la rotazione sarà disposta d’ufficio dal Segretario Generale.

MISURE DI CONTRASTO I CONTROLLI Tra le misure di contrasto nei precedenti Piani Anticorruzione approvati dal Comune di Castellammare vengono individuati i controlli e prioritariamente quelli già previsti dall’Ordinamento degli Enti pubblici e dal Regolamento Comunale dei Controlli Interni approvato con delibera di Giunta Comunale n.1/13, ritenendoli livello essenziale di garanzia per le aree individuate ad alto rischio. Ciò oltre ad una serie di controlli aggiuntivi secondo la tabella di seguito indicata

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Denominazione Tempistica Responsabile note

Controllo di Gestione Annuale Organismo Indipendente di Valutazione

Il monitoraggio delle attività individuate come quelle a più elevato tasso di rischio nel presente piano e inserite nel Piano Esecutivo di gestione avviene con l’applicazione di indicatori di misurazione dell’efficacia ed efficienza (economicità e produttività)

Controllo di regolarità amministrativa

Secondo il regolamento comunale per la disciplina integrata dei controlli interni

Segretario Generale

Il controllo a campione su: determinazioni di impegno di spesa; contratti, atti di natura autorizzativi e concessoria, scelti in maniera casuale. Per eventuali tipologie di atti mai sorteggiati si effettuerà controllo a campione di almeno due atti .

Controllo di Regolarità Contabile Costante

Il Dirigente del settore Economico Finanziario Collegio Revisori dei Conti

Controllo degli equilibri finanziari Trimestrale

Dirigente Settore Economico Finanziario - Collegio dei Revisori dei Conti

Controllo della qualità dei Servizi

Report semestrale al Responsabile, Tutti i Dirigenti

Tramite proposizione all’utenza di test di gradimento anche tramite pubblicazione sul sito istituzionale

Verifica di attività lavorative alle dipendenze di privati dei dipendenti cessati dal rapporto di lavoro con l’Ente e che abbiano rivestito poteri autoritativi o negoziali nell’ultimo triennio lavorativo

Report semestrale al Responsabile

Dirigente al Personale e Dirigenti tutti

Clausola di divieto inserita nei contratti di assunzione ; inserimento nei bandi di gara, la clausola di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo o di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che abbiano rivestito poteri autoritativi o negoziali nell’ultimo triennio lavorativo a pena di esclusione e rescissione del contratto in caso di aggiudicazione ove sia emersa la situazione in

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parola; azione di risarcimento danni contro gli ex dipendenti del caso in parola.

Verifica di eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra titolari, amministratori, soci e dipendenti di soggetti privati che stipulano contratti o sono interessati da procedimenti concessori, autorizzativi, erogativi di vantaggi economici di ogni genere e dirigenti e dipendenti dell’amministrazione

Report semestrale al Responsabile per la prevenzione corruzione

Dirigenti tutti

Controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti addetti alle attività a rischio corruzione per i procedimenti di maggiore valore economico ( almeno il 10% )

Controllo composizione delle commissioni di gara e concorso

In occasione della nomina. Report semestrale al RPC

Tutti i Presidenti di Commissione-

controlli fatti a campione (min.10%) sulle dichiarazioni rese resa ai sensi del D.P.R. 445/00 art. 47 dai dipendenti addetti

Controllo situazioni di incompatibilità (incarichi dirigenziali, partecipazione a commissioni, anche con compiti di segreteria, altri incarichi previsti dall'art.3 del D.lgs 39/13

Prima della nomina

Ufficio Personale

controlli fatti a campione (min.10%) sulle dichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. 445 / 00 art. 47 Report semestrale al Responsabile

Verifica dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi, e adozione di modelli e criteri omogenei di attuazione delle procedure, mediante una check-list delle relative fasi e dei passaggi procedimentali, completa dei relativi riferimenti normativi (legislativi e regolamentari), dei tempi di conclusione del procedimento e di ogni altra indicazione utile a standardizzare e a tracciare l'iter amministrativo.

Report semestrale al Responsabile Tutti i Dirigenti

Controlli a campione Sui procedimenti di competenza

Controlli sulle azioni Secondo i tempi Tutti i Dirigenti report semestrale al

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specifiche di prevenzione del rischio nelle aree a alto rischio

individuati Responsabile

Azioni di implementazione per il 2016/2018: A) SISTEMA DI CONTROLLO INTEGRATO SUCCESSIVO. Il sistema dei controlli interni per le attività a rischio è implementato con il sistema di controllo integrato successivo. Fanno parte del controllo integrato successivo il Responsabile Anticorruzione, il Collegio dei Revisori Contabili e l’O.I.V. Gli atti da controllare saranno selezionati in base alle aree di rischio obbligatorie ai sensi della Legge 190/2012, al fine di consentire una verifica a campione sugli atti maggiormente esposti al rischio di corruzione e per attuare il monitoraggio sull’applicazione all’interno dell’Ente delle normative anticorruzione, compresi i decreti attuativi. I soggetti di cui in precedenza effettuano con cadenza semestrale, verifiche a campione sui processi aventi ad oggetto le attività di seguito indicate:

Attività Ufficio competente Livello

Patrimonio Alto Urbanistica Alto Commercio Alto LL.PP. Alto Autorizzazioni o concessioni Ambiente Alto Patrimonio Alto Urbanistica Alto Commercio Alto LL.PP. Alto Ambiente Alto Pol. Sociale Alto Appalti/ Contratti di lavori, servizi e forniture

Pol. Sociali, Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica

Alto

Manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale

LL.PP. Alto

Edilizia privata, DIA e SCIA, condono edilizio. Urbanistica Alto Ciclo integrato dei rifiuti Ambiente Alto Pianificazione Urbanistica e pianificazione d’iniziativa privata

Urbanistica Alto

Autorizzazioni Commerciali e S.U.A.P. Commercio - Suap Alto

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e ne danno comunicazione al Sindaco per l’inserimento nella relazione annuale di cui all’art. 1, comma 2, del d.l. 10 ottobre 2012, n.174, convertito, con modificazioni, in legge 7 dicembre 2012, n. 213 e nella relazione di fine mandato ex art. 4 D.Lgs 149/2011. Le verifiche sono esercitate su almeno il 5% dei procedimenti definiti nel semestre di riferimento. Su atto d’impulso di terzi, o autonomamente, i soggetti di cui al comma 2 anche separatamente, possono chiedere in qualsiasi momento ragioni delle decisioni assunte. Laddove le motivazioni sono ritenute non sufficienti, il soggetto richiedente propone atto di diffida con termine non inferiore alla metà del termine ordinario del procedimento indicando la condotta a cui il dipendente si deve uniformare. Nel permanere dell’inadempimento, il sistema di controllo integrato successivo dispone l’attivazione del potere sostitutivo ex art.2, comma 9 bis della L. 241/90 dandone comunicazione alle autorità competenti. B) CONTROLLI SUL CONFERIMENTO DI AUTORIZZAZIONE A INCARICHI ESTERNI; INCOMPATIBILITÀ / INCONFERIBILITÀ E VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI IN MERITO. L’autorizzazione all’esercizio di incarichi presso Pubbliche Amministrazioni, Enti ed Organismi diversi da quella di appartenenza sono disposti dal Dirigente competente, e per questi dal Segretario. L’autorizzazione al Segretario Comunale è disposta dal Sindaco. 1. Nel provvedimento di conferimento o di autorizzazione dovrà darsi atto che lo svolgimento dell’incarico non comporti alcuna incompatibilità di diritto e di fatto, nell’interesse del buon andamento della pubblica amministrazione, né situazioni di conflitto di interessi che pregiudichino l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente. 2. Entro trenta giorni dall’approvazione del presente P.T.P.C. i dipendenti che svolgano incarichi precedentemente conferiti o autorizzati devono darne comunicazione al Responsabile della prevenzione della corruzione ed al Dirigente dell’Ufficio Risorse Umane che provvederà alla verifica delle possibili incompatibilità. 3. I dipendenti, i dirigenti ed il Segretario Comunale che cessano dal servizio, nei tre anni successivi alla cessazione, non possono svolgere attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari di provvedimenti emessi dall’ufficio di appartenenza. In caso di violazione di questa disposizione i contratti conclusi o gli incarichi conferiti sono risolti di diritto. Resta a cura del Dirigente inserire apposita clausola di risoluzione espressa nei contratti di appalto stipulati successivamente all’approvazione del presente piano. 4. Obbligo di astensione nell’istruttoria di procedimenti di cui alla lettera A) in presenza di attività, anche gratuite, svolte nell’ultimo quinquennio a favore dei richiedenti.

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5. Entro 15 giorni dal conferimento o autorizzazione dell’incarico, anche a titolo gratuito, l’Ufficio del Personale comunica per via telematica al Dipartimento della Funzione Pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti indicando: - l’oggetto dell’incarico; - il compenso lordo, ove previsto; - le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati e le ragioni del conferimento; - i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti; - la rispondenza dei medesimi ai principi di buon andamento dell’amministrazione, le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa; 6. Entro il 30 giugno di ogni anno l’Ufficio del personale dovrà comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica: - dichiarazione di non conferimento o autorizzazione di incarichi; - dichiarazione degli incarichi conferiti o autorizzati; - i compensi percepiti dai dipendenti dall’ente anche relativi a compiti e doveri d’ufficio; - semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l’indicazione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi corrisposti, tale elenco viene trasmesso anche al Responsabile per la Trasparenza per la pubblicazione sul sito Istituzionale sez. Amministrazione Trasparente. Inconferibilità e incompatibilità . Il dipendente, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, è tenuto a comunicare al Responsabile della prevenzione, di essere stato sottoposto a procedimento di prevenzione ovvero a procedimento penale per reati di previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, appena ne viene a conoscenza Ai sensi dell’art. 35-bis del d.lgs. 165/2001, così come introdotto dall’art. 46 della L. 190/2012, coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: a) non possono fare parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l'accesso o la selezione a pubblici impieghi; b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici preposti alla gestione delle risorse finanziarie, all'acquisizione di beni, servizi e forniture, nonché alla concessione o all'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati; c) non possono fare parte delle commissioni per la scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi. Ai fini dell'applicazione dell'art. 35 bis del D.Lgs 165/01 e dell'art. 3 del D.Lgs 39 /13, l’Ufficio Risorse Umane verifica la sussistenza di eventuali, precedenti penali a carico

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dei dipendenti e/o soggetti cui si vogliono conferire incarichi nelle seguenti circostanze: • all'atto della formazione di commissioni di gara per affidamenti di commesse e di commissioni di concorso; • all'atto di conferimento di incarichi dirigenziali e altri incarichi previsti dal D.lgs.39/13 art. 3; • all'atto di assegnazione di dipendenti dell'area direttiva agli uffici che presentano le caratteristiche indicate dall'art. 35 bis del D.lgs. 165/01; • all'entrata in vigore degli artt. 3 e 35 bis con riferimento agli incarichi già conferiti e al personale già assegnato.

Implementazione 2016/18 : intensificazione del controllo sulle dichiarazioni sostitutive rilasciata dagli interessati ai sensi dell'art 46 del D.P.R.445/00 ai fini del controllo sull'inconferibilità /incompatibilità, il controllo viene espletato dall’Ufficio Risorse Umane su ogni singola dichiarazione. Obbligo di rilascio e di pubblicazione di dichiarazione sulla insussistenza di cause di inconferibilità/incompatibilità da parte di assegnatari di incarichi professionali e consulenza. Negli interpelli per l'attribuzione degli incarichi vengono esplicitate le condizioni ostative al conferimento.

IL MONITORAGGIO I Dirigenti sono tenuti a fornire al Responsabile della prevenzione della corruzione, in qualsiasi momento lo richieda e, comunque, entro il 31 ottobre i report relativi allo stato di attuazione del Piano comunale anticorruzione, al fine di consentire al Responsabile di cui sopra di predisporre la relazione finale , così come previsto dalla legge 190/2012, entro i termini stabiliti.

Azioni di implementazione per il 2016/2018. Il Nucleo di Valutazione monitora e verifica lo stato di avanzamento e di raggiungimento della performance dei settori rispetto alle misure di competenza per la prevenzione della corruzione e la garanzia della trasparenza e riferisce con proprio report entro il 15 novembre al RPC. Infine, il Responsabile della prevenzione della corruzione può tenere conto di segnalazioni provenienti da eventuali portatori di interesse, sufficientemente circostanziate, che evidenzino situazioni di anomalia e configurino la possibilità di un rischio. Il Responsabile della prevenzione e della corruzione, entro un mese dall'acquisizione dei report previsti da parte dei Referenti di ciascun settore e dall’O.I.V., pubblica sul sito istituzionale dell'Ente i risultati dei monitoraggi effettuati.

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Il Monitoraggio dei rapporti, in particolare quelli afferenti i settori delle aree a maggior rischio, tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere Il responsabile del procedimento ha l’obbligo di acquisire una specifica dichiarazione, nelle forme di cui all'art. 46 del DPR 445/2000, con la quale, chiunque si rivolga all’Amministrazione per accedere a gare proporre progetti, sottoscrivere contratti, accordi, richiedere contributi, concessioni, autorizzazioni dichiara l’insussistenza di rapporti di parentela o affinità o di altri vincoli in corso o riferibili agli anni precedenti, con gli amministratori, il segretario comunale, i dirigenti e gli incaricati di PO , di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni per il triennio successivo alla cessazione del rapporto lavorativo. Implementazione 2016-2018 - il richiedente si impegna altresì a segnalare ogni comportamento dei funzionari avente meri effetti dilatori, quale la richiesta ingiustificata di documentazione e/o accertamenti on site; richiesta ingiustificata di certificazioni oggetto di semplificazione ex DPR 445/2000; ritardo ingiustificato nella definizione del procedimento. - I settori obbligatoriamente propongono ed acquisiscono dagli istanti le menzionate dichiarazioni ex D.P.R. 445/00 rilasciate su apposita modulistica (allegati 1 e 2 del presente P.T.P.C. aggiornato 2016/18). - I dirigenti trasmettono report semestrale al R.P.C. sul numero di dichiarazioni acquisite, sui controlli a campione eseguiti ( non meno del 10%). - I dipendenti addetti alle funzioni relative ad appalti di lavori, servizi e forniture, collaudi, contabilizzazione lavori, conferimento incarichi professionali e consulenze, contratti, a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere hanno l’obbligo di dare comunicazione al datore di lavoro per acquisti superiori in valore a € 30.000,00 conclusi per sé o dal proprio familiare o per attività, anche gratuite, svolte nell’ultimo quinquennio a favore di appaltatori, concessionari o destinatari di provvedimenti autorizzatori dell’Amministrazione

IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ AGGIORNAMENTO 2016/18.

A livello nazionale il programma per la trasparenza e l’integrità è stato introdotto, a partire dal triennio 2009/2011, con il decreto legislativo n. 150/2009. Il Decreto legislativo del 14 marzo 2013, n.33 ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di

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informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e sancisce che tali obblighi costituiscono livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche. La Conferenza Unificata ha stabilito che gli obblighi di trasparenza previsti nel D.lgs. n.33 del 2013, sono efficaci dalla sua entrata in vigore ( 20 aprile 2013). Questo Ente, nel rispetto della su citata normativa ha predisposto il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità con delibera n.21 del 19.03.2013, adottata dal Commissario Straordinario, assunti i poteri della Giunta, pubblicandolo sul sito Istituzionale nella sezione Amministrazione Trasparente. “La trasparenza è uno degli assi portanti della politica anticorruzione impostata dalla l. 190/2012. Essa è fondata su obblighi di pubblicazione previsti per legge ma anche su ulteriori misure di trasparenza che ogni ente, in ragione delle proprie caratteristiche strutturali e funzionali, dovrebbe individuare in coerenza con le finalità della l. 190/2012. A questo fine si raccomanda di inserire il Programma per la trasparenza all’interno del PTPC, come specifica sezione, circostanza attualmente prevista solo come possibilità dalla legge (art. 10 co. 2 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33). “ dall’ Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione approvato dall’Anac con determinazione n. 12 /2015. Ai sensi delle considerazioni dell’Anac su riportate, il Programma per la Trasparenza e l’Integrità del Comune di Castellammare costituisce una sezione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e, come tale, ne è parte integrante e sostanziale e con esso è stato contestualmente approvato con deliberazione della Giunta comunale n.2/14 ed applicato a partire dal triennio 2014/2016. Successivamente il P.T.T.I. è stato oggetto di aggiornamento ed implementazione con il piano anticorruzione 2015/2017. L’obiettivo prioritario dei precedenti PTTI è stato quello di proseguire l’azione programmatoria iniziata con il P.T.T.I. nel 2013 e portare a regime l’implementazione operativa delle indicazioni normative contenute nel decreto legislativo 33/2013, tenendo conto anche delle numerose indicazioni tecniche via via emanate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Ciò nella convinzione che la trasparenza dei dati consente a tutti i cittadini un’effettiva conoscenza dell’attività dell’Ente, sollecita e agevola modalità di partecipazione della collettività, nonché potenzia le dinamiche dei controlli. Peraltro, la pubblicazione del “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, approvato dall'Ente con Delibera di G.M., n.156 del 2014 e pubblicato sul sito internet dell’Ente in Amministrazione Trasparente, conferma lo stretto intreccio tra performance e “trasparenza” per cui l’una si concretizza e realizza tramite l’altra ed insieme con il Piano Anticorruzione costituiscono il fondamento del “miglioramento continuo” della P.A. perseguito dai principi costituzionali di efficienza, efficacia, economicità . Nelle precedenti annualità sono stati individuati ed attuati quali obiettivi strategici:

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Tipologia Tempistica Responsabile Modalità Adozione e trasmissione del P.T.P.C. alla funzione Pubblica

31.01.14 e a scadenza annuale

Il responsabile della prevenzione e della trasparenza

Proposizione del piano all'Organo Politico di Indirizzo

Adozione del P.T.T.I.

31.01.14 in uno con il P.T.C.P. di cui è parte integrante e a scadenza annuale

Responsabile Trasparenza Dirigenti

Idem

Pubblicazione del Piano Triennale per la trasparenza

Gennaio 2014 e a scadenza annuale

Responsabile Trasparenza

Invio per la pubblicazione al sito Istituzionale. Trasmissione tramite PEC a tutti gli Organi Politici, Dirigenti, Dipendenti, principali portatori di interesse (stakeholders)

Pubblicazione del Piano Triennale Anticorruzione

Febbraio 2014 e a scadenza annuale

Responsabile Anticorruzione

Invio per la pubblicazione al sito Istituzionale. Trasmissione tramite PEC a tutti gli Organi Politici, Dirigenti,Dipendenti, principali Stakeholders

Integrale applicazione del D.Lgs n. 33 /2012

Secondo i tempi indicati nel decreto

Responsabile della Trasparenza-Dirigenti

Pubblicazione nel sito istituzionale dei dati previsti dalla normativa, secondo criteri di accessibilità, completezza e semplicità di consultazione nonché di riutilizzo

Pubblicazione delle check-list relative ai procedimenti amministrativi con elevato rischio

Aggiornamento semestrale al Responsabile

Dirigenti – Responsabile Trasmissione check-list per la pubblicazione sul sito

Pubblicazione dei report relativi alla programmazione di incontri pubblici quali “ La giornata della trasparenza”, considerata la sede opportuna per fornire informazioni sul programma triennale per la trasparenza e l’integrità, sulla relazione al piano della performance, nonché sul piano triennale di prevenzione della corruzione ai diversi portatori di interesse e a rendicontare i risultati di tale coinvolgimento nei prossimi aggiornamenti del

Annuale Responsabile Trasparenza

Trasmissione e pubblicazione dati al sito

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piano Definizione del proprio Codice di -comportamento ad integrazione e specificazione di quello approvato a Livello Nazionale ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001, come sostituito dall’art.1, comma 44, della L. n. 190/2012.

Approvazione in uno con il presente P.T.P.C. entro il 31 gennaio 2014

Dirigente Risorse Umane Con procedura partecipativa e parere obbligatorio dell’OIV

E’ stato prestabilito e approvato l’impianto della struttura del P.T.T.I., che viene qui confermato, individuando: Il Responsabile per la trasparenza. Il Responsabile della trasparenza per questa amministrazione, come indicato dall’Anac, si unifica nella persona del RPC, entrambi le funzioni sono assolte dal Segretario Generale I Referenti Il responsabile della trasparenza si avvale di una serie di referenti all’interno dell’amministrazione, individuati nei Dirigenti, che ai sensi dell’art 43 del D.lgvo n.33/2013: ”garantiscono il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare” con l’obiettivo di adempiere agli obblighi di pubblicazione e aggiornamento dei dati nella sezione “Amministrazione trasparente”. Sono state programmate e poste in essere : Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi L’Ente, per il tramite del Responsabile della Trasparenza che si avvale anche del Dirigente Innovazione Tecnologica e dei referenti individuati nel precedente paragrafo, pubblica i dati secondo le scadenze previste dalla legge e, laddove non sia presente una scadenza, si attiene al principio della tempestività. Il concetto di tempestività è interpretato in relazione ai portatori di interesse: la pubblicazione deve essere effettuata in tempo utile a consentire loro di esperire tutti i mezzi di tutela riconosciuti dalla legge quali la proposizione di ricorsi giurisdizionali. La pubblicazione dei dati va effettuata di norma entro 7 giorni dall’adozione del provvedimento. L’aggiornamento deve essere effettuato con cadenza mensile.

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Misure di aggiornamento monitoraggio e di vigilanza sull’attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell’attività di controllo dell’adempimento da parte del responsabile della trasparenza Il monitoraggio per la verifica dei dati viene effettuato dal Responsabile del sito istituzionale tramite report al Responsabile per la trasparenza con cadenza trimestrale. L'Organismo di Valutazione vigila sull’attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell’attività di controllo da parte del responsabile della trasparenza e sui relativi contenuti (Delibera CIVIT n. 2/2012), tenuto conto che l’Ente punta ad integrare in maniera quanto più stretta possibile gli obiettivi del presente Programma con quelli del Piano degli obiettivi. Il Responsabile per la Trasparenza, inoltre, provvede all’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza, controlla e assicura la regolare attuazione dell’accesso civico segnalando, proporzionalmente alla gravità della violazione, agli organi competenti (organi di indirizzo politico, OIV, Autorità nazionale anticorruzione, ufficio di disciplina) eventuali casi di inadempimento o adempimento parziale degli obblighi di pubblicazione. Infine segnala gli inadempimenti al Sindaco, all’OIV ai fini dell’attivazione delle altre forma di responsabilità. L’OIV, utilizza le informazioni e i dati relativi all’attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione della performance sia organizzativa, sia individuale del responsabile della trasparenza e dei responsabili delle singoli aree tenuti alla trasmissione dei dati. Strumenti e tecniche di rilevazione dell’effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione “Amministrazione trasparente” L’amministrazione utilizza strumenti di rilevazione informatica degli accessi ai dati pubblicati in Amministrazione Trasparente e ne pubblica i risultati. Misure per assicurare e regolamentare : - l’accesso civico . Ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 33/2013, la richiesta di accesso civico è gratuita, non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata e va presentata al Responsabile della trasparenza dell'amministrazione. Il Responsabile della trasparenza si pronuncia in ordine alla richiesta di accesso civico e ne controlla e assicura la regolare attuazione. Peraltro, nel caso in cui il Responsabile non ottemperi alla richiesta, è previsto che il richiedente possa ricorrere al titolare del potere sostitutivo che dunque assicura la pubblicazione e la trasmissione all’istante dei dati richiesti.

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Ai fini della migliore tutela dell’esercizio dell’accesso civico, le funzioni relative all’accesso civico di cui al suddetto articolo 5, comma 2, sono delegate dal Responsabile della trasparenza ad altri dipendenti, in modo che il potere sostitutivo possa rimanere in capo al Responsabile stesso. Il responsabile della trasparenza delega i seguenti soggetti a svolgere le funzioni di accesso civico di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 33/2013: Dirigente Settore Innovazione tecnologica, Urp, sito web. Responsabile del Protocollo informatico per quanto riguarda lo smistamento delle richieste e l'inoltro degli esiti. Pubblicazione dei dati di cui sopra sul sito istituzionale sez. Amministrazione Trasparente unitamente ad apposita modulistica - La pubblicazione dei dati relativi agli appalti pubblici secondo lo schema dell’Anac in particolare i dati riguardano la struttura proponente, l’oggetto del bando, l’elenco degli operatori invitati a presentare offerta, l’aggiudicatario, l’importo di aggiudicazione i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura, l’importo delle somme liquidate. I dati trasmessi dai diversi settori all’Ufficio Gare e Contratti costituiscono una risorsa integrata a disposizione dell’amministrazione per la rilevazione delle informazioni relative all’attività contrattuale. I dati saranno trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno all’ANAC e pubblicati sul sito istituzionale dell’ente sezione “Bandi e contratti”- Amministrazione trasparente. - La tutela di chi segnala illeciti. ( cd. “ WHISTLEBLOWER) in applicazione della normativa sulla segnalazione da parte di chi segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza. - La pubblicazione dei dati personali degli Organi di indirizzo politico - La pubblicazione dei dati dei dirigenti - La pubblicazione dei dati delle società Partecipate - La conservazione ed archiviazione dei dati. INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI Misura trasversale di trasparenza ed al contempo di prevenzione e contrasto della corruzione particolarmente efficace è l'informatizzazione dei processi in quanto consente la tracciabilità dell'intero processo amministrativo, evidenziandone ciascuna fase e le connesse responsabilità. L' attività dell'Ente già nei precedenti P.T.T.I. è stata volta alla costruzione di un nuovo sistema organizzativo maggiormente garante della trasparenza amministrativa, ed ha mirato a fornire al personale dipendente, in particolare quello appartenente alle categorie dirigenziali e a quelle funzionali " D" e " C", i principali elementi di conoscenza e di competenza per l' utilizzo del protocollo informatico e del sistema informatizzato di gestione documentale e di delibere e determinazioni. Il protocollo informatico, inteso come l'insieme di tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali, rappresenta il sistema di elezione per il perseguimento della

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razionalizzazione del flusso documentale, per garantirne la visibilità, l'accessibilità, l'accertabilità, la conservazione, ed al contempo consentire l'effettivo esercizio del diritto di accesso allo stato dei procedimenti ed ai relativi documenti da parte dei soggetti interessati (cittadini ed imprese, altre Amministrazioni). Le attività di produzione, gestione e archiviazione dei documenti avvengono attraverso il diffuso e capillare utilizzo di applicativi software in uso per la creazione di lettere interne e in uscita, delibere, atti dirigenziali e registrazioni di protocollo, e per la gestione di tutti i documenti prodotti e ricevuti dall’Ente. Il sistema di gestione informatica dei documenti garantisce una completa integrazione tra le procedure di creazione, archiviazione e gestione dei flussi documentali. L’accesso dei dipendenti alla “scrivania virtuale” e alle procedure applicative avviene tramite il Portale dell'Ente (rete Intranet) e la qualificazione dell’utente tramite una credenziale di accesso nominale (“nome utente”), utilizzata per l’identificazione al sistema, e una password personale per l’autenticazione dell’utente. La combinazione delle due componenti consente l’accesso alle procedure a cui ciascuno è abilitato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza informatica e di tutela della riservatezza. La tracciabilità del flusso documentale incide direttamente sulla trasparenza e sul controllo pubblico sull'azione amministrativa. i Dirigenti sono chiamati a relazionare a mezzo di report annuale al R.P.C, sul grado di informatizzazione dei processi raggiunto nei rispettivi settori ed alla fattibilità e tempi, tenuto conto anche delle risorse finanziarie necessarie e disponibili. ACCESSO TELEMATICO A DATI, DOCUMENTI E PROCEDIMENTI Si è favorita l'apertura dell'amministrazione verso l'esterno e il controllo da parte dell'utenza mediante: - la pubblicazione sul sito di tutti i procedimenti dell'Ente divisi per settore, con l'indicazione dei Responsabili dei procedimenti e i loro recapiti telefonici e di posta elettronica certificata; - La pubblicazione sul sito web sez. protocollo-archivio tutte le delibere di Consiglio e Giunta Comunale dal 2008; - la redazione di un nuovo Regolamento di accesso agli atti, già approvato con Delibera di G.C. n. 96/14 , e proposto all'attenzione del Consiglio Comunale. - la proposizione ai Dirigenti di check-list relative ai procedimenti di competenza pubblicate sul sito istituzionale ; - la nomina dei referenti per settore per l'accesso da parte delle P.A. Con la pubblicazione dei nominativi e dei recapiti telefonici e di posta elettronica sul sito; - l'attivazione dell'accesso civico e la predisposizione e pubblicazione sul sito della relativa procedura comprensiva di modulistica. Implementazione 2016-2018. Il Programma per la Trasparenza del presente Aggiornamento 2016/18 conferma e ripropone:

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− i su menzionati obiettivi di trasparenza, costituenti la struttura del P.T.T.I. E, pertanto, annualmente vengono riproposti, aggiornati e implementati; − tutte le altre misure di trasparenza previste dall’aggiornamento 2016/2018 del P.T.P.C. per le singole aree di rischio: Propone ulteriori azioni di trasparenza di seguito individuate. Sono azioni di carattere trasversale, in parte già attuate dall’Ente sicché, in alcuni casi, necessitano solamente di essere coordinate con quanto previsto dalla legge 190/2012 e dai decreti attuativi. Ulteriori azioni di trasparenza : A) Correlazione degli obiettivi di P.E.G. / PDO assegnati ai Dirigenti alle azioni di trasparenza indicate nel presente Piano finalizzandoli ad una attuazione ed implementazione dello stesso. La valutazione finale della performance dovrà tenere conto dei risultati raggiunti in questo ambito. L’interrelazione tra i due documenti è sancita dall’art.44 del decreto di riordino della trasparenza (D.Lgs 33/2013) per il quale “L'organismo indipendente di valutazione verifica la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità di cui all’art. 10 e quelli indicati nel Piano della performance, valutando altresì l'adeguatezza dei relativi indicatori. I soggetti deputati alla misurazione e valutazione delle performance, nonché l'OIV, utilizzano le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzativa, sia individuale del responsabile e dei dirigenti dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati”. B) Integrazione dati pubblicati: l’obiettivo è quello di procedere ad una costante integrazione ed aggiornamento dei dati già pubblicati; C) completamento dell’operatività del sistema per l’autenticazione degli utenti ai fini dell’accesso on line al portale dei servizi : il sistema di accesso al portale dei servizi on-line da parte degli Stakeholders dell’Ente richiede l’autenticazione dell’identità dell’utente per il rilascio una credenziale di accesso nominale (“nome utente”), utilizzata per l’identificazione al sistema, e una password personale per l’autenticazione dell’utente. La combinazione delle due componenti consente l’accesso alle procedure a cui ciascuno è interessato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza informatica e di tutela della riservatezza. D) Miglioramento della tracciabilità dei processi decisionali, garantita dalla disciplina contenuta nel Manuale di Gestione del protocollo informatico, (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 75/2013 ), è ulteriormente implementata grazie alla pubblicazione ed archiviazione digitale delle determinazioni dirigenziali dal 2011 sia delle deliberazioni di Consiglio e Giunta dal 2003 ); E) rilevazione e pubblicazione dei tempi medi di pagamento; F) nella trattazione e nell’istruttoria degli atti utilizzo di una forma di redazione semplice e comprensibile , rispetto del divieto di aggravio del procedimento; G) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riferimento agli atti in cui vi sia ampio margine di discrezionalità amministrativa obbligo di motivare

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adeguatamente l’atto, l’onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampia la sfera della discrezionalità; H) per consentire a tutti coloro che vi abbiano titolo o interesse di partecipare e accedere alle attività secondo quanto consentito dalla legge, riportare gli atti dell’Ente per quanto possibile, ad uno stile comune. In particolare dovranno essere scritti con linguaggio semplice e comprensibile a tutti indicando tutti gli atti propedeutici anche sub procedimentali necessari alla definizione del procedimento, curando che i provvedimenti conclusivi dei procedimenti riportino nella premessa sia il preambolo che la motivazione. I) obbligo di comunicazione al cittadino, imprenditore, utente che chiede il rilascio del provvedimento autorizzativo, abilitativo, concessorio oppure qualsiasi altro provvedimento o atto, dei seguenti dati: il responsabile del procedimento, il termine entro il quale sarà concluso il procedimento amministrativo, il responsabile apicale a cui può essere chiesto il provvedimento in caso d’ingiustificato ritardo (art.2, comma 9bis L. 241/90), l’e-mail e il sito internet del Comune. J) In presenza di provvedimento di diniego , obbligo di comunicare le modalità tecnico, giuridiche o operative per ottenere esito favorevole. La comunicazione sarà redatta in rispetto del principio della trasparenza, pertanto caratterizzato da semplicità e brevità in modo da garantirne la completezza e la comprensibilità; K) Aggiornamento dei dati pubblicati sul sito istituzionale riguardanti i procedimenti amministrativi, i responsabili, le documentazioni e modulistiche a prodursi, permettendo all’utenza di conoscere e verificare gli aspetti tecnici dell'intervento e quelli amministrativi del procedimento volto al rilascio del provvedimento, di effettuare controlli. L) Approvazione del Regolamento per la ricezione e istruttoria di segnalazioni, anche anonime, di eventi di corruzione/delittuosi e/o di condotte violative del presente Piano. M) Attivazione dell’indirizzo e-mail per la segnalazioni di illeciti. N) Approvazione con i poteri del Consiglio Comunale dello schema di “Regolamento sull‘accesso agli atti e ai documenti amministrativi, sul termine del procedimento amministrativo e contestuale abrogazione del precedente regolamento approvato con delibera di C.Cn15 del 5 febbraio 1998”, già approvato con delibera di G.C. n. 96/14; O) massima diffusione del Piano presso i dipendenti tutti dell’Ente, gli Organi di indirizzo Politico, gli Stakeholders dell’Ente, mediante la pubblicazione sul sito Istituzionale di avviso di approvazione del Piano e del Piano stesso P) Promozione della partecipazione degli Stakeholders alla attività amministrativa dell’Ente (cittadini, associazioni di categoria e di volontariato, scuole, ordini professionali) mediante meccanismi di consultazione, informazione, coinvolgimento nelle iniziative di trasparenza realizzate dall’Ente (Giornata della Trasparenza )

AZIONI GENERALI DI TRASPARENZA ULTERIORI A QUELLE SPECIFICHE PROGRAMMATE PER L’ATTIVITÀ CONTRATTUALE :

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- rispettare il divieto di frazionamento o innalzamento artificioso dell’importo contrattuale; - motivare adeguatamente il ricorso a procedimenti di gara limitati della concorrenza; - ridurre l’area degli affidamenti diretti ai soli casi ammessi dalla legge e/o dal regolamento comunale solo nei casi in cui non sia possibile utilizzare o per accertata antieconomicità CONSIP e/o il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA) ; - per i contratti pluriennali, inserire la clausola di risoluzione espressa in caso di successiva convenzione o offerta MEPA più vantaggiosa per l’Ente; - assicurare la rotazione tra le imprese affidatarie dei contratti affidati in economia; - assicurare la rotazione tra i professionisti negli affidamenti di incarichi di importo inferiore alla soglia della procedura aperta; - assicurare il confronto concorrenziale, definendo requisiti di partecipazione alle gare, anche ufficiose e di valutazione delle offerte, chiari ed adeguati. - verificare la congruità dei prezzi di acquisto di beni e servizi effettuati al di fuori del mercato elettronico della Pubblica Amministrazione - verificare la congruità dei prezzi di acquisto, di cessione dei beni immobili o costituzione/cessione diritti reali minori; - quando il contratto è affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, definire puntualmente, nel bando/lettera invito, i criteri di valutazione e la loro ponderazione. - Comunicare ogni semestre al responsabile della corruzione: l’elenco dei procedimenti conclusi oltre il termine previsto dalla legge e la rilevazione del tempo medio di conclusione dei procedimenti; l’elenco dei procedimenti conclusi con un diniego; l’elenco dei contratti rinnovati o prorogati e giustificazione della proroga l’elenco dei contratti sopra soglia affidati con procedura negoziata e le ragioni a giustificazione dell’affidamento; l’elenco dei procedimenti per i quali si è resa necessaria disporre una sospensione dei termini per integrazione documentale; l’elenco dei contratti con riferimento ai quali siano intervenute novazioni, addizioni, varianti, applicazioni di penali o risoluzione anticipata. l’elenco dei pagamenti effettuati oltre il termine di legge o di contratto dettagliandone le motivazioni. - Obbligo di avviso pubblico e pubblicazione per un termine non inferiore a 30 giorni, per gli incarichi di supporto al R.U.P. ex art. 10, comma 7, del D.Lgs. 163/2006 per procedimenti, anche se sotto soglia comunitaria, relativi a : a) autorizzazioni o concessioni; b) appalti/ contratti di lavori, servizi e forniture; c) manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio; d) edilizia privata; e) dia e scia;

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f) condono edilizio; g) ciclo integrato rifiuti; h) pianificazione urbanistica e pianificazione d’iniziativa privata; i) autorizzazioni commerciali e s.u.a.p. - Predisposizione approvazione e trasmissione entro il mese di febbraio di ogni anno al RPC del Piano Annuale di approvvigionamento per Forniture e Servizi; - indizione delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal d.lgs. 163/2006 almeno sei mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi - obbligo di attuare il piano d’intervento per l’attuazione del programma nazionale per servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti - finanziamento PAC, nel pieno rispetto dell’art.2 del disciplinare regolante i rapporti con il ministero dell’interno ( in particolare comma b: obblighi e termini di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione ex d.lgs. n.163/06 e s.m.i. e dal d.lgs n.33/13 nonché quelli previsti dall’art.1 comma 32 della legge 190/12 - per l’affidamento di servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, finanziati con fondi PAC è fatto obbligo di avvalersi per le procedure di importo sopra la soglia comunitaria o di particolare complessità della vigilanza collaborativa dell’ANAC, ai sensi dell’art.4 del regolamento in materia di vigilanza e di accertamenti ispettivi, pubblicato sulla G:U n.300 del 29.12.14 pag.56 - per l’affidamento di servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, finanziati con fondi PAC è fatto obbligo di inserire negli atti di gara e nell’allegato schema di contratto la seguente clausola: “la stazione appaltantesi impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art.1456 c.c., ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o di componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli art.317 c.p., 318 c.p., 319 bis c.p., 319 ter c.p., 319 quater c.p., 322 c.p., 322 bis c.p., 346 bis c.p., 353 c.p., 353 bis c.p. SANZIONI L’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente o la mancata predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. IL CODICE DI COMPORTAMENTO E DI RESPONSABILITA’ DISCIPLINARE Il Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Castellammare integra e specifica il codice nazionale. Come indicato dalle linee guida approvate della CIVIT

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(ora ANAC) in data del dicembre 2013 è stato posto in consultazione pubblica lo schema del Codice, trasmesso anche alle associazioni di categoria ed ai sindacati territoriali ed Rsu aziendale per dare la possibilità di esprimere osservazioni, la consultazione è stata estesa a tutti i cittadini che desiderassero contribuire con idee e suggerimenti. Non sono pervenute comunicazioni a riguardo. Il Codice di comportamento dei dipendenti è stato approvato, previo parere del Nucleo di Valutazione in data 23 gennaio 2014 con delibera di G.C.n.2, assieme al Piano Anticorruzione, è stato pubblicato sul sito e trasmesso a tutti i dipendenti tramite i dirigenti per la presa d'atto . Nel corso del 2015 è stata effettuata un’attività di sensibilizzazione dei dipendenti sui contenuti del codice nel corso della Giornata della Trasparenza e con la distribuzione di un opuscolo illustrativo realizzato allo scopo di fornire ai dipendenti e agli Stakeholders intervenuti ( associazioni e scuole) una conoscenza sintetica e significativa dei doveri del pubblico dipendente, consentendo così anche forme di controllo sociale. Non sono stati segnalati episodi di violazione del Codice; Aggiornamento 2016/18 Nelle procedure di affidamenti di incarichi e nei bandi di gara obbligo di riportare la clausola di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal codice. Ulteriori azioni di formazione valoriale dirette a tutti i dipendenti previste nel piano di formazione. STRUMENTI DI PUBBLICIZZAZIONE • pubblicazione sul sito internet dell’Ente alla pagina delle News della notizia di avvenuta approvazione del Piano; • pubblicazione del Piano sul sito internet istituzionale nella pagina “ Amministrazione trasparente”, nella sezione Corruzione; • trasmissione del piano via P.E.C. a tutti i dirigenti comunali per la presa d'atto e la diffusione a tutti i dipendenti; • il Piano si intende comunicato ai diversi soggetti interessati, a mezzo della pubblicazione sul sito istituzionale; • trasmissione del Piano all’Anac secondo le modalità indicate dalla stessa dipartimento della Funzione Pubblica. • trasmissione del Piano al Responsabile Regionale della Corruzione. ESECUTIVITÀ' Il presente piano entra in vigore a seguito della esecutività della relativa delibera di approvazione da parte della Giunta Comunale.

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AGGIORNAMENTO DINAMICO Il Piano può essere modificato anche in corso d'anno, su proposta del Responsabile della prevenzione, allorché siano state accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengano rilevanti mutamenti organizzativi o modifiche in ordine all'attività dell'amministrazione, o sia necessario l'adeguamento normativo

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All.1

DICHIARAZIONE DI LEGALITA’

(resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445)

Al Comune di Castellammare di Stabia

Sig. Dirigente del Settore…….

Ufficio…………………….

OGGETTO: Dichiarazione di legalità resa in allegato alla richiesta di provvedimento autorizzativo/concessorio/abilitativo relativo a……………………………

( indicare l’oggetto della richiesta acclusa).

Il/La sottoscritto/a …………………………. nato/a il ……………….. a …………………………... CF ……………………. residente in …………………………. (….) alla via …………………. N. …….., in qualità di privato cittadino/legale rappresentante/ procuratore)dell’impresa__________________ C.F. …………………P.I……………….., Tel. ……………… indirizzo di posta elettronica (e-mail) ………………………………. indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);

consapevole che la falsità in atti e le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi del codice penale nei termini prescritti dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 e che, nel caso di non veridicità di quanto qui dichiarato, si avrà la decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 e l’applicazione di ogni altra sanzione prevista dalla legge, nella predetta qualità, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, sotto la propria responsabilità,

DICHIARA

di impegnarsi :

� a non offrire, somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, anche di modico valore, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari al fine del rilascio del provvedimento autorizzativo oppure abilitativo o concessorio o al fine di distorcere l'espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell'Amministrazione; � denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazioni, altre utilità o esercizio di pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese), ovvero offerta di esercizio di influenze al fine del rilascio

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del provvedimento autorizzativo oppure abilitativo o concessorio o al fine di distorcere l'espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell'Amministrazione; � a comunicare ogni variazione delle informazioni riportate nei certificati Camerali concernenti la compagine sociale; � a richiedere le informazioni Prefettizie di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 252/98 per le imprese fornitrici e appaltatrici con cui stipulano contratti privati di importo superiore ad € 100.000,00 per l'esecuzione dei lavori o per la prestazione di servizi o forniture connessi al provvedimento autorizzativo oppure abilitativo o concessorio; � a comunicare ogni comportamento dei funzionari avente meri effetti dilatori, quale la richiesta ingiustificata di documentazione e/o accertamenti on site; richiesta ingiustificata di certificazioni oggetto di semplificazione ex DPR 445/2000; ritardo ingiustificato nella definizione del procedimento; � ad autorizzare l'utilizzo dei propri dati personali per i fini istituzionali dell'Ente; � ad indicare eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci ed i dipendenti degli stessi soggetti ed i dirigenti ed i dipendenti dell'amministrazione. Inoltre,

Dichiara � di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti del Comune , che in tale ruolo abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali nei loro confronti, per il triennio successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dei suddetti con la P.A.

Il Sottoscritto

La dichiarazione, resa in carta semplice, va unita a fotocopia di idoneo documento di identità .

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All. 2

DICHIARAZIONE DI LEGALITA’

(resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445)

Al Comune di Castellammare di Stabia

Sig. Dirigente del Settore…….

Ufficio…………………….

OGGETTO: Dichiarazione di legalità resa in allegato alla richiesta di partecipazione alla procedura (indicare il tipo)……………………………ad oggetto …………………………………………………………… prot. n. ……….del ……………….

Il/La sottoscritto/a …………………………. nato/a il ……………….. a …………………………... CF ……………………. residente in …………………………. (….) alla via …………………. N. …….., in qualità di titolare /legale rappresentante/ procuratore)dell’impresa__________________ C.F. …………………P.I……………….., Tel. ……………… indirizzo di posta elettronica (e-mail) ………………………………. indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);

consapevole che la falsità in atti e le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi del codice penale nei termini prescritti dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 e che, nel caso di non veridicità di quanto qui dichiarato, si avrà la decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 e l’applicazione di ogni altra sanzione prevista dalla legge, nella predetta qualità, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, sotto la propria responsabilità,

DICHIARA

di impegnarsi :

� a non offrire, somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, anche di modico valore, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari al fine di ottenere il provvedimento di aggiudicazione dei lavori/ del servizio/della fornitura o al fine di distorcere l'espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell'Amministrazione; � a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazioni, altre utilità o di pressioni eserciate per

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indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese), ovvero offerta di esercizio di influenze al fine del rilascio del provvedimento di aggiudicazione o al fine di distorcere l'espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell'Amministrazione; � a comunicare ogni variazione delle informazioni riportate nei certificati Camerali concernenti la compagine sociale; � ad autorizzare l'utilizzo dei propri dati personali per i fini istituzionali dell'Ente; � ad indicare eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci ed i dipendenti degli stessi soggetti ed i dirigenti ed i dipendenti dell'amministrazione. � comunicare ogni comportamento dei funzionari avente meri effetti dilatori, quale la richiesta ingiustificata di documentazione e/o accertamenti on site; richiesta ingiustificata di certificazioni oggetto di semplificazione ex DPR 445/2000; ritardo ingiustificato nella definizione del procedimento Inoltre,

Dichiara � di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti del Comune , che in tale ruolo abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali nei loro confronti, per il triennio successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dei suddetti con la P.A.

Il Sottoscritto

la presente dichiarazione da rendersi obbligatoriamente, a pena di esclusione dalla procedura di cui all’oggetto, in carta semplice va unita a fotocopia di idoneo documento di identità .

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All. 3 IL PIANO DI FORMAZIONE

IL PIANO DELLA FORMAZIONE si applica a tutti i dipendenti del Comune, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato o legati all'Ente da altro tipo di rapporto previsto dalle norme in materia di assunzione alle dipendenze di un'amministrazione pubblica, con il fine di assicurare almeno lo standard minimo annuale di formazione che è fissato dal presente piano in 5 ore formative . Anche le Società Partecipate devono dotarsi di un proprio piano della formazione sull'Anticorruzione nel rispetto del presente piano (funzioni maggiormente a rischio, tipo di formazione, ecc...). L'operatore, identificato come referente all'interno di dette Società, può partecipare alle attività previste nel presente Piano formativo, con gli eventuali costi della formazione a carico del bilancio della propria Società. Nelle seguenti tabelle si indica la programmazione di massima indirizzata a tutti i dipendenti dell’Ente con l’individuazione delle tematiche da trattarsi negli eventi formativi programmati da questo Ente per l’anno 2016. Nella scelta degli argomenti la priorità è determinata dall’evolvere della normativa e dagli indirizzi operativi forniti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione nell’Aggiornamento 2015 al P.N.A. in materia di politiche anticorruzione

1) ASPETTI DEGLI APPALTI PUBBLICI AD ALTO RISCHIO CORRUZIONE 1. La determina a contrarre: contenuti minimi. L’obbligo di motivazione con riferimento a:

la programmazione, la copertura finanziaria, la progettazione,la scelta della procedura di selezione del concorrente e di selezione dell’offerta;La tassatività delle cause di esclusione (Tar Pescara n.20/2015) e deroghe ai bandi tipo. L’autointegrazione della disciplina di gara nella giurisprudenza comunitaria ed interna. L’ampiezza del potere discrezionale della P.A. nella determinazione delle prescrizioni ulteriori/cause di esclusione: la casistica giurisprudenziale. La limitazione del potere “personalizzante” della P.A

2. La procedura negoziata: casi e condizioni. Contratti complementari e ripetitivi. Urgenza e somma urgenza. L’estrema urgenza nelle novità della manovra “Sblocca-Italia” (legge 11 novembre 2014, n.164 di conversione con modificazioni del decreto-legge 133/2014: ricognizione e certificazione da parte dell’Ente interessato delle condizioni di “estrema urgenza”; non obbligatorietà dello standstill: pubblicità solo on line; dimezzamento dei termini; procedura ex art. 57, comma 6, del Codice dei contratti, con invito rivolto ad almeno tre operatori economici

3. La gestione della procedura di scelta del contraente. I soggetti ammessi a gara. I requisiti generali e speciali di partecipazione. La regolarizzazione ed il soccorso istruttorio. L’avvalimento. Raggruppamenti temporanei. Subappalto.

4. La commissione di gara: funzionamento e composizione. La seduta di gara tra pubblicità e riservatezza. L’offerta economicamente più vantaggiosa.

5. La disciplina delle offerte anomale: criteri di individuazione negli appalti al prezzo più basso e con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Verifica obbligatoria e facoltativa dell’anomalia. L’anomalia nelle procedure negoziate e nel cottimo fiduciario. La verifica in contraddittorio col sistema delle giustificazioni: la commissione di supporto e la verifica cumulativa.

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L’esclusione automatica delle offerte anomale: il regime ordinario e transitorio 6. La stipula e l’esecuzione del contratto.

Standstill sostanziale e processuale. Deroghe ed esecuzione anticipata.

2) IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO - Novità alla normativa sul procedimento amministrativo: estensione delle garanzie procedimentali ai privati gestori di servizi pubblici - Il provvedimento amministrativo semplificato: ratio, funzione e struttura Il rafforzamento dell’obbligo motivazionale negli accordi amministrativi - Dovere di segnalazione e di astensione per conflitto di interessi: ambito soggettivo ed oggettivo. La qualificazione patologica del relativo provvedimento. - Gli obblighi di pubblicazione e l’accesso civico. - La nuova disciplina dell’autotutela amministrativa: novità in tema di revoca e di annullamento d’ufficio ex L. 164/2014. Novità introdotte dalla L.124/2015 - Decreto Sblocca Italia (decreto l.vo 133/2014) novità in tema di scia e di conferenza di servizi

3) PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E ATTIVITA’ EDILIZIA 1. Autorizzazione, concessioni e legge anticorruzione. Ricostruzione della ratio legis, individuazione dei rischi specifichi ed approntamento delle idonee misure di contrasto. Perimetrazione oggettiva dell’intervento normativo e ruolo del PTPC. 2. Modalità di esercizio del potere discrezionale (an, quid, quodomodo e quando) e provvedimenti vincolati. Il corretto uso della discrezionalità tecnica. Strumenti di contenimento del rischio negli apprezzamenti tecnico-amministrativi. 3. Analisi e ricostruzione della Funzione autorizzatoria. Le alternative al provvedimento espresso: DIA e silenzio assenso. Prevenzione di comportamenti patologici ed innalzamento degli standard di legalità amministrativa. 4. Processi e procedimenti in materia di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con/privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario. Confronto competitivo e procedimento per autorizzazioni, concessioni e accordi. 5. Tipologie attizie e prevenzione del rischio corruttivo. Concessione e contratto. Contratto, disciplinare di concessione, e garanzie reciproche. In particolare, servizio pubblico, concessione e contratto di servizio. Approfondimenti 6. adozione di varianti al piano o strumento urbanistico con adeguamento delle previsioni volumetriche e le possibilità edificatorie cui conseguano plusvalenze garantite dalla semplice concessione di edificabilità, a prescindere dalla effettiva edificazione; 7. procedure anomale (quanto a passaggi procedimentali: i.e omissione e pretermissione di apporti consultivi) o accelerate (quanto a “modalità semplificate” o ricorso a modelli “provvedimenti amministrativi impliciti”) di approvazione di piani di governo del territorio o strumento equivalente, con riferimento alle quali possono essere stati conclusi, per il tramite di alcuni professionisti, accordi corruttivi tra esponenti politici, funzionari amministrativi e diversi imprenditori per ottenere il mutamento della destinazione urbanistica delle aree di proprio interesse; 8. rilascio di sanatorie, accertamento di conformità e permessi, anche in variante, a costruire illegittimi, con particolare riguardo al riutilizzo a fini abitativi o di grande distribuzione o alberghieri di edifici, talora a seguito di processi di dismissione o riqualificazione 9. Mancato seguito alle ordinanze di demolizione (accertamento di inottemperanza, esecuzione in danno, acquisizione al patrimonio dell’ente) ed improprio utilizzo della revoca

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delle stesse; omessa vigilanza su situazioni de-provvedimentalizzate (dia, superdia, D.I.A. in sanatoria).

4) DISCIPLINA ED ADEMPIMENTI ANTICORRUZIONE NEI PROCEDIMENTI DI EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PUBBLICI. 1. La predisposizione e la gestione dei procedimenti di finanziamento pubblico ed erogazione di sovvenzione, contributi, sussidi: Presupposti e Criteri. A) Finanziamento pubblico - Sovvenzione, contributi, sussidi - Concessione - Criteri. B) Sovvenzioni, contributi, sussidi - Destinazione di un contributo secondo una finalità non conforme a quella perseguita sulla base dei criteri predeterminati dall'Ente - Contrasto con il principio di legalità e determina uno sviamento della causa dell'intervento pubblico sotto il profilo funzionale del contributo. C) Sovvenzioni, contributi, sussidi - Elargizione beneficio economico - Acquisti già compiuti prima della pubblicazione del bando - Configurabilità - Esclusione D) Sovvenzioni, contributi, sussidi - Tassatività cause di esclusione - Costituisce principio generale applicabile anche alle procedure di finanziamento. 2. Verifiche ed autotutela in tema di erogazione di contributi pubblici - Sovvenzioni, contributi, sussidi - Rimozione dell'atto concessorio per mancanza causa giustificativa dell'erogazione della somma - Costituisce atto dovuto dell'amministrazione. - Novità ex L.164/2014 dell’11.11..2014 (conv. con modifiche DL 133/2014: cd. Sblocca Italia) in tema di revoca provvedimentale per diversa valutazione dell’interesse pubblico originario (modifica art. 21 quinqies L. 241/1990) - responsabilità per mancato esercizio del potere di autotutela (art. 21 nonies L. 241/1990, modif. L. 164/2014 - Competenza Sovvenzioni, contributi, sussidi - Concessione o revoca di un beneficio economico - Costituisce un tipico atto di gestione e non di indirizzo politico. - Sovvenzioni, contributi, sussidi - Potere ispettivo e di controllo dell'Amministrazione - Anche nei confronti del soggetto privato designato a svolgere l'istruttoria delle istanze di finanziamento - Sovvenzioni, contributi, sussidi - Termine per verificare la veridicità delle dichiarazioni rese dai soggetti che hanno chiesto ed ottenuto le provvidenze e l'effettiva sussistenza delle condizioni di legge per l'assegnazione e il mantenimento del sussidio – Carattere ordinatorio. 3. Obblighi di pubblicazione e procedimenti di finanziamento pubblico ed erogazione di sovvenzione, contributi, sussidi 4. Cautele e misure specifiche di prevenzione del rischio corruttivo in materia di procedimenti di erogazione di contributi economico

5) Trasparenza Amministrativa Principio e nozione; - Applicazioni e Responsabilità; - Attori ed obblighi; - Trasparenza e protezione dati personali; - Principi della pertinenza, indispensabilità e non eccedenza; - Trasparenza ed attività Amministrativa; - Open data e riutilizzo nel D. L.vo 33/2013: - Profili sanzionatori

6) Personale EL.LL. - trattamento accessorio, - relazioni sindacali,

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- permessi, ferie, ecc.. - Le Incompatibilità, le inconferibilità - Il Codice di Comportamento