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ANNO X - NUMERO 149 Direttore Remo Guerra 14 OTTOBRE 2013 Periodico del Consiglio comunale di Torino citt A gorà La nuova via Pisa, una traversa di via Bologna, rientra nel progetto di realizzazione del centro direzionale Lavazza, denominato La Nuvola. Una variante urbanistica, approvata dal Consiglio comunale, consente la trasformazione, da parte della prestigiosa casa produttrice di caffè, di un ampio isolato compreso tra largo Brescia, corso Palermo, via Ancona, via Pisa e via Bologna. Si tratta di un progetto che, oltre alla ristrutturazione dell’ex centrale elettrica, ridefinisce spazi urbani in una porzione di quartiere fino a oggi abbandonata: accanto al nuovo quartier generale Lavazza sono previsti parcheggi interrati e ampie zone pedonali. Tra queste via Pisa, inaugurata lo scorso 4 ottobre, la prima smart street cittadina, vale a dire la prima via a misura d’uomo, chiusa al traffico, con alberi e arredi dal moderno design. Un luogo a basso impatto ambientale, con un’illuminazione dai costi contenuti grazie alla tecnologia a led. E per chi non può fare a meno di smartphone, pc e tablet, la via è dotata di wi-fi gratuito. Ma via Pisa non è solo riqualificazione ambientale. Nella sede della centrale elettrica, completamente rinnovata negli spazi ma salvaguardata nell’architettura, si è insediata la nuova sede dello Iaad, l’Istituto d’arte applicata e di design. Durante la cerimonia di inaugurazione, il sindaco Piero Fassino ha sottolineato come l’intero progetto sia la testimonianza “dell’evoluzione di un’identità e di una città che vuole misurarsi con sfide nuove”. Riqualificazione urbana e design in Borgata Aurora GRATIS NELLA TUA EDICOLA L’area pedonale di via Pisa, in Borgata Aurora, di fronte alla nuova sede dello IAAD, nell’isolato che ospiterà il nuovo centro direzionale Lavazza

cittAgorà periodico del Consiglio comunale di Torino. Il numero 149 gratis nelle edicole di Torino

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ANNO X - NUMERO 149 Direttore Remo Guerra 14 OTTOBRE 2013

Periodico del Consiglio comunale di Torino

cittAgorà

La nuova via Pisa, una traversa di via Bologna, rientranel progetto di realizzazione del centro direzionale Lavazza,denominato La Nuvola.Una variante urbanistica, approvata dal Consiglio comunale,consente la trasformazione, da parte della prestigiosacasa produttrice di caffè, di un ampio isolato compresotra largo Brescia, corso Palermo, via Ancona, via Pisae via Bologna.

Si tratta di un progetto che, oltre alla ristrutturazione dell’excentrale elettrica, ridefinisce spazi urbani in una porzionedi quartiere fino a oggi abbandonata: accanto al nuovoquartier generale Lavazza sono previsti parcheggi interratie ampie zone pedonali. Tra queste via Pisa, inaugurata lo scorso 4 ottobre, la prima

smart street cittadina, vale a dire la prima via a misura d’uomo,chiusa al traffico, con alberi e arredi dal moderno design.Un luogo a basso impatto ambientale, con un’illuminazionedai costi contenuti grazie alla tecnologia a led.E per chi non può fare a meno di smartphone, pc e tablet,la via è dotata di wi-fi gratuito.Ma via Pisa non è solo riqualificazione ambientale. Nellasede della centrale elettrica, completamente rinnovata negli

spazi ma salvaguardata nell’architettura, si è insediata lanuova sede dello Iaad, l’Istituto d’arte applicata e di design.Durante la cerimonia di inaugurazione, il sindaco Piero Fassinoha sottolineato come l’intero progetto sia la testimonianza“dell’evoluzione di un’identità e di una città che vuole misurarsicon sfide nuove”.

Riqualificazione urbana e designin Borgata Aurora

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L’area pedonale di via Pisa, inBorgata Aurora, di fronte allanuova sede dello IAAD,nell’isolato che ospiterà il nuovocentro direzionale Lavazza

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e adottata dalla Città, grazie a un attodel Consiglio approvato nel giugnodel 2013, con l’intento di riconoscerel’importanza sociale, educativa edeconomica degli anziani nella vitadella nostra comunità.

Durante la cerimonia CesarePalenzona e Margherita DeAndreis Keller, presidente e vi-cepresidente del Consiglio deiSeniores, promotore dell’evento,hanno insignito del premio

Il 2 ottobre Torino ha celebrato per laprima volta la “Festa dei nonni”, allapresenza del presidente del Consigliocomunale, Giovanni Maria Ferraris, edel sindaco Piero Fassino. La festa èstata istituita dal Parlamento nel 2005

Nuovi ingressi e altre novità in Sala Rossa

Nonni in festa a Palazzo Civico

In silenzio per gli altri, per mano del sindacoe del presidente della Sala Rossa,sedici cittadini torinesi ultrasessantenni.I premiati, distintisi nel campo delvolontariato, sono Alberto Bonino, AngelaCapelli, Eraldo Cerreti, PierangeloDevecchi, Fernando Di Monaco, RitaFerraris, Giuseppina Ferro, ErmannoFranchino, Giuseppe Gozzellino,Vittorio Guercio, Mauro Maffione,Domenico Pannunzi, Paola Peyron,Antonio Rongioletti, Giuseppe Santie Magda Uietto. La cerimonia si è conclusa con l’esibizionedi due musicisti del conservatorio“Giuseppe Verdi” di Torino.

(Silvio Lavalle)

I torinesi insigniti del premio Insilenzio per gli altri in Sala Rossa,con il presidente del Consigliocomunale Giovanni Maria Ferraris

Tra rimpasti di Giunta, nuovi ingressie cambiamenti di collocazione politi-ca, lo scenario della Sala Rossa haconosciuto nel corso dell’ultima fasenumerose modifiche. Nel Partito Democratico, sono entrati nelnovero degli assessori della Giunta delsindaco Fassino il capogruppo StefanoLo Russo e il consigliere DomenicoMangone. Entrambi si sono quindi di-messi dal Consiglio, venendo sostituitida Gioacchino Cuntrò e Giuseppe LaGanga, il primo dei quali già presentesui banchi dei consiglieri in passati man-dati amministrativi. In precedenza, sem-pre restando in casa PD, si era dimessoRoberto Tricarico - per assumere un inca-rico a Roma, con il sindaco capitolinoIgnazio Marino - il quale era stato sosti-tuito da Andrea Araldi. Alla carica dicapogruppo della più numerosa forma-

zione politica presente a Palazzo Civicoè quindi stato eletto, nei giorni scorsi,il già vicecapogruppo Michele Paolino. I Moderati, che avevano iniziato il correntemandato amministrativo con quattro con-siglieri, sono saliti a sei con le recentiadesioni di Barbara Cervetti (dimissio-naria dalla Lega Nord) e GiovanniPorcino, quest’ultimo eletto nel 2011con Italia dei Valori e poi promotore delGruppo Misto di maggioranza - Diritti eLibertà, adesso dissolto. I Moderati sonopertanto diventati la seconda forza poli-tica in Sala Rossa dopo il Partito Demo-cratico, seguiti dal Popolo della Libertàche di consiglieri ne ha cinque.

Infine, Dario Troiano è subentrato inConsiglio comunale ad Alberto Musy,il candidato sindaco per UDC, FLIe Alleanza per la Città nel 2011, poivittima di un attentato le cui note con-seguenze gli hanno purtroppo impedi-to di continuare a svolgere il propriomandato. Troiano, anch’egli con pre-cedenti esperienze in Sala Rossa,rappresenta ora il gruppo consiliareAlleanza per la Città.Restano ancora da eleggere i presi-denti delle Commissioni consiliari Lavoroe Legalità, che erano rispettivamenteMangone e Tricarico.

(C.R.)

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A lato, Dario Troiano, Giuseppe La Ganga,Andrea Araldi; sotto, Michele Paolino, BarbaraCervetti, Giovanni Porcino, Gioacchino Cuntrò

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risparmiati serviranno per ridurre le fu-ture tariffe. E se il servizio non saràall’altezza, si mettano in gioco i secon-di arrivati.Marrone (FdI): Occorre una discussionesull’obbligatorietà del servizio, conside-rato un dogma e difeso in nome dellavalenza educativa. Bisogna invece rendere

facoltativa la mensa o introdurre tariffebasate su quanto consumato.Appendino (M5S): A differenza diquelli letti dall’assessore, i commentiche ho visto su Facebook sono tutt’al-tro che rassicuranti. Pellerino ha fattoin questi anni gravi errori. Stiamo peresprimerci sulla delibera e sapremo innome di chi saranno votati gli aumenti.Curto (SEL): Condivido i principi: lafiliera corta e l’obiettivo “qualità”.Ma avevamo posto un freno agli ap-palti al massimo ribasso, e così invecenon è stato. Mi stanno a cuore i lavo-ratori: non è accettabile che in 108siano rimasti a casa.Centillo (PD): La mensa non significasoltanto consumare un pasto. Siamointervenuti affinché le tariffe previstedalla prima delibera fossero trasformatein modo più equo, ma anche il costounitario del pasto va monitorato.Cassiani (PD): Si è cercato di nonaumentare troppo le tariffe sui ceti me-no abbienti, rivolgendoci a coloro che

hanno di più. Sul massimo ribasso sicorrono gravi rischi per i lavoratori e iservizi erogati.Onofri (PD): Non prevedere le clausolesociali oltre a non dare più lavoro achi era occupato, consente all’aziendadi non applicare il contratto collettivo.E non è convincente che la clausola

sia stata inserita solo peralcuni. Grimaldi (SEL): Ringraziamoi cittadini che hanno scritto,faremo ancora sopralluoghie audit. Apprezziamo la fi-liera corta, l’impronta am-bientale, il borsellino elet-tronico, ma vorrei che ibandi fossero valutabili.Dobbiamo raggiungere altilivelli qualitativi ed evitareaumenti per le fasce Iseepiù basse.Viale (PD): Non si puòpensare che le mense sco-lastiche siano l’unico luo-go dove fare cultura ali-

mentare. Serve la massima trasparenzaper capire quante famiglie apparten-gono alla varie fasce e hanno scontisul servizio.Ricca (Lega Nord): È palese lamancanza di fiducia nei confrontidell’assessore, le sue delibere creanosempre problemi. Questi aumenti nontutti potranno permetterseli. Ha concluso il sindaco Fassino: Torinoè una delle città italiane che dedicapiù risorse ai servizi per l’infanzia.E invece si rappresenta in modo defor-me l’attività del Comune. Voglio ricor-dare che in questi giorni viene inaugu-rato un nuovo nido, e un secondo saràrealizzato nell’area ex Incet. Si sonorealizzate iniziative come il “borsellinoelettronico” e la prenotazione digitaledei pasti. Infine l’aumento delle tariffe,al quale è stato dato un’eccessivaenfasi per adeguamenti minimi suicosti delle iscrizioni e del servizio.Basta scorrere le nuove tariffe, si trattadi aumenti di pochi euro al mese.

Si è molto discusso, negli ultimi tempi,degli aumenti per le mense scolastichecomunali, dell’iscrizione all’anno sco-lastico, della qualità dei pasti forniti.Tant’è che prima di approvare la deli-bera, il Consiglio comunale ha ascol-tato l’assessore ai Servizi educativi,Maria Grazia Pellerino, per una comu-nicazione chiesta dai consi-glieri D’Amico, Appendinoe Tronzano. L’assessore Pellerino haspiegato: “Il servizio di ri-storazione eroga circa8.500.000 pasti l’anno ecoinvolge circa 60.000utenti di 380 scuole. Il ca-pitolato ha introdotto il con-cetto di “filiera corta” (i ge-stori si riforniscono dai pro-duttori locali), evita lo smal-timento di 220 tonnellate diplastica, introduce un servi-zio di trasporto con mezziecologici. In questi primigiorni di scuola sono inizia-ti i controlli: 93 audit, una media diuna scuola su tre. I risultati parlano diventuno criticità su oltre trecento scuo-le. E fanno piacere i bei commenti nel-la pagina Facebook di Cogen. La“clausola sociale” prevede il riassorbi-mento degli ex lavoratori, e così è sta-to per i 600 impiegati lo scorso anno.Diversa è la questione dei centri di cot-tura, con personale che opera anchein altri appalti. Qui la clausola non èprevista.” Il dibattito è stato aperto da D’Amico(Progett’Azione): È opportuno in futuroprevedere tre bandi per garantire servizimigliori. Mi auguro che il cibo rifiutatosia dato ai meno abbienti.Berthier (Torino Libera): Si deve capirese le società che gestiscono il serviziohanno i requisiti per distribuire unnumero di pasti così elevato. Il costodei singoli pasti è piuttosto alto. Tronzano (PdL): Sono felice per losconto del 10% ottenuto con l’appalto,ma vorrei la certezza che i 16 milioni

Servizio mensa nelle scuole, il dibattito in consiglio

Mensa scolastica a Torino (foto concessa da Servizieducativi Città di Torino)

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011.2478185, unnumero contro la propria

stessa violenza

tariffe mensili della ri-storazione variano da2 Euro a 10 Euro, cosìcome nelle scuole del-l’obbligo.Ci sarà il borsellino elettronico, unascheda prepagata per eliminare i costidel “cartaceo” e verificare il consumoeffettivo dei pasti. Una mozione approvata dal Consiglio(primo firmatario Maurizio Marrone,Fratelli d’Italia), chiede di anticiparel’uso del borsellino elettronico anchenelle altre scuole e misure dirette perfar pagare solo i pasti consumati.

Prima di votare la delibera, si èsvolto un dibattito in aula. L’assessore Pellerino ha dettoche l’Amministrazione nonavrebbe voluto l’aumento delletariffe scolastiche che, anche selieve, grava sul disagio econo-mico della città. Le tariffe, haspecificato l’assessore, sonoaumentate per la riduzione dellerisorse derivanti dal gettito del-l’Imu, al momento attuale senzacoperturta economica. Il consigliere Marrone (Fd’I)

Variano le tariffe per la ristorazionenelle scuole per l’infanzia e dell’obbli-go, così come le quote d’iscrizione neinidi e nelle materne. Le famiglie sonodivise secondo fasce Isee (reddito, benie componenti della famiglia).Per i nidi è stato introdotto l’Isec, indi-catore che tiene conto del reddito dientrambi i genitori, nel caso in cui nonsiano conviventi (e senza separazionelegale o divorzio). L’aumento delle ta-riffe è dato dall’attuale situazione dicontrazione dei trasferimenti statali eregionali e prevedendo una variazio-ne media delle tariffe, superiore al tas-so d’inflazione programmata. Per gliasili nido l’incremento della tariffamensile va da 5 Euro (Isee minima) a20 Euro (Isee massima). Le quote annuali di iscrizione allescuole comunali d’infanzia oscillanoda un +2 Euro a +18 Euro mentre le

“È quando arriva il buio che abbiamobisogno di esercitare il potere. Succe-de quando tutto ci sembra sfuggire enon sentiamo più il nostro cuore chebatte. Controllare chi ci sta vicino, vin-cerlo, ci può sembrare una conquistaanche se forse non è neanche unaconsolazione...” Il virgolettato è trattodal sito www.cerchiodegliuomini.org.Il Cerchio degli uomini è un’associa-zione nata a Torino 15 anni fa, primadel suo genere in Italia. Il cuore non

batte e ogni cosa è buia, quando unuomo esercita violenza su una donna. Sostenuta dalla Provincia di Torino,l’associazione gestisce in via Bruino 4- nel Centro per le relazioni e la famigliadel Comune di Torino - uno sportellotelefonico dedicato al

disagio maschile.Sono circa 120 gli uomini che hannofinora chiamato, per chiedere aiuto esottrarsi alla schiavitù della propriastessa violenza. Hanno raccontatoquesto percorso alle commissioni

Servizi sociali e Pari opportunità- riunite con la presiden-za di Domenica Genisio- Roberto Poggi e DomenicoMatarozzo, in rappresen-tanza dell’associazione.

Le nuove tariffe scolastiche

non ha condiviso l’aumento delle tariffe,in un servizio essenziale per le famigliementre la consigliera Appendino(M5S) ha detto che non è stato possi-bile entrare nel merito della deliberae conoscere, come ha segnalato Viale(PD), la composizione delle fascedi reddito.Il consigliere Tronzano (PdL) hasottolineato che esternalizzare la gestio-ne sarebbe un risparmio. Il consigliereCassiani (PD) ha chiarito che si ècreato un equilibrio nel sistema tarif-fario, mentre il consigliere Bertola(M5S) ha ribadito il dissenso alla de-libera. Per Grimaldi (SEL) sarebbeopportuno ampliare sia le fasce, utilianche alla riduzione dell’evasione, siala progressività per evitare di far pagaregli aumenti alle fasce meno abbienti.Infine il consigliere Curto (SEL) ha dettoche l’obiettivo è difendere i servizipubblici.

(Tony De Nardo)

Il colorato cortile di unascuola torinese. Sotto, ilmomento della refezionein un asilo (foto Servizi

Educativi Città di Torino)

Fermare la propria violenza, si può

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Le commissioni “Commercio” e “Legalitàe contrasto dei fenomeni mafiosi” hannoeffettuato un sopralluogo presso il Con-sorzio Agroalimentare di Torino (CAAT).Durante la visita i consiglieri hanno incon-trato il presidente del Consorzio GiulianoManolino, il vice Ottavio Guala e il diret-tore Massimo Busi. All’ordine del giorno,le iniziative di uno dei più grandi mercatiortofrutticoli all’ingrosso del nostro Paese

per contrastare la crisi del settore e per lagestione del mercato. In particolare,l’attenzione dei commissari si è concentra-ta sui sistemi di controllo degli ingressi del-le persone, dei mezzi e delle merci, sulcontrollo del lavoro in nero, sulle modalitàadottate per la lotta contro l’evasione. In-tanto, la Commissione Legalità sta prose-guendo con le audizioni delle società par-tecipate per conoscere gli adempimentimessi in campo in materia di antimafia.A coordinare i lavori, dopo le dimissioni

da consigliere del presidente RobertoTricarico (PD), è la vicepresidente PaolaAmbrogio (PdL). Recentemente, ha anchelasciato la Commissione il consigliereMichele Paolino (PD), che ha assunto l’in-carico di capogruppo. Sta inoltre prose-guendo la ricerca sulla percezione dellalegalità in alcuni quartieri torinesi, pro-mossa dalla Commissione e finanziatada Consiglio comunale, Camera diCommercio e Università degli Studi diTorino. A breve terminerà la consegnadei questionari tra gli esercenti, graziealla collaborazione dell’associazioneLibera, e nelle settimane successiveverranno elaborati i dati.

Prosegue l’impegno della Sala Rossa contro le mafie

Un momento del sopralluogo presso ilConsorzio Agroalimentare

affaccia sul vallone di Mongreno. Lazona, nel 2007, era stata oggetto difrane e smottamenti. Il sentiero è statosuccessivamente ripristinato e messo insicurezza. I lavori sono stati effettuatisecondo criteri di ingegneria naturali-stica, utilizzando tecniche costruttive emateriali poco invasivi rispetto all’eco-sistema. Sentiero, muretti di conteni-mento e canali di scolo sono stati rea-lizzati con pietra di Caprie sbriciolata,

L’Anello Verde è un sentiero, adattoanche agli appassionati di mountainbike, tracciato sulla collina torineseper scavalcarne i crinali dal Meisinoal Colle della Maddalena. Il tratto fi-nale, proprio quello che risale verso ilpunto più alto della nostra collina, re-sta però da realizzare. La commissio-ne Ambiente, presieduta da MarcoGrimaldi, ne ha visitato il segmento trastrada del Cartman e il crinale che si

Anello Verde, per scoprire la collina torinese

L’arrivo delle Commissioni al Ferrante Aporti

Nonostante la foschia, risulta evidente lacuriosa prospettiva della Mole, che sembravicinissima al grattacielo di corso Inghilterrae da esso sovrastata

tronchi e reti di origine vegetale. Emateriali meno naturali, ma riciclati,come i pezzi di guard-rail utilizzati perfavorire il deflusso dell’acqua. Il risulta-to, hanno spiegato i tecnici comunali,è quello di aver migliorato la tenutadel pendio attraverso un più efficacedrenaggio dell’acqua piovana. La sa-lita da strada del Cartman al crinale èuna gradevole passeggiata, con ampiscorci di panorama verso Superga.Raggiunto il crinale (ora in gran parteoccupato dal cantiere dell’ex sanato-rio Villa Ottolenghi), si intravede un cu-rioso allineamento prospettico tra laMole Antonelliana e il grattacielo incostruzione su corso Inghilterra: que-st’ultimo sembra sovrastare una Molea esso vicinissima, anche se in realtàcosì non è.

(C.R.)

Le commissioni Servizi sociali e Pariopportunità hanno fatto visita al centrodi prima accoglienza “UmbertoRadaelli” di corso Unione Sovietica325 e all’Istituto per minori “FerranteAporti”. Ad accogliere i numerosi

consiglieri arrivati per il sopralluogo,erano presenti Antonio Pappalardo,dirigente del Centro per la Giustiziaminorile del Piemonte, Gabriella Picco,direttrice dell’Istituto e Elisa Barbato,direttrice del Centro di Prima accoglienza.

Una visita al “Ferrante Aporti”

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norme volte a migliorare la selezionedei rappresentanti del Comune nelleaziende partecipate e a garantireuna più puntale vigilanza sul lorofunzionamento.Inoltre, viene presa la decisione diverificare nelle Commissioni consiliari

competenti lo stato attuale di tutte leaziende partecipate, richiedere ainominati una dichiarazione di ap-partenenza ad associazioni, logge ocomitati e di verificare che i bilancidelle aziende siano certificati dasoggetti terzi scelti insieme alla Città.

Dopo un serrato dibattito in sedutasecretata, è stata approvata in SalaRossa la mozione sul Consorzio Cseapresentata dai consiglieri Curto,Muzzarelli, Onofri e Paolino, rap-presentanti della maggioranza nellaCommissione d’indagine.

Il documento - 19 voti a favore e 7astensioni - afferma che “dagli esitidei lavori della Commissione risul-terebbero irregolarità che meritanodi essere ulteriormente indagate”, ri-tenendo che “non si possa parlareesclusivamente di leggerezza,trascuratezza o prassi, ma di respon-sabilità diffuse nel sistema generaledi indirizzo e controllo”. La mozioneapprovata in aula stabilisce pertantodi trasmettere la relazione dellaCommissione d’indagine alla Procu-ra della Repubblica e alla Corte deiConti, oltre che impegnare la Giuntaa quantificare il danno subito dallaCittà per tutelarla in ogni sede. Ven-gono inoltre introdotte una serie di

Oggi costa almeno tre euro prendereun treno del Servizio Ferroviario Metro-politano dell’area urbana e un mezzopubblico di Gtt. Occorre infatti faredue biglietti, quello ferroviario più unsecondo per la rete Gtt, entrambi invendita a 1,50 euro.

Ma tra poco non sarà più così. Staper nascere il biglietto integrato. Inpratica un biglietto unico e più conve-niente che tra poche settimane sarà di-sponibile nelle rivendite Gtt.Si facilita così l’approccio al viaggiarein città e nei Comuni limitrofi. Il nuovo

ticket per corsa semplicesarà valido sui mezzi tra-dizionali (tram e auto-bus), per la metropolita-

na e per le linee ferroviarieGtt e Trenitalia dell’areametropolitana. L’annuncio è stato dato inConsiglio comunale dal-

l’assessore alla viabilità Claudio Lubattiin risposta a un’interpellanza del con-sigliere Bertola del Movimento 5Stelle. Il biglietto sarà in una primafase cartaceo, ma è prevista a regi-me una versione su supporto chip(sulla falsariga di quello già esistenteoggi chiamato Bip).Il nuovo biglietto sarà disponibilenei seguenti tagli: Integrato U (per lazona U di Formula - Comune di Torino)in vendita a 2 euro; Integrato A (zoneU e A di Formula, Comune di Torino etutti i Comuni della prima corona) invendita a 2,50 euro; Integrato B (zo-ne U, A e seconda corona B, L, F, Oe R di Formula) in vendita a 3 euro.I biglietti in vigore oggi continuerannoa essere disponibili.

(R.T.)

Biglietto unico per tram, bus, metro e treni locali

CSEA, in Procura la relazione della Commissione

Infine, si stabilisce che assessori oconsiglieri comunali non potranno esserenominati in aziende partecipate perdue anni dopo la fine del loro mandatoamministrativo.In precedenza, la Sala Rossa avevarespinto - con 16 voti contrari e 15

favorevoli - una mozione presentatadai rappresentanti dell’opposizionenella Commissione d’indagine, i consi-glieri Liardo (PdL), Bertola (Movimento5 Stelle) e Carbonero (Lega Nord).La relazione, con i prescritti omissis, saràintegrata al verbale della seduta.

Lavoratori CSEA manifestano di fronte allasede del Comune

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settimane dedicate a un singolo autoreo tema specifico.

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Sono 590 i torinesi che hanno firmatola petizione al Consiglio comunale perchiedere di non procedere alla realiz-zazione dei due parcheggi pertinen-ziali privati nelle piazze Paleocapa eLagrange (contigue a Piazza CarloFelice).“Quest’area è già ricca di parcheggi,privati e pubblici, quello interrato divia Roma e quelli previsti su via Nizzae via Sacchi - spiegano - un’offerta piùche sufficiente a soddisfare la richie-sta, anche quella privata, e che nonfa sentire l’urgenza di queste due nuovestrutture”.Anche i tempi e i modi del cantierepreoccupano residenti e commercianti

della zona. Preoccupano gli spaziesigui della zona a fronte della neces-sità di manovrare gru, camion emacchine scavatrici.E preoccupa la tipologia degli edifi-ci (ritenuti troppo vicini alle opere dicontenimento dello scavo) che han-no cantine e infernotti che potrebbe-ro rivelare sorprese inattese durantele operazioni di scavo.Infine, i commercianti della zona sonopreoccupati che i tempi lunghi deicantieri possano provocare un fortedecremento della clientela.In un momento già difficile per il per-durare della crisi economica, un’ulte-riore diminuzione degli incassi potrebbe

rivelarsi fattore determinante per lachiusura di molti esercizi nei dintorni.

DIRITTO DI TRIBUNA“No ai parcheggi delle piazze Paleocapa e Lagrange”

Piazza Lagrange (collezione “riTOrnoIncongruenze Temporali a Torino” - ©FeelDesain - www.feeldesain.com). Sotto, viaFrejus all’incrocio con corso Racconigi

Aderendo a una proposta dell’Asso-ciazione artigiani e commercianti lo-cale, i 680 firmatari della petizionepresentata al Consiglio comunalemartedì 1 ottobre, chiedono di nonpedonalizzare via Frejus e le vie limi-

trofe in considerazione “dei disagi checiò comporterebbe ai residenti e altessuto socioeconomico della zona”.In particolare, pongono l’accento sullafunzione decongestionante di viaFrejus per il traffico della zona grazie

“alla sua particolarità urbanisti-ca, unica nella nostra città, diessere non parallela o perpen-dicolare ad altre ma obliqua edi congiunzione fra grandiarterie di comunicazionequali corso Vittorio Emanuele,corso Peschiera, corso Ferruccie corso Trapani”.Anche la tipologia costruttivadegli edifici che si affacciano

sulla via comporterebbe un problemain caso di pedonalizzazione: palaz-zi costruiti nei primi anni del Nove-cento, densamente abitati e conscarsi spazi di parcheggio interno,hanno la necessità di una strada confunzione di sosta diurna e notturna.Via Frejus pedonale porterebbe a uninevitabile disagio per i residenti e alsovraffollamento di auto nelle vieadiacenti.E la mancanza di parcheggi rischia diportare una notevole diminuzione del-la clientela per gli esercizi commercialidella zona già pesantemente colpitidalla crisi economica.

(a cura di Marcello Longhin)

Una petizione contro la pedonalizzazione di via Frejus

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La cerimonia d’inaugurazionedella nuova biblioteca

Inaugurata la Biblioteca civica “NataliaGinzburg” di via Lombroso 16, a SanSalvario. Nella stessa occasione è sta-ta intitolata anche una sala incontriall’artista Mario Molinari. Alla cerimoniaerano presenti il presidente del Consi-glio comunale Giovanni Maria Ferraris,l’assessore Maurizio Braccialarghe eil presidente della Circoscrizione 8

Mario Cornelio Levi.La biblioteca ospita 4.500 volumi eoffre il servizio prestito librario perreperire in qualsiasi altra bibliotecacittadina un libro non disponibile.Attivi anche wi-fi gratuito, gruppi diconversazione in lingua e lo scaffalesu richiesta: per soddisfare lettori parti-colarmente esigenti sono organizzate

Nuova biblioteca a San Salvario

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di condizioni meteo, non hannofornito dati significativamentedifferenti rispetto a un anno fa,quando l’impianto non era ancorain funzione”.L’Arpa ha però comunicato allaProcura della Repubblica casidi violazione dell’AIA (Autoriz-zazione Integrata Ambientale)da parte di TRM.Senza entrare nel merito permotivi di riservatezza, Robottoha però spiegato che si tratta diproblemi di carattere gestiona-le. In precedenza l’Arpa avevainfatti chiesto - e ottenuto - dimigliorare i controlli gestionalidell’impianto.Al termine della seduta, Paolo Foietta,presidente dell’Associazione d’ambitotorinese per il governo dei rifiuti (Ator),ha spiegato che - a regime - l’impiantopotrà bruciare 420mila delle 500mila

Dopo il dibattito in Sala Rossa suirecenti ripetuti blocchi del termovalo-rizzatore del Gerbido, con le comuni-cazioni fornite dall’assessore all’Am-biente Enzo Lavolta, la discussione si èspostata nelle Commissioni consiliari.Mercoledì 2 ottobre, nella riunionedelle Commissioni Sesta, Quarta e Pri-ma presieduta da Marco Grimaldi, so-no intervenuti i vertici di TRM, la so-cietà che gestisce l’impianto, che han-no ribadito quanto detto in preceden-za dall’assessore Lavolta: l’impianto èin fase di esercizio provvisorio (sarà aregime a maggio 2014) e quindi so-no “fisiologiche” alcune interruzionidel servizio, che - hanno sostenuto ilpresidente Bruno Torresin e il direttoregenerale Mauro Pergetti - non hannocomunque causato danni all’ambienteo alla popolazione.Anche Angelo Robotto, direttore ArpaPiemonte, ha confermato in Commis-sione che in occasione dei fermi deltermovalorizzatore “non v’è stata rica-duta di alcuna significatività di impattonell’ambiente e le centraline, a parità

Nel mese di settembre, il Consigliocomunale ha approvato una deliberadi iniziativa popolare che chiede l’a-dozione di linee di indirizzo da partedella Giunta e dell’Amministrazionecomunale per il progressivo supera-mento degli insediamenti spontaneinon autorizzati di comunità Rom e per

escludere qualsiasi ipotesi di realizza-zione di un nuovo campo nomadi in città.Il provvedimento, modificato da alcuniemendamenti proposti dalle forze dimaggioranza della Sala Rossa, proponeche il primo intervento da eseguire riguar-di il campo di Lungo Stura Lazio, dovepiù critica e precaria è la situazione.

La delibera, promossa da un gruppodi cittadini residenti nella Circoscrizio-ne 6 e sottoscritta da 2800 persone,è stata approvata con 22 voti favore-voli (il gruppo del PD, i Moderati, SEL,Diritti e Libertà) 3 contrari (Lega Norde Progett’azione) e 2 astenuti (Movi-mento 5 Stelle e Al Centro con Scan-derebech) mentre il gruppo del PdLnon ha partecipato al voto. Le propostecontenute nella delibera sono necessa-rie, secondo i promotori, per salvaguar-dare i residenti della zona da una situa-zione di coabitazione sociale messaa rischio dalla non facile convivenzacon gli abitanti dei campi.

(M.L.)

Il termovalorizzatore del Gerbidoall’attenzione del Consiglio

tonnellate di rifiuti che vengono prodotteogni anno in provincia di Torino.Per smaltire gli altri, sarà necessario in-crementare la raccolta differenziata oconferirli in discariche.

(Massimiliano Quirico)

Il termovalorizzatore TRM delGerbido

Rom: superare gli insediamenti non autorizzati

Baracche al campo nomadi in lungo SturaLazio

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Lo spazio in corso Vittorio Emanuele II,di fronte al Tribunale di Torino, dedica-to al partigiano torinese scomparso nel1978 sarà riqualificato con fondi diIntesa SanPaolo.Il progetto che prevede ampi spazi

Il progetto per il nuovo giardino Grosa èstato presentato presso l’Urban centermetropolitano di Piazza Palazzo di Città

dagli assessori all’urbanistica, StefanoLo Russo e all’Ambiente, Enzo Lavolta,dal presidente della Circoscrizione 3Daniele Valle e da Valentina Serafinidel Renzo Piano Building Workshopche ha sviluppato il progetto.

Paolo Virzì, neo direttore della 31esimaedizione del Torino Film Festival inprogramma dal 22 al 30 novembre,ha incontrato quest’estate la CommissioneCultura presieduta da Luca Cassiani.

Il regista non ha nascosto la sua simpatiaper Torino, città nelle quale ora vive:“Ho trovato casa nella zona della MoleAntonelliana”. E non è la “prima volta”a Torino. Classe 1964, Virzì è nato aLivorno in una famiglia di immigratisiciliani ma ha vissuto l’infanzia aTorino, fino alla quarta elementare:“Ricordo le gite al Valentino, le par-tite della Juve assieme a papà in di-visa, i quartieri Santa Rita e Mirafio-ri dove all’epoca vivevamo”. Per lacittà sabauda ha speso parole digrande apprezzamento: “È unacittà piena di grazia, eleganza”.Per l’imminente festival, Virzì hafatto una sorta di appello alla città:“Occorre uno sforzo affinchè Torino,

nei giorni del festival, non diventi undeserto dopo le proiezioni dei film.Penso ai commercianti nelle zone del-la rassegna per allestire vetrine conomaggi al mondo del cinema; a bare ristoranti in grado di proporre de-gli happy hour in offerta e a localimusicali pronti a offrire degli spettacolisul tema”.Sostanzialmente inalterato nella suaidentità, il TFF conferma per l’edizione2013 le sezioni competitive e le undi-ci sale di proiezione. La retrospettivasarà dedicata alla New Hollywood epresenterà, nell’arco di due edizionidel festival, circa ottanta film americanirealizzati tra il 1967 e il 1976.

(Roberto Tartara)

A Cit Turin rinasceil giardino Grosa

attrezzati per le famiglie e per ibambini fa parte del ridisegnodell’intera area limitrofa al gratta-cielo del centro direzionale di In-tesa SanPaolo in costruzione sulcorso Inghilterra. Il giardino saràarricchito con alberi e dotato dirastrelliere per biciclette e diuna efficiente illuminazione a led. Durante i lavori (da ottobre ad

aprile 2014) il sottostante parcheggiocontinuerà a funzionare. La manuten-zione e 1,5 milioni di euro sui 2,5del costo totale, saranno a caricodella Banca.

(S.L.)

Nelle due simulazionigrafiche, il giardino Grosa

come apparirà ai suoi fruitorio visto dal nuovo grattacielo

Paolo Virzì, direttore del Torino Film Festival, durante l’incontro con i consiglieri comunali

Virzì chiede una Torino “sintonizzata” sul TFF

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Unioni civilie servizi cimiteriali

Nel 2010 il Consiglio Comunale approvòil Regolamento per il riconoscimento delleunioni civili. Lungi dall’essere una norma pu-ramente simbolica, il Regolamento impegnala Città a prevedere per le unioni civili paricondizioni d’accesso ai servizi e individuaalcune aree prioritarie (dalla casa ai servizisociali, dalla scuola allo sport, eccetera).Ho ritenuto quindi doveroso analizzare tuttii regolamenti comunali per verificare chenon vi fossero discriminazioni nei confrontidei conviventi in unione civile. Non credopossa essere una sorpresa il fatto che in al-cuni casi vi siano maggiori diritti per lecoppie sposate, ma si tratta quasi sempredi norme di legge che la Città è tenuta ov-viamente a rispettare. Una “sorpresa”, inpositivo, invece c’è: sono rarissimi i casi incui le regole del Comune rischiano di di-scriminare i conviventi. Si tratta dei regola-menti sugli alloggi di edilizia residenzialepubblica (che però necessitano solo diuna postilla interpretativa peraltro già cita-ta nelle delibera di adozione del regola-mento) e del regolamento sui servizi cimi-teriali. In quest’ultimo caso, facendo unoslalom tra competenze statali e comunali, itemi più rilevanti riguardano l’ammissionealla sepoltura e la cosiddetta “facoltà di di-sporre della salma e dei funerali”, in cui lavolontà del defunto deve poter riguardareanche la scelta di chi deciderà in merito aifunerali. Ho così proposto alcune modifi-che ai regolamenti citati per proseguire illungo lavoro che in materia di unioni civiliil Consiglio Comunale di Torino ha portatoavanti con impegno in questi anni.

Marta LeviVicepresidente

del Consiglio comunale

Qual è lo stato di salute dei mercatitorinesi? È quello che la commissioneCommercio, presieduta da FedericaScanderebech, analizzerà, dopo averconcluso i sopralluoghi tra i banchi difrutta e verdura in tutta la città. Obiettivoè quello di comprendere, anche attra-verso incontri con i commercianti, iproblemi legati alla fruibilità dei mer-cati o alla logistica. La prospettiva èquella di valutare possibili soluzioniche consentano agli operatori condi-zioni più agevoli di lavoro e ai cittadinil’erogazione di un miglior servizio.

C’è chi chiede, come i venditori di viaDon Grioli, spazio per parcheggiare ipropri mezzi o chi, come al mercatodi piazza Foroni, vuole ridiscutere al-cuni aspetti del progetto di riqualifi-cazione. Ma restano da valutare an-che situazioni come piazza Chironi,in passato con una discreta presen-za di banchi, oggi invece molto ri-dotta, nonostante la riqualificazionedella piazza.

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

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I consiglieri comunali a confronto coicommercianti di piazza Foroni

Radiografia dei mercati torinesi

Si è svolto a Palazzo Civico il conve-gno nazionale “Gruppi comunali e re-silienza nella nuova Protezione Civi-le”, organizzato dalla Conferenza deiConsigli comunali Anci per evidenzia-re il ruolo attribuito ai sindaci dalla leg-ge 225/1992 e segnalare le ultimenovità legislative. L’obiettivo era disostenere i sindaci nell’adempiere alledelicate incombenze in materia.

Sono intervenuti Roberto Cota (presidenteRegione Piemonte), Alberto Avetta,assessore Protezione Civile Provinciadi Torino, il sindaco Piero Fassino, ilviceprefetto Enrico Ricci e SimoneGuglielmo, coordinatore nazionaleConferenza Consigli comunali Anci.“È fondamentale - ha detto il presiden-te del Consiglio Comunale GiovanniMaria Ferraris - una nuova presa dicoscienza del ruolo della ProtezioneCivile, che a Torino ha una storia di

rilievo non solo locale, maanche nazionale. I Comunihanno bisogno di un mag-giore sostegno per affronta-re ed esercitare le proprieresponsabilità”.

(M.Q.)

Automezzi della Protezione CivileTorinese

L’Anci per la Protezione Civile

La Presidenza

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Con la nomina del Capogruppo, avvenutaa fine settembre, il Gruppo del PartitoDemocratico ha portato a compimento ilsuo nuovo assetto, dopo le dimissioni delConsigliere Roberto Tricarico, che è entra-to nello staff del Sindaco di Roma IgnazioMarino, e l’ingresso in Giunta di StefanoLo Russo, che ha assunto le deleghe all’ur-banistica e ai rapporti con il ConsiglioComunale, e Domenico Mangone, cheha assunto le responsabilità di lavoro,commercio e attività produttive. Così rin-novato nella sua composizione, con l’in-gresso dei Consiglieri Araldi, La Ganga eCuntrò, il Gruppo del Partito Democraticovede riconfermati il proprio impegno a so-stegno dell’azione amministrativa dellaGiunta e del Sindaco Piero Fassino e lavolontà di continuare il lavoro sinora intra-preso verso il risanamento del Bilancio delComune e il rilancio dell’economia dellaCittà. Contribuire a disegnare il futuro diquesta città e al tempo stesso migliorarneil presente, dando impulso allo sviluppo etutela alle fasce più deboli ed esposte allacrisi: sono questi gli obiettivi che ci ponia-mo, giunti ormai a metà di questo cicloamministrativo. Tutti noi siamo consapevoli dell’impor-tanza di mantenere un rapporto di dia-logo con la città e costruire una mag-giore sintonia tra cittadini e Istituzioni:per questo motivo invitiamo coloro cheabbiano proposte e sollecitazioni avenirci a trovare negli uffici del Gruppooppure a farci pervenire le loro mail [email protected].

Il capogruppoMichele Paolino

L’impegnodel Partito Democratico

PARTITO DEMOCRATICO

La violenza contro le donne è una violen-za di genere riconosciuta oggi dalla co-munità internazionale come una violazio-ne fondamentale dei diritti umani.Dall’ultimo rapporto Istat pubblicato, riferi-to a un’indagine condotta sul campioneitaliano, risulta che quasi 7 milioni di don-ne (in un’età compresa tra i 16 e i 70 an-ni) hanno subito una qualche forma di vio-lenza. Si tratta di violenza fisica, che vadalle minacce ad atti violenti, dalle formepiù lievi a quelle più gravi. Dagli ultimi episodi di cronaca è semprepiù evidente che nel nostro paese ledonne subiscono violenza soprattuttodal partner o dall’ex partner, che nonsempre viene denunciata o confidata.Il sempre maggior numero di episodi, do-ve talvolta vengono coinvolti anche i figli,evidenzia che la violenza fuori o dentro lemura domestiche è purtroppo ancora unfenomeno sottostimato, anche se riguardamilioni di donne in tutto il mondo. La posi-zione degli uomini e delle donne rispettoa questo fenomeno non è equivalente: ledonne figurano molto più spesso come vit-time e gli uomini come responsabili.Secondo il codice internazionale dei dirittiumani, tutti i governi hanno la responsabil-ità di prevenire, indagare e punire gli attidi violenza sulle donne in qualsiasi luogosi verifichino: tra le mura domestiche, sulposto di lavoro, nella comunità o nella so-cietà, durante i conflitti armati.È fondamentale che i governi si impegni-no per rendere più forti le donne, garan-tendo loro indipendenza economica eprotezione dei diritti fondamentali.

il Gruppo consiliare Moderati

Fermare la violenzasulle donne

MODERATI

Al termine di un Consiglio Comunaleinspiegabilmente a porte chiuse (comese le vicende della formazione professio-nale in una città a forte vocazione indu-striale riguardassero una ristretta cerchiadi adepti), il Sindaco ha sbottato conuna frase ripresa persino dalle locandineapposte sulle edicole per attirare ilmaggior numero possibile di lettori:“La politica non ha controllato CSEA”!Eh no, Signor Sindaco, un certo tipo dipolitica non ha controllato, certe ammini-strazioni non hanno controllato, la Sini-stra non ha controllato! Se i bilanci era-no un esercizio di fotocopiatura di un an-no sull’altro, se chi era espressamentepreposto a verificare l’andamento delloCSEA non lo ha fatto (salvo essere pre-miato proprio dalla Sua amministrazionesecondo il principio del promoveatur utamoveatur), se non si sono ascoltati peranni dirigenti, lavoratori e creditori, arri-vando ad accumulare un debito presun-to di 40 milioni di euro nel 2012, dopoche il Comune era già stato generososostenitore del Consorzio con 30 miliar-di di vecchie lire nel 1997, se la forma-zione professionale dello CSEA si è de-pauperata anche sotto il profilo didatti-co, non ci si venga a dire che la respon-sabilità è genericamente della politica.È di una ben definita parte politica,quella che governa Torino dal 1994a oggi, con l’arroganza propria dichi, invece di affrontare i problemi ele responsabilità, preferisce chiudere ibattenti del Consiglio Comunale.

Enzo LiardoPresidente Commissione d’indagine

sul Consorzio CSEA

POPOLO DELLA LIBERTÀ

Una certa politicanon ha controllato CSEA

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La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La v

Le attività del Consiglio comunale su www.comune.torino.it/consiglio/attività

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oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de

GTT è, senza dubbio, uno dei temi piùscomodi per l’attuale maggioranza: secon la relazione del Ministero delle Finan-ze si sono addensate sinistre nubi sul pas-sato del gruppo, non si può certo direche, tra piani di ampliamento delle strisceblu, scorporo ramo parcheggi e la possi-bile vendita a privati dell’80%, vi sia moltachiarezza sul presente e sul futuro dell’a-zienda.Nella totale assenza di un progetto politicocondiviso, le uniche certezze derivano dal-la necessità di far luce sulle scelte gestionalidi GTT degli ultimi anni e dall’impellenza difare cassa per assicurare, senza margini dimanovra, quelle entrate straordinarie indi-spensabili per raggiungere rocamboleschiequilibri di bilancio. Da questo punto di vi-sta appare quanto mai discutibile l’ipotesidi liquidare l’80% della quota detenuta inGTT dal Comune di Torino, che di fatto neperderebbe la governance, e dimettere ilramo parcheggi, l’unico a garantire cospi-cui utili e a essere appetibile sul mercato: sitratta, a tutti gli effetti, di immolare un al-tro gioiello di famiglia, dopo TRM,Amiat e Sagat, sull’altare del debito. Gli effetti sui cittadini? Da un lato unapioggia di strisce blu che acuirà le conse-guenze della crisi sul commercio e sul tes-suto economico cittadino, dall’altro la ridu-zione della presenza pubblica all’internodi un comparto strategico e di interessegenerale come il TPL ignorando, tra l’altro,l’ormai prossima formazione dei nuovibacini regionali che avrebbero per-messo a GTT di operare su un territoriopiù vasto e con maggiori opportunità.

Paola AmbrogioMaurizio Marrone (capogruppo)

FRATELLI D’ITALIACENTRODESTRA NAZIONALE

GTT: nubi sul passato,dubbi sul presentee incertezza sul futuro

Le parole di Fassino sulla vicendaCSEA sono chiare e inequivocabili,ci sono delle responsabilità politiche;esse hanno un nome e un cognome:Sergio Chiamparino.Le stesse responsabilità che hannoportato la città in una situazione difortissimo indebitamento che ci co-stringe oggi a svendere i nostrigioielli di famiglia.Tutto questo è frutto di una malagestionedegli ultimi 10 anni nella quale troppihanno anteposto i propri interessipersonali a discapito dei torinesi, èora di vuotare il sacco, smettere difare ipocrisia e dire la verità, chi harovinato Torino deve pagare.

Fabrizio Ricca (capogruppo)Roberto Carbonero

LEGA NORDBOSSI

Chi ha rovinato Torinodeve pagare

I partiti promettono ma non mantengono:esemplare è come l’amministrazioneFassino ha affrontato il tema dell’ac-qua pubblica. A marzo, dopo mesi didilazioni, sotto la pressione delle mi-gliaia di firme raccolte dal comitatoper l’acqua pubblica (e del nostro fiatosul collo), la maggioranza aveva ap-provato, pur stravolgendola, la delibe-ra di iniziativa popolare per trasforma-re Smat in azienda di diritto pubblico;sono passati sei mesi e non si è fattonessun passo concreto per attuarla.Ma c’è di peggio; era anche stata ap-provata una nostra mozione che vinco-lava il Sindaco a non servirsi più diSmat come bancomat, intascandoogni anno milioni di euro di utili, e loimpegnava a usarli o per investimentio per abbassare le bollette ai cittadini,che da luglio 2011 aspettano chevenga ridotto il prezzo dell’acquacome deciso con i referendum.Bene, cosa ha fatto il Sindaco?Ha ignorato il consiglio comunale! Il28 giugno, all’assemblea Smat,Dealessandri si è presentato con unalettera di Fassino che dice che, sicco-me il Comune ha pochi soldi e lo Statogliene dà sempre di meno, lui preten-deva un dividendo di alcuni milioni dieuro; e così è stato.La maggioranza, specie quella parteche pretenderebbe di essere di sini-stra, si presenta sui giornali come pro-tettrice dei beni comuni e poi in realtàli sfrutta e li vende. Già sappiamo: ve-dremo lo stesso teatrino con GTT!

Chiara AppendinoVittorio Bertola (capogruppo)

MOVIMENTO 5 STELLE

Acqua pubblica,acqua passata

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ei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gru

Un incontro preliminare e introduttivo. Siè premurato di sottolinearlo Francesco Pro-fumo, presidente dell’IREN, nel corso del-l’incontro svoltosi con le commissioni Bilan-cio e Ambiente del Comune. Manifestan-do la propria disponibilità a tornare perio-dicamente per aggiornare i consiglieri suiprogrammi di sviluppo e le strategie del-l’azienda. Un primo contatto utile per trac-ciare un sommario bilancio della situazio-ne trovata al momento della sua nominae illustrare i cambiamenti di governanceall’interno dell’Iren stessa dopo l’insedia-mento della nuova dirigenza. In particola-re l’ex ministro dell’istruzione ha enunciatogli obiettivi primari della sua gestione, ov-vero un miglioramento della qualità deiservizi accompagnata a una riduzionedei costi per l’utente finale. Il presidente haproseguito evidenziando le linee guidaprincipali del suo pensiero; l’intenzione diconsiderare i fruitori del servizio come cit-tadini e non quali semplici clienti, con tuttii diritti che tale distinzione comporta, e laferma intenzione di lasciare ampio spazioall’innovazione e alla ricerca sfruttando leeccellenze in ambito ingegneristico di cuil’Italia dispone. Alleanza Per La Città con-divide l’agenda prospettata e si augurache l’obiettivo di una riduzione dei costipossa essere raggiunto in tempi ragione-voli e senza andare a detrimento del ser-vizio offerto alla cittadinanza. Nutriamoanche grandi aspettative in merito al pro-getto di una maggiore implementazionedelle energie rinnovabili e quello riguar-dante la sensibilizzazione sul tema del-l’ecologia fin dall’età scolare.

il capogruppoDario Troiano

Iren, obiettivi condivisi

ALLEANZA PER LA CITTÀ

La Città dispone di un patrimonioimportante di impianti sportivi. Neglianni, la maggior parte è stata data inconcessione a soggetti privati al finedi poter mantenere il servizio con tarifferidotte.La regola acquisita è stata fino a ora:bando per impianti concessi ex novo,affidamento diretto alle federazioni erinnovo ai concessionari che si sonocomportati bene. Rivoluzionare questosistema ora provocherebbe, oltre cheforti ingiustizie e mancata manutenzio-ne per le concessioni in scadenza, an-che un contenzioso elevato control’Amministrazione. Meglio sarebbe ra-gionare su un tetto temporale massimo,oltrepassato il quale si deve andare agara (oggi è di 30 anni, potremmopensare di abbassarlo) e mettere rego-le ferree sulla parte commerciale degliimpianti. Un ristorante o un bar apertoal pubblico, all’interno di un impianto,dovrebbe pagare lo stesso canone dichi affitta al mercato.Il dibattito è aperto e auspico che si arrivia una soluzione equa e condivisibile.

il capogruppoGiuseppe Sbriglio

Impianti sportivi al bivio

ITALIA DEI VALORIDI PIETRO

SEL è impegnata a salvaguardare iltrasporto pubblico locale dai tagli deigoverni nazionali e regionali, a evitareche i rincari delle tariffe arrivino ancheagli abbonati, agli studenti, ai disoccupatie agli anziani, a progettare una nuovamobilità sostenibile. Da mesi lottiamo den-tro e fuori Palazzo di Città per non dismet-tere l’80% di GTT ai privati. Abbiamosventato questa possibilità due volte, eanche oggi ce la metteremo tutta. Il Consiglio ha votato pochi mesi fa un’o-perazione importante di contenimento deldebito e di rispetto del vincolo del Patto diStabilità che non metteva a rischio il con-trollo pubblico di GTT. Per salvaguarda-re gli interessi generali della città e rilan-ciare gli investimenti sul trasporto pubbli-co pensiamo che si debba mantenere ilcontrollo pubblico. Diversamente vedre-mo ulteriori tagli di linee e chilometri e dinuovo la richiesta di un aumento dei bi-glietti. Il consiglio comunale ha già scel-to di non vendere all’80%, perchè ritor-nare sui propri passi? GTT già oggi puòcercare un partner industriale pubblicoche valorizzi l’immenso investimento fat-to su passante ferroviario e linea 1 dellametropolitana. L’integrazione del servi-zio ferroviario metropolitano con il tra-sporto pubblico locale, potrebbe darevita a una grande azienda pubblica chemetta insieme Torino e Milano.Invece di stare a guardare alla finestrail governo dovrebbe aiutare queste solu-zioni. Per esempio utilizzando i fondi dellacassa depositi e prestiti per favorirele aggregazioni di aziende pubbliche.

Marco GrimaldiMichele Curto (capogruppo)

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ

Difendi con noiil trasporto pubblico locale!

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oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de

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TORINO LIBERA

Effetto domino?

L’Iva è aumentata di un punto percentuale,voluto dal Governo Monti e non saputoeliminare o posticipare dal Governo Letta.Cosa comporta? Il caos e il disagio perle solite fasce deboli; non è che l’1%incidendo su prodotti di largo consumo,dovrebbe fare la differenza su quellial 4% o 10% tipo gli alimentari, mapurtroppo tutto subirà l’effetto domino.Per esempio, nella grande distribuzionemolti prodotti di consumo quotidianosubiranno rincari perché trasportati sugomma. E perché molti hanno dichiara-to che “per ora”non saranno fatti rincari,peccato però che gli scaffali traboccanodi offerte e sconti temporanei, dove siannuncia che tale o quell’altro prodottoè scontato del 20, 30 o 40%... ma nonsul prezzo precedente, bensì su quelloche sarà nelle settimane a seguire.Quindi? Quindi a fronte di aumentodell’Iva dell’1% si avranno rincari media-mente del 20% su tutti i prodotti, anchequelli non toccati direttamente dal 22%.Un fenomeno conosciuto da sempre:quando l’Iva aumenta tutto il commercioimpazzisce e tanti ne approfittano senzalogica. Peccato che gli stipendi sianosempre gli stessi e anche le aziende,usufruendo di materie prime (anche ali-mentari) si ritroveranno in difficoltà.Abbiamo un Governo appeso a un filoche avrebbe il solo scopo di farci usciredalla crisi, ma con questa tassa, inutile,ci ha reso solo più poveri e deboli neiconfronti anche dei mercati internazionali.

il capogruppoFerdinando Berthier

Chi segue i lavori del Consiglio Comu-nale di Torino, avrà notato che daqualche tempo le minoranze espri-mono il proprio dissenso, utilizzandolo strumento “noioso” dell’ostruzionis-mo. Quest’atteggiamento nasce dallaposizione dell’attuale maggioranza dieludere un dialogo con chi in Con-siglio ha il compito di svolgere attivitàdi controllo e proposta. La maggioranza,affinché il Consiglio funzioni a dovere,bisogna che sia una libera intesa di uo-mini pensanti, tenuti insieme da ragio-nate convinzioni, non solo tolleranti madesiderosi della discussione e pronti arifare alla fine di ogni giorno il loro esa-me di coscienza, per verificare se le ra-gioni sulle quali fino a ieri si son trovatid’accordo continuino a resistere di fron-te alle confutazioni degli oppositori. Sela maggioranza, al contrario, si credeinfallibile solo perché ha per sé l’argo-mento schiacciante dei numeri e pensache basti l’aritmetica a darle il diritto diseppellire l’opposizione, questa non èpiù una maggioranza, ma una societàcorale, del tipo di quella che durante ilfatidico ventennio dava i suoi concertinell’aula di Montecitorio. Chi dice chela maggioranza ha sempre ragione,sbaglia; la democrazia consiliare, avolerla definire con una formula, non èquella dove la maggioranza ha sempreragione, ma quella dove hanno semprediritto di essere discusse le ragionidella minoranza. Signor Sindaco, se ne faccia carico…

il capogruppoAngelo D’Amico

PROGETT’AZIONEGRUPPO MISTO DI MINORANZA

Il perché dell’ostruzionismo

AL CENTRO CON SCANDEREBECH

È stata accordata la mia richiesta di Co-municazioni del Sindaco in merito al ri-dimensionamento di Alitalia nella basedi Caselle. Si stima che 1/3 dei passeg-geri in transito da Caselle viaggi con Ali-talia, dal 2008 il traffico è progressiva-mente diminuito del 24%, ma comunquenell’ultimo anno 1 milione e 100 pas-seggeri hanno scelto il nostro Aeroportoper dirigersi principalmente su: Roma,Napoli, Catania, Palermo, Lamezia,Bari e Reggio Calabria.È necessario studiare sinergie tra le Istitu-zioni per salvaguardare la presenza diAlitalia, proprio in questo momento dicrisi, dove il turismo rappresenta uno deisettori in cui investire. Provincia di Torinoe la Regione Piemonte si devono attivarecon solerzia per affrontare questo enne-simo smacco alla nostra competitività. Viè uno studio di un noto Osservatorio So-cio-Economico, pubblicato in questi gior-ni, che evidenzia l’apprezzamento per ilMuseo Egizio, il quale in 3 anni pareaver avuto un incremento notevole di vi-site, a conferma della nostra elevata of-ferta turistica che non va assolutamentesottovalutata. È inimmaginabile, quindi,pensare a questo ridimensionamento daparte di Alitalia, ma è altresì possibileprevedere il grave danno che questopiano provocherebbe a tutte le aziendedel nostro territorio, all’economia e al tu-rismo. È per questo che ho richiesto,insieme ad altri Consiglieri Comunali,un confronto col nuovo AmministratoreDelegato di Sagat, chiamato in audi-zione in un’apposita Commissione.

il capogruppoFederica Scanderebech

Ridimensionamentodei voli Alitalia:un altro smacco per Torino

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e

PARTITO [email protected]

Tel. 011.442.3104/3669Fax 011.442.3108

Alessandro AltamuraGuido AlunnoAndrea Araldi

Domenico CarrettaLuca CassianiLucia Centillo

Gioacchino CuntròDomenica GenisioGiuseppe La Ganga

Marta LeviMarco MuzzarelliFosca NomisLaura Onofri

Michele Paolino (capogruppo)Giovanni Ventura

Silvio Viale

TORINO [email protected]

Tel. 011.442.3762

Ferdinando Berthier (capogruppo)

AL CENTRO CON [email protected]

Tel. 011.442.3651Fax 011.442.3136

Federica Scanderebech (capogruppo)

MOVIMENTO 5 STELLEBEPPEGRILLO.IT

[email protected]

Tel. 011.442.2074/5760Fax 011.442.3118

Chiara AppendinoVittorio Bertola (capogruppo)

LEGA NORD - [email protected]

Tel. 011.442.3272Fax 011.442.3249

Roberto CarboneroFabrizio Ricca (capogruppo)

GRUPPO MISTO DI MINORANZAPROGETT’AZIONE

[email protected]

Tel. 011.442.2844Fax 011.443.3863

Angelo D’Amico (capogruppo)

POPOLO DELLA LIBERTÀ[email protected]

Tel. 011.442.2685Fax 011.442.3126

Michele CoppolaEnzo Liardo (vice capogruppo)

Paolo Greco Lucchina Silvio Magliano

Andrea Tronzano (capogruppo)

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALEGiovanni Maria Ferraris (presidente): [email protected] - Tel. 011.442.2511Silvio Magliano (vicepresidente vicario): [email protected] - Tel. 011.442.2760

Marta Levi (vicepresidente): [email protected] - Tel. 011.442.3261

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ[email protected]

Tel. 011.442.2646/2648Fax 011.442.1614

Michele Curto (capogruppo)Marco Grimaldi

FRATELLI D’[email protected]

Tel. 011.442.3056

Paola Ambrogio (vicecapogruppo)Maurizio Marrone (capogruppo)

I GRUPPI CONSILIARI

DI PIETRO - ITALIA DEI [email protected]

Tel. 011.442.3258Fax 011.442.3490

Giuseppe Sbriglio (capogruppo)

ALLEANZA PER LA CITTÀ[email protected]

Tel. 011.442.1906Fax 011.442.2210

Dario Troiano (capogruppo)

[email protected]

Tel. 011.442.1967Fax 011.442.3719

Barbara CervettiMichele Dell’Utri

Giovanni Maria FerrarisPiera Levi -Montalcini (vice capogruppo)

Gabriele Moretti (capogruppo)Giovanni Porcino

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cittAgoràPeriodico del Consiglio comunale di TorinoAnno X n. 4 (149) del 14 ottobre 2013Reg. Tribunale di Torino n. 5759 del 5 febbraio 2004

Direttore responsabile: Remo GuerraCoordinamento redazionale: Claudio RaffaelliIn redazione: Federico D’Agostino (cittAgoradio), Tony De Nardo,Silvio Lavalle (cittAgoradio), Marcello Longhin (diritto di tribuna),Massimiliano Quirico (edizione web), Roberto Tartara (edizione web).

Ha collaborato Giorgia Gai

Redazione: piazza Palazzo di Città, 1 - 10122 Torinotel. 011.442.36.71 (segreteria telefonica), fax 011.442.24.24e-mail: [email protected]: Ufficio stampa Consiglio comunale

Composizione e stampa: Stige S.p.A. - San Mauro T.se (TO)Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenutoil marchio di qualità ecologica - Ecolabel europeo

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Circoscrizione 3, Spazio Anziani In via Osasco 80 è aperto tutti i giorni(tranne il mercoledì) lo Spazio Anzianidella Circoscrizione 3, dalle ore 15.30alle 18.30, con attività di socializzazio-ne e aggregazione. In particolare è atti-vo uno sportello di ascolto psicologico ri-volto agli anziani e ai loro familiari, a cu-ra dell’associazione Zed. È anche in fun-zione un servizio di sostegno psicologicodedicato a chi si prende cura di un an-ziano malato. Le attività sono gratuite,ma è necessaria la prenotazione. Info e prenotazioni: 345/671.05.36 -www.comune.torino.it/circ3

Premio tesi di laurea su TorinoL’Associazione degli ex ConsiglieriComunali di Torino propone anche que-st’anno un Premio di Laurea, destinato alaureati universitari, per una tesi sulComune di Torino. I concorrenti de-vono essere nati a partire dal 1°gennaio 1983 e non devono averpartecipato a edizioni precedenti delPremio. Sono ammesse le tesi magi-strali discusse dal 1° gennaio 2012al 30 settembre 2013. Primo premio,1500 euro. Scadenza 30 novembre2013, info al 011/44.22.567.

Basilewsky prorogatoVisto il successo della mostra Il Colle-zionista di Meraviglie. L’Ermitage diBasilewsky in corso a Palazzo Mada-ma, la Fondazione Torino Musei hadeciso di prorogarla fino al 3 novem-bre 2013. Orario: da martedì a saba-to ore 10-18, domenica ore 10-19 (labiglietteria chiude un’ora prima). Chiusoil lunedì. Ingresso: intero 10 euro, ridotto8 euro, gratuito ragazzi fino ai 18 annie abbonati Musei Torino Piemonte.Info: 011/44.33.501,www.fondazionetorinomusei.it

Passeggiate tra arte e storiaL’Associazione Volarte, in collabora-zione con il Museo Diffuso della Re-sistenza in corso Valdocco 4/A(www.museodiffusotorino.it), organizzanei giorni di mercoledì 16 e 23 otto-bre un percorso gratuito, di circa dueore, tra arte, storia e curiosità. Ilpercorso parte da piazza Savoia pergiungere al Museo con visita finaleall’allestimento permanente. Info e pre-notazioni: Segreteria di Volarte - telefono011/070.21.1 dal lunedì al venerdì,dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Gente in strada per VitrineA partire dal 16 ottobre la GAM diTorino propone la terza edizione diVitrine, progetto dedicato alla ri-cerca artistica contemporanea inPiemonte. Coordina Anna Musini,curatrice della GAM, che ha invi-tato cinque artisti a presentare unprogetto capace di raggiungerecon immediatezza il pubblico delmuseo e di instaurare un dialogo.Questa edizione prende spuntodall’opera di Renato Guttuso

“Gente in strada”.Info: www.gamtorino.it

Piatto con caccia all’orso, proveniente dalMuseo Ermitage di San Pietroburgo,esposto a Palazzo Madama

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