Classe: QUINTA. Sezione: A. Articolazione Biotecnologico ... 5ABA_DOC_FINALE.pdfnecessario il linguaggio settoriale relativo all’indirizzo di riferimento, livello B1/B2 del quadro

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE – “LARGO BRODOLINI”

Largo Brodolini, s.n.c. 00071 POMEZIA (RM)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE AS 2015/2016

Classe: QUINTA. Sezione: A. Articolazione Biotecnologico Ambientale

IIS Largo Brodolini – Pomezia ; settori IT e IPIA E.Cavazza Tel 06 121123160 Fax 06 9106204 1

Documenti

riferimento: ∞ OM prot.lo 0000252 del 19/04/2016: “Istruzione e modalità

svolgimento esami di Stato AS 2015/2016”

∞ POF IIS Largo Brodolini Pomezia AS 2015-2016 ed.4 rev05

redatto dal

Consiglio di Classe 5ABA

Data emissione 15 Maggio 2016

prot.AOO_RMIS08800G_0002588 C29/D 16 maggio 2016






SOMMARIO

1 STORIA DELLA CLASSE ................................................................................................................. 3 1.1 Provenienza Degli Alunni .............................................................................................................. 4 1.2 Profilo Della Classe ...................................................................................................................... 4 2 PERCORSO FORMATIVO E VALUTAZIONE .................................................................................... 5

2.1 Obiettivi Educativi, Formativo Didattici .................................................................................... 6

2.2 PERCORSI FORMATIVI ATTIVATI ............................................................................................... 8

2.2.1 Recupero Scolastico .............................................................................................................. 8 2.2.2 Alternanza Scuola Lavoro ...................................................................................................... 8

2.2.3 Unità di Apprendimento........................................................................................................ 9

3 METODI E MEZZI DIDATTICI ........................................................................................................ 10

4 CRITERI e STRUMENTI di VALUTAZIONE ................................................................................... 10

5 OBIETTIVI RAGGIUNTI ................................................................................................................. 11 6 PROVE D’ESAME SIMULATE, TESTI, E PROPOSTE SCHEMI DI VALUTAZIONE ............................. 13

6.1 PRIMA PROVA SCRITTA ........................................................................................................... 14 6.2 SECONDA PROVA SCRITTA ...................................................................................................... 16

6.3 TERZA PROVA SCRITTA ............................................................................................................ 19 7.0 Lista Docenti del Consiglio di classe ...................................................................................... 25 8.0 ALLEGATI : Relazioni Finali e Programmi Svolti ................................................................ 26






1 STORIA DELLA CLASSE

La classe terza, formata nell’ AS 2013-14 risultava costituita da 23 alunni ( 8 ragazze e 15 ragazzi)

provenienti da tre distinte sezioni dello stesso Istituto: sette alunni dalla 2AT, cinque alunni dalla

2BT e undici alunni dalla 2CT. All’ inizio del terzo anno c’è stato il trasferimento di tre alunni

all’articolazione Chimica dei Materiale, al termine del medesimo anno scolastico un alunno è stato

non ammesso alla classe successiva e un altro si è trasferito in altra Scuola.

Nei successivi anni scolastici 2014/15 e 2015/16 (quarto e quinto anno) la composizione della

classe è rimodellata in 18 alunni di cui 8 ragazze e 10 ragazzi, costituendo in tal modo un gruppo

classe per alcuni aspetti ben definito, specificato nel seguente elenco degli studenti:

1) Alviani Andrea 2) Antinori Viviana 3) Brunetti Lorenzo

4) Cammarota Valentina 5) Cappuccio Antonio 6) Celli Simone

7) Emanuele Alessio 8) Grammatica Alessia 9) Iannuzzi Martina

10) Leoni Leonardo 11) Maiale Asia 12) Manca Veronica

13) Marsella Gabriele 14) Pandolfi Giulia 15) Picchi Camilla

16) Pistillo Simone 17) Salerno Stefano 18) Varesi Riccardo

Anche la composizione del Consiglio di Classe ha subìto cambiamenti nel corso del triennio,

apportando frequenti, numerosi e sostanziali avvicendamenti nel numero dei docenti come

evidenziato nel seguente quadro riepilogativo:

MATERIE Docenti/AS 2013-2014 Docenti/AS 2014-2015 Docenti/AS 2015-2016

Italiano-Storia Astolfi F. Perna M.C. Perna M.C.

Inglese Dell’Aquila A.M. Dell’Aquila A.M. Dell’Aquila A.M.

Matematica Paolini M.A. Romanelli F. Monetti A.

Sc.Motorie Durastante L. Durastante L. Schiavetto C.

Religione Viti S. Viti S. Viti S.

Ch.Analitca Strumentale Temperoni C. Bonpresa P. Bonpresa P.

Ch.Organica Biochimica Pierangelini M. L. Pierangelini M. L. Pierangelini M. L.

Biologia Microbiologia

Tecn produzione

Petricca P. Petricca P. Petricca P.

Fisica Ambientale Scopacasa G. Antonelli P. Ferrarelli P.

Labor. Chimica An. Str Tropea D. Bonacquisti L. Silvestri A.

Labor. Microbiologia Diciolla R. Delle Donne M.A. Diciolla R.

Labor. Ch. Org. Biochimica G. Pascucci G. Pascucci L. Devanna






Sin dalla sua costituzione, con l’eccezione di qualche alunno, la classe appariva con una modesta

preparazione di base, discutibili capacità organizzative nello studio individuale e soprattutto

discontinuità nell’impegno personale.

Altri motivi che possano spiegare il profitto e il rendimento curricolare apparso sin dagli inizi del

secondo biennio a tratti stentato:

• nuove materie di studio,

• avvicendamenti e sostituzioni di docenti, anche in corso d’anno,

• difficoltà nel sostenere ritmi accelerati e costanti nell’impegno sia in termini di qualità e

quantità,

• le pressanti esigenze di allineamento delle conoscenze e lo studio interdisciplinare

continuo richiesti, provocano in alcuni alunni timori di insuccesso, sfiducia e refrattarietà ai

cambiamenti.

In particolare nello studio della lingua Inglese e la Chimica, la classe usciva da un primo biennio

‘sfortunato”; durante il terzo anno di corso è stato pertanto indispensabile dedicare una parte

sostanziale del monte ore a disposizione ad un lavoro di recupero capillare di quelle che dovevano

essere conoscenze e competenze di base già acquisite, ma che la quasi totalità degli studenti non

possedeva.

1.1 Provenienza Degli Alunni

Gran parte degli alunni risiede nel comune di Pomezia altri provengono da comuni limitrofi: Ardea

, Aprilia. La classe si presenta in genere omogenea per età, interesse e comportamento.

1.2 Profilo Della Classe

Al termine del secondo biennio la classe è uscita rafforzata e alcuni dei problemi pregressi già

menzionati sono stati superati. Gli alunni hanno compiuto progressi, si sono mostrati più motivati

e collaborativi, come testimoniano la partecipazione e la frequenza regolare.

Nel corso di questo ultimo anno, da parte di qualche alunno, è venuta a mancare la

determinazione necessaria per il mantenimento dei miglioramenti conseguiti e si è verificato

qualche caso di discontinuità nello studio o di assenze coincidenti con verifiche scritte e orali,






superficialità di studio e di applicazione, con conseguenti difficoltà rielaborative o scarsa

disinvoltura espositiva degli alunni in questione.

Rispetto alla situazione di partenza il quadro che emerge della classe è di una diversificazione delle

conoscenze, abilità e competenze collocabili in tre fasce di livello di profitto:

I. pochi alunni ( cinque) hanno un profitto ottimo e/o buono;

II. altri alunni ( sette ) conseguono un profitto discreto e/o sufficiente,

III. costituito da alunni (sei) con profitto quasi sufficiente.

Nel comportamento gli alunni si sono dimostrati partecipi al dialogo educativo, rispettosi con il

personale docente e non docente, utilizzano in maniera responsabile le strutture e i materiali.

Tutti gli alunni sono discreti ascoltatori e attenti alle proposte didattiche. La frequenza alle lezioni

è stata assidua e regolare.

I genitori hanno sempre partecipato alla vita scolastica secondo i calendari degli incontri ( consigli

di classe) stabiliti dalla scuola. Buona la collaborazione anche nei casi di convocazione in orario

settimanale con i singoli docenti, per le materie con le quali si sono evidenziati problemi nel

profitto e rendimento degli alunni.

Nelle relazioni tra docenti c’è stata partecipazione e collaborazione positiva oltre gli incontri

dovuti ( consigli, riunioni ufficiali), al fine di comprendere e migliorare i rapporti tra gli alunni e i

docenti stessi.

2 PERCORSO FORMATIVO E VALUTAZIONE

Il consiglio di Classe ha sempre agito seguendo il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, nel

quale è prevista la ripartizione degli insegnamenti in due Aree:

Area comune, dove afferiscono gli Insegnamenti delle discipline Linguistico espressive, Letteraria,

Storico Giuridica, Lingua Inglese, Religione cattolica, Scienze motorie, Matematica..

Area di indirizzo, dove afferiscono gli Insegnamenti delle discipline, Matematico – Scientifico –

Tecnologico: Chimica Organica e Biochimica, Chimica Analitica e strumentale, Biologia,

Microbiologia, tecnologie di produzione ambientale, Fisica ambientale ,






Gli insegnanti riuniti per gruppi di materie affini , tenuto conto delle linee guida nazionali per gli

Istituti Tecnici articolazione Biotecnologie Ambientali, hanno individuato, per la programmazione

generale preventiva, i blocchi tematici delle argomentazioni, stabilito i contenuti e gli obiettivi, le

metodologie, la tempistica e la tipologia delle verifiche.

Ci sono state azioni collaborative tra docenti delle discipline tecnico scientifiche definite nella

programmazione preventiva e consistenti nella ripartizione di argomentazioni, previste dai

programmi ministeriali, ai docenti con specifica formazione: tematiche di biologia cellulare,

microbiologia generale sono state affidate al docente di Biologia e Microbiologia, approfondimenti

ed estensione su tecniche di produzione ambientale sono state affidate ai docenti di Chimica

analitica e Chimica organica. La verifica delle capacità di collegamento da parte degli studenti è

avvenuta periodicamente durante le prove di valutazione scritto-orale.

Non è stato attivato l’insegnamento disciplinare non linguistico secondo la metodologia CLIL.

MATERIE E DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Materia Docente

Lingua e Letteratura italiana e Storia Maria Cristina Perna

Lingua Inglese Anna Marina Dell’Aquila

Matematica Angela Monetti

Scienze motorie e sportive Carolina Schiavetto

Religione Cattolica o attività alternativa Sabrina Viti

Chimica analitica e strumentale Paolo Bonpresa, (Alberto Silvestri)

Chimica Organica e Biochimica Luisa Pierangelini, (Laura Devanna )

Biologia, Microbiologia e Tecnologie di controllo

ambientale Paolo Petricca, (Rossana Diciolla)

Fisica ambientale Paola Ferrarelli

2.1 Obiettivi Educativi, Formativo Didattici

Nella Classe non ci sono stati casi di alunni con situazioni problematiche certificate.






Gli obiettivi educativi in termini di assunzione delle responsabilità negli impegni scolastici (

partecipazione, frequenza e rispetto delle persone e dell’ambiente ) sono stati ampiamente

rispettati, qualche resistenza negli impegni scolastici relativi alla consegna di studio.

Il Consiglio di Classe ha definito nella programmazione preventiva gli obiettivi formativo didattici

con le competenze e abilità da sviluppare nel corso del quinto anno, tenendo conto di quanto

svolto nel secondo biennio dell’indirizzo di studi. Tali obiettivi sono di seguito specificati in termini

di competenze e abilità.

Competenze e Abilità AREA COMUNE

Disciplina di riferimento

Padronanza lingua, comprensione del testo, produrre testi corretti e coerenti,

rielaborare in forma chiara le informazioni.

Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi

storici e di aree geografiche.

Italiano e Storia

Padroneggiare la lingua Inglese, per interagire in contesti diversificati utilizzando ove

necessario il linguaggio settoriale relativo all’indirizzo di riferimento, livello B1/B2 del

quadro comune di Riferimento europeo.

Comprensione dei testi in lingua inglese relativi ai contenuti oggetto di studio delle

discipline di indirizzo, livello B2.

Redigere relazioni tecniche individuali o di gruppo, livello B1/B2.

Utilizzare e produrre testi multimediali.

Inglese

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo anche con applicazioni di tipo informatico.

Matematica

Competenze e Abilità AREA INDIRIZZO

Disciplina di riferimento e concorrenti

Operare nelle varie fasi del processo analitico dal campionamento al referto e nelle

procedure di prelievo campioni.

Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle

osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura

dei sistemi e le loro trasformazioni.

Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e

sulla sicurezza.

Chimica Organica e Biochimica,

Microbiologia e Biotecnologie

ambientali.

Fisica ambientale.

Conosce, applica e interpreta tecniche, metodologie e protocolli in analisi Chimiche –

microbiologiche ambientali.

Saper Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare

Microbiologia e Biotecnologie

ambientali

Chimica analitica, strumentale,

Chimica Organica e Biochimica.

Fisica ambientale






2.2 PERCORSI FORMATIVI ATTIVATI

Allo scopo di garantire gli obiettivi prefissati l’Istituto ha attivato i percorsi indicati dalla normativa

scolastica del secondo ciclo degli Istituti tecnici ed esplicitata nel POF, di seguito dettagliati.

2.2.1 Recupero Scolastico

Per gli alunni che hanno riportato debiti formativi sono state praticate attività di recupero a metà

anno scolastico ( inizio del pentamestre) con blocco dell’orario normale delle lezioni e

svolgimento di attività di rinforzo, approfondimenti e guida per gli studenti sia nel superamento

dei concetti non appresi in tematiche fondamentali per il proseguo della programmazione prevista

che per il miglioramento del rendimento di ciascun alunno.

Potenziamento e recupero in itinere con attività aggiuntive al normale orario di lezione rivolte agli

alunni con delle difficoltà nel rendimento scolastico e nell’apprendimento.

Recupero pomeridiano: svolto nel mese di maggio in attività di potenziamento e recupero

propedeutico rivolto a studenti con rendimento compromesso, con la ripresa di tematiche

fondamentali riferite al programma previsto.

2.2.2 Alternanza Scuola Lavoro

Sono state messe in atto diverse iniziative formative in gran parte coerenti con il profilo tecnico-

professionale del loro corso di studi : le attività di Alternanza Scuola-Lavoro (ASL). Queste attività

hanno in alcuni casi coinvolto contemporaneamente l’intero gruppo classe, in altri piccoli gruppi

di studenti. Il Consiglio di Classe, su proposta del tutor interno e del coordinatore, in funzione

delle disponibilità aziendali, dell’attitudine , degli interessi degli alunni e della loro disponibilità, ha

di volta in volta valutato le scelte fatte.

Le esperienze di ASL, sono state realizzate nella maggior parte dei casi all’esterno attraverso

attività di stage, visite aziendali e partecipazione a seminari e conferenze , alcune attività sono

state svolte a scuola, grazie anche alla disponibilità di adeguate strutture laboratoriali.

Nello specifico, nel corrente A.S. sono state svolte le seguenti attività:






STAGE E VISITE AZIENDALI DATA/PERIODO ATTIVITA’/ORE AZIENDA /SETTORE N°ALUNN I 30/11/2015 visita aziendale

(5h) Agenzia Regionale Protezione Ambientale ARPA Lazio Visita laboratori;inquinamento acustico e contaminazione da radon; simulazioni di attività e tecniche di monitoraggio.

classe

11/02/2016 visita aziendale (5h)

Centro Ricerche ENEA della Casaccia (RM) Visita laboratori /impianti (H e celle a combustibile; Reattore nucleare Triga; bioelettromagnetismo

10

Febbraio-Maggio 2016

stage (40h)

“Laboratori AGRIBIOECO” S.r.L. di Pomezia Analisi chimiche e microbiologiche su matrici ambientali e alimentari; SGQ

16

14-17 Marzo 2016 stage (32h)

Laboratori Istituto Nazionale di Fisica Nucleare” di Frascati “Progetto internazionale IPPOG hand of particle physics”

2

SEMINARI E CONFERENZE ESTERNE

DATA/PERIODO ATTIVITA’/ORE N° ALUNNI

29/01 -11/02 2016 Università Roma Tre (Vita universitaria)

Conferenza “Il Problema energetico visto dai geologi” (3h)

10

15/02/2016 Scienza-Orienta Università degli Studi Roma” Tor Vergata” (4h) Conferenza “Chimica verde chimica sostenibile” Prof.ssa V.Conte Conferenza “Levitazione di un materiale, magia o scienza” Dott. M.Lucci

classe

18/02/2016 Scienza-Orienta Università degli Studi Roma” Tor Vergata” (4h) Conferenza “Riscaldamento globale”” Dott. ssa L.Migliore Conferenza “Gli OGM per uno sviluppo sostenibile” Dott.ssa S.Visconti

classe

31/03/2016 Convegno “Biotecnologie, sicurezza e crossmedialità” INAIL Roma 3 03/05/2016 Convegno “The Working Opportunity” MIUR - I.T.S. (4h) 3

ATTIVITA’ INTERNE

DATA/PERIODO ATTIVITA’/ORE N° ALUNNI

Dicembre 2015 Progetto “Prove Interlaboratorio” LGC Standards Proficiency Testing: 03/12/15 Chimica acque potabili -Round 498 (2 prove conformi su 6 tot.) 14/12/15 Microbiol. acque potabili - Round 236 (5 prove conformi su 5 tot)

8 13

05/04/2016 Conferenza“Allenarsi per il Futuro” Gruppo Bosch Italia” (2h) classe maggio 2016 U.F.C. “Gestione HR,CV e colloqui di lavoro” (4h) classe pentamestre Unità Didattica di Apprendimento: Tutela Ambientale (10h) classe Maggio 2016 Incontro di orientamento Fondazione ITS Nuove Tecnologie della Vita (2h*) classe (*) Attività che dovranno essere svolte nel mese di maggio

2.2.3 Unità di Apprendimento

Nelle riunioni dipartimentali di fine ottobre 2015 è stata proposta l’Unità di Apprendimento anche

per le classi quinte, con i seguenti requisiti:

UDA 1 - TITOLO : CICLO DEI RIFIUTI- dal riciclo alla produzione di energia e compost






Competenze Abilità Conoscenze Discipline

coinvolte Prodotti

Comprendere i

fenomeni biologici

che sono alla base

delle trasformazioni

biochimiche.

Conoscere i processi

produttivi per lo

sfruttamento e riuso

dei rifiuti.

Individuare gli effetti

dell’attività antropica

sull’ambiente.

Individuare il ruolo

dei microorganismi

nell'ambiente.

Ecologia,

microbiologia e

Fisica ambientale,

Biochimica

Tutte Presentazione

Power point

A causa degli impegni di ASL e per la mancanza di tempo a disposizione tale attività

probabilmente non verrà portata a compimento; viene consigliato agli alunni di utilizzare il lavoro

iniziato, in una simulazione di colloquio da tenersi per la fine di maggio.

3 METODI E MEZZI DIDATTICI

Nello svolgimento dell'attività didattica, in relazione alle caratteristiche degli argomenti presi in

esame, alla necessità della classe, al livello di competenza raggiunto o da potenziare sono stati

utilizzati metodi e strumenti didattici di diverse tipologie:

o Lezione frontale; Lezione interattiva;

o Lavori di gruppo;

o l'analisi e utilizzo di testi ( adottati e/o di approfondimento per l’ individuazione del lessico

specifico).

o Lavori realizzati direttamente dagli alunni su materiale proposto.

o Le attività sperimentali di laboratorio,

Tali metodologie sono state sostenute da risorse materiali in dotazione all’Istituto quali la

Biblioteca d'Istituto, i Laboratori di Chimica, Fisica e Biologia, mezzi audiovisivi, libri in adozione.

4 CRITERI e STRUMENTI di VALUTAZIONE

Nell'ambito della programmazione di ciascuna area disciplinare vengono definiti gli strumenti di

verifica più idonei alle esigenze specifiche di ogni materia, che rispondano ai criteri fondamentali

di affidabilità e validità. Tali prove sono:

o interrogazioni tradizionali,

o Compiti in classe, test scritti a risposta sintetica,

o prove pratiche di laboratorio con dimostrazione e coerenza del dato analitico con la

procedura applicata,






o dimostrazione di capacità applicative ed ordine esecutivo delle procedure di laboratorio

o esecuzione di esercizi estratti dal testo adottato o dettati dall'insegnante da svolgere a

casa, ricerche su fonti addizionali (altri testi, enciclopedie, esperti).

Il Collegio dei Docenti ritiene di non valutare con voti inferiori ai 3/10 per non scoraggiare e

demotivare gli studenti e provocare l’eventuale perdita di autostima e il possibile conseguente

abbandono degli studi

I criteri di valutazione del profitto di ciascun alunno sono gli indicatori riportati in forma tabulare:

DESCRIZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO

VOTO

Mancanza assoluta di conoscenza dei contenuti proposti

Totale disinteresse per la materia

(1)/3

Diffusa e sensibile presenza di lacune contenutistiche; difficoltà espositiva

4

Diffusa incertezza nell’esposizione e conoscenza parziale dei contenuti ; non conoscenza di

alcuni argomenti essenziali

5

Sufficiente conoscenza dei contenuti, adeguata comprensione , applicazione accettabile,

coerente capacità espositiva di analisi e di sintesi

6

Autosufficienza nell’esposizione dei contenuti ; preparazione presso ché completa

7

Sicurezza e padronanza nell’esposizione dei contenuti; preparazione completa

8

Preparazione completa dei contenuti arricchita dall’aggiunta di materiali e conoscenze derivanti

da ricerche personali spontanee; sicurezza e scioltezza nell’esposizione degli argomenti

9/10

5 OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe in genere ha mostrato interesse per l’apprendimento, con un impegno in parte

differenziato, e con qualche alunno in difficoltà per alcune discipline.

Gli obiettivi educativi conseguiti sono comuni a tutti gli alunni:






o partecipa ai diversi momenti della vita scolastica,

o rispetta le norme della convivenza, gli ambienti e regolamenti interni della scuola,

o ha frequentato regolarmente il corso di studi,

o i rapporti interpersonali sono corretti e costruttivi,

o è disponibile al dialogo con i docenti e i compagni.

Per gli obiettivi didattici il quadro globale dimostra che la classe :

o dimostra sufficiente conoscenza di argomenti e adeguate tecniche espressive,

o possiede adeguate capacità comunicative,

o presenta sufficienti capacità di analisi e sintesi,

o gestisce ed organizza l’attività di laboratorio,

o acquisisce dati ed esprime, qualitativamente e quantitativamente, i risultati delle

osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate,

o utilizza concetti, principi e modelli della chimica fisica, biologia per interpretare la struttura

dei sistemi e le loro trasformazioni,






6 PROVE D’ESAME SIMULATE, TESTI, E PROPOSTE SCHEMI DI VALUTAZIONE

Sono riportati di seguito come i testi, i periodi di effettuazione e le schede di valutazione delle

prove d’esame simulate:

6.1 PRIMA PROVA SCRITTA

SCHEDA DI VALUTAZIONE

6.2 SECONDA PROVA SCRITTA ( rispetto alla data del presente documento è programmata per lunedì 16 maggio 2016)

SCHEDA DI VALUTAZIONE 6.3 TERZA PROVA SCRITTA ( il CdC ritiene riproporre un ulteriore terza prova scritta prima

della chiusura dell’A.S.) SCHEDA DI VALUTAZIONE 7 FOGLIO FIRME LISTA MATERIE- DOCENTI






6.1 PRIMA PROVA SCRITTA

MATERIE Docenti

Lingua Italiana Maria Cristina Perna

Storia Maria Cristina Perna

CANDIDATO

VOTO COMPLESSIVO

………………./15mi

Pomezia , Aprile 2016

PROPOSTO IL TESTO DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DELL’A.S. 2014/2015

Durata complessiva prova: 6 ore; inizio consegna elaborati dopo le prime 3 ore.











6.2 SECONDA PROVA SCRITTA

MATERIA Docenti

Biologia, microbiologia e tecnologie di

controllo ambientale Paolo Petricca, Rossana Diciolla

CANDIDATO

VOTO COMPLESSIVO

………………./15mi

Pomezia, Maggio 2016






Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella

seconda parte.

Prima parte

I trattamenti biotecnologici dei reflui provenienti da un agglomerato urbano possono essere di

diverso tipo. Il candidato descriva il trattamento aerobico a biomassa libera a fanghi attivi

illustrando:

• le caratteristiche del refluo a cui si vuole applicare tale processo e quali sono le condizioni

necessarie affinché un refluo possa essere così trattato;

• uno schema di processo completo di un impianto a fanghi attivi relativo a 100 000 abitanti

equivalenti;

• i trattamenti che lo caratterizzano e la loro sequenza;

• il biochimismo e i microrganismi coinvolti nelle diverse fasi del processo;

• i controlli analitici e di processo, necessari alla sua corretta gestione.

Seconda parte

1) Per depurare reflui di natura agroalimentare viene utilizzato un processo anaerobico. Il

candidato, dopo aver illustrato le caratteristiche funzionali di tale processo ne descriva gli impianti,

le condizioni operative e i controlli analitici necessari. Il candidato inoltre, nella trattazione faccia

riferimento alle problematiche connesse all’utilizzazione del biogas prodotto.

2) Il controllo microbiologico di matrici ambientali riveste un ruolo di fondamentale importanza

nella prevenzione della diffusione di malattie infettive. Il candidato come viene effettuato il

controllo microbiologico delle acque ad uso potabile spiegando il ruolo dei bioindicatori, le

tecniche e i parametri microbiologici indicati dal decreto legislativo

DL 31/2001.

3) La rimozione degli inquinanti contenuti in effluenti gassosi può avvenire attraverso la tecnica di

biofiltrazione. Il candidato descriva i principali sistemi di biofiltrazione, quali sono le condizioni in

cui possono essere applicati e le caratteristiche dei microrganismi che vengono utilizzati.

4) La produzione di compost e la tecnologia di compostaggio sta rivelandosi una tecnologia

fondamentale per riciclare la frazione umida organica dei rifiuti. Il candidato descriva lo schema di

tale processo, le condizioni operative e le principali tecnologie utilizzate. Illustri infine alcuni

esempi applicativi.

Durata complessiva prova: 6 ore; inizio consegna elaborati dopo le prime 3 ore.






Scheda di valutazione seconda prova INDICATORI

DESCRITTORI VOTO

Prima parte

Quesito n°

Quesito n°

1- Conoscenza dei contenuti

A- Non risponde a quanto richiesto 0,75 0,25 0,25

B- Risponde in modo superficiale e

generico

1,5 0,5 0,5

C- Conosce nelle linee generali i

contenuti e applica correttamente

le conoscenze minime

3 1 1

D- Risponde in modo coerente,

corretto e approfondito

4,5 1,5 1,5

2- Congruenza con le richieste della traccia

A- Non è in grado di utilizzare le

informazioni

0,5 0,2 0,2

B- Elenca semplicemente le nozioni

assimilate ma compie

procedimenti logici efficaci

1 0,3 0,3

C- Sa cogliere i problemi e organizza i

contenuti dello studio in modo

sufficientemente completo

1,5 0,5 0,5

D- Coglie con sicurezza i problemi

proposti, sa organizzare i contenuti

dello studio in sintesi complete,

efficaci e organiche

2,0 0,7 0,7

3- - Capacità di argomentare e di costruire il testo in modo organico e congruente rispetto al titolo e all’uso del linguaggio ( proprietà linguistica, efficacia espositiva)

A- Tratta con espressioni improprie ed

errori diffusi

0,5 0,2 0,2

B- Tratta i problemi in modo

sufficientemente chiaro nonostante

alcune imprecisioni

1 0,3 0,3

C- Sa usare un linguaggio specifico,

complessivamente adeguato e

corretto

1,5 0,5 0,5

D- Si esprime in modo chiaro e

corretto con padronanza del lessico

e della terminologia specifica

2,5 0,8 0,8

Intervallo valutazione ⇒ 15 - 3

Punteggio parziale ( sommare

valori assegnati di ogni colonna)

VOTO FINALE Punteggio totale ( somma dei

parziali)

Voto minimo 3/15 Voto max 15/15 9 3 3

CANDIDATO:






6.3 TERZA PROVA SCRITTA

MATERIE Docenti

Lingua Inglese Anna Marina Dell’Aquila

Matematica Angela Monetti

Chimica analitica e strumentale Paolo Bonpresa, Alberto Silvestri

Chimica Organica e Biochimica Luisa Pierangelini, (G. Pascucci ),

CANDIDATO

VOTO COMPLESSIVO

………………./15mi

Pomezia , Marzo 2016

Durata complessiva prova: 150 minuti primi. Utilizzare non più di dieci righe nella esposizione






MATERIA : Lingua Inglese

Read the following test : “Biogas potential in the US” and Answer the following questions:

1)Mention the essential facts about biogas, its sources and uses.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

2)What is biomethane? What are its characterstics?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

3)What advantages for the environment can the production and use of biogas bring about?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..






MATERIA : Matematica

1. Calcolare i seguenti integrali indefiniti:

a. ∫

b. ∫

c. ∫

d. ∫

e. ∫

2. Calcolare l’area della regione di piano delimitata dalla parabola di equazione y = - e

dall’asse delle ascisse.

3. Determinare l’integrale particolare dell’equazione differenziale

passante per il punto P(3, 1).






MATERIA : Chimica Analitica e Strumentale

1) Chiarire come in HPLC il diametro delle particelle e la lunghezza della colonna influenzano

l’efficienza del sistema cromatografico

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2) Descrivere come viene realizzata in HPLC la cromatografia in fase inversa, specificando

l’ordine di uscita tra composti polari e non polari

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3) Chiarire la differenza in HPLC tra un rivelatore bulk property e uno specific property

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MATERIA : Chimica Organica E Biochimica

1. Terpeni sono lipidi insaponificabili caratterizzati da una struttura chimica caratteristica.

Sai scrivere e dire il nome di tale struttura? Sai in quali sostanze naturali è possibile

trovarli?

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2. Descrivi brevemente la struttura terziaria di una proteina. Cosa si intende con i termini

globulare e fibrosa?

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3. Sai descrivere la stratificazione del materiale contenuto ,durante il processo, in un

digestore monostadio e indicare le uscite ,rispettivamente, del fango stabilizzato e del

biogas?

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7.0 Lista Docenti del Consiglio di classe MATERIA Docente Firma docente

Italiano - Storia Perna MariaCristina

Inglese Dell’Aquila AnnaMarina

Matematica Monetti A.

Scienze Motorie Schiavetto Carolina

Religione Viti Sabrina

Chimica Analitca e Strumentale Bonpresa Paolo

Chimica Organica e Biochimica Pierangelini Maria Luisa

Biologia Microbiologia Tecn

produzione

Petricca Paolo

Fisica Ambientale Ferrarelli Paola

Laboratorio di Chimica Analitica e

Strumentale

Silvestri Alberto

Laboratorio di Microbiologia Diciolla Rossana

Laboratorio Chimica Organica e

Biochimica

Devanna Laura






8.0 ALLEGATI : Relazioni Finali e Programmi Svolti In un’altra sezione sono riportati separatamente al presente Documento di Classe le relazioni e i

Programmi svolti per ciascuna disciplina, viene riportata di seguito la copia del sommario degli

allegati



ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE AS 2015/2016


IIS Largo Brodolini – Pomezia ; settori IT e IPIA E.Cavazza Tel 06 121123160 Fax 06 9106204 Pagina 1

1.1 RELAZIONE FINALE Letteratura Italiana ................................................................................... 2

1.2 RELAZIONE FINALE Storia ......................................................................................................... 9

1.3 RELAZIONE FINALE Fisica Ambientale .................................................................................... 14

1.4 RELAZIONE FINALE Inglese .................................................................................................... 17

1.5 RELAZIONE FINALE Insegnamento della Religione cattolica .................................................. 21

1.6 RELAZIONE FINALE Scienze Motorie ..................................................................................... 24

1.7 RELAZIONE FINALE Matematica ............................................................................................ 26

1.8 RELAZIONE FINALE Biologia Microbiologia Tecniche Produzione Ambientale ..................... 29 1.9 RELAZIONE FINALE Chimica Organica e Biochimica ............................................................. 33 1.10 RELAZIONE FINALE Chimica Analitica e Strumentale ........................................................... 36






1.1 RELAZIONE FINALE Letteratura Italiana

DOCENTE: Perna Maria Cristina

INTRODUZIONE La classe nel complesso presenta una spontanea apertura al dialogo e capacità comunicative e di partecipazione, ma non avendo maturato una valida capacità di cooperazione, nel suo seno si sono delineate e consolidate varie fasce di livello per impegno, interesse e attitudine. Ciò nonostante la quasi totalità della classe ha lavorato con ritmi quasi sempre costanti e la partecipazione al dialogo educativo è stata nel complesso adeguata.

CONOSCENZE Le conoscenze degli allievi sono diversificate su fasce di livello. Una prima esigua fascia denota una soddisfacente e buona conoscenza sia degli argomenti che delle tecniche espressive; una successiva fascia, piuttosto numerosa mostra una conoscenza da più che sufficiente appena sufficiente sia degli argomenti che delle tecniche espressive; una terza fascia mostra delle conoscenze generiche e talvolta puramente mnemoniche e scolastiche e l’uso di un linguaggio semplicistico.

ABILITA’ L’analisi della classe è riconducibile ad una diversificazione stratificata: pochi alunni hanno sviluppato buone capacità espositive,analitiche e sintetiche e denotano una certa autonomia nelle scelte degli argomenti e dei tempi di applicazione alla materia, grazie ad un notevole impegno; altri invece, meno assidui nello studio, se opportunamente guidati, riescono ad evidenziare capacità di analisi, sintesi e rielaborative sufficienti, e tecniche espressive adeguate; un terzo gruppo infine, presenta difficoltà di rielaborazione autonoma e tecniche espressive poco disinvolte anche a causa di lacune pregresse e studio discontinuo.

COMPETENZE Anche in questo caso le competenze sono diversificate su fasce di livello. La prima evidenzia,sia nello scritto che nell’orale, la capacità di elaborare in modo esauriente, utilizzando un lessico adeguato; la seconda mostra, con situazioni a volte diversificate, sufficienti capacità rielaborative nella produzione orale e maggiori incertezze nella produzione scritta; la terza fascia infine evidenzia problemi nello scritto, dove permangono ancora difficoltà nell’uso grammaticalmente corretto della lingua,e poca disinvoltura nell’esposizione orale; per costoro l’impegno nello studio non sempre è stato costante e ciò non ha permesso di raggiungere soddisfacenti risultati.






MODALITÀ DI LAVORO Partendo da un metodo deduttivo dunque, si è cercato di giungere, nel corso dell’anno scolastico, ad uno induttivo, in maniera tale che l’esposizione degli argomenti fosse il più possibile ragionata e fosse occasione di riflessione e di crescita culturale. A tale proposito si è cercato di bandire ogni tipo di nozionismo puro e semplice, fornendo elementi necessari ad un’ approfondita analisi e critica, atta a stimolare la comprensione, la rielaborazione e la sintesi. Le modalità di lavoro impiegate sono state anche quelle di favorire discussioni e dibattiti per ampliare il rapporto dialogico fra discente e docente, fra discenti e discenti; al fine di stimolare capacità critiche e riflessive. I ragazzi dunque, sono stati messi nella condizione di esercitare le loro capacità di giudizio, attraverso un’esposizione chiara organica e soprattutto personale, all’interno della quale sono chiamati ad effettuare un colloquio orale. Per quanto concerne la produzione scritta si è cercato di fornire agli alunni gli strumenti necessari per:

o realizzare un saggio breve e un articolo di giornale; o analizzare un testo in prosa o un testo poetico produrre un tema di ordine generale e/o

storico.

METODOLOGIA Lezioni frontali, attività di ricerca individuali e di gruppo, consultazioni di testi cartacei e multimediali, lettura di testi letterari. Lettura di quotidiani.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Tutte le verifiche secondo le necessità ed i modelli propri dell’esame di stato, sia scritte che orali, formative e sommative:

o analisi del testo; o saggio breve o articolo di giornale; o relazioni; o trattazione breve di argomenti; o sintesi scritte ed esposizioni orali.

VALUTAZIONE E STRUMENTI Si sono accertati i livelli di apprendimento degli argomenti trattati attraverso: interrogazioni collettive, questionari, schede di verifica e ricerche tematicamente finalizzate. Le interrogazioni individuali hanno dato l’opportunità di esprimere le capacità critico/sintetiche di ogni alunno. L’obiettivo è stato quello di creare un livello di sufficienza con l’ausilio degli indicatori di conoscenza, competenza, e capacità di cui sopra; cercando anche di colmare gli eventuali debiti formativi con adeguate attività di recupero atte ad integrare le lacune del discente. Gli strumenti di valutazione sono stati subordinati a criteri cognitivi e conoscitivi, la valutazione si è basata sull’ausilio degli indicatori di conoscenza, competenza e capacità riferiti nella tabella in allegato. Circa i criteri di valutazione delle prove scritte, si sono adottate apposite tabelle di verifica,






corrispondenti alle diverse tipologie di elaborati che sono state proposte ai candidati nel corso dell’anno scolastico. Tali tabelle si sono basate sulle:

o Capacità di analisi, commento, correttezza formale, struttura del discorso; per quanto concerne l’analisi ed il contenuto di un testo letterario e non.

o Aderenza alla traccia, informazioni esaustive, individuazione delle tesi, argomentazioni. o Struttura del discorso, lessico, ortografia, sintassi, per quanto concerne il saggio breve.

Gli strumenti di valutazione sono stati subordinati a criteri cognitivi e conoscitivi, la valutazione si È basata sull’ausilio degli indicatori di conoscenza, competenza e capacità riferiti nella tabella del P.O.F. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo, “M. Sambugar - G. Salà GAOT Vol. 3 – Ed. La Nuova Italia” supportato in modo rilevante, da fotocopie. RAPPORTI CON STUDENTI/GENITORI La volontà di trasmettere, il più possibile, le regole essenziali per una buona e civile convivenza, ha favorito costantemente il dialogo e la critica. Nelle situazioni di maggior criticità, si è privilegiata lo sportello metodologico a favore di una riflessione ed analisi, con conseguente presa di coscienza degli errori commessi e con il proposito costruttivo di operare cambiamenti. Il dialogo è stato spesso collettivo, ma, laddove necessario, è stato anche individuale. Per un buon numero di alunni il rapporto con i genitori si è articolato in incontri abbastanza costanti, miranti ad un dialogo costruttivo e al monitoraggio degli alunni, al fine di mantenere un filo conduttore tra la scuola e la famiglia. Un esiguo numero di genitori si è mostrato meno disponibile a tale collaborazione.






CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO E TEMPISTICA
















POMEZIA, 3 MAGGIO 2016

FIRMA DEL DOCENTE

PERNA MARIACRISTINA

Gli alunni rappresentanti di classe






1.2 RELAZIONE FINALE Storia

DOCENTE: Perna Maria Cristina

La classe ha mostrato attitudine per la disciplina. Tuttavia il percorso per superare la metodologia di studio, inizialmente mnemonica, è stato lungo e, per alcuni difficile. Infatti partendo da un metodo deduttivo si è passati a quello induttivo, in maniera tale che l’esposizione degli argomenti fosse il più possibile ragionata e fosse occasione di riflessione e di crescita culturale, evitando qualsiasi forma di semplice nozionismo. Dunque si è cercato di fornire elementi necessari ad una approfondita analisi e critica, atta a stimolare la comprensione, la rielaborazione e la sintesi. La partecipazione, oltre che con lo svolgimento regolare delle lezioni, è stata stimolata attraverso l’ausilio di schede di critica e test di comprensione.

CONOSCENZE Gli alunni conoscono le tecniche argomentative dello studio della storia sui fatti sociali, economici, politici sia nazionali che internazionali. Queste conoscenze però sono diversificate per fasce di livello all’interno della classe:

I. la prima, più ristretta, risulta avere una preparazione più che buona, ampia e approfondita e risulta particolarmente interessata sia agli argomenti che ai processi evolutivi.

II. Una seconda si attesta sulla sufficienza, rivelando conoscenze non molto approfondite esposte attraverso un linguaggio adeguato ma non sempre specifico.

III. Una terza mostra una conoscenza per lo più mnemonica e scolastica degli argomenti.

ABILITA’ Gli allievi dimostrano abilità adeguate all’acquisizione della storia e all’esposizione sia orale che scritta; hanno rafforzato la capacità di analizzare e confrontare periodi e fatti, per elaborare motivati giudizi critici, ma, come detto prima, in maniera diversificata. Alcuni hanno affinato la capacità di muoversi autonomamente all’interno delle epoche, attualizzando il contesto storico e pervenendo ad una misurata sintesi. Un secondo gruppo, piuttosto numeroso, denota sufficienti abilità ed un’adeguata esposizione. Un terzo gruppo, ha mostrato un’attenzione non sempre supportata da adeguato impegno.

COMPETENZE Gli alunni hanno raggiunto competenze mediamente più che sufficienti nell’esposizione degli argomenti; una prima fascia risulta competente, nella comprensione, nell’analisi e nel confronto di epoche diverse, riuscendo a ricavare elementi di giudizi e concezioni ideologiche; una seconda fascia, se guidata, sa rielaborare le problematiche storiche; una terza fascia infine si ferma alla ripetizione dell’argomento. METODOLOGIA Il gruppo è stato seguito didatticamente dal quarto anno di corso, cercando di cooperare con gli altri docenti alla crescita culturale di ciascun allievo. La metodologia è venuta consolidandosi in rapporto alla reciproca conoscenza. Sono state effettuate lezioni frontali ma sempre interagendo con i ragazzi e utilizzando l’essenza






degli argomenti, evidenziando nessi e connessioni con la realtà presente. Spesso, pertanto, le problematiche storiche sono state spunto di discussione in classe, relative a problemi di attualità, a cui i ragazzi hanno sempre partecipato con vivacità e interesse. Laddove gli allievi hanno evidenziato difficoltà nell’acquisizione di qualche argomento sono state effettuate pause didattiche per colmare le lacune e fornire nuovi spunti di analisi. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Tutte le verifiche secondo le necessità ed i modelli propri della disciplina e del livello di preparazione richiesto, formative e sommative sono consistite in : relazioni orali e scritte; quadri sintetici; esercitazioni a trattazione breve;mappe. VALUTAZIONE I criteri di valutazione adottati hanno tenuto conto: del programma svolto; delle capacità individuali e del progresso registrato, sia nelle conoscenze che nelle rielaborazioni ed interpretazioni, rispetto al livello iniziale; dell’impegno investito da ciascun allievo ed alla puntualità nell’esecuzione degli impegni didattici.

MATERIALI DIDATTICI Lo studio è stato seguito sul libro di testo adottato: “U. Diotti - Raccontare la storia – Ed. De Agostini” e sugli appunti presi durante le lezioni.






CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO E TEMPISTICA











POMEZIA, 03 MAGGIO 2016

FIRMA DELLA DOCENTE

PERNA MARIACRISTINA







1.3 RELAZIONE FINALE Fisica Ambientale

DOCENTE: Ferrarelli Paola

CONOSCENZE Nelle 80 ore di corso svolte in classe, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze: delle strategie di attenuazione del rumore in ambiente urbano; della legge quadro sull’inquinamento acustico; degli effetti sulla salute umana delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, dell’inquinamento acustico; di vantaggi e svantaggi di una centrale nucleare a fissione e a fusione; dei criteri per riconoscere l’esistenza di un “rischio Radon” ed i conseguenti interventi di risanamento; dei vantaggi ambientali di una cella a idrogeno.

CAPACITA’ Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di capacità:

o riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

o padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

o intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo.

COMPETENZE Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di competenze: saper scrivere una breve relazione indicando il tempo massimo di permanenza del lavoratore in un ambiente con rumorosità, affinché il livello equivalente nell’arco della giornata lavorativa non superi i limiti imposti dalla legge quadro italiana; saper classificare gli effetti biologici provocati dall’esposizione al rumore; saper redigere una relazione in cui vengono elencate le varie tipologie di campi elettromagnetici e i probabili effetti sulla salute umana; saper valutare se un territorio è idoneo ad ospitare una centrale nucleare, evidenziando criticità ed opportunità del territorio in esame; saper eseguire una ricerca per conoscere la composizione delle rocce del territorio in esame e analizzare la possibilità che vi possa essere una elevata concentrazione di radon; saper valutare se un ambiente risulta a norma secondo la normativa italiana che regola la concentrazione di Radon; saper scrivere una relazione con i principali vantaggi connessi all’utilizzo di celle a combustibile; saper individuare zone problematiche (radon, nucleare, acustico elettromagnetico), proponendo interventi possibili per il risanamento di tali aree. ABILITA’ Le abilità acquisite durante il corso sono: analizzare l’inquinamento acustico ed elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale; studiare la struttura della materia; analizzare il funzionamento di una centrale nucleare e i fattori di rischio






ambientale; individuare il meccanismo di produzione dell’energia elettrica mediante le celle ad idrogeno; individuare e analizzare l’inquinamento da radon. METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI Durante il corso è stato utilizzato il libro di testo e altro materiale aggiuntivo elencato di seguito: Testi/o in adozione: Fisica Ambientale, Mirri-Parente, Zanichelli, 2014 Altro materiale fornito: -approfondimenti tratti da “L’Amaldi per i licei scientifici”; -partecipazione alla sperimentazione del progetto di ricerca Game@School portato avanti dal Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale Antonio Ruberti della Sapienza Università di Roma che ha come obiettivo la creazione di un gioco di ruolo (virtuale) per la didattica delle materie scientifiche, in particolare la fisica; Visite didattiche presso i seguenti laboratori:

o della sezione Agenti Fisici dell’Arpa Lazio-sede di Roma (acustica, radon e CEM). o Dell’ Enea Casaccia (reattore nucleare TRIGA, laboratorio di bioelettromagnetismo, Fuel

Cells) o Stage presso i Laboratori Nazionali di Frascati (2 alunni: Pistillo S. e Cappuccio A.) o materiale online: speciale GR1 – 30 anni dall’incidente di Cernobyl

La metodologia didattica è consistita in lezioni frontali e visite didattiche. Il corso non prevede ore da svolgere in laboratorio pertanto non sono stati utilizzati strumenti. Gli strumenti sono stati visti in opera nei laboratori degli istituti visitati.

VERIFICHE E VALUTAZIONI E’ stata effettuata in media una verifica al mese, consistente nella risoluzione di problemi di inquinamento e proposte di risanamento. Sono state inoltre somministrati dei Post-Test, a distanza di circa 1 o 2 mesi dalla visita didattica effettuata. La valutazione della verifica ha tenuto conto delle conoscenze espresse, del processo che ha portato alla risoluzione, della capacità espositiva in termini di linguaggio tecnico-scientifico e della originalità della soluzione proposta. CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO Durante l’anno scolastico sono state svolte 80 ore effettive di corso di cui: 7 dedicate a verifiche, 5 ad uscite didattiche e le restanti 68 ripartite come segue. Prerequisiti (periodo: Settembre-Ottobre numero di ore: 14 ore di lezione) Acustica Applicata (periodo: Novembre-Dicembre-metà Gennaio numero di ore: 18 ore di lezione) Energia dal nucleo e Radon (periodo: metà Gennaio-Febbraio numero di ore: 18 ore di lezione) Inquinamento elettromagnetico (periodo: Marzo numero di ore: 9 ore di lezione) Il futuro: le celle a idrogeno (periodo: Aprile-Maggio numero di ore: 9 ore di lezione) OBIETTIVI RAGGIUNTI Nelle 80 ore di corso svolte in classe, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi:






acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza sul lavoro.

Data emissione 28/04/2016 L’insegnante: Ferrarelli Paola







1.4 RELAZIONE FINALE Inglese

DOCENTE: Prof.ssa Anna Marina Dell’Aquila

CONOSCENZE - Organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, in particolare quelle tecnico-

professionali; - Strategie di presentazione orale e di interazione in contesti di studio/lavoro; - Strategie di comprensione, anche attraverso la traduzione dalla lingua inglese, di testi

relativamente complessi su argomenti relativi allo specifico dell’indirizzo; - Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e agli ambiti professionali di

riferimento futuro; - Lessico di settore e fraseologia convenzionale di uso comune nelle situazioni

socio/lavorative possibili e prevedibili; - Contenuti specifici dell’indirizzo biotecnologico-ambientale, così come individuati

all’interno del CdC, insieme ai docenti delle discipline caratterizzanti

CAPACITA’ - Esprimere le proprie opinioni con relativa scioltezza su argomenti generali e di studio; - Comprendere le idee principali e alcuni dettagli, intuire punti di vista in testi orali e scritti

relativi ai contenuti oggetto di studio, per esempio in testi o filmati divulgativi scientifici, in opuscoli e informative di procedure di laboratorio, ecc.;

- Produrre, soprattutto oralmente, presentazioni di esperienze, ricerche e approfondimenti, utilizzando il corretto linguaggio di settore;

- Riconoscere la dimensione culturale della lingua inglese ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale in Europa e nel mondo.

COMPETENZE Utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi, ovvero per interagire in contesti diversificati e, in particolare, in quelli vicini all’ambito di studio attuale e futuro, o all’ambito professionale di riferimento. METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI

- Approccio metodologico comunicativo/integrato per lo sviluppo delle quattro abilità attraverso l’acquisizione delle conoscenze morfosintattiche necessarie a sostenere la competenza comunicativa, come pure attraverso l’acquisizione di un lessico adeguato, rilevante e significativo nel contesto degli interessi, dei bisogni e delle scelte degli studenti, tanto nell’immediata realtà scolastica quanto in quella professionale futura;

- Lezione frontale partecipata; - Attività di cooperative learning; - Lezione con utilizzo di strumenti multimediali; - Attività di studio autonomo e autogestito. - Testi in adozione;






- Materiale di studio disponibile su Internet; - Dizionari; - PC/Tablet.

Durante il corso sono stati utilizzati i libri di testo e altro materiale aggiuntivo elencato di seguito: Testi/o in adozione:

-NEW HORIZONS DIGITAL 2, P. Radley,D. Simonetti, Oxford -GRAMMAR AND VOCABULARY for the Real World, John Hird, Oxford -Materiale di studio in lingua inglese da varie fonti Internet per tutti i contenuti di indirizzo: si allega cartella con fotocopie degli estratti. VERIFICHE E VALUTAZIONI

- Verifiche di tipo formativo in itinere e sommative a conclusione di unità didattiche e moduli di apprendimento;

- Verifiche strutturate secondo le modalità e le tipologie previste per la Terza Prova Degli Esami di Stato;

- Interrogazioni orali tradizionali, presentazioni orali con l’ausilio di strumenti multimediali e di programmi tipo Power Point.

Per quel che riguarda la valutazione, una griglia dettagliata, redatta alla luce degli obiettivi finali, ovvero del conseguimento delle competenze linguistiche di livello B1/B2 del QCRE, ha agevolato la trasparenza e la consapevolezza dei traguardi raggiunti o da raggiungere, tanto per il docente che per gli studenti, nell’ottica auspicata di un graduale percorso di autovalutazione e di sempre maggiore autonomia.

CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO Revisione e approfondimento dei seguenti contenuti linguistici di livello B1/B2: -Past Tenses -Future Tenses -The Passive -Modals -Special Verbs and Verb Structures -Reported Speech -If-Clauses and ‘Wish’-clauses -Phrasal Verbs -Sentence Structure: cohesion (purpose,cause and consequence, sequence, contrast) -Vocabulary and Phrases for Education and Exams, Jobs and Job Interview. Contenuti scientifici ‘trasversali’:

Pollution: -Water Pollution -Air Pollution -Land Pollution






-Noise Pollution Alternative energy sources: -Biomass -Biofuels: ethanol and biodiesel -Biogas OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe mi è stata affidata tre anni fa. Per vari motivi, dovuti in particolare ad avvicendamenti e sostituzioni di docenti anche in corso d’anno, la classe usciva da un biennio ‘sfortunato’ relativamente allo studio della lingua straniera. Durante il terzo anno di corso è stato pertanto indispensabile dedicare una parte sostanziale del monte ore a disposizione ad un lavoro di recupero capillare di quelle che dovevano essere conoscenze e competenze di base già acquisite, ma che la quasi totalità degli studenti non possedeva. La difficoltà già intrinseca di questo processo è stata accentuata anche dalla scarsa consapevolezza degli alunni di quella che dovrebbe essere la finalità ultima dell’apprendimento della L2, ovvero quella della comunicazione in una dimensione interculturale ed europea. I primi risultati positivi, parlando in generale, sono arrivati soltanto a metà del quarto anno e, soprattutto, in termini di atteggiamento e metodo di studio più adeguati. La qualità degli apprendimenti è migliorata, secondo le capacità o i limiti individuali di ciascun alunno.

Nell’arco di questo quinto anno del corso di studi, la programmazione ha previsto il completamento e l’approfondimento delle conoscenze linguistiche di livello B1/B2, con particolare attenzione alle strutture morfosintattiche ricorrenti nei testi e nei contenuti di indirizzo a trattazione ‘trasversale’, opportunamente concordati con i docenti delle discipline caratterizzanti. In modo più specifico e rilevante sono state curate le abilità di lettura e comprensione di testi divulgativi scientifici e la relativa produzione testuale , sia in forma scritta secondo il modello dei quesiti a risposta singola della Terza Prova, che in forma orale secondo le modalità di presentazione ed esposizione dei contenuti oggetto di studio previste per il Colloquio degli Esami di Stato.






Nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi prefissi, un certo numero di studenti ha risentito della mancanza di solidità nella preparazione pregressa, per le ragioni già menzionate. Le incertezze o, talvolta, le carenze non del tutto colmate si sono ripresentate nell’accresciuta difficoltà del discorso didattico e non tutti hanno saputo reagire con la necessaria determinazione o con l’impegno richiesto dal caso. Pertanto, a tutt’oggi, il profitto finale di molti allievi risulta mediocre, sufficiente o quasi discreto per una metà della classe, ottimo soltanto in un caso.

Data emissione 08/05/2016

L’ insegnante: Prof.ssa Anna Marina Dell’Aquila







1.5 RELAZIONE FINALE Insegnamento della Religione cattolica

DOCENTE: Sabrina Viti

La classe è formata da 18 alunni e tutti si avvalgono dell’I.R.C. Essi hanno dimostrato una partecipazione attiva e costruttiva. A livello disciplinare è stata riscontrata una maturità adeguata alle problematiche trattate e una buona capacità di dialogo e di confronto. Ottimi i risultati raggiunti.

CONOSCENZE o Ruolo della religione nella società contemporanea. o Secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. o La concezione cristiano-cattolica del Matrimonio e della Famiglia; scelta di vita, vocazione e

professione. o Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica e tecnologica. o Conoscere le vie dell’impegno e della solidarietà percorse dalle organizzazioni cristiane. o Le varie forme di violenza nel contesto storico del XX secolo. o Natura e valore delle relazioni umane alla luce della visione cristiana. o Il rapporto tra anima e corpo nel cristianesimo e nelle grandi religioni. o Le conseguenze per l’uomo di oggi che tende a rifiutare la propria realtà per inseguire modelli

inesistenti o comunque irraggiungibili.

CAPACITÁ Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

COMPETENZE o Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla

scienza e dalla tecnologia. o Utilizzare consapevolmente le fonti del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel

quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. ABILITÁ

o Motivare in un contesto multiculturale le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto libero e costruttivo.

o Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.

o Saper riflettere su quello che vivono le persone che provengono da altri paesi per cercare una condizione migliore di vita e di lavoro.

o Riconoscere l’origine delle ideologie di eventi drammatici nella storia e le relative conseguenze. o Comprendere l’impegno della chiesa nella promozione della giustizia.






o Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiana. o Evidenziare quei valori irrinunciabili per la vita della persona. o Riconoscere l’unità dell’anima e del corpo. o Comprendere che l’illusione dell’apparire offerta oggi dai mass media non ci permette di essere noi

stessi, alimentando solamente le nostre frustrazioni.

METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI Il metodo seguito è stato quello dialogico - esperienziale al fine di far raggiungere e comprendere gli obbiettivi in modo graduale ai ragazzi. Ogni argomento, infatti, è stato preceduto da un confronto sulle conoscenze che ha permesso di rilevare la situazione di partenza e di impostare un’azione didattica in modo mirato. Il lavoro è stato svolto soprattutto in classe e sintetizzato in schemi, con l’ausilio di testi e di materiale audiovisivo, proposti dall’insegnante. VERIFICHE E VALUTAZIONE A causa dell’esiguo numero di ore a disposizione, la valutazione è stata di tipo sommativa. Criteri: impegno - partecipazione al dibattito - uso di un linguaggio appropriato. Le verifiche sono state effettuate in base a colloqui, osservazioni sistematiche all’interno delle discussioni e con lavori in classe (individuali o di gruppo) in itinere. CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO Le migrazioni: un mondo in movimento. Significato dei termini: emigrante, migrante, immigrato. Le ragioni della migrazione (lettura di articoli di giornali). Lettura e commento del documento “Cartitas in Veritate” n.62 di Giovanni Paolo II. La situazione in Italia dei migranti minori. La storia di Said. Diritti e doveri alla base della vita dell’uomo. I diritti umani fondamentali. Razzismo – intolleranza – antisemitismo – omofobia – xenofobia. Le diverse eccezioni del termine razzismo. Chi è l’uomo di oggi? Confronto e dibattito. La società contemporanea: globalizzazione, consumismo, secolarizzazione. Presentazione del progetto indetto dall’ufficio scuola IRC “L’adulto che ci manca”. Visione dvd “The Road”. Lavoro di gruppo con realizzazione power point. Il giubileo: le origini e i riti. Presentazione e lavoro sul progetto Corepla Plast. Accenni storici sulla giornata della memoria. Significato cristiano del mercoledì delle ceneri. La quaresima. L’animo dell’uomo è violento? Riflessione. Il concetto di violenza.






Le diverse tipologie di violenza (lettura di articoli di giornali). La crisi ambientale. Solidarietà e cooperazione per salvare la terra. La parola del magistero: “Centesimus Annus” di Giovanni Paolo II. Il dialogo sull’ambiente nella politica internazionale. La mafia: origine del termine, struttura e regole. Bombardamenti atomici di Hiroschima e Nagasaki. Visione video.

Argomenti da trattare ( mese di maggio):

1. La vocazione. Il matrimonio e l’importanza della famiglia.

2. L’uomo creatura di Dio.

3. La dimensione spirituale dell’uomo e le neuroscienze.

4. Le ossessione dei modelli imposti. Il valore del proprio corpo.

Il testo adottato nel percorso di studio è “Tutti i colori della vita”, di Luigi Solinas casa editrice Sei, 2003

OBIETTIVI RAGGIUNTI La crescita di ogni singolo studente nella dimensione della sensibilità e della cultura religiosa, attraverso la riflessione sui contenuti della religione cattolica e sul più ampio fenomeno dell’esperienza religiosa dell’uomo. In particolare lo studio della religione cattolica, propone un sapere orientato ad aiutare gli studenti a raggiungere una maturità umana di fronte alla religione e al cristianesimo, promuovendo la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di se, degli altri e della vita.

Pomezia, 02 Maggio2016

Firma del docente __Sabrina Viti___







1.6 RELAZIONE FINALE Scienze Motorie

DOCENTE: Schiavetto Carolina

CONOSCENZE Le diverse caratteristiche personali in ambito motorio e sportivo; gli effetti positivi generali dei percorsi di preparazione fisica specifica; le caratteristiche del ritmo in funzione del movimento; regolamento tecnico e fair play; regole di prevenzione degli infortuni e primo trattamento in caso di infortunio. CAPACITA’ In generale gli alunni hanno mostrato un livello di capacità motorie più che buono, partecipando attivamente alle lezioni e mostrando collaborazione tra loro e con l’insegnante. COMPETENZE Adottare stili comportamentali improntati al fair play; cogliere l’importanza del linguaggio del corpo in prospettiva di colloqui di lavoro; esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale. ABILITA’ Consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività sportiva; applicare autonomamente sedute di allenamento con autovalutazione dei risultati testati; svolgere operazioni di arbitraggio; prevenire autonomamente gli infortuni e applicare il primo trattamento di soccorso. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI La metodologia prescelta nell’insegnamento dell’attività motoria, si basa sulla gradualità e la progressione dell’impegno fisico per consentire il consolidarsi degli adattamenti strutturali e funzionali avvenuti nella fase adolescenziale. Sono state proposte esercitazioni sia in forma globale sia analitica utilizzando piccoli e grandi attrezzi a disposizione, ma quasi sempre sotto forma d’attività ludica al fine di ottenere i risultati voluti tramite la massima partecipazione dovuta alla competizione senza il pericolo di annoiare con la ripetitività ed evitando così i cali di attenzione. Viene trasmesso agli alunni un metodo di riscaldamento, supportato da nozioni teoriche, e norme per la prevenzione degli infortuni. Sono stati utilizzati gli alunni in operazioni di arbitraggio, perché il rispetto delle regole non può prescindere dalla conoscenza di esse. VERIFICHE E VALUTAZIONI La valutazione dei singoli elementi, deriva da verifiche tramite: - test motori; - esecuzione di un gesto tecnico; - osservazione in itinere che tiene conto di vari fattori: del livello di partenza; della frequenza regolare alle lezioni; dell’uso di abbigliamento idoneo; della partecipazione attiva e propositiva alle lezioni; del grado di socializzazione, capacità di collaborazione con il docente e con i compagni; del rispetto riguardante le regole delle attività ludico-sportive, gli ambienti scolastici, il materiale didattico; della capacità di assimilazione ed elaborazione di un gesto; dell’uso di linguaggio corretto e appropriato per ciò che riguarda gli aspetti teorici della disciplina; della partecipazione all’attività sportiva scolastica.






CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO - Lo stretching è stato trasmesso come metodo di riscaldamento - lavoro sulla resistenza - esercizi di allungamento della muscolatura. - corsa, balzi e saltelli in varie forme. - combinazioni di passi abbinati a movimenti degli arti superiori. - esercizi per la tonificazione dei principali distretti muscolari. - andature di preatletica: avanti, laterali, indietro. - fune gigante individuale e a coppie. Funicelle. - giochi propedeutici agli sport di squadra. - pallavolo: esercizi sui fondamentali e pratica della stessa; regole principali. - calcio: pratica del calcetto e del calcio-tennis con la rete alta (calcio-pallavolo). - basket: palleggio; passaggi nelle varie forme; tiri a canestro; terzo tempo, gioco. - informazioni sulle norme di prevenzione degli infortuni sportivi e di comportamenti efficaci ed adeguati

da adottare in caso di piccoli infortuni. - test di valutazione. Per ciò che riguarda i tempi impiegati per lo svolgimento dei contenuti, nelle scienze motorie si lavora su più argomenti in contemporanea e si riprendono più volte nell’arco dell’anno scolastico la resistenza, la flessibilità, il potenziamento, la coordinazione, le varie attività sportive. Ogni tipo di movimento prevede la pratica e la conoscenza delle altre capacità motorie.

Il testo consigliato non è stato utilizzato, si è preferita la ricerca on line a supporto degli aspetti teorici della materia.

OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi perseguiti sono stati raggiunti in base ai livelli di partenza ed alle capacità personali: - la conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un’attività fisica praticata in forma regolare

hanno fatto maturare negli studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo; - capacità di collaborazione all’interno del gruppo e rispetto delle regole, fair play; - conoscenza di alcuni principi per la tutela della salute e la prevenzione agli infortuni; - la percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive.

Data emissione 05 maggio 2016

L’Insegnante : Schiavetto Carolina







1.7 RELAZIONE FINALE Matematica

DOCENTE: Monetti Angela

CONOSCENZE

• Definizione di primitiva • Concetto di integrale indefinito e sue proprietà • Definizione di integrale definito e sue proprietà • Legame tra le primitive di una funzione f(x), l'integrale definito della f(x) stessa e la

funzione integrale • Calcolo integrale nella determinazione di aree di superfici piane e volumi di solidi di

rotazione • Concetto di equazione differenziale del primo ordine, del suo integrale generale e del suo

integrale particolare • Caratteristiche dei poliedri e dei solidi di rotazione. Misure di superfici nello spazio. Volumi

ed equivalenze.

CAPACITA’

• Saper determinare l'insieme delle primitive di una funzione • Individuare il procedimento più adatto per calcolare i vari tipi di integrali • Saper applicare l'algoritmo integrale alla risoluzione di problemi geometrici per il calcolo di

aree di superfici piane e volumi di solidi di rotazione • Saper calcolare integrali definiti, anche nel caso di funzioni integrande non continue o su

intervalli illimitati • Saper riconoscere un'equazione differenziale del primo ordine ed individuare il metodo di

risoluzione • Saper applicare il principio di Cavalieri

COMPETENZE

• Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo integrale studiate • Cogliere l'utilità del calcolo integrale nella risoluzione di problemi scientifici non

affrontabili con i consueti metodi della matematica elementare • Comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche

ABILITA’ • Calcolare integrali immediati di funzioni elementari e di funzioni composte • Calcolare integrali utilizzando i vari metodi studiati: per scomposizione, per parti, per

sostituzione • Calcolare integrali di funzioni razionali fratte nei casi in cui: • il grado del numeratore è maggiore o uguale al grado del denominatore • il denominatore è di II grado ed ha discriminante positivo o nullo






• Calcolare integrali impropri, relativi a funzioni illimitate e intervalli illimitati • Risolvere equazioni differenziali del primo ordine del tipo y'=f(x), a variabili separabili e

lineari • Calcolare misure di superfici e volumi di poliedri e solidi di rotazione

METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI Lo studio è stato affrontato in modo semplice e intuitivo. Ogni argomento è stato trattato con cura, presentato in forma scorrevole, sia pure con il dovuto rigore scientifico, e arricchito da una vasta raccolta di esercizi, graduati per difficoltà, di cui molti sono stati svolti in aula. La metodologia seguita è stata quella delle lezioni frontali, al fine di far intervenire, più o meno direttamente, gli studenti alla lezione in corso e delle esercitazioni guidate, per superare le difficoltà che si presentano nello svolgimento di esercizi specifici. Durante la fase di apprendimento i vari argomenti sono stati introdotti con gradualità e, all’occorrenza, sono stati sviluppati opportuni approfondimenti, facendo prevalere l'aspetto operativo e intuitivo, rispetto a quello estremamente teorico e formalizzato. Il programma, infatti, non è stato inteso come una struttura rigida, e quindi a percorso unico, ma come una struttura modulare con la possibilità di programmare percorsi operativi diversi in relazione alle esigenze didattiche. Si è reso necessario avviare una fase iniziale di riepilogo delle tecniche di calcolo delle derivate, che risultano prerequisiti indispensabili per lo svolgimento del programma scolastico ed il raggiungimento degli obiettivi. Sono stati infine proposti interventi continui, collettivi e individuali, al fine di raggiungere una acquisizione più consapevole degli strumenti matematici illustrati.

VERIFICHE E VALUTAZIONI La verifica ha seguito il percorso di apprendimento delle singole conoscenze di base, mirando ad individuare le reali conoscenze acquisite, anche in relazione agli obiettivi. Le verifiche scritte sono state articolate sotto varie forme: esercizi e problemi di tipo tradizionale, test, prove strutturate (due svolte nel trimestre, tre nel pentamestre). Le verifiche orali sono state rivolte soprattutto a valutare le capacità di ragionamento ed i progressi ottenuti dagli allievi, in funzione di quelli che erano i loro elementi iniziali.

CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO Richiami sulle derivate (settembre ore 3) Derivate di funzioni elementari, regole di derivazione, derivate di funzioni composte Integrale Indefinito (settembre – dicembre ore 30)

o primitive e integrali o integrazione di funzioni composte o integrazione di funzioni razionali fratte (il grado del numeratore è maggiore o uguale al grado del

denominatore; il denominatore è di II grado ed ha discriminante positivo o nullo o integrazione per parti e per sostituzione

Integrale Definito (dicembre – febbraio ore 23) o definizione e proprietà o applicazioni geometriche dell'integrale definito (area della regione di piano limitata dal grafico di

una funzione e dall'asse x, area della regione di piano limitata dal grafico di due funzioni, volume di






un solido di rotazione) o integrali impropri relativi a funzioni illimitate e a intervalli illimitati

Equazioni Differenziali (marzo – aprile ore 12) o definizioni e integrale di un'equazione differenziale o equazioni differenziali del primo ordine del tipo y' = f(x), a variabili separabili e lineari

Geometria Dello Spazio (aprile – maggio ore 10) o poliedri, poliedri regolari e solidi di rotazione o superfici e sviluppi o Principio di Cavalieri ed equivalenza tra solidi o misure di superfici e volumi di poliedri e solidi di rotazione

Testi In Adozione:

o “NUOVA MATEMATICA A COLORI – EDIZIONE VERDE – Vol. 4” - Leonardo Sasso – Editore Petrini – 2012

o “NUOVA MATEMATICA A COLORI – EDIZIONE VERDE – Vol. 5” - Leonardo Sasso – Editore Petrini – 2012

o “NUOVA MATEMATICA A COLORI – Complementi di Matematica – Vol. C6” - Leonardo Sasso – Editore Petrini – 2012

o “NUOVA MATEMATICA A COLORI – Geometria” - Leonardo Sasso – Editore Petrini – 2012

OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha mostrato interesse per la disciplina, rispondendo in maniera positiva alle continue sollecitazioni. La programmazione di partenza è stata rispettata. Il programma è stato portato a termine, nonostante i frequenti approfondimenti e le attività di recupero in itinere. Gli alunni si sono mostrati sempre attivi e partecipi e il profitto raggiunto complessivamente dalla classe è da ritenersi soddisfacente. In alcuni casi si sono evidenziate discrete capacità operative e logico – deduttive. In altri, la preparazione risulta superficiale a causa di una partecipazione saltuaria all'attività didattica e un impegno discontinuo. L'analisi, l'applicazione e la rielaborazione delle tecniche studiate risultano nel complesso buone. L'autonomia e l'abilità nell'affrontare i quesiti sono da ritenersi discrete.


L’ insegnante: Monetti Angela







1.8 RELAZIONE FINALE Biologia Microbiologia Tecniche Produzione Ambientale

DOCENTE: Petricca Paolo , Diciolla Rossana ( compresenza)

CONOSCENZE

Gli alunni conoscono i sistemi di classificazione degli esseri viventi ( Witthaker e Dominii) in

particolare le differenze sostanziali tra Bacteria, Archea ed Eucaria. Comprendono e

conoscono i sistemi metabolici dei microrganismi autotrofi ed eterotrofi; sono in grado di

interpretare schemi catabolici (dei glucidi, acidi grassi), anabolici ( fotosintesi ossigenica e

anossigenica, sintesi acidi nucleici, delle proteine). Conoscono le caratteristiche del genoma

batterico e i meccanismi di duplicazione del DNA, della regolazione delle attività metaboliche

a livello genico ed enzimatico (nel mese di maggio verrà affrontato il tema dell’ingegneria

genetica).

Conoscono il concetto di biodegradabilità, con individuazione e schematizzazione dei sistemi

artificiali di depurazione delle acque, e più in generale sulla degradazione e ricircolo di rifiuti.

Conoscono il ruolo dei microbi nelle condizioni ambientali di aerobiosi e anaerobiosi,

collocandoli nelle successioni della catena nutrizionale. Conoscono in generale le normative

nazionali relative alla tutela ambientale e dell’uomo con particolare riferimento alle acque

chiare superficiali e sotterranee ( acque idonee ai consumi umani : DL31/2001, acque a

diversa destinazione e tutela dagli scarichi: DL152). L’ampiezza degli argomenti ha consentito

lo sviluppo della microbiologia generale del suolo e l’aria con approfondimenti sulla

microbiologia degli ambienti confinati. Nel mese di maggio verranno esaminate e prese in

considerazione le tecniche di valutazione ambientale ( con introduzione all’ecotossicologia) e

di biorisanamento del suolo .

CAPACITA’

Sono in grado di rappresentare in forma schematica le modalità di azione di gruppi microbici

che intervengono nei cicli biogeochimici, individuano i processi di biodegradazione delle

macromolecole ( Proteine, lipidi complessi, Polisaccaridi) e degli Idrocarburi, descrivono in

forma schematica il ricircolo degli elementi chimici nella biosfera . Sono in grado di

descrivere la curva di crescita microbica. Individuano i gruppi microbici della

contaminazione fecale e le popolazioni caratteristiche del fango attivo. Interpretano e

seguono le prassi del laboratorio nella conduzione di prove microbiologiche e chimiche di

acque, prove microbiologiche in campioni di aria.

COMPETENZE

Dimostrano una certa autonomia nell’eseguire prove di laboratorio microbiologiche e

chimiche delle acque applicando tecniche di metodologie ufficiali. Analizzano dati ed

Esprimono pareri di conformità in base alla legislazione vigente. Valutano la scelta di






opportune tecniche di intervento nel risanamento di matrici ambientali ( per es. acqua, suolo,

aria).

ABILITA’

Gli alunni hanno dimostrato di saper individuare e arricchire contenuti ed esposizioni di

argomenti noti, dimostrano abilità nell’uso dei dispositivi di comunicazione e di internet.

METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI

Durante il corso sono stati utilizzati i libri di testo e altro materiale aggiuntivo elencato di

seguito:

Testi/o in adozione:

“Biologia e Microbiologia ambientale e sanitaria”, M.G. Fiorin ed. Zanichelli

“Biologia, Microbiologia e biotecnologie Laboratorio di microbiologia”, F.Fanti ed. Zanichelli

“Biotecnologie e chimica delle fermentazioni “, A.A.V.V. ed. Zanichelli

Altro materiale fornito:

Quaderni della formazione ambientale :“ Acqua” – “Suolo” – “Aria” – Rifiuti” , APAT 2006

Gestione sostenibile delle acque “Fitodepurazione” di F. Romagnoli- edito Dario Flaccovio ,

2013.

Il metodo applicato è stato per la parte teorica, Lezioni frontali, Lezione dialogata, con Uso di

schemi e Audiovisivi.

Le attività pratiche sono state attuate seguendo , in genere, queste fasi di approccio:

I. fornitura ed esame del materiale informativo/ formativo della procedura e/o attività da

espletare.

II. Predisposizione dei materiali, apparecchiature e campioni,

III. Esecuzione delle prove richieste.

IV. Raccolta ed Analisi del dato analitico,

V. verifica dell’attendibilità del risultato.

VI. Emissione dei rapporti di prova.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche sono di tipo scritto, orale e pratiche di laboratorio. Da sottolineare che la classe ha

partecipato nel biennio 2014-2015 e 2015-2016 alle prove interlaboratorio internazionali

LGC Standards: microbiologia e prove chimiche di acque potabili, ottenendo valutazioni

molto positive per le prime e incerte per le seconde.

CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI CELLULARI, CRESCITA MICROBICA ( 30 ore al momento della

stesura)






I sistemi di trasporto degli elettroni: respirazione aerobia nei mitocondri. La fotosintesi

clorofilliana: il cloroplasto, i pigmenti foto sintetici, fase luminosa, il ciclo di Calvin. Ruolo dei

trasportatori di elettroni: NAD, FAD, NADP. Fotosintesi ossigenica e anossigenica. ( 10 ore)

Il sistema genetico dei microrganismi ; organizzazioni e funzioni del genoma. . Espressione genica

e sua regolazione ( operone lac, operone trp). La sintesi proteica. Duplicazione del DNA.

Ricombinazione genetica nei batteri. (20 ore)

Generalità su Struttura e classificazione dei Virus. Ciclo vitale dei fagi ( da svolgere). Le mutazioni.

Introduzione all’ingegneria genetica ( da svolgere)

MICROBI E UOMO ( 45 ore)

Ecologia microbica. Gli habitat dei microbi: suolo, acqua. Ciclo della materia e degli elementi:

C,N,P,S, H,O. Chemioautotrofia ( nitrificanti, solfo batteri, ferrobatteri); Organotrofia ( batteri

denitrificanti, desolforanti). I Processi catabolici sono sfruttati nelle tecniche di demolizione della

materia organica. Richiami su processi fermentativi , respirazione aerobica e anaerobica. Gli

Archeobatteri. La metano genesi.( 20 ore)

L’acqua; caratteristiche chimico fisiche; ciclo dell’acqua. Le acque sotterranee. Le acque reflue:

caratteristiche chimico fisiche ( colore, aspetto, odore, parametri per valutare la sostanza

organica: COD,BOD, N totale, ,) e gli inquinanti inorganici: NO-3,NO

-2, NH

+4, PO

-34 Cl

-, SO

--4 , cenni su

metalli pesanti, As. I materiali solidi sedimentabili, solidi sospesi.( 10 ore)

Il suolo e la contaminazione chimico, fisica. Concetto di fertilità e biomassa. (10 ore)

L’aria: composizione, distribuzione. Le particelle sospese, sostanze volatili. (5 ore)

TECNOLOGIE APPLICATE AL TRATTAMENTO E RECUPERO AMBIENTALE (15 ore)

La depurazione delle acque reflue di varia origine. Il fango attivo e i sistemi di abbattimento

chimico fisici degli inquinanti. Biodischi, letti percolatori . Depurazione naturale , fitodepurazione.

Origine, classificazione produzione smaltimento dei rifiuti solidi e gassosi.

I rifiuti come risorsa.

Normativa e legislazione applicata al suolo, le acque, l’aria i rifiuti.

LABORATORIO TECNICHE DI CONTROLLO ESEGUITE IN MATRICI AMBIENTALI ( 50 ore)

L’inquinamento organico e controllo qualità dell’ambiente. Biomonitoraggio dell’acqua, dell’aria e

del suolo. Aspetti qualitativi e quantitativi.

Il controllo microbiologico delle acque per le diverse destinazioni d’uso - Le acque per i consumi

umani: determinazione delle colonie a 36°C e 22°C, determinazione dei Coliformi totali, di E. coli,

degli Enterococchi, delle spore dei Clostridi solfito riduttori (30 ore)

Determinazione di E. coli e della Salmonella nelle acque reflue. ( 10 ore)

Il controllo microbiologico dell’aria, agenti microbici aerotrasportati; campionamento negli

ambienti confinati ( attivo e passivo). Carica fungina aerodispersa: esame delle colonie fungine in

terreni selettivi. (5 ore)

Osservazione microscopica dei protozoi ciliati e sessili nel sedimento di acque stagnanti. ( 5 ore)






OBIETTIVI RAGGIUNTI

Pur se qualche alunno non ha ancora ben maturato un ordine di studio o un metodo che

richieda prestazioni adeguate per superare carenze e consolidare conoscenze, la classe, in

genere, ha dimostrato volontà al cambiamento, efficacia e continuità nello studio personale,

partecipazione attiva alle lezioni. Nel particolare l’alunno/a:

o gestisce ed organizza l’attività di laboratorio,

o acquisisce dati ed esprime, qualitativamente e quantitativamente, i risultati delle

osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate,

o utilizza concetti, principi e modelli della chimica fisica, biologia per interpretare la

struttura dei sistemi e le loro trasformazioni,

Il programma è stato quasi completamente svolto, poco approfondito in alcuni aspetti della

ingegneria genetica e le tecnologie.

Globalmente rendimento e profitto risultano pienamente sufficienti.


gli insegnanti: Petricca Paolo, Diciolla Rossana







1.9 RELAZIONE FINALE Chimica Organica e Biochimica

DOCENTE: Luisa Pierangelini – Laura Devanna ( compresenza)

CONOSCENZE Le conoscenze degli allievi della V Aba si attestano su livelli globalmente sufficienti ma diversificati. Pochi elementi denotano un’ottima e approfondita conoscenza sia degli argomenti teorici che delle tecniche di laboratorio ,la maggior parte invece padroneggia di meno l’aspetto teorico, tende a studiare in modo troppo mnemonico ed ha un lessico meno preciso . Ciò è dovuto ad un impegno più discontinuo ed a carenze pregresse mai completamente colmate per cui è risultata più problematica l’acquisizione dei contenuti propri della materia. Complessivamente si può dire che, pure se a livelli diversi ,gli allievi di questa classe :

o Hanno cognizione delle più importanti macromolecole biochimiche, delle loro caratteristiche e proprietà.

o Sanno attribuire la configurazione alle molecole biochimiche. o Sanno utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica organica per interpretare la struttura dei

sistemi o e le loro trasformazioni. o Hanno il concetto di ecosistema. o Hanno il concetto di impatto ambientale e di sviluppo sostenibile. o Conoscono le fasi di un processo tecnologico ,cioè la sequenza delle operazioni e in particolare di un

processo biotecnologico.

CAPACITA’ Sono in grado di: Applicare i concetti ed i meccanismi basilari della chimica organica all’interpretazione dei processi biochimici Impostare uno schema a blocchi di un processo. Esprimere correttamente il percorso logico e/o cronologico di una trasformazione o di un processo. Descrivere le caratteristiche chimiche connesse con la struttura chimica di una sostanza organica. Spiegare la connessione tra la formula di una macromolecola e le sue proprietà.

COMPETENZE Conoscono e mettono in atto le sequenze di operazioni da effettuare in laboratorio per portare a termine un’esperimento. Sanno esprimere correttamente i risultati di un esperimento, anche quantitativamente ,utilizzando le corrette unità . Sanno lavorare in team per portare a termine un lavoro assegnato. Sanno applicare le normative sulla sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale in laboratorio. Sanno esprimere i concetti appresi con un lessico sufficientemente corretto ed aderente alla materia. ABILITA’ Parte degli allievi sanno rielaborare i contenuti studiati con senso critico in modo autonomo e personale e sono relativamente in grado di applicare le conoscenze acquisite in contesti nuovi. Tutti sanno utilizzare la rete e gli strumenti informatici nelle attività di studio ,di ricerca e di approfondimento.






Sanno mettere in relazione l’uso delle biotecnologie con i rispettivi campi di applicazione. METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI Trattazione teorica dei contenuti mediante lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo in classe. Lettura, commento ed elaborazione dei contenuti del testo usato e di estratti fotocopiati da altri testi. Ricerche multimediali di particolari argomenti sul web. Testi di riferimento

“Chimica Organica Biochimica e laboratorio” Valitutti- Fornari- Gando Ed.Zanichelli “Biotecnologie e chimica delle fermentazioni” Tagliaferri- Grande Ed. Zanichelli Altro materiale fornito: fotocopie su compostaggio e impianti biotecnologici. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state effettuate mediante :interrogazioni orali individuali, anche programmate, verifiche scritte a risposte aperte sintetiche o a risposta multipla, relazioni individuali sull’attività di laboratorio. La valutazione sia in fase formativa che sommativa ha tenuto conto della conoscenza dei contenuti ,della completezza della trattazione degli stessi , della correttezza della rielaborazione autonoma e della capacità di collegamento tra gli argomenti. La valutazione trimestrale e quella finale hanno tenuto conto del percorso di apprendimento individuale ,degli obiettivi raggiunti, anche nel caso degli allievi che hanno raggiunto soltanto gli obiettivi minimi ,in funzione dei rispettivi livelli di partenza. Particolare attenzione si è posta nella cura delle capacità espressive sia orali che scritte poiché l’esposizione corretta dei concetti e delle nozioni appresi e la sicura padronanza del lessico proprio della materia sono parte integrante della preparazione e del raggiungimento degli obiettivi educativi prefissati. CONTENUTI e TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO ARGOMENTI Tempistica : totale ore di lezione

effettivamente svolte 109 così ripartite

Ripasso nozioni fondamentali sui gruppi funzionali

07h ( 07set- 13 set)

Lipidi : caratteristiche e classificazione ,lipidi saponificabili e non, comportamento chimico, saponi e tensioattivi

16h (14 sett-15 ott)

Amminoacidi e Proteine: caratteristiche, proprietà fisiche e chimiche degli

Amminoacidi ,peptidi e legame peptidico, proteine, struttura e funzione delle proteine,

20h (16 ott- 05 dic)






enzimi .

Carboidrati: definizione,classificazione,caratteristiche,configurazione,struttura ciclica,

mutarotazione ,reazioni. Principali monosaccaridi ,disaccaridi e polisaccaridi.

15h ( 05 dic-14 gen)

Acidi nucleici : nucleosidi e nucleotidi ,DNA funzione, struttura e replicazione,RNA, struttura e funzione.

10h (14 gen-16 feb)

Compostaggio: il processo, fasi biochimiche, parametri operativi, sistema estensivo aperto, sistema intensivo chiuso, biofiltrazione delle acque reflue.

12h ( 17 feb-31 mar)

Produzione biogas :digestione anaerobica dei reflui, fasi biochimiche ,apparecchiature ed impianti .

06h (1apr-15apr)

Biotecnologie: cenni alle biotecnologie tradizionali, rischio chimico e biologico nell’uso di microorganismi .Impiego di gruppi microbici nelle biotecnologie, lieviti, muffe, batteri bioindustrie, realizzazione di un processo microbiologico, schema a blocchi delle fasi principali, tipologie di fermentatori, campi di applicazione, alcuni esempi di produzioni.

23h ( 15 apr- 8 giu)

OBIETTIVI RAGGIUNTI Il dialogo educativo con la classe è stato sempre impostato al massimo rispetto reciproco e alla collaborazione costruttiva, infatti. dal punto di vista disciplinare non vi è mai stato alcun problema. La frequenza è stata sempre abbastanza regolare, anche in occasione delle verifiche. Gli allievi si sono sempre impegnati in classe di buon grado in tutte le attività proposte, anche se con diversi livelli di coinvolgimento. Le attività di laboratorio sono state svolte con entusiasmo e serietà. Per alcuni ha lasciato a desiderare l’impegno nello studio autonomo. Il programma previsto è stato svolto nelle sue linee generali, non completamente poiché il tempo dedicato al recupero degli alunni in difficoltà è stato più del previsto. La scelta degli argomenti è stata diretta verso quelli a carattere più propriamente chimico tralasciando l’aspetto biologico che gli alunni già trattano in Biologia e Microbiologia. Le attività di laboratorio sono state discontinue e inferiori al previsto a causa dell’assenza dell’insegnante tecnico pratico titolare che ha causato il cambio di diversi supplenti con periodi, anche significativi, scoperti.

10 maggio 2016 gli Insegnanti: Luisa Pierangelini – Laura Devanna







1.10 RELAZIONE FINALE Chimica Analitica e Strumentale

DOCENTE: Paolo Bonpresa, Alberto Silvestri ( compresenza)

CONOSCENZE • Elementi di termodinamica: Energia libera e spontaneità di reazione. • Principio e meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica. • Tecniche cromatografiche. • Parametri caratteristici di un cromatogramma. • Studio delle matrici ambientali. • Caratteristiche degli inquinanti del suolo.

CAPACITÀ/ABILITÀ • Applicare la teoria dell’equilibrio chimico per prevedere la reattività del sistema. • Saper scegliere il tipo di tecnica cromatografica più adatta a risolvere un dato problema analitico

e sapere definire le condizioni ottimali di applicazione. • Conoscere il significato dei principali parametri chimico-fisici che caratterizzano un’acqua, i

principi della metodica analitica relativa e saperli applicare in laboratorio. • Individuare i principali inquinanti del suolo. • Eseguire analisi chimiche in laboratorio, con metodiche analitiche e protocolli della letteratura

tradizionale e valutare la concentrazione delle sostanze rilevate rispetto alle soglie massime previste dalla legislazione in materia di tutela ambientale.

COMPETENZE • Saper interpretare un cromatogramma o una lastra TLC sia al punto di vista qualitativo che

quantitativo. • Saper rappresentare le parti di cui si compongono un gascromatografo e un HPLC e saperne

descrivere le caratteristiche funzionali. • Saper relazionare sul lavoro svolto in laboratorio • Contestualizzazione ambientale delle conoscenze acquisite. METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI Lezioni frontali, interattive, lavori di gruppo, audiovisivi, tavole grafiche, software didattici, visite guidate. Testo in adozione: “Elementi Di Analisi Chimica Strumentale” - Cozzi, Protti, Ruaro – Zanichelli

VERIFICHE E VALUTAZIONI Verifiche mediante interrogazioni orali, test oggettivi, domande aperte, articoli di giornale, materiale reperito in rete, grafici, software, prove di laboratorio.






CONTENUTI E TEMPI DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA

TR

IME

ST

RE

Secondo e terzo principio della termodinamica

Entropia. Variazione di entropia dei sistemi materiali. Entropia dei processi

irreversibili. Degradazione dell’energia. Entropia assoluta.

Energia libera e spontaneità di reazione

Energia libera e lavoro utile. Condizioni termodinamiche per l’equilibrio

chimico. Energia libera di reazione.

Metodi cromatografici

Caratteristiche generali dei metodi cromatografici:

Principio del metodo. Meccanismi di separazioni

Cromatografia su strato sottile (TLC):

Prestazioni – materiali – analisi qualitativa e quantitativa

PE

NT

AM

ES

TR

E

Gas cromatografia (GC):

Materiali e strumentazione. Tecnica operativa. Prestazioni. Analisi

qualitativa e quantitativa. Applicazioni.

Cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC):

Materiali e strumentazione. Tecnica operativa.

Chimica ambientale

Inquinamento delle acque, del suolo:

Potabilizzazione delle acque. Trattamento acque reflue, controllo qualità,

caratteristiche chimico-fisiche del suolo, inquinamento del suolo. Normativa

di settore.

OBIETTIVI RAGGIUNTI • Consolidare le conoscenze chimiche relative alla reattività delle sostanze. • Conoscere le caratteristiche, la strumentazione e le applicazioni delle principali tecniche

cromatografiche (TLC, GC, HPLC). • Classificazione e standard di qualità delle acque. • Caratteristiche degli inquinanti del suolo.






La classe è stata da me seguita dal quarto anno e complessivamente ha acquisito una soddisfacente competenza nell’utilizzo in laboratorio delle tecniche di analisi strumentali, connessa, quasi in tutti, ad una sufficiente conoscenza dei loro principi teorici. Buona parte della classe ha acquisito una

sufficiente capacità di raccolta ed elaborazione dei dati sperimentali che in circa metà degli elementi si

associa ad una discreta capacità di valutazione dei risultati analitici. Durante lo svolgimento del corso è stato anche proposto e realizzato l’approfondimento individuale di tematiche scaturite dall’attualità ed inerenti agli argomenti trattati. I lavori realizzati hanno poi costituito la base su cui costruire i percorsi personali da proporre al colloquio durante l’Esame di Stato.

12 maggio 2016 gli Insegnanti:

Paolo Bonpresa – Alberto Silvestri


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Classe: QUINTA. Sezione: A. Articolazione Biotecnologico ... 5ABA_DOC_FINALE.pdfnecessario il linguaggio settoriale relativo all’indirizzo di riferimento, livello B1/B2 del quadro